Podcasts about timbuctu

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Best podcasts about timbuctu

Latest podcast episodes about timbuctu

Comodino
M, il romanzo, e M, la serie tv

Comodino

Play Episode Listen Later Mar 15, 2025 59:35


Dopo l'uscita della serie tv tratta da M. Il figlio del secolo con Luca Marinelli, Ludovica Lugli e Giulia Pilotti hanno recuperato il romanzo di Antonio Scurati (Bompiani) uscito nel 2018: in questa puntata parlano delle differenze con la serie, delle cose che hanno imparato sui primi anni del fascismo e dell'opportunità di dedicare a questo periodo storico un romanzo invece che un saggio. Le puntate di Timbuctu menzionate sono quella su Fascismo e populismo e la più recente sull'uso del grottesco per raccontare Mussolini e il fascismo. LEGGI O ASCOLTA ANCHE: Chi è Antonio Scurati La trovata dietro a M - Il figlio del secolo, la serie La puntata di Tienimi Bordone sulla serie, “Lo sguardo di M” Una recensione di M. Il figlio del secolo di Mario Barenghi su Doppiozero La puntata di Comodino in cui si parlava di Caccia allo Strega Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Comodino
Zadie Smith e un giornalista che si è finto un migrante

Comodino

Play Episode Listen Later Oct 15, 2023 51:10


Ci sono vari romanzi in circolazione che si intitolano L'impostore: quello uscito più di recente è appena passato dal comodino di Giulia Pilotti, lo ha scritto Zadie Smith e in Italia lo ha pubblicato Mondadori. E ci sono vari libri – saggi, inchieste giornalistiche e romanzi – che parlano delle persone migranti e delle loro storie di viaggio, spesso drammatiche: Ludovica Lugli ha letto Chi è nudo non teme l'acqua di Matthieu Aikins, pubblicato da Iperborea nella sua nuova collana di saggistica narrativa. Nella puntata sono stati citati, tra gli altri: E la quarta volta siamo annegati di Sally Hayden (Bollati Boringhieri) Bilal di Fabrizio Gatti (La nave di Teseo) Nessun amico se non le montagne di Behrouz Boochani (Add) Exit west di Mohsin Hamid (Einaudi) Leggi sul Post: Chi sono i sensitivity reader (con un aneddoto su Charles Dickens) Ascolta anche: 10 risposte sui migranti, un podcast di Luca Misculin Alessandro Leogrande e Lampedusa, 3 ottobre 2013 - una puntata di Timbuctu Un mondo dietro le migrazioni - un'altra puntata di Timbuctu, su I soli delle indipendenze di Ahmadou Kourouma Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Globo
Cile 2023, con Raffaele Nocera

Globo

Play Episode Listen Later Sep 13, 2023 42:30


L'11 settembre del 1973, cinquant'anni fa, il generale Augusto Pinochet saliva al potere in Cile grazie a un colpo di stato militare. L'esercito cileno, sostenuto dagli Stati Uniti, si ribellò contro il presidente democraticamente eletto Salvador Allende, bombardò il palazzo presidenziale e diede inizio a una lunga e feroce dittatura, in cui la repressione durissima del regime fece decine di migliaia di morti. A Globo partiamo da qui, dai cinquant'anni del colpo di stato, per raccontare il Cile di oggi. Con Raffaele Nocera, professore di Storia dell'America Latina all'Università l'Orientale di Napoli. I consigli di Raffaele Nocera – Il Museo de la memoria y los derechos humanos a Santiago del Cile – “La dimensione oscura” di Nona Fernández – Il film “Missing” di Costa Gavras Il golpe in Cile sul Post – La puntata di Timbuctu con Luis Sepulveda – Il colpo di stato in Cile, 50 anni fa – Gli italiani che salvarono centinaia di cileni dal regime di Pinochet – Come si presenta il Cile a 50 anni dal colpo di stato – Il ruolo degli Stati Uniti prima, durante e dopo il colpo di stato in Cile Globo è un podcast del Post condotto da Eugenio Cau. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Timbuctu
Ep. 37 - Un giornalista di quelli bravi

Timbuctu

Play Episode Listen Later Jul 18, 2023 10:07


La storia personale e pubblica di un protagonista della stampa italiana racconta bene come si formava un mestiere. E come tutto è cambiato (forse).Curzio Maltese, "Azzurro", FeltrinelliCharlie è una newsletter del Post sul "dannato futuro dei giornali"; ci si iscrive qui.Timbuctu è un podcast del Post condotto da Marino Sinibaldi Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Timbuctu
Ep. 15 - Lo sciopero degli sceneggiatori (e uno dei muratori)

Timbuctu

Play Episode Listen Later Jun 16, 2023 12:57


Può insegnare qualcosa un muratore di 120 anni fa? Come si lotta, come si resiste, perché non si tradisce e, forse, si vince. Senza svelare il finale.Timbuctu è un podcast del Post condotto da Marino Sinibaldi Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Débat du jour
Peut-on gagner la guerre contre la drogue ?

Débat du jour

Play Episode Listen Later Jun 15, 2023 29:30


Les chiffres sont toujours plus affolants. La production, consommation ainsi que les saisies de drogue dans le monde battent des records. Demain vendredi l'Observatoire européen des drogues et des toxicomanies doit rendre son rapport annuel. Quels sont les enjeux du trafic de drogue aujourd'hui ? Pourquoi les politiques de lutte échouent-elles toujours ? Que faut-il faire ? Pour en débattreMarie Jauffret Roustide, sociologue et chercheuse au centre d'étude des mouvements sociaux à l'INSERM. Membre du comité scientifique de l'Observatoire européen des drogues et toxicomanies Clotilde Champeyrache, économiste, maîtresse de conférence au Conservatoire National des Arts et Métiers. Auteure de « Géopolitique des mafias. Entre expansion économique et conquête territoriale », aux éditions Le Cavalier bleu  Fabrice Rizzoli, docteur en Science politique sur les mafias italiennes, enseignant notamment à Sciences-po Paris. Auteur de « La mafia de A à Z », aux éditions TimBuctu. Président de l'association Crim'HALT.  

Timbuctu
Ep. 12 - L'uomo che ha surfato con gli italiani

Timbuctu

Play Episode Listen Later Jun 13, 2023 10:37


Cosa sarebbe stato diverso se Silvio Berlusconi non ci fosse stato con il suo enorme potere economico, politico, mediatico, simbolico? Una indagine sull'identità degli italiani dà una risposta.Giorgio Zanchini, "Esistono gli italiani?", Rai Libri.Timbuctu è un podcast del Post condotto da Marino Sinibaldi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Timbuctu
Ep. 9 - Il solito tran tran con l'endorsement del governo inglese

Timbuctu

Play Episode Listen Later Jun 8, 2023 11:54


Alan Bennett, "Arresti domiciliari. Diari della pandemia", Adelphi. Un anziano scrittore inglese chiuso in casa dal lock down registra il tempo che tutti abbiamo condiviso con brillantezza, acutezza e pochi lamenti (in fondo era la vita che già conduceva).Timbuctu è un podcast del Post condotto da Marino Sinibaldi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Timbuctu
Ep. 8 - Perché ci attrae la cronaca nera, da Stendhal a Ellroy (e ai femminicidi)

Timbuctu

Play Episode Listen Later Jun 7, 2023 11:45


Nel racconto dei delitti il piacere di esser spettatori intreccia morbosità e desiderio di innocenza. Un racconto esemplare di due femminicidi nell'America degli anni Sessanta mostra una eccitazione collettiva sempre simile a sé stessa ma ogni volta anche figlia del suo tempo.Timbuctu è un podcast del Post condotto da Marino Sinibaldi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Timbuctu
Ep. 7 - Cosa ci insegnano sul talento due geni al lavoro

Timbuctu

Play Episode Listen Later Jun 6, 2023 13:22


Da dove nasce il talento, come si coltiva ma soprattutto come si esprime? Nick Hornby racconta due esempi clamorosi separati da un secolo e mezzo, artisti in campi diversi, con la stessa ossessione: lavorare molto. Anche a costo di essere imperfetti.Timbuctu è un podcast del Post condotto da Marino Sinibaldi Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Timbuctu
Ep. 6 - Il campionato di calcio è finito ma certe partite non finiscono mai

Timbuctu

Play Episode Listen Later Jun 5, 2023 11:04


Alan Sillitoe, “La partita” in “La solitudine del maratoneta”, Minimum Fax.Timbuctu è un podcast del Post condotto da Marino Sinibaldi Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Carrefour de l'Europe
L'Europe au coeur du nouveau trafic mondial de drogue

Carrefour de l'Europe

Play Episode Listen Later Mar 26, 2023 48:30


Le trafic de drogue, un marché évalué à plus de 30 milliards d'euros par an sur le  continent. Même si le cannabis reste de loin la plus consommée et la plus importante économiquement, la cocaïne connait je cite « une explosion qui devrait tous nous mettre en alerte », ce sont les mots du dernier communiqué de l'Office des Nations unies contre la Drogue et le Crime basé à Vienne. Culture en Amérique Latine, et consommation en hausse, et l'Europe en passe de devenir le premier marché mondial.  Nos invités - Clotilde Champeyrache, économiste, maîtresse de conférence au Conservatoire National des Arts et Métiers. Auteure de « Géopolitique des mafias. Entre expansion économique et conquête territoriale », aux éditions Le Cavalier bleu  - Fabrice Rizzoli, docteur en Science politique sur les mafias italiennes, enseignant notamment à Sciences-po Paris. Auteur de « La mafia de A à Z », aux éditions TimBuctu. Président de l'association Crim'HALT. 

Utah Phillips Hosts  - Loafer's Glory /  A Hobo Jungle Of The Mind

From Lake George to Timbuctu, a protracted dither including Judi Bari's scathing rant on Francis Bacon.

women francis bacon judi bari timbuctu
Podcast – ProgRock.com PodCasts
Progrock For Beginners 174: Ft. Banda Belzoni’s Timbuctu and 2018 Music!

Podcast – ProgRock.com PodCasts

Play Episode Listen Later Nov 23, 2022 183:46


Start Artist Song Time Album Year Victor Rivkin Cast (instrumental) 1:33 Subtlefugues 2022 0:03:41 Banda Belzoni Intrigoni 6:23 Timbuctu 2022 0:12:25 Banda Belzoni SCRIVI CON OGNI CAROVANA Pt.3 3:46 Timbuctu 2022 0:16:11 Banda Belzoni La Citta'Della Luce 4:58 Timbuctu 2022 0:24:35 Banda Belzoni IL DISCORSO DEL SE 3:55 Timbuctu 2022 0:30:37 Coma Rossi Stillborn 7:32 […]

music beginners banda belzoni timbuctu
Laser
I manoscritti di Timbuctu

Laser

Play Episode Listen Later Nov 14, 2022 24:37


manoscritti timbuctu
il posto delle parole
Luigi Alfieri "Da Leopoli a Kiev"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jul 15, 2022 33:09


Luigi Alfieri"Da Leopoli a Kiev"in viaggio nella guerra tra Putin e ZelenskyCinquesensi Editorehttps://www.cinquesensi.it/Un instant book ibrido, a mezza strada tra un libro di viaggi comune e un reportage di guerra. Il racconto della quotidianità unito al racconto della devastazione monumentale, alla vita dei profughi. Osservazioni su paesaggi fisici e morali per raccontare cosa è diventato uno dei più bei percorsi turistici europei al tempo della guerra.Da Leopoli, patrimonio mondiale Unesco, capitale della Galizia asburgica, già perla del regno di Polonia, città universitaria per eccellenza, a Kiev la città più antica e più “russa” della stessa Mosca, oggi devastata dalle bombe. E oltre.Dal 3 al 15 maggio 2022 l'autore è passato da Leopoli a Kiev raccogliendo storie e scrivendo in diretta.Viaggiare dentro la guerra con l'elmetto in testa e l'insopportabile giubbotto addosso, sentire l'urlo orribile delle sirene, fermarsi davanti a palazzi un tempo belli ed eleganti ora neri di fumo e ridotti in macerie, vedere le fosse comuni, i ponti crollati, le buche lasciate dalle bombe per le strade, pensare che il prossimo passo potrebbe essere su una mina, che la morte ti sta a fianco, beffarda, ogni giorno, invisibile, ma non astratta, guardare il cielo che è azzurro come a Firenze, a Venezia, a Timbuctù o a Samarcanda, dico azzurro, pacifico, ma tra un attimo potrebbe arrivare un missile a solcarlo, vedere il freddo di una fossa comune, visitare un cimitero pieno di bandiere e ogni bandiera indica un ragazzo di vent'anni morto, stare sulla porta della chiesa e cercare di capire se quella signora che soffre di un dolore senza fondo ma tiene alto uno sguardo fiero, stringe le rose rosse tra le braccia come se fosse il corpo del suo bambino… beh, tutto questo è diverso dalla vita di tutti i giorni in Europa. È diverso da stare in un pub di Londra o in un dehor di Torino o in un bistrot di Parigi, a tremila chilometri dalla guerra, davanti al tuo giornale, semplicemente leggendo di cose lontane, senza sentire gli odori, senza vedere i colori, senza udire i rumori, senza provare ansie e paure che ti fanno assorbire la presenza della morte come una cosa sicura, che esiste, sta lì e ti può portare nel buio freddo di una tomba anonima in qualsiasi momento. Quando la sicurezza quotidiana di vivere protetti dalla normalità, come la marmotta in letargo vive protetta dalla sua tana, scompare, allora il pensiero si spinge oltre, varca nuovi confini, affronta nuove domande.Ti chiedi davvero cosa sia la vita.Luigi AlfieriGià giornalista della Stampa di Torino e caporedattore della Gazzetta di Parma è autore di 12 libri di carattere storico, letterario e di viaggio, pubblicati con editori quali Guanda e Mazzotta e di diversi lungometraggi.In questi mesi difficili ha organizzato due spedizioni umanitarie a Leopoli, recandosi di persona a vivere e condividere la tremenda realtà dell'invasione russa dell'Ucraina. Il primo frutto di questa sua esperienza immersiva sono stati alcuni apprezzati servizi giornalistici dal taglio inedito. In maggio ha realizzato un lungo viaggio attraverso le città martire dell'Ucraina, Bucha, Irpin, Makar'ev, Chernihiv, Chernobyl, Hostomel. Questo libro è la somma delle tre esperienze in questa nazione, un fiore calpestato dalla storia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Eric Salerno "Orizzonti perduti, orizzonti ritrovati"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 21, 2021 22:24


Eric Salerno"Orizzonti perduti, orizzonti ritrovati"Il Saggiatorehttps://www.ilsaggiatore.com/Una pista nel deserto, una traccia effimera ma affidabile percorsa nei millenni da viaggiatori berberi, tuareg, occidentali. Una carretera accidentata che dai templi maya porta a un'Acapulco dalle spiagge affollatissime. Un sentiero di giovani pellegrini alla ricerca di se stessi che si snoda fra le montagne dell'Afghanistan e Katmandu attraverso il mitico passo Khyber. Rotte che oggi non si possono più percorrere: il Sahel e il Sahara sono costellati di avamposti militari impegnati in una vana lotta ai trafficanti di esseri umani, le carreteras del Centroamerica sono autostrade contese dai narcos, scollinare il Khyber vuol dire consegnarsi ai sequestratori. Questi orizzonti sono perduti.Eppure ci sono anche orizzonti ritrovati. Il Sud asiatico non puzza più di napalm. Sul delta del Mekong le canoe dei turisti procedono incolonnate. Le immagini del tempio di Angkor sono punteg- giate dai colori delle magliette dei visitatori – ma attenzione a non uscire dai percorsi segnalati: il rischio di saltare in aria per le mine antiuomo disseminate da vent'anni di guerre americane non è una leggenda. Le sponde orientali del Mar Rosso, inaccessibili fino a non molto tempo fa, sono una lunga striscia di stabilimenti balneari – forse l'esempio più eclatante del turismo mordi e fuggi, volutamente ignaro delle violenze che si compiono a pochi chilometri di distanza.Eric Salerno consegna a Orizzonti perduti, orizzonti ritrovati le proprie riflessioni sul viaggio. Cacciato con i genitori dal Bronx maccartista e approdato alle colonne romane di Paese Sera, ha scelto il giornalismo per osservare con i propri occhi quello che succedeva, vicino e lontano. Dall'amato Sahara solcato a bordo di una scalcagnata Fiat Campagnola alle isole Bikini, pattumiera delle scorie dei test nucleari, dalla Palestina dell'intifada alla Cina convertita al capitalismo, Salerno ha incominciato presto a girare il mondo e l'ha visto trasformarsi. E oggi non nega la propria preoccupazione: lo stiamo distruggendo, con le nostre guerre, la nostra avidità, la nostra incuria. Il suo augurio è affidato a un cartello piantato alle pendici dell'Uluru, la montagna sacra degli aborigeni australiani: «Questo è un posto speciale. Siate consapevoli. Camminate tranquillamente. Calpestate con leggerezza».Eric Salerno ha percorso le strade di tutto il mondo con il passo del viandante, lo sguardo del giornalista e la giusta dose di incoscienza. In questo diario di viaggio e di vita racconta tutti i luoghi che la follia umana ha reso inaccessibili; e tutti quelli di cui invece ci siamo riappropriati.Eric Salerno (New York, 1939), giornalista, inviato speciale, esperto di questioni africane e mediorientali, è stato corrispondente del Messaggero da Gerusalemme per quasi trent'anni. Nel 1961 ha portato i Peanuts di Charles M. Schulz in Italia. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Guida al Sahara (SugarCo, 1974), Fantasmi sul Nilo (SugarCo, 1979), Israele. La guerra dalla finestra (Editori Riuniti, 2002), Genocidio in Libia (manifestolibri, 2005), Mosè a Timbuctù (manifestolibri, 2006). Per il Saggiatore sono usciti Uccideteli tutti (2008), Mossad base Italia (2010), Rossi a Manhattan (2013), Intrigo (2016) e Dante in Cina (2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Relative Disasters
Relative Disasters, Episode 2 - Mansa Musa and the Cairo Economic Crash of 1324

Relative Disasters

Play Episode Listen Later Dec 14, 2020 45:29


Our second episode is all about the economic crash that hit Cairo in 1324. You'll hear all about The World's Richest Man Ever - Mansa Musa, King of the Mali Empire - and his spending habits, what to shop for in a trade economy, why salt was once as valuable as gold, where to go to school in Timbuctu, and exactly how many $10000 hot dogs it takes to cause an economic crisis.

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così
Come funziona la propaganda sul coronavirus

AL CORONAVIRUS i cristiani rispondono così

Play Episode Listen Later Nov 17, 2020 8:21


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6357COME FUNZIONA LA PROPAGANDA SUL CORONAVIRUSLa favola di Esopo dove il pastorello grida ''Al lupo, al lupo'' se raccontata con toni diversi produrrà effetti opposti (come accade oggi con il governo che genera il panico... poi con il vaccino tutti saranno tranquillizzati, ma si inizierà con un nuovo panico)di Tommaso ScandroglioC'era una volta un pastorello che di notte doveva sorvegliare le pecore affidate a lui dal padre. Ma il pastorello si annoiava a morte durante quelle lunghe veglie. Allora si inventò uno scherzo. Nel cuore della notte si mise a gridare: «Al lupo! Al lupo!». Tutti gli abitanti del villaggio si svegliarono al suono di quelle grida e accorsero in suo aiuto. Il pastorello al vederli sopraggiungere si mise a ridere a crepapelle. Gli abitanti del villaggio, accortisi che era tutto uno scherzo, se ne tornarono contrariati alle loro case. Lo scherzo era riuscito così bene, a parere del pastorello, che costui lo ripetette la notte seguente. Il copione fu il medesimo: alle grida di aiuto provenienti dal pascolo tutti accorsero trafelati. Nuovamente la burla provocarono accessi di risa nel pastorello e nuovamente gli abitanti del villaggio, compreso che era un tranello inventato per prendersi gioco di loro, fecero ritorno alle loro abitazioni molto arrabbiati. Anche nelle notti seguenti il pastorello gridò «Al lupo! Al lupo!» e, ogni volta, i poveri abitanti del villaggio accorsero da lui per aiutarlo, ma invano. Finché una notte il lupo venne per davvero, il pastorello si sgolò gridando «Al lupo! Al lupo!», ma nessuno venne, credendo che fosse l'ennesimo scherzo del pastorello, il quale, ahilui, fu mangiato dal lupo. Fine.Raccontiamo questa versione stringata della celebre favola di Esopo in un altro modo.SECONDA VERSIONEC'era una volta un pastorello che di notte doveva sorvegliare le pecore affidate a lui dal padre, uomo burbero e duro di cuore. Il pastorello era un ragazzo dall'intelligenza vivace ed acuta, sprecato per quel lavoro che lo vedeva impegnato nelle ore notturne tra l'olezzo delle pecore. La sua mente brillante partorì una simpatica burla, tanto per vincere la noia di quelle ore notturne. Una notte si mise a gridare: «Al lupo! Al lupo!». Tutti gli abitanti del villaggio si svegliarono al suono di quelle grida e accorsero in suo aiuto. Il pastorello al vederli sopraggiungere si mise a ridere a crepapelle. Gli abitanti del villaggio accortisi che era tutto uno scherzo, se ne ritornarono contrariati alle loro case, troppo rozzi e ignoranti per apprezzare l'originalità e l'humor della burla inventata dal geniale pastorello. Questi, anche per punire giustamente tanta insensibilità, ripetette lo scherzo nelle notti seguenti ottenendo lo stesso risultato: gli abitanti del villaggio accorrevano e se ne andavano a casa sempre più arrabbiati, prova inconfutabile della loro invincibile ottusità. Una notte però il lupo venne per davvero, il pastorello si sgolò gridando «Al lupo! Al lupo!», ma nessuno venne credendo che fosse l'ennesimo scherzo del pastorello, il quale, ahilui, fu mangiato dal lupo. Accortisi la mattina seguente della tragedia, gli abitanti del villaggio insieme al padre di lui si dolsero immensamente della grave perdita e maledissero la loro diffidenza che aveva causato la morte del povero e geniale pastorello. Fine.IMPERCETTIBILI DIFFERENZECome il lettore avrà notato il fatto narrato dalle due versioni è il medesimo: un pastorello finge che ci sia un lupo che vuole mangiare le pecore del suo gregge, gli abitanti del villaggio accorrono in suo aiuto eccetto proprio in quella occasione in cui il lupo sopraggiunge veramente e mangia il giovane. Cosa c'è di diverso tra le due versioni? Alcuni particolari che ritraggono il pastorello e gli abitanti del villaggio in modo differente. Nella prima versione, il pastorello paga giustamente per il suo scherzo stupido, facendo comprendere al lettore che, chi mente sempre, poi, allorché dirà la verità, non verrà creduto. Nella seconda versione il pastorello risulta essere vittima della stupidità e diffidenza della sua gente. Il pastorello in breve da colpevole diventa vittima, da stupido diventa acuto e, al contrario, gli abitanti del villaggio da vittime diventano colpevoli e da persone per bene diventano stupidi ed indifferenti. È sufficiente raccontare lo stesso fatto in modo diverso.Dunque rilevante è la narrativa.VENIAMO AI NOSTRI GIORNIQual è la narrativa dominante oggi sul Covid? Una narrativa terrorizzante e ansiogena, costruita dal governo e dai media in modo incredibilmente omogeneo: i numeri dei positivi salgono quotidianamente, così come i decessi, gli ospedali sono sotto pressione e le terapie intensive si stanno saturando. Il popolino assorbe acriticamente questa narrativa e la replica intatta e spesso senza colpa: il sig. Rossi, infatti, non è tenuto ogni giorno a spulciarsi tutti i dati scientifici, a verificare percentuali e curve. Insomma il sig. Rossi fa il lattoniere mica l'epidemiologo. Un aneddoto: una signora, borse della spesa in mano, viene intervistata per strada da una giornalista di un Tg di una rete pubblica. La signora si lamenta che sono tutti in giro. E lei? Esempio perfetto della inculturazione massificante sul Covid provocata dai media e che ha prodotto qualche milione di obbedienti replicanti che, lo ripetiamo, spesso lo sono loro malgrado. Tanto perfettamente replicanti che imputano agli altri colpe che loro stessi stanno compiendo.Torniamo al potere della narrazione. Oggi il registro è stabile sul tono «drammatico». Basterebbe cambiare narrativa mettendo l'accento su altri fatti (la percentuale degli asintomatici e pauci sintomatici, quella riferita ai decessi e ricoverati, la curabilità di questo virus, etc.) e lo stato d'animo collettivo si rasserenerebbe. Ma così non è: i toni della narrazione sono foschi e spietati. Invece domani, perché così si è già deciso, la narrativa virerà sul tono «fiducioso». Infatti il vaccino ci salverà tutti. Poco importa se non sarà efficace, se forse arrecherà più danni che benefici, se non basterà per tutti, se ci vorranno mesi per avere una copertura vaccinale estesa. Si è già stabilito che il vaccino è il salvatore e così dovrà essere. Sarà sufficiente mettere l'accento sugli aspetti positivi e occultare quelli negativi, così come si sta facendo oggi ma alla rovescia.Ecco quindi le due narrative antitetiche: oggi tutti noi possiamo morire, domani tutti noi possiamo salvarci. Questa narrativa ovviamente influenzerà il percepito collettivo sul fenomeno Covid, ossia l'approccio psicologico della gente alla pandemia. Attualmente, come già accennato, lo stato d'animo generale è di grande apprensione; verso dicembre-gennaio alla notizia delle prime vaccinazioni (ne basterà una, a dire la verità, anche fatta a Timbuctu) la narrativa di regime, informata da toni positivi, inizierà a rasserenare gli animi, ma elementi di preoccupazione rimarranno ugualmente; verso marzo-aprile si innescherà un climax, un crescendo vertiginoso verso la luce che parrà avere il suo culmine in estate, ma così non sarà perché l'apogeo della felicità sarà raggiunto verso l'autunno inoltrato, quando, se così accadrà, la copertura vaccinale sarà assai estesa (ma, parallelamente, durante questi mesi si svilupperà una narrativa sempre più preoccupata per la crisi economica).Qual è dunque - è proprio il caso di dirlo - la morale della favola? Poco importano i fatti, importa come li racconti. Titolo originale: Al lupo! Al lupo!: il governo ci plagia con la sua narrativaFonte: La Nuova Bussola Quotidiana, 14-11-2020Pubblicato su BastaBugie n. 691

il posto delle parole
Marco Aime "Dialoghi sull'uomo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 19, 2020 25:34


Marco Aime"Dialoghi sull'uomo"https://www.dialoghisulluomo.it/Domenica 24 maggio, ore 18, l'antropologo Marco Aime e il giornalista e scrittore Gad Lerner si confronteranno sul tema Parlare in tempi oscuri: nuovi confini e nuovi razzismi in diretta streaming FB, YT La lingua è un fondamentale testimone della propria epoca, una cartina di tornasole dello spirito dei tempi in cui viviamo. Quando il linguaggio si impoverisce, come è accaduto nelle retoriche mediatiche e politiche degli ultimi anni, è perché il pensiero si è impoverito. Abbiamo tutti perso qualcosa. Come scrisse Albert Camus: «Nominare male le cose, è partecipare all'infelicità del mondo». Se il numero di parole usate diminuisce, si riduce anche il mondo in cui viviamo, si fa più stretto, incolore, grigio. Quando tutti pensano allo stesso modo, è perché si pensa poco. In un tempo che sta tracciando nuovi confini, nuove alterità e diversità, nuovi razzismi una riflessione sulla centralità del linguaggio per la convivenza e il dialogo.Marco Aime insegna Antropologia culturale all'Università di Genova. Ha condotto ricerche sulle Alpi e in Africa Occidentale (Benin, Burkina Faso, Mali). Ha pubblicato favole per ragazzi, testi di narrativa e saggi, tra cui: Le radici nella sabbia (EDT, 1999); Il primo libro di antropologia (2008); L'altro e l'altrove (con D. Papotti, 2012); La fatica di diventare grandi (con G. P. Charmet, 2014) per Einaudi; Verdi tribù del Nord (Laterza, 2012); African graffiti (Stampa Alternativa, 2012); Gli specchi di Gulliver (2006); Timbuctu (2008); Il diverso come icona del male (con E. Severino, 2009); Gli uccelli della solitudine (2010); Cultura (2013); L'isola del non arrivo (2018) per Bollati Boringhieri; La macchia della razza (2013); Etnografia del quotidiano (2014) per elèuthera; Tra i castagni dell'Appennino. Conversazione con Francesco Guccini (2014); Senza sponda (2015) per UTET; Comunità (il Mulino, 2019), Classificare, separare, esclude. Razzismi e identità (Einaudi, 2020). Ha curato Atlante delle frontiere (2018, Add editore).Marco Aime"Classificare, separare, escludere"Razzismi e identitàEinaudi Editorehttps://www.einaudi.it/Il razzismo è un fenomeno diffuso e insinuante, che si incarna in forme sempre nuove, piú o meno gravi, nei diversi contesti storici, sociali e culturali. I pregiudizi, le esclusioni, l'odio e la paura dell'altro sembrano essere una costante del comportamento umano.Il primo gesto della costruzione dell'identità sembra essere quello di tracciare una linea tra «Noi» e gli «Altri», classificando chi va separato ed eventualmente rifiutato. Il volume affronta questa complessa questione da angolazioni diverse, ripercorrendo dapprima le molteplici forme storiche di razzismo nel contesto europeo, per poi adottare una prospettiva piú ampiamente antropologica, utile a individuare il confine, incerto e mobile, che separa quelle che possono essere considerate forme autentiche da altri tipi di avversione verso l'altro. Infine, l'autore intreccia queste due prospettive con quella della politica, per spiegare le nuove declinazioni del razzismo contemporaneo, figlio di quello passato, ma forte di caratteristiche inedite e sfuggenti, adattate ai tempi attuali, quando le costruzioni identitarie, basate su un principio di autoctonia, vengono sempre piú strumentalizzate e tradotte in azioni xenofobe violente.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Such a Time of It They Had Podcast
Such a Time of It They Had - Chapter 2 Inauspicious Global Health Ventures

Such a Time of It They Had Podcast

Play Episode Listen Later Jul 12, 2018 33:05


Ch 2 Inauspicious Global Health Ventures... Dr Mungo Park was a Romantic surgeon from Scotland, passionate to explore the Niger River, the one that flows past the fabled city of Timbuctu. Dr Joseph Ritchie was a Romantic surgeon from England, who wanted to explore the same river, approaching it from the north - that is, across the Sahara Desert. In the process, both lost - or perhaps ignored - their first calling: to care for those who were ill, to at least bring them comfort if they could not cure them. In those days, there was very little romantic about the surgery of the day: it had separated itself from barbers only one generation earlier. But exploring was very romantic - and so was dying young. Both died young without ever finding out where the Niger River went, and without contributing anything to the global health of their day. These were early global health ventures, inauspicious beginnings to the profession. Lord have mercy. Send me your reactions at raymondvdowning@gmail.com. Visit my website at https://globalhealth757.wordpress.com/    

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Snippet di venerdì 10/11/2017

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Play Episode Listen Later Nov 10, 2017 60:01


puntata nr 84..Si inizia con “Private Number” di Judy Clay e William Bell del 1968,..campionata da artisti del calibro dei Nightmares on Wax, Timbaland..passando dagli svedesi Timbuctu e non solo...Si alzano i bpm con “Liquid Spirit” di Gregory Porter e i suoi..fortunati remix, dal sapore elettronico. Infine ci si rilassa un po'..con Desmon Dekker e la sua “007 (Shanty town)” 1967 e un minimix di..brani che girano sul fortunato riddim…..soul/hip-hop/remix/reggae

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Snippet di ven 10/11

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Play Episode Listen Later Nov 9, 2017 60:01


puntata nr 84..Si inizia con “Private Number” di Judy Clay e William Bell del 1968,..campionata da artisti del calibro dei Nightmares on Wax, Timbaland..passando dagli svedesi Timbuctu e non solo...Si alzano i bpm con “Liquid Spirit” di Gregory Porter e i suoi..fortunati remix, dal sapore elettronico. Infine ci si rilassa un po’..con Desmon Dekker e la sua “007 (Shanty town)” 1967 e un minimix di..brani che girano sul fortunato riddim…..soul/hip-hop/remix/reggae

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Snippet di ven 10/11

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Play Episode Listen Later Nov 9, 2017 60:01


puntata nr 84..Si inizia con “Private Number” di Judy Clay e William Bell del 1968,..campionata da artisti del calibro dei Nightmares on Wax, Timbaland..passando dagli svedesi Timbuctu e non solo...Si alzano i bpm con “Liquid Spirit” di Gregory Porter e i suoi..fortunati remix, dal sapore elettronico. Infine ci si rilassa un po’..con Desmon Dekker e la sua “007 (Shanty town)” 1967 e un minimix di..brani che girano sul fortunato riddim…..soul/hip-hop/remix/reggae

Esteri
Esteri di martedì 27/09/2016

Esteri

Play Episode Listen Later Sep 27, 2016 28:30


..1-Stati Uniti: Hillary Clinton ha dominato il primo dibattito contro Donald Trump. Ma quanto vale ..una sfida televisiva in questa campagna anomala ? ..( Rassegna stampa) ..2-” siamo stanchi della guerra. chiediamo perdono a tutte le vittime”: a Cartagena firma storica tra il presidente Colombiano e il leader delle Farc. ..( Emanuele Valenti)..3-Brexit, migranti, crescita: l'Unione Europea inaugura una delle stagioni più difficili della sua storia. ..( Alessandro Principe) ..4-la denuncia di Oxfam: omicidi e sfratti, le armi usate dalle multinazionali nella corsa globale alla terra. Nello Sri lanka lo sviluppo turistico a costi di espropri. ( Intervista a Roberto Barbieri Oxfam Italia) ..5-La distruzione di Timbuctu, un crimine di guerra...All'Aja condannato a 9 anni di carcere un jihadista del Mali. ( Raffaele Masto) .. 6-” dava consigli su come  aggirare le regole del calciomercato”. Bufera sul Ct della Nazionale inglese.Sam Allardyce che rischia l'esonero. ( Dario Falcini)

Esteri
Esteri di mar 27/09

Esteri

Play Episode Listen Later Sep 26, 2016 28:30


..1-Stati Uniti: Hillary Clinton ha dominato il primo dibattito contro Donald Trump. Ma quanto vale ..una sfida televisiva in questa campagna anomala ? ..( Rassegna stampa) ..2-” siamo stanchi della guerra. chiediamo perdono a tutte le vittime”: a Cartagena firma storica tra il presidente Colombiano e il leader delle Farc. ..( Emanuele Valenti)..3-Brexit, migranti, crescita: l'Unione Europea inaugura una delle stagioni più difficili della sua storia. ..( Alessandro Principe) ..4-la denuncia di Oxfam: omicidi e sfratti, le armi usate dalle multinazionali nella corsa globale alla terra. Nello Sri lanka lo sviluppo turistico a costi di espropri. ( Intervista a Roberto Barbieri Oxfam Italia) ..5-La distruzione di Timbuctu, un crimine di guerra...All'Aja condannato a 9 anni di carcere un jihadista del Mali. ( Raffaele Masto) .. 6-” dava consigli su come  aggirare le regole del calciomercato”. Bufera sul Ct della Nazionale inglese.Sam Allardyce che rischia l'esonero. ( Dario Falcini)

Esteri
Esteri di mar 27/09

Esteri

Play Episode Listen Later Sep 26, 2016 28:30


..1-Stati Uniti: Hillary Clinton ha dominato il primo dibattito contro Donald Trump. Ma quanto vale ..una sfida televisiva in questa campagna anomala ? ..( Rassegna stampa) ..2-” siamo stanchi della guerra. chiediamo perdono a tutte le vittime”: a Cartagena firma storica tra il presidente Colombiano e il leader delle Farc. ..( Emanuele Valenti)..3-Brexit, migranti, crescita: l'Unione Europea inaugura una delle stagioni più difficili della sua storia. ..( Alessandro Principe) ..4-la denuncia di Oxfam: omicidi e sfratti, le armi usate dalle multinazionali nella corsa globale alla terra. Nello Sri lanka lo sviluppo turistico a costi di espropri. ( Intervista a Roberto Barbieri Oxfam Italia) ..5-La distruzione di Timbuctu, un crimine di guerra...All'Aja condannato a 9 anni di carcere un jihadista del Mali. ( Raffaele Masto) .. 6-” dava consigli su come  aggirare le regole del calciomercato”. Bufera sul Ct della Nazionale inglese.Sam Allardyce che rischia l'esonero. ( Dario Falcini)

Esteri
Esteri di ven 05/02

Esteri

Play Episode Listen Later Feb 4, 2016 28:25


1-Siria: Offensiva dell'esercito regolare nella regione di Aleppo. Decisivo l'appoggio aereo russo...2-Per un giorno l'Avana capitale del cristianesimo. ..Storico incontro il 12 febbraio nella capitale cubana tra papa Francesco e il patriarca Kirill di Mosca. ( Intervista a Giacomo Galeazzi La Stampa) 3-Mali: Timbuctu celebra oggi la ricostruzione dei suoi mausolei distrutti dai Jihadisti. 4-Egitto: domani il corpo di Giulio Regeni a Roma. ( In diretta Laura cappon ) 5-La democrazia alla prova: sotto osservazioni i paesi dell'America Latina che hanno scelto governi di destra. 6-Let's groove: è morto Maurice White, il fondatore degli Earth Wind & Fire. Con i suoi 100 milioni di album venduti, la band di Memphis diventò il simbolo della lotta contro i tabù razziali. 7-Football: domenica sera l'America si fermerà per il Superbowl. Oltre 130 milioni davanti alla tv per la cinquantesima edizione. ( Dario Falcini )

Esteri
Esteri di ven 05/02

Esteri

Play Episode Listen Later Feb 4, 2016 28:25


1-Siria: Offensiva dell'esercito regolare nella regione di Aleppo. Decisivo l'appoggio aereo russo...2-Per un giorno l'Avana capitale del cristianesimo. ..Storico incontro il 12 febbraio nella capitale cubana tra papa Francesco e il patriarca Kirill di Mosca. ( Intervista a Giacomo Galeazzi La Stampa) 3-Mali: Timbuctu celebra oggi la ricostruzione dei suoi mausolei distrutti dai Jihadisti. 4-Egitto: domani il corpo di Giulio Regeni a Roma. ( In diretta Laura cappon ) 5-La democrazia alla prova: sotto osservazioni i paesi dell'America Latina che hanno scelto governi di destra. 6-Let's groove: è morto Maurice White, il fondatore degli Earth Wind & Fire. Con i suoi 100 milioni di album venduti, la band di Memphis diventò il simbolo della lotta contro i tabù razziali. 7-Football: domenica sera l'America si fermerà per il Superbowl. Oltre 130 milioni davanti alla tv per la cinquantesima edizione. ( Dario Falcini )

Hollywood Party
HOLLYWOOD PARTY del 04/02/2015 - WHILPLASH E TIMBUCTU

Hollywood Party

Play Episode Listen Later Feb 4, 2015 42:36


Scarica il programma

Soundings
Seen and Heard: Voices from Ghana’s Orphanages

Soundings

Play Episode Listen Later Dec 9, 2014 26:06


In the past few decades, orphans in Africa have become defined by snapshots: snapshots of jutting ribs, ragged clothes, hopeless eyes. Those images have become the face of international charity work and have helped drive the idea that we should send resources to help. But there are things that can’t be captured in snapshots. In this story, Christine Chen travels to the West African country of Ghana, to talk with the people directly involved with orphan care there—the social workers, orphanage directors, families, and kids. There, she encounters narratives that put an unexpected twist on our understanding of orphanages—and push us to reconsider our assumptions about the children living inside them. This project was supported by a Braden Grant from Stanford Storytelling Project. For more information about the Braden Grant for the Study of Oral Narrative, go here: http://web.stanford.edu/group/storytelling/cgi-bin/joomla/index.php/grants.html Producer: Christine Chen Featuring: Samuel Anaglate, Helena Obeng-Asamoah, Akosua Marfo, Emmanuel, Richmond, Hannah Special thanks to: Christy Hartman Sounds: Music: A Smile for Timbuctu, Chris Zabriskie, Lee Rosevere Image courtesy of Brandee Cooklin

Dialoghi di Pistoia | Lezioni e conferenze
Marco Aime | Lontano da dove? Diverso da chi? Il viaggio e l'immaginario | Dialoghi di Pistoia 2013

Dialoghi di Pistoia | Lezioni e conferenze

Play Episode Listen Later May 26, 2013 59:21


Quasi sempre un viaggio nasce da un racconto e, spesso, un viaggio finisce in un racconto. Sia esso fatto di parole o di immagini, fisse o in movimento, ma sempre un racconto. Racconti che si intrecciano e si sommano fino a creare degli immaginari in cui noi tutti ci muoviamo quando pensiamo di partire per una meta. Nascono così le costruzioni dell’altrove e dell’altro, a volte mitizzati, fino a diventare mitici. Immagini e parole che finiscono per costruire una geografia del pensiero, un atlante sentimentale in cui ogni luogo finisce per rispondere a una nostra esigenza interiore, a un nostro bisogno sociale, alla necessità di definire chi siamo e dove viviamo. Così nascono i miti della lontananza, come nel caso di Timbuctu, sempre a cavallo tra realtà e immaginazione, o quelli dell’esotico, che dipingono in modo spesso anacronistico popolazioni lontane da noi, condannandole a un eterno primitivismo, comodo da pensare per noi occidentali.

Kataribe
KATARIBE del 16/08/2012 - Mali - parte 1

Kataribe

Play Episode Listen Later Aug 16, 2012 18:50


Destinazione Africa: il Mali - Come orientarsi a Bamako - L'afu - afu è sempre in agguato - Luci e ombre di Timbuctu

mali timbuctu