POPULARITY
Carlos Quijano a 40 años de su fallecimiento lo recordamos con su voz desde el archivo de RNU y un programa de Daniel Viglietti en Radio Educacion de Mexico. Juan Raul Ferreira, el exilio y una nota de Wilson Ferreira Aldunate en Radio Nederland.
Many thanks to SRAA contributor, Clinton Turner, who shares the following recording and notes:Broadcaster: Radio NederlandsDate of recording: 4/20/1980Starting time: 0530Frequency: 6.165 MHzRecption location: North Logan, UTReceiver and antenna: Panasonic RF-1600 with random wire approx. 50' (15M)Notes: Happy Station Show with Tom Meijer, 20 April, 1980 - off-air recordingOverview of 1980 Eurovision Song Contest, letters
Bram Vermeulen is journalist. In de nieuwe serie Frontlinie deelt hij samen met anderen verdiepende, verhalende en onthullende buitenlandjournalistiek. De kleine reportages in het nieuws zijn slecht een kleine weerspiegeling van het leven wat zich daarachter afspeelt. Vermeulen probeert dit te verduidelijken. Hij was correspondent in Zuid-Afrika en Turkije voor NRC, NOS, VRT en Radio Nederland. Femke van der Laan gaat met Bram Vermeulen in gesprek.
La lengua que se habla en Buenos Aires cuando se está en confianza, cuando se muestra como es, fuera del almidón de la etiqueta. Del porteño estándar o lunfardo abierto se habló en Voces de Radio Nederland. La entrevista con la escritora Ana Sebastián es de José Zepeda.Al final del programa se escucha el anuncio de la programación de Radio Nederland el día que se emitió este programa en 2010.
Viernes 22 de junio de 2012. Comenzó para Radio Nederland ese conteo final que se veía venir. El primero de los programas en despedirse fue Voces, espacio que estuve realizando durante más de 10 años. Lo que sigue es la reproducción de ese 'Hasta siempre', publicado en la página web de la extinta RN."Es difícil decir adiós, al menos hoy, cuando terminan 23 años de continuidad de este programa. Es hora del recuento. Asistimos a la última emisión de Voces en Radio Nederland".Obra del artista español M. Fernández Castilla, imagen oficialdel programa VocesEl programa Voces, con más de dos décadas de compromiso con el desarrollo de la cultura, la convivencia y los valores de de la libertad y el progreso social, se despide de su audiencia.
"This is a very enjoyable review of the first 25 years of Radio Nederland, hosted by Jerry Cowan. It is the complete broadcast with the news, which at the time was feed via HF from Hilversum to Bonaire. The panel of guests include Bruce Parsons, Neville Gray, as well as the head of the English Department of Radio Nederland, Van Dulken. It was recorded off air in Queens, NY on 11,730 kHz between 0200-0320 GMT (April 16 GMT). It came from the relay site in Bonaire, Netherlands Antilles where RNW had a powerful relay transmitter site. There is some interference but not enough to diminish your enjoyment." Recorded by Dan Srebnick, courtesy of the Shortwave Radio Archive. Part of the Shortwave Transmissions project, documenting and reimagining the sounds of shortwave radio - find out more and see the whole project at https://citiesandmemory.com/shortwave
Radio Nederland's "What's New" was a Saturday night program that featured hits from the weekly Dutch Top 30. The show was co-hosted by American Bruce Parsons and Australian Graham GIll. Based on the charts from that week, this show aired on 6 November 1976. Shows like "What's New" introduced me to pop/rock artists that didn't receive airplay in the USA. It also introduced me to other shows on Radio Nederland later on, such as "His And Hers," "Happy Station," and especially "Media Network." Recorded by Paul Harner, courtesy of the Shortwave Radio Archive. Part of the Shortwave Transmissions project, documenting and reimagining the sounds of shortwave radio - find out more and see the whole project at https://citiesandmemory.com/shortwave
Shortwave coverage of the fall of Saigon as heard on Radio South Africa (RSA), Radio Nederland, Radio Japan and Radio Moscow on April 30, 1975. Recorded by Tom Gavaras, courtesy of the Shortwave Radio Archive. Part of the Shortwave Transmissions project, documenting and reimagining the sounds of shortwave radio - find out more and see the whole project at https://citiesandmemory.com/shortwave
CON OTTORINO ODOARDI PROPAGAZIONE IONOSFERICA, WSJT E JO TAYLOR Fra gli anni '30 agli anni'90, le radio internazionali e i radioamatori, per le loro trasmissioni a lunga distanza, hanno utilizzato quasi esclusivamente le onde corte. Ciò significa, che grandi broadcast pubblici, come BBC, Voice of America, Radio Canada, Radio Nederland, Radio Vaticana avevano allestito negli anni, dei grossi centri trasmittenti su spazi ampissimi di centinaia di ettari, con torri d'acciaio altissime superiori fra i 120 e i 150 metri. Con trasmettitori super potenti nell'ordine dei 100-500 kW, con l'energia di apposite cabine di alimentazione. Non solo, uno stuolo numerosissimo di ingegneri, lavoravano notte e giorno studiando i fenomeni della propagazione ionosferica, gli effetti del magnetismo terrestre e l'attività solare che influenzava in meglio o in peggio le trasmissioni a onde corte. In simbiosi con loro, c'è stato per anni un forte contributo di astronomi e scienziati, che osservavano i comportamenti del sole e la sua azione sulla ionosfera, che come si scoprì, aveva la proprietà di riflettere le onde corte, facendole rimbalzare per migliaia di chilometri. Successivamente a questo, dopo l'avvento di internet, che ha causato il disfacimento di questo tipo di impianti rendendoli obsoleti e antieconomici, alcuni radioamatori e studiosi hanno continuato ad approfondire gli studi sui fenomeni che caratterizzano la propagazione delle onde elettromagnetiche. Come il fisico e radioamatore americano Joseph Taylor dell'Università di Princeton, insignito del Premio Nobel, che nel 2002 realizzò un sistema di trasmissione digitale innovativo, il WSJT che associando computer e apparecchi radioriceventi, calcola le frequenze più idonee da utilizzare, in base alla massima frequenza usabile, in modo da poter trasmettere anche in assenza di propagazione. La necessità di dare continuità agli studi nel settore della propagazione delle oem, risulta per altro importante, sulla questione che spesso, anche se gli aerei di linea sono oggi assistiti da radionavigazione satellitare, le frequenze impiegate non sono esenti da tempeste magnetiche, provocate sia dall'attività solare che dal campo magnetico terrestre, causa di sparizione dai radar e di gravi incidenti. Di questo e di altro ci parla dettagliatamente l'ing.Ottorino Odoardi della Sezione di Pescara dell'Associazione Radioamatori Italiani. **Al termine spazio alle notizie dal mondo delle comunicazioni. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/notewebradio/message
Oggi parliamo della figura di Jens M.Frost, il famoso editore del World Radio & TV Handbook scomparso il 18 ottobre del 1999. Lo faremo basandoci su un articolo a firma di Anker Petersen e pubblicato dal club di radioascolto danese Danish Short Wave Club International, che per anni è stato vicino alla redazione della nota pubblicazione e dove Frost era stato nominato socio onorario. Una carriera partita dal basso, iniziando da semplice ascoltatore della BBC durante l'occupazione nazista della Danimarca. L'apertura mentale visionaria di questo distinto signore danese, ha portato negli anni questa pubblicazione a divenire la cosiddetta "Bibbia del DXers", punto di riferimento sia per gli ascoltatori che per le stesse radio internazionali. Qui editore, la intendiamo alla maniera inglese, ma è più giusto dire curatore, in quanto l'Handbook è stato pubblicato sotto etichetta Billboard, la casa editrice nota per le statistiche dei dischi mondiali più venduti, le hit-parade, un editore che è cambiato solo in tempi recenti. Si deve probabilmente alle capacità di vedute di Frost, proiettate al futuro, se nacque l'European DX Council, la federazione europea dei club di radioascolto europei, ma alla quale potevano aderire anche oltre il vecchio continente, e che da subito mise in contatto ascoltatori e radio pubbliche internazionali come mai prima. Tant'è vero che ogni anno ospitarono le riunioni della European DX Council, la BBC, Radio Sweden, Radio Finland, Deutsche Welle, Radio Nederland, Radio Svizzera, Radio Vaticana, etc, ogni anno in una sede diversa e che ogni anno nei momenti di massimo splendore vedeva la partecipazione fino a oltre 400 delegati, incluso tutti i rappresentanti delle radio europee. Frost volle da sempre avere una posizione di equidistanza, e accettò la nomina a socio onorario del Danish Short Wave Club solo quando andò in pensione, restando in un'amicizia senza fine con Anker Petersen, presidente di detto club, che in questo articolo, tradotto e adattato dal sottoscritto, ne racconta dolorosamente la sua scomparsa. Abbiamo voluto dedicare uno speciale a questo formidabile personaggio della storia del radioascolto. Al termine spazio alle notizie dal mondo delle comunicazioni. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/notewebradio/message
La escritora mexicana Elena Poniatowska (París, 1932), es la invitada de esta emisión del programa Voces, de Radio Nederland que data de 2007. Su novela 'El tren pasa primero', fue ganadora ese año de la décimo quinta edición del Premio Internacional de Novela 'Rómulo Gallegos' del 2007, uno de los más importantes de Hispanoamérica, que Venezuela concede desde 1967. Es una recompensa a la labor del periodismo, pero también al gremio ferrocarrilero al cual nadie le hace caso, dijo en esa ocasión antes de viajar a Caracas, para recibirlo.Durante 25 minutos, José Zepeda conversa con Elena Poniatowska de su trayectoria literaria, habla de algunos pasajes de la novela 'El tren pasa primero', y de la postura política de la afamada escritora.Guion, musicalización y presentación de Juan Carlos Roque.
Armando Manzanero falleció este 28 de diciembre en Ciudad de México a la edad de 85 años, tras perder su lucha contra el COVID-19. Manzanero deja un enorme legado musical. Fue un cantautor, compositor, actor, músico y productor discográfico mexicano, considerado uno de los grandes compositores en lengua española de la historia de la música.De Manzanero se habla en este fragmento de un programa dedicado al bolero, de la serie Latinoamérica, sueño y pasión, del periodista y realizador Néstor Hugo Cárcamo, en la desaparecida Radio Nederland.
Programa Radioactividades del sábado 12 de diciembre de 2020. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/mediospublicosu/message
Fabricio Alvarez y Florida FM 89.3 JORGE VALDES y Radio Nederland de Holanda, su papel en el Plebiscito de 1980
Cuando dijimos NO !!! Un documental de Radio ,Parte II Carlos Julio Pereira, Enrique Tarigo, Liber Seregni, Transmisión de CX30 del 30 de noviembre de 1980. El Papel de la Onda Corta, Radio Nederland.
Este programa data de 2010 y es una copia de la emisión de Radio Nederland del 29 de octubre de ese año, en el horario de 10:31 - 11:00 UTC horas. Comienza con la emisión del programa Voces dedicado al Día de Muertos en México y Perú y, al final, tiene un anuncio promocional de la emisión del siguiente día.
Entrevista con la filóloga, escritora, novelista, historiadora, poeta e intelectual puertorriqueña Iris M. Zavala, fallecida en abril de 2020 a la edad de 84 años. Este programa Voces de Radio Nederland data de agosto de 2000, cuando la entrevisté en Barcelona a propósito de su libro "El bolero, historia de un amor", cuya segunda edición fue actualizada, revisada y aumentada. Se trata de un ensayo sobre la nostalgia, el amor, las voces y las palabras que han estado siempre en intérpretes como Los Panchos, Machín, Bola de Nieve, Agustín Lara, Toña la Negra, Lucecita, entre otros, "que nos cantan canciones para ser lloradas".Entrevista y realización: Juan Carlos RoquePresentación: Joaquín Rico.
Radionotizie 19 puntata + Fall of Saigon Shortwave Coverage: RSA, Radio Netherlands, Radio Japan, Radio Moscow: April 30, 1975 Many thanks to SRAA contributor, Tom Gavaras, who shares the following recording and notes: Shortwave coverage of the fall of Saigon as heard on Radio South Africa (RSA), Radio Nederland, Radio Japan and Radio Moscow on April 30, 1975. Voice of Vietnam coverage has been posted previously. Date of recording: 4/30/1975 Starting time: Various Frequency: Various RX location: Plymouth, Minnesota Receiver and antenna: Hammarlund HQ-180, longwire + Maurizio Dj un_bel_arcobaleno + la_radio_degli_artisti + che_ruota + Corso Pratico di Sopravvivenza 10 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiovrinda/message Support this podcast: https://anchor.fm/radiovrinda/support
Many thanks to SRAA contributor, Tom Gavaras, who shares the following recording and notes:Shortwave coverage of the fall of Saigon as heard on Radio South Africa (RSA), Radio Nederland, Radio Japan and Radio Moscow on April 30, 1975. Voice of Vietnam coverage has been posted previously.Date of recording: 4/30/1975Starting time: VariousFrequency: VariousRX location: Plymouth, MinnesotaReceiver and antenna: Hammarlund HQ-180, longwire
Han pasado 20 años de esta entrevista con la pintora, escritora, etnóloga cubana y especialista en religiones afrocubanas, Natalia Bolívar (La Habana, 16 de septiembre de 1934). El motivo de este encuentro en su casa, fue la publicación del libro "Lydia Cabrera en su laguna sagrada" que escribió junto a su hija Natalia Del Río. A sus 86 años, Natalia Bolivar es una escritora respetada y famosa, y una autoridad en el tema de la santería. Para ella su país lo es todo; dice que ha aprendido a quererlo y se siente muy orgullosa de ser cubana. Este programa Voces data de octubre de octubre del año 2000 y fue transmitido originalmente por Radio Nederland.Entrevista: Juan Carlos RoquePresentación de Joaquín Rico
Si bien la foto es de 2007 cuando los integrantes del Guafa Trío estuvieron en Voces, en el estudio 4 de Radio Nerderland, este programa data de 2011 y lo grabé en Bogotá, Colombia.Considerados por la crítica especializada como una de las propuestas sonoras más sólidas, influyentes e innovadoras en la escena actual de la música tradicional de Colombia, GUAFA TRíO sigue siendo hoy un espacio donde conjugan la espontaneidad de la improvisación con el rigor técnico de la ejecución, un momento para la lúdica y la irreverencia musical y una firme apuesta por continuar desarrollando el enorme potencial creativo que ofrece la música tradicional colombiana.Formato no tradicionalPara Guafa Trío, la utilización de un formato instrumental no tradicional dentro de ésta música tradicional colombiana –flauta, cuatro llanero y contrabajo– implica asumir nuevos retos interpretativos que conjugan la improvisación con la ejecución de bambucos, pasillos y joropos, que siempre han hecho parte del repertorio de los tríos y conjuntos instrumentales tradicionales; algunos de los cuales interpretan durante los 20 minutos de programa.Al decir del tiplista Carlos Gonzalo Guzmán, “el grupo tiene una cosa bien interesante en escena, y es que hay muy buena comunicación, que trasciende cualquier tipo de gesticulación”… “Aquí la dirección es auditiva”, afirma. “Entonces, cuando uno siente que hay un matiz en la flauta, cuando uno siente que hay una potencia en el bajo, entonces empieza uno a nivelar como esas cargas de potencias y de energías y eso es lo que uno disfruta de Guafa”.Química musicalEs, en resumen, química musical, reafirma a Voces el flautista Ignacio Ramos, en la flauta y la dirección, cree que es uno de los mejores recursos que tienen para construir un puente de comunicación con el auditorio. “Y ese es un punto muy importante por el cual durante estos trece años Guafa sigue siendo una propuesta actual, muy atractiva dentro del espectro de la música tradicional que se hace en Colombia, y dentro de las músicas del mundo con las que hemos tenido oportunidad de socializar. Es como jugar como esa impronta musical y esa lúdica y esa apuesta por el riesgo que supone la interpretación.“La música está en algo intangible, hace parte de lo que decía una proposición filosófica, un tractatus, es decir, con palabras no te lo podría explicar. Simplemente trato de sentir y no pensar cuando estoy tocando en público”, señala el contrabajista Mario Criales. “Porque realmente lo que intento y lo que intenta Guafa también en el proyecto es eso; mostrar en realidad que no estamos pensando, sino sintiendo”.
Este programa Voces se emitió en julio de 1999 en las emisiones de Radio Nederland para América Latina. En la primera parte Manuel Villar (1930-2010), uno de los más grandes investigadores de la música popular cubana, habla del bolero en Cuba y el mundo. En la segunda parte, el periodista, locutor y especialista en música cubana, Joaquín Mulén, diserta sobre la vigencia del género y se refiere al Festival de Boleros de Oro de 1999, celebrado en La Habana.Presentación de Joaquín Rico y Juan Carlos Roque García.
Many thanks to SRAA contributor, Tony King, who shares the following recording of Radio Nederland's Surinam service made in the 1980s on 4850 kHz:
Este es la segunda parte de la entrevista que en 1999 le realicé en la ciudad de Miami al cantante y compositor cubano Willy Chirino para el programa Voces de Radio Nederland. Testigo de aquel encuentro es el colega cubano Juan Carlos Pérez, que había llegado allí procedente de Suecia, donde vivió unos años tras dejar su trabajo en Radio Ciudad de La Habana.Aquella conversación distendida con el popular músico tuvo lugar en el Hotel Fontainebleau de esa ciudad, en el camerino del cabaret, una vez terminado su show que duró hasta más de la 1:00 de la madrugada. Willy es uno de los músicos que hanestado prohibidos en Cuba hasta hoy día. Lanzó su carrera musical en Miami después de salir de Cuba siendo un niño, pero sus canciones han llegado hasta la isla y circulan entre sus habitantes, a pesar de estar vetadas en la radio. Yo las bailé mucho en las fiestas privadas y las celebraciones de quince callejeras en Güira deMelena, en las que solía escuchar, incluso, su Ya viene llegando.
En 1999, en la ciudad de Miami, entrevisté al cantante y compositor cubano Willy Chirino para el programa Voces de Radio Nederland. Aquella conversación distendida con el popular músico tuvo lugar en el Hotel Fontainebleau de esa ciudad, en el camerino del cabaret, una vez terminado su show que duró hasta más de la 1:00 de la madrugada. Willy es uno de los músicos que han estado prohibidos en Cuba hasta hoy día. Lanzó su carrera musical en Miami después de salir de Cuba siendo un niño, pero sus canciones han llegado hasta la isla y circulan entre sus habitantes, a pesar de estar vetadas en la radio. Esa noche Willy Chirino me habló de la difusión de su música en todo el archipiélago cubano: —Todos los días de mi vida me cuentan anécdotas de la popularidad de mi música en Cuba, que es tal vez lo que más satisfacción me da, saber que de algún modo mi canto ha llegado al corazón de mi propio pueblo, que he podido ser eso que se dice que nunca uno es: profeta en su misma tierra. Hace 10 años, en una entrevista para Radio Nederland Willy Chirino hablaba de la difusión de su música en la isla. “Todos los días de mi vida a mí me cuentan anécdotas de la popularidad de mi música en Cuba, que es tal vez lo que más satisfacción me da, saber que de algún modo mi música ha llegado al corazón de mi propio pueblo, que he podido ser eso que se dice que nunca uno es: profeta en su misma tierra”. En aquella oportunidad, Chirino dijo no saber con seguridad qué hacer para que esa popularidad continuara con el paso de los años: “Yo no tengo los medios porque los medios en Cuba son controlados por el gobierno, y mi nombre y mi imagen es completamente vetada”.Esta es la primera parte de la entrevista.
Homenaje a Radio Nederland, 8 años después de su última emisión en español.
Las madrugadas de El Solar no están quietas. Miguel Alejandro Hayes convoca a Sergio Acosta Peña, Miami Lakes, a grabar un nuevo episodio. Sergio, periodista y experto en temas de comunicación, trabajó por casi 20 años en Radio Nederland y fue uno de los hombres que tejió los hilos para el surgimiento de El Toque desde Holanda. En intercambio con Miguel Alejandro conversará sobre radio, podcasts, Cuba, Europa y mucho más. Edición y diseño de portada: Silvia Oliva Foto: Sergio Acosta
El siguiente programa se retransmite tal y como salió originalmente en la desaparecida Radio Nederland. En 2010 tuve como invitados en "Voces" de Radio Nederland a la escritora y poeta panameña Melanie Taylor Herrera y al escritor y poeta peruano José Luis Mejía. En el programa, ambos hablan del microrrelato como género literario del siglo XXI, y el auge de los cuentos y los relatos breves en las redes sociales de Internet. Melanie Taylor, considera que “el microrrelato es un escrito sumamente breve e increíblemente contundente que causa sorpresa en un lector que ya lo ha visto todo en el cine, el Internet y la televisión”.Melanie y José Luis reconocen que el auge actual de este género se debe, entre otras razones, a que el microrrelato cabe en un correo electrónico, en la entrada de un blog, como mensaje de texto en un celular e incluso en Twitter.
En 2007 entrevisté para la desaparecida Radio Nederland a la cantante paraguaya Lizza Bogado tras la salida al mercado de su disco titulado Sueño guaraní, un trabajo conjunto de Kamikaze Records, Libre Records y Fondec, cuya grabación que se inició en Asunción y que luego fue masterizado en Caracas y Buenos Aires. La producción, arreglos y dirección estuvieron a cargo de Willy Suchar.Para Lizza, este disco es inmensamente afectivo que recoge sus 25 años de cantante en un álbum doble. El título del CD se extrae de un tema del mismo nombre escrito y musicalizado por artistas brasileños de Mato Grosso do Sul, donde con cierto aire de nostalgia se habla de un territorio que alguna vez fue paraguayo. Son 22 temas que fueron suceso en la vida artística de Lizza y 12 nuevos temas que fueron grabados para esta ocasión.
En 2010 tuve como invitado en el programa Voces al psicólogo y comunicador colombiano José Fernando Londoño. Aprovechando su visita a los estudios de Radio Nederland, retomé el caso de la joven colombiana Lady Tabares, protagonista de la película ‘La vendedora de rosas’, que cumplía una condena de 26 años en una cárcel colombiana. También hablé con él sobre la historia del barrio Moravia, fundado en el basurero de la ciudad de Medellín.Nota: Este programa ya es historia. En 2014 Lady Tabares salió de la carcel tras 12 años de prisión, que cumplió en los reclusorios de El Buen Pastor, Valledupar, y Pedregal. Consulte la información actualizada en este mismo canal de Spreaker:https://www.spreaker.com/user/juancarlosroque/lady-tabares-amo-mi-soledad
Cada 17 de diciembre decenas de miles de cubanos, procedentes de todas las regiones del país, acuden a la festividad de San Lázaro en su Santuario Nacional, ubicado en El Rincón, pequeño poblado localizado al suroeste de La Habana.El festejo ha sido poco tratado por los medios de comunicación en la isla. Hasta ahora la radio y la televisión cubanas no acostumbran seguir esta celebración. Pero hace algunos años, estuve allí y grabé en formato de audio y video las impresiones de los peregrinos para la serie Cultos Populares, de Radio Nederland, cuando todavía era la emisora internacional de Holanda.
El documental sonoro 'Lady Tabares: Amo mi soledad' fue realizado en mayo de 2015, en Bello, en las cercanías de Medellín, en Colombia. Lady Tabares repasa los éxitos como actriz de la película La Vendedora de Rosas, de Víctor Gaviria; los sin sabores de su vida sentimental y los problemas que ha tenido con la ley.El documental recoge la vida de esta antioqueña desde que el realizador Juan Carlos Roque la conoció en 1998 en el Festival de Cine de San Sebastián, en España y le dio seguimiento a su historia, durante 17 años, en sus programas en la desaparecida Radio Nederland, de Holanda y posteriormente como realizador independiente.
En marzo de 2011 dediqué el programa Voces a la Biblioteca de Autores Afrocolombianos que circula por toda Colombia... con la fuerza de la tradición oral vertida en la palabra escrita y el valor de mitos y huellas ancestrales.La selección literaria revela una nueva geografía literaria colombiana, soslayada históricamente por el centralismo andino.Las entrevistas son de María Isabel García, la entonces corresponsal de Radio Nederland en Colombia.
Entre cuerdas y melodías, haciendo radio en el Festival Internacional de Música de Cartagena 2011.Durante una semana tuve la oportunidad de cubrir para la desaparecida Radio Nederland el Festival Internacional de Música de Cartagena, Colombia. Fueron siete días de convivencia con artistas de reconocido prestigio en el ámbito de la música clásica, pero también de la popular.Los informes enviados a Hilversum desde la ciudad amurallada dieron cuenta de la diversidad temática de este evento que organizó treinta y dos conciertos, diez de ellos gratuitos; más de 90 clases magistrales dictadas por los artistas invitados a 450 jóvenes; seis conferencias, y un taller de luthería para enseñar la reparación y mantenimiento de instrumentos de cuerda, son el balance de esta quinta edición. ¡Disfrútenlo!
Reproduzco aquí el homenaje de Radio Nederland a la cantante cubana Olga Guillot, la reina del bolero, fallecida a los 87 años en Miami, el 12 de julio de 2010. Se trata de la reposición de un programa Voces realizado en 1997, en el que Néstor Hugo Cárcamo entrevistó a la gran bolerista.Olga Guillot, nacida en Santiago de Cuba, el 9 de octubre de 1922, cuenta en esta entrevista que desde muy pequeña se fue a vivir a La Habana, donde formó con su hermana Ana Luisa, el dúo Hermanitas Guillot, presentado con éxito en el programa de radio "La Corte Suprema del Arte". Habla, además, de su carrera artística dentro y fuera de Cuba, Olga recuerda a los cantautores Agustín Lara, José Alfredo Jiménez y José Antonio Méndez, de quienes interpretó sus mejores boleros.Su encuentro con OmaraAl menos, ella y otra gran diva, Omara Portuondo, separadas por la política desde hace casi medio siglo, coincidieron en el III Congreso Música, Identidad y Cultura en el Caribe, que se celebró en Santiago de los Caballeros, República Dominicana, en abril del año 2009.La dama del bolero, Olga Guillot, y La reina del filing, Omara Portuondo, se abrazaron después de tantos años distanciadas. Durante cuarenta y ocho años estuvieron en esquinas ideológicas absolutamente opuestas, donde cada una representaba una propuesta diferente para el pueblo cubano.Cuentan que Omara motivó a Olga para que le acompañara por segundos en la interpretación de “Amigas”, canción que popularizara junto a las también desaparecidas Moraima Secada y Elena Burke.
En diciembre de 1995, hace casi 25 años, Carlos Varela, el cantautor más controversial de la generación de los años 80 y 90 en Cuba, me concedió una entrevista para Radio Nederland con motivo de su disco Como los peces. Conocido por sus crónicas de país y apodado primero como el leñador sin bosque, el hijo de Guillermo Tell, o el gnomo, y luego como el poeta de La Habana, Varela sigue siendo un referente para las viejas y nuevas generaciones de cubanos. En este programa el porqué de sus polémicas canciones y las razones de su canto libre.
Desempolvando archivos sonoros nos vamos a noviembre de 2003. En la primera parte del programa Voces de Radio Nederland, José Zepeda entrevista a Fernando Savater, filósofo, periodista y dramaturgo español. En la segunda parte, hablamos de la Feria del Libro de Córdoba, Argentina, de la mano de Marta Bruno, que recorrió varios de los stands.
A finales de 1995 entrevisté en La Habana al cantautor cubano Carlos Varela para Voces de Radio Nederland. Aquella conversación dio como resultado dos programas, cuyas emisiones fueron muy comentadas por los oyentes en cartas dirigidas a la entonces emisora internacional de Holanda. Hoy les ofrezco la primera parte.
En abril de 2003 tuve como invitada en Voces de Radio Nederland a Lizza Bogado, una de las mejores voces del Paraguay, a propósito de su álbum GRACIAS. En este disco, Lizza da las gracias a todos los que la han enriquecido con su afecto, sobre todo a sus hermanas y hermanos en el arte, especialmente a los que cultivan las manifestaciones populares y tradicionales de la cultura del Paraguay. Lizza Bogado está considerada la mejor vocalista de temas folcloricos del país y una de sus grandes exponentes. Su calidad y potencia de voz han sido muy bien valoradas por la crítica nacional e internacional.
En octubre de 2019 se cumplen 10 años de la muerte de Mercedes Sosa, la más grande Artista de la Música Popular Latinoamericana. Su partida nos dejó a todos consternados. La cantante argentina falleció en Buenos Aires a la edad de 74 años, como consecuencia de una afección hepática. La noticia recorrió el mundo. Medios de prensa de todo el mundo recordaron a "La Negra", como cariñosamente la llamaban.Mercedes llevó, con su particular voz, un profundo mensaje de compromiso social a través de la música de raíz folclórica, como lo afirmó en el programa Voces el periodista y realizador chileno Néstor Hugo Cárcamo, quien la entrevistó en varias ocasiones, y en 2009 rememoró esos encuentros con Mercedes.En esa ocasión, desde Holanda, destacamos su trayectoria artística durante sus 60 años de carrera artística, que la llevó con su canto a casi todas las latitudes, a compartir escenarios con innumerables y prestigiosos artistas, y dejó además, un enorme legado de grabaciones discográficas, de las que el programa Voces ofrece algunos ejemplos.En la memoria de muchos latinoamericanos están sus intensas giras por Latinoamérica y el mundo, y de las que habló para Radio Nederland, a mediados de la década de los noventa.
La trovadora cubana Marta Campos fue mi invitada en el programa Voces, de Radio Nederland, que se emitió en octubre de 2007.Marta Campos destaca entre los intérpretes del importante movimiento musical cubano y latinoamericano conocido como 'Nueva Trova'.Su propuesta musical, está basada en la diversidad y la riqueza musical cubana. Campos es, además, genuina defensora de la trova tradicional y cultiva otros géneros musicales como el feeling, el son, el guaguancó y la guaracha.
Hace más de una de días entrevisté a Lucía Cedrón, directora de la película argentina 'Cordero de Dios', que tuvo su estreno mundial en la apertura de la edición 37 del Festival Internacional de Cine de Rótterdam.En la entrevista, que reproduzco de manera total en el programa Voces, de Radio Nederland, la cinesta Cedrón habló del proceso de rodaje, del trabajo de dirección de actores y de su interés por tratar el tema del secuestro en dos épocas de la Argentina. La trama temporal sobre la que se articula el film se desarrolla en el 2002 y está puntuada por hechos ocurridos en 1978. Los eventos del pasado van a encontrar un eco en el presente al que irán "resignificando" constantemente.
Radio Nederland Wereldomroep was vanaf 1947 de internationale publieke omroep van Nederland. De omroep maakte programma's in zes verschillende talen, waaronder Spaans, Zuidafrikaans en Bahasa, de officiële taal van Indonesië. In 2012 werd de Wereldomroep opgeheven. Dit is de 30e aflevering van Hallo Hier Hilversum, waarin Vincent Bijlo en Ger Jochems in de geschiedenis graven van 100 jaar radio in Nederland. Deze podcast is een productie van NTR en NPO Radio 1 in samenwerking met Beeld en Geluid.
El programa data de abril de 2005. Recibí en los estudios de Radio Nederland a los integrantes del Septeto Naborí, de Santiago de Cuba. Considerada por los entendidos como una de las agrupaciones de música tradicional cubana más dinámica de finales de los noventa e inicios de siglo XXI, Naborí constituye un valedero ejemplo de cómo los jóvenes cubanos asimilan lo mejor de su tradición musical, lo asumen y lo revitalizan. Nacido en los predios del anterior Instituto Politécnico Julio Antonio Mella, hoy sede de la Universidad de Oriente, el septeto ha sabido mantener y desarrollar el entusiasmo que los aglutinó desde los primeros días, según cuenta su director Alejandro Morcate. En el programa participan también el músico Abel Delgado y la cantante y clarinetista cubana radicada en Holanda, Sandra Mirabal.
Este programa Voces de julio de 2007 está dedicado a la obra de un legendario percusionista cubano de todos los tiempos: Luciano Pozo González, conocido en la historia musical como CHANO POZO. Nacido en Cuba en 1915 y fallecido en Estados Unidos en 1948, Chano irrumpió muy joven en el fascinante mundo del jazz. Este tamborero cubano vivió apenas 33 años, pero dejó una obra de incalculable valor. Con su muerte, sus ardientes y encallecidas manos de enfriaron para siempre. Los parches de los tambores dejaron de sonar y toda la música estuvo de luto. Su figura quedó algo olvidada en la Cuba de los últimos 40 años del siglo pasado. Pero al cumplirse el aniversario 50 de su muerte, el bajista y director musical Jorge Reyes tuvo la feliz idea de grabar el disco Tributo a Chano Pozo, del sello BIS Music. La entrevista para Radio Nederland es de mi autoría (©Juan Carlos Roque). Y la presentación del programa de Joaquín Rico.
El cubano Jorge Losada, un veterano actor de teatro, cine y televisión habla del Premio por el Conjunto de su labor creadora. Considerado uno de los actores más versátiles de las tablas en Cuba, Losada fue agasajado con ese reconocimiento de la Asociación de Artistas Escénicos de la Unión Nacional de Escritores y Artistas de Cuba. Antes había recibido un homenaje similar como parte de la tradicional terturlia "Intimity Forever", auspiciada por la Fundación Apogeo, en Miami. "Todo fue arte, y el arte fue por encima de cualquier asunto político", señaló en mayo de 2012 a Radio Nederland el prestigioso actor.
Episodio 1: 'Entre urdimbre y trama'. Grabado en Teotitlán del Valle, Oaxaca, México. Comunidad Zapoteca. Realización de Juan Carlos Roque Fecha de estreno de la serie: 1 de abril de 2011.En Teotitlán del Valle, en las inmediaciones de Oaxaca, Radio Nederland visita a la Familia Vásquez, depositaria de técnicas milenarias. Su eje es el Maestro Tejedor Isaac Vásquez, patriarca de la familia. Él nos revela el secreto del redescubrimiento de los tintes y técnicas pre-hispánicos de los zapotecos. Rescate de colores prehispánicos Hoy día, Isaac Vásquez tiene una pequeña empresa familiar que le asegura ingresos, y que le permite dedicarse a tejer obras de arte, inspirado en el ejemplo de sus amigos, los artistas mexicanos Rufino Tamayo (Oaxaca, 1899 - México D.F., 1991) y Francisco Toledo (Juchitán, Oaxaca, 1940), quienes en su juventud lo estimularon a rescatar los colores naturales y a reproducir sus obras y las de otros pintores. El poblado rural de Teotitlán del Valle, en Oaxaca, es conocido mundialmente por sus tapetes de lana hechos a mano. Coloridos trabajos textiles elaborados con tintes naturales; en ellos se tejen intrincados patrones con instrumentos y técnicas utilizadas por los artesanos zapotecos.
Al colombiano Gustavo Carvajal, lo entrevisté en Nueva York, ciudad donde reside desde hace casi 20 años, y en la que se desempeña como Promotor Cultural, uno de los temas de los que habló para el programa Voces, de Radio Nederland. Gustavo trabajaba en ese entonces como Catalizador de Ideas para la agencia de mercadeo y comunicaciones 'The Vidal Partnership', en EE.UU., donde paralelamente actuaba como Promotor Cultural, sobre todo de América Latina, y desarrollaba un proyecto para la exploración de tendencias e innovaciones. Previamente a su arribo a Nueva York, Carvajal estaba vinculado a la industria televisiva y cinematográfica.
El guaraní hablado por los paraguayos es motivo de mi investigación en este capítulo de la serie Las lenguas, patrimonio vivo, que realicé en 2008 para Radio Nederland. El guaraní como lengua viva en el proceso de bilingüismo cuenta con entrevistas realizadas a filólogos, escritores, poetas, docentes, periodistas, músicos, y hasta políticos, me acercan cada vez más a la tesis de que por muy encontradas que sean las opiniones sobre esta materia, empezando por la distancia entre el guaraní hablado y el escrito, hay algo que les une a todos, y es el amor que sienten por esta lengua madre.
El documental sonoro 'Lady Tabares: Amo mi soledad' fue realizado en mayo de 2015 en su casa del municipio Bello, donde cumple prisión domiciliaria. Lady narra los éxitos que cosechó como actriz de la película La Vendedora de Rosas, de Víctor Gaviria; los sin sabores de su vida sentimental y los problemas que ha tenido con la Ley.El documental recoge la vida de esta antioqueña desde que el realizador Juan Carlos Roque la conoció en 1998 en el Festival de Cine de San Sebastián, en España y le dio seguimiento a su historia, durante 17 años, en sus programas en la desaparecida Radio Nederland, de Holanda.
‘Cartas de una madre’, radiodocumental de la serie La Familia, producido por Radio Nederland Wereldomroep (RNW), tiene como protagonistas a Olga Villegas, anciana cubana de 83 años y su hijo Frank León, de 55, artista plástico residente en Miami, quienes cuentan una historia de separación familiar, motivada por la salida de su hijo hacia Estados Unidos, hace 15 años. Un vacío en la vida familiar que Olga intenta llenar con la carta que, semana tras semana, escribe a Frank. Cartas que mantienen vivo el amor de madre e hijo.La señora Olga Villegas alcanzó a escuchar este programa, por onda corta, pero no llegó a ver la edición de esta serie en CD. Olga falleció el 31 de agosto de 2006. Su hijo Frank, quien no pudo darle el último adiós, desde Miami nos envió este mensaje: “Estimado Juan: Tu programa fue, quizás, el único reconocimiento que tuvo en su vida, lo cual recordaré y te agradeceré siempre. Gracias a Radio Nederland tengo ese recuerdo vivo de voz e imagen que es lo último vital que de ella me llegó".
No apologies for my high voice. Media Network was just a few months old and I had been at Radio Nederland for just over a year. This program was recorded 33 years ago when having a radio with a digital readout was a luxury. People were also trying to develop the dream shortwave receiver, which included Karl Braun, a specialist receiver manufacturer in West Germany.
recently retired from Radio Australia. Many shortwave listeners know him from the many programmes he produced and presented for Australia's international broadcast network based in Melbourne. Some remember his voice on Radio Netherlands. He was with the English department for 15 years, leaving in 1986 to return with his family to the Pacific. He set up most of the feature programmes during the reorganisation of the output in the early 1980's, as Radio Nederland concentrated more on information than music. Roger has always been a people person, a great colleague and someone who just got things done. He was a regular presenter on Media Network in the early years, along with Pete Myers. Just rediscovered the last Media Network he did with me before literally stepping on the plane for Melbourne. Remember this is 1986 - 27 years ago.
This is Part One of an Eight-part series on the history of Radio Netherlands, the Dutch International Service. Presented by the late Pete Myers, he was in top form when this was recorded. This is probably the most comprehensive audio compilation of what was achieved in the first 50 years of the Dutch external radio broadcaster. The series was recorded in November 1996 and broadcast in February 1997. It contains the voices and sound fragments from Guillermo Marconi, PCJ-tune "Happy Station" and Eddy Startz, Radio Oranje , Radio Herrijzend Nederland, Lou de Jong, Henk van den Broek, (the station's first Director General), hr. Van Dulken, (the first Head of the English department), Joop Acda (Director General in 1980's), Bert Steinkamp (Programme Director), Lodewijk Bouwens (Director from 1994) and myself, Jonathan Marks (Director of Programmes 1992-2003). I was talking back then about the need for Radio Netherlands to modernise and embrace new technology including the Internet. I was also concerned that the reason for international broadcasting was about to change - and that we were not moving fast enough to address the "why". In the end, they didn't - so these recordings lasted longer than the station! About the host Pete Myers made his name in international broadcasting on the BBC African Service in the 1960's, and at Radio Netherlands as the host and producer of the Afroscene, Mainstream Asia, Asiascan, as well as countless documentaries. There is a to him on this site. Pete wrote the series together with translator and researcher Luc Lucas. They used material from the Radio Netherlands sound archives, as well as recordings that I found in the Media Network broadcast collection. From the Independent Obituary, written by Mike Popham. Pete Myers, broadcaster: born Bangalore, India 17 April 1939; died Utrecht, The Netherlands 15 December 1998 Pete Myer's decision to leave the BBC while at the height of his popularity robbed listeners to the African Service and what is now the World Service of one of the most innovative and magnetic broadcasters to grace the international airwaves. In the mid-1960s, as the first presenter of the African Service's controversially revamped breakfast programme, Good Morning Africa, Myers was an immediate hit with the huge new audience which had just been opened up by the mass-marketing of cheap transistor radios and, particularly in West Africa, by the start of the BBC's Atlantic relay station on Ascension Island. Within months, he was being accorded pop-star treatment whenever he arrived on tours to meet his fans in person. Pete Myers was born in 1939 in Bangalore of Anglo-Indian parents but as he grew older enjoyed shrouding his origins in mystery. Consequently, and much to his delight, few people knew whether he was a Latin American, or an exotic blend of English, German, Jewish, Lebanese and Chinese. His father had in fact worked on the Indian railways. Myers's feel for Africa resulted from his arrival in Ghana in 1957, around the time of independence. His broadcasting career began unexpectedly in Accra when he was 17. He had got to know the presenter of a jazz programme who allowed him to listen in the studio while the show was being broadcast. Then came the day when the presenter remembered, just as he was about to go on air, that he had left his script at home. Dashing out of the building to retrieve it, he was knocked down and killed. The panic-stricken producer had no choice but to ask the teenage Myers to take over. Myers did so with such natural assurance that after five years he became Ghana's top music DJ and radio personality, and a favourite of the country's president, Dr Kwame Nkrumah. Away from the microphone, Myers pursued a parallel career as one of the founders of what subsequently became Ghana's National Theatre. During the Congo crisis, he and his companions risked their lives entertaining UN troops in Katanga. As Myers like to recount, the high spots of his thespian activity were taking the part of Elvis Presley in a musical called Pick Me a Paw-paw and playing Hamlet in Moscow at Nkrumah's behest. Leaving Accra for London in the mid-1960s, he was snapped up to become the presenter of the BBC's Good Morning Africa. In stark contrast to what had gone before, his resonant baritone and slick mid-Atlantic informality soon made him a household name throughout the African continent. A year or so later, while increasing his workload at Bush House, he became one of the founding presenters of Radio 1's Late Night Extra. But with a restricted playlist, and without the freedom to indulge his sometimes anarchic sense of humour, he failed to make the same impression on his domestic listeners. However, at the beginning of the 1970s, as a result of his spectacular success with African audiences, Myers was entrusted with transforming Good Morning Africa into a flagship breakfast show for the world. He presented The Morning Show, with its mixture of pop, politics and personalities, four days a week, and at the weekends hosted PM, his own show-biz interview programme. His treatment of celebrities like Peggy Lee, Shirley Bassey and Ingrid Bergman - his favourite - heralded that of Michael Parkinson on BBC TV. Myers was thrown by Dame Edna Everage, for once impersonated across the microphone by a dapper Barry Humphries in suit, monocle and trilby. Having broken the mould of broadcasting at Bush House, Myers felt he needed a change of scene and went to Lebanon to become the manager and resident impresario of a nightclub, the Crazy Horse Saloon. Unfortunately, he arrived just before the outbreak of the civil war. Bombed out of Beirut, he returned to London to find that The Morning Show had been relaunched as Network Africa and a new presenter, Hilton Fyle from Sierra Leone, had taken his place. Through ex-colleagues, he found a job opening Radio Nederland, in Hilversum. From 1976 onwards, he produced and presented hundreds of programmes in the Asian Service (Mainstream Asia, Asiascan), African Service (Afroscene) as well as the general English department. He eventually took over the helm of one of its most popular programmes, Happy Station. Pete Myers last visited London in 1987 for the 30th-anniversary recreation of the original Radio 1 group photograph on the steps of All Souls', Langham Place.
Before Media Network, there was a show on Radio Netherlands (or Radio Nederland as it was called) entitled DX Juke Box. For the period August 1980 until May 1981, Jonathan changed the format of DX Juke Box bit by bitso that it morphed from purely a hobby show into a programme that answered the why of broadcasting rather than just the where and when. In October 1980 we took the show to Brussels for a few days to examine the pirate scene in the Belgian capital. Paul Renard was the DX editor for the RTBF and he introduced us to the pirate stations operating from apartments in the heart of Brussels. By today's standards this programme is rather corny, but it shows how we were trying to push the envelope from very "scripted" shows into something that came from a location. Remember this is 31 years ago!!. Enjoy
This programme was one of several in the period to look at clandestine radio broadcasting. Although there were later programmes that went into detail about number stations, the remarks by Professor John Campbell of the University of London Computer Science Dept were spot on. I wonder if there is any on-line evidence of that oil company using numbers for communications with Nigeria? He also reviews the book Nish No Kaze, Hare by American writer Robert Haslach. I can still see copies of the book listed in antique book shops here in the Netherlands, though I don't know of any English language translations. Robert worked at Radio Netherlands, when it was "Radio Nederland" and later wrote a history of the station. The programme also includes the news of the start of , a new educational TV network for Africa.The English language pages of the current CFI website must have been done by a machine! We also discuss the rather confusing Sony shortwave line of 7600 receivers. Sony is launching the ICF7601. You can probably skip the RN Hertzian adjustment file - there was no Internet to announce all that schedule information. And even though we printed thousands of programme schedules, the postal services have never been that good at delivering this kind of information.
A pre-Christmas show in which the news of the week was the appearance of religious station TWR from Albania (the old 1 MW transmitter of Radio Tirana) on 1395 kHz. This caused problems to Veronica News Radio on the same frequency. Interesting to hear the old budgets stations had in those days for news production. Radio 1 had 50 million dollars for the network. Veronica was trying to run a news service with no less than 60 journalists. I believe that Business News Radio in the Netherlands currently runs the distant successor to Veronica News Radio with a staff of 36. Adam Curry, now co-host of . Talk Radio announced plans for the old BBC Radio One mediumwave network. Transmissions will start in early 1995. There's news about "strawberry radio" in Bosnia, the nickname for Radio Nederland. Rick Lansig has a go at Mike Bird on his propagation. The call of the Fish Eagle used to be the only voice out of Zambia. Now Christian Voice has added a 100 kW transmitter on 6065 kHz. Andrew Huddleston a British born singer living in Denmark has released a record called Seek You. We also heard about Radio Free Somalia operated by Sam Voron. Arthur Cushen recalls the frequencies.