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PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Quando viene dicembre...beh, anni fa significava una sola cosa: Disney. Con il Cinema abbiamo già dato per ben due volte e quindi chiudiamo con il viaggio nel viale dei Ricordi Disneyani spostandoci nel piccolo schermo. Nello specifico, ricordando le serie animate che ci hanno tanto divertito e intrattenuto prima dell'avvento dell'oscurantismo. A metà della prima decade degli anni 2000, le serie Disney si stavano già preparando a un'inevitabile crisi e quindi cominciarono a puntare (ancor più di prima) su prodotti legati ai loro film di successo. Ammetto che "Lilo & Stitch" era un film che poteva offrire spunti interessanti per un racconto seriale ma probabilmente non hanno scelto lo spunto migliore.
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Andiamo a scoprire dopo tanta attesa alcune delle verità sui cristalli che colonizzano questo settore. In che modo nascono gli Sprite? Che informazioni contengono i cristalli della sala dei compure della Wrek? Cosa è quel cristallo rosso trovato da Kaleb? E mentre Deria si occupa di trovare risposte, Annica e Kaleb si danno a marachelle adolescenziali. Ammetto di aver amato ogni secondo di quella strana coppia. E voi? Buon Ascolto! Titolo: STARFORGED/Ironsworn Sistema: Powered by the Apocalypse Setting: Retrofuturistico Genere: Sci Fi, Fantascienza, Space Opera
In questo monologo, condivido un aggiornamento personale su come sto e su cosa ho fatto nell'ultimo periodo. Ammetto di sentirmi stanca e di attraversare momenti di sconforto, ma voglio anche raccontarvi come la gratitudine per le cose belle che ho costruito mi aiuta ad affrontare queste difficoltà.Parlo delle relazioni significative che ho sviluppato con altri podcaster, con gli ospiti dei miei episodi e, soprattutto, con voi, il mio meraviglioso pubblico. Ricordando di non dare nulla per scontato e apprezzando ogni singolo supporto, riesco a trovare la forza per superare le sfide quotidiane.Unisciti a me in questo viaggio di gratitudine e resilienza, e scopri come affrontare i momenti no può portare a una crescita personale e professionale.Ascolta ora Sorriso sospeso e fammi sapere cosa ne pensi!------------------------- Io sono Maria Cangiano, ma tu chiamami Fizza...puoi trovarmi su Instagram qui https://www.instagram.com/lafizzapodcaster/ Se vuoi offrirmi un caffè puoi farlo su buymeacoffee: https://www.buymeacoffee.com/mariac.lafizza Tutti i miei link e altri social qui https://linktr.ee/lafizza Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
Ammetto che tra i fotografi visti finora, Turner era quello che conoscevo meno, bellissima scoperta, fotografo innovativo, inedito, rivoluzionario e con una visuale sul colore molto molto particolare. In questa puntata ne scopriremo la storia e le foto.
Ammetto di aver preso spunto per questo episodio dalla serie “5 Compagni di allenamento da evitare” del canale di GCN Italia su Youtube. Lì però si parla di ciclismo.E visto che credo sia giusto ogni tanto applicare la filosofia del “Ruba come un artista”, la mia idea oggi è di riportare e ritarare questo elenco di compagni di allenamento tremendi per chi corre. Sia su strada che su sentiero.Come sempre in queste occasioni, sarà una puntata che non vuole prendersi del tutto sul serio. E quindi, andrò ad estremizzare ed esasperare alcune situazioni. Ma lo so che sotto sotto c'è un po' di verità.----------------------Supporta questo progetto tramite un contributo mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42In alternativa, puoi fare una donazione "una-tantum".PayPal: https://www.paypal.com/paypalme/lorenzomaggianiBuymeacoffee: https://www.buymeacoffee.com/da0a42Acquista il materiale ufficiale del podcast: https://da0a42.home.blog/shop/Iscriviti a "30 giorni da runner": https://da0a42.home.blog/30-giorni-da-runner/Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/Il mio microfono, HyperX Quadcast: https://amzn.to/3bs06wC----------------------Un grazie a tutti i miei sostenitori:Matteo Bombelli, Antonio Palma, George Caldarescu, Dorothea Cuccini, Alessandro Rizzo, Calogero Augusta, Mauro Del Quondam, Claudio Pittarello, Massimo Cabrini, Fabio Perrone, Roberto Callegari, Jim Bilotto, Cristiano Paganoni, Luca Felicetti, Andrea Borsetto, Massimo Ferretti, Bruno Gianeri.----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Seguiamo docilmente la carta di debriefing post giocata e ci scambiamo qualche opinione su come sono andate le cose. Ammetto che raramente abbiamo avuto le voci così piegate dall'emozione. E penso si senta chiaramente :-). Titolo: Alice is Missing Sistema: Specifico Setting: Specifico Genere: Contemporaneo, Triller, Crime
In questo episodio troppo spontaneo vi racconto (ancora ma in modo più approfondito) la storia del mio primo bacio. Avevo 15 anni, questa ragazza per i miei genitori era quasi una strega. Aveva 19 anni anni. Per i fedeli della mia chiesa questa ragazza voleva manipolarmi. Voleva rubarmi il destino. Bho pensandoci forse avevano ragione. Era l'ex del mio migliore amico. Forse voleva usarmi come sacrificio per un incantesimo romantico contro il suo ex. Bho.... Ammetto che ogni tanto questo pensiero mi tormentava. Vabbè, in realtà la parte interessante di questa storia è il ruolo di mia mamma durante questo famoso incontro in stazione. Mia Mamma sapeva tutto. Mia Mamma vede tutto. John ci stai dicendo che tua Mamma è una strega?? Nooooo! Adessoo vi spiego!Mi dispiace essere sparito per un mese intero. Stavo registrando un film. Presto vi racconto tutto!
Per parlarvi di Marrakech devo andare decisamente indietro con i ricordi.Ammetto di far fatica a rimettere totalmente a fuoco ciò che io, Alessio, Giuseppe, Eleonora e ovviamente Bert avevamo visto e fatto in uno dei nostri primissimi BerTour.Ma in fondo un po' di caos mentale credo che possa essere adatto per introdurre la città a cui dedico questa puntata; una città dove non regnano sicuramente ordine e attenzione, ma sensazioni, rumori, profumi (e a volte odori non sempre piacevoli), voci e colori che creano un fortissimo senso di allegria e spontaneità.Non ho magari ricordo preciso dei dettagli di alcuni dei luoghi visitati, ma in compenso ho indelebili alcuni piccoli aneddoti legate alle persone di questa disordinata città.E i sorrisi sinceri dei cuochi più simpatici che probabilmente ho avuto il piacere di incontrare lungo i miei viaggi.Quei sorrisi, dopo oltre dieci anni, invece sono ancora indelebili nella mia mente.Indelebili come i serpenti e le scimmie che io e Alessio avevamo involontariamente avuto modo di conoscere molto, davvero molto, da vicino.Proviamo, quindi, a mettere un po' di ordine in questi ricordi.
"Quando dodici anni fa sono partita per l'Australia, avevo 28 anni e il sogno di vedere il mondo.Viaggiare era sempre stata la mia passione e questo era il mio terzo che affrontavo completamente sola, ma il primo senza un biglietto di ritorno...Non avevo intenzione di restare, ma non volevo restrizioni sul
E proseguiamo con le recensioni di film nuovi, tanto per far mettere un dito in culo a chi sostiene che il sottoscritto veda soltanto vecchie pellicole (che non ci sarebbe poi nulla di male, anzi...). Ammetto che l'ultimo (per ora) capitolo di Scream mi ha sorpreso tantissimo...in positivo. Non ero molto convinto, lo ammetto, credendo che la saga di Ghostface, creata dal compianto maestro Wes, avesse ormai detto tutto. Non avendo apprezzato particolarmente il capitolo quattro, questo Scream 2022 mi sembrava una forzatura ulteriore e invece i registi Bettinelli-Olpin e Gillet hanno dimostrato di possedere ottime idee e una valida sceneggiatura e hanno infine realizzato un'opera che, a mio parere, convince abbastanza pur non avendo ovviamente tantissime novità. Girato e interpretato bene, Scream è in grado di convincere i fan vecchi e nuovi della saga slasher e rispetta tutto il lavoro fatto da Craven negli anni. Ottima colonna sonora come sempre e diverse scene al sangue, condite dal solito humor nero, funzionano ancora e attualizzano egregiamente sia il serial killer con la maschera dell'urlo di Munch ed i nuovi teenagers costretti ad affrontarlo ed aiutati dalle vecchie conoscenze come Sidney Prescott, Gale Weathers e Dewey Riley. Ottimo lavoro davvero e nota di merito in particolare per Jack Quaid che sta dimostrando di essere un ottimo figlio d'arte, in grado però di fare la sua strada, senza necessariamente essere schiavo del proprio cognome.
Sono tornato dopo un po' di pausa al leggere un libro sulla corsa. Ed in particolare, al libro “La fatica più bella. Perché correre cambia la vita”, di Gastone Breccia.Una lettura che si pone a metà tra il romanzo autobiografico e la manualistica. Ci sono tanti consigli o riferimenti storici e tecnici sparsi qua e là in tutte le pagine, su qualsiasi argomento tocchi il mondo del running ed in particolar modo della distanza regina.Breccia parla della propria esperienza di corsa, senza voler per forza porsi come un "manuale sulla maratona", ma provando a raccontare le proprie sensazioni e la propria esperienza, dando così consigli basati su ciò che ha provato lui in primis.Ammetto però di non essere stato sempre al 100% d'accordo con alcune sue opinioni e visioni.Vi racconto tutto in questa puntata!Link Amazon al libro: https://amzn.to/3JGbkLO----------------------Supporta questo progetto tramite un contributo mensile su Patreon: https://www.patreon.com/da0a42In alternativa, puoi fare una donazione "una-tantum".PayPal: https://www.paypal.com/paypalme/lorenzomaggianiBuymeacoffee: https://www.buymeacoffee.com/da0a42Acquista il materiale ufficiale del podcast: https://da0a42.home.blog/shop/Iscriviti a "30 giorni da runner": https://da0a42.home.blog/30-giorni-da-runner/Seguimi!Canale Telegram: https://t.me/da0a42Instagram: https://www.instagram.com/da0a42/Facebook: https://www.facebook.com/da0a42/Profilo Strava: https://www.strava.com/athletes/37970087Club Strava: https://www.strava.com/clubs/da0a42Sito: https://da0a42.home.blogOppure contattami!https://da0a42.home.blog/contatti/Il mio microfono, HyperX Quadcast: https://amzn.to/3bs06wC----------------------Un grazie a tutti i miei sostenitori:Matteo Bombelli, Antonio Palma, George Caldarescu, Dorothea Cuccini, Alessandro Rizzo, Calogero Augusta, Mauro Del Quondam, Claudio Pittarello, Luca Demartino, Massimo Cabrini, Fabio Perrone, Roberto Callegari, Jim Bilotto, Cristiano Paganoni.----------------------Music credits: Feeling of Sunlight by Danosongs - https://danosongs.com
Amo il caldo.E lo amo ancora di più quando nella ridente pianura padana, dove risiedo, iniziano ad arrivare la nebbia e quel pungente freddo umido che tanto bene si infila nelle ossa per restarci mediamente per tutto l'inverno. Quindi, appena Valeriya mi aveva proposto, pochi mesi fa, di andare a vedere Lisbona prima di Natale, la mia risposta era stata più che positiva. In realtà entrambi già da tempo avevamo inserito la capitale del Portogallo tra le mete adatte a una fuga di due/tre giorni, perché ci incuriosivano le attrazioni che aveva da offrire, così come i suoi dintorni. Infatti avevamo pianificato di visitare, oltre a Lisbona, anche Sintra e Cabo da Roca, il punto più a ovest d'Europa.Ah, se andrete a Sintra con l'intenzione di vistare il Palacio Nacional da Pena attraversando a piedi l'immenso parco che lo circonda preparatevi a metterci molto tempo, e a utilizzare abiti adatti. Perché il percorso non è proprio quello che si può definire una rilassante passeggiata in salita.E noi lo avevamo scoperto, a nostre spese, dopo averlo intrapreso. Ammetto che, per un attimo, credevo che giustamente Valeriya decidesse di strozzarmi e lasciare il mio corpo disperso nel parco… e non le avrei dato torto!Ma direi di andare più nel dettaglio del nostro viaggio in Portogallo…
Ci piacerebbe avere un microchip innestato nel nostro cervello capace di collegarsi a un computer e renderci più lucidi, più ricettivi e persino più felici? La strada per realizzarlo potrebbe richiedere il sacrificio di alcune scimmie macaco, vittime dell' esperimento ambizioso che sta portando avanti Neuralink, l'azienda americana di neuro tecnologie fondata da Elon Musk.Accusata di crudeltà verso le scimmie da associazioni animaliste, l'azienda ha ammesso di aver sacrificato otto macachi, dichiarando che, senza questi test su animali, diventerebbe impossibile poi allargare la sperimentazione del loro dispositivo su esseri umani.Il caso Neuralink ci pone dinanzi alla scelta tra il rispetto dei diritti degli esseri più affini ai nostri antichi progenitori, e la possibilità di mettere a punto dispositivi tecnologici fondamentali.Chiediamo ai nostri ascltatori di schierarsi scegliendo tra questi tre atteggiamenti: 1) Sono assolutamente contrario a ogni forma di sperimentazione su animali. E' ora di smettere di considerare questi esseri senzienti subordinati alla specie umana. 2) Ammetto la sperimentazione su animali regolamentata e controllata solamente per farmaci e cure mediche ma non per esperimenti alla Frankenstein 3) Elon Musk è l'uomo che sta anticipando il futuro. Nulla deve fermare un progetto così importante come far colloquiare il nostro cervello con delle macchine
GlocalBiden capitombola e cade mentre sale sulle scalette dell'Air Force One. Ammetto di aver provato compassione per le difficoltà dell'uomo.
«Se io fossi in Parlamento assolutamente non voterei la fiducia» perché «in un Paese democratico l’opposizione serve» mentre «ora invece nessuno la farà. Neanche Meloni, che infatti resta in alleanza con la Lega e Berlusconi». Così l'ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, intervistato da “Cartabianca”, trasmissione condotta da Bianca Berlinguer. Il M5S «sbaglia assolutamente e totalmente» a sostenere il nascente Governo Draghi perché «è un errore grave infilarsi in una roba del genere», ha affermato ancora l'ex parlamentare. «Ci vuole un po’ di memoria e un po’ di coraggio. Ammetto che Draghi è persona autorevole, preparatissima e conosciuta in tutto il mondo. Ma le scelte che ha preso in passato non mi fanno fidare di lui», ha aggiunto. Così come «non mi fido di questo pericolosissimo assembramento parlamentare, con tutti pronti a sostenere questo governo. Cosa hanno in comune Forza Italia, Movimento Cinque stelle, Pd e Lega? Che significa tutti insieme per responsabilità? Responsabilità, per me, vuol dire portare avanti ciascuno le proprie idee. Quando arriva la riforma della prescrizione che faranno i partiti?» ha domandato Di Battista.
Quarto episodio del podcast sciallo, senza impegno e senza una pianificazione precisa di Tito Nicola Drugman. Questo episodio ha come scopo di criticare il sistema capitalista in cui viviamo soffermandosi sul surplus e su come venga usato. Ho intenzione di portare altre critiche del capitalismo in futuro, dedicando ad ogni critica un episodio. Ammetto che potrebbe risultare un discorso difficile da seguire, ho già provato il più possibile a semplificare questa critica, senza dare niente come scontato, ci sarò effettivamente riuscito? Per ulteriori spiegazioni non esitate a contattarmi. Mi scuso per gli errori grammaticali e sintattici, per i problemi del mic e della musica, migliorerò in futuro :) Instagram @tito.par.tito (https://www.instagram.com/tito.par.tito/) Musica: Cold Funk by Kevin MacLeod http://incompetech.com Creative Commons — Attribution 4.0 International — CC BY 4.0 Free Download / Stream: https://bit.ly/cold-funk Music promoted by Audio Library https://youtu.be/Vhd6Kc4TZls --- Back on the Bounce · John Fiddy,David Arch Simply Minimal ℗ 2017 Sonoton / APM Music (https://youtu.be/1wbUgnDf_UM) --- Head Candy - William Rosati ( https://youtu.be/dIdNCNbSgBE ) --- Kwon | Pluckandplay (https:// youtu.be/OjlOeHHDreg) --- Density & Time | Again (https://youtu.be/VxRjv304OyE)
Ciao ragazzi! Bentornati nel mio podcast! Nella puntata di oggi, vi insegnerò i diversi significati e i diversi utilizzi delle parole: “Alla fine”, “Infine” e “Finalmente”. Queste parole possono sembrare simili fra loro, ma in realtà, bisogna fare molta attenzione a come e quando utilizzarle perché possono assumere significati completamente diversi tra loro. Vi trascriverò tutti i significati principali di queste parole nella descrizione, dateci un'occhiata! - Hi guys! Welcome back to my podcast! In today's episode, I'll teach you the different meanings and uses of the words “Alla fine”, “Infine” and “Finalmente”. They may seem similar to each other, but in reality, you have to be very careful about how and when to use them because they can take on completely different meanings. All the meanings you'll hear during this episode are in the description! Have a good time listening. Alla fine (At the end, in the end) It is used to indicate that something happens, indeed, “at the end”, “as the last thing”, after a series of events or after some time. When this expression is accompanied by a genitive case, which tells us “at the end of what”, then it refers to a specific event at the end of which something happened. Examples: - Alla fine della lezione tutti gli studenti si sono alzati e sono usciti dalla classe. (At the end of the lesson, all the students stood up and got out of the classroom) - Ammetto di aver pianto un pochino alla fine del film: era molto commovente. (I admit I cried a little at the end of the movie: it was really touching) Do not confuse “alla fine” with the expression “alla fin fine”(all things considered), which is a synonym for “in fin dei conti”(after all): these two expressions indicate that, at the end of the day, something was not exactly as expected or as planned. Infine (in the end, eventually, in conclusion, lastly) It's an adverb that can mainly have two meanings: - As a synonym for “alla fine”, but in a higher register. For example: Lo interrogarono per ore, e infine confessò tutto. (They questioned him for hours and he eventually confessed to everything) - As a synonym of “in conclusione” (in conclusion). It is usually used to start the last paragraph of a chapter, a story or every written text with a conclusion. For example, in a recipe, after having listed all the necessary steps to follow Finalmente (Finally, at last) It is an adverb with various meanings: – It can be used as a synonym for “infine” or “alla fine”, but this use is pretty uncommon. Example: Da giovane ho lavorato come cameriere, poi come imbianchino e infine / alla fine / finalmente come autista. (When I was young I worked as a waiter, as a painter and lastly/eventually/finally as a driver) In this specific case, “finalmente” is the most uncommon one. – “Finalmente” is used to indicate that something you have been waiting for, is finally happening. Examples: Dopo anni di convivenza, finalmente ci siamo sposati. (After years of living together, we finally got married) Sono mesi che sento parlare di te: finalmente ci incontriamo! (I've been hearing about you for months, we meet at last!) “Finalmente” is also used alone, to express satisfaction when something is becoming true. YouTube: https://tinyurl.com/y3advn7h Apple Podcasts: https://tinyurl.com/yy7m5445 Let's keep in touch on HelloTalk @Aron.95 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/letstalkitalian/message
Alla fine, infine e finalmente: queste tre espressioni spesso rappresentano un problema per gli studenti stranieri di italiano che non sembrano riuscire ad utilizzarle correttamente. Tutte e tre le espressioni contengono la parola “fine” o la sua radice lessicale, ma nella maggior parte dei casi, non sono intercambiabili, perché possono assumere significati completamente diversi tra loro. Per questo motivo, in questa lezione parleremo dei loro usi, delle differenze e dei contesti in cui vengono utilizzate. Quando usare ALLA FINE, INFINE e FINALMENTE 1. Alla fine Si usa per indicare che qualcosa avviene, appunto, “alla fine”, “come ultima cosa”, dopo una serie di altri avvenimenti o dopo un tot di tempo. Quando questa espressione è accompagnata da un complemento di specificazione, che quindi ci dice “alla fine di cosa”, allora si riferisce ad uno specifico evento al cui termine è avvenuto qualcosa. Ad esempio: Alla fine della lezione tutti gli studenti si sono alzati e sono usciti dalla classe. Ammetto di aver pianto un pochino alla fine del film: era molto commovente. A volte il complemento di specificazione può essere semplicemente sottinteso. Com'è finita la partita? Mi sono persa l'ultimo pezzo. Alla fine (della partita) ha vinto la Roma con un gol dell'ultimo minuto. Qui è evidente che la “fine” di cui si parla è proprio la fine della partita. In alcuni casi è possibile utilizzare l'espressione “alla fine” senza riferirsi a nessun evento specifico. Ad esempio, è molto comune utilizzarla quando incontriamo qualcuno dopo un po' di tempo e vogliamo aggiornamenti su qualcosa: Alla fine sei riuscito a laurearti? No, mi mancano ancora 2 esami. E tu? Alla fine ti sei sposato? Come vedete, in questo caso non c'è nessun complemento, né espresso né sottinteso, a cui si riferisce il termine “fine”. Perciò “alla fine” significa “nel tempo che è passato dall'ultima volta che ne abbiamo parlato…?”. Vediamo un altro esempio: Mi dispiace di non essere potuto venire alla tua festa. Alla fine ho dovuto lavorare tutto il giorno. Anche in questo caso, il senso della frase è “nel momento in cui si svolgeva la festa…?”. Attenzione a non confondere “alla fine” con la locuzione “alla fin fine”, che è sinonimo di “in fin dei conti”: queste due espressioni indicano che qualcosa, a conti fatti, non è esattamente come avevamo previsto. Ad esempio: Siamo andati a cena da lui per provare il suo famoso risotto ai funghi: alla fin fine non era poi un granché. Ero molto preoccupata per l'esame, ma in fin dei conti non era così difficile. 2. Infine È un avverbio che può assumere principalmente due significati: • Nel primo caso, può essere utilizzato come sinonimo di “alla fine”, ma con un registro più elevato. Ad esempio: Lo interrogarono per ore, e infine confessò tutto. Questo tipo di utilizzo di “infine” è sicuramente più raro, soprattutto nella lingua d'uso quotidiana. • L'uso più comune, invece, è quello di “infine” come sinonimo di “in conclusione”. Tipicamente, si usa per introdurre il paragrafo finale di un capitolo, di una storia o di qualsiasi testo scritto che presenti una conclusione. Ad esempio, in una ricetta, dopo che sono stati illustrati i vari passaggi necessari per la preparazione, potremmo trovare: Infine, spolverizzate il dolce con lo zucchero di canna e infornate a 180°C per 30 minuti. 3. Finalmente È un avverbio con vari significati: - Nel primo caso, può essere usato come sinonimo di “infine” e di “alla fine”, ma si tratta di un uso piuttosto raro. Ad esempio: Da giovane ho lavorato come cameriere, poi come imbianchino e infine / alla fine / finalmente come autista. In questo caso specifico, “finalmente” è la variante meno comune. - Nel secondo caso, “finalmente” viene usato per indicare l'avvenimento di qualcosa che è stato atteso per lungo tempo. Ad esempio:
Era da tanto che ci pensavo, ma onestamente non ne sono mai stato troppo convinto.Poi è arrivato il Covid.Ed è arrivata la quarantena.E sono arrivate le dirette Instagram, Facebook, YouTube e via dicendo.In pratica, ogni social esistente, era teatro di live di qualsiasi tipo. Alcuni interessanti, altri molto interessanti, ma tanti noiosi.E il pensiero si è trasformato, finalmente, in convinzione.Ammetto di essere stato agitato. D'altronde erano sei anni che non mi mettevo davanti ad un microfono. Avevo paura di incepparmi, di non sapere cosa dire, di arrivare troppo corto e soprattutto di annoiare. Di base, quella è stata la mia paura più grande. Riascoltando il podcast (cosa che di solito non faccio quasi mai perché non mi piace la mia voce) a distanza di mesi, beh, diciamo che potevo solo migliorare!
Picard vent'anni dopo è come se non fosse mai finito. Star Trek… quello vero. Meraviglioso Sir. Patrick StewartChissà cosa o chi avrà convinto Sir. Patrick Stewart a tornare a vestire la divisa di Jean-Luc Picard, ammiraglio, eroe di Star Trek TNG (The Next Generation), quella dopo di Kirk e Spock per capirci.Lo attendevo dall'anteprima del Lucca Comics 2019, mi son perso il suo panel, ma lo attendevo tanto… ed eccolo qua oggi ho avuto la possibilità, come tutti gli abbonati ad Amazon Prime Video di fare un tuffo nel passato, ma è stato un attimo.Già perchè in questo primo episodio si capisce bene che: per prima cosa il capitano (anzi l'ammiraglio) è invecchiato, che non è più in buoni rapporti con la Flotta Stellare e che il mondo, anzi la galassia, di Star Trek è cambiata e non è più quell'esempio di avanguardia e dignità che negli anni '90 facevano sentire gli spettatori inadeguati, ma che li tranquillizzavano dicendo che sarebbe, alla fine, andato tutto bene e che le guerre e l'indigenza sarebbe finita nella società buona e giusta dipinta in quegli episodi.Questa era la mia più grande preoccupazione nel tornare a guardare l'universo di Star Trek, ma il piano degli autori non è ancora chiaro, quindi lasciamo il giudizio sospeso.Nel primo episodio, rigorosamente senza spoiler, ritroviamo il capitano Picard dopo venti anni (14 dal suo congedo per la precisione) e il gran mestiere di Sir. Patrick Stewart ci dona la sensazione che il tempo sia passato, l'attore è stato in grado di riprendere il personaggio con la sua storia e donargli questi anni in più in modo più che credibile.Anche la voce dei doppiatori rimane la stessa, ma un po' più roca, debole… un ottimo lavoro (anche se qualche sbavatura c'è qua e là).Quello che è fantastico è il guardaroba di Picard, quel nodo alla cravatta è spettacolare, semplice, ma diverso dal solito e dona a Jean-Luc tutta quell'aura da eroe che merita.Insomma Picard nel suo primo episodio non tradisce e cerca, riuscendoci, di unire un personaggio di un mondo televisivo anni '90 con l'attualità, lo svecchia rendendolo più vecchio e dandogli dignità cinematografica.Ammetto che avevo paura, per ora non aspetto altro che vedere il prossimo episodio ed anche se non siete fan di TNG, se non l'avete mai visto… beh resta godibile anche per voi, ve lo assicuro.#startreck #picard #amazon #primevideo #tng #data #capitanopicard #serialtv
Qui il video https://youtu.be/PeoXdJPXfks Domenica scorsa ho sentito per radio una notizia insolita, Frank Zapata, un francese ha attraversare la maniaca a bordo di un flyboard spinto a kerosene. Ammetto che subito non ho creduto alla notizia, ma poi mi sono documentato e devo dire che sono rimasto impressionato perché la traversata da Calais a Dover é stata effettuata in appena 20 minuti. Frank Zapata é stato definito l’uomo volante entrando di diritto nel Guinness dei primati. Il presidente Macron ha detto che proporrà di utilizzare i flightboard per le forze speciali francesi! Passiamo dal parlare di X-Plane e di Aircafe (la nostra rubrica della pausa caffè) a parlare di DCS World, ma direi di più a DCS WORLD ITALIA perchè è la nostra lingua madre. Come vi avevo annunciato tempo fa, voglio fare anche dei gameplay, perchè oltre ad essere simpatici sono anche utili per l'utilizzo di alcuni sistemi d'arma; oggi ad esempio utilizzeremo i Maverick con A-10C dcs world final release. La missione consiste nel decollare dalla base di Nellis in Nevada a bordo del A-10C Warthog e dirigersi verso Builder City perchè è sotto attacco ad opera di mezzi corazzati. A bordo abbiamo AGM-65 e MK-82 con i quali sconfiggere le forze nemiche. $0 minuti da passare insieme con tanto di scritte (da me apposte) per far capire cosa sto facendo! Insomma il secondo DCS gameplay che produco e che spero di vostro gradimento --- Support this podcast: https://anchor.fm/loreair/support
Ammetto che alzarmi presto è un retaggio della mia famiglia di origini contadine. Ma soprattutto è il ricordo di mia mamma che, dovendo aprire il negozio in centro a Milano, svegliava mia sorella e me alle 6.20.Per dire che non è stato difficile introdurre questa abitudine, anche se la vita, i bambini - quando erano piccoli - e poi il lavoro mi hanno fatto cambiare prospettiva diverse volte.Da una decina d'anni mi sono sintonizzata su questo canale e l'ho affinato nel tempo, fino a incontrare The Miracle Morning, il libro di Hal Elrod per Macro Edizioni. Questa lettura mi ha ispirato e ha reso meglio strutturata la mia routine mattutina.Ed eccomi qui per consigliarvela, soprattutto se come cronotipo siete delle allodole. Vi regala tanta energia, calma e vi aiuta a organizzare meglio l'intera giornata che segue.Vediamo se sono riuscita a suscitare un po' di sana curiosità. Volete ascoltare la mia recensione nell'episodio di oggi?@espby
IN SCALETTA: NEWS, Cosa ci siamo comprati, qualche gioco giocato e un bel po' di film e serie viste. Chicca centrale il tema della settimana di Federico: "i giochi che non siete riusciti a comprendere dai trailer"Molto spesso, viste le numerose uscite videoludiche, ci informiamo solo superficialmente riguardo certi titoli, guardiamo trailer e vediamo immagini senza stare troppo a ragionare su quello che il gioco ci vuole comunicare. Ultimamente mi è accaduto con "Control", l'ultima opera dei Remedy pubblicata dall'italiana 505 games.Ammetto di aver guardato i numerosi gameplay trailer in maniera distratta, in cerca di qualcosa che potesse colpire la mia attenzione, skippando avanti e indietro per trovare quel guizzo che potesse colpirmi ma in ogni sequenza in cui incappavo, vedevo solo sparatorie piene di scintille in sfondi quasi monocromatici, sequenze di sparatorie su sfondo bianco e pilastri grigi, e dialoghi statici nel ripostiglio, con lo stesso inserviente. Avevo sentito dire che il gioco aveva elementi metroidvania e ho pensato: "andare avanti e indietro in ambienti chiusi, affrontando sparatorie lunghe e ripetitive che rappresentano il cuore del gioco, magari anche durante i backtracking impliciti del genere metroidvania? Anche no grazie."Nonostante abbia visto il personaggio fluttuare e usare una specie di gravity gun, non è servito a superare il senso di "noia" percepito dai vari filmati.A quanto pare, come detto da Igor Masera su Console Generation: Control è un gran bel gioco ed è pure difficile da spiegare senza pad alla mano.Anche i commenti letti sul forum di TGM sono tutti estremamente positivi. (Anche qui Venom1905 ha espressamente citato la difficoltà di capire il gioco senza provarlo con mano).Questo mi ha messo curiosità e mi sono venuti in mente altri giochi passati che avevo inizialmente snobbato e che poi ho adorato una volta che per un motivo o per l'altro sono passati sul mio schermo.Vi vengono in mente esempi di altri giochi che avevate inizialmente snobbato in quanto non avevate compreso le potenzialità e che poi vi sono piaciuti pad alla mano?
Ammetto che non ho capito il nesso fra il titolo ed il contenuto dell'episodio. Il finale non mi ha fatto impazzire e l'ho trovato un po' buonista. Peccato perché era partito bene.Buon ascolto!Telegram:https://t.me/MatteoSeppiaPer partecipare ai sondaggi sul canale:https://t.me/passionesceneggiaturaE-mail:passionesceneggiatura@gmaill.comPagina Facebook:https://www.facebook.com/passionesceneggiaturapodcast/?ref=bookmarksInstagram:https://www.instagram.com/matteo_piazzalunga89/
Ammetto che la tecnica del Light Painting non l’avevo mai presa seriamente più di tanto, forse più per noia del dover gestire l’esposizione dell’immagine da solo (impostare i parametri di scatto + dipingere ecc..) che altro.Ma con l’uscita di ieri sera con Flavio, o comunque in compagnia di altre persone, la cosa risulta più agevole e semplice perché tu puoi impostare i parametri di scatto mentre l’altro collega si impegna a dipingere con la luce (light painting appunto…) il soggetto.Link all'articolo con foto: https://rebrand.ly/episodio215Speaker: Alessio Diventa un produttore del PodCast: https://www.patreon.com/TecnicaFotograficaScopri tutte le puntate: https://tecnicafotografica.netLa newsletter: http://tecnicafotografica.net/newsletterI miei manuali e corsi: https://tecnicafotografica.comFammi una domanda: https://t.me/alessiofurlanIl mio canale Instagram: https://rebrand.ly/af-instagramIl mio canale YouTube: https://rebrand.ly/TFYouTube▬▬▬▬ COME REGISTRO I PODCAST ▬▬▬▬ Ecco la mia attrezzatura: https://amzn.to/2EcCehA
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Che persona vuoi essere tra un anno❓Come vuoi venire considerato❓Che sensazione vuoi che provino le persone quando pensano a te❓Ammetto che siano delle domande un po’ strane
Non ho ancora le giuste parole per descrivere la grande emozione che ho provato ad intervistare il coro gospel presente oggi al concerto in onore del grandissimo e stimato Lucio Dalla.Ho provato emozioni così forti tanto da farmi tremare e far fatica a finire di registrare il pezzo che hanno fatto apposta per noi. Gli ho trovati veri, appassionati del lavoro che hanno deciso di fare e non per la fama, no, solo per portare un po' di felicità nei nostri cuori.Ammetto che ho pianto come una bambina, ho cercato di trattenermi fino all'ultimo, ma non c'è l'ho fatta. E la cosa più bella è stata anche quella di essere venuta a conoscenza del fatto che di persone capaci di emozionare così tanto, capaci di farti sentire umana ancora esistono, e per questo non li ringrazierò mai abbastanza.Sono degli Artisti, con la "A" maiuscola.Amplificate ogni parola che ho scritto, tutto ciò non basta ♥-Sara.Uno splendido saluto, voci pazzesche! Tutta da ascoltare :)
Robin Thicke è un bravissimo cantante e compositore che ha avuto il suo momento di vero successo proprio con questo brano "When I get You Alone". La canzone mi colpì moltissimo così come il suo modo di cantare: un Mix tra Stevie Wonder e Michael Jackson. Anche se non più così in auge qui in Italia continua la sua carriera ed è, a mio avviso, davvero talentuoso e meritevole di attenzione. (Ammetto di non essere certa sulla pronuncia del suo cognome, visto che l'ho sentito pronunciato in modi diversi:p)
Ammetto di aver studiato moltissimo proprio su Céline Dion. E' sempre stata una delle mie cantanti preferite anche perché è stata in grado di competere egregiamente con le altre due grandi voci degli anni '90, Whitney Houston e Mariah Carey, imponendo la sua personalità vocale così differente rispetto alle altre due. Céline Dion ha un approccio a mio parere più variegato col canto, nel senso che è stata capace di creare un filo conduttore tra il modo delle grandi voci classiche come "Barbra Streisand" e " Liza Minnelli" e aspetti soul, R&B e gospel. Pulizia, precisione, virtuosismo sempre misurato e passione ne fanno una delle mie interpreti preferite.