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Intrattenimento e informazione, musica e cultura: tutto questo è Radio Vaticana con Voi! Anche oggi 4 ore insieme per iniziare la giornata con numerosi ospiti! Protagonisti gli ascoltatori, come ogni giorno! Intervieni in diretta tramite WhatsApp al numero 335 1243 722 Gli ospiti di oggi in ordine di presenza: Massimiliano Menichetti , vicedirettore dei media vaticani e responsabile di Radio Vaticana - Vatican News; Michele Sciannelli , maggiore dell'Aeronautica Militare, pilota istruttore presso il 60' stormo di Guidonia; Piero Loreti , Fondazione Daniele Dalla Bona; Patrizio Gonnella , presidente Antigone; Vincenzo Bellelli , direttore Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia; Francesco Antonio Pollice , presidente del Comitato nazionale italiano musica; Maurizio Ferraris , professore di Filosofia teorica all'Università di Torino; Damiano Caruso , ciclista; Giulio Pellizzari , ciclista; Isabella Ligotti, del Servizio rapporti per la società civile e la coesione sociale del Quirinale; Mauro Piacentini, responsabile dei Giardini del Quirinale Conducono Gianmarco Murroni e Stefania Ferretti A cura di Gianmarco Murroni e Stefania Ferretti Hanno collaborato le colleghe ed i colleghi Luca Collodi , Roberta Barbi , Marco Bellizi , Francesco De Remigis , Marina Tomarro , Andrea De Angelis , Edoardo Giribaldi Tecnici del suono Daniele Giorgi , Gabriele Di Domenico e Alberto Giovannetti
Maurizio Ferraris"Imparare a vivere"Editori Laterzawww.laterza.itUn incidente banale e la vita sembra darci un avviso, suggerirci che tutto quello che avevamo ritenuto stabile, assodato, potrebbe andare in pezzi. Che forse non abbiamo ancora imparato a vivere. È proprio in quel momento che vale la pena di provarci ancora una volta, sperando che il vento si levi, disincagliandoci dalla secca in cui siamo finiti.È da un inciampo che il filosofo Maurizio Ferraris parte per ragionare attorno all'esistenza, alla stratificazione di esperienze e memorie che sono il modo in cui ciascuno di noi impara a vivere. Vivere, sopravvivere, previvere, convivere sono le stazioni attraverso cui questo libro ci fa passare per riflettere su un mélange di argomenti che ruotano attorno alla vita e a come si possa imparare a vivere. Se lo spunto è una battuta d'arresto accidentale, capillare, profonda e non casuale è la considerazione della propria intera esistenza, della piega che ha preso nel tempo.Nel momento in cui ci si ferma, la galassia di sentimenti e risentimenti che emergono è fatta dalla memoria delle cose vissute nel passato, nel proprio intimo, attraverso gli altri, intrecciata alle cose apprese anche attraverso la vita scritta, i libri, la letteratura.Da Montaigne a Heidegger, da Nietzsche a Derrida, da Proust a Yourcenar, da Fitzgerald a Hemingway: tutto questo e altro ancora è precipitato in questo libro unico, emozionante e ricco di riflessioni.Maurizio Ferraris insegna Filosofia teoretica all'Università di Torino, è presidente del Labont (Center for Ontology) e di “Scienza Nuova”, l'istituto di studi avanzati che unisce l'Università e il Politecnico di Torino nella progettazione di un futuro sostenibile. Visiting professor a Harvard, Oxford, Monaco, Parigi, editorialista del “Corriere della Sera” e della “Neue Zürcher Zeitung”, autore di fortunati programmi televisivi e di libri tradotti in tutto il mondo, è, filosoficamente, il padre del Nuovo Realismo. Tra le sue pubblicazioni per Laterza: Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce(2009); Mobilitazione totale (2015); Documanità. Filosofia del mondo nuovo (2021); Manifesto del nuovo realismo(n.e. 2022); Tecnosofia. Tecnologia e umanesimo per una scienza nuova (con Guido Saracco, 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'Intelligenza Artificiale pone sfide etiche e filosofiche legate alla creazione e all'educazione delle macchine. Con il filosofo Maurizio Ferraris discutiamo del delicato equilibrio tra progresso tecnologico e moralità umana nell'era dell'Intelligenza Artificiale, per affrontare il futuro digitale in modo responsabile e consapevole.
Maurizio Ferraris e Guido Saracco sono gli autori di “Tecnosofia. Tecnologia e umanesimo per una scienza nuova” pubblicato da Laterza Editori. Maurizio Ferraris insegna Filosofia teoretica all'Università di Torino, Guido Saracco è professore ordinario di Fondamenti chimici delle tecnologie al Politecnico di Torino dove è rettore dal marzo 2018. Quanto più la tecnologia e l'umanesimo sapranno interagire, tanto più l'umanità solcherà positivamente la strada del progresso. È questa l'idea che ispira questo libro, frutto della collaborazione tra un filosofo e un tecnologo. Entrambi, infatti, promuovono un giudizio positivo sulla tecnologia perché, se è vero - seguendo l'etimo greco - che è insieme un veleno e un rimedio, è innegabile che la capacità tecnologica appartiene all'umanità sin dalle sue origini. E risiede in essa la capacità di conservare e moltiplicare il valore dei suoi beni materiali e culturali a beneficio delle generazioni future. www.utopiaimpresa.it
Incontro con Maurizio Ferraris e Guido Saracco. Modera Massimo De Bortoli Quanto più la tecnologia e l'umanesimo sapranno interagire, tanto più l'umanità solcherà positivamente la strada del progresso. È questa l'idea che ispira questo libro, frutto della collaborazione tra un filosofo e un tecnologo. Entrambi, infatti, promuovono un giudizio positivo sulla tecnologia perché se è vero - seguendo l'etimo greco - che è insieme un veleno e un rimedio, è innegabile che la capacità tecnologica appartiene all'umanità sin dalle sue origini. Edzione 2023 https://pordenonelegge.it/
Nel sesto episodio de I viandanti della cultura, Federico Magrin e Marco Sonzogni discutono di un pensatore torinese, Maurizio Ferraris. Questo filosofo innamorato della realtà ha formulato un sistema fondato sull'esperienza, che egli afferma essere universale e valida per tutta l'umanità. Ferraris chiama questo sistema filosofico Nuovo Realismo. Il dialogo intessuto da Federico e Marco si sofferma sull'approdo sociale della filosofia realista, il suo stile accademico e il suo carattere oggettivista. Criticando l'impronta da primi anni duemila e i fini del nuovo realismo, i due viandanti della cultura sostengono che una filosofia nuova, dell'avvenire debba invece ritornare all'autenticità e all'individualità del soggetto. Il loro discorso verte sul binomio oggettività-soggettività espresso in filosofia, letteratura, cinematografia e si chiede se al centro dell'indagine culturale appartiene più il fatto o l'interpretazione. Ringraziamo gli sponsor di questo episodio: il MAECI, Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale https://www.esteri.it/it/ e la Società Dante Alighieri di Auckland www.dante.org.nz
Silvia Capodivacca"Festival Mimesis"Filosofia e trasformazione digitalewww.mimesisfestival.itDal 26 al 29 ottobre e dal 3 al 5 novembre, si rinnova l'appuntamento con il Festival Mimesis, che giunge alla sua X edizione, continuando a tracciare, anno dopo anno, le linee del dialogo tra la filosofia e l'attualità sul filo rosso della travolgente trasformazione digitale che ci vede ormai sempre più protagonisti, e ci porta a confrontarci oramai quotidianamente con le Intelligenze Artificiali e i sistemi virtuali. Risulta infatti sempre più urgente riflettere sulle loro potenzialità, i loro rischi e le loro straordinarie possibilità in maniera rigorosa, chiara e non semplicistica. In programma sabato 28 ottobre la consegna del Premio Udine Filosofia, ideato e promosso dal Festival Mimesis – Territori delle Idee e dalla casa editrice Mimesis, che quest'anno va al filosofo e saggista tedesco Peter Sloterdijk e al filosofo francese Pierre Lévy, innovatori del pensiero e tra i massimi studiosi dell'impatto del virtuale sull'umano. Il Premio ha come scopo quello di onorare e celebrare non soltanto la carriera e la rilevanza dei due pensatori, ma anche la grande innovazione che le loro opere hanno contribuito a portare nel dibattito filosofico contemporaneo. L'appuntamento è alle ore 19, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine.«Il Premio Udine Filosofia alla carriera va quest'anno a due uomini la cui mente e il cui lavoro hanno segnato in modo indelebile lo sviluppo del pensiero filosofico contemporaneo.A Peter Sloterdijk per la sua straordinaria carriera di pensatore originale, provocatore, brillante e libero. Il suo talento nell'incanalare la sua profonda conoscenza filosofica in un linguaggio che può essere compreso da tutti è una testimonianza del suo impegno nel condividere la filosofia come un patrimonio culturale che appartiene a tutti», si legge nella motivazione di assegnazione, e «A Pierre Lévy perché il suo pensiero continua a essere una guida imprescindibile alla scoperta del virtuale nel suo rapporto con l'umano. Partendo dall'assunto che il virtuale è un tratto specifico della natura dell'uomo, la rivoluzione digitale in questo senso non è che l'ennesima tappa nella serie di rivoluzioni tecnologiche che hanno costellato la storia della nostra specie, come il linguaggio, la scrittura. Questo spostamento semantico del termine virtuale operato da Lévy non cessa di essere fecondo oggi, quando vediamo dinanzi a noi dispiegata la forza della tecnica che ha permeato di sé tutto l'ambito della nostra esperienza. Il suo libro “Il virtuale” dunque non da rileggere, ma da continuare a usare come uno dei più utili operatori teorici della contemporaneità».Oltre 70 voci del nostro tempo animeranno un ricco calendario di incontri, conferenze e dibattiti che coinvolgeranno scienziati, letterati, poeti, ingegneri e politici, che daranno vita a un confronto ampio e complesso in cui sarà possibile trovare risposte, spunti di riflessione e approfondimenti rispetto alle grandi domande che oggi ci riguardano. Tra i protagonisti del Festival Mimesis, oltre ai vincitori del Premio Udine Filosofia 2023 Peter Sloterdijk e Pierre Lévy, Vandana Shiva, Nick Hunt, Maurizio Ferraris, Umberto Galimberti, Claudio Martelli, Vito Mancuso, Sebastiano Maffettone, Gian Mario Villalta, Duccio Demetrio, Guido Saracco, Nicoletta Cusano, Massimo Donà, Laura Boella, Ilaria Malaguti, Mauro Barberis. Festival Mimesis è un'iniziativa dell'Associazione Culturale Territori delle Idee in collaborazione con UBI – Unione Buddhista Italiana, a cura di Luca Taddio, realizzato in collaborazione con Damiano Cantone, Silvia Capodivacca, Andrea Colombo e Stefano Davide Bettera.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
'Overcoming the war of religion between analytics and continentals with a brand-new metaphysical insight, Graham Harman has restored to philosophy its greatness and value.' -Maurizio Ferraris, Italian continental philosopher and author of the Manifesto of New Realism The Graham Harman Reader (Zero Books, 2023) is the essential compendium of shorter works by one of the most influential philosophers of the twenty-first century. The writings in this volume are split into seven chapters. The first concerns Harman's resistance to both downward and upward reductionism. The second chapter contains works that develop the specific fourfold structure of Object-Oriented Ontology. In the third, we find Harman's novel arguments for why causal relations between two entities can only be indirect. The fourth chapter discusses why aesthetics deserves to be called first philosophy. The fifth chapter contains Harman's underrated contributions to ethics and politics, and the sixth deals with epistemology, mind, and science. A concluding seventh chapter contains several previously unpublished writings not available anywhere else. Written in Harman's typical clear and witty style, the Reader is an essential resource for veteran readers of Harman and newcomers alike. Adam Bobeck is a PhD candidate in Cultural Anthropology at the University of Leipzig. His PhD is entitled “Object-Oriented Azadari: Shi'i Muslim Rituals and Ontology”. For more about his work, see www.adambobeck.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices Support our show by becoming a premium member! https://newbooksnetwork.supportingcast.fm/intellectual-history
'Overcoming the war of religion between analytics and continentals with a brand-new metaphysical insight, Graham Harman has restored to philosophy its greatness and value.' -Maurizio Ferraris, Italian continental philosopher and author of the Manifesto of New Realism The Graham Harman Reader (Zero Books, 2023) is the essential compendium of shorter works by one of the most influential philosophers of the twenty-first century. The writings in this volume are split into seven chapters. The first concerns Harman's resistance to both downward and upward reductionism. The second chapter contains works that develop the specific fourfold structure of Object-Oriented Ontology. In the third, we find Harman's novel arguments for why causal relations between two entities can only be indirect. The fourth chapter discusses why aesthetics deserves to be called first philosophy. The fifth chapter contains Harman's underrated contributions to ethics and politics, and the sixth deals with epistemology, mind, and science. A concluding seventh chapter contains several previously unpublished writings not available anywhere else. Written in Harman's typical clear and witty style, the Reader is an essential resource for veteran readers of Harman and newcomers alike. Adam Bobeck is a PhD candidate in Cultural Anthropology at the University of Leipzig. His PhD is entitled “Object-Oriented Azadari: Shi'i Muslim Rituals and Ontology”. For more about his work, see www.adambobeck.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices Support our show by becoming a premium member! https://newbooksnetwork.supportingcast.fm/new-books-network
'Overcoming the war of religion between analytics and continentals with a brand-new metaphysical insight, Graham Harman has restored to philosophy its greatness and value.' -Maurizio Ferraris, Italian continental philosopher and author of the Manifesto of New Realism The Graham Harman Reader (Zero Books, 2023) is the essential compendium of shorter works by one of the most influential philosophers of the twenty-first century. The writings in this volume are split into seven chapters. The first concerns Harman's resistance to both downward and upward reductionism. The second chapter contains works that develop the specific fourfold structure of Object-Oriented Ontology. In the third, we find Harman's novel arguments for why causal relations between two entities can only be indirect. The fourth chapter discusses why aesthetics deserves to be called first philosophy. The fifth chapter contains Harman's underrated contributions to ethics and politics, and the sixth deals with epistemology, mind, and science. A concluding seventh chapter contains several previously unpublished writings not available anywhere else. Written in Harman's typical clear and witty style, the Reader is an essential resource for veteran readers of Harman and newcomers alike. Adam Bobeck is a PhD candidate in Cultural Anthropology at the University of Leipzig. His PhD is entitled “Object-Oriented Azadari: Shi'i Muslim Rituals and Ontology”. For more about his work, see www.adambobeck.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices Support our show by becoming a premium member! https://newbooksnetwork.supportingcast.fm/critical-theory
Yakınsama'nın 8. programında Kürşad Kızıltuğ ve Ümit Şahin Maurizio Ferraris'in Yeni Gerçekçilik Manifestosu üzerinden yeni gerçekçilik üzerine sohbet ediyorlar.
Luca Taddio"Festival Mimesis"Premio Udine Filosofia27-28-29 ottobre 2022“Filosofia e trasformazione digitale”a cura di Luca Taddioin collaborazione con Damiano Cantone e Silvia Capodivaccahttps://mimesisfestival.it/ Un ricco calendario di incontri, conferenze e dibattiti per affinare gli strumenti critici utili ad affrontare la trasformazione più radicale del nostro presente: la rivoluzione digitale.Una splendida occasione di dialogo con alcune tra le più illustri personalità del panorama scientifico e umanistico nazionale e internazionale. Saranno presenti, tra gli altri, Michel Bitbol, Emanuele Coccia, Nicoletta Cusano, Franco Fabbri, Maurizio Ferraris, Vera Gheno, Giuseppe O. Longo, Vito Mancuso, Simone Regazzoni, Gian Mario Villalta. Il FestivalLa mutazione – lo abbiamo recentemente visto con le variazioni sociali, economiche e politiche imposte dalla situazione pandemica – può anche coglierci di sorpresa e, soprattutto, spesso non abbiamo gli strumenti per comprendere e fronteggiare le «novità», che, per loro stessa definizione, sfuggono alle strategie di controllo con cui si era soliti vivere. Nello stesso tempo, proprio nel cuore dell'«imprevisto», troviamo le condizioni adatte a trasformare l'ignoto e la paura in una occasione di forza, sopravvivenza e solidarietà umana e non umana. La posta in gioco è il nostro destino di specie. La questione è complessa e niente più della filosofia può aiutarci a comprendere e vincere questa sfida. Complessità, paradigma con cui la stessa filosofia è nata, sarà l'anima di questa nona edizione del Festival.Il PremioIn collaborazione con il Festival Mimesis-Territori delle Idee, la casa editrice Mimesis organizza e promuove il Premio Udine Filosofia 2022. Un'iniziativa che ha lo scopo di rilanciare il ruolo della filosofia come forma di riflessione in un territorio da sempre vocato allo scambio culturale, alla riflessione interdisciplinare e al dialogo tra i popoli. Con questo Premio, l'Associazione Culturale Territori delle Idee, in sinergia con la casa editrice Mimesis, intende mettere in luce il ruolo determinante della filosofia nella problematizzazione del presente e nella costruzione del futuro.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Donatella Gnetti"PassePartout Festival"http://www.passepartoutfestival.it/2022/1922-2022 FRAGILE OCCIDENTE si intitola il diciannovesimo Passepartout, il festival culturale di Asti: geopolitica, storia, economia, società, ambiente, fotografia, arte, letteratura. Si svolgerà da venerdì 3 a domenica 12 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte. Direttore scientifico Alberto Sinigaglia. “A cent'anni dalla pubblicazione del Tramonto dell'Occidente di Oswald Spengler - spiega Sinigaglia - ci proponevamo un bilancio delle sue profezie. L'invasione russa dell'Ucraina ne fa un tema di drammatica attualità, offrendo le più dure e crudeli verifiche di quanto avevamo sognato, realizzato, conquistato, come i 77 anni di pace in Europa, che credevamo sicura per sempre”. L'Occidente è in affanno e per mettere a confronto l'anno in corso con la storia, secondo la sua formula sperimentata, il Festival Passepartout ha colto il centenario di un libro famoso, "Il tramonto dell'Occidente" di Oswald Spengler. Il titolo 1922-2022 FRAGILE OCCIDENTE nasce dalle analisi, dalle profezie del filosofo e storico tedesco e dalle diffuse insoddisfazioni e inquietudini che oggi pervadono gli Stati Uniti e l'Europa.L'invasione russa dell'Ucraina dà al tema una drammatica attualità, pericolosa perché ci trova impreparati dopo 77 anni di pace che credevamo assicurata per sempre. La geopolitica occupa più del solito il programma: su quanto è accaduto e accade ragioniamo con diplomatici e giornalisti (tra loro un'inviata americana) che meglio conoscono i paesi in guerra. Un filosofo, un uomo di fede e un'esperta di opinione pubblica ci aiutano ad analizzare le complesse reazioni del nostro turbamento. Quattro giganti verranno a consolarci: Paolo Conte, il grande musicista-poeta, tra gli italiani più famosi e universalmente amati, che ci porterà nei suoi cari Anni 20 con l'esplosione delle invenzioni e delle avanguardie artistiche e musicali; Tutankhamon la cui tomba scoperta un secolo fa avviò la marcia trionfale dei faraoni d'Egitto nella nostra cultura; i due Bronzi di Riace che cinquant'anni fa riemersero dagli abissi stupefacendo il mondoIl 1922 vide anche la legge firmata Benedetto Croce che decise la protezione del paesaggio e l'istituzione dei parchi naturali. Una ragione per analizzare insieme gli ultimi risultati del satellite che osserva la Terra, controlla l'ambiente e la sua salute. Per vedere a che punto i progressi tecnologici e la necessaria sostenibilità trasformino le città. E per riconsiderare la vasta indagine sul paesaggio operata dal fotografo Luigi Ghirri d'intesa con lo scrittore Gianni Celati. La letteratura è presente a Passepartout con due protagonisti: Beppe Fenoglio nel centenario della nascita e James Joyce nel centenario di "Ulysses", il romanzo scandaloso che lo rese celebre.I cent'anni della Marcia su Roma ci inducono a vedere che cosa sia stato il fascismo e se ve ne siano tracce nelle correnti illiberali cresciute in Europa e in America. Una ragione in più, nei cent'anni della "Rivoluzione liberale", la rivista di Piero Gobetti, per interrogarci se quell'idea abbia un futuro.Una serata è dedicata alla giustizia: dall'anniversario di Mani Pulite alla riforma di Marta Cartabia. Due serate affrontano i problemi di economia internazionale e locale aggravati dalla pandemia e ora dalla guerra. Relatori in vari incontri sul "Fragile Occidente" tra storia e attualità: il filosofo Maurizio Ferraris, gli ambasciatori Stefano Pontecorvo e Gianpaolo Scarante, padre Enzo Bianchi, il cantautore Paolo Conte con l'autrice Manuela Furnari, i giornalisti e scrittori Amy Kellogg, Paolo Garimberti, Claudio Pagliara, Domenico Quirico e Aldo Cazzullo, che si occuperà in particolare della condizione femminile, fragile, ma punteggiata di donne forti e straordinarie, alle quali è dedicata l'anteprima del 3 giugno "La forza delle italiane".Cent'anni fa la scoperta della tomba di Tutankhamon diede una scossa agli studi dell'egittologia riaccendendo il suo fascino e l'interesse per la storia dei faraoni. Ne parlerà Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, secondo al mondo per importanza, ma diventato il primo per notorietà e numero di visitatori. Cinquant'anni fa un'altra scoperta archeologica suscitò un interesse mondiale: i Bronzi di Riace, come da allora sono chiamate le due statue di bronzo, capolavori dell'arte greca, salvati intatti dal mare di Riace Marina non lontano da Reggio Calabria. Ricostruirà quella storia affascinante lo scrittore, attore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco.Compie un secolo anche "Rivoluzione liberale", la rivista fondata da Piero Gobetti. Quanto ha contato l'idea liberale nel '900? Che cosa ne è oggi? Che ne sarà? Ne parlerà il professor Fulvio Cammarano, storico dell'Italia liberale. La serata sarà dedicata alla memoria dell'ex ministro Antonio Martino, che a sua volta aveva accettato l'invito a Passepartout per testimoniare la propria esperienza.Sempre un secolo fa in Europa si affermarono le dittature: dalla Germania alla Russia, all'Italia, poi alla Francia e alla Spagna. Ne parlerà la storica Alessandra Tarquini. C'è qualcosa del fascismo che sopravvive oggi nelle potenze autoritarie o nei movimenti illiberali che in America e in Europa rinnegano i valori dell'Occidente?Risale al 1922 "L'opinione pubblica", fondamentale studio del grande giornalista Walter Lippmann. Alessandra Ghisleri, tra i più famosi e autorevoli sondaggisti italiani, spiegherà come ha visto e come vede cambiare l'opinione pubblica nell'era dei social media, della comunicazione incessante e manovrata.Un elemento fondamentale della democrazia è la giustizia. A trent'anni dalla stagione di Mani pulite e mentre si avvia una riforma della giustizia in Italia, ne parlano in un dialogo l'ex magistrato Gherardo Colombo e l'ex presidente della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky.La fragilità dell'Occidente dipende anche dalla fragilità del pianeta, cioè dell'ambiente che dovremmo salvare. Già nel 1922 se ne occupava Benedetto Croce, firmando la prima legge sui parchi naturali, come racconterà lo storico dell'arte Salvatore Settis, spiegando lo stretto legame tra natura, bellezza e cultura.Roberto Ragazzoni, direttore dell'Osservatorio astronomico di Asiago e costruttore del telescopio del satellite "Cheops", dialogherà con Giovanni Caprara, presidente dell'UGIS - Unione Giornalisti Italiani Scientifici, su come dallo spazio sia possibile conoscere meglio la vita sulla Terra e decifrare il futuro del pianeta e il nostro.Il giornalista Michele Smargiassi, a trent'anni dalla morte di Luigi Ghirri, uno dei più influenti fotografi italiani del '900, illustrerà il vasto lavoro che svolse sul paesaggio anche d'intesa con Gianni Celati, lo scrittore scomparso in gennaio.L'ecologia si riverbera sulla vita delle città e sulle loro trasformazioni, come spiegherà l'architetto astigiano Carlo Ratti, ormai tra le archistar al lavoro nel mondo. La fragilità dell'Occidente si riverbera sull'economia internazionale, tra crisi energetica e sanzioni, e sulle difficoltà delle amministrazioni pubbliche, delle imprese, delle famiglie. Se ne parlerà in due incontri: uno con l'imprenditore e politico Guido Crosetto, l'altro con il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, il presidente della Fondazione CRAT Mario Sacco, l'economista Giuseppe Tardivo e il giornalista Luca Ubaldeschi, direttore del "Secolo XIX" di Genova.Il 2022 celebrerà un gran numero di centenari di scrittori e personaggi famosi per il quale l'intero Festival non basterebbe. Passepartout non poteva che scegliere Beppe Fenoglio. L'antropologo Piercarlo Grimaldi, che lo conobbe, parlerà dell'amore dello scrittore per la sua terra, le sue storie, per quel piccolo mondo dalle radici troppo profonde per non essere universali. Cent'anni fa James Joyce pubblicava "Ulysses". Masolino D'Amico, anglista e critico teatrale, affronterà quel romanzo rivoluzionario che ha condizionato la letteratura del Novecento, sebbene in molti non siano riusciti a leggerlo fino in fondo.Asti ha nel 2022 un importante anniversario cittadino perché trent'anni fa vi nacque Ethica, un'organizzazione internazionale che ha avuto tra i suoi fondatori, accanto all'ingegner Giovanni Periale, il filosofo Remo Bodei, il diplomatico e giornalista Vittorio Dan Segre, l'ambasciatore Sergio Romano, il fisico Carlo Brumat e padre Enzo Bianchi. L'incontro che lo vedrà protagonista nasce in collaborazione con Ethica ed è dedicato all'istituzione che nel suo decennale meritò la visita del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.Inoltre sabato 4 giugno alle 10 nella Sala delle Colonne della Biblioteca Astense Passepartout organizza “Passepartout: memoria e progetto”, un evento speciale aperto alla stampa e alla cittadinanza per approfondire alcuni dei temi e dei personaggi del festival, con la presenza di tre ospiti: l'Ing. Giovanni Periale parlerà dei trent'anni dell'associazione Ethica, ai quali è dedicato l'incontro di sabato 11 giugno con Enzo Bianchi; il Prof. Marco De Vecchi traccerà un ricordo dell'Ing. Giuseppe Ratti, padre dell'architetto Carlo Ratti, che sarà ospite del festival venerdì 10 giugno; infine la Dott.ssa Rita Barbieri ricorderà l'ex ministro Antonio Martino, al quale è dedicato l'incontro di sabato 11 giugno "L'eresia liberale".Sarà il modo di ripercorrere straordinarie esperienze intellettuali di personalità che hanno messo il proprio sapere tecnico e culturale al servizio della società, progettando futuro. Un ambizioso progetto per il futuro è quello di Asti, che si candida a essere la Capitale italiana della Cultura 2025.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Dialogo pubblicato nella pagina facebook di associazione Tlon il 16 aprile 2021. Con Andrea Colamedici. «La rivoluzione tecnologica ci ha portato dentro un nuovo ecosistema. Lasciamo l'homo faber nel capanno degli attrezzi e chiediamoci di nuovo: chi siamo noi? da dove veniamo? dove andiamo?»Parliamo con Maurizio Ferraris, uno dei più influenti e originali filosofi contemporanei, del suo nuovo libro "Documanità. Filosofia di un mondo nuovo", appena uscito per Laterza.
Maurizio Ferraris è l'autore di “Documanità. Filosofia del mondo nuovo” Laterza Editori. Maurizio Ferraris insegna Filosofia teoretica all'Università di Torino, è Presidente di Labont (il Laboratorio di Ontologia) e dirige l'istituto di studi avanzati Scienza Nuova, dedicato a Umberto Eco, che unisce l'Università e il Politecnico di Torino e si occupa della progettazione di un futuro sostenibile dal punto di vista culturale e politico.Stiamo andando verso un mondo nuovo. Siamo immersi in una rivoluzione documediale che si basa sull'intersezione tra la crescita della documedialità - cioè la produzione di documenti - e quella della medialità. Al centro di questa rivoluzione c'è il consumo. Dalla registrazione del Web, ai dati come materia prima, alla tecnologia che non è alienazione ma rivelazione di ciò che siamo fino al Webfare che l'autore propone come una sorta di New Deal della docusfera in cui si registra l'umanità.www.periscritto.itwww.utopiaimpresa.it
In questo video il professor Maurizio Ferraris ci aiuterà ad accostarci a Jacques Derrida, grande filosofo del decostruzionismo, ammiratore dell'opera di James Joyce a cui dedicò dei saggi e delle conferenze. Cercheremo di esaminare alcuni dei tanti punti di incontro tra i due autori. Video su Youtube https://youtu.be/upbxo1Gc8zw
Cari ascoltatori nei giorni 4, 5 e 6 novembre 2021 si è svolto, in modalità online, il convegno nazionale dell'AIF – Associazione Italiana Formatori. Il convegno, dal titolo "Rethinking Learning: dall'homo faber all'homo sapiens", vede la direzione scientifica del filosofo e accademico Maurizio Ferraris e la partecipazione di relatori illustri, fra i quali Piergiorgio Odifreddi. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
Incontro con Alberto Felice De Toni, Maurizio Ferraris e Luca Taddio Che la rivoluzione digitale abbia promosso numerosi e grandi cambiamenti è evidente per tutti; non altrettanto evidente la necessità di rimettere in discussione concezioni e convinzioni che riguardano il mondo e l'umanità. Una nuova realtà di macchine complesse e dei loro prodotti (reti telematiche, piattaforme, intelligenza artificiale, big data, realtà virtuale ecc.) compone la forma attuale del mondo, che muta la sua autorappresentazione e il nostro modo di comprendere noi stessi. In collaborazione con Festival Mimesis Edizione 2021 www.pordenonelegge.it
Cosa sta diventando l’essere umano in quest’epoca che qualcuno ha proposto di chiamare d.C., “Dopo il Coronavirus”? Che umanità è quella della grande accelerazione digitale e della crisi ambientale? Dobbiamo fermarci, riflettere, prendere atto dei danni inferti al pianeta, oppure prendere coscienza che l’essere umano è di per sé un animale limitato e imperfetto e, che proprio i limiti (la morte in primo luogo) ne evidenziano le caratteristiche, tra cui la libertà? Il rapporto con le macchine (quelle digitali, innanzitutto) configura rischi di alienazione e nuove schiavitù? Oppure è proprio la tecnologia che ci fa apparire per come siamo, ovvero esseri la cui “natura” è in realtà una cultura continuamente cangiante? E ancora, saremo destinati a vivere senza lavorare, superando così Homo faber, oppure le nuove tecnologie costringeranno alcuni a farlo per il benessere degli altri? In questo scenario, c’è da interrogarsi sul futuro della diversità culturale. Possiamo inserire la storia dell’umanità lungo un unico grande asse di progresso, oppure proprio in virtù dell’assenza di una natura umana, le varie società delineano possibilità assai differenti e divergenti dell’umano?
Adriano Favole"Dialoghi sull'uomo"Altri orizzonti: camminare, conoscere, scoprire.https://www.dialoghisulluomo.it/Dialoghi sull'uomo, PistoiaSabato 25 settembre "Darsi dei limiti o riconoscerli?"Adriano Favole con Maurizio FerrarisCosa sta diventando l'essere umano in quest'epoca che qualcuno ha proposto di chiamare d.C., “dopo Coronavirus”? Che umanità è quella della grande accelerazione digitale e della crisi ambientale? Il rapporto con le macchine configura rischi di alienazione e nuove schiavitù? Oppure è proprio la tecnologia che ci fa apparire per come siamo, ovvero esseri la cui “natura” è in realtà una cultura continuamente cangiante? Siamo destinati a vivere in futuro senza lavorare, oppure le nuove tecnologie costringeranno alcuni a lavorare per il benessere di altri? A questi e ad altri affascinanti interrogativi risponde il filosofo Maurizio Ferraris in dialogo con l'antropologo Adriano Favole.Dialoghi sull'uomo torna finalmente in presenza: da venerdì 24 a domenica 26 settembre si terrà la XII edizione del festival di antropologia del contemporaneo, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli.Scopri tutto il programma e prenota il tuo posto per gli incontri:https://www.dialoghisulluomo.it/Il tema del 2021 Altri orizzonti: camminare, conoscere, scoprire sarà affrontato in conferenze, dialoghi, spettacoli e camminate culturali. Antropologi, filosofi, scrittori, scienziati, sociologi, artisti, esploratori raccontano, da punti di vista differenti, l'anelito di ricerca che ha caratterizzato l'evoluzione del genere umano, superando i confini e camminando verso nuovi orizzonti – fisici e spirituali.Il fil rouge del festival è il cammino verso nuove e altre prospettive, il cammino dei migranti in fuga dalla povertà e dalla morte, quello avventuroso dei pionieri, quello della ricerca, della cultura e della scienza. Dalle esplorazioni della terra e dello spazio, che hanno consentito di creare nuovi habitat e di sviluppare nuove conoscenze, all'esigenza di superare l'hic et nunc della quotidianità, alla ricerca di forme di spiritualità tanto religiosa quanto laica. «Gli incontri della nuova edizione dei Dialoghi vedranno avvicendarsi studiosi, viaggiatori ed esploratori del mondo, ma anche dei diversi campi del sapere, che tentano ogni giorno di superare i propri confini, perché la sete di conoscenza dell'essere umano è inesauribile» dichiara Giulia Cogoli «Il cammino che i nostri lontani antenati hanno intrapreso uscendo dall'Africa non è stato fatto solo con i piedi, ma anche con l'immaginazione, la speranza e l'anelito a nuove scoperte, che ha permesso non solo di conoscere il nostro pianeta, ma anche di trascenderlo».Il Premio Internazionale Dialoghi sull'uomo – attribuito a una figura del mondo culturale che con il proprio pensiero e la propria opera abbia testimoniato la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane – quest'anno, per la quarta edizione, è conferito a Claudio Magris. Germanista, narratore, scrittore di teatro, tra i primi studiosi a occuparsi di autori ebraici nella letteratura mitteleuropea, è uno dei maggiori testimoni della nostra epoca attraverso un modello di militanza intellettuale che torna in tutte le sue opere. Sarà insignito del riconoscimento sabato 25 settembre, sul palco del festival in piazza del Duomo. Seguirà l'incontro Quando comincia l'uomo? con lo scrittore Paolo di Paolo. Il premio è stato in precedenza assegnato allo scrittore David Grossman (2017), al Premio Nobel per la Letteratura Wole Soyinka (2018) e alla fisica ed economista Vandana Shiva (2019).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Se ogni nostro atto da utenti sul web è produzione di valore, cioè di dati, come dare riconoscimento di lavoro alle azioni che compiamo nell'infosfera? Maurizio Ferraris Webfare. Piattaforme, persone, valore Lectio "Confindustria Emilia Area Centro" festivalfilosofia 2021 | libertà Venerdì 17 settembre 2021 Modena
Maurizio Ferraris"Documanità"Laterza Editorihttps://www.laterza.it/Festival Filosofia, ModenaMaurizio FerrarisWebfarePiattaforme, persone, valoreVenerdì 17 settembre 2021, 17:30https://www.festivalfilosofia.it/Dialoghi sull'uomo, PistoiaMaurizio Ferraris con Adriano FavoleDarsi dei limiti o riconoscerli?sabato 25 settembre 2021 12:00https://www.dialoghisulluomo.it/È giunto il tempo di smetterla di pensare al futuro come una proiezione del passato. La rivoluzione tecnologica ci ha portato dentro un nuovo ecosistema. Lasciamo l'homo faber nel capanno degli attrezzi e chiediamoci di nuovo: chi siamo noi? da dove veniamo? dove andiamo?Il web è il più grande apparato di registrazione che l'umanità abbia sinora sviluppato, e questo spiega l'importanza dei cambiamenti che ha prodotto. Basti pensare che sebbene più di un essere umano su due non possieda ancora un cellulare, il numero di dispositivi connessi è pari a 23 miliardi: più di tre volte la popolazione mondiale. Questa connessione, ogni giorno, produce un numero di oggetti socialmente rilevanti maggiore di quanto non ne producano tutte le fabbriche del mondo: una mole immane di atti, contatti, transazioni e tracce codificati in 2,5 quintilioni di byte. Il numero di segni disponibile per la manipolazione e la combinazione diviene incommensurabilmente più elevato che in qualunque cultura precedente, e questo cambia tutto. Ecco perché comprendere la vera natura del web è il primo passo verso la comprensione della rivoluzione in corso, che genera un nuovo mondo, un nuovo capitale, una nuova umanità: anzi una documanità. Alla radicale revisione e alla costruzione concettuale dei nostri modi di guardare alla tecnica, all'umanità, al capitale è dedicato il nuovo e definitivo libro di Maurizio Ferraris, uno dei più influenti e originali filosofi contemporanei.Maurizio Ferraris professore ordinario di Filosofia teoretica presso l'Università di Torino, dove dirige il LabOnt (Laboratorio di Ontologia). Fondatore del Nuovo Realismo, visiting professor ad Harvard, Oxford, Monaco e Parigi, autore di programmi televisivi, è editorialista di la Repubblica, della Neue Zürcher Zeitung e di Libération, dirige “Scienza Nuova”, l'istituto di studi avanzati dedicato a Umberto Eco che unisce l'Università e il Politecnico di Torino ed è rivolto alla progettazione di un futuro sostenibile, tanto dal punto di vista culturale quanto da quello politico.Ha scritto più di sessanta libri, molti dei quali tradotti in varie lingue tra cui: Storia dell'ermeneutica (Bompiani, 1988); Estetica razionale (Raffaello Cortina, 1997); Dove sei? Ontologia del telefonino (Bompiani, 2005, Premio Filosofico Castiglioncello); Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce (Laterza, 2009); Ricostruire la decostruzione. Cinque saggi a partire da Jacques Derrida (Bompiani, 2010); Filosofia per dame (2011), Anima e iPad (2011) per Guanda; Manifesto del nuovo realismo (Laterza, 2012). Recentemente ha pubblicato Documanità. Filosofia del mondo nuovo (Laterza, 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Christian Greco, Museo Egizio Torino ; Maurizio Ferraris, Univ. Torino ; Antonio Gnoli, Repubblica .
Hoy no tenemos un resumen para preparar el tema de ningún autor para selectividad, sino que tenemos un capítulo excepcional con el que cerrar la temporada, en el que el filósofo turinés Maurizio Ferraris, uno de los padres del "Nuevo Realismo", nos ha honrado con su presencia. Cierra él nuestro curso de filosofía, un broche de oro para terminar el curso. En el siguiente blog podrás hallar más material: apuntes, infografías, comentarios de texto resueltos… Siempre estaré encantado de leer tus comentarios vía mail o RRSS. Te lo dejo aquí abajo :) https://filohistoria.com/ elcajondeldesastre1@gmail.com Tw/Ig: @Victorbs_m
L'io, il soggetto puro della volontà, spesso interpretato come un homunculus che si agita in noi, si presta a venir descritto come una tabula su cui si iscrivono impressioni, ruoli e pensieri. Agiamo per imitazione (i neuroni specchio), l'imitazione si iscrive nelle nostre menti attraverso l'educazione e la cultura e, a questo punto, diveniamo capaci di azioni morali. Immaginando un vecchio telefono, in tempi pre-telefonino, quando squillava e noi non eravamo a casa, vivevamo felici, senza obblighi. Oggi ogni “chiamata non risposta” è registrata e genera l'obbligo di rispondere, suscita la fitta di rimorso che è “quello che diciamo l'anima”. C'è da chiedersi se la grande metafora dell'anima non sia, oggi, quella potentissima tavoletta scrittoria che è l'iPad.
Andrea Colamedici"Festa della Filosofia"venerdì 4, sabato 12, venerdì 18, venerdì 25 giugno e giovedì 1 luglioMonk, Roma “Dove c'è il pericolo, cresce anche ciò che salva”Friedrich Hölderlin Tra i relatori:Massimo Adinolfi, Tommaso Ariemma, Nancy Bauer, Giulia Caminito, Laura Campanello, Eva Cantarella, Teresa Ciabatti, Emanuele Coccia, Pietro Del Soldà, Marco D'Eramo, Francesco D'Isa, Lucrezia Ercoli, Roberto Esposito, Niccolò Fabi, Riccardo Falcinelli, Maurizio Ferraris, Ilaria Gaspari, Loredana Lipperini, Francesca Recchia Luciani, Sebastiano Maffettone, Vito Mancuso, N.A.I.P., Francesco Pacifico, Paolo Pecere, Valentina Petrini, Simone Regazzoni, Matteo Saudino, Roberto Saviano, Aboubakar Soumahoro, Chiara Valerio, Raffaele Alberto Ventura Per cinque serate - il 4, 12, 18 e 25 giugno e il 1 luglio - arriva al Monk di Roma la Festa della filosofia ideata da Tlon, per portare la filosofia tra la gente, al centro della vita pubblica, in un dialogo costante e attivo tra accademia e agorà. Per fiorire, del resto, la filosofia ha bisogno dell'immersione festosa tra gli abitanti delle nuove polis e quindi le quattro serate - sempre dalle 18 alle 22 - saranno una vera e propria Festa della filosofia, per raccogliere una comunità attorno alle parole e ai pensieri, intrecciando filosofia e letteratura per mettere in connessione il pericolo, la salvezza e il senso della festa. Punto di partenza è il verso di Friedrich Hölderlin “Là dove c'è il pericolo cresce anche ciò che salva” e la Festa vuole essere un'occasione per riscoprire la forza di desiderare, piuttosto che limitarsi a sperare, per liberarsi dall'impasse del presente. Il desiderio sarà quindi il filo conduttore degli incontri in programma: Estetica del desiderio - venerdì 4 giugnocon Niccolò Fabi, Aboubakar Soumahoro, Tommaso Ariemma & Lucrezia Ercoli, Maurizio Ferraris, Teresa Ciabatti, Riccardo Falcinelli Politica del desiderio - sabato 12 giugnocon Raffaele Alberto Ventura, Marco D'Eramo e Francesco Pacifico, Loredana Lipperini, Nancy Bauer, Francesca Recchia Luciani e un workshop di Matteo SaudinoErmeneutica del desiderio - venerdì 18 giugnocon Roberto Saviano, Emanuele Coccia, Roberto Esposito e Simone Regazzoni, Laura CampanelloEtica del desiderio - venerdì 25 giugnocon Chiara Valerio, Vito Mancuso, Ilaria Gaspari e Francesco D'Isa, Paolo Pecere, N.A.I.P. e un workshop di Matteo SaudinoStoria del desiderio - giovedì 1 lugliocon Massimo Adinolfi & Sebastiano Maffettone, Eva Cantarella, Pietro Del Soldà, Giulia Caminito, Valentina PetriniTlon è un progetto di divulgazione culturale fondato da Andrea Colamedici e Maura Gancitano, filosofi e scrittori.Si manifesta attraverso una Scuola di Filosofia e Immaginazione permanente, una casa editrice, una libreria teatro e un'attività di divulgazione mescolando cultura alta e bassa, analizzando bisogni e significati del nostro tempo e mettendo in connessione l'ambiente accademico con il mondo pop.Sui social hanno creato una community ampia e attiva (+180k follower su Facebook, +145k su Instagram) attenta alle tematiche culturali e sociali.Andrea Colamedici e Maura Gancitano hanno scritto insieme diversi libri, tra cui La Società della Performance (2018) Liberati della brava bambina (2019) e Prendila con Filosofia (2021). Conducono il podcast TLON, disponibile su tutte le piattaforme, Scuola di Filosofie e Audible Club per Audible. Sono gli ideatori della Festa della Filosofia Triennale Milano e della maratona online tenutasi nel 2020 Prendiamola con Filosofia. Collaborano come autori ad alcune riviste come Linus e Donna Moderna.Come formatori si occupano di recuperare il modo originario di fare filosofia, con il dialogo e l'incontro umano, e propongono percorsi formativi in particolare su filosofia, diversity & inclusion, educazione di genere, digitale e letteratura. Hanno collaborato o tenuto lectio magistralis in molte Università italiane e all'estero, tra cui Politecnico di Milano, IED, La Cattolica, Bicocca, Columbia University, San Raffaele, Roma Tre, Politecnico di Torino, IED, LUISS, Università di Perugia, Università di Trento, Università di Foggia.Progettano anche percorsi formativi ad hoc in aziende, istituzioni e associazioni. Hanno già creato workshop e percorsi in team, tra gli altri, per: Lamborghini, Confindustria, AVIS, Ducati, Mercedes, UNHCR, WeWorld, Banca Etica, Generali, National Geographic, Unicredit, Findomestic, BNP Paribas, Atlantis Company, GNAM, CISL, Dassault, eFM e molte altre.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Il caffè filosofico è una doppia serie di dvd coordinata da Maurizio Ferraris per Repubblica e L'Espresso. La seconda serie di 18 dvd è stata pubblicata dal 30 agosto al 27 dicembre 2013, e anche a questa Odifreddi ha partecipato con due interventi, su Leibniz e Wittgenstein. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
In questo audio il prezioso straordinario incontro con Maurizio Ferraris filosofo e Cristina Becchio scienziata.L'intervista con Maurizio Ferraris e Cristina Becchio è nel progetto Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune. Incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà.Il filosofo Maurizio Ferraris e la scienziata Cristina Becchio ci raccontano come dalle interazioni ai bordi delle discipline nascono le innovazioni, e che l'umanità ha bisogno di solidarietà nella certezza che non c'è mai stato tanto benessere come adesso. Ed ancora, è necessario dirigersi verso grandi sfide, attraverso l'unità dei saperi. Quanto più cresce la globalizzazione tanto più cresce la possibilità di una solidarietà cosmopolita. Cristina Becchio (San Paolo, Brazil, 1976) Senior Scientist e Direttore dell'Unità di ricerca Cognition, Motion and Neuroscience all'Istituto Italiano di Tecnologia. Ha studiato filosofia e neuroscienze. Infatti, dopo la laurea in filosofia all'Università di Torino, ha completato un dottorato in scienze cognitive e un post-dottorato in neuroscienze cognitive. Ed ancora, ha ricoperto la posizione di Professore Associato (2013-2015) e Professore Ordinario (2015-2020) all'Università di Torino. Inoltre, dal 2020 è Coordinatore del Center for Human Technologies dell'Istituto Italiano di Tecnologia a Genova. IIT è una Fondazione disciplinata e finanziata dallo Stato per promuovere l'eccellenza nella ricerca di base e in quella applicata e di favorire lo sviluppo del sistema economico nazionale. Infatti, lo staff complessivo di IIT conta 1716 persone provenienti da oltre 60 Paesi. La sua ricerca, supportata dallo European Research Council (ERC), studia la relazione tra cognizione e movimento e più in particolare il linguaggio motorio delle intenzioni. Cristina Becchio ha prodotto moltissimi saggi pubblicati sulle più autorevoli riviste tra le quali: “Decoding intentions from movement kinematics” e “Followers are not followed: Observed group interactions modulate subsequent social attention.”Maurizio Ferraris (Torino 1956) filosofo e accademico italiano di fama internazionale. Professore Ordinario di Filosofia, è Presidente del LabOnt - Centro di Ontologia e Vice Rettore per la Ricerca Umanistica dell'Università degli Studi di Torino. Direttore di “Scienza Nuova”, istituto di studi avanzati - dedicato a Umberto Eco e che unisce Università e Politecnico di Torino. Membro consultivo del Center for Advanced Studies of South East Europe (Rijeka) e dell'Internationales Zentrum Für Philosophie NRW. Dottore honoris causa in scienze umane presso l'Università di Flores (Buenos Aires) e l'Università di Pécs. È stato Fellow di Käte-Hamburger Kolleg “Recht als Kultur” (Bonn) e Fellow dell'Accademia Italiana per gli Studi Avanzati in America (Columbia University, New York) e della Alexander von Humboldt Stiftung. È stato anche Directeur d'études del Collège International de Philosophie e Visiting Professor presso l'École des Hautes Études en Sciences Sociales (Parigi) e in altre università europee e americane. Maurizio Ferraris Allievo di G. Vattimo, influenzato da J. Derrida. Nella sua lunga carriera ha determinato un nuovo corso di pensiero e studi in almeno quattro aree: ermeneutica, estetica, ontologia e filosofia della tecnologia. Infatti, particolarmente rilevanti sono le sue teorie della Documentalità e del Nuovo Realismo contemporaneo. Inoltre ha scritto più di sessanta libri, molti dei quali tradotti in varie lingue. Tra i più recenti, segnaliamo Documentalità (2009). il Manifesto del nuovo realismo (2012). Anima e iPad (2011). Spettri di Nietzsche (2014), Mobilitazione totale (2015), L'imbecillità è una cosa seria (2016), Postverità e altri enigmi (2017). Il denaro e i suoi inganni (2018, scritto insieme a John R. Searle). L'ultimo è From Fountain to Moleskine (Leiden, Brill). Grande divulgatore, è editorialista di La Repubblica, della Neue Zürcher Zeitung e di Libération. Tra i moltissimi ruoli, premi e incarichi è Direttore della "Rivista di Estetica", della "Critique", del "Círculo Hermenéutico editorial" e della "Revue francophone d'esthétique". Dopo aver scritto e condotto Zettel Filosofia in movimento per Rai Cultura, dal 2015 conduce Lo Stato dell'Arte su Rai 5, dedicato all'approfondimento di temi d'attualità, politica e cultura.
Il caffè filosofico è una doppia serie di dvd coordinata da Maurizio Ferraris per Repubblica e L'Espresso. La seconda serie di 18 dvd è stata pubblicata dal 30 agosto al 27 dicembre 2013, e anche a questa Odifreddi ha partecipato con due interventi, su Leibniz e Wittgenstein. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
Il caffè filosofico è una doppia serie di dvd coordinata da Maurizio Ferraris per Repubblica e L'Espresso. La prima serie di 16 dvd è stata pubblicata dall'11 settembre al 23 dicembre 2009. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
Il caffè filosofico è una doppia serie di dvd coordinata da Maurizio Ferraris per Repubblica e L'Espresso. La prima serie di 16 dvd è stata pubblicata dall'11 settembre al 23 dicembre 2009. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vito-rodolfo-albano7/message
durée : 00:39:32 - Le Temps du débat - par : Emmanuel Laurentin, Chloë Cambreling - Les traces que laisse sur nous la période si étrange que nous traversons sont multiples : matérielles ou immatérielles, visibles ou invisibles, intimes ou collectives... puisqu’elle-même s’est promise de garder trace de cet événement si particulier. - réalisation : Alexandre Manzanares - invités : Maurizio Ferraris professeur ordinaire de Philosophie théorique à l’université de Turin; Sarah Gensburger sociologue et historienne (CNRS / Institut de Sciences sociales du Politique)
durée : 00:39:32 - Le Temps du débat - par : Emmanuel Laurentin, Chloë Cambreling - Les traces que laisse sur nous la période si étrange que nous traversons sont multiples : matérielles ou immatérielles, visibles ou invisibles, intimes ou collectives... puisqu’elle-même s’est promise de garder trace de cet événement si particulier. - réalisation : Alexandre Manzanares - invités : Maurizio Ferraris professeur ordinaire de Philosophie théorique à l’université de Turin; Sarah Gensburger sociologue et historienne (CNRS / Institut de Sciences sociales du Politique)
La differenza fondamentale tra gli scimpanzé e gli esseri umani? La tecnica o, come diciamo oggi, la tecnologia. Gli umani sono così portati per la tecnica che si sono inventati persino una tecnica - la registrazione - che permette di conservare dei contenuti mentali fuori dalla mente. La tecnologia non è alienazione, è rivelazione: è ciò che fa sì che l'umano sia quello che è.La stagione completa di "Perchè" è disponibile in esclusiva su Audible.
Dall'incontro tra la crescita di documentalità istitutiva della realtà sociale e le procedure di medialità tipiche del web, come cambiano i confini tra materiale, reale e digitale? Maurizio Ferraris Anima e automa Lectio BPER Banca festivalfilosofia 2020 | macchine Sabato 19 settembre 2020 Modena http://www.festivalfilosofia.it
Maurizio Ferraris en conversation avec Joseph Cohen.Maurizio Ferraris est professeur de philosophie à l'Université de Turin. Il a été directeur d’études du Collège International de Philosophie et professeur invité dans l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (Paris) aussi bien que dans d’autres universités européennes et américaines.Joseph Cohen est un des membres fondateurs des Rencontres Philosophiques de Monaco. Voir Acast.com/privacy pour les informations sur la vie privée et l'opt-out.
La post-verità affonda le radici nel postmodernismo e nella messa in discussione della verità in nome di una emancipazione del soggetto davanti ai poteri. In che modo distinguere il vero e il falso, e anche concetto e percetto, nel contesto della dominanza digitale? Maurizio Ferraris Fare la verità Un'alternativa alla post-verità festivalfilosofia 2018 | verità Sabato 15 Settembre 2018 Sassuolo
Marco Amerighi, “Le nostre ore contate” - Dostoevskij, “La mite” - John Searle, Maurizio Ferraris, “Il denaro e i suoi inganni” - Wolfram Eilenberger, “Il tempo degli stregoni” - Luca Rastello, “Dopodomani non ci sarà” - Alice Munro, “La vita delle ragazze e delle donne” - Han Kang, “Atti umani”
Marco Amerighi, “Le nostre ore contate” - Dostoevskij, “La mite” - John Searle, Maurizio Ferraris, “Il denaro e i suoi inganni” - Wolfram Eilenberger, “Il tempo degli stregoni” - Luca Rastello, “Dopodomani non ci sarà” - Alice Munro, “La vita delle ragazze e delle donne” - Han Kang, “Atti umani”
CHARLES DE GAULLE raccontato da Maurizio Ferraris
Gillles Deleuze raccontato da Maurizio Ferraris
Maurizio Ferraris and Martin Scherzinger - Recent scandals around alternative facts, post-truth, and hacking have raised a constellation of questions regarding the intersection of digital tools, the construction or verification of reality, and issues of power and authorship. Such questions have been at the center of theoretical and literary discussions in continental philosophy and critical theory for some years, drawing from or pushing against post-structuralist assertions regarding the death of the author and the relativism of ontology. Today, these questions are articulated in the realm of techno-politics with a new urgency. The talk was moderated by Jessica Feldman from New York University's Department of Media, Culture, and Communication, and hosted by Robyn Caplan from Data & Society Research Institute.
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" l'imbecillità è una cosa seria" di Maurizio Ferraris. Il progetto Scuola CinemaMaf
Jacques Derrida raccontato da Maurizio Ferraris
Stefano Boeri e Maurizio Ferraris dialogano sul tema "Architettura e filosofia: tracce per la città di domani". Modera Azzurra Muzzonigro.
Mezzo milione di studenti alla prova dell'esame di maturità. Primo test oggi, lo scritto di italiano. Le tracce del Miur (il ministero dell'istruzione) non hanno ignorato la ricorrenza del 70esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Due le tracce: l'analisi del testo dal primo romanzo di Italo Calvino - “Il sentiero dei nidi di ragno” - e la storia del generale dell'esercito regio Dardano Fenulli, passato con la Resistenza dopo l'8 settembre e tra le vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Tra i temi proposti per l'argomento scientifico un brano tratto dal libro “Dove sei? Ontologia del telefonino” del filosofo Maurizio Ferraris. Il professor Ferraris è stato uno degli ospiti di oggi a Memos. Alla puntata hanno partecipato anche gli storici Alberto De Bernardi, dell'università di Bologna, e Angelo D'Orsi dell'università di Torino.
Mezzo milione di studenti alla prova dell'esame di maturità. Primo test oggi, lo scritto di italiano. Le tracce del Miur (il ministero dell'istruzione) non hanno ignorato la ricorrenza del 70esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Due le tracce: l'analisi del testo dal primo romanzo di Italo Calvino - “Il sentiero dei nidi di ragno” - e la storia del generale dell'esercito regio Dardano Fenulli, passato con la Resistenza dopo l'8 settembre e tra le vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Tra i temi proposti per l'argomento scientifico un brano tratto dal libro “Dove sei? Ontologia del telefonino” del filosofo Maurizio Ferraris. Il professor Ferraris è stato uno degli ospiti di oggi a Memos. Alla puntata hanno partecipato anche gli storici Alberto De Bernardi, dell'università di Bologna, e Angelo D'Orsi dell'università di Torino.
Mezzo milione di studenti alla prova dell'esame di maturità. Primo test oggi, lo scritto di italiano. Le tracce del Miur (il ministero dell'istruzione) non hanno ignorato la ricorrenza del 70esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Due le tracce: l'analisi del testo dal primo romanzo di Italo Calvino - “Il sentiero dei nidi di ragno” - e la storia del generale dell'esercito regio Dardano Fenulli, passato con la Resistenza dopo l'8 settembre e tra le vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine. Tra i temi proposti per l'argomento scientifico un brano tratto dal libro “Dove sei? Ontologia del telefonino” del filosofo Maurizio Ferraris. Il professor Ferraris è stato uno degli ospiti di oggi a Memos. Alla puntata hanno partecipato anche gli storici Alberto De Bernardi, dell'università di Bologna, e Angelo D'Orsi dell'università di Torino.
Nella chiave degli esemplari di vita, speciale è l'esperienza di Friedrich Nietzsche, per alcuni aspetti il più celebre dei filosofi, raggiunto dalla fama ed eretto a modello nel momento in cui la sua traiettoria esistenziale entrava nel cono d'ombra della follia. Maurizio Ferraris La gloria di Nietzsche festivalfilosofia 2014 | gloria Domenica 14 Settembre 2014 Carpi
La vie en suspend; Les carnets insolites du prof Durand; La métamorphose de l'Insectarium;Doc / Post-doc; Matière condensée; Économiser la planète; Le courrier des Années lumière; L'auteur des Années lumière : Maurizio Ferraris.
È notte e siamo nel castello di Elsinore, il fantasma ha raccontato come veramente si sono svolti i fatti (il fratello lo ha ammazzato usurpando il trono e la moglie lo ha tradito), poi si è congedato dal figlio che giura di non dimenticare e di vendicarlo. Quella di Amleto è una parola donata, data a un altro. Ma che cosa si dà quando si dà la propria parola? Emerge un meccanismo lievemente paradossale: do la mia parola, ma questa vale solo nella misura in cui non è più mia, nel senso che l’ho data a qualcun altro ed è divenuta indipendente dalla mia volontà poiché non posso riprendermela (rimangiarmela, si dice, sottolineando che è diventata un oggetto esterno) a meno di rivelarmi quantomeno un bugiardo. La parola data si presenta così come l’elemento fondamentale della costruzione della realtà sociale, cioè di quegli oggetti – dalle promesse alle scommesse, dal denaro ai matrimoni, dalle guerre alle crisi economiche – da cui dipende tutta la felicità e l’infelicità della nostra vita.
Quando si è cominciato a parlarne, alla fine del secolo scorso, il virtuale sembrava qualcosa come un puro spirito, un mondo totalmente immateriale, proprio come immateriali apparivano, nell’immaginario dei tempi, i computer, tutt’altra cosa rispetto all’acciaio dell’età meccanica. Quello che si è manifestato però è stato uno spirito impuro, impregnato di materia, che ha molto più a che fare con il corpo di quanto non si sarebbe pensato all’inizio. Non un puro spirito ma, semmai, un fantasma, una mummia, che non può fare a meno del silicio e dell’elettricità. Insomma, lo spirito ha mostrato di aver bisogno di un corpo e soprattutto si è capito che il corpo non è solo un fardello inevitabile, una necessità dolorosa, o quantomeno noiosa e inerte, ma è una risorsa, è il supporto tecnico di cui il web non può fare a meno, come sanno bene tutti coloro che hanno fatto la fila per comprarsi il nuovo modello di iPad.