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Tutto quello che c’è da sapere sui GP di Formula 1 con Paolo Ciccarone, Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei

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    • Oct 29, 2024 LATEST EPISODE
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    Latest episodes from DopoGP F1 | AutoMoto.it

    DopoGP F1 2024, GP del Messico | Vince (BENE) Carlos Sainz. Norris recupera punti su MAX

    Play Episode Listen Later Oct 29, 2024 54:31


    Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei commentano il Gran Premio del Messico 2024 di Formula 1 in compagnia di Alberto Sabbatini

    DopoGP F1 2024, Monza | CHE BELLA VITTORIA Charles!

    Play Episode Listen Later Sep 4, 2024 60:05


    Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo commentano il Gran Premio d'Italia 2024 di Formula 1 in compagnia di Paolo Ciccarone

    DopoGP F1 2024, OLANDA | Vince Lando Norris...ma per il mondiale sarà dura!

    Play Episode Listen Later Sep 4, 2024 55:03


    Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo commentano il Gran Premio d'Olanda 2024 di Formula 1 in compagnia di Paolo Ciccarone

    DopoGP F1 2024, GP di Silverstone | Vince LEWIS HAMILTON! Per lui è la NONA in UK

    Play Episode Listen Later Jul 10, 2024 51:01


    Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo commentano il Gran Premio di Silverstone 2024 di Formula 1, vinto da Lewis Hamilton su Mercedes, in compagnia di Paolo Ciccarone. 

    DopoGP F1 2024, Barcellona | Verstappen vince ma CHE Norris...

    Play Episode Listen Later Jun 26, 2024 46:25


    Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei commentano il Gran Premio di Spagna 2024 di Formula 1 in compagnia di Paolo Ciccarone

    DopoGP F1 2024, GP del Canada | SUPERMAX nel weekend NERO della Ferrari

    Play Episode Listen Later Jun 18, 2024 52:19


    Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei commentano il Gran Premio del Canada 2024 di Formula 1 insieme a Paolo Ciccarone 

    DopoGP F1 2024, Monaco | Finalmente LECLERC! Via le catene ragazzo!

    Play Episode Listen Later May 28, 2024 31:46


    Charles Leclerc ha finalmente vinto la sua gara di casa, il Gran Premio di Monaco di Formula 1, dopo anni di attesa. Un successo dalla carica emotiva fortissima per il pilota della Ferrari, che ha ammesso di aver trascorso gli ultimi giri pensando al padre e ai sacrifici fatti affinché potesse realizzare i suoi sogni. È un successo, colto tenendosi alle spalle Oscar Piastri e Carlos Sainz, che potrebbe essere una svolta nella carriera di Charles, proprio in un momento in cui la Ferrari, insieme alla McLaren, sembra essere cresciuta a sufficienza per dare del filo da torcere alla Red Bull. Max Verstappen a Monaco si è dovuto accontentare del sesto posto. Non avrebbe potuto cogliere di più con una RB20 scomposta sui cordoli e sulle asperità delle stradine del Principato. Monaco ha esacerbato certe debolezze della monoposto della scuderia di Milton Keynes, ma la sensazione è che nel campionato 2024 di Formula 1 si sia accesa una lotta mondiale a tre. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.

    DopoGP F1 2024, CINA | MAX domina il GP. Ferrari giù dal podio

    Play Episode Listen Later Apr 24, 2024 35:49


    Max Verstappen continua implacabilmente a esercitare un dominio schiacciante in Formula 1: sua è anche la vittoria del Gran Premio di Cina 2024, che ha segnato il ritorno in calendario della pista di Shanghai dopo una lunga assenza causata dalla pandemia di COVID-19. Scarsamente inquadrato, Verstappen ha mostrato il solito invidiabile ritmo, costituendo una classe a sé stante anche rispetto al suo compagno di squadra, Sergio Perez, penalizzato dalla doppia sosta effettuata dalla Red Bull in regime di Safety Car. Questa circostanza ha consentito a un ottimo Lando Norris di ottenereil secondo gradino del podio, rifacendosi dell'errore macroscopico commesso nella Sprint del sabato, che l'aveva visto scattare dalla pole position. A proposito di grandi sbagli, Lewis Hamilton, dopo il podio nella Sprint, ha completamente toppato l'approccio al tornantino in qualifica, complice anche il solito assetto estremo deliberato dalla Mercedes e dal sette volte campione del mondo. Hamilton è stato così costretto a una corsa in rimonta, terminata a punti. In Ferrari, invece, si incassa un weekend difficile, condizionato non solo dalle caratteristiche sfavorevoli della pista, ma anche dalle basse temperature. Circostanze, queste, che hanno esacerbato la lentezza della SF-24 nel portare rapidamente le gomme nella corretta finestra di utilizzo, non solo in qualifica, ma anche in gara, soprattutto con le hard. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.

    DopoGP F1 2024, GP del Giappone | Verstappen DOMINA a Suzuka

    Play Episode Listen Later Apr 9, 2024 37:01


    Dopo la parentesi negativa di Melbourne, la Red Bull si è ripresa il controllo della Formula 1 totalizzando una doppietta nel Gran Premio del Giappone 2024. Max Verstappen si è rifatto del ritiro in Australia con una vittoria che ha mostrato tutta l'efficienza di un progetto, quello della RB20, che è stato concepito non tanto per raggiungere nuovi picchi di performance, quanto per ampliare ulteriormente la finestra di utilizzo della monoposto. Questo non solo in termini di pista, ma anche per lo stlle di guida dei piloti. Lo dimostra l'ottimo inizio di campionato di Sergio Perez, che finalmente ricopre il ruolo del secondo pilota perfetto. A Suzuka ha persino accarezzato la pole, perdendola per pochi millesimi, per poi gestire la gara senza farsi impensierire dagli inseguitori più vicini. A proposito dei rivali della Red Bull, la Ferrari si conferma la seconda forza del mondiale per distacco. Il miglioramento della Rossa rispetto allo scorso anno è evidente, anche in termini di gestione delle gomme, e questa evoluzione influenza anche le strategie. Una tattica a una sosta come quella eseguita alla perfezione con Charles Leclerc anche solo sei mesi fa non avrebbe ottenuto alcun frutto. A Suzuka, invece, Leclerc ha gestito molto bene le medie, riuscendo ad allungare il suo stint a sufficienza per poter recuperare terreno dopo essere scattato dall'ottava posizione. Un risultato, quello ottenuto in qualifica, ben lontano dai livelli a cui ci ha abituati il monegasco. Meno efficace nella preparazione del giro lanciato rispetto a Carlos Sainz, Leclerc ne paga le conseguenze. Il separato in casa Sainz, invece, è a quota tre podi su tre gare disputate. Si è parlato di questo e molto altro nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Matteo Bobbi. 

    DopoGP F1, Australia 2024 | Vince CARLOS SAINZ nella DOPPIETTA Ferrari!

    Play Episode Listen Later Mar 28, 2024 63:43


    La Ferrari ha tinto l'alba italiana di domenica di rosso con la doppietta conquistata nel Gran Premio d'Australia 2024 di Formula 1. A due settimane dall'appendicectomia che lo aveva costretto a dare forfait a Jeddah, Carlos Sainz si è preso una vittoria fondamentale in un momento in cui deve cercare una collocazione per il prossimo anno, facendo meglio del compagno di squadra, Charles Leclerc, sul cui weekend di gara ha pesato una qualifica al di sotto dei suoi standard. Un cambiamento di regolazione molto aggressivo dell'ala anteriore ha fatto sì che Leclerc partisse più indietro e si ritrovasse in condizioni di svantaggio in una gara fortemente influenzata dal ritiro di Max Verstappen. Dopo 43 GP consecutivi a punti, Verstappen si è dovuto arrendere allo scoppio del freno posteriore destro. Ma è probabile che in ogni caso la vita di Max a Melbourne non sarebbe stata comunque facile, perché la Red Bull su una pista front-limited ha sofferto parecchio di graining. Se Verstappen non sorride, non c'è allegria nemmeno in casa Mercedes. Il doppio zero di Melbourne per via del ritiro di Lewis Hamilton per un problema al motore e l'incidente di George Russell nelle fasi finali di gara è un conto salato per una scuderia che ancora non riesce a capire a fondo la sua monoposto. Di questo e molto altro si è parlato nell'ultima puntata di DopoGP, l'appuntamento sulla F1 di Automoto.it. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il giornalista di Autosprint, Alberto Sabbatini. 

    DopoGP F1 2024, GP d'Arabia Saudita | Il commento della corsa con Matteo Bobbi

    Play Episode Listen Later Mar 12, 2024 54:37


    Dopo il convincente esordio in Bahrain, la Red Bull ha totalizzato una doppietta anche nel Gran Premio dell'Arabia Saudita, la seconda gara della stagione 2024 di Formula 1. La RB20 ha mostrato un'efficienza spaventosa, risultando efficace come le monoposto più scariche sul dritto e come quelle più cariche in curva. È il segnale di un progetto che ha alzato ancora l'asticella, permettendo a Max Verstappen di mostrare una costanza degna di nota. Resta ancora da capire, invece, se Sergio Perez, autore di una prestazione convincente, possa mantenere questo ritmo o finisca per calare come lo scorso anno. La Ferrari, dal canto suo, si è confermata seconda forza del mondiale per distacco su un tracciato che, per via del minore degrado dovuto all'asfalto liscio e alla scelta conservativa di gomme da parte di Pirelli, ha esposto i valori in campo in modo chiaro. In casa Ferrari è da segnalare il sensazionale debutto del diciottenne Oliver Bearman, chiamato in corsa a sostituire Carlos Sainz, operato per un'appendicite. Pur avendo avuto a disposizione solo una sessione di prove libere - per giunta in condizioni non indicative - Bearman ha sfruttato al meglio un'occasione unica sfiorando la Q3 in qualifica e cogliendo il settimo posto in gara. È il miglior biglietto da visita per un pilota il cui ritorno in F1 in pianta stabile è solo questione di tempo. Alle spalle della Rossa troviamo una McLaren piantata sul dritto, un'Aston Martin più efficace in qualifica e in gara e una Mercedes in preda a evidenti problemi di correlazione. Si è parlato di questo e molto altro nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Matteo Bobbi. 

    DopoGP F1 2024, Bahrain | Verstappen VINCE ma è CAOS in Formula 1...

    Play Episode Listen Later Mar 5, 2024 65:11


    La stagione 2024 di Formula 1 è cominciata esattamente come si era conclusa la precedente, con una vittoria di Max Verstappen. La Red Bull RB20, nonostante il rischioso cambio di filosofia messo a punto dai tecnici guidati da Adrian Newey, nelle mani del campione del mondo in carica ha già mostrato una grande efficacia. Oltre al distacco rifilato al rivale più vicino - i 22 secondi rimediati dal secondo classificato, il suo compagno di squadra Sergio Perez - a denotare il dominio di Verstappen ha pensato la grande costanza nel passo gara, uno dei marchi di fabbrica dell'olandese. Che, almeno per ora, non sembra essere destabilizzato dalle spaccature interne ormai evidenti anche all'esterno nel team a cui deve tutto. L'affaireChristian Horner, nonostante l'indagine interna alla Red Bull si sia conclusa con un nulla di fatto, non accenna a placarsi. La mail anonima contenente foto e screenshot di cui non è stato possibile verificare l'autenticità inviata nel corso delle libere ha gettato benzina sul fuoco, così come lo hanno fatto le dichiarazioni al vetriolo di Jos Verstappen. Per restare extra pista, è arrivata pure l'indiscrezione di un'indagine interna alla FIA riguardo al presidente Mohammed Ben Sulayem, che avrebbe cercato di interferire sul risultato del GP dell'Arabia Saudita 2023. Tornando a quanto successo in gara in Bahrain, la Ferrari si è dimostrata la seconda forza in campo, anche se ci vorranno almeno un paio di GP per avere un quadro più chiaro delle potenzialità della Rossa e di McLaren, Mercedes e Aston Martin. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.

    DopoGP F1 2023, Las Vegas | RIVINCE Max Verstappen…ma che LECLERC!!!

    Play Episode Listen Later Nov 24, 2023 53:00


    Emiliano Perucca Orfei e Diletta Colombo analizzano il Gran Premio di Las Vegas 2023 di Formula 1 insieme al giornalista di Autosprint, Alberto Sabbatini

    DopoGP F1 2023, Brasile Che VOLATA Fernando!

    Play Episode Listen Later Nov 9, 2023 50:50


    Per qualche minuto, all'inizio del Gran Premio del Brasile 2023 di Formula 1, è sembrato che Lando Norris potesse davvero dare del filo da torcere a Max Verstappen. Era un'illusione destinata a spezzarsi con il passare del tempo, visto che la Red Bull RB19, anche se il suo sviluppo è stato abbandonato da tempo per concentrarsi sulla futura RB20, si è dimostrata più efficace nella gestione delle gomme con il passare dei giri. A regalare spettacolo ha pensato l'inossidabile Fernando Alonso, capace di avere ragione dell'altra Red Bull, quella di Sergio Perez. Merito di una lucidissima gestione della gara da parte di Alonso, capace di giocare con le traiettorie e con la gestione della batteria offrendo una vera e propria lezione da maestro in termini di difesa.Fernando non si è arreso nemmeno quando, nel corso del penultimo giro, è stato sopravanzato da Perez. E alla fine ha avuto la meglio Alonso, in un arrivo al photofinish in cui ha prevalso per soli 53 millesimi. Non sorridono, invece, Ferrari e Mercedes, con Charles Leclerc ko per un problema tecnico nel giro di formazione e la W14 in forte difficoltà sulla pista su cui lo scorso anno la scuderia di Brackley vinse con George Russell. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.

    DopoGP F1 2023, Messico La POLE non basta a Leclerc. Vince Max

    Play Episode Listen Later Oct 31, 2023 52:25


    Doveva essere la fiesta di Sergio Perez, e invece il Gran Premio del Messico 2023 di Formula 1 ha visto l'ennesima vittoria stagionale dell'implacabile Max Verstappen. Approfittando di un abbrivio non esaltante da parte delle due Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz, scattate dalla prima fila, Verstappen è riuscito a prendersi la testa della corsa, non senza qualche brivido. Mentre Max passava Leclerc, infatti, Perez ha dato il tutto per tutto, portandosi con una profonda staccata alla sinistra del monegasco e finendo per colpirlo. A differenza di quanto suggeriva la bordata di fischi ricevuta da Leclerc sul podio, la colpa del ritiro di Perez è tutta del messicano, che incassa anche l'ottima prestazione di Daniel Ricciardo con l'Alpha Tauri.Con Verstappen saldamente al comando, la gara tra Leclerc e Lewis Hamilton dopo la bandiera rossa causata dallo schianto di Kevin Magnussen contro le barriere si è giocata sulla gestione delle gomme. Curandosi di non surriscaldare troppo i componenti vitali della sua monoposto nel giro precedente, Hamilton ha passato Leclerc sfruttando le sue prestazionali medie. Ma il declino di questa mescola atteso dalla Rossa, che aveva montato le hard a Leclerc, non è mai arrivato. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.

    DopoGP F1 2023, USA Vince MAX, Leclerc ed Hamilton squalificati...

    Play Episode Listen Later Oct 24, 2023 57:20


    Ad aggiudicarsi il Gran Premio degli Stati Uniti 2023 di Formula 1 è stato il solito Max Verstappen, ma si è trattato di una vittoria più sudata del solito. L'olandese si è lamentato a più riprese della sua Red Bull RB19, troppo capricciosa, e delle difficoltà che ha accusato in frenata. Problemi, questi, da ricondurre all'altezza da terra non ideale a cui la Red Bull è stata costretta a regolare la RB19 per evitare un consumo eccessivo del pattino del fondo per via delle asperità della pista di Austin. Proprio questa accortezza ha salvato Verstappen dalla squalifica comminata a Lewis Hamilton e Charles Leclerc proprio questa ragione.Non c'è intenzionalità, ma un errore di valutazione dietro all'irregolarità tecnica che ha estromesso entrambi dalla classifica finale del GP. Se Leclerc, scattato dalla pole, non era andato comunque oltre il sesto posto per una strategia errata della Ferrari, Hamilton è arrivato molto vicino a giocarsi la vittoria. Un buon segnale, se si pensa che ad Austin ha debuttato il nuovo fondo in ottica 2024. L'estromissione di Hamilton promuove in seconda posizione un coriaceo Lando Norris e in terza Carlos Sainz. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.

    DopoGP F1 2023, Qatar Max Verstappen è CAMPIONE DEL MONDO

    Play Episode Listen Later Oct 11, 2023 70:53


    Ll destino ha voluto che Max Verstappen, noto detrattore del format della Sprint, vincesse il suo terzo titolo mondiale proprio nella gara lampo del sabato nel weekend del Gran Premio del Qatar 2023 di Formula 1. È la sua iride più serena, meno combattuta, grazie al perfetto connubio che forma con la sua Red Bull RB19, che nelle mani del suo compagno di squadra coglie risultati ben inferiori. Verstappen è ormai un pilota maturo, capace di dosare la sua forza. E agli altri restano solo le briciole. A fare da seconda forza in Qatar è stata la McLaren: ce lo aspettavamo, visto che la MCL60 è fatta per ben figurare tra i curvoni veloci di Losail.E grazie a questo feeling Oscar Piastri ha colto la prima vittoria in F1, anche se nella Sprint. Niente male per un rookie che sta dimostrando di avere la stoffa per lasciare il segno in Formula 1. Non è stato un weekend semplice né per la Mercedes, visto il contatto tra Lewis Hamilton e George Russell, né per la Ferrari, con Carlos Sainz che non ha nemmeno preso il via della corsa. Ma a tenere banco sono stati soprattutto i malori che hanno accusato i piloti durante e dopo il GP, a causa della combinazione tra il caldo torrido e l'umidità soffocante di Losail. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.

    DopoGP F1 2023 Suzuka Verstappen TORNA superMAX a Suzuka

    Play Episode Listen Later Sep 26, 2023 50:00


    Max Verstappen voleva dimostrare a tutti che la gara sottotono della Red Bull a Singapore fosse solo un passo falso in una stagione pressoché perfetta. E vincendo il Gran Premio del Giappone 2023di Formula 1 è riuscito nel suo obiettivo. Quel cannibale di Max non ha voluto lasciare nemmeno una briciola alla concorrenza, rifilando oltre sei decimi in qualifica al più vicino degli inseguitori, Lando Norris, e ribadendo il concetto anche in gara. Con il successo di Verstappen, la Red Bull si è aggiudicata il mondiale costruttori. Ed è emblematico della stagione diSergio Perez che sia successo in un'occasione in cui il messicano si è ritirato. Non una, bensì due volte, per scontare una penalità di cinque secondi che avrebbe potuto essere convertita in una sanzione in griglia in Qatar.Alle spalle di Verstappen la seconda forza in campo a Suzuka è stata laMcLaren, con Oscar Piastri capace di conquistare il primo podio in carriera dopo aver piazzato la sua MCL60 in prima fila. In gara Norris è stato più concreto, ma Piastri è un talento da tenere d'occhio. La Ferrari, dal canto suo, ha approfittato dei pasticci strategici di una Mercedes sottotono per ridurre il distacco dalla scuderia di Brackley in classifica. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.

    DopoGP F1 2023 Singapore Questa vittoria É di Carlos Sainz

    Play Episode Listen Later Sep 19, 2023 34:53


    La Ferrari è riuscita a spezzare l'egemonia della Red Bull vincendo ilGran Premio di Singapore 2023 di Formula 1. A riportare la Rossa sul gradino più alto del podio è stato Carlos Sainz, capace di mostrare tutta la sua notevole intelligenza tattica. Sul volgere della fine della gara, quando i primi quattro piloti erano racchiusi in meno di due secondi, Sainz ha deciso di testa sua di tenere Lando Norris in zona DRS, in modo tale che il britannico si tenesse alle spalle i due piloti della Mercedes, in pista con le performanti medie. È stata la degna conclusione di una corsa in cui la Ferrari ha lavorato con grande precisione strategica per portarsi a casa una vittoria importante per il morale, usando Charles Leclerc come pedina a supporto di Sainz. Non poteva essere altrimenti, in un fine settimana in cui è mancata la Red Bull. Impossibilitata a impiegare la RB19 all'altezza da terra per cui è stata concepita la sua aerodinamica, la scuderia di Milton Keynes non è andata oltre il quinto posto con Max Verstappen e l'ottavo con Sergio Perez. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Umberto Zapelloni.

    DopoGP F1 2023, Monza | Ferrari MOLTO meglio del solito. Ma vince MAX...

    Play Episode Listen Later Sep 7, 2023 56:33


    I desideri dei tifosi della Ferrari sono stati parzialmente esauditi a Monza: hanno sì visto un loro pilota sul podio, ma non sul gradino più alto. Nel Gran Premio d'Italia 2023 di Formula 1 a trionfare, manco a dirlo, è stato Max Verstappen. E grazie a un Sergio Perez finalmente in palla, è arrivata una doppietta con tanto di parata celebrativa a mo' di sberleffo. Ma l'attenzione del pubblico era tutta per Carlos Sainz, uscito vincitore da una lotta intestina con Charles Leclerc per aggrapparsi a un terzo posto che, vista la situazione della Ferrari quest'anno, vale quasi quanto una vittoria.Su una pista a bassissimo carico aerodinamico come quella di Monza, la SF23 aveva le carte giuste per fare bene. Ma la Ferrari ha preparato meticolosamente il fine settimana in casa, con un'ala posteriore scarica e motori freschi. È grazie a questo sforzo, oltre alla sua solidità in difesa, che Carlos Sainz è riuscito a passare 15 giri al comando del GP, prima di arrendersi a Verstappen, giunto a quota 10 successi consecutivi. Inarrestabile Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il nostro Paolo Ciccarone.

    DopoGP F1 2023, Olanda Verstappen DOMINA ma Alonso fa SOGNARE

    Play Episode Listen Later Aug 29, 2023 47:06


    Aggiudicandosi il Gran Premio d'Olanda 2023 di Formula 1 davanti ai suoi fan adoranti, Max Verstappen ha eguagliato il record di vittorie consecutive messo a segno da Sebastian Vettel con la Red Bull nel 2013. Dieci anni dopo, a dominare questo sport è Verstappen, inarrestabile anche a fronte del meteo capriccioso che ha condizionato il weekend di gara di Zandvoort. Max riesce a fare sembrare tutto facile, ma la verità è che il compito non è stato semplice domenica, in particolare all'ultima ripartenza dopo il regime di bandiera rossa. Fernando Alonso ha provato a dargli del filo da torcere nei sei giri dell'improvvisata mini Sprint, ma si è dovuto accontentare del secondo posto.Un risultato comunque incoraggiante, se si pensa che Fernando giovedì si era detto dubbioso sulla possibilità di tornare sul podio prima della fine dell'anno. La Ferrari, invece, incassa il ritiro di Charles Leclerc e il quinto posto di Carlos Sainz. Costretta da una coperta troppo corta ad optare per un assetto a bassa deportanza su una pista ad alto carico, la Rossa non ha giocato il ruolo da seconda forza ricoperto a Spa. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.

    DopoGP F1 2023, SPA | Anche in Belgio a vincere è MAX Verstappen

    Play Episode Listen Later Aug 1, 2023 50:11


    Nemmeno il maltempo dell'ostile Spa-Francorchamps ha potuto nulla contro il dominio di Max Verstappen, vincitore sia della Sprint che del Gran Premio del Belgio 2023 di Formula 1. La penalità di cinque posizioni comminata per la sostituzione del cambio sulla sua Red Bull RB19 lo ha solo intrattenuto di più durante la gara, impegnandolo in alcuni sorpassi. Ma nell'arco di una dozzina di giri, Verstappen si è ritrovato al comando, e ha ravvivato la sua gara con un match a distanza con il suo ingegnere di pista, Gianpiero Lambiase, che ha cercato di contenere la sua voglia di estrarre il massimo dalla sua monoposto. Con lui sul podio è salito anche il compagno di squadra, Sergio Perez, che sembra quasi guidare una vettura di un'altra scuderia, vista l'abissale differenza prestazionale tra i due.Al di là della Red Bull, la migliore delle altre in Belgio è stata la Ferrari, che ha vissuto una gara a due facce, con il podio di Charles Leclerc e il ritiro di Carlos Sainz. Visto che la Rossa è salita sul podio in tutti i weekend con la Sprint, si potrebbe ipotizzare una correlazione. Quello che ormai è chiaro è che alle spalle della Red Bull c'è un gruppo vivace di scuderie che salgono o scendono in classifica a seconda delle circostanze, regalando quella vivacità che manca nel team di vertice. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Paolo Filisetti, analista tecnico della Gazzetta dello Sport.

    DopoGP F1 2023 Ungheria Max vince e UMILIA A perdere però è anche lui

    Play Episode Listen Later Jul 25, 2023 53:24


    Con la vittoria di Max Verstappen nel Gran Premio d'Ungheria 2023 di Formula 1, la Red Bull RB19 ha uguagliato un record che resisteva da ben 35 anni. La monoposto della scuderia di Milton Keynes ha raggiunto quota 11 vittorie consecutive nella stessa stagione, così come fece la McLaren MP4/4 nel lontano 1988. La differenza sostanziale tra le due situazioni è che in quel caso c'erano Ayrton Senna e Alain Prost a battagliare, mentre oggi la F1 è nelle mani del solo Verstappen. Sergio Perez, pur essendo riuscito a tornare sul podio in Ungheria, non offre prestazioni in grado di impensierire il blasonatissimo compagno di squadra. E a lui, così come alla concorrenza, restano solo le briciole. Le speranze del poleman Lewis Hamilton di dare del filo da torcere a Verstappen sono svanite in partenza, quando Hamilton, nel tentativo di tenere testa all'olandese, si è fatto beffare anche da Lando Norris e Oscar Piastri, piloti di una McLaren in forte crescita.La MCL60 "restyling" si è difesa alla grande su una pista che l'avrebbe messa in ginocchio un tempo e con temperature molto elevate. È la riprova di una progressione che è un cruccio sia per un Aston Martin ridimensionata che per una Ferrari ancora una volta in difficoltà. Il settimo e l'ottavo posto conseguiti da Charles Leclerc e da Carlos Sainz su una pista sulla carta "amica" sono un segnale dei limiti del progetto. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.

    DopoGP F1 2023 Silverstone Le McLaren emozionano nel solito weekend di Max Verstappen

    Play Episode Listen Later Jul 11, 2023 53:26


    La sorpresa del Gran Premio di Gran Bretagna 2023 di Formula 1non è certamente il vincitore della gara, l'inarrestabile Max Verstappen, ma la seconda forza del weekend. Dopo un inizio di stagione decisamente dififcile, la McLaren a Silverstone avrebbe potuto cogliere un doppio podio con gli ottimi Lando Norris e Oscar Piastri, se non fosse stato per la Safety Car causata da Kevin Magnussen. Galvanizzata dalle basse temperature della domenica inglese e dai recenti aggiornamenti, la MCL60 si è imposta sulle altre pretendenti al titolo di vicecampione del mondo costruttori. Ma è troppo presto per capire chi avrà la meglio in questa lotta. Le concorrenti sono talmente vicine tra di loro da rendere decisivi fattori come il layout della pista, le condizioni dell'asfalto e le strategie. Un fronte, questo, su cui la Ferrari non si è distinta nel Regno Unito. Nonostante la temperatura del manto fosse molto più bassa rispetto a quando erano state effettuate le simulazioni di gara venerdì, la Rossa non ha adattato i piani, finendo per ottenere solamente un nono e un decimo posto con Charles Leclerc e Carlos Sainz, ben lontani dall'ultimo gradino del podio conquistato dall'idolo di casa, Lewis Hamilton, favorito dalla Safety Car. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.

    DopoGP F1 2023 Austria Vince sempre LUI Ma stavolta la Ferrari...

    Play Episode Listen Later Jul 4, 2023 29:33


    Cambia la pista, ma il risultato è lo stesso. A trionfare in casa al Red Bull Ring è stato il solito Max Verstappen, molto a suo agio anche nelle condizioni miste del sabato della Sprint. Emblematica del dominio esercitato da Verstappen nel weekend del Gran Premio d'Austria 2023 di Formula 1 è la sosta effettuata nelle fasi finali della corsa per consentire al campione del mondo in carica di strappare il giro più veloce, detenuto in quel momento dal suo compagno di squadra, Sergio Perez. Che, finalmente, in Austria ha mostrato dei segnali incoraggianti, salendo sul podio. Lo stesso si può dire anche della Ferrari, rivelatasi seconda forza al Red Bull Ring. La vera prova del nove per gli ultimi aggiornamenti alla SF-23 arriverà a Silverstone, ma in Austria la Rossa è riuscita a fare meglio di Aston Martin e Mercedes. Quest'ultima incassa la rabbia di Lewis Hamilton, cascato nella trappola dei track limits come la maggior parte dei piloti. Le infrazioni sono state talmente tante da dover essere analizzate dopo la gara. Urgono rimedi più efficaci, perché, come ha detto Horner in Austria, il rischio è quello di passare per dilettanti. Si è parlato di questo e molto altro nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Matteo Bobbi.

    DopoGP F1 2023, GP del Canada | Vince SEMPRE Max. Ma stavolta ALONSO è secondo...

    Play Episode Listen Later Jun 20, 2023 46:52


    A vincere il Gran Premio del Canada 2023 di Formula 1 è stato il solito sospetto, Max Verstappen, ormai involato verso il terzo titolo mondiale della sua carriera. Ma questo successo è arrivato su una pista che non esaltava le migliori qualità della Red Bull RB19. Anzi, le rendeva dei piccoli punti deboli. Nelle condizioni in cui si è corso domenica, avere una monoposto che approccia le gomme in modo gentile è uno svantaggio rispetto a chi è invece in grado di "accendere" subito gli pneumatici, caratteristica che in circostanze normali ha l'effetto collaterale di un maggior degrado delle gomme. A Montréal, poi, è importante aggredire i cordoli, compito non facile per la RB19, monoposto dall'assetto generalmente basso e rigido. Sono questi i presupposti che hanno portato Fernando Alonso e Lewis Hamilton a classificarsi con un distacco decisamente meno importante rispetto al solito. E se i due ex fratelli coltelli di casa McLaren hanno regalato sprazzi di spettacolo, in casa Ferrari ci si deve accontentare del quarto posto di Charles Leclerc e del quinto di Carlos Sainz. Con la consapevolezza, però, di aver messo a segno una strategia lungimirante, grazie a un'ottima gestione delle gomme medie. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il giornalista di Autosprint, Mario Donnini.

    DopoGP F1 2023, GP di Barcellona | Stravince MAX VERSTAPPEN. Buio FERRARI, bene MERCEDES...

    Play Episode Listen Later Jun 6, 2023 46:21


    C'è una ragione se Max Verstappen non è praticamente mai stato inquadrato nel corso del Gran Premio di Spagna 2023 di Formula 1. L'olandese ha esercitato un dominio silenzioso, gestendo al meglio la sua formidabile RB19 e cogliendo il terzo Grand Chelem di una carriera che lo sta proiettando verso altri titoli mondiali. E se questa egemonia non è più una notizia, sorprende la seconda forza di Barcellona, una Mercedes tornata in auge grazie agli aggiornamenti già visti a Monaco, ma la cui efficacia si è vista con maggiore chiarezza a Montmelò. Il doppio podio colto da Lewis Hamilton e da George Russell, con quest'ultimo in rimonta dalla dodicesima posizione, ha consentito alla scuderia di Brackley di sorpassare in classifica costruttori l'Aston Martin. Fernando Alonso ha disputato il suo peggior weekend finora quest'anno, ma è stata la stessa AMR23 a mancare di smalto. Che sia solo un piccolo passo falso o l'inizio di un'involuzione lo scopriremo solo a tempo debito. Ma se l'Aston Martin non sorride, in Ferrari è notte fonda. La SF-23 avrà anche subito un restyling, però i problemi rimangono. E Charles Leclerc sembra sempre più insoddisfatto. Di questo e molto altro si è parlato nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla F1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è l'opinionista di Sky, Matteo Bobbi.

    DopoGP F1 2023 Monaco GP Vince VERSTAPPEN ma il PRINCIPE è Alonso

    Play Episode Listen Later Jun 1, 2023 57:26


    Nonostante il Gran Premio di Monaco 2023 di Formula 1 si sia acceso con la pioggia, aprendo all'imprevedibilità, a vincere è stato sempre lui, Max Verstappen. Il pilota della Red Bull si è preso qualche rischio sia in qualifica che in gara, soprattutto all'ultimo giro con le medie mentre le gocce scendevano sempre più copiose sulle stradine del Principato. Con un connubio così efficace tra un grandissimo talento e una monoposto dalla poderosa efficienza, agli altri non restano che le briciole. Vale anche per Fernando Alonso, protagonista di un eccellente weekend di gara. Dopo aver accarezzato la pole sabato - era davanti di oltre due decimi dopo i primi due settori - Fernando si è dovuto accontentare del secondo posto, ma è apparso sereno nonostante la decisione del team di montargli le medie e non osare subito le intermedie. Se l'avessero fatto, forse, avrebbe avuto una chance di vincere. Occasione che ancora una volta non si è materializzata per l'idolo di casa, Charles Leclerc, le cui possibiltà di andare a podio si sono sostanzialmente azzerate dopo la penalità rimediata per colpa del suo ingegnere di pista nelle qualifiche. Di questo e molto altro si è parlato in questa puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è Alberto Sabbatini, giornalista di Autosprint.

    DopoGP F1 2023 MIAMI Max Verstappen è SUPER TOP Ferrari in affanno

    Play Episode Listen Later Jun 1, 2023 51:29


    e speranze di chi pensava che Sergio Perez potesse davvero costituire una minaccia in ottica mondiale per Max Verstappen si sono infrante contro la dura realtà del primo stint del campione del mondo in carica con le hard nel Gran Premio di Miami 2023 di Formula 1. Dopo una serie di sorpassi che lo hanno portato dalla nona posizione al podio virtuale, Verstappen, prima della sosta per montare le medie, ha suonato la carica con giri velocissimi frutto del degrado nullo delle gomme bianche e del minor carico di benzina. E dopo il pit stop, sbarazzarsi di Perez è stata solo una mera formalità. Con una Red Bull così dominante, agli altri restano solo le briciole. Fernando Alonso, talmente isolato in gara da aver avuto modo di poter scorgere un sorpasso del compagno di squadra Lance Stroll nel maxischermo, ha colto il quarto podio su cinque gare disputate. Una testimonianza concreta, questa, della solidità della AMR23 nelle sue mani. E se Alonso brilla in questo ambito, la Ferrari a Miami si è dimostrata incostante. La SF-23, nelle mani dei due piloti del Cavallino, Charles Leclerc e Carlos Sainz, ha restituito comportamenti opposti con le due mescole impiegate in gara. L'enigmatica e capricciosa monoposto della Rossa ha una finestra di utilzzo ridottissima, il che rende un'impresa impossibile farla funzionare sull'intero weekend. Di questo e molto altro si parla in questa nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento di Automoto.it sulla Formula 1. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il giornalista del Corriere della Sera, Daniele Sparisci.

    DopoGP F1 2023 GP di Baku PEREZ e Red Bull DOMINANO ma la Ferrari...

    Play Episode Listen Later Apr 30, 2023 47:00


    Il Gran Premio dell'Azerbaijan 2023 di Formula 1 è andato in archivio con la vittoria di Sergio Perez. In palla per tutto il weekend, il messicano, al top anche nella Sprint, ha saputo approfittare dello sfortunato pit stop di Max Verstappen subito prima dell'ingresso della Safety Car a causa dell'incidente di Nyck De Vries per controllare la gara. Sui circuiti cittadini, Sergio si esalta, e a Baku, al netto del favore della sorte, ha saputo fare la differenza sul blasonato compagno di squadra, che si è dovuto accontentare del secondo posto. Ma a Baku è arrivato anche il primo podio stagionale di Charles Leclerc. Il pilota monegasco è riuscito a gestire le gomme in modo tale da preservarle per la lotta finale con Fernando Alonso, che ha tagliato il traguardo a soli 8 decimi dal rivale. Il podio è un segnale incoraggiante per la Ferrari, mentre non lo è il compromesso prestazionale che Leclerc ha dovuto mettere in atto per non incappare nel degrado delle gomme. La Red Bull, chiaramente, non ne ha avuto bisogno. Di questo e molto altro si parlerà nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento sulla F1 di Automoto.it. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il volto di Sky, Matteo Bobbi. Vi aspettiamo alle 20.30 in diretta su Facebook e YouTube!

    DopoGP Australia F1 2023 Questa roba NON è FORMULA 1

    Play Episode Listen Later Apr 6, 2023 47:48


    Il Gran Premio d'Australia 2023 di Formula 1 passerà alla storia come la gara delle polemiche. Ci sono stati diversi episodi, dall'invasione di pista da parte di alcuni incauti tifosi alla fine della gara al ferimento di un appassionato per via di un detrito della monoposto di Kevin Magnussen. Ma proprio il danese ha generato il casus belli del caos di fine GP. Lo pneumatico sfilato dalla sua monoposto dopo la rottura del cerchio conseguente all'impatto contro le barriere ha indotto la direzione gara a sventolare bandiera rossa a meno di tre giri dal termine della corsa. Con così pochi chilometri da disputare, la ripartenza da fermo ha azzerato quanto visto fino a quel momento, spingendo chi era davanti a cercare di consolidare il proprio risultato e chi era indietro a tentare il tutto per tutto. Il risultato è stata una carambola che ha visto tre incidenti, uno dei quali - lo speronamento da parte di Logan Sargeant dell'Alpha Tauri di Nyck De Vries - non è nemmeno finito sotto investigazione da parte dei commissari, che hanno invece sanzionato Carlos Sainz. L'inevitabile terza bandiera rossa - è record in un singolo GP - ha generato altro caos, andando completamente ad oscurare la gara dei tre piloti a podio, Max Verstappen, Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Di questo e molto altro si parla nella nuova puntata di DopoGP, l'approfondimento sulla Formula 1 di Automoto.it. Ospite di Diletta Colombo ed Emiliano Perucca Orfei è il responsabile dell'inserto moblità del Foglio e opinionista di Sky, Umberto Zapelloni.

    DopoGP F1 2023 Jeddah Perez VINCE e convince ma CHE RED BULL

    Play Episode Listen Later Mar 27, 2023 65:15


    Non possiamo girarci intorno: nel Gran Premio dell'Arabia Saudita 2023 di Formula 1 la Ferrari SF-23 è stata la quarta forza in pista. È uno schiaffo in pieno volto per la scuderia di Maranello, perché il tracciato saudita, liscio e gentile con le gomme e premiante per chi riesce ad esprimere tanta velocità di punta, avrebbe dovuto sorridere alla monoposto della Rossa. E invece le cose sono andate diversamente. Il degrado delle gomme – non significativo, a Jeddah – qui non c'entra nulla. La SF-23, soprattutto nel secondo stint con le hard, è stata semplicemente lenta. Charles Leclerc, a nostro avviso il miglior interprete del giro secco della F1 attuale, una pezza in qualifica riesce a metterla sempre. Ma quando si imbarca carburante a bordo e si calzano le gomme più dure, vengono inevitabilmente fuori le magagne. La fotografia della SF-23 a Jeddah restituisce l'immagine di una vettura inferiore a un'altra monoposto problematica, quella Mercedes W14 che le figure apicali del team di Brackley hanno sostanzialmente definito una causa persa allo stato attuale delle cose. Toto Wolff e compagine, però, hanno capito dove intervenire. Il vero problema della Ferrari è che non si comprende nemmeno esattamente dove stia, il problema. E così assistiamo al ritorno del “dobbiamo capire”, non più per bocca di Mattia Binotto – sotto la cui supervisione è nata la SF-23 – ma di Frédéric Vasseur, che oggi deve rispondere di un progetto che non ha coordinato. Il confronto con l'efficientissima Red Bull RB19 è impietoso. La SF-23, monoposto che durante la lunga pausa invernale aveva fatto parlare di sé tra incoraggianti riscontri al banco e tempi di un secondo più veloci non meglio identificati, non solo non sta incalzando la Red Bull, ma ha perso terreno. Nello stint con le hard, Leclerc e Sainz erano in media più lenti di un secondo rispetto a Verstappen e Perez, e mezzo secondo più lenti di quell'Aston Martin AMR23 che è ben lontana dall'essere uno specchietto per le allodole. La W14, invece, risultava circa tre decimi più veloce. Ma il confronto più impietoso, a ben vedere, è quello con la F1-75 dello scorso anno. La SF-23 è stata l'unica delle quattro monoposto di vertice a risultare meno veloce rispetto al 2022. Il deficit prestazionale, di circa sette decimi in media durante la gara, è parzialmente mitigato dal fatto che le modifiche apportate alla pista di Jeddah l'hanno resa leggermente più lenta. Ma resta comunque preoccupante, soprattutto alla luce dell'andamento delle rivali. Le ipotesi che si possono avanzare sono molte, a cominciare dalla mancata correlazione dei dati del simulatore con quelli della pista, che giustificherebbe il forte divario tra le aspettative della vigilia e quello che vediamo oggi. Ma la stessa Ferrari rigetta questa eventualità. L'altra sensazione è che la filosofia della F1-75 avesse dei limiti in termine di sviluppo di cui le attuali difficoltà potrebbero essere una conseguenza. La risposta a questi interrogativi al momento non c'è. E mentre la Ferrari cerca di capire come procedere, la Red Bull ci dà la sensazione di poter essere la nuova Mercedes dell'epoca 2014-2016. Ci vorrebbe tempo per capire che direzione prendere, come cambiare. Ma non c'è mai modo di tirare il fiato, in F1.

    DopoGP F1 2023 Bahrain GP OK Verstappen ma la FERRARI cosìNON va bene

    Play Episode Listen Later Mar 27, 2023 45:46


    Diletta Colombo, Emiliano Perucca Orfei e l'Ing. Andrea Adamo analizzano la domenica del GP del Bahrain 2023. E allora, bando agli indugi: chi sono i promossi e chi i bocciati del Gran Premio del Bahrain 2023, vinto da Max Verstappen su Red Bull? Scopriamolo insieme. Top: Max Verstappen & Red Bull La Red Bull ha cominciato la stagione nel migliore dei modi, con una doppietta. Che la RB19 fosse nata sotto una buona stella lo si era capito sin dal debutto della nuova monoposto della scuderia di Milton Keynes nei test pre-stagionali. Ma ciò che abbiamo visto nel primo GP del campionato è molto di più. La RB19, come la vettura che l'ha preceduta, è impeccabile nella gestione delle gomme. Lo dimostra il fatto che Max Verstappen abbia potuto inanellare 22 giri con la soft, senza accusare nessun degrado significativo. Ma Verstappen è in grado di metterci anche del suo, visto che a parità di strategia - soft-soft-hard per entrambi - non c'è stato nemmeno paragone con Sergio Perez, che aveva sì cominciato il weekend nel migliore dei modi, ma non è abbastanza per battere un cannibale come Max. Gli avversari sono avvisati. Top: Charles Leclerc Charles Leclerc rientra meritatamente nei top per aver fatto tutto il possibile. È partito nel migliore dei modi, ed è riuscito a tenersi alle spalle per un po' di giri Sergio Perez nonostante uno svantaggio doppio in termini di gomme, visto che il messicano montava le soft, e lui le hard. Ma i suoi sforzi sono stati completamente vanificati prima dal passo gara non esaltante della Ferrari, e poi, definitivamente, dalla sua power unit, che si è ammutolita improvvisamente sul finire della gara. Leclerc ancora una volta si ritrova a dover fare i conti con fattori totalmente fuori dal suo controllo, e il suo sguardo dopo il ritiro esprimeva più di mille parole la sua fortissima delusione. La stagione lunga, e ci auspichiamo che Charles possa rifarsi più in là. Top: Fernando Alonso “Che bella macchina da guidare”, ha detto Fernando Alonso via radio al suo ingegnere di pista mentre gestiva con grande tranquillità il suo terzo posto sul finire della gara. Era da almeno un decennio buono che Alonso non si produceva in una lode così aperta alla sua monoposto. E ne ha ben donde, visto che il passo con le hard mostrato dalla AMR23 nell'ultimo stint era degno di nota. Ma Alonso ci ha messo del suo, per issarsi sul podio, grazie a lotte serrate con Russell, Hamilton e infine Sainz. Fernando ha una classe innata nel corpo a corpo, e oggi ne abbiamo avuto la riprova soprattutto nel sorpasso sul suo vecchio nemico Lewis in curva 10. Con un Alonso e un'Aston Martin così, quest'anno ci sarà da divertirsi, anche se la Red Bull resta su un altro pianeta. Flop: Esteban Ocon Una sfilza di penalità come quella comminata ad Esteban Ocon in Bahrain non la vedevamo da tempo. I guai sono cominciati già dalla griglia di partenza, dove Ocon si è installato troppo avanti rispetto alla sua piazzola. La prima sanzione, da cinque secondi, è arrivata per questo motivo. La penalità non è stata poi scontata correttamente dall'Alpine, e Ocon si è visto così comminare un'altra sanzione, questa volta da dieci secondi. Non sarebbe finita qui, visto che Ocon si è pure prodotto in un eccesso di velocità in pitlane, beccandosi un'ulteriore sanzione da cinque secondi. Una gara di tregenda non poteva che finire ancora peggio, ed è arrivato pure il ritiro. Flop: McLaren Che la McLaren non fosse nelle migliori condizioni per iniziare la stagione 2023 di F1 lo si era capito fin dai test. Ma, se possibile, il weekend di gara di Sakhir è andato ancora peggio di quanto si potesse preventivare. Il primo GP in carriera di Oscar Piastri è finito con il ritiro dell'australiano, dopo il tentativo - vano - di sostituirgli il volante. Non è andata meglio a Lando Norris, che ha concluso la corsa in ultima posizione, dopo aver accusato anche dei problemi alla power unit. E il vero problema è che la MCL60, al netto di tutti gli inconvenienti, è una monoposto semplicemente mediocre. Che doccia fredda per la scuderia di Woking. Flop: Ferrari Cominciamo dalle buone notizie. La Ferrari nel GP del Bahrain ha finalmente mostrato una certa solidità nei pit stop, perfezionando anche una doppia sosta con Leclerc e Sainz senza un plissé. La cattiva notizia, invece, è che la Rossa incassa un pesante ritiro con Leclerc per un problema alla power unit che fa insinuare il dubbio che l'affidabilità a Maranello possa essere ancora un problema. Non è il modo migliore per ripartire, anche per il morale di Leclerc. La SF-23, poi, ha mostrato difficoltà nella gestione delle gomme, soprattutto con le hard. Con parecchio carburante a bordo, poi, la monoposto della Ferrari è risultata semplicemente più lenta della RB19. Il campionato, però, è lungo. Resta solo da capire quali siano i veri margini di miglioramento.

    DopoGP F1 2022 Abu Dhabi Vince MAX ma la FESTA di Vettel

    Play Episode Listen Later Mar 27, 2023 62:40


    Il mondiale 2022 si conclude con un'altra gara bellissima, con tanti colpi di scena, e soprattutto grandi emozioni per l'ultima gara in Formula 1 di Sebastian Vettel, che ha commosso tutto il paddock. A Yas Marina è andato in scena l'ennesimo show di Max Verstappen, che ha dominato la corsa e portato il record di vittorie in una stagione a quota quindici. Mvp anche Charles Leclerc che con una prestazione perfetta, ed una Ferrari forte nel passo gara come non succedeva dal Gran Premio d'Austria, ha resistito a Sergio Perez diventando vice campione del mondo. Invece Carlos Sainz, ha potuto soltanto contribuire a far mettere al sicuro il secondo posto della classifica costruttori alla Ferrari, non andando oltre la quarta posizione. Gli obiettivi centrati dalla Ferrari arrivano dopo giorni complicati, con i rumors alla vigilia di Abu Dhabi, sulla sostituzione nel ruolo di Team Principal di Mattia Binotto con Cedric Vasseur. Inoltre come possiamo vedere dai dati degli stint e del passo gara, oltre che un'iniezione di fiducia per il 2023, sono proprio ciò che serve alla Ferrari per sfidare Verstappen e la Red Bull. Quando Verstappen e Perez hanno difeso le posizioni in partenza, sembrano avviati ad una doppietta facile. Invece proprio in questo momento nasce il capolavoro di Leclerc, dopo aver tentato un attacco nel primo giro non andato a buon fine, decide di non seguire le due Red Bull e non spingere subito. Infatti una F1-75, con la quale nelle Libere e qualifiche non aveva feeling al posteriore, a causa di un assetto mirato sulla gara che ha dato i suoi frutti, e che non gestiva così bene le gomme senza soffrire di degrado dal Gran Premio d'Austria. La F1-75 dalla nona tornata permette a Leclerc, prima di guadagnare e ridurre il gap ad un solo secondo da Perez costringendolo ad anticipare il pit stop, e poi di girare sugli stessi tempi di Verstappen. Cosa che non ha potuto fare Sainz, il quale persa la posizione al via finendo dietro ad Hamilton, battagliando con il pilota della Mercedes, ha spremuto i pneumatici ed è stato costretto ad andare sulla tattica a due soste. La Ferrari che sembrava aver fatto un errore, visto che Leclerc aveva il margine per fare la sosta e rientrare davanti a Perez, questa volta indovina la strategia. Leclerc e Verstappen fanno ancora una volta la differenza, infliggendo mezzo secondo ai compagni di squadra nel secondo stint, e poi girando sei e sette decimi più lenti di Perez e Sainz, quando faranno il secondo pit stop. Se Verstappen più volte quest'anno aveva messo in evidenza la capacità di essere gentile con le gomme, Leclerc soprattutto dopo la pausa estiva, è andato spesso in crisi con i pneumatici. Il capolavoro nella gestione gomme permette a Verstappen di aggiudicarsi il Gp e a Leclerc di diventare vice campione del mondo, resistendo a Perez che si è dovuto accontentare del terzo posto sia in gara che nella classifica piloti. Quindi come possiamo vedere dal grafico sul passo gara, Leclerc ha avuto un ritmo soltanto di un decimo più lento di Verstappen, e se fosse riuscito a partire in prima fila avrebbe potuto lottare per la vittoria. La performance di Leclerc e della F1-75, il muretto, che questa volta ha fatto le scelte giuste, pit stop perfetti e veloci, è proprio quello di cui ha bisogno la Ferrari insieme ad un motore più affidabile, per prendersi la rivincita nel 2023. Proprio per questo l'eventuale addio di Binotto, anche se smentito con un comunicato poco convincente, sarebbe un errore, considerando che la macchina 2023 è stata già deliberata e progettata, a patto che, la proprietà pensi che sia la persona giusta per riportare il titolo a Maranello. Invece la corsa di Yas Marina è stato un passo indietro per la Mercedes, con Russell e Hamilton che hanno faticato anche nel passo, e sperano in una macchina diversa per inserirsi nella sfida fra Verstappen e Leclerc nella prossima stagione.

    DopoGP F1 2022 Brasile Vince Russell e la Mercedes FA PAURA

    Play Episode Listen Later Mar 27, 2023 65:22


    Chi l'avrebbe mai detto che un obiettivo apparentemente trascurabile come il secondo posto nel mondiale piloti avrebbe causato discussioni a distanza degne di una telenovela? Sergio Perez e Charles Leclerc nel Gran Premio del Brasile 2022 di Formula 1 hanno entrambi invocato un avvicendamento di posizioni che non è mai arrivato per motivi diversi. Ferite ancora aperte e rancori non metabolizzati si sono mostrati in tutta la loro potenza sul volgere del termine di una stagione che, evidentemente, ha lasciato degli strascichi da non sottovalutare. Nel caso di Sergio Perez, a rifiutare l'ordine di scuderia è stato il suo blasonatissimo compagno di squadra, Max Verstappen, che con sufficienza via radio ha ricordato di aver già esposto il suo punto di vista a riguardo e di non voler sentire ragioni. Dal canto suo, Perez ha ringraziato sarcasticamente il team, aggiungendo che Verstappen “ha fatto vedere chi è davvero”. “Non so perché si sia comportato così – ha rincarato la dose Sergio parlando con i media ispanofoni dopo la gara -. Se ha vinto due mondiali è grazie a me”. Secondo quanto spifferato da alcuni giornalisti olandesi, molto vicini all'entourage di Verstappen, Max avrebbe un conto in sospeso con Perez perché quest'ultimo avrebbe ammesso a Marko, Horner & Co di aver volontariamente commesso un errore in qualifica a Montecarlo per impedire al compagno di squadra di migliorarsi. Ma anche se fosse davvero così, era necessario, a mondiali già assegnati e viste le posizioni di cui si parla, mettersi a fare i capricci? In molti hanno ravvisato delle similitudini con il famigerato caso “Multi 21”, a Sepang nel 2013. Ma si dimenticano che in quel caso Sebastian Vettel e Mark Webber stavano lottando per la vittoria, e non per un sesto posto che, in questo momento del campionato, non ha alcun valore. Si dirà che i piloti sono delle belve, pronte a non lasciare nemmeno le briciole alla concorrenza. Verrebbe da pensare, però, che non valga la pena rischiare di incrinare i rapporti con il proprio gregario per minuzie del genere. Quello che dice Perez sui mondiali di Verstappen potrebbe sembrare esagerato, ma in realtà ha ragione. Se non fosse stato per quella poderosa difesa su Hamilton ad Abu Dhabi, abbastanza aggressiva da contenerlo, ma mai fuori dal consentito, molto probabilmente oggi Verstappen godrebbe di un palmares diverso. Va da sé che l'atteggiamento di Perez a Yas Marina non è stato un regalo, ma un aiuto dovuto da parte di un secondo pilota. Ma cosa costava ricambiare il favore a giochi chiusi? La verità è che, per quanto la corazza di Verstappen si sia allentata con la vittoria del primo mondiale, il vecchio Max è ancora pronto a esplodere se provocato. Lo dimostra anche il commento sul contatto con Hamilton in Brasile. “Io non avevo nulla da perdere, lui si è giocato la gara”, ha commentato con fare luciferino. Max è cresciuto con una figura di riferimento che non gli ha mai fatto sconti, ed è portato a trattare nello stesso modo il prossimo. Dopotutto, se questo destino è toccato a lui in passato, perché gli altri non dovrebbero subire lo stesso trattamento? In questo, è uguale al padre che lo ha forgiato con il fuoco di mille rimproveri. Questa, però, non è una reazione degna di un campione. Se Verstappen è di fatto il sole cui gira intorno il sistema della Red Bull, Leclerc vorrebbe ricoprire lo stesso ruolo in Ferrari. Ma è evidente che la situazione sia molto diversa. A fine gara, Charles ha chiesto uno scambio di posizioni con Carlos Sainz che il suo ingegnere di pista, Xavier Marcos Padros, non gli ha concesso, vista la pericolosa vicinanza di un cliente scomodo come Fernando Alonso a complicare la situazione. Quell'ironico “sì, mamma mia” in risposta al “lavoro straordinario” di Marcos racchiude tutta la rabbia repressa di Leclerc. A ben vedere, l'episodio di ieri è rappresentativo di una frustrazione che va ben oltre il singolo episodio, per quanto possa essere stato fastidioso. Leclerc sembra patire il ruolo non centrale che riveste nei piani della sua scuderia. Vorrebbe essere il fulcro del progetto, e al momento non lo è. Anzi, è Carlos Sainz il pilota che pare meglio integrato nel complicato meccanismo della scuderia di Maranello. Charles diventa passivo-aggressivo quando non viene ascoltato. Sembra che abbia persino perso la voglia di far valere le sue opinioni, come se fosse convinto, in cuor suo, che non verranno prese in considerazione. O, peggio, che siano ritenute valide solo fuori tempo massimo. Leclerc sembra spento, svuotato, come se non vedesse l'ora di mettersi alle spalle una stagione cominciata con ben altri presupposti, oseremmo dire vincenti. Ma il vero problema, d'ora in avanti, riguarda il futuro...

    DopoGP F1 2022 Messico Vince SEMPRE lui Max Verstappen Ferrari in difficoltà

    Play Episode Listen Later Mar 27, 2023 61:44


    Nuovo show e record di Max Verstappen nel Gran Premio del Messico, conquistando la quattordicesima vittoria stagionale e diventando il pilota ad aver ottenuto più successi in Formula 1, superando Michael Schumacher e Sebastian Vettel. Proprio la gara di ieri ha ricordato quelle dei due tedeschi, Verstappen girando sempre con lo stesso passo sia con le soft che con le medie, e candidandosi come loro ad aprire un ciclo. L'olandese ha confermato anche di essere di essere un cannibale e che non ha nessuna voglia di fermarsi ai due titoli mondiali vinti, non concedendo nulla a Lewis Hamilton, che anche per una strategia sbagliata si è dovuto accontentare di nuovo del secondo posto, così come il compagno di squadra Sergio Perez del gradino più basso del podio nella corsa di casa. Fra i bocciati della gara messicana George Russell che ha perso due posizioni con una brutta partenza e venendo nuovamente sconfitto in gara da Hamilton, ma soprattutto la Ferrari. Carlos Sainz e Charles Leclerc, i quali a causa di una F1-75 che continua a fare passi indietro, hanno potuto solo limitare i danni Prestazione che come possiamo vedere dai dati, fa scattare un nuovo campanello d'allarme dopo quello di Austin. Se la Ferrari in qualifica aveva illuso di aver sacrificato il giro, per evitare i problemi di degrado gomme delle ultime gare, fin dalla partenza si è capito che non è stato così. Sainz e Leclerc non sono mai riusciti a tenere il passo non solo di Verstappen e Hamilton, ma anche di Perez e Russell. Oltre che per un motore con molti cavalli in meno di Red Bull e Mercedes per evitare problemi d'affidabilità, anche di un assetto che ha costretto sia Sainz che Leclerc a continue correzioni, e rischiare più volte di perdere il controllo della macchina. Invece Verstappen effettuava un'altra magia, ed è proprio nel primo stint che costruirà la sua vittoria. L'olandese dimostra che non ha solo un gran talento e piede ma è un maestro nella gestione dei pneumatici facendo il pit stop soltanto al 24° giro. Hamilton che aveva una mescola di svantaggio, era riuscito a tenere il suo passo nella prima parte di gara, e sembrava poter lottare per il successo, visto che quando il rivale ha effettuato la sosta aveva un distacco di appena un secondo e mezzo. Proprio il pit stop sarà il momento chiave del Gran Premio del Messico. Verstappen con le medie continua a martellare sull'1.22 basso, mentre Hamilton con le hard fatica venendo messo sotto pressione da Perez. Infatti come già successo in altre occasioni, con le gomme bianche non darà quella marcia in più ad Hamilton come capitato tante volte negli anni passati, ma anzi non solo fatica a rispondere come nel primo stint ai tempi di Verstappen, ma è costretto a difendersi da Perez. La strategia della Mercedes denota un errore di sottovalutazione degli avversari, visto che la RB18 ha più volte dimostrato di essere una vettura gentile con le gomme, e difficilmente sarebbe crollata nel finale, permettendo ad Hamilton di riavvicinarsi a Verstappen. Per quanto riguarda la Ferrari la situazione non cambia con le medie, con Sainz e Leclerc che pur riducendo il gap rispetto al primo stint, accusano sette decimi da Verstappen a parità di mescola. Quello che preoccupa più rispetto alla gara Spa è che la gara più brutta della stagione è arrivata su una pista sulla carta favorevole alla F1-75. Invece come la scorsa settimana a preoccupare non è tanto il distacco nel passo gara complessivo di quasi un secondo da Verstappen che nuovamente ha confermato di essere lui a fare la differenza ma non la RB18, ma quello sulle Mercedes. Ancora una volta considerando quanto vantaggio aveva ad inizio stagione sulla Mercedes, si capisce che al di là della TD39 la Ferrari è tornata ad avere i soliti problemi cronici che si porta dietro da anni, mancata correlazione fra pista e fabbrica che con il nuovo simulatore sembrava aver risolto che sta causando difficoltà a trovare il set-up, e tenere il passo nello sviluppo degli avversari. Proprio per questo Interlagos diventa fondamentale, per capire definitivamente se la Ferrari indietro al 2019 ed è tornata terza forza, o può nella prossima stagione prendersi la rivincita.

    DopoGP F1 2022 Austin Max Verstappen VINCE il GP degli USA Ma che Hamilton

    Play Episode Listen Later Jan 20, 2023 65:55


    Grande spettacolo come nelle qualifiche anche in gara ad Austin, dove è andato in scena il nuovo show di Max Verstappen. L'olandese ha risposto a chi ha messo in dubbio la vittoria dei suoi due mondiali per lo sforamento del budget cap della Red Bull nel 2021, ed ai fischi ingiusti ricevuti da alcuni tifosi in questo week end, con una delle più belle prestazioni della stagione. Successo dal sapore speciale, perché gli ha consentito di entrare sempre di più nella storia della Formula 1, raggiungendo le tredici vittorie di Michael Schumacher e Sebastian Vettel, ma soprattutto gli ha permesso di salutare uno dei primi a credere nel suo talento Dietric Mateschitz. La fame di Verstappen nonostante il titolo conquistato due settimane fa, ha impedito a Lewis Hamilton di aggiudicarsi la prima corsa del 2022 e comunque può essere soddisfatto della miglior Mercedes dell'anno. Altra gara difficile per la Ferrari che ha perso al via Carlos Sainz, e Charles Leclerc ha rimontato, ma è stato condizionato dai soliti problemi di gestione gomme della Ferrari, che gli hanno impedito di tenere il passo di Verstappen e Hamilton, e fanno scattare un campanello d'allarme in vista del 2023, come possiamo vedere dal grafico del passo gara. L'ingresso della safety car nel corso del 18° giro, infatti sembrava permettere a Leclerc che aveva allungato il primo stint, di tornare in corsa per la vittoria. Invece il monegasco con le hard non solo non è riuscito anche quando con un sorpasso bellissimo si è liberato di Perez, a tenere il passo di Verstappen e Hamilton, ma non ha staccato il messicano e Russell. Questo perché la F1-75 ancora una volta in gara non è stata forte come nel giro secco, e ha messo in evidenza il suo solito punto debole, il degrado gomme. Leclerc nonostante dei primi sei sia stato l'ultimo a cambiare le gomme, ha dovuto alzare il suo ritmo, con Perez e Russell che si sono riavvicinati. Leclerc non potuto sfruttare un altro episodio favorevole l'errore al pit stop della Red Bull che l'aveva fatto tornare in pista davanti a Verstappen, ma l'altro limite della F1-75 la velocità di punta sul dritto, anche con una power unit nuova e aggiornata, non gli ha permesso di contrastare il rivale. Verstappen sfruttando la forza della RB18 in rettilineo lo ha superato con facilità lanciandosi alla caccia di Hamilton, invece Leclerc come nel secondo stint ha dovuto alzare il ritmo e ha perso contatto. Al di là di una Red Bull che si è dimostrata ancora una volta la macchina migliore in gara, quello che fa scattare un campanello d'allarme per il 2023 in casa Ferrari, è una Mercedes che ha annullato un gap di oltre un secondo rispetto ad inizio stagione sulla F1-75 e si candida a sfidante di Verstappen l'anno prossimo, mentre la Rossa ha plafonato le sue prestazione come nel 2017 e 2018, e non è riuscita a risolvere i problemi che l'hanno costretta a dire addio al mondiale.

    DopoGP F1 2022, Suzuka VERSTAPPEN è due volte CAMPIONE DEL MONDO

    Play Episode Listen Later Oct 10, 2022 67:17


    Max Verstappen bicampione del mondo di F.1. Vince gara e titolo a Suzuka, casa della Honda, in un GP sponsorizzato Honda con una Honda che prima si ritira e poi conferma l'appoggio alla Red Bull fino al 2025 e poi chissà. Una cosa normale, sembrerebbe. Invece no. La disputa del GP, partito con la pioggia e sospeso dopo tre giri, di cui due dietro alla safety car, ripreso dopo due ore e 18 minuti dalla sospensione e ripartito con partenza lanciata e fermata dopo 29 giri, ovvero allo scadere del tempo massimo previsto per una gara di F.1 (due ore in condizioni normali, tre ore con pioggia), ha sempre visto l'olandese davanti a tutti. Quindi, dal punto di vista sportivo nulla da eccepire: è stato bravissimo, specie al primo via quando Leclerc lo ha infilato alla prima curva e Verstappen ha replicato all'esterno con una manovra da applausi a scena aperta.Poi la sospensione, le polemiche per lo svolgimento ridotto, il finale in cui Leclerc, nel difendersi da Perez, ormai senza gomme taglia l'ultima chicane e "accompagna" il messicano verso l'erba, costringendolo all'esterno. Secondo al traguardo, penalizzato dalla giuria e posizione ceduta a Perez. Risultato, il terzo posto di Leclerc a tavolino assegna il mondiale a Verstappen. Questi i fatti, sulle opinioni ci si può scrivere un libro perché alcune cose non hanno convinto. Mettendo in ordine i fattori, si comincia con la gara. La partenza era bagnata ma tutti hanno montato le gomme intermedie quando era chiaro ci volevano le full wet. E infatti, con Sainz che va a sbattere senza nemmeno completare mezzo giro, Vettel per prati, altri in ordine sparso qua e là, l'ingresso della safety car era logico così come la sospensione con bandiera rossa. Si sapeva da prima, quindi perché farli partire subito? Oppure perché non hanno obbligato a montare gomme da bagnato estremo come accaduto nel secondo via, lanciato, con condizioni meteo migliori? Mistero.Altro mistero: bandiera rossa, gara sospesa, e Gasly che arriva a 250 all'ora con trattori contromano che stanno recuperando i rottami di Sainz. Lui che urla e sbraita, ma dal box nessuno gli ha detto niente? Possibile che non sapesse che la gara era interrotta e quindi ha corso un rischio lui e fatto correre ai commissari? Altro punto: visto che la gara era sospesa, perché far entrare subito i trattori? Non c'era fretta e potevano aspettare che tutti fossero ai box. Mah, tanta fretta per stare fermi due ore e mezza a far niente...Ultimo aspetto, l'ultima curva. Che Leclerc ci abbia provato, dopo essersi difeso con una Ferrari mangia gomme, ci sta. All'ultima curva ci avrebbe provato chiunque. Quindi non gli si può imputare niente. Che ci sia un regolamento ben chiaro e con precedenti illustri (vedi Vettel in Canada con Hamilton, e non era l'ultima curva) era evidente. Così come la penalizzazione. E infatti Leclerc non ha aperto bocca, lo ha fatto Mattia Binotto da casa. Logico, deve difendere la squadra e quindi logicamente si appella a tutto. Quindi una federazione che una volta tanto mostra rapidità di decisione, e prima del podio fa capire quale è la classifica (ricordiamo Suzuka 1989 e il tempo trascorso o altre gare più recenti) viene criticata. Se aspetta a prendere una decisione, viene criticata. E le critiche vanno sempre a senso unico: contro la Ferrari. E allora, l'ultima domanda da un GP del Giappone che ha fatto acqua, è la seguente: per quale valida ragione la FIA, Liberty Media e pinco pallino dovrebbero avercela contro la Ferrari che è l'unica squadra che tira il mondiale, fa fare il pieno di tifosi e aumenta l'interesse a livello mondiale? Se qualcuno ha una risposta vera, siamo pronti a rivedere alcuni giudizi precedenti. Grazie

    DopoGP F1 2022, Singapore Perez VINCE il GP del NULLA COSMICO!

    Play Episode Listen Later Oct 4, 2022 60:24


    Una volta era il contorno a giustificare una gara sulle strade di Singapore, ma dopo la pandemia e le varie restrizioni, è venuto a mancare in parte anche quello e la solita inutile colonna di auto in fila, non ha dato quelle emozioni che la Montecarlo dell'est pretende di dare. Alla fine, con la vittoria di Sergio Perez in attesa di giudizio federale (non ha rispettato la norma delle 10 macchine di distanza dalla safety car) davanti alla Ferrari di Charles Leclerc, abbiamo assistito a un'ora e quindici minuti di nulla cosmico. Ovvero, tutti in fila in attesa delle migliori condizioni meteo. Infatti, la gara è partita con un'ora di ritardo per il classico temporale equatoriale. E con la pista bagnata che non si asciugava mai, la partenza e la prima ora e 15 è passata nella noia totale, salvo qualche safety car per rimuovere lo sventurato di turno. Poi, il colpo di coda: con l'ultima safety car, per sistemare le barriere colpite da Tsunoda,Leclerc si è fatto sotto a Perez e con il dubbio di una possibile penalizzazione di 5 secondi (detto via radio dalla Ferrari al suo pilota) abbiamo assistito a 12 giri di gara vera. Cioè i due hanno tirato come matti, ruote bloccate, sbandate, controsterzi. Quello che si chiede a un GP e a piloti professionisti. Poi il crollo: Leclerc che ha mollato il colpo e Perez che vince con 7,6 secondi di vantaggio. Abbastanza per far fronte a una possibile penalizzazione decisa dalla giuria. Che per inciso, probabilmente dormiva alla grande se dopo 50 minuti dall'episodio incriminato, non aveva ancora preso una decisione e aveva rimandato tutto al dopo gara. Questa in sintesi la cronaca di quanto accaduto a Singapore, un GP che meriterebbe di essere rivisto. Per la lunghezza e inutilità del tracciato, con curve tutte uguali ma con percorsi obbligati da fare. Visto che pagano pure gli hotel attorno alla pista, si è gentilmente pensato di farci passare il tracciato. E così curve piccole e strette, tratti senza significato. E durata di due ore garantita con i giri percorsi quasi sempre inferiori ai 60 programmati. Ma la chiave di volta, di questo GP, sta tutto nella partenza.E' lì che la Ferrari e Leclerc si sono giocati il risultato. Infatti, a parità di tempo di reazione fra Charles e Perez (0,29 secondi) la Red Bull ha impiegato due decimi in meno da 0 a 100 all'ora, segno di una trazione e di una mappatura del motore ed elettronica migliore della Ferrari. E lo si è visto in quei famosi 12 giri di corsa ravvicinata, con Leclerc che pur aprendo il DRS, l'ala mobile, non riusciva mai a raggiungere Perez per tentare un sorpasso: "Non so se sia merito della trazione o del motore" dice imbarazzato Adrian Newey, il papà di questa Red Bull piglia tutto. Veramente lo sa ma non vuole dirlo..."Sì vero, lo so ma non voglio dirlo. Diciamo però che Ferrari, pur potendo essere più veloce in fondo al dritto, non aveva la possibilità di prenderci perché noi, col nostro assetto, eravamo più rapidi in ripresa. Come si è visto al via". Quindi se Leclerc fosse rimasto davanti al via sarebbe cambiato qualcosa? "Probabilmente avrebbe vinto lui, quindi dire che la corsa si è decisa alla partenza è corretto".Degli altri poco da dire: Verstappen è sembrato ciccio pasticcio per gli errori a ripetizione: da una partenza al rallentatore, agli errori in frenata e spiattellamento delle gomme. Ha colto un settimo posto all'ultimo giro superando Vettel mentre il giro prima era stato Hamilton, altro pasticcione (con toccata contro le barriere e lungo in frenata) per non dire di Russell che ha concluso in fondo la giornata no della Mercedes. Il duello in cui 12 titoli mondiali lottavano per la settima posizione, fa capire il livello della gara. Sul podio anche Carlos Sainz, una gara anonima e incolore, come Norris e Ricciardo, che almeno con le McLaren hanno ottenuto un quarto e un quinto posto di rilievo. Domenica si replica in Giappone, a casa Honda, e vincere il titolo mondiale lì potrebbe essere forse la spiegazione di quanto avvenuto a Verstappen a Singapore. Pensiamo male? Ma no, in F1 non serve pensare. Lo fanno già...

    DopoGP F1 2022, Monza La SAFETY CAR cè ma la ROSSA no...

    Play Episode Listen Later Sep 12, 2022 55:59


    AMonza s'impone Max Verstappen: è stato il pilota della Red Bull ad aggiudicarsi il Gran Premio d'Italia, sedicesima prova del mondiale 2022 di Formula 1. Quella di Monza è la sua trentunesima vittoria della carriera, raggiungendo Nigel Mansell l'undicesima stagionale. Verstappen protagonista di un'altra rimonta come all'Hungaroring e Spa, ha preceduto uno sfortunato Charles Leclerc, penalizzato dalla virtual safety car, tolta quando stava facendo il pit stop. Stesso discorso per Carlos Sainz autore della miglior gara in Ferrari, rimontando quattordici posizioni rispetto alle qualifiche, che non ha potuto attaccare George Russell che completa il podio. Bel recupero anche di Lewis Hamilton quinto davanti a Sergio Perez, ritirato alla sua ultima Monza Sebastian Vettel, così come Fernando Alonso. Al via Leclerc resiste a Russell e prende la testa della corsa seguiti da Ricciardo, Gasly e Verstappen. Leclerc prova a scappare, ma Verstappen glielo impedisce superando con facilità Gasly e Ricciardo. Oltre all'olandese a regalare spettacolo è Sainz, che di forza si libera di Perez, e guadagna diverse posizioni con una serie di sorpassi. Verstappen non perde tempo e dopo aver fatto il giro veloce supera Russell, e si lancia alla caccia di Leclerc. Stesso discorso per Sainz che passando le Aston Martin, Zhou, De Vries e Alonso, salendo in sesta posizione. Verstappen invece si avvicina a Leclerc, riducendo il gap ad 1.5, con Perez che si sacrifica anticipando il pit stop per vedere come vanno le hard. Il messicano all'uscita dai box ha fiamme sull'anteriore destra, che risolve dopo qualche curva, mentre continua lo show di Sainz che fa esplodere i tifosi della Ferrari superando anche Norris, e Gasly. Nel momento in cui Sainz porta l'attacco al francese, finisce l'ultima Monza di Vettel, e viene applicata la procedura della virtual safety car. Leclerc tenta di approfittarne per fare il pit stop al 13° giro, ma proprio quando è ai box la gara riparte, e torna in pista quarto precedendo Ricciardo. A permettergli di mandare in temperature le gomme ci pensa Sainz che supera Ricciardo, con Verstappen che senza traffico può imporre il suo ritmo e vola sul passo dell'1.25 alto. Verstappen continua ad essere l'unico a girare sull'1.25 con Leclerc che riesce a guadagnargli soltanto qualche decimo a giro, e con il suo ingegnere vedendo il ritmo del rivale e come vanno le soft, decide di andare sulle due soste. Invece Verstappen allunga il suo stint fino al 26°giro, e Leclerc torna leader della gara. Alle loro spalle nuovo duello fra Hamilton e Alonso, con l'inglese che supera con facilità il rivale, conquistando la sesta posizione. Verstappen appena torna in pista con una serie di giri veloci guadagna un secondo al giro a Leclerc, che quando vede il rischio di uscire dai box dietro a Russell alla 34° tornata fa il secondo pit stop. Invece anche Alonso che in precedenza si era lamentato di problemi alla macchina, è costretto al ritiro. Sainz dopo aver fatto la sosta passa di nuovo di forza Perez, e Hamilton compie un doppio sorpasso su Norris e Gasly. Verstappen nonostante gomme usate prima gira sullo stesso passo di Leclerc, e poi perde soltanto mezzo secondo al giro. Leclerc risponde con una serie di giri veloci e inizia a ridurre il gap ma Verstappen prosegue a girare su un passo costante impressionate, con Sainz che mette nel mirino il gradino più basso del podio di Russell. Il ritiro di Ricciardo sembra poter riaprire la gara nel 47° giro, con Verstappen, Leclerc, Russell e Sainz che fanno il pit stop. Invece la difficoltà della safety car, a ricompattare il gruppo fa sì che la corsa non riparta tra i fischi dal pubblico. Verstappen può festeggiare la prima vittoria a Monza, e la quarta consecutiva, davanti ad un furioso Leclerc, Russell, Sainz, Hamilton e Perez. Completano la top Norris, Gasly, De Vries che va a punti alla prima gara in Formula 1, e Zhou. Undicesimo Ocon seguito da Schumacher, un anonimo Bottas, Tsunoda, Latifi e Magnussen.

    DopoGP F1 2022, GP d'Olanda A Zandvoort stravince (sempre lui) Max Verstappen

    Play Episode Listen Later Sep 5, 2022 64:45


    Altra Domenica difficile per la Ferrari in Olanda, con una F1-75 che anche su una pista sulla carta perfetta per le sue caratteristiche, che fa aumentare la preoccupazione in vista del Gran Premio d'Italia. Oltre a non riuscire a contrastre il padrone di casa Max Verstappen, la Rossa è stata più lenta anche delle due Mercedes, e soltanto il talento di Charles Leclerc l'ha portata sul podio, mentre la corsa di Carlos Sainz è stata rovinata da errori nelle due soste che lo hanno fatto scivolare all'ottavo posto. Situazione che ricorda quanto successo nel 2018 quando dopo l'errore di Sebastian Vettel ad Hockenheim, la Ferrari crollò. La stessa cosa sta accanendo quest'anno dal Paul Ricard quando Leclerc andò a muro, e da quella gara, la F1-75 non ha avuto più le stesse prestazioni, mentre Red Bull e Mercedes sono cresciute. Invece Verstappen ha regalato nuovamente spettacolo vincendo la gara di casa, superando come ad Abu Dhabi Lewis Hamilton, che insieme alla Ferrari è l'altro sconfitto di giornata, visto che è stato battuto dal compagno di squadra George Russell, e si è dovuto accontentare della quarta posizione.La Ferrari ha illuso per qualche giro, con Leclerc che dopo aver provato ad attaccare Verstappen, riusciva a tenere il suo passo. Invece dalla dodicesima tornata Verstappen allungava, mentre Leclerc era costretto ad alzare il suo ritmo, a causa di una F1-75 che ancora una volta non riusciva a gestire le gomme come la RB18, quando ad inizio stagione era il suo punto di forza. Problema peggiorato nelle ultime due gare, lasciando sempre più pensare sia dovuto alla direttiva TD39, oltre ad aggiornamenti che hanno fatto perdere l'equilibrio aerodinamico alla F1-75. Più in difficoltà Sainz che non ha mai avuto il ritmo del compagno così come Perez, e lo spagnolo veniva messo sotto pressione da Hamilton il quale ha cercato di sorprendere Verstappen insieme a Russell allungano il primo stint.La Ferrari andava ancora più in crisi con le medie, e Leclerc perdeva definitivamente contatto da Verstappen. Gli avversari dell'olandese diventavano i due piloti Mercedes, con Hamilton e Russell che con le hard volavano ed erano i più veloci in pista, girando tre e cinque decimi più rapidi di Verstappen. Infatti la W13 come ha dimostrato nelle altre gare, sul passo è più competitiva del giro secco, e come le altre Frecce d'Argento con le gomme dure cambiava ritmo.Verstappen approfittando della virtual safety car causata da Tsunoda rimane in testa, ed anche le Mercedes anticipano la sosta per stare davanti a Leclerc. A parità di gomme la Mercedes dimostra di essere la seconda forza, avendo un passo ancora migliore di Verstappen che stava gestendo un vantaggio di undici secondi su Hamilton. Invece sulla Ferrari come già era successo a Budapest la hard non funziona, con Leclerc e Sainz che oltre ad accusare un distacco di un secondo da Verstappen e le Mercedes, girano più lenti anche di Perez.La gara si riapre quando Bottas parcheggia la macchina sul rettilineo. Proprio come ad Abu Dhabi Verstappen fa il pit stop, tornando in pista mentre Hamilton prosegue, a differenza di Russell che farà la scelta giusta. Hamilton alla ripartenza perde subito la prima posizione, con Verstappen che si riprendere la leadership della gara dimostrando ancora una volta la forza della RB18 superandolo anche senza DRS con facilità. L'inglese viene passato anche dal compagno di squadra Russell e da Leclerc. Nonostante il podio per la Ferrari anche questo stint è negativo, con Leclerc che a parità di mescola, oltre a prendere un secondo da Verstappen, ha un passo di sette decimi più lento di quello di Russell. Verstappen dimostra ancora una volta che è lui a fare la differenza, con Perez che non ha mai avuto il suo passo, e alla ripartenza è stato superato da Sainz, e soltanto per la penalità della spagnolo taglia il traguardo quinto.

    DopoGP F1 2022, SPA Max Verstappen è su un altro pianeta...

    Play Episode Listen Later Aug 29, 2022 59:40


    Nuova impresa a Spa di Max Verstappen, che partendo dal fondo della griglia è riuscito a vincere, con una prestazione impressionante che entra di diritto nella storia della Formula 1, effettuando la rimonta più veloce di sempre. La grande gara dell'olandese oltre che del suo talento, è merito della RB18, che a Spa è stata superiore in tutte le condizioni alla Ferrari, e per la prima volta in questa stagione è nettamente piu' veloce della F1-75. Sergio Perez ha completato la prova di forza e la doppietta della Red Bull, non riuscendo a contrastare Verstappen, tagliando il traguardo con un distacco di diciotto secondi. Per la Ferrari quella in Belgio è la sconfitta più pesante della stagione, nonostante avesse sacrificato le qualifiche per la gara ed era convinta con il caldo di poter ribaltare la situazione, ed invece ha sofferto per tutta la corsa di usura gomme, con Carlos Sainz che è riuscito a difendere il gradino più basso del podio, precedendo George Russell. Ancora peggio è andata a Charles Leclerc, condizionato dalla visiera a strappo di Verstappen finita nella presa del freno anteriore destro, ed ha visto vanificare la sua rimonta per la decisione della Ferrari di cambiargli le gomme per tentare il giro veloce a due giri dalla bandiera a scacchi, ed invece è stato penalizzato di cinque secondi per aver superato i limiti di velocità nella corsia dei box.La gara per la Ferrari sembrava essere iniziata bene, con Sainz che in partenza ha difeso la prima posizione e allungare su Perez. Invece lo spagnolo fin dai primi giri ha iniziato ad andare in crisi con le gomme, che l'hanno costretto ad alzare il suo passo e a dover anticipare la sosta. Problemi inaspettati per la Ferrari, che in qualifica aveva giustificato il distacco di sei decimi presi da Verstappen, con la scelta di andare su un assetto mirato per la gara, aumentando rispetto a Venerdì il carico aerodinamico. All'inseguimento di Sainz oltre a Perez arrivava Verstappen, che aveva già dato una prima dimostrazione della sua superiorità, girando sugli stessi tempi dello spagnolo nonostante i tanti piloti superati. La Mercedes ancora una volta in gara si trasforma, con Russell che a parità di mescola ha avuto nel primo stint un passo di due decimi più lento di Sainz. Invece Leclerc è costretto a ricostruire la gara con una serie di sorpassi che lo riportano in zona punti.Lo show di Verstappen prosegue all'inizio del secondo stint, e dopo aver inflitto un secondo e due a Sainz lo supera, andando al comando della gara. Da quel momento Verstappen martella sull'1.52 basso, passo che solo lui riuscirà a tenere, mentre i suoi avversari non riescono ad avvicinare quei tempi. Invece Sainz è sempre più in difficoltà e lento, ed oltre a vedere andare in fuga Verstappen e Perez, è più lento anche di Russell che si avvicina. Il grande campanello d'allarme per la Rossa della gara di Spa, è che la F1-75 perdeva dalle Red Bull e da Russell nel T2, settore caratterizzato da molte curve punto forte della Ferrari. Proprio il gap accusato in questo tratto di pista può essere spiegato dalla direttiva TD39, ma la controprova si avrà a Zandvoort pista nella quale il carico aerodinamico sarà fondamentale, anche perchè Leclerc ha avuto un ritmo migliore del compagno di squadra.Verstappen vola anche nel terzo stint, rifilando sotto la bandiera a scacchi diciotto secondi a Perez. Alle loro spalle Sainz che sembrava essere sempre in crisi con le gomme, chiedendo al suo ingegnere se era possibile fare un'altra sosta, visto che perdeva quattro decimi al giro da Russell, ed invece nel finale è riuscito a migliorare i suoi tempi ed allungare e mettere al sicuro il podio. Sainz salvava la gara Ferrari, che con Leclerc commetteva un altro errore di strategia, facendogli effettuare il pit stop quando non aveva il margine per stare davanti ad Alonso, e dopo aver riconquistato la quinta posizione a poche curve dal traguardo, viene penalizzato di cinque secondi e retrocesso in sesta posizione.

    DOPO GP F1 2022, Ungheria Strategie FERRARI a raccontarle NON ci si crede

    Play Episode Listen Later Aug 4, 2022 62:14


    Alla Red Bull è bastato un solo giro in Ungheria per capire che le gomme hard non rappresentavano una soluzione percorribile nel GP di ieri. Dopo la gara, sia Max Verstappen che Chris Horner hanno rivelato che la strategia iniziale della scuderia di Milton Keynes si basava sull'impiego delle bianche nel primo stint. Ma dopo aver accusato difficoltà nel mandare in temperatura le soft guadagnando la via dello schieramento, la Red Bull si è resa conto che la hard, soprattutto tenendo conto del potenziale arrivo della pioggia, non doveva essere usata.“Sarebbe stato assurdo cominciare la gara con le hard, soprattutto considerando il meteo – ha commentato Chris Horner ad Autosport -. Abbiamo deciso di far partire entrambi i piloti con la soft, il che implicava due soste. Ma siamo riusciti a far funzionare la nostra visione, eseguita alla perfezione”. “La nostra strategia è andata a farsi benedire dopo i giri verso lo schieramento – ha spiegato Verstappen ad Autosport – abbiamo dovuto cambiarla in corsa, scegliendo una diversa. Ma non penso che sia così difficile per il team. Sono flessibili, e sanno come lavorare”.Una flessibilità, quella sottolineata da Verstappen, che evidentemente la Ferrari esibisce solo nel reagire di istinto alle chiamate della Red Bull. Il muretto della Rossa non ha fatto tesoro di quanto stava accadendo in pista calibrando la strategia di Charles Leclerc, nonostante i riscontri che arrivavano dalle due Alpine e dalla Haas di Kevin Magnussen, in palese difficoltà nella gestione della hard. Il compound più duro della gamma scelta da Pirelli, assai complesso da portare nella corretta finestra di utilizzo e vulnerabile a eventuali neutralizzazioni, nonché a un peggioramento del meteo, avrebbe avuto flebili potenzialità solo nel caso di una strategia a una sosta.L'ammissione di colpa della Ferrari non è arrivata dalle dichiarazioni del team principal Mattia Binotto, lesto a sottolineare le difficoltà prestazionali di una Ferrari penalizzata dalle basse temperature anziché toccare il punto dolente della strategia, ma ben prima. La sosta di Leclerc per montare le soft è la dimostrazione della scelta infelice di una Ferrari che si ostina a giocare in modo conservativo con le sue chiamate del muretto, senza avere mai il coraggio di osare. La Rossa interviene in corsa solo per coprirsi dall'avversario, finendo per infilarsi in gineprai da cui non riesce ad uscire. E così la paura di sbagliare induce effettivamente all'errore.La Red Bull ha un faro nella notte che la guida nelle strategie. Si chiama Hannah Schmitz, numero uno delle chiamate della scuderia di Milton Keynes. In Red Bull dal 2009, è la mente che gestisce il manipolo di uomini incaricati di tirare fuori il coniglio dal cilindro. Senza mai perdere la lucidità. Lo ha sottolineato Verstappen a The Race. “Hannah è stata incredibilmente calma oggi. È straordinaria”. Così come lo è il suo esempio per le bambine e le ragazzine di oggi, che possono contare su un caso concreto e di successo per tentare una strada che è tutt'ora considerata da molti una prerogativa da uomini. L'importanza della rappresentazione sfuggirà a molti, ma ha una potenza incredibile.Spostandoci dalla questione prettamente strategica alle prestazioni, chi sottolinea il passo con le rosse di Sainz, incapace di tenere testa a un arrembante Lewis Hamilton, osserva la monoposto sbagliata. Dopo aver montato le soft, Leclerc si è prodotto in un ritmo incalzante, che non è purtroppo servito a nulla. Se avesse allungato lo stint con le medie, anziché marcare a uomo Verstappen, forse la gara sarebbe terminata diversamente. Non c'è dubbio sul fatto che la Ferrari abbia risentito delle temperature basse, e non è la prima volta che succede, nel 2022. Ma la Red Bull, in occasioni in cui si è rivelata manifestamente inferiore – vedi Monaco – ha osato il tutto per tutto, centrando l'obiettivo. E anche questa è una delle caratteristiche imprescindibili di un top team.

    DopoGP F1 2022, Francia LECLERC a MURO. Vince Verstappen. Mondiale finito

    Play Episode Listen Later Jul 26, 2022 59:32


    La Ferrari può davvero lottare per il mondiale nel 2022? È questa la domanda che risuonava ai tempi delle prime trionfali uscite di una F1-75 nata sotto una buona stella, a differenza delle monoposto che l'avevano immediatamente preceduta. Il mosaico per conquistare un'iride, però, è molto più complesso della sola performance della vettura. E il caso della Rossa lo esemplifica alla perfezione. Per imporsi su una concorrenza agguerrita – e preparatissima per una lotta mondiale, peraltro – come la Red Bull è necessario molto altro. Serve essere impeccabili dal punto di vista strategico, senza aver paura di osare quando necessario, né tantomeno di rimanere sui binari della ragione nel caso in cui eventi esterni spariglino le carte in tavola. Bisogna avere una visione chiara dell'assetto della scuderia, senza avere paura di scontentare qualcuno per il bene comune e lasciando che eventuali discussioni avvengano a porte chiuse. Fronti, questi, su cui la Rossa nel 2022 non è stata impeccabile.Ma è necessaria anche l'affidabilità. I tecnici preferiscono avere una vettura prestazionale, ma fraglie, che lenta ed efficiente. D'altronde, è più semplice aggiustare la prima della seconda, intervenendo in corsa durante il campionato. Sbilanciare il delicato equilibrio tra performance e affidabilità, però, è un rischio che non sempre porta i suoi frutti. La Ferrari non poteva fare altrimenti, nel 2022. Il congelamento dei motori comportava un'inevitabile audacia per non rimanere relegati in posizioni da comprimario nei prossimi anni. I punti persi nella prima parte della stagione per la mancata tenuta della F1-75, però, sono troppi.Ultimo fattore, ma non meno importante, è la perfezione dei piloti. Nell'economia di una stagione, un errore da penna blu come quello di Leclerc in Francia è accettabile. Ma diventa devastante nel caso in cui il contesto non lasci spazio a sbavature di queste proporzioni. Se la F1-75 fosse stata affidabile quanto performante, e il team sempre preciso nelle scelte, Leclerc avrebbe potuto permettersi un errore del genere senza dover prorompere in un urlo che ben rappresentava la sua rabbia nei propri confronti. Ma la realtà è ben diversa. Dopo una domenica in cui si è nuovamente raccolto molto meno di quanto sia stato seminato, è difficile vedere il lato positivo della situazione per i tifosi della Ferrari, piegati da anni di delusioni devastanti. Per trovarlo, vale la pena riavvolgere il nastro alla fine dello scorso anno. Dopo un terzo posto nel mondiale costruttori non degno del proprio blasone, ma nettamente migliore rispetto al nadir del 2020, la Ferrari poteva sperare di rivelarsi l'outsider nel 2022 solo a patto di superare di slancio le aspettative. E così è stato. Ciò che la Ferrari ha colto nella prima parte di campionato lascia l'amaro in bocca, ma è sintomo di una grande crescita. La cattiva notizia è che la Ferrari è ancora troppo acerba per poter lottare per il mondiale. La buona, però, è che ha tutte le carte in regola – e le risorse – per imparare dai propri errori e costruire qualcosa di grande nel breve termine. Dopo tre lustri di digiuno di vittorie, esortare i tifosi della Rossa a pazientare ancora può sembrare una richiesta fuori luogo. Ma la verità è che la Ferrari deve solo lavorare di fino per tornare ad essere una superpotenza della F1. Basta avere il coraggio di cambiare alcune cose. E l'umiltà di imparare dai propri errori.

    DopoGP F1 2022 Austria LECLERC vince, anzi STRAVINCE!

    Play Episode Listen Later Jul 11, 2022 67:31


    Prova di forza ma anche rimpianti per la Ferrari nel Gran Premio d'Austria, con Charles Leclerc protagonista di una prestazione superlativa, superando ben tre volte Max Verstappen in pista. Il monegasco ha cancellato nonostante un brivido nel finale per un problema all'acceleratore, la delusione per Silverstone e le ultime cinque gare tornando alla vittoria, è salito al secondo posto della classifica piloti, riducendo il distacco da Verstappen a meno 38. La Scuderia di Maranello ancora una volta raccoglie meno di quanto meritasse, con una F1-75 perfetta come a Melbourne e più veloce per tutta la corsa rispetto alla Red Bull gestendo meglio le gomme, ma a causa di un nuovo problema d'affidabilità, non ha consentito a Carlos Sainz di farle piazzare l'uno-due, e guadagnare più punti a Leclerc. Proprio il ritiro dello spagnolo ha permesso a Verstappen di limitare i danni, ed a Lewis Hamilton di conquistare il terzo podio di fila e battere nuovamente George Russell, che ha perso il duello con il compagno di squadra, a causa della penalizzazione per il contatto nel primo giro con Sergio Perez.Il capolavoro di Leclerc nasce in partenza, quando a differenza della Sprint Race non prova a superare al via Verstappen, ma cerca di rimanergli vicino e mettergli pressione. Verstappen prova a sfruttare la forza della Red Bull nel primo giro e sul dritto, e far finire Leclerc fuori dalla zona DRS, ma non ci riesce. La F1-75 come aveva già dimostrato a Baku con la nuova ala posteriore ha recuperato il gap di efficienza aerodinamica della RB18, ed ha un passo migliore con Leclerc che rimane sempre a mezzo secondo da Verstappen che è in crisi con le gomme. Leclerc rompe gli indugi nel 12° giro, ma il primo attacco non va a buon fine con Verstappen che resiste, arrendendosi nella 14° tornata quando il pilota della Ferrari si prende con un sorpasso perfetto la leadership della gara. Leclerc rompe gli indugi anche perchè Sainz che all'inizio non riusciva a tenere il loro passo, si stava avvicinando e nel 10° giro aveva guadagnato mezzo secondo.Da quel momento Ferrari e Verstappen vanno su due strategie diverse, e il secondo stint è poco indicativo. Verstappen anche con le Hard dopo qualche giro inizia a lamentare vibrazioni alle gomme, probabilmente dovuto ad set-up sbagliato dalla Red Bull che ha sbilanciato la RB18, e a temperature più basse rispetto a qualifiche e Sprint. Invece se Leclerc una volta che ha superato Verstappen per la seconda volta, amministra il vantaggio e cerca di gestire le gomme, Sainz migliora il suo ritmo e gira sui tempi di Leclerc, ed è di qualche millesimo più veloce.La forza della Ferrari è ancora più netta nel terzo stint, dove Verstappen nonostante run più brevi di Leclerc e Sainz non riesce a tenere il loro ritmo. L'olandese sempre in crisi con le gomme è costretto a subire il terzo sorpasso di Leclerc che vola, e Sainz lo mette nel mirino. Sainz quando ormai era pronto ad attaccare Verstappen viene tradito dalla F1-75 con il retrotreno della Ferrari numero 55 che va in fiamme, costringendolo al ritiro ed a dire addio probabilmente alle sue speranze di tornare in corsa per il mondiale, e a scendere di corsa dalla vettura.La Ferrari quando viene applicata la procedura della virtual safety car a differenza di Silverstone decide di far cambiare le gomme a Leclerc e non cadere nel tranello dei meccanici Red Bull, che avevano finto di tornare ai box nella speranza che il monegasco rimanesse in pista. La gara però come già era successo tante volte quest'anno, sembrava voltare le spalle alla Ferrari, con Leclerc che via radio chiede di controllare la macchina, per un problema all'acceleratore. Quando la corsa riparte Leclerc fa una nuova magia, nonostante l'acceleratore rimanga aperto anche in curva, riesce ad impedire a Verstappen di approfittare del suo problemi, e riporta la Ferrari nel giorno del 90° anniversario del Cavallino Rampante alla vittoria in Austria dopo 19 anni.

    DopoGP F1 2022 Silverstone Sainz VINCE ma la strategia in FERRARI non è da mondiale...

    Play Episode Listen Later Jul 5, 2022 63:00


    Gran Premio della Gran Bretagna che ha regalato forti emozioni, con il bruttissimo incidente al via fortunatamente senza conseguenze, ed una gara spettacolare decisa negli ultimi giri. Domenica dai due volti in casa Ferrari, che vince in casa della Red Bull e della Mercedes, ma penalizzando Charles Leclerc. Sul gradino più alto del podio è salito Carlos Sainz, che dopo aver ceduto la prima posizione al compagno di squadra l'ha riconquistata alla ripartenza, prendendosi di forza la prima vittoria della carriera in Formula 1. Successo arrivato grazie alla decisione della Ferrari di fargli effettuare il pit stop quando è entrata in pista la safety car, a differenza di Charles Leclerc che come a Monaco per una strategia sbagliata del muretto, non sfrutta i problemi di Max Verstappen per guadagnargli punti. Ad approfittare dell'errore della Scuderia di Maranello sono stati Sergio Perez che da ultimo, dopo il contatto con Leclerc ha tagliato il traguardo secondo, e Lewis Hamilton autore della sua migliore prestazione stagionale, che gli ha permesso di salire sul podio nella gara di casa.La corsa per la Ferrari si era messa bene all'11° giro, quando Verstappen, che fino a quel momento sembrava avere un passo migliore delle rosse, improvvisamente rallenta, Sainz si riprende la leadership della gara, e Leclerc sale al secondo posto. E' proprio in quel momento che c'è stata la prima incertezza del muretto Ferrari, Leclerc nonostante abbia perso del carico aereodinamico nel contatto con Perez, è più veloce di Sainz, ed Hamilton si avvicina a suon di giri veloci. Leclerc quando ha pista libera per il pit stop di Sainz, per essere rimasto troppo vicino al compagno di squadra, ha gomme molto rovinate e non può rispondere ai tempi di Hamilton. La Mercedes a Silverstone per la prima volta è stata la macchina più forte in pista, avendo un ritmo di tre decimi migliore della Ferrari, con Hamilton che oltre ad avere il miglior passo con le medie, è riuscito ad allungare il primo stint, confermandosi un maestro nella gestione gomme.La Ferrari come già era accaduto a Montreal cambia marcia quando monta le hard. Però l'incertezza al muretto anche all'inizio del secondo stint, con Sainz che è ancora più lento di Leclerc il quale chiede di poter attaccare, ma il suo ingegnere gli dà l'ok soltanto al trentunesimo giro. Leclerc quando va in testa vola allungando con facilità, avendo un passo di sei decimi migliore di quello di Sainz. Nelle poche tornate fatte con gomme bianche, Hamilton è stato più veloce delle Ferrari avendo pneumatici più freschi, e puntava proprio su questo per andare all'attacco di Leclerc e Sainz nel finale. Poco attendibile il passo della Red Bull nella seconda parte di gara, con Perez impegnato nella rimonta, e Verstappen in grande difficoltà per un problema al fondo.Leclerc quando Esteban Ocon, dopo aver superato Verstappen parcheggia la macchina in pista, era saldamente in testa con un vantaggio di 4.2 su Sainz, 6.1 e 28.8 nei confronti di Hamilton e Perez. Sia al pit stop che alla ripartenza, e come a Montecarlo viene ribadito quale sia il grande problema in casa Ferrari: le gerarchie. Quando c'è l'ingresso della safety la Ferrari preferisce non fare un doppio pit stop, mettendo in difficoltà Leclerc, visto che oltre ad avere due mescole di svantaggio, per mandare in temperatura le hard ci vogliono alcuni giri. La Ferrari ha provato a rimediare chiedendo a Sainz di coprire le spalle a Leclerc, ma lo spagnolo non ha accettato l'ordine scuderia ed ha attaccato il compagno di squadra alla ripartenza e conquistando la vittoria. Situazione nettamente diversa, da quanto successo in Red Bull a Baku, nonostante Perez sia in corsa per il mondiale gli è stato chiesto di lasciare passare Verstappen, proprio come avveniva ai tempi di Michael Schumacher. La Ferrari ha vinto a Silverstone, ma non con il pilota che sta lottando per il titolo, e a fine stagione questi punti potrebbero essere decisivi, con il grande rischio di aver deteriorato i rapporti fra la squadra e Leclerc.

    DopoGP F1 2022 Baku DISASTRO Ferrari Vince Max Verstappen

    Play Episode Listen Later Jun 14, 2022 62:38


    BAKU - Se vuoi vincere le gare, prima devi finirle. E' un vecchio adagio delle corse che si sposa perfettamente con la situazione della Ferrari, ancora una volta KO con entrambe le vetture e, cosa più grave, ancora una volta con Leclerc in testa alla corsa, proprio come in Spagna. Che ci sia un problema tecnico è evidente. Oltre alle due rosse anche Alfa Romeo e Haas si sono ritirate per problemi legati alla power unit. In Spagna erano stati tre i motori rotti fra Ferrari e team clienti, a Baku il bollettino si è allungato e se si aggiunge che anche Montecarlo ha avuto le sue vittime, nonostante non sia pista di motore, appare evidente che le prestazioni ci sono, manca l'affidabilità.Se si tratta di un particolare difettoso, il guasto sarebbe facile da individuare e risolvere. Se invece sono vari problemi, dall'impianto idraulico al turbo o al recupero di energia, ebbene diventa difficile capire dove mettere le mani con l'aggravante che domenica si corre in Canada e non c'è tempo per risolvere niente. Per cui meglio incrociare le dita e sperare in bene. Se la parte meccanica è stato il tallone di Achille della Ferrari, gli aspetti positivi sono le prestazioni. Sia in qualifica sia in gara, per quei 20 giri almeno, Leclerc era veloce e quindi la macchina c'è. Stavolta pure la strategia col pit anticipato è stata buona, visto che con quelle gomme non solo Leclerc avrebbe dovuto fermarsi ancora (impensabile fare 40 giri con lo stesso treno) ma si sarebbe trovato davanti alle due Red Bull e pure loro avrebbero dovuto fermarsi una volta. Quindi l'idea era buona e indovinata.Riassumendo: piloti in forma (almeno Leclerc perché Sainz cede spesso sul più bello), macchina competitiva e strategia indovinata. Peccato che la parte negativa riguardi la meccanica, che ha ceduto. Come dicono quelli esperti di corse, se hai una macchina veloce che si rompe, la puoi sempre irrobustire, se ne hai una lenta che non si rompe, non è detto tu riesca a renderla veloce. Ecco, a Maranello devono irrobustire. E visto che in Bahrain e Jeddah, a parità di piste calde e impegnative col motore, la Ferrari era davanti, urge riprendere il filo del discorso e riportare le cose come stavano.

    DopoGP F1 Monaco 2022 Non lo MERITAVI Charles Vince Perez DISASTRO FERRARI

    Play Episode Listen Later Jun 1, 2022 63:37


    Il Gran Premio di Monaco 2022 di Formula 1 va in archivio con la vittoria di Sergio Perez e una coda lunga di polemiche che affronteremo in separata sede. Perché qui vi racconteremo i nostri top e flop della corsa nel Principato. E allora, bando agli indugi.Top: Sergio PerezSul podio, Perez era visibilmente commosso. Perché con il successo di ieri ha sorpassato Pedro Rodriguez, l'uomo a cui si ispirava il casco che indossava a Monaco, diventando il pilota messicano più vincente in F1. Un traguardo che può sembrare minuscolo. Ma non lo è per l'unico pilota dell'America Latina in F1 oggi. Top: Charles LeclercLa forza di Charles Leclerc sulle stradine che lo hanno visto bimbo sta tutta in quel giro strozzato da una bandiera rossa in qualifica. Talmente straripante da valergli quattro decimi di vantaggio sulla concorrenza nella parte completata. Ma quel non finito così esaltante, che faceva brillare gli occhi a Charles post qualifica, non era premessa di un successo, ma di un altro impeto destinato a essere smorzato dalle circostanze. La scarsa lungimiranza strategica della Rossa lo ha relegato ai piedi del podio in una corsa che, vista la velocità della Ferrari, avrebbe dovuto portare a casa senza un plissé. L'ancora di Charles è il suo grande talento. Per vincere un mondiale, però, non basta solo questo. Top: Fernando AlonsoDicevamo pocanzi che a Monaco non importa quanto si sia più veloci degli altri, se non si riesce a passare. Quel vecchio volpone di Fernando Alonso, forte della sua pluridecennale esperienza sulla pista del Principato, lo sa benissimo. E così ha deciso di girare con fierezza due secondi più lentamente della concorrenza, togliendosi la soddisfazione di tenersi alle spalle una sua vecchia conoscenza, quel Lewis Hamilton che, di fatto, è una delle sue vittime preferite.Flop: muretto FerrariPer vincere il mondiale di Formula 1 il talento dei piloti e la bontà delle monoposto non sono sufficienti. Il mosaico per un team di successo è formato da tanti altri tasselli, uno dei più importanti dei quali è indubbiamente la strategia. La mancanza di tempismo e di lungimiranza del muretto Ferrari in questo ambito è ormai un problema cronico, visto che si ripresenta ciclicamente da anni.Flop: Daniel RicciardoSentendo parlare Daniel Ricciardo in conferenza a Monaco, abbiamo provato un moto di tenerezza nel vedergli brillare gli occhi descrivendo la pista su cui ha colto alcune tra le migliori prestazioni in carriera. Ed è per questo che fa ancora più male vederlo annaspare verso il fondo della griglia, mentre il suo compagno di squadra si dimostra efficace nonostante non sia al 100% della condizione a causa di una tonsillite. Flop: Mick SchumacherGli incidenti sono un imprevisto che i team mettono in conto nell'allocazione del budget per una stagione. Ma quando i botti si fanno più frequenti, e pure violenti, è inevitabile che costituiscano un'emergenza finanziaria. Lo schianto contro le barriere di Mick Schumacher a Monaco potrebbe costare alla Haas oltre un milione di euro. La monoposto tranciata in due è una metafora efficace di quello che potrebbe restare a breve della carriera di Schumacher in F1.

    DopoGP F1 2022 GP di SPAGNA Che PECCATO Charles Vince Verstappen

    Play Episode Listen Later May 24, 2022 61:24


    BARCELLONA - Un nooo gridato via radio al suo box e il sogno di vincere il GP di Spagna è svanito per Charles Leclerc. Il 27 giro si è rivelato fatale per la Ferrari, che in queste gare aveva mostrato una affidabilità unica e imbattibile, portando sempre in fondo alle gare il monegasco. Con la vittoria di Max Verstappen davanti al compagno Sergio Perez, il mondiale è più aperto che mai con uno zero in casella per Leclerc che compensa i due zeri registrati da Verstappen. La doppietta Red Bull è maturata con un gioco di squadra in cui il team ha saputo giostrare e sopperire al problema tecnico di Verstappen, alle prese con il DRS rotto (l'ala mobile posteriore) e cambiare le posizioni con Perez, andato al comando, dimostrando così di avere in casa due piloti complementari che sopperiscono ai problemi di ognuno.Ferrari invece deve consolarsi col quarto posto di Sainz dopo che lo spagnolo ha avuto problemi in partenza e sul finire era stato pure superato da Hamilton per la quarta piazza. E parlando di Hamilton e Mercedes, sul podio è salito anche George Russell, con una gara grintosa, priva di sbavature ma, cosa più importante, con un ritmo mostruoso specialmente da parte di Hamilton. Infatti alla terza curva Lewis è stato toccato da Magnussen, è tornato ai box e ripartito con oltre 50 secondi di distacco dal vertice. Il suo ritmo di gara e la risalita fino al quarto posto, a pochi secondi dal compagno Russell, è stata impressionante. Proprio negli ultimi due giri ha dovuto mollare per l'aumento delle temperature che hanno consigliato di tirare i remi in barca e cedere la posizione a Sainz.Detto del recupero Mercedes, con un Russell che ha messo a dura prova Verstappen, la gara sembrava decisa fin dalla prima curva a vantaggio della Ferrari di Leclerc, partito al palo e rimasto in testa alla prima curva. Il ritmo di gara non era esaltante ma riusciva a controllare Verstappen e Russell mentre Sainz, con la partenza ritardata, era finito subito dietro. Poi il primo episodio chiave al 6 giro Sainz finiva in testacoda e riusciva a ripartire dalla sabbia ma ormai le posizioni di testa erano andate. Due giri dopo, stessa curva, toccava a Verstappen incappare nello stesso errore e perdere la posizione su Russell che reggeva bene il ritmo di Leclerc. Poi il fattaccio: "No, no, noooo" via radio di Leclerc al 27.giro faceva capire qualcosa di grave sulla Ferrari e infatti era costretto al ritiro. "Lunedì il motore sarà a Maranello e faremo una indagine per capire cosa sia successo, per ora non posso dire nè ipotizzare niente" ha detto il responsabile della GES Mattia Binotto. A quel punto, con Russell davanti e Perez in rimonta, Verstappen veniva richiamato ai box per cambiare la strategia, anche perché col DRS rotto non riusciva a superare la Mercedes.In Red Bull lasciavano il compito a Perez, che eseguiva perfettamente, al pit stop Verstappen passava finalmente Russell e a quel punto la Red Bull chiedeva al messicano di farsi da parte: "Grazie compagno, grazie davvero" ha detto via radio Verstappen a Perez che con questo sacrificio ha mostrato di essere un vero uomo squadra e la Red Bull con una formazione capace di intercambiare i piloti all'occorrenza mentre la Ferrari, perso Leclerc, non aveva Sainz dietro per giocarsi la vittoria, cosa difficile visto che è mancato il passo al di là dell'errore. Domenica prossima si corre a Montecarlo, gara di casa, nel vero senso della parola, di Leclerc con la sua grande voglia di rivincita mondiale. Altri eroi di giornata: Alonso, partito ultimo e arrivato 9 e senza un problema al pit stop poteva fare meglio e Bottas che era 4 con l'Alfa Romeo Sauber che ha concluso 6 col calo di gomme sul finire di gara.

    DopoGP F1 Imola 2022 Quando il PREDESTINATO è Max Verstappen

    Play Episode Listen Later Apr 27, 2022 54:54


    Dominio di Max Verstappen ad Imola, che ha completato la tripletta conquistando dopo pole, Sprint race anche la gara, rispondendo alla prova di forza di Charles Leclerc a Melbourne, raggiungendolo a quota due vittorie stagionali. Sergio Perez ha permesso alla Red Bull di piazzare la prima doppietta in casa di una Ferrari lontana dai livelli dell'Australia, e che ha pagato la giornata negativa dei suoi piloti. Se Leclerc ha sbagliato la partenza e per cercare di superare Perez è andato a muro e ha visto scendere a 27 i punti di vantaggio su Verstappen, Carlos Sainz per il contatto con Daniel Ricciardo si è dovuto subito ritirare come a Melbourne. Hanno approfittato del primo passaggio a vuoto di Leclerc, Lando Norris per salire sul podio, e George Russell che si è aggiudicato nettamente il confronto con un Lewis Hamilton sempre più in crisi con la W13.Il momento decisivo della corsa è al via quando Verstappen difende la prima posizione, mentre Leclerc viene superato da Perez e Norris e scivola in quarta posizione. Infatti Leclerc non appena si libera di Norris inizia a girare sui tempi della Red Bul ed a ridurre il distacco su Perez. Invece Verstappen ne approfitta per andare in fuga grazie ad una Red Bull che anche sul bagnato come in tutto il week end è stata una macchina ben bilanciata e la più forte ad Imola.Il primo pit stop è stato un altro momento importante della gara. Se Verstappen torna in pista sempre in prima posizione, la decisione della Red Bull di anticipare la sosta di Perez sembrava non essere stata una mossa giusta. Leclerc quando esce dai box è davanti al messicano, ma non con un margine di sicurezza che gli consenta di scaldare bene le gomme, e deve cedere la seconda posizione, a causa di un pit stop non perfetto come negli altri Gran Premi della Ferrari più lento di un secondo di quello della Red Bull. Verstappen ribadisce sull'asciutto come nella Sprint race, che la Red Bull ha imparato dagli errori di Melbourne e grazie anche alla riduzione del peso, ha fatto un grande passo in avanti. Però Leclerc dimostra che fra Ferrari e Red Bull il divario non è quello visto in gara, considerando che non ha sofferto di graining come Sabato e nel secondo stint è stato più veloce di Perez, ma per la superiorità della RB18 sul dritto rispetto alla F1-75, e l'impossibilità di usare il DRS non ha potuto provare il sorpasso.La Ferrari va sulla tattica delle due soste con Leclerc per cercare di sorprendere la la Red Bull che però risponde subito. Leclerc appena supera Norris si riavvicina nuovamente a Perez, ma questi giri sono la fotografia di come il dominio di Melbourne, abbia dato troppe certezze alla Ferrari che ha deciso di non portare aggiornamenti ad Imola. La F1-75 tranne nelle FP1 è mai stata più veloce della RB18 come a Melbourne, e costringe Leclerc che non si accontenta del terzo posto, a tentare il tutto per tutto per superare Perez e commette un errore andando a muro alla Variante Bassa, ed è costretto al terzo pit stop per cambiare l'ala, e alla rimonta nel finale per limitare i danni. Grande prestazione di Norris, che oltre ad approfittare dell'errore di Leclerc per salire sul podio, dimostrando ancora una volta di essere uno dei piloti più forti sul bagnato, ha confermato la McLaren come terza forza del campionato. Ancora una volta Russell salva la Mercedes, piazzandola al quinto posto grazie ad una grande partenza e difendendosi nel finale da Valtteri Bottas, mentre Hamilton continua soffrire il porpoising più del compagno di squadra che gli ha impedito di superare Pierre Gasly in tutto il secondo stint. Bella gara anche per Sebastian Vettel che sfruttando la pioggia e poi difendendosi sull'asciutto ha riportato l'Aston Martin in top ten come nelle qualifiche.

    DopoGP F1 2022, Australia | Leclerc: "Questa Ferrari è una BESTIA..." TOP Vittoria!

    Play Episode Listen Later Apr 12, 2022 65:51


    Rossa come il fuoco e nera come la paura che incute agli avversari: vedendo la Ferrari F1-75 il giorno della sua presentazione, con le sue forme sinuose e aggressive e la livrea rossonera, non potevano che venire in mente le parole che Herbert Kilpin usò all'atto della creazione del Milan. La F1-75 non ha solo l'aspetto da diavolessa, però. Lo è davvero, in pista. Tagliente e precisa, con la sua impeccabile trazione, la monoposto della Rossa eccelle in particolare nelle curve lente e in accelerazione, ma è completa in tutto. Merito sia di una filosofia aerodinamica e meccanica azzeccata, che di un motore che non ha nulla da invidiare all'omologo di casa Honda a livello di performance, e che lo surclassa in termini di affidabilità.Il destino ha voluto che la diabolica monoposto della Ferrari unisse le forze con un angelo. Charles Leclerc, il ragazzo che tutte le madri sognerebbero come genero, capace di rapire sia la loro attenzione che quella delle loro figlie, ha il volto di un principe delle favole, ma la determinazione d'acciaio, temprato com'è dal dolore di perdite pesanti, che l'hanno piegato, ma non spezzato. Di angelico, però, nel 2022 sembra avere anche la disposizione. In pista, appare tranquillo, capace di misurare alla perfezione i propri sforzi, senza eccedere in aggressività. È persino moderato nei festeggiamenti dopo le sue vittorie, come se sentisse di trovarsi in un ambiente naturale, nella condizione che gli appartiene. Non ha bisogno di strafare, Charles. Nella F1-75 ha trovato la sua metà perfetta.Ciò che poteva rappresentare il suo limite più grande, quell'ardore agonistico che lo spingeva oltre il limite delle potenzialità della sua monoposto, inducendolo all'errore, è sparito nel momento in cui si è ritrovato per le mani una vettura che risponde perfettamente alle sue esigenze, scorrevole e docile pur nella sua indubbia potenza. E con la F1-75 si forma il ritratto di un pilota diverso, sicuramente più maturo, non più tormentato dall'impossibilità di cogliere quei risultati che per un talento come lui sono naturali.Leclerc, però, rifugge l'idea di un Charles 2.0. Dice di essere sempre stato così. E a ben vedere, ha ragione. È una questione di percezione. Lui lo sapeva già, come sarebbero andate le cose. Noi no. Potevamo solo intuirlo. Per comprendere appieno la caratura di Leclerc, già intravista con lampi di talento puro anche negli anni più bui con la Ferrari, serviva una monoposto come la F1-75, capace di evidenziare la differenza tra un ottimo pilota – come il compagno di squadra di Leclerc, Carlos Sainz – e un fuoriclasse, come Charles. E con la diavolessa F1-75, ad avere foga non è più Leclerc, ma Sainz. Carlos sta reagendo con l'impazienza che turbava Charles gli scorsi anni, perché sente sfuggirgli dalle mani un ruolo alla pari con Leclerc. Sainz si trova nel momento più difficile della sua esperienza con la Ferrari, alle prese con l'esplosione della supernova Leclerc e con una trattativa per il rinnovo del contratto che non lo vede nella posizione di forza ottenuta lo scorso anno da formichina. Perché Leclerc non è più una cicala. Sainz dovrà prendere coscienza del fatto di non potersi esprimere allo stesso livello di Leclerc. Valtteri Bottas lo ha spiegato bene, parlando del confronto con Lewis Hamilton: prima o poi, nella carriera di un pilota, può capitare di trovare qualcuno semplicemente migliore di te. E l'unica soluzione, in questi casi, è accettarlo. Solo così Carlos si metterà nella condizione di togliersi delle soddisfazioni. Con la F1-75, anche lui può partecipare alla festa Rossa. Ma non nel ruolo che avrebbe sperato. Perché la diavolessa ha scelto l'angelo.

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