Podcasts about democratico

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Radio Shamal
South Stream S3-08

Radio Shamal

Play Episode Listen Later Mar 12, 2025 56:46


12/03/2025 - South Stream S03E08. Con Dylan Di Chiara e Paco Amendola. Questa settimana ci troviamo ad affrontare numerosi argomenti, a partire dai colloqui in Arabia Saudita tra Ucraina e Stati Uniti, con la proposto di un cessate il fuoco di 30 giorni. Rimanendo in tema bellico analizziamo il programma da 800 miliairdi Rearm Europe approvato ieri al Parlamento Europeo e le posizioni delle diverse forze politiche in merito. Ci spostiamo poi in medioriente per parlare del piano elaborato dai paesi arabi per Gaza in risposta alla proposta di Donald Trump e in Siria, dove oltre 1200 persone di etnia Alawita sono state massacrate da milizie vicine al governo, fresco di accordo diplomatico trovato con le Forze Democratiche Siriane del Rojava. Infine diamo uno sguardo alle ultime evoluzioni della guerra dei dazi portata avanti dagli Stati Uniti d'America, al congresso del partito liberale canadese che ha appena eletto segretario Mark Carney e alle elezioni groenlandesi appena vinte dal partito Democratico di centro destra. Come sempre ci trovare su www.radioshamal.it e sul nostro canale Spotify. Buon ascolto!

Chiedi alla Pini
Cosa farà l'Europa?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025 10:32


Dopo l'agguato di Trump a Zelensky ci troviamo in una posizione inedita e difficilissima, riuscirà l'Europa a sopravvivere in questo nuovo mondo?

Chiedi alla Pini
L'Italia aiuta i trafficanti?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Jan 27, 2025 28:24


Quanto li paga? perchè li libera appena li arresta? Quali sono i veri interessi italiani in Libia?

Sveja
Quando Roma scopre Primavalle: la storia di Anna Bracci e della montagna del sapone

Sveja

Play Episode Listen Later Dec 8, 2024 29:50


La leggenda narra che la montagna del sapone era in realtà una valle, la prima venendo dal raccordo ed entrando nella zona ovest della Capitale, Primavalle appunto.Tra le tante borgate costruite durante il ventennio fascista c'è anche lei: un fazzoletto di terra stretto su una collinetta. Per scendere in città le strade non c'erano, tanto che alcuni abitanti dovettero costruirsele da sole con la pratica degli scioperi a rovescio.Roma scopre Primavalle dopo l'uccisione di una bambina, Anna Maria Bracci “una ragazzina del popolo”, diranno i quotidiani dell'epoca. Era il 1950, anno del Giubileo Universale. Al suo funerale parteciparono più di 200.000 persone, quasi che tutti i baraccati di Roma si fossero concentrati lì, per ricordare che Annarella era esistita, così come esistevano loro. Questo Fuori Porta racconta di quella scomparsa, ma anche di quali erano le condizioni di vita in quella borgata e di come la caccia al mostro c'è sempre stata, soprattutto se il mostro è di periferia. Da quel fatto di cronaca, apparentemente anonimo, inizieranno i primi dibattiti parlamentari e mediatici sulla sopravvivenza nelle borgate, sui metodi fascisti della polizia romana, sulle torture praticate per estorcere confessioni e sulle garanzie  dell'imputato.Quando Roma scopre Primavalle: la storia di Anna Bracci e della montagna del sapone, è un fuori porta realizzato da Federica Delogu, Marica Fantauzzi e Angelo Romano.Sono intervenuti Gianluca Chiovelli e Roberto Morassut, che ringraziamo.Le foto sono di Luca Dammicco e di Primavalle in Rete. La post-produzione e la ricerca d'archivio è a cura di Luca Tommasini. Si ringrazia per il materiale la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.Sveja è un progetto sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne e da Lush. 

Chiedi alla Pini
Perché la sinistra non riesce a vincere?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Nov 18, 2024 10:39


Il Morning Show di Gottardo, Pirri e Alunni
Antipasto puntata "È più democratico dal basso il Morning Show o il MoVimento 5 Stelle?"

Il Morning Show di Gottardo, Pirri e Alunni

Play Episode Listen Later Oct 28, 2024 34:02


Il Morning Show Lunedi 28 Ottobre 2024

Borghesia violenta
9. Una mano tesa al padre

Borghesia violenta

Play Episode Listen Later Oct 3, 2024 25:36


Il 18 dicembre 1980, sugli Champs Elysée di Parigi, la polizia francese ferma un uomo e gli chiede i documenti. Il passaporto l'uomo che porge è italiano: Renato Palma, ventinove anni, nato a Roma nel 1951. Tra l'altezza indicata e quella della persona che si ritrovano davanti c'è una differenza di 10 cm.   Una produzione Emons Record e GOG edizioni in mediapartneship con Open Il podcast è tratto dall'omonimo libro di Nicola Ventura e David Barra pubblicato da GOG   La voce narrante è di Rocco Tedeschi Regia: Maria Saracino e Paolo Girella Studio di registrazione: Lrs Recording Studio, Roma Montaggio e Postproduzione: Luciano Zirilli Adattamento e supervisione editoriale: Paolo Girella e Maria Saracino Materiali audio Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Radio Radicale, Archivio Spazio70 e Teche Rai su licenza di Rai Com S.p.A Per gli articoli si ringraziano la Domenica del Corriere e Panorama   Si ringrazia Andrea Crisanti per l'idea   Si ringraziano Piero Bardash, Alberto Bergamini, Federico Mosso, Ivan Olivieri, Nicolas Teindas e Antonio Tintis per i doppiaggi   Continua ad ascoltare Borghesia violenta. Il prossimo ciclo di puntate è dedicato Alessandro Alibrandi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Borghesia violenta
8. “Sbandato, non armato”

Borghesia violenta

Play Episode Listen Later Oct 3, 2024 33:58


Chi inviò a Carlo Donat-Cattin quella lettera anonima, che spinse il senatore a chiedere chiarimenti a Cossiga? E cosa rispose, effettivamente, Cossiga a quel padre preoccupato? Il caso Donat-Cattin diventerà anche il caso Cossiga. E sarà la prima volta nella storia della Repubblica italiana che un Presidente del Consiglio verrà sospettato di aver tradito la Costituzione.   Una produzione Emons Record e GOG edizioni in mediapartneship con Open Il podcast è tratto dall'omonimo libro di Nicola Ventura e David Barra pubblicato da GOG   Materiali audio Archivio Spazio70, Radio Radicale, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Teche Rai su licenza di Rai Com S.p.A Si ringrazia la Domenica del Corriere per l'articolo   La voce di Carlo Donat-Cattin dall'intervista di Rossani per l'intervista è di Alberto Bergamini, la voce del giornalista francese è di Nicolas Teindas, doppiato da Piero Bardash Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Effetto Mondo
Nel campo largo (democratico) americano sono più bravi a dividersi che da noi

Effetto Mondo

Play Episode Listen Later Sep 27, 2024


Nel campo largo (democratico) americano sono più bravi a dividersi che da noi

Chiedi alla Pini
Cosa sta succedendo con Renzi?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Sep 2, 2024 12:30


Parliamo di un argomento tabù: basta nominarlo per far saltare le mosche al naso a metà degli elettori del centrosinistra. Proprio per questo, forse, è meglio affrontarlo.

Layer 3
Zuckerberg contro i democratici, Robert Kennedy Jr nel team di Trump, Il patrimonio di Vitalik Buterin

Layer 3

Play Episode Listen Later Aug 28, 2024 6:42


Benvenuti su "Layer 3," il podcast di ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Young Platform⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ che ogni lunedì, mercoledì e venerdì vi porta le principali tre notizie della giornata che contano davvero. Ecco le 3 notizie di oggi: 1) Nella giornata di ieri Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha rilasciato delle dichiarazioni sconvolgenti riguardo ai suoi rapporti con il governo americano. L'imprenditore è apparso molto critico in una lettera inviata al presidente della camera dei deputati Jm Jordan, rivelando dei retroscena sulla pandemia di COVID 19 a dir poco inaspettati. 2) Donald Trump nelle scorse ora ha aggiunto un nuovo membro al suo team: stiamo parlando di Robert F. Kennedy Jr., ex membro del partito Democratico e quindi ex oppositore di Trump, nonché grande sostenitore del mondo crypto e holder di Bitcoin. Pensate che RFK, nipote di John Fitzgerald Kennedy, è talmente tanto sostenitore di Bitcoin da aver proposto di trasferire tutta la liquidità nazionale degli States sulla blockchain di Bitcoin, così da renderla consultabile da tutti, e soprattutto, per poter godere dei benefici di bitcoin come asset di riserva strategico.  3) Vitalik Buterin, durante un dibattito su X, ha dichiarato al mondo crypto a quanto ammonta la sua esposizione sulla crypto da lui creata. Nonostante alcune voci che ne mettevano in dubbio la “lealtà” di Vitalik verso Ethereum, il programmatore ha confessato che il suo patrimonio è composto al 90% da ETH. Ma quanti ne possiede esattamente? Non dimenticare di seguirci e attivare la campanella per non perderti i prossimi episodi! Se ti piace 'Layer 3' e vorresti supportarci, puoi lasciare una recensione a 5 stelle. Vai su ⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠Young Platform⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠⁠ per approfondire le notizie, per imparare di più sul mondo crypto e per acquistare e vendere in sicurezza le principale criptovalute di mercato! Noi ci risentiamo venerdì, sempre qua, su Layer 3.

ANSA Voice Daily
FOCUS | Harris accetta la nomination, 'non torneremo indietro'

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Aug 23, 2024 4:29


Focus economia
La corsa alla casa bianca - il rapporto Musk - Trump e i finanziatori di Kamala Harris

Focus economia

Play Episode Listen Later Aug 20, 2024


A Chicago è iniziata la Convention del partito Democratico americano, che conferirà alla vicepresidente Kamala Harris l'incarico formale per sfidare Donald Trump nelle elezioni presidenziali.Se verrà eletto, Donald Trump offrirà a Elon Musk una posizione nel governo o un ruolo consultivo nella sua amministrazione, "se vorrà farlo". Lo ha detto lo stesso tycoon in una intervista alla Reuters pubblicata sul sito. Musk gli ha già dato il suo endorsement, finanzia un super pac a suo sostegno e lo ha intervistato su X. Ma Trump ha avvisato che prenderà in considerazione l'eliminazione di un credito d'imposta di 7.500 dollari per i veicoli elettrici, una mossa che potrebbe penalizzare Tesla. Marco Valsania, corrispondente Sole24Ore da Chicago.Assicurazioni e rischi climatici per le PMILe compagnie assicurative sono al lavoro per creare un pool ad adesione volontaria per mutualizzare i rischi connessi alle catastrofi naturali, ossia terremoti e inondazioni. Questa l'idea attorno alla quale si sta concentrando il tavolo di lavoro aperto dall'Ania e al quale sono seduti i principali operatori del settore.ll rischio climatico è considerato significativo nei prossimi 5-10 anni, con impatto medio/alto, per il 71,2% delle 53 assicurazioni danni che coprono tali rischi.L'obiettivo infatti è, tenuto conto del peso crescente che gli eventi avversi hanno sui conti del settore, affrontare l'obbligo per le imprese, che sulla carta dovrebbe scattare a fine anno, di sottoscrivere una polizza contro le "catnat" e dunque il vincolo per le compagnie di offrire soluzioni adeguate in termini di prezzo e di copertura del rischio.Gestendo bene i rischi (per questo si parla di mutualizzarli in un pool di compagnie) questo è un mercato che ha un enorme potenziale. Marco Terzago, membro del consiglio direttivo di ANRA.Cercare lavoro? Un candidato su due usa l'intelligenza artificiale, anche le aziende la utilizzano, rischi e opportunitàCome l'IA sta rivoluzionando la ricerca del lavoro e quali sono i potenziali rischi associati. OpenAI e le sue implicazioni nel settore HR.E secondo un indagine del Financial Times, fino a metà degli aspiranti dipendenti mette a punto le proprie candidature contando sull'aiuto dell'Ia. Con il rischio di avere curriculum goffi, se non intervengono a migliorare un po' il linguaggio, o gonfiati.Le aziende utilizzano sempre più i software recruiting per la selezione dei potenziali candidati.Filippo Poletti, LinkedIn Italia top voice.

Focus economia
Cina, la sforbiciata di 10 punti base. E intanto subisce nuovi dazi da Ue

Focus economia

Play Episode Listen Later Jul 22, 2024


L'economia cinese resta fragile, perfino il Terzo Plenum appena concluso sembra averlo ammesso, così una settimana dopo la Banca centrale ha deciso a sorpresa di tagliare di 10 punti base, al 3,35%, il Loan prime rate (Lpr) a un anno, tra i tassi preferenziali offerti dalle banche commerciali alla clientela migliore e un riferimento per quelli applicati agli altri prestiti. La mossa include un'analoga limatura al tasso primario sui prestiti a 5 anni al 3,85%, dopo il taglio di 25 punti base di febbraio: si tratta del benchmark dei mutui immobiliari, particolarmente seguito nel mezzo della grave crisi del settore che pesa sull'economia. Con l'obiettivo di stimolare i prestiti e rilanciare la crescita della Cina, la Banca centrale è scesa in cambo ancora con la leva monetaria. Nell'ultimo mese i dati sul Pil del secondo trimestre hanno segnalato una frenata e c è la zavorra della perdita del 25% degli acquisti di nuove case del settore immobiliare. Quest'ultima è tra le questioni più scottanti, a maggio è arrivato agli enti locali l ordine di comprare appartamenti da trasformare in edilizia residenziale per le fasce più povere della popolazione. Quel 5% di case a più a basso prezzo dovrebbe salire almeno al 20-30%, le famiglie devono poter spendere, Pechino ha messo sul piatto 69 milioni di dollari per sostenere questo processo che, tuttavia, non sarà semplice nè rapido da implementare. Il taglio dei tassi serve a rimettere in circolo il sistema. Intanto la Commissione europea imporrà dazi antidumping compresi tra il 12,8% e il 36,4% sul biodiesel importato dalla Cina, che entreranno in vigore ufficialmente il 16 agosto. Lo ha confermato all'ANSA un portavoce dell'esecutivo europeo, dopo che a fine 2023 Bruxelles aveva avviato un'indagine anti-dumping in risposta alla denuncia dei produttori di biodiesel dell'Ue secondo cui le importazioni da Pechino arrivano in Ue con prezzi artificialmente bassi. Terminata l'indagine, Bruxelles ha concluso che è necessario imporre dazi compensativi per proteggere le industrie. Le misure annunciate saranno dunque in vigore tra quattro settimane. Nel documento pubblicato dalla Commissione europea, viene indicata l'intenzione di imporre dazi del 12,8% per il gruppo EcoCeres, del 36,4% per il gruppo Jiaao, del 25,4% per il gruppo Zhuoyue. Altri produttori che hanno collaborato all'indagine saranno soggetti a un dazio del 23,7%, mentre tutte le altre società che non hanno collaborato del 36,4%. Approfondiamo il tema con Giuliano Noci, Professore ordinario in Ingegneria Economico-Gestionale, insegna Strategia & Marketing presso il Politecnico di Milano. Biden si ritira, Kamala Harris favorita per la nominationIl presidente statunitense Joe Biden ha ritirato la sua candidatura per le presidenziali di novembre e ha espresso il suo sostegno alla vice presidente Kamala Harris come candidata. Nella lettera in cui annuncia il ritiro, ha detto che rimarrà in carica fino al termine del proprio mandato a gennaio 2025 e che parlerà alla nazione questa settimana. La decisione è stata presa dopo crescenti pressioni all'interno del partito Democratico, intensificatesi a partire dal deludente dibattito televisivo del 27 giugno contro l'avversario repubblicano Donald Trump. L'ultimo a chiedere il ritiro è stato il senatore della Virginia Occidentale, Joe Manchin, che oggi ha espresso il proprio appoggio a Harris dopo alcune voci che sostenevano che stesse valutando di partecipare alla corsa presidenziale. Biden è il primo presidente in carica dopo Lyndon Johnson nel 1968 a ritirarsi da una possibile rielezione (aveva rinunciato alla rielezione viste le grandi contestazioni causate dalla guerra in Vietnam, i Democratici avevano vissuto una convention molto turbolenta caratterizzata anche da proteste e scontri per le strade, finendo per scegliere il vice Hubert Humphrey che poi avrebbe perso da Richard Nixon) e quello che ha abbandonato più tardi di tutti. Ora la convention del partito Democratico, che si terrà dal 19 al 22 agosto a Chicago, dovrà scegliere chi candidare attraverso i 4.700 eletti durante le primarie. Harris è la favorita e molti dem l'hanno appoggiata, inclusi Hillary e Bill Clinton (Nyt), ma vari importanti membri del partito, tra cui l'ex presidente Barack Obama e l'ex Speaker della Camera Nancy Pelosi, non si sono espressi ancora espressi. Harris, che ha ottenuto il sostegno anche di alcuni dei maggiori donatori democratici e ha raccolto nella notte circa 50 milioni di dollari, ha promesso di unire il partito e il Paese e ha già iniziato a chiamare i delegati per assicurarsi il loro supporto. Ne parliamo con Alessandro Plateroti, nuovo Direttore di NewsMondo.it.

Winston
96 - Il turismo democratico

Winston

Play Episode Listen Later Jul 14, 2024 5:49


In ogni libro, film, canzone, serie tv, opera d’arte, c’è sempre la scintilla di un’idea. Winston, come l’eroe di 1984 di George Orwell, vuole trovarla e raccontarla, anche solo per uno spunto, per cinque giorni alla settimana per circa quattro minuti. Dal lunedì al venerdì. Un podcast di Pierluigi Battista per HuffPost.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Francia al voto. Il blocco repubblicano e democratico ostacola la corsa di Marine Le Pen | 06/07/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 6, 2024 1:45


A cura di Daniele Biacchessi Quello che sembrava al primo turno delle elezioni francesi un vero plebiscito di Le Pen e del suo  candidato premier Bardella, si trasforma in una vittoria senza una maggioranza assoluta di 289 seggi, neppure sarebbe raggiunta la soglia politica di 270 seggi che la destra considera il minimo per poter governare. Alla vigilia del secondo turno, le stime degli analisti dicono che il patto di desistenza messo in campo dal premier Macron e dalle sinistre  ha funzionato, almeno sulla carta.  Le previsioni degli ultimi sondaggi  Se non ci saranno sorprese dell'elettorato incerto, cioè non influenzato dalle indicazioni dei partitii, la valanga di destra non ci sarà. Verrà confermata in testa delle preferenze dei francesi, ma non come molti analisti avevano prospettato. In particolare, da ciò che si vede dalle previsioni, la coalizione guidata da Le Pen dovrebbe incassare tra i 210 e i 240 seggi, il Nuovo Fronte popolare da 170 e 200, i macronisti di Ensemble e suoi alleati da 95 a 125, gli storici Repubblicani da 25 a 45. L'argine del blocco democratico e repubblicano è riuscito a bloccare l'avanzata nera, ma la Francia che si sveglierà lunedì mattina potrebbe sprofondare nel caos dell'ingovernabilità.    ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Francia al voto. Il blocco repubblicano e democratico ostacola la corsa di Marine Le Pen | 06/07/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 6, 2024 1:45


A cura di Daniele Biacchessi Quello che sembrava al primo turno delle elezioni francesi un vero plebiscito di Le Pen e del suo  candidato premier Bardella, si trasforma in una vittoria senza una maggioranza assoluta di 289 seggi, neppure sarebbe raggiunta la soglia politica di 270 seggi che la destra considera il minimo per poter governare. Alla vigilia del secondo turno, le stime degli analisti dicono che il patto di desistenza messo in campo dal premier Macron e dalle sinistre  ha funzionato, almeno sulla carta.  Le previsioni degli ultimi sondaggi  Se non ci saranno sorprese dell'elettorato incerto, cioè non influenzato dalle indicazioni dei partitii, la valanga di destra non ci sarà. Verrà confermata in testa delle preferenze dei francesi, ma non come molti analisti avevano prospettato. In particolare, da ciò che si vede dalle previsioni, la coalizione guidata da Le Pen dovrebbe incassare tra i 210 e i 240 seggi, il Nuovo Fronte popolare da 170 e 200, i macronisti di Ensemble e suoi alleati da 95 a 125, gli storici Repubblicani da 25 a 45. L'argine del blocco democratico e repubblicano è riuscito a bloccare l'avanzata nera, ma la Francia che si sveglierà lunedì mattina potrebbe sprofondare nel caos dell'ingovernabilità.    ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
In Francia, si forma il blocco democratico e repubblicano contro le destre | 02/07/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 2, 2024 2:12


A cura di Daniele Biacchessi A pochi giorni dal ballottaggio di domenica 7 luglio, in Francia si forma il blocco democratico e repubblicano contro le destre voluto dal presidente Emmanuel Macron e dalle sinistre.  «Non un voto deve andare al Rassemblement National», ha annunciato il premier uscente Gabriel Attal, aprendo a negoziati per accordi di desistenza con la sinistra. L'obiettivo è quello di sottrarre circoscrizioni, seggi, e rendere così irraggiungibile la soglia di 289 deputati con cui Marine Le Pen avrebbe la maggioranza assoluta per governare. Ma all'interno dell'esecutivo ancora in carica molti ministri non sono d'accordo con Macron.  «Tutto è da ricostruire, sono pronto», dice l'ex premier Edouard Philippe che rifiuta l'accordo con France Insoumise di Mélenchon.  Sulla stessa linea il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire. «Per me la France Insoumise è un pericolo per la Nazione quanto il Rassemblement National è un pericolo per la République», dice Le Maire.  La desistenza di Macron è invece a geometria variabile. Si decide “caso per caso”. Il capo dello Stato ha chiesto una profilazione dei candidati mélenchonisti, per escludere quelli impresentabili, considerati antisemiti o troppo radicali. Le Pen: pronti a governare anche se in minoranza Marine Le Pen cambia strategia alla vigilia del secondo turno. «Vogliamo la maggioranza assoluta!», aveva detto la notte delle elezioni. Ora si dice pronta a governare anche in minoranza. Le Pen ha dichiarato che governerà anche se  otterrà una maggioranza relativa, ma avrà sufficienti sostegni. Il cambio di marcia delle destre avviene nonostante il candidato premier Jordan Bardella avesse insistito di voler accettare l'incarico soltanto con una maggioranza assoluta che gli permettesse di realizzare il cambiamento nel Paese.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
In Francia, si forma il blocco democratico e repubblicano contro le destre | 02/07/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 2, 2024 2:12


A cura di Daniele Biacchessi A pochi giorni dal ballottaggio di domenica 7 luglio, in Francia si forma il blocco democratico e repubblicano contro le destre voluto dal presidente Emmanuel Macron e dalle sinistre.  «Non un voto deve andare al Rassemblement National», ha annunciato il premier uscente Gabriel Attal, aprendo a negoziati per accordi di desistenza con la sinistra. L'obiettivo è quello di sottrarre circoscrizioni, seggi, e rendere così irraggiungibile la soglia di 289 deputati con cui Marine Le Pen avrebbe la maggioranza assoluta per governare. Ma all'interno dell'esecutivo ancora in carica molti ministri non sono d'accordo con Macron.  «Tutto è da ricostruire, sono pronto», dice l'ex premier Edouard Philippe che rifiuta l'accordo con France Insoumise di Mélenchon.  Sulla stessa linea il ministro dell'Economia, Bruno Le Maire. «Per me la France Insoumise è un pericolo per la Nazione quanto il Rassemblement National è un pericolo per la République», dice Le Maire.  La desistenza di Macron è invece a geometria variabile. Si decide “caso per caso”. Il capo dello Stato ha chiesto una profilazione dei candidati mélenchonisti, per escludere quelli impresentabili, considerati antisemiti o troppo radicali. Le Pen: pronti a governare anche se in minoranza Marine Le Pen cambia strategia alla vigilia del secondo turno. «Vogliamo la maggioranza assoluta!», aveva detto la notte delle elezioni. Ora si dice pronta a governare anche in minoranza. Le Pen ha dichiarato che governerà anche se  otterrà una maggioranza relativa, ma avrà sufficienti sostegni. Il cambio di marcia delle destre avviene nonostante il candidato premier Jordan Bardella avesse insistito di voler accettare l'incarico soltanto con una maggioranza assoluta che gli permettesse di realizzare il cambiamento nel Paese.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

The Essential
Sarà ancora Biden il candidato democratico alla Casa Bianca? Strade spianate per Ursula von der Leyen

The Essential

Play Episode Listen Later Jun 29, 2024 8:17


Sarà ancora Biden il candidato democratico alla Casa Bianca? Strade spianate per Ursula von der Leyen Ascolta il primo episodio di Altre Storie Americane, il podcast in cui Mario Calabresi e Marco Bardazzi seguiranno le elezioni presidenziali 2024 con un viaggio nell'America che deve scegliere il prossimo presidente. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Storia in Podcast
Lyndon Baines Johnson - Seconda parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 24, 2024 33:11


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Questo podcast è dedicato al 36° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Lyndon Baines Johnson, in carica dal 1963 al 1969. Johnson è un presidente poco conosciuto ai più e chi ancora lo ricorda tende ad averne un'immagine negativa, sia perché lo paragona sfavorevolmente al suo predecessore, il ‘mitizzato' John F. Kennedy, sia perché lo associa immancabilmente all'azione di politica estera più criticata e controversa nella storia americana della seconda metà del Novecento, la guerra in Vietnam. In questo episodio tenteremo di capire se davvero LBJ sia stato un passo indietro rispetto a JFK e se non ci sia molto di più della guerra nel Sudest asiatico che ne abbia definito la presidenza. Lyndon B Johnson nasce a Stonewall in Texas, il 27 agosto 1908, da una famiglia impoverita in una terra povera. Anche se infine riuscì a costruirsi un'istruzione di buon livello, Johnson dovette alternare studi e lavoro e conquistarsi con fatica l'opportunità di entrare in politica. Quando lo farà, lo farà come Democratico e presto si convertirà in un convinto New Dealer, fedelissimo di FDR, che resterà credo per tutta la sua vita il suo principale punto di riferimento. LBJ diventa membro della Camera dei Rappresentanti nel 1937 e vi resta fino al 1949, In mezzo c'è un breve intermezzo nel quale partecipa alla guerra, dove mostra coraggio quando l'aereo sul quale è a bordo viene attaccato dai giapponesi; l'episodio resta però isolato e LBJ non ha niente di paragonabile a Kennedy in termini di gloria militare. Nel 1949 finalmente coronerà l'ambizione di diventare senatore. Tra '49 e '60, quando Kennedy lo scelse come candidato vice-presidenziale, Johnson diventò probabilmente il politico più influente di Washington. Dopo quasi tre anni di difficile convivenza con l'entourage di JFK come vice-presidente di quest'ultimo, Johnson assume la massima carica esecutiva in seguito all'assassinio di Kennedy, a Dallas, nel novembre 1963. Comincia così una presidenza lunga poco più di sei anni in cui l'Amministrazione sarà molto attiva tanto sul fronte internazionale quanto (e forse soprattutto) su quello interno.  A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Storia in Podcast
Lyndon Baines Johnson - Prima parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 24, 2024 40:09


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Questo podcast è dedicato al 36° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Lyndon Baines Johnson, in carica dal 1963 al 1969. Johnson è un presidente poco conosciuto ai più e chi ancora lo ricorda tende ad averne un'immagine negativa, sia perché lo paragona sfavorevolmente al suo predecessore, il ‘mitizzato' John F. Kennedy, sia perché lo associa immancabilmente all'azione di politica estera più criticata e controversa nella storia americana della seconda metà del Novecento, la guerra in Vietnam. In questo episodio tenteremo di capire se davvero LBJ sia stato un passo indietro rispetto a JFK e se non ci sia molto di più della guerra nel Sudest asiatico che ne abbia definito la presidenza. Lyndon B Johnson nasce a Stonewall in Texas, il 27 agosto 1908, da una famiglia impoverita in una terra povera. Anche se infine riuscì a costruirsi un'istruzione di buon livello, Johnson dovette alternare studi e lavoro e conquistarsi con fatica l'opportunità di entrare in politica. Quando lo farà, lo farà come Democratico e presto si convertirà in un convinto New Dealer, fedelissimo di FDR, che resterà credo per tutta la sua vita il suo principale punto di riferimento. LBJ diventa membro della Camera dei Rappresentanti nel 1937 e vi resta fino al 1949, In mezzo c'è un breve intermezzo nel quale partecipa alla guerra, dove mostra coraggio quando l'aereo sul quale è a bordo viene attaccato dai giapponesi; l'episodio resta però isolato e LBJ non ha niente di paragonabile a Kennedy in termini di gloria militare. Nel 1949 finalmente coronerà l'ambizione di diventare senatore. Tra '49 e '60, quando Kennedy lo scelse come candidato vice-presidenziale, Johnson diventò probabilmente il politico più influente di Washington. Dopo quasi tre anni di difficile convivenza con l'entourage di JFK come vice-presidente di quest'ultimo, Johnson assume la massima carica esecutiva in seguito all'assassinio di Kennedy, a Dallas, nel novembre 1963. Comincia così una presidenza lunga poco più di sei anni in cui l'Amministrazione sarà molto attiva tanto sul fronte internazionale quanto (e forse soprattutto) su quello interno.  A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ----------- Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Storia in Podcast
Lyndon Baines Johnson - Terza parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Jun 24, 2024 33:18


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi. Questo podcast è dedicato al 36° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Lyndon Baines Johnson, in carica dal 1963 al 1969. Johnson è un presidente poco conosciuto ai più e chi ancora lo ricorda tende ad averne un'immagine negativa, sia perché lo paragona sfavorevolmente al suo predecessore, il ‘mitizzato' John F. Kennedy, sia perché lo associa immancabilmente all'azione di politica estera più criticata e controversa nella storia americana della seconda metà del Novecento, la guerra in Vietnam. In questo episodio tenteremo di capire se davvero LBJ sia stato un passo indietro rispetto a JFK e se non ci sia molto di più della guerra nel Sudest asiatico che ne abbia definito la presidenza. Lyndon B Johnson nasce a Stonewall in Texas, il 27 agosto 1908, da una famiglia impoverita in una terra povera. Anche se infine riuscì a costruirsi un'istruzione di buon livello, Johnson dovette alternare studi e lavoro e conquistarsi con fatica l'opportunità di entrare in politica. Quando lo farà, lo farà come Democratico e presto si convertirà in un convinto New Dealer, fedelissimo di FDR, che resterà credo per tutta la sua vita il suo principale punto di riferimento. LBJ diventa membro della Camera dei Rappresentanti nel 1937 e vi resta fino al 1949, In mezzo c'è un breve intermezzo nel quale partecipa alla guerra, dove mostra coraggio quando l'aereo sul quale è a bordo viene attaccato dai giapponesi; l'episodio resta però isolato e LBJ non ha niente di paragonabile a Kennedy in termini di gloria militare. Nel 1949 finalmente coronerà l'ambizione di diventare senatore. Tra '49 e '60, quando Kennedy lo scelse come candidato vice-presidenziale, Johnson diventò probabilmente il politico più influente di Washington. Dopo quasi tre anni di difficile convivenza con l'entourage di JFK come vice-presidente di quest'ultimo, Johnson assume la massima carica esecutiva in seguito all'assassinio di Kennedy, a Dallas, nel novembre 1963. Comincia così una presidenza lunga poco più di sei anni in cui l'Amministrazione sarà molto attiva tanto sul fronte internazionale quanto (e forse soprattutto) su quello interno.  A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina. https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi ------------ Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify https://open.spotify.com/show/293C5TZniMOgqHdBLSTaRc ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427. Siamo in tutte le edicole... ma anche qui: - Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/ - Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare) - YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo - Twitter: https://twitter.com/focusstoria - Sito: https://www.focus.it/cultura Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Gli speciali di Radio Popolare
Speciale 100 anni fa il discorso di Matteoti in Parlamento

Gli speciali di Radio Popolare

Play Episode Listen Later May 25, 2024 27:49


A cura di Anna Bredice. Il 30 maggio 1924 Giacomo Matteotti prese la parola in Parlamento per denunciare i brogli, i metodi squadristi e il clima di violenza in cui si svolsero le elezioni quell'anno. Matteotti era il socialista e l'antifascista più temuto e odiato da Mussolini per la sua attività instancabile di oppositore del fascismo, nelle sue terre, nel Polesine, e in Parlamento, per le sue denunce del malaffare del governo fascista e delle violenze continue nei confronti dei sindacalisti e oppositori politici. Pochi giorni dopo quel discorso, Matteotti venne assassinato dai fascisti, rapito davanti alla sua casa sul lungotevere di Roma e ucciso subito. Il suo corpo verrà ritrovato alcune settimane dopo nelle campagne laziali, ma già il giorno dopo il suo rapimento, non vedendolo più in Parlamento, i deputati dell'opposizione capirono che Matteotti era stato ucciso per ordine di Mussolini. Il 30 maggio, nel centenario del suo omicidio, in Parlamento si svolgerà la commemorazione di Giacomo Matteotti, sarà presente anche il Capo dello Stato. Con Mauro Canali, storico, docente di storia contemporanea, autore del libro "Il delitto Matteotti". Rossella Pace, storica, segretaria generale della Fondazione Giacomo Matteotti, autrice di libri sulle donne liberali nella Resistenza. Antonio Tedesco, direttore scientifico della Fondazione Pietro Nenni, autore della biografia della figlia di Nenni, Vittoria. Vittorio Zincone, giornalista, autore del libro Matteotti, dieci vite. Federico Fornaro, storico e deputato del partito Democratico, autore del libro Giacomo Matteotti l'Italia migliore

TriangoloNerdAngolo Podcast
Helldivers 2 ! Un Videogame " democratico" ! Ep - 206

TriangoloNerdAngolo Podcast

Play Episode Listen Later Apr 22, 2024 36:38


Helldivers 2 arriva sulle nostre ps5 e steam deck per riscrivere il concetto di frenesia! un titolo pazzesco che ci sta facendo rivivere le vibes da TPS come ai vecchi tempi! Novità ! è arrivata la nostra maglietta/felpa/tazza ! sostienici e alza il volume !! https://shop-triangolare.hoplix.shop/ Benvenuto al Triangolo Nerdangolo, il podcast sui videogiochi condotto da Alessandro, Lorenzo e Luca tre amici uniti nella nerdzone sotto la bandiera del gaming. Se ami i video games, la tecnologia e la cultura pop sei nel posto giusto. Un nuovo episodio ogni lunedì mattina alle 06:00, ti aspettiamo! I nostri contatti: www.flowcode.com/page/triangolonerdangolo. PS. Usalo anche se vuoi offrici un caffè ;) --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/triangolonerdangolo/message

Chiedi alla Pini
Parliamo di Bibbiano?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Apr 15, 2024 11:08


A cinque anni di distanza iniziano ad arrivare le prime sentenze di un caso che è stato la dimostrazione di quanto si possa cadere in basso nel dibattito politico.

Notizie a colazione
Mer 3 apr | La Lombardia assume infermieri dal Sudamerica; oltre un terzo dei Paesi al mondo non è democratico; come funzionano le mozioni di sfiducia ai ministri

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Apr 3, 2024 18:18


Oggi parliamo della a Lombardia che assume infermieri dal Sudamerica, del fatto che oltre un terzo dei Paesi al mondo non è democratico e di come funzionano le mozioni di sfiducia ai ministri. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Storia in Podcast
Thomas Woodrow Wilson - Prima parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Apr 1, 2024 27:29


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Quinta puntata dedicata a Thomas Woodrow Wilson, 28° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Woodrow Wilson, che governò per due mandati dal 1913 al 1921. Nato a Staunton, in Virginia, il 28 dicembre 1856, Wilson viene da una famiglia ricca che gli garantisce un'istruzione di prim'ordine, è anche il primo politico del Sud a entrare alla Casa Bianca dal 1848 e solo il secondo Democratico a essere eletto dal 1860. Wilson è membro di un Partito Democratico che sta assumendo in modo più marcato le caratteristiche ideologiche che lo definiscono oggi: è cioè un partito progressista. Allo stesso tempo, è ancora un partito profondissimamente legato al Sud (e lo resterà fino agli anni Settanta) e al sistema di segregazione.La presidenza Wilson è però famosa non per la sua politica interna ma per quella estera. L'Amministrazione Wilson avviò il processo che portò all'indipendenza delle Filippine, che gli USA avevano acquisito come colonia dopo la guerra contro la Spagna nel 1898, e a un maldestro tentativo di intervento nella Rivoluzione Messicana. Il suo nome è ineluttabilmente legato alla decisione di intervenire a favore dell'Intesa nella Prima Guerra Mondiale e anche più per il progetto di ridefinizione radicale del sistema di relazioni internazionali che Wilson promosse dopo la guerra.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Thomas Woodrow Wilson - Seconda parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Apr 1, 2024 34:34


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Quinta puntata dedicata a Thomas Woodrow Wilson, 28° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Woodrow Wilson, che governò per due mandati dal 1913 al 1921. Nato a Staunton, in Virginia, il 28 dicembre 1856, Wilson viene da una famiglia ricca che gli garantisce un'istruzione di prim'ordine, è anche il primo politico del Sud a entrare alla Casa Bianca dal 1848 e solo il secondo Democratico a essere eletto dal 1860. Wilson è membro di un Partito Democratico che sta assumendo in modo più marcato le caratteristiche ideologiche che lo definiscono oggi: è cioè un partito progressista. Allo stesso tempo, è ancora un partito profondissimamente legato al Sud (e lo resterà fino agli anni Settanta) e al sistema di segregazione.La presidenza Wilson è però famosa non per la sua politica interna ma per quella estera. L'Amministrazione Wilson avviò il processo che portò all'indipendenza delle Filippine, che gli USA avevano acquisito come colonia dopo la guerra contro la Spagna nel 1898, e a un maldestro tentativo di intervento nella Rivoluzione Messicana. Il suo nome è ineluttabilmente legato alla decisione di intervenire a favore dell'Intesa nella Prima Guerra Mondiale e anche più per il progetto di ridefinizione radicale del sistema di relazioni internazionali che Wilson promosse dopo la guerra.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Storia in Podcast
Thomas Woodrow Wilson - Terza parte

Storia in Podcast

Play Episode Listen Later Apr 1, 2024 32:29


Tredici presidenti – la vita, l'azione di governo, l'impatto che hanno avuto sull'America (e oltre) – raccontati in forma di una chiacchierata – non sempre seria. A fare le domande, Riccardo Alcaro, coordinatore delle ricerche dell'Istituto Affari Internazionali. Chi risponde è Mario Del Pero, illustre americanista e Professore di Storia Internazionale presso SciencesPo a Parigi.Quinta puntata dedicata a Thomas Woodrow Wilson, 28° presidente degli Stati Uniti, il Democratico Woodrow Wilson, che governò per due mandati dal 1913 al 1921. Nato a Staunton, in Virginia, il 28 dicembre 1856, Wilson viene da una famiglia ricca che gli garantisce un'istruzione di prim'ordine, è anche il primo politico del Sud a entrare alla Casa Bianca dal 1848 e solo il secondo Democratico a essere eletto dal 1860. Wilson è membro di un Partito Democratico che sta assumendo in modo più marcato le caratteristiche ideologiche che lo definiscono oggi: è cioè un partito progressista. Allo stesso tempo, è ancora un partito profondissimamente legato al Sud (e lo resterà fino agli anni Settanta) e al sistema di segregazione.La presidenza Wilson è però famosa non per la sua politica interna ma per quella estera. L'Amministrazione Wilson avviò il processo che portò all'indipendenza delle Filippine, che gli USA avevano acquisito come colonia dopo la guerra contro la Spagna nel 1898, e a un maldestro tentativo di intervento nella Rivoluzione Messicana. Il suo nome è ineluttabilmente legato alla decisione di intervenire a favore dell'Intesa nella Prima Guerra Mondiale e anche più per il progetto di ridefinizione radicale del sistema di relazioni internazionali che Wilson promosse dopo la guerra.A cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.https://storiainpodcast.focus.it - Canale Personaggi------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- YouTube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura

Henry: USA 2024
Episodio 6: Ucraina

Henry: USA 2024

Play Episode Listen Later Mar 21, 2024 12:24


La crisi ucraina è sempre più ingombrante sullo sfondo della corsa alla Casa Bianca.Archiviata ormai anche formalmente la pratica delle primarie, confermando Donald Trump e Joe Biden quali candidati ufficiali alle prossime elezioni americane, gli establishment dei partiti Repubblicano e Democratico si interrogano su quale sia il punto di rottura e l'exit strategy per l'Occidente dalla guerra in Ucraina. Mentre Macron non esclude l'invio di truppe NATO a supporto di Kiev, le posizioni ufficiali dei due candidati alla Casa Bianca, Trump e Biden, non sono mai apparse così distanti tra loro, ma nei fatti rischiano di ritrovarsi in una convergenza sorprendente.L'influenza della propaganda russa, gli impatti sull'opinione pubblica americana e, naturalmente, l'approccio dei partiti e dei candidati alla guerra in Ucraina avranno profonde influenze sulle elezioni presidenziali americane e sul mondo che vivremo a partire dal 5 novembre 2024.

Radio Unint
ERGO: LE ELEZIONI CHE INFLUENZANO IL MONDO

Radio Unint

Play Episode Listen Later Mar 14, 2024 20:01


Tra i vari appuntamenti elettorali previsti per il 2024, il 5 novembre gli elettori americani saranno chiamati alle urne per eleggere il proprio leader. Si tratta della 60° edizione delle elezioni presidenziali americane che sono in assoluto le elezioni più importanti e seguite al mondo poiché hanno il potenziale di cambiare e influenzare le dinamiche globali. Proprio come era accaduto nel 2020, la sfida sarà tra l'attuale presidente Joe Biden e l'ex presidente Donald Trump.  Nella quarta puntata di Ergo, Alessandro, Ludovica e Marco illustreranno tutto ciò che c'è da sapere sulle elezioni. Innanzitutto ci spiegheranno il meccanismo di funzionamento delle elezioni così come le differenze tra i due partiti politici: quello Repubblicano e quello Democratico. Infine, tenteranno di delineare le implicazioni che potranno derivare, a livello mondiale, dalla vittoria di ciascuno dei due candidati.   - - - Iniziativa autonoma degli studenti UNINT che si avvale del finanziamento dell'Università degli Studi internazionali di Roma.

Il Mondo
Il turbolento percorso democratico della Polonia. Prove di liberazione maschile.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Feb 12, 2024 28:11


Lo scontro istituzionale tra il presidente di destra e la nuova amministrazione filoeuropea sta rendendo molto difficile il ritorno della Polonia verso un sistema pienamente democratico. Tre mesi fa il femminicidio di Giulia Cecchettin segnava una frattura nella percezione pubblica della violenza di genere che ha spinto molti uomini a riflettere sul loro ruolo. CONLorenzo Berardi, giornalista, da Varsavia Stefano Ciccone, cofondatore di Maschile pluralePolonia: https://www.youtube.com/watch?v=zmkqDTgURbMGino Cecchettin: https://www.youtube.com/watch?v=sg-QU5wG2LcArticolo: Michael Marshall, Cos'è davvero la dieta mediterraneahttps://www.internazionale.it/magazine/michael-marshall/2024/02/08/cos-e-davvero-la-dieta-mediterraneaLibro della settimana: Émilie Clarke, Violetta e gli occhiali magici, FatatracSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.

Storie di Geopolitica
Israele può essere definito uno stato democratico?

Storie di Geopolitica

Play Episode Listen Later Jan 29, 2024 14:04


INSTANT GEOPOLITICA, il mio nuovissimo libro sulla Geopolitica: https://amzn.to/40RLZsiPROGETTO KIRGHIZISTAN: https://donorbox.org/reportage-kirghizistan-nova-lectioTesto e ricerca di Paolo ArigottiRevisione di Jacopo TurcoFonti:freedomhouse.org/country/israelwww.limesonline.com/cartaceo/non-e-un-paese-per-arabiwww.ispionline.it/it/pubblicazione/israele-i-rischi-della-nuova-legge-sullo-stato-nazione-21068www.limesonline.com/israele-contro-israele-di-chi-e-lo-stato-ebraico/131846www.rsi.ch/info/mondo/Luci-e-ombre-su-Israele-%E2%80%9Cunica-democrazia-del-Medio-Oriente%E2%80%9D--1995918.htmlwww.limesonline.com/cartaceo/la-memoria-della-shoah-e-il-pilastro-dellidentita-di-ebrei-e-israelianiwww.micromega.net/la-caduta-della-democrazia-in-israele-e-leffetto-domino/www.limesonline.com/israele-riforma-giustizia-netanyahu-autolesionismo/133201theintercept.com/2019/09/19/israel-democracy-or-apartheid/www.limesonline.com/cartaceo/israele-puo-essere-ebraico-e-democraticowww.geopolitica.info/israeli-palestinian-conflict-interview-with-fritz-froehlich-development-and-humanitarian-consultant/www.journalofdemocracy.org/articles/why-israeli-democracy-is-in-crisis/www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/01/01/corte-suprema-annulla-elemento-chiave-riforma-netanyahu_aaa080b2-b256-4000-a340-c914be58a526.htmlwww.aljazeera.com/opinions/2022/10/31/israels-farcical-elections-and-fictional-democracywww.aljazeera.com/opinions/2023/2/22/the-problem-with-israels-so-called-crisis-of-democracywww.mimesis-scenari.it/2022/10/07/una-mappa-per-la-democrazia-robert-dahl-e-lidea-di-pluralismo/www.limesonline.com/cartaceo/israele-puo-essere-ebraico-e-democraticowww.amnesty.it/apartheid-israeliano-contro-i-palestinesi-un-crudele-sistema-di-dominazione-e-un-crimine-contro-lumanita/news.un.org/en/story/2023/11/1143432main.knesset.gov.il/EN/activity/documents/BasicLawsPDF/BasicLawNationState.pdfwww.ispionline.it/it/pubblicazione/israele-i-rischi-della-nuova-legge-sullo-stato-nazione-21068www.timesofisrael.com/court-set-for-fateful-reasonableness-law-hearing-as-constitutional-showdown-looms/www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/01/01/corte-suprema-annulla-elemento-chiave-riforma-netanyahu_aaa080b2-b256-4000-a340-c914be58a526.htmlZ. Klein, «Former ADL director says he won't support non-democratic Israel – exclusive», jpost.com, 1/12/2022.H. Arendt, «To Save the Jewish Homeland: There is Still Time», foreignaffairs.com, maggio 1948 Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

Chiedi alla Pini
Come funziona la comunicazione del Pd?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Jan 15, 2024 11:22


Una domanda che prima o poi ci siamo fatti tutti riguarda il funzionamento e la gestione della comunicazione del Partito Democratico: chi decide cosa si pubblica e soprattutto perché? La risposta è più complessa di quello che si pensi.

24 Mattino - Le interviste
Quale futuro per la sanità pubblica

24 Mattino - Le interviste

Play Episode Listen Later Dec 5, 2023


Giornata di sciopero nazionale dei medici, dirigenti sanitari e degli infermieri. Le retribuzioni, la depenalizzazione dell’atto medico e la cancellazione dei tagli alle pensioni tra le motivazioni della protesta.Ne parliamo con Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e Sandra Zampa, senatrice del partito Democratico ed ex sottosegretaria alla Salute.

Chiedi alla Pini
Come sta il Pd?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Sep 11, 2023 11:27


La prima battaglia che il Partito Democratico guidato da Elly Schlein ha deciso di portare avanti in questa legislatura è stata quella sul salario minimo. La campagna sta andando politicamente bene e ha riportato tra i banchetti di raccolta firme e i tavoli delle feste de l'Unità un argomento concreto e sentito su cui dibattere e fare opposizione al governo Meloni.

Il Truffone
IT243: L’insopportabile anacronismo del democratico

Il Truffone

Play Episode Listen Later Aug 9, 2023 27:54


Ancora oggi chi guida le proteste popolari si appella alla democrazia e alla necessità di ristabilire i principi democratici quale soluzione ai problemi dei tempi correnti. Insomma si chiede più Stato per risolvere i problemi causati dallo Stato stesso. Un corto circuito mentale davvero insopportabile. Ecco qualche pensiero e riflessione stimolata da libri come Oltre...

Chiedi alla Pini
Cos'è una scissione?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Apr 17, 2023 11:27


All'interno dei partiti litigi e rancori sono all'ordine del giorno ma a volte basta un messaggio, una dichiarazione o un'intervista a trasformare un piccolo sassolino in una valanga. E così i piccoli rancori personali diventano questioni politiche così divisive da rendere impossibile la riappacificazione tra le parti. Solitamente c'è un segnale che prelude alla scissione: la creazione della chat di WhatsApp...

Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Novità in Costa Smeralda, cibo democratico, il mercato di orologi e opere d'arte nel 2022

Start - Le notizie del Sole 24 Ore

Play Episode Listen Later Apr 16, 2023 8:11


Fra nuovi hotel e importanti investimenti la Costa Smeralda si prepara a un'estate da record e molto lunga. Nella versione Weekend di Start parliamo anche della prima edizione della Giornata della Ristorazione e di come sono andati nel 2022 gli acquisti di orologi e di opere d'arte. Con due appuntamenti da non perdere per la prossima settimana.

ANSA Voice Daily
Polis - La squadra di Elly Schlein prende forma, eletti i capigruppo (di Anna Laura Bussa)

ANSA Voice Daily

Play Episode Listen Later Mar 28, 2023 6:23


Il punto con i presidenti dei deputati Chiara Braga e dei senatori Francesco Boccia.

Chiedi alla Pini
Quali sono gli organi del Pd?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Mar 13, 2023 11:40


Spesso nel dibattito politico sentiamo parlare degli organi del Partito Democratico: l'Assemblea nazionale, il Presidente, la Direzione nazionale, la Segreteria. In questa puntata capiremo meglio le dinamiche, il peso specifico e da chi sono composte queste componenti essenziali nella vita democratica interna del partito.

il posto delle parole
Paolo Lucà "Infernòt" FolkClub

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Feb 24, 2023 10:52


Paolo Lucà"Infernòt"Viaggio nella musica Folk Un documentario di Elia Romanelli Italia 2022, 63 min in anteprima assoluta SEEYOUSOUND INTERNATIONAL MUSIC FILM FESTIVAL Sabato 25 febbraio 2023 Torino. Cinema Massimo, Sala 1 – ore 18 con la performance di Alessia Tondo e Davide D'Ambrogio Anteprima assoluta al Seeyousound International Music Film Festival di Infernòt – Viaggio nella musica Folk di Elia Romanelli, un lavoro lungo e appassionato, un documentario in cui si intrecciano la storia della musica folk italiana e la storia di un luogo nel quale questo genere e i suoi autori, da più di trent'anni, si incontrano. Il luogo è il FolkClub, l'”Infernòt”, una stanza sotterranea e quindi oscura, che fu cantina e poi rifugio antiaereo, di nuovo cantina e ancora club. Qui, in un piccolo palcoscenico nel centro di Torino, si definisce un genere e, suonandolo, gli si dà un passato e un presente. Tra le parole di chi ne conosce la teoria, le radici, e le note di chi ha il giusto coraggio di portare strumenti e voci antiche in un futuro ancora da scoprire. Un documentario che svela come Torino sia da quasi quarant'anni un cuore pulsante della musica folk italiana, che proprio in quella cave converge, fino a diventare un centro di riferimento con un peso specifico, dove nel tempo comincia a gravitare anche il folk europeo e quello mondiale. Una storia che non si poteva non raccontare e che mette insieme l'etnomusicologia degli anni ‘50, i grandi scrittori e teatranti del secolo scorso (Calvino, Fortini, Fo) e dei ragazzi passionali, poi uomini, che rifondarono il folk, proprio a Torino, attraverso i temi sociali contemporanei. Fra le voci di artisti diversi, ma accomunati da una medesima incontaminata passione come, fra gli altri, Davide Ambrogio, Fausto Amodei, Eugenio Bennato, Simone Bottasso, Vinicio Capossela, Eugenio Finardi, Lucilla Galeazzi, Martin Hayes, Elena Ledda, Alessio Lega, Sergio Liberovici, Giovanna Marini, Gianluca Petrella, Enrico Rava, Riccardo Tesi e le testimonianze di Michele Straniero e del fondatore Franco Lucà, una figura fondamentale della storia musicale cittadina, il cui appassionato contributo alla diffusione della musica non solo folk in Italia è stato - ed è tutt'ora - determinante. Una domanda all'origine, cercando le radici di questa musica, e una domanda al futuro, cercando di intuire cosa sarà la musica folk nei prossimi decenni ed oltre che il regista Elia Romanelli ha girato con un lavoro di oltre due anni per Studio Liz in coproduzione con lo stesso FolkClub – Centro di Cultura Popolare “Michele L. Straniero”, Scuola Alto Perfezionamento Musicale Saluzzo; Edizioni Nota, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico; Centro Studi Alan Lomax e con il sostegno di Piemonte Doc Film Fund - Fondo regionale per il Documentario. Un percorso di ricerca segnato, più che dalle parole, dalle persone, dalle note, dagli strumenti, dalla musica che arriva al FolkClub di Torino per poi risparpagliarsi nel mondo, ancora una volta nuova, in evoluzione e, contemporaneamente, ancestrale. La presentazione di sabato 25 febbraio alle 18 nella Sala 1 del Cinema Massimo di Torino vedrà la partecipazione in sala del regista e di alcuni protagonisti del film e sarà seguita dalla performance live di Alessia Tondo e Davide D'Ambrogio. Nonostante la giovane età si sono già fatti largo nel variegato mondo del folk internazionale, riscuotendo unanimi plausi e prestigiosi riconoscimenti in Italia e all'estero grazie ai rispettivi progetti originali che, ispirandosi e attingendo a piene mani alle radici della musica popolare dei loro rispettivi luoghi di provenienza, hanno il raro merito di aver saputo dare nuova linfa ad un mondo arcaico e intimo, proiettando verso il futuro stilemi e forme scaturite dal profondo della musica del sud Italia. Con in comune una straordinaria conoscenza della musica tradizionale delle loro origini e una fortissima tensione naturale a rendere la loro proposta artistica attuale e moderna, Alessia e Davide si incontrano per la prima volta sul palco del Seeyousound Festival, su invito diretto di Paolo Lucà e del FolkClub, sul cui palco si sono entrambi esibiti nel corso dell'ultimo anno, dando origine a un set unico, che incrocerà le loro personalità artistiche e le loro sensibilità, in un viaggio tra mondi sonori familiari ma ancora tutti da esplorare, una finestra spalancata sull'avanguardia della musica folk contemporanea. https://folkclub.itIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Chiedi alla Pini
Come funzionano le primarie?

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Play Episode Listen Later Feb 20, 2023 12:20


Ogni congresso del Pd che si rispetti si conclude con le primarie: una tornata elettorale in cui migliaia di cittadini vicini al centrosinistra, iscritti o simpatizzanti, scelgono il segretario del partito. Da sempre sono fronte di dibattito e rappresentano un interessante esperimento politico, nonostante la loro trasposizione dalla versione originale americana sia diventata con il tempo "un'impepata di cozze"...

Chiedi alla Pini
Chi sono i candidati alla segreteria del Pd?

Chiedi alla Pini

Play Episode Listen Later Jan 16, 2023 15:41


Dopo l'ultima sconfitta elettorale e dopo l'annuncio del segretario Enrico Letta di non volersi ricandidare, il Partito Democratico ha ufficialmente aperto la fase congressuale per scegliere il prossimo segretario nazionale. I candidati alla guida del partito sono quattro, due donne e due uomini, e chi meglio di Luca Misculin de Il Post poteva essere in grado di tracciarne storie, curiosità e profili di ispirazione sanremese?

Chiedi alla Pini
Come viene finanziata la politica?

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Play Episode Listen Later Dec 19, 2022 9:59


La politica costa, non è un mistero. Costa stampare i manifesti elettorali, affittare una sala per un'iniziativa, assumere collaboratori, pagare l'affitto e le bollette della sezione del partito locale. Eppure il dibattito italiano sul finanziamento ai partiti ha raggiunto, anno dopo anno, vette di ipocrisia sempre più alte...

Mesa Central - Columnistas
González, Joignant y Mujica por el acuerdo de reformas del socialismo democratico y Apruebo Dignidad a la propuesta del texto constitucional

Mesa Central - Columnistas

Play Episode Listen Later Aug 10, 2022 30:32


En una nueva edición de Mesa Central, Iván Valenzuela conversó con Natalia González, Alfredo Joignant y Kike Mujica sobre las negociaciones que se están llevando a cabo en los partidos políticos del oficialismo para alcanzar un pacto constitucional, en caso de ganar el Apruebo en el plebiscito del 4 de septiembre.

Mesa Central - Columnistas
González, Joignant y Mujica por el acuerdo de reformas del socialismo democratico y Apruebo Dignidad a la propuesta del texto constitucional

Mesa Central - Columnistas

Play Episode Listen Later Aug 10, 2022 30:32


En una nueva edición de Mesa Central, Iván Valenzuela conversó con Natalia González, Alfredo Joignant y Kike Mujica sobre las negociaciones que se están llevando a cabo en los partidos políticos del oficialismo para alcanzar un pacto constitucional, en caso de ganar el Apruebo en el plebiscito del 4 de septiembre.

Storie di Geopolitica
La nazione più ricca (e disperata) dell'Africa: il Congo, quello "Democratico"

Storie di Geopolitica

Play Episode Listen Later Jul 5, 2022 36:27


Episodio dedicato alla storia e la geopolitica della Repubblica Democratica del Congo, con un focus sulla decolonizzazione e la dittatura di Mobutu, senza però tralasciare l'attualità con la tragica scomparsa dell'ambasciatore italiano Attanasio.Il mio nuovo libro "Instant storia contemporanea":Amazon: https://amzn.to/3kK8Z8zlaFeltrinelli: https://bit.ly/InstantStoriaContemporanea_LFIBS: https://bit.ly/InstantStoriaContemporanea_IBSUn ringraziamento enorme al mio collaboratore Paolo Arigotti per la fase di fact checking e scriptaggio dell'episodio. Per informazioni su Paolo:Youtube https://bit.ly/3adusljFacebook.com/paoloarigottiInstagram paolo_arigotti_writerfonti:www.globalgeografia.com/africa/congo_rep.htmwww.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?rep_dem_congo#821archiviodpc.dirittopenaleuomo.org/d/1356-la-corte-penale-internazionale-pronuncia-la-sua-prima-condannawww.ilsecoloxix.it/mondo/2010/04/29/news/congo-capitale-mondiale-dello-stupro-1.33143436www.notiziegeopolitiche.net/r-d-congo-esercito-si-impegna-a-fermare-e-perseguire-stupri-su-donne-e-bambine/st.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-12-11/congo-kabila-proclamato-presidente-212835.shtml?uuid=AaGBpQTEwww.repubblica.it/esteri/2019/01/20/news/congo_la_corte_rigetta_l_appello_felix_tshisekedi_e_il_nuovo_presidente_lo_sfidante_scendete_in_piazza_-217007972/www.lantidiplomatico.it/dettnews-repubblica_democratica_del_congo_un_paese_ricco_di_risorse_devastato_da_colonialismo_e_imperialismo/5871_40559/it.insideover.com/schede/storia/dal-sogno-dellindipendenza-al-golpe-di-mobutu.htmlit.insideover.com/schede/storia/il-congo-di-mobutu-dal-colpo-di-stato-alla-guerra-mondiale-africana.htmlit.insideover.com/schede/storia/guerra-mondiale-dafrica-jihad-e-coltan-la-storia-recente-del-congo.htmlwww.ispionline.it/it/pubblicazione/cuore-ferito-dellafrica-la-crisi-del-congo-20812www.ispionline.it/it/pubblicazione/repubblica-democratica-del-congo-le-risorse-che-fanno-gola-al-mondo-29424www.limesonline.com/congo-africa-cina-usa-terre-rare-minerali-guerre/123714it.insideover.com/economia/geoeconomia-del-congo-un-paese-al-centro-del-mondo-suo-malgrado.htmlwww.agi.it/estero/news/2022-06-11/rapporti-tesi-repubblica-democratica-congo-ruanda-17045145/www.geopolitica.info/la-grande-guerra-africana-dallo-zaire-al-congo/www.ispionline.it/it/pubblicazione/repubblica-democratica-del-congo-sessantanni-di-instabilita-29416www.limesonline.com/cartaceo/la-guerra-mondiale-dei-grandi-laghiwww.agensir.it/mondo/2022/06/16/r-d-congo-il-conflitto-piu-dimenticato-al-mondo-nel-nord-kivu-nuovi-scontri-tra-esercito-e-milizie-acuiscono-le-tensioni-diplomatiche/www.vaticannews.va/it/papa/news/2022-05/papa-francesco-viaggio-congo-sud-sudan-programma-ufficiale.htmlwww.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2022/06/08/belgio-colonialismo-congo-criminiwww.internazionale.it/notizie/ed-ram/2022/03/21/violenze-congo-orientaleit.insideover.com/terrorismo/l-evoluzione-terroristica-dell-adf.htmlilcaffegeopolitico.net/950690/rdc-nuova-offensiva-dei-ribelli-di-m23-nel-kivuwww.repubblica.it/esteri/2021/02/25/news/l_economia_del_ricco_congo_in_stallo_come_ai_tempi_di_leopoldo-289187198/www.internazionale.it/notizie/vincenzo-giardina/2022/02/21/altra-faccia-gomawww.limesonline.com/rdc-congo-ambasciatore-italiano-ucciso/122408it.insideover.com/politica/i-buchi-neri-del-caso-attanasio.htmlwww.rainews.it/articoli/2022/02/caso-attanasio-la-procura-di-roma-chiude-le-indagini-due-dipendenti-onu-a-rischio-processo-78ef2d61-bb18-4499-b806-b352c465345f.htmlwww.internazionale.it/magazine/david-monda/2022/06/16/come-allentare-le-tensioni-nei-grandi-laghiwww.notiziegeopolitiche.net/repubblica-democratica-del-congo-scontri-etnici-e-religiosi-in-nord-kivu-almeno-35-vittime/ilcaffegeopolitico.net/218384/la-fatica-di-costruire-la-pace-nella-repubblica-democratica-del-congo__trashedwww.limesonline.com/cartaceo/le-guerre-invisibili-del-congowww.geopolitica.info/guerra-ucraina-astensione-calcolata-molti-paesi-africani-onu/