Podcasts about dell'afghanistan

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Best podcasts about dell'afghanistan

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il posto delle parole
Giovanni Porzio "I sentieri del jihad"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 7, 2024 30:13


Giovanni Porzio"I sentieri del jihad"Viaggio nel fondamentalismo islamicoManni Editoriwww.mannieditori.itA Gaza scavalcai le macerie di un edificio bombardato per fotografare una donna anziana, vestita di nero, intenta a diliscare dei minuscoli pesci in un catino di alluminio. Alle sue spalle un nugolo di bambini razzolava sul pavimento di una stanza piena di materassi e montagne di biancheria. Da un lato, appoggiato su una seggiola, c'era il ritratto incorniciato di un ragazzo sorridente, con un accenno di barba sulle guance. «Mio figlio» proclamò con orgoglio. «Siamo fortunati ad avere un martire in famiglia. Alla fine del Ramadhan abbiamo ricevuto 2.000 dollari».Giovanni Porzio ha iniziato a viaggiare nel mondo arabo quando era ragazzo, e poi è diventato reporter, come giornalista e fotografo, dalle aree più calde del pianeta.Da quarant'anni in prima linea, si è arrampicato con i guerriglieri sulle montagne dell'Eritrea e dell'Afghanistan, ha vissuto i bombardamenti di Beirut, ha attraversato i campi minati in Angola e in Mozambico, è entrato in uno dei covi di al-Qaida, era a Bassora durante l'operazione Desert Storm dove è stato fatto prigioniero dalle guardie rivoluzionarie di Saddam Hussein.Vivere e osservare da quel punto di vista gli ha consentito di avere una visione globale e articolata, e in questo libro ci racconta la storia dell'Islam più estremo, le responsabilità dell'Occidente, i kamikaze e il terrorismo, la povertà, il regime dei califfi e dei taliban, la condizione delle donne.La nascita, l'ideologia, l'espansione, le ramificazioni dell'internazionale jihadista in un libro in cui s'intrecciano cronaca, personaggi politici, narrazioni di viaggio, incontri con profughi, anziani, donne e bambini: le vittime di tutte le guerre.Un viaggio nell'universo del jihad e del fondamentalismo islamico, per comprendere in profondità una delle polveriere della nostra epoca.Giovanni Porzio è nato nel 1951 a Milano, dove vive.Giornalista, scrittore e fotoreporter, è stato per trent'anni inviato del settimanale “Panorama” e ha viaggiato in tutto il mondo seguendo i principali conflitti in Africa, Medio Oriente, Asia, Europa, Centro e Sud America. Dal 2010 collabora con “il Venerdì di Repubblica”.Ha ricevuto molti premi nazionali e internazionali per i reportage e ha realizzato mostre delle sue fotografie all'Avana, a Milano, a Trieste, al Festival della Fotografia Etica di Lodi e al Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia. Ha pubblicato una decina di libri di saggistica e narrativa.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

QuattroZero
Indovina chi (S04 E05)

QuattroZero

Play Episode Listen Later Oct 13, 2023 68:24


Siamo pazzi per Vladimir Sanosyan, apprezziamo il lavoro svolto da Majid Mortezaei (CT iraniano dell'Afghanistan) e conosciamo a memoria tutti i naturalizzati della Georgia. A noi queste cose sembrano normali ma chiediamo il parere di persone esterne. Facciamo anche dei pronostici sulla Serie A, ma assolutamente non a scopo a di lucro.

siamo facciamo indovina dell'afghanistan
Il Mondo
Da dove viene Hamas e come ha cambiato Gaza. Il terremoto non rompe l'isolamento dell'Afghanistan.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Oct 10, 2023 24:41


Hamas ha compiuto il 7 ottobre l'operazione militare e l'azione terroristica contro Israele più sanguinose dalla nascita dello Stato ebraico nel 1948. Il 7 ottobre la provincia di Herat, in Afghanistan, è stata colpita da un terremoto di magnitudo 6,3 che ha provocato quasi tremila vittime. CONPaola Caridi, giornalista e presidente di Lettera 22Junko Terao, editor di Asia di Internazionale Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcast Scrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.

Radio Bullets
15 agosto 2023 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Aug 15, 2023 14:52


A due anni dalla presa dei talebani dell'Afghanistan, questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli

SB OnAir
I diritti sono privilegi se non li hanno tutti - Sessantaduesima puntata

SB OnAir

Play Episode Listen Later Apr 18, 2023 14:07


Care ascoltatrici e cari ascoltatori,vorremmo essere solidali con le donne dell'Afghanistan e di tutte le parti del mondo dove la libertà è solo un sogno. Se condividete anche voi il nostro stesso desiderio di scoperta di una realtà lontana e tragica vissuta da donne e uomini come noi, allora le quattro protagoniste della trasmissione "I DIRITTI SONO PRIVILEGI SE NON LI HANNO TUTTI" vi narreranno le loro storie e canteranno un inno alla libertà di sorelle, amiche, colleghe… “Voglio rendere l'Afghanistan famoso per la sua arte, non per la guerra” - Shamsia Hassani. **" ژن، ژیان، ئازادی "‎ **donna, vita, libertà in kurdo

Daily Five
La donna in Italia e nel mondo. Naufragio senza pace. Essere single costa. TikTok e il farmaco per dimagrire.

Daily Five

Play Episode Listen Later Mar 8, 2023 22:44


Le donne in Italia: tra conquiste e lotte ancora da vincere.Le donne nel mondo: l'inferno dell'Afghanistan e dell'Iran.Naufragio: non c'è pace nemmeno per i morti.La condizione dei single in Italia: a loro la vita costa quasi il doppio.Il farmaco per il diabete che fa anche dimagrire finisce su TikTok. E ora i pazienti che ne hanno bisogno non lo trovano più.Per scriverci: dailyfive@cncmedia.itSeguici su Instagram:@emiliomola1@cnc_mediaDaily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 17:00 con Emilio Mola.Una produzione CNC MediaDirezione creativa e post produzione Likeabee Creative CompanyMusica Giovanni Ursoleo

24 Mattino - Le interviste

Giulia Crivelli conduce 24 Mattino nel periodo delle festività natalizie. Tra i temi di oggi la difficile situazione dell'Afghanistan con l'ultima umiliazione inferta alle donne del paese a cui è stata negata la possibilità di studiare. Poi storie di libri e librerie.

tra poi buio mattino dell'afghanistan
Voce delle Chiese
Quaderno dei 16 giorni contro la violenza 2022

Voce delle Chiese

Play Episode Listen Later Nov 22, 2022 9:25


Con Claudia Angeletti presentiamo il Quaderno dei 16 giorni contro la violenza, ideato e prodotto dalla Fdei Federazione Donne Evangeliche in Italia.Sono infatti 16 i giorni che intercorrono tra il 25 novembre, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, e il 10 dicembre, Giornata Internazionale dei diritti umani. Un percorso che propone ogni anno riflessioni, preghiere, letture di testimonianze e di testi biblici sul tema delle violenze e del contrasto ad esse. Quest'anno il titolo del Quaderno è "Donne sotto attacco - Coraggiose e ribelli". Il fascicolo è dedicato alle donne dell'Iran, dell'Afghanistan e anche dell'Argentina.La notizia dell'uccisione della giovane ventiduenne Mahsa Amini in Iran ha suscitato in noi profondo sdegno - spiega Claudia Angeletti - Abbiamo quindi voluto dedicare questo numero alle donne iraniane e afgane e alla loro coraggiosa ribellione contro regimi. In alcuni luoghi le donne hanno perso alcuni diritti fondamentali che erano stati conquistati con fatica nei decenni precedenti. In alcuni luoghi, più che in altri, le donne sono quindi sotto attacco, ma cercano comunque di ribellarsi con coraggio. Abbiamo anche scelto di pubblicare molte immagini dei lavori di Shamsia Hassani, giovane artista afgana di 33 anni. Shamsia rappresenta le donne attraverso dei graffiti su muri abbattuti e scrostati. Con questi graffiti cerca di dare un messaggio per cambiare una mentalità e il mondo stesso". La pubblicazione si può trovare sul sito Nev.it e anche come inserto cartaceo all'interno del settimanale Riforma.

il posto delle parole
Andrea Monticone "I teschi di Malta"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 25, 2022 15:45


Andrea Monticone"I teschi di Malta"Buendia Bookshttps://www.buendiabooks.it/martedì 25 ottobre alle ore 21.00, al Circolo dei Lettori in Sala Biblioteca (via Bogino 9, Torino) appuntamento con le "Storie di spie”. Andrea Monticone con I Teschi di Malta (Buendia Books) e Maurizio Blini, autore de La congiura del geco (Edizioni del Capricorno) saranno protagonisti di una serata all'insegna delle spy story e del mistero! Dialogherà con gli autori: Gioele Urso. L'incontro è a ingresso libero con prenotazione obbligatoria su torino.circololettori.ihttps://circololettori.it/Nel cuore del Mediterraneo, tra le discoteche del più grande divertimentificio d'Europa, gli antichi forti e gli avveniristici grattacieli, c'è una moderna Casablanca dove si consumano intrighi internazionali e dove la vita non ha valore: benvenuti a Malta.Andrea Monticone, una delle voci più dure e rock del panorama noir, torna con un thriller internazionale ad altissima intensità, I Teschi di Malta. Un romanzo che affonda le sue radici nelle spy story del passato, intrecciando geopolitica, finanza e azione, passando da Malta all'Afghanistan, dalla strage dei migranti nel Mediterraneo ai piani segreti del terrorismo islamista, in uno scenario dove gli avvenimenti di pochi anni fa gettano una luce sinistra sugli eventi attuali.Malta, 2016. Elizabeth Mancini, attivista e ricercatrice angloitaliana, impegnata nella lotta per i diritti dei migranti e fermare le stragi nel Mediterraneo, sparisce all'aeroporto della Valletta, dove era giunta per scrivere un libro su un tema controverso, a metà tra storia e mito,i Teschi di Malta.Suo marito Fabrizio Valori, pilota e reduce dell'Afghanistan, inizia a cercarla, scontrandosi con la polizia locale. Accanto a lui ci sono Marco Psaila, uno scrittore e amico maltese, e Qitta Al Bouzi, poliziotta e agente dei servizi segreti inglesi, affascinante e letale: grazie a loro, Fabrizio scopre che i Teschi sono molto più che una leggenda e un fatto storico, sono un codice per un autentico patto con il diavolo che porta alla Spada, un misterioso finanziere mediorientale, fascinoso e amante del jet set, dietro il quale si staglia l'ombra inquietante dell'Isis.Andrea Monticone (Torino, 1972) è giornalista e romanziere, autore di diversi noir metropolitani che hanno ottenuto importanti riconoscimenti nel corso degli anni. Suoi racconti sono stati pubblicati in Italia e all'estero, dove è stato tradotto anche in lingua araba. Tra le sue opere, Un assist per morire(secondo classificato al Premio Letterario Internazionale Festival Giallo Garda 2019), Drew, La mano del morto e Carne mangia carne, tra le sette opere selezionate dalla prima edizione di “Guarda che storia!”, il nuovo progetto ideato e organizzato da Film Commission Torino Piemonte e Salone Internazionale del Libro di Torino.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

il posto delle parole
Antonio Giustozzi "Il laboratorio senza fine"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 19, 2022 26:56


Antonio Giustozzi"Il laboratorio senza fine"Il ruolo dell'Afghanistan tra passato e futuroMondadori Editorehttps://www.mondadori.it/«L'Afghanistan non era una polveriera che aspettava di esplodere. Non era scritto che dovesse divenire la culla della jihad né dare il via alla propagazione del movimento jihadista a livello globale. Se così è andata a finire è stato per via di una successione di eventi e di decisioni prese da una varietà di attori locali e internazionali dal 1978 in poi.»Antonio Giustozzi, nato a Ravenna, ha conseguito il dottorato di ricerca presso la London School of Economics and Political Science (LSE). È senior research fellow al Royal United Services Institute di Londra e visiting fellow alla London School of Economics di Londra. È autore di numerosi articoli in particolare sull'Afghanistan, nonché di diversi libri pubblicati, tra gli altri, da Columbia University Press e Princeton University Press. I suoi scritti sono apparsi sul «Guardian» e su «la Repubblica».IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Musica
Gli Hazara ed il loro genocidio da parte dei talebani

Musica

Play Episode Listen Later Oct 10, 2022 17:54


Fra tutti i popoli dell'Afghanistan, gli Hazara sono ancora oggi quelli più perseguitati dal regime talebano, tanto che possiamo leggere quotidianamente di attentati nei loro confronti; tali violenze, purtroppo, hanno una storia lunga iniziata a fine ‘800Trovate tutti i link qui: https://linktr.ee/mediorientedintorni, ma, andando un po' nel dettaglio: -tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo video. - podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente

Radio Bullets
26 settembre 2022 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Sep 26, 2022 18:19


Iran: 10 giorni di proteste, uccisa Hadith Najafi. Il partito riformista chiede la fine dell'obbligo al velo. A Elon Musk il via libera per attivare il servizio internet Starlink agli iraniani. Stati Uniti: Revocata la designazione dell'Afghanistan come maggiore alleato non NATO. Algeria: AI chiede la liberazione dell'attivista a cui è stato concesso lo status di rifugiato in Tunisia. Cina: braccialetti elettronici per monitorare le emozioni degli autisti di autobus e infine il clima, tra tifoni, alluvioni e uragani. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Radio Bullets
26 settembre 2022 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Sep 26, 2022 18:19


Iran: 10 giorni di proteste, uccisa Hadith Najafi. Il partito riformista chiede la fine dell'obbligo al velo. A Elon Musk il via libera per attivare il servizio internet Starlink agli iraniani. Stati Uniti: Revocata la designazione dell'Afghanistan come maggiore alleato non NATO. Algeria: AI chiede la liberazione dell'attivista a cui è stato concesso lo status di rifugiato in Tunisia. Cina: braccialetti elettronici per monitorare le emozioni degli autisti di autobus e infine il clima, tra tifoni, alluvioni e uragani. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Millevoci
I fantasmi dell'Afghanistan un anno dopo (3./3)

Millevoci

Play Episode Listen Later Aug 8, 2022 54:41


dopo anno fantasmi dell'afghanistan
Radio Bullets
21 luglio 2022 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jul 21, 2022 16:32


Onu: i talebani hanno violato centinaia di diritti umani da quando hanno preso il controllo dell'Afghanistan. Sri Lanka: il parlamento elegge Wickremesinghe presidente, il paese pronto a nuove proteste. HRW: Le donne indonesiane oppresse dai codici di abbigliamento. La Turchia attacca resort in Iraq, donne e bambini tra le vittime. Israele e Palestina: dopo quasi due decenni l'Idf ammette di usare droni armati negli attacchi aerei. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Radio Bullets
21 luglio 2022 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jul 21, 2022 16:32


Onu: i talebani hanno violato centinaia di diritti umani da quando hanno preso il controllo dell'Afghanistan. Sri Lanka: il parlamento elegge Wickremesinghe presidente, il paese pronto a nuove proteste. HRW: Le donne indonesiane oppresse dai codici di abbigliamento. La Turchia attacca resort in Iraq, donne e bambini tra le vittime. Israele e Palestina: dopo quasi due decenni l'Idf ammette di usare droni armati negli attacchi aerei. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Racconti di Storia Podcast
I Signori Della Guerra

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Jul 15, 2022 20:47


Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinPartiamo da un film: Lord Of War, e parliamo di un fenomeno dalle radici antiche, ma sempre attuale, i signori della guerra.Dalla Germania del secondo Reich con il Kaiser Guglielmo II, alla Cina post imperiale, passando dalla Liberia di Charles Taylor, sotto processo al Tribunale Dell'Aja, la Somalia degli anni 90 e la lunga storia travagliata dell'Afghanistan, senza dimenticare una delle terre piu' martoriate del Medio Oriente: il Libano.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Globally
Da che parte sta l'India tra Russia e l'Occidente?

Globally

Play Episode Listen Later Jun 24, 2022 22:56


In questo nuovo episodio, Silvia Boccardi e Francesco Rocchetti parlano di energia e gas e del terremoto che ha colpito gravemente l'est dell'Afghanistan. Infine, con Nicola Missaglia, esperto di India dell'ISPI, parlano del ruolo ambiguo dell'India, corteggiata dai Paesi del G7 mentre compra carbone russo a prezzi stracciati. Ascolta Grano, il podcast di Will sui soldi: https://shor.by/NuTC

News dal pianeta Terra
Come ci siamo ricordati dell'Afghanistan

News dal pianeta Terra

Play Episode Listen Later Jun 24, 2022 8:27


Un terremoto di magnitudo 6,1 ha scosso l'Afghanistan provocando più di 1.000 morti e migliaia di feriti. La situazione è stata persino peggiorata da piogge torrenziali che hanno rallentato la macchina dei soccorsi e isolato ulteriormente le aree colpite.Marina Pierri ci racconta la transizione dell'attore transgender Elliot Page nella serie tv The Umbrella Academy.

SBS Italian - SBS in Italiano
Afghanistan, "le crisi sono multiple"

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jun 23, 2022 20:58


È quasi passato un anno dalla rapida riconquista dell'Afghanistan da parte del regime talebano, dopo quasi 20 anni di guerra e occupazione occidentale. 

afghanistan sono crisi dell'afghanistan
Valigia Blu
Il tradimento dell'Occidente, il futuro dell'Afghanistan

Valigia Blu

Play Episode Listen Later Jun 17, 2022 60:45


Il 15 agosto del 2021 i talebani entrano a Kabul, occupano la capitale, ottengono la fuga del presidente Ghani sostenuto dagli occidentali. Dal palazzo presidenziale annunciano che proclameranno l'Emirato Islamico di Afghanistan, usando lo stesso nome del Paese di prima dell'arrivo degli americani. I talebani sono tornati al potere dopo vent'anni di conflitto che gli Stati Uniti e gli occidentali non sono riusciti a vincere – nonostante abbiano investito miliardi di dollari e perso migliaia di uomini, che si sommano alle centinaia di migliaia di civili uccisi. Com'è stato possibile? Che cosa è successo nei mesi e negli anni che hanno preceduto la caduta di Kabul? Quanto hanno pesato gli errori del passato che a lungo l'Occidente non ha voluto vedere? Chi riempirà il vuoto politico-diplomatico che gli Stati Uniti si sono lasciati dietro? Chi sono i nuovi talebani e quanto possono dirsi nuovi? Su cosa poggia il loro consenso? Che ne sarà del faticoso percorso di emancipazione e conquista di diritti delle donne? Qual è il futuro dell'Afghanistan? Ne abbiamo parlato con due giornalisti italiani fra i massimi esperti di Afghanistan. Nico Primo, autore di diversi libri sull'Afghanistan, tra cui l'ultimo pubblicato ad aprile “Kabul, crocevia del mondo” edizioni People. Giornalista pluripremiato, inviato speciale del tg3. I suoi documentari sono stati premiati in Europa e nel mondo, compreso il suo corto Today I will live, sul conflitto afghano. Di recente ha prodotto il mediometraggio Un Ospedale in Guerra – Emergency in Afghanistan. Barbara Schiavulli, pluripremiata corrispondente di guerra e scrittrice, ha seguito i fronti caldi degli ultimi vent'anni, come Iraq e Afghanistan, Israele, Palestina, Pakistan, Yemen, Sudan. È cofondatrice e condirettrice di Radio Bullets. Tra i suoi ultimi libri Bulletproof diaries. Storie di una reporter di guerra e Quando muoio, lo dico a Dio. Storie di ordinario estremismo.

Esteri
Esteri di giovedì 26/05/2022

Esteri

Play Episode Listen Later May 26, 2022 27:21


1 – Ucraina, nel Donbass la battaglia è al punto di intensità massima. La Russia, in vantaggio nella regione di Lugansk, chiede a Kiev di rinunciare a parte del suo territorio per un cessate il fuoco. Da Washington, intanto Blinken dice: “la nostra priorità rimane il pacifico”. 2 - Le donne invisibili dell'Afghanistan. L'osservatore dell'Onu da Kabul denuncia la segregazione di genere, ma le afghane non smettono di protestare. Dopo l'ordine di coprire il volto scoppia il movimento di solidarietà #FreeHerFace. 3 – L'Oklahoma firma la legge sull'aborto più restrittiva degli Stati Uniti. E' il primo stato a bloccare completamente l'accesso all'interruzione di gravidanza. 4 - E' il tempo delle elezioni climatiche. Dall'Australia alla Germania, il cambiamento climatico è al centro della politica mondiale. 5 - Il libro del giovedì. “Hitler e le teorie del complotto” di Richard J. Evans 6 - World music. Pierre Barouh, l'artefice dell'incontro tra la musica africana e l'art ensemble of Chicago.

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 9 maggio

24 Mattino

Play Episode Listen Later May 9, 2022


L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Alle 6:45 spazio ad un'altra crisi internazionale, quella dell'Afghanistan.Ne parliamo con Gianfranco Schiavone, presidente di Consorzio Italiano di Solidarietà e consiglieri ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione).

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 29 aprile

24 Mattino

Play Episode Listen Later Apr 29, 2022


L'apertura di giornata, con le notizie e le voci dei protagonisti. Alle 6:45 con Filippo Ungaro di Save the Children Italia parliamo dell'Afghanistan che è alle prese con la sua peggiore crisi alimentare. Colpita la metà della popolazione, tra cui 14 milioni di bambini.

Esteri
Esteri di martedì 19/04/2022

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 19, 2022 28:41


1 – 55 giorni di guerra in Ucraina. Oggi è iniziata l'offensiva in Donbass, e con essa la seconda fase della guerra. La Russia ha conquistato la prima città nella regione. ..Continua anche la battaglia di Mariupol, l'esercito ceceno è entrato nell'acciaieria e dice “oggi ne prenderemo il controllo”. (Luca Steinmann)....2 – La guerra senza fine dell'Afghanistan. Due bombe esplose in una scuola del quartiere Hazaara di Kabul tornano a far parlare del paese, dove la pace non è mai davvero arrivata e dove milioni di persone rischiano di morire di fame.....3 - Presidenziali in Francia. Domani il dibattito tra Macron e Marine Le Pen, che prima del ballottaggio di domenica aggiustano il tiro per sedurre gli elettori di sinistra. (Francesco Giorgini)....4 – Stati Uniti, il presidente Joe Biden cerca di recuperare consensi in vista delle elezioni di mid term e gira l'America per raddrizzare la situazione in un momento politico molto delicato. (Roberto Festa)....5 – Messico, svolta epocale. Il parlamento approva la nazionalizzazione del litio, la materia prima più contesa dalle multinazionali per il suo ruolo nella transizione energetica e nell'alta tecnologia. (Chawki Senouci)....6 – Pedofilia nel mondo dello sport. Il campione di ciclismo Bradley Wiggins ha rivelato in un'intervista di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di un suo allenatore. (Luca Parena)....7 – India, da sposa bambina a caporedattrice di una testata online da milioni di visualizzazioni al mese. La storia di Kavita Devi, co-fondatrice e redattrice capo di "Khabar Lahariya". (Eleonora Panseri)

Esteri
Esteri di martedì 19/04/2022

Esteri

Play Episode Listen Later Apr 19, 2022 28:41


1 – 55 giorni di guerra in Ucraina. Oggi è iniziata l'offensiva in Donbass, e con essa la seconda fase della guerra. La Russia ha conquistato la prima città nella regione. ..Continua anche la battaglia di Mariupol, l'esercito ceceno è entrato nell'acciaieria e dice “oggi ne prenderemo il controllo”. (Luca Steinmann)....2 – La guerra senza fine dell'Afghanistan. Due bombe esplose in una scuola del quartiere Hazaara di Kabul tornano a far parlare del paese, dove la pace non è mai davvero arrivata e dove milioni di persone rischiano di morire di fame.....3 - Presidenziali in Francia. Domani il dibattito tra Macron e Marine Le Pen, che prima del ballottaggio di domenica aggiustano il tiro per sedurre gli elettori di sinistra. (Francesco Giorgini)....4 – Stati Uniti, il presidente Joe Biden cerca di recuperare consensi in vista delle elezioni di mid term e gira l'America per raddrizzare la situazione in un momento politico molto delicato. (Roberto Festa)....5 – Messico, svolta epocale. Il parlamento approva la nazionalizzazione del litio, la materia prima più contesa dalle multinazionali per il suo ruolo nella transizione energetica e nell'alta tecnologia. (Chawki Senouci)....6 – Pedofilia nel mondo dello sport. Il campione di ciclismo Bradley Wiggins ha rivelato in un'intervista di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di un suo allenatore. (Luca Parena)....7 – India, da sposa bambina a caporedattrice di una testata online da milioni di visualizzazioni al mese. La storia di Kavita Devi, co-fondatrice e redattrice capo di "Khabar Lahariya". (Eleonora Panseri)

Inglorious Globastards - IL PODCAST
Guerra Russia-Ucraina: Quante Divisioni ha SWIFT?

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Feb 18, 2022 64:26


Mentre il regime russo (una mafia che ha uno stato, secondo la definizione di Kasparov) non desiste dall'intenzione di attaccare l'Ucraina tra i paesi occidentali ferve il dibattito sulle sanzioni.La guerra tra Russia - Ucraina dal punto di vista militare sembra vere un esito scontato anche se l'eservcito russo non ha mai combattuto un conflitto dai tempi dell'Afghanistan dove è stato ignominiosamente sconfitto.Ad ogni modo è chiaro che gli occidentali e la Nato non interverranno nelle operazioni belliche direttamente, ma lasceranno che gli invasori vengano cucinati a fuoco lento dalla resistenza ucraina a cui non faranno mancare i mezzi.Inoltre il sistema finanziario internazonale verrà preculo a tutte le istituzioni finanziarie russe come è stato fatto con l'IRAN. Il principale strumento sarà il circuito di comunicazioni SWIFT. Quindi vale la pena di porsi la fatidica domanda di sapore staliniano: quante divisioni ha SWIFT? In questo video soddisferemo tutte le vostre curiosità anche quelle che non sapevate di avere.

Voci dall'Afghanistan
Ep. 2: L'inverno e la fame a Kabul

Voci dall'Afghanistan

Play Episode Listen Later Feb 16, 2022 28:33


Dopo la presa del potere da parte dei talebani il Fondo Monetario Internazionale ha bloccato l'accesso dell'Afghanistan alle sue riserve per un valore di 440 milioni di dollari, lo stesso vale per il 10 miliardi di dollari della Banca Centrale Afgana, congelati negli Usa e non utilizzabili dai talebani. Soldi degli afgani ma bloccati dalle sanzioni. Il risultato è una crisi umanitaria che sta devastando il Paese. 19 milioni di persone in uno stato di insicurezza alimentare, 9 milioni di persone prossime alla carestia. Abbiamo attraversato questa crisi, nelle albe gelide delle distribuzioni alimentari, nelle corsie degli ospedali che non hanno più posto per i bambini malnutriti, e siamo tornati nell'Ospedale di Emergency a raccontare il dopoguerra con chi aiuta i cittadini afgani da decenni. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

united states fame emergency kabul dopo abbiamo paese soldi dell'afghanistan fondo monetario internazionale
il posto delle parole
LInda Tugnoli "Blu. I colori dell'arte"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 11, 2022 16:47


Linda Tugnoli"Blu. I colori dell'arte"venerdì 11 febbraio 2022, ore 21.15, Rai5https://www.rai.it/rai5/Art NightUn periodo bluE se provassimo a guardare la storia dell'arte da una prospettiva diversa? Partendo da un colore, per esempio il blu? E mentre Neri Marcorè ci canta “Il cielo è sempre più blu…” ecco i due documentari proposti nella puntata in onda venerdì 11 febbraio a partire dalle 21.15 su Rai5Blu. I colori dell'arte. Un documentario di Mark in video prodotto in collaborazione con Rai Cultura. I colori sono ovunque intorno a noi, permeano il nostro mondo, abitano la nostra vita in ogni sua piega: dall'arte, alla natura, alla moda, al make up, fino ad arrivare alla scelta di una automobile o di un elettrodomestico. Ma i pigmenti, le misteriose sostanze che servono a dare colore alle cose, sono invece rari, anzi, rarissimi, e quasi sempre nella storia sono stati scoperti per caso, perché la Natura si tiene ben stretta i suoi segreti. Per i colori si sono combattute guerre, come per il rosso di cocciniglia proveniente dal Nuovo Mondo; intere economie sono fiorite e poi crollate, come è accaduto con l'industria medievale del guado. La storia del blu è la storia di una rimonta affascinante: inesistente nella preistoria, poco amato dai greci e dai romani che gli preferivano il rosso come simbolo della regalità, nel Medioevo diventa il colore dei re di Francia e del manto della Vergine, delle volte stellate dei mosaici bizantini e dei cieli giotteschi; spopola addirittura nel Rinascimento, dove il costo dell'esoso oltremare è molto spesso a carico dei committenti, nei contratti dei grandi pittori. Oggi, dicono i sondaggi, è il colore preferito dell'Occidente. La storia di un colore che attraversa l'intera storia dell'arte – non solo quella occidentale – e la storia del mondo, raccontata in eccezionali location dalle pitture parietali del neolitico a Rignano Garganico, fino al Museo Egizio di Torino - dove il Direttore Christian Greco parla del blu egizio, il primo pigmento artificiale dell'umanità - passando per la Cappella degli Scrovegni a Padova – ripresa nell'unica settimana all'anno in cui è chiusa al pubblico, mentre i restauratori dell'ICR fanno il monitoraggio annuale delle superfici pittoriche - la Basilica di Assisi, la Galleria di Arte Moderna e Contemporanea di Roma - che possiede preziosi dipinti in cui il blu è protagonista: Monet, Cezanne, e l'opera 32 mq di mare di Pino Pascali – fino a Villa Farnesina a Roma, dove l'Accademico dei Lincei Antonio Sgamellotti, ha scoperto l'utilizzo del blu egizio nel Trionfo di Galatea di Raffaello. Il blu egizio, infatti, all'epoca di Raffaello era scomparso da secoli…Il blu è sempre stato un pigmento difficile, elusivo: dal blu di lapislazzuli, o ultramarino, proveniente dalle montagne dell'Afghanistan e più caro dell'oro, al blu egizio, primo colore artificiale dell'umanità, creato quasi cinquemila anni prima dell'invenzione della chimica; dai blu artificiali settecenteschi, come il blu di Prussia, il blu cobalto, il blu di Brema, tutti vagamente pericolosi, che servirono agli impressionisti per le loro famose ombre colorate, alla sensazionale scoperta dell'YlnMn, un blu stabile e brillante scoperto per caso da Mas Subramanian, Distinguished Professor alla Oregon State University di Corvallis, intervistato eccezionalmente in questo documentario.E ancora immagini dalla Sinagoga Fausto Levi di Soragna (Parma), dalle piantagioni di guado ad Ancona, dal Museo diocesano e pinacoteca di Ancona, dall'Oratorio di San Giovanni e Orto Botanico di Urbino, fino alla Fabbrica di colori Maimeri di Milano. E interviste a Sandro Baroni, docente di Tecniche Artistiche alla Milano Painting Academy, Francesca Capanna, Direttore della Scuola di Alta Formazione dell'Istituto Centrale per il Restauro, Carlo Giantomassi, restauratore, Ulderico Santamaria, docente Scienza dei materiali Università della Tuscia, Roberta Tonnarelli, conservatrice Sinagoga Museo ebraico Fausto Levi di Soragna, Massimo Baldini, maestro tintore, Virginia Lapenta, curatrice a Villa Farnesina - Roma, Gianni Maimeri, Fondazione Maimeri, Chiara Stefani e Giovanna Coltelli, storiche dell'arte Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea – Roma, Paola Carnazza, restauratrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea - Roma, Vittoria Coen, storica e critica d'arte.La serata di Art Night prosegue con il documentario Ettore Spalletti. Così com'è, dedicato a uno dei grandi nomi dell'arte contemporanea mondiale, scultore e pittore tra i più apprezzati del Novecento, che ha esposto a Venezia, Parigi, New York, Anversa. Linda Tugnoli vive tra Roma – dove lavora come autrice e regista di documentari, soprattutto per la Rai – e la campagna sabina, dove abita in un casale con il marito, tre figli, un orto, una serra e svariati cani di grossa taglia che periodicamente devastano l'orto e la serra. Ha contratto anni fa quello che gli inglesi chiamano il bug del giardiniere: una spiccata tendenza a parlare troppo di piante e di fiori. Il nuovo romanzo, "L'ordine delle cose" è pubblicato da Nord Edizioni.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Non Mi Chiamo Rifugiato
La storia di Jawad: dall'Afghanistan all'Italia per mediare fra culture lontane.

Non Mi Chiamo Rifugiato

Play Episode Listen Later Jan 14, 2022 24:59


Jawad Eidari è un sociologo di origine afghana sposato e padre di due bambini nati in Italia. Fuggito bambino all'epoca del primo regime talebano della fine degli anni Novanta si rifugia in Iran, dove sopravvive lavorando in una cava di marmo. Nonostante le difficoltà riesce ad emanciparsi e completa tutti i cicli di studio fino a laurearsi in sociologia. Si sposa e grazie a un permesso per motivi di studio segue la moglie Nazifa, una biochimica, in Italia dove entrambi chiederanno asilo. Jawad, infatti, è di etnia hazara storicamente discriminata e perseguitata in Afghanistan perché di confessione sciita. Oggi, sia lui che la moglie lavorano come mediatori culturali e non riescono a comprendere cosa impedisca al paese che li ha accolti di riconoscerli come cittadini attivi della propria società. Ciò che pesa di più dopo tanti anni in Italia è il fatto di essere ancora considerati stranieri, una condizione incomprensibile soprattutto per i loro figli che dell'Afghanistan hanno sentito solo parlare dai propri genitori. Non Mi Chiamo Rifugiato è una trasmissione ideata e realizzata da Stefano Leszczynski per la Radio Vaticana, in collaborazione con il Centro Astalli di Roma. La musica della sigla è stata composta e realizzata da Luca Leszczynski. Puoi ascoltare tutti i podcast di Radio Vaticana - Vatican News cliccando qui: https://www.vaticannews.va/it/podcast.html

Radio Bullets
18 novembre 2021 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Nov 18, 2021 14:15


Onu: l'Isis presente in quasi tutte le province dell'Afghanistan. I talebani chiedono agli USA di liberare i beni congelati. Canada: Tempesta a Vancouver, dichiarato lo stato di emergenza nella British Columbia. Stati Uniti: QAnon Shaman, condannato a tre anni per la rivolta al Campidoglio. “Dite cheese”, i soldati israeliani costringono bambini palestinesi a scattare foto notturne. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Per sostenerci www.radiobullets.com/sostienici

Prisma
Prisma di giovedì 18/11/2021

Prisma

Play Episode Listen Later Nov 18, 2021 81:11


Contagi in rapida salita, e nelle scuole come va? Con Sandra Scicolone dell'Associazione Nazionale Presidi e Chiara Ponzini del comitato Priorità alla Scuola. Un punto sugli altri paesi europei con Diana Santini e un focus sulla GB con Daniele Fisichella. Vent'anni dalla morte di Maria Grazia Cutuli, giornalista del Corriere della Sera uccisa in Afghanistan: la ricordiamo con la sua collega Alessandra Coppola, quest'anno il premio intitolato a lei è stato assegnato a Patrick Zaki. Con Giuliano Battiston in diretta da Kabul parliamo dell'Afghanistan di oggi. Infine gli Ambrogini d'Oro del comune di Milano: oggi con noi l'antropologa forense Cristina Cattaneo

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Radio Bullets
18 novembre 2021 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Nov 18, 2021 14:15


Onu: l'Isis presente in quasi tutte le province dell'Afghanistan. I talebani chiedono agli USA di liberare i beni congelati. Canada: Tempesta a Vancouver, dichiarato lo stato di emergenza nella British Columbia. Stati Uniti: QAnon Shaman, condannato a tre anni per la rivolta al Campidoglio. “Dite cheese”, i soldati israeliani costringono bambini palestinesi a scattare foto notturne. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Per sostenerci www.radiobullets.com/sostienici

Prisma
Prisma di gio 18/11/21

Prisma

Play Episode Listen Later Nov 17, 2021 81:11


Contagi in rapida salita, e nelle scuole come va? Con Sandra Scicolone dell'Associazione Nazionale Presidi e Chiara Ponzini del comitato Priorità alla Scuola. Un punto sugli altri paesi europei con Diana Santini e un focus sulla GB con Daniele Fisichella. Vent'anni dalla morte di Maria Grazia Cutuli, giornalista del Corriere della Sera uccisa in Afghanistan: la ricordiamo con la sua collega Alessandra Coppola, quest'anno il premio intitolato a lei è stato assegnato a Patrick Zaki. Con Giuliano Battiston in diretta da Kabul parliamo dell'Afghanistan di oggi. Infine gli Ambrogini d'Oro del comune di Milano: oggi con noi l'antropologa forense Cristina Cattaneo

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AriaPulita
Gli afghani in italia a rischio clandestinità

AriaPulita

Play Episode Listen Later Nov 4, 2021 25:57


Mentre si fa sempre più drammatica la situazione dell'Afghanistan sotto il regime talebano, i 15mila afghani che vivono in Italia rischiano di non poter rinnovare il loro permesso di soggiorno dopo la scadenza del loro passaporto. Ad #AriaPulita la denuncia di Jan Nawazi, ristoratore afghano a #Bologna.

il posto delle parole
Eric Salerno "Orizzonti perduti, orizzonti ritrovati"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Oct 21, 2021 22:24


Eric Salerno"Orizzonti perduti, orizzonti ritrovati"Il Saggiatorehttps://www.ilsaggiatore.com/Una pista nel deserto, una traccia effimera ma affidabile percorsa nei millenni da viaggiatori berberi, tuareg, occidentali. Una carretera accidentata che dai templi maya porta a un'Acapulco dalle spiagge affollatissime. Un sentiero di giovani pellegrini alla ricerca di se stessi che si snoda fra le montagne dell'Afghanistan e Katmandu attraverso il mitico passo Khyber. Rotte che oggi non si possono più percorrere: il Sahel e il Sahara sono costellati di avamposti militari impegnati in una vana lotta ai trafficanti di esseri umani, le carreteras del Centroamerica sono autostrade contese dai narcos, scollinare il Khyber vuol dire consegnarsi ai sequestratori. Questi orizzonti sono perduti.Eppure ci sono anche orizzonti ritrovati. Il Sud asiatico non puzza più di napalm. Sul delta del Mekong le canoe dei turisti procedono incolonnate. Le immagini del tempio di Angkor sono punteg- giate dai colori delle magliette dei visitatori – ma attenzione a non uscire dai percorsi segnalati: il rischio di saltare in aria per le mine antiuomo disseminate da vent'anni di guerre americane non è una leggenda. Le sponde orientali del Mar Rosso, inaccessibili fino a non molto tempo fa, sono una lunga striscia di stabilimenti balneari – forse l'esempio più eclatante del turismo mordi e fuggi, volutamente ignaro delle violenze che si compiono a pochi chilometri di distanza.Eric Salerno consegna a Orizzonti perduti, orizzonti ritrovati le proprie riflessioni sul viaggio. Cacciato con i genitori dal Bronx maccartista e approdato alle colonne romane di Paese Sera, ha scelto il giornalismo per osservare con i propri occhi quello che succedeva, vicino e lontano. Dall'amato Sahara solcato a bordo di una scalcagnata Fiat Campagnola alle isole Bikini, pattumiera delle scorie dei test nucleari, dalla Palestina dell'intifada alla Cina convertita al capitalismo, Salerno ha incominciato presto a girare il mondo e l'ha visto trasformarsi. E oggi non nega la propria preoccupazione: lo stiamo distruggendo, con le nostre guerre, la nostra avidità, la nostra incuria. Il suo augurio è affidato a un cartello piantato alle pendici dell'Uluru, la montagna sacra degli aborigeni australiani: «Questo è un posto speciale. Siate consapevoli. Camminate tranquillamente. Calpestate con leggerezza».Eric Salerno ha percorso le strade di tutto il mondo con il passo del viandante, lo sguardo del giornalista e la giusta dose di incoscienza. In questo diario di viaggio e di vita racconta tutti i luoghi che la follia umana ha reso inaccessibili; e tutti quelli di cui invece ci siamo riappropriati.Eric Salerno (New York, 1939), giornalista, inviato speciale, esperto di questioni africane e mediorientali, è stato corrispondente del Messaggero da Gerusalemme per quasi trent'anni. Nel 1961 ha portato i Peanuts di Charles M. Schulz in Italia. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Guida al Sahara (SugarCo, 1974), Fantasmi sul Nilo (SugarCo, 1979), Israele. La guerra dalla finestra (Editori Riuniti, 2002), Genocidio in Libia (manifestolibri, 2005), Mosè a Timbuctù (manifestolibri, 2006). Per il Saggiatore sono usciti Uccideteli tutti (2008), Mossad base Italia (2010), Rossi a Manhattan (2013), Intrigo (2016) e Dante in Cina (2018).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Voci dalla Farnesina
Siria, è possibile metter fine a una crisi infinita?

Voci dalla Farnesina

Play Episode Listen Later Oct 20, 2021 19:49


La Siria, con i suoi drammatici 10 anni di conflitto sembra sparita dai radar dell'attenzione internazionale ultimamente, schiacciata da altre emergenze dirompenti, come quella dell'Afghanistan. Eppure nel Paese mediorientale si continua a bombardare, a sparare, a morire in attentati e scontri. E a fuggire verso i paesi vicini e verso l'Europa. Inoltre, potenze regionali e non continuano ad usarla come terreno per affermare la propria egemonia. Ma c'è una possibile fine a quella che sembra una crisi infinita?In questa puntata di “Orizzonti Meridiani” ne parlano con Patrizio Nissirio dell'ANSA Stefano Ravagnan, inviato speciale della Farnesina per la crisi siriana e per la coalizione globale anti-Daesh e Andrea Plebani, ricercatore presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore e Associate Research Fellow dell'ISPI.

Pillole di Storia
#50 - Speciale Afghanistan - L'invasione USA dell'Afghanistan

Pillole di Storia

Play Episode Listen Later Oct 11, 2021 40:48


Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-Idufifk1hamoBzkZngr1wProduzione, Editing e Sound Design - Matteo D'Alessandro: https://www.instagram.com/unclemattprod/Volete far parte della community e discutere con tanti appassionati come voi? Venite sul nostro gruppo Facebook : https://www.facebook.com/groups/624562554783646/Se volete chiaccherare o giocare con noi, unitevi al server Discord : https://discord.gg/muGgVsXMBWIl nostro Instagram per essere sempre aggiornati sulle novità : https://www.instagram.com/bibliotecadialessandria/?hl=itGruppo Telegram : https://t.me/joinchat/Flt9O0AWYfCUVsqrTAzVcg

Annalisa Catapano
Afghanistan, il genocidio degli Hazara

Annalisa Catapano

Play Episode Listen Later Oct 5, 2021 5:44


Gli Hazara sono l'etnia più perseguitata dell'Afghanistan. L'ultimo massacro è stato denunciato da Amnesty International.

Tra Le Righe
Il servizio sanitario in difficoltà, il dramma dell'Afghanistan, il dualismo di Biden, la violenza sulle donne, l'ambientalismo

Tra Le Righe

Play Episode Listen Later Sep 25, 2021 24:49


Puntata del 25 Settembre 2021Il servizio sanitario in difficoltà, liste di attesa troppo lunghe, il dramma dell'Afghanistan, il dualismo di Biden, la violenza sulle donne, l'importanza dell'ambientalismo

Sherpa News - Notizie dal Mondo
Afghanistan: il ritorno dei Talebani nel cimitero degli imperi

Sherpa News - Notizie dal Mondo

Play Episode Listen Later Sep 19, 2021 24:46


Con il ritorno dei Talebani al potere, parliamo del futuro dell'Afghanistan, e del suo passato, per capire come siamo arrivati fino a qui.Ma anche di:

il posto delle parole
Nicla Vassallo "Festival Filosofia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 15, 2021 25:56


Nicla Vassallo"Festival Filosofia"https://www.festivalfilosofia.it/Festival Filosofia, CarpiDomenica 19 settembre 2021, ore 16:00Nicla VassalloLe gabbie delle donneprenota il tuo posto: https://www.festivalfilosofia.it/https://amanutricresci.com/donne-conoscenza-cura-gabbie-nicla-vassallo/"Quando sono stata invitata a con-vivere e al festivalfilosofia, due festival eccellenti, entrambi legati a un amico molto caro, Remo Bodei, ho accettato di buon grado di parlare di filosofie delle donne. Avevo pensieri più o meno chiari, chiari come può averli un filosofo, che ci dice come le cose debbono stare, al meglio, non come stanno, ma che, dal come stanno, deve partire. Rispetto a questi due appuntamenti ero consapevole di trovarmi nel settembre del 2021, vent'anni giusti dal settembre 2001. Non sapevo dell'incubo – benché fosse prevedibile – che avrebbero vissuto da lì a poco le donne in Afghanistan.Lo scorso 11 maggio, in Fondazione Basso, Giacomo Marramao e io registriamo un dialogo sulle filosofie femministe, e decidiamo per trarne un volume, cedendo i diritti d'autore a Nove Onlus, a sostegno del Progetto Pink Shuttle.La cosiddetta offensiva talebana inizia ufficialmente lo scorso primo maggio, il 15 luglio oltre un terzo dei distretti dell'Afghanistan è sotto il controllo degli “studenti” (cosa significa studiare?), il 21 luglio oltre la metà. Già, da tempo in tempo, i drammi si stanno rapidamente consolidando ed estendendo.Ora non mi sto chiedendo se la democrazia sia esportabile, anche perché prima dovrei sapere rispondere alla domanda “che cos'è la democrazia” e “come la conosciamo?”. So che esportiamo armi questo, sì.Ora ascolto il silenzio dei paesi mussulmani, e non solo il loro. E ricordo che l'Antico Testamento, per quanto “corrotto”, viene considerato un testo divino dalle religioni monoteiste, e che nelle religioni non vigono le argomentazioni, non senz'altro le argomentazioni valide, a differenza di quanto avviene nella filosofia. Un testo del patriarcato. E, che so, a rileggere San Paolo sulle donne viene perlomeno la pelle d'oca. E la caccia alle streghe? Donne che si “cacciano” ancor ora, in troppi paesi. Donne animali, braccate. E, in Italia, da quando abbiamo cancellato il delitto d'onore, e a quanti femminicidi stiamo assistendo?Vi è tuttavia una discrepanza primaria: da noi le donne hanno un certo margine di scelta, di libertà di scelta, in altri luoghi (quasi) nessuna. Senza poi parlare delle bambine e delle ragazzine.Qualcuno deve essere ancora convinto che le donne siano oggetti, derivati, e nelle religioni moniste, da una costola di Adamo. Diverse le versioni dell'accaduto religioso-mitologico, che si trovano nella Genesi, e sulle traduzioni poco chiare dall'ebraico di “costola” – ma da filosofa non posso che ricordare e rammentare il problema sollevato da Willard Van Quine con l'esperimento mentale della “radical translation”, volto a testare l'indeterminatezza della traduzione."Nicla Vassallo è professoressa di Filosofia teoretica presso l'Università di Genova, specializzatasi al King's College London. Membro di consigli direttivi e comitati scientifici di autorevoli riviste specialistiche, oltre che di associazioni e fondazioni, è presente nel dibattito pubblico e ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui “la Repubblica”, “Corriere della sera”e l'inserto Domenica de “Il Sole 24 ore”; nel 2011 è stata insignita del premio di filosofia Viaggio a Siracusa. Le sue ricerche scientifiche hanno innovato settori dell'epistemologia, della filosofia della conoscenza, della metafisica, dei gender studies; più recentemente ha indagato differenti aspetti dei rapporti affettivi e amorosi e gli stereotipi del sex&gender. Tra i suoi libri in lingua italiana: Teoria della conoscenza (Roma-Bari 2003); Filosofia delle donne (con P. Garavaso, Roma-Bari 2007); Piccolo trattato di epistemologia (Torino 2010); Per sentito dire. Conoscenza e testimonianza (Milano 2011); Conversazioni (con A. Longo, Milano 2012); “Il matrimonio omosessuale è contro natura” Falso! (Roma-Bari 2014); Breve viaggio tra scienza e tecnologia, con etica e donne (Napoli-Salerno 2015); La Donna non esiste. E l'Uomo? Sesso, genere e identità (Torino 2018); Non annegare: meditazioni sulla conoscenza e sull'ignoranza (Milano 2019). Ha pubblicato la raccolta di poesie Orlando in ordine sparso. Poesie 1983-2013 (Milano 2013), centrata sulle tematiche dell'amore, dell'identità personale, del dolore e della bellezza, cui hanno fatto seguito Metafisiche insofferenti per donzelle insolenti (Milano 2017) e Pandemia amorosa dolorosa (Milano 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Pillole di Storia
#40 - Speciale Afghanistan - L'invasione sovietica dell'Afghanistan

Pillole di Storia

Play Episode Listen Later Sep 13, 2021 40:40


Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-Idufifk1hamoBzkZngr1wProduzione, Editing e Sound Design - UncleMatt: https://www.instagram.com/unclemattprod/Volete far parte della community e discutere con tanti appassionati come voi? Venite sul nostro gruppo Facebook : https://www.facebook.com/groups/624562554783646/Se volete chiaccherare o giocare con noi, unitevi al server Discord : https://discord.gg/muGgVsXMBWIl nostro Instagram per essere sempre aggiornati sulle novità : https://www.instagram.com/bibliotecadialessandria/?hl=itGruppo Telegram : https://t.me/joinchat/Flt9O0AWYfCUVsqrTAzVcg

Olympia
Kabul anno zero: l'Afghanistan e lo sport al tempo dei talebani

Olympia

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021


11 settembre 2001: l'attacco di Al Quaeda alle Torri Gemelle di New York. 11 settembre 2021: il nuovo governo di Kabul già da qualche giorno sta disegnando le sue nuove strategie, dopo il ritorno al potere dei talebani e la drammatica evacuazione del Paese attraverso l'aeroporto della capitale.Vent'anni che disegnano una parabola che non coincide solo con la storia dell'Afghanistan, ma con quella dell'intero Occidente, e di ognuno di noi. Anche attraverso lo sport, che di tensioni e mutamenti geopolitici è sempre la più immediata cartina di tornasole.Cosa ha rappresentato in questi 20 anni lo sport per l'Afghanistan? e cosa rappresentarà, da adesso in poi, in particolare per le donne, che anche attraverso l'attività sportiva avevano cercato una nuova via per l'emancipazione?Dario Ricci ne parla con lo storico dello sport Nicola Sbetti, il presidente della federazione Cricket italiana Fabio Marabini, l'ex giocatore azzurro di cricket Kelum Perera e la giornalista inviata di guerra Barbara Schiavulli. olympia@radio24.it La regia della puntata è a cura di Valeria Bernardi

Reportage
11 settembre, ritorno a New York 20 anni dopo - di Riccardo Barlaam

Reportage

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021


Sono passati vent'anni dagli attentati alle Torri Gemelle. Dopo venti anni di guerra ai terroristi islamici, l'Occidente non è riuscito a esportare la democrazia. Gli americani e la coalizione occidentale si sono ritirati. Al governo dell'Afghanistan ci sono i talebani, alcuni dei quali erano imprigionati a Guantanamo o ricercati come terroristi internazionali. Ora guidano il paese. Ogni newyorchese ha perso qualcosa quel giorno a Ground Zero. Quest'anno il senso di sconfitta sarà ancora maggiore.

Tra Le Righe
Il dramma dell'Afghanistan, pandemia e governo diviso, la ripresa della scuola in presenza, la lezione per tutti degli atleti disabili

Tra Le Righe

Play Episode Listen Later Sep 11, 2021 22:21


Puntata del 11 Settembre 2021Il dramma dell'Afghanistan, l'oscurantismo dell'Islam estremo, l'ipocrisia dell'Occidente, pandemia e governo diviso, la violenza dei no vax, la ripresa della scuola in presenza, il trionfo dell'Italia alle paraolimpiadi, la lezione per tutti degli atleti disabili

Ora di punta
Il futuro dell'Afghanistan passa (anche) dall'Europa. Con Lia Quartapelle e Silvia Stilli

Ora di punta

Play Episode Listen Later Sep 8, 2021 48:21


La scorsa settimana in una riunione dei ministri degli Esteri europei, i 27 avevano insistito sulla necessità di avere un governo di transizione "inclusivo e rappresentativo" a Kabul. Era "una delle cinque condizioni" perché si potessero stabilire relazioni tra l'Ue e il nuovo governo. Ed evidentemente, ad oggi, queste condizioni non ci sono. Che cosa significherà per il futuro geopolitico mondiale? Lo chiediamo a Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri alla Camera e responsabile Europa, Affari internazionali e Cooperazione allo sviluppo del Partito Democratico e Silvia Stilli, portavoce della Aoi, Associzione Ong italiane

La Miniera
Il Disastro Dell'Afghanistan - Prof.Cimmino e Biblioteca D'Alessandria

La Miniera

Play Episode Listen Later Sep 7, 2021 80:02


In questa prima puntata parliamo del disastro dell'Afghanistan, scoprendo le cause e i motivi dei nuovi avvenimenti che interessano l'intera scena Afgana e mondiale. Ospiti Marco Cimmino e Biblioteca D'Alessandria.--- Send in a voice message: https://anchor.fm/ivan-grieco/message

prof biblioteca disastro dell'afghanistan
Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il dramma delle studentesse afghane della Sapienza di Roma | 30/08/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 30, 2021 2:01


Nelle guerre, le storie delle persone diventano drammi epocali che attraversano la grande Storia. Il dramma delle 81 studentesse afghane di stanza all'Università Sapienza di Roma è emblematica e si trasforma in uno dei lati speculari del conflitto bellico. Dunque, ci sono 81 studentesse afghane iscritte all'Università degli studi di Roma “La Sapienza” che erano sulla lista del Ministero della Difesa per essere trasferite in Italia, ma sono rimaste bloccate a Kabul. Le giovani afghane dovevano partire ma a causa degli attentati degli ultimi giorni sono dovute tornare indietro. Ora le autorità militari e la dirigenza dell'Università Sapienza ha messo in moto la macchina diplomatica con l'obiettivo di riportare al più presto le ragazze in Italia. La speranza ora è che il gruppo possa viaggiare su voli di altri Stati, se ce ne saranno. Ma al di là della vicenda specifica continua da parte dei talebani l'instaurazione in Afghanistan di un regime medievale, retrogrado e punitivo nei confronti soprattutto delle donne. Il ministro dell'Istruzione talebano ha annunciato che d'ora in avanti nelle università dell'Afghanistan le studentesse e gli studenti saranno divisi. "Continueranno a studiare in classi separate, come vuole la Sharia", ha dichiarato Abdul Baqi Haqqani. E' stato inoltre imposto il divieto di "voci femminili" nelle radio e televisioni di Kandahar. Sono le facce della stessa medaglia e dimostrano un particolare accanimento dei talebani contro le donne. Quando i confini dell'Afghanistan si chiuderanno a breve sarà sempre più difficile difendere i loro diritti fondamentali. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il dramma delle studentesse afghane della Sapienza di Roma | 30/08/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 30, 2021 2:00


Nelle guerre, le storie delle persone diventano drammi epocali che attraversano la grande Storia. Il dramma delle 81 studentesse afghane di stanza all'Università Sapienza di Roma è emblematica e si trasforma in uno dei lati speculari del conflitto bellico. Dunque, ci sono 81 studentesse afghane iscritte all'Università degli studi di Roma “La Sapienza” che erano sulla lista del Ministero della Difesa per essere trasferite in Italia, ma sono rimaste bloccate a Kabul. Le giovani afghane dovevano partire ma a causa degli attentati degli ultimi giorni sono dovute tornare indietro. Ora le autorità militari e la dirigenza dell'Università Sapienza ha messo in moto la macchina diplomatica con l'obiettivo di riportare al più presto le ragazze in Italia. La speranza ora è che il gruppo possa viaggiare su voli di altri Stati, se ce ne saranno. Ma al di là della vicenda specifica continua da parte dei talebani l'instaurazione in Afghanistan di un regime medievale, retrogrado e punitivo nei confronti soprattutto delle donne. Il ministro dell'Istruzione talebano ha annunciato che d'ora in avanti nelle università dell'Afghanistan le studentesse e gli studenti saranno divisi. "Continueranno a studiare in classi separate, come vuole la Sharia", ha dichiarato Abdul Baqi Haqqani. E' stato inoltre imposto il divieto di "voci femminili" nelle radio e televisioni di Kandahar. Sono le facce della stessa medaglia e dimostrano un particolare accanimento dei talebani contro le donne. Quando i confini dell'Afghanistan si chiuderanno a breve sarà sempre più difficile difendere i loro diritti fondamentali. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Parliamo di Criminologia
19) Isis, Isis K, Al Qaida e Talebani: il franchising del terrore

Parliamo di Criminologia

Play Episode Listen Later Aug 30, 2021 7:12


ISIS, ISIS-K, TALEBANI, AL QAIDA: IL FRANCHISING DEL TERRORE!In questo episodio di "Notte Afghana" Raffaele Lorenzetto ed io cerchiamo di fare chiarezza tra le diverse sigle che in questi giorni stanno seminando morte, disperazione e attentati dall'aeroporto di Kabul sino al più piccolo villaggio dell'Afghanistan.Buon Ascolto

Pillole di Storia
#34 - Speciale Afghanistan - Il "periodo d'oro" dell'Afghanistan. Storia dell'ultimo re e come cadde

Pillole di Storia

Play Episode Listen Later Aug 30, 2021 31:24


Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC-Idufifk1hamoBzkZngr1wProduzione, Editing e Sound Design - Matteo D'Alessandro: https://www.instagram.com/unclemattprod/Volete far parte della community e discutere con tanti appassionati come voi? Venite sul nostro gruppo Facebook : https://www.facebook.com/groups/624562554783646/Se volete chiaccherare o giocare con noi, unitevi al server Discord : https://discord.gg/muGgVsXMBWIl nostro Instagram per essere sempre aggiornati sulle novità : https://www.instagram.com/bibliotecadialessandria/?hl=itGruppo Telegram : https://t.me/joinchat/Flt9O0AWYfCUVsqrTAzVcg

Prisma
Prisma di venerdì 27/08/2021

Prisma

Play Episode Listen Later Aug 27, 2021 106:33


Sicilia in giallo la valutazione epidemiologica del rientro con la Fondazione Gimbe e la campagna vaccinale nei numeri di Davdie Manca. Lavoro: le crisi in arrivo in Lombardia e il caso Grafica Veneta. Afghanistan, Antonio Giustozzi c spiega chi sono i nuovi padroni dell'Afghanistan e di Kabul, le divergenze interne ai talebani; GianAndrea Franchi di Linea d'Ombra ci spiega due anni di accoglienza dal basso dei profughi afgani a Trieste.

Prisma
Prisma di ven 27/08/21

Prisma

Play Episode Listen Later Aug 26, 2021 106:33


Sicilia in giallo la valutazione epidemiologica del rientro con la Fondazione Gimbe e la campagna vaccinale nei numeri di Davdie Manca. Lavoro: le crisi in arrivo in Lombardia e il caso Grafica Veneta. Afghanistan, Antonio Giustozzi c spiega chi sono i nuovi padroni dell'Afghanistan e di Kabul, le divergenze interne ai talebani; GianAndrea Franchi di Linea d'Ombra ci spiega due anni di accoglienza dal basso dei profughi afgani a Trieste.

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Alitalia addio: da oggi in vendita i biglietti aerei targati Ita

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Aug 26, 2021 7:55


Da oggi sono in vendita, on line, in aeroporto e in agenzia di viaggio i biglietti aerei con partenze a partire dal 15 ottobre per le rotte coperte da Ita, la newco che ha preso il posto di Alitalia, la nostra disastrata ex compagnia di bandiera. Partita, sempre on line, anche la campagna di reclutamento dei dipendenti Ita: in prima battuta saranno 2.800, 5.750 a regime. Airbnb mobilitata per dare una mano ai profughi dell'Afghanistan ormai passata sotto il controllo dei Talebani: la piattaforma fornirà alloggi temporanei a 20mila sfollati in tutto il mondo. Caro-affitti, a Berlino cittadini chiamati alle urne per il referendum sull'esproprio degli immobili residenziali. Una decisione che potrebbe avere pesanti conseguenze per il mercato e per l'economia tedesca.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il dramma dei bambini afghani | 24/08/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 24, 2021 1:40


I bambini sono al centro del dramma dei rifugiati. Unicef chiede assistenza umanitaria per 10 milioni di bimbi. Hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere. Si stima che almeno un milione di loro soffriranno di malnutrizione acuta grave quest'anno e, senza cure, potrebbero morire. Un numero stimato di 4,2 milioni di bambini non vanno a scuola, fra cui oltre 2,2 milioni di bambine. Da gennaio, le Nazioni Unite hanno registrato oltre 2mila violazioni dei diritti dei bambini. Circa 435mila bambini e donne sono sfollati interni. Questa è la dura realtà che i bambini afghani affrontano, e rimane tale indipendentemente dagli sviluppi politici in corso e dai cambiamenti governativi", dice Unicef. E l'organizzazione delle Nazioni Uniti ha ragione, perché nelle cronache che i pochi inviati indipendenti scrivono dall'Afghanistan mancano i bambini . Li vediamo all'aeroporto di Kabul accalcarsi con le loro famiglie in cerca di un posto sui velivoli della salvezza. Li scorgiamo poveri e affamati nei villaggi controllati oggi dai talebani. Speriamo solo di vederli difendere anche nei trattati che presto le superpotenze mondiali sigleranno con i nuovi padroni dell'Afghanistan. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il dramma dei bambini afghani | 24/08/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 24, 2021 1:41


I bambini sono al centro del dramma dei rifugiati. Unicef chiede assistenza umanitaria per 10 milioni di bimbi. Hanno bisogno di assistenza umanitaria per sopravvivere. Si stima che almeno un milione di loro soffriranno di malnutrizione acuta grave quest'anno e, senza cure, potrebbero morire. Un numero stimato di 4,2 milioni di bambini non vanno a scuola, fra cui oltre 2,2 milioni di bambine. Da gennaio, le Nazioni Unite hanno registrato oltre 2mila violazioni dei diritti dei bambini. Circa 435mila bambini e donne sono sfollati interni. Questa è la dura realtà che i bambini afghani affrontano, e rimane tale indipendentemente dagli sviluppi politici in corso e dai cambiamenti governativi", dice Unicef. E l'organizzazione delle Nazioni Uniti ha ragione, perché nelle cronache che i pochi inviati indipendenti scrivono dall'Afghanistan mancano i bambini . Li vediamo all'aeroporto di Kabul accalcarsi con le loro famiglie in cerca di un posto sui velivoli della salvezza. Li scorgiamo poveri e affamati nei villaggi controllati oggi dai talebani. Speriamo solo di vederli difendere anche nei trattati che presto le superpotenze mondiali sigleranno con i nuovi padroni dell'Afghanistan. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Racconti di Storia Podcast
AFGHANISTAN il ritorno dei TALEBANI

Racconti di Storia Podcast

Play Episode Listen Later Aug 22, 2021 23:38


Racconto di Federico BettuzziIl 15 agosto 2021 i talebani entrano indisturbati a Kabul; il presidente Ashraf Ghani lascia il Paese e viene instaurato un rinato Emirato islamico dell'Afghanistan con a capo Abdul Ghani Baradar. Nel corso di 10 giorni i Talebani hanno conquistato l'intero paese, che si è consegnato praticamente senza alcuna resistenza. Da Kandahar, a Herat, a Kabul.Guarda Il Video Su Youtube: https://youtu.be/LDJtlYnuRzAIl Blog di Federico Bettuzzi: https://raccontidistoria.blogspot.com/--- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/appDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il futuro dell'Afghanistan nelle mani di Hamid Karzai | 20/08/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 20, 2021 2:21


Le manovre per la formazione di un nuovo esecutivo in Afghanistan sono nelle mani anche di Hamid Karzai, il primo presidente del Paese post-talebano, eletto nel 2004 per due mandati, esponente della tribù pashtun Popalzai, figlio e nipote di esponenti politici dell'epoca del sovrano Mohammad Zahir Shah. Lo hanno chiamato a svolgere l'importante ruolo di mediatore fra i vincitori del momento, ovvero gli “odiati” talebani, il governo in fuga del Presidente Ghani e la comunità internazionale, con Stati Uniti, Cina, Russia e Iran, oltre che Europa. Per Karzai non si prospetta un compito facile perché la situazione geopolitica è ingarbugliata, condizionata da veti incrociati dove gli Stati Uniti sconfitti restano ormai succubi della diplomazia russa e cinese che intende dialogare con i talebani. Ma chi è Karzai? Era l'inizio del 2002, Karzai era appena stato scelto come presidente ad interim di un Afghanistan che con l'aiuto delle truppe Usa intervenute subito dopo gli attentati dell'11 settembre aveva cacciato i talebani. Alle prime elezioni, nel 2004, fu eletto presidente dal voto popolare e alle successive riconfermato al ballottaggio. Nella sua lunga vita politica è stato inizialmente sostenitore dei Mujahiddin dall'esilio pakistano all'epoca dell'invasione sovietica, poi simpatizzante dei talebani, successivamente esule in Pakistan e contro il loro regime. Fu poi sostenitore degli Usa quando giunsero in Afghanistan e nei primi anni del suo governo, per finire con l'essere loro ostile e con il rifiutarsi, pochi mesi prima di lasciare il potere a favore del successore Ashraf Ghani, di firmare l'accordo che permetteva alle truppe americane di restare nel Paese anche dopo il ritiro inizialmente previsto nel 2014. La storia di Karzai collima con l'opera complicata che dovrà svolgere a breve. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Il futuro dell'Afghanistan nelle mani di Hamid Karzai | 20/08/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 20, 2021 2:22


Le manovre per la formazione di un nuovo esecutivo in Afghanistan sono nelle mani anche di Hamid Karzai, il primo presidente del Paese post-talebano, eletto nel 2004 per due mandati, esponente della tribù pashtun Popalzai, figlio e nipote di esponenti politici dell'epoca del sovrano Mohammad Zahir Shah. Lo hanno chiamato a svolgere l'importante ruolo di mediatore fra i vincitori del momento, ovvero gli “odiati” talebani, il governo in fuga del Presidente Ghani e la comunità internazionale, con Stati Uniti, Cina, Russia e Iran, oltre che Europa. Per Karzai non si prospetta un compito facile perché la situazione geopolitica è ingarbugliata, condizionata da veti incrociati dove gli Stati Uniti sconfitti restano ormai succubi della diplomazia russa e cinese che intende dialogare con i talebani. Ma chi è Karzai? Era l'inizio del 2002, Karzai era appena stato scelto come presidente ad interim di un Afghanistan che con l'aiuto delle truppe Usa intervenute subito dopo gli attentati dell'11 settembre aveva cacciato i talebani. Alle prime elezioni, nel 2004, fu eletto presidente dal voto popolare e alle successive riconfermato al ballottaggio. Nella sua lunga vita politica è stato inizialmente sostenitore dei Mujahiddin dall'esilio pakistano all'epoca dell'invasione sovietica, poi simpatizzante dei talebani, successivamente esule in Pakistan e contro il loro regime. Fu poi sostenitore degli Usa quando giunsero in Afghanistan e nei primi anni del suo governo, per finire con l'essere loro ostile e con il rifiutarsi, pochi mesi prima di lasciare il potere a favore del successore Ashraf Ghani, di firmare l'accordo che permetteva alle truppe americane di restare nel Paese anche dopo il ritiro inizialmente previsto nel 2014. La storia di Karzai collima con l'opera complicata che dovrà svolgere a breve. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Ma cos'è questa estate
Il futuro dell'Afghanistan tra narcotraffico e diritti umani

Ma cos'è questa estate

Play Episode Listen Later Aug 19, 2021


In Afghanistan i talebani promettono più attenzione per le donne e metodi democratici. I vertici internazionali iniziano ad organizzare azioni diplomatiche o contromisure. Ne parliamo con Marco Niada, ex corrispondente da Londra per il Sole 24Ore, dirige l'ONG Argosh che costruisce scuole in Afghanistan, con Giorgio Battisti, Generale di Corpo d’Armata degli Alpini in ausiliaria, ha partecipato a svariate missioni in Afghanistan (primo comandante italiano ad arrivare in Afghanistan nel 2001), ora Presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico, Enrico Borghi, deputato del Partito Democratico, membro del Copasir, Marco Ludovico, Il Sole 24 Ore, Alidad Shiri, afgano che da anni risiede a Bolzano, è scappato dalla sua terra d’origine dopo la morte del padre per mano dei talebani e con Gina Portella, medico anestesista-rianimatore, coordinatrice della divisione medica di Emergency, sta operando a Kabul. Green pass per le mense aziendali. Il no della CGIL non ha il sapore "no-VAX", dice il Segretario Generale Maurizio Landini. Intanto le vittime per Covid continuano ad aumentare: in linea con noi il Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute Pierpaolo Sileri ed Alberto Orioli, Vicedirettore de Il Sole 24 Ore.

Storia in Podcast
Vi racconto i talebani. Di Farhad Bitani

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Aug 19, 2021 13:08


Farhad Bitani è uno scrittore afgano, ultimo figlio di un generale di Corpo d'Armata afghano. Ha servito come ufficiale nell'Esercito del suo Paese durante la missione ISAF e nel 2012 si è congedato dall'Esercito per dedicarsi alla promozione della pace e del dialogo interreligioso e interculturale. È uno dei fondatori del GAF Global Afghan Forum. La sua autobiografia “L'ultimo lenzuolo bianco” è edita da Neri Pozza (2020).Nel 2011, durante un periodo di licenza in Afghanistan, subisce un attentato da parte di un commando di Talebani. Sopravvissuto miracolosamente all'attacco, incomincia una riflessione sulla propria vita che lo conduce a un radicale cambiamento: depone le armi, chiede e ottiene asilo in Italia. Per Storiainpodcast Farhad Bitani racconta il presente dell'Afghanistan attraverso i drammatici ricordi del passato.I Talebani sono un'organizzazione politica e militare, a ideologia fondamentalista islamica, presente in Afghanistan e nel confinante Pakistan. Sviluppatisi come movimento politico e militare per la difesa dell'Afghanistan nella guerriglia successiva al crollo del protettorato sovietico, i talebani sono noti per essersi fatti portatori dell'ideale politico-religioso che vorrebbe recuperare tutto il portato culturale, sociale, giuridico ed economico dell'Islam per costituire un Emirato. Dopo una sanguinosa guerra civile che li ha visti prevalere su tagiki e uzbeki,i talebani hanno governato su gran parte dell'Afghanistan (escluse le regioni più a occidente e a settentrione) dal 1996 al 2001. Il 15 agosto del 2021 sono tornati a riprendere il controllo del Paese, trasformando la Repubblica islamica in Emirato islamico dell'Afghanistan.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflitti A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

RPL - La tua radio
Area di servizio

RPL - La tua radio

Play Episode Listen Later Aug 18, 2021


AREA DI SERVIZIO - MARCO CASTELLI - LORENZO VITA Il tramonto dell'occidente, oggi ha il nome dell'Afghanistan. Parleremo della caduta degli imperi, l'ultimo è quello occidentale, che si schianta sui monti Afgani. Parleremo dell'avanzata dei Talebani che a oggi si deve porre non solo quale forza di conquista ma come interlocutore internazionale, incassando già il riconoscimento della Cina. Parleremo dei Mujaheddin che tornano a combattere contro i Talebani, richiamati alle armi dal figlio del Leone del Panjir, Massoud. Potete ascoltarci dalle 17.35: - dal sito https://radiorpl.it - dalla app di RPL iOS e Android - sul canale 740 del digitale terrestre - sul canale digitale della radio DAB - su YouTube e Facebook alle pagine di RPL - LA TUA RADIO

Focus economia
Consumi degli italiani

Focus economia

Play Episode Listen Later Aug 18, 2021


Nel 2021, nonostante il parziale recupero dei consumi in alcuni segmenti nei primi mesi, le spese obbligate si confermano la principale voce di spesa assorbendo il 42,8% dei consumi totali che, in termini monetari, significano 7.291 euro pro capite. È quanto emerge da un'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio sulle spese obbligate delle famiglie tra il 1995 e il 2020. Tra queste spese, sono quelle legate all'abitazione ad incidere maggiormente arrivando a 'mangiarsi', tra affitti, manutenzioni, bollette, e smaltimento rifiuti, 4.074 euro, la cifra più alta mai raggiunta dal 1995. Afghanistan: in 20 anni gli Usa spendono 1 trilione di dollari Mille miliardi di dollari. O, 1 trilione di dollari. È il costo sostenuto dagli Stati Uniti per tutti i 20 anni di durata dell'invasione dell'Afghanistan (ottobre 2001). Il bilancio delle spese militari e per la ricostruzione dell'Afghanistan appaiono dunque come uno dei più grossi sprechi compiuti dall'Occidente nel Dopoguerra. Il Paese che ha speso di più sono gli Stati Uniti, seguiti dal Regno Unito con 30 miliardi, dalla Germania con 19 miliardi di dollari e dall'Italia con 8,7 miliardi di euro. Ospiti: Mariano Bella, direttore dell'Ufficio studi di Confcommercio, Marco Valsania, Sole 24 Ore NY

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Area di servizio

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Play Episode Listen Later Aug 18, 2021


AREA DI SERVIZIO - MARCO CASTELLI - LORENZO VITA Il tramonto dell'occidente, oggi ha il nome dell'Afghanistan. Parleremo della caduta degli imperi, l'ultimo è quello occidentale, che si schianta sui monti Afgani. Parleremo dell'avanzata dei Talebani che a oggi si deve porre non solo quale forza di conquista ma come interlocutore internazionale, incassando già il riconoscimento della Cina. Parleremo dei Mujaheddin che tornano a combattere contro i Talebani, richiamati alle armi dal figlio del Leone del Panjir, Massoud. Potete ascoltarci dalle 17.35: - dal sito https://radiorpl.it - dalla app di RPL iOS e Android - sul canale 740 del digitale terrestre - sul canale digitale della radio DAB - su YouTube e Facebook alle pagine di RPL - LA TUA RADIO

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Afghanistan, la sindrome della sconfitta | 16/08/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 16, 2021 2:03


A cura di Daniele Biacchessi  Vent'anni fa l'allora presidente americano George Bush Jr, ordinava l'invasione dell'Afghanistan, in risposta agli attacchi dell'11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti. Vent'anni dopo i talebani cacciati dai luoghi del potere si sono ripresi Kabul e controllano l'intero Paese. Come è stato possibile? La disfatta in Afghanistan non è solo americana, ma anche di tutta la coalizione internazionale, Italia compresa. E appare ancora più grave se si tiene conto che l'impegno è durato in modo continuativo per un ventennio. Solo dieci anni fa lo sforzo militare calcolava oltre 130.000 soldati composti da 51 contingenti. Oltre a centinaia di ong che hanno operato per aiutare la società civile in ogni campo. Sono molte le cause di questa clamorosa sconfitta. Dall'attacco contro l'Iraq di Saddam Hussein che tolse forza alla missione in Afghanistan alle divisioni all'interno della missione con gli americani e gli inglesi che la definivano "di tipo strettamente militare" e gli europei secondo cui era una "operazione di peacekeeping". E oggi si replica in Afghanistan il fallimento iracheno di fronte a Isis vittorioso a Mosul nel 2014. I programmi di addestramento delle nuove forze armate afghane sono proseguiti nonostante la crescita delle diserzioni e i comandanti spesso si intascavano le paghe dei soldati, favorendo un sistema di corruzione endemica. Così partiti i contingenti, terminata la missione internazionale, gran parte degli effettivi di Ghani sono passati armi e bagagli ai talebani. È la sindrome della sconfitta politica e militare su cui anche il nostro Paese dovrebbe riflettere seriamente. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Afghanistan, la sindrome della sconfitta | 16/08/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Aug 16, 2021 2:04


A cura di Daniele Biacchessi  Vent'anni fa l'allora presidente americano George Bush Jr, ordinava l'invasione dell'Afghanistan, in risposta agli attacchi dell'11 settembre 2001 contro gli Stati Uniti. Vent'anni dopo i talebani cacciati dai luoghi del potere si sono ripresi Kabul e controllano l'intero Paese. Come è stato possibile? La disfatta in Afghanistan non è solo americana, ma anche di tutta la coalizione internazionale, Italia compresa. E appare ancora più grave se si tiene conto che l'impegno è durato in modo continuativo per un ventennio. Solo dieci anni fa lo sforzo militare calcolava oltre 130.000 soldati composti da 51 contingenti. Oltre a centinaia di ong che hanno operato per aiutare la società civile in ogni campo. Sono molte le cause di questa clamorosa sconfitta. Dall'attacco contro l'Iraq di Saddam Hussein che tolse forza alla missione in Afghanistan alle divisioni all'interno della missione con gli americani e gli inglesi che la definivano "di tipo strettamente militare" e gli europei secondo cui era una "operazione di peacekeeping". E oggi si replica in Afghanistan il fallimento iracheno di fronte a Isis vittorioso a Mosul nel 2014. I programmi di addestramento delle nuove forze armate afghane sono proseguiti nonostante la crescita delle diserzioni e i comandanti spesso si intascavano le paghe dei soldati, favorendo un sistema di corruzione endemica. Così partiti i contingenti, terminata la missione internazionale, gran parte degli effettivi di Ghani sono passati armi e bagagli ai talebani. È la sindrome della sconfitta politica e militare su cui anche il nostro Paese dovrebbe riflettere seriamente. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

COSMO Radio Colonia - Beiträge

Anche la Ständige Impfkommission apre alle vaccinazioni a partire dai 12 anni di età, ai nostri microfoni il presidente Thomas Mertens. I Talebani assumono il controllo completo dell'Afghanistan, ne parliamo con l'analista dell'Ispi Claudio Bertolotti. Ripartono i campionati europei mentre il calcio tedesco dà l'addio al grande Gerd Müller.

COSMO Radio Colonia
COSMO Radio Colonia Ganze Sendung (16.08.2021)

COSMO Radio Colonia

Play Episode Listen Later Aug 16, 2021 21:33


Anche la Ständige Impfkommission apre alle vaccinazioni a partire dai 12 anni di età, ai nostri microfoni il presidente Thomas Mertens. I Talebani assumono il controllo completo dell'Afghanistan, ne parliamo con l'analista dell'Ispi Claudio Bertolotti. Ripartono i campionati europei mentre il calcio tedesco dà l'addio al grande Gerd Müller.

Phastidio Podcast
La settimana phastidiosa - 14 agosto 2021

Phastidio Podcast

Play Episode Listen Later Aug 14, 2021 39:28


Le notizie e i fatti più phastidiosi della settimana, a giudizio del vostro Titolare. Questa settimana: la buca delle lettere di via Solferino è sempre più larga: una modesta proposta; il complotto sanitario contro la Regione Toscana; il fantasma nel Campidoglio; la tragedia dell'Afghanistan; la strategia zero Covid cinese; e molto altro

Punti di Vista con Lapo De Carlo
Afghanistan, i talebani conquistano anche Herat e La costituzione e i patti traditi da Durigon | 13/08/2021 | Punti di vista

Punti di Vista con Lapo De Carlo

Play Episode Listen Later Aug 13, 2021 8:47


Sul Corriere della Sera, il reportage di Lorenzo Cremonesi sulla questione afghana. Una guerra che continua e che stiamo continuando a seguire, adesso che è stata riconquistata anche una delle città principali: "così è caduta anche Herat. La perla dell'Afghanistan, la terza città per importanza del Paese, la più aperta al mondo, con un'antica tradizione di letterati e commercianti, la porta verso l'Iran e l'Europa, viene conquistata dalle colonne talebane dopo meno di tre settimane di battaglia. L'Italia è direttamente coinvolta, visto che per quasi vent'anni i suoi contingenti militari vi avevano operato di continuo mantenendo il quartier generale a poche decine di metri dall'aeroporto [...]". Su La Stampa, l'editoriale dello storico Giovanni De Luna che offre il suo punto di vista sulla vicenda Durigon: "L'ha pensata bella il sottosegretario Claudio Durigon. Nel vuoto mediatico spalancatosi con la fine delle Olimpiadi di Tokio, tra gli incendi che devastano il nostro paese e gli appelli di Papa Francesco contro le nuove schiavitù, l'esponente leghista è riuscito a ricavarsi una certa visibilità grazie alle dichiarazioni urlate in un comizio alla presenza del leader del suo partito, Matteo Salvini [...]". Ascolta “Punti di Vista” a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

afghanistan vista sera nel tokio anche paese olimpiadi punti matteo salvini costituzione papa francesco herat talebani dell'afghanistan lorenzo cremonesi durigon giovanni de luna claudio durigon sul corriere
Punti di Vista con Lapo De Carlo
Due terzi dell'Afghanistan in mano ai talebani e Talebani inarrestabili, l'intelligence Usa | 12/08/2021 | Punti di vista

Punti di Vista con Lapo De Carlo

Play Episode Listen Later Aug 12, 2021 8:55


Il filo conduttore è ovviamente quanto sta accadendo in Afghanistan. Due reportage, uno politico l'altro più strettamente militare. Scrive Daniele Mastrogiacomo su Repubblica: "L'allarme dell'intelligence Usa: gli estremisti avanzano più rapidamente del previsto. Le voci dalla capitale: “Hanno vinto loro, per noi è finita”. Un milione e mezzo di sfollati. [...]. Lorenzo Cremonesi sul Corriere della Sera: [...] Chi può e ha il visto scappa all'estero. Sui social, che ora anche i talebani usano molto bene per terrorizzare la popolazione, rimbalzanostorie di fucilazioni di massa, e torture ai danni di militari, poliziotti e funzionari del governo. I talebani avrebbero promesso in spose le afghane quindicenni ai volontari che vengono dal Pakistan e dai Paesi islamici per combattere al loro fianco», ci racconta un giornalista locale che non vuole essere identificato [...]." Ascolta “Punti di Vista” a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Terrapura: Meditazione, Mindfulness, Buddhismo
Ep. 149 Riflessioni sullo sviluppo della mente dell’illuminazione

Terrapura: Meditazione, Mindfulness, Buddhismo

Play Episode Listen Later Jul 30, 2021 17:45


Queste riflessioni sono relative a come sviluppare il bodhicitta, la mente e il cuore dell'illuminazione, l'apertura che porta al risveglio, all'empatia alla compassione verso tutti gli esseri. Sebbene sia un termine principalmente usato nel buddhismo Mahāyāna, è facile vedere i punti di contatto con i quattro stati incommensurabili dei Brahmavihāra, le Quattro Dimore Divine di gentilezza amorevole (mettā), compassione (karuṇā), gioia compartecipe (muditā) ed equanimità (upekkhā). Le riflessioni sullo sviluppo della mente dell'illuminazione Seguono la Meditazione Satipatthana sulla mente. Durante le riflessioni si fa riferimento a un articolo di Richard Salomon relativo a dei ritrovamenti di testi buddhisti avvenuto nella zona del Gandhāra, un antico regno in quella che è oggi la regione del Pakistan settentrionale e dell'Afghanistan orientale. Tra i testi ritrovati, del primo secolo a.C., molti dei quali equivalenti a quelli del Canone Pāli, sono stati trovati anche dieci testi Mahāyāna, tra cui il Sutra della Perfezione della Saggezza. Salomon ne trae la conclusione che la differenza tra le due grandi tradizioni, quella Theravāda e quella Mahāyāna non sia sempre stata così forte: Si rimane con l'impressione che il buddhismo Mahayana nei primi secoli dell'era comune non era istituzionalmente, e forse neppure dottrinalmente, distinto da quello che successivamente si è denominato "Hinayana" o "Piccolo Veicolo". Tutte le indicazioni sembrano andare nella direzione che le pratiche più tradizionali o conservatrici coesistevano con le idee mahayana, anche all'interno delle stesse comunità monastiche.How the Gandharan Manuscripts Change Buddhist History, Richard SalomonI Questo è di grande beneficio, per trovare e rimarcare una volta di più che praticare il bodhicitta o praticare le Quattro Dimore Divine non sia null'altro che praticare quelli che sono gli insegnamenti fondamentali del Buddha, di avere una buona condotta morale e purificare il cuore e la mente! Referenze L'immagine del Buddha seduto è del primo secolo nella zona del Gandhāra e proviene dagli archivi del Metropolitan Museum of Art . Questo piccolo Buddha di bronzo è probabilmente una delle prime rappresentazioni iconiche di Shakyamuni di Gandhara. Si siede in una postura yogica tenendo la mano destra in Abhaya Mudra (un gesto di accessibilità); il suo alone insolito ha dentellature che indicano luce irradiante. La sua acconciatura, la forma delle sue vesti e il trattamento della figura riflettono i contatti stilistici con le tradizioni classiche dell'Occidente. Questo Buddha mostra affinità più strette con la scultura romana di qualsiasi altro bronzo gandharano sopravvissuto. Immagine di copertina di Photo by Jeff Ackley Riflessioni sullo sviluppo della mente dell'illuminazione registrate nel gruppo di meditazione di Terrapura il 30 luglio 2021.

SBS Italian - SBS in Italiano
I talebani stanno riprendendo il controllo dell'Afghanistan

SBS Italian - SBS in Italiano

Play Episode Listen Later Jul 12, 2021 10:35


Dopo il ritiro dei contingenti militari stranieri, il governo di Kabul ha perso il controllo della maggior parte del territorio. Di fronte alla minaccia talebana sugli equilibri della regione, scende in campo la Russia.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La guerra dimenticata. L'avanzata dei talebani in Afghanistan | 05/07/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 5, 2021 1:56


Man mano che le grandi potenze, tra cui Stati Uniti, Germania e Italia, si sfilano dal terreno militare in Afghanistan, il Paese è nel caos. I Talebani, sconfitti sul campo, tornano ad essere i nuovi padroni dell'Afghanistan, sferrando una nuova avanzata con ogni tipo di armi e mezzi e sbaragliando le deboli forze governative. Il gruppo fondamentalista islamico conquista in queste ore il distretto chiave di Panjwai, nella sua ex roccaforte di Kandahar. L'offensiva per riconquistare territori nelle aree rurali del Paese è in corso dai primi di maggio, quando gli Stati Uniti hanno avviato il loro ritiro definitivo, il cui completamento è atteso per fine agosto. La caduta di Panjwai arriva due giorni dopo che le forze Usa e Nato hanno lasciato la base aerea di Bagram, vicino Kabul, da dove hanno guidato per due decenni le operazioni contro i talebani e i loro alleati di al-Qaeda. I talebani hanno annunciato di avere il controllo di oltre 100 dei quasi 400 distretti del Paese. Le autorità nazionali hanno contestato la cifra, ma hanno ammesso di essersi ritirate da diverse zone. Cosa potrà accadere? L'avanzata talebana sembra inarrestabile e il vuoto di poteri creato in seguito al ritiro delle forze armate straniere indebolisce anche i militari filo governativi. La vittoria ormai probabile dei talebani metterà nuovamente l'Afghanistan al centro dello scacchiere internazionale. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La guerra dimenticata. L'avanzata dei talebani in Afghanistan | 05/07/2021 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 5, 2021 1:56


Man mano che le grandi potenze, tra cui Stati Uniti, Germania e Italia, si sfilano dal terreno militare in Afghanistan, il Paese è nel caos. I Talebani, sconfitti sul campo, tornano ad essere i nuovi padroni dell'Afghanistan, sferrando una nuova avanzata con ogni tipo di armi e mezzi e sbaragliando le deboli forze governative. Il gruppo fondamentalista islamico conquista in queste ore il distretto chiave di Panjwai, nella sua ex roccaforte di Kandahar. L'offensiva per riconquistare territori nelle aree rurali del Paese è in corso dai primi di maggio, quando gli Stati Uniti hanno avviato il loro ritiro definitivo, il cui completamento è atteso per fine agosto. La caduta di Panjwai arriva due giorni dopo che le forze Usa e Nato hanno lasciato la base aerea di Bagram, vicino Kabul, da dove hanno guidato per due decenni le operazioni contro i talebani e i loro alleati di al-Qaeda. I talebani hanno annunciato di avere il controllo di oltre 100 dei quasi 400 distretti del Paese. Le autorità nazionali hanno contestato la cifra, ma hanno ammesso di essersi ritirate da diverse zone. Cosa potrà accadere? L'avanzata talebana sembra inarrestabile e il vuoto di poteri creato in seguito al ritiro delle forze armate straniere indebolisce anche i militari filo governativi. La vittoria ormai probabile dei talebani metterà nuovamente l'Afghanistan al centro dello scacchiere internazionale. Ascolta "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi, ogni giorno su www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra app

Laser
Afghanistan

Laser

Play Episode Listen Later Jul 2, 2021 25:14


Nel cuore dell'Afghanistan, fra le cime più altre del mondo perennemente innevate che sovrastano la provincia di Baghlan e che trasudano storia, un combattente lotta insieme alla sua milizia per difendere la sua cittadina dagli assalti talebani. Jalal e i suoi uomini, tutti civili armati, raccontano i loro sogni e le loro sfide in un contesto delicato per il paese. Pagati per combattere, in segreto, dai servizi segreti, questi miliziani potrebbero essere un'arma a doppio taglio per l'Afghanistan che vivrà una nuova epoca con il ritiro delle truppe Nato. Difatti, Jalal e la sua milizia sono uno dei molti esempi in tutto il paese, armati dal governo per interessi personali di politici o di governi terzi e che dividono ancor di più una società molto frammentata. Per incontrarli, un viaggio attraverso il colle del Salang, un passo storico testimone di alcuni eventi che hanno fatto la storia contemporanea dell'Afghanistan e che hanno forgiato la personalità del leader Jalal.

afghanistan nato nel jalal dell'afghanistan difatti
Radio Bullets
29 aprile 2021 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Apr 29, 2021 15:14


L'ultimo ebreo dell'Afghanistan ha deciso di andarsene prima del ritorno dei talebani. Cina: aggressione in un asilo, uccisi due bambini e 16 feriti. Migliaia di persone protestano in Colombia in vista delle riforme fiscali. Scompare in Arabia Saudita il compositore libanese Samir Sfeir. Israele usa droni lacrimogeni contro i palestinesi di Gaza. Tribunale dello Zimbabwe annulla le accuse contro il noto giornalista investigativo Hopewell Chin'ono. Arrestato Karim Tabbou, figura di spicco dell'opposizione algerina Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin

Storia in Podcast
Vi racconto l'Afghanistan. Di Alessandro Minuto Rizzo - Seconda parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 14:55


https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiIn coincidenza del 20esimo anniversario dell'attacco alle torri gemelle, gli Stati Uniti d'America ritireranno le truppe dall'Afghanistan. Così ha annunciato il presidente Joe Biden, mettendo fine al ventennale conflitto militare, il più lungo nella storia degli Stati Uniti. Tutto cominciò il 7 ottobre 2001 con l'invasione del territorio controllato dai talebani da parte dei gruppi afghani loro ostili dell'Alleanza del Nord, con il supporto tattico, aereo e logistico di USA e NATO. Nella seconda fase, dopo la conquista di Kabul, le truppe occidentali, con statunitensi e britannici in testa, incrementarono la loro presenza anche a livello territoriale per sostenere il nuovo governo afghano nell'Operazione Enduring Freedom. L'Amministrazione Bush giustificò l'invasione dell'Afghanistan, nell'ambito della guerra al terrorismo, seguita agli attentati dell'11 settembre 2001, con lo scopo di distruggere al-Qāʿida e di catturare o uccidere Osama bin Laden, negando all'organizzazione terroristica la possibilità di circolare liberamente all'interno dell'Afghanistan.L'Ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, Presidente della Nato Defense College Foundation, ha ricoperto dal 2001 al 2007, la carica di vicesegretario generale della Nato. In virtù di tale mandato ha conosciuto da vicino la difficile realtà dell'Afghanistan, presiedendo il Consiglio dell'Alleanza Atlantica in alcune missioni ufficiali nel paese. Il suo racconto per Storiainpodcast.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Vi racconto l'Afghanistan. Di Alessandro Minuto Rizzo - Prima parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 16:13


https://storiainpodcast.focus.it - Canale Guerre e conflittiIn coincidenza del 20esimo anniversario dell'attacco alle torri gemelle, gli Stati Uniti d'America ritireranno le truppe dall'Afghanistan. Così ha annunciato il presidente Joe Biden, mettendo fine al ventennale conflitto militare, il più lungo nella storia degli Stati Uniti. Tutto cominciò il 7 ottobre 2001 con l'invasione del territorio controllato dai talebani da parte dei gruppi afghani loro ostili dell'Alleanza del Nord, con il supporto tattico, aereo e logistico di USA e NATO. Nella seconda fase, dopo la conquista di Kabul, le truppe occidentali, con statunitensi e britannici in testa, incrementarono la loro presenza anche a livello territoriale per sostenere il nuovo governo afghano nell'Operazione Enduring Freedom. L'Amministrazione Bush giustificò l'invasione dell'Afghanistan, nell'ambito della guerra al terrorismo, seguita agli attentati dell'11 settembre 2001, con lo scopo di distruggere al-Qāʿida e di catturare o uccidere Osama bin Laden, negando all'organizzazione terroristica la possibilità di circolare liberamente all'interno dell'Afghanistan.L'Ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo, Presidente della Nato Defense College Foundation, ha ricoperto dal 2001 al 2007, la carica di vicesegretario generale della Nato. In virtù di tale mandato ha conosciuto da vicino la difficile realtà dell'Afghanistan, presiedendo il Consiglio dell'Alleanza Atlantica in alcune missioni ufficiali nel paese. Il suo racconto per Storiainpodcast.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Flagged
Ep. 1-Afghanistan

Flagged

Play Episode Listen Later Dec 10, 2020 8:50


Nel primo episodio vi parlerò dell'Afghanistan e delle sue innumerevoli bandiere nazionali cambiate durante gli anni. Vedremo in maniera dettagliata l'emblema nazionale, il quale racchiude oltre 100 anni di storia nazionale e fa capire come la nazione sia fortemente collegata alla fede religiosa islamica. Buon ascolto!

il posto delle parole
Farhad Bitani "L'ultimo lenzuolo bianco"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 17, 2020 28:40


Farhad Bitani"L'ultimo lenzuolo bianco"Neri Pozzahttp://neripozza.it/«Sono tante, forse troppe, le cose che ho visto nei miei primi trentatré anni di vita. Adesso le racconto. Ho lasciato le armi per impugnare la penna. Traccio i fatti senza addolcirli, senza velarli. Dopo aver vissuto l'infanzia, l'adolescenza e la prima giovinezza nell'ipocrisia, ho un tremendo bisogno di verità».Inizia così la sconvolgente testimonianza di Farhad Bitani, ex capitano dell'esercito, un giovane uomo che ha attraversato da osservatore privilegiato la storia dell'Afghanistan: dal potere dei mujaheddin ai talebani fino al governo attuale, che vive sotto l'ombrello occidentale.Farhad nasce a Kabul nel 1986, ultimo di sei fratelli. Suo padre è un generale dell'esercito di Mohammad Najibullah Ahmadzai, il quarto e ultimo presidente della Repubblica Democratica dell'Afghanistan. Ma, con la presa del potere da parte dei mujaheddin, nel 1992, le cose cambiano. Solo rinnegando il passato e diventando un mujahed, il padre di Farhad avrà salva la vita.Da quel momento l'esistenza del giovane Farhad cambia radicalmente. La sua famiglia si trasferisce in una grande casa, presidiata dagli uomini della scorta. È a loro che Farhad chiede in prestito le armi, per i suoi giochi di bambino. Quello che sogna è un futuro da combattente, alla testa di un manipolo di uomini. Sparare, uccidere, avere potere e ricchezza: non c'è nulla che desideri di più. Ma le cose sono destinate a mutare ancora. Quando i talebani strappano il potere ai mujaheddin, la sua famiglia cade in disgrazia. Mentre suo padre si trova in prigione, Farhad conosce la fame, la miseria, l'indottrinamento forzato all'Islam. Condotto allo stadio, viene costretto ad assistere alle lapidazioni del venerdì, le punizioni per gli infedeli, coloro che trasgrediscono le leggi del fondamentalismo. Sarebbe facile cedere all'imbarbarimento, credere a ciò che viene inculcato, diventare come coloro che professano la pace, alimentando la guerra. Ma se fosse possibile un destino diverso? Si può attraversare l'inferno e uscirne redenti?Da guerriero islamista a dialogatore per la pace, attraverso questo libro possente e drammatico Farhad Bitani offre al mondo il vero volto dell'Afghanistan, raccontando in maniera vivida la guerra civile, la violenza gratuita, le perversioni del potere e l'uso della religione come strumento politico. Farhad Bitani (Kabul, 1986) ex-capitano dell'esercito afghano, è fondatore di GAF Global Afghan Forum e Vicepresidente di Hands for Adoptions. Figlio di un generale dell'esercito afghano, ha vissuto la guerra prima sotto il regime dei mujaheddin e poi dei talebani. Ha compiuto i suoi studi in Italia, prima all'Accademia Militare di Modena e successivamente alla Scuola di Applicazione di Torino. Dopo essersi definitivamente trasferito in Italia come rifugiato politico, ha deciso di dedicare la sua vita al dialogo interculturale e alla pace.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Esteri
Esteri di martedì 28/11/2017

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 28, 2017 26:49


..1- “Il futuro della Birmania deve essere di pace, fondato sul rispetto di ogni gruppo etnico” l'appello di Papa Francesco al regime birmano. Nessuna menzione della parola "Rohingya" ..( Gabriele Battaglia) ..2-Francia: approvata in parlamento la nuova riforma del lavoro voluto dal Presidente Macron. Il punto di esteri ..( Luisa Nannipieri) ..3-Paradisi fiscali: tra una settimana la pubblicazione ..della Black list dell'Unione Europea. Secondo Oxfam ..avrebbero potuto rientrare nella lista anche stati membri come Irlanda, Lussemburgo, Olanda e Malta. ( Misha Maslennikov ..Oxfam) ..4-Messico: assassinata la procuratrice che indagava sul femminicidio. Yendi Guadalupe, 35 anni, viveva a Vera Cruz, lo stato controllato dai las zetas, una delle più potenti organizzazioni criminali del paese. ( Intervista Fabrizio Lorusso )..5-” ho speranze per il futuro dell'Afghanistan perché io lotto” intervista a Selay Ghaffar icona del movimento femminista afghano...( Bianca Senatore) ..6-Terre agricole. Agroecology in Europa. Ritorno sul primo forum internazionale di Lione. ( Marta Gatti)