Podcasts about ddl zan

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Best podcasts about ddl zan

Latest podcast episodes about ddl zan

Non hanno un amico
Ep.596 - La scala arcobaleno e il piccolo Vannacci

Non hanno un amico

Play Episode Listen Later Mar 10, 2025 8:49


Il caso del tredicenne che rischia l'osso del collo e dei suoi genitori, più immaturi di lui. Ascolta SEIETRENTA, il nuovo podcast di rassegna stampa di Chora Media. Fonti: video “Verona, studente si rifiuta di salire su una scala arcobaleno: punito con una nota” pubblicato sul sito mediasetinfinity.mediaset.it il 5 marzo 2025; video “Ideologia Gender, Sasso presenta la proposta di legge: "Così la contrasteremo nelle scuole” pubblicato sul canale Youtube alanews il 6 marzo 2025; video “Ddl Zan, Pillon: "Rimaniamo sulla nostra posizione: l'identità di genere è una follia” pubblicato sul canale Youtube alanews il 4 maggio 2022; video “Meno Europa, più Libertà! #MakeEuropeGreatAgain” pubblicato sulla profilo Facebook Matteo Salvini il 9 febbraio 2025; video “Botta e risposta tra Meloni e Schlein sulla libertà in Italia. Ecco cosa hanno detto” pubblicato sul canale Youtube Corriere della Sera il 26 maggio 2024; video “Francesca Bubba: diciamo maestru e ragazzu, perché la lingua si evolve - La Zanzara 10.2.2025” pubblicato sul canale Youtube I Bellissimi di Zanzara Republic il 10 febbraio 2025; video “Vannacci a TvPlay: «Da 8 mila anni l'italiano stereotipato è bianco ma è giusto che Egonu giochi...” pubblicato sul canale Youtube Corriere della Sera il 24 agosto 2023.  Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

La mia parte
Ep.3: Nessuno si salva da solo

La mia parte

Play Episode Listen Later Nov 14, 2023 23:41


“Fro*io dimettiti”: è la scritta a cui Pietro Turano, oggi attore e attivista, si è trovato di fronte a 15 anni, durante il suo mandato da rappresentante di istituto.Era il 2013, un decennio fa. Quanto è cambiato da allora? Alle nuove generazioni viene riconosciuta una capacità inclusiva senza precedenti, ma davvero possiamo metterci seduti e rilassarci? Davvero la lotta contro le discriminazioni è finita? Gli inserti audio della puntata sono tratti da: “Ddl Zan affossato dal Senato, il centrodestra esulta per la tagliola a voto segreto”, 27 ottobre 2021, FanpageL'edizione 2023 del programma Youth4Love è realizzata attraverso i fondi 8x1000 dell'Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.

Closer
L'aggressione omofoba a Milano, il suicidio in diretta TikTok e le 5 Storie della settimana

Closer

Play Episode Listen Later Oct 13, 2023 12:36


Non hanno un amico
Ep.252 - La militante invisibilizzata e altre vanità

Non hanno un amico

Play Episode Listen Later Sep 13, 2023 7:20


Cos'hanno in comune quelli di Ultima Generazione e Pillon? Fonti: video "Tv buona maestra. Il 'testamento pedagogico' di Alberto Manzi" disponibile su raicultura.it; puntata di "Quarta repubblica" andata in onda l'11 settembre 2023, disponibile su mediasetinfinity.mediaset.it; video "Ddl Zan, la discussione e il voto in Aula al Senato" pubblicato il 27 ottobre 2021 sul suo canale Youtube da La Repubblica; film "Le follie dell'imperatore" del 2000 diretto da Mark Dindal, prodotto da Walt Disney Picture, disponibile su Disney+ Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

BASTA BUGIE - Politica
L'arroganza di Trudeau e la remissività della Meloni

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later May 23, 2023 8:13


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7417L'ARROGANZA DI TRUDEAU E LA REMISSIVITA' DELLA MELONI di Andrea ZambranoLa provocazione sui diritti Lgbt negati che il premier canadese Justin Trudeau ha lanciato in faccia al premier Giorgia Meloni nel corso del bilaterale Italia Canada a margine del G7 di Hiroshima, ha tutta l'aria di essere uno stress test. Trudeau si è detto «preoccupato» per come l'Italia non rispetti alcuni diritti in ambito gay e le sue parole hanno colto alla sprovvista il premier italiano che non si aspettava un attacco così virulento e improvviso.Che si sia trattato di un modo per testare la tenuta e i nervi del nostro Paese, però, lo dimostrano le successive reazioni di Palazzo Chigi, che, gettando acqua sul fuoco, si è detto sorpreso rispondendo che il governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni. Il motivo del contendere, evidentemente, sono le polemiche che infuriano nel nostro paese sull'utero in affitto. Effettivamente, il Governo a buon diritto può affermare che sul punto le leggi non sono cambiate, ma la reazione è parsa quella di giocare in difesa di fronte ad un'ingerenza nella politica italiana che sa di arroganza.Invece di rispondere che non è cambiato nulla, quasi a voler rassicurare il partner, si sarebbe dovuto far valere, secondo il principio di reciprocità, il fatto che a destare preoccupazione, piuttosto, fossero le politiche portate avanti dal Canada in questi anni, che l'hanno fatta diventare un'avanguardia dei nuovi diritti del transumano.Con la gestione Trudeau, infatti, lo stato nordamericano è diventato un Paese al quale davvero guardare con preoccupazione: con lo sdoganamento totale e incondizionato dell'eutanasia, ad esempio, oggi il Canada è uno dei primi stati eugenetici al mondo, che si accinge a liberalizzare l'eutanasia a tutti i livelli, anche per i malati mentali; inoltre, ha fatto le prove generali di totalitarismo soffocando col manganello le proteste anti-vaccinali dei camionisti, vuole vietare le terapie riparative, mentre i suoi giudici sdoganano il poliamore e la cannabis. A causa di queste politiche oggi il Canada non può certo insegnare i diritti all'Italia, ma il punto non è questo.ITALIA SULLA DIFENSIVAIl punto è la reazione sulla difensiva del nostro governo, che, invece di rispondere rivendicando il diritto, non a proseguire in una continuità scivolosa, ma a segnare un cambio di passo anche di fronte all'arroganza dell'agenda Lgbt, cerca invece di tranquillizzare il prepotente interlocutore. Questo giocare sulla difesa è un segnale di debolezza, che è figlio di un atteggiamento di omologazione verbale del Governo al nuovo verbo Lgbt.Se da un lato, infatti, la Meloni e la sua maggioranza sono compatti nell'opporsi a qualunque forma di legalizzazione della cosiddetta gestazione per altri e che vede nella proposta di legge dell'utero in affitto come reato universale la sua azione più muscolosa, dall'altro non si può certo dire che il Governo si discosti da un sentire politico pericolosamente vicino alle rivendicazioni Lgbt.Non più tardi di mercoledì, infatti, durante la Giornata contro l'omofobia, il Governo non ha fatto mancare il suo appoggio ad una battaglia che di fatto sdogana e fa proprie le rivendicazioni e le pretese della gaycrazia.Non c'è stato solo il presidente Mattarella che ha parlato dell'omofobia come «piaga sociale», ma anche il premier Meloni ha sostanzialmente accettato il concetto di omofobia, dicendo parole di sostegno alle campagne antidiscriminazione e auspicando lo sblocco delle risorse necessarie per il rifinanziamento dei centri contro le discriminazioni. Il fatto è che questi centri, sono veri e proprio campi di rieducazione, il più delle volte gestiti da quelle stesse associazioni che portano avanti il verbo dell'omosessualismo, discriminando - secondo la logica imposta dal Ddl Zan - chi non la pensa come loro.Anche il voto bipartisan del Senato, che ha approvato una mozione contro l'omofobia, va nella direzione dell'accettazione di una parola - omofobia - che non è ancora diventata reato, ma che ormai è completamente ammessa come reato nell'immaginario comune. E così la circolare del Ministro dell'Istruzione Valditara, il quale ha invitato le scuole a celebrare la Giornata, con una solerzia che non si vede ad esempio nei confronti di un'emergenza - vera - come la cristianofobia.UN GRAVE ERROREE questo è un errore, anzitutto perché allora non si coglie la differenza su questi temi tra la Destra e la Sinistra e poi perché accettare che esista l'omofobia, significa scendere a patti con la dittatura Lgbt, abbracciando un'agenda che impone, discrimina e tappa la bocca agli altri.Eppure, che l'Italia non corra alcun pericolo in tal senso, lo dimostrano i dati, come ad esempio quelli del rapporto Oscad che indicano come nel nostro Paese non esista nessuna «emergenza omofobia». In base agli ultimi dati dell'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, nel 2020 ci sono state 69 segnalazioni totali per dichiarati «crimini o discorsi d'odio» per «orientamento sessuale» (61) e «identità di genere» (8). Ce ne sono state di più, per rendere l'idea, per il credo religioso (148) e per la razza/etnia/nazionalità (206). Alla faccia della «piaga sociale».A che gioco vuol giocare il Governo? Se si riconosce la «piaga sociale» che, attraverso l'affermazione di autoproclamati reati e diritti violati, impone la violenza del concetto di omofobia, allora, non c'è da stupirsi che un premier ultralaicista come Trudeau rimproveri all'Italia di non tutelare certi diritti, per il semplice motivo che sdoganare l'omofobia, significa accettare che per essa si debba seguire una precisa agenda, dentro la quale sta anche l'utero in affitto.Se invece si è forti della propria autonomia di pensiero, allora, così come si rifiuta la compravendita di bambini per l'affermazione degli egoismi dei grandi, si deve anche avere il coraggio di rifiutare il pensiero ormai dominante del linguaggio inclusivo, che ha imposto l'omofobia come reato, anche se non c'è un solo articolo del codice penale che lo inquadri.Solo così si potrà rispondere a testa alta alle arroganti ingerenze di capi di Stato dai quali non accettiamo lezioni.

Non hanno un amico
Ep.135 - La destra che non ride

Non hanno un amico

Play Episode Listen Later Feb 28, 2023 7:24


La vera differenza tra destra e sinistra non è nei programmi elettorali.Fonti: puntata di Propaganda Live del 20 gennaio 2023, programma condotto da Diego Bianchi e trasmesso da La7, pubblicata sul canale Youtube di La7 Attualità il 23 gennaio 2023; intervista a Francesco Guccini nella puntata di Propaganda Live del 9 dicembre 2022, programma condotto da Diego Bianchi e trasmesso da La7, disponibile su la7.it; brano "Destra-Sinistra" di Giorgio Gaber del 1994, contenuta nell'album La mia generazione ha perso (2001) e pubblicata da GIOM, ascoltabile su Spotify; film "La fame e la sete" del 1999, diretto da Antonio Albanese e prodotto Vittorio Cecchi Gori, Rita Rusić, disponibile su Prime Video; estratto della puntata di DiMartedì del 25 aprile 2017, programma condotto da Giovanni Floris e trasmesso da La7, pubblicato sul canale Youtube di diMartedì il 29 aprile 2017; sketch "L'uomo di Sinistra" di Luca e Paolo durante la serata finale del Festival di Sanremo del 2011, pubblicato sul canale Youtube RiservaMinimal il 20 febbraio 2011; speciale SuperNature di Ricky Gervais, uscito il 24 maggio 2022 su Netflix; Instagram Stories di Fedez sul blocco del Ddl Zan, pubblicate sul canale Youtube del Corriere della Sera il 22 aprile 2021; intervento di Salvini alla puntata di Otto e mezzo dell'8 maggio 2019, programma condotto da Lilli Gruber e trasmesso da La7, puntata pubblicata sul canale Youtube di La7 Attualità l'11 maggio 2019; estratto della conferenza stampa congiunta di Meloni e Zelensky del 21 febbraio 2023, pubblicata sul canale Youtube di Vista Agenzia Televisiva Nazionale; film ""Fantozzi"" del 1975, diretto da Luciano Salce e prodotto da Rizzoli Film, disponibile su Netflix.

Non hanno un amico
Ep.35 - Dacci ogni la nostra battaglia quotidiana

Non hanno un amico

Play Episode Listen Later Oct 10, 2022 4:39


Campagne e cancelletti per passare la giornata Fonti: video del flashmob "Non una di meno" del 7 dicembre 2019 a Roma, pubblicato sul canale Youtube "non una di meno" il 9 dicembre 2019; video della manifestazione in supporto del Ddl Zan a Milano dell'8 maggio, pubblicato sul canale Youtube di Fanpage.it; video appello lanciato alla trasmissione Le Iene, trasmessa su Italia 1, pubblicato sul canale Youtube di TeleAmbiente il 5 ottobre 2022; video dell'Ice Bucket Challenge di Donald Trump, pubblicato sul canale Youtube dell'IceBucketChallenge il 12 marzo 2018.

La Miniera
Pillon vs Mirabelli vs Michele Boldrin sul DDL ZAN - Miniera in Pillole

La Miniera

Play Episode Listen Later Aug 13, 2022 24:16


Pillon vs Mirabelli vs Michele Boldrin sul DDL ZAN - Miniera in Pillole---Live completa: https://www.youtube.com/watch?v=DUSEdE9lxwg24/07/2021---Seguimi live tutti i giorni su Twitch alle 12.00 e alle 18.30 - https://twitch.tv/ivan_grieco---NordVPN: https://nordvpn.com/ivangrieco---Iscriviti al canale e attiva la campanella - https://bit.ly/3nIb6ZO---Patreon (contenuti esclusivi) : https://www.patreon.com/ivan_grieco---Link per codice sconto Cuffie ASTRO 5% : http://astro.family/rampageEMEA ---Instagram ►https://instagram.com/ivangriecoTwitter ► https://twitter.com/Ivan_Grieco

La Miniera
CONFRONTO CON DEPUTATO ITALIA VIVA sul DDL ZAN e TANTO ALTRO! (Luciano Nobili)

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 54:30


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La Miniera
IVAN GRIECO vs ESPONENTE FORZA ITALIA sul DDL ZAN

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 59:08


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La Miniera
SCONTRO tra MICHELE SODANO e AUGUSTA MONTARULI sul DDL ZAN e CANN4BIS

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 52:35


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La Miniera
PILLON vs BOLDRIN vs MIRABELLI: SCONTRO ACCESO sul DDL ZAN!

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 76:33


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La Miniera
CONFRONTO con ALESSANDRO ZAN sul DDL ZAN

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 44:07


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La Miniera
SCONTRO con SENATORE di FRATELLI D'ITALIA sul DDL ZAN!

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 49:01


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La Miniera
CONFRONTO MICHELE BOLDRIN-PILLON-ELIO VITO e CARLY TOMMASINI sul DDL ZAN

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 80:29


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La Miniera
CONFRONTO con DEPUTATO LEGA su DDL ZAN e RIFORMA GIUSTIZIA

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 31:39


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La Miniera
SCONTRO con MARCO RIZZO sul DDL ZAN!

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 74:13


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La Miniera
CONFRONTO con DEPUTATI ITALIA VIVA e PD su DDL ZAN e NON SOLO

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 76:13


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La Miniera
CONFRONTO ACCESO con SENATORE FORZA ITALIA su PENSIONI e DDL ZAN

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 19:08


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La Miniera
FRANCESCA vs AUGUSTA MONTARULI di FRATELLI D'ITALIA sul DDL ZAN!

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 31:08


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La Miniera
SCONTRO FINALE con PILLON in DIRETTA sul DDL ZAN

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 74:37


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La Miniera
BUSTINE vs SENATRICE CIRINNÀ del PD sul DDL ZAN

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 46:47


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La Miniera
L'AVVOCATO ANGELO GRECO DICE la SUA su DDL ZAN, COPRIFUOCO e DPCM

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 42:42


INTERVISTA ALL'AVVOCATO ANGELO GRECO su DDL ZAN, COPRIFUOCO e DPCMSeguimi live tutti i giorni su Twitch alle 13.30 e alle 22.30! - https://twitch.tv/ivan_grieco---Iscriviti al canale e attiva la campanella - https://bit.ly/3nIb6ZO---Link per codice sconto Cuffie ASTRO 5% : http://astro.family/rampageEMEA ---Instagram ►https://instagram.com/ivangriecoTwitter ► https://twitter.com/RampageInTheBox

La Miniera
CONFRONTO con SIMONE PILLON sul DDL PILLON e FUTURO del DDL ZAN

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 42:38


CONFRONTO con SIMONE PILLON sul DDL PILLON e FUTURO del DDL ZANSeguimi live tutti i giorni su Twitch alle 12.00 e alle 18.30 - https://twitch.tv/ivan_grieco---Iscriviti al canale e attiva la campanella - https://bit.ly/3nIb6ZO---Patreon (contenuti esclusivi) : https://www.patreon.com/ivan_grieco---Link per codice sconto Cuffie ASTRO 5% : http://astro.family/rampageEMEA ---Instagram ►https://instagram.com/ivangriecoTwitter ► https://twitter.com/Ivan_Grieco

BASTA BUGIE - Omosessualità
Si sente giovane dentro e pretende che gli diano la metà degli anni che ha

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later May 24, 2022 12:07


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7017SI SENTE GIOVANE DENTRO E PRETENDE CHE GLI DIANO META' DEGLI ANNI CHE HA di Marcello VenezianiIl signor Renato Giovine, di anni 64, si è presentato all'ufficio anagrafe del suo comune di cittadinanza e ha chiesto di modificare la sua età dimezzandola a 32. L'impiegato, sbigottito, non sapendo cosa fare, ha chiamato il capo dell'ufficio per ascoltare la richiesta insolita del cittadino. I due hanno guardato allibiti il signor Giovine come se fosse un malato di mente o in stato di alterazione mentale. Ma il Signor Renato ha esposto con calma e lucidità le sue motivazioni, e di fronte al diniego imbarazzato dei due dipendenti comunali, si è riservato di inoltrare la sua richiesta alla prefettura e al tribunale. Il ragionamento del Giovine non fa una piega perché si fonda su analoghi precedenti, già vigenti sul piano anagrafico e sul piano biologico.Per le prime, è noto che in Italia è possibile cambiare i propri connotati, il proprio cognome. Il Ministro dell'Interno, sul sito prefettura.it prevede infatti che ogni cittadino italiano che abbia l'esigenza di cambiare il proprio nome o cognome, perché ridicolo o vergognoso o perché rivela l'origine naturale o per motivi diversi da quelli indicati, possa intraprendere il procedimento predisposto dal Regolamento per la semplificazione dell'ordinamento dello stato civile (DPR 396 del 3/11/2000), così come modificato dal DPR n.54/2012. Compiuto l'iter, trascorsi trenta giorni dall'affissione della richiesta, in modo da verificare se ci sono opposizioni al riguardo, il Prefetto, accertata la regolarità delle affissioni e vagliate le eventuali opposizioni, provvede a emanare il decreto di concessione al cambiamento del cognome richiesto.IL SESSO CHE VUOINon diversa possibilità è concessa a chi decide di cambiare sesso.Per accertare la "disforia di genere" occorre attestare l'estraneità rispetto al proprio sesso biologico e dimostrare malessere e disagio per il sesso attribuito alla nascita. Dal 2015 non è più necessario per il cambiamento di sesso che vi sia un'operazione chirurgica. Con sentenza della corte di Cassazione n.15138/2015, e con sentenza della Corte Costituzionale n.221/2015, è stabilito che l'intervento chirurgico non è obbligatorio per il cambio di sesso e la scelta se eseguirlo o no spetta esclusivamente alla persona interessata. Presentato il ricorso e superato il percorso stabilito il tribunale italiano competente per territorio, procede alla rettificazione del sesso e al relativo cambio del nome.Se è possibile cambiare cognome e mutare sesso perché non dev'essere possibile, si è chiesto il signor Renato Giovine, cambiare lo stato anagrafico e biologico di persone come lui che dimostrano e sentono di avere un'età inferiore o comunque diversa da quella indicata dall'anagrafe e dalla biologia e soffrono malessere e disagio per l'età?Ma non solo. Se il fondamento metagiuridico delle norme è ormai nella libera volontà del soggetto, ovvero "come io mi sento" e non come sono per gli altri, per l'anagrafe o per la biologia, perché non dev'essere possibile mutare l'età, retrodatare o postdatare la propria età a quella che si sente realmente di avere? Certo, devi sottoporti a un iter e a una serie di controlli, come accade per i cambi di sesso e di cognome, e dimostrare che non hai finalità diverse nella richiesta di modificare i connotati anagrafici (per esempio, usufruire in anticipo della pensione o viceversa tardare il pensionamento e restare in età lavorativa; o scaricarti di responsabilità verso terzi). Ma la richiesta è legittima.GIOVANE DENTROSe non avrà soddisfazione dalla prefettura e dal tribunale, il signor Giovine ricorrerà alla Corte Costituzionale, forte della sua comprovata sensibilità a modificare con sentenze, come quella recente sui doppi cognomi, assetti giuridici ritenuti ormai stantii e superati dalla realtà.Anche sulla cittadinanza si sta stabilendo il principio che ciascun abitante della terra possa andare a vivere dove ritiene di farlo, senza limitazioni e senza essere considerato un clandestino (il reato fu abolito). Ovvero, nessun obbligo, nessuna restrizione nell'accoglienza, dicono molti giuristi ed esponenti umanitari (Papa incluso) ma solo la volontà del soggetto di trasferirsi dove vuole. Siamo o no cittadini del mondo, senza frontiere?Renato Giovine sente di avere energie, impulsi, che corrispondono alla metà dei suoi anni biologici; non accetta il carcere anagrafico a cui la natura matrigna lo sottopone. Ma la molla profonda e segreta che lo ha spinto alla richiesta è un trauma infantile: da ragazzino gli rimase impressa la canzone dei Cugini di Campagna, Quando avrò 64 anni. Avendo temuto per una vita il fatidico passaggio, allo scoccare dei 64 ha deciso di cambiare un'età che non sente di avere e che gli procura sofferenza.Come forse avrete sospettato, il signor Renato Giovine non esiste, anche se quattro anni fa in Olanda un quasi settantenne, Emile Ratelband, si rivolse davvero al tribunale di Arnhem, a sud-est di Amsterdam, per chiedere di spostare in avanti la sua data di nascita all'anagrafe avanti di vent'anni, dal 1949 al 1969. E sulla sua scia in Italia inventarono un fantomatico comune di Bugliano, che aveva già predisposto i moduli per richiedere il cambio d'età.Ma scherzi a parte, l'assurda, pirandelliana situazione lascia un bel dubbio: ma se la realtà, la natura, la biologia, la consuetudine, contano meno della volontà soggettiva e dei desideri individuali, se tutto quel che è dato in natura o in anagrafe possiamo revocarlo, perché non dovremmo relativizzare anche l'età e adattarla ciascuno al proprio sentire?Nota di BastaBugie: Tommaso Scandroglio nell'articolo seguente dal titolo "Omofobia, una Giornata simbolo del credo gender" scrive che il Ddl Zan non è stato approvato eppure per imporre l'educazione al gender nelle scuole di tutta Italia anche quest'anno ci ha pensato una circolare del Miur invitando a celebrare la "Giornata contro l'omofobia". Segno di una cultura del "rispetto" a senso unico, che altro non è che un cavallo di Troia.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 17 maggio 2022:Anche quest'anno, puntuale come le feste comandate, è arrivata la "Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia" e con altrettanto puntualità il Ministero dell'Istruzione ha inviato una circolare a tutte le scuole di ogni ordine e grado invitando i docenti "a creare occasioni di approfondimento con i propri studenti sui temi legati alle discriminazioni, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali".Ciò che era previsto nel Ddl Zan è stato sostanzialmente istituzionalizzato anno dopo anno dai vari ministri dell'Istruzione e, quindi, laddove la legge non è ancora arrivata ad imporre l'educazione gender in tutte le scuole d'Italia, ecco riuscirci l'esecutivo.Maria Assunta Palermo, a capo della Direzione Generale per lo Studente, l'Inclusione e l'Orientamento scolastico, ha firmato la suddetta circolare, ma nella stessa non si fa cenno che questo tipo di attività extracurricolari necessiterebbero del consenso previo dei genitori. Guai a dar voce a possibili dissensi. Alcuni percorsi formativi non possono conoscere intoppi di alcuna sorta.Nella circolare si legge poi che "Il Ministero dell'Istruzione è da anni impegnato a favorire e costruire una scuola aperta e inclusiva, che valorizzi le singole individualità e educhi alla cultura del rispetto per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e discriminazione in adesione ai principi e ai diritti fondamentali sanciti a livello internazionale dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e in più articoli dal Trattato sull'Unione europea". Tra questi diritti fondamentali viene in mente quello di cui sono titolari i genitori e si riferisce alla libertà educativa dei figli, diritto evidentemente violato dalla circolare stessa.Va da sé, poi, che la cultura del rispetto è a senso unico e riguarda solo gli omo-bi-transessuali, perché la Giornata internazionale contro la cristianofobia - virus culturale che miete molte più vittime nel mondo rispetto alla sua omologa color arcobaleno - non esiste proprio. Utile poi ricordare che questa Giornata gay friendly è un cavallo di Troia perfetto perché, con la scusa di parlare di bullismo omofobico, ecco che si usano ore di lezione per formare i ragazzi delle medie e superiori e i bambini delle elementari alla teoria gender, incensando il cambiamento di sesso, la bontà di qualsiasi orientamento sessuale, i "matrimoni" gay, le relative "famiglie" rainbow e finanche l'utero in affitto.La circolare ministeriale è l'ennesima prova che l'istruzione laica non è super partes, ma di parte, non neutra ma arcobaleno, non aconfessionale bensì soggetta al credo gender e ogni dissenso viene interpretato come lesione di fantomatici diritti universali, perché il genitore che rifiuta l'omosessualità e la transessualità - e non la persona omosessuale o transessuale - è qualificato al pari di un qualsiasi razzista o misogino.Una "Giornata contro l'omofobia" è poi francamente inutile, perché questa Giornata dura un anno intero. Da mane a sera sui media, sui social, sulle piattaforme di intrattenimento, in molte aziende non si fa altro che spingere all'inclusività di chi ormai è diventato socialmente esclusivo, ossia il gay, il non binario, il trans, il fluido sessuale in tutte le salse. È un'ossessione continua che trova nella "Giornata contro l'omofobia" la sua consacrazione istituzionale e nelle coscienze di molti un senso di noia e di fastidio, come quando si sente per l'ennesima volta ripetere la stessa barzelletta che, tra l'altro, non ha fatto ridere nemmeno la prima volta.

Io Non Mi Rassegno
450 milioni all'idrogeno nel Pnrr? - #515

Io Non Mi Rassegno

Play Episode Listen Later May 6, 2022 14:19


Il nuovo decreto legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede finanziamenti e agevolazioni per l'idrogeno verde, poche settimane dopo che il mondo ha scoperto che l'idrogeno è potenzialmente molto pericoloso per il clima. Intanto il Pd ripresenta il Ddl Zan tale e quale in parlamento, mente si conclude oggi il convegno mondiale sulle foreste della Fao. Tutte le notizie qui: https://www.italiachecambia.org/rassegna-stampa/_______________Contribuisci: https://www.italiachecambia.org/contribuisci/Seguici su:Telegram - https://t.me/itachecambiaInstagram (Italia che Cambia) - italiachecambiaInstagram (Andrea Degl'Innocenti) - deglinnocentiandreaFacebook - /itachecambia

Vitamine
05/05: Ddl Zan resuscitato, altri comici schiaffeggiati e sanzioni contestate

Vitamine

Play Episode Listen Later May 5, 2022 5:17


Il Ddl Zan dopo 6 mesi dall'affossamento è ufficialmente tornato in Senato, stavolta (si spera) per restarci, Dave Chapelle è diventato il nuovo Chris Rock, forse avete sentito parlare della variante Omicron Ba.2, ma di sicuro non della 4 e la 5, e l'Ue vuole liberarsi del petrolio russo entro sei mesi, ma l'Ungheria dice di no. Buona giornata, con le vostre Vitamine! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vitamine-factanza/message

Ecovicentino.it - AudioNotizie
In Senato il Pd ripresenta il ddl Zan contro l'omotrasfobia

Ecovicentino.it - AudioNotizie

Play Episode Listen Later May 5, 2022 1:03


Il Pd ripresenta in Senato il ddl Zan contro l'omotransfobia e la senatrice Dem Monica Cirinnà ha detto: "In questo Paese manca ancora una legge contro i crimini d'odio, non ce lo siamo dimenticati. Ripartiamo con l'iter del testo perché - ha aggiunto - riteniamo che i diritti siano un tema fondativo del Pd".

BASTA BUGIE - Omosessualità
Gli sport femminili diventano un "piano B" per atleti incapaci

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Mar 29, 2022 13:45


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6961GLI SPORT FEMMINILI DIVENTANO UN ''PIANO B'' PER ATLETI MASCHI INCAPACI di Manuela AntonacciLa sua storia sta facendo il giro del mondo, forse perché è diventata un po' l'emblema di ciò che sta accadendo nella realtà dello sport femminile da un po' di tempo a questa parte, in cui sempre più spesso gareggiano atleti maschi transgender nelle categorie riservate al gentil sesso, battendo, con una certa frequenza e facilità le loro compagne.Stiamo parlando, nello specifico, della nuotatrice della Transgender University of Pennsylvania, Lia Thomas che ha trascorso 21 anni della sua vita, da uomo e atleta maschio non troppo capace e che, improvvisamente, dopo aver intrapreso un percorso di transizione, si sarebbe trasformato in un portento del nuoto femminile, arrivando a diventare campione nazionale. Ma l'ultima vittoria non sarebbe passata liscia come le altre. Infatti, il governatore della Florida Ron De Santis, dopo l'ultimo successo di Thomas stavolta alle 500 yard stile libero, nella competizione NCAA Division, ha volutamente ignorato questo risultato riconoscendo, invece, Emma Weyant, la nuotatrice arrivata seconda, come legittima vincitrice della gara. La sua decisione è stata motivata in modo chiaro e inequivocabile, prima con un tweet del 22 marzo scorso "Consentendo agli uomini di competere negli sport femminili, la NCAA sta distruggendo le opportunità per le donne, prendendo in giro i loro campionati e perpetuando una frode" e poi dichiarando apertamente "In Florida rifiutiamo queste bugie".Quella di Thomas, infatti, sarebbe stata una carriera fulminea ma non proprio trasparente, che non sarebbe piaciuta nemmeno alle sue compagne di squadra che in una recente lettera aperta su Washington Post, avrebbero ribadito che il suo sesso biologico gli avrebbe dato un vantaggio sproporzionato nelle competizioni femminili di nuoto. Peraltro, molti avrebbero protestato anche durante la competizione NCAA e, in un'immagine che ha fatto il giro del mondo, Weyant e le nuotatrici del terzo e quarto posto si sarebbero fatte volutamente fotografare, sul podio delle premiazioni, lontano da Thomas, allo scopo di trasmettere anche visivamente che la vera squadra femminile sarebbe, in realtà, la loro.Inoltre Thomas avrebbe reagito, alle polemiche rispondendo candidamente "È semplice: non sono un uomo. Sono una donna, quindi appartengo alla squadra femminile. Le persone trans meritano lo stesso rispetto che riceve qualsiasi altro atleta".Ma alla biologia ciò che uno si sente poco importa, se pensiamo che da uno studio pubblicato in Sports Medicine, è emerso che i bloccanti di testosterone assunti dai transgender, in particolare da uomini che si percepiscono donne, non diminuiscono in modo significativo la loro forza muscolare e questo darebbe loro un vantaggio notevole nelle competizioni atletiche contro le avversarie femminili. Infatti gli atleti maschi sarebbero il 10-13% più veloci rispetto alle atlete di sesso femminile e la differenza in sport [...] in cui è richiesta anche una notevole forza muscolare è ancora più grande (tra il 29 e il 52%).La questione degli atleti transgender inseriti in squadre femminile, porrebbe, peraltro e anche seriamente, proprio la questione della "parità di genere" tanto sbandierata proprio negli ambienti LGBT che, evidentemente vale solo per alcuni e non per le donne. Come ha sottolineato sempre De Santis, a proposito della vicenda "le donne hanno combattuto per decenni per avere pari opportunità nello sport ed è sbagliato consentire all'ideologia di erodere queste opportunità come sta accadendo in altri stati", aggiungendo che "la Florida rifiuta gli sforzi della NCAA per distruggere gli sport femminili, disapprova il fatto che la NCAA metta l'ideologia al di sopra della biologia e cerca di rendere gli altri complici della sua menzogna".Gli sport femminili, insomma, non sono un piano b per atleti maschi incapaci.Nota di BastaBugie: Gianfranco Amato nell'articolo seguente dal titolo "Malta, prete omofobo sotto accusa da Stato e Chiesa" parla di padre Davide Muscat che è sotto processo per aver detto che la pratica omosessuale è peggio della possessione diabolica.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 24 gennaio 2022:Per comprendere cosa potrebbe capitare ad alcuni preti nell'ipotesi in cui si introducesse anche in Italia una legge contro la cosiddetta "omofobia" - tipo DDL Zan - basta dare un'occhiata a quello che capita nei dintorni della penisola. Non occorre andare molto lontano. È sufficiente attraversare il mare e arrivare fino all'isola di Malta, dove l'anno scorso è stata approvata la modifica del codice penale secondo lo spirito voluto dal nostro onorevole Zan e i suoi seguaci. Proprio a Malta, in questi giorni, contro il sacerdote cattolico Padre Davide Muscat si è scatenato un triplice attacco da parte di ministri ed eurodeputati del governo socialista di Robert Abela, dell'associazione LGBT "Malta Gay Rights Movement", e dell'Arcivescovo liberal-progressista maltese monsignor Charles Scicluna.La vicenda nasce da un fatto di cronaca nera. Lo scorso 1 gennaio una giovane polacca di 29 anni, identificata con il nome di Paulina Dembska, è stata stuprata ed uccisa in un giardino pubblico nella città di Sliema. Le indagini degli inquirenti hanno portato all'arresto del presunto assassino, un uomo maltese di 20 anni, tale Abner George Aquilina, catturato subito dopo una sua intrusione in una chiesa durante una messa. Infatti, pochi istanti dopo il ritrovamento del corpo senza vita della Dembska, nelle prime ore del mattino, Aquilina ha assalito la chiesa parrocchiale di Balluta, rovesciando banchi ed il leggio, prima di essere cacciato dai fedeli presenti ed arrestato dalla polizia. Dai primi accertamenti, sembra che il presunto assassino avesse avuto una lunga storia di tossicodipendenza, di prostituzione con uomini, e di molestie sessuali su giovani donne. Sull'uomo giravano persino voci e fondati sospetti circa una sua possessione diabolica, avvalorati dal fatto che si fosse fatto tatuare l'immagine del demonio sul petto e il numero 666 sulla gamba, e da alcune sue dichiarazioni rilasciate alla polizia, come quella di essere al servizio e agli ordini delle «frequenze del demonio». Aquilina è stato comunque sottoposto ad una perizia psichiatrica per accertare il suo stato mentale.Lo sdegno per questo assassinio a Malta ha subito suscitato scalpore sui social locali, tanto che anche Padre Davide Muscat, conosciuto per le sue posizioni fedeli al Magistero della Chiesa, è intervenuto sul caso, rispondendo ad un attivista LGBT. In un commento su Facebook, padre Muscat ha parlato della possibilità che il sospetto di omicidio Abner Aquilina fosse gay, bisessuale o posseduto dal diavolo e, dopo aver ribadito la necessità comunque di aiutarlo in modo serio e professionale, lo stesso sacerdote ha affermato che praticare l'omosessualità era peggio che essere posseduti. Un'osservazione, peraltro, teologicamente corretta, in quanto la pratica di atti omosessuali nasce da una decisione frutto del libero arbitrio, mentre la possessione diabolica è una condizione oggettiva del tutto involontaria.Le dichiarazioni di Padre Muscat hanno scatenato la reazione furiosa del governo socialista, del movimento gay e perfino dell' arcivescovo dell'isola mons. Charles Scicluna. Due ministri hanno denunciato il sacerdote per aver diffuso discorsi di odio "omofobico", chiedendone l'arresto. Lo stesso hanno fatto esponenti del movimento LGBT maltese, mentre l'arcivescovo Scicluna ha pubblicamente condannato il prete dicendo che discorsi simili sono del tutto inaccettabili, e ordinandogli di cancellare i commenti dalla propria pagina Facebook. Mons. Scicluna ha perfino minacciato di sospendere Padre Muscat dall'esercizio del suo ministero pubblico. È ben noto, del resto, l'orientamento liberal-progressista dell'arcivescovo maltese, come è altrettanto nota la sua vicinanza ai dirigenti delle organizzazioni omosessuali dell'isola, i quali lo considerano un grande amico.Padre Davide Muscat è stato convocato al commissariato di polizia, dove ha appreso di essere stato formalmente denunciato. Il prossimo 28 gennaio verrà processato. Evidentemente per questi reati la giustizia maltese è celerrima. L'accusa è quella di aver violato l'art. 82A del codice penale, modificato proprio lo scorso anno, il quale sancisce che «chiunque utilizzi parole o assuma comportamenti minacciosi, offensivi o ingiuriosi, o diffonda materiale scritto o stampato dal contenuto minaccioso, offensivo o ingiurioso, o comunque fomenti violenza o odio razziale o religioso contro un'altra persona o gruppo per motivi di genere, identità di genere, orientamento sessuale, razza, colore, lingua, origine etnica, religione o convinzioni personali o opinioni politiche o di altro tipo, o per cui tale violenza o odio razziale o religioso è probabile venga fomentato, tenendo conto di tutte le circostanze, è punito con la reclusione da sei a diciotto mesi». Inoltre, l'accusa di uso improprio di apparecchiature di comunicazione elettronica e potrebbe costargli anche una multa fino a 23mila euro.Nel mondo cattolico qualche voce si è levata in difesa del sacerdote finito nei guai per l'accusa di omofobia, ma l'arcivescovo Scicluna resta inflessibile. O Padre Muscat chiede scusa e cancella i commenti, o sarà sospeso. La diocesi di Malta non può permettersi di avere un prete "omofobo" tra le sue fila. Noi, invece, sosteniamo pubblicamente con convinzione Padre David Muscat contro il vergognoso attacco di cui è rimasto vittima. E, da credenti, continuiamo a pregare per lui.

Dr.Elegantia podcast
ALLUCINANTE: Travaglio sul padre di Draghi, morto quando lui aveva 14 anni.

Dr.Elegantia podcast

Play Episode Listen Later Feb 8, 2022 1:04


In un paese normale, se dai del figlio di buona donna a qualcuno in un evento pubblico di solito ti becchi quanto meno il biasimo degli spettatori.In un paese normale, se un giornalista offende la memoria di un padre che viene a mancare a 14 anni, solitamente si infervorano le folle.Qui invece si applaude. Ma d'altronde lo sfondo è quello della sinistra italiana di #odiareticosta, delle lotte senza fine sul DDL Zan, della tassa sulle successioni, del fantastico Speranza. Odiare Ti costa, ma solo quando colpiscono il tuo elettorato, se invece sei uno dei pochi italiani che ha fatto qualcosa di reale e concreto per questa nazione, possono offendere la memoria di tuo padre serenamente senza alcuna conseguenza.Grazie Travaglio, sei sempre il riferimento per chi voglia capire quanto si possa arrivare oltre il fondo del barile.Ora voglio vedere se qualche fenomeno, fra i vari influencer, giornalisti e chi/cosa vogliate voi, si prende la briga di denunciare queste parole. Ovviamente, nessun obbligo, ma sono certo che se ci fosse stata la Meloni, o Salvini, a fare certe esternazioni, questo video non sarebbe passato in sordina.Magari penso male, ma vediamo cosa succede nelle prossime 24h.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dr-elegantia-podcast--5692498/support.

Inglorious Globastards - IL PODCAST
Grillini Lessi, Semestre in Bianco, PD Az-Zan-nato

Inglorious Globastards - IL PODCAST

Play Episode Listen Later Jan 9, 2022 40:04


La pace armata tra Grillo e Conte ha introdotto un elemnto di disturbo nello scenario politico. Conte vuole ricostruire l'identita' dei grillini (se ancora si possono chiamare così) su una piattaforma di scontro con Draghi. Vorrebbe esautorare l'ala governativa per provare a sabotare i provvedimenti del governo Draghi nel quadro del PNRR. Con l'avvio del semestre bianco l'ex Avvocato del Popolo crede di poter avere maggiore possibilità di sabotare il governo visto che le Camere non si possono sciogliere per almeno sei mesi. Ma la contromossa di Mattarella è già pronta e finirebbe per mandare al macero le prospettive elettorali del M5S.Nel frattempo l'iter parlamentare del Ddl Zan è stato rimandato a settembre. In pratica questa legge liberticida è su un binario morto. Un nuovo smacco per Letta che dall'insediamento al vertice del PD ha sostanzialmente collezionato solo sconfitte. Un generale che perde tutte le battaglie alla fine perde anche le truppe.

BASTA BUGIE - Omosessualità
L'Europa festeggia la bandiera...con quella lgbt

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Dec 29, 2021 14:37


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6852L'EUROPA FESTEGGIA LA BANDIERA... CON QUELLA LGBT di Manuela AntonacciPochi sanno che la bandiera europea ha qualcosa di "mariano", infatti il significato della bandiera riprende un'immagine della devozione alla Madonna, propria del dodicesimo capitolo dell'Apocalisse: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una Donna vestita di sole con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle". Anche Wikipedia, versione inglese, riporta questa origine. Eppure l'Unione Europea, come al solito, sembra voler cancellare ogni traccia delle sue radici cristiane, persino nel rimuovere il vero significato dei simboli della sua bandiera.La pagina facebook del Consiglio dell'Unione Europea, infatti, nel celebrare il sessantaseiesimo anniversario della scelta della bandiera come simbolo dell'UE, viene linkato il significato di ciò che simboleggerebbe. Così cliccando sul link leggiamo che il cerchio con le dodici stelle rappresenterebbe la solidarietà e l'armonia tra gli europei e il numero dodici sarebbe collegato ad una non ben precisata idea di perfezione e "interezza".Insomma, una spiegazione non chiarissima e se vogliamo anche un po' raffazzonata e forzata, così come è davvero forzato l'accostamento della bandiera dell'Unione Europea a quella arcobaleno, in una delle immagini riportate dal post celebrativo. Ci si chiede infatti, come mai i riferimenti alla religione cristiana (che è la religione della maggioranza degli stati europei) sono proibiti e censurati e l'esaltazione dell'ideologia LGBT che appartiene ad una minoranza, anche nei suoi simboli, debba essere ostentata.Per cui, ormai, si crede poco alla favola dell'esclusione dei simboli religiosi (il riferimento più recente è ovviamente alle contestatissime – e poi ritirate - linee guida della Commissione europea, per la "comunicazione inclusiva" che disponevano di non citare il Natale nei documenti istituzionali) in nome di un non ben inteso concetto di "inclusività", se poi lo stesso non vale per altri "dogmi".Non solo, tutto ciò suona ancora più ridicolo se si pensa che il cristianesimo permea le radici culturali dell'Europa stessa. Un'identità iscritta nel DNA europeo con cui volenti o nolenti ci si troverà sempre a fare i conti.Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.SUI DOCUMENTI SCRIVI L'ETÀ CHE TI SENTISe conta solo quello che uno "si sente" (maschio, femmina o altro), perché non deve contare se mi sento vecchio o giovane, al di là della mia età anagrafica?E infatti, la Corte Suprema messicana ha affermato il diritto di cambiare il certificato di nascita per riflettere l'"identità" dell'età che uno si sente.Rientra nel "diritto fondamentale all'identità personale", poiché l'identità è composta da qualcosa di più della semplice "verità biologica".L'unico limite è che le modifiche non siano poste in essere "per creare, modificare o estinguere diritti o obbligazioni in danno di terzi". Nel 2018, un tribunale olandese aveva respinto la richiesta analoga avanzata da Emile Ratelband.Chissà se la giurisprudenza messicana farà scuola....(Provita & Famiglia, 10 dicembre 2021)FINANZIATO IL CAMBIO-SESSO CON 15 MILIONI DI EURO«Siamo sconcertati dall'emendamento con cui la Senatrice Papatheu di Forza Italia intende finanziare con 15 milioni di euro dei cittadini italiani gli interventi chirurgici per il cambio di sesso per i prossimi tre anni. Ci chiediamo perché tali operazioni debbano gravare sulle spalle di lavoratori, famiglie e pensionati, in un momento di gravissima crisi sanitaria in cui sono a stento garantiti i livelli minimi di assistenza per malati oncologici e per altre categorie a rischio di vita», è la denuncia di Jacopo Coghe, vicepresidente di Pro Vita & Famiglia.«Nel mare magnum di migliaia di emendamenti - conclude Coghe - si vuole far passare surrettiziamente la cultura gender e incentivare una sessualità fluida e incerta. Allarma che l'emendamento sia stato presentato da Forza Italia, una forza politica che si è più volte opposta al progressismo ‘politicamente corretto' promosso dalla Sinistra».(Provita & Famiglia, 2 dicembre 2021)IL DDL ZAN EUROPEO E LA TEORIA DELLA DITTATURALa notizia ormai non fa più quasi notizia. La Commissione europea sta lavorando ad un documento che intende estendere i crimini d'odio ad alcune condotte che fino a ieri erano legittime. Giustamente vengono annoverati tra i crimini la violenza domestica, il razzismo, le discriminazioni religiose, però ecco che compare anche la cosiddetta omofobia. Da sanzionare anche gli hate speech, ossia i discorsi d'odio.L'obiezione usuale a tali tipi di reati è intuibile: quali criteri oggettivi adottare per distinguere i discorsi d'odio dalla libera espressione del proprio pensiero? Se uno psicoterapeuta afferma che un bambino per crescere sano ha bisogno di un papà e di una mamma, questa affermazione può essere intesa come discriminatoria delle coppie omosessuali e quindi come affermazione che fomenta l'odio? In breve, tale norma difetterebbe di tassatività che è quel principio che impone al legislatore di determinare con precisione le condotte illecite distinguendole da quelle lecite. L'europarlamentare di Fratelli d'Italia, Nicola Procaccini, ha dichiarato: "La Commissione europea ha posto le fondamenta per la realizzazione di un mega Ddl Zan in salsa europea".Questo nuovo documento programmatico, che attualmente non ha ancora visto la luce, è - nella sua ratio - simile a moltissimi altri che riguardano temi sensibili come la vita, la famiglia, l'educazione, la libertà di educazione et similia. Il documento, al pari di altri, è infettato da alcuni virus tipici del clima da totalitarismo di velluto che stiamo vivendo negli ultimi anni, un totalitarismo che è tale perché ha preso possesso direttamente delle coscienze personali e quindi della coscienza collettiva di intere nazioni senza uso di carri armati, torture, sequestri e prigioni, ma soggiogando le menti con la persuasione, l'omologazione informativa e la paura. Tali virus sono ben descritti da Michel Onfray, filosofo di estrazione levantina e autore del recente Teoria della dittatura, nel quale il saggista, rileggendo 1984 di Orwell, individua sette fasi della dittatura. Le elenchiamo qui brevemente perché ben presenti nel documento targato UE appena citato.LA PRIMA FASE: DISTRUGGERE LA LIBERTÀScrive Onfray: "La libertà si rimpicciolisce come una pelle zigrinata. Siamo una società sottoposta a controlli di ogni tipo, una società in cui la parola, la presenza, l'espressione, il pensiero, le idee e gli spostamenti sono tutti tracciati e tracciabili". La parola è quindi controllata e verificata non alla luce dell'oggettiva dignità umana, bensì alla luce dell'ideologia del mainstream attuale che, relativamente al documento UE, si sostanzia nella teoria del gender.SECONDA FASE: IMPOVERIRE LA LINGUA"Attacco alla lingua. La politicizzazione della lingua arriva persino a proibizioni sul maschile e femminile. Ci sono vademecum da rispettare per i giornali. Ma impoverire la lingua con stereotipi, conformismi e slogan è la tomba del pensiero". È noto che chiamare un uomo che si sente donna con sostantivi, pronomi e aggettivi maschili può essere definito un atteggiamento discriminatorio. Onfray parla dell'impoverimento della lingua, ma vi sono altre dinamiche linguistiche che interessano il processo rivoluzionario. Ad esempio la cancellazione di alcuni termini (ad esempio padre e madre), i neologismi (omofobia, cisgender, etc.), lo svuotamento di significato e la sua sostituzione con un altro significato (ad esempio il termine natura non ha più una connotazione metafisica ma solo empirica: la natura è sinonimo solo di ambiente).TERZA FASE: ABOLIRE LA VERITÀ"Si stabilisce come nuova e insormontabile verità il fatto che non esistono più verità ma solo prospettive. E guai a chi rifiuta la nuova verità sull'inesistenza delle verità!... Questo nichilismo della verità consente di fare tabula rasa di qualsiasi certezza... Se non esiste più una verità ma soltanto delle prospettive, allora tutto diventa possibile... la menzogna ha a propria disposizione un viale intero". Questa fase indicata da Onfray crediamo che sia ormai superata. Non viviamo più in un mondo relativista dove, ad esempio, il giudizio positivo e negativo sull'omosessualità possono coesistere perché hanno pari dignità. Ormai il nostro mondo ha sposato solo alcune verità, è ormai ostaggio di un pensiero che non è più pluralista scadendo nel relativismo, ma è un pensiero unico che scade nel dispotismo. L'unico pensiero accettato, e ci rifacciamo all'esempio di prima, è che l'omosessualità è una condizione moralmente buona perché variante naturale dell'attrazione sessuale. Affermare l'opposto è tanto errato da meritare una sanzione di carattere giuridico e non più solo una censura di natura culturale. Questo ci sta dicendo il documento UE di cui sopra.QUARTA FASE: SOPPRIMERE LA STORIAÈ il famigerato fenomeno denominato cancel culture. Un esempio per tutti: la non menzione delle radici cristiane nella Costituzione europea. Anche a causa di ciò poi un documento come quello che sta partorendo la Commissione europea potrà essere varato.QUINTA FASE: NEGARE LA NATURA"La cancellazione della natura, con la teoria dei generi, che postula che noi non nasciamo né di sesso maschile né di sesso femminile, ma neutri e che diventiamo ragazzi o ragazze solo per questioni di cultura, di civiltà, di società e d'indottrinamento, attraverso stereotipi che andrebbero decostruiti fin dalla scuola".SESTA FASE: PROPAGARE L'ODIO"L'incoraggiamento dell'odio. Nell'ambito della cultura postmoderna, l'odio viene riservato a chi non si inginocchia davanti alle verità rivelate della religione che si autoproclama progressista. L'odio è contro tutto ciò che è sovranista, ed è un odio senza limiti".

Zuppa di Porro
Aborto, Signorini crocifisso: in tv puoi solo tifare ddl Zan

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Nov 17, 2021


Il paradosso Zingaretti sulle libertà, la propaganda ai vaccini con le bufale e le patenti d'inaffidabilità di Di Maio. Questo e altro nella Zuppa di Porro del 17 novembre 2021

Pick Up News
17 Novembre 21: Il Medioevo è oggi

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Play Episode Listen Later Nov 17, 2021 12:38


Si è parlato di Medioevo Italico dopo il voto al senato sul DDL Zan ed oggi arriva un altro inizio a sostegno di questa tesi ......

BASTA BUGIE - Omosessualità
Dopo la sconfitta della legge Zan la lobby gay riparte all'attacco

BASTA BUGIE - Omosessualità

Play Episode Listen Later Nov 16, 2021 12:11


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6789DOPO LA SCONFITTA DELLA LEGGE ZAN, LA LOBBY GAY RIPARTE ALL'ATTACCO di Luca MarcolivioChe la questione omofobia non si sarebbe esaurita con la bocciatura del ddl Zan a Palazzo Madama, era più che certo. La piega che sta prendendo a meno di una settimana dal voto in Senato, era però difficile da prevedere. Gli attivisti lgbt e i parlamentari di sinistra non accettano la sconfitta e ora puntano tutto su una propaganda che batterà il territorio palmo a palmo. Primo obiettivo: la parte più vulnerabile e manipolabile dell'opinione pubblica, ovvero i giovanissimi.L'onorevole Alessandro Zan non ha perso tempo e la scorsa settimana è volato a Oristano, dove ha parlato davanti a 250 studenti (senza contare quelli collegati virtualmente) del liceo classico "De Castro". La scelta non è casuale: la città sarda si appresta ad ospitare il suo primo Pride, che, con tutta probabilità, avrà il suo frontman proprio nel principale relatore del disegno di legge naufragato in Senato mercoledì scorso.Zan ha fretta di raccogliere le munizioni e tornare quanto prima nella trincea parlamentare. «Fra sei mesi si ricomincia: la legge torna in commissione e noi ripartiamo portando avanti, come sempre, la nostra battaglia - ha detto il deputato dem agli studenti oristanesi -. Sfrutteremo fino all'ultimo minuto utile la legislatura mettendoci tutte le nostre forze per far approvare questa legge».Va da sé che il discorso dell'onorevole Zan al liceo "De Castro" è stato totalmente privo di contraddittorio. Praticamente un comizio. A fiancheggiare e sostenere il parlamentare, due docenti dello stesso istituto, uno dei quali, secondo la stampa locale, si è soffermato sul presunto «altissimo tasso di suicidio» tra i giovani omosessuali. Il dirigente scolastico, poi, ha definito l'incontro con Zan «uno dei momenti più belli vissuti in questa scuola».Nel suo discorso, il deputato dem ha attaccato Matteo Renzi, accusandolo di cercare di «giustificare l'ingiustificabile. Italia Viva si è sfilata al Senato allineandosi ai sovranisti nostrani, esattamente come Forza Italia, e l'ha fatto per altre logiche. Scelta ancora più grave - ha commentato - perché non si specula politicamente sulla vita delle persone».L'iniziativa di Zan è stata fortemente criticata da tre deputate di Fratelli d'Italia. Secondo la vicecapogruppo alla Camera, Wanda Ferro, si tratta di «un episodio già di per sé grave, reso inaccettabile dal fatto che il deputato abbia utilizzato una scuola per rivolgere attacchi, senza contraddittorio, alle forze politiche che in Parlamento hanno bocciato, voglio ricordare legittimamente, la sua proposta di legge contro l'omotransfobia». L'onorevole Ferro ha quindi sollecitato «un intervento del presidente della Camera Roberto Fico in difesa dell'autonomia e della libertà di voto dei deputati che in nessun modo possono essere condizionate o minacciate».Da parte loro, le onorevoli Paola Frassinetti e Carmela Bucalo, rispettivamente vicepresidente della Commissione Cultura e responsabile istruzione FdI e responsabile scuola FdI, hanno denunciato la disparità di trattamento riservata alla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, che, nei mesi scorsi era stata invitata a parlare in un liceo in Sicilia. «Nel primo caso un deputato va per parlare di una sua proposta di legge peraltro appena respinta - hanno dichiarato le parlamentari FdI - nel secondo Giorgia Meloni avrebbe dovuto presentare il suo libro in un progetto che prevedeva che un autore presentasse un libro». Frassinetti e Bucalo hanno quindi annunciato un'interrogazione al ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi «per capire come si sono precisamente svolti i fatti e come mai nelle scuole si usano metodi diversi a seconda del partito al quale appartiene il parlamentare invitato».Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sulle rivincite del mondo LGBT, dopo la sconfitta della non approvazione della legge Zan.GOVERNO DONA 4 MILIONI PER CASE RIFUGIO GAYIl governo ha stanziato 4 milioni a favore di associazioni e comuni "per la selezione di progetti per la costituzione di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere", si legge nel relativo decreto del 2020.Tra le 37 associazioni vi sono il Gay center gay help line (180mila euro), Spazio aperto servizi coop (168.073) il Movimento omosessuale sardo (100mila), Quore aps (180mila), Caleidos coop sociale (180.000), Arcigay nazionale 'ass. lesbica e gay italiana' (100.000), I ken onlus (180mila), Circolo Mieli (100mila).Poi i comuni di Ravenna 79 (86.000), Ragusa (99.820), Padova (97.140), Livorno (100mila), e ancora San Giorgio a Cremano, Avellino, Campobasso e Albano Laziale.Soldi dei contribuenti destinati ad opere di cui sarebbe bene verificare la necessità dato che atti di discriminazioni a danno di persone omosessuali e transessuali non sono così numerosi da obbligare a destinare così tanti immobili a tale scopo.(Gender Watch News, 11 novembre 2021)RIECCO IL BAVAGLIO DA DDL ZAN NEL CODICE DELLA STRADALa scorsa settimana la Camera ha approvato il Decreto-legge Infrastrutture con cui il legislatore ha ritoccato il Codice della strada (Cds). Nell'esame del provvedimento arrivato nelle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti si è fatto largo un emendamento delle relatrici Alessia Rotta (Pd) e Raffaella Paita (Italia Viva) nel quale viene "vietata sulle strade e sui veicoli qualsiasi forma di pubblicità il cui contenuto proponga messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell'appartenenza etnica oppure discriminatori con riferimento all'orientamento sessuale, all'identità di genere o alle abilità fisiche e psichiche".Dunque, la formula sull'identità di genere, già inserita nell'articolo 1 del Ddl Zan e causa di mal di pancia anche a sinistra che hanno poi portato all'affossamento in Senato del disegno di legge, ha fatto la sua ricomparsa per vietare pubblicità considerate offensive. Nel caso di violazione della norma, l'autorizzazione per la pubblicità potrà essere revocata immediatamente.Per Raffaella Paita, presidente renziana della Commissione Trasporti, "la norma rappresenta una doverosa conquista di civiltà utile a impedire che gli spostamenti lungo le nostre strade possano essere occasione per promuovere campagne contro il genere femminile o lanciare messaggi violenti". Non è dello stesso avviso l'associazione Pro Vita & Famiglia, promotrice in passato di pubblicità contro aborto, eutanasia e gender nelle scuole che avevano fatto parecchio discutere e che rischiano, con questa norma, di essere oggetto di facile censura. Un loro maxi-manifesto a Roma contro l'interruzione di gravidanza, dopo giorni di polemiche, era stato fatto rimuovere dall'amministrazione comunale allora guidata da Virginia Raggi. In un comunicato, Pro Vita & Famiglia ha criticato l'approvazione dell'emendamento al Dl Infrastrutture, chiedendosi se "sarà ancora possibile affermare in una pubblicità che i bambini sono maschi e le bambine sono femmine" o "che un bambino nasce da una mamma e un papà". L'associazione ha anche chiesto di eliminare il riferimento all'identità di genere "altrimenti - si legge nella nota - realtà, partiti politici o associazioni finora libere come la nostra avranno la bocca chiusa da una censura figlia della volontà di allineare tutti al pensiero unico".Lucio Malan, senatore di Fratelli d'Italia, ha criticato l'inserimento "piratesco" dell'emendamento all'interno di un decreto-legge sulla sicurezza e circolazione stradale. L'esponente del partito di Giorgia Meloni, inoltre, ha criticato la presidenza della Camera per non aver ritenuto estraneo alla materia del decreto-legge il contenuto dell'emendamento delle relatrici.Dopo l'ok alla Camera, [...] il Senato ha votato la fiducia (190 sì, 34 no) posta sul Dl Infrastrutture, che così è diventato legge. [...]Toccherà al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti emanare le direttive per l'applicazione della norma. E quindi, probabilmente, anche decidere cosa si debba intendere per "messaggi sessisti o violenti o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi o discriminatori". Discriminatori anche in riferimento a quell'identità di genere che, votando a favore della 'tagliola' sul Ddl Zan, il Senato aveva respinto la scorsa settimana.Pro Vita & Famiglia ha diffuso un nuovo comunicato, spiegando che il Governo Draghi "ha approvato un Ddl Zan mascherato. Da oggi avremo il bavaglio per le nostre opinioni".(Gender Watch News, 5 novembre 2021)

Database - Numeri, parole e analisi  sull’Italia che cambia
Ddl Zan: una (nuova) vittima del bicameralismo?

Database - Numeri, parole e analisi sull’Italia che cambia

Play Episode Listen Later Nov 12, 2021 28:10


05-11-2021. Database. Un programma di RAI – GR Parlamento in collaborazione con l'Istituto Cattaneo. Nella puntata di oggi Carlo Albertazzi discute di bicameralismo, processo legislativo e ddl Zan, con Andrea Pedrazzani (Ricercatore presso l'Università di Milano) ed Elisabetta De Giorgi (Ricercatrice presso l'Università di Trieste).

Annalisa Catapano
Ddl Zan, il sindaco di Maruggio firma l'ordinanza contro il razzismo, l'omotransfobia, misoginia e abilismo

Annalisa Catapano

Play Episode Listen Later Nov 11, 2021 2:56


Chiamando Eva
5×01: Dal panico per lo schwa all'affossamento del ddl Zan: di cosa hanno paura i privilegiati

Chiamando Eva

Play Episode Listen Later Nov 8, 2021 21:22


Chiamando Eva torna con una nuova stagione dieci giorni dopo una sconfitta storica per i diritti civili in Italia. Ma perché chi è al potere si dice perseguitato da una “dittatura,” quando si chiedono solo maggiori tutele?Il 27 ottobre 2021 in Senato è stato affossato il ddl Zan. Con 154 voti favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti, la richiesta di “non passaggio all'esame degli articoli,” la tanto discussa “tagliola,” ha spento in pochi minuti il sogno che aveva riempito le piazze di tutta Italia a sostegno dei diritti civili. Il resto della storia la sapete: sui social sono circolati i video – desolanti – dei banchi della destra esplosi in applausi e cori da stadio, in un exploit di goduria e follia collettiva.Nelle pagine di Repubblica del 31 ottobre Luca Ricolfi, sociologo, scriveva un articolo molto critico in merito alla questione del politicamente corretto nella lingua e del tanto odiato asterisco o schwa. Nell'articolo si legge che “i discendenti dell'uomo bianco (anche se non hanno alcuna colpa) devono pagare per le colpe, vere o presunte, dei loro progenitori colonialisti, oppressori, schiavisti, in ogni caso privilegiati.” Chiara Valerio ha risposto qualche giorno dopo: dire “maschio bianco eterosessuale” per riferirsi a una determinata categoria di persone – guarda caso quelle stesse persone che non si sono mai poste il problema di nominarsi e che Kubra Gumusay chiama per questo “innominati” – non vuole essere degradante. Semplicemente è una categorizzazione fatta per insiemi. Tutti rientriamo in una qualche definizione, per quanto ci possa sembrare limitante.Le due notizie rientrano in un più esteso sentimento di opposizione a qualsiasi istanza di trasformazione culturale verso una maggiore rappresentazione. Se il linguaggio inclusivo e la presunta “dittatura del politicamente corretto” fanno paura, bisogna chiedersi a chi. La lingua in realtà è già di per sé in continuo cambiamento, in quanto specchio della cultura e del quotidiano. Il momento “linguisticamente molto frizzante” che stiamo vivendo, come aveva evidenziato la linguista Vera Gheno in una nostra intervista, è infatti mera espressione del grande sommovimento sociale attuale. Il cambiamento spaventa chi pensa che i propri privilegi siano a rischio – e così finisce per schernire i vari esperimenti. In realtà le due cose non sono autoescludenti. Un linguaggio che rappresenti coloro che oggi mancano degli strumenti per farlo non è un affronto a chi invece questo diritto già ce l'ha, ma un tentativo di apertura. Le trasformazioni non vogliono sradicare, ma aprire una porta, una possibilità.Per fortuna, una buona notizia dal teatrino del Senato italiano c'è: con l'approvazione del Decreto Infrastrutture, sarà vietata qualsiasi forma di pubblicità a sfondo sessista, razzista o abilista per le strade.In copertina, foto di Marco CasinoShow notes Carə tuttə, il linguaggio inclusivo esiste. Perché non usarlo? Intervista a Vera Gheno Il dibattito. Parlar “giusto” non è questione di etichetta - la Repubblica Nel mondo senza schwa mio nonno era un geometro Il ddl Zan non limita la libertà di nessuno: chi lo sostiene è in malafede Risultati sondaggio: legge Zan, l'omotransfobia deve essere reato Sondaggio BiDiMedia, Ddl Zan: la maggioranza degli italiani è a favore Con l'affossamento del ddl Zan ha vinto il fondamentalismo cattolico La marea umana per il ddl Zan TikTok: Il costume a tema Fleabag per Halloween Sostieni l'informazione indipendente di the Submarine: abbonati a Hello, World! La prima settimana è gratis

The Chronicles of A Black Italian Woman
Ep 24 Halloween, Squid Game, DDL Zan, Equal Pay, Tampon tax

The Chronicles of A Black Italian Woman

Play Episode Listen Later Oct 31, 2021 29:47


Ciao Everyone, We are back with a solo episode. I share with you some of my precious Halloween Memories and my thoughts on Squid Game as someone low-key obsessed with K-Dramas. Did I enjoy it? Let's find out! In this episode, I also share with you the disappointment of the lack of approval at the Senate of the Zan Law here in Italy that would have defined hate crime against members of the LGBTQ+ community, Women, and People with Disabilities. We've seen a little bit of hope although with the approval of the law for equal pay for men and women and the reduction of the tampon tax, get ready because my political voice is on! Enjoy XX IG @chroniclesofabiw @smileybennyy

Ondefurlane
Ator Ator 29.10.2021 Furlan DDL Zan

Ondefurlane

Play Episode Listen Later Oct 29, 2021 26:13


Zuppa di Porro
Manovra, 12 miliardi di tasse in meno? È un fake

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Oct 29, 2021


00:00 Manovra, si può stare con Draghi anche senza fare i trombettieri. Oggi tutti i giornali sui 12 miliardi di tasse in meno. È falso: sono 8! Ma nessuno lo […]

Zuppa di Porro
Non volevi il ddl Zan? Sei un troglodita

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Oct 28, 2021


Quota 102 per le pensioni, l'arrivo dei black bloc e il lasciapassare fino all'estate. Questo e altro nelal Zuppa di Porro del 28 ottobre 2021.

Depilati
Depilati - EP 6 - 15 luglio 2021

Depilati

Play Episode Listen Later Jul 16, 2021 29:19


In questa puntata di Depilati Marco e Alessandro commentano (entusiasti) la mossa di Macron per convincere tutti a vaccinarsi, il voto al Senato sul Ddl Zan, le reazioni alla vittoria dell'Italia agli europei, le proteste a Cuba e le disavventure di Renzi.

The Essential
I numeri del ddl Zan. L'uccisione del presidente di Haiti

The Essential

Play Episode Listen Later Jul 8, 2021 7:13


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Zuppa di Porro
Ddl Zan, Ferragnez e Travaglio hanno esagerato

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Jul 7, 2021 6:51


Travaglio e i Ferragnez fanno gli odiatori, l'uomo del Cts promuove Johnson, il pm di Ruby si candida con la sinistra. Questo e altro nella Zuppa di Porro del 7 luglio 2021

Depilati
Depilati - EP 3 - 24 giugno 2021

Depilati

Play Episode Listen Later Jun 25, 2021 32:31


Nella terza puntata di Depilati, Marco e Alessandro commentano la nota del Vaticano contro il DDL Zan, la crisi nel Movimento 5 stelle, le polemiche politiche che hanno coinvolto gli europei di calcio e le follie di un famoso no vax.

Zuppa di Porro
Ddl Zan, il Papa è contrario: cattocomunisti in crisi

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Jun 23, 2021 14:45


Lo sconcerto dei cattocomunisti per la posizione del Vaticano sul ddl Zan, la beffa del poliziotto indagato, lo scontro tra Conte e Grillo. Questo e altro nella Zuppa di Porro del 23 giguno 2021

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Detto in buona Fedez

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later May 6, 2021 12:45


Quattro giorni dopo, il Paese è ancora appeso al discorso di Fedez al Concertone del Primo Maggio. Ma, più che di Ddl Zan, si discute di Rai e censura. Cosa si può veramente dire in televisione? La domanda se la pongono anche i comici Pio e Amadeo. In maniera un po' sguaiata, perché le parole sono pietre. Come quelle del Colosseo che si appresta ad avere di nuovo un'arena calpestabile: ne discutiamo con lo storico dell'arte Tomaso Montanari.

Zuppa di Porro
Seconda dose: ora s’accorgono che si può aspettare

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later May 6, 2021 16:05


Le 500mila dosi al giorno sono già sparite, Biden fa il comunista sui brevetti, Zan voleva censurare i cattolici in Rai. Questo e altro nella Zuppa di Porro del 6 maggio 2021

The Essential
Le sorti del ddl Zan e della SuperLega

The Essential

Play Episode Listen Later Apr 23, 2021 6:26


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