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Dolore per la soppressione della tribù di Beniamino. Espediente per provvedere mogli per i Beniaminiti superstiti.
Israele fa guerra alla tribù di Beniamino.
"L'ora della Vecchia Signora" con Alberto Mauro. Ospite: Beniamino Vignola.
"L'ora della Vecchia Signora" con Alberto Mauro. Ospite: Beniamino Vignola.
Beniamino worked at Mercedes-Benz, Now he views the world through a privacy lens, At Red Acre, Beniamino is the data privacy head, We will chat about his past and what lies ahead!
Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAEsodo 1 - https://www.bible.com/it/bible...1 Questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto. Essi ci vennero con Giacobbe, ciascuno con la sua famiglia:2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda;3 Issacar, Zabulon e Beniamino;4 Dan e Neftali, Gad e Ascer.5 Tutte le persone discendenti da Giacobbe erano settanta. Giuseppe era già in Egitto.6 Giuseppe morì, come morirono pure tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione.7 I figli d'Israele furono fecondi, si moltiplicarono abbondantemente, divennero numerosi, molto potenti, e il paese ne fu ripieno.8 Sorse sopra l'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe.9 Egli disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più potente di noi.10 Usiamo prudenza con esso, affinché non si moltiplichi e, in caso di guerra, non si unisca ai nostri nemici per combattere contro di noi e poi andarsene dal paese».11 Stabilirono dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Israele costruì al faraone le città che servivano da magazzini, Pitom e Ramses.12 Ma quanto più lo opprimevano, tanto più il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani nutrirono avversione per i figli d'Israele.13 Così essi obbligarono i figli d'Israele a lavorare duramente.14 Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitù, adoperandoli nei lavori d'argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza.15 Il re d'Egitto parlò anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua, e disse:16 «Quando assisterete le donne ebree al tempo del parto, quando sono sulla sedia, se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, lasciatela vivere».17 Ma le levatrici temettero Dio, non fecero quello che il re d'Egitto aveva ordinato loro e lasciarono vivere anche i maschi.18 Allora il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i maschi?»19 Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane; esse sono vigorose, e prima che la levatrice arrivi da loro, hanno partorito».20 Dio fece del bene a quelle levatrici. Il popolo si moltiplicò e divenne molto potente.21 Poiché quelle levatrici avevano temuto Dio, egli fece prosperare le loro case.22 Allora il faraone diede quest'ordine al suo popolo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel Fiume, ma lasciate vivere tutte le femmine».Episodio: Esodo 1Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 10/12/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023
"Beniamino Vignola" ospite a L'ora della Vecchia Signora.
"Beniamino Vignola" ospite a L'ora della Vecchia Signora.
Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 46 - https://www.bible.com/it/bible...1 Israele partì con tutto quello che aveva e, giunto a Beer-Sceba, offrì sacrifici al Dio d'Isacco suo padre.2 Dio parlò a Israele in visioni notturne e disse: «Giacobbe, Giacobbe!» Ed egli rispose: «Eccomi».3 Dio disse: «Io sono Dio, il Dio di tuo padre. Non temere di scendere in Egitto, perché là ti farò diventare una grande nazione.4 Io scenderò con te in Egitto, te ne farò anche sicuramente risalire e Giuseppe ti chiuderà gli occhi».5 Allora Giacobbe partì da Beer-Sceba; e i figli d'Israele fecero salire Giacobbe loro padre, i loro bambini e le loro mogli sui carri che il faraone aveva mandati per trasportarli.6 Essi presero il loro bestiame e i beni che avevano acquisiti nel paese di Canaan e scesero in Egitto: Giacobbe con tutta la sua famiglia.7 Egli fece venire con sé in Egitto i suoi figli, i figli dei suoi figli, le sue figlie, le figlie dei suoi figli e tutta la sua famiglia.8 Questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto: Giacobbe e i suoi figli. Il primogenito di Giacobbe: Ruben.9 I figli di Ruben: Chenoc, Pallu, Chesron e Carmi.10 I figli di Simeone: Iemuel, Iamin, Oad, Iachin, Soar e Saul, figlio di una Cananea.11 I figli di Levi: Gherson, Cheat e Merari.12 I figli di Giuda: Er, Onan, Sela, Perez e Zarac; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan; i figli di Perez furono: Chesron e Camul.13 I figli d'Issacar: Tola, Puva, Iob e Simron.14 I figli di Zabulon: Sered, Elon e Ialeel.15 Questi sono i figli che Lea partorì a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre a Dina, figlia di lui. I suoi figli e le sue figlie erano in tutto trentatré persone.16 I figli di Gad: Sifion, Agghi, Suni, Esbon, Eri, Arodi e Areli.17 I figli di Ascer: Imna, Tisva, Tisvi, Beria e Serac loro sorella; i figli di Beria: Eber e Malchiel.18 Questi furono i figli di Zilpa che Labano aveva dato a sua figlia Lea; lei li partorì a Giacobbe: in tutto sedici persone.19 I figli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino.20 A Giuseppe, nel paese d'Egitto, nacquero Manasse ed Efraim, i quali Asenat, figlia di Potifera, sacerdote di On, gli partorì.21 I figli di Beniamino: Bela, Becher, Asbel, Ghera, Naaman, Ei, Ros, Muppim, Cuppim e Ard.22 Questi sono i figli di Rachele che nacquero a Giacobbe: in tutto quattordici persone.23 I figli di Dan: Cusim.24 I figli di Neftali: Iacseel, Guni, Ieser e Sillem.25 Questi sono i figli di Bila, che Labano aveva dato a sua figlia Rachele; lei li partorì a Giacobbe: in tutto sette persone.26 Le persone che vennero con Giacobbe in Egitto, discendenti da lui, senza contare le mogli dei figli di Giacobbe, erano in tutto sessantasei.27 I figli di Giuseppe, natigli in Egitto, erano due. Il totale delle persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto era di settanta.Salmi 34 - https://www.bible.com/it/bible...Episodio: Genesi 46Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 05/11/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023
Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 45 - https://www.bible.com/it/bible...1 Allora Giuseppe non poté più contenersi davanti a tutto il suo seguito e gridò: «Fate uscire tutti dalla mia presenza!» Nessuno rimase con Giuseppe quando egli si fece riconoscere dai suoi fratelli.2 Alzò la voce piangendo; gli Egiziani lo udirono e lo udì la casa del faraone.3 Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Io sono Giuseppe! Mio padre vive ancora?» Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere, perché erano atterriti dalla sua presenza.4 Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Vi prego, avvicinatevi a me!» Quelli s'avvicinarono ed egli disse: «Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perché fosse portato in Egitto.5 Ma ora non vi rattristate, né vi dispiaccia di avermi venduto perché io fossi portato qui; poiché Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita.6 Infatti, sono due anni che la carestia è nel paese e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sarà raccolto né mietitura.7 Ma Dio mi ha mandato qui prima di voi, perché sia conservato di voi un residuo sulla terra e per salvare la vita a molti scampati.8 Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma è Dio. Egli mi ha stabilito come padre del faraone, signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto.9 Affrettatevi a risalire da mio padre e ditegli: “Così dice tuo figlio Giuseppe: ‘Dio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto; scendi da me, non tardare.10 Tu abiterai nel paese di Goscen e sarai vicino a me: tu e i tuoi figli, i figli dei tuoi figli, le tue greggi, i tuoi armenti e tutto quello che possiedi.11 Qui io ti sostenterò (perché ci saranno ancora cinque anni di carestia), affinché tu non sia ridotto in miseria: tu, la tua famiglia e tutto quello che possiedi'”.12 Ecco, voi vedete con i vostri occhi, e mio fratello Beniamino vede con i suoi occhi, che è proprio la mia bocca quella che vi parla.13 Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto e tutto quello che avete visto; e fate che mio padre scenda presto qua».14 Poi si gettò al collo di Beniamino, suo fratello, e pianse; e Beniamino pianse sul collo di lui.15 Baciò pure tutti i suoi fratelli, piangendo. Dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui.16 Intanto la voce si diffuse nella casa del faraone, e si disse: «Sono arrivati i fratelli di Giuseppe». Questo piacque al faraone e ai suoi servitori.17 Il faraone disse a Giuseppe: «Di' ai tuoi fratelli: “Fate questo: caricate le vostre bestie e andate, tornate al paese di Canaan;18 prendete vostro padre, le vostre famiglie e venite da me; io vi darò il meglio del paese d'Egitto e voi mangerete il grasso della terra”.19 Tu hai l'ordine di dire loro: “Fate questo: prendete nel paese d'Egitto dei carri per i vostri bambini e per le vostre mogli; conducete vostro padre e venite.20 E non vi rincresca di lasciare la vostra roba, perché il meglio di tutto il paese d'Egitto sarà vostro”».Episodio: Genesi 45Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 29/10/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023
Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 44 - https://www.bible.com/it/bible...1 Giuseppe diede quest'ordine al suo maggiordomo: «Riempi i sacchi di questi uomini di tanti viveri quanti ne possono portare e metti il denaro di ciascuno di loro alla bocca del suo sacco.2 Metti la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del più giovane, assieme al denaro del suo grano». Ed egli fece come Giuseppe aveva detto.3 La mattina, appena fu giorno, quegli uomini furono fatti partire con i loro asini.4 Quando furono usciti dalla città e non erano ancora lontani, Giuseppe disse al suo maggiordomo: «Parti, vai dietro a quegli uomini, e quando li avrai raggiunti dirai loro: “Perché avete reso male per bene?5 Non è quella la coppa dalla quale il mio signore beve e di cui si serve per trarre presagi? Avete fatto male a fare questo!”».6 Egli li raggiunse e disse loro quelle parole.7 Essi gli risposero: «Perché il mio signore ci rivolge parole come queste? Dio preservi i tuoi servi dal fare una cosa simile.8 Ecco, noi ti abbiamo riportato dal paese di Canaan il denaro che avevamo trovato alla bocca dei nostri sacchi; come dunque avremmo rubato dell'argento o dell'oro dalla casa del tuo signore?9 Quello dei tuoi servi presso il quale si troverà la coppa sia messo a morte e noi pure saremo schiavi del tuo signore!»10 Ed egli disse: «Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale essa sarà trovata sarà mio schiavo, e voi sarete innocenti».11 In tutta fretta, ognuno di loro scaricò a terra il proprio sacco e ciascuno aprì il suo.12 Il maggiordomo li frugò, cominciando da quello del maggiore per finire con quello del più giovane; la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino.13 Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricaricò il suo asino e tornarono alla città.14 Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, il quale era ancora lì; si gettarono con la faccia a terra davanti a lui.15 Giuseppe disse loro: «Che azione è questa che avete fatto? Non lo sapete che un uomo come me ha il potere di indovinare?»16 Giuda rispose: «Che diremo al mio signore? Quali parole useremo? O come ci giustificheremo? Dio ha trovato l'iniquità dei tuoi servi. Ecco, siamo schiavi del mio signore: tanto noi, quanto colui in mano del quale è stata trovata la coppa».17 Ma Giuseppe disse: «Dio mi guardi dal far questo! L'uomo nella cui mano è stata trovata la coppa, lui sarà mio schiavo; quanto a voi, tornate in pace da vostro padre».18 Allora Giuda si avvicinò a Giuseppe e disse: «Mio signore, permetti al tuo servo di fare udire una parola al mio signore. La tua ira non si accenda contro il tuo servo, poiché tu sei come il faraone.19 Il mio signore interrogò i suoi servi, dicendo: “Avete un padre o un fratello?”Romani 10 - https://www.bible.com/it/bible...Episodio: Genesi 44Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 22/10/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023
Tutto nel mondo è burla Estate - Beniamino Gigli concerto di Berlino 1954 seconda parte
Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 43 - https://www.bible.com/it/bible...1 Or la carestia era grave nel paese.2 Quando ebbero finito di mangiare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: «Tornate a comprare un po' di viveri».3 E Giuda rispose: «Quell'uomo ce lo dichiarò categoricamente: “Non vedrete la mia faccia se vostro fratello non sarà con voi”.4 Se tu mandi nostro fratello con noi, scenderemo e ti compreremo dei viveri;5 ma se non lo mandi non scenderemo, perché quell'uomo ci ha detto: “Non vedrete la mia faccia se vostro fratello non sarà con voi”».6 Israele disse: «Perché mi avete fatto questo torto di dire a quell'uomo che avevate ancora un fratello?»7 Quelli risposero: «Quell'uomo c'interrogò minuziosamente intorno a noi e al nostro parentado, dicendo: “Vostro padre vive ancora? Avete qualche altro fratello?”Noi gli rispondemmo secondo le sue domande. Non potevamo sapere che ci avrebbe detto: “Fate venire vostro fratello!”»8 Giuda disse a suo padre Israele: «Lascia venire il ragazzo con me; ci leveremo e andremo, così vivremo e non moriremo: né noi, né tu, né i nostri piccini.9 Io mi rendo garante di lui. Ridomandane conto alla mia mano. Se non te lo riconduco e non te lo rimetto davanti, io sarò per sempre colpevole verso di te.10 Se non avessimo indugiato, a quest'ora saremmo già tornati due volte».11 Allora Israele, loro padre, disse loro: «Se così è, fate questo: prendete nei vostri sacchi le cose più squisite di questo paese e portate a quell'uomo un dono: un po' di balsamo, un po' di miele, degli aromi e della mirra, dei pistacchi e delle mandorle.12 Prendete con voi il doppio del denaro, e riportate il denaro che fu rimesso alla bocca dei vostri sacchi; forse fu un errore.13 Prendete anche vostro fratello e andate, tornate da quell'uomo.14 Dio onnipotente vi faccia trovare grazia davanti a quell'uomo, così che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. Se devo essere privato dei miei figli, che io lo sia!»15 Quelli presero dunque questo dono, presero con sé il doppio del denaro e Beniamino, e partirono; scesero in Egitto e si presentarono davanti a Giuseppe.16 Come Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al suo maggiordomo: «Conduci questi uomini in casa, macella e prepara tutto, perché questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno».17 L'uomo fece come Giuseppe aveva ordinato e li condusse in casa di Giuseppe.18 E quelli ebbero paura, perché venivano condotti in casa di Giuseppe, e dissero:«Siamo portati qui a motivo di quel denaro che ci fu rimesso nei sacchi la prima volta; egli vuole darci addosso, piombare su di noi e prenderci come schiavi con i nostri asini».19 Avvicinatisi al maggiordomo di Giuseppe, gli parlarono sulla porta della casa e dissero:20 «Scusa, signor mio! Noi scendemmo già una prima volta a comprare dei viveri,Giobbe 17 - https://www.bible.com/it/bible...Episodio: Genesi 43Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 15/10/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023
"Cose di Calcio" con Antonio Paolino. Ospite: Domenico Marocchino, Beniamino Vignola.
"Cose di Calcio" con Antonio Paolino. Ospite: Domenico Marocchino, Beniamino Vignola.
"Cose di Calcio" con Antonio Paolino. Ospite: Domenico Marocchino, Beniamino Vignola.
Tutto nel mondo è burla Estate - Beniamino Gigli concerto di Berlino 1954 prima parte
Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 42 - https://www.bible.com/it/bible...1 Giacobbe seppe che c'era grano in Egitto; allora disse ai suoi figli: «Perché state a guardarvi l'un l'altro?»2 Poi disse: «Ecco, ho sentito dire che c'è grano in Egitto; scendete là a comprarne, così vivremo e non moriremo».3 Così dieci dei fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comprarvi il grano.4 Ma Giacobbe non mandò con loro Beniamino, il fratello di Giuseppe, perché diceva: «Che non gli succeda qualche disgrazia!»5 I figli d'Israele giunsero per comprare grano in mezzo agli altri che erano venuti; perché nel paese di Canaan c'era la carestia.6 Or Giuseppe era colui che comandava nel paese; era lui che vendeva il grano a tutta la gente del paese. I fratelli di Giuseppe vennero e s'inchinarono davanti a lui con la faccia a terra.7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma si comportò come un estraneo davanti a loro e parlò loro aspramente dicendo:«Da dove venite?» Essi risposero: «Dal paese di Canaan per comprare dei viveri».8 Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui.9 Giuseppe si ricordò dei sogni che aveva avuto riguardo a loro e disse: «Voi siete delle spie! Siete venuti per vedere i luoghi indifesi del paese!»10 Ed essi a lui: «No, mio signore, i tuoi servi sono venuti a comprare dei viveri.11 Siamo tutti figli di uno stesso uomo. Siamo gente sincera. I tuoi servi non sono delle spie».12 Ma egli disse: «No, siete venuti per vedere i luoghi indifesi del paese!»13 Quelli risposero: «Noi, tuoi servi, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo, del paese di Canaan. Ecco, il più giovane è oggi con nostro padre, e uno non è più».14 E Giuseppe disse loro: «La cosa è come vi ho detto, siete delle spie!15 Ecco come sarete messi alla prova: per la vita del faraone, non uscirete di qui fin tanto che non sarà arrivato il vostro fratello più giovane.16 Mandate uno di voi a prendere vostro fratello e voi resterete qui in carcere, perché le vostre parole siano messe alla prova e si veda se c'è del vero in voi; se no, per la vita del faraone, siete delle spie!»17 E li mise assieme in prigione per tre giorni.18 Il terzo giorno Giuseppe disse loro: «Fate questo e vivrete; io temo Dio!19 Se siete gente sincera, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella vostra prigione; e voi andate, portate il grano necessario alle vostre famiglie.20 Poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così le vostre parole saranno verificate e voi non morirete». Ed essi fecero così.21 Allora si dicevano l'uno all'altro: «Sì, noi fummo colpevoli verso nostro fratello, giacché vedemmo la sua angoscia quando egli ci supplicava, ma non gli demmo ascolto! Ecco perché ci viene addosso quest'angoscia».22 Ruben rispose loro: «Non ve lo dicevo io: “Non commettete questo peccato contro il ragazzo?” Ma voi non voleste darmi ascolto. Perciò, ecco, il suo sangue ci è ridomandato».Episodio: Genesi 42Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 08/10/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023
Commento al capitolo 44 di Genesi. Giuseppe con uno stratagemma cerca di isolare Beniamino e induce i fratelli a ripensare alla loro condotta.
Predicazione espositiva del Pastore Emerito Fred Whitman di Geremia 38 versetti da 1 a 13. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 28 luglio 2024.Titolo del messaggio: "Ebed-Melec (il servo del Re), il difensore straniero del profeta di Dio".GEREMIA 38 V1-131 Sefatia figlio di Mattan, Ghedalia figlio di Pascur, Iucal figlio di Selemia, e Pascur figlio di Malchia, udirono le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo: 2 «Così parla il SIGNORE: "Chi rimarrà in questa città morirà di spada, di fame, o di peste; ma chi andrà ad arrendersi ai Caldei avrà salva la vita; la vita sarà il suo bottino, e vivrà". 3 Così parla il SIGNORE: "Questa città sarà certamente data in mano dell'esercito del re di Babilonia, che la prenderà"». 4 I capi dissero al re: «Quest'uomo sia messo a morte, poiché rende fiacche le mani degli uomini di guerra, che rimangono in questa città, e le mani di tutto il popolo, tenendo loro tali discorsi; quest'uomo non cerca il bene, ma il male di questo popolo». 5 Allora il re Sedechia disse: «Ecco, egli è in mano vostra; poiché il re non può nulla contro di voi». 6 Allora essi presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, figlio del re, che era nel cortile della prigione; vi calarono Geremia con delle funi. Nella cisterna non c'era acqua ma solo fango, e Geremia affondò nel fango.7 Ebed-Melec, etiope, eunuco che stava nel palazzo del re, udì che avevano messo Geremia nella cisterna. Il re stava allora seduto alla porta di Beniamino. 8 Ebed-Melec uscì dalla casa del re e parlò al re, dicendo: 9 «O re, mio signore, quegli uomini si sono comportati male in tutto quello che hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna; egli morirà di fame là dov'è, poiché non c'è più pane in città». 10 Il re diede quest'ordine a Ebed-Melec, l'Etiope: «Prendi con te trenta uomini di qui e tira su il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia». 11 Ebed-Melec prese con sé quegli uomini, entrò nella casa del re, sotto il Tesoro; prese di là dei pezzi di stoffa logora e dei vecchi stracci, e li calò a Geremia, nella cisterna, con delle funi. 12 Ebed-Melec, l'Etiope, disse a Geremia: «Mettiti ora questi pezzi di stoffa logora e questi stracci sotto le ascelle, sotto le funi». Geremia fece così. 13 Quelli tirarono su Geremia con delle funi e lo fecero salir fuori dalla cisterna. Geremia rimase nel cortile della prigione.
Piano diabolico per far riprodurre la tribù di Beniamino Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Raccontiamo le vicende giudiziarie che hanno condotto all'assoluzione di Beniamino Zuncheddu con un ritardo di trentatré anni, a seguito di una revisione del processo che lo aveva ritenuto responsabile del massacro di tre persone.
All'Hotel Athena di Siena, prima Assemblea dei Soci di Space Hotels da Presidente, per Beniamino Tomasoni, una figura di spicco nel settore alberghiero italiano, conosciuto per la sua dedizione e lunga carriera nell'ospitalità.
Scopri la Bibbia un versetto per volta con semplici commenti dell'insegnante Egidio Annunziata.LETTURA DELLA SACRA BIBBIAGenesi 35 - https://www.bible.com/it/bible...1 Dio disse a Giacobbe: «Àlzati, va' ad abitare a Betel; là farai un altare al Dio che ti apparve quando fuggivi davanti a tuo fratello Esaù».2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Togliete gli dèi stranieri che sono in mezzo a voi, purificatevi e cambiatevi i vestiti;3 partiamo, andiamo a Betel; là farò un altare al Dio che mi esaudì nel giorno della mia angoscia e che è stato con me nel viaggio che ho fatto».4 Essi diedero a Giacobbe tutti gli dèi stranieri che erano nelle loro mani e gli anelli che avevano agli orecchi; Giacobbe li nascose sotto la quercia che è presso Sichem.5 Poi partirono. Il terrore di Dio invase le città che erano intorno a loro, e nessuno inseguì i figli di Giacobbe.6 Così Giacobbe e tutta la gente che aveva con sé giunsero a Luz, cioè Betel, che è nel paese di Canaan.7 Lì costruì un altare e chiamò quel luogo El-Betel, perché Dio gli era apparso lì quando egli fuggiva davanti a suo fratello.8 Allora morì Debora, balia di Rebecca, e fu sepolta al di sotto di Betel, sotto la quercia che fu chiamata Allon-Bacut.9 Dio apparve ancora a Giacobbe, quando questi veniva da Paddan-Aram, e lo benedisse.10 Dio gli disse: «Il tuo nome è Giacobbe. Tu non sarai più chiamato Giacobbe, ma il tuo nome sarà Israele». E lo chiamò Israele.11 Dio gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; sii fecondo e moltìplicati; una nazione, anzi una moltitudine di nazioni discenderà da te, dei re usciranno dai tuoi lombi;12 darò a te e alla tua discendenza dopo di te il paese che diedi ad Abraamo e a Isacco».13 E Dio se ne andò risalendo dal luogo dove gli aveva parlato.14 Allora Giacobbe eresse, nel luogo dove Dio gli aveva parlato, un monumento di pietra; vi fece sopra una libazione e vi sparse su dell'olio.15 Giacobbe chiamò Betel il luogo dove Dio gli aveva parlato.16 Poi partirono da Betel. C'era ancora qualche distanza per arrivare a Efrata, quando Rachele partorì. Ella ebbe un parto difficile.17 Mentre penava a partorire, la levatrice le disse: «Non temere, perché questo è un altro figlio per te».18 Mentre l'anima sua se ne andava, perché stava morendo, chiamò il bimbo Ben-Oni; ma il padre lo chiamò Beniamino.19 Rachele dunque morì e fu sepolta sulla via di Efrata, cioè di Betlemme.20 Giacobbe eresse una pietra commemorativa sulla tomba di lei. Questa pietra commemorativa della tomba di Rachele esiste tuttora.21 Poi Israele partì e piantò la sua tenda di là da Migdal-Eder.22 Mentre Israele abitava in quel paese, Ruben andò e si unì a Bila, concubina di suo padre, e Israele venne a saperlo.23 I figli di Giacobbe erano dodici. I figli di Lea: Ruben, primogenito di Giacobbe, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon.24 I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino.25 I figli di Bila, serva di Rachele: Dan e Neftali.Episodio: Genesi 35Conduttore: Egidio AnnunziataLuogo: Nocera Inferiore, Salerno - ItalyEvento: Incontro domenicale della comunità Essere Un CristianoData: 20/08/2023Lingua: ItalianaProduzione: © Essere Un Cristiano 2023
"Cose di Calcio XL" con Antonio Paolino e Paolo Rossi Ospiti: Salvatore Iacolino, Beniamino Vignola,Domenico Marocchino,.
"Cose di Calcio XL" con Antonio Paolino e Paolo Rossi Ospiti: Salvatore Iacolino, Beniamino Vignola,Domenico Marocchino,.
Im Januar 1991 wird eine kleine Gemeinde auf Sardinien von einem grausamen Dreifachmord erschüttert. Doch ein Zeuge überlebt und kann der Polizei sogar einen Namen nennen: Beniamino, ein Schäfer aus der Gegend. Aber ist Beniamino wirklich schuldig? --- Content Hinweis --- In dieser Folge sprechen wir über Gewalt und Mord. Wenn du dich mit diesen Themen nicht wohlfühlst, hör dir die Folge bitte nicht alleine an. --- Links --- Foto von Beniamino: https://tinyurl.com/2hb4jwxu --- Werbepartner [Werbung] --- Rabattcodes und Links von unseren Werbepartnern findet ihr unter https://linktr.ee/schwarzeakte --- Schwarze Akte Buch [Eigenwerbung] --- Das Schwarze Akte Buch mit weiteren spannenden Fällen erhaltet ihr überall dort, wo es Bücher gibt. www.schwarzeakte.de/buch --- Social Media & Kontakt --- Instagram: @schwarzeakte YouTube: @SchwarzeAkte TikTok: @schwarzeakte Mail: schwarzeakte@julep.de Website: www.schwarzeakte.de --- Credits --- Hosts: Anne Luckmann & Patrick Strobusch Redaktion: Silva Hanekamp Schnitt: Anne Luckmann Intro und Trenner gesprochen von: Pia-Rhona Saxe Producer: Falko Schulte Eine Produktion der Julep Studios Impressum: www.julep.de/impressum [Wir übernehmen keine Haftung für die Inhalte externer Links] --- SPOILER --- Der Fall wurde bis zum Zeitpunkt der Veröffentlichung dieser Episode teilweise gelöst.
Giuseppe fa mettere la coppa nel sacco di Beniamino. Giuda supplica Giuseppe di lasciar tornare Beniamino dal padre.
Giacobbe acconsente con dolore alla partenza di Beniamino. L'accoglienza fatta da Giuseppe a Beniamino.
I figli di Giacobbe, mandati in Egitto, sono riconosciuti da Giuseppe. Giuseppe pretende che gli portino Beniamino. Giacobbe rifiuta di mandare Beniamino.
Predicazione espositiva del Pastore Jonathan Whitman di Filippesi capitolo 3 versetti da 3 a 7. Registrata presso il Centro Evangelico Battista di Perugia il 17 Marzo 2024.Titolo del messaggio: "Tre segni di un vero seguace di Cristo"FILIPPESI 3 V3-73 perché i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci vantiamo in Cristo Gesù, e non mettiamo la nostra fiducia nella carne; 4 benché io avessi motivo di confidarmi anche nella carne. Se qualcun altro pensa di aver motivo di confidarsi nella carne, io posso farlo molto di più; 5 io, circonciso l'ottavo giorno, della razza d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo figlio d'Ebrei; quanto alla legge, fariseo; 6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. 7 Ma ciò che per me era un guadagno, l'ho considerato come un danno, a causa di Cristo.
Giacobbe fa rimuovere tutti gli idoli. Nascita di Beniamino e morte di Rachele. I dodici figli di Giacobbe. Morte di Isacco.
Nel 1991 in Sardegna Beniamino Zuncheddu fu condannato per una strageSeguimi su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UClkB_8jqDS7SWoltMjIu-3Q/Supporta il progetto qui: https://www.paypal.com/paypalme/pierjcSupport this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy
Leggiamo e commentiamo insieme il capitolo 35 del libro di Genesi incentrato sulla morte di Rachele e la nascita di Beniamino, una vicenda che ha profonde implicazioni per il seguito del racconto.
È interminabile l'applauso che segue alla sentenza di assoluzione pronunciata da Flavio Monteleone, presidente della IV sezione della Corte d'appello di Roma. Lacrime, abbracci, incoraggiamenti. Ma che giustizia è un'assoluzione per non aver commesso il fatto dopo quasi 33 anni di carcere da innocente? Dopo una vita rubata, gli affetti negati, il lavoro perduto. Un'esistenza da Robinson Crusoe, come spiega lo psichiatra Antonio Piro. Isolato, distaccato da tutto, conservando la sua gentilezza, come ricorda don Ettore Cannavera. Ma ora si tirano le somme, ci sono spese da affrontare, debiti da onorare. A Beniamino, protagonista del più clamoroso e lungo errore giudiziario della giustizia italiana, adesso spetta un congruo risarcimento. L'ex procuratrice generale della Corte d'appello di Cagliari Francesca Nanni è felice della sentenza. E sottolinea che la Corte d'appello di Roma ha disposto la trasmissione degli atti alla procura per tre testimonianze rese in aula. L'avvocato Mauro Trogu è già pronto a chiedere l'indennizzo per il suo assistito. Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, sa che senza il risarcimento la sua missione non è definitivamente compiuta. La sua battaglia continua. Perché quella di Beniamino sarà veramente libertà solo quando la giustizia lo risarcirà per intero. Intanto Walter Marcialis, il superfonico che si è occupato del caso Zuncheddu, brinda a Beniamino con tutta la comunità di Burcei stappando bottiglie di Cagnulari e di Vermentino. L'etichetta è Benjamin 2023.
Una vita nel silenzio. Come in un deserto. Il carcere di Uta è lontano da Cagliari. Non ci sono rumori e si percepisce il distacco da tutti: don Gabriele Iiriti, cappellano dell'istituto penitenziario di Uta dal 2015, ha raccolto nella cella di Beniamino le sue confidenze e ascoltato il suo sconforto. Anche il direttore del carcere ne conserva il ricordo di un uomo che andava d'accordo con tutti. Mite, buono, pacato. Lo racconta Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, che si sofferma sulle gravi criticità in cui versano le carceri della Sardegna.Il 28 febbraio 1991 Beniamino Zuncheddu viene prelevato da casa per accertamenti in questura. Pensava a uno sbaglio, a una rapida formalità. E invece l'hanno sbattuto in carcere. E da innocente c'è rimasto per quasi 33 anni, vittima di una montagna di menzogne. Per sopravvivere si è adattato alla situazione, senza mai cedere alla richiesta dei magistrati di sorveglianza di dichiararsi colpevole. Neanche per avere sconti di pena o agevolazioni. Ma gli errori giudiziari segnano in modo indelebile la storia della giustizia italiana. Ricordate il calvario di Enzo Tortora? Lo ripercorre con immutato dolore sua figlia Gaia. Valentino Maimone, fondatore con Benedetto Lattanzi di errorigiudiziari.com, fotografa la situazione con dati aggiornati. Interviene anche Giuseppe Gulotta, che ha scontato ventidue anni di carcere per un duplice omicidio che non aveva commesso. Ha ottenuto sei milioni e mezzo di euro di risarcimento.
È interminabile l'applauso che segue alla sentenza di assoluzione pronunciata da Flavio Monteleone, presidente della IV sezione della Corte d'appello di Roma. Lacrime, abbracci, incoraggiamenti. Ma che giustizia è un'assoluzione per non aver commesso il fatto dopo quasi 33 anni di carcere da innocente? Dopo una vita rubata, gli affetti negati, il lavoro perduto. Un'esistenza da Robinson Crusoe, come spiega lo psichiatra Antonio Piro. Isolato, distaccato da tutto, conservando la sua gentilezza, come ricorda don Ettore Cannavera.Ma ora si tirano le somme, ci sono spese da affrontare, debiti da onorare. A Beniamino, protagonista del più clamoroso e lungo errore giudiziario della giustizia italiana, adesso spetta un congruo risarcimento. L'ex procuratrice generale della Corte d'appello di Cagliari Francesca Nanni è felice della sentenza. E sottolinea che la Corte d'appello di Roma ha disposto la trasmissione degli atti alla procura per tre testimonianze rese in aula.L'avvocato Mauro Trogu è già pronto a chiedere l'indennizzo per il suo assistito. Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, sa che senza il risarcimento la sua missione non è definitivamente compiuta. La sua battaglia continua. Perché quella di Beniamino sarà veramente libertà solo quando la giustizia lo risarcirà per intero.Intanto Walter Marcialis, il superfonico che si è occupato del caso Zuncheddu, brinda a Beniamino con tutta la comunità di Burcei stappando bottiglie di Cagnulari e di Vermentino. L'etichetta è Benjamin 2023.
Una santa donna, la procuratrice generale della Corte d'appello di Cagliari Francesca Nanni, oggi a Milano. Così ne parla Beniamino Zuncheddu, perché è lei che ha capito che la sua condanna all'ergastolo era un mastodontico errore giudiziario. A convincerla è stato il fascicolo portato in procura dal legale di Zuncheddu, il giovane avvocato Mauro Trogu, che ha cominciato a vederci chiaro prima di tutti, già sette anni fa, quando ha accettato l'incarico della famiglia di Beniamino. Non è stato facile arrivare alla revisione del processo, individuando nessi e legami fra la strage di Sinnai, di cui era appunto accusato Zuncheddu, e altri delitti consumati in quel periodo nella stessa zona, come il sequestro dell'imprenditore di Dolianova Giovanni Murgia. Determinanti per l'assoluzione di Benamino, le intercettazioni. Walter Marcialis è il superfonico che ha ascoltato, tradotto e trascritto, insieme agli investigatori del Ris, tutte le telefonate e i dialoghi in auto captati dai tecnici su disposizione della procuratrice Nanni. Marcialis racconta come è riuscito a estrapolare, dai suoni distorti e apparentemente indecifrabili, elementi determinanti per scagionare in via definitiva l'ex pastore sardo.
Appena le porte del carcere di Uta si sono aperte, Beniamino Zuncheddu si è avviato a piedi verso casa. Voleva tornare a Burcei, senza aspettare nessuno. E lasciarsi l'ergastolo alle spalle. L'ordinanza di scarcerazione del 25 novembre 2023, che gli ha concesso la libertà condizionale, è stata il preludio alla sentenza dei giudici della Corte d'appello di Roma, che gli ha restituito una vita da uomo libero. Beniamino, accusato di una strage che non ha compiuto, torna a Burcei e l'intera comunità è in festa, il parroco, il sindaco, gli amici e i familiari. C'è anche la garante dei detenuti della Sardegna Irene Testa, che ha acceso un faro a livello nazionale sul caso. Il suo avvocato Mauro Trogu ha ottenuto la revisione del processo: i cancelli del carcere di Uta si sono aperti. E l'accusa di triplice omicidio e tentato omicidio si è frantumata. Quel cumulo di macerie, dentro, resta, ma Beniamino Zuncheddu oggi è un uomo libero.
Una santa donna, la procuratrice generale della Corte d'appello di Cagliari Francesca Nanni, oggi a Milano. Così ne parla Beniamino Zuncheddu, perché è lei che ha capito che la sua condanna all'ergastolo era un mastodontico errore giudiziario. A convincerla è stato il fascicolo portato in procura dal legale di Zuncheddu, il giovane avvocato Mauro Trogu, che ha cominciato a vederci chiaro prima di tutti, già sette anni fa, quando ha accettato l'incarico della famiglia di Beniamino. Non è stato facile arrivare alla revisione del processo, individuando nessi e legami fra la strage di Sinnai, di cui era appunto accusato Zuncheddu, e altri delitti consumati in quel periodo nella stessa zona, come il sequestro dell'imprenditore di Dolianova Giovanni Murgia. Determinanti per l'assoluzione di Benamino, le intercettazioni. Walter Marcialis è il superfonico che ha ascoltato, tradotto e trascritto, insieme agli investigatori del Ris, tutte le telefonate e i dialoghi in auto captati dai tecnici su disposizione della procuratrice Nanni. Marcialis racconta come è riuscito a estrapolare, dai suoni distorti e apparentemente indecifrabili, elementi determinanti per scagionare in via definitiva l'ex pastore sardo.
Una vita nel silenzio. Come in un deserto. Il carcere di Uta è lontano da Cagliari. Non ci sono rumori e si percepisce il distacco da tutti: don Gabriele Iiriti, cappellano dell'istituto penitenziario di Uta dal 2015, ha raccolto nella cella di Beniamino le sue confidenze e ascoltato il suo sconforto. Anche il direttore del carcere ne conserva il ricordo di un uomo che andava d'accordo con tutti. Mite, buono, pacato. Lo racconta Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, che si sofferma sulle gravi criticità in cui versano le carceri della Sardegna. Il 28 febbraio 1991 Beniamino Zuncheddu viene prelevato da casa per accertamenti in questura. Pensava a uno sbaglio, a una rapida formalità. E invece l'hanno sbattuto in carcere. E da innocente c'è rimasto per quasi 33 anni, vittima di una montagna di menzogne. Per sopravvivere si è adattato alla situazione, senza mai cedere alla richiesta dei magistrati di sorveglianza di dichiararsi colpevole. Neanche per avere sconti di pena o agevolazioni. Ma gli errori giudiziari segnano in modo indelebile la storia della giustizia italiana. Ricordate il calvario di Enzo Tortora? Lo ripercorre con immutato dolore sua figlia Gaia. Valentino Maimone, fondatore con Giuseppe Lattanzi di errorigiudiziari.com, fotografa la situazione con dati aggiornati. Interviene anche Giuseppe Gullotta, che ha scontato ventidue anni di carcere per un duplice omicidio che non aveva commesso. Ha ottenuto sei milioni e mezzo di euro di risarcimento.
Appena le porte del carcere di Uta si sono aperte, Beniamino Zuncheddu si è avviato a piedi verso casa. Voleva tornare a Burcei, senza aspettare nessuno. E lasciarsi l'ergastolo alle spalle. L'ordinanza di scarcerazione del 25 novembre 2023, che gli ha concesso la libertà condizionale, è stata il preludio alla sentenza dei giudici della Corte d'appello di Roma, che gli ha restituito una vita da uomo libero. Beniamino, accusato di una strage che non ha compiuto, torna a Burcei e l'intera comunità è in festa, il parroco, il sindaco, gli amici e i familiari. C'è anche la garante dei detenuti della Sardegna Irene Testa, che ha acceso un faro a livello nazionale sul caso. Il suo avvocato Mauro Trogu ha ottenuto la revisione del processo: i cancelli del carcere di Uta si sono aperti. E l'accusa di triplice omicidio e tentato omicidio si è frantumata. Quel cumulo di macerie, dentro, resta, ma Beniamino Zuncheddu oggi è un uomo libero.
L'odissea giudiziaria di Beniamino Zuncheddu, in carcere per 32 anni senza colpe: Innocente è un podcast di Nicoletta Cottone, prodotto dal Sole24ore e Radio24, che racconta la storia di un allevatore sardo, accusato di triplice omicidio e tentato omicidio. Una strage che risale all'8 gennaio 1991, consumata sulle montagne di Sinnai, tra boschi, pascoli e nuraghi. Ma bugie, depistaggi, false testimonianze e ritrattazioni hanno inquinato le prove. E l'unico sopravvissuto all'eccidio ha puntato il dito contro Beniamino.Trentadue anni in una cella, 11.958 giorni di prigione. Ergastolano per errore. Una vita bruciata: un uomo senza lavoro, senza affetti, senza famiglia. Senza libertà. Invisibile al mondo. Beniamino, dietro le sbarre, si è sempre dichiarato innocente, rinunciando anche all'opportunità di uno sconto di pena. Un avvocato - Mario Trogu - e l'allora procuratrice della Corte d'appello di Cagliari - Francesca Nanni - hanno riaperto il caso e chiesto la revisione del processo, smontando un castello di menzogne. La garante dei detenuti della Sardegna, ha dato una spinta mediatica alla vicenda. Oggi Beniamino Zuncheddu è un uomo libero.
Il processo di revisione nei confronti di Beniamino Zuncheddu condannato per tre omicidi ha riportato l'uomo in libertà dopo 32 anni passati in carcere. Ne parliamo con lui e con il suo legale. Approfondiamo poi la notizia che riguarda Raffaele Imperiale il narcotrafficante che ha ceduto all'Italia la proprietà di una sua isola artificiale davanti a Dubai.
Beniamino Sidoti"Ti aspetto a San Qualcosa"Illustrazioni di Alessandro BaroncianiCamelozampahttps://camelozampa.comCapita, a volte, di trasferirsi in un posto che non conosci e che non volevi conoscere. Capita proprio questo a Simone, che si trova a settembre in un paesino deserto, un San Qualcosa in cui dovrà frequentare le scuole superiori, con un padre che è sempre al lavoro. Così Simone decide dedicare la settimana che manca all'inizio della scuola a scoprire San Qualcosa: lo esplora, di giorno in giorno, come se fosse il bosco attraversato da Hansel e Gretel, o un posto da studiare con occhi animali come Zanna bianca, o da percorrere con i passi da gigante del GGG. E ogni volta, al centro del paese, incontra Sara, che sarà la sua mappa del tesoro.C'è un momento in cui scopri te stesso, e può capitare a ogni angolo di strada. C'è un momento in cui scopri l'amore, e dentro all'improvviso ci sei anche tu.Beniamino Sidoti lavora da trent'anni al confine tra gioco e racconto: è stato tra i fondatori di Lucca Games, una delle più grandi manifestazioni di giochi al mondo, e giornalista radiofonico. Tiene corsi di scrittura creativa e di didattica ludica in giro per l'Italia e online, e lavora come autore ed editor per molti editori italiani: ha firmato due enciclopedie, una trentina di libri di divulgazione, e altrettanti titoli dinarrativa e albi illustrati, tradotti complessivamente in una ventina di lingue. Tra i suoi titoli più recenti: Dizionario dei giochi (con Andrea Angiolino, Zanichelli 2010, Unicopli 2022), Il ciclo dell'acqua (Editoriale Scienza 2022), Dante gioca con i dannati (Giunti, 2022), Strategie per contrastare l'odio (Feltrinelli 2019), Stati d'animo (Rrose Sèlavy 2017).Alessandro Baronciani è fumettista e collabora come illustratore con editori quali Mondadori, Einaudi, Giunti, Feltrinelli, Rizzoli, riviste musicali e agenzie di comunicazione. Per Camelozampa ha già creato le copertine dei romanzi di Cilla Jackert Ci si vede all'Obse e Le catastrofi del giorno, di AFK diAlice Keller e Drama Queen di Derk Visser.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement