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Mare aperto, un libro del giornalista Luca Misculin, racconta la storia millenaria del Mediterraneo e smonta luoghi comuni e falsi miti. Il 27 aprile va in scena alla Scala di Milano Il nome della rosa, un'opera lirica in prima assoluta ispirata al fortunato romanzo di Umberto Eco. Dying for sex è una serie tv anticonformista che racconta le esplorazioni sessuali di una donna malata di cancro. Al Centre Pompidou di Parigi si può visitare Paris noir, una mostra che descrive il fermento intellettuale e artistico della diaspora africana e caraibica nella capitale francese dell'immediatodopoguerra. CONLuca Misculin, giornalistaFrancesco Filidei, compositoreValentina Pigmei, giornalista che collabora con Internazionale Catherine Cornet, giornalista e arabista che collabora con InternazionaleSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità . Vai suinternazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Carlo Madaghiele, Raffaele Scogna, Jonathan Zenti e Giacomo Zorzi.Direzione creativa di Jonathan Zenti.Mare aperto: https://www.youtube.com/watch?v=ALPnph9JHRAIl nome della rosa: https://www.youtube.com/watch?v=2hOyGtD7NMc&t=1984sDying for sex: https://www.youtube.com/watch?v=eBM6cnUym48Paris noir: https://www.youtube.com/watch?v=kEOq3jcLgQo
Vuoi conoscere i protagonisti di News dal pianeta Terra? Vieni a LifeGate Live: oggi all'Auditorium San Fedele di Milano Il rapporto sullo Stato del clima in Europa, redatto dall'agenzia Copernicus, conferma che l'Europa si sta scaldando a una velocità doppia rispetto al resto del mondo. Solo nel 2024 ci sono state oltre 400mila persone colpite dalle alluvioni. Poi la prima università statunitense che prova a opporsi alle richieste di Trump, ossia Harvard.Vincenzo Latronico, scrittore, ci racconta di Mare aperto, il nuovo libro di Luca Misculin in cui si racconta la storia umana, di civiltà e di migrazioni che hanno percorso il mar Mediterraneo centrale, dal Neanderthal in avanti. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it.
Un luogo di incontro, un muro o un mare di morte? Con Luca Misculin, giornalista del Post e autore di “Mare aperto”, parliamo del Mediterraneo centrale, della sua storia, delle persone che lo abitano e delle persone che lo navigano. – “Mare aperto. Storia umana del Mediterraneo centrale” Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Andrea Falcone"Mi prendo il mondo"ParmaSalone Internazionale del Libro«Non c'è niente come un sogno per creare il futuro». Partendo dalle parole di Victor Hugo, forte del successo riscosso nel 2024 e orgogliosa del protagonismo giovanile che la guida, torna per il secondo anno a Parma, città che si è conquistata il titolo di European Youth Capital 2027, l'iniziativa “Mi prendo il mondo”. La manifestazione è ideata dal Salone Internazionale del Libro di Torino , insieme con i giovani riuniti nella “Direzione Futura”, in collaborazione con la Città di Parma, con il sostegno di Fondazione Cariparma e con il patrocinio dell'Università di Parma.Occasioni di confronto per le nuove generazioni con grandi ospiti da tutta Italia e non solo, dialoghi aperti sulla contemporaneità con i giovani protagonisti, momenti di condivisione di storie ed esperienze che possano essere di ispirazione per ragazze e ragazzi, come bussola per le scelte sul proprio futuro. Sono gli elementi peculiari di “Mi prendo il mondo – In dialogo con le nuove generazioni su attualità , crescita, lavoro”, che si svolgerà da giovedì 23 a domenica 26 gennaio 2025 a Parma al Paganini Cong ressi e in altri spazi cittadini, con un'anteprima giovedì 16 gennaio al Ridotto del Teatro Regio di Parma.Grandi lezioni, incontri e dialoghi, molti dei quali condotti dai giovani della “Direzione Futura 2025” , caratterizzeranno la manifestazione, con ospiti da tutta Italia e non solo: autrici e autori, divulgatrici e divulgatori, artiste e artisti, scelti per il loro sguardo sul mondo, la loro visione sui temi dell'attualità, la loro capacità di immaginare il futuro, le loro storie e le loro esperienze in grado di offrire un esempio alle nuove generazioni. Un evento “ispirazionale”, che sappia stimolare idee e dare impulso alla vitalità innata delle ragazze e dei ragazzi di oggi per accompagnarli nel loro cammino verso gli orizzonti che più sentono propri, in un mondo che sta vivendo impressionanti cambiamenti culturali e di approccio al lavoro.Diverse le aree che saranno al centro del dibattito, aperto non solo ai giovani, ma a tutto il pubblico di lettrici e lettori: letteratura, arte, giornalismo, diritti e pari opportunità, psicologia e salute mentale, lavoro e imprenditoria, solidarietà e accoglienza, ambiente e sostenibilità, cinema e teatro, giornalismo e nuovi media, sport e inclusione.Tra gli ospiti e le ospiti:lo scrittore e conduttore radiofonico Matteo Bussola (16 gennaio); la giornalista e scrittrice Annarita Briganti (23 gennaio); Daria Bignardi, scrittrice e conduttrice ra diotelevisiva (26 gennaio); Manlio Castagna, autore di libri fantasy, (23 e 24 gennaio); lo scrittore bestseller Gianrico Carofiglio (26 gennaio); l'influencer esperto di spreco alimentare e cucina vegetariana Alessio Cicchini, famoso sui social come @rucoolaaa (24 gennaio): Francesca Coin , sociologa attenta ai temi del lavoro e delle diseguaglianze sociali (25 gennaio); la regista teatrale Emma Dante (23 gennaio); Riccardo Falcinelli, art director e designer, con lo scrittore Tommaso Pincio (25 gennaio); l'illustratrice Fumettibrutti (23 gennaio); lo scrittore Fabio Genovesi (24 gennaio); lo scrittore Premio Strega Paolo Giordano (26 gennaio); l'attrice e comica Michela Giraud (25 gennaio); la regina del romance Felicia Kingsley, con la scrittrice Lea Landucci (24 gennaio); lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini , presidente della Fondazione Minotauro (25 gennaio); il giornalista Marco lo Conte (25 gennaio); la giornalista inviata di guerra Francesca Mannocchi (23 gennaio); lo scrittore Daniele Mencarelli (23 gennaio); il giornalista Luca Misculin per la realizzazione di un podcast con la “Direzione Futura 2025”; lo scrittore e podcaster Francesco Pacifico (24 gennaio); la giornalista di Esteri Cecilia Sala (23 gennaio); Barbara Stefanelli, direttrice di Sette del Corriere della Sera, e Paola Peduzzi, giornalista di Esteri de Il Foglio (24 gennaio) in dialogo con la direttrice del Salone Internazionale del Libro di Torino Annalena Benini; il giornalista e conduttore Federico Taddia (23 gennaio); il giornalista di scienza e tecnologia Luca Tremolada (26 gennaio); la giornalista e autrice francese Victoire Tuaillon (24 gennaio); la scrittrice Nadeesha Uyangoda (24 gennaio) ; lo storico dell'arte e divulgatore Jacopo Veneziani (26 gennaio).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Nell'ultimo mese sui comodini di Ludovica Lugli e Giulia Pilotti, ma anche di varie altre persone che lavorano al Post è passato Intermezzo di Sally Rooney, uscito a settembre nell'originale inglese e da qualche giorno in italiano, pubblicato da Einaudi. Hanno partecipato alla puntata anche Luca Misculin, Giulia Balducci, Cecilia Pigozzi e Ginevra Falciani del Post. I precedenti romanzi di Sally Rooney sono Parlarne tra amici, Persone normali e Dove sei, mondo bello. Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. https://abbonati.ilpost.it/?utm_source=megaphone&utm_medium=podcast LEGGI SUL POST: – Il fenomeno Sally Rooney – È un grande momento per la narrativa irlandese Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Oggi nell'ultima puntata di Tienimi Parigi: vedere il diavolo in ogni dettaglio, un concertino di French touch per millennial, la burocrazia europea e i tamarri losangelini, i nuovi sport che ci saranno nel 2028 e uno che forse non ci sarà più, Luca Misculin capocordata olimpico per l'orienteering, le ultime cartucce di Spiegato Male e Se Non Ora Quando e un grande grazie a tutti voi. Tienimi Parigi è un podcast del Post condotto da Matteo Bordone, possibile grazie alle persone abbonate al Post: se vuoi puoi farlo anche tu su abbonati.ilpost.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Oggi in Tienimi Parigi: nuova puntata della Tamberiade, figuracce e messaggi politici nelle battle di breaking, Luca Misculin ci racconta con la vera storia della maratona, il saldatore boliviano che un po' ci sperava, le prove scientifiche della superiorità caraibica, la pazienza di Thea Lafond, il pentathlon moderno spiegato male, le nostre inviate agli allenamenti e alle gare della ginnastica ritimica. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'articolo 27 della Costituzione dice che "le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato". E se è vero, come affermava Dostoevskij, che "il grado di civilizzazione di una società si misura dalle sue prigioni”, allora la situazione che lo stato delle carceri italiane ci racconta, è tutt'altro che positiva. Sovraffollamento e carenza di progetti di riabilitazione, per dirne solo due, sono problemi endemici, che il periodo di pandemia non ha fatto altro che acuire. Lo scorso 7 settembre Festivaletteratura ha ospitato un confronto tra due autori appartenenti a generazioni diverse ma che di carcere si sono occupati a lungo: Zerocalcare e Luigi Manconi. Intervistati dal giornalista Luca Misculin, sul palco di Piazza Castello i due hanno riportato il fuoco su questo tema, troppo spesso rimosso dal dibattito pubblico.
Nel tardo pomeriggio la Geo Barents è arrivata in prossimità del porto di Bari; sul ponte scoperto, dove erano ospitate le 190 persone, la vice responsabile della missione di Medici Senza Frontie Lucia Blanco Soto ha preso il microfono e annunciato che stavano per iniziare le operazioni di sbarco. Ma soprattutto ha ringraziato tutte le persone soccorse per la collaborazione e il rispetto con cui sono comportati l'uno con l'altro e con l'equipaggio. Le 190 facce che fissavano Blanco Soto avevano un'espressione molto diversa rispetto alla sera precedente, più rigide e forse consapevoli di tutte le difficoltà che attendevano a terra. La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
È sabato sera, fra circa ventiquattro ore la Geo Barents arriverà nel porto di Bari. Questa sarà l'ultima notte a bordo per le 190 persone soccorse. E si sente. Da domani mattina, o forse anche stasera, mentre fisseranno il soffitto prima di addormentarsi, inizieranno a pensare a quello che li aspetta a partire da domani, quando sbarcheranno dalla Geo Barents.La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
L'operazione di soccorso compiuta fra giovedì e venerdì dalla Geo Barents si è conclusa intorno alle 2 di venerdì. Poco dopo essere state accolte e registrate a bordo, quasi tutte le persone soccorse si sono accasciate sulla plastica nera del pavimento del ponte. Qualcuno è riuscito a dormire, molti altri sono rimasti svegli a fissare il vuoto, o a scambiare due chiacchiere col vicino. L'equipaggio della Geo Barents li ha lasciati riposare, per quanto possibile, per qualche ora, e poi la giornata è cominciata con tutta una serie di attività di routine. Nella puntata di oggi raccontiamo come funzionano le cose sul ponte della nave dove vengono ospitate le persone soccorse.La nave è un podcast del Post, condotto da Luca Misculin
Poco prima di mezzanotte i responsabili della ricerca e soccorso della Geo Barents hanno riunito in mensa le persone che sarebbero salite sui due gommoni semi-rigidi che materialmente soccorrono le persone in mare: è stato segnalato un peschereccio con quasi 200 persone a bordo, a circa 180 chilmetri dalle coste libiche. Il barcone è sovraccarico ma non rischia di ribaltarsi, almeno per il momento; la situazione rimane comunque complicata: soccorrere una barca strapiena, di notte, non è mai semplice. Può imbarcare acqua, ribaltarsi, il motore può prendere fuoco: a quel punto tutti si butterebbero in acqua, rendendo enormemente complicati i soccorsi. La nave è un podcast del Post, condotto da Luca Misculin
La deriva fisica della nave a volte può portare a una deriva psicologica, diciamo così. I diari dei marinai ci raccontano da secoli che durante una traversata è importante tenere alto il morale dell'equipaggio e ricordargli che sono lì per un obiettivo preciso. Oggi, con qualche conoscenza in più, sappiamo che situazioni di questo genere possono incidere sulla salute mentale delle persone a bordo, un rischio che qui a bordo un po' tutti sembrano avere presente.La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
Di solito Medici Senza Frontiere lavora in contesti di guerra e violenza: in questo momento è attiva anche in Ucraina, in Siria e in Yemen, dove prevede dei protocolli precisi per curare un grosso e improvviso flusso di 200, 300, 400 persone che arrivano in clinica dopo un attentato o un bombardamento. Sulla Geo Barents vengono applicati più o meno gli stessi principi, cioè quelli di un ospedale da campo in zona di guerra, per i migranti soccorsi in mare.La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
Nel Mediterraneo centrale le onde si sono fatte grosse e il vento soffia forte. Per via di queste condizioni la Geo Barents si è fermata a nord-ovest di Malta, a nord dell'area di mare dove avviene la maggior parte delle operazioni di soccorso. Le esercitazioni programmate sono finite, così come i corsi e tutti i preparativi necessari. È una condizione strana: l'equipaggio rimane in attesa.La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
Una delle sensazioni più spaesanti quando ci si trova in mare aperto è guardare l'orizzonte e non vedere nessuna traccia umana: soltanto l'acqua e il cielo, in tutte le direzioni. Dev'essere spaventoso, per una persona ammassata in un barchino con altre duecento, senza acqua e cibo, alzare lo sguardo e non vedere nessun altro in mare. Anche sulla Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere che soccorre i migranti nel Mediterraneo, c'è chi passa le giornate a osservare l'orizzonte, con un obiettivo diametralmente opposto: individuare persone e imbarcazioni in difficoltà.La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
Non c'è esercitazione o mini-corso che prepari per il mal di mare. Ne soffrono tutti, soprattutto chi non è abituato a stare a lungo su una nave che non fosse una crociera: basta che il mare sia un po' increspato perché venga nausea – una parola che arriva da “naus”, che in greco antico significa proprio “nave” – mal di testa, vertigini. Il movimento delle onde sulla nave sballa il nostro sistema di equilibrio, in particolare il labirinto vestibolare dell'orecchio.La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
Le persone a bordo della Geo Barents devono essere pronte per affrontare qualsiasi situazione: e per farlo si fanno delle esercitazioni per assicurarsi di seguire rigidamente i protocolli e attuare tutti i comportamenti corretti.La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
A bordo della Geo Barents ci sono 37 persone: 15 formano l'equipaggio marittimo e 22 quello di Medici senza frontiere. I due equipaggi hanno ritmi e orari distinti e si occupano di cose diverse: nella seconda puntata ne conosciamo due.La nave è un podcast del Post condotto da Luca Misculin.
Giovedì 16 marzo la Geo Barents, la nave di soccorso di Medici senza frontiere, è salpata dal porto di Augusta, in provincia di Siracusa, per una missione nel Mediterraneo centrale. La Geo Barents sarebbe dovuta partire a fine febbraio, ma era stata costretta a rimandare la partenza a causa del fermo amministrativo imposto dal governo italiano il 23 febbraio scorso per aver violato il controverso e contestato codice di condotta delle navi delle ong, da poco approvato in via definitiva dal Senato.Sulla nave c'è anche Luca Misculin, giornalista del Post. Sarà a bordo per tutta la durata della missione, che ha l'obiettivo di condurre operazioni di soccorso di eventuali migranti in difficoltà. Nel corso della missione, il Post pubblicherà un podcast quotidiano realizzato da Luca Misculin per spiegare come funzionano queste operazioni di soccorso, ma anche tutto quello che c'è intorno. La prima puntata sarà dedicata proprio alla nave: come è fatta la Geo Barents.È una nave molto grande, che prima di essere usata da Medici senza frontiere era usata per indagini geologiche, e a bordo ci sono tracce della sua vita precedente. Ha un equipaggio numeroso formato da persone che arrivano da tutto il mondo, con competenze specifiche diversissime; ci sono ponti, corridoi e cabine tra cui bisogna imparare a orientarsi in fretta, ci sono rumori costanti che accompagnano la giornata e altri che hanno significati precisi. E c'è anche uno spazio dove rifugiarsi in caso di attacco da parte di una nave di pirati: un'eventualità remota nel Mediterraneo, ma che non si può escludere.Luca Misculin racconta queste e molte altre cose, aiutato nelle spiegazioni dalle persone che sono sulla nave con lui.
Dopo l'ultima sconfitta elettorale e dopo l'annuncio del segretario Enrico Letta di non volersi ricandidare, il Partito Democratico ha ufficialmente aperto la fase congressuale per scegliere il prossimo segretario nazionale. I candidati alla guida del partito sono quattro, due donne e due uomini, e chi meglio di Luca Misculin de Il Post poteva essere in grado di tracciarne storie, curiosità e profili di ispirazione sanremese?
La società, che ha da poco lanciato il suo primo podcast originale, è alla ricerca di un dirigente che si occupi di supervisionare il suo business podcast. Trovate poi il nostro consiglio di ascolto della settimana: La fine del mondo, podcast de Il Post a cura di Luca Misculin dedicato a quattro misteriosi secoli di decadenza nella storia dei Paesi affacciati sul Mediterraneo.
This week, we are going to Italy. In February, Mario Draghi, got sworn-in as Italy's next prime minister and formed a coalition government to end months of political stalemate. However, this coalition doesn't have an easy brief. In this episode, journalist Luca Misculin lays out the challenges that Draghi is likely to face. Written by Luca Misculin. Read by Julia Lagoutte. Text version: https://www.greeneuropeanjournal.eu/draghis-team-of-rivals/
Siamo andati in Catalogna, dove l'ottimo risultato ottenuto dai partiti indipendentisti alle ultime elezioni suscita diversi interrogativi sia sul governo spagnolo che sul rapporto con l'Unione europea: ne abbiamo parlato con Sergio Nava (giornalista di Radio24, esperto di affari europei) e con Enric Barcena (portavoce di Barcelona en Comú). Subito dopo siamo andati in Bielorussia, dove dopo le continue proteste degli ultimi mesi è scattato l'ennesimo giro di vite contro media e attivisti: ne abbiamo parlato con Natallia Satsunkevich (attivista del Centro per i Diritti Umani Viasna). Infine abbiamo provato a indagare la situazione della libertà di stampa tra Slovenia (dove i media d'opposizione sono al centro di una violenta campagna di diffamazione) e Ungheria (dove le testate contrarie al governo sono già sottoposte a dure sanzioni): lo abbiamo fatto con Luca Misculin (giornalista di il Post, cura la newsletter di affari europei Konrad), Tamás Bodoky (direttore del sito Átlátszó.hu) e con Andras Arato (fondatore e presidente di Klubradio, l'emittente recentemente chiusa dal governo ungherese).
Bentornat* a TRAPPIST, l'unico podcast narrativo sulla Terza guerra mondiale.Il 2020 è iniziato con l'aggressione statunitense all'Iran e un ulteriore aggravamento della situazione in Libia — due fronti su cui sarebbe lecito aspettarsi che l'Italia svolga importanti funzioni diplomatiche. Ma invece Roma si muove goffamente, con Di Maio vistosamente in difficoltà e Conte che si fa dare buca da al–Serraj.Abbiamo chiesto a Laura Silvia Battaglia e Luca Misculin di mandarci due contributi per rispondere a una domanda tutt'altro che semplice — perché l'Italia non riesce ad avere una politica estera decente?E se è vero che questi ultimi mesi sembrano una caduta libera interminabile, il problema non nasce con l'arrivo di Di Maio alla Farnesina — ma è una situazione di vecchia data, dalle dimissioni di Terzi Sant'Agata per il caso dei marò alla “doppia posizione” di Moavero Milanesi sul Venezuela, passando per crisi serie come il caso Shalabayeva, e semiserie, come l'espulsione dell'ambasciatore nordcoreano a Roma.Leggi le note dell'episodio complete su: https://thesubmarine.it/2020/01/09/trappist-049/
Bentornat* a TRAPPIST, l’unico podcast narrativo sulla Terza guerra mondiale.Il 2020 è iniziato con l’aggressione statunitense all’Iran e un ulteriore aggravamento della situazione in Libia — due fronti su cui sarebbe lecito aspettarsi che l’Italia svolga importanti funzioni diplomatiche. Ma invece Roma si muove goffamente, con Di Maio vistosamente in difficoltà e Conte che si fa dare buca da al–Serraj.Abbiamo chiesto a Laura Silvia Battaglia e Luca Misculin di mandarci due contributi per rispondere a una domanda tutt’altro che semplice — perché l’Italia non riesce ad avere una politica estera decente?E se è vero che questi ultimi mesi sembrano una caduta libera interminabile, il problema non nasce con l’arrivo di Di Maio alla Farnesina — ma è una situazione di vecchia data, dalle dimissioni di Terzi Sant’Agata per il caso dei marò alla “doppia posizione” di Moavero Milanesi sul Venezuela, passando per crisi serie come il caso Shalabayeva, e semiserie, come l’espulsione dell’ambasciatore nordcoreano a Roma.Leggi le note dell’episodio complete su: https://thesubmarine.it/2020/01/09/trappist-049/
Lorenza Violini, Univ. Milano ; Massimiliano Fedriga, Lega ; Luca Misculin, Il Post ; Domenico Masi, Univ. La Sapienza .
Marco Conti, Il Messaggero ; Luca Misculin, Il Post ; Daniele Pesco, M5S .
I sovranisti vincono in Italia ma perdono in Europa. In questo contesto davvero Salvini riuscirà a “cambiare la Ue” come ha promesso più volte durante la campagna elettorale? Potrebbero comunque esserci spazi di manovra per l’Italia? E se sì, quali? A questi e ad altri quesiti il team di Pagella Politica ha provato a rispondere in questo episodio, con il contributo di due giornalisti: Federico Fubini del Corriere della sera e Luca Misculin del Post. Seguiteci sul nostro sito https://pagellapolitica.it/Host: Tommaso CanettaAutori: Tommaso Canetta, Camilla VagnozziProducer: Jessica Mariana MasucciLINK UTILIhttps://www.agi.it/fact-checking/lega_strasburgo_zingaretti_salvini-5553901/news/2019-05-28/https://www.agi.it/fact-checking/elezioni_europee_sovranisti_populisti-5539341/news/2019-05-25/https://election-results.eu/Audio Matteo Salvini https://www.youtube.com/watch?v=AHEAfEA7nNw CREDIT BRANI“Arpent” e “Low level action” di Kevin MacLeod, “Electro chill D” di Frank Nora “hanno una licenza Public Domain https://freepd.com CREDIT FOTO: ANSA
I sovranisti vincono in Italia ma perdono in Europa. In questo contesto davvero Salvini riuscirà a “cambiare la Ue” come ha promesso più volte durante la campagna elettorale? Potrebbero comunque esserci spazi di manovra per l’Italia? E se sì, quali? A questi e ad altri quesiti il team di Pagella Politica ha provato a rispondere in questo episodio, con il contributo di due giornalisti: Federico Fubini del Corriere della sera e Luca Misculin del Post. Seguiteci sul nostro sito https://pagellapolitica.it/Host: Tommaso CanettaAutori: Tommaso Canetta, Camilla VagnozziProducer: Jessica Mariana MasucciLINK UTILIhttps://www.agi.it/fact-checking/lega_strasburgo_zingaretti_salvini-5553901/news/2019-05-28/https://www.agi.it/fact-checking/elezioni_europee_sovranisti_populisti-5539341/news/2019-05-25/https://election-results.eu/Audio Matteo Salvini https://www.youtube.com/watch?v=AHEAfEA7nNw CREDIT BRANI“Arpent” e “Low level action” di Kevin MacLeod, “Electro chill D” di Frank Nora “hanno una licenza Public Domain https://freepd.com CREDIT FOTO: ANSA
Nonostante il gran successo della Lega, l’Italia conterà molto meno in Europa nei prossimi anni: ci spiega perché Luca Misculin, nell’ultima puntata di questa prima stagione del Weekly Post.
Melilla è una exclave spagnola in Nord Africa in cui da secoli convivono culture, religioni ed etnie diverse e famosa per l’imponente recinzione che ne delimita il confine. Luca Misculin ed Elena Zacchetti, che ci sono stati, ci raccontano perché Melilla non è una frontiera soltanto geografica.
Cioè Brexit, arrivata in questi giorni all’ennesimo momento decisivo dopo che il Parlamento britannico ha respinto l’accordo con l’Unione Europea negoziato da Theresa May. Cerchiamo di capirci qualcosa con Davide De Luca e Luca Misculin, che ci spiegano cos’è il benedetto “backstop”, perché i Laburisti non vogliono un secondo referendum e perché c’è così tanto baccano nella Camera dei Comuni.
Luca Misculin ci racconta il caso della Sea Watch 3 e della Sea Eye, navi cariche di migranti che da giorni chiedono il permesso di attraccare in un porto europeo, e ci spiega come lavorano concretamente le ONG nel mar Mediterraneo e perché si rifiutano di riportare i naufraghi in Libia.