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Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
La festa della Visitazione, che prima della riforma liturgica del Concilio Vaticano II si celebrava il 2 luglio, è stata anticipata al 31 maggio per concludere il mese dedicato alla Madonna e armonizzarla meglio con la sequenza evangelica dell’anno liturgico, collocandola tra l’Annunciazione del Signore (25 marzo) e la nascita di San Giovanni Battista (24 giugno). I testi liturgici proposti alla nostra meditazione ci invitano ad ammirare lo spirito di carità di Maria verso la parente Elisabetta, anch’essa in attesa, ma anche il suo desiderio ardente di farsi missionaria del Signore che porta in grembo. La sua presenza nella casa di Elisabetta rende viva la profezia di Sofonìa: “Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente”. L’incontro tra Maria ed Elisabetta è segnato da un’intensa gioia profetica, dove lo Spirito Santo agisce e rivela: Elisabetta, piena di Spirito Santo, riconosce in Maria la Madre del Salvatore e la proclama beata per la sua fede: “Beata te che hai creduto…”. Giovanni Battista, ancora nel grembo, esulta, e Maria, confusa e umile di fronte a un tale saluto, innalza il suo “Magnificat”, un canto di lode che esalta la misericordia divina, proclama le grandi opere del Signore e afferma con umiltà il proprio nulla. Maria, nel suo “Fiat” all’angelo, ha accolto la volontà di Dio con piena disponibilità, rendendosi umile serva del progetto divino. Con la sua fede semplice e salda, ha dato al mondo il Verbo incarnato, cooperando in modo unico e irripetibile al disegno della salvezza. In lei vediamo la prima discepola, colei che, per prima, ha risposto all’amore di Dio con totale fiducia, diventando modello perfetto di obbedienza e dedizione. In ciascuno di noi, Dio continua a compiere meraviglie; riconoscerle è il primo passo per lodare il Padre della misericordia, che non cessa di chiamarci a collaborare alla nostra e all’altrui salvezza.
Annunciazione del Signore: cos'è, perché si celebra il 25 marzo e cosa sapere di questa ricorrenza molto importante.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Annunciazione del Signore: omelia di mons. Guido Marini. Sale. Casa Madre delle Piccole figlie del Sacro Cuore.
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Prima puntata in diretta dell'anno, con una grande novità: Marianna Aprile andrà sempre in giro, ma resta con Amici e Nemici come presenza fissa! Tra le novità del palinsesto 2025 di Radio24, l’arrivo al sabato mattina della nostra Marianna Aprile.Oggi con Paola Peduzzi, Vicedirettrice del quotidiano Il Foglio commentiamo la condanna a Donald Trump per il caso Stormy Daniels e parliamo della liberazione della giornalista del Foglio Cecilia Sala. A seguire, la politica interna e quella estera (dalla conferenza stampa di inizio anno di Giorgia Meloni alla visita di Volodymyr Zelensky a Roma, passando per Elon Musk e Donald Trump) sonoi temi al centro dell’intervista a Carlo Calenda, Senatore e Segretario di Azione. In chiusura, con il Direttore del quotidiano Il Manifesto Andrea Fabozzi, la storia delle famose prime pagine del giornale da lui guidato.
Annunciazione: oggi 29 Ottobre 2024 Daniele Di Ianni si è iscritto in palestra.
Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.
Annunciazione del Signore - Omelia di Mons. Guido Marini by RadioPNR
Dal Vangelo di Luca 1,26-38 Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vangelo/message
Corso di ritiro per ragazzi 1
"Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio." (Lc 1, 30) Nel cercare dove andare, cosa fare, come spendere la propria vita...facciamo un grande errore. Guardiamo fuori da noi. Ci confrontiamo, facciamo le gare, scaliamo titoli e ruoli...solo per sentirci dire che siamo qualcuno. No. Cambiamo registro! Guardiamo il mistero della nostra vita alla luce dei Misteri del Rosario! Il Mistero della vita di Gesù che si incarna nelle nostre vite nel grembo di Maria nostra madre! Alla Sua Luce vediamo la luce! I° mistero Gaudioso: l'Annunciazione ... La vita è un annuncio! https://youtube.com/live/yPKb0W_kelE?feature=share Fidanzamento! Tempo di Verità https://youtube.com/live/wREX716wmEg?feature=share Don Fabio Rosini https://www.vaticannews.va/it/podcast/catechesi-di-don-fabio-rosini/la-porta-del-cielo/2018/08/la-porta-del-cielo-1-l-annunciazione.html Suor Emmanuel https://open.spotify.com/episode/22ntZ7jT568iiiE4EeJBDK?si=MgrNypJ_QCSl3tZ-rjvmMQ --------------------- "Un corpo mi hai dato" è un progetto di evangelizzazione nato per rispondere alla domanda "Come il corpo ti parla di Dio nella tua vita?". Corpo come casa che ogni giorno sei chiamato ad abitare in pienezza e nella tua unicità di figlio amato dal Padre. Corpo come pane spezzato per condividere l'Amore sperimentato con i fratelli in Gesù. Corpo come Corpo di Cristo, la Chiesa, come famiglia dove nutrirsi del Pane della Vita. Un corpo che nasce, cresce...e rinasce! Come? Cammina con noi per scoprirlo! ... Vuoi conoscerci meglio e andare dietro le quinte, per vedere come siamo arrivati fin qui oggi? https://uncorpomihaidato.com/scoprici/ Il nostro podcast: https://uncorpomihaidato.com/podcast/ Per iscriverti alla newsletter e/o richiedere un accompagnamento personale: https://uncorpomihaidato.com/contattaci/ Per aiutarci a portare avanti questa missione: https://uncorpomihaidato.com/aiutaci/ E per tutto il resto: SITO INTERNET https://uncorpomihaidato.com YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UC1l5PfLcyIGWqSj7RVOexwg/ TELEGRAM: https://t.me/uncorpomihaidato INSTAGRAM: https://www.instagram.com/uncorpomihaidato/ FACEBOOK: https://www.facebook.com/Un-corpo-mi-hai-dato-107774998588245 GRAZIE DI CUORE! A presto! Emanuele&Marianna&co. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/emanuelemarianna/message
Fra' Wojciech Bołoz, guardiano della fraternità francescana e rettore della Basilica dell'Annunciazione a Nazareth, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal Vangelo secondo Luca 1, 26-38. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message
Paolo Repetto"Martini, Melotti. Un arco dello spirito" Mostra aperta fino al 7 gennaio 2024A cura di Fabrizio Malachin e Paolo RepettoCivico Museo Archeologico, Acqui TermeIl Comune di Acqui Terme presenta la mostra antologica “Martini e Melotti. Un arco dello spirito” negli spazi del Civico Museo Archeologico di Acqui Terme, cui si aggiunge un breve itinerario in città.L'esposizione, a cura di Fabrizio Malachin e Paolo Repetto con il coordinamento di Laura Garbarino, rappresenta un inedito confronto fra due assoluti protagonisti della scultura italiana del ‘900: Arturo Martini (Treviso, 1889 - Milano, 1947) e Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986). La mostra, organizzata da ComitArt in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti di Milano, il Museo Luigi Bailo di Treviso e la Fondazione Casa di Riposo “J. Ottolenghi” di Acqui Terme, sarà aperta al pubblico da sabato 7 ottobre 2023 a lunedì 7 gennaio 2024. Il percorso espositivo riunisce 57 opere tra bronzi, terrecotte, ceramiche, lavori in ottone e tecniche miste ed è preziosa occasione per raccontare la profonda sintonia artistica che legò Arturo Martini e Fausto Melotti. La mostra prende il titolo da un passaggio del volume La scultura lingua morta (1945), testamento artistico di Martini in cui lo scultore esprime la propria speranza in una rinascita della scultura: “Fa' che io serva solo a me stessa. Fa' di me un arco dello spirito”, è l'appello che la scultura rivolge all'artista.Il percorso si dipana lungo due tracce tematiche, che accomunano Martini e Melotti: da una parte, la convivenza fra la fede cristiana e l'influenza dell'antichità classica e, dall'altra, l'amore per la musica. Il desiderio di spiritualità condiviso dai due scultori si concretizza, nelle loro opere, nella rivisitazione delle radici culturali della nostra civiltà, in particolare quelle greche e romane. Il connubio fra cristianità e antichità classica emerge nitidamente nella produzione di Martini selezionata per la mostra: dai lavori maggiormente caratterizzati dalla fascinazione classica – come la piastrella decorativa in terraglia smaltata Icaro (1910-1911) e la scultura in bronzo Saffo (1937-1943) – si passa a sculture che rievocano vividamente l'iconografia cristiana, come il gesso del Figliuol Prodigo (1913-1914), il gesso di Adamo ed Eva (1913-1914) e la terracotta Annunciazione (1927).Altrettanto forte è il legame di Fausto Melotti con la mitologia greca – restituito attraverso opere come la terracotta Demetra (1943) e la Kore in ceramica smaltata policroma (1954) – e con l'immaginario cristiano – rievocato in lavori come la ceramica smaltata policroma Madonna con Bambino (1946 circa), l‘Annunciazione (1973) e la composizione scultorea Lazzaro (1980), che combina elementi in ottone, tessuto e gesso.Comune ai due artisti è pure la fascinazione nei confronti della musica. Il sogno di Arturo Martini di divenire musicista è testimoniato nel percorso espositivo dalla presentazione della prima edizione di Contemplazioni, libro pubblicato nel 1918 e composto soltanto da piccoli rettangoli neri disposti su fogli bianchi, alfabeto indecifrabile e misterioso come uno spartito musicale.La musica emerge forte anche nell'arte di Fausto Melotti che, a partire dal 1930 – compiuti gli studi di pianoforte – comincia a plasmare sfere, volumi di luce e linee in un ordine libero e aereo che rievoca l'andamento musicale. È in quest'ottica che nascono opere come Tema e variazioni III, Variazione n. 6 (1969/1984); Contrappunto Piano (1973) e Contrappunto XIV (1983). Ispirandosi alle costruzioni contrappuntistiche di Bach, Melotti crea uno spazio rigoroso dove le linee in movimento e i giochi di tensione e distensione nascono secondo un ordine insieme geometrico e astratto.La mostra è accompagnata da un catalogo edito da GLI ORI, di 112 pagine, e da un ciclo di appuntamenti a cura di Alessandro Martini e Maurizio Francesconi. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nella solennità dell'Annunciazione del Signore.
Fra' Wojciech Bołoz, guardiano della Basilica dell'Annunciazione a Nazaret, medita il Vangelo del giorno. Il passo evangelico di oggi è tratto dal Vangelo secondo Luca 1,26-38. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/pod-lectio-ts/message
Commento al Vangelo di Lc 1,26-38 di don Domenico Bruno. Visita www.annunciatedaitetti.it e seguici su YouTube, Telegram https://t.me/annunciatedaitetti e Instagram Ecco tutti i link: https://linktr.ee/Annunciatedaitetti
Meditazioni anchor.fm/giulio-maspero
“Aspettiamo il Natale insieme” è il titolo dell'iniziativa proposta dalla chiesa metodista di Bassignana (Al). Tre serate dedicate all'incontro comunitario, guidate dall'arte e dalla spiritualità antica. Ogni venerdì sarà infatti presentato un quadro, un capolavoro del passato: l'"Annunciazione" di Lorenzo Lotto, una miniatura tardo medievale in cui Maria è raffigurata a letto con Giuseppe che culla il piccolo Gesù e il quadro "La Madonna dei pellegrini" di Caravaggio.Il pastore Gregorio Plescan accompagnerà le serate con un commento biblico legato all'avvento, ma anche di analisi artistica. "Sono tre opere molto belle - ci spiega - che ci permettono di dare un'occhiata all'arte italiana del passato. Cercheremo anche di capire cosa volevano esprimere gli autori, quali sono i significati legati ad alcuni simbolismi presenti nelle opere. Ciò che noi vediamo va infatti osservato con attenzione. Ad esempio nella miniatura tardo medievale Maria è raffigurata a letto che si riposa con un libro in mano, quindi mentre sta leggendo. Noi siamo abituati ad immaginare il Medioevo come un'epoca oscura e vedere Maria, la madre di Gesù, che legge, ci può aiutare a capire qualcosa in più di questo periodo".“Aspettiamo il Natale insieme”, vi da appuntamento venerdì 2, 9 e 16 dicembre alle ore 21 alla chiesa metodista di Bassignana, in via della Vittoria.Intervista con Gregorio Plescan
Annunciazione, annunciazione: da oggi è disponibile l'intervista fichissima che mi ha fatto la Fizza in un episodio di Extra Sorriso che non dovete assolutamente perdervi. LINK QUI SOTTO!Il risultato è che nel mio episodio di oggi mi sono lanciato una sfida fizzosa... che ha coinvolto una mia povera vicina di casa che ha l'abitudine di stendere i panni fin sopra il mio balcone!
Poesia che lo stesso autore definì "vagamente sulfurea", Annunciazione è una delle opere più intense che Primo Levi scrisse il 22 giugno 1979, inclusa nella raccolta "Ad ora incerta".Questa poesia giunge come un pugno allo stomaco della coscienza e si richiama al "Rallegrati, donna" dell'Annunciazione cristiana.Testo: Primo LeviVoce: Giuseppe IzzinosaSigla a cura di Carmelo Pipitone (https://www.facebook.com/carmelopipitoneofficial)
Questo testo è tratto dal libro Spiegazione del Catechismo di San Pio X di Padre Dragone
Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.Parola del SignoreCommento di don Tommaso, sacerdote della Diocesi di PadovaPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Dal Vangelo secondo MarcoRisorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura».Parola del SignoreCommento di don Marco, sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Opera d'arte del giorno: Annunciazione, Leonardo da Vinci https://www.uffizi.it/opere/annunciazione
Pubblichiamo l'omelia di Mons. Guido Marini alla Santa Messa nella solennità dell'Annunciazione del Signore.
Omelia della S. Messa del 25 marzo 2022, Solennità dell'Annunciazione del Signore, tenuta da p. Francesco Maria Budani, FI.
Dal Vangelo secondo Luca 1,26-38 In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message
La risposta di fede di Maria
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Commento di don Stefano, sacerdote della Diocesi di LodiPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Don Sergio
Commento al Vangelo di Lc 1,26-38 a cura di don Andrea Zappulla, di don Domenico Bruno. Visita www.annunciatedaitetti.it e seguici su YouTube, Telegram https://t.me/annunciatedaitetti eInstagram e ascolta la web-radio su www.rdon.it.Ecco tutti i link:https://linktr.ee/Annunciatedaitetti
Dal Vangelo secondo LucaAl sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Commento di don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di CuneoPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Dio è onnipotente, ma cerca delle persone disposte ad ascoltarlo, che decidano di seguirlo, che scelgano in libertà di servirlo. Egli vuole operare attraverso te e in te. --- CLICCA SUL TITOLO PER ASCOLTARE IL MESSAGGIOTempo di lettura: 14 minuti Tempo di ascolto audio/visione video: 38 minuti Questa è la terza domenica di avvento e continuiamo a parlare delle cose essenziali a Natale, cose su cui vogliamo concentrarci, avendo ancora un Natale di Covid, che non siano le brutte notizie che ci vengono dal mondo. Natale rappresenta simbolicamente (perché tutti sappiamo che Gesù non è nato il 25 dicembre, vero?) l'inizio della Lieta Novella, la buona notizia che Dio ci ama ancora, e che non si è dimenticato di noi. Ricordo ancora quando ho appreso il significato profondo della parola “essenziale”. Fu quando mia moglie (allora era solo una amica... o quasi) mi invitò per una settimana di “camminate” sulle montagne inglesi, a Lake District. Partii dall'Italia con le due valige più pesanti che abbia mai preparato in vita mia per un viaggio, dove c'era di tutto: giacca vento, cappello, altimetro, lampada, occhiali. Ma dimenticai una cosa: semplice, stupida... i guanti. Così il primo giorno di “passeggiata” (che poi scoprii non essere tanto passeggio ma piuttosto scalata sulla roccia) mi ritrovai a fare tutto il tragitto con appresso cose che non mi servivano affatto: tipo l'altimetro, o la lampada. Ma senza avere con me una cosa essenziale: i guanti. Tornai quel giorno con le mani viola, praticamente congelate, e la povera Janet mi portò ad un negozio per comperare un paio di guanti; quelli erano necessari, non altimetro e lampada. Alcune cose possono essere utili da avere altre sono indispensabili da avere. In questa serie di Avvento stiamo riflettendo su cosa sia essenziale a Natale attraverso o personaggi della natività. Abbiamo visto che l'adorazione è essenziale, il focalizzarsi su Dio, su chi è Lui, su cosa a fatto per noi, e in virtù di questo, rispondere con una azione, così come hanno fatto i Sapienti. La scorsa settimana abbiamo visto che la testimonianza è essenziale il raccontare ciò che abbiamo visto e udito, non essere solo solo testimoni passivi, ma anche testimoni attivi, fare da testimoni a Gesù, così come avevano fatto i pastori. Oggi vorrei suggerirvi una terza stella da mettere nella vostra lista delle cose essenziali a Natale: L'opera di Dio è essenziale L'opera di Dio, ciò che Lui ha fatto, fa e farà è essenziale a Natale. E lo faremo attraverso un altro personaggio della natività: Maria. Penso che nessuno metta in dubbio che Maria sia essenziale a Natale... ma cosa pensereste se vi dicessi che Giuseppe lo è altrettanto e che non possiamo fare a meno di lui per mostrare che l'opera di Dio è essenziale a Natale? In fondo Gesù non è suo figlio! Ma la storia di Maria e Giuseppe assieme ci mostrano come Dio possa operare attraverso te e in te. Sapete, la tentazione comune è di dire che forse Dio ha operato nel mondo al tempo del primo Natale in una maniera differente di come operi adesso; in fondo, era un'occasione speciale, la nascita del suo primo figlio! Come ha operato Dio in quel primo Natale? Per prima cosa, ha operato in Maria. Leggiamo dal vangelo di Luca: “Al sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. E quando l'angelo fu entrato da lei, disse: «Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore è con te». Ella fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù. Questi sarà grande e sarà chiamato Figlio dell'Altissimo, e il Signore Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno e il suo regno non avrà mai fine». Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio..” (Luca 1:26-35) Questo dipinto è ciò che chiamiamo la “Annunciazione”: è quella di Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Non c'è dubbio che Dio stesse operando in quel primo Natale in un modo in cui non avrebbe mai più operato. Stava operando nella vita di Maria per operare attraverso di lei nel mondo. Ma Maria aveva un fidanzato, Giuseppe; sarebbe stato davvero crudele tenerlo all'oscuro di tutto, e se fosse stato tenuto all'oscuro, quello avrebbe significato la fine della sua relazione con Maria. Aveva anche lui bisogno du una “annunciazione”. Dio non lascia che sia solo Maria a raccontare ciò che accadrà a dire a Giuseppe: “ A proposito, aspetto un bambino ma non è il tuo, è il figlio di Dio” Così Dio manda ancora una volta Gabriele, questa volta a parlare con Giuseppe: “Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di lasciarla segretamente. Ma mentre aveva queste cose nell'animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati».” (Matteo 1:18-21) Questa che vedete nel dipinto è l'altra "annunciazione", ovvero "Il sogno di Giuseppe" di Georges de La Tour Dio non manda Gabriele contemporaneamente da Maria e da Giuseppe ma lascia che Maria cominci ad evidenziare la sua gravidanza. Perché accade questo? Il motivo è semplice: Dio può operare nel mondo nonostante noi, ma è molto meglio quando opera attraverso di noi. Guardate a Maria; Maria avrebbe potuto rispondere a Gabriele “Non esiste! Non voglio avere un bambino quando non sono neppure sposata!” Dio è onnipotente, ma lascia ai suoi figli e alle sue figlie la capacità di scegliere se seguire la sua volontà; non vuole degli automi, ma delle persone disposte ad ascoltarlo, che decidano di seguirlo, che scelgano in libertà di servirlo. Cosa sarebbe successo se Maria avesse detto no? Non lo sappiamo; Gabriele sarebbe andato dalla prossima? Forse invece di avere Maria e Giuseppe nel presepe avremmo Giuditta e Simone... Non lo sappiamo, perché Maria decide di ascoltare, di seguire e di servire il suo Signore. Maria ha superato il test: “Io opererò attraverso te, perché non ti sei tirata indietro”. Guardate a Giuseppe; Giuseppe potrebbe avere deciso che il sogno era dovuto alla peperonata della sera prima, e andare avanti col suo progetto di lasciare in segreto Maria. Dio è onnipotente, ma vuole che le nostre decisioni siano si secondo il suo cuore, ma siano le nostre, che siamo disposti ad usare clemenza, ma anche a discernere cosa è meglio, e di non ostacolare il volere di Dio. Cosa sarebbe successo se Giuseppe avesse lasciato Maria? Non lo sappiamo; Gabriele avrebbe cercato un altro uomo per Maria? Non lo sappiamo; perché Giuseppe decide di usare clemenza, di discernere il meglio e di non ostacolare i piani di Dio. Anche Giuseppe ha passato il test: “Io opererò attraverso te, perché non mi hai ostacolato”. Adesso Dio può operare nel mondo, mettere in atto il suo piano di mandare un uomo, di mettergli nome Yeshua, che significa “Il Signore è salvezza” perché quell'uomo sarà Dio stesso, sceso in terra. Capite quello che Dio ci vuole dire attraverso il racconto delle due annunciazioni? Dio può operare nel mondo nonostante noi, ma lo fa meglio quando opera attraverso noi, con noi e in noi, quando noi cooperiamo perché il volere di Dio si adempia. Dobbiamo capire quale sia la volontà di Dio, ed in quale modo Dio voglia utilizzarci. Come ci aiutano le annunciazioni di Maria e di Giuseppe per fare questo? Guardando la loro esperienza possiamo vedere tre azioni che hanno fatto per diventare il mezzo con cui Dio avrebbe operato nel mondo. 1. Ascolta La prima cosa che hanno entrambi fatto è ascoltare; certo Dio non parlerà sempre attraverso l'arcangelo Gabriele, quello raramente accade, ma Dio continua a parlare in tanti altri differenti modi. Tra tutti gli altri modi, i più semplice per ascoltare la sua voce è leggere la sua Parola. Il salmo 119 dice: “La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero.” (Salmo 119:105) Come funziona questa guida? Realmente sentirai una voce proveniente dall'alto? Ti dico come funziona per me, prendendo ad esempio un episodio che mi è capitato proprio mentre scrivevo questo messaggio. Stavo leggendo il passo dove Gabriele annunciava a Maria che avrebbe concepito il figlio di Dio, e dove lei magnificava ciò che Dio aveva fatto per lei, e il Signore mi ha messo in cuore un pensiero. Tanti anni fa, una sera, ricevetti una telefonata dall'Inghilterra, dove una cara amica mi invitava a partecipare assieme a lei ad una settimana di passeggiate sui monti e di studi sulla Parola di Dio. Non accettai subito. Ero titubante. Avevo avuto del tenero con lei, e quell'amica mi piaceva ancora. E sapevo che, per la mia fede in asfissia (ero l'unico credente a Montefiascone, non c'erano chiese tra qui e Roma) una settimana di studi biblici sarebbe stato ossigeno puro... Pregai, attesi, pregai... Attesi conferme da Dio... e dissi di si. Il resto, lo sapete, è storia. Quella ragazza divenne mia moglie. Quale messaggio mi voleva dare Dio, attraverso la storia dell'obbedienza di Maria facendomi ricordare quella volta in cui gli avevo obbedito ed avevo detto di si all'amica? “Vedi Marco, se tu non mi avesti obbedito, oggi non saresti stato sposato con quell'amica, non avresti questi tuoi figli, probabilmente non saresti neppure pastore di una chiesa, di certo non a Montefiascone... forse non ci sarebbe neppure una chiesa... ma il mio piano prevale... e quando tu mi dai retta la mia parola viene predicata e tu ne ricevi benedizioni !” Qualsiasi cosa accada, ricordati io sono per te, ma sono io che comando!" Queste erano le parole che mi servivano di sentire nella situazione che stavo attraversando con l'incertezza del Covid, cosa ne sarà del mondo che conosco, cosa ne sarà della chiesa che conduco... E mi sono venute in mente le parole di Paolo in Romani: “Se Dio è per noi chi sarà contro di noi? Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?” (Romani 8:31-32) Noi spesso siamo portati a pensare al sacrificio di Gesù a Pasqua, ma quel sacrificio in realtà comincia a Natale. Un Dio che si spoglia della sua natura divina e scende in terra in forma umana come un bambino qualunque. Tutte queste riflessioni non sarebbero mai arrivate in me se non avessi letto la Parola di Dio. Non potrai udire Dio se non leggi la sua Parola. Ti incoraggio a leggere quotidianamente la Bibbia: fanne una abitudine. Non tre ore, ma dieci minuti del tuo tempo dedicali alla lettura. Durante questo Avvento, leggi le brevi riflessioni che ricevi su WhatsApp o che trovi sul sito o sulle pagine social. E' un buon allenamento per poi proseguire l'abitudine dopo Natale. L'altro modo di udire la voce di Dio è attraverso lo Spirito Santo. Gesù ha detto: “...ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto.” (Giovanni 14:26) Quando hai l'abitudine di leggere la Bibbia, non ti servirà più di averla aperta davanti per ascoltare la voce di Dio. E' esattamente quello che ho descritto prima, con il versetto di Romani che sembrava spuntato dal nulla nella mia mente quando stavo pensando a cosa sarebbe stata la mia vita se non avessi accettato l'invito di Janet. Non era spuntato dal nulla, ma era lo Spirito Santo che me lo stava ripetendo all'orecchio. Quando è l'ultima volta che hai ascoltato la voce di Dio? Cosa ti ha detto? Cosa sta cercando di fare nella tua vita? In quale modo lo ascolterai in questo Natale? La seconda azione che vediamo attraverso le annunciazioni di Maria e di Giuseppe è: 2. Credi Spesso Dio ci chiede di fare cose che sono possibili, (e quelle sono facili da credere... forse un po' più da fare) altre volte cose ci mette difronte cose totalmente impossibili ed irrealizzabili per la nostra logica umana. Ma noi siamo chiamati a credere e a operare non solo il fattibile, ma anche alle cose oltre il fattibile... perché Dio è Dio. Pensate a Maria; come avrà preso il fatto di dover cercare di convincere le persone che aspettava un bambino ed era vergine? Sinceramente, se fossi stato amico di Maria io non ci avrei creduto... tu si, forse? “Senti Dio, io credo e mi fido di te.. ma adesso come faccio a far credere a tutti gli altri che sto davvero portando tuo figlio?” Credere ed affidarsi talvolta è duro e passa attraverso il giudizio degli altri verso di noi. Mettetevi ora nei panni di Giuseppe: la tua promessa sposa, con la quale hai fatto il bravo e non hai mai avuto alcun rapporto intimo viene da te un giorno e ti dice: “Lo sai? Sto aspettando in bambino!” E aggiunge: “E lo sai? E' il figlio di Dio!” Per quanto il povero Giuseppe potesse essere un buon credente, penso non esistano parole per poter descrivere di quanto “oltre” il fattibile fosse credere a Maria. Ci avresti creduto se fossi stato Giuseppe? Se la tua risposta è “NO”, allora significa che si, sei normale, ma anche che sei disposto a credere ad un Dio che può fare solo le cose che ritieni possibili. Vuoi davvero un Dio così? Un Dio che sia capace di fare solo le cose che sono logiche, fattibili, umanamente realizzabili? Un Dio che sappia fare le cose che hai già visto fare in passato? E' davvero questo il tipo di Dio in cui vuoi riporre la tua fede? Quello a cui la Parola ci propone di credere a Natale è un Dio che va oltre qualsiasi cosa noi potessimo mai immaginare o credere. Attenzione: credere non è semplicemente il non farsi domande: la stessa Maria chiese all'angelo: “Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, dal momento che non conosco uomo?» L'angelo le rispose: «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà dell'ombra sua; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio..” (Luca 1:34-35) Maria pur credendo aveva tutto il diritto di chiedere come sarebbe accaduto qualcosa che non era mai accaduto nella storia del mondo. E “avendo trovato grazia preso Dio”, Dio fu grazioso da darle una risposta. Non sempre accade così: talvolta le tue domande non riceveranno risposta; ci sono decine di casi nella Bibbia di credenti che hanno obbedito a Dio, hanno chiesto perché e non hanno ricevuto risposta. Ma Dio, ha comunque operato. In quale intervento “oltre la logica umana” da parte di Dio devi credere in questo Natale? Un familiare che creda in Gesù? Un matrimonio che venga risanato? Un rapporto con un figlio o una figlia che venga ristabilito? Hai facoltà di chiedere “come avverrà”, ma ciò che più ti serve è credere che Dio opererà “oltre” l'umanamente possibile. La terza azione che vediamo attraverso le annunciazioni di Maria e di Giuseppe è: 2. Agisci Maria aveva ascoltato l'angelo affermare qualcosa che non era mai accaduto nella storia del mondo; aveva creduto, nonostante si fosse chiesta come. Come risponde a tutto ciò? “Maria disse: «Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo partì da lei.” (Luca 1:38) La risposta di Maria è: “Se questo è il progetto, e il volere del mio Signore, eccomi, sono pronta; sono pronta a prendermi il rischio, le maldicenze, la vergogna, perché so che Dio è in controllo e sta operando attraverso di me.” Allo stesso modo Giuseppe aveva ascoltato l'angelo, ma in sogno; come avrebbe reagito al risveglio? “Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie: e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesù.” (Matteo 1:24-25) Giuseppe risponde allo stesso modo di Maria: “Se questo è il progetto, e il volere del mio Signore, eccomi, sono pronto; sono pronto ad affrontare lo scherno delle persone, a prendere in moglie una donna incinta, a non avere rapporti con lei affinché rimanga vergine per nove mesi perché so che Dio è in controllo e sta operando attraverso di me.” Settecento anni prima, Isaia, ispirato da Dio, aveva scritto: “Perciò il Signore stesso vi darà un segno: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio e gli porrà nome Emmanuele..” (Isaia 7:14 ND) Dio opera attraverso credenti che ascoltano, credono, e agiscono; ma è l'opera di Dio che è essenziale, il suo progetto iniziato Natale e concluso a Pasqua; mandare “l'Emmanulele”, il “Dio con noi” per sia il “Gesù”, “colui che salva”. Vuoi vedere Dio all'opera? Allora devi agire quando lui ti chiede. Maria ha permesso che Gesù arrivasse in questo mondo; ora tocca a me e a te portare il messaggio di Gesù nel mondo. Accetterai che Dio operi in te e soprattutto operi attraverso di te questo Natale, ma anche oltre, per portare il messaggio di Gesù a qualcuno che ha necessità di vedere Dio operare nella sua vita? Tu poi essere colui, o colei attraverso cui Dio opera nella vita di chi sta attendendo “Emmanuele” Dio con noi e Gesù “Dio salva”. Forse devi invitare qualcuno o qualcuna alla Veglia delle Candele domenica prossima, oppure lo devi invitare il 25 quando accenderemo la candela di Gesù. Se fisicamente non sarai qui, forse devi invitali a vedere il messaggio online per aprire una porta al messaggio di Gesù affinché li raggiunga. Conclusione “Gesù rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero».” (Giovanni 5:17) Che cos'è essenziale a Natale? L'opera di Dio è essenziale. Ed è essenziale che tu gli permetta di operare in te ed attraverso di te per ricevere la vera gioia a Natale. Preghiamo.GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIOGUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN BASSA RISOLUZIONE SU FACEBOOKVIDEO DEL MESSAGGIO SU INSTAGRAM A BREVE---GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO IN HD (Visita il nostro sito per ascoltare la registrazione audio, vedere il video del messaggio, per scaricare gli appunti e per vedere le diapositive del messaggio)
Dal Vangelo secondo LucaIn quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l'angelo si allontanò da lei.Commento di don Marco, sacerdote della Diocesi di MondovìPodcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba
Luca Violoni"La donna delle decisioni"Maria nei Vangeli e negli AttiAncora Librihttps://www.ancoralibri.it/Un nuovo libro su Maria? Per aggiungere che cosa? Semplicemente un'angolatura specifica, una chiave di lettura del mistero della sua persona, madre di Gesù di Nazareth e madre di Dio. Ripercorrendo otto testi del Nuovo Testamento, Maria viene considerata analizzando le sue decisioni, come sono maturate, che cosa possono significare oggi per noi.Maria infatti è stata chiamata a prendere molte decisioni, alcune davvero fondamentali, per lei e per l'umanità intera; in questo volume emerge il suo modo di porsi di fronte a Dio e al prossimo, il suo modo di abitare il mondo. Don Luca Violoni è Parroco, Prevosto di San Giuliano Milanese e ivi Responsabile della Comunità pastorale “S. Paolo VI”, Decano del Decanato di San Donato - Peschiera, Presidente della Commissione della Diocesi di Milano “L'interesse è la comunione” (perequazione delle parrocchie).Laureato all'Università L. Bocconi in Discipline Economiche e Sociali, è stato Segretario generale del VII Incontro mondiale delle famiglie di Milano (2012), dal 2009 al 2014 Vice responsabile dell'Ufficio Amministrativo della Diocesi di Milano, dal 2005 al 2012 docente di “Etica ambientale e d'impresa” all'Università degli Studi dell'Insubria (Varese) e ivi cappellano universitario dal 2001 al 2009, Assistente ecclesiastico degli Scout Agesci della Zona di Varese dal 2002 al 2009 e della Zona di Milano dal 2012 al 2016, dal 2014 al 2018 docente a contratto di “Finanza etica” all'Università di Parma, dal 2015 al 2020 Presidente della Fondazione Ambrosiana per la Cultura e l'Educazione Cattolica (F.A.C.E.C.).Ha pubblicato: “Il significato della sofferenza” (Franco Angeli, 2004, come cocuratore), “C'è sempre una strada” (Macchione, 2009), “Natale è oggi” (San Paolo, 2010), “La sfida educativa di Gesù” (San Paolo, 2011), “Tommaso, la beatitudine della fede” (Ancora, 2013), “La disciplina della misericordia” (Ancora, Milano, 2016), “La notte dei Magi” (Ancora, 2018). E' autore di vari saggi di etica e spiritualità in libri e riviste.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Due parola sulla nostra nazionale ai mondiali, analisi dei Playoff, un nuovo record per Ovechkin, novità dai New Jersey Devils.
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LA PICCOLA CITTÀ – CARLA DE BERNARDI – 29/03/2021 Carla De Bernardi ci accompagna in un’altra puntata del nostro viaggio dentro il Cimitero Monumentale di Milano. In questa puntata che precede la Pasqua ci soffermeremo sui monumenti “blblici”; il Monumentale, ovviamente, ne abbonda Parleremo sopratutto dell’Edicola Campari, della Bernocchi e della Falck che sono rispettivamente una Ultima Cena,un Golgota e una Annunciazione associata alla Deposizione, tutte di Giannino Castig…
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È possibile racchiudere tutta la Bibbia in una sola pagina? Secondo l'evangelista Luca, sì. Il racconto dell'Annunciazione, cioè dell'annuncio dell'angelo a Maria (Lc 1, 26-38), è una sintesi ricchissima di immagini, metafore, racconti che attingono al patrimonio di tutte le Scritture e convergono nella presentazione di un unico evento decisivo: una ragazza che accetta di far parte di un grande piano del quale, però, ancora non conosce i dettagli e le conseguenze. Maria crede. E credendo, concepisce. Per Luca, questo è non solo il percorso di tutta la rivelazione biblica, ma anche quello personale di ogni credente.
00:00 Annunciazione, annunciazione: oggi il Corriere della Sera titola “Scontro all'interno del governo”. La Sarzanini, come tutti da quelle parti, morirà mielista, cioè darà una botta di qua e uno […]