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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Se a mille giorni dall'inizio della guerra parliamo di rafforzare la difesa è perché significa che non ci abbiamo pensato abbastanza e che l'Europa si è mossa in ritardo". Lo dichiara l'eurodeputata del Partito Democratico, Lucia Annunziata, in merito alla guerra in Ucraina.xf4/sat/gsl
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Se a mille giorni dall'inizio della guerra parliamo di rafforzare la difesa è perché significa che non ci abbiamo pensato abbastanza e che l'Europa si è mossa in ritardo". Lo dichiara l'eurodeputata del Partito Democratico, Lucia Annunziata, in merito alla guerra in Ucraina.xf4/sat/gsl
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - “La priorità dei prossimi cinque anni è agire per la fine della guerra in Ucraina e le guerre che ha provocato nella fascia mediorientale”. Lo ha detto Lucia Annunziata, eurodeputata del Pd, parlando delle sue priorità per la prossima legislatura. “L'Unione Europea è nata con l'obiettivo di eliminare la guerra dall'Europa, questo era il grande sogno europeo”, ha aggiunto.xf4/ads
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - “La priorità dei prossimi cinque anni è agire per la fine della guerra in Ucraina e le guerre che ha provocato nella fascia mediorientale”. Lo ha detto Lucia Annunziata, eurodeputata del Pd, parlando delle sue priorità per la prossima legislatura. “L'Unione Europea è nata con l'obiettivo di eliminare la guerra dall'Europa, questo era il grande sogno europeo”, ha aggiunto.xf4/ads
Nella Lega la chiamano la zarina, anche se oggi sembra piuttosto spenta. Susanna Ceccardi è colei che ne 2014 ospite di Michele Santoro disse “Chi mi accusa di tenere più alla vita di un chihuahua che alla vita di un immigrato, non capisce che i chihuahua non sbarcano a migliaia sulle nostre coste”. Da sindaca di Cascina (Pisa) disse “non ho messo la foto di Sergio Mattarella nel mio ufficio, è un retaggio dell'ancien régime” e si rifiutò di celebrare un unione civile gay perché, disse “il registrucolo degli amanti omosessuali è un'invasione di campo ideologica in vista del mutamento del concetto di famiglia”. Nel 2017 disse “menomale” che i medici calabresi guadagnano meno di quelli dell'Emilia Romagna. Qualche mese fa ha confuso Aldo Moro prima con Berlinguer e con De Gasperi. Due anni fa ha confuso l'articolo 1 con l'articolo 3 della Costituzione. Per queste elezioni europee Ceccardi ha giocato la sua campagna con lo slogan “o me” e “o lui/lei”, nel goffo tentativo di polarizzare il suo elettorato (come se ce ne fosse bisogno). L'ha fatto con Mimmo Lucano, l'ha fatto con Lucia Annunziata, l'ha fatto Ilaria Salis, l'ha fatto con Elly Schlein. Lucano, Annunziata e Salis sono stati comodamente eletti a Strasburgo, facendo incetta di voti. Elly Schlein ha incassato un clamoroso risultato da segretaria del Partito democratico. Si potrebbe tranquillamente dire che gli elettori tra Ceccardi e altri hanno sempre scelto gli altri. Lei è rimasta in silenzio per ore perdendo la grinta della campagna elettorale, appesa alla ripartizione dei seggi e alle scelte del generale Vannacci potrebbe raccattare in giro. È il rischio di fare i bulli: quando si perde si perde sempre fragorosamente. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.Continua il nostro percorso di avvicinamento alle elezioni europee del 8 e 9 giugno. Oggi ospitiamo Lucia Annunziata, candidata per il Partito Democratico nella circoscrizione Sud e Silvia Sardone, candidata per la Lega nella circoscrizione Nord Ovest.
A cura di Daniele Biacchessi La sfida delle elezioni europee, lo scontro dei leader, le liste dei partiti Sono scaduti termini per presentare le liste per il voto per il Parlamento europeo, relative alle cinque circoscrizioni in cui è divisa l'Italia. Non ci sono solo i leader dei partiti, ma anche tanti outsider. Tra i tanti nomi che hanno accettato le candidature troviamo Ilaria Salis con Alleanza Verdi-Sinistra, il generale Roberto Vannacci con la Lega, Vittorio Sgarbi che rientra in pista ma come "indipendente" nelle liste di Fratelli d'Italia, la pronipote di Giovanni Giolitti (Giovanna), e Alessandro Cecchi Paone (detto Pavone). Le liste La presidente del Consiglio guida le liste di Fratelli d'Italia con la denominazione Giorgia Meloni "detta Giorgia". Si tratta di un escamotage per personalizzare il voto come un referendum sul suo nome di battesimo. Al Centro se la vedrà direttamente con la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che ha lasciato il posto di capolista a Stefano Bonaccini nel Nord Est, Cecilia Strada nel Nord Ovest e Lucia Annunziata nel Sud. Ma Giorgia Meloni dovrà anche battersi con Carlo Calenda di Azione, con Matteo Renzi, candidato nelle liste di Stati Uniti d'Europa, ma non da capolista in 4 circoscrizioni, e con il suo vicepremier Antonio Tajani per Forza Italia. Per la Lega non correrà Matteo Salvini che al Centro schiera il generale Roberto Vannacci. I ricorsi delle formazioni più piccole Sono già pronti i ricorsi delle formazioni più piccole, che non sono state aiutate dal governo con un taglio delle firme dell'ultimo minuto, necessario per presentarsi, che alla fine è stato negato. Pensioni & Lavoro Risveglio europeo e Democrazia Sovrana e Popolare di Marco Rizzo hanno depositato le liste anche senza le firme necessarie e hanno già annunciato ricorsi. Alla Corte d'Appello di Roma è stata ricusata la lista Alternativa Popolare, capeggiata in tutte le circoscrizioni dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi. Si è presentato in tutte le circoscrizioni anche Cateno De Luca con la sua 'Libertà'. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi La sfida delle elezioni europee, lo scontro dei leader, le liste dei partiti Sono scaduti termini per presentare le liste per il voto per il Parlamento europeo, relative alle cinque circoscrizioni in cui è divisa l'Italia. Non ci sono solo i leader dei partiti, ma anche tanti outsider. Tra i tanti nomi che hanno accettato le candidature troviamo Ilaria Salis con Alleanza Verdi-Sinistra, il generale Roberto Vannacci con la Lega, Vittorio Sgarbi che rientra in pista ma come "indipendente" nelle liste di Fratelli d'Italia, la pronipote di Giovanni Giolitti (Giovanna), e Alessandro Cecchi Paone (detto Pavone). Le liste La presidente del Consiglio guida le liste di Fratelli d'Italia con la denominazione Giorgia Meloni "detta Giorgia". Si tratta di un escamotage per personalizzare il voto come un referendum sul suo nome di battesimo. Al Centro se la vedrà direttamente con la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, che ha lasciato il posto di capolista a Stefano Bonaccini nel Nord Est, Cecilia Strada nel Nord Ovest e Lucia Annunziata nel Sud. Ma Giorgia Meloni dovrà anche battersi con Carlo Calenda di Azione, con Matteo Renzi, candidato nelle liste di Stati Uniti d'Europa, ma non da capolista in 4 circoscrizioni, e con il suo vicepremier Antonio Tajani per Forza Italia. Per la Lega non correrà Matteo Salvini che al Centro schiera il generale Roberto Vannacci. I ricorsi delle formazioni più piccole Sono già pronti i ricorsi delle formazioni più piccole, che non sono state aiutate dal governo con un taglio delle firme dell'ultimo minuto, necessario per presentarsi, che alla fine è stato negato. Pensioni & Lavoro Risveglio europeo e Democrazia Sovrana e Popolare di Marco Rizzo hanno depositato le liste anche senza le firme necessarie e hanno già annunciato ricorsi. Alla Corte d'Appello di Roma è stata ricusata la lista Alternativa Popolare, capeggiata in tutte le circoscrizioni dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi. Si è presentato in tutte le circoscrizioni anche Cateno De Luca con la sua 'Libertà'. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Elly Schlein correrà alle elezioni Europee dei prossimi 8 e 9 giugno. Sarà capolista nel Centro Italia e nelle Isole, anche se resterà in Parlamento per contrastare Giorgia Meloni. Schlein sigla un patto con Stefano Bonaccini, suo rivale al congresso del 2023, ma perde il consenso di alcuni pezzi del partito come l'ala sinistra di Andrea Orlando. Il presidente del Pd Romano Prodi si dice deluso dall'operazione. E sull'ipotesi sul nome nel simbolo si sfila pure Dario Franceschini. A sorpresa, arriva l'assenso di Piero De Luca, figlio del Governatore della Campania Vincenzo De Luca. Anche Stefano Bonaccini perde storici alleati come Graziano Delrio e Debora Serracchiani. Le liste non riservano grandi sorprese. Al Nord Ovest, guidano la lista Cecilia Strada e il capodelegazione in Ue, Brando Benifei. Al Nord Est, Bonaccini capolista, poi Annalisa Corrado. Al Centro, dopo Schlein, Nicola Zingaretti. Al Sud, Lucia Annunziata capolista, poi Antonio Decaro, Pina Picierno, Sandro Ruotolo. Le critiche piovono dall'interno del partito, ma anche dall'esterno. IL leader del M5s Giuseppe Conte ricorda che nel simbolo nessun leader ci aveva piazzato il nome. Ed è proprio sul nome di Elly Schlein sul logo del Pd che si giocano gli equilibri. La leader ottiene solo il mandato a riflettere, ma il tempo è poco: il simbolo va presentato oggi entro le 16. Per Schlein ci sarebbe l'opzione di correre ovunque,ma pare che insista sul nome nel simbolo, per non sfaldare l'asse con Bonaccini, e rischiare di non avere più una maggioranza. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Elly Schlein correrà alle elezioni Europee dei prossimi 8 e 9 giugno. Sarà capolista nel Centro Italia e nelle Isole, anche se resterà in Parlamento per contrastare Giorgia Meloni. Schlein sigla un patto con Stefano Bonaccini, suo rivale al congresso del 2023, ma perde il consenso di alcuni pezzi del partito come l'ala sinistra di Andrea Orlando. Il presidente del Pd Romano Prodi si dice deluso dall'operazione. E sull'ipotesi sul nome nel simbolo si sfila pure Dario Franceschini. A sorpresa, arriva l'assenso di Piero De Luca, figlio del Governatore della Campania Vincenzo De Luca. Anche Stefano Bonaccini perde storici alleati come Graziano Delrio e Debora Serracchiani. Le liste non riservano grandi sorprese. Al Nord Ovest, guidano la lista Cecilia Strada e il capodelegazione in Ue, Brando Benifei. Al Nord Est, Bonaccini capolista, poi Annalisa Corrado. Al Centro, dopo Schlein, Nicola Zingaretti. Al Sud, Lucia Annunziata capolista, poi Antonio Decaro, Pina Picierno, Sandro Ruotolo. Le critiche piovono dall'interno del partito, ma anche dall'esterno. IL leader del M5s Giuseppe Conte ricorda che nel simbolo nessun leader ci aveva piazzato il nome. Ed è proprio sul nome di Elly Schlein sul logo del Pd che si giocano gli equilibri. La leader ottiene solo il mandato a riflettere, ma il tempo è poco: il simbolo va presentato oggi entro le 16. Per Schlein ci sarebbe l'opzione di correre ovunque,ma pare che insista sul nome nel simbolo, per non sfaldare l'asse con Bonaccini, e rischiare di non avere più una maggioranza. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Come da tradizione, alle prossime elezioni europee del 8 e 9 giugno i partiti vanno in direzioni diverse spinti dal sistema proporzionale, quindi si muovono fuori dalle logiche che governano le alleanze e le coalizioni. Si devono leggere così le forti fibrillazioni all'interno degli schieramenti. Scintille si rilevano tra Matteo Salvini della Lega e Antonio Tajani di Forza Italia, mediate con fatica dalla premier Giorgia Meloni. Non c'è dichiarazione che vada nella direzione dell'unità. Il capo leghista rimarca le distanze e sostiene che in Europa il centrodestra rimane su posizioni differenti. Il leader azzurro gli ricorda che fu proprio Salvini a contribuire ad un primo via libera a Ursula von der Leyen. Ieri si era sparsa la voce che Meloni volesse affrontare Salvini in un faccia a faccia chiarificatore a Palazzo Chigi, ma il ministro dei Trasporti ha disertato il Consiglio dei ministri perché impegnato nella campagna elettorale delle elezioni regionali in Basilicata. Nell'opposizione, il Pd annuncia le candidature della segretaria Elly Schlein, del sindaco di Bari Antonio Decaro, di Lucia Annunziata. Matteo Renzi si accorda con Emma Bonino, Giuseppe Conte boccia Virginia Raggi. Per Schlein l'obiettivo è quello di trainare i voti della sinistra, soprattutto creare una sorta di effetto domino che imponga le candidature dirette di tutti i leader nello scontro europeo. Meloni e Tajani ci stanno riflettendo, Salvini e Conte hanno ribadito il no. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Come da tradizione, alle prossime elezioni europee del 8 e 9 giugno i partiti vanno in direzioni diverse spinti dal sistema proporzionale, quindi si muovono fuori dalle logiche che governano le alleanze e le coalizioni. Si devono leggere così le forti fibrillazioni all'interno degli schieramenti. Scintille si rilevano tra Matteo Salvini della Lega e Antonio Tajani di Forza Italia, mediate con fatica dalla premier Giorgia Meloni. Non c'è dichiarazione che vada nella direzione dell'unità. Il capo leghista rimarca le distanze e sostiene che in Europa il centrodestra rimane su posizioni differenti. Il leader azzurro gli ricorda che fu proprio Salvini a contribuire ad un primo via libera a Ursula von der Leyen. Ieri si era sparsa la voce che Meloni volesse affrontare Salvini in un faccia a faccia chiarificatore a Palazzo Chigi, ma il ministro dei Trasporti ha disertato il Consiglio dei ministri perché impegnato nella campagna elettorale delle elezioni regionali in Basilicata. Nell'opposizione, il Pd annuncia le candidature della segretaria Elly Schlein, del sindaco di Bari Antonio Decaro, di Lucia Annunziata. Matteo Renzi si accorda con Emma Bonino, Giuseppe Conte boccia Virginia Raggi. Per Schlein l'obiettivo è quello di trainare i voti della sinistra, soprattutto creare una sorta di effetto domino che imponga le candidature dirette di tutti i leader nello scontro europeo. Meloni e Tajani ci stanno riflettendo, Salvini e Conte hanno ribadito il no. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Carlo Calenda, Marco Buti, Antonella Scott, Giorgio Battisti e Guia Soncini sono gli ospiti di questa puntata, come sempre condotta da Lucia Annunziata e Daniele Bellasio.In apertura, con il Senatore e Segretario del partito Azione Carlo Calenda, affrontiamo i temi più caldi della politica interna ed estera.La morte dell'oppositore russo Alexei Navalny è al centro dell'intervista ad Antonella Scott, giornalista a lungo nella redazione esteri de Il Sole 24 Ore ed esperta di Russia. Con il Generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti, Presidente della Commissione Militare del Comitato Atlantico Italiano, le ultime evoluzioni del conflitto a Gaza e della Conferenza sulla sicurezza di Monaco.Marco Buti, professore all’European University Institute di Firenze e già capo di gabinetto del Commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni e direttore generale alla Commissione europea, Annunziata e Bellasio discutono del futuro dell'Europa in vista delle elezioni di giugno e delle crisi internazionali in corso.In chiusura, Guia Soncini, giornalista e scrittrice, ci dice la sua sul Festival di Sanremo svoltosi la scorsa settimana e sul futuro della storica kermesse musicale italiana.
Sergio Barbanti, Christian Schubert, Flavia Perina, Marta Cagnola ed Eva Cantarella sono gli ospiti di questa puntata, che vede Lucia Annunziata trasmettere ancora da Gerusalemme.L'apertura alla ricerca dell’accordo sul cessate il fuoco a Gaza sarà il tema al centro della discussione tra i conduttori e Sergio Barbanti, ambasciatore italiano in Israele.Con Flavia Perina del quotidiano La Stampa e Marta Cagnola di Radio 24, in diretta da Sanremo, commentiamo il 74esimo Festival della Canzone Italiana e i suoi riflessi sull’attualità.A Christian Schubert, corrispondente in Italia per il quotidiano tedesco FAZ, poniamo i nostri interrogativi sulle cause e gli effetti della recessione in Germania.In chiusura, la presentazione del libro “Contro Antigone” insieme all’autrice Eva Cantarella, scrittrice, già docente di Istituzioni di Diritto romano e Diritto greco antico all'Università Statale di Milano.
In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.Poi ci occupiamo della crisi in Medioriente dove proseguono i tentativi per arrivare ad una tregua stabile a Gaza. Ne parliamo con Paola Caridi, saggista e storica e Lucia Annunziata, giornalista, conduce su Radio 24 “Amici e Nemici” ogni sabato mattina.
Virginia Raggi, Enrico Vallaperta e Piero Maranghi sono gli ospiti di questa puntata condotto da Lucia Annunziata, in diretta da Gerusalemme e da Daniele Bellasio in studio a Milano.Enrico Vallaperta, coordinatore medico di Medici Senza Frontiere, ci parla della situazione sanitaria a Gaza, dove Vallaperta è stato di recente in missione.La ex sindaca di Roma Virginia Raggi è con noi per un'intervistata sulla politica interna a partire dibattito nato questa settimana tra i leader del Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Di musica classica e leggera, infine, Annunziata e Bellasio discutono con Piero Maranghi, editore, amministratore delegato e direttore di Classica HD.
In apertura il punto di vista di Paolo Mieli sulle principali notizie della giornata.L'Italia, insieme a Francia e Germania, si è fatta promotrice di una missione militare europea nel Mar Rosso a difesa delle navi mercantili dai sempre più frequenti attacchi degli Houthi che stanno avendo un impatto importante sull’intero commercio internazionale. Ne parliamo con Giampaolo Di Paola, ammiraglio, ex ministro della Difesa e Lucia Annunziata, giornalista.
Lucia Annunziata, Rivelazioni: Ecco Perchè Ha Lasciato La Rai!Lucia Annunziata, nota conduttrice televisiva, per tantissimi anni ha condotto diversi programmi in Rai, per poi lasciarla poco tempo fa. Ecco le sue dichiarazioni in merito!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #luciaannunziata #rivelazioni #rai #dichiarazioni
Il bilancio dell'anno che volge al termine e le prospettive per il 2024 dell'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. Ne parliamo con Massimiliano Panarari, politologo e sociologo, professore associato di sociologia della comunicazione presso l’Università di Modena e Reggio Emilia.Le guerre in Medio oriente ed in Ucraina sono il convitato di pietra delle prossime elezioni nei Paesi occidentali. Ne parliamo con Lucia Annunziata, conduttrice con Daniele Bellasio di Amici e nemici ed editorialista de La Stampa.Italiani stretti tra il picco influenzale ed il covid. Ne parliamo con Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova.Lo stato d'animo degli italiani fotografato dal Censis. Ne parliamo con Giorgio De Rita, segretario generale Censis.Come godere delle prelibatezze delle festività senza perdere il proprio peso forma. Ne parliamo con Giorgio Calabrese, nutrizionista ed a seguire con Fabio Vedana, coach ed esperto di sport di endurance.
Gli scambi tra gli ostaggi ed i prigionieri proseguiranno per altri due giorni in Israele e Palestina. Continuano nel frattempo gli sforzi degli Stati uniti con la mediazione di Qatar ed Egitto per estendere il cessate il fuoco. Ne parliamo con Giampaolo Musumeci, inviato in Israele e Cisgiordania e Lucia Annunziata, giornalista ed analista che conduce con Daniele Bellasio il programma, Amici e nemici.
Rassegna stampa del 7 11 23 | Non sappiamo ancora ci si parerà davanti a noi nei prossimi mesi e dove il conflitto incrociato tra Russia e Ucraina e Hamas contro Israele porterà lo scacchiere globale ma quello che ci è possibile fare è immaginare un futuro da ricostruire su altre basi e altre premesse. Ce lo raccontano in modo diverso oggi sul Corriere della Sera Eshkol Nevo e Lucia Annunziata su La Stampa.
Con il Senatore e Presidente di Italia Viva Matteo Renzi, già Presidente del Consiglio, in questa puntata parliamo dell’Eurosummit in corso a Bruxelles e della sua recente visita in Arabia Saudita. Ci raggiunge anche Mario Sechi, Direttore responsabile del quotidiano Libero, per commentare le ultime notizie di politica interna, in particolari i retroscena sulle frizioni tra la Premier Meloni e Mediaset.Il giornalista e scrittore Marco Ansaldo, in collegamento da Istanbul, analizza con Lucia Annunziata e Daniele Bellasio le recenti affermazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan a favore di Hamas.Non manca la pagina di cultura con Pierfrancesco Favino che ci presenta “Comandante” (al cinema da martedì 31 ottobre), in cui l’attore romano interpreta il ruolo di protagonista.Infine, torniamo sulla sicurezza urbana e sulla criminalità percepita a Milano con lo scrittore Jonathan Bazzi, finalista al Premio Strega del 2020 e cresciuto nella periferia del capoluogo lombardo, di cui ha parlato nel suo libro “Corpi minori”.
La Rai ha perso Fabio Fazio, Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer, passata a Mediaset, dove però non c'è più posto per Barbara D'Urso: nei palinsesti della prossima stagione tv ci saranno diverse novità, dipese anche dall'arrivo del nuovo governo e dalla morte del fondatore di Forza Italia. In questo episodio Renato Franco racconta che effetti avranno questi due eventi, mentre Aldo Grasso spiega quanto poche siano le vere novità.Per altri approfondimenti:Fabio Fazio: «Se fossi stato difeso dalla politica oggi sarei ancora su Rai1»Lucia Annunziata, quando si finisce per rimpiangere quello che in tv non c'è piùBianca Berlinguer si è dimessa dalla Rai e va a Mediaset: inutile la controfferta di Viale Mazzini
Un ministro della Repubblica che in un'intervista delegittima in un colpo solo la stampa e la magistratura per difendere una sua collega è un capolavoro di berlusconismo nell'anno primo dopo Berlusconi. Il ministro alla Guerra Guido Crosetto lo fa evocando “dossier confezionati” da “pezzi di istituzioni” per “far male al governo”. Anzi, fa di più, avvisando quelli che lui chiama “sciacalli” (ovvero i giornalisti) del rischio di dossieraggio. Crosetto non sa che i giornalisti lavorano con le notizie e dimentica di essere nella delicata posizione di essere l'unico ad avere accesso ai “dossier”. Poche ore prima il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri se l'era presa con il giornalista Marco Damilano (parlando di “suoi spartiti da nullità”) e la giornalista Lucia Annunziata accusata di “faziosità, approssimazione e maleducazione”. Tra le altre cose Gasparri è un giornalista. Nella stessa giornata il leader di Italia Viva Matteo Renzi annuncia che presenterà un'interrogazione in commissione Vigilanza Rai per sapere dei compensi di chi - secondo lui - difenderebbe Putin in televisione. Renzi e Crosetto - vale la pena segnalarlo - hanno fatto asse per il comune odio verso Sigfrido Ranucci e la sua trasmissione Report. Renzi, giova ricordarlo, prende soldi (questo non ha bisogno di verifiche) dal regime Saudita, dove i giornalisti non se la passano benissimo. Nel frattempo il capo ufficio stampa di Giorgia Meloni lascia il suo posto e si accomoda sulla poltrona da direttore di un quotidiano, ovviamente “che piace” al governo. In questo Paese politica e informazione sono una melassa indistinguibile. Altrimenti la stampa è un pericolo da estirpare. #LaSveglia per La Notizia
Alessia Conti"Passepartout Festival"https://passepartoutfestival.itPassepartout, il festival culturale della Città di Asti, compie 20 anni e festeggia con un ricco programma che tocca come sempre i temi più vari, dalla geopolitica alla storia, passando per economia, società, ambiente, musica, fotografia, arte e letteratura. Si svolgerà da giovedì 1 a domenica 11 giugno, organizzato dalla Biblioteca Astense Giorgio Faletti con la Città di Asti e la Regione Piemonte. Direttore Scientifico Alberto Sinigaglia. Il titolo di questa speciale edizione, “Fronti”, allude all'invasione russa dell'Ucraina e alle altre guerre in corso. Inoltre, ai nuovi fronti della geopolitica e ai fronti italiani della giustizia, della legalità, della sanità, della natalità, della bioetica, dell'ambiente, della condizione femminile, dello sport, della spiritualità, della cultura, della musica, del potere. Passepartout ha vent'anni. Ha il suo cuore nella Biblioteca Astense e una storia bellissima: dalle stagioni nelle quali ospitò i più noti scrittori latinoamericani a quella che ha portato e porta ad Asti i nostri maggiori storici, romanzieri, artisti, critici d'arte, economisti, magistrati, scienziati, imprenditori, banchieri. Ormai Passepartout è uno dei più quotati appuntamenti nazionali di cultura, di pensiero e di progetto. Arrivata tra le finaliste di Capitale Italiana della Cultura 2025, Asti ha dimostrato di possedere energie e idee che potrebbero molto giovare al ritmo e al futuro della città. Se ne parlerà con i manager Evelina Christillin e Roberto Daneo, il Sindaco di Lampedusa Filippo Mannino e con Donatella Gnetti. Passepartout ha profumo di donna. Nell'Italia in cui due giovani donne sono presidente del Consiglio e capo del maggior partito di opposizione cresce il numero di quelle che guidano università, istituti scientifici e aziende. Le calciatrici si sono prese la scena televisiva; le atlete fanno record; nuotatrici, sciatrici, tenniste collezionano medaglie; una direttrice d'orchestra si divide tra il podio e la responsabilità artistica di un grande teatro. Naturale festeggiare le loro conquiste, ragionando però su quelle mancate: parità di diritti, di lavoro, di compensi, di condizioni economiche e sociali che sono tra l'altro le cause della denatalità. E seguendo con attenzione le lotte e le sofferenze che altre donne affrontano in Turchia, in Iran, dove subiscono violenze e arretramenti della loro condizione umana. In questo solco si inseriscono gli incontri con la direttrice d'orchestra Oksana Lyniv, la calciatrice e allenatrice Carolina Morace, la sociologa Linda Laura Sabbadini, l'atleta e Vicepresidente vicaria del CONI Silvia Salis e la pilota automobilistica Prisca Taruffi. Passepartout ha odore di guerra. È un odore tremendo. Nell'Europa da 77 anni in pace pensavamo di avere la pace garantita per sempre. Pensavamo la "guerra fredda" sepolta nella storia, ci interessavamo di conflitti lontani solo se vi cadeva qualcuno dei nostri diplomatici e militari. Ma l'invasione dell'Ucraina è vicina, disastrosa, ci coinvolge umanamente, politicamente, economicamente. Cambia confini, ridiscute alleanze, crea un nuovo disordine mondiale, suscita nuove paure. Tra storia e futuro se ne parlerà con la giornalista Lucia Annunziata, lo storico Luciano Canfora, l'inviato Rai a Mosca Alessandro Cassieri, Mattia Feltri direttore dell'Huffington Post, il Generale Claudio Graziano, già capo di Stato maggiore della Difesa e Presidente del Comitato militare dell'Unione Europea, Marta Ottaviani inviata della Stampa in Turchia, Angelo Panebianco politologo del Corriere della Sera e il giornalista de Il Giornale Stenio Solinas. Passepartout osserva la società. Ne ha scelto alcuni temi cruciali: la Giustizia, la Legalità, la Sanità dopo il Covid, l'Economia, la Denatalità. Due direttori del Festival dell'Economia di Torino, Pietro Garibaldi e Giorgio Barba Navaretti, appena terminata la manifestazione, riferiranno a Passepartout le ultime analisi sulla crisi economica aggravata dalle tensioni internazionali, dalla crisi energetica, dalla crisi ambientale; le possibili vie d'uscita; le prospettive del Pnrr. Giancarlo Caselli, affronterà la situazione della giustizia, della legalità, della mafia dopo l'arresto del boss Messina Denaro. Pif, popolare attore e regista di cinema e tv, ex inviato de “Le Iene", racconterà come da siciliano ha guardato e guarda la mafia e i suoi capi da Riina a Messina Denaro. Quando riusciremo ad avere una "sanità giusta"? Che cosa dovrebbe offrire, che cosa dovrebbe garantire lo Stato a tutti i cittadini? Qualità, efficienza, diritto, giustizia: un'idea di sanità pubblica secondo l'ex ministro della Salute e professore di Diritto costituzionale di Diritto pubblico alla Cattolica Renato Balduzzi. Linda Laura Sabbadini, sociologa molto nota e direttrice dell'Istat, affronta il crescente problema della natalità, sfatando i luoghi comuni, analisi infondate e spiegandone le vere ragioni. Passepartout ha sete di cultura Covid, minacce di guerra nucleare, crisi economica, diffondono vecchie e nuove paure, alimentate dai nuovi sistemi di comunicazione e dai loro manovratori. Il filosofo Roberto Escobar analizza i volti della paura, inquietanti quando usati da chi ne fa strumento, utili se interpretati nel modo giusto. Lo storico della letteratura Giorgio Ficara il potere, i rapporti di forza sociali, famigliari e politici, in compagnia di due grandi scrittori: Italo Calvino, del quale ricorre il centenario della nascita e Alessandro Manzoni, del quale ricorrono i 150 anni della morte. Due figure internazionali, Carlo Ginzburg e il Cardinale Gianfranco Ravasi, hanno scelto di portare a Passepartout due grandi temi: la libertà e l'umanesimo. La lezione dell'ex ministro della Cultura del Vaticano è dedicata alla memoria del biblista astigiano Paolo De Benedetti. Dell'esperienza di Nova Gorica e Gorizia insieme capitali europee della cultura parlerà il Sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna. Il Prof. Fabrizio Rufo insegnante di Bioetica alla Sapienza tratterà di scienza e democrazia, il filosofo Stefano Zecchi di come la bellezza può essere fondamento del conoscere e dell'agire.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Ursula Von der Leyen è venuta in visita in Emilia-Romagna, a New York vogliono introdurre il diritto a dormire all'aperto per tutelare i senzatetto e la Germania (non noi stavolta!) è in recessione tecnica. Neuralink ha ricevuto l'approvazione a testare sugli esseri umani, degli scienziati hanno trovato un antibiotico contro un batterio moto pericoloso grazie all'IA e Lucia Annunziata si è dimessa dalla Rai. Qui il link di REWIND, il nostro nuovo podcast storico! Fateci sapere che ne pensate
di Alessandro Luna | Tra gli argomenti di oggi l'addio di Lucia Annunziata alla Rai, Meloni e von Der Leyen in elicottero in Emilia Romagna e l'escalation (religiosa) di Putin. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Rassegna stampa del 26.05.23 | Nuovi direttori vecchia storia: lottizzazione, addio alle competenze e nomine imbarazzanti. La Rai targata Giorgia Meloni non ha altro da offrire che un ritorno all'antico. Tra l'idea di fare suprematismo culturale a colpi di nomine e di rieducare un paese conservatore nell'animo ma non nelle abitudini lascia Lucia Annunziata dimettendosi prima di essere usata come foglia di fico di un pluralismo sempre più raro.
Questa settimana vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Corrado Formigli alla Segretaria del Pd Elly Schelin in cui commenta le clamorose reazioni all'operato del Governo Meloni, come le dimissioni di Lucia Annunziata che ha deciso di lasciare la TV di Stato con queste parole "Vi arrivo perché non condivido nulla dell'operato dell'attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi" Schelin: "È una gravissima perdita quella di una professionista di qualità per la tv pubblica. Questo è un impoverimento della tv pubblica che rischia di indebolirsi a vantaggio della concorrenza. A meno che non sia proprio questa la strategia del Governo visto che hanno un colossale conflitto di interesse. Siamo estremamente preoccupati perché il Governo sta procedendo a spallate all'occupazione della Rai. Hanno fatto tutto da soli [...] Con la prima donna premier, la Rai diventa ancora più maschile. Le donne arretrano sotto il governo Meloni"
Chi ha riempito il curriculum del nuovo inviato Ue nel GolfoFonti: video "Congiuntivi sbagliati e silenzi di Luigi Di Maio da Lucia Annunziata (secondo Alessio Marzilli)" pubblicato sul canale Youtube di La7 Attualità l'1 febbraio 2021; discorso integrale dell'allora capo politico del Movimento Cinque Stelle, Luigi Di Maio, che annuncia una manifestazione a Roma per il 2 Giugno, pubblicato sul canale Youtube di Newz.it il 28 maggio 2018; intervento di Luigi Di Maio durante la puntata di Otto e mezzo dell'1 marzo 2018, programma condotto da Lilli Gruber e trasmesso da La7, pubblicato sul canale Youtube di La7 Attualità il 5 marzo 2018; video di Luigi Di Maio intervistato in studio da Primocanale, pubblicato sul canale Youtube di Vista Agenzia Televisiva Nazionale l'11 gennaio 2018; la copertina di Luca e Paolo a DiMartedì, programma condotto da Giovanni Floris e trasmesso da La7, disponibili su la7.it; parole di Matteo Salvini su Di Maio inviato dell'UE nel Golfo Persico, pubblicate sul canale Youtube di Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 24 aprile 2023; parole di Maurizio Gasparri alla puntata de L'aria che tira del 24 aprile 2023, programma condotto da Myrta Merlino e trasmesso da La7, disponibile su la7.it; parole di Luigi Di Maio ad una puntata de L'aria che tira, programma condotto da Myrta Merlino e trasmesso da La7, pubblicate sul canale Youtube di La7 Attualità il 31 ottobre 2021; dichiarazioni di Matteo Salvini a margine di un incontro all'Unione industriali di Napoli, pubblicate sul canale Youtube del Corriere della Sera il 15 settembre 2022.
Ecco il segreto di comunicazione di Gianfranco Fini, ospite oggi pomeriggio di Lucia Annunziata a “Mezz'ora in più", per parlare del 25 aprile.
17/03/2023 - 23/03/2023. In questa puntata: "cazzo" a go-go (da Lucia Annunziata a Dario Nardella coi superpoteri), la maternità surrogata è peggio della pedofilia (lo dice il maestro Mollicone), Meloni al congresso CGIL e Montanari al concerto Maneskin, il derby di In Prima Gli Italiani alla ricerca della nuova promessa della Lazio (Hitlerson 88), la prima persona al mondo cui non piace la pizza lavora a Libero e tanto, tantissimo altro.
Luca Telese e Marianna Aprile con Massimo Franco, Dario Fabbri, Lucia Annunziata
Lucia Annunziata in un suo editoriale su La Stampa di ieri l'ha scritto chiaro. “Chi vincerà il congresso del PD? Elementare Watson: Matteo Renzi”, scrive Annunziata che fa notare nel suo pezzo come Stefano Bonaccini, Dario Nardella, Matteo Ricci e Paola De Micheli siano, in un modo o nell'altro, stati vicini a Matteo Renzi. Ha ragione Annunziata a specificare che essere stati vicini a Renzi non è e non può essere una colpa. Però è un fatto. Che ora tutti fingano di non saperlo rende il quadro generale ancora più paradossale. Negare di essere stati convintamente renziani del resto significa non doversi assumere la responsabilità di formulare un giudizio su quel momento politico e sulle iniziativa politiche di Renzi, dal Jobs Act allo Sblocca Italia fino alla gestione del partito e poi alla modalità della sua separazione.#LaSveglia per La Notizia
Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Corrado Formigli a Lucia Annunziata in cui, tra i vari temi, si affronta anche quello della leadership della Presidente del Consiglio: “Giorgia Meloni viene dalla politica di base, sa farla. Il suo problema è che non è ancora riuscita a diventare una figura istituzionale”
Mentre il Partito Democratico si interrogava su come rifondarsi, il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte ha spinto sull'acceleratore e lo ha superato: all'inizio della campagna elettorale, secondo i sondaggi il partito di Letta era al 22,1% e quello di Conte al 10,8%. Oggi quel distacco si è azzerato. Come è successo? Ne parliamo con la giornalista Lucia Annunziata.I contributi audio di questa puntata sono tratti dal video pubblicato sul canale Youtube PupiaNews il 28 ottobre 2022, dai video pubblicati sul canale Youtube LA7 Attualità il 25 e il 26 settembre 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube de Il Fatto Quotidiano il 12 novembre 2022, dai video pubblicati sul canale Youtube Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 18 luglio 2019 e il 6 ottobre 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube Fanpage.it il 22 giugno 2022, dalla puntata di "In Onda" su LA7 del 22 agosto 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube del Movimento 5 Stelle il 26 settembre 2022, dai video pubblicati sul canale Youtube alanews il 4 e il 9 novembre 2022
Incontri ravvicinati post elezioni Fonti: “Speciale Tg La7 – Elezioni politiche" del 25 settembre 2022; video pubblicato sul profilo TikTok di Chiara Ferragni il 25 settembre 2022; video pubblicato sul profilo Facebook di Pie Ferdinando Casini il 23 settembre 2022; estratto della trasmissione DiMartedì, condotta da Giovanni Floris e trasmessa da La7 del 20 settembre 2022, disponibile sul canale Youtube di La7 Attualità; intervista di Diego Bianchi ad Enrico letta a Propaganda Live del 22/01/2022 disponibile sul sito di La7; video "Il voto utile è quello al Terzo Polo" pubblicato sul canale Youtube di Azione il 22 settembre 2022; primo video di Matteo Renzi su Tik Tok, pubblicato sul suo profilo ufficiale l'1 settembre 2022; estratto di una live su TikTok di Matteo Salvini pubblicato su ildolomiti.it il 20 settembre 2022; primo video su Tik Tok di Silvio Berlusconi, pubblicato sul suo profilo l'1 settembre 2022; video pubblicato sul profilo TikTok di Giorgia Meloni il 25 settembre 2022; intervento di Elly Schlein a Mezz'Ora in più, trasmissione condotta da Lucia Annunziata e trasmessa da La7 il 18 settembre 2022, disponibile sul canale Youtube di Elly Schlein; video pubblicato sul profilo TikTok di Silvio Berlusconi il 16 settembre 2022; “Speciale Tg La7 – Elezioni politiche" del 25 settembre 2022; video postato sul profilo Twitter del TG La7 il 25 settembre 2022; diretta Facebook di Matteo Salvini del 26 settembre 2022.
Un diamante è per sempre. Un Calenda parrebbe di no. Dopo aver sedotto il povero Letta, in tre giorni lo ha mollato per recuperare il ruolo di battitore libero.Le evoluzioni politiche del leader di Azione, squadernate nel programma di Lucia Annunziata su Rai Tre, hanno provocato un notevole sconcerto. L'Orlando era Furioso per aver perso il senno. Su Calenda non siamo in grado di asserire qualcosa di preciso in quanto alla logica delle scelte ondivaghe.In generale non sembra che aver cambiato diametralmente idea nel giro di pochi giorni sull'alleanza con il PD possa avere effetti benefici sulla reputazione di Calenda. Difficile prevedere l'evoluzione della calendeide, se in coppia con Renzi o in solitaria, ma tra gli elettori al momento la confusione ha raggiunto il livello di guardia.
Dopo che il segretario del Pd Enrico Letta ha firmato le intese tra il Pd, i Verdi, Sinistra italiana e con Impegno civico, Calenda decide di rompere l'alleanza col centrosinistra. “E' una delle decisioni più sofferte, la più sofferta” ha spiegato ospite a “Mezz'ora in più” di Lucia Annunziata.
La campagna elettorale balneare si accende giorno dopo giorno. Accuse durissime al suo ex partito da parte di Renato Brunetta che intervistato da Lucia Annunziata su Rai 3 a "In mezz'ora" a proposito della scelta di Forza Italia di non votare la fiducia a Mario Draghi ha detto: "Nulla abbiamo saputo, una decisione presa alle nostre spalle.
In questa puntata di Speciali Leopolda Matteo Renzi risponde alle domande di Lucia Annunziata a Mezz'ora in più. Buon ascolto.
Spese militari. Conte rivendica il ruolo del M5S Oggi l'esito del voto sulla leadership. Tattica, forse. Ma nel giro di pochi giorni il Movimento dovrà svelare le carte: Giuseppe Conte punta alla riconferma come presidente M5S e pare allontanare lo spettro di una crisi di governo. «No a un massiccio aumento delle spese militari», ribadisce il leader ospite di Lucia Annunziata a In Mezz'ora in più. E al tempo stesso chiarisce: «Il M5S non pensa assolutamente in questo momento a crisi di governo.[…] _______________________________________ Ascolta “Dentro la Notizia”, l'approfondimento sul fatto del giorno di Giornale Radio: uno sguardo da vicino alla principale notizia della giornata. Tutte le news di politica, attualità, cultura ed economia raccontate in 7 minuti in un resoconto quotidiano senza commenti. “Dentro la Notizia” è il podcast per chi vuole conoscere e informarsi sugli eventi più importanti di oggi e sui personaggi di maggiore interesse nazionale e internazionale del giorno. A cura di Alessio Aymone. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
Se il conflitto contro la Russia ci insegna che molte donne donne ucraine sono venute in Italia per svolgere lavori domestici, l'ultimo rapporto Domina dimostra quanto il loro lavoro rimanga precario, senza garanzie e spesso invisibile.Chiamando Eva torna dopo una settimana di pausa per riflettere sul lavoro domestico in Italia, partendo dal bluff di Lucia Annunziata e Antonio Di Bella. “Centinaia di migliaia di cameriere e badanti…” e “amanti”: si sono riferiti così i due giornalisti alla comunità ucraina in Italia. Annunziata e Di Bella si sono scusati, ma forse era il caso proprio di non dire una cosa del genere in principio.In Italia una grande fetta di popolazione femminile si dedica al lavoro domestico — ma viene spesso trascurata nel dibattito pubblico o, ancor peggio, trattata con razzismo.Una buona notizia per il settore è di inizio anno: dal primo gennaio 2022 ci sono nuovi minimi retributivi per il lavoro domestico. Il sindacato Assindatcolf ha fatto però notare che cambierà ben poco. Sono infatti pochi i lavoratori regolarizzati: la maggior parte si muove in nero. Il report di Domina uscito settimana scorsa mostra infatti che, nonostante la domanda di lavoro domestico sia in aumento, gli irregolari (circa un milione) continuano a superare i regolari (921 mila). La metà dei lavoratori sono extracomunitari — spesso senza permesso di soggiorno — che si trovano in difficoltà a richiedere la cittadinanza perché senza lavoro contrattualizzato. Le principali nazionalità sono Romania, Ucraina e Filippine. Ma non per questo possiamo definire gli ucraini una popolazione di “badanti.” Al posto di fermarsi agli stereotipi, bisognerebbe invece analizzare le intersezioni tra disuguaglianze di genere e razziste che caratterizzano il settore.Sostieni the Submarine: https://thesubmarine.it/hw-abbonati/in copertina, foto via Twitter / @PolandMOI
Conversazione tra Irene Tinagli e Lucia Annunziata
Vincenzo De Luca intervistato da Lucia Annunziata
Prima ora: - Messaggi audio Whatsapp degli ascoltatori sulla proposta di prolungare la scuola fino a fine giugno. - Continuano le consultazioni: Draghi incontra le parti sociali. Antonio Bravetti in collegamento da Montecitorio. - Governo Draghi, la scuola fino a fine giugno? La rivolta dei prof. Al telefono, il parlamentare di +Europa Alessandro Fusacchia. Seconda ora: - Caso del focolaio Covid nel reparto di geriatria all'Ospedale di Rovigo, con personale sanitario che aveva rifiutato il vaccino. Intervista a Marco Contro, presidente Opi (Ordine delle Professioni Infermieristiche) della provincia di Rovigo. Terza ora: - Borse e Mercati con Ettore Livini: crollo nella vendita della birra. - Facciamo il punto sul governo Draghi con Lucia Annunziata.
LUCIA ANNUNZIATA sulla crisi di governo / LORENZO ZAMBINI, a Firenze, ha trovato nel cassonetto una prima edizione de "Il giorno della civetta" di Sciascia con dedica dell'autore / Ascoltatori: tesori nei rifiuti / L'Onda Verde degli ascoltator...
Questa settimana è stata presentata la campagna di vaccinazione anti-covid-19, prima che venerdì venissero varate le disposizioni per le festività natalizie. Nella conferenza stampa di presentazione il messaggio principale trasmesso è stato che questo non rappresenterà la fine di tutto, poiché la prudenza e l'attenzione verso l'altro, dovranno sempre essere le indicazioni da seguire. Concetti ribadititi anche da Gino Strada, intervistato da Lucia Annunziata su Rai Tre.A 70 anni dall'istituzione della Cassa per il Mezzogiorno, il Ministro per la coesione territoriale e il mezzogiorno, Claudio De Vincenti in collaborazione con l'associazione Merita, si sono fatti promotori di un'iniziativa che consenta una riflessione sulle strategie da mettere in campo per lo sviluppo economico del meridione, valida per il presente e che, soprattutto, tenga conto dei cambiamenti sociali già avvenuti. Per concludere, dopo 100 giorni di prigionia sono stati liberati i pescatori di Mazara del Vallo: un caso, che ha scatenato divisioni a livello di informazione e accuse verso chi poco ha fatto ai fini della sensibilizzazione sul tema.
La campagna per la vaccinazione da covid-19 verrà avvitata a partire dalla metà di gennaio. E' stato presentato anche il simbolo della campagna, creato dall'architetto milanese Stefano Boeri, presentato in conferenza stampa con Domenico Arcuri: una primula, un fiore, simbolo della rinascita. Le parole espresse in conferenza stampa, incentrate soprattutto sul fatto che non sarà la fine di tutto, la prudenza e l'attenzione verso l'altro, dovranno sempre essere le indicazioni da seguire. Le parole anche di Gino Strada, intervistato da Lucia Annunziata su Rai Tre. La campagna prevede gazebo nelle piazze, totem informativi negli ospedali e una campagna dedicata alle scuole.
Aldo Antonelli"Dizionario Alternativo"Le parole cruciali per il destino dell'umanitàPrefazione di Raniero La ValleGabrielli Editorihttps://www.gabriellieditori.it/“Un azzardo, una provocazione o una sfida? Tutto questo e altro ancora nei tempi difficili per chi vuole discutere, per chi vuole prendersela a cuore, per chi vuole che ci sia pensiero. Pensiero partigiano e di lotta. Contro gli assoluti idolatrici e la coriandolizzazione del sapere. Contro la cultura dell'amnesia e del silenzio opportunistico. Contro la dittatura della superficialità e del pessimismo apocalittico” (L'Autore).È un singolare dizionario quello che viene presentato qui, con una caratteristica che lo differenzia da tutti gli altri. Mentre i dizionari si presentano con sussiego, esibendo una loro presunta oggettività e completezza, questo si presenta con umiltà, come una costruzione del tutto personale e di parte, mettendo insieme citazioni e detti di personaggi che si parlano attraverso i secoli. Un assortimento che dimostra non solo la varietà e ricchezza delle letture dell'Autore, ma anche come in tutto il corso della storia sui grandi temi che hanno investito la vita dell'uomo sulla terra si sono rincorsi i pensieri, i moniti di quanti sono stati creatori e protagonisti della cultura vivente che ha cercato di darne ragione. In effetti le parole assunte in questo dizionario sono (quasi) tutte cruciali e decisive per il destino dell'uomo.Non c'è nulla di casuale nell'aver messo insieme Kant e Ivan Illich, Marx e padre Balducci, Lévinas e Panikkar, Gramsci e Turoldo. Se si uniscono con un filo rosso tutti i punti di questa mappa, appare una storia intellettuale e spirituale, appaiono le tessere di un mosaico in cui è impressa un'immagine del mondo. Anche per ciascuno di noi sarebbe così: se ciascuno di noi si mettesse a richiamare dal fondo della memoria i personaggi e le citazioni che hanno attraversato e lasciato traccia nella sua vita, ne ricaverebbe la sua biografia; ma il bello di questa operazione consisterebbe e consiste nel fatto che non si tratta di un'autobiografia, ma di “una biografia scritta da altri”. (Raniero La Valle)Aldo Antonelli (1942), sacerdote e parroco emerito di Antrosano (AQ), coordinatore di Libera a L'Aquila, scrive su L'Huffington Post, Adista, MicroMega, Rocca, In Dialogo e su altre testate regionali.Noto come “Prete scomodo e Prete Rosso” ha sempre destato attenzione, con articoli, dibattiti, mostre e conferenze, dibattendo i temi del Terzo Mondo e del sottosviluppo, del dialogo Marxismo-Cristianesimo, della Globalizzazione.Collabora con Luigi Ciotti nell'ambito di Libera. Con Gabrielli editori ha già pubblicato: nel 2014 “Come in cielo così in terra. Costruire la giustizia, impegno del credente“, con prefazione di Luigi Ciotti e in Appendice testo inedito di Alberto Maggi; nel 2015 “A piedi nudi sull'asfalto liquido del potere“, con prefazione di Lucia Annunziata.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Linea diretta. Gli spostamenti e le vacanze. Per “L’opinione di Davide Giacalone” sono stati trattati i seguenti argomenti: I turisti in arrivo da altre regioni saranno tracciati. Intesa con i governatori. Il ministro degli esteri Luigi Di Maio: Chiuderemo le porte a chi tiene fuori gli Italiani. Ieri il medico Alberto Zangrillo, collegato con Lucia Annunziata, ha detto che il virus, clinicamente non c’è più. Gli scienziati hanno subito risposto che è falso. Scontri, saccheggi e coprifuoco negli Stati Uniti. Gli estremismi in Italia. I rancori e le riserve nei confronti della mala giustizia. Scandalo intercettazioni: i giudici miracolati ora abbandonano l’ex leader dell’associazione magistrati Luca Palamara che ha piazzato 84 toghe. Luigi Bignami, giornalista scientifico è intervenuto in diretta per parlare dell’aggancio di ieri della Crew Dragon alla stazione spaziale internazionale. L’assessore al welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, è intervenuto per parlare della situazione attuale della Lombardia e le previsioni per il futuro. Per “Diamo voce alle aziende” è intervenuto in diretta l’amministratore delegato di Volkswagen, Massimo Nordio. Non Stop News, condotto da Giusi Legrenzi, Fulvio Giuliani e Pierluigi Diaco
Milano come Wuhan? «Se la situazione dovesse degenerare si può pensare a iniziative di questo genere, se ciò dovesse avvenire ne dovremmo prendere atto, adesso le condizioni non ci sono». Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha replicato così alla domanda della giornalista Lucia Annunziata se il capoluogo lombardo rischia di fare la fine della città cinese dalla quale è partito l'epidemia di Coronavirus. Fontana si è detto pronto a «iniziative ancora più drastiche e vigorose», ma ha precisato che «non pensiamo di isolare la città anche perché sarebbe qualcosa di impensabile». Nelle ultime ore le misure prese dalla Regione Lombardia sono state: «Chiudere le scuole, sospendere le lezioni delle università, sospendere i grandi eventi pubblici e stiamo cercando di monitorare uno per uno tutte le persone che risultano contagiate. Abbiamo a che fare con una comunità di persone serie e consapevoli», ha concluso.
"Nel 1974 venne stipulato un patto tra le più importanti famiglie mafiose palermitane e l’allora imprenditore Berlusconi". Così Nino Di Matteo, neoeletto consigliere del Csm, intervistato da Lucia Annunziata a "Mezz’ora in Più", su Rai Tre. "Dell’Utri è stato condannato come intermediario di quel patto che ha visto protagonista anche l’allora imprenditore Berlusconi," ha sottolineato il pm. Di Matteo ha anche parlato dei suoi rapporti con il M5S: "Io nella mia carriera e nelle mie esternazioni sono stato sempre indipendente né organico né collaterale rispetto a nessuno. Se non erro i 5 Stelle sono al governo dal 2018 e a me non è stato attribuito nessun incarico, quindi le voci di cui si è sempre parlato sono smentite dalla realtà," ha detto.
"Il M5S così non sta funzionando, non funziona quella che è la missione storica del M5S. Quando perdi milioni di voti devi fare il processo non al capo politico, ma all’intero Movimento. Io mi metto per primo, nel momento in cui sto palesando il mio pensiero". Così il senatore del M5S, Gianluigi Paragone, intervistato da Lucia Annunziata a ‘In Mezz’ora in più’ su Raitre. Alla domanda se il governo Conte reggerà, Paragone ha risposto: "No, ma penso che questa legislatura può durare anche senza Conte". Paragone ha osservato che "se anche il M5S dovesse frenare e scomparire, quel carico di disagio e sofferenza sociale resta. Quindi o c'è un contenitore che lo racchiude o quel disagio si riverserà in piazza". Sul reddito di cittadinanza, Paragone ha affermato: "Abbiamo sbagliato a incardinarlo con grande frenesia. Non l'abbiamo saputo costruire perché abbiamo accelerato troppo, assolutamente".
Dopo i fasti del compleanno al Bar Basso di settimana scorsa sabato 26 gennaio altro grande classico per i ragazzi di PopUp che tornano all'Ostello Bello di via Medici 4 a Milano in diretta dalle 18.30 alle 20.30. Per l'occasione i conduttori Andrea Frateff-Gianni e Alberto Nigro si trasformeranno in un mix tra Lili Gruber e Lucia Annunziata intervistando in mezz'ora l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran chiacchierando sulla gentrificazione cittadina. Seguirà breve esibizione live del cantautore Antonello Fiamma.
Dopo i fasti del compleanno al Bar Basso di settimana scorsa sabato 26 gennaio altro grande classico per i ragazzi di PopUp che tornano all’Ostello Bello di via Medici 4 a Milano in diretta dalle 18.30 alle 20.30. Per l’occasione i conduttori Andrea Frateff-Gianni e Alberto Nigro si trasformeranno in un mix tra Lili Gruber e Lucia Annunziata intervistando in mezz’ora l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran chiacchierando sulla gentrificazione cittadina. Seguirà breve esibizione live del cantautore Antonello Fiamma. (prima parte)
Dopo i fasti del compleanno al Bar Basso di settimana scorsa sabato 26 gennaio altro grande classico per i ragazzi di PopUp che tornano all’Ostello Bello di via Medici 4 a Milano in diretta dalle 18.30 alle 20.30. Per l’occasione i conduttori Andrea Frateff-Gianni e Alberto Nigro si trasformeranno in un mix tra Lili Gruber e Lucia Annunziata intervistando in mezz’ora l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran chiacchierando sulla gentrificazione cittadina. Seguirà breve esibizione live del cantautore Antonello Fiamma. (prima parte)
Massimo Fini, giornalista, collabora con Il Fatto Quotidiano ; Lucia Annunziata, direttore Huffington Post.
Conduce Giancarlo Loquenzi. Ospiti : Sen. Valeria Fedeli (Pd), Lucia Annunziata (direttore Huffington Post), Nicoletta Manzione (corrispondente rai da berlino),ascoltatori.
Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Valeria D'Onofrio. Ospiti : Sen. Valeria Fedeli (Pd), Lucia Annunziata (direttore Huffington Post)
Come fare a provare a fare il pilota per un giorno, per esempio? Con il crowdfunding! Chiacchierpillar: supernovità di stagione. Lucia Annunziata da Assisi. Paolo Labati cerca di sfondare ad una sfilata. Seratina in Buthan con Luigi Farrauto.