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Gli anni ’70 vedono il trionfo dei cantautori italiani, artisti capaci di coniugare una profonda ricerca poetica con testi impegnati e personali. Tra i più influenti troviamo Fabrizio De André, Francesco Guccini, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Lucio Battisti, Rino Gaetano e Claudio Baglioni. Questi ed altri autori sono stati [...]
Gli Scanzonati tornano dopo un lungo periodo di stop e lo fanno con chi forse li rappresenta di più, chi non ha paura di raccontare e raccontarsi senza filtri: Francesco Guccini. Il cantautore emiliano ha rappresentato un simbolo di cambiamento per diverse generazioni e, nonostante sia passato oltre mezzo secolo dall'esordio sulle scene, continua a essere uno dei più profondi lettori della nostra società.
Bruna Graziani"Carta Carbone Festival"Trevisowww.cartacarbonefestival.itSi parte giovedì 24 ottobre alle ore 19.00 in Sala Rosso Coletti con la presentazione di un libro che abbraccia fortemente la tematica più cara al festival, ossia l'autobiografia, Il narratore postumo. Confessione, conversione, vocazione nell'autobiografia occidentale di Sergio Zatti. L'autore converserà con il Professore Stefano Brugnolo intorno ai temi dell'autofiction romanzesca e verità storica, tra memoria e verità, tra rappresentazione e autorappresentazione. A seguire tre giornate di programma contrassegnato da suggestioni, proposte molteplici, da un'offerta culturale che mira realmente a essere diversificata e rivolta a pubblici differenti.Infatti: la tensione a confrontarsi con un'offerta editoriale vasta, la bibliodiversità, l'attenzione alle problematiche legate alla crisi della lettura, sono solo alcune delle chiavi che hanno guidato gli organizzatori nella realizzazione del programma. Scrittori, giornalisti, organizzatori culturali, operatori del settore, appassionati dei nuovi linguaggi, soprattutto i lettori saranno chiamati a dare vita a un festival che desidera configurarsi come un momento importante della cultura trevigiana e non solo. Il Premio Strega Helena Janeczek, scrittrice da sempre indagherà i temi della memoria e dell'impegno civile, del femminile nella Storia. Le istanze della nostra complicata contemporaneità, di un presente che spesso ha bisogno di essere interpretato, saranno rappresentate da giornalisti di formazione e orientamento differente: Cecilia Sala, David Parenzo, Lucia Esposito, Giorgio Zanchini. Giobbe Covatta, attore, insieme alla moglie Paola Catella, scrittrice, racconterà il suo ultimo libro frutto di una grande esperienza di vita e di numerosi viaggi in Africa, terra che insegna la commozione di fronte alle disuguaglianze e alle ingiustizie. Ancora, a Treviso, arriverà Nicoletta Verna che ha segnato, con il suo ultimo libro, un momento importante della vita letteraria del nostro paese negli ultimi mesi. Un titolo che parla della violenza del passato per rappresentare quella del nostro presente, che ha stregato il cuore di molti lettori. Erri De Luca, Sandra Petrignani, Giuseppe Mendicino, sono inoltre autori di formazione differente -ma tutti di sicuro valore – che gli organizzatori sono lieti di portare in città per la nuova edizione del Festival.CartaCarbone vivrà poi un momento speciale nella celebrazione di uno scrittore e di un cantautore che non ha bisogno di presentazioni, caro a un pubblico sterminato e addirittura transgenerazionale. A Treviso, alla manifestazione, è infatti atteso, con la sua ultima raccolta di racconti appena uscita in libreria, Francesco Guccini che presenterà, insieme a Massimo Bernardini, il suo nuovo titolo in prima nazionale. Non poteva mancare uno spazio dedicato agli autori trevigiani. Segnatamente: all'esordiente Caterina Pavan epoi a Silvia Battistella, Roberto Masiero, Gian Domenico Mazzocato, Caterina Perali. Evento che si preannuncia seguitissimo è quello dedicato a un'icona della musica contemporanea, al compositore, cantautore e polistrumentista Red Canzian, di recente autore di un volume autobiografico, anche lui di casa a Treviso.Scopri il programma su www.cartacarbonefestival.itIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Simonetta Cerrini"Festival Internazionale dei Templari"Dopo il successo delle precedenti edizioni, venerdì 5 e sabato 6 luglio torna l'innovativo Festival internazionale dei Templari' (5-6 luglio), diretto dalla storica e saggista Simonetta Cerrini e da Gian Piero Alloisio, drammaturgo e cantautore. Ad Alessandria, nella suggestiva Piazza Santa Maria di Castello, i due mondi degli storici e degli artisti si comporranno in due serate-spettacolo (venerdì 5 luglio ore 21, Le sorores del Tempio e sabato 6 luglio ore 21, Maria e i Templari) volte a raccontare a un largo pubblico come i frati cavalieri più affascinanti del Medioevo incrociarono i volti delle donne. Era possibile che un ordine già di per sé paradossale, che aveva rivoluzionato gli schemi medievali unendo in una sola persona il religioso e il combattente, il guerriero e il monaco, potesse accogliere al suo interno delle donne? E comunque, sono davvero esistite delle sorelle templari? Delle suore templari? Suore, consorelle, mogli, serve, amanti, sante e regine: qual era l'atteggiamento dei celebri frati-cavalieri verso le donne? A quali sante i Templari dedicavano le loro chiese, di quali sante conservavano le reliquie, quali sante pregavano?Tra i relatori, oltre a Simonetta Cerrini, Maria Giuseppina Muzzarelli (Professore Alma Mater, già ordinario di Storia medievale all'Università di Bologna), studiosa di storia della cultura, della moda, del ruolo della donna nel Medioevo, e parte del comitato scientifico di Passato e Presente (RAI3); Valérie Alanièce, studiosa delle sorores Templi nella Champagne, promotrice e vice-segretaria della Templars Route European Federation; François Gilet, già proprietario della commenda templare di Avalleur; don Stefano Tessaglia (Università del Piemonte Orientale). Helen Nicholson, emerita dell'Università di Cardiff, tra i massimi studiosi dei Templari, sarà presente con alcuni interventi in video.Tra gli artisti, oltre a Gian Piero Alloisio, Juan Carlos “Flaco” Biondini, storico chitarrista di Francesco Guccini, la cantante e pianista Elisabetta Gagliardi, Antonio Marangolo, arrangiatore di Paolo Conte e musicista di Francesco Guccini e il coro alessandrino Cor'Allievi. I ricostruttori della compagnia Mansio Templi Parmensis 1275 rappresenteranno momenti della vita dei Templari. Sarà presente anche l'associazione di rievocatori Custodes Viarum. Il poeta, cantautore e scrittore Francesco Guccini ricorderà Umberto Eco in un intervento in video.Sabato 6 luglio, Sala del Museo Civico di Palazzo Cuttica - ore 16.15: presentazione della Templars Route European Federation con Valérie Alanièce, François Gilet e Simonetta Cerrini; presentazione dei libri di Maria Giuseppina Muzzarelli, A capo coperto. Storie di donne e di veli (il Mulino 2016) e, con Luca Molà e Giorgio Riello, Tutte le perle del mondo. Storie di viaggi, scambi e magnifici ornamenti, (il Mulino 2023). In collegamento da remoto, la scrittrice, poetessa e drammaturga Dacia Maraini, autrice di Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza (Rizzoli, 2013). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
LUCCIOLE – LA LETTERATURA FUORI DAI BANCHI DI SCUOLE EPISODIO 1: FILI Giacomo Leopardi, Francesco Guccini, Zerocalcare: tre artisti vissuti in tre secoli diversi, tre linguaggi diversi, tre sensibilità diverse, eppure accomunati dallo stesso sentire, dalla stessa urgenza di senso in conseguenza di un lutto di una persona cara, di un'amica. Questo viaggio alla scoperta di alcune delle loro creature, ci permetterà di scoprire dei fili che, a prescindere dalle contingenze e dalle epoche differenti, possono crearsi grazie alla potenza della letteratura, finalmente fuori dai banchi di scuola.
Ospitiamo in studio Stefano Nazzi, giornalista e podcaster, per parlare del suo libro fresco di stampa e di alcuni cold case che più di tutti hanno attirato l'attenzione mediatica. Insieme al prof. Massimo Cacciari commentiamo invece l'esito del G7 e le ripercussioni sul piano della politica interna. Infine un'intervista a Francesco Guccini in occasione dei suoi 84 anni appena compiuti
Versione integrale dell'intervista fatta da Claudio Agostoni a Francesco Guccini in occasione dell'uscita dell'album Canzoni da Osteria
Intervista fatta da Claudio Agostoni a Francesco Guccini in occasione dell'uscita dell'album Canzoni da Osteria
Con: Rosario Fiorello, Caparezza, Francesco Guccini, Sofia Bonvicini, Davide Toffolo, Enrico Brizzi, Silver, Miguel Kerner, Red Ronnie, Giancarlo Governi, Marco Guidi, Federica Guidi, Guido De Maria, Marcello Pedrazzoli. Gli ultimi anni di vita di Bonvi sono un giro sulle montagne russe: il lavoro si assottiglia e la malinconia si amplifica. Bonvi diventa, a modo suo, un uomo di famiglia e cerca di concentrarsi sull'impegno civico, candidandosi alle elezioni comunali. Poi scappa in montagna per compiere l'ultimo, grandioso, gesto salvifico. Prodotto con Dazzle Communication.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Con: Vasco Rossi, Francesco Guccini, Davide Toffolo, Red Ronnie, Mario Gomboli, Miguel Kerner, Giancarlo Governi, Marco Guidi, Marcello Pedrazzoli, Federica Guidi. A Bologna si prepara la rivoluzione: gli autoblindo invadono le strade e gli autonomi fanno la guerra. Bonvi intanto fonda una radio libera per stare al fianco dei rivoluzionari, osserva le nuove generazioni di fumettisti farsi largo e cerca nuovi modi per esprimersi e minare il sistema dall'interno. Prodotto con Dazzle Communication.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Ospite della puntata Francesco Guccini intervistato da Claudio Agostoni
L'immagine del più amorevole dei gesti per il più spietato dei motivi. Fonti: brano "Dio è morto" di Francesco Guccini del 1988, contenuto nell'album "...quasi come Dumas..." e ascoltabile su Spotify. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Alessio Lega"L'anarchia in 100 canti"Mimesis Edizionihttps://mimesisedizioni.itL'anarchia è, forse, l'unico movimento politico che può essere interamente cantato. Il più calunniato e il più puro fra i movimenti rivoluzionari, l'anarchia sta all'origine del socialismo, e ancora oggi alimenta gli incubi di alcuni e le speranze di altri. Nell'ultimo trentennio dell'Ottocento, questo movimento si diffonde in Italia e nel mondo fra masse di operai, braccianti, artigiani, entusiasmando gli artisti come gli analfabeti. La sua diffusione è capillare anche grazie alle canzoni. I canti che sostengono l'anarchia nei periodi più bui, diffondendosi persino fra comunisti e socialisti, stanno alla base di tutto il canto sociale contemporaneo: si pensi a Fabrizio De André, a Léo Ferré, a Francesco Guccini, ai Sex Pistols.Questo libro è la prima grande ricognizione storica del canto libertario dalle sue origini al presente. Un racconto, e allo stesso tempo una vasta antologia, che accosta le storie e i versi di individualisti e organizzatori, di attentatori tenebrosi e avvocati libertari, di pedagoghi catalani e cavapietre carrarini, di tutti i cavalieri erranti di un ideale che per oltre sessant'anni (1870- 1936) fu il principale terrore dei potenti e la più grande speranza degli oppressi.Alessio Lega (Lecce, 1972), musicista e scrittore, vive a Milano. Come autore di canzoni e come interprete dei repertori storici, popolari e poetici di tutto il mondo è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti (due volte Targa Tenco). È autore di La nave dei folli (2019), Bakunin, il demone della rivolta (2015) e Incrocio di sguardi (con A. Celestini, 2012) e canta storie di amore e di anarchia.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Compleanno, tempo di bilanci. Fonti: brano "Eskimo" di Francesco Guccini, contenuto nell'album Amerigo del 1978, ascoltabile su Spotify.
In questa puntata ascoltiamo la seconda parte dell'incontro di Gaber al Teatro Puccini di Firenze del 2001 condotto da Marco Mangiarotti. Gaber si esibisce ne “La razza in estinzione”, fa sentire una versione aggiornata del brano “Si può” e interpreta dal vivo “Quando sarò capace di amare” una delle canzoni d'amore più importanti della sua produzione. Al termine del dialogo con Mangiarotti ci sono delle domande dal pubblico in sala a cui risponde il Signor G. Gli ospiti della puntata sono Francesco Guccini intervistato da Massimo Bernardini e Roberto Vecchioni intervistato da Enzo Iacchetti.
La vera differenza tra destra e sinistra non è nei programmi elettorali.Fonti: puntata di Propaganda Live del 20 gennaio 2023, programma condotto da Diego Bianchi e trasmesso da La7, pubblicata sul canale Youtube di La7 Attualità il 23 gennaio 2023; intervista a Francesco Guccini nella puntata di Propaganda Live del 9 dicembre 2022, programma condotto da Diego Bianchi e trasmesso da La7, disponibile su la7.it; brano "Destra-Sinistra" di Giorgio Gaber del 1994, contenuta nell'album La mia generazione ha perso (2001) e pubblicata da GIOM, ascoltabile su Spotify; film "La fame e la sete" del 1999, diretto da Antonio Albanese e prodotto Vittorio Cecchi Gori, Rita Rusić, disponibile su Prime Video; estratto della puntata di DiMartedì del 25 aprile 2017, programma condotto da Giovanni Floris e trasmesso da La7, pubblicato sul canale Youtube di diMartedì il 29 aprile 2017; sketch "L'uomo di Sinistra" di Luca e Paolo durante la serata finale del Festival di Sanremo del 2011, pubblicato sul canale Youtube RiservaMinimal il 20 febbraio 2011; speciale SuperNature di Ricky Gervais, uscito il 24 maggio 2022 su Netflix; Instagram Stories di Fedez sul blocco del Ddl Zan, pubblicate sul canale Youtube del Corriere della Sera il 22 aprile 2021; intervento di Salvini alla puntata di Otto e mezzo dell'8 maggio 2019, programma condotto da Lilli Gruber e trasmesso da La7, puntata pubblicata sul canale Youtube di La7 Attualità l'11 maggio 2019; estratto della conferenza stampa congiunta di Meloni e Zelensky del 21 febbraio 2023, pubblicata sul canale Youtube di Vista Agenzia Televisiva Nazionale; film ""Fantozzi"" del 1975, diretto da Luciano Salce e prodotto da Rizzoli Film, disponibile su Netflix.
La differenza tra protestare contro il potere e bloccare la gente comune nel traffico.Fonti: servizio di Lorenzo Sassi per Fanpage.it, pubblicato su youmedia.fanpage.it il 3 gennaio 2023; dichiarazioni di Ignazio La Russa al termine del Consiglio di presidenza convocato per assumere decisioni sull'azione compiuta a palazzo Madama dal movimento ambientalista di Ultima Generazione, pubblicato su ilfattoquotidiano.it il 3 gennaio 2023; video pubblicato su youmedia.fanpage.it il 23 giugno 2022; estratto del brano La Locomotiva di Francesco Guccini, contenuta nell'album Radici pubblicato nel 1972 da EMI Italia.
"Le canzoni mi venivano da un idea e allora provavo a tradurre questa idea in musica". Francesco Guccini, a cinquant'anni dall'uscita de “Il vecchio e il bambino”, ha raccontato ai microfoni di Radioimmaginaria la sua carriera musicale. I giovani speaker, insieme a Riccardo Luna di Green&Blue, lo hanno incontrato pochi giorni prima dall'uscita del suo nuovo album “Canzoni da intorto”.sat/fsc/gsl
Per il testo, iscriviti a https://italianoconletteratura.substack.com
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Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Diego Bianchi a Francesco Guccini in cui si è parlato di politica e Primarie PD ma anche di canzoni e di Sanremo: "Due mie canzoni sarebbero dovute andare a Sanremo. Una l'avrebbe dovuta cantare la Cinquetti e l'altra la Caselli. Una credo si chiamasse Una storia d'amore, ma sono arrivati due parolieri e hanno leggermente cambiato il testo con alcuni versi vergognosi; per fortuna non e' entrata. L'altra, recentemente, e' una canzone sull'immigrazione, anche questa e' stata bocciata. L'avrebbe cantata, e l'ha cantata in un disco, Enzo Iacchetti [...] Certe canzoni d'amore più che brutte sono inutili"
Dall'inizitiva che ricorda Robert Miles aalla paventata truffa sul libro autografato di Bob Dylan. Dal nuovo disco solo su vinile di Francesco Guccini, passando per le ipotesi del prossimo Sanremo
Ospite nella puntata di oggi Francesco Guccini intervistato da Claudio Agostoni e Alessandro Braga
Loriano Macchiavelli"Funerale dopo Ustica"SEM Librihttps://www.semlibri.com/Terroristi rossi e neri che seminano la morte e sono pronti a morire per le proprie idee; servizi segreti infiltrati e corrotti, i cui agenti non esitano a praticare il doppio o il triplo gioco; un «Vertice» formato da personaggi eccellenti e insospettabili che vogliono destabilizzare lo Stato italiano; un killer internazionale, infallibile e spietato, che agisce al riparo di coperture perfette, e la sua vittima designata: il presidente della Repubblica; un'arma micidiale e avveniristica; Victorhugo, il grande burattinaio, un misterioso personaggio che muove a suo piacimento le fila di stragi e assassinii; Stefano Degiorgi, un agente «pulito» dei servizi segreti italiani braccato dai servizi segreti «sporchi» e perfino da quei killer ai quali dà la caccia; Mila Santini, una donna che gioca la sua partita sino all'estremo; un lungo, accanito inseguimento condotto senza pietà e senza esclusione di colpi, che si svolge in Italia e in Europa dal 1974 al 1981.Ecco soltanto alcuni degli ingredienti e dei protagonisti di questa inquietante e incredibile vicenda che avrà il suo sorprendente e inatteso epilogo sul DC9 Itavia abbattuto nel cielo di Ustica il 27 giugno 1980. Un vero labirinto di intrighi e di trame, fatti e avvenimenti raccontati secondo il principio romanzesco che l'aderenza alla realtà è sempre di gran lunga più fantastica di qualsiasi fantasia romanzesca.Cinismo, odio, amore, sesso, violenza, lealtà, fedeltà, senso del dovere, avidità, ambizioni sfrenate: ecco i fattori che fanno agire, uccidere, vendicarsi i protagonisti (molto spesso semplici pedine di un gioco più grande di loro) di questa formidabile spy story, di questo grande libro d'azione.Loriano Macchiavelli, nato a Bologna nel 1934, ha pubblicato oltre cinquanta libri tra romanzi e racconti, oltre a numerose pièce teatrali. Tra i grandi del giallo di casa nostra, ha creato il personaggio di Sarti Antonio, uno degli investigatori più celebri e amati della letteratura italiana. Nel 1997, con Macaronì, ha iniziato una prolifica collaborazione letteraria con Francesco Guccini. L'ultimo suo libro è La bambina del lago, scritto con la figlia Sabina. Con SEM ha pubblicato 33 indagini per Sarti Antonio (2021).IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In questa puntata proseguiamo (e concludiamo) insieme la storia di Ernesto Che Guevara, questa volta accompagnati dal brano “Stagioni” di Francesco Guccini. La canzone, scritta alla fine degli anni Sessanta ma terminata addirittura trent'anni dopo, è un omaggio del cantautore modenese alla propria generazione, più che al guerrigliero argentino: nella canzone Guccini riporta alla mente ricordi lontani, ricordi di tempi romantici e tumultuosi, gli anni dei grandi ideali e delle grandi lotte studentesche. Quella di Guccini è sicuramente una posizione di parte, ma è appassionata e sincera. Nell'episodio cerchiamo di mantenere una linea più imparziale, analizzando le contraddizioni e gli elementi di grandezza della vita del grande generale Guevara, dal momento del suo incontro con Fidel Castro fino al giorno della sua morte. Musica utilizzata: Quiet Place by Jonny Easton - Silence of Stars by Belifers Music - Woods by Oak Studios
Vi proponiamo l'ascolto in podcast dell'intervista di Diego Bianchi a Francesco Guccini intervistato nella sua casa di Pavana in provincia di Pistoia
Gabriele Ametrano"La città dei lettori"Firenze, Villa Bardini, dal 9 al 12 giugnohttps://www.lacittadeilettori.it/Più di 100 ospiti e oltre 80 eventi, 27 giornate di incontri distribuiti su 12 comuni toscani, da giugno a ottobre.GROSSETO DEI LETTORI - 22 e 23 giugnoAREZZO DEI LETTORI - 25 e 26 giugnoLUCCA DEI LETTORI - 7 e 8 luglioVILLAMAGNA DEI LETTORI - 9 e 10 luglioMONTERIGGIONI DEI LETTORI - 15 e 16 luglioCALENZANO DEI LETTORI - 1/3 settembreBAGNO A RIPOLI DEI LETTORI - 9 e 10 settembre CAMPI BISENZIO DEI LETTORI - 15 e 16 settembreMONTELUPO FIORENTINO DEI LETTORI - 23 e 24 settembrePONTASSIEVE DEI LETTORI - 8 e 9 ottobreIMPRUNETA DEI LETTORI - 28 e 29 ottobreFestival a cura di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APSTra gli ospiti: Francesco Guccini, Roberto Saviano, Francesca Michielin, Paolo Nori, Alba Donati, Vera Gheno, Alan Friedman, Jonathan Bazzi, Piero Pelù, Carlotta Vagnoli, Enrica Tesio, Elena Stancanelli, Marco Vichi, Caterina Soffici, Antonio Fusco, Sandro Ferri, Sveva Casati Modignani, Luca Ricci, Marco Malvaldi, Ilaria Gaspari, Claudio Piersanti, Giorgio van Straten, Catena Fiorello, Cristina Marconi, Fabio Genovesi e Marco BalianiTante novità: Gli ospiti internazionali Martín Caparrós, Fernanda Trías, Luc Lang, Itamar Orlev, Olivier Guez e BarrouxIl doppio appuntamento con i finalisti del Premio StregaLa nascita del Premio La città dei lettoriDa segnalare le celebrazioni per i 10 anni di Edizioni Clichy, l'omaggio a Pier Paolo Pasolini nell'anniversario della nascita in collaborazione con Gabinetto Vieusseux, l'evento “Leggere in libreria, leggere librerie” che coinvolgerà librai da tutta la Toscana in collaborazione con la fiera Testo, la conferenza del prof. Carlo Sisi per il bicentenario di Antonio Canova, lo spettacolo in omaggio allo sceneggiatore e regista Mattia Torre e poi incontri con gli autori, presentazioni, talk, letture, passeggiate letterarie, attività per ragazzi e ragazze, yoga e meditazione sul filo di pagine e parole.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Alessandro Vanoli"Altri orizzonti"camminare, conoscere, scoprireMarco Aime, Duccio Demetrio, Adriano Favole, Vera Gheno, Marco Vannini, Alessandro VanoliUtet Librihttps://www.utetlibri.it/Dialoghi di Pistoiahttps://www.dialoghidipistoia.it/Mettersi in viaggio per scoprire il mondo e se stessi, è stato questo anelito a segnare l'evoluzione del genere umano. Il cammino verso nuovi orizzonti, il pellegrinaggio degli studiosi, l'avventura degli esploratori. È il movimento ad averci reso umani, e l'esigenza di andare oltre il qui e ora alla ricerca di forme di spiritualità, di nuovi incontri, di altri orizzonti geografici, linguistici o filosofici è il fil rouge di questo volume.Sei interventi per approfondire il tema del cammino: Marco Aime ci racconta la storia di due donne che a inizio Novecento sfidarono l'ambiente maschile dell'antropologia per uscire dall'accademia ed effettuare ricerche sul campo; Duccio Demetrio descrive la relazione tra pensiero e cammino, individuando nel movimento la metafora filosofica della condizione umana; Adriano Favole esamina i resoconti di viaggio di Bruce Chatwin per ritrovare quel senso del vagabondaggio che può aiutarci a esaminare il presente e reimparare a spostarci in un mondo postpandemico; Vera Gheno osserva il vagare inafferrabile della lingua, necessario per districarci nella complessità del presente; Marco Vannini parte dall'ascesa di Petrarca al Monte Ventoso per parlarci dell'allargamento degli orizzonti esteriori, punto di vista privilegiato sull'interiorità per conoscere veramente la propria anima; infine, Alessandro Vanoli spazia dalla leggenda di Sindbad al Milione di Marco Polo per mostrarci come la mente umana abbia sempre immaginato mondi favolosi prima ancora di osservarli, e come sia stato il potere della fantasia a spingerci oltre l'ignoto.Un'antologia che supera i confini tra le discipline per affrontare il rapporto tra movimento e conoscenza, perché muoversi è l'unica possibilità per allargare sempre più l'orizzonte di quel che sappiamo.In collaborazione con festival Dialoghi di Pistoia www.dialoghidipistoia.itGli interventi:Marco Aime, Lettere da Sanga. Denise Paulme e Deborah Lifchitz: due etnologhe sul campoDuccio Demetrio: Filosofia del camminare. Passeggiare, peregrinare, vagabondareAdriano Favole: Le Vie dei Canti di Bruce Chatwin al crocevia del viaggioVera Gheno: La via delle parole verso una società più equaMarco Vannini: Oltre l'orizzonte dell'anima. Il cammino della misticaAlessandro Vanoli: La scoperta e il sogno. Come i viaggi e l'immaginazione hanno creato il nostro mondoMarco Aime è professore di Antropologia culturale all'Università di Genova. Ha svolto ricerche sulle Alpi italiane e in Africa occidentale. Si occupa del rapporto fra identità culturale e contemporaneità. All'attività di antropologo affianca la produzione favolistica e narrativa. Fra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: Il soffio degli antenati. Immagini e proverbi africani (2017), L'isola del non arrivo. Voci da Lampedusa (2018), Comunità (2019), Classificare, separare, escludere. Razzismi e identità (2020). Per Utet ha pubblicato Senza sponda. Perché l'Italia non è più una terra d'accoglienza (2015) e Tra i castagni dell'Appennino. Conversazioni con Francesco Guccini (2016).Duccio Demetrio ha insegnato Filosofia dell'educazione e della narrazione alla Bicocca di Milano. È fondatore della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari e di Accademia del silenzio.Adriano Favole insegna “Cultura e potere” e “Antropologia Culturale” presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell'Università di Torino. Specialista delle culture oceaniane, ha lavorato più di recente sugli Oltremare europei, fondando il Centro di Ricerca “Arcipelago Europa”. Si interessa di antropologia politica, del corpo e del patrimonio. Collabora con il settimanale “La Lettura” del “Corriere della Sera”. Fra i suoi saggi ricordiamo: Resti di umanità. Vita sociale del corpo dopo la morte (2003), Oceania. Isole di creatività culturale (2010) e La bussola dell'antropologo (2015). Di recente ha curato L'Europa d'Oltremare. Culture, mobilità, ambienti. Con Utet ha pubblicato Vie di fuga. Otto passi per uscire dalla propria cultura (2018).Vera Gheno (1975), sociolinguista, ha collaborato per quasi vent'anni con l'Accademia della Crusca, gestendone il profilo Twitter dal 2012 al 2019. Da settembre 2021 è ricercatrice a tempo determinato di tipo A presso l'Università di Firenze. Tra i suoi libri: Femminili singolari (effequ 2019) e Le ragioni del dubbio. L'arte di usare le parole (Einaudi 2021)Marco Vannini, filosofo, è da sempre impegnato nel recupero della grande tradizione mistico-speculativa. Dirige la collana “Il tesoro nascosto” e la rivista “Mistica e Filosofia” per l'editore Le Lettere.Alessandro Vanoli è storico e scrittore. Ha insegnato all'Università di Bologna e alla Statale di Milano, specializzandosi sulla storia del Mediterraneo e la presenza islamica in Spagna e Sicilia. Collabora con Rai Radio3 e con il “Corriere della Sera”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Prossimamente su Symphonic Musical Soul & Keration PC Coming Soon --- Send in a voice message: https://anchor.fm/corgiov/message
Ogni volta che guerra e pace si scontrano, giova sempre ricordare come la musica, come tante forme di arte, sia sempre stata una delle voci protagoniste del pacifismo, non un pacifismo naïf, ma lucido fino a sfiorare il nichilismo. In questa nuova puntata di Pentadrammi, Alessandra e Tommaso propongono delle canzoni riguardanti il pacifismo, attingendo principalmente dal cantautorato italiano (e non solo), tra gli autori citati: Luigi Tenco, Francesco Guccini, i Nomadi ed Enzo Jannacci.
Dedico questo contenuto ai veri amanti del mio format. Ci ho messo il cuore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il 21 ottobre 2002, nella cornice del Teatro della Cavallerizza di Reggio Emilia, il cantautore bolognese Francesco Guccini ha ricevuto dalle mani dei Rettori dei due Atenei emiliani, Gian Carlo Pellacani e Pier Ugo Calzolari, la laurea ad honorem in Scienze della formazione primaria. Per la sua lectio magistralis ha ripreso dal cassetto gran parte della sua vecchia tesi, sui dialetti di Pàvana, paese dell' Appennino «quasi emiliano in terra toscana». Il video completo è disponibile sul canale YouTube di Ateneo: https://youtu.be/-4Bjnu1iAmg
Rassegna stampa del 31 01 22 | Finisce gennaio "silenzioso e lieve" come cantava Francesco Guccini e inizia l'ennesima resa dei conti dentro i partiti dopo aver archiviato la rielezione di Sergio Mattarella al Colle. M5S e Lega sembrano prossimi ad un cambio di leadership e Fratelli d'Italia aspetta il momento buono per lanciare l'opa sul centrodestra.In casa democratica si pensa di allargare il campo largo ai moderati e di lasciare i pentastellati al loro destino.
Ivan Francesco ballerini nasce a Manciano, in un paese situato nell'entroterra Maremmano, il 15 Gennaio del 1967. Sin dai primi anni mostra uno spiccato interesse per il canto e per la musica, appassionandosi già in tenera età, a cantautori del calibro di De Andrè, Gaber, De Gregori, Francesco Guccini, Claudio Lolli, che lo influenzeranno molto sul modo di scrivere . Inizia a prendere lezioni di pianoforte all'età di otto anni, per poi abbandonare lo studio del pianoforte accostandosi alla chitarra acustica, strumento che lo appassionerà sempre più fortemente. Negli anni 90 inizia ad esibirsi in serate live, per poi interrompere la carriera solista negli anni 2004/2005. Nel 2013 inizia un fortunatissimo sodalizio musicale col chitarrista Oriano Marretti, due chitarre e due voci. Sono moltissime le serate live che vedono impegnati i due musicisti, in moltissime occasioni, in molti paesi e posti prestigiosi della Toscana. Nel 2019 Ballerini esce col suo primo album interamente dedicato agli Indiani d'America, dal titolo "Cavallo Pazzo" che è poi la taylor song, che parla delle gesta epiche di Cavallo Pazzo. Il disco viene realizzato a due mani negli studi di registrazione Brahams di Cavriglia, ed è un lavoro in cui l'unico collaboratore è il chitarrista Alberto Checcacci.
LEGGENDE - I GRANDI E LE GRANDI CHE HANNO FATTO GRANDE BOLOGNA
Due grandi puntate di 'Leggende' in un unico podcast dedicato a Francesco Guccini. Silvia Parma ed Ettore Pancaldi ripercorrono le tappe della carriera del Maestrone e raccontano un pezzo di Storia della canzone parlando del genio letteriario e autorale di Francesco Guccini.
Rassegna stampa del 26 10 21 "Mio padre in fondo aveva anche ragione a dir che la pensione è davvero importante" cantava Francesco Guccini, un ritornello che potrebbe essere l'inno di Mario Draghi che vive la prima fase complessa nei rapporti interni con la sua maggioranza proprio sulla riforma delle pensioni. Mentre Berlusconi sogna il Quirinale, il Sudan vive un colpo di Stato e in Afghanistan si muore di fame.
Oggi parliamo di un posto perfetto per ascoltare Parlandom: nel relax delle TERME.| Libro:Me -> Il libraio di Selinunte - Roberto Vecchioni |Pi -> Shonan junai gumi - La banda dell'amore puro di Shonan - Tōru Fujisawa || Canzone:Me -> Santa Maria del Pallone - Modena City Ramblers -> https://spoti.fi/3vNXnVi |Pi -> PFM - Impressioni di Settembre -> https://sptfy.com/e2hQ || Film:Me -> La città incantata - Hayao Miyazaki |Pi -> 8½ - diretto da Federico Fellini |Siamo su• Facebook: https://www.facebook.com/parlandompodcast• Instagram: https://www.instagram.com/parlandom_podcast/• Telegram: https://t.me/parlandom| Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Guccini,https://it.wikipedia.org/wiki/Porretta_Terme,https://www.treccani.it/enciclopedia/porretta-terme_%28Enciclopedia-Italiana%29/, https://www.treccani.it/vocabolario/terme/ || Sigla: Whiskey Blues - Ilya Truhanov - https://icons8.com/music/author/ilya-truhanov-1
Franco D'Aniello"E alla meta arriviamo cantando"Le storie, i viaggi, la musica dei Modena City RamblersLa nave di Teseohttp://www.lanavediteseo.eu/“Sono trent'anni che vado in giro per l'Italia e il resto del mondo a suonare con i Modena City Ramblers. Centinaia di palchi, milioni di chilometri in macchina, un'ernia al disco, migliaia e migliaia di persone conosciute, di strette di mano, qualche birra ogni tanto, e musica, tanta. L'idea di mettere in parole scritte tutte le emozioni, o se non tutte molte di esse, non è per vanità o voglia di mettermi alla prova con qualcos'altro che non sia la musica. Credo che sia bello, o almeno così spero fortemente, pensare che tanti nostri fan, tanti amici che ci hanno seguiti in tanti anni possano condividere con me questi miei pensieri. Un po' il dietro le quinte di una canzone, di un disco, del viaggio che magari ha proprio ispirato quella canzone. Per i Modena City Ramblers il viaggio non è mai stato fine a sé stesso. Rappresenta un momento importante dal punto di vista artistico e sociale. Come dice il titolo del nostro primo album, che abbiamo tradotto da un disco di Bob Dylan, Riportando tutto a casa, il viaggio non è il fine ma il mezzo perché la testa si apra totalmente lasciando entrare esperienze, visioni, rumori, suoni, profumi che poi diventano canzoni. Tutto quello che ho visto e sentito in questi anni è ancora vivo nella mente, nel cuore, nella pancia.” Hanno suonato a Plaza de la Revolución a Cuba e nel deserto del Sahara, hanno portato la loro musica tra i dimenticati del mondo e fatto ballare migliaia di persone nelle piazze d'Italia, hanno collaborato, tra gli altri, con Luis Sepúlveda, Bob Geldof, Francesco Guccini, Goran Bregovic ́. Dopo trent'anni di musica, viaggi e avventure insieme, Franco D'Aniello, fondatore dei Modena City Ramblers, racconta per la prima volta la loro storia.https://www.ramblers.it/Franco D'Aniello è flautista e cofondatore dei Modena City Ramblers. Prima di diventare musicista professionista è stato allenatore di calciatori pulcini, di cui uno ha vinto il Mondiale. Di fede bianconera da sempre in attesa di una Champions, è appassionato di freccette, come della sua squadra del cuore modenese di pallavolo. Uno dei pochi a cui piacesse suonare il flauto dolce alle scuole medie, ha interpretato un soldato nordista flautista nel film Gangs of New York di Martin Scorsese, per il quale ha eseguito due brani della colonna sonora. Nel 2019 ha suonato con i Jethro Tull, coronando il suo sogno di ragazzino alle prese con il flauto traverso. Una passione che l'ha portato con i Ramblers in giro per il mondo a suonare combat folk con un tin whistle.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6625IL VERO SIGNIFICATO DELL'ANTIFASCISMO DI OGGI di Rodolfo CasadeiQuando, a mezzanotte circa del 9 giugno di due anni fa, fu annunciato che il nuovo sindaco di Forlì era il candidato della coalizione di centrodestra a trazione leghista Gian Luca Zattini, che con la sua vittoria poneva fine a un'egemonia di sindaci di sinistra che durava dal 1970, nella principale piazza cittadina la folla dei simpatizzanti cantò sguaiatamente Romagna mia. Più o meno nello stesso momento nella vicina Cesena si festeggiava l'ennesima vittoria di un candidato di sinistra, Enzo Lattuca, e la folla che accompagnava il neosindaco al Palazzo Comunale ritmava convinta: Bella ciao, come se il candidato rivale del centrodestra Andrea Rossi - un giovane imprenditore a capo di una lista civica, che alle successive regionali si sarebbe presentato con i liberalconservatori di Cambiamo! - fosse il cavallo di Troia di una cospirazione volta a portare la città dei tre papi sotto l'egida di un neofascismo in salsa leghista.BELLA CIAO CONTRO I NUOVI FASCISTIC'è una fetta di italiani ai quali si è fatto credere - o che fingono di credere - che ogni appuntamento elettorale nell'Italia repubblicana rappresenti un nuovo episodio della Resistenza contro il fascismo. Che si tratti di elezioni politiche o del voto per il sindaco, c'è sempre una minaccia fascista da respingere o un nuovo Mussolini da sloggiare da palazzo Chigi o più semplicemente dal palazzo comunale. Il passato truce e nauseante del fascismo è sempre sul punto di tornare: oggi ha il volto di Giorgia Meloni, fino a un anno fa aveva quello di Matteo Salvini, prima di lui per una dozzina di anni ha avuto quello di Silvio Berlusconi (Furio Colombo lo definì «il piccolo Duce», gli intellettuali parlavano di «fascismo catodico»), preceduto da Bettino Craxi che veniva ritratto nelle vignette con la camicia nera e gli stivaloni; negli anni Settanta Lotta Continua scandiva contro un famoso pluripresidente del Consiglio democristiano: «Fanfani, fascista, sei il primo della lista»; fascista era considerata la Dc nel suo complesso, e nei cortei del 1974 (l'anno del golpe dei militari di sinistra a Lisbona) si sentiva gridare: «L'han fatto in Portogallo, facciamolo anche qui: fuorilegge il Msi (il partito neofascista - ndr) e la Dc!».Tutti questi ricorsi della storia patria all'insegna della lotta a un fascismo proteiforme, che si ripresenta da un'epoca all'altra con vesti e nomi diversi ma con le stesse raccapriccianti prospettive, hanno avuto come colonna sonora Bella ciao, cantata con tono di sfida alle manifestazioni antileghiste, antiberlusconiane, anticraxiane, antidemocristiane, ecc.L'ANTIFASCISMO COME ARMA POLITICAL'antifascismo dovrebbe essere un collante istituzionale della Repubblica italiana, e a quasi 80 anni dagli eventi che ne fecero la principale fonte di ispirazione della lotta che contribuì alla liberazione dell'Italia dall'occupazione nazista (supportata dai fascisti) del 1943-45, dovrebbe essersi allargato in un più generale rifiuto del totalitarismo sotto qualunque forma e veste ideologica. Invece alcune forze politiche - ieri il Pci e i gruppuscoli extraparlamentari, oggi il Partito Democratico e gli alleati alla sua sinistra - ne hanno fatto un'arma propagandistica contro gli avversari politici, un'accusa infamante che ha l'obiettivo di delegittimare qualunque partito o leader politico che dimostri di avere le qualità per tenere ieri il Pci, oggi i suoi eredi, fuori dalla stanza dei bottoni.Si spiega così la proposta di legge presentata da deputati di Partito Democratico, 5stelle, Liberi e Uguali e Italia Viva affinché la canzone Bella ciao diventi inno ufficiale delle celebrazioni del 25 aprile, festa della Liberazione, da suonare subito dopo l'inno nazionale noto come Fratelli d'Italia (il vero titolo originale è Il canto degli italiani). Esponenti di centrodestra contrari alla proposta hanno obiettato che questa canzone non può diventare inno ufficiale - accanto all'inno d'Italia - delle celebrazioni del 25 aprile perché non è mai stato l'inno dei partigiani, ma è stato incoronato tale negli anni Cinquanta-Sessanta dai partigiani comunisti. Non è questo il punto. Il punto è che Bella ciao è associata alla strategia dei partiti di sinistra di delegittimazione degli avversari politici attraverso l'accusa di fascismo. Tutte le volte che Bella ciao è stata cantata nelle manifestazioni che prendevano di mira Fanfani, Craxi, Berlusconi, Salvini e Meloni, ciò è stato fatto per trasmettere il messaggio che quegli avversari politici rappresentavano il ritorno del fascismo in Italia, e questo gli eredi ideali della lotta partigiana del '43-'45 non l'avrebbero permesso.LO AVEVA GIÀ CAPITO GUCCINIUfficializzare oggi Bella ciao accanto all'Inno di Mameli avrebbe il significato di creare un nuovo "arco costituzionale" come quello che negli anni Sessanta-Settanta aveva l'obiettivo di tenere fuori da qualunque coalizione di governo missini e monarchici: i primi perché eredi diretti del fascismo, i secondi perché avevano boicottato in gran parte l'assemblea costituente. Parificare Bella ciao all'Inno d'Italia nelle celebrazioni del 25 aprile dopo averla cantata e fatta cantare alle manifestazioni contro Salvini, Meloni e Berlusconi significa inviare il messaggio che Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia vanno ufficialmente riconosciuti come nuove versioni del fascismo, e che chi sta dalla parte della Liberazione e della Costituzione li deve combattere, se necessario, come nel '43-'45.Il punto lo ha goliardicamente illustrato Francesco Guccini, quando in coincidenza col 25 aprile dell'anno scorso ha diffuso un video con la sua versione di Bella ciao. Il testo faceva così: «Stamattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor. C'era Salvini con Berlusconi, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao con i fasci della Meloni che vorrebbero ritornar. Ma noi faremo la resistenza, o bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao, noi faremo la resistenza come fecero i partigian. O partigiano portali via, come il 25 april».Probabilmente i deputati che hanno firmato la proposta di legge si sono ispirati alla genialata del cantautore modenese. Cui va riconosciuto il merito di avere esplicitato per i duri di comprendonio e per gli ipocriti tutti il vero significato dell'antifascismo italiano contemporaneo.
Erano i favoriti, quasi avevano già scritto il nome sulla coppa e negli albi d'oro. Invece i campioni del mondo si congedano da Euro2020 dopo una partita bellissima che prima rimontano, poi si fanno rimontare 3-3 e poi perdono ai rigori. Merito anche della Svizzera che ha saputo approfittare della spocchia distratta dei francesi e li ha infilati per due volte dopo aver anche sbagliato un rigore con Rodriguez. Alla fine però, il rigore decisivo lo ha sbagliato il giocatore più atteso Kylian Mbappé. A negargli la gioia della prima rete di questo Europeo è il portiere Sommer che mette la firma su una pagina nuova quanto inattesa di questa manifestazione. Prima ancora hanno dato spettacolo Croazia e Spagna: anche qui, 3-3 nei tempi regolamentari, poi l'eurogol di Morata avvia il risultato verso il 5-3 finale. Di tutto quanto successo ieri parliamo con i nostri convocati: Kubilay Turkyilmaz, Benoit Cauet e Filippo Maria Ricci. Piccolo capitolo extra Europei per parlare di Interspac, il progetto di azionariato popolare per l'Inter che ha raccolto molti nomi noti tra i primi sottoscrittori e che oggi ci presenta il suo promotore e presidente Carlo Cottarelli. Tutto quello che è successo nelle partite di ieri, tra gli 8 gol di Croazia-Spagna e i 6 più rigori di Francia-Svizzera, ci ha sorpresi e un po' storditi, ma non dimentichiamoci che oggi è martedì...martedì uguale BarTur. Il direttore artistico Bartoletti torna in grande stile e Leo Turrini dalla Pero-Cormano è curiosissimo di sapere tutto quanto della famosa cena di Marino insieme a Francesco Guccini e Maurizio Sarri. Riuscirà a scucirgli qualche dettaglio?
La terza stagione di The ANDone Podcast, pod ufficiale di nbarevolution.com, inizia con il doveroso power ranking. Una cavalcata di quasi due ore con i vostri Andrea ed Andrea che analizzano conference per conference, squadra per squadra quello che ci aspettiamo dalle compagini della lega, il punto sulla situazione di giocatori e staff, le squadre in evoluzione e quelle fin troppo affossate nella palude. In tutto questo, come da nostro stile, citazioni e riferimenti vari, due cover musicali a cura del vostro Bandi, consigli su salse da abbinare alla carne, un gioco di indovina chi con i giovani dei Bulls, amore incondizionato ad Atlanta ed una spolverata di odio per Bledsoe, Hezonja ed una lezione di psicologia cognitiva applicata a Thibs.Un bel ripassone per iniziare alla grande la stagione, aspettando le sorprese che analizzeremo assieme.Terzo anno, si parte!00:39 Francesco Guccini feat. Andrea Bandiziol - Che brutto affare2:03 Boston Celtics7:15 Toronto Raptors14:33 Philadelphia 76ers18:10 Indiana Pacers21:39 Milwaukee Bucks26:12 Washington Wizards29:45 Miami Heat32:31 Detroit Pistons34:43 Cleveland Cavaliers39:53 Charlotte Hornets42:18 Brooklyn Nets46:38 Chicago Bulls49:18 Atlanta Hawks52:52 Orlando Magic56:24 New York Knicks59:26 Golden State Warriors1:01:03 Houston Rockets1:05:12 Utah Jazz1:09:55 Oklahoma City Thunder1:14:08 Los Angeles Lakers1:18:56 New Orleans Pelicans1:22:40 Minnesota Timberwolves1:26:43 Portland Trailblazers1:29:09 San Antonio Spurs1:32:18 Denver Nuggets1:35:18 Los Angeles Clippers1:38:21 Memphis Grizzlies1:40:50 Dallas Mavericks1:44:00 Phoenix Suns1:46:21 Sacramento Kings