POPULARITY
Silvia Romani"Omero. Delle armi e del vero amore"Edizioni del Mulinowww.mulino.itCosì Ettore tu sei per me padre e madre veneranda,fratello, tu sei il mio sposo fiorente.Ora abbi pena per noi e rimani qui, sulla torre;non fare di tuo figlio un orfano, di tua moglie una vedova.Il sesto dell'Iliade è il canto di Glauco e Diomede, nemici pronti a incrociare le armi ma anche poi a deporle in nome dell'antico vincolo dell'ospitalità; è il canto di Ettore e Andromaca, due figure avvinte per sempre dalla sincerità del sentimento coniugale. Ma è anche il canto delle prime volte. Per la prima volta nella tradizione occidentale la fragilità della vita umana è accostata alle foglie che cadono. Per la prima volta la malinconia imprigiona l'anima di un uomo, Bellerofonte, un eroe senza macchia, a cui gli dèi diedero bellezza, virilità e fascino. Per la prima volta un grande guerriero, Ettore, abbraccia il figlio Astianatte sapendo di andare forse a morire. Ed è ancora in questo canto che Andromaca pronuncia la prima e più bella dichiarazione d'amore di sempre. Valori, gesti, parole e passioni tuttora capaci di suscitare il felice stupore delle lettrici e dei lettori di oggi.Silvia Romani insegna Mitologia e Religioni del mondo classico all'Università degli Studi di Milano. Tra i suoi libri più recenti: «Il mito di Arianna» (2015) e «Saffo, la ragazza di Lesbo» (2022), pubblicati da Einaudi, e «La Sicilia degli dei» (con G. Guidorizzi, Cortina, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Do you know the difference between accurate forecasting and effective forecasting?Technology forecaster Paul Saffo says accurate forecasting is nearly impossible to do. But if you aim for effective forecasting, he notes, then at least you're considering the full range of reasonable possibilities for the future, rather than jumping to one conclusion and preparing only for that outcome. “If you head straight towards accurate forecasting, you may end up in a much worse situation by overlooking things that eventually come to pass,” Saffo argues.In this episode, he shares his six rules for effective forecasting—from visualizing future uncertainty to discerning patterns in past data—and explains why it's important to be your own worst critic of your forecasts. Key episode topics include: strategy, strategic planning, risk management, decision making and problem solving, forecasting, technology. HBR On Strategy curates the best case studies and conversations with the world's top business and management experts, to help you unlock new ways of doing business. New episodes every week. · Listen to the full HBR IdeaCast episode: Six Rules for Effective Forecasting (2007)· Find more episodes of HBR IdeaCast· Discover 100 years of Harvard Business Review articles, case studies, podcasts, and more at HBR.org]]>
Francesca Sensini"Afrodite viaggia leggera"Sulle rotte dell'amorePonte alle Graziewww.ponteallegrazie.itAfrodite è la dea dell'amore, della bellezza. Lo era nell'antichità e lo è oggi. Da Milo a Parigi, da Cipro a Citera, dalla Mesopotamia ai confini del mondo, prende quello che è suo, senza chiedere il permesso, fin dalla notte dei tempi. Perché lei è il primo amore dell'umanità. Figlia dei signori della luce, è una reazione chimica, il risultato di una mescolanza, una statua di marmo senza braccia, lo sguardo rivolto a ciò che manca. Eppure rappresenta la pienezza: è signora della forza e della gioia, padrona del piacere e del sorriso. Valica limiti e confini, quelli della legge e quelli dell'ordine, quelli della storia e quelli della geografia.Frutto dell'incontro tra lo sperma del cielo e la spuma del mare, nasce ovunque, a ogni approdo, là dove qualcuno sente pungere al fianco l'assillo della vita. Anche lei non ne è immune. Si innamora di Adone e lo contende a Ade, si nasconde tra gli arbusti di mirto, i versi di Saffo, i dardi di Atalanta, in attesa che qualcuno sia degno di lei. Afrodite, marina e dorata, celeste e terrena, viaggia leggera sulle rotte del Mediterraneo. E nei suoi viaggi incontra la guerra, il potere. Scende in battaglia sotto le mura di Troia, si imbarca con gli Argonauti, insieme a Giasone e Medea, e dall'acropoli di Corinto difende l'amore da ogni violenza. Perché solo quello che non conosce costrizioni né ragioni– incantesimo naturale, scambio, trionfo di grazia – germoglia, fiorisce. E vince ogni cosa.Francesca Sensini è nata a Genova nel 1974. Dopo una laurea in Lettere classiche ,è partita per la Francia, dove ha insegnato in varie università e ha continuato i suoi studi, dottorandosi in Italianistica all'Università Paris-Sorbonne. Ha vissuto a Parigi per dieci anni, per altri tre sul lago del Bourget, tra i monti della Savoia, e ora è tornata a vedere il mare, a Nizza, dove è professoressa associata di Italianistica all'Università Côte d'Azur. Comparatista di formazione, tra i suoi amori più grandi vi è quello per il Mediterraneo antico, e per la Grecia in particolare, con i suoi miti. Per Ponte alle Grazie ha pubblicato La trama di Elena (2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Davide Brullo"Dimmi un verso anima mia"Antologia della poesia universaleA cura di Nicola Crocetti e Davide BrulloCrocetti Editorewww.crocettieditore.itNon era mai stata tentata finora, con queste dimensioni, una antologia della poesia universale, dai Veda ai poeti odierni, dagli antichi inni egizi a Eugenio Montale, Seamus Heaney, Paul Celan, dai salmi biblici e da Saffo fino a Ezra Pound, Yves Bonnefoy e Mario Luzi. L'intento non è critico, tanto meno compilativo: si tratta di un salto nella meraviglia lirica di ogni paese e di ogni tempo, di un viaggio nella sorpresa e nello smarrimento. Libro per la vita, da tenere sempre sul comodino, a divinare i giorni, l'antologia mira a essere un lavoro imperituro, una sorta di “Mille e una notte” della lirica mondiale. Non è dunque lettura per gli “esperti”, ma per gli ispirati; per quelli che tra le maglie di un sonetto del Seicento o tra gli oscuri canti di un bardo islandese, tra le giaculatorie di uno sciamano dei deserti e negli snodi poetici di un trovatore di Provenza, trovano un conforto di curiosità, hanno il coraggio di sondare la propria anima. La poesia, si sa, è un rischio e un antidoto: leggerla, oggi, un gesto di sorridente sovversione. A curare questo lavoro, azzardato e abnorme, Nicola Crocetti, “l'editore dei poeti”, fondatore della rivista “Poesia”, che ha pubblicato migliaia di poesie di ogni angolo del globo, e Davide Brullo, poeta, fondatore della rivista avventuriera “Pangea”. Entrambi, non sono professori né critici letterari: hanno semplicemente dedicato la loro vita alla poesia.Davide Brullo ha pubblicato Annali (2004), L'era del ferro (2007), Gries (2019). Ha tradotto i Salmi e le poesie di David Gascoyne. Ha scritto alcuni romanzi, tra cui Rinuncio, Pseudo-Paolo. Lettera di San Paolo Apostolo a San Pietro, Un alfabeto nella neve. Ha fondato il quotidiano culturale on line “Pangea”; scrive su “il Giornale” e sul “Venerdì di Repubblica”. Ha raccolto in un libro una serie di Stroncature, scritte negli anni, che raccontano “il peggio della letteratura italiana”. Ha curato diversi libri con diversi pseudonimi, di cui ha scordato l'identità.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
Paolo Repetto"Martini, Melotti. Un arco dello spirito" Mostra aperta fino al 7 gennaio 2024A cura di Fabrizio Malachin e Paolo RepettoCivico Museo Archeologico, Acqui TermeIl Comune di Acqui Terme presenta la mostra antologica “Martini e Melotti. Un arco dello spirito” negli spazi del Civico Museo Archeologico di Acqui Terme, cui si aggiunge un breve itinerario in città.L'esposizione, a cura di Fabrizio Malachin e Paolo Repetto con il coordinamento di Laura Garbarino, rappresenta un inedito confronto fra due assoluti protagonisti della scultura italiana del ‘900: Arturo Martini (Treviso, 1889 - Milano, 1947) e Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986). La mostra, organizzata da ComitArt in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti di Milano, il Museo Luigi Bailo di Treviso e la Fondazione Casa di Riposo “J. Ottolenghi” di Acqui Terme, sarà aperta al pubblico da sabato 7 ottobre 2023 a lunedì 7 gennaio 2024. Il percorso espositivo riunisce 57 opere tra bronzi, terrecotte, ceramiche, lavori in ottone e tecniche miste ed è preziosa occasione per raccontare la profonda sintonia artistica che legò Arturo Martini e Fausto Melotti. La mostra prende il titolo da un passaggio del volume La scultura lingua morta (1945), testamento artistico di Martini in cui lo scultore esprime la propria speranza in una rinascita della scultura: “Fa' che io serva solo a me stessa. Fa' di me un arco dello spirito”, è l'appello che la scultura rivolge all'artista.Il percorso si dipana lungo due tracce tematiche, che accomunano Martini e Melotti: da una parte, la convivenza fra la fede cristiana e l'influenza dell'antichità classica e, dall'altra, l'amore per la musica. Il desiderio di spiritualità condiviso dai due scultori si concretizza, nelle loro opere, nella rivisitazione delle radici culturali della nostra civiltà, in particolare quelle greche e romane. Il connubio fra cristianità e antichità classica emerge nitidamente nella produzione di Martini selezionata per la mostra: dai lavori maggiormente caratterizzati dalla fascinazione classica – come la piastrella decorativa in terraglia smaltata Icaro (1910-1911) e la scultura in bronzo Saffo (1937-1943) – si passa a sculture che rievocano vividamente l'iconografia cristiana, come il gesso del Figliuol Prodigo (1913-1914), il gesso di Adamo ed Eva (1913-1914) e la terracotta Annunciazione (1927).Altrettanto forte è il legame di Fausto Melotti con la mitologia greca – restituito attraverso opere come la terracotta Demetra (1943) e la Kore in ceramica smaltata policroma (1954) – e con l'immaginario cristiano – rievocato in lavori come la ceramica smaltata policroma Madonna con Bambino (1946 circa), l‘Annunciazione (1973) e la composizione scultorea Lazzaro (1980), che combina elementi in ottone, tessuto e gesso.Comune ai due artisti è pure la fascinazione nei confronti della musica. Il sogno di Arturo Martini di divenire musicista è testimoniato nel percorso espositivo dalla presentazione della prima edizione di Contemplazioni, libro pubblicato nel 1918 e composto soltanto da piccoli rettangoli neri disposti su fogli bianchi, alfabeto indecifrabile e misterioso come uno spartito musicale.La musica emerge forte anche nell'arte di Fausto Melotti che, a partire dal 1930 – compiuti gli studi di pianoforte – comincia a plasmare sfere, volumi di luce e linee in un ordine libero e aereo che rievoca l'andamento musicale. È in quest'ottica che nascono opere come Tema e variazioni III, Variazione n. 6 (1969/1984); Contrappunto Piano (1973) e Contrappunto XIV (1983). Ispirandosi alle costruzioni contrappuntistiche di Bach, Melotti crea uno spazio rigoroso dove le linee in movimento e i giochi di tensione e distensione nascono secondo un ordine insieme geometrico e astratto.La mostra è accompagnata da un catalogo edito da GLI ORI, di 112 pagine, e da un ciclo di appuntamenti a cura di Alessandro Martini e Maurizio Francesconi. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Melville, Saffo e Roy Paci. Giovanni Ansaldo intervista il cantautore Vinicio Capossela.Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.
La Decima Musa - La Letteratura scritta dalle Donne - storie, romanzi, poesie, leggende
Ecco il primo capitolo de La Decima Musa, il primo podcast dell'Accademia dei Camafili. Continuiamo il nostro viaggio nella Letteratura scritta da donne attraversando il Mediterraneo per concludere il nostro racconto sulla più grande poeta dell'antichità: Saffo di Lesbo.Ringraziamo di tutto cuore Seán Dagher, il gruppo canadese La Nef e la casa discografica Analekta per averci permesso di usare la loro Estampie de Languedoc come musica per questo nostro podcast. Vi invitiamo ad ascoltare il loro album Trobairitz - Chansons de Femmes Trobadours, una vera perla.Abbiamo citato: Saffo, Poesie, con la traduzione di Franco Ferrari, Bur 1987Saffo, Frammenti, a cura di Gennaro Tedeschi, EUT 2014Walter Otto, Le Muse, a cura di Susanna Mati, Fazi 2005Roberto Calasso, La follia che viene dalle ninfe, Adelphi, 2005Eric Dodds, I greci e l'irrazionale, con la traduzione di Virginia Vacca de Bosis, Bur Rizzoli, 2009Vittorio Lanternari, La grande festa, Dedalo, 1976Che la camafilia abbia inizio!Tutti i nostri contenuti sono protetti dalla licenza Creative Commons, quindi ricordati di citarci come citeresti qualsiasi altro tipo di fonte.This work is licensed under CC BY 4.0
Jimmy Saffo with Londoff Chevrolet: McGraw Show 7 - 21 - 23 by
* Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a Ereso, nell'isola di Lesbo, dove trascorse la maggior parte della propria vita * Anacreonte nacque intorno al 570 a.C. nell'isola di Teo. Continue reading
La Decima Musa - La Letteratura scritta dalle Donne - storie, romanzi, poesie, leggende
Ecco il primo capitolo de La Decima Musa, il primo podcast dell'Accademia dei Camafili. Iniziamo il nostro viaggio nella Letteratura scritta da donne attraversando il Mediterraneo per approdare dalla più grande poeta dell'antichità: Saffo di Lesbo.Ringraziamo di tutto cuore Seán Dagher, il gruppo canadese La Nef e la casa discografica Analekta per averci permesso di usare la loro Estampie de Languedoc come musica per questo nostro podcast. Vi invitiamo ad ascoltare il loro album Trobairitz - Chansons de Femmes Trobadours, una vera perla.Abbiamo citato: Saffo, Poesie, con la traduzione di Franco Ferrari, edizione Bur 1987Cesare Pavese, La Letteratura americana e altri saggi, Einaudi 1997Walter Otto, Gli dei della Grecia, traduzione di Giovanna Federici Airoldi, Adelphi 2004Cristina Cattaneo, Il pozzo e la luna, Aracne 2014Leonardo Magini, Le feste di Venere, L'Erma 1997La rivista Archeo (Monografie) di Giugno/Luglio 2023 curata da Fabrizio Polacco, Timeline PublishingChe la camafilia abbia inizio!Tutti i nostri contenuti sono protetti dalla licenza Creative Commons, quindi ricordati di citarci come citeresti qualsiasi altro tipo di fonte.This work is licensed under CC BY 4.0
Silvia Romani"Biennale Democrazia"https://biennaledemocrazia.itBiennale Democrazia, giovedì 23 marzo 2023, ore 18:00Palazzo Madama, Sala Feste, Torino"La libertà di volare" con Silvia Romani e Alice BorgnaA mezzo fra il mondo degli dèi e quello degli uomini, l'aria è, dai tempi del mito, lo spazio della libertà, ma anche del suo annientamento – e il volo lo strumento di ricerca di un equilibrio perfetto e senza peso fra due universi. Icaro, Fetonte ne sono i protagonisti. E il loro progetto rivoluzionario di viaggiare negli spazi siderali li ha resi l'emblema di quella navigazione che è insieme tensione verso l'immortalità e rinuncia senza compromessi alla vita, rottura del limite e presa di coscienza della finitezza del mondo degli umani.Prenota il tuo postohttps://www.vivaticket.com/it/ticket/la-liberta-di-volare/203173Silvia Romani insegna Mitologia, Religioni del mondo classico e Antropologia del mondo classico all'Università Statale di Milano. Ha pubblicato numerosi contributi dedicati soprattutto all'immaginario, religioso, antropologico e mitico, delle donne nella cultura greca. Fra i suoi saggi, per Raffaello Cortina, con Giulio Guidorizzi, In viaggio con gli dei (2019), Il mare degli dei (2021) e La Sicilia degli dei (2022) e, per Einaudi, Il mito di Arianna (2015), Una passeggiata nell'Aldilà (con Tommaso Braccini, 2017) e Saffo, la ragazza di Lesbo (2022). È autrice di libri per ragazzi (Iliade, Odissea, I miti greci).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Fulvia Viola Barbero"Diodata Saluzzo"Poetessa e scrittriceFusta Editorehttps://www.fustaeditore.it/Da questo racconto di verità e di fantasia dedicato a Diodata Saluzzo emerge un'icona sorprendentemente moderna. Ma chi è stata veramente questa nobildonna piemontese, discendente degli antichi marchesi saluzzesi, che Foscolo decantò come la Saffo italiana?Le sue radici si ramificano nelle terre di un marchesato medievale, per giungere a intrecciarsi con un'esistenza poetica che trascorre sullo sfondo della grande Storia tra antico regime, epopea napoleonica e ritorno alle monarchie assolute. Attraverso la rilettura di una delle intellettuali più in vista di quei tempi dilaniati da tumulti sociali e guerre di invasione, si rivela la ragazzina che si fa poetessa e domina il fraseggio dei versi con talento impeccabile. Poi si confessa la giovane autrice travolta dalla passione irrefrenabile per la parola pubblicata che vive intensamente i suoi trionfi internazionali. Prende così identità concreta la donna scrittrice di successo che suo malgrado deve confrontarsi con certezze e contraddizioni, in un ossessivo oscillare dell'anima lacerata da slanci convinti di autoaffermazione e indugi di omaggio alle convenzioni di rango. Vorrebbe imbracciare le armi come i fratelli, ma si consola con la scrittura che trasforma in una risorsa di rivincita. Nonostante la sua genialità sia celebrata ovunque, la contessa in carriera si interroga ansiosamente su quesiti universalmente esercitati dal vissuto femminile di ogni epoca, affacciandosi agli albori del primo femminismo. Incerta tra le stravaganze implicite nell'accettare ciò che è diventata e la necessità di rispettare le regole dell'eredità familiare, farà le sue scelte, non sempre scontate, e sperimenterà personalmente che Sanza espina nõ he roza. E la parabola della sua vita fu, in effetti, cosparsa di petali, pungente di spine, disseminata di rime amiche ma talvolta nemiche, sempre tesa alla conquista della fama immortale.Torinese di nascita, vive e lavora a Saluzzo (Cuneo). Terminati gli studi classici, ha conseguito il diploma di pianoforte presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino. Coniuga la passione per la scrittura all'insegnamento della musica nella scuola media. Per Fusta Editore ha pubblicato: Lune di Rame; In viaggio con Silvio Pellico: politica, donne e giustizia di un Europeo del Risorgimento (2010), premiato con il Marchio Microeditoria di qualità 2011 per la saggistica alla nona edizione del concorso di Chiari di Brescia e vincitore nel 2013 del Premio Speciale "Il Porticciolo" alla terza edizione del Premio Letterario Internazionale Montefiore; Il Tempio della Gloria, Diodata Saluzzo diario allo specchio (2012), ha conseguito Menzione Speciale della giuria nell'ambito della trentesima edizione del Premio Cesare Pavese 2013 a Santo Stefano Belbo; Il Marinaio, una storia vera di prigionia della seconda guerra mondiale (2013), che ha ottenuto svariati riconoscimenti: Premio Raccontare la storia, Concorso Internazionale Cinque Terre - Golfo dei Poeti Sirio Guerrieri 2014; Trofeo Pianeta Donna, Premio Letterario Internazionale Montefiore 2014; 2° classificato per la narrativa edita al Premio Letterario Internazionale Marchesato di Ceva 2014, al Premio Letterario Internazionale di Poesia Narrativa e Saggistica Priamar Savona,e al Premio Letterario Internazionale Città di Recco Flavia Adelma Brignani 2015. IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Approdiamo a Lesbo, l'isola al confine tra la Grecia e la Turchia per conoscere Saffo e la sua poesia fatta di una natura irruente e dolce.
Silvia Romani"Memoria Festival"https://memoriafestival.it/Memoria Festival, Mirandola01 Ottobre 2022, ore 10:30Il racconto del mitoCon Silvia RomaniLa meraviglia del mito, l'affabulazione della parola, sono alla base della nostra civiltà: così sono nati culti e religioni, racconti di fondazione e leggende, tradizioni e superstizioni. Ciò che il mito racconta, e l'atto stesso del raccontarlo, custodisce la memoria della nostra identità: lo spiega al Festival Silvia Romani, che della mitologia e antropologia del mondo classico ha fatto il proprio mestiere. Silvia Romani insegna Mitologia, Religioni del mondo classico e Antropologia del mondo classico all'Università Statale di Milano. Ha pubblicato per Raffaello Cortina, con Giulio Guidorizzi, In viaggio con gli dei (2019), Il mare degli dei (2021) e La Sicilia degli dei (2022) e, per Einaudi, Il mito di Arianna (con Maurizio Bettini, 2015), Una passeggiata nell'Aldilà (con Tommaso Braccini, 2017) e Saffo, la ragazza di Lesbo (2022). È autrice di libri per ragazzi (Iliade, Odissea, I miti greci).Silvia Romani"Saffo, la ragazza di Lesbo"Einaudi Editorehttps://www.einaudi.it/Saffo è stata una ragazza di Lesbo, una figlia e una madre. Ha diretto cori di giovani coetanee, ha insegnato loro a cantare e a danzare. Forse ha persino sussurrato al riparo delle stanze chiuse i segreti del piacere femminile. Ha educato alla bellezza le signorine bene nella Lesbo della fine del VII secolo a.C. È stata omosessuale, bisessuale, persino un'icona LGBT. Poi ha dichiarato di non voler piú vivere, e si è tuffata dalla rupe bianca di Leucade, innamorata perdutamente di un uomo, il barcaiolo Faone. Ha insegnato a generazioni di giovani scrittrici il coraggio di far sentire la propria voce. La sua leggenda, nata quando era ancora in vita, si è nutrita delle ombre e dei vuoti che circondano i frammenti arrivati sino a noi e alimentato una inesauribile fioritura di interpretazioni letterarie e artistiche. In questo volume Silvia Romani accompagna il lettore nelle vie di Lesbo, nei giorni in cui una ragazza di buona famiglia scopre una vocazione e uno straordinario destino. Saffo, la ragazza di Lesbo è un suggestivo, coinvolgente omaggio all'incanto dei suoi versi, fatti di lune metafisiche, notti profumate di rose, nostalgia per la giovinezza che fugge; e alla fascinazione che non smette di esercitare sugli autori e gli artisti d'ogni tempo e paese.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
«I confini dell'anima non li potrai mai trovare, per quanto tu percorra le sue vie, tanto profondo è il suo logos» scriveva Eraclito. Tuttavia, di quel logos – quella parola che misura e scava – forse solo i poeti possono sondare il mistero. L'esempio perfetto, nell'antichità, è quello di una donna dalla vita tormentata il cui nome brilla al di là dei tempi: Saffo. I versi dedicati agli amori vissuti o perduti gettano luce sui movimenti che attraversano la nostra anima come un respiro. Psychè del resto significa "soffio". È quello stesso soffio a percorrere i versi del più grande poeta in lingua greca del Novecento: Costantino Kavafis. Nelle sue liriche erotiche come in quelle storiche il viaggio ai confini dell'anima è costante. E il luogo in cui esso si arresta è una dimensione al di là dello spazio e del tempo. Perché solo nell'anima noi esseri umani mortali possiamo riscoprirci eterni.
Matteo Nucci"Festival della Mente"https://www.festivaldellamente.it/it/Venerdì 2 settembre 2022Movimento nello spazio: Omero e HemingwayNei più antichi esempi della nostra letteratura, i poemi omerici, la descrizione del movimento umano è dettagliata, minuziosa, riempie ogni pagina: Era che seduce Zeus; Achille che scopre la morte di Patroclo; Elena che siede accanto al marito ritrovato. Tutto è movimento nello spazio. Mentre il centro di questo movimento – l'anima dei protagonisti – è velato da un silenzio pieno di promessa. Identico è l'atteggiamento dello scrittore americano più imitato del Novecento: Ernest Hemingway. Nella sua rivoluzione stilistica, dai racconti più brevi fino al capolavoro Il vecchio e il mare, il movimento dei protagonisti domina, mentre il cuore del racconto è omesso. Proprio come Omero, Hemingway sa che solo così noi lettori potremo scoprire la forza che è nascosta nei gesti che ogni giorno, senza accorgercene, ripetiamo.https://www.vivaticket.com/it/ticket/5-matteo-nucci/186330Sabato 3 settembre 2022Movimento nel tempo: Platone e NietzscheSecondo Platone, il tempo appartiene alla dimensione del divenire, mentre in quella dell'essere domina l'eternità. Solo nella dimensione del tempo è possibile il movimento. Ma come ci muoviamo nel tempo noi umani che abitiamo il divenire? Siamo abituati a immaginare il nostro percorso su una linea retta, dal passato al presente al futuro. Per gli antichi invece questo movimento era ciclico. Proprio come credeva un filosofo moderno: Friedrich Nietzsche. La formula famosa è «eterno ritorno dell'identico». Perché non esiste progresso e non ci avviamo, come vuole la visione cristiana, dalla creazione al giudizio finale, né come vuole la visione illuminista, verso il trionfo della ragione. D'altronde, solo vivendo ogni nostro attimo, con la consapevolezza dell'alternanza continua di vita e morte, ci è concesso di realizzare la nostra umanità.https://www.vivaticket.com/it/Ticket/13-matteo-nucci/186333Domenica 4 settembre 2022Movimento nell'anima: Saffo e Kavafis«I confini dell'anima non li potrai mai trovare, per quanto tu percorra le sue vie, tanto profondo è il suo logos» scriveva Eraclito. Tuttavia, di quel logos – quella parola che misura e scava – forse solo i poeti possono sondare il mistero. L'esempio perfetto, nell'antichità, è quello di una donna dalla vita tormentata il cui nome brilla al di là dei tempi: Saffo. I versi dedicati agli amori vissuti o perduti gettano luce sui movimenti che attraversano la nostra anima come un respiro. Psychè del resto significa "soffio". È quello stesso soffio a percorrere i versi del più grande poeta in lingua greca del Novecento: Costantino Kavafis. Nelle sue liriche erotiche come in quelle storiche il viaggio ai confini dell'anima è costante. E il luogo in cui esso si arresta è una dimensione al di là dello spazio e del tempo. Perché solo nell'anima noi esseri umani mortali possiamo riscoprirci eterni.https://www.vivaticket.com/it/Ticket/23-matteo-nucci/186337Matteo Nucci è autore di romanzi, racconti, reportage e saggi. Con Ponte alle Grazie ha pubblicato i romanzi Sono comuni le cose degli amici (2009), e È giusto obbedire alla notte (2017), entrambi cinquina finalista del Premio Strega, oltre a Il toro non sbaglia mai (2011) e L'abisso di Eros (2018). Con Einaudi ha pubblicato la traduzione e cura del Simposio platonico (2009), e i due saggi narrativi Le lacrime degli eroi (2013) e Achille e Odisseo. La ferocia e l'inganno (2020). I racconti sono usciti in raccolte e riviste, mentre i reportage appaiono su il Venerdì di Repubblica e L'Espresso e vengono ripubblicati online da minima et moralia. Cura un sito di cultura taurina: www.uominietori.it. Per HarperCollins esce a settembre Sono difficili le cose belle. Matteo Nucci"Sono difficili le cose belle"Harper Collinshttps://www.harpercollins.it/Arianna ha dieci anni e da poco ha perso la nonna. Un dolore inspiegabile, inimmaginabile, che non riesce a capire e che non sa raccontare, ma la tiene sveglia di notte. In un pomeriggio come tanti, però, lungo la strada che la sta portando verso il Gianicolo, appare una macchina rossa. E dal finestrino, ecco il sorriso che Arianna conosce benissimo, assieme alla voce che credeva di aver dimenticato. Sua nonna è lì. È tornata per lei. Ha inizio un incredibile viaggio: nonna e nipote varcano la soglia di un parco familiare, che presto diventa un luogo incantato, capace di portarle in dimensioni lontane, fatte di memoria, immaginazione, sogno, amore. Ogni regola sembra sovvertita mentre, fra entusiasmi e paure, si apre un percorso che è diretto verso il passato, composto da ricordi familiari e personali, verso il presente miracoloso in cui nonna e nipote sono riunite come per magia, e verso il futuro, tutto da scrivere, di Arianna.Dopo avere raccontato con straordinaria bravura la filosofia e la mitologia greca, Matteo Nucci, al suo quarto romanzo, stupisce i lettori con questa meravigliosa novella fiabesca, nata come dono per le sue nipoti colpite dal lutto, e impreziosita da L'astuccio, un racconto contenuto nel libro come una “bonus track” in fondo a un album o un “pendant” accanto a un quadro, che, con forma e contenuto totalmente diversi, parla della stessa storia. Sono difficili le cose belle è un romanzo commovente, profondo, che ricorda certi classici “filosofici” amati dai lettori di ogni età, da Il Piccolo Principe a Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, e che fa pensare e sa sciogliere il dolore del cuore grazie all'amore che non muore mai per i nostri cari.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Paul Saffo is a technology forecaster based in Silicon Valley. An Adjunct Professor in the School of Engineering at Stanford University, Saffo teaches courses on the future of engineering and the impact of technological change on the future. For show notes and transcript visit: https://kk.org/cooltools/paul-saffo-technology-forecaster/ If you're enjoying the Cool Tools podcast, check out our paperback book Four Favorite Tools: Fantastic tools by 150 notable creators, available in both Color or B&W on Amazon: https://geni.us/fourfavoritetools
Specchio specchio delle mie brame, che c'è di male a fare sesso occasionale? E a non farne? Assolutamente de gustibus quindi raccontaci cosa ti piace e cosa no, ma prima ascoltati quello che abbiamo da raccontare noi. Bevenututi nella nuova puntata di “Brave Mai”.
La poesia è un genere per pochi? Lorenzo Jovanotti è sicuro del contrario, perché c'è poesia in tutte le cose belle, e in quelle che amiamo. C'è poesia anche nei film e nei libri che non sono di poesia. Ma è anche vero che la poesia “tradizionale”, quella “scritta in una pagina con molti spazi bianchi”, fa un po' paura perché non è immediata, accogliente, facile: “Ti costringe a fare un po' di fatica - spiega Jovanotti - ma la fatica può essere una cosa bella, quando la scegli”. “Poesie da spiaggia”, realizzato da Jovanotti e Nicola Crocetti che è anche l'editore, è una raccolta di poesie meravigliose, da Saffo ai contemporanei, dalla quale “se ne esce vivi. Anzi: più vivi”.
Parlem d'Òpera 466: "Anem a descobrir (XVI): Saffo"
Hello everyone! Paul and Producer Melanie are back this week and we are super excited to talk to one of our closest friends and one of the coolest people ever, Ms. Kristen Saffo! Listen along as we chat about competing in National and Regional bodybuilding competitions, running over ten Tough Mudders, health and fitness, and everything in between! Thank you guys for listening and we will be back next week.
Nicola Gardini"Viva il greco"Alla scoperta della lingua madreGarzanti Editorehttps://www.garzanti.it/La Grecia antica è a un tempo inizio e punto d'arrivo. Nella sua lingua si sono elaborati i fondamenti stessi della nostra civiltà, all'insegna di altissimi ideali come la giustizia e l'amicizia. I racconti eroici di Omero hanno trasmesso un'etica dell'eccellenza; la lirica di Saffo ha rappresentato i travagli e le gioie dell'eros; quella di Pindaro ha esaltato le glorie della competizione atletica; le storie di Erodoto e Tucidide hanno indagato le differenze tra i popoli e i motivi dei conflitti; le tragedie di Eschilo, Sofocle ed Euripide hanno portato in scena il dramma della libertà individuale; le commedie di Aristofane hanno criticato le derive della democrazia e posto in primo piano la formazione dei giovani; i dialoghi di Platone hanno dato voce alle ambivalenze del reale; i discorsi di Demostene hanno insegnato a difendere la libertà dalle sopraffazioni più temibili… Dopo averci iniziato all'utile inutilità del latino, Nicola Gardini volge ora lo sguardo alla madre ideale di tutti noi e ci accompagna alla scoperta di una lingua di infinita ricchezza, fitta di contrasti e di parallelismi, costruita sul confronto e sull'antitesi, che ancora può aiutarci a interpretare la complessità dei nostri tempi, invitando a comporre i dissidi in convergenze.Nicola Gardini (1965) insegna Letteratura italiana e comparata all'Università di Oxford ed è autore di numerosi libri. Con il romanzo Le parole perdute di Amelia Lynd ha vinto il premio Viareggio-Rèpaci 2012. La sua ultima raccolta di poesie è Istruzioni per dipingere. Ha curato edizioni di classici antichi e moderni, tra cui Catullo, Marco Aurelio, Ted Hughes, Emily Dickinson. Per Garzanti ha firmato Viva il latino, in corso di pubblicazione in numerosi paesi, Con Ovidio, Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo e Il libro è quella cosa.Il suo sito web è http://www.nicolagardini.com/IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
All throughout October, The Newsroom will feature special coverage of the 2021 elections for Wilmington's city council and mayoral seats. With eight candidates for council and a head-to-head battle for mayor, it will be an interesting month.
On this episode of Objection to the Form, Justin Humphries sits down with Mayor Bill Saffo to talk about Wilmington's most recent initiatives and the upcoming municipal election. Mayor Saffo dives into what's happening in the city and the importance of collaboration in local politics. Tune in for more!
Valeria Della Valle"Festival della Mente"La nascita del libro nel mondo anticohttps://www.festivaldellamente.it/Sabato 4 settembre 2021, ore 16:00Festival della Mente, SarzanaIrene Vallejo, Valeria Della ValleLa nascita del libro nel mondo anticoQual è l'origine della scrittura? Che cosa sappiamo dei segni che poi sono diventati alfabeti? Quando sono apparsi i primi libri? Dai caratteri cuneiformi a quelli usati nella rete, la storia della scrittura può essere raccontata come un romanzo. E così anche la storia dei libri, delle biblioteche e degli autori che con quei caratteri hanno scritto opere immortali, dei narratori orali, degli scribi, dei miniaturisti che con il loro lavoro anonimo hanno tramandato quelle vicende. Valeria Della Valle e Irene Vallejo ripercorrono le tappe di quella straordinaria avventura collettiva grazie alla quale le parole si sono salvate attraverso i millenni, trasformandosi da soffio d'aria in caratteri scritti. Interprete: Rossana OttoliniIrene Vallejo è una filologa e scrittrice spagnola. Nel 2007 ha conseguito il dottorato europeo in due università, quella di Saragozza e quella di Firenze, con una tesi sul canone letterario grecolatino. Svolge un'intensa attività di divulgazione sul mondo classico tenendo corsi e conferenze e ha una rubrica settimanale su El País. A settembre esce Papyrus. L'infinito in un giunco (Bompiani).Irene Vallejo"Papyrus"L'infinito in un giuncoLa grande avventura del libro nel mondo anticoTraduzione di Monica R. BedanaBompiani Editorehttps://www.bompiani.it/Questo è un libro sulla storia dei libri: libri di fumo, di pietra, di argilla, di giunchi, di seta, di pelle, di alberi e, ultimi arrivati, di plastica e di luce. Ma è anche un libro di viaggio che percorrendo le rotte del mondo antico fa tappa tra i canneti di papiro lungo il Nilo, sui campi di battaglia di Alessandro, tra le stanze dei palazzi di Cleopatra, nella Villa dei papiri di Pompei prima dell'eruzione del Vesuvio, sul luogo del delitto di Ipazia, e poi nelle scuole più antiche dove si insegnava l'alfabeto, nelle prime librerie e nei laboratori di copiatura manoscritta, fino ad arrivare davanti ai roghi dove sono stati bruciati i libri proibiti, ai gulag, all'incendio della biblioteca di Sarajevo e ai sotterranei labirintici di Oxford.Papyrus è un racconto personalissimo, dove l'esperienza autobiografica si intreccia a evocazioni letterarie e a storie antiche, e dove un filo invisibile collega i classici con il frenetico mondo contemporaneo e i dibattiti più attuali: Erodoto e i “fatti alternativi”, Aristofane e i processi agli umoristi, Tito Livio e il fenomeno dei fan, Saffo e la voce letteraria delle donne, Seneca e la post-verità. Ma questo libro è soprattutto una favolosa avventura collettiva che ha come protagoniste le migliaia di persone che nel corso del tempo hanno salvato e protetto i libri: cantori, scribi, miniatori, traduttori, venditori ambulanti, insegnanti, maestri, spie, ribelli, suore, schiavi, avventurieri... lettori al riparo delle montagne o di fronte al mare in tempesta, nelle grandi capitali dove l'energia si concentra o nelle comunità più remote dove il sapere si rifugia quando infuria il caos.Valeria Della Valle ha insegnato Linguistica italiana alla Sapienza Università di Roma. Socia corrispondente della Crusca e socia dell'Arcadia, è autrice di saggi sui testi toscani antichi, sulla lessicografia, sul lessico delle arti, sulla prosa dei narratori contemporanei, sui neologismi. Con G. Patota ha diretto Il Nuovo Treccani (2018); ha pubblicato, tra gli altri, Le parole valgono (Treccani, 2020) e nel 2020-21 ha condotto il programma televisivo Le parole per dirlo (Rai 3).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Eros è cacciatore. Spinge la selvaggina dentro le «reti senza uscita» di Afrodite. Lo scrisse Ibico in un carme, mentre Saffo meglio di tutti dipinse questa rete e le sensazioni di chi vi si trova dentro: occhi senza sguardo, orecchie che ronzano, sudore che scorre, tremito. Perché la rete degli aphrodisia, ossia i desideri afrodisiaci che confusero Elena di fronte a Paride e che fecero di Zeus un indomabile predatore, è una «trappola erta e irresistibile», come scrisse Esiodo parlando del dono inviato dagli dèi agli umani attraverso il vaso di Pandora. Platone lo giudicò allora il mezzo più potente fra quelli presenti all'interno dell'animo umano e per questo lo scelse: rete invincibile per conquistare i giovani e spingerli alla liberazione dell'anima. Ma come si libera un'anima intrappolata?
Voci della spiritualità femminile attraverso i testi di mistiche, poetesse, filosofe, scrittrici: lettere, autobiografie, trattati, romanzi, versi. Gli accostamenti – da Saffo a Catherine Pozzi, da Teresa d'Avila a Gaspara Stampa, da Maria Maddalena de' Pazzi a Marina Cvetaeva, da Murasaki a Emily Brontë, da Ildegarda di Bingen a Ra¯bi'a – producono una trama interna di associazioni, raccontando la vicenda, amorosa e di per sé sperimentale, di un “io” che si perde e si ritrova nell'ascolto o nella ricerca di un Assente. Una spiritualità che non rinvia necessariamente a un credo religioso, ma che nelle modalità delle esperienze e nelle parole che le traducono trova qui inattesi punti di contatto.
Che dobbiate avere a che fare con una persona con la vagi, che siate solo curios* di sapere come funziona tra due vulve o che “semplicemente” vi piaccia la
Una delle più belle liriche della grande poetessa greca... traduzione di Salvatore Quasimodo
Un giudice (e giuria e carnefice), tre disperati concorrenti, una poetessa greca dalla dubbia sessualità. In questo quiz all'ultimo sangue su Saffo, tra segreti, frammenti, citazioni e molte allusioni sessuali, chi otterrà la gloria poetica?
“… subito a me il cuore si agita nel petto solo che appena ti veda, e la voce si perde sulla lingua inerte. Un fuoco sottile affiora rapido alla pelle, e ho buio negli occhi e il rombo del sangue alle orecchie.” Saffo “gli uomini hanno chiamato l'amore Eros perché ha le ali, gli dei l'hanno chiamato Pteros, perché ha il potere di darle” Platone L'eros non è la semplice la semplice pulsione sessuale, il desiderio, è una tendenza alla relazione, a un legame, è la possibilità di avere un legame col sacro dell'altro che incontro. E questo eros è importante sentirlo verso la vita , verso noi stessi, non solo esclusivamente per una persona.
Afrodite è per certo la dea dell’unione, dell’amplesso, ma non della relazione contrattuale duratura, del matrimonio insomma.Anzi quasi tutto il contrario: ella spinge a tradire l’Universo intero, facendo dimenticare - per l’essere amato - le convenienze, i legami, e la stessa fedeltà.Chi si innamora, non accetta restrizioni, scavalca ogni ostacolo, supera ogni difficoltà pur di ritrovarsi con la persona amata. È una follia divina, quella che coglie chi viene spinto da Afrodite ad amare.Ma questa divina follia è per l’appunto un dono divino, che si accetta con gioia, e non passivamente si sopporta…
Rosita Copioli"Gli occhi di Fellini"Vallecchi EditoreE' il percorso critico rigoroso, di tutti i film del più grande regista del Novecento, man mano che lui si trasforma insieme a loro. Il volume nato dalla frequentazione dell'autrice con Federico Fellini, racconta molteplici incontri: libri, rapporti con la letteratura, artisti, sceneggiature, musiche, progetti editi e inediti.Se oggi ci domandiamo chi è l'artista più completo del Novecento, il più profetico, rispondiamo: Federico Fellini. Dove – si è chiesto Kundera – dopo Stravinskij, dopo Picasso, si trova un'opera più bella, d'una immaginazione più potente?Nato dalla frequentazione dell'autrice con Fellini, Gli occhi di Fellini racconta molteplici incontri: libri, rapporti con la letteratura, amici scrittori, artisti, sceneggiature, musiche, progetti editi e inediti: infiniti aspetti del lavoro, della personalità, delle passioni di Fellini attraverso tutti i film. È il percorso critico e rigoroso, di tutti i film del più grande regista del Novecento, man mano che lui si trasforma insieme a loro.Per Fellini, nato a Rimini il 20 gennaio 1920, il cinema era ancora un'arte quasi nuova, fatta dalla luce. Distaccandosi dal magnete di Rossellini, inseguendo l'estro inesauribile dell'immaginazione e della mano, tanto capriccioso e volubile quanto esigente e preciso, Fellini ha restituito con ciascuno dei suoi film una rappresentazione memorabile della storia italiana, e più nel profondo, dell'anima umana. Ha attraversato il secolo incarnando gli umori e le storie che dal mondo contadino si sono trasformate nella realtà di oggi: ma reinventava di volta in volta uno stile, lanciava un genere, trasformava radicalmente e per sempre la cultura dei nostri giorni. A ogni film Fellini cercava se stesso. Come scrive Pietro Citati, il libro è «un meraviglioso ritratto di Fellini, una toccante rievocazione di Rimini, una storia del cinema e della civiltà italiana nell'ultima guerra e, di scorcio, una storia del mondo».Rosita Copioli insieme a Fellini parla e ascolta, con attenzione e amore, un fratello maggiore, il suo doppio maschile. Il rapporto è straordinario: come non si verifica mai, o quasi mai: i due si dicono quasi tutto (con il pudore e la discrezione di due incantevoli complici); si raccontano sogni: anche quelli più segreti (perché la sapienza dei sogni, come dicevano i Greci, è immensa, e Fellini è il luogo ideale del segreto). Entrambi sono poeti, inventivi, fantastici, e hanno moltissimo in comune: la stessa Rimini, insieme provinciale e internazionale; il senso che l'artista è, fondamentalmente, uno straniero: l'intuizione del carattere visionario dell'arte: la consapevolezza che, in arte e letteratura, non esistono codici: l'idea che la sventura, che è ineluttabile, può essere sempre vinta e superata.Rosita Copioli è nata a Riccione. Poetessa e saggista, fra le sue pubblicazioni si ricordano: Splendida lumina solis (1979, Premio Viareggio "opera prima"), Furore delle rose (1989, Premio giuria Montale), I giardini dei popoli sotto le onde (1991), Il fuoco dell'Eden (1992), Elena (1996), La previsione dei sogni (2002), Il postino fedele (2008), Animali e stelle (2010), Il nostro sistema solare (2013), Le acque della mente (2016). Ha scritto anche testi drammatici e si occupa di studi storici. Sue raccolte di poesia sono tradotte in USA e in Francia.Ha collaborato con "Il Giornale" e "L'Avvenire" e ha diretto la rivista "L'altro versante". Ha curato e tradotto opere di Yeats, Saffo, Leopardi, Goethe, Flaubert.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Hey gente, oggi parliamo di un'altra emozioncina che non sempre viene apprezzata, la gelosia. Chiunque si è ritrovato ad esser intaccato da questa belva, ed in pochi ne escono privi di danni. Oggi, andando a rubare 15 minuti della vostra vita, che potrebbero certamente essere impiegati in maniera più prolifica altrove, andremo a parlare di gelosia, leggendo Saffo e parlando di poesia. :)
Hey gente, altro episodio per farvi perdere un po' di tempo. La solitudine è una brutta bestia, specie se riesce ad impadronirsi di noi stessi, ma siamo totalmente sicuri che sia soltanto deleteria? Oggi vi porto con me, leggendo una splendida poesia di Saffo, e chiacchierando qualche minuto nella mia totale ignoranza.
Siamo davvero nell'era dell'Acquario? Potrete scoprilo in questo nuovo episodio in cui Costanza dovrà anche affrontare un tema delicato ma importantissimo. Attenzione agli avvisi durante l'episodio.Ma intanto diteci, qual è la vostra stella fortunata?--- Link utili ---Per offrirci un caffè: https://ko-fi.com/astronomiti Social & More:https://linktr.ee/astronomitiStellarium:https://stellarium-web.org/
Radio Orson - Storie di LibriNei nostri podcast raccontiamo storie di libri, case editrici, scrittori e personaggi dell'editoria per riscoprire quel passato che non si può dimenticare. In una rubrica speciale raccontiamo spaccati di Vita vissuta, da noi e da chi lavora con noi.Sei in cerca di un libro da leggere? Raffaella in questo episodio ci consiglia "Il salto di Saffo" di Erica Jong
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell'anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell’anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
Un brano realizzato da Pietro Falconi e Giovanna Maria Piga, studenti del Liceo Ginnasio Asproni, di Nuoro. Frutto di una trasposizione musicale e rielaborazione in lingua sarda - nella variante nuorese - di diversi componimenti letterari. * “Notturno", del poeta greco Alcmane; * liriche numero 168B, 96 e 34 della poetessa Saffo; * secondo canto dell'Inferno di Dante Alighieri * sonetto 168 di Francesco Petrarca. Inizialmente il progetto riguardava esclusivamente "Notturno", e solo in seguito aggiungemmo tutti gli altri componimenti. L'idea del progetto da cui è nato il brano nasce ad Aprile dell’anno 2020, da una proposta della nostra professoressa di latino e greco Bonaventura Maria Grazia Frogheri.
La rosa è da molti considerata la “regina dei fiori” come d’altronde la chiamò Saffo: si pensi che quando i greci la introdussero nel Mediterraneo, La Rosa soppiantò il fiore di loto e il giglio, considerati in quel momento addirittura fiori sacri. Le frasi sulle rose ci raccontano appunto dei sentimenti che questo meraviglioso fiore ci provoca. La rosa tra mitologia e storia Appartiene alla famiglia delle Rosaceae, è originaria dell’Asia e dell’Europa e se ne contano almeno 150 specie tra le quali la Gallica, La Canina e la Sempervirens. Letteratura, mitologia e resoconti storici narrano di una passione infinita per questo fiore, al quale da sempre sono attribuiti simbolismi e significati sin dalla notte dei tempi. La più amata è La Rosa rossa, simbolo di amore per eccellenza: è probabile che all’origine di questo ci sia la famosa leggenda greca di Adone che, conteso da Afrodite e Semele, fu attaccato da un cinghiale inviato da Marte. Afrodite lo mise al riparo in un cespuglio di rose bianche che divennero rosse al contatto col sangue di Adone. Proprio le sacerdotesse della dea indossavano ghirlande di rose e mirto e sollevano camminare sui petali di rose. L’amore per le rose in Grecia era espresso anche nella presenza di roseti a Lesbo e Rodi, senza dimenticare gli affreschi e i resti di ceramiche raffiguranti le rose rinvenuti nel sito del Palazzo di Cnosso. Proprio come è avvenuto con gli scavi di Ercolano e Pompei: si immagini infatti che i romani coltivavano veri e propri vivai nel sud-Italia per compiacere imperatori come Nerone ed Eliogabalo. Le Rose nella cristianità e nella letteratura Secondo la tradizione cristiana anche il Giardino dell’Eden aveva le sue rose, ma erano senza spine: il Cantico dei Cantici, scritto con molta probabilità da Salomone, cita la leggendaria Rosa di Saron, simbolo del popolo ebraico, senza quelle spine che compariranno solo con il verificarsi del peccato originale. C’è poi Dante che nel paradiso celebra La Rosa bianca simbolo di un amore divino e spirituale, descrivendo le anime pure sedute su panche a forma di rose. Anche per letterati come Petrarca, Catullo e Ariosto questo splendido fiore di colore bianco era sinonimo di purezza. La Rosa rossa, come precedentemente accennato, è certamente l’emblema di un sentimento assai appassionato ma Torquato Tasso ci vede in lei anche una punta di sofferenza, riconducendo la rosa a un’emozione meno poetica e più umana, fatto di gioie e dolori. Come poi non ricordare William Shakespeare che nel suo Romeo e Giulietta usa La Rosa per descrive un amore eterno a prescindere dal nome che si può dare a questo sentimento.
Anche se la pandemia non è finita, sentiamo che è il momento di parlare di guarigioni. La poesia ha il potere di farci stare meglio, lenisce le ferite d'amore, provoca resurrezioni e rivoluzioni, rende il mondo un posto migliore. In questa puntata potrete ascoltare testi di Saffo, Masaoka Shiki, Juan Ramón Jiménez, Keats, Vincenzo Mirra, Herman Hesse, Qassim Haddad, Miriam Reyes, Nicolás Guillén e un inedito di Enzo Caponera. Alcuni testi sono stati inviati da amici del podcast e non sono solo versi: ci sono anche brani tratti dal romanzo "Fegato" di Bruno Del Greco e dai "Minima moralia" di Adorno. Per chiudere, spiego brevemente le ragioni e le richieste dello sciopero delle parole che ho lanciato pochi giorni fa. Buon ascolto!
In this episode of the podcast, Kate receives feedback from Jeremy on her choice for sermon title and Jeremy talks about Tarkovsky (not Tartakovsky, the other one) and Kate talks about Saffo (not Sappho, the other one). This sermon covers Ecclesiastes 11:1-6.
Ciao Andrea. In questa quinta puntata di Mr. Montag si parla del male di vivere, tema proposto dall'ospite per la prima volta dalla nascita del programma. Si parte dal tedio e dalle immense pianure del "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" di Giacomo Leopardi, seguito da "Spesso il male di vivere ho incontrato" di Eugenio Montale. La risposta a queste letture va a concludere il quadro storico sull'argomento della puntata, con un estratto di "Estensione del dominio della lotta" di Michel Houellebecq (Bompiani, 1994). Oltre a essere la prima puntata in cui è l'ospite a suggerire il tema, è anche la prima puntata completamente dedicata alla poesia e al romanzo, e si è parlato di ritorno e ripetizione, tedio e lavoro, infelicità e sofferenza, Sisifo e Saffo, animali e divinità silenziosi. Parliamo però anche di speranza e unione, luce e ginestre, perché non dobbiamo mai smettere di pensare che possiamo riuscire a essere ginestre anche in un mondo come questo. Ci accompagnano Invisible Church e Marie Davidson, Paul Beauchamp, Carla Dal Forno, Dead Can Dance, e The Cure. L'ospite della puntata è Antonella Buratta, docente di letteratura italiana e storia in una scuola superiore di Novafeltria. Se anche voi volete fare come Antonella e proporre un tema per una puntata di Mr. Montag, potete farlo scrivendo a mrmontag@usmaradio.org oppure via DM su Instagram, qui: instagram.com/mrmontag_ In regia: Alessandro Renzi
#live su #radiosp30 #vivalamamma con Monica Fiorin #monicafiorin.
Gregg and Carl are talking "The Kavanaugh Hearings" in-studio! Robert sits in for Saffo while wearing a Zorro vest! The boys also talk about pet hamsters, keeping a journal, politics, UFO's, Cory Booker, Trump, SNL, and The Beatles. Hamster Water-Feeder: https://www.amazon.com/Choco-Nose-Patented-Mini-Sized-Hedgehog/dp/B00S0ADAR2/ref=sr_1_7?ie=UTF8&qid=1538518945&sr=8-7&keywords=hamster+feeder Cast: https://opieradio.com https://twitter.com/carlruiz https://twitter.com/rdmathers http://www.joeysalvia.com See omnystudio.com/listener for privacy information.
You know him as Bill Saffo. But long before ever deciding to run for mayor, this son of Greek immigrants went from Vasilios Avgerinos Saffo to Billy, and then to Bill. He grew up Wilmington, went to school in Wilmington, and has now become the longest-serving mayor in city history.
dove si saluta Saffo con lo splendido Inno ad Afrodite, culmine della poesia d'amore dell'età arcaica
dove si saluta Saffo con lo splendido Inno ad Afrodite, culmine della poesia d'amore dell'età arcaica
dove si parla di un'ode di Saffo piena di dolore, nostalgia ma anche di tanta bellezza
dove si parla di un'ode di Saffo piena di dolore, nostalgia ma anche di tanta bellezza
dove si parla dei valori tradizionali del mondo greco e di come Saffo, invece, preferisca a questi l'amore
dove si parla dei valori tradizionali del mondo greco e di come Saffo, invece, preferisca a questi l'amore
dove si parla dell'ode alla gelosia di Saffo per presentare la poetessa dell'amore incondizionato
dove si parla dell'ode alla gelosia di Saffo per presentare la poetessa dell'amore incondizionato
Saffo aria sung by one of my favorite singers, Eugenia Burzio. OLD STYLE!!!!!!
The Future of Mobility and Manufacturing with Game Changers, Presented by SAP
The buzz: “Prepare for your car to become an intellectual giant–and for you to like it.” (S.Shankland, 10/21/16 cnet.com “AI expert: Super-smart cars are just a glorious beginning”). Sensors are everywhere, data is growing exponentially. If we can harness the resulting trove of data to create Artificial Intelligence in our cars, they just might learn to think for themselves and operate fully autonomously, safely and efficiently. Will we mere humans become just cargo or will smart vehicles become an extension of “us”? The experts speak.Joe Barkai, Analyst: “Never mistake a clear view for a short distance” (P.Saffo). Heather Ashton, IDC: “We know so little about the magic of the human mind” (E.Horvitz). Larry Stolle, SAP: “Some people call this Artificial Intelligence, but the reality is that this technology will enhance us…instead of artificial intelligence, I think we will augment our intelligence” (G.Rometty). Join us for AI and Machine Learning: Coming to a Smart Car Near You.
Le eleganti suggestioni elettroniche degli Okland e le esplorazioni musicali al chiaro di luna di Moon Safari: il podcast di questa puntata speciale con il live acustico del trio torinese che ha presentato il suo primo EP.In più, la jam session che ha unito la poesia immortale di Saffo e il tappeto sonoro degli Okland.
Le eleganti suggestioni elettroniche degli Okland e le esplorazioni musicali al chiaro di luna di Moon Safari: il podcast di questa puntata speciale con il live acustico del trio torinese che ha presentato il suo primo EP.In più, la jam session che ha unito la poesia immortale di Saffo e il tappeto sonoro degli Okland.
La potenza dei versi immortali della poetessa Saffo e il tappeto sonoro degli Okland hanno chiuso la puntata speciale delle esplorazioni musicali al chiaro di luna di Radio Beckwith.Cinque poesie, cinque momenti accompagnati in diretta dalle note della band torinese ospite nei nostri studi.Claudio Petronella ha letto:In fondo ai tuoi occhiTu, anima mia Stella DanzanteDissetamiAppesa a un filoGli Okland sono Andrea De Carlo, Jacopo Angeleri e Luca Vergano.
La potenza dei versi immortali della poetessa Saffo e il tappeto sonoro degli Okland hanno chiuso la puntata speciale delle esplorazioni musicali al chiaro di luna di Radio Beckwith.Cinque poesie, cinque momenti accompagnati in diretta dalle note della band torinese ospite nei nostri studi.Claudio Petronella ha letto:In fondo ai tuoi occhiTu, anima mia Stella DanzanteDissetamiAppesa a un filoGli Okland sono Andrea De Carlo, Jacopo Angeleri e Luca Vergano.
Segundo programa de "Sonido mono, según Darwin". Tema central: La seducción y emparentamiento con los Power Rangers. Filmutación: Power Rangers, concepto y objeto. Selección literal: La seducción en tres mujeres: Saffo de Lesbos, Leonor de Aquitania y Sor Juana Inés de la Cruz. Galliciencia: Entrevista en vivo a un patrullero (soldado Putty).
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Se una notte * Storie dalle Storie di Erodoto * Viaggi e Meraviglie
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Una borta ci fiat - una volta c'era - Novelline popolari sarde, di Francesco Mango
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Mimnermo, Saffo e Anacreonte tradotti da Patrizia Mureddu messa in voce di Gaetano Marino musiche dall’antica Grecia * Mimnermo di Colofone (VII secolo a.C) è stato un poeta elegiaco e cantore greco antico. * Saffo è stata una poetessa greca antica vissuta tra il VII e il VI secolo a.C. Di famiglia aristocratica, nacque a […]
Andrea Lauren Brown, Sopran - Saffo | Mitglieder des Bayerischen Staatsopernchors | Simon Mayr Chor | Concerto de Bassus | Leitung: Franz Hauk
Lezione scolastica su "A me pare uguale agli dei" di Saffo 2A - prof. Luigi Gaudio
1 Lauritz.Melchior Walkure "Walse" (get a stopwatch) 2. Mario Filippeschi PIRA!!!! 3. Renata Scotto Luisa Miller aria 4. Vera Galupe-Borszkh In questa reggia (Ira Siff -better than most Turandots) 5. Piero Cappuccilli Attila Cab...B FLAT!!! 6. Joseph Schmidt Ma Parri 7. Diana Soviero Mefistofele aria 8.Christine Goerke "Come scoglio" (Cosi) 9. Sergei Lemeshev May Night Aria 10. Georges Thill Saffo aria 11.Maria Caniglia "Pace" 12. Marilyn Horne "Or la tromba" 13. Joseph Rogatchevsky Oberon aria 14. Antonio Cortis PIRA 15. Lucine Amara, Richard Tucker,Martial Singher Hoffmnn Trio 16. Meta Seinemeyer Liebestod (great singer,died at 33)
This is the second compilation from early files. You might use them for an opera party, in which you give out cheap gifts to the winner(s). ENJOY! (app.70 min.) 1. Grace Bumbry Turandot: "In questa reggia" 2. Fiorenza Cossotto Trovatore: "Condotta" (Sounded "miked' in the theatre. An amazing singer.) 3. Nadezda Kniplova Walkure: "Hojotoho" 4. Cornell MacNeil/Renata Scotto Rigoletto: "Si vendetta" (WOW!!) 5. Lina Bruna Rasa Andrea Chenier : " La mamma morta." (An example of over-done chest voice. She supposedly dived into the orchestra pit!!!) 6. Aprile Millo Ernani: "Ernani involami." 7. Maxim Mironov L'Italiana in Algeri: Fabulous rendition of Lindoro's Aria. 8. Elena Nikolaidi Semiramide: "Bel raggio" 9. Birgit Nilsson/Richard Tucker Ballo in Maschera: Love duet 10. Eugenia Burzio Saffo aria (less-known wonderful soprano.) 11. Piotr Beczala Land of Smiles: "Dein ist mein ganzes herz." (His new album of operetta arias just received a big prize, and deservedly so.) 12. Giuseppe Di Stefano Faust: The legendary "Salut demeure" with the phenomenal high C dimuendo.
"Some would argue that forecasting is a dangerous exercise in futility, but they are mistaken. In fact, effective forecasting is not merely possible, but remarkably easy; all it takes is simple shift in perspective and a few common-sense heuristics." The most quoted futurist alive, Paul Saffo specializes in the history and future of technology. In a recent article in the Harvard Business Review he spelled out the secrets of his trade, which he will expand on in this talk. Saffo is a member of the board of The Long Now Foundation.
A compilation of material as sung by Leyla Gencer, one ofthe most interesting and versatile artists who never recordedcommercially, but since collectors know she is the veritable"Queen of the Pirates," there is a wealth of material available: Trovatore, Due Foscari, Assassino nell Catedrale, Saffo, Gerusalemme, Roberto Devereux, Rigoletto, Belisario,Battaglia di Legnano, Simon Boccanegra, Rigoletto,Werther, Macbeth, Idomeneo, Dialogues of the Carmelites,Abduction from the Seraglio, Lucrezia Borgia (88 minutes)