Podcast appearances and mentions of nadia urbinati

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nadia urbinati

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Nessun luogo è lontano
Sudan 2 anni di guerra e la trappola dei lunghi conflitti

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Apr 15, 2025


A due anni dall’inizio della guerra, il Sudan è al centro della più grave crisi umanitaria al mondo. La sua posizione strategica, tra Corno d’Africa, Sahel e Medio Oriente, è causa del coinvolgimento di almeno dieci attori esterni. Ne parliamo con Laura Ena, coordinatrice medica dell’ospedale pediatrico di Emergency a Nyala, e Sara De Simone, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca dell’Università di Trento.Se in politica estera Donald Trump fatica a raggiungere risultati, sul fronte interno sta concretizzando alcuni dei propositi dichiarati in campagna elettorale, come una maggiore stretta agli ingressi nel Paese e il taglio delle spese pubbliche. Ma a che prezzo? Ne parliamo con Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Colombia University.

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 30/03/2025

Va Pensiero

Play Episode Listen Later Mar 30, 2025 55:13


Romano Prodi ha chiesto scusa per il suo gesto nei confronti di Lavinia Orefici, inviata di Mediaset. Le polemiche sull'episodio hanno oscurato il motivo per cui l'ex presidente del consiglio ha reagito così bruscamente: si è sentito oggetto di una campagna contro l'Europa iniziata da Giorgia Meloni con l'attacco al Manifesto di Ventotene. Lui, simbolo dell'entrata dell'Italia nell'Euro e europeista convinto, è stato preso di mira dalla Destra. La campagna politica e di stampa ha l'obiettivo di cambiare la narrazione sull'Europa nel momento in cui Giorgia Meloni si avvicina sempre di più a Donald Trump e si allontana dall'Europa. Ne abbiamo parlato con Sandra Zampa, senatrice del PD e per anni stretta collaboratrice di Romano Prodi, Nadia Urbinati, docente di scienze della politica alla Columbia University, Gianni Cuperlo, deputato del PD e con Marzio Breda, quirinalista del Corriere della Sera. Nella seconda parte della trasmissione abbiamo parlato delle ultime mosse e della figura del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Ospiti della puntata, Anschel Pferrer, editorialista del quotidiano Haaretz e del settimanale The Economist, autore di una biografia di Netanyahu; Paolo di Motoli, autore del libro I Mastini della Terra, la Destra israeliana dalle origini all'egemonia, edito da Fuori Scena e con Ely Karmon, politologo ed esperto di sicurezza internazionale. A cura di Michele Migone.

Nessun luogo è lontano
Il mondo è cambiato, l'Europa è pronta?

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Mar 3, 2025


Dopo la lite in diretta tv tra Volodymyr Zelensky e Donald Trump, l'Europa serra i ranghi e tenta di reagire. Eppure le divisioni interne persistono così come anche la difficoltà a trovare un accordo su un piano da mettere in atto. Quale quindi il bilancio del vertice di Londra? E cosa aspettarsi dal vertice straordinario di giovedì prossimo a Bruxelles? Ne parliamo con Jacopo Barigazzi, corrispondente a Bruxelles di Politico.eu, Vittorio Emanuele Parsi, docente di Relazioni internazionali all'Università Cattolica, e con Nadia Urbinati, docente di Teoria politica alla Columbia University di New York.

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 22/12/2024

Va Pensiero

Play Episode Listen Later Dec 22, 2024 53:20


A cura di Michele Migone. Dopo la sentenza di assoluzione a Palermo, Matteo Salvini rilancia il suo ruolo politico: vuole tornare ad essere il portabandiera della politica di chiusura del governo all'immigrazione. Per questo accarezza l'idea di tornare al Viminale ad occupare la poltrona di ministro degli interni su cui ora si siede Matteo Piantedosi. Giorgia Meloni lo ha già stoppato. Salvini cerca di riprendere quota dopo una lunga fase di perdita di consensi elettorali che ha portato una parte consistente del suo partito a mettere in dubbio la sua leadership. Ci riuscirà? Ne abbiamo parlato con Matteo Pucciarelli, giornalista della Repubblica e autore del libro Anatomia di un populista, edito da Feltrinelli, Roberto Castelli, ex dirigente della Lega Nord ed ex ministro della giustizia, Paolo Grimoldi, dirigente leghista recentemente espulso dal partito, Nadia Urbinati, politologa e Sandra Zampa, senatrice del PD.

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 10/11/2024

Va Pensiero

Play Episode Listen Later Nov 10, 2024 55:38


A cura di Michele Migone. Perché Donald J. Trump ha stravinto le elezioni negli USA? Gli errori politici e della campagna elettorale dei democratici si sono sommati a una sempre maggiore frantumazione della società americana e a un bombardamento digitale di messaggi negativi con la conseguenza di uno spostamento di vaste porzioni dell'elettorato tradizionalmente vicino al Partito Democratico verso l'abbraccio dell'Uomo Forte. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca significa un probabile snaturamento della democrazia americana. E un duro colpo per la Democrazia a livello globale. Ne abbiamo parlato con Nadia Urbinati, politologa della Columbia University, con Fernando Fasce, americanista, con Leonardo Bianchi, giornalista e scrittore, esperto dei movimenti internazionali di Destra, con Alfonso Musci, docente di Storia della Filosofia Politica all'Università di Pisa e con il sinologo Maurizio Scarpari.

Stroncature
“Imperium. Il potere a Roma” di Giovanni Brizzi_1

Stroncature

Play Episode Listen Later Jul 9, 2024 70:28


Lo scorso 8 luglio, Stroncature ha ospitato la presentazione del volume “Imperium. Il potere a Roma” di Giovanni Brizzi (Laterza, 2024). L'autore, uno dei più grandi storici dell'antichità, presenta un'analisi originale e innovativa del potere nell'antica Roma in questo libro. Esamina il ruolo e l'autorità di figure come consoli, tribuni e triumviri, interrogandosi su come fosse giustificata la loro esistenza al comando e a chi dovessero rendere conto. Attraverso la lente dell'”imperium”, termine che rappresenta la relazione tra il potere supremo e la sua responsabilità, il testo esplora i valori fondamentali, come la “fides” ovvero il rispetto delle regole, che hanno guidato la responsabilità del potere verso il popolo romano fin dalle origini. Figure storiche come Camillo, Scipione e Silla sono analizzate per il loro rapporto con questi principi, così come personaggi chiave quali Cicerone, Cesare e Augusto, quest'ultimo noto per aver strutturato la “pax Augusta” che segnò l'inizio della monarchia. Questo studio approfondisce come il dibattito sul potere abbia coinvolto non solo stoici e propaganda di corte, ma anche imperatori-soldati e pensatori cristiani, culminando nella configurazione dell'impero cristiano che ha influenzato secoli di storia. Con l'autore dialogano: Nadia Urbinati e Sergio Valzania.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/stroncature--4265827/support.

Il Mondo
Il Vietnam e la diplomazia del bambù. Le speranze del Venezuela a un mese dalle elezioni.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Jun 24, 2024 25:43


Il 20 giugno il presidente russo Vladimir Putin è arrivato in Vietnam per in contrare il presidente To Sam e allentare l'isolamento diplomatico di Mosca dopo l'invasione dell'Ucraina.. Sarà Edmundo González Urrutia a sfidare il presidente Nicolas Maduro alle presidenziali del 28 luglio in Venzuela. CONJunko Terao, editor di Asia di InternazionaleStefano Pozzebon, giornalista della Cnn, da BogotàVietnam: https://www.youtube.com/watch?v=8PpZVvdZtd0Venezuela: https://www.youtube.com/watch?v=9jyDb5BKWDwMichael Le Page, Gli elefanti si chiamano per nomehttps://www.internazionale.it/magazine/michael-le-page/2024/06/20/gli-elefanti-si-chiamano-per-nome-2Gabriele Pedullà e Nadia Urbinati, Democrazia afascista, FeltrinelliSe ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/podcastScrivi a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Consulenza editoriale di Chiara Nielsen.Produzione di Claudio Balboni e Vincenzo De Simone.Musiche di Tommaso Colliva e Raffaele Scogna.Direzione creativa di Jonathan Zenti.

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 17/03/2024

Va Pensiero

Play Episode Listen Later Mar 17, 2024 27:26


La Costituzione è in pericolo. L'elezione diretta del Presidente del Consiglio, la riforma che vuole approvare la Destra, può stravolgere l'intero sistema istituzionale e democratico creato nel 1948. Libertà e Giustizia ha organizzato un convegno su questo tema: Va Pensiero ha raccolto l'allarme di Maurizio Landini, Segretario Generale della Cgil, Nadia Urbinati, Politologa, Armando Spataro, ex magistrato, Gad Lerner, giornalista, Gustavo Zagrebelsky, giurista e Daniela Padoan, presidente di Libertà e Giustizia.

In Our Time
Condorcet

In Our Time

Play Episode Listen Later Feb 8, 2024 50:31


Melvyn Bragg and guests discuss Nicolas de Condorcet (1743-94), known as the Last of the Philosophes, the intellectuals in the French Enlightenment who sought to apply their learning to solving the problems of their world. He became a passionate believer in the progress of society, an advocate for equal rights for women and the abolition of the slave trade and for representative government. The French Revolution gave him a chance to advance those ideas and, while the Terror brought his life to an end, his wife Sophie de Grouchy 91764-1822) ensured his influence into the next century and beyond. WithRachel Hammersley Professor of Intellectual History at Newcastle UniversityRichard Whatmore Professor of Modern History at the University of St Andrews and Co-Director of the St Andrews Institute of Intellectual HistoryAnd Tom Hopkins Senior Teaching Associate in the Department of Politics and International Studies at the University of Cambridge and Fellow of Selwyn CollegeProducer: Simon TillotsonReading list: Keith Michael Baker, Condorcet: From Natural Philosophy to Social Mathematics (University of Chicago Press, 1974)Keith Michael Baker, ‘On Condorcet's Sketch' (Daedalus, summer 2004)Lorraine Daston, ‘Condorcet and the Meaning of Enlightenment' (Proceedings of the British Academy, 2009)Dan Edelstein, The Enlightenment: A Genealogy (Chicago University Press, 2010)Mark Goldie and Robert Wokler (eds), The Cambridge History of Eighteenth-Century Political Thought (Cambridge University Press, 2006), especially ‘Ideology and the Origins of Social Science' by Robert WoklerGary Kates, The Cercle Social, the Girondins, and the French Revolution (Princeton University Press, 1985)Steven Lukes and Nadia Urbinati (eds.), Condorcet: Political Writings (Cambridge University Press, 2009)Kathleen McCrudden Illert, A Republic of Sympathy: Sophie de Grouchy's Politics and Philosophy, 1785-1815 (Cambridge University Press, 2024)Iain McLean and Fiona Hewitt (eds.), Condorcet: Foundations of Social Choice and Political Theory (Edward Elgar Publishing Ltd, 1994)Emma Rothschild, Economic Sentiments: Adam Smith, Condorcet and the Enlightenment, (Harvard University Press, 2001)Richard Whatmore, The End of Enlightenment (Allen Lane, 2023)David Williams, Condorcet and Modernity (Cambridge University Press, 2004)

In Our Time: Philosophy

Melvyn Bragg and guests discuss Nicolas de Condorcet (1743-94), known as the Last of the Philosophes, the intellectuals in the French Enlightenment who sought to apply their learning to solving the problems of their world. He became a passionate believer in the progress of society, an advocate for equal rights for women and the abolition of the slave trade and for representative government. The French Revolution gave him a chance to advance those ideas and, while the Terror brought his life to an end, his wife Sophie de Grouchy 91764-1822) ensured his influence into the next century and beyond. WithRachel Hammersley Professor of Intellectual History at Newcastle UniversityRichard Whatmore Professor of Modern History at the University of St Andrews and Co-Director of the St Andrews Institute of Intellectual HistoryAnd Tom Hopkins Senior Teaching Associate in the Department of Politics and International Studies at the University of Cambridge and Fellow of Selwyn CollegeProducer: Simon TillotsonReading list: Keith Michael Baker, Condorcet: From Natural Philosophy to Social Mathematics (University of Chicago Press, 1974)Keith Michael Baker, ‘On Condorcet's Sketch' (Daedalus, summer 2004)Lorraine Daston, ‘Condorcet and the Meaning of Enlightenment' (Proceedings of the British Academy, 2009)Dan Edelstein, The Enlightenment: A Genealogy (Chicago University Press, 2010)Mark Goldie and Robert Wokler (eds), The Cambridge History of Eighteenth-Century Political Thought (Cambridge University Press, 2006), especially ‘Ideology and the Origins of Social Science' by Robert WoklerGary Kates, The Cercle Social, the Girondins, and the French Revolution (Princeton University Press, 1985)Steven Lukes and Nadia Urbinati (eds.), Condorcet: Political Writings (Cambridge University Press, 2009)Kathleen McCrudden Illert, A Republic of Sympathy: Sophie de Grouchy's Politics and Philosophy, 1785-1815 (Cambridge University Press, 2024)Iain McLean and Fiona Hewitt (eds.), Condorcet: Foundations of Social Choice and Political Theory (Edward Elgar Publishing Ltd, 1994)Emma Rothschild, Economic Sentiments: Adam Smith, Condorcet and the Enlightenment, (Harvard University Press, 2001)Richard Whatmore, The End of Enlightenment (Allen Lane, 2023)David Williams, Condorcet and Modernity (Cambridge University Press, 2004)

Pol&Pop
Pocos contra muchos. La política del siglo XXI

Pol&Pop

Play Episode Listen Later Jan 25, 2024 49:51


Los pocos contra los muchos. ¿Con quién vamos? No es difícil elegir bando. Elegir bando es de hecho imposible. El bando es, más bien, una banda que te ponen cuando naces. De la cuna a la tumba, salvadas sean algunas experiencias welfaristas. Los locos años 70 del punk y de la movilidad social. Lo de elegir bando, en concreto. Con la plebe contra el patriciado. Con les cualquieres frente a la gente de buen nombre. Con los jornaleros contra los señoritos. Con las camareras de piso frente a los magnates hoteleros. En principio la cosa está clara. Por eso decidimos acudir a Nadia Urbinati, autora de Pocos Contra Muchos. El Conflicto Político en El Siglo XXI, publicado este año pasado por la editorial Katz. Sospechamos no obstante que Nadia torcería el gesto si viera esta introducción: estos muchachos no han entendido nada. Para esta politóloga italiana, la conveniente forma republicana de gobierno no funciona mal en esa contraposición entre los pocos y los muchos. En virtud de la que los pocos gobiernan y los muchos se preocupan de sus cosas, de estar tranquilos. Esos muchos que siempre han estado ahí, y unos pocos se los elige entre los más poderosos y los mejores de los muchos. Con todo, aunque los pocos son obviamente pocos, la ficción funcional de la representación de los muchos y la cosa política funciona razonablemente mientras existan: a) una cierta fluidez en la circulación del poder y b) caminos estructurados entre ese conflicto social basal y su conversión última en los cambios sociales, normas o políticas que dan una salida pragmática a ese conflicto. “¿Ha dicho usted huelga, deserción, contracultura? Llévese lo que quiera”. Y, si la cosa más o menos funciona, ¿cuál es el problema? El principal es un viejo conocido de este espacio: el egoísmo de los ricos y su renovadointerés en librarse de todos nosotros. ¿La secesión de los ricos otra vez en Pol&Pop? Sí, la secesión de los ricos otra vez. Va a ser que el aumento de la desigualdad, el desprecio a las condiciones de vida de los muchos y de la acumulación de los pocos ha ido rompiendo, laminan o, en plata, haciendo mierda esa comunidad elitista de intereses comunes que añora Urbinati. “Señora ministra de trabajo, suélteme el brazo, que mi reino no es de este mundo. Que, cuanto quiera, me desterritorializo al mejor postor y, si te he visto haciendo fortuna en los años de trabajo esclavo y monopolios franquistas, no me acuerdo”. Pero hay más. Rota esa comunidad política republicana, comunidad segregada y vertical, pero comunidad al fin y al cabo (llámese nación para que no se le vean mucho las costuras al invento), ¿qué cauce tienen las demandas y malestares de los muchos, por otra parte, crecientes? Pues reliarse un chaleco amarillo, plantar la tienda en la plaza más grande a la vista y abjurar de toda representación y vías de estructuración de esas demandas en medidas normativas o políticas concretas. La virtud principal de este libro es tomar en serio estos y otros problemas contemporáneos. La elitización y captura de los pocos que salen de los muchos a través mitologías como el gobierno de los mejores, por ejemplo. La inestabilidad de los liderazgos políticos en la democracia de audiencias, por poner otro. Se evita así este gesto que salvaría todos los defectos de nuestros sistemas políticos, proponiendo reconfiguraciones democráticas, igualitaristas o populistas que hacen abstracción de esta cesura material que divide de forma cada vez más evidente nuestras sociedades en patricios y plebeyos… El problema está, así, bien delimitado. Al mismo tiempo, la lectura de la historia y de las disrupciones políticas en curso de una politóloga asentada en la Universidad de Columbia incorporan los sesgos nostálgicos y funcionalistas propios de la cátedra. Si algo así como el Estado de Bienestar corporativo y tripartito, con esa capacidad de negociación colectiva en tiempo real existía, ocurrió, lo hizo sobre un sustrato de movilización y alternativas, nada enmoquetado y sobre todo nada ceñido a los pocos más presentables elegidos de entre los muchos. Del mismo modo, las movilizaciones actuales contienen esa ambivalencia que señala Urbinati, pero esta es mayor en el jardín europeo que en otras partes del mundo. Es fácil leer en otros movimientos, desde el 15M a la revuelta chilena, un programa de reformas que, con las tiranteces internas, mutaciones y capturas, se declina en fórmulas apartidistas pero también en el articulado completo de una nueva constitución. Es decir, que ni la república iba tan liviana ni los muchos el pirómano de este incendio.

Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Jan 16, 2024 32:13


Ospiti di Lilli Gruber: Italo Bocchino, Massimo Giannini, Nadia Urbinati, Carlotta Vagnoli

Otto e mezzo
Otto e Mezzo -7/12/2023

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Dec 7, 2023 34:01


Ospiti di Lilli Gruber: Luca Josi, Nadia Urbinati, Stefano Barisoni, Tomaso Montanari

Virtual Sentiments
Boris Litvin on Spectatorship, Memes, and Rousseau

Virtual Sentiments

Play Episode Listen Later Nov 22, 2023 63:57


On this episode, Kristen Collins interviews Boris Litvin on spectatorship, memes, and Rousseau. Kristen and Boris delve into the relevance of Rousseau's insights on politics and the public stage, relating them to today's social media-driven democracy. They explore the concept of "audience democracy" coined by Bernard Manin, which distinguishes between those in power and the spectators of politics. They discuss the complexities of spectatorship, its passive nature, surveillance, and the role of social media in shaping political discourse and authenticity. They also examine how video technology, like body cams and bystander videos, impacts power dynamics and public scrutiny, highlighting the need for active participation alongside spectatorship for meaningful democratic change.Boris Litvin is a Visiting Instructor, Ancient Studies and General Education at Eckerd College. His research interests include intellectual history, democracy, spectatorship, political representation, authority, rhetoric, media, and textual interpretation.Read more work from Kristen Collins.References and related works to this episode: Bernard Manin's The Principles of Representative Government, Jeffrey Edward Green's Eyes of the People" Democracy in the Age of Spectatorship, Nadia Urbinati's Democracy Disfigured: Opinion, Truth, and the People and Me the People: How Populism Transforms Democracy, Boris Litvin's "'This Hearing Should Be Flipped': Democractic Spectatorship, Social Media, and the Problem of Demagogic Candor" and "Staging Emile".If you like the show, please subscribe, leave a 5-star review, and tell others about the show! We're available on Apple Podcasts, Spotify, Amazon Music, and wherever you get your podcasts.Follow the Hayek Program on Twitter: @HayekProgramLearn more about Academic & Student ProgramsFollow the Mercatus Center on Twitter: @mercatus

il posto delle parole
Nadia Urbinati "L'ipocrisia virtuosa"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Nov 14, 2023 29:35


Nadia Urbinati"L'ipocrisia virtuosa"Il Mulinowww.mulino.itSiamo sicuri che dire sempre ciò che si pensa ci aiuterà a vivere una vita migliore e a trattare gli altri con rispetto? O forse questo precetto, apparentemente tanto saggio, a volte ha fatto precipitare le nostre vite pubbliche e private?Sincerità e intransigenza vincono su tutto, anche sulla buona relazione con gli altri?Dire quel che si pensa, sempre. È questa regola di autenticità che l'ipocrisia mette in discussione. Ed è anche la ragione per la quale è giudicata in modo negativo, come un fatto di incoerenza intenzionale tra pensieri, parole e comportamenti. Questo fa dell'ipocrita un sabotatore silenzioso dell'ordine morale? Una persona che erode nell'ombra le fondamenta della fiducia? Senza fiducia non c'è società né amicizia né amore. Ma società, amicizia e amore non sono possibili senza una qualche dose di ipocrisia. Nel difficile equilibrismo tra il non fare male agli altri e il non fare male a se stessi, l'ipocrisia allena a pensare in maniera complessa e a stare in relazione con gli altri sul palcoscenico pubblico. A patto che non diventi sistemica e che non tracimi in menzogna e manipolazione.Nadia Urbinati insegna Teoria politica alla Columbia University di New York. Collabora a diversi quotidiani nazionali. Con il Mulino ha pubblicato «Io, il popolo. Come il populismo trasforma la democrazia» (2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Timbuctu
Ep. 93 - In difesa del politicamente corretto

Timbuctu

Play Episode Listen Later Nov 8, 2023 10:27


Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Dire sempre ciò che pensiamo rende davvero migliore una discussione pubblica? O in una società ad alto rischio di intolleranza anche il linguaggio si deve allenare al dubbio sulle proprie convinzioni e all'accettazione dell'altro? Nadia Urbinati, "L'ipocrisia virtuosa", il Mulino Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Otto e mezzo
Otto e Mezzo - Puntata del 30/10/2023

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Oct 30, 2023 29:52


Ospiti di Lilli Gruber: Alessandro De Angelis, Italo Bocchino, Nadia Urbinati, Lucio Caracciolo

Otto e mezzo
Otto e Mezzo - Puntata del 23/10/2023

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Oct 23, 2023 35:28


Ospiti di Lilli Gruber: Franco Bernabè, Lucio Caracciolo, Italo Bocchino, Nadia Urbinati

In Onda
In Onda ESTATE

In Onda

Play Episode Listen Later Sep 7, 2023 30:03


Marianna Aprile e Luca Telese con Davide Vecchi, Marco Furfaro, Nadia Urbinati

In Onda
In Onda ESTATE - Puntata del 24/07/2023

In Onda

Play Episode Listen Later Jul 24, 2023 38:39


Marianna Aprile e Luca Telese con Massimo Franco, Nadia Urbinati, Mario Monti

Otto e mezzo
Otto e Mezzo - 22/06/2023

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Jun 22, 2023 32:18


Ospiti di Lilli Gruber: Franco Bernabè, Giovanni Floris, Nadia Urbinati

Milenio Opinión
Gil Gamés. Nadia Urbinati dice

Milenio Opinión

Play Episode Listen Later Jun 9, 2023 4:52


La académica, autora del libro Yo, el pueblo, considera que los populismos seguirán mermando la democracia

Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later May 26, 2023 32:35


Ospiti di Lilli Gruber: Lucio Caracciolo, Giovanni Grasso, Alessandro De Angelis, Nadia Urbinati

mezzo ospiti nadia urbinati alessandro de angelis
Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later May 12, 2023 32:32


Ospiti di Lilli Gruber: Lucio Caracciolo, Beppe Severgnini, Pasquale Tridico, Nadia Urbinati

Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Apr 4, 2023 29:32


Ospiti di Lilli Gruber: Italo Bocchino, Nadia Urbinati, Marco Travaglio

Radio FSC
Intraviste - Stefano Feltri (L'Italia di Domani 2023)

Radio FSC

Play Episode Listen Later Apr 3, 2023 7:58


“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Radio FSC
Intraviste - Stefano Bonaccini (L'Italia di Domani 2023)

Radio FSC

Play Episode Listen Later Apr 3, 2023 6:16


“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Radio FSC
Intraviste - Pietrangelo Buttafuoco (L'Italia di Domani 2023)

Radio FSC

Play Episode Listen Later Apr 3, 2023 6:51


“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Radio FSC
Intraviste - Rocco Tanica (L'Italia di Domani 2023)

Radio FSC

Play Episode Listen Later Apr 3, 2023 8:43


“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Radio FSC
Intraviste - Marco Tarquinio (L'Italia di Domani 2023)

Radio FSC

Play Episode Listen Later Apr 3, 2023 8:42


“Tempi radicali” è il titolo di “L'Italia di Domani”, il festival promosso dal quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri, che torna a Modena, nella chiesa di San Carlo, via S.Carlo 7, sabato 1 e domenica 2 aprile, per due giorni di incontri e dibattiti con ministri, leader di partito, intellettuali, rappresentanti delle istituzioni, italiane ed europee, e della Chiesa.Obiettivo della manifestazione è provare a immaginare e costruire l'Italia di domani dialogando con la politica di oggi. Tra gli ospiti, del festival ci saranno il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, la vicepresidente del parlamento Ue Pina Picierno, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano, gli scrittori Walter Siti e Pietrangelo Buttafuoco, i politologi Nadia Urbinati, Salvatore Vassallo, Sofia Ventura, la filosofa Giorgia Serughetti. L'appuntamento conclusivo del Festival sarà domenica 2 aprile, alle 19, con un'intervista al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana.

Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Mar 7, 2023 31:55


Ospiti di Lilli Gruber: Italo Bocchino, Massimo Giannini, Nadia Urbinati

Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Mar 3, 2023 32:59


Ospiti di Lilli Gruber: Franco Bernabè, Massimo Giannini, Lucio Caracciolo, Nadia Urbinati

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 05/02/2023

Va Pensiero

Play Episode Listen Later Feb 5, 2023 28:22


Con gli attacchi di Giovanno Donzelli e Andrea Delmastro contro il PD nell'ambito del caso Cospito si è superato un limite: notizie riservate sono state strumentalizzate per un attacco politico contro l'opposizione nell'aula della Camera. Le regole del gioco democratico non sono state rispettate. In questa puntata di Va Pensiero tre scienziati della politica, Nadia Urbinati, docente alla Columbia University, Gianfranco Pasquino, Professore Emerito di Scienza della Politica, e Luca Alessandrini, direttore dell'Istituto Parri di Bologna, suonano il campanello d'allarme

Va Pensiero
Va pensiero di domenica 23/10/2022

Va Pensiero

Play Episode Listen Later Oct 23, 2022 28:43


Va pensiero : Il governo di Giorgia Meloni ha giurato. E 'l'esecutivo più a destra dell'Italia Repubblicana. Le scelte fatte per alcuni ministeri lo fanno capire. Non sono solo le biografie delle persone scelte a guidarli, ma anche il fatto che siano state cambiate le loro denominazioni (come la Pubblica Istruzione che diviene anche il ministero del merito). Ne abbiamo parlato con Salvatore Vassallo, direttore dell'Istituto Cattaneo di Bologna, e con Nadia Urbinati, politologa, docente alla Columbia University di New York

Democracy in Question?
Nadia Urbinati on the Resurgence of Populism, its History, and its Various Forms

Democracy in Question?

Play Episode Listen Later Oct 12, 2022 39:04


Guests featured in this episode: Nadia Urbinati, the Kyriakos Tsakopoulos Professor of Political Theory at Columbia University. She is also a permanent visiting professor at the Scuola Superiore Sant'Anna in Pisa (Italy), and has taught at Bocconi University Milan (Italy), Sciences Po Paris (France) and the UNICAMP University (Brazil). Her main fields of expertise are modern and contemporary political thought and the democratic, as well as anti-democratic traditions. GLOSSARYWhat is the People's Party?(13:05 or p.4 in the transcript)The People's Party: (also known as the Populist Party) was an important political party in the United States of America during the late nineteenth century. The People's Party originated in the early 1890s. It was organized in Kansas, but the party quickly spread across the United States. It drew its members from Farmers' Alliances, the Grange, and the Knights of Labor. Originally, the Populists did not form a national organization, preferring to gain political influence within individual states. The Populist Party consisted primarily of farmers unhappy with the Democratic and Republican Parties. The Populists believed that the federal government needed to play a more active role in the American economy by regulating various businesses, especially the railroads. In particular, the Populists supported women's suffrage the direct election of United States Senators. They hoped that the enactment women's suffrage and the direct election of senators would enable them to elect some of their members to political office. Populists also supported a graduated income tax, government ownership of the railroads, improved working conditions in factories, immigration restrictions, an eight-hour workday, the recognition of unions, and easier access to credit. source What is the Reconstruction?(13:10 or p.4 in the transcript)Reconstruction: in U.S. history, the period (1865–77) that followed the American Civil War and during which attempts were made to redress the inequities of slavery and its political, social, and economic legacy and to solve the problems arising from the readmission to the Union of the 11 states that had seceded at or before the outbreak of war. Long portrayed by many historians as a time when vindictiveRadical Republicans fastened Black supremacy upon the defeated Confederacy, Reconstruction has since the late 20th century been viewed more sympathetically as a laudable experiment in interracial democracy. Reconstruction witnessed far-reaching changes in America's political life. At the national level, new laws and constitutionalamendments permanently altered the federal system and the definition of American citizenship. In the South, a politically mobilized Black community joined with white allies to bring the Republican Party to power, and with it a redefinition of the responsibilities of government. source What is austerity?(16:23 or p.4 in the transcript)Austerity: (also called austerity measures) is a set of economic policies, usually consisting of tax increases, spending cuts, or a combination of the two, used by governments to reduce budget deficits. Austerity measures can in principle be used at any time when there is concern about government expenditures exceeding government revenues. Often, however, governments delay resorting to such measures because they are usually politically unpopular. Instead, governments tend to rely on other means—for example, deficit financing, which involves borrowing from financial markets—to mitigate budget deficits in the short run, a decision that usually necessitates the adoption of harsher austerity measures in the long run. source What is universal suffrage?(18:32 or p.5 in the transcript)Universal suffrage: generally understood as the right to vote for political representatives conferred to almost all adult citizens or residents, regardless of their social status, property, knowledge, religion, race, gender, or other similar qualifications. The principle of universal suffrage, together with principles of equal, free, secret, and direct suffrage, present fundamental principles of elections common to all democracies around the world. Universal suffrage is one of two historically developed concepts of the suffrage—consisting of the right to vote and the right to stand for election. The other one, a concept contrary to universal suffrage, can be denominated as so-called limited suffrage. The concept of limited suffrage, preferred until the nineteenth century, was based on the exclusion of a large number of people from the suffrage. It was done based on social status, property, knowledge, religion, race, or gender. source  Democracy in Question? is brought to you by:• Central European University: CEU• The Albert Hirschman Centre on Democracy in Geneva: AHCD• The Podcast Company: Novel Follow us on social media!• Central European University: @CEU• Albert Hirschman Centre on Democracy in Geneva: @AHDCentreSubscribe to the show. If you enjoyed what you listened to, you can support us by leaving a review and sharing our podcast in your networks! 

Appunti - il mondo di Domani
82 - Sciogliere il Partito democratico o riformarlo? - con Nadia Urbinati

Appunti - il mondo di Domani

Play Episode Listen Later Oct 6, 2022 28:17


Dopo le elezioni del 25 settembre e il trionfo delle destre, il quotidiano Domani ha lanciato un dibattito che ha mobilitato politici e intellettuali: è necessario chiudere il Pd per salvare la sinistra dal suo declino? Oppure, invece, bisogna tentare ancora una volta di riformarlo, cambiare i leader e la classe dirigente? Stefano Feltri, a favore dello scioglimento, ne discute con la politologa della Columbia University e firma di Domani Nadia Urbinati, che invece è contraria.Gli articoli di Nadia Urbinati su Domani:https://www.editorialedomani.it/autore/nadia-urbinati-lxlgjmrr

Nexus
Meloni is Italy's new PM - far right, or just right?

Nexus

Play Episode Listen Later Sep 29, 2022 25:50


Giorgia Meloni wins! Italy has elected their first female Prime Minister. Some are calling her 'far right' and dangerous, but is she? And Italy isn't the only country voting for a right-wing government this month; in Sweden, Jimmie Akesson has become the face of change. So what will their policies mean for their countries and Europe? Nexus speaks to Ylenja Lucaselli, a member of the Brothers of Italy Party who says the international community has labelled them 'far right' which is not accurate. Nadia Urbinati, an Italian political theorist at Columbia University says Meloni is not dangerous because the laws of democracy protect the country against far right ideologies. Jim Stenman is a Swedish journalist who feels that Sweden has failed to integrate migrants causing the problems facing the country, and Pieter Cleppe, Editor of The Brussels Report says Meloni is building bridges in the EU.

The Committee Program
Five Star Movement

The Committee Program

Play Episode Listen Later May 7, 2021 60:22


Arun chats with Nadia Urbinati, Paolo Gerbaudo and Rachel Donadio on the rise and fall of Italy's Five Star Movement (Cinque Stelle). Be sure to subscribe so you don't miss any content and become a member at https://www.fans.fm/committee. Members have access to full episode audio, Committee Program merch, exclusive content and more! Watch our show every Monday at 3p ET/12p PT on the Nomiki Konst YouTube channel https://www.youtube.com/user/KonstNomiki

Memos
Memos di venerdì 07/05/2021

Memos

Play Episode Listen Later May 7, 2021 28:07


Ultradestra, la ricerca di Cas Mudde oltre la democrazia liberale. Oggi Memos ha ospitato il politologo olandese Cas Mudde, 54 anni, che insegna ad Athens (Geogia, Stati Uniti) e a Oslo (Norvegia), per parlare del suo ultimo libro “Ultradestra” (Luiss, 2020). Mudde indaga l'ultradestra definita come “la destra antisistema, ostile alla democrazia liberale”. Questa destra, secondo il politologo olandese, si divide in due sottogruppi: l'estrema destra, che rifiuta l'essenza della democrazia, vale a dire la sovranità popolare e il principio di maggioranza. L'altro sottogruppo dell'ultradestra è la destra radicale che, invece, accetta l'essenza della democrazia, ma si oppone ad elementi fondamentali della democrazia liberale (diritti delle minoranze, stato di diritto, separazione dei poteri). Nell'intervista a Memos Cas Mudde dà un'interessante spiegazione del perché l'ultradestra è uscita dalla marginalità politica in Occidente. Secondo il politologo olandese, dopo l'11 settembre nella discussione politica c'è stato “il passaggio dai temi socio-economici ai temi socio-culturali. Da un lato l'11 settembre ha posto in primo piano questioni come l'identità, l'insicurezza; dall'altro, c'è stata la convergenza tra centrodestra e centrosinistra sulle questioni economiche. Quindi – conclude Cas Mudde - i partiti principali avendo meno da discutere delle questioni socio-economiche, hanno iniziato a discutere di più su questioni legate all'identità e alla sicurezza e queste sono le questioni che fanno guadagnare l'estrema destra”. L'intervista a Cas Mudde è preceduta da una breve introduzione della teorica della politica, Nadia Urbinati.

Memos
Memos di giovedì 06/05/2021

Memos

Play Episode Listen Later May 6, 2021 28:07


Governare la società del dopo Covid. E' il titolo di un documento politico scritto da un gruppo di studiosi (economisti, sociologi, scienziati politici) e offerto alle forze politiche della sinistra. Da Gianfranco Pasquino a Piero Ignazi, da Elena Granaglia a Valeria Termini, Mario Ricciardi, Giovanni Dosi: ecco il network di studiosi che dopo un paio di incontri, tra dicembre e marzo scorsi, ha elaborato quel documento di sintesi (https://ripensarelasinistra.it) presentato oggi a Memos da Salvatore Biasco (economista) e Nadia Urbinati (teorica della politica). Per il professor Biasco l'obiettivo centrale del loro lavoro è stato “immaginare una società del post-Covid che sia partecipata, che mobiliti le persone mentre corregge le varie disuguaglianze, dove l'economia sia governata, il capitalismo sia costretto a produrre risultati coerenti con l'interesse pubblico”. Per la professoressa Urbinati il lavoro del network ha indicato in cinque funzioni i caratteri che possono individuare le forze politiche del campo del centrosinistra a cui il documento si rivolge. “La prima – sostiene Urbinati – è la funzione del pubblico, dello stato. La seconda: gli indirizzi strategici connessi a missioni di ricerca. Terza: indirizzi generali capaci di aver ripercussioni nel Mezzogiorno e nelle aree in ritardo del centro-nord. Quarta: le grandi imprese pubbliche orientate da mandati specifici coerenti e per un obiettivo-paese. Quinta – conclude Urbinati – la governance e l'architettura dei processi che non devono essere calati dall'alto”.

Memos
Memos di giovedì 22/04/2021

Memos

Play Episode Listen Later Apr 22, 2021 27:00


Quali segnali arrivano dalla Germania della grande transizione politica, del passaggio da Angel Merkel ai suoi eredi? Memos è tornato sul tema anche oggi e lo ha fatto con due analisti. Nadia Urbinati, teorica della politica che insegna alla Columbia University di New York; e Alfio Mastropaolo, scienziato della politica dell'università di Torino. Per Nadia Urbinati ci sono due segnali che arrivano dal caso tedesco. “Il primo è che chi ha governato durante il Covid_19 ha pagato un costo alto. La Cdu di Merkel è crollata. Dall'altro – prosegue la professoressa Urbinati – tra le opposizioni c'è il partito verde che si presenta in modo diverso. Annalena Baerbock è una novità, è riuscita a contenere alcune caratteristiche tradizionali dei verdi: la severità dei principi, una quasi religiosità nei comportamenti, la virtuosa etica nel controllo dei propri bisogni e comportamenti per difendere la natura. Baerbock – secondo Urbinati - ha smussato gli angoli fideisti, oltranzisti dei verdi e ha assegnato al partito una capacità di aspirare alla leadership del paese”. Anche per Alfio Mastropaolo sono due i segnali che arrivano dalla Germania. Secondo il politologo i sondaggi dimostrano che “c'è ancora una larga fetta dell'elettorato tedesco che non vuole la destra populista al governo. Inoltre i due partiti storici sono in declino. La socialdemocrazia e i democristiani. Quindi – prosegue il professor Mastropaolo - anche la destra tradizionale tedesca è in difficoltà. Quindi c'è un problema: difficile trovare una soluzione alla crisi che non sia né la proposta populista tradizionale; né la proposta neoliberale, declinata dalla Cdu e – bisogna riconoscerlo – anche dalla Spd. C'è il tentativo di trovare una Terza Via con la proposta dei verdi – conclude Mastropaolo - che però non credo sia replicabile in altri paesi”.

Memos
Memos di mercoledì 04/11/2020

Memos

Play Episode Listen Later Nov 4, 2020 27:49


Stati Uniti, la conta dei voti delle presidenziali è solo all'inizio. Trump si è già dato per vincitore e ha minacciato di ricorrere alla Corte Suprema, se verrà contraddetto. Ma il voto postale, riserva di consensi democratici, potrebbe spegnere gli entusiasmi del presidente uscente. Biden, intanto, invita alla pazienza e ad aspettare fino allo spoglio dell'ultima scheda. Memos ha ospitato Mattia Diletti, docente di scienza politica alla Sapienza di Roma. Diletti ha studiato il sistema politico statunitense ed è tra i curatori dello speciale per le elezioni Usa dell'Enciclopedia Treccani. Ospiti anche Ida Dominijanni, giornalista e saggista che scrive su Internazionale e Huffington Post; e Nadia Urbinati, teorica della politica che insegna alla Columbia University di New York.

Memos
Memos di martedì 20/10/2020

Memos

Play Episode Listen Later Oct 20, 2020 28:43


Responsabilità e Libertà per combattere la pandemia da Covid-19, e non solo. Si può andare oltre lo scontro tra “responsabili e negazionisti”? Si possono tenere insieme, da un lato le richieste di alcuni governi di limitare le attività (sociali per lo più) e, dall'altro, il rifiuto di chi non vuole ottemperare ai divieti anti-pandemia in nome di un'idea “primitiva” di libertà? Difficile, ma occorre partire da una riconsiderazione dell'idea di libertà. Non esiste una concezione assoluta di libertà, sostiene Nadia Urbinati, teorica della politica, ospite a Memos. “Viviamo in una condizione di limitazione della libertà in quanto siamo in relazione con altri – racconta Urbinati - e questa è la condizione della costruzione della nostra civiltà”. La filosofa Giorgia Serughetti, anche lei ospite a Memos, sostiene che “la libertà richiede un tipo di limitazione che è data dalla necessità di vivere con gli altri. E' importante vedere nell'altro il limite alla propria libertà e la condizione di possibilità della propria libertà. E' ciò è tanto più significativo – prosegue Serughetti – in una pandemia: l'altro è colui che ti limita, ma anche colui che ti protegge attraverso le misure di precauzione che vengono prese a nostra tutela”.

Memos
Memos di martedì 30/06/2020

Memos

Play Episode Listen Later Jun 30, 2020 27:51


Compiti per il dopo-Covid19: la sinistra ce la fa o non ce la fa a superare i dogmi del neoliberismo sovranista? Di cosa si tratta? Di quel pilastro del pensiero neoliberale chiamato “stato minimo” e che dovrebbe essere contrastato da sinistra con potenti dosi di rivalutazione del “pubblico”. La sinistra all'assalto della narrativa neoliberista dovrebbe rilanciare un ruolo attivo dello stato, come programmatore e innovatore. E poi? Di sicuro dovrebbe abbandonare l'idea di uno stato piccolo, minimo, limitato al ruolo di “aggiustatore di ultima istanza” di guai provocati da altri. Altro corno del dilemma è la rivalutazione del conflitto sociale. Se il sovranismo programma il ribellismo individualistico, la jacquerie, il tumulto, la sinistra deve “offrire a sua volta una identità connotata socialmente, deve offrire una rappresentanza e contribuire al rinnovamento della politica” (S. Biasco su ParadoXa, Gennaio-Marzo 2020). Memos oggi ha ospitato la politologa Nadia Urbinati e l'economista Salvatore Biasco.

Memos
Memos di martedì 05/05/2020

Memos

Play Episode Listen Later May 5, 2020 30:00


Un'alleanza per mandare a casa Conte, installarsi nella stanza dei bottoni direttamente o con propri uomini e donne, e restaurare il neoliberismo in una forma aggressiva. E' un'alleanza di fatto che si intravede nelle dichiarazioni del capo della Confindustria (ieri al Corriere della Sera) e nel documento “appello delle libertà al Presidente Mattarella” firmato da Sgarbi, A.Elkann, B.H. Levy, Elena Loewenthal, Luttwak, Paragone, Marcello Veneziani e altri. L'industriale Carlo Bonomi non vuol sentir parlare di stato-imprenditore; gli “appellanti delle libertà” già scorgono il profilo dello statalismo dietro le recenti rivalutazioni dell'intervento statale in economia (da Mazzucato a Prodi). E per questa ragione si ergono a difensori di ultima istanza “della democrazia liberale e dell'economia di mercato” minacciate da ciò che chiamano autoritarismo. Usano le libertà individuali come esercizi di ginnastica democratica svuotati di una sostanza egualitaria (art.3 Cost.). Ecco allora che il sostegno al reddito diventa per l'industriale Bonomi un “distribuire denaro a pioggia ai lavoratori attraverso reddito di emergenza, di cittadinanza e cassa integrazione”. Memos ne ha parlato oggi con Nadia Urbinati, politologa, tra i firmatari dell'appello “BastaAgguati” (cittavisibili.org), un appello che denuncia quella che Urbinati ha definito “una restaurazione neoliberale”.

Memos
Memos di giovedì 19/03/2020

Memos

Play Episode Listen Later Mar 19, 2020 28:28


Voglia di autorità: in Italia consensi record per il governo Conte, dice l'Osservatorio politico di Ilvo Diamanti. 7 su 10 lo sostengono. Non era mai accaduto prima. Alla voglia di autorità si aggiungono i rischi di scivolamento verso forme autoritarie di gestione dell'emergenza coronavirus. Dalla Lombardia, con il presidente Fontana, si evocano nuove strette. Che cosa ci può essere di più rigoroso di un impedimento ad uscire di casa, se non autocertificati? A Memos ne abbiamo parlato con i politologi Nadia Urbinati, della Columbia University di New York, e Piero Ignazi dell'università di Bologna. Chiude la puntata la sociologa Giovanna Procacci con il suo messaggio.

Memos
Memos di mercoledì 11/03/2020

Memos

Play Episode Listen Later Mar 11, 2020 27:16


Emergenze e democrazia. Rischi autoritari e responsabilità civili. Quali sfide pone l'infezione da Covid-19? Memos ne ha parlato con la politologa Nadia Urbinati e lo storico Giovanni De Luna. Chiude la puntata il messaggio di Michela Bonserio, coordinatrice di Greenpeace Milano e organizzatrice di “Milano per il clima”.

Memos
Memos di giovedì 30/01/2020

Memos

Play Episode Listen Later Jan 30, 2020 28:44


Populismo e democrazia. Il primo è parte della seconda. A Memos oggi ne abbiamo parlato con la politologa Nadia Urbinati, che insegna teoria politica alla Columbia University di New York (autrice di “Io popolo. Come il populismo trasforma la democrazia”, Il Mulino 2019). Chiude la puntata la sociologa dell'università Milano-Bicocca Giorgia Serughetti.

Memos
Europa, elezioni 2019 (3)

Memos

Play Episode Listen Later May 10, 2019 29:54


Come sta la democrazia in Europa? Terza puntata del nostro ciclo in vista delle elezioni europee del prossimo 26 maggio. Se guardiamo all'Italia, ai fatti di questi giorni di Casal Bruciato, alla violenta aggressione dei rom, alla derisione delle vittime da parte di Salvini, se guardiamo a tutto questo dobbiamo concludere che la democrazia in Europa sta male. Occorrono riforme radicali. La sinistra è in grado di proporle? Memos ha ospitato Nadia Urbinati, docente di teoria politica alla Columbia University di New York. La professoressa Urbinati si occupa del pensiero democratico e liberale contemporaneo, delle teorie della sovranità e della rappresentanza politica. “Utopia Europa” è il titolo del suo ultimo libro (Castelvecchi, 2019). Ospite anche Colin Crouch, professore emerito all'Università di Warwick, in Gran Bretagna, ideatore all'inizio degli anni Duemila del concetto di post-democrazia. Ha pubblicato di recente “Identità perdute. Globalizzazione e nazionalismo” (Laterza, 2018).

Memos
Europa, elezioni 2019 (1)

Memos

Play Episode Listen Later Apr 26, 2019 29:43


Manca un mese alle elezioni europee del 26 maggio. Come sta la democrazia in Europa? Quarant'anni dopo le prime elezioni del 1979, finirà l'era del compromesso storico popolari-socialisti? Dieci anni di austerità, una crisi lacerante e una società sempre più diseguale, hanno fatto crescere le destre e i nazional-populismi. E' in arrivo la riscossa delle sinistre? Non sembrerebbe, stando ai sondaggi. E i verdi, capitalizzeranno le piazze piene di questi mesi contro il cambiamento climatico? Ci sarà un “effetto Greta”? Sono alcune delle domande che Memos girerà ai suoi ospiti, tutti i venerdì da oggi e fino al 17 maggio. Si comincia stasera con Monica Frassoni, co-presidente del Partito Verde Europeo, è stata deputata al parlamento di Strasburgo per due legislature; e con Lorenzo Marsili, co-fondatore del movimento per la democrazia in Europa, DiEM 25, insieme a Yanis Varoufakis (l'ex ministro dell'economia greco). Nelle prossime settimane Memos ospiterà la filosofa Rosa Fioravante e il giurista Alessandro Somma, gli storici Adriana Castagnoli e Marcello Flores, i politologi Nadia Urbinati e Colin Crouch.