Podcast appearances and mentions of michele santoro

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Best podcasts about michele santoro

Latest podcast episodes about michele santoro

GURULANDIA
“ALLEVAMENTI INTENSIVI, BERLUSCONI E ATTIVISMO” - Con Giulia Innocenzi

GURULANDIA

Play Episode Listen Later Sep 16, 2025 63:53


Giornalista, conduttrice e autrice, Giulia Innocenzi ha dedicato la sua carriera a portare alla luce verità scomode: dalle inchieste sul degrado sociale alle denunce sugli allevamenti intensivi, fino ai suoi servizi più recenti per Report. Con il suo stile diretto e coraggioso, è diventata una voce autorevole del giornalismo d'inchiesta italiano. In questa puntata di Gurulandia ci siamo immersi nel suo percorso: dall'esperienza accanto a Michele Santoro fino a Food for Profit, il suo documentario che ha scosso l'opinione pubblica mostrando i legami tra industria della carne, politica e grandi lobby. Un dialogo che alterna momenti di riflessioni profonde a momenti più leggeri e personali, nel tipico stile Gurulandia. Buona visione

Breaking News Italia - Ultime Notizie
Michele Santoro Attacca Tutti: Lilli Gruber Costretta Ad Intervenire!

Breaking News Italia - Ultime Notizie

Play Episode Listen Later Mar 8, 2025 2:53


Michele Santoro Attacca Tutti: Lilli Gruber Costretta Ad Intervenire!Tensione altissima a Otto e Mezzo: Santoro attacca tutti gli ospiti, e Gruber è costretta a intervenire. Ecco che cosa è accaduto!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #conflitto #contro #interviene #intervista #kiev #lilligruber #michelesantoro #mosca #ottoemezzo #programma #putin #russia #tutti #tv #ucraina #zelensky #tensione

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli
"O me o lei" e gli elettori hanno scelto lei

Il #Buongiorno di Giulio Cavalli

Play Episode Listen Later Jun 11, 2024 2:05


Nella Lega la chiamano la zarina, anche se oggi sembra piuttosto spenta. Susanna Ceccardi è colei che ne 2014 ospite di Michele Santoro disse “Chi mi accusa di tenere più alla vita di un chihuahua che alla vita di un immigrato, non capisce che i chihuahua non sbarcano a migliaia sulle nostre coste”. Da sindaca di Cascina (Pisa) disse “non ho messo la foto di Sergio Mattarella nel mio ufficio, è un retaggio dell'ancien régime” e si rifiutò di celebrare un unione civile gay perché, disse “il registrucolo degli amanti omosessuali è un'invasione di campo ideologica in vista del mutamento del concetto di famiglia”. Nel 2017 disse “menomale” che i medici calabresi guadagnano meno di quelli dell'Emilia Romagna. Qualche mese fa ha confuso Aldo Moro prima con Berlinguer e con De Gasperi. Due anni fa ha confuso l'articolo 1 con l'articolo 3 della Costituzione. Per queste elezioni europee Ceccardi ha giocato la sua campagna con lo slogan “o me” e “o lui/lei”, nel goffo tentativo di polarizzare il suo elettorato (come se ce ne fosse bisogno). L'ha fatto con Mimmo Lucano, l'ha fatto con Lucia Annunziata, l'ha fatto Ilaria Salis, l'ha fatto con Elly Schlein. Lucano, Annunziata e Salis sono stati comodamente eletti a Strasburgo, facendo incetta di voti. Elly Schlein ha incassato un clamoroso risultato da segretaria del Partito democratico. Si potrebbe tranquillamente dire che gli elettori tra Ceccardi e altri hanno sempre scelto gli altri. Lei è rimasta in silenzio per ore perdendo la grinta della campagna elettorale, appesa alla ripartizione dei seggi e alle scelte del generale Vannacci potrebbe raccattare in giro. È il rischio di fare i bulli: quando si perde si perde sempre fragorosamente. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.

24 Mattino
La giornata in 24 minuti del 4 giugno

24 Mattino

Play Episode Listen Later Jun 4, 2024


L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti.A pochi giorni dalle elezioni europee ospitiamo Michele Santoro, candidato alle elezioni con "Pace, terra e dignità".

Unica Radio Podcast
Giovani al voto: incontro-dibattito con i candidati alle europee

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Jun 2, 2024 92:57


Il 29 maggio, alle ore 16, presso la Sala Conferenze del Centro Comunale d'Arte EXMA di Cagliari, in via San Lucifero 71, si è svolto l'incontro-dibattito di fondamentale importanza del voto per i giovani e per il futuro dell'Europa “Giovani al voto” è un evento organizzato nell'ambito del progetto “More in 24”, dedicato a stimolare la partecipazione attiva dei giovani alle prossime elezioni europee. Tra gli ospiti candidati alle europee Cinzia Pilo (M5s), Francesco Muscau (Avs), Giovanni Fresu (Pace, terra, dignità - movimento di Michele Santoro). E ancora Pietrina Putzolu (Stati Uniti d'Europa (Italia Viva, +Europa, PSI) e Salvatore Deidda (Fratelli d'Italia). Un Progetto Sostenuto dall'Unione Europea Questo evento è cofinanziato dall'Unione Europea e gode del patrocinio dell'ERSU di Cagliari. Oltre dall' Università degli Studi di Cagliari, Unica Radio, della European Youth Card Association, di Eurodesk e della Carta Giovani Sardegna. Il sostegno di queste istituzioni sottolinea l'importanza di iniziative che mirano a coinvolgere i giovani nella vita politica e sociale. Partecipare a questo evento rappresenta un'opportunità unica per i giovani di Cagliari e dintorni. Garantisce il confronto direttamente con i candidati e di esprimere le proprie preoccupazioni e aspettative. È essenziale che le nuove generazioni comprendano il loro ruolo cruciale nel plasmare il futuro dell'Europa attraverso il voto. Il podcast Riascolta il podcast coordinato da Beatrice Sanna, Dott.ssa in Relazioni Internazionali e changemaker di More in 24, insieme a Christian Rossi, docente di Storia dell'Integrazione Europea e coordinatore della Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali. La loro esperienza e competenza garantiranno un dibattito di alto livello, stimolante e ricco di contenuti. Un contributo dedicato alle ultime analisi Eurobarometro è fornito da Carlo Pahler di Unica Radio, che offrirà una prospettiva dinamica, rappresentando la voce dei giovani e dei media universitari.

IL BAZar AtOMICo
CECILIA SALA | Storie di guerra | Ep. 128

IL BAZar AtOMICo

Play Episode Listen Later Apr 7, 2024 99:22


Cecilia Sala ha lavorato sia in redazioni che come giornalista freelance, occupandosi soprattutto di esteri. Nel 2015 ha iniziato a collaborare come inviata e reporter con Vice; successivamente inizia a lavorare con Michele Santoro a Servizio pubblico su LA7, dove diventa giornalista professionista. Nel corso degli anni ha collaborato con Vanity Fair, L'Espresso, la Rai e Will Media, e ha lavorato nella redazione di Otto e mezzo su LA7. Dal novembre 2019 entra a far parte della redazione de Il Foglio. Nel 2020 esce per Huffington Post "Polvere", podcast sull'omicidio di Marta Russo in collaborazione con Chiara Lalli. Nel maggio del 2021 la serie audio diventa anche un libro, "Polvere". Il caso Marta Russo. Dal 10 gennaio 2022 diventa autrice e voce di un nuovo podcast, Stories, di Chora Media, che racconta ogni giorno storie dal mondo. Nel 2023 esce il suo ultimo libro, “Incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan”.

GURULANDIA
"E TU, CHE BELVA SEI?" - Con Francesca Fagnani

GURULANDIA

Play Episode Listen Later Apr 2, 2024 29:49


In questa puntata intervistiamo Francesca Fagnani, giornalista esperta e acclamata conduttrice televisiva. Nata a Roma il 25 novembre 1978, il percorso di Fagnani, dalla laurea in Lettere con specializzazione in filologia dantesca presso l'illustre Università "La Sapienza" al suo ruolo fondamentale nel panorama mediatico, è assolutamente affascinante. Con oltre due decenni di esperienza, la carriera di Fagnani è contraddistinta da un giornalismo penetrante e da un approccio coraggioso nel trattare temi complessi. Dai suoi esordi come corrispondente a New York per Rai fino al debutto come giornalista televisiva nei programmi condotti da Giovanni Minoli e Michele Santoro, Fagnani ha lasciato un'impronta indelebile sulla radiodiffusione italiana. Il suo innovativo programma "Il Prezzo" ha infranto le convenzioni, esplorando le vite dei giovani coinvolti nella criminalità organizzata e offrendo agli spettatori uno sguardo su un mondo carico di sfide e contraddizioni. Dal 2018, è autrice e conduttrice di "Belve", un programma stimolante che ha catturato l'attenzione del pubblico sia su Nove che su Rai Due, consolidando il suo ruolo di voce autorevole nel giornalismo investigativo. Inoltre, i suoi commenti incisivi in programmi come "Quarta Repubblica" e "Non è l'arena" hanno gettato luce su questioni urgenti legate al mondo della mala Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Uno, nessuno, 100Milan
Il proselitismo in crescita del Satanismo e di altre sette

Uno, nessuno, 100Milan

Play Episode Listen Later Feb 16, 2024


Le diocesi lanciano un allarme sulla crescita di adepti dedicati all'Occulto e al Satanismo. In generale aumenta il proselitismo delle sette tra le più variegate. Ne parliamo con Massimo Introvigne, sociologo, fondatore e direttore del Centro studi sulle nuove religioni. Con Maurizio Bianconi, ex parlamentare, commentiamo invece l'attualità politica, dalla lista di Michele Santoro per le Europee, alle prove di dialogo tra Meloni e Schlein passando da Matteo Renzi che lascia la direzione del Riformista per concentrarsi sulla campagna elettorale.

Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Feb 14, 2024 35:19


Ospiti di Lilli Gruber: Aldo Cazzullo, Michele Santoro

mezzo ospiti michele santoro
Otto e mezzo
Otto e Mezzo - 01/12/2023

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Dec 1, 2023 32:07


Ospiti di Lilli Gruber: Alessandro De Angelis, Michele Santoro, Monica Guerzoni

mezzo ospiti michele santoro
Public Speaking Professionale™
336 Berlusconi: non solo cose buone. Il meglio e il peggio della sua comunicazione

Public Speaking Professionale™

Play Episode Listen Later Jun 13, 2023 59:35


La mia analisi completa della comunicazione di Silvio Berlusconi, raccontata in uno speciale di 68 minuti andato in onda in diretta ieri sera sul mio profilo TikTok.Dall'uso dello storytelling al discorso della discesa in campo, dal “Contratto con gli italiani” ai sopralluoghi dopo il terremoto dell'Aquila, agli scontri con Gianfranco Fini, Michele Santoro e Marco Travaglio, all'episodio con il parlamentare Schulz al Parlamento Europeo, fino al recente approdo su TikTok.Un'analisi a 360 gradi tra le tecniche di comunicazione, retoriche e di Public Speaking di Silvio Berlusconi.

Corriere Daily
Educare gli uomini al rispetto per le donne: l'Ammazzacaffè di Gramellini

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jun 2, 2023 13:34


Nuovo appuntamento con il sabato di «Corriere Daily»: l'editorialista torna sugli argomenti di cui ha scritto durante la settimana nella sua rubrica «Il Caffè», integrandoli con i commenti nel frattempo ricevuti dai lettori.Per altri approfondimenti:Omicidio di Giulia Tramontano: l'incontro fra le due donne all'Armani bar, la fuga di Impagnatiello e il Whatsapp fintoFabio Roia sui femminicidi: «Manca ancora la condanna sociale. Anche tra i giovani c'è l'idea del predominio maschile»Michele Santoro attacca Fazio e Annunziata: «Non li sopporto, narrazione farlocca»

Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later May 5, 2023 34:10


Ospiti di Lilli Gruber: Chloe Bertini, Massimo Giannini, Michele Santoro, Emiliano Brancaccio

mezzo ospiti massimo giannini michele santoro emiliano brancaccio
DiMartedi
L'intervista a Michele Santoro

DiMartedi

Play Episode Listen Later Apr 25, 2023 18:51


Questa settimana vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Giovanni Floris a Michele Santoro in cui protagonista è la giornata del 25 Aprile, Festa della Liberazione insieme al pluralismo dell'informazione.

DiMartedi
L'intervista a Pier Luigi Bersani e Michele Santoro

DiMartedi

Play Episode Listen Later Mar 7, 2023 41:04


Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Giovanni Floris a Pier Luigi Bersani e Michele Santoro in cui si parla anche dei 71 morti sulla spiaggia di Cutro e delle responsabilità del Governo Meloni

news santoro governo meloni michele santoro pier luigi bersani
Non Stop News
Non Stop News: il nuovo L'Espresso, l'apertura di una sede di Confindustria a Kiev e Giletti 102.5

Non Stop News

Play Episode Listen Later Jan 13, 2023 137:35


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Continua la polemica sul caro-benzina e l'effetto Cartabia. In vista del debutto in edicola de L'Espresso, in veste totalmente rinnovata, oggi abbiamo avuto ospite Ray Banhoff che curerà la rubrica "Bengala". In seguito il consueto appuntamento del venerdì con La Scossa di Francesco Delzio: abbiamo approfondito la missione a Kiev effettuata da Confindustria e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Roberto Arditti, l'opinionista e direttore de Le Formiche.net, ha analizzato nel suo spazio del venerdì, i principali fatti della giornata dalla politica alla cronaca. Nella prima puntata dell'anno di "Giletti 102.5", con Massimo Giletti, abbiamo parlato delle sfide che attendono il nostro paese per quest'anno. Sullo sfondo, il caro carburanti, la guerra in Ucraina e il caro-vita. Ospite dei trecento secondi Michele Santoro. Non Stop News condotto da Barbara Sala, Luigi Santarelli e Massimo Lo Nigro

Otto e mezzo
Otto e Mezzo - Puntata 8/9/2022

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Sep 8, 2022 37:50


Ospiti di Lilli Gruber: Beppe Severgnini, Monica Guerzoni, Michele Santoro

mezzo ospiti michele santoro
Non Stop News
Non Stop News: l'attualità, la politica, lo sport e il nuovo libro di Michele Santoro

Non Stop News

Play Episode Listen Later Sep 5, 2022 54:05


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Il taglio dei mutui, i processi tributari, la campagna elettorale e il caro bollette. All'indomani di un ricco week end di sport e motori, il commento di Umberto Zapelloni, responsabile delle pagine sportive del Foglio. Michele Santoro, giornalista ed ex politico, ci ha presentato il suo nuovo libro. "Non nel mio nome" è un libro accusa che a partire dagli ultimi mesi sottolinea come "la guerra ha messo a nudo la debolezza della politica italiana", che priva di dibattito ha visto il Paese "accodarsi alle decisioni americane". Prosegue l'approfondimento dell'attualità politica in vista del voto del 25 settembre. In diretta con noi Carlo Calenda, leader di Azione e del Terzo Polo (con Italia Viva di Renzi). Non Stop News, con Giusi Legrenzi, Enrico Galletti e Massimo Lo Nigro.

Spazio 70
Giuseppe Pulvirenti: «Michele Santoro e Maurizio Costanzo avevano parlato male di Cosa Nostra»

Spazio 70

Play Episode Listen Later Jun 30, 2022 57:52


Firenze, 5 settembre 1997. Il collaboratore di Giustizia Giuseppe Pulviernti, detto «u malpassotu», depone nel corso del processo per le bombe a Firenze, Roma e Milano (Via dei Georgofili, Via Fauro, Via Palestro e altre).Il nostro sito internet: https://spazio70.com/Donazioni tramite il sistema Paypal: https://www.paypal.me/Spazio70La nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/gliannisettantaIl nostro account Instagram: https://www.instagram.com/spazio.70/Twitter: https://twitter.com/Nazionalpop70Il nostro gruppo Telegram (molto importante): https://t.me/spazio_70Audio Radio Radicalehttps://creativecommons.org/licenses/...Sigla: Home Base Groove di Kevin MacLeod è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (https://creativecommons.org/licenses/...)Fonte: http://incompetech.com/music/royalty-...Artista: http://incompetech.com/

Gli speciali di Radio Popolare
Speciale Pace Proibita

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later May 2, 2022 87:11


in diretta dal Teatro Ghione di Roma, presenta Michele Santoro. In studio Luigi Ambrosio

roma pace michele santoro luigi ambrosio
Gli speciali di Radio Popolare
Speciale Pace Proibita - seconda parte

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later May 2, 2022 72:34


in diretta dal Teatro Ghione di Roma, presenta Michele Santoro. In studio Luigi Ambrosio

roma pace seconda michele santoro luigi ambrosio
Public Speaking Professionale™
255 Michele Santoro ospite di Corrado Formigli e il problema dei sottintesi in comunicazione

Public Speaking Professionale™

Play Episode Listen Later Apr 2, 2022 2:32


Michele Santoro ospite di Corrado Formigli a Piazzapulita e il problema dei sottintesi in comunicazione.Ne parlo in questo episodio.

problema ospite comunicazione santoro corrado michele santoro corrado formigli
L'Asse nella Manica's Show
A Putin stamo co' tu madre

L'Asse nella Manica's Show

Play Episode Listen Later Apr 2, 2022 54:21


Salve a tutti egregi ascoltatori, ci ritroviamo qui ancora una volta per la vostra dose di schadenfreude settimanale. Eleonora Di Miccoli si siede di nuovo ai nostri microfoni, il tenore della discussione è simile, solo che stavolta ci sono più crani allungati. Interviene anche Andrea Pirri, perché non ce ne va mai bene una, e dice la sua personalissima (ci dissociamo) opinione sul "Ramadamme". Congratulazioni a Maurizio Fedeli di Alieni.info per lo scatto di carriera, chi avrebbe mai detto che in questo podcast di merda avremmo mai intervistato un console italiano. Si apre poi un vivo dibattito tra Paolo ed Emiliano riguardo vaccini, annessi e connessi. Nuove ed emozionanti news dal battaglione 'O Cucuziello, che dopo settimane di silenzio torna a farsi sentire sui nostri microfoni portandoci direttamente a Mariupol assediata. Infine le farneticazioni di Michele Santoro e quelle di Paolo. BUON RAMADAN AI NOSTRI FRATELLI MUSULMANI --- Send in a voice message: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show/message

Piazzapulita
L'intervista a Michele Santoro - Puntata del 31 marzo 2022

Piazzapulita

Play Episode Listen Later Mar 31, 2022 54:58


Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Corrado Formigli a Michele Santoro in cui attraverso la lettura delle vicende legate alla guerra si discute se ancora ai giorni nostri si possa parlare di "guerre giuste"? “Voglio che Putin venga processato, ma il nostro maggiore nemico non è lui, è la guerra. Spieghiamo ai bambini cosa è successo anche nelle guerre giuste, parliamogli dei civili morti a Dresda, Hiroshima, Nagasaki [...] Se noi ci infiliamo nella strada dell'escalation, prepareremo un futuro di lutti, perché l'uso delle armi nucleari da parte della Russia è possibile" Nel podcast ascoltere anche le voci di Mario Calabresi e Cecilia Sala

DiMartedi
L'intervista a Michele Santoro - Puntata del 8 marzo 2022

DiMartedi

Play Episode Listen Later Mar 8, 2022 25:45


Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Giovanni Floris a Michele Santoro sulla tragica attualità della guerra in Ucraina: "Siamo di fronte ad un aggressore violento, naturalmente sono dalla parte dell'aggredito. Ma quando Zelensky pretende l'allargamento del teatro di guerra, allora non sono più con lui". Nel podcast ascolterete la voce anche di Giampiero Massolo, presidente dell'Ispi.

RPL - La tua radio
Zoom – Il drive time in mezzo ai fatti 12-05-2021 12:00

RPL - La tua radio

Play Episode Listen Later May 12, 2021


ZOOM – 90 MINUTI IN MEZZO AI FATTI – A. D’ANNA – P. D’AMICO – F. MANTI, 12-5-21 h. 10.35 Quasi 30 anni dopo la strage di Via D’Amelio del 19 luglio 1992, nella quale trovò la morte il giudice Paolo Borsellino, Michele Santoro parte dalle…

RPL - La tua radio
Zoom - 90 minuti in mezzo ai fatti

RPL - La tua radio

Play Episode Listen Later May 12, 2021


ZOOM - 90 MINUTI IN MEZZO AI FATTI - A. D'ANNA - P. D'AMICO - F. MANTI, 12-5-21 h. 10.35 Quasi 30 anni dopo la strage di Via D'Amelio del 19 luglio 1992, nella quale trovò la morte il giudice Paolo Borsellino, Michele Santoro parte dalle...

RPL - La tua radio
Zoom - Il drive time in mezzo ai fatti

RPL - La tua radio

Play Episode Listen Later May 12, 2021


ZOOM - 90 MINUTI IN MEZZO AI FATTI - A. D'ANNA - P. D'AMICO - F. MANTI, 12-5-21 h. 10.35 Quasi 30 anni dopo la strage di Via D'Amelio del 19 luglio 1992, nella quale trovò la morte il giudice Paolo Borsellino, Michele Santoro parte dalle...

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo show di Fedez diventa un caso politico | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 3, 2021 2:17


Le polemiche in seguito allo show di Fedez sul palco del concerto del primo maggio offrono l'esatta dimostrazione di dove è precipitata la politica. Ricapitolando. Un rapper conosciuto e amato da milioni di ragazzi decide di leggere alcune dichiarazioni omofobe contro i gay, mai smentite, di esponenti leghisti e accusa sempre la Lega di ostruzionismo al DDL Zan. Quando interviene Fedez è in corso la diretta del concerto ed è il punto più alto di share. Fino a quel momento il programma risultava noioso, con la regia che spacciava interventi registrati come fossero dirette, con tanto di pioggia e ombrelli che poi sparivano nella diretta e Venditti che cantava da solo davanti a San Giovanni all'imbrunire, mentre in diretta era buio. Mentre il concerto prosegue nel retropalco succede di tutto. Iniziano a squillare i cellulari. Fedez accusa la Rai di aver avviato contro di lui un tentativo di censura. Chiama la vice direttrice di Rai 3 Ilaria Capitani e Fedez registra. Dall'altro capo della linea qualcuno invita Fedez ad adeguarsi al sistema. Via Mazzini smentisce di aver tentato di censurare il cantante. Interviene Salvini che critica Fedez, intervengono Letta e Di Maio che difendono Fedez. il presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini chiede l'audizione del direttore di Rai 3 Franco Di Mare. L'AD della Rai Fabrizio Salini si scusa se qualcuno a nome dell'azienda ha parlato di "adeguarsi al sistema". Sta di fatto che, al di là del contenuto del discorso di Fedez, qualcuno in Rai ha tentato davvero di censurare l'artista. Ma si sa la Rai si adegua al potere politico e non troppi anni fa tagliava la testa a gente come Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro come chiesto da Silvio Berlusconi.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo show di Fedez diventa un caso politico | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 3, 2021 2:17


Le polemiche in seguito allo show di Fedez sul palco del concerto del primo maggio offrono l'esatta dimostrazione di dove è precipitata la politica. Ricapitolando. Un rapper conosciuto e amato da milioni di ragazzi decide di leggere alcune dichiarazioni omofobe contro i gay, mai smentite, di esponenti leghisti e accusa sempre la Lega di ostruzionismo al DDL Zan. Quando interviene Fedez è in corso la diretta del concerto ed è il punto più alto di share. Fino a quel momento il programma risultava noioso, con la regia che spacciava interventi registrati come fossero dirette, con tanto di pioggia e ombrelli che poi sparivano nella diretta e Venditti che cantava da solo davanti a San Giovanni all'imbrunire, mentre in diretta era buio. Mentre il concerto prosegue nel retropalco succede di tutto. Iniziano a squillare i cellulari. Fedez accusa la Rai di aver avviato contro di lui un tentativo di censura. Chiama la vice direttrice di Rai 3 Ilaria Capitani e Fedez registra. Dall'altro capo della linea qualcuno invita Fedez ad adeguarsi al sistema. Via Mazzini smentisce di aver tentato di censurare il cantante. Interviene Salvini che critica Fedez, intervengono Letta e Di Maio che difendono Fedez. il presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini chiede l'audizione del direttore di Rai 3 Franco Di Mare. L'AD della Rai Fabrizio Salini si scusa se qualcuno a nome dell'azienda ha parlato di "adeguarsi al sistema". Sta di fatto che, al di là del contenuto del discorso di Fedez, qualcuno in Rai ha tentato davvero di censurare l'artista. Ma si sa la Rai si adegua al potere politico e non troppi anni fa tagliava la testa a gente come Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro come chiesto da Silvio Berlusconi.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Lo show di Fedez diventa un caso politico | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 3, 2021 2:17


Le polemiche in seguito allo show di Fedez sul palco del concerto del primo maggio offrono l'esatta dimostrazione di dove è precipitata la politica. Ricapitolando. Un rapper conosciuto e amato da milioni di ragazzi decide di leggere alcune dichiarazioni omofobe contro i gay, mai smentite, di esponenti leghisti e accusa sempre la Lega di ostruzionismo al DDL Zan. Quando interviene Fedez è in corso la diretta del concerto ed è il punto più alto di share. Fino a quel momento il programma risultava noioso, con la regia che spacciava interventi registrati come fossero dirette, con tanto di pioggia e ombrelli che poi sparivano nella diretta e Venditti che cantava da solo davanti a San Giovanni all'imbrunire, mentre in diretta era buio. Mentre il concerto prosegue nel retropalco succede di tutto. Iniziano a squillare i cellulari. Fedez accusa la Rai di aver avviato contro di lui un tentativo di censura. Chiama la vice direttrice di Rai 3 Ilaria Capitani e Fedez registra. Dall'altro capo della linea qualcuno invita Fedez ad adeguarsi al sistema. Via Mazzini smentisce di aver tentato di censurare il cantante. Interviene Salvini che critica Fedez, intervengono Letta e Di Maio che difendono Fedez. il presidente della Commissione di Vigilanza Alberto Barachini chiede l'audizione del direttore di Rai 3 Franco Di Mare. L'AD della Rai Fabrizio Salini si scusa se qualcuno a nome dell'azienda ha parlato di "adeguarsi al sistema". Sta di fatto che, al di là del contenuto del discorso di Fedez, qualcuno in Rai ha tentato davvero di censurare l'artista. Ma si sa la Rai si adegua al potere politico e non troppi anni fa tagliava la testa a gente come Enzo Biagi, Daniele Luttazzi e Michele Santoro come chiesto da Silvio Berlusconi.

Non è l'Arena
L'intervista a Michele Santoro - Puntata del 2/5/2021

Non è l'Arena

Play Episode Listen Later May 2, 2021 46:06


Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Massimo Giletti a Michele Santoro in cui si torna a parlare della strage di via D'Amelio in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, alla luce delle ultime dichiarazioni del pentito Maurizio Avola che, come lui stesso confessa, diede il comando dell'esplosione.

Le Mattine pt 1
Podcast del 28/04/2021 - Intervista a Michele Santoro

Le Mattine pt 1

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 13:19


intervista santoro michele santoro
ARTICOLI di Antonio Socci
Salvini fascista... oppure la solita becera demonizzazione dell'avversario?

ARTICOLI di Antonio Socci

Play Episode Listen Later Sep 15, 2020 8:20


TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6279SALVINI FASCISTA... OPPURE LA SOLITA BECERA DEMONIZZAZIONE DELL'AVVERSARIO?di Antonio SocciFare gli antifascisti di professione nel 2020, in assenza di regime fascista, non è facile. E' un duro lavoro che richiede impegno diuturno e spesso una fervida fantasia. Infatti bisogna anche saper vedere quello che non c'è e magari avere una propensione al sospetto che finisce nel romanzesco (o nella barzelletta).Un esempio di questo tipo di "vigilanza antifascista" ce lo fornisce il collega Sandro Ruotolo, una colonna storica delle trasmissioni di Michele Santoro. Sebbene sia da poco diventato senatore della repubblica, Ruotolo continua la sua missione salvifica e in questi giorni ha fatto un clamoroso scoop antifascista, riuscendo a individuare un pericolosissimo "micro segnale per fascisti" nascosto diabolicamente in un manifesto della Lega che pubblicizza un comizio del segretario Salvini a Napoli.Il vigilante Ruotolo ha lanciato (o rilanciato, non si capisce bene) questo messaggio tweet: "Piazza della Posta non esiste a Napoli. A meno che tu non abbia cento anni. Si chiama piazza Giacomo Matteotti ucciso dai fascisti. Sono micro segnali per fascisti. Ma noi li notiamo e siamo qui, pronti a svelarli e non lasciarli senza spiegazione. Ciro Pellegrino (giornalista)".In pratica Ruotolo accusa il manifesto leghista di localizzare il comizio di Salvini in Piazza della posta, cancellando il nome moderno della piazza intitolata a Matteotti, il politico socialdemocratico che fu ucciso dai fascisti.Ma non è affatto così. Infatti nel manifesto sta scritto, a caratteri cubitali, proprio "Piazza Matteotti" (sotto, in piccolo, fra parentesi, si legge anche Piazza della posta perché così è popolarmente conosciuta dai napoletani).Qualcuno su twitter glielo fa notare: "Ma avete problemi di vista?". Però Ruotolo non sente ragioni. Per l'antifascista di professione, evidentemente, non conta quello che c'è scritto, ma quello che ci vede lui. E anche molti suoi seguaci sono d'accordo. Infatti, ieri, il tweet aveva 5900 "mi piace" e 1500 rilanci.I LEONI DA TASTIERAI commenti poi sarebbero da studiare in un corso universitario che analizza le conseguenze dell'ideologia: "Salvini non perde occasione per strizzare l'occhio ai fasci", "si rivolge ai suoi camerati", "Altro che 'microsegnali'... Sono anni che questo losco figuro parla in codice a beneficio dei camerati", "Chiaviche legaiole", "Il capitone è un grandissimo stronzo", "sono infami anche nei cartelli pubblicitari. Non sono micro segnali, sono atti concreti di demolizione della memoria democratica", "fanno schifo", "Prendetelo a pomodori marci in faccia", "Uno così non dovrebbe proprio mettere piede in Campania", "Questa lega è una vergogna", "Salvini è davvero una vergogna", "Non ha più scusanti......... basta", "esseri ignobili", "fascisti di m....", "Bravo Sandro!", "spudorati", "I fascisti perseverano nella loro dichiarazione di disumanità".Tutto questo sotto il manifesto della Lega, riprodotto da Ruotolo stesso, che porta scritto, in grande: "Piazza Matteotti".A dire il vero è intervenuto anche qualche napoletano che, con buon senso, ha fatto notare che questa polemica è "una cazzata" perché "quella è conosciuta come la piazza delle Poste Centrali... brutta bestia l'ignoranza". Poi ha precisato: "A proposito io sono antifascista...". Anche altri napoletani commentano: "Ma noi Napoletani la indichiamo come: piazza della Posta centrale".Un altro fa vari esempi di questa toponomastica di uso comune che raddoppia i nomi di piazze e vie: "Piazza Bovio che diventa piazza Borsa o semplicemente Università, Corso Umberto che diventa il Rettifilo, Nicola Amore diventa i 4 Palazzi... suvvia, ja. Che poi il nome della piazza ci sta, quella tra parentesi è solo un'indicazione... Pure io dico 'piazza delle poste centrali'". Un altro scrive: "anche Piazza Cosimo Fanzago per la gran parte dei napoletani, soprattutto vomeresi, è e sarà sempre Piazza Bernini".Perfino qualche fan di Ruotolo obietta: "Secondo me è una polemica inutile. Sandro Ruotolo, che stimo, essendo napoletano come me, sa bene che a Napoli quella piazza è per gran parte dei napoletani 'Piazza della Posta' ma non per offendere la memoria di un martire del fascismo né perché i napoletani siano fascisti". E altri ancora: "Sono d'accordo. Sempre chiamata la Posta", "Io fino a una certa età non sapevo manco qual era piazza Matteotti (niente fascisti in casa mia)".LA MINACCIA ALLA DEMOCRAZIAAnche a Siena, città per settant'anni rossa, c'è Piazza Matteotti che è più conosciuta, nel gergo popolare, come Piazza della Posta e, per decenni, a nessun compagno che ha detto "Piazza della Posta" è mai venuto in mente di ammiccare al fascismo.Tuttavia al tweet di Ruotolo si è aggiunto pure il commento arguto dell'intellettuale che ieri sul "Foglio", pur scrivendo che in effetti nel manifesto di Salvini c'è scritto "Piazza Matteotti", rileva che "è accompagnato da una parentesi, apparentemente innocua (Piazza della Posta)". Per i comuni mortali è "innocua", ma a questo giornalista (come a Ruotolo) non la si fa. Lui spiega che "in realtà si tratta di uno sberleffo cifrato e di una strizzatina d'occhio al mondo dell'estrema destra".Poi aggiunge che "rifiutare la toponomastica è una strategia elementare per rifiutare la storia. Una strategia che dimostra quanto nella destra, a venticinque anni da Fiuggi, sia ancora viva la simpatia per il fascismo e il rifiuto della Repubblica".Ogni commento è inutile. In realtà, per chi ha davvero a cuore la democrazia, i pericoli da combattere attualmente non stanno nella toponomastica, ma sono il progressivo restringimento delle libertà personali, la crescente intolleranza, l'umiliazione del Parlamento per lo strapotere dell'esecutivo.La minaccia attuale alla democrazia è quella indicata da Pierluigi Battista in un recente commento: "Oggi, al posto del dibattito, dello 'spazio di discussione pubblica', c'è l'apologia del bavaglio, la cultura del sospetto, il processo alle intenzioni, l'ipersemplificazione demonizzante, la caricaturizzazione delle tesi diverse...".Sembra la perfetta descrizione dell'episodio del manifesto di Napoli. Purtroppo però questi sono i vizi della Sinistra.Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Antonio Socci, nella sua newsletter commenta ulteriormente la notizia.Ecco cosa ha scritto:Dopo la pubblicazione di questo articolo su Libero ho scoperto che perfino nell'account twitter dei "Deputati Pd" è stato fatto lo stesso attacco a Matteo Salvini. Ecco il tweet dei Deputati Pd: "Nessuno scrupolo, nessuna correzione. Per Salvini piazza Matteotti non esiste, la chiama ancora con la terminologia del Ventennio. Quell'ideologia fascista che uccise Matteotti. Un insulto a Napoli, alla sua storia. Combatteremo ogni rigurgito guidati dai valori dell'antifascismo". Come si può vedere nel tweet sono state fatte tre frecce proprio sulla scritta "Piazza Matteotti"... Sopra i "Deputati Pd" scrivono "Per Salvini Piazza Matteotti non esiste". Evidentemente il pregiudizio somiglia a due grosse fette di prosciutto sugli occhi... Ma che politica è quella che arriva a questi livelli grotteschi? Che politica è quella che ha una tale ossessione dell'avversario, quella che vive di pregiudizio, demonizzazione, odio ideologico? Titolo originale: Piccola esilarante storia di cecità selettiva indotta da ideologiaFonte: Libero, 11 settembre 2020Pubblicato su BastaBugie n. 682

Porno Politika by Enrico Pazzi
Avanti talk! I talk show che hanno creato la Porno Politika

Porno Politika by Enrico Pazzi

Play Episode Listen Later Feb 22, 2020 34:59


Con Vincenzo Bisbiglia, giornalista de Il Fatto Quotidiano, raccontiamo le gesta dei talk-show italiani, da Gianfranco Funari, passando per Gad Lerner e Michele Santoro, sino ad arrivare ai giorni nostri. Il talk è selvaggio? Crea Porno Politika? Un breve viaggio tra le memorabilia che hanno fatto la storia della Porno Politika italiana. Anche sulla pagina Fb “Enrico Pazzi - blog”, sul mio canale YouTube "Enrico Pazzi" e sulle principali piattaforme podcast (Spotify, Podcast Apple, Spreaker).

BASTA BUGIE - Politica
Avvenire scende in campo insieme alle Sardine

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Dec 18, 2019 7:16


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5929AVVENIRE SCENDE IN CAMPO INSIEME ALLE SARDINE di Andrea ZambranoAvvenire che scende in campo per le Sardine è una notizia che non stupisce. Del resto, la prima pagina regalata ieri al movimento di Sinistra non è altro che il risultato di giorni passati a lisciare il pelo a Mattia Santori & co. Per mancanza di un'identità e per comodità, dato che Avvenire non sa fare politica, ma si intesta sempre quella degli altri.E' dall'8 dicembre scorso che il quotidiano dei vescovi segue con ansia il crescere di questa realtà che si vuole spacciare come naturale, quando invece è chiaro anche a un bambino che è pilotata e vezzeggiata da una Sinistra, che come Avvenire, non sa darsi identità salvo portare avanti l'ideologia delle poche cose certe: migrazionismo, i partigiani che cantano Bella Ciao, una spolveratina di ambiente. E odio, tanto odio verso Salvini. Messo in cartelli o anche solo evocato senza mai pronunciarne il nome. In questo, il quotidiano dei vescovi, Repubblica e le Sardine sono accomunati dallo stesso sentimento di avversione perché le Sardine non propongono un modello politico, ma solo un'avversione ad un altro modello.UN ENTUSIASMO DA RAGAZZININon stupisce dunque che la prima pagina di ieri di Avvenire fosse ancora più amica di quelle degli altri giornali: Sardine, obiettivo raggiunto. Stesso titolo per il Corriere, ma almeno in via Solferino conoscono la differenza tra la marchetta e la cronaca e hanno anteposto alla frase le virgolette, in modo da far sì che fossero gli organizzatori a intestarsi la paternità di sostenere di aver raggiunto lo scopo, cioè l'occupazione di Piazza San Giovanni. Invece ad Avvenire ci sono andati giù proprio con l'entusiasmo di quelli che non avendo più nulla da perdere, hanno deciso di sposare tutto lo sposabile, purché significhi un po' di senso per tirare avanti.La cronaca poi, un entusiasmo da ragazzini: "Un mare di persone", "Una manifestazione apartitica che manda forti segnali politici". Con in piazza Nichi Vendola, Susanna Camusso, l'Anpi, Isabella Ferrari, Michele Santoro e Erri De Luca, sai che apartitismo...? E' Sinistra. Al caviale, dura e pura, radical o salottiera, ma sempre Sinistra è. Sarà impegnata finche vuoi, politicamente corretta alla bisogna e comunque sempre dalla parte giusta, ma sempre e comunque di Sinistra si tratta.Avvenire non fa altro che accodarsi e seguire il diktat di chi, nel mondo cattolico ha già subito il fascino di questo movimento di cartone come di cartone è il simbolo che le porta in piazza. Con gli annessi e connessi di tutti i movimenti germinati dalla Sinistra, le contraddizioni e le spinte oggettivamente discutibili: il raduno nello stabile okkupato liberato dall'elemosieniere del Papa, la partecipazione di personaggi ambigui per la causa palestinese. Insomma: tutti i corollari della Sinistra che evidentemente stanno affascinando qualcuno in Piazza Carbonari.FASCINO SARDINESCOIn pochi giorni, dall'esplosione in Piazza Grande a Bologna, passando per Modena, Reggio Emilia, Milano e le altre piazze, quanti preti e vescovi hanno subito il fascino sardinesco.Dal cardinale, segretario di Stato Vaticano, Parolin ("Si mettano in luce le spinte positive") all'onnipresente Nunzio Galantino, che non ha nascosto la sia simpatia. Passando per il cardinale Peter Turkson, presidente del dicastero dello Sviluppo Umano integrale: "Noi accompagniamo questo gruppo cercando sempre di andare incontro con il Vangelo e la Dottrina sociale della Chiesa. Ma è un movimento italiano. Aspettiamo prima una mossa della Conferenza episcopale italiana, solo dopo possiamo appoggiare e scendere in campo". Dalla prima pagina di ieri di Avvenire sembra che il segnale sia stato dato. Ora, le vedremo in Vaticano a occupare San Pietro o qualche antro dalle parti di Borgo Pio, aspettiamocelo.Senza dimenticare i Padre Bartolomeo Sorge, gli Zanotelli e i Don Sigurani e anche qualche gruppo organizzato, come testimonia lo spazio concesso da Avvenire all'associazione Papa Boys, palesemente spiaggiata come un cormorano "incatramato" sulle Sardine. Davvero non c'è che dire in quanto a tifo sperticato.Quel tifo che Avvenire non ha mai manifestato per quei movimenti - questi sì, apartitici - che da parte cattolica hanno cercato di svegliare la politica portando il loro contributo di società civile. Non si ricordano entusiasmi vescovili per i due Family Day, anzi si ricorda una palese opposizione di sgambetti e poca visibilità concessa. Né per le manifestazioni della Manif pur tous e l'attività delle Sentinelle in Piedi (eppure, anche loro interrogavano la politica): non si ricordano di Avvenire campagne massicce per difenderle dagli attacchi, a volte il linciaggio, subito in questi anni.Invece i vescovi stanno operando una precisa scelta di campo: si sono spostati armi e bagagli a Sinistra, condividendo goffamente istanze aliene al pensiero cattolico e alla tradizione del cattolicesimo italiano quando addirittura ostili. A braccetto con i centri sociali, i Saviano e la gauche degli intelló che arriva a fine mese comoda comoda. Una deriva scofortante.Nota di BastaBugie: già avevamo parlato delle Sardine e delle loro "sinistre alleanze".Per leggere l'articolo clicca sul seguente link:LE SARDINE SI ALLEANO CON LA COMUNITA' LGBTdi Manuela Antonaccihttp://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5912