Italian comedian, actor, blogger, and politician
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Venerdì 17 gennaio, nel programma Degiornalist - condotto dai nostri Fabiana Paolini e Claudio Chiari - è stato ospite il direttore dell'agenzia di stampa Vista a Alexander Jakhnagiev. «Lei le calpesta le formiche?», questa è la domanda che il giornalista ha posto a Giorgia Meloni in occasione della conferenza stampa di fine anno. È stato un quesito che ha spiazzato non solo la Premier, ma anche l'interno web. Jakhnagiev ci ha spiegato il motivo di quella domanda che si apre a molteplici risposte e significati. Ha infatti precisato che utilizza metafore, come quella delle formiche, per ottenere risposte più rivelatrici rispetto a quelle standard: «Mi sono stupito che nel Paese della poesia non sia stata capita una metafora». Le sue domande mettono in luce le reazioni inaspettate degli interlocutori: «Ho visto in Giorgia Meloni una leader logico ed emozionale, contrapposto a un leader ideologico, come può essere Beppe Grillo».
Domenica Donald Trump ha rilasciato un'intervista a NBC in cui possiamo dire ha esposto, o piuttosto ribadito, quelli che saranno i punti chiave della sua presidenza in merito alla guerra in Ucraina, i rapporti con l'Europa e altri temi di politica economica e politica interna. Intanto, sempre domenica, si sono concluse le votazioni all'interno del M5S che hanno definitivamente abolito la figura del garante Beppe Grillo, mentre continuano ad arrivare aggiornamenti dalla Siria. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
e oggi @Mario Ajello commenta la seconda vittoria di Giuseppe Conte e la relativa sconfitta di Beppe Grillo, con @LorenzoVita andiamo sul fronte siriano per cercare di capire cosa può succedere dopo la conquista di Damasco dei ribelli, Quindi andremo in America con @Angelo Paura per sapere cosa ha intenzione di fare Trump rispetto alla nuova crisi mediorientale. Sentenza storica della Cassazione per un dipendente Cotral e un licenziamento illegittimo @ValeriaDiCorrado
di Alessandro Luna | Tra gli argomenti di oggi il crollo del regime siriano, Meloni che incontra Trump che incontra Zelensky e la cacciata definitiva di Beppe Grillo dal M5S. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gravissime Accuse A Giuseppe Conte: Beppe Grillo Non Si Risparmia!Beppe Grillo lancia gravissime accuse a Giuseppe Conte. Crisi e nuove tensioni nel Movimento. Ecco che cosa è successo!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #accuse #beppegrillo #carro #funebre #giuseppeconte #governo #guida #m5s #movimento #movimento5stelle #politica #provocazione
"Conte ha disintegrato il Movimento 5 Stelle". Con queste parole Beppe Grillo è apparso nell'annunciato video sul suo blog, nel quale lo si vede guidare un carro funebre, a pochi giorni dalla riapertura delle urne per la Costituente del Movimento.
ROMA (ITALPRESS) - ROMA (ITALPRESS) - "Tutti i miei progetti che mandavo al 'Mago di Oz' non arrivavano perché lui non si faceva mai trovare, e i progetti sono stati tantissimi, cosa che gli ho ribadito anche l'ultima volta che sono venuto a Roma, gli ho detto 'fatti dare una mano', ma la sua dinamica era quella di non farsi mai trovare". Lo ha detto il co-fondatore del M5S, Beppe Grillo, in un video sul suo blog, riferendosi a Giuseppe Conte."Tra i miei progetti c'era la legge anti zombie, sul cambio di casacca - ha aggiunto nel video in cui è alla guida di un carro funebre -, sui consumi di energia, sul turismo, le cinque stelle polari, la legge sulla tutela dei dati dei cittadini, una sequenza di cose che non hanno mai avuto risposta". Grillo, che si definisce "tutore dei valori sacri del M5S", ribadisce che "questi valori sono stati traditi in questi tre anni,sat/gtr(Fonte video: profilo Facebook di Beppe Grillo)
ROMA (ITALPRESS) - "Fatevi un altro simbolo, il movimento è morto però è compostabile, l'humus che c'è dentro non è morto. Oggi non c'è più un futuro perché non si capisce il presente, noi siamo quelli che aspettavano di essere, ci siamo, ho un'idea, non finisce qui, andate a votare, cercate di pensare che questo movimento avrà un altro decorso meraviglioso, che ci siate voi o no". Lo dice Beppe Grillo, co-fondatore del M5S, in un video in cui appare alla guida di un carro funebre.sat/gtr(Fonte video: profilo Facebook di Beppe Grillo)
Im Malaysia hat ein Gericht die eigene Regierung angewiesen, 172 regenbogenfarbene «Swatch»-Uhren zurückzugeben. Die Uhren wurden beschlagnahmt, weil sie «LGBT-Elemente» enthielten, sagten die Behörden – Homosexualität ist in Malaysia illegal und kann hart bestraft werden. · In Italien eskaliert ein interner Streit bei der «Cinque Stelle», der Fünf-Sterne-Bewegung. Die Partei trennt sich von ihrem Gründer Beppe Grillo. Under Korrespondent erklärt, was zu diesem Schritt geführt hat? · Der Prozess um die zigfache Vergewaltigung von Gisèle Pelicot wühlt Frankreich auf. Ihr Mann hat sie mit Beruhigungsmittel in der Nahrung betäubt und von anderen Männern vergewaltigen lassen. Obwohl Gisèle Pelicot lange nicht wusste, was ihr da angetan wurde, hatte sie mit vielen Folgeerscheinungen zu kämpfen – und Ärztinnen und Ärzte konnten sich ihre Probleme nicht erklären. Nun will sich Frankreichs Ärzteschaft warnen, damit so ein Fall nicht noch einmal vorkommen kann. · Gut ein Monat ist vergangen seit der Flutkatastrophe in der Region um Valencia in Spanien. Die Folgen von solchen Flutkatastrophen sind umso schlimmer, je trockener der Boden ist. Und das ist in Spanien ein grosses Problem: Schätzungen von Greenpeace zeigen, dass rund drei Viertel der Landfläche von Wüstenbildung bedroht sind.
#notizie #podcast #politica #rassegnastampa
Terremoto in casa 5 Stelle. Dopo il verdetto della Costituente Beppe Grillo ha chiesto formalmente la ripetizione della votazione che si è tenuta il 24 novembre e con la quale è passata (superando la soglia del 60%), anche la proposta di abolire la figura del garante, ricoperta finora proprio da Grillo.
Unicredit propone un'offerta per acquisire Banco BPM. Giorgetti e Salvini contrari, Forza Italia favorevole. Il voto interno al Movimento 5 Stelle elimina la carica del garante di Beppe Grillo che chiede una nuova votazione. Alessandro Impagnatiello condannato all'ergastolo per il femminicidio di Giulia Tramontano; il tribunale di Venezia chiede la stessa pena per Filippo Turetta, assassino di Giulia Cecchettin. Il procuratore speciale Jack Smith lascia cadere le accuse contro Trump dopo la sua rielezione. Israele e Hezbollah potrebbero essere vicini a un accordo. In chiusura una raccolta di opinioni dalla politica sui casi di violenza sulle donne.
E oggi il commento è affidato a @MarioAjello che si occupa della svolta dei Cinquestelle che eliminano Beppe Grillo, il papà del movimento, per cercare di risalire da dove Conte ha fallito; Con l'analisi di @LorenzoVita andiamo tra i soldati italiani in medioriente che guardano come una liberazione la tregua annunciata ufficialmente da Israele; Roma sta tornando a diventare capitale dell'Europa e del Mondo grazie a una rinascita che passa anche per la moda come ci spiega nel suo reportage l'inviata di cronaca Camilla Mozzetti.
M5s. La svolta di Conte: abolito il garante e stop al limite dei due mandati. La nuova creatura politica di Giuseppe Conte parte dall'assemblea degli iscritti al Movimento 5 stelle che ha dato mandato di modificare la regola dei due mandati. Sono passate le opzioni di revisione della regola, tra cui l'elevazione del limite a tre mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e di presidente di Regione. Il ruolo del garante, quindi Beppe Grillo, non c'è più. Le sue funzioni dovranno essere più collegiali e affidate a un organo appositamente eletto e non affidate al Comitato di Garanzia. La maggioranza dei militanti del M5s si dichiarano "progressisti indipendenti". Le alleanze devono essere condizionate a un accordo programmatico preciso. C'è il via libera anche alla possibilità di modificare il simbolo del M5s su proposta del presidente o del garante. Da Nova, questo è il nome dato da Conte all'assemblea del M5s, parte dunque una nuova stagione politica. Permangono i limiti di un movimento diventato ormai un partito con correnti, sottocorrenti, capi, capetti, con aspirazioni non più suffragate da esiti elettorali importanti. Grillo: “Da francescani a gesuiti”. Beppe Grillo è il vero sconfitto. Gran parte dei delegati pensano a lui non più come un garante del partito, ma ad un vero e proprio nemico da combattere con ogni mezzo. Grillo ingoia il rospo e posta una frase iconica: “Da francescani a gesuiti”, pubblicando l'immagine del "sasso dove posava il capo il serafico padre San Francesco", come recita la targa che sovrasta la reliquia conservata nella chiesa di San Francesco a Ripa, a Roma. Le parole di Grillo prendono atto dell'avvenuta trasformazione del Movimento, che avrebbe perso la sua ispirazione 'francescana'per diventare, con Giuseppe Conte, un partito 'regolare' come gli altri. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
di Alessandro Luna | Tra gli argomenti di oggi l'assemblea costituente con cui Giuseppe Conte ha fatto fuori Beppe Grillo e il terzo polo che cerca di riemergere dall'oscurità dove è piombato. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
M5s. La svolta di Conte: abolito il garante e stop al limite dei due mandati. La nuova creatura politica di Giuseppe Conte parte dall'assemblea degli iscritti al Movimento 5 stelle che ha dato mandato di modificare la regola dei due mandati. Sono passate le opzioni di revisione della regola, tra cui l'elevazione del limite a tre mandati e la deroga alla candidatura di sindaco e di presidente di Regione. Il ruolo del garante, quindi Beppe Grillo, non c'è più. Le sue funzioni dovranno essere più collegiali e affidate a un organo appositamente eletto e non affidate al Comitato di Garanzia. La maggioranza dei militanti del M5s si dichiarano "progressisti indipendenti". Le alleanze devono essere condizionate a un accordo programmatico preciso. C'è il via libera anche alla possibilità di modificare il simbolo del M5s su proposta del presidente o del garante. Da Nova, questo è il nome dato da Conte all'assemblea del M5s, parte dunque una nuova stagione politica. Permangono i limiti di un movimento diventato ormai un partito con correnti, sottocorrenti, capi, capetti, con aspirazioni non più suffragate da esiti elettorali importanti. Grillo: “Da francescani a gesuiti”. Beppe Grillo è il vero sconfitto. Gran parte dei delegati pensano a lui non più come un garante del partito, ma ad un vero e proprio nemico da combattere con ogni mezzo. Grillo ingoia il rospo e posta una frase iconica: “Da francescani a gesuiti”, pubblicando l'immagine del "sasso dove posava il capo il serafico padre San Francesco", come recita la targa che sovrasta la reliquia conservata nella chiesa di San Francesco a Ripa, a Roma. Le parole di Grillo prendono atto dell'avvenuta trasformazione del Movimento, che avrebbe perso la sua ispirazione 'francescana'per diventare, con Giuseppe Conte, un partito 'regolare' come gli altri. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Mentre divampa la polemica tra il fondatore Beppe Grillo e l'attuale leader del M5S Giuseppe Conte, l'assemblea degli iscritti pentastellati ha votato per modificare la regola dei due mandati ed eliminare il ruolo del garante.
Weite Teile der Schweiz liegen zurzeit unter einer Schneedecke. Hunderttausende Pendlerinnen und Pendler standen im Stau oder warteten vergebens auf Bus und Tram. Warum kam es zum grossen Verkehrschaos? Weitere Themen: Der Aufwand für die Klimakonferenz war enorm: Zahlreiche Vertreterinnen und Vertreter aus aller Welt sind nach Aserbaidschan gereist, um übers Weltklima zu verhandeln. Doch kurz vor dem planmäßigen Ende des Klimagipfels ist noch kein Durchbruch in Sicht. Das Movimento Cinque Stelle war vor wenigen Jahren noch stärkste politische Kraft Italiens. Die von Beppe Grillo gegründete Protestbewegung stellte mit Giuseppe Conte gar den Premierminister. Doch derzeit macht sie vor allem Schlagzeilen wegen des Streits zwischen Gründer Grillo und Ex-Premier Conte.
(00:42) Monica Guerzoni racconta quali sono stati i temi principali (politica italiana compresa) di cui si è occupata la presidente del Consiglio nella sua missione a Rio de Janeiro.(08:21) Emanuele Buzzi presenta l'Assemblea costituente del Movimento fondato da Beppe Grillo, che si apre venerdì all'indomani della batosta elettorale alle Regionali. (14:39) Federico Fubini spiega perché, per la prima volta dall'inizio della guerra, i conti di Mosca sono in rosso.I link di corriere.it:Meloni: «La sconfitta alle Regionali aiuta a mantenere i piedi per terra»M5S, Grillo e il messaggio «nascosto» a Conte dopo le RegionaliPutin e la nuova dottrina nucleare: «Useremo l'atomica se Russia e Bielorussia “minacciate”»
Costantino De Blasi, Marco Canestrari e Nicola Biondo tornano con una nuova puntata di CFA! Conte taglia il contratto con Beppe Grillo da 300.000 euro. Come si è arrivati alla defenestrazione del fondatore?Apple Podcast https://podcasts.apple.com/gb/podcast/il-podcast-di-marco-canestrari/id1438916592 Spotify https://open.spotify.com/show/2wsXK2w0wnKHcdMwoY05D4Processo al Sistema Casaleggio
Beppe Grillo attacca Giuseppe Conte nel giorno delle elezioni nella sua Liguria @MarioAjello ; 60 indagati, tra cui Matteo Arpe, per i furti nelle banche dati @ClaudiaGuasco ; Israele attacca l'Iran ma colpisce solo obiettivi militari @LorenzoVita ; Alla festa di Roma arriva Johnny Depp @GloriaSatta
Conte licenzia Grillo e azzera il suo contratto di consulente. La mossa di Giuseppe Conte contro Beppe Grillo è l'ultima scena di una brutta storia iniziata almeno due anni e mezzo fa, proseguita quest'estate e non ancora ultimata. Il Presidente ha licenziato il fondatore del M5S azzerando il suo lussuoso contratto da 300 mila euro come consulente. "Beppe Grillo è responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale", manda a dire Giuseppe Conte a Bruno Vespa, nel suo ennesimo libro. Per Conte, Grillo ha rivendicato il compenso come garante anche nelle ultime lettere che ha scritto e il suo ruolo avrebbe un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione. Dice Conte: "Di fronte a un processo costituente che ha coinvolto l'intero movimento, Grillo sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l'obiettivo di liberare energie nuove". M5s verso l'implosione. Sembra passata una vita da quando Conte decise di offrire al garante del M5S un contratto di fatto mai rispettato. All'epoca nel M5S c'era Luigi Di Maio, e il M5s aveva sfiorato già allora la scissione. Conte non poteva permettersi di avere contro Grillo. Nel tempo la partecipazione di Grillo a eventi pubblici del Movimento si era ridotta a spot minimi. Grillo aveva preso un'altra strada dimostrando una disaffezione plateale, come nella sua Genova al voto per il Comune, nel 2021. La scorsa estate Grillo ha dichiarato guerra a Conte, accusandolo di voler distruggere definitivamente il M5S, cambiando nome, simbolo, rompendo la regola aurea dei due mandati. Il partito vola verso l'implosione. La prima carta di Conte è il mancato finanziamento del garante Grillo, poi nelle prossime settimane si arriverà alla resa dei conti finale all'assemblea nazionale. Un vero peccato per un movimento diventato negli anni un partito come gli altri, con tanto di gerarchie, regole, spartizioni, lottizzazioni, correnti. Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Manovra e debito pubblico, la misura anti evasione, agricoltura e lavoratori. Il brutto tempo di queste settimane ha fatto ammalare molte persone, ma è anche periodo di vaccinazioni stagionali. Di questo e altro abbiamo parlato in diretta insieme al dott. Carlo Gargiulo. Come ogni venerdì commentiamo le ultime notizie con Roberto Arditti, direttore editoriale di Formiche.Net. Il commento sul licenziamento di Beppe Grillo, dal Movimento 5 Stelle. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli e Valentina Iannicelli.
Conte licenzia Grillo e azzera il suo contratto di consulente. La mossa di Giuseppe Conte contro Beppe Grillo è l'ultima scena di una brutta storia iniziata almeno due anni e mezzo fa, proseguita quest'estate e non ancora ultimata. Il Presidente ha licenziato il fondatore del M5S azzerando il suo lussuoso contratto da 300 mila euro come consulente. "Beppe Grillo è responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale", manda a dire Giuseppe Conte a Bruno Vespa, nel suo ennesimo libro. Per Conte, Grillo ha rivendicato il compenso come garante anche nelle ultime lettere che ha scritto e il suo ruolo avrebbe un intrinseco valore morale e non è compatibile con alcuna retribuzione. Dice Conte: "Di fronte a un processo costituente che ha coinvolto l'intero movimento, Grillo sta portando avanti atti di sabotaggio compromettendo l'obiettivo di liberare energie nuove". M5s verso l'implosione. Sembra passata una vita da quando Conte decise di offrire al garante del M5S un contratto di fatto mai rispettato. All'epoca nel M5S c'era Luigi Di Maio, e il M5s aveva sfiorato già allora la scissione. Conte non poteva permettersi di avere contro Grillo. Nel tempo la partecipazione di Grillo a eventi pubblici del Movimento si era ridotta a spot minimi. Grillo aveva preso un'altra strada dimostrando una disaffezione plateale, come nella sua Genova al voto per il Comune, nel 2021. La scorsa estate Grillo ha dichiarato guerra a Conte, accusandolo di voler distruggere definitivamente il M5S, cambiando nome, simbolo, rompendo la regola aurea dei due mandati. Il partito vola verso l'implosione. La prima carta di Conte è il mancato finanziamento del garante Grillo, poi nelle prossime settimane si arriverà alla resa dei conti finale all'assemblea nazionale. Un vero peccato per un movimento diventato negli anni un partito come gli altri, con tanto di gerarchie, regole, spartizioni, lottizzazioni, correnti. Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Il rapporto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo è ai minimi storici. Anzi, possiamo dire che non c'è più.
La lotta intestina al M5S tra il presidente Conte e il fondatore Beppe Grillo sta, per alcuni analisti, affossando definitivamente il movimento. Parliamo di questo per poi spostarci nel Parmense per cercare di capire come sia possibile che a Traversetolo nessuno si fosse accorto della doppia gravidanza della studentessa 22enne che ha ucciso e seppellito i suoi neonati nel giardino di casa.
Il 57% dei contenuti presenti su internet è generato dall'intelligenza artificiale o tradotto con il supporto di uno dei modelli AI attualmente in circolazione. E questo incomincia ad essere un problema. Intanto facciamo il fact-checking del video pubblicato dal ministro Matteo Salvini contro la richiesta di sei anni di carcere della Procura di Palermo e parliamo dello scontro in corso da Beppe Grillo e Giuseppe Conte. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Alessandro Di Battisti, M5S: Che Fine Ha Fatto La Giovane Promessa!Alessandro Di Battista, ex volto del Movimento 5 Stelle, ha forse abbandonato la politica? Ecco che fine ha fatto la giovane promessa!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #alessandrodibattisti #beppegrillo #dove #fine #giovane #giuseppeconte #movimento5stelle #politica #promessa
A cura di Daniele Biacchessi Non si sta vivendo un'estate tranquilla e serena nel M5s, perché tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte volano stracci in pubblico. Non è la prima volta che spinte centrifughe personali e politiche di vario tipo inducono i dirigenti ad avviare una discussione seria sul futuro del movimento, specie dopo i magri risultati elettorali ottenuti negli ultimi due anni, dalle politiche del 2022 alle europee del 2024, con un 10% stimato dai sondaggi degli analisti. E anche questa volta, come nel passato, lo scontro è alla luce del sole. “Simbolo, nome e doppio mandato non si toccano”, dice Beppe Grillo in una lettera pubblicata sul suo blog. Grillo è netto: “I nostri tre pilastri non sono modificabili a piacimento, custodiamo ciò che abbiamo costruito”. Si tratta dunque di un attacco mirato, che punta a delegittimare la nuova fase costituente lanciata da Giuseppe Conte, il quale replica adirato. “Nessuno decide su cosa si può deliberare, anche io mi metto in gioco e discuteremo di tutto, regole comprese”. Le reazioni nel M5s Il movimento si ritrova diviso secondo lo schema delle correnti che lo fanno diventare sempre più un partito che un soggetto politico aperto alla discussione. Nella sostanza Grillo manda a dire che il partito l'ha creato lui con Casaleggio, che ci ha buttato dentro molti soldi, quindi guai a chi tocca il limite al doppio mandato, chi intende cambiare nome o simbolo. “E' solo la sua opinione, da noi i dogmi non esistono”, dice Francesco Silvestri, che sostiene Conte riferendosi a un eventuale terzo mandato. “Parole sante”, sostiene l'ex ministro Danilo Toninelli vicino a Grillo. Ma cos'è per Conte il M5s? “Un esperimento di democrazia partecipativa mai realizzato, in Europa, da una forza politica”, puntualizza Conte. In palio c'è il nuovo Movimento, chiamato a ripartire dopo il 9,99% delle scorse europee. L'ex premier vuole ridare la parola agli iscritti e smarcarsi dal fondatore. Grillo intende riprendersi il partito. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Non si sta vivendo un'estate tranquilla e serena nel M5s, perché tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte volano stracci in pubblico. Non è la prima volta che spinte centrifughe personali e politiche di vario tipo inducono i dirigenti ad avviare una discussione seria sul futuro del movimento, specie dopo i magri risultati elettorali ottenuti negli ultimi due anni, dalle politiche del 2022 alle europee del 2024, con un 10% stimato dai sondaggi degli analisti. E anche questa volta, come nel passato, lo scontro è alla luce del sole. “Simbolo, nome e doppio mandato non si toccano”, dice Beppe Grillo in una lettera pubblicata sul suo blog. Grillo è netto: “I nostri tre pilastri non sono modificabili a piacimento, custodiamo ciò che abbiamo costruito”. Si tratta dunque di un attacco mirato, che punta a delegittimare la nuova fase costituente lanciata da Giuseppe Conte, il quale replica adirato. “Nessuno decide su cosa si può deliberare, anche io mi metto in gioco e discuteremo di tutto, regole comprese”. Le reazioni nel M5s Il movimento si ritrova diviso secondo lo schema delle correnti che lo fanno diventare sempre più un partito che un soggetto politico aperto alla discussione. Nella sostanza Grillo manda a dire che il partito l'ha creato lui con Casaleggio, che ci ha buttato dentro molti soldi, quindi guai a chi tocca il limite al doppio mandato, chi intende cambiare nome o simbolo. “E' solo la sua opinione, da noi i dogmi non esistono”, dice Francesco Silvestri, che sostiene Conte riferendosi a un eventuale terzo mandato. “Parole sante”, sostiene l'ex ministro Danilo Toninelli vicino a Grillo. Ma cos'è per Conte il M5s? “Un esperimento di democrazia partecipativa mai realizzato, in Europa, da una forza politica”, puntualizza Conte. In palio c'è il nuovo Movimento, chiamato a ripartire dopo il 9,99% delle scorse europee. L'ex premier vuole ridare la parola agli iscritti e smarcarsi dal fondatore. Grillo intende riprendersi il partito. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Fausto Vitaliano"La via del lupo"Bompiani Editorewww.bompiani.itTra Americo – il figlio della maestra, che tutti prendono in giro perché è nevùsu, pieno di lentiggini – e Elvo, il nuovo arrivato che sembra molto più grande della sua età, magnetico e irrequieto, il destino ha scritto che nasca una grande amicizia. Sulle pendici boscose dei monti della Calabria, dove vivono, i due trascorrono insieme giornate avventurose, eleggendo un casotto abbandonato a rifugio dove costruire strumenti di battaglia, accendere fuochi e aprire piste segrete come la via del lupo. Fino a che un giorno, quasi a coronare un sogno inespresso, la madre di Americo e il padre di Elvo, entrambi vedovi, annunciano loro l'intenzione di sposarsi. Ma Americo non fa in tempo a gioirne che l'improvvisa scomparsa di Elvo spezza irreparabilmente quella famiglia appena nata. Vent'anni dopo Americo è emigrato al Nord, sbarca il lunario scrivendo gialli e la sua vita sembra girare a vuoto come i ricordi ormai privi di ordine della sua unica amica, l'anziana Agostina, la cui mente sta svanendo pian piano. Ma il passato ritorna prepotente: ha le sembianze di una giovane ragazza che sa sorridere con gli occhi e di un uomo identico a Elvo... Forse per ciascuno di noi viene il momento in cui la luce può essere raggiunta solo percorrendo un sentiero nascosto nel cuore dell'infanzia, la nostra personale “via del lupo”. Così, la narrativa di Fausto Vitaliano ha sempre al centro l'immedicabile nostalgia per un incanto perduto, e al tempo stesso la caparbia volontà di restituirne al presente almeno una scheggia. Alternando la commedia borghese agli scenari di una Calabria riarsa e feroce, La via del lupo è un giallo psicologico che ci ricorda come il buio più grande sia sempre nascosto nel cuore nero delle famiglie e un romanzo sull'amore che, nonostante tutto, può salvarci.Fausto Vitaliano è nato a Olivadi, in Calabria, ma vive da sempre a Milano. Sceneggia fumetti e cartoni animati per Disney e Rainbow. Ha scritto per radio, televisione e giornali, tradotto libri e curato, per Feltrinelli, i volumi antologici di Beppe Grillo e di Michele Serra. Insieme a quest'ultimo ha scritto il monologo teatrale Tutti i santi giorni. Ha pubblicato con Laurana Editore i romanzi Era solo una promessa, Lorenzo Segreto e La grammatica della corsa. Per Bompiani è uscita la trilogia noir de “Le ultime indagini di Gori Misticò”; il primo della serie, La mezzaluna di sabbia, ha vinto il Premio Nebbia Gialla 2021. Il suo ultimo romanzo per Bompiani è La via del lupo (2024).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'avvento del digitale con il blog di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio cambiò, almeno per un periodo, la comunicazione politica. Ora lo stesso destino potrebbe toccare all'intelligenza artificiale stretta tra algoritmi e false notizie. Ne parliamo con Davide Casaleggio, presidente di Casaleggio Associati e dell’Associazione Rousseau.
Carlo Invernizzi-Accetti"Vent'anni di rabbia"Come il risentimento ha preso il posto della politicaMondadori Editorewww.mondadori.itIn tutto l'Occidente, i primi vent'anni del XXI secolo sono stati segnati da una serie di movimenti di protesta e manifestazioni di frustrazione collettiva: dal movimento no-global d'inizio anni 2000 a quello no-vax durante la pandemia di COVID-19, passando per il «Vaffanculo-Day» di Beppe Grillo, gli Indignados spagnoli, Occupy Wall Street, il voto per la Brexit, l'elezione di Donald Trump, i Gilets jaunes francesi e le proteste legate a #MeToo e #BlackLivesMatter. Ciascuno di questi eventi ha ovviamente una storia particolare, ma c'è anche un filo rosso che li unisce: la rabbia nei confronti delle istituzioni. Nonostante la frenesia attivistica, queste mobilitazioni si sono rivelate, nella maggior parte dei casi, prive di finalità concrete, mentre è stata evidente la loro dimensione spettacolare e dimostrativa, volta a esprimere una condizione di risentimento diffuso nei confronti dell'ordine costituito, secondo una logica che tende a dividere la società in «amici» e «nemici», «buoni» e «cattivi». Ma come si spiega questa animosità crescente, dati i livelli di benessere materiale e di diritti acquisiti storicamente senza precedenti? Ridurre la rabbia odierna a un'espressione di emotività irrazionale o all'ignoranza delle masse, avverte Carlo Invernizzi-Accetti, è un errore. Per uscire dal vortice in cui siamo caduti è necessario comprenderne le ragioni. Nel fornire un'interpretazione di ciò che Hegel avrebbe chiamato lo Zeitgeist , cioè lo «spirito del tempo», "Vent'anni di rabbia" propone una rilettura storico-filosofica degli ultimi due decenni che apre nuove prospettive di azione sul futuro.Carlo Invernizzi-Accetti è professore ordinario di Scienze politiche alla City University of New York e visiting professor alla Columbia University. Esperto di politica comparata e di storia delle ideologie, collabora con diverse testate italiane e internazionali, tra cui «The New York Times», «Financial Times», «The Guardian», «la Repubblica», «Domani», «Le Monde Diplomatique» e «Le Grand Continent». È autore di numerose pubblicazioni, tra cui What is Christian Democracy? Politics, Religion and Ideology (Cambridge University Press, 2019) e Technopopulism. The New Logic of Democratic Politics (Oxford University Press, 2021).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La dichiarazione del deputato Mollicone: “Ognuno ha il proprio mestiere, i comici quello di far ridere, a noi quello di governare”. Fonti: video "Mollicone (FdI) attacca i giornalisti: “Al premio Strega hanno riportato solo il mio lapsus" pubblicato sul canale Youtube Il Fatto Quotidiano il 7 luglio 2024; video "Beppe Grillo contro tutti" pubblicato sul canale Youtube La7 Attualità il 29 ottobre 2013; video "Raggi all'Expo è una barzelletta che non fa ridere" pubblicato sul canale Youtube Matteo Renzi il 28 febbraio 2022; video "Peppa Pig, Myrta Merlino: "Potrete pensare che sono impazzita, è entrata nella campagna ..." pubblicato sul canale Youtube La7 Attualità il 15 settembre 2022; video "Gioventù Meloniana: tra saluti al Duce e Sieg Heil, il vero volto dei giovani di Fratelli d'Italia" pubblicato sul canale Youtube Fanpage.it il 13 giugno 2024; video "Mollicone (Fdi): Non esiste legge liberticida su internet, ho parlato di certificazione fake news" pubblicato sul canale Youtube Il Sole 24 Ore l'8 gennaio 2024; video "Geppi Cucciari e il siparietto con Mollicone: «Facciamo un applauso alla Strega» «Toglietegli il microfono...»" pubblicato sul sito corriere.it il 5 luglio 2024; video "Geppi Cucciari intervista Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura Italiana al Premio Strega 2023" pubblicato sul canale Youtube Letture Metropolitane il 7 luglio 2023; video "Europee, il video choc di Vannacci che evoca la X Mas: «Fate una 'Decima' sul simbolo»" pubblicato sul canale Youtube Corriere della Sera l'1 giugno 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
A cura di Daniele Biacchessi La crisi del M5s e il ritorno di Beppe Grillo Non è la prima volta che il movimento fondato da Beppe Grillo e Casaleggio padre si trova ad affrontare una crisi politica interna e un calo di consensi. Dopo le elezioni europee che hanno portato il M5s a sfiorare di poco il 10%, ora va in scena lo scontro tra i seguaci di Beppe Grillo e quelli di Giuseppe Conte e gli stracci volano alla luce del sole, come da tradizione. La resa dei conti è ormai un atto pubblico. In una sorta di auto intervista, Grillo utilizza toni più moderati rispetto alla sua prima bordata contro Conte accusato di aver vaporizzato il movimento. Ora il comico mette dei paletti precisi. Appoggia Virginia Raggi e indica una strada, quella degli esordi: bisogna tornare a proporre idee radicali e visionarie. "Parlare di sinistra e destra è come tornare ai guelfi e ghibellini". Poi ferma l'idea del terzo mandato, perché il limite dei mandati è non solo un principio fondativo, ma è anche un presidio della democrazia fin dai tempi di Atene. Grillo, nella sostanza, vuole tornare ai tempi in cui faceva incontri con i leader del movimento con Casaleggio e con quanti sono intenzionati a dare una mano per tracciare la rotta nei prossimi anni. Parole che sembrano indirizzate a Virginia Raggi e Roberto Fico. Lo scontro nel M5s Il ritorno di Grillo sulla scena politica demarca le distanze interne tra chi vorrebbe un movimento di Governo e chi di opposizione, chi confermerebbe le alleanze con il Pd di Elly Schlein e chi pensa ad un soggetto politico che corre da solo, in autonomia delle logiche di coalizioni. In questo scontro, la base del M5s resta a guardare, alimentando l'idea di nuove scissioni nell'assoluta impotenza della attuale leadership di Giuseppe Conte, sempre più sola al comando di un atomo politico in via di implosione. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Beppe Grillo Attacca Conte: Pesanti Frecciatine All'Ex Premier!Beppe Grillo, durante una recente intervista, ha fatto delle dichiarazioni pesanti contro l'attuale leader del Movimento 5 Stelle. Ecco che cosa ha detto!#breakingnews #ultimenotizie #notiziedelgiorno #notizie #cronaca #beppegrillo #giuseppeconte #senato #intervista #dichiarazioni #frecciatine #movimento5stelle #m5s #politica
A cura di Daniele Biacchessi La crisi del M5s e il ritorno di Beppe Grillo Non è la prima volta che il movimento fondato da Beppe Grillo e Casaleggio padre si trova ad affrontare una crisi politica interna e un calo di consensi. Dopo le elezioni europee che hanno portato il M5s a sfiorare di poco il 10%, ora va in scena lo scontro tra i seguaci di Beppe Grillo e quelli di Giuseppe Conte e gli stracci volano alla luce del sole, come da tradizione. La resa dei conti è ormai un atto pubblico. In una sorta di auto intervista, Grillo utilizza toni più moderati rispetto alla sua prima bordata contro Conte accusato di aver vaporizzato il movimento. Ora il comico mette dei paletti precisi. Appoggia Virginia Raggi e indica una strada, quella degli esordi: bisogna tornare a proporre idee radicali e visionarie. "Parlare di sinistra e destra è come tornare ai guelfi e ghibellini". Poi ferma l'idea del terzo mandato, perché il limite dei mandati è non solo un principio fondativo, ma è anche un presidio della democrazia fin dai tempi di Atene. Grillo, nella sostanza, vuole tornare ai tempi in cui faceva incontri con i leader del movimento con Casaleggio e con quanti sono intenzionati a dare una mano per tracciare la rotta nei prossimi anni. Parole che sembrano indirizzate a Virginia Raggi e Roberto Fico. Lo scontro nel M5s Il ritorno di Grillo sulla scena politica demarca le distanze interne tra chi vorrebbe un movimento di Governo e chi di opposizione, chi confermerebbe le alleanze con il Pd di Elly Schlein e chi pensa ad un soggetto politico che corre da solo, in autonomia delle logiche di coalizioni. In questo scontro, la base del M5s resta a guardare, alimentando l'idea di nuove scissioni nell'assoluta impotenza della attuale leadership di Giuseppe Conte, sempre più sola al comando di un atomo politico in via di implosione. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Nederland krijgt een nieuwe premier. Geert Wilders zelf mag niet, dus zoekt hij iemand 'van buiten'. Welke eigenschappen, capaciteiten, kansen en risico's moet hij bij de selectie afwegen? Jaap Jansen en PG Kroeger helpen Wilders bij de zoektocht naar zijn eigen Pippi Langkous: "Ik heb het nog nooit gedaan, dus ik denk wel dat ik het kan!"***Deze aflevering is mede mogelijk gemaakt met donaties van luisteraars die we hiervoor hartelijk danken. Word ook vriend van de show!Heb je belangstelling om in onze podcast te adverteren of ons te sponsoren? Zend een mailtje naar adverteren@dagennacht.nl en wij zoeken contact.Op sommige podcast-apps kun je niet alles lezen. De complete tekst en een overzicht van al onze eerdere afleveringen vind je hier***LoyaliteitElke PVV-politicus kent een permanente worsteling tussen 100 procent loyaliteit aan de chef en minimale ruimte voor eigen profiel. Wilders zoekt een premier die volstrekt loyaal zal zijn, bereid is de klappen op te vangen, maar niet de credits te verwerven.RivaliteitWilders wil geen rivaal. Hoe vindt hij een premier die niet slechts een tweederangsfiguur is waar Yesligöz en Omtzigt op neerkijken?In Italië zagen we dit faliekant fout gaan bij de 'Vijf Sterren Beweging'. Oprichter en boegbeeld Beppe Grillo ging door zo'n rivaal ten onder. In de Katholieke Volkspartij (een voorganger van het CDA) moest partijleider Norbert Schmelzer boeten voor de gevolgen van zijn premierkeuze.VacuümDe vier fractieleiders trekken de regierol naar zich toe; Wilders voorop. Omtzigt wil het premierschap sowieso marginaliseren. De premier moet weten te overleven tussen die vier, in zijn kabinet, in beide Kamers. Het Torentje als politiek vacuüm. Dit leidt tot permanent coalitieberaad van telefooncircuits op zondag tot brandjes blussen bij zaterdagse lekken. De leiders van PVV en NSC dreigen door dit proces te worden opgeslokt. Is de VVD zo slim een vicepremier te kiezen die zo de échte coalitieaanvoerder zou kunnen worden?OnzichtbaarAlle partners in EU en NAVO gaan testen of de nieuwe premier wat voorstelt. Kan hij of zij polderen? Moet-ie voor elk besluit afwachten welke orders hij krijgt van Wilders of Omtzigt? Dan wordt al snel buiten Nederland om zaken gedaan en zitten wij met de voldongen feiten. De premier is dan gereduceerd tot butler van de fractieleiders.PopulairEen minister-president presenteert zich graag als aanvoerder ‘van alle Nederlanders'. Pikt de PVV-aanhang dit wel? Grootste gevaar voor Wilders is dat onverwachte omstandigheden in het Torentje toch weer een 'nationaal figuur' scheppen; een staatsman die op eigen kracht populair wordt.FinanciënElk kabinet heeft baat bij dat ene, sterke duo dat elkaars bondgenoot is: de premier en zijn minister van financiën. Lubbers en Ruding. Rutte en Dijsselbloem. Wilders zal zo'n tandem met argwaan bezien. Kan de VVD niet beter afzien van Financiën om het ‘gul' aan NSC te schenken?RutteIntussen regeert Rutte IV onverdroten voort. De premier reist als oliemannetje de wereld over. Ministers dealen met de vaak sterk verdeelde 'Rechtse Vier' in de Kamer en zetten ondertussen hun beleid sinds grotendeels voort. Eigenlijk blijkt juist dit kabinet het échte extraparlementaire experiment! Bij de Voorjaarsnota kan het binnenkort zijn meesterproef afleggen, ook richting Brussel. Op geheel onvoorziene wijze is deze situatie voor alle betrokkenen - Rutte en zijn ministers, CDA en D66, PVV, NSC en BBB en zéker ook de VVD - bijna attractiever dan het alternatief.***Verder luisteren410 - De Pirouette van Putters402 - Het politieke landschap drie maanden na de verkiezingen400 - De kabinetsformatie als de kat van Schrödinger398 - Kabinetsformatie 2024: de lege stoel van Pieter Omtzigt396 – Waarom kabinetsformaties vaak zo tergend lang en stroperig zijn393 - Op naar een extraparlementair kabinet!390 - Kabinetsformatie 2023: Het ethos van de haai388 - Kabinetsformatie 2023: de lucht is geklaard, vier partijen kunnen met elkaar verder386 – Ronald Plasterk, een verkenner met passie384 - De overrompelende overwinning van Geert Wilders. Opnieuw slaat Nederland een onbekende weg in***Tijdlijn00:00:00 – Deel 100:40:56 – Deel 200:59:45 – deel 301:44:36 – Einde Zie het privacybeleid op https://art19.com/privacy en de privacyverklaring van Californië op https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.
L'essayiste, romancier et ancien conseiller politique de Matteo Renzi, Giuliano da Empoli, est l'invité exceptionnel de cet épisode du Monde devant soi. Après son très remarqué essai Les Ingénieurs du chaos en 2019, il a publié en 2022 Le Mage du Kremlin. Ce dernier s'est vendu à 540.000 exemplaires et a remporté le Grand Prix du roman de l'Académie française. Un récit «inspiré de personnages et de faits réels, à qui l'auteur prête une vie privée et des propos imaginaires» mais «néanmoins une véritable histoire russe», comme il est dit en incipit.On y découvre une histoire russe, celle de Vadim Baranov, personnage fictif inspiré de Vladislav Sourkov, proche conseiller de Vladimir Poutine, vice-président du gouvernement russe en 2012, artisan de la déstabilisation de l'Ukraine bien avant l'invasion de 2022. C'est un personnage complexe, ancien producteur de téléréalité devenu un des idéologues les plus influents du Kremlin par devoir et par pragmatisme.Christophe Carron, Jean-Marie Colombani et Alain Frachon reviennent avec leur invité sur la Russie de Poutine, mais aussi et surtout le fil conducteur de ses deux ouvrages: l'importance de la rage des peuple et le succès du techno-populisme, cette rationalisation de la colère via les algorithmes par des spin doctors et autres spécialistes pour manipuler l'opinion et conquérir le pouvoir.Ce techno-populisme, à l'œuvre lors du Brexit ou des succès électoraux de Donald Trump et Viktor Orbán, trouve son origine en Italie, avec le Mouvement 5 étoiles de Beppe Grillo ou, plutôt, d'un certain Gianroberto Casaleggio, et semble sur le point de conquérir l'Occident.Le monde devant soi est un podcast hebdomadaire d'actualité internationale présenté par Christophe Carron, avec Jean-Marie Colombani, directeur de la publication de Slate.fr, et Alain Frachon, éditorialiste au Monde spécialisé dans les questions internationales.Direction et production éditoriale: Christophe CarronMontage et réalisation: Aurélie RodriguesPrise de son: Victor BenhamouPrésentation: Christophe CarronMusique: «Sinister», Anno Domini BeatsSi vous aimez Le monde devant soi, pensez à l'exprimer en nous donnant la note maximale sur votre plateforme de podcast préférée, en en parlant autour de vous et en laissant vos commentaires sur les réseaux sociaux.Suivez Slate Podcasts sur Facebook et Instagram.
Il Fatto di domani 14 novembre. Il ritorno-show di Grillo spiazza la tv. Cgil e Uil confermano lo sciopero generale nonostante i rilievi del garante (e gli attacchi della Lega)
È il genetliaco di Mario Giordano, tanti auguri Direttore e DOONATO! David vuole scioperare. Attacco frontale di Cruciani al Reddito di Cittadinanza e a Beppe Grillo. Bruno dalla provincia di Roma è amico del padre di Di Pietro dei The Bordeline. Spiega l'incidente di Casal Palocco da un altro punto di vista. Lente d'ingrandimento sul discorso di Moni Ovadia in piazza a Roma. Contro la Nato, contro i guerrafondai, contro Israele. Parenzo ferito. Palmarino Zoccatelli commenta gli ultimi fatti. Putin e la sua visione degli omosessuali. "Di dietro non è normale che entrino cose". Luca Telese difende Moni Ovadia e le sue posizioni. PEPPINOOO Maria Sofia Pia Federico risponde al padre. Poi interviene il Magnifico Rettore Rocco Siffredi e ha parlato anche con il genitore della ragazza.
00:00 Politica, gran casino nel Pd dopo la partecipazione di Elly Schlein alla manifestazione dei grillini. 01:24 Beppe Grillo sempre più comico e tragico. Sallusti tranchant: “Il buffone e la tonta”. Campi per far parlare di sé basta poco. 04:25 Galli della Loggia su Forza Italia partito di plastica. 05:05 Riforma giustizia, Ielo contro, Flick […]
Esta semana Charlie y John aprovechan la victoria de la supuesta “neofascista” Giorgia Meloni en las elecciones generales de Italia para diseccionar la cultura de aquel país, uno de los varios que tiene Charlie, y compararla con la española. El triunfo de la Meloni, una gritona híperitaliana desconocida hasta muy poco, les parece otro disparate más (Berlusconi, Beppe Grillo…) de un electorado que tiende en los últimos años a votar con poca seriedad. El sentimiento cívico, dice Charlie, no es una característica de los italianos, gente cuyo sentido de solidaridad empieza y termina con la familia y los amici. El estado no se ve como un aliado sino más bien como un enemigo, o un obstáculo, a superar. Charlie ofrece como ejemplo el caso de un Alfa Romeo que, muy a su pesar, se vio obligado a asesinar…