Italian political party
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Per info sui corsi di italiano, scrivimi all'indirizzo salvatore.tantoperparlare@gmail.comNel 1992, per la prima volta, la politica italiana vede un partito che vuole la separazione del nord da "Roma ladrona".Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon a livello Pizza.La trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: https://salvatoreracconta.substack.com Testo e voce di Salvatore GrecoSuoni da Zapsplat
Il caso Santanchè e le borse di Maradona. Fonti: account Instagram realdonaldtrump, 26 febbraio 2025; account Tiktok fanpage.it, 26 febbraio 2025; video "Tangentopoli Il discorso di Bettino Craxi in Parlamento nel 1992" pubblicato sul canale Youtube TV Zoom Channel il 17 febbraio 2012; video “La mozione di sfiducia contro la ministra Santanchè in diretta: il voto della Camera" pubblicato sul canale Youtube Fanpage.it il 25 febbraio 2025; account Tiktok la.stampa, 26 febbraio 2025; estratto dall'audio "La mozione di sfiducia presentata nel 1995 contro l'ex ministro della giustizia Filippo Mancuso, il Governo Dini, la Lega Nord, la magistratura, il PDS..." servizio realizzato con documentazione tratta dall'archivio di Radio Radicale" pubblicato sul sito radioradicale.it il 29 luglio 2003; estratto dall'audio "Filippo Mancuso ha presentato il 19 maggio scorso una nuova denuncia alla Procura della Repubblica di Roma sulla vicenda dei fondi Sisde: l'ex presidente della Repubblica Scalfaro è stato iscritto nel registro degli indagati" pubblicato sul sito radioradicale.it il 3 giugno 1999; video "Cocco bello Rocco bello spiaggia Brindisi" pubblicato sul canale Youtube Aless SS il 5 agosto 2018. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A cura di Michele Migone. Dopo la sentenza di assoluzione a Palermo, Matteo Salvini rilancia il suo ruolo politico: vuole tornare ad essere il portabandiera della politica di chiusura del governo all'immigrazione. Per questo accarezza l'idea di tornare al Viminale ad occupare la poltrona di ministro degli interni su cui ora si siede Matteo Piantedosi. Giorgia Meloni lo ha già stoppato. Salvini cerca di riprendere quota dopo una lunga fase di perdita di consensi elettorali che ha portato una parte consistente del suo partito a mettere in dubbio la sua leadership. Ci riuscirà? Ne abbiamo parlato con Matteo Pucciarelli, giornalista della Repubblica e autore del libro Anatomia di un populista, edito da Feltrinelli, Roberto Castelli, ex dirigente della Lega Nord ed ex ministro della giustizia, Paolo Grimoldi, dirigente leghista recentemente espulso dal partito, Nadia Urbinati, politologa e Sandra Zampa, senatrice del PD.
Zum Abschluss dieses Jahres schauen wir mal nicht zurück, sondern nach vorne: wie wird 2025 besser, also jetzt ganz konkret? Weihnachtssonderepisode (2021): https://piratensenderpowerplay.podigee.io/32-neue-episodeDie 15 Minuten von Habeck Merz Scholz: https://www.prosieben.de/serien/joko-klaas-gegen-prosieben/news/15-minuten-live-joko-und-klaas-habeck-merz-scholz-politiker-sendezeit-politik-anstand-471883?fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAAaZIWXU1JmB5md6HSKdDb2vcv01m0gU50ZoowhjgC9AxvlsEAJr223JwfSU_aem_CglI3LwcO_sFUHq-9UMPIw#Stammzellenspender:in werden bei der DKMS: https://www.dkms.de/aktiv-werden/spender-werdenOrganspender:in werden: https://www.organspende-info.de/Demos gegen Rechtsextremismus: https://fckafd.dergoldenealuhut.de/demofinder/Studie zur Wirkung von Massenprotesten gegen die Lega Nord aus Italien: Polylux: https://www.polylux.network/Jia Tolentino zur Folkorisierung eines Mörders: https://www.newyorker.com/podcast/political-scene/why-luigi-mangione-is-being-treated-as-a-folk-hero– WERBUNG –Updates, Rabattcodes und Infos zu unseren Werbepartner:innen findet ihr hier. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
A cura di Daniele Biacchessi È accaduto di tutto nella seduta della Camera nella quale è approdato il ddl sull autonomia differenziata e il Parlamento si è trasformato in un match di pugilato più che il luogo istituzionale dove si discutono leggi. La vittima è il deputato Leonardo Donno del M5s, colpevole di aver voluto consegnare a Roberto Calderoli una bandiera italiana, in segno di contrarietà al provvedimento del Governo. In pochi secondi, mentre i commessi provvedevano a ritirare la bandiera, si è scatenata una rissa, una vera e propria aggressione con calci e pugni contro il deputato, poi trasportato in ospedale per accertamenti su una sedia a rotelle. Un clima da anni Venti Prima della rissa, il deputato di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda urla alla capogruppo dem Chiara Braga «stai zitta». Proteste veementi dell'opposizione e il presidente Lorenzo Fontana, leghista, sospende la seduta. Si riparte ed ecco che dai banchi del Pd, idea di Giuseppe Provenzano, si inizia a sventolare il Tricolore e a cantare «Bella Ciao». A questo punto, dai banchi della Lega il deputato Domenico Furgiuele fa il segno della X: tutti pensano alle frasi del generale Roberto Vannacci sui fascisti della Decima Mas, da lui evocati in positivo, e si scatena il putiferio. Fontana espelle quindi Furgiuele. L'emiciclo scivola indietro di cent'anni, negli anni Venti. Gli aggressori Le immagini della rissa mostrano scene vergognose, inqualificabili, non degne di un Paese civile. Tra i più esagitati c'è Igor Iezzi, commissario della Lega Nord, che sferra colpi contro Donno, che dopo pochi secondi stramazza al suolo. Nella mischia si vedono chiaramente parlamentari della Lega e di Fdi. Nel frattempo iniziano a girare sulle chat le immagini della rissa e non si capisce bene se il pugno di Iezzi arrivi al volto di Donno. Dal Pd e dallo stesso Donno, viene tirato in ballo il deputato FdI, ex paracadutista della Folgore, Enzo Amich. Fontana chiude la seduta e invita i questori a visionare i filmati per prendere provvedimenti disciplinari che, a mio avviso, devono essere severi, perché la rissa di ieri rappresneta un colpo alla democrazia. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi È accaduto di tutto nella seduta della Camera nella quale è approdato il ddl sull autonomia differenziata e il Parlamento si è trasformato in un match di pugilato più che il luogo istituzionale dove si discutono leggi. La vittima è il deputato Leonardo Donno del M5s, colpevole di aver voluto consegnare a Roberto Calderoli una bandiera italiana, in segno di contrarietà al provvedimento del Governo. In pochi secondi, mentre i commessi provvedevano a ritirare la bandiera, si è scatenata una rissa, una vera e propria aggressione con calci e pugni contro il deputato, poi trasportato in ospedale per accertamenti su una sedia a rotelle. Un clima da anni Venti Prima della rissa, il deputato di Fratelli d'Italia Salvatore Deidda urla alla capogruppo dem Chiara Braga «stai zitta». Proteste veementi dell'opposizione e il presidente Lorenzo Fontana, leghista, sospende la seduta. Si riparte ed ecco che dai banchi del Pd, idea di Giuseppe Provenzano, si inizia a sventolare il Tricolore e a cantare «Bella Ciao». A questo punto, dai banchi della Lega il deputato Domenico Furgiuele fa il segno della X: tutti pensano alle frasi del generale Roberto Vannacci sui fascisti della Decima Mas, da lui evocati in positivo, e si scatena il putiferio. Fontana espelle quindi Furgiuele. L'emiciclo scivola indietro di cent'anni, negli anni Venti. Gli aggressori Le immagini della rissa mostrano scene vergognose, inqualificabili, non degne di un Paese civile. Tra i più esagitati c'è Igor Iezzi, commissario della Lega Nord, che sferra colpi contro Donno, che dopo pochi secondi stramazza al suolo. Nella mischia si vedono chiaramente parlamentari della Lega e di Fdi. Nel frattempo iniziano a girare sulle chat le immagini della rissa e non si capisce bene se il pugno di Iezzi arrivi al volto di Donno. Dal Pd e dallo stesso Donno, viene tirato in ballo il deputato FdI, ex paracadutista della Folgore, Enzo Amich. Fontana chiude la seduta e invita i questori a visionare i filmati per prendere provvedimenti disciplinari che, a mio avviso, devono essere severi, perché la rissa di ieri rappresneta un colpo alla democrazia. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
(120 - 502) Dove inizia il countdown per la pubblicazione del video della 500a puntata di Muoviti Muoviti itinerante per Milano di venerdì 15 marzo. Poi facciamo un aggiornamento sulla situazione in Argentina collegandoci con Andrea Cegna da Iguazú. In chiusura una carrellata di telefonate con la Camera dei Deputati dove è in discussione il nuovo codice della strada per parlare con i capigruppo di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega Nord.
Al centro di questa lezione c'è la storia della lega lombarda medievale, cioè quell'alleanza di Comuni italiani che, ispirati e coordinati da papa Alessandro III, decisero di unire le forze per contrapporsi all'iniziativa politica di Federico Barbarossa, ovvero imporre all'Italia il controllo tedesco ed il prelievo del tributo. Toccando i simboli di questa alleanza, abbiamo modo di fare riferimento alla città di Alessandria, dedicata al papa, e al partito della Lega Nord degli anni '90, al suo programma secessionista prima e federalista poi, e proviamo a spiegare il significato dei simboli che ancora campeggiano nei manifesti elettorali. Chiudiamo con la battaglia di Legnano e la vittoria dell'Italia sul mondo tedesco: una delle tappe fondamentali del distacco tra la nostra storia e quella del mondo al di là della Alpi. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
Mercoledì 27 dicembre 2023, ai microfoni di Sveja c'è Nicola Villa.Apriamo la rassegna con il rogo di Natale al Tmb di Malagrotta, il quinto in pochi anni negli impianti di trattamento dei rifiuti di Roma. L'incendio ha causato gravi danni all'impianto e ha diffuso una nube di fumo tossico nell'aria, che ha costretto le autorità a emanare un'ordinanza che limitava le attività all'aperto e il consumo di prodotti alimentari coltivati nell'area. Un editoriale di Manconi e Fantauzzi sul caso di Stefano Dal Corso romano di 42 anni, morto il 12 ottobre 2022 nel carcere di Oristano, in Sardegna, apparentemente per un suicidio. I famigliari e il loro legale hanno fatto otto richieste di autopsia. Domani nel quartiere Tufello c'è un'iniziativa per la verità e giustizia.Due segnalazione da "Repubblica": i soldi del Pnrr per il ferro a Roma sono stati spostati, non si raddoppiera la Roma-Pescara e non si chiuderà l'anello Vigna Clara-Tor di Quinto; a Formello, feudo della Lega Nord, inchiesta di Anac sugli appalti sospetti per la cura del verde a un imprenditore vicino al sindaco.Infine l'archeologia: finito uno studio della Sapienza durato 17 anni sul Palatino, il palazzo tempi di Ottaviano Augusto con alcune scoperte.Sveja è un progetto di comunicazione indipendente con il sostegno di Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne.È ora possibile sostenere Sveja anche tramite donazioni dirette, ecco il codice iban:IT19N0501803200000020000064
L'uomo ha fretta. Alle elezioni provinciali nel 2018 Marco Galateo ha ottenuto 460 voti di preferenza. Dopo la promozione di Alessandro Urzí alle elezioni parlamentari verso Roma, l'ex consigliere comunale di Bolzano della Lega Nord l'8 novembre 2022 è entrato nel consiglio provinciale per il partito di Meloni “Fratelli D'Italia” (FdI). Adesso, a distanza di un anno, Galateo punta a cose più alte. Poiché dopo le elezioni regionali si delinea sempre più chiaramente una coalizione tra SVP e FdI, ci sono buone probabilità che Marco Galateo entri nel nuovo governo regionale. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/saltobz/message
N° 313 / 3 septembre 2023. Connaissez-vous notre site ? www.lenouvelespritpublic.fr Une émission de Philippe Meyer, enregistrée au studio l'Arrière-boutique le 16 juin 2023. Avec cette semaine : Dominique Reynié, enseignant à Sciences Po agrégé de sciences politiques. Jean-Louis Bourlanges, président de la Commission des Affaires étrangères de l'Assemblée nationale. Marc-Olivier Padis, directeur des études de la fondation Terra Nova. LES DROITES EN EUROPE Dominique Reynié, vous êtes Professeur des Universités à Sciences Po et agrégé de sciences politiques. Vous dirigez, depuis 2008, la Fondation pour l'innovation politique, un think tank indépendant et reconnu d'utilité publique qui s'inscrit dans « une perspective libérale, progressiste et européenne ». Vos travaux portent sur les transformations du pouvoir politique, l'opinion publique, les mouvements électoraux, la droite et le populisme. Vous avez dirigé l'ouvrage de la Fondapol intitulé Les droites en Europe. Il retrace la montée en puissance des partis de droite au sein de l'Union européenne dès le milieu des années 1980, dans le contexte de l'effondrement du communisme et de l'épuisement de la social-démocratie. Il montre comment, sous l'effet du vieillissement démographique et de la pression migratoire, les Européens sont devenus de plus en plus soucieux de préserver leur niveau de vie et leur identité, un patrimoine à la fois matériel et culturel. Les mouvements populistes ont très tôt orienté leurs discours et leurs programmes autour de cet « enjeu patrimonial ». Ils ont ainsi opéré une large poussée en Europe dès les années 1990, au point de figurer parmi les principaux adversaires de la droite de gouvernement. Le basculement électoral à droite qui s'opère aujourd'hui en Europe rappelle l'actualité de ces analyses. En mai, en Espagne, les scrutins locaux se sont traduits par un échec sévère pour la gauche, au pouvoir depuis 2018. La droite de gouvernement est sortie gagnante du vote en totalisant plus de 7 millions de suffrages. La formation d'extrême droite Vox a doublé son score en quatre ans et a effectué une poussée spectaculaire dans plusieurs parlements régionaux. En Grèce, le parti conservateur du Premier ministre sortant Kyriakos Mitsotakis a remporté une nette victoire en mai dernier. Le nationalisme turc a été renforcé par la réélection récente de Recep Tayyip Erdogan, et une semblable percée électorale de la droite et de l'extrême droite a été observée ces derniers mois en Finlande, en Suède, et en Italie. A partir des résultat des élections européennes de 2019, la Fondapol a calculé que les électeurs de listes de droite représentent en Europe 43.4% des suffrages, soit presque le double des suffrages alloués aux listes de gauche. Dans une autre étude, en 2021, vous montrez la conversion profonde des Européens aux valeurs de droite. Elle est nourrie par trois thèmes particulièrement mobilisateurs : le libéralisme économique, le nationalisme, via la question identitaire, et le libéralisme politique, indexé à l'individualisme. La recomposition politique bat son plein en Europe et interroge la droite sur sa doctrine, son programme de gouvernement et son système d'alliance. Dans divers pays d'Europe, la frontière entre droite et extrême-droite s'efface progressivement. L'Europe hérite de la stratégie « d'union des droites » mise en place par Sylvio Berlusconi dès 1994 avec l'alliance, jusque-là inconcevable, de son parti libéral « Forza Italia », du parti conservateur « Lega Nord » et du parti néofasciste « MSI ». Depuis, la droite radicale a modéré son discours, notamment sur l'Union européenne, et est devenue l'alliée de la droite de gouvernement dans plusieurs pays du Nord de l'Europe, comme la Finlande ou la Suède. En France, seul Éric Zemmour appelle pour l'instant à cette « union des droites ». Mais l'offensive des LR sur l'immigration, qui proposent de modifier la Constitution pour y inscrire « la possibilité de déroger à la primauté du droit européen quand les intérêts fondamentaux de la nation sont en jeu », pourrait accélérer le rapprochement idéologique avec l'extrême-droite.Chaque semaine, Philippe Meyer anime une conversation d'analyse politique, argumentée et courtoise, sur des thèmes nationaux et internationaux liés à l'actualité. Pour en savoir plus : www.lenouvelespritpublic.fr
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7456LA PARABOLA DI BERLUSCONI: LA CONTRO-RIVOLUZIONE MANCATA di Julio LoredoSilvio Berlusconi se n'è andato. Diverse testate hanno parlato addirittura di "fine di un'era". Pur con un tocco di enfasi giornalistica, non si può negare che egli sia stato un protagonista della vita politica italiana degli ultimi decenni. Non trovo migliore immagine per descrivere questo protagonismo che quella della parabola: dapprima ascendente fino a raggiungere un apice, salvo poi entrare in declino (e non parlo della sua salute), fino all'esito finale. Ciò, a mio avviso, racchiude un'importante lezione per il prossimo futuro sul modo di interpretare certi movimenti nell'opinione pubblica italiana.Io sono arrivato in Italia nel febbraio 1994, poco dopo l'ormai storica "discesa in campo" di Berlusconi, e in piena campagna elettorale per le politiche. Dicono che la prima impressione rimane per sempre. Ebbene, la mia prima impressione della politica italiana fu proprio questo ciclone berlusconiano che avanzava impetuoso, e che portò il Polo della Libertà da lui guidato al brillante trionfo nelle elezioni generali del 27 marzo. Per la prima volta nella storia italiana si insediava a Palazzo Chigi un governo che non aveva remore di definirsi di centro-destra, con una forte componente di destra tout court, rappresentata soprattutto da Alleanza Nazionale-MSI, che da sola ottenne il 13,47% de suffragi.Ricordo che regnava un clima di grande speranza. Dopo decenni di politiche centriste ispirate dalla Democrazia Cristiana - che poi finivano sempre per scivolare verso sinistra - si poteva cominciare a parlare di reazione conservatrice, o perfino tradizionalista. La nomina a Presidente della Camera della giovane Irene Pivetti, che allora si mostrava cattolica tradizionalista, rinforzò questa impressione.INTERCETTANDO LA REAZIONECrepitavano ancora i fuochi inquisitori dell'inchiesta giudiziaria nota come "Mani pulite", che spazzò via i partiti moderati della Prima repubblica, lasciando in campo soltanto il Partito Democratico della Sinistra (cioè il vecchio Pci), Rifondazione comunista, e i loro alleati, mai toccati dalle indagini del "pool" di Milano. Si trattò chiaramente di un'inchiesta condotta a senso unico. Il che, a mio avviso, permette di sollevare legittimi dubbi sul suo vero scopo. Comunque sia, col campo ormai sgombro da possibili concorrenti, la sinistra italiana accarezzava il sogno di arrivare al potere. Tutto portava a credere che così sarebbe stato, non fosse stato per la discesa in campo del Cavaliere, che scombussolò tutte le previsioni. E questo è un suo innegabile merito storico. Senza il suo intervento, l'Italia sarebbe irrimediabilmente scivolata a sinistra.Le sue analisi dell'opinione pubblica italiana, basate su rigorosi sondaggi, avevano, infatti, individuato una fortissima reazione conservatrice e anticomunista, che non trovava sbocco politico. Fu proprio per intercettare questa reazione che egli fondò il movimento Forza Italia! Associazione per il buon governo, che il 26 gennaio 1994 si presentò alle elezioni politiche, insieme ad Alleanza Nazionale-MSI di Gianfranco Fini e alla Lega Nord di Umberto Bossi. La sua visione si dimostrò vincente. Il 27 marzo 1994, il Polo della Libertà vinse col 42,87% dei suffragi, lasciando l'Alleanza dei Progressisti al 34,34%. Se prendiamo in considerazione che i moderati del Patto per l'Italia ottennero il 15,75%, possiamo affermare che c'era nel Paese una evidente maggioranza conservatrice. Era la fine della Prima Repubblica. Dopo mezzo secolo di palude democristiana, iniziava l'era del bipolarismo.L'ANALISI DELLA PARABOLA BERLUSCONIANAEd è proprio da questa reazione che bisogna iniziare l'analisi della parabola berlusconiana.Per un osservatore attento (ricordo commenti di Plinio Corrêa de Oliveira in questo senso), dietro un'apparente sonnolenza ottimista, si poteva intravedere nell'opinione pubblica italiana la formazione di due blocchi, separati da fessure molto più accentuate in profondità di ciò che sembravano in superficie. Col passare del tempo, queste fessure erano destinate a dilatarsi fino a diventare incolmabili.Da una parte, una sinistra militante che, alle vecchie cause comuniste aggiungeva quelle della rivoluzione culturale: aborto, droghe, omosessualismo, eutanasia, immigrazione, agenda lgbt e via discorrendo.Dall'altra parte, un pubblico che, forse per la prima volta nella storia recente, iniziava a capire che le cose erano andate troppo lontano e che bisognava reagire. Era formato da quelli che, per tradizione o convinzione, si opponevano agli eccessi rivoluzionari, e si stavano man mano risvegliando, fino a comporre un blocco in fase di consolidamento e di crescita. Non erano, o almeno non ancora, propriamente dei contro-rivoluzionari, cioè persone che reagiscono contro la Rivoluzione in modo integrale aspirando il suo contrario. Per lo più erano persone che, accorgendosi che il treno della Rivoluzione stava andando troppo veloce e verso indirizzi inquietanti, scesero alla prima stazione, domandandosi se era il caso di continuare il viaggio. Badate bene: non prendevano (per adesso) un treno di ritorno, ma non erano più sul Freccia Rossa della Rivoluzione.In mezzo c'era il solito blocco degli indifferenti, degli inerti, delle persone senza convinzioni definite. Si trattava però di un blocco destinato a essere progressivamente corroso dai due schieramenti opposti nella misura della loro rispettiva forza d'impatto.UNA CONTRO-RIVOLUZIONE MANCATA?Fino a dove sarebbe arrivata la reazione? Quali indirizzi avrebbe preso? Chi ne avrebbe approfittato? Quali erano i suoi connotati? Ecco alcune domande che si facevano gli strateghi del centro-destra, ormai al potere. Essi avevano davanti una scelta che avrebbe condizionato la storia del nostro Paese per anni. Il centro-destra sarebbe andato oltre le bagatelle della micro politica, capendo che gli italiani avevano loro affidato non solo il compito di governare ma, più profondamente, la missione storica di mettere un freno alla Rivoluzione? Avrebbe saputo implementare un programma di governo che davvero traducesse gli aneliti di questa crescente fascia reattiva dell'opinione pubblica?Non mancavano personaggi che si atteggiavano a guida della reazione. Mi viene in mente la giovane presidente della Camera, Irene Pivetti, qualificata dalla stampa "la Santa Giovanna d'Arco italiana". Don Gianni Baget Bozzo parlò del "ciclone Pivetti" che, all'insegna del tradizionalismo cattolico, soffiava sul Paese. Uno dei suoi primi atti fu di organizzare a Montecitorio la celebrazione quotidiana della Santa Messa in rito romano antico, alla quale assisteva indossando la mantiglia.Lo stesso Berlusconi non mancò di compiere diversi passi nella giusta direzione. Sdoganò una retorica anticomunista da tempo in disuso, difese la proprietà privata e la libera impresa, fomentò la nascita di una cultura alternativa alla sinistra, tutelò alcune tradizioni cattoliche del Paese, per esempio opponendosi al tentativo dell'Unione Europea di proibire il Crocifisso in luoghi pubblici, e altri atti di governo che sicuramente gli fanno onore. Che egli fosse un bastone fra le ruote della Rivoluzione si può cogliere, per esempio, dai feroci attacchi dei settori progressisti nei suoi confronti, che trovarono lo strumento perfetto nella pioggia di processi giudiziari scatenati da varie Procure, specialmente quella di Milano. Processi, va detto, dai quali ne uscì indenne.IL RIMBAMBIMENTO FINALECol passare del tempo, però, il berlusconismo iniziò a mostrare le sue inadeguatezze.Una prima inadeguatezza, in realtà essenziale, era la sua ispirazione liberale. Berlusconi mai portò la reazione, che egli in principio rappresentava, fino alle sue conseguenze logiche, fondandola sui principi inviolabili della Legge divina e naturale. Mai, per esempio, fece una vera battaglia in difesa della vita o della famiglia. Mai intraprese un'iniziativa per la rigenerazione morale e culturale dell'Italia. Anzi, le sue reti televisive erano fra le più trasgressive. Egli si comportò sempre da liberale. Qualcosa di molto diverso da quanto il pubblico reattivo si aspettava.Una seconda inadeguatezza, conseguenza della prima, era la sua vita personale, a dir poco sregolata. Anche qui, qualcosa di molto diverso da quanto il pubblico reattivo si aspettava. Le cose precipitarono quando, abbandonando la sua seconda consorte, iniziò un rapporto con la giovanissima Francesca Pascale, partigiana dell'agenda lgbt. Bisogna vivere come si pensa, altrimenti, prima o poi, si finisce col pensare come si è vissuto. Il vecchio Berlusconi iniziò quindi a guardare con occhio benevolo cause che fino al giorno prima avversava.Forse pensava che il suo personale carisma gli avrebbe spianato tutte le strade. Ora, il carisma di un leader va e viene qual piuma al vento. Ciò che restano sono le idee e i valori. E in questo campo, il Cavaliere si dimostrò totalmente inadeguato. Non seppe capire né guidare la reazione che lo aveva portato al potere. Iniziò quindi a crollare nei sondaggi, fino a perdere la guida del centro-destra, che passò nelle mani di Matteo Salvini.
(71 - 262) Dove dimostriamo come un leader della Lega Nord a caso abbia fatto tripletta. Poi con ascoltatori e ascoltatrici cerchiamo di scoprire se questo sia il peggior lunedì dell'anno e troviamo anche qualcuno che non riesce a metter giù il telefono. Anguillara Veneta torna agli onori delle cronache per la cittadinanza onoraria concessa all'ex Presidente brasiliano Bolsonaro e noi riproponiamo le interviste agli abitanti del paese in provincia di Padova. Infine con Gabriele Battaglia, re delle quarantene cinesi, commentiamo la decisione delle autorità di Pechino di eliminare l'isolamento per chi arriva dall'estero.
Roberto Maroni è morto dopo una grave malattia. Si era ritirato dalla politica nel 2018 ma per più di vent'anni è stato un volto importante delle istituzioni italiane e un membro della Lega fin dalla sua nascita. Oggi ricostruiamo la sua storia
Author and journalist John Kampfner talks to Eamon about Putin's War and Putin's diminishing support in the world. John and Eamon talk about the Italian general election and the alliance of the right including Giorgia Meloni's Brothers of Italy, Matteo Salvini's Lega Nord and Silvio Berlusconi's Forze Italia who together are hoping to form a coalition government following their anticipated success. They also talk about Germany's remarkable achievement in dealing with the country's energy crisis. John Kampfner is an Executive Director at Chatham House.Recorded 23rd September 2022. Become a member at https://plus.acast.com/s/the-stand-with-eamon-dunphy. Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
La composizione delle liste elettorali della Lega Nord per le elezioni del 25 settembre spiega, meglio di qualiasi analisi politica, i motivi che hanno indotto Salvini a pugnalare Draghi in combutta con Conte.Di fronte a malumori e fronde interne che minacciavano la sua leadership, il Capitone ha pensato che fosse meglio sbarazzarsi degli oppositori il prima possibile e infarcire il gruppo parlamentare di fedeli. Il gruppuscolo che faceva capo a Giorgetti e ai governatori di Veneto e Friuli Venezia Giulia sono stati epurati.Nel PD invece l'operazione "Rinnovamento GGGiovani" è finita in modo disastroso. I volti nuovi si sono rivelati in pochi giorni dei vecchi arnesi della sinistra più becera (anti- Israele) e comicamente ideologizzata (fanatica della rivoluzione bolscevica).
La lotta dell'Europa alle ingerenze straniere è stata politicizzata? Il Parlamento Europeo ha adottato mercoledì 9 marzo una risoluzione sul tema delle ingerenze straniere nei processi democratici dell'Unione, ma l'europarlamentare Marco Dreosto (ID, Lega), nonostante abbia preso parte ai lavori, ha preferito astenersi. Perché? E ancora: sulla migrazione, alla luce dei recenti fatti in Ucraina, la posizione della Lega è cambiata? Se Mosca chiude i rubinetti del gas, cosa può fare l'Europa per essere autosufficiente dal punto di vista energetico? I bombardamenti a Kiev hanno abbattuto anche il Covid? La risposta a tutte queste domande nell'intervista realizzata a Strasburgo da Renata Giordano e Simone Matteis
La squadra creata dalla Lega Nord di Umberto Bossi esiste ancora ma oggi non ha più alcuna affiliazione politica ed è molto diversa da come ce la ricordavamo.
È il caso del momento, la macchina del fango si ritorce contro "la bestia" proibizionista: Luca Morisi, social media manager della Lega Nord, è indagato per cessione di stupefacenti dopo aver ospitato un festino a base di sesso e droghe nella propria abitazione. La risposta del suo "capitano" Matteo Salvini non si fa attendere e scatena un'ulteriore selva di polemiche. Ci sono tantissime considerazioni da fare sulla vicenda e noi di Stupefatti non potevamo esimerci dal parlarne.NOTE DELL'EPISODIO:- Segui Stupefatti su Instagram per goderti le nostre LIVE!: https://is.gd/ge26sy- Il referendum e la proroga: https://is.gd/Z75jWl- Il fango si scatena: https://bit.ly/3B30Sdv- Cos'è il GHB: https://bit.ly/3innuOL- Un caso simile in Ungheria: https://bit.ly/3oond1D- Il sito di Meglio Legale: https://megliolegale.itEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.comATTENZIONE: Stupefatti racconta il mondo delle sostanze stupefacenti con un approccio laico e scientifico, senza pregiudizi né tabù. Il podcast è rivolto ad un pubblico responsabile. In NESSUN CASO la nostra attività è volta ad incentivare o promuovere l'assunzione di sostanze legali o illegali.
I dagens avsnitt bland annat: Uppsving för säkerhetsbranschen när svenskar lägger allt mer resurser på egen säkerhet, Andrew Napolitano och Andrew Cuomo i blåsväder efter sexuella trakasserier, italienska högern på frammarsch när Lega Nord och Italiens bröder samlar 40% av rösterna samt den enastående effektiviteten i äldre tiders patronage av genier https://radio.bubb.la/torsdag-5-augusti-2021/ Länkar som diskuterades i dagens sändning: Svenskar lägger allt mer resurser på egen säkerhet, vaktbolag anlitas i ökande grad för att patrullera och öka tryggheten i bostadsrättsföreningar och villaområden, möter kritik från bland annat Magnus Lindgren, generalsekreterare på Stiftelsen Tryggare Sverige som menar att utvecklingen liknar en privatisering av våldsmonopolet när privata aktörer tar över den statliga polisens roller Fox News avskedar Andrew Napolitano sedan 27-årig manlig kollega anklagat honom för sexuella trakasserier, händelsen ska ha ägt rum i en hiss 2019 och Napolitano sägs ha berört mannens arm samtidigt som han framfört sexuellt suggestiva kommentarer Opinionsundersökningar i Italien visar att Salvinis Lega Nord och Melonis Italiens bröder nu samlar 40 procent av rösterna, unikt i Europa med två nationalistiska högerpartier som vardera har 20 procents stöd, Lega stödjer Draghis regering och EU:s stödpaket till landet medan Italiens bröder intar positionen som enda oppositionsparti och hävdar att regeringen inte kan hantera den ekonomiska krisen och covid-19 Krishnan Rohit: Äldre tiders patronage av genier var enastående effektivt och har få motsvarigheter i den moderna världen som domineras av riskaverta kommittéer och missförstånd om genialitetens natur, initiativ som Thiel Fellowship och MacArthur Fellows Program bör skalas upp hundrafalt
Nota sul federalismo e la storia della Lega Nord. La riforma costituzionale del 2001 per un decentramento
Meet Eliot Higgins, the founder and spokesperson for Bellingcat, the man behind the most famous and esteemed open-source, online, intelligence investigation community Bellingcat started out from a blog Eliot opened as a hobby in 2011: the platform is now the world's most renowned community of investigative, intelligence and online journalism. In this episode, Eliot explores with us the birth and growth of Bellingcat, its internal organization and its key research focuses. How a blog turned into the strongest and biggest online investigation community Particularly striking was witnessing Eliot's intuitive ability to effectively combine open-source, easy-to-find tools, such as images, videos, social media pages, with geo-location and geo-mapping to create what is knowns as reference imagery. By exploiting these widely and publicly available pieces of information, the Bellingcat community specialized in investigating complex cases in an extra-ordinary and definitely out-of-the-box way. Bellingcat's palmarès and its somewhat complex relations with public entities Eliot shared with us his view over some of the most high-profile cases Bellingcat successfully embarked on, such as the MH17 Malaysian Airlines flight crash in Ukraine back in 2014, the Lybian scenario in 2011, the Syrian conflict, the UK phone hacking scandal in 2012, up to the Lega Nord case and the Miroslava project. We then dealt with a thorny but inevitable side of Bellingcat's investigative commitment: the complex ties with law enforcement agencies, national governments, police and state entities which, from showing a pro-society collaborative approach, can quickly initiate a harsh and open denounce of the online community investigative practices and role. Eliot was brilliantly clear in demonstrating how his community can prove the truthfulness, authenticity and accuracy of their extra-ordinary investigations, while keeping at bay every conspiracy theory and country propaganda that could hinder their investigation commitment and criticize their unique methodologies. The Secure in Mind Project Our mission is to greatly increase and encourage community discussion about technological and ethical issues that have done, are and will impact society on a global scale. There is a longstanding and distinct disconnect between the way information is packaged and presented to the public and the effectiveness of this presentation in terms of generating informed, considered debate. If we can take complex, important topics and present them, as best we can, in a manner that can interests people from outside the speciality, then we have surpassed our expectations. Nick Kelly Bio Nick is someone who, in many senses, is just like you: a human being trying to make sense of this existence of ours as we hurtle around a ball of gas in a sea of infinite eternity. More relevant though are his vacillations in the world amongst diverse countries and environments, collaborating, negotiating, elaborating and celebrating with fascinating people from all walks of life including politics, technology, activism, military and intelligence the world over. He brings this unique breadth of perspective to the table and has a dogged interest in pursuing the human story behind the title or policy, appreciating the fact that underneath all of our bravado, political correctness and dichotomous states of creation and destruction, we are, after all, merely mortals trying to make the best of it.
00.30: Haszán Zoltán magától megnézte a Pelé-filmet! 02.45: Manny Pacquiao hazafias tagalog diszkót énekel. 03.15: Mannynek valójában két Garcia is kinéz, mint ellenfél, Ryan és Mikey, Winkler kedvence az utóbbi. 03.40: A Fülöp-szigetek 24 tagú szenátusa vicces becenevekkel, és egész sok nővel (7). 05.05: Felcsúti per, a Vál-vögyi Nürnberg, a szerdai interjú. 08.50: Naponta 2 milliárd forint jött Magyarországra. Hol van? 12.00: Hogyan álltak át ügyészek Szlovákiában? 19.15: A hét dezertőre, a keresztesronin: Hölvényi György 22.30: Az európai parlamenti képviselők fizetése havi bruttó 9 ezer euró, tehát inkább három- mint ötmilió forint. 23.00: Valójában Salvini pártja a Lega Nord. 25.20: Szegedi Csanád az Európai Parlamentben a kukán falatozgat. Csanádvicc 2016-ból. 26.30: Szanyi kapitány a gój motorosokkal Brüsszeben. 27.16: Shane MacGowan mindörökké. 35.00: Plastic Paddy, a kamu ír. The Pogues live @ the Town and Country Club London '88 37.00: Pelé, Bolsonaro és a brazilok. Pelé legszebb gólja, amit senki sem látott. 52.10: Zlatan vs. LeBron vs. Messi vs. Gulácsi 53.10: A San Remói dalfesztiválnak sajnos vége, és Zlatan valójában nem énekelt, csak negyedmagával szerencsétlenkedett egy kicsit a színpadon. 55.05: Barcelonában már van nürnbergi per.
Als je bijnaam Supermario is, dan zijn de verwachtingen hoe dan ook hoog gespannen bij alles wat je doet. En dat is zeker het geval bij de nieuwe monsterklus die Mario Draghi heeft aangenomen. De oud-president van de Europese Centrale Bank is de nieuwe premier van Italië en moet het land uit een driedubbele crisis trekken: de corona-gezondheidscrisis, de economische crisis én een politieke crisis. Zijn geluk is dat hij straks heel veel geld uit het Europese Herstelfonds kan gaan besteden. De hoop is dat hij daarmee een economische boom kan inluiden, een wederopbouwoperatie vergelijkbaar met die van na de tweede wereldoorlog. 'Iedereen vertrouwt erop dat Draghi dit kan,' zegt Angelo van Schaik, correspondent voor VPRO's Bureau Buitenland in podcast De Dag. Of, zoals nu in Italië vaak gezegd wordt: Draghi was de Italiaan die Europa redde, nu is hij de Europeaan die Italië gaat redden. Volgens Van Schaik heeft Draghi zijn eerste wonder al verricht, want de eurosceptische partijleider van Lega Nord, Matteo Salvini, was na één ontmoeting ineens eurofiel. Waar komt het vertrouwen in Mario Draghi vandaan? Wie is hij, wat maakt hem the man of the moment en wat zijn zijn plannen voor Italië?
Il Premier incaricato ha concluso ieri il secondo giro di consultazioni con i partiti, accogliendo i leader, segno che la chiusura del cerchio è a un passo. Nelle sale di Montecitorio, il premier incaricato ha incassato l'appoggio di Forza Italia, Lega Nord e Partito Democratico, ma ha preso atto del "no" ribadito da Fratelli d'Italia. Le parole di Beppe Grillo, Vito Crimi, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini.
Strappo tra la Lega Nord e Forza Italia. Sale la tensione tra le due forze dell'opposizione a causa dell'offerta di una collaborazione maggiore con il governo da parte di Forza Italia. Lo scontro si è inasprito per il voto contrario della Lega all'Emendamento salva Mediaset, approvato poi dalla maggioranza, e per il passaggio di tre deputati azzurri (Federica Zanella, Maurizio Carrara e Laura Ravetto) al Carroccio. Berlusconi ha aperto, inoltre, all'ipotesi di votare lo scostamento di bilancio e ha criticato i suoi alleati di Lega e Fratelli D'Italia, chiedendo di mettere a disposizione del governo le loro migliori energie e dichiarando che Forza Italia è pronta a collaborare pur facendo parte saldamente dell'opposizione. Differenti le idee e le posizioni di Matteo Salvini e di Giorgia Meloni. Le parole di Silvio Berlusconi (FI), Antonio Tajani (FI) e Andrea Orlando (PD).
Leader della Lega, Ministro dell'Interno, Twittomane incallito. Sono solo alcune delle doti che hanno portato Matteo Salvini a diventare l'ospite più richiesto di ogni talk show.Dopo anni passati a picconare i governi, nel 2018 Matteo Salvini è riuscito a far parte per la prima volta dell'Esecutivo del nostro paese. Giovanni Scarlata ci racconta i retroscena che ne hanno visto la caduta e anche come sia diventato il "Capitano".Scritto e narrato da Giovanni Scarlata.MusicaBig Rock by Kevin MacLeodLink: https://filmmusic.io/song/3436-big-rockLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/
Quale futuro per Matteo Salvini? All'interrogativo di Skill On Air risponde Michele Fusco
Themen dieser Sendung: - Italien: Die Umwandlung der «Lega Nord» in eine «Lega nazionale» ist gescheitert - Schwere Vorwürfe gegen Maduro-Regime in Venezuela - Bettler sorgen in Basel für Diskussionen
La politica italiana Livello B2 C1 C2Achtung: ab Episode 30 sind die vollständigen Show-Notes nur noch für Premium Hörer verfügbar. Mehr Information unter https://www.il-tedesco.it/premium In questo podcast vi parlo della politica italiana. Come si vota in Italia, quali sono i partiti politici, chi è al governo in questo momento, quali sono le idee e i programmi dei partiti più importanti, com'é la situazione politica in Italia oggi.Buongiorno cari amici e amanti dell‘italiano dalla vostra insegnante Luisa.Visto che fra pochi giorni gli italiani dovranno andare a votare, oggi voglio parlarvi della politica italiana.Il 20 e 21 settembre in Italia ci sarà un referendum. E cosa significa referendum, mi chiederete voi!La parola referendum deriva dal latino „ad referendum“ cioè convocazione per riferire. I cittadini sono chiamati ad esprimere la loro opinione su una proposta e di solito il cittadino che vota per un referendum vota con un sì o con un no. Un esempio molto conosciuto è stato il referendum in Gran Bretagna con il quale gli inglesi dovevano decidere se stare o uscire dall‘Unione Europea: Brexit.Con il referendum italiano di quest‘anno i cittadini italiani devono decidere se vogliono approvare una legge che prevede la riduzione del numero dei parlamentari oppure respingere questa legge e tenere il numero dei parlamentari come è adesso.Per ridurre il numero dei politici al governo, e quindi di parlamentari e senatori, bisogna votare l'approvazione di una legge che permette di cambiare tre articoli della costituzione italiana. Questi articoli, scritti negli anni sessanta, prevedono un numero di 630 parlamentari alla camera e 315 senatori. Con questa legge si ridurrebbero i deputati da 630 a 400 e i senatori da 315 diventerebbero solo più 200.Ma vediamo um po' com'è la politica italiana.L'Italia è una repubblica democratica dal 2 giugno del 1946 quando gli italiani, con un referendum, hanno deciso di passare dalla monarchia alla repubblica e il 1 gennaio del 1948 è stata promulgata la Costituzione. Il presidente della Repubblica è la massima carica dello stato e rappresenta la sua unità. L'attuale presidente della repubblica è Sergio Mattarella, prima avvocato, giurista e poi politico è diventato presidente nel 2015. Il fratello Piersanti Mattarella è stato ucciso dalla Mafia nel 1980. Abita al Quirinale ed è eletto per sette anni.Il Parlamento ha il potere legislativo cioè quello di fare le leggi ed è costituito da due camere: la camera dei deputati, che ha sede a Palazzo Montecitorio, e il senato con i senatori con sede a Palazzo Madama. Il presidente del senato può essere chiamato ad eseguire il ruolo di presidente supplente, nel caso in cui il presidente sia malato, abbia dato le dimissioni o sia morto. Per questo motivo, anche se camera e senato hanno gli stessi poteri, il senato è detta camera alta mentre la camera è detta camera bassa.Il potere esecutivo invece, cioè chi applica le leggi, spetta al governo formato dal presidente del consiglio dei ministri e dai ministri. Il governo italiano è a Palazzo Chigi. Il presidente del consiglio dei ministri di adesso è Giuseppe Conte, ex avvocato, giurista e docente. È presidente del consiglio dal primo giugno 2018 prima con una coalizione dei partiti Movimento 5 Stelle e Lega, detto governo Conte I, e dopo una crisi, le dimissioni e la formazione di un nuovo governo, dal 5 settembre 2019 a capo del governo Conte II con una nuova coalizione dei partiti Movimento 5 Stelle, PD, Italia Viva, Liberi e Uguali. I giornalisti chiamano anche il governo con i colori adottati tradizionalmente dai partiti: il governo precedente era detto governo giallo-verde perché il simbolo del Movimento 5 stelle è giallo mentre quello della Lega è verde. L'attuale governo è detto giallo-rosso giallo del Movimento 5 stelle e rosso del PD Partito Democratico.Un altro dei poteri è la magistratura, organo indipendente dall'esecutivo e dal legislativo e si occupa di fare rispettare le leggi.Quali sono i partiti più importanti in Italia?Cominciamo allora da quelli che sono attualmente al governo:il Movimento 5 stelle, che i giornalisti all'estero descrivono come un partito di sinistra. Ecco questo non è vero. È un partito trasversale, cosa significa trasversale? Che non ha un'orientamento di destra, di sinistra o di centro, ma le idee politiche di questo partito uniscono aspetti della politica di sinistra di centro e di destra. Il partito democratico detto anche PD è un partito di centro-sinistra, intende consolidare una politica di riforme progressiste ed è per un'Europa unita. È nato dall'unione di diversi partiti per formare un unico partito di centro sinistra.La Lega invece è un partito di destra. Il nome vero all'inizio era Lega Nord perché il programma del partito era quello di separare il nord dal sud Italia e di chiamare il Nord Padania. Dal 1997 diventa Lega Nord ed è un partito nazionalista, federalista, cura soprattutto gli interessi del nord del paese.Forza Italia è il partito di un signore che si è fatto purtroppo conoscere in tutto il mondo e non per meriti ma più che altro per gaffe internazionali. Avete capito di chi parlo: Silvio Berlusconi e il suo partito è Forza Italia che è stato sciolto nel 2007 per fare un partito insieme ad altri partiti di destra, detto il Popolo della Libertà. Nel 2013 però il partito si scioglie, viene rifondata Forza Italia e una piccola parte di esponenti del vecchio partito fondano il Nuovo Centrodestra.Ma il partito più a destra nel panorama politico italiano è Fratelli d'Italia guidato da Giorgia Meloni. Nel suo simbolo c'è la fiamma tricolore storicamente utilizzato dal Movimento Sociale Italiano vecchio partito di ispirazione neofascista. Conservatore, tradizionale e sovranista, cioè nazionalista e contro le organizzazioni internazionali. Si dichiarano a favore della famiglia tradizionale e contro ogni forma di unione civile e studio di genere.Ci sono poi una miriade di piccoli partiti regionali.Interessante invece il Movimento delle Sardine, sono dei giovani che nel 2019 si riuniscono nelle piazze per protestare contro il sovranismo e il populismo dei partiti di destra in quel periodo al governo. La sardina è il simbolo del movimento e fa riferimento al modo di dire “stretti come le sardine” come per richiamare il desiderio di riempire le piazze, ma anche alla caratteristica di questi pesci: piccoli, indifesi, ma si muovono in gruppo e con forza.In Italia ci sono vari tipi di elezioni:elezioni politiche per eleggere i membri della Camera e del Senatoelezioni europee per eleggere i 76 membri del Parlamento Europeo che spettano all'Italia elezioni regionali per eleggere il presidente della Giunta regionale e del consiglio regionaleelezioni amministrative per eleggere il sindaco e il consiglio comunaleNormalmente si vota per ognuna di queste elezioni ogni cinque anni. Possono votare tutti i cittadini italiani che hanno raggiunto il diciottesimo anno di età per la Camera dei deputati e per il Senato possono votare tutti quelli che hanno raggiunto l'età di 25 anni.Il sistema elettorale è un po' complicato. Al momento attuale c'è un sistema elettorale misto chiamato Rosatellum bis, dal nome del suo relatore Ettore Rosato. È un sistema per un quarto proporzionale: con il quale il 64% dei seggi vengono eletti in collegi plurinominali proporzionali e gli elettori non esprimono preferenze. C'è una soglia di sbarramento, cioè è previsto un numero minimo di voti per poter partecipare alla ripartizione dei seggi, fissato al 3%. Un quarto invece ha un sistema maggioritario, cioè il restante 36% dei rappresentanti popolari viene eletto in collegi maggioritari uninominali dove si presentano più concorrenti ma solo uno vince. Dodici deputati e sei senatori sono poi scelti dagli italiani residenti all'estero.L'attuale legge elettorale è oggetto di critiche e si pensa di fare una riforma. Ma, mentre la Lega vorrebbe un sistema maggioritario, il Pd e il Movimento 5 Stelle rimangono per il sistema proporzionale. Salvini propone un sistema con il 75% maggioritario e il 25% proporzionale. Fratelli d'Italia, cioè la destra, propone un 64% maggioritario e un 34% proporzionale. Partito Democratico e Cinque Stelle propongono una legge chiamata Germanicum perché si ispira al modello tedesco. Questo sistema prevede l'abolizione dei collegi uninominali, l'innalzamento della soglia di sbarramento al 5%, cioè minimo un 5% di voti per partecipare alla distribuzione dei seggi e l'introduzione del diritto di tribuna per non lasciare fuori i partiti più piccoli che, pur non avendo raggiunto il 5% dei voti a livello nazionale, ma hanno successo a livello regionale possono entrare in parlamento.E dopo tutta questa spiegazione difficile, difficile, e magari anche un po' noiosa, vi insegno alcuni modi di dire con la politica:fare la politica dello struzzo: non voler vedere la realtà, ignorare la realtà per non prendere decisioni, esattamente come fa lo struzzo che mette la testa nella sabbia quando si avvicina un pericolo.La politica del carciofo: modo di agire che arriva al risultato desiderato per gradi, con fasi successive, a piccoli passi. L'origine è di una frase detta dal re di Sardegna, Carlo Emanuele III, che alla fine del 1700, disse che l'Italia era come un carciofo e, come tale, andava mangiata una foglia per volta. La politica della lesina: é una politica del risparmio come quella adottata subito dopo l'unità d'Italia per risanare il bilancio dello stato.La politica delle mani nette: é la politica di rinuncia. Il primo ministro Cairoli nel 1878 al congresso di Berlino indetto da Bismark per rivedere la politica dei Balcani, usò questa espressione per dire che il governo italiano si asteneva, non voleva decidere in questioni internazionali.
C'è una costante, nelle ascese e cadute di leader, partiti e coalizioni italiani: proporre un'offerta politica nazionale ad un paese dove i territori sono in crescente divergenza. Catturare risorse fiscali sempre più scarse per rispondere alle domande locali. Così è collassata la desistenza elettorale chiamata Casa/Popolo delle Libertà, così si è gonfiata la leadership iperdemagogica di Matteo Salvini, nel tentativo di passare da Lega Nord a Lega nazionale e nazionalista. Tutto quello che tiene assieme questi "progetti", e li condanna a morte dopo grama esistenza, è la continua domanda di risorse fiscali come collante di consenso. Ecco perché, quando sentite dire che un partito nazionale necessita di una "articolazione federale" per intercettare le esigenze dei territori, state certi che si tratta della ennesima riproposizione di uno schema fallimentare e fallito, in un paese che insiste a credere che si stia al mondo a suon di sussidi. Più che l'euro la vera iattura, per l'Italia, è stata la disciplina europea sugli aiuti di Stato. Che, assieme alla monetizzazione del deficit, hanno tenuto il paese a galla, con crescente penosità, sino a inizio anni Ottanta.
Marco Cremonesi, che per il Corriere segue la Lega, era a Milano Marittima con il suo segretario nell’assai movimentata estate 2019 e in quella del 2020: dal confronto emergono due stagioni politiche completamente diverse. Poi Giusi Fasano ci fa sentire gli ululati dei lupi dei Monti Sibillini, raccontati dai ricercatori che li studiano passando intere notti nei boschi dell’Appennino umbro-marchigiano.Per altri approfondimenti:- Matteo Salvini dal Papeete alla solitudine https://bit.ly/33UgW3q- Salvini: tra un anno tornerò al Papeete da presidente del Consiglio https://bit.ly/2XXc1ex- La solitudine di Merlino, il lupo scampato al terremoto https://bit.ly/3anP2Oz
La libertà di andare in pensione, Claudio Durigon (On. Lega Nord) - 29 by Web Radio Activa
De Italiaanse deelstaat Lombardije wil binnenkort graag weer de bedrijven en fabriekjes open laten gaan. Maar is dat niet ook de regio die het hardst geraakt is door het coronavirus? De populistische partij Lega Nord, die het gebied bestuurt, wil dat de economie weer op gang komt, maar dat plan zorgt voor veel commotie. Correspondent Angelo van Schaik vanuit Rome.
Tra ossessione della visiblità e ostruzionismo anni 70, capita di vedere un qualcosa che in altri tempi sarebbe stato giudicato come un tradimento alla propria nazione.
Tra ossessione della visiblità e ostruzionismo anni 70, capita di vedere un qualcosa che in altri tempi sarebbe stato giudicato come un tradimento alla propria nazione.
La seconda parte dello speciale del Weekly Podcast in collaborazione con Fast dedicato a Mani Pulite. In questa parte parliamo del '94 e l'ascesa di Berlusconi.
Il commento conclusivo su Mani Pulite e gli anni che hanno cambiato l'Italia. Ci siamo davvero liberati della corruzione?
Ripercorriamo le tappe principali di Tangentopoli: la serie di inchieste giudiziare che cambiarono l'Italia.
In principio era il "dono", poi il dono si fece "incarico". E attraversando amministrazioni pubbliche, istituzioni medievali, occupazioni e rivoluzioni, ha cambiato la storia dell'umanità, diventando, infine, "Comunicazione". Ancora una volta, un viaggio affascinante fra le parole, per imparare da dove vengono e soprattutto cosa dicono di noi...
Il partito di Salvini si è sdoppiato e sulla vecchia Lega Nord pesano i debiti con lo Stato, ne parliamo con il giornalista Stefano Vergine. Alimentazione e stile di vita sani, in studio con noi Rosanna Bossone, coach olistico. Ritratto di Serena Barancale, cantante jazz votata al pop e all'elettronica.
Skill On Air con Marco Gorra, vicedirettore del quotidiano Il Tempo, sul taglio dei parlamentari e il futuro della legislatura
Non soltanto ideologia. Quella di Gianfranco Miglio fu una lotta intellettuale per l'affermazione dell'autonomia della politica dalle altre sfere dell'azione umana, alla ricerca dell'intima radice delle relazioni di potere: la politica o è autonoma da religione ed economia, o non è.
Der neue Thriller von Maurice Bouillon lehrt uns mehr über die Schattenseiten der menschlichen Natur, als uns allen lieb ist. Ein Thriller, der aus dem Wunsch heraus entstanden ist, die dunkelsten Winkel der menschlichen Natur zu verstehen, sie nicht nur zu verstehen, sondern sie eben auch zu ergründen. Jedes Buch sollte ein Abenteuer sein und so verbinden sich im Werk mit dem Untertitel "Gerechter Zorn" Elemente eines Detektivromans mit denen eines Thrillers und beide münden in eine dystopische Gegenwartsdarstellung, welche vom schrecklich realistischen Gegenspieler UaB (der sich rächenden Weltenseele) herbeigeführt wurde. In dieser Geschichte kämpfen drei Ermittler nicht nur um ihr Leben, sondern ebenfalls darum, mehr als nur zu überleben. Das Pflichtgefühl bindet sie an ihren Dienst, doch ebenso ist ihnen klar, dass dieser Fall ihnen nicht nur ihr Leben, sondern noch etwas viel Schlimmeres rauben könnte. Kennen wir uns selbst nämlich nicht und vor allem unser Potential zum Hass, kann dies dazu führen, dass wir ihn mit gerechtem Zorn verwechseln. Dieser erlaubt uns, im Zuge des Auslebens unserer tribalistischen Launen, Mord als Opferung zu betrachten, als Dienst und dies macht uns nicht zum dunklen Menschenschlächter, sondern zum strahlenden Helden – in unseren eigenen und den Augen anderer. Wieso es geschrieben wurde Jede Gesellschaft ist nur eine Generation vom Totalitarismus entfernt. Die Wurzel dieses Totalitarismus liegt im gerechten Zorn und einem zügellosen Urteil, welches sich in den schlimmsten Momenten und unter Einflüsterungen zum Ressentiment entwickelt. Jeder, der glaubt, eine aufgeklärte Gesellschaft wäre weniger manipulierbar, liegt vollkommen falsch. Zuweilen ist sie leichter zu manipulieren, da wir nicht immer rational sind, es aber stets glauben zu sein.Deshalb ist die Wahl von Donald Trump oder jene Boris Johnson, das Erstarken der Lega Nord in Italien, der AfD in Deutschland, des Front National in Frankreich sowie der FPÖ in Österreich nur zu verstehen, wenn wir uns selbst verstehen, wenn wir verstehen, wie sich jederzeit unser Hass in gerechten Zorn wandeln kann. Wie manipulierbar wir in einer vernetzten Welt, im Zustand des Neides, der Angst und des Zorns geworden sind und wie speziell den radikal populistischen Kräften von links und rechts es immer leichter fällt uns in ihren Bewegungen zu vermassen. Analoge, digitale und soziale Medien haben ein Informationszeitalter geschaffen. Die Negation der Wahrheit mag die Lüge sein, doch die Negation der Negation der Wahrheit ist die Information. Jener Zustand, in dem nichts mehr wahr ist, in dem sich jeder Wert selbst entwertet…
De coalitie in Italië lijkt stuk te lopen. Vice-Premier Matteo Salvini wil dat er nieuwe verkiezingen uitgeroepen worden. De leider van partij Lega Nord ziet namelijk nog weinig heil in de samenwerking met de Vijfsterrenbeweging in de coalitie.
«PD e FI che un giorno sì e l'altro pure descrivono l'attuale governo come il peggiore della storia repubblicana sotto sotto siano non tifosi ma hooligans del governo stesso. Li terrorizza l'idea di andare al voto anticipato anche se in TV dicono il contrario». Così l'ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, su Facebook. «In fin dei conti la LEGA NORD è per costoro la migliore garanzia del mondo. D'altro canto quando occorre salvare gli appalti delle cooperative rosse sulle grandi opere, il potere economico-finanziario-mediatico dei Benetton o Radio Radicale, la LEGA risponde sempre signorsì,» spiega Di Battista, che aggiunge: «Posso sbagliarmi anche su questo, per carità. Ma lo scopriremo presto, nelle prossime ore».
#Facciamorete è sotto attacco su tutti i social (specialmente twitter). Ovviamente non sentirete parlare di #facciamorete al telegiornale perchè è "solo un hashtag". I social al giorno d'oggi hanno il potere di influenzare, informare e formare. Proprio per questo c'è chi vuole manipolare questo incredibile platform per essere in controllo della narrativa. Ho registrato questo podcast all'1:00 di mattina, l'intro serviva a darmi una sveglia.
De Italianen hebben een nieuwe premier. Na een moeizame, maandenlange formatie zijn de populistische partijen Lega Nord en de Vijfsterren-beweging vorige week tot een regeerakkoord gekomen. En nu zijn ze het eens geworden over de man die het regeringsbeleid vorm mag gaan geven. Vanuit Rome vertelt correspondent Angelo van Schaik over de nieuwe premier.
Un paese in bilico, incerto su come muoversi e verso dove andare. Un paese e una politica in bilico tra le difficoltà di uscire da un secolo passato, quello del mondo industriale, fordista, e di entrare in un secolo nuovo. E' la tesi dello storico dell'Università di Bologna, Alberto De Bernardi, autore di “Un paese in bilico” (Laterza), ospite di Memos. Con De Bernardi ci siamo soffermati soprattutto su un aspetto dei dilemmi della politica di oggi, sollecitati dall'attualità di questi giorni. La destra in Italia, dopo Berlusconi, può essere la destra di Matteo Salvini, segretario della Lega Nord? «Oggi ci troviamo in una situazione abbastanza paradossale: c'è una destra, all'opposizione, che non vuole andare alle elezioni subito perchè sa di non esistere più, oggettivamente». De Bernardi pensa che oggi sarebbe difficile vedere in Europa un partito composto da un'estrema destra alla Salvini con dentro pezzi di quella destra che stava con Berlusconi nel Partito popolare europeo. «Un'alleanza di questo tipo – dice De Bernardi - è più un desiderio che un fatto. Per costruirla ci vuole tempo, leadership, che a mio parere non può essere quella di Salvini». Alberto De Bernardi è autore, tra gli altri, di “Discorso sull'antifascismo” (Mondadori, 2007) e “Storia dell'Italia Unita” (Garzanti, 2010).