Podcast appearances and mentions of Emma Bonino

Italian politician

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Emma Bonino

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Best podcasts about Emma Bonino

Latest podcast episodes about Emma Bonino

il posto delle parole
Gabriele Santoro "Tutti i colori del rosso"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Mar 19, 2025 28:02


Gabriele Santoro"Tutti i colori del rosso"Un viaggio nella storia della sinistra per ritrovare l'orgoglio dell'alternativaIntroduzione di Massimiliano TarantinoPostfazione di Giorgia SerughettiFondazione Giangiacomo Feltrinelliwww.fondazionefeltrinelli.itTutti i colori del rosso è un viaggio nella storia della sinistra europea e mondiale post 1989, che riflette e indaga l'attualità politica italiana, internazionale e le sfide poste dal disordine globale nel quale siamo immersi.Pace e guerra, immigrazione, il diritto alla salute, lavoro e precariato, contrasto alla povertà, ambientalismo e giustizia climatica, i diritti civili e le donne in politica: le otto inchieste giornalistiche che compongono il volume affrontano le questioni centrali del nostro tempo. Il libro analizza e interroga anche le scelte, le promesse tradite o incompiute dei protagonisti che negli ultimi tre decenni hanno caratterizzato a sinistra la leadership di partiti e governi: le luci e le ombre di François Mitterrand sull'immigrazione, la parabola di Tony Blair segnata dalla guerra in Iraq, i limiti del riformismo verde di Joschka Fischer, il cammino di Willy Brandt verso la caduta del Muro di Berlino, la sfida di Barack Obama per la sanità pubblica, Matteo Renzi e la rottamazione del diritto del lavoro, Lula e l'agenda per la “Fame zero”, l'ascesa di Ada Colau e le donne in politica nella Spagna post franchista. Nei loro ritratti emergono gli snodi tematici cruciali determinanti ieri come oggi. Dalla ricostruzione con una prospettiva storica del tramonto elettorale e politico delle socialdemocrazie, si illumina ciò che è stato e ciò che manca alle sinistre per incarnare un progetto di riscatto sociale collettivo e orientare in senso progressista le grandi trasformazioni all'orizzonte. Perché non esiste un'alternativa alla globalizzazione mercatistica? È possibile ricostruire la relazione tra sinistre e popolo, colmando i ritardi nella comprensione dei mutamenti nelle società? Come tenere insieme la difesa dei diritti sociali e la promozione di quelli civili? A queste domande critiche rispondono gli interventi di Fausto Bertinotti, Pietro Bartolo, Emma Bonino, Luigi Manconi, Susanna Camusso, Rosy Bindi, Sergio Cofferati e Livia Turco.Gabriele Santoro è giornalista professionista dal 2010. Ha lavorato per Adnkronos, gli esteri di Rainews24 e Tv2000. Dal 2009 collabora con Il Messaggero. Scrive per il venerdì di Repubblica, Minima&moralia, Il Tascabile – Treccani e l'Osservatorio Balcani – Caucaso. È autore del saggio inchiesta La scoperta di Cosa nostra. La svolta di Valachi, i Kennedy e il primo pool antimafia (Chiarelettere). Nel 2024 esce per Feltrinelli Tutti i colori del rosso. Un viaggio nella storia della sinistra per ritrovare l'orgoglio dell'alternativa.Fonte immagine: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Más que noticias
Edy Rodríguez Morel y Guillermo Montezuma

Más que noticias

Play Episode Listen Later Nov 6, 2024 55:00


Republicanos ganan la Casa Blanca, ambas cámaras del Congreso, el voto popular y el voto católico. Las elecciones en diez estados de la EE.UU dan una clara victoria a las tesis abortistas; en Florida, Nebraska y Dakota del Norte se derrotaron propuestas abortistas. Fabio Piamonte: La fertilización in vitro no es la respuesta a la esterilidad, la ética y la ciencia lo confirman. Papa visita a Emma Bonino, convaleciente impulsora histórica del aborto en Italia. GPT-Me: el Gran Hermano que sugiere la respuesta correcta y robotiza al hombre.

Ultim'ora
Ue, Bonino “Eliminare diritto di veto è priorità"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later May 21, 2024 2:12


MILANO (ITALPRESS) - “Se l'Europa non cambia le proprie regole con l'eliminazione del diritto di veto, può contare molto poco perché qualsiasi riforma sarebbe bloccata: immaginate un Consiglio europeo con 36 capi di Stato o ministri? Se non si parte dalla riforma della governance - ferma dal Trattato di Lisbona, ndr - nessun'altra politica sarà possibile”, Lo ha detto Emma Bonino, leader di +Europa che corre come capolista nella circoscrizione Italia Nord Ovest e Centro (e per seconda in quella per il Centro) con Stati Uniti d'Europa, intervenuta a The Watcher Poll il format di The Watcher Post.mgg/gtr(Fonte video: Utopia Studios)

Ultim'ora
Ue, Bonino “Eliminare diritto di veto è priorità"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later May 21, 2024 2:12


MILANO (ITALPRESS) - “Se l'Europa non cambia le proprie regole con l'eliminazione del diritto di veto, può contare molto poco perché qualsiasi riforma sarebbe bloccata: immaginate un Consiglio europeo con 36 capi di Stato o ministri? Se non si parte dalla riforma della governance - ferma dal Trattato di Lisbona, ndr - nessun'altra politica sarà possibile”, Lo ha detto Emma Bonino, leader di +Europa che corre come capolista nella circoscrizione Italia Nord Ovest e Centro (e per seconda in quella per il Centro) con Stati Uniti d'Europa, intervenuta a The Watcher Poll il format di The Watcher Post.mgg/gtr(Fonte video: Utopia Studios)

Speciali e fili diretti con Matteo Renzi
Speciali Leopolda - Auditorium Antonianum Emma Bonino Matteo Renzi Gian Domenico Caiazza

Speciali e fili diretti con Matteo Renzi

Play Episode Listen Later May 17, 2024 62:39


Auditorium Antonianum Emma Bonino Matteo Renzi Gian Domenico Caiazza

Europe et Sentiment
1979 Les Elections européennes ratent leur rendez-vous avec l'Histoire

Europe et Sentiment

Play Episode Listen Later Apr 4, 2024 30:30


En 1979, plus de 110 millions d'électeurs dans 9 pays européens votaient pour la première fois pour élire le Parlement Européen au suffrage universel direct.Un événement historique. Dont personne ne se souvient. 1979 Quand les élections européennes ratent leur rendez-vous avec l'histoire.Pour une première, on ne peut pas dire que ça démarre sur les chapeaux de roues. D'ailleurs la participation le montre : 60% en France, 65% en Allemagne, 47% au Danemark et seulement 32% au Royaume-Uni. On est loin du raz-de-marée… Alors qu'est-ce qu'on a raté ? Pourquoi personne, même pas les têtes de listes n'ont affirmé le caractère historique de ces élections ? Celle qui s'apprête à nous raconter ces premières élections européennes s'appelle Emma Bonino, grande figure de la vie politique italienne, elle a tout juste 31 ans lorsqu'elle entre dans le premier Parlement Européen élu au suffrage universel direct. Avec les récits de : Emma Bonino, grand figure politique italienne, ancienne eurodéputée élue en 1979 et fondatrice du parti Più Europa Patrice Garnier, ancien secrétaire confédéral à la CFDTCette nouvelle saison a reçu le soutien du Parlement Européen et de la Fondation Hippocrène. Dans ce podcast hebdomadaire, Laetitia Chabannes invite des personnalités européennes ou des citoyen·ne·s à raconter leur première fois à des élections européennes de 1979 à nos jours. Ces témoignages singuliers se font l'écho intime et personnel des enjeux qui traversent notre société européenne.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Le manovre dei partiti verso le elezioni europee. Scintille tra Salvini e Tajani, il Pd annuncia le candidature di Schlein, Decaro e Annunziata, Renzi si accorda con Bonino, Conte boccia la Raggi | 27/03/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 27, 2024 2:00


A cura di Daniele Biacchessi Come da tradizione, alle prossime elezioni europee del 8 e 9 giugno i partiti vanno in direzioni diverse spinti dal sistema proporzionale, quindi si muovono fuori dalle logiche che governano le alleanze e le coalizioni. Si devono leggere così le forti fibrillazioni all'interno degli schieramenti. Scintille si rilevano tra Matteo Salvini della Lega e Antonio Tajani di Forza Italia, mediate con fatica dalla premier Giorgia Meloni. Non c'è dichiarazione che vada nella direzione dell'unità. Il capo leghista rimarca le distanze e sostiene che in Europa il centrodestra rimane su posizioni differenti. Il leader azzurro gli ricorda che fu proprio Salvini a contribuire ad un primo via libera a Ursula von der Leyen. Ieri si era sparsa la voce che Meloni volesse affrontare Salvini in un faccia a faccia chiarificatore a Palazzo Chigi, ma il ministro dei Trasporti ha disertato il Consiglio dei ministri perché impegnato nella campagna elettorale delle elezioni regionali in Basilicata. Nell'opposizione, il Pd annuncia le candidature della segretaria Elly Schlein, del sindaco di Bari Antonio Decaro, di Lucia Annunziata. Matteo Renzi si accorda con Emma Bonino, Giuseppe Conte boccia Virginia Raggi. Per Schlein l'obiettivo è quello di trainare i voti della sinistra, soprattutto creare una sorta di effetto domino che imponga le candidature dirette di tutti i leader nello scontro europeo. Meloni e Tajani ci stanno riflettendo, Salvini e Conte hanno ribadito il no.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Le manovre dei partiti verso le elezioni europee. Scintille tra Salvini e Tajani, il Pd annuncia le candidature di Schlein, Decaro e Annunziata, Renzi si accorda con Bonino, Conte boccia la Raggi | 27/03/2024 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Mar 27, 2024 2:00


A cura di Daniele Biacchessi Come da tradizione, alle prossime elezioni europee del 8 e 9 giugno i partiti vanno in direzioni diverse spinti dal sistema proporzionale, quindi si muovono fuori dalle logiche che governano le alleanze e le coalizioni. Si devono leggere così le forti fibrillazioni all'interno degli schieramenti. Scintille si rilevano tra Matteo Salvini della Lega e Antonio Tajani di Forza Italia, mediate con fatica dalla premier Giorgia Meloni. Non c'è dichiarazione che vada nella direzione dell'unità. Il capo leghista rimarca le distanze e sostiene che in Europa il centrodestra rimane su posizioni differenti. Il leader azzurro gli ricorda che fu proprio Salvini a contribuire ad un primo via libera a Ursula von der Leyen. Ieri si era sparsa la voce che Meloni volesse affrontare Salvini in un faccia a faccia chiarificatore a Palazzo Chigi, ma il ministro dei Trasporti ha disertato il Consiglio dei ministri perché impegnato nella campagna elettorale delle elezioni regionali in Basilicata. Nell'opposizione, il Pd annuncia le candidature della segretaria Elly Schlein, del sindaco di Bari Antonio Decaro, di Lucia Annunziata. Matteo Renzi si accorda con Emma Bonino, Giuseppe Conte boccia Virginia Raggi. Per Schlein l'obiettivo è quello di trainare i voti della sinistra, soprattutto creare una sorta di effetto domino che imponga le candidature dirette di tutti i leader nello scontro europeo. Meloni e Tajani ci stanno riflettendo, Salvini e Conte hanno ribadito il no.  ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Europa Europa
Ci serve davvero l'Europa? Incontro con Emma Bonino

Europa Europa

Play Episode Listen Later Mar 24, 2024


Non staremo perdendo tempo ed energie dietro a un'idea? Quella di oggi è la terra dei diritti immaginata a Ventotene? Mentre l'Unione è sotto attacco da più parti, accusata di essere una matrigna distante dai problemi reali dei cittadini, Emma Bonino è ospite a Europa Europa per parlare del presente e ragionare sul futuro. "A che ci serve l'Europa?" (ed. Marsilio/Nodi) è il titolo del saggio scritto con Piervirgilio Dastoli. Nella seconda parte parliamo con Massimo Gaudina, coordinatore dell'agenda europea dell'Innovazione della Commissione europea.

Accordi e Disaccordi
Accordi e Disaccordi in Prima Serata - episodio del 25 novembre

Accordi e Disaccordi

Play Episode Listen Later Dec 1, 2023 82:13


Luca Sommi ospita Giuseppe Conte, Veronica Pivetti, Vittorio Feltri, Giovanni Floris, e Emma Bonino nella nuova puntata in prima serata di Accordi e Disaccordi. Guarda Accordi e Disaccordi su discovery+ senza pubblicità > https://www.discoveryplus.it/programmi/accordi-e-disaccordi?utm_source=podcast&utm_medium=clip&utm_campaign=accordiedisaccordiSee omnystudio.com/listener for privacy information.

Vitamine
11/10: Dati privati, diplomazia ipocrita e pneumatici ufficiali

Vitamine

Play Episode Listen Later Oct 11, 2023 6:44


Ci sono molti aggiornamenti da Gaza, la Pirelli rimane sponsor ufficiale della F1 e Emma Bonino è guarita. Il prezzo dell'energia tornerà a salire, la California ha un'altra legge carina e gli Europei del 2032 saranno fatti in Italia e Turchia. Buona giornata! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/vitamine-factanza/message

Witness History
Fighting for legal abortion in Italy

Witness History

Play Episode Listen Later Sep 19, 2023 9:01


In 1978, campaigners won their long fight to legalise abortion in Italy. Emma Bonino and other members of the Radical Party went on hunger strike and were even jailed, after helping women access illegal abortions across the country. But they faced fierce opposition in the Catholic country, as the church was heavily integrated into Italian politics. Emma Bonino was so passionate about the cause that it led her to become a politician. She speaks to Reena Stanton-Sharma about her role in the campaign. (Photo: Emma Bonino in 1976. Credit: Vittoriano Rastelli/CORBIS/Corbis via Getty Images)

The John-Henry Westen Show
Pope Francis EXPOSED - Part 2: Italian Abortionist Praised by Francis & Praise for Pro-LGBT Cardinal

The John-Henry Westen Show

Play Episode Listen Later Dec 29, 2022 17:28


Abortion is the human sacrifice of the New World Order, and Pope Francis has lavished praise on one of the pro-abortion movement's greatest heroes: prominent Italian politician and former Minister of Foreign Affairs, Emma Bonino. Bonino admitted to having killed her child through abortion during a time when abortion was illegal in Italy — earning her a 10-day jail sentence. Bonino stopped at nothing to procure an abortion, and will not stop in spreading the abortion agenda across Europe. Despite her bloodlust, Pope Francis has kept a friendly relationship with her, praising her routinely. Then, look at Pope Francis' disturbing support of a cardinal who was caught red-handed in the child abuse cover-ups. Children are not safe during the Francis regime — tune in now to find out.FIGHT FOR THE CULTURE OF LIFE ASAP! https://give.lifesitenews.com Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

BASTA BUGIE - Islam
Per alzare la coppa del mondo Messi ha dovuto indossare il Bisht

BASTA BUGIE - Islam

Play Episode Listen Later Dec 20, 2022 15:05


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7251PER ALZARE LA COPPA DEL MONDO MESSI HA DOVUTO INDOSSARE IL BISHT di Giuliano GuzzoTutte le grandi storie, quasi senza eccezioni, hanno dei retroscena o delle sbavature, delle piccole ombre che, se non offuscano la luce complessiva di una narrazione, un minimo comunque la ridimensionano. Sembra essere questo il caso del gesto compiuto dal calciatore di cui si parla di più, e giustamente, in questi giorni. Vale a dire il fuoriclasse argentino Lionel Messi, il quale - sollevando la Coppa del Mondo - ha indossato un bisht, un mantello tradizionale del golfo Persico e non solo.Come rilevato da più osservatori, quel mantello è pregno di significati, dal momento che rispecchia opulenza e prestigio. E il fatto che, a porlo sulle spalle di quello che è universalmente riconosciuto come l'erede - ora ancor di più - di Diego Armando Maradona, sia stato l'emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani - peraltro facendolo in mondovisione -, a detta di molti ha rappresentato la globale sottomissione dello sport più popolare del mondo al potere e all'economia qatariota.Esagerazioni? Probabilmente no. Lo stesso scandalo Qatargate, che sta investendo l'Unione europea in queste settimane, dimostra infatti che serve incassare un bel po' di banconote per convincersi e provare a convincere terzi che da quelle parti valori come i diritti umani, quelli dei lavoratori, delle minoranze e via di questo passo, contino qualcosa. Perché la realtà dice altro, se non l'opposto. In questo senso, sicuramente il gesto dell'emiro del Qatar risulta molto potente, anche se non va certo fatta colpa al solo Messi.Come infatti dimenticare le parole - per molti analisti pregne d ipocrisia - di Gianni Infantino, il presidente della FIFA, il quale durante la conferenza stampa inaugurale dei Mondiali di calcio in Qatar aveva affermato: «Oggi mi sento qatariota, mi sento arabo, mi sento africano, mi sento gay, mi sento disabile, mi sento un lavoratore migrante». E lo stesso Infantino, alla vigilia della finale del Mondiale, ha rincarato la dose di ipocrisia, rispondendo - ad una domanda proprio sui diritti umani - che «ora pensiamo ai tifosi di calcio».Ma torniamo alla politicizzazione, indubbia, dello sfoggio del bisht per un'altra considerazione, che è la seguente.Si fa bene, anzi benissimo a riconoscere nel mantello rifilato a Messi un gesto clamoroso e vergognoso, ai limiti come si diceva poc'anzi della sottomissione culturale. Però bisogna essere franchi: non è certo il solo caso. Come la mettiamo, infatti, con analoghe politicizzazioni che da anni si abbattono in Occidente su eventi che nulla hanno a che vedere con la politica? Si pensi al collettivo inginocchiarsi prima di una manifestazione, oppure il rosso sfoggiato ovunque in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ricorrenza molto importante ma nel corso della quale è impossibile - salvo che uno non intenda affrontare una bella polemica - ricordare che il primo ad uccidere le donne è l'aborto volontario. E ancora: come la mettiamo con i nastrini arcobaleno esibiti da star, influencer e sportivi di ogni livello, in teoria un simbolo contro le discriminazioni subite dalle minoranze sessuali ma, di fatto, un obolo alle più estreme rivendicazioni Lgbt, incluso l'utero in affitto?Come si può vedere, il discorso è molto ampio e non finisce né inizia in Qatar. Figuriamoci. Anzi, si può tranquillamente dire che la sudditanza di Lionel Messi all'emiro - sempre che sudditanza piena e consapevole sia poi stata -, è solo l'ultima di una lunga serie che si consumano ogni giorno in Occidente. Solo che queste ultime, anziché come tali, sono salutate anzi celebrate come "scelte di campo" coraggiose. Cosa ci sia mai di coraggioso in chi si accoda alla linea ideologica, se pensiamo ai cosiddetti diritti Lgbt, sposata non solo dalle più potenti cancellerie del pianeta, ma anche da colossi economici come Amazon, Apple o Disney, ecco, si fa fatica a capire.Come si fa fatica a comprendere chi - giustamente - si indigna per il gesto politico e di sottomissione di indossare un bisht, ma non si indigna allo stesso modo o affatto per i gesti politici e di sottomissione pro-Lgbt. Immaginate per un attimo un Lionel Messi - ovviamente non in Qatar, sarebbe stato impossibile - avvolto da una bandiera Lgbt per alzare la Coppa. Sarebbe stato un gesto salutato come forse il più coraggioso della storia. Non sarebbe stata sottomissione a politica e ideologia anche quella?Nota di BastaBugie: Lorenza Formicola nell'articolo seguente dal titolo "Affari e moschee, la rete del Qatar in Italia" spiega perché da 15 anni il Qatar fa grandi investimenti nel nostro Paese: moda, hotel di lusso, grattacieli. Il Qatar investe molto per diffondere l'islam, di qui i progetti sul territorio italiano di diverse moschee e scuole coraniche.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 19 dicembre 2022:L'hanno chiamato Qatargate e ha tutta l'aria di essere uno scandalo appena all'inizio. I servizi di sicurezza di ben cinque Stati europei indagano sul tentativo di corruzione di parlamentari dell'Unione Europea: un presunto sistema tangentizio, con lo scopo principale di incidere sui dossier in corso di istruzione all'Eurocamera. Un'indagine che ogni giorno s'ingrossa di più. Ad essere coinvolti fin qui nell'inchiesta sono soprattutto i politici dell'ala socialdemocratica del Parlamento e tra questi anche diversi italiani. Ci sono, per esempio, l'ex eurodeputato del Pd, oggi Articolo Uno, Antonio Panzeri, sospeso dopo lo scandalo, ma anche Niccolò Figa-Talamanca della Ong No Peace Without Justice, fondata nel 1993 da Emma Bonino.Ma quello tra Italia e Qatar non è un sodalizio recente. Tessere una rete di conoscenze capaci di influenzare è una strategia di Doha a livello globale che vede, da anni, nell'Europa un tassello fondamentale e nell'Italia un Paese di particolare interesse. Gli investimenti strategici nel corso degli anni si sono sprecati. Doha, attraverso la Qatar Investment Authority (Qia), il fondo sovrano del Paese creato nel 2005 per investire in tutto il mondo, ha investito estensivamente in Italia negli ultimi quindici anni. Un tesoro il cui valore sarebbe intorno ai cinque miliardi di euro. Il Qatar, grande poco più dell'Abruzzo, al 2022 conta una popolazione di tre milioni di persone per un Pil di 223 miliardi di euro e un Pil pro-capite che è più del doppio di quello italiano.È il 1995 l'anno della svolta per il Paese, quando, con un colpo di Stato, Hamad bin Khalifa Al Thani spodesta il padre e diventa emiro. L'obiettivo è subito trasformare il piccolo Stato in potenza globale: gli ingenti proventi dell'industria di gas e petrolio gli tengono le spalle coperte e già nel 1996 finanzia con 150 milioni di dollari la costituzione dell'emittente televisiva Al Jazeera che negli anni è diventata, secondo la Bbc, il più importante canale di informazione in lingua araba del mondo. E nel frattempo Al Thani inizia una lunga e florida amicizia con la Fratellanza Musulmana per puntare, attraverso il tessuto religioso, culturale ed economico all'espansione verso l'Occidente, Italia inclusa.Il Qatar è da tempo un importante partner, per il nostro Paese, sull'energia: riceviamo, per un contratto a lungo termine sottoscritto da Edison, 6,5 miliardi di metri cubi di gas l'anno, cioè più del 10 per cento del totale del gas che l'Italia acquista dall'estero. Ma l'amicizia Italia-Qatar non si limita all'energia. Moda, hotel di lusso, Costa Smeralda, Milano: la lista degli affari del Qatar in Italia ogni anno s'arricchisce. Nel 2021, le esportazioni qatariote verso l'Italia sono state pari a 2,1 miliardi di euro, cifre che procedono così, senza particolari variazioni, dal 2019; inoltre, siamo il secondo Paese europeo fornitore del Qatar (dopo la Germania) e il decimo al mondo.A Milano, il Qia possiede l'Hotel Gallia, un 5 stelle acquistato nel 2006. E in pochi anni è diventato proprietario del Gritti Palace, a Venezia, del St. Regis e dell'Excelsior a Roma, del Baglioni e del Four Seasons Hotel a Firenze. Riguardo alla moda, nel 2012, il Qatar compra la maison Valentino per 700 milioni di euro. Nello stesso anno viene acquistata per 650 milioni di euro la Smeralda Holding che possiede alberghi di lusso: 2300 ettari di terreni immacolati nella costa gallurese che diventano quattro alberghi. A maggio del 2014, Pigliaru presidente e Renzi premier firmano un accordo con Rispo, responsabile per l'Italia della Qatar Foundation Endowment: nasce l'ospedale Mater Olbia. Nel 2015, tocca di nuovo a Milano. I grattacieli di Porta Nuova, simbolo della skyline del capoluogo lombardo, diventano di Doha per 2 miliardi. Nel 2016, viene comprato l'albergo San Domenico di Taormina e, a fine settembre 2017, Qatar Airways conclude l'iter di acquisizione del 49% di Meridiana.La politica estera si realizza anche con le forniture militari e l'Emirato, negli anni, è diventato ottimo cliente del complesso militar-industriale italiano. Nel 2016, il Qatar firma con Fincantieri l'acquisto di quattro corvette, due pattugliatori d'altura e una nave anfibia multiruolo con un contratto di quattro miliardi di euro.

Divas puslodes
Kosovā atkal nemierīgi. Kārtējā politiskā krīze Peru. Korupcijas traips Eiroparlamentā

Divas puslodes

Play Episode Listen Later Dec 14, 2022 54:17


Eiropā trauksmi rada pieaugošā spriedze Kosovā - starp tur dzīvojošajiem serbiem un Kosovas valdības policijas spēkiem pēdējā laikā notikušas sadursmes. Kosova ir lūgusi starptautiskās sabiedrības iejaukšanos Briseli ir satracinājis korupcijas skandāls. Starp vairākiem aizturētajiem arī Eiropas Parlamenta viceprezidente. Šis ir viens no lielākajiem korupcijas skandāliem EP vēsturē. Trešajā lielākajā Dienvidamerikas valstī Peru atlaists un apcietināts prezidents, bet viņa atbalstītāji izgājuši ielās. Sadursmēs ar policiju vairāki protestētāji gājuši bojā. Aktualitātes pasaulē vērtē Latvijas Radio Ziņu dienesta ārzemju ziņu žurnālists, Latvijas Ārpolitikas institūta asociētais pētnieks Uģis Lībietis, Latvijas kontingenta Kosovā komandieris pulkvežleitnants Ģirts Savins un Latvijas TV "Sporta studijas" producents Dīvs Reiznieks. Kosovā atkal nemierīgi Kādreizējā Dienvidslāvijas federācijas Serbijas republikas autonomā province Kosova, kurā vairāk nekā 90% iedzīvotāju ir etniskie albāņi,  kļuva de facto neatkarīga pagājušā gadsimta beigās, kad NATO bombardēšanas akcija piespieda Serbiju izvest no Kosovas tās spēkus. Kopš 1999. gada Kosovā ir dislocēta NATO miera uzturēšanas misija, šobrīd nepilnu 4000 militārpersonu sastāvā, kopš 2008. gada arī nepilni 2000 Eiropas Savienības likumsargāšanas misijas darbinieku. 2008. gadā Kosova pasludināja neatkarību no Serbijas, un to līdz šim atzinušas 99 valstis, t.sk. Savienotās Valstis, Lielbritānija un vairums Eiropas Savienības dalībvalstu, arī Latvija. Tikmēr Serbija ir deklarējusi, ka nekad neatzīs savas kādreizējās autonomijas neatkarību, un Belgradu šai ziņā atbalsta Krievija un Ķīna. 6% no Kosovas iedzīvotājiem ir serbi, kuri pamatā dzīvo Serbijas pierobežā, un starp šo minoritāti un Kosvas centrālo varu joprojām ir saspringtas attiecības. Šogad par spriedzes cēloni kļuva valdības prasība serbu autovadītājiem nomainīt līdz šim lietotās Serbijā izdotās automašīnu numurzīmes uz Kosovā izdotajām. Protestējot, serbu autovadītāji bloķēja ceļus valsts ziemeļos. Novembra nogalē ar Eiropas Savienības piedalīšanos tika panākta vienošanās, Kosovai atceļot prasību par numurzīmju nomaiņu, savukārt Serbijai pārtraucot izsniegt numurzīmes ar Kosovas pilsētu un rajonu apzīmējumiem. Tomēr šīs krīzes laikā, protestējot pret Kosovas centrālās varas rīcību, amatus pameta apmēram 600 serbu apdzīvoto rajonu pašvaldību deputāti, policisti u.c. darbinieki. 10. decembrī spriedze vēl pieauga, kad Kosovas varasiestādes apcietināja kādu bijušo serbu tautības policistu, apsūdzot viņu teroristiskā darbībā. Dažviet serbu apdzīvotajos rajonos bija dzirdami sprādzieni, bruņoti ļaudis iesaistījās apšaudēs ar kosoviešu policistiem; tiek ziņots, ka viens policists viegli ievainots. Tas lika Kosovas valdībai atlikt 18. decembrī paredzētās ārkārtas vēlēšanas amatus pametušo pašvaldību deputātu aizstāšanai. Pagājušās nedēļas nogalē vispirms Serbijas premjerministre Ana Brnabiča, pēc tam arī prezidents Aleksandars Vučičs paziņoja, ka Serbija pieprasīs NATO misijai atļaut ievest serbu spēkus Kosovas ziemeļos, jo kosoviešu policija apdraudot turienes serbu drošību. Kosovas prezidente Vjosa Osmani uz to reaģēja ar paziņojumu, ka jebkādu serbu spēku ievešana Kosovas teritorijā tiks uzskatīta par agresiju. Pirmdien, 12. decembrī, Kosovas premjers Albins Kurti aicināja NATO spēkus atbrīvot serbu autovadītāju joprojām bloķētos ceļus, savukārt Serbijas prezidents Vučičs pēc nacionālās drošības padomes sēdes paziņoja, ka tiecoties pēc spriedzes mazināšanas. Kārtējā politiskā krīze Peru Biežas valdības maiņas un politiskas krīzes ir nu jau ierasta lieta Peru, kur konstitucionālās sistēmas īpatnības veicina rīvēšanos starp likumdevēju un izpildvaru. Prezidents Pedro Kastiljo, kurš tika ievēlēts pagājušā gada aprīlī, jau no paša sava termiņa sākuma saskārās ar sīkstu labējo spēku pretdarbību, kas izpaudās ne vien kā Kongresa mēģinājumi viņu atstādināt, bet arī kā atsevišķu biznesa un militāro aprindu diezgan neslēpti vērptas sazvērestības, pat aicinājumi uz militāru puču. Vadošā persona Kastiljo pretinieku nometnē bija viņa sāncense vēlēšanās, kādreizējā Peru diktatora Alberto Fuhimori meita Keiko Fuhimori. Jau pagājušā gada novembrī notika mēģinājums uzsākt prezidenta impīčmenta procedūru, kas tomēr izgāzās. Otrais mēģinājums tika līdz balsojumam šī gada martā, taču nesavāca vajadzīgo balsu skaitu. Diemžēl Peru nopietni skāra globālā ekonomikas lejupslīde, un līdzi tai strauji kritās prezidenta Kastiljo popularitāte. Šī mēneša sākumā Kongress uzsāka jau trešo impīčmenta procedūru, bet 7. decembrī, kad bija paredzēts balsojums, prezidents pasludināja, ka atlaiž parlamentu, ievieš ārkārtas stāvokli un izveido pagaidu valdību. Kastiljo paziņoja, ka plāno vēlēšanas, kurās jāievēl Kongress ar konstitūcijas reformēšanas pilnvarām. Jau tūdaļ pēc šī paziņojuma demisionēja vairāki ministri, t.sk. premjerministre Betsija Čavesa, ārlietu ministrs Sezārs Landa u.c. Konstitucionālā tiesa izplatīja paziņojumu, ka prezidents ir mēģinājis uzurpēt varu; bruņotie spēki paziņoja, ka nepakļausies viņa pavēlēm. Kongress ar nospiedošu balsu vairākumu atstādināja Padro Kastiljo no amata, apstiprinot līdzšinējās viceprezidentes Dinas Boluartes pilnvaras. Eksprezidents Kastiljo tika arestēts, un viņam draud apsūdzība dumpja rīkošanā. Tomēr varu zaudējušajam līderim netrūkst atbalstītāju, kuri devās ielās, bloķēja satiksmi, aizdedzināja automašīnas un iesaistījās sadursmēs ar policiju, kurās dzīvību zaudējuši nu jau vismaz septiņi cilvēki. Valsts otrajā lielākajā pilsētā Arekipā nemiernieki ieņēma lidostu un uz vairākām stundām apturēja tās darbību. Prezidente Boluarte, kura sākotnēji bija noskaņota palikt amatā līdz termiņa beigām, tagad paziņojusi, ka sarīkos prezidenta vēlēšanas divus gadus agrāk, proti – 2024. gada aprīlī. Vairuma Latīņamerikas valstu, tāpat Spānijas un ASV valdības paudušas atbalstu jaunievēlētajai prezidentei. Atbalstu amatu zaudējušajam Peru prezidentam pauduši tādi kreisās ievirzes līderi kā Bolīvijas prezidents Luiss Arse un Venecuēlas prezidents Nikolass Maduro; prezidentes Boluartes valdību vilcinās atzīt arī Meksikas prezidents Andreass Lopess Obradors. Korupcijas traips uz Eiroparlamenta krūtežas 13. decembrī Eiroparlamenta deputāti ar 625 balsīm par un tikai vienu pret atcēla no amata vienu no parlamenta viceprezidentēm, deputāti no Grieķijas Evu Kaili. Tāpat viņu no savām rindām izslēgusi Visgrieķijas Sociālistu kustība jeb PASOK. Skandālu, kura sakarā politiķe zaudējusi augsto amatu, daži mediji jau dēvē par smagāko Eiroparlamenta vēsturē. Kopš piektdienas, 9. decembra, Beļģijas policija veikusi kratīšanas deviņpadsmit privātos mājokļos Briselē un vienā Eiroparlamenta birojā, konfiscējot lielas summas skaidrā naudā un arestējot vairākus aizdomās turētos: deputāti Evu Kaili, viņas attiecību partneri, Eiroparlamenta padomnieku Frančesko Džordži, bijušo Eiroparlamenta deputātu no Itālijas Pjeru Antonio Panceri un nevalstiskā sektora darbinieku Nikolu Figu-Talamanku. Figa-Talamanka vada organizāciju „Nav miera bez taisnības”, kuras dibinātāja ir itāliešu politikas veterāne, kādreizējā Itālijas ārlietu ministre Emma Bonino. Savukārt Antonio Panceri, kuru min kā galveno noziedzīgās shēmas īstenotāju, ir prezidents citā organizācijā ar nosaukumu „Apkarot nesodāmību”, starp kuras padomes goda locekļiem ir vairāki prominenti politiķi, t.sk. jau piesauktā Emma Bonino, bijušais Eiropas komisārs migrācijas jautājumos Dimitris Avramopuls, bijusī Eiropas Augstā pārstāve ārlietās Federika Mogerini u.c. Kā norāda Beļģijas prokuratūra, apcietinātos tur aizdomās par noziedzīgas grupas izveidi, naudas atmazgāšanu un korupciju, bet lietas pamatā ir kukuļošana, kuru veikusi kāda no Persijas līča valstīm. Beļģu prese atklāj, ka runa ir par Kataru. Bagātais emirāts, kuram pieder trešie lielākie dabasgāzes krājumi pasaulē, šobrīd ir pasaules futbola čempionāta norises vieta. Taču ar čempionātu saistītā publicitāte atklāj arī rīkotājvalsts ēnas puses: Katara drīzāk formāli skaitās puskonstitucionāla monarhija, taču faktiski tur valda absolūtisms ar konservatīvajiem islāma režīmiem raksturīgo sieviešu tiesību deficītu un homoseksuālisma kriminalizāciju. Futbola čempionāta sakarā ir runa par nežēlīgu grandiozajās būvēs nodarbināto viesstrādnieku ekspluatāciju. 24. novembrī Eiroparlaments pieņēma rezolūciju, kurā norādīja uz tūkstošiem bojāgājušo un savainoto, kuru ģimenēm būtu jāsaņem kompensācija. Deputāte Kaili uzstājās debatēs, apgalvojot, ka Katara esot izcilākais progresa piemērs darba tiesību jomā savā reģionā. Pēc visa spriežot, Dohas režīms par ogļūdeņražu dolāriem pircis sev lobistus Eiroparlamenta augstākajā līmenī. Eiropas Komisijas prezidente Urzula fon der Leiena izteikusies, ka šis skandāls nopietni apdraud sabiedrības uzticību Eiropas Savienība institūcijām, savukārt Eiroparlamenta prezidente Roberta Metsola nodēvējusi to par uzbrukumu Eiropas demokrātijai. Sagatavoja Eduards Liniņš. Eiropas Parlamenta granta projekta „Jaunā Eiropas nākotne” programma.* * Šī publikācija atspoguļo tikai materiāla veidošanā iesaistīto pušu viedokli. Eiropas Parlaments nav atbildīgs par tajā ietvertās informācijas jebkādu izmantošanu. 

Talking Europe
'We need to overcome national vetoes for solutions on migration,' former Italian FM says

Talking Europe

Play Episode Listen Later Nov 18, 2022 12:43


Talking Europe speaks to a veteran of the European and Italian political scenes, former EU Commissioner and former Italian foreign minister Emma Bonino. She shares her thoughts on the bitter dispute between Rome and Paris over the fate of the migrants on the Ocean Viking rescue ship, and says an EU migration policy won't happen without EU treaty change. "If we don't overcome national vetoes, be it on Covid, be it on energy, be it on migrants, we won't have European solutions. We will just keep dreaming of European solutions," she tells Armen Georgian. Bonino also touches on women's rights and what she has called the "reactionary social agenda" of the new coalition governing Italy.

Prisma
Prisma di lunedì 24/10/2022

Prisma

Play Episode Listen Later Oct 24, 2022 69:04


COSA CI ASPETTA COL GOVERNO MELONI l'opinione del sociologo Marco Revelli. - Emma Bonino ci racconta i tempi in cui la ministra Eugenia Roccella era radicale. - I DOSSIER ECONOMICI CHE ATTENDONO IL GOVERNO spiegati da Andrea Di Stefano - I RAPPORTI ITALIA FRANCIA AL TEMPO DEL GOVERNO MELONI all'indomani dell'incontro Meloni Macron ce ne parla Eric Jozsef corrispondente di Libération da Roma . - SI CHIUDE IL CONGRESSO DEL PARTITO COMUNISTA CINESE da Pechino Gabriele Battaglia. - SI APRE LA SETTIMANA DEL VOTO IN BRASILE in studio Sara Milanese. Prisma è condotto da Lorenza Ghidini. In redazione Massimo Alberti

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Non hanno un amico
Ep.26 - Marta, la voce dell'innocenza

Non hanno un amico

Play Episode Listen Later Sep 27, 2022 5:39


Fascina eletta a Marsala dove nessuno l'ha mai vista ma lei ha confermato che andava in vacanza in Sicilia. Fonti: video pubblicato sul profilo TikTok di Silvio Berlusconi il 18 settembre 2022; puntata di Tagadà, programma condotto da Tiziana Panella e trasmesso da La7 del 29 aprile 2021, disponibile sul sito La7.it; video "Di Maio fa pace con l'euro ma scivola sul congiuntivo" pubblicato sul canale Youtube di Vista Agenzia Televisiva Nazionale l'11 gennaio 2018; video pubblicati sul canale Youtube di Vittorio Sgarbi il 2 e il 20 settembre 2022; video di Vittorio Sgarbi, pubblicato sul canale Youtube de Il Riformista l'1 settembre 2022; video pubblicato sul profilo Facebook di Pier Ferdinando Casini il 22 settembre 2022; video pubblicato sul profilo Facebook di Emma Bonino il 10 agosto 2022; video pubblicato sul sito del Corriere della Sera il 26 settembre 2022; video pubblicato sul profilo Facebook di Gianluigi Paragone il 26 settembre 2022; video della diretta del 26 settembre 2022 del canale "100 giorni da leoni"; intervista a Stefano Puzzer, pubblicata sul canale Youtube Occhio alla notizia il 21 settembre 2022; video dell'intervento di Marta Fascina alla Camera del 6 dicembre 2018 pubblicato sul canale Youtube di Lanfranco Palazzolo il 27 luglio 2022.

Las mañanas de RNE con Íñigo Alfonso
Las Mañanas de RNE con Íñigo Alfonso - Emma Bonino, excomisaria europea y líder de +Europa: "Italia está lanzando un mensaje de hostilidad hacia la UE con este resultado"

Las mañanas de RNE con Íñigo Alfonso

Play Episode Listen Later Sep 26, 2022 4:46


Tras la victoria de Giorgia Meloni llega la ultraderecha al poder de Italia. En Las Mañanas de RNE hablamos con Emma Bonino, excomisaria europea y líder de "+Europa", que asegura que con este resultado electoral, Italia está lanzando “un mensaje de muy claro de hostilidad hacia la Unión Europea y Europa en general”. Además, considera que el país transalpino “se enamora del primero que pasa” y que a ella, personalmente, le preocupa mucho la situación que va a afrontar ahora Italia. Escuchar audio

Las mañanas de RNE con Íñigo Alfonso
Las mañanas de RNE con Íñigo Alfonso - Cuarta hora - 26/09/22

Las mañanas de RNE con Íñigo Alfonso

Play Episode Listen Later Sep 26, 2022 59:15


Actualizamos la última hora informativa en España a las 9. Recuperamos nuestra mesa de análisis en el programa especial por las elecciones italianas de Las mañanas de RNE con Íñigo Alfonso. Con la política italiana Emma Bonino desgranamos los motivos del triunfo de Georgia Meloni y su Hermanos de Italia como primera fuerza del país. Hoy, lunes 26 de septiembre, hablamos también con Raffaele Simone, profesor de la Universidad Roma Tre para examinar los próximos pasos de Meloni: ¿se desmarcará del neofascismo? Además, a lo largo de la hora contamos con la mesa de análisis especial de Franceso Olivo, periodista de la Stampa, Andrea Maccagno, periodista de The Watcher Post y Laura Cervi, politóloga, profesora asociada de la Facultad de Ciencias de la Comunicación de la UAB. Escuchar audio

Gagarin
Interviste: Emma Bonino (22-09-22)

Gagarin

Play Episode Listen Later Sep 22, 2022 23:30


Emma Bonino, leader di +Europa, ospite telefonico di Tatiana Fabbrizio, Boris Sollazzo e Marco Muscarà sui 106.6 di Radio Rock.

europa interviste radio rock emma bonino boris sollazzo tatiana fabbrizio
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Aborto, +Europa: «FdI getta la maschera prima di raggiungere il traguardo»

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Play Episode Listen Later Sep 20, 2022 0:58


«Fratelli d'Italia getta la maschera prima di raggiungere il traguardo. Altro che garanzia del rispetto della 194, l'assalto ai diritti è già programmato per il giorno dopo le elezioni». Lo affermano in una nota Riccardo Magi, candidato al collegio uninominale Torino 1 per la coalizione di centrosinistra, e Silvja Manzi, candidata nei collegi plurinominali di Piemonte 1 per la lista +Europa con Emma Bonino, a proposito del convegno 'La salute delle donne: conseguenze fisiche psicologiche e sociali dell'aborto'. «Nessuna considerazione per la libertà di scelta, in questo caso delle donne. Noi alle provocazioni di Marrone rispondiamo con i fatti, da decenni e occorre andare avanti sulla strada dei diritti, non tornare indietro, senza cedere agli imperativi morali di chi vuol farci vivere come crede, garantendo invece libertà di scelta per chiunque, anche per chi non la pensa come noi», concludono.

La Miniera
CONFRONTO con EMMA BONINO su ELEZIONI e PROGRAMMA +EUROPA

La Miniera

Play Episode Listen Later Aug 26, 2022 35:35


CONFRONTO con EMMA BONINO su ELEZIONI e PROGRAMMA +EUROPA---Seguimi live tutti i giorni su Twitch alle 12.00 e alle 18.30 - https://twitch.tv/ivan_grieco---NordVPN: https://nordvpn.com/ivangrieco---Iscriviti al canale e attiva la campanella - https://bit.ly/3nIb6ZO---Patreon (contenuti esclusivi) : https://www.patreon.com/ivan_grieco---Link per codice sconto Cuffie ASTRO 5% : http://astro.family/rampageEMEA ---Instagram ►https://instagram.com/ivangriecoTwitter ► https://twitter.com/Ivan_Grieco

Elezione straordinaria
Ep. 1 - Le regole del gioco

Elezione straordinaria

Play Episode Listen Later Aug 22, 2022 13:52


Quella del 25 settembre è la prima elezione politica che si svolge in autunno dal 1919, ed è la prima in cui sarà eletto un numero di parlamentari quasi dimezzato rispetto al passato. E a decidere i nomi degli eletti sarà il Rosatellum, un sistema elettorale complesso, che mescola coalizioni e liste, proporzionale e uninominale.Ma quindi quanto conta davvero il nostro voto, con queste regole del gioco?Lo spiega, in questa puntata, il costituzionalista Alfonso Celotto.I contributi audio di questa puntata sono tratti dal film "Don Camillo", diretto da Julien Divivier, 1952, produzione Cineriz; dal Tg1 delle ore 7.30 del 22 settembre 2020; da Agenzia Vista del 10 ottobre 2017; dai canali YouTube di Deputati PD e Articolo Uno; da Terrazza PD dell'11 ottobre 2017, dal tg2 del 4 ottobre 2017 e dalle pagine Facebook di Silvio Berlusconi, Emma Bonino, Carlo Calenda, Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Nicola Fratoianni, Enrico Letta, Giorgia Meloni, Matteo Renzi, Matteo Salvini, Giovanni Toti.

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Calenda a Bonino: «Forse è il caso di chiudere +Europa»

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Play Episode Listen Later Aug 17, 2022 0:42


«Ad Emma Bonino dico che se si è candidata nel Partito democratico forse è il caso di chiudere +Europa». Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, ospite di Sky Tg 24. «Se il leader di un partito si candida nelle liste di un altro partito, immagino che questo partito non si presenterà alle elezioni, altrimenti è davvero una presa in giro dell'elettorato», ha aggiunto Calenda. «Il fatto che Emma Bonino possa essere candidata nelle liste del PD è una assoluta fake news. Sara' candidata, come ovvio, nelle liste di +Europa», ha replicato +Europa.

24 Mattino estate
La politica dopo Ferragosto tra promesse e fendenti

24 Mattino estate

Play Episode Listen Later Aug 16, 2022


Il programma e le alleanze di Coraggio Italia e + Europa con i leader Luigi Brugnaro ed Emma Bonino. Com'è cambiata la comunicazione e la propaganda elettorale, quali sono i nuovi strumenti e i nuovi linguaggi in questa corsa al voto. Ne parliamo con Cristian Vaccari, professore di Comunicazione Politica alla Loughborough University, Regno Unito.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Nella sfida tra Pd e Fratelli d'Italia non ci sarà pareggio | 27/07/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 27, 2022 2:06


A cura di Daniele Biacchessi Nella sfida tra Pd e Fratelli d'Italia non ci sarà pareggio, assicura Enrico Letta alla direzione nazionale. Ma quelli che sembrano dai sondaggi i partiti più forti non godono di buoni rapporti con le sigle a loro vicine e le alleanze, al momento, risultano per lo più sfilacciate. Giorgia Meloni chiede alla sua coalizione di stabilire subito le regole per definire il futuro premier. La Lega pensa che chi prende più voti alle elezioni debba indicare il Presidente del Consiglio. Stessa cosa dice il centrista Maurizio Lupi. E Berlusconi assiste alla lite tra leader attendendo una convocazione, anche se Forza Italia si assottiglia giorno dopo giorno a causa dell'abbandono di numerosi deputati e senatori. Nel centro sinistra le acque sono agitate. Matteo Renzi si sfila da un possibile avvicinamento con il Pd e annuncia la sua corsa solitaria. Il patto repubblicano non va oltre l'accordo tra Carlo Calenda ed Emma Bonino. Il M5s guarda a sinistra del Pd, tra quei gruppi e sigle che non hanno appoggiato Mario Draghi. In questa frammentazione totale, tipica però delle prime battute della campagna elettorale, la possibilità che dal nuovo Parlamento esca una situazione di caos e ingovernabilità è altissima. La concentrazione su due o tre poli è ancora lontana, ma non ci sarà un pareggio. Intanto Mario Draghi avverte: sarà un autunno complesso, tutti devono essere coinvolti in questa fase di emergenza, "per fronteggiare la flessione dell'economia". Vuol dire disponibilità ad andare oltre la guida di un Governo degli affari correnti? Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Nella sfida tra Pd e Fratelli d'Italia non ci sarà pareggio | 27/07/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 27, 2022 2:06


A cura di Daniele Biacchessi Nella sfida tra Pd e Fratelli d'Italia non ci sarà pareggio, assicura Enrico Letta alla direzione nazionale. Ma quelli che sembrano dai sondaggi i partiti più forti non godono di buoni rapporti con le sigle a loro vicine e le alleanze, al momento, risultano per lo più sfilacciate. Giorgia Meloni chiede alla sua coalizione di stabilire subito le regole per definire il futuro premier. La Lega pensa che chi prende più voti alle elezioni debba indicare il Presidente del Consiglio. Stessa cosa dice il centrista Maurizio Lupi. E Berlusconi assiste alla lite tra leader attendendo una convocazione, anche se Forza Italia si assottiglia giorno dopo giorno a causa dell'abbandono di numerosi deputati e senatori. Nel centro sinistra le acque sono agitate. Matteo Renzi si sfila da un possibile avvicinamento con il Pd e annuncia la sua corsa solitaria. Il patto repubblicano non va oltre l'accordo tra Carlo Calenda ed Emma Bonino. Il M5s guarda a sinistra del Pd, tra quei gruppi e sigle che non hanno appoggiato Mario Draghi. In questa frammentazione totale, tipica però delle prime battute della campagna elettorale, la possibilità che dal nuovo Parlamento esca una situazione di caos e ingovernabilità è altissima. La concentrazione su due o tre poli è ancora lontana, ma non ci sarà un pareggio. Intanto Mario Draghi avverte: sarà un autunno complesso, tutti devono essere coinvolti in questa fase di emergenza, "per fronteggiare la flessione dell'economia". Vuol dire disponibilità ad andare oltre la guida di un Governo degli affari correnti? Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Nella sfida tra Pd e Fratelli d'Italia non ci sarà pareggio | 27/07/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 27, 2022 2:06


A cura di Daniele Biacchessi Nella sfida tra Pd e Fratelli d'Italia non ci sarà pareggio, assicura Enrico Letta alla direzione nazionale. Ma quelli che sembrano dai sondaggi i partiti più forti non godono di buoni rapporti con le sigle a loro vicine e le alleanze, al momento, risultano per lo più sfilacciate. Giorgia Meloni chiede alla sua coalizione di stabilire subito le regole per definire il futuro premier. La Lega pensa che chi prende più voti alle elezioni debba indicare il Presidente del Consiglio. Stessa cosa dice il centrista Maurizio Lupi. E Berlusconi assiste alla lite tra leader attendendo una convocazione, anche se Forza Italia si assottiglia giorno dopo giorno a causa dell'abbandono di numerosi deputati e senatori. Nel centro sinistra le acque sono agitate. Matteo Renzi si sfila da un possibile avvicinamento con il Pd e annuncia la sua corsa solitaria. Il patto repubblicano non va oltre l'accordo tra Carlo Calenda ed Emma Bonino. Il M5s guarda a sinistra del Pd, tra quei gruppi e sigle che non hanno appoggiato Mario Draghi. In questa frammentazione totale, tipica però delle prime battute della campagna elettorale, la possibilità che dal nuovo Parlamento esca una situazione di caos e ingovernabilità è altissima. La concentrazione su due o tre poli è ancora lontana, ma non ci sarà un pareggio. Intanto Mario Draghi avverte: sarà un autunno complesso, tutti devono essere coinvolti in questa fase di emergenza, "per fronteggiare la flessione dell'economia". Vuol dire disponibilità ad andare oltre la guida di un Governo degli affari correnti? Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Dal campo largo al patto repubblicano, il Pd è ad un bivio | 26/07/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 26, 2022 2:04


A cura di Daniele Biacchessi Nasce il terzo polo laico e centrista che potrebbe, almeno se si crede ai sondaggi, fare la differenza alle elezioni del 25 settembre. È composto da Azione di Carlo Calenda e da +Europa di Emma Bonino e stimato intorno al 5%. I contenuti del patto repubblicano sono rigassificatori, termovalorizzatori, se necessario militarizzando le aree in cui devono esserci, revisione del reddito di cittadinanza, salario minimo. Calenda e Bonino propongono un patto repubblicano aperto ai cittadini e alle personalità politiche, chiuso a chi ha fatto cadere Draghi. Quindi rivolto ai fuoriusciti da Forza Italia come Mariastella Gelmini che si dice d'accordo sul manifesto di Azione e + Europa. Il Pd è ad un bivio. Il campo largo con il M5s è ormai escluso da molti, ma non da tutti. Nicola Zingaretti è disposto a candidarsi, a dimettersi dall'incarico di Presidente della Regione, lasciando però intatta la maggioranza tra Pd e M5s che governa il Lazio. Una delle alternative riguarda proprio i rapporti tra il Pd e il patto repubblicano e il nome che allontana un possibile accordo è quello di Enrico Letta. Calenda rivela così il vero obiettivo di patto repubblicano: convincere Mario Draghi a rimanere a palazzo Chigi, portando voti su un'agenda coerente con quella portata avanti dal suo governo. L'impresa è ardua, e resta tutta in salita. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Dal campo largo al patto repubblicano, il Pd è ad un bivio | 26/07/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 26, 2022 2:04


A cura di Daniele Biacchessi Nasce il terzo polo laico e centrista che potrebbe, almeno se si crede ai sondaggi, fare la differenza alle elezioni del 25 settembre. È composto da Azione di Carlo Calenda e da +Europa di Emma Bonino e stimato intorno al 5%. I contenuti del patto repubblicano sono rigassificatori, termovalorizzatori, se necessario militarizzando le aree in cui devono esserci, revisione del reddito di cittadinanza, salario minimo. Calenda e Bonino propongono un patto repubblicano aperto ai cittadini e alle personalità politiche, chiuso a chi ha fatto cadere Draghi. Quindi rivolto ai fuoriusciti da Forza Italia come Mariastella Gelmini che si dice d'accordo sul manifesto di Azione e + Europa. Il Pd è ad un bivio. Il campo largo con il M5s è ormai escluso da molti, ma non da tutti. Nicola Zingaretti è disposto a candidarsi, a dimettersi dall'incarico di Presidente della Regione, lasciando però intatta la maggioranza tra Pd e M5s che governa il Lazio. Una delle alternative riguarda proprio i rapporti tra il Pd e il patto repubblicano e il nome che allontana un possibile accordo è quello di Enrico Letta. Calenda rivela così il vero obiettivo di patto repubblicano: convincere Mario Draghi a rimanere a palazzo Chigi, portando voti su un'agenda coerente con quella portata avanti dal suo governo. L'impresa è ardua, e resta tutta in salita. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Dal campo largo al patto repubblicano, il Pd è ad un bivio | 26/07/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jul 26, 2022 2:04


A cura di Daniele Biacchessi Nasce il terzo polo laico e centrista che potrebbe, almeno se si crede ai sondaggi, fare la differenza alle elezioni del 25 settembre. È composto da Azione di Carlo Calenda e da +Europa di Emma Bonino e stimato intorno al 5%. I contenuti del patto repubblicano sono rigassificatori, termovalorizzatori, se necessario militarizzando le aree in cui devono esserci, revisione del reddito di cittadinanza, salario minimo. Calenda e Bonino propongono un patto repubblicano aperto ai cittadini e alle personalità politiche, chiuso a chi ha fatto cadere Draghi. Quindi rivolto ai fuoriusciti da Forza Italia come Mariastella Gelmini che si dice d'accordo sul manifesto di Azione e + Europa. Il Pd è ad un bivio. Il campo largo con il M5s è ormai escluso da molti, ma non da tutti. Nicola Zingaretti è disposto a candidarsi, a dimettersi dall'incarico di Presidente della Regione, lasciando però intatta la maggioranza tra Pd e M5s che governa il Lazio. Una delle alternative riguarda proprio i rapporti tra il Pd e il patto repubblicano e il nome che allontana un possibile accordo è quello di Enrico Letta. Calenda rivela così il vero obiettivo di patto repubblicano: convincere Mario Draghi a rimanere a palazzo Chigi, portando voti su un'agenda coerente con quella portata avanti dal suo governo. L'impresa è ardua, e resta tutta in salita. Credits: Agenzia Fotogramma

La Miniera
CONFRONTO con LA SENATRICE EMMA BONINO sulla VICENDA DI FORZA NUOVA

La Miniera

Play Episode Listen Later Jul 16, 2022 34:39


Seguimi live tutti i giorni su Twitch alle 12.00 e alle 18.30 (o 22.30 in IRL) - https://twitch.tv/ivan_grieco---Iscriviti al canale e attiva la campanella - https://bit.ly/3nIb6ZO---Link per codice sconto Cuffie ASTRO 5% : http://astro.family/rampageEMEA ---Instagram ►https://instagram.com/ivangriecoTwitter ► https://twitter.com/RampageInTheBox

Prisma
Prisma di mercoledì 19/01/2022

Prisma

Play Episode Listen Later Jan 19, 2022 83:45


UNA DONNA AL QUIRINALE! SI, MA NON UNA QUALSIASI con Emma Bonino, Cecilia D'Elia neoeletta deputata del PD, responsabile politiche per la parità e Daniela Preziosi giornalista di Domani PRESTO LA DECISIONE SULLA TASSONOMIA GREEN, LE QUESTIONI SUL TAVOLO E LE POSIZIONI IN CAMPO con Davide Panzeri senior policy advisor programma Europa del gruppo di esperti Ecco e Monica Frassoni a lungo parlamentare europea nei Verdi, oggi Presidente dell' European Alliance to Save Energy..CRISI USA/RUSSIA SULL'UCRAINA, IL PUNTO con Emanuele Valenti e infine LA SEA SI VUOLE LIBERARE DEI LAVORATORI PIU ANZIANI con Luca Parena e i lavoratori Sea

il posto delle parole
Matteo Minà "Machiavelli Social"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Jan 14, 2022 10:18


Matteo Minà, Filiberto Passananti"Machiavelli Social"Gli italiani rispondono al PrincipeVallecchi Editorehttps://www.vallecchi-firenze.it/"Un'idea originale per usare oggi i consigli del fondatore della politica moderna."Il Principe è notoriamente un testo più citato a sproposito, che realmente letto. Come spiegare ai ragazzi di oggi l'opera di Niccolò Machiavelli e il pensiero del politologo fiorentino a quasi 500 anni dalla sua morte? Come verificare se le sue indicazioni sono ancora attuali e soprattutto utili a migliorare la politica, un po' malandata, dei giorni nostri? Per rispondere a queste domande, due giornalisti di professione hanno pensato di far ricorso ai post dei social network, strumento di comunicazione ampiamente utilizzato dai ragazzi, ma anche dall'intera classe politica. Dopo aver tradotto in italiano corrente i principali pensieri di Machiavelli contenuti nel Principe, con un lavoro puramente giornalistico, gli stessi pensieri sono stati inviati, sotto forma di post, ad altrettanti cittadini, chiedendo un messaggio di risposta. Queste persone sono state scelte tra le diverse regioni d'Italia, senza limiti di genere e di età. Il libro contiene anche alcune curiosità sulla vita privata e sull'influenza internazionale del Segretario fiorentino, oltre a un'intervista impossibile al Principe della politica.Decine di italiani, particolarmente attivi nella società di oggi, hanno commentato un pensiero di Machiavelli contenuto nel Principe. Proprio come se il Segretario fiorentino avesse inviato loro un suo post per condividere un'idea o promuovere una discussione produttiva. Tra gli altri, hanno risposto: Vittorio Sgarbi, Emma Bonino, Marcello Veneziani, Giancarlo Pedote, Don Luigi Ciotti, Marcello Lippi, Lina Lucci, Domenico De Masi, Daniela Morelli, Carlo Massarini e Paola D'Agostino, indicando come Machiavelli possa essere ancora tanto utile al Paese.Matteo Minà, Firenze 1981, è giornalista professionista e docente di moda. Appassionato al settore, ha lavorato a lungo come responsabile commerciale e retail per alcuni marchi del lusso. Da tempo, racconta la moda e altri comparti su quotidiani, periodici, testate online e alla radio. È coautore del libro Il Galateo del Terzo Millennio. info@matteomina.comFiliberto Passananti, Napoli 1955, giornalista professionista, ha diretto e fondato quotidiani, periodici e agenzie di stampa e oggi guida il periodico culturale Partenope ieri, oggi e domani. Tra i libri pubblicati, I caffè storici di Napoli e Terme e sorgenti di Napoli, ed è coautore del libro Il Galateo del Terzo Millennio. direttore@partenope.orgIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Nessun luogo è lontano
Zaki libero: quale futuro per le relazioni con l'Egitto?

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Dec 9, 2021


Siamo tornati al Cairo, sul caso Zaki, per capire meglio le implicazioni politiche dopo il rilascio: cosa può fare la comunità internazionale nei confronti dell'Egitto? E quali sono le implicazioni giuridiche? Ne abbiamo parlato con Emma Bonino (senatrice di +Europa e già ministro degli Esteri) e con Alessandro Gamberini (avvocato penalista, docente di diritto penale all'Università di Bologna). Subito dopo siamo andati a Hong Kong, dove nuove condanne a carico di attivisti stanno spianando la strada alle elezioni del prossimo 19 dicembre, le prime alle quali il fronte pandemocratico non si presenterà: ne abbiamo parlato con il nostro Antonio Talia (redattore di Nessun Luogo è Lontano, ex corrispondente da Pechino).

Un giorno da pecora
UN GIORNO DA PECORA del 23/11/2021 - del 23/11/2021

Un giorno da pecora

Play Episode Listen Later Nov 23, 2021 78:27


Gli ospiti di oggi sono Emma Bonino, Donato Greco, Teo Teocoli, Bruno Vespa e Donato Toma !

Skill On Air
La Repubblica delle donne - 2° Episodio. Emma Bonino, la donna che batté i talebani. A cura di Mario Nanni

Skill On Air

Play Episode Listen Later Nov 12, 2021 6:25


Skill on Air presenta La Repubblica delle donne - 2° EpisodioEmma Bonino, la donna che batté i talebani A cura di Mario Nanni

Paradiso Amaro
Puntata #33 - Qui si fa l'Italia, con Lorenzo Baravalle

Paradiso Amaro

Play Episode Listen Later Sep 19, 2021 40:55


"Qui si fa l'Italia" è uno dei podcast più ascoltati nel nostro paese nel 2021, e nonostante l'ultima puntata sia uscita il 20 luglio, è ancora nella classifica dei podcast più ascoltati su @spotifyitaly. Lorenzo Baravalle ci racconta la nascita di questo podcast e un sacco di aneddoti interessanti in merito. Se non l'avete ancora ascoltato ve lo consigliamo vivamente, potrete trovarci anche un sacco di ospiti molto interessanti come Emma Bonino, Marco Damilano, Paolo Condò, Walter Veltroni, Enrico Mentana e altri. Ne approfittiamo per fare i complimenti a tutte le persone che hanno lavorato per la realizzazione di QSFI: Lorenzo Pregliasco - autore & co-host Emiliano Frediani - sound designer Jacopo Penzo - Spotify executive podcast producer, southern & eastern europe Autori: Francesco Magni, Alessandro Negri, Martina Santi Complimenti a tutti! #33 #qsfi #podcastitaliani #podcast#podcastitalia #spotify #spotifyitalia#paradisoamaropodcast

Ma cos'è questa estate
Rifiuti, Napoli aiuta Roma

Ma cos'è questa estate

Play Episode Listen Later Aug 31, 2021


In apertura di programma è sempre la questione Afghanistan a tenere banco. Anche oggi focus su quanto sta succedendo a Kabul e sulle ripercussioni nel mondo con Emma Bonino, senatrice di +Europa ed ex ministra degli Esteri e Dario Fabbri, consigliere scientifico e coordinatore America di Limes. La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta sullo spaventoso incendio che ha distrutto il grattacielo di via Antonini nel capoluogo lombardo. Proviamo a capire le cause con Angelo Lucchini, docente di Architettura tecnica al Politecnico di Milano ed esperto di edifici alti e complessi e di questioni legate alla sicurezza e al fuoco. Poi ospitiamo Giannino Gottardi, papà di Marco Gottardi, il ragazzo italiano morto con la fidanzata Gloria nell'incendio della Grenfell Tower di Londra il 14 giugno 2017. In chiusura di prima ora approfondiamo due notizie che riguardano grandi città ed ecologia. La prima viene da Roma che sarà aiutata nello smaltimento dei rifiuti da Napoli, città che in passato ha vissuto una crisi ambientale proprio come quella di Roma oggi. Lo facciamo con Luigi De Magistris, sindaco di Napoli. Poi ci spostiamo a Parigi dove da oggi si può andare solo a 30 km all'ora, una decisione che piace ai residenti ma fa arrabbiare gli ambientalisti. Ne parliamo con Danilo Ceccarelli, corrispondente Radio 24 da Parigi. Sono oltre 750.000 le firme raccolte per il referendum sulla legalizzazione dell'eutanasia promosso dall'Associazione Luca Coscioni, oltre 500.000 firme sono state raccolte ai tavoli mentre quelle digitali hanno superato le 250.000. Ne parliamo con Marco Cappato, radicale, tra i promotori dell’iniziativa referendaria e Mario Riccio, anestesista e rianimatore dell'Ospedale di Cremona che esaudì la volontà di Welby aiutandolo a morire. Ultimo giorno di agosto ed è già tempo di un primo bilancio per il turismo italiano. Proviamo a vedere come è andata questa estate per gli operatori impegnati anche nel far rispettare gli ingressi con il green pass. Lo facciamo con Marina Lalli, Presidente Federturismo Confindustria. In chiusura il nostro consueto spazio dedicato alle Paralimpiadi, che anche ieri hanno regalato al nostro paese altre gioie e medaglie, sono già 34 quelle conquistate dai nostri atleti. Ne parliamo con Marina Cuollo, dottoressa di ricerca in processi biologici e biomolecole, scrittrice, si occupa di discriminazioni e pregiudizi legati al mondo della disabilità fisica. II suo primo libro si intitola "A Disabilandia si tromba".

Rai Podcast Radio1
RADIO ANCH'IO del 14/07/2021 - W20

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later Jul 14, 2021 17:54


Linda Laura Sabbadini, Istat ; Francesca Caferri, La Repubblica ; Emma Bonino, +Europa .

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 14/07/2021 - W20

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jul 14, 2021 17:54


Linda Laura Sabbadini, Istat ; Francesca Caferri, La Repubblica ; Emma Bonino, +Europa .

Rai Podcast Radio1
RADIO ANCH'IO del 22/06/2021 - Incontro Draghi Merkel, Recovery

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later Jun 22, 2021 19:24


Federica Ionta, Grr ; Filippo Miraglia, Arci ; Emma Bonino, senatrice ; Alberto Alemanno, Grandes Ecoles Parigi .

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 22/06/2021 - Incontro Draghi Merkel, Recovery

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jun 22, 2021 19:24


Federica Ionta, Grr ; Filippo Miraglia, Arci ; Emma Bonino, senatrice ; Alberto Alemanno, Grandes Ecoles Parigi .

Carrefour de l'Europe
Carrefour de l'Europe - L'Italie après le Covid, un pays en suspens

Carrefour de l'Europe

Play Episode Listen Later Jun 18, 2021 48:30


L'Italie a été l'un des premiers pays touchés par le Covid et l'un des plus meurtris. Mais aujourd'hui, ici comme un peu partout en Europe, la vie reprend... tout doucement. Les terrasses des cafés retrouvent leurs habitués et sur la Place du Peuple de Rome, des écrans géants ont été installés afin que les tifosis puissent suivre en direct les matchs de l'Euro 2021...  La pandémie a-t-elle changé les Italiens ? Sont-ils avides de retrouver leurs habitudes d'avant ? Ou, au contraire, le coronavirus les a t-il marqués durablement ? L'Italie est le premier bénéficiaire du plan de relance européen. Plus de 220 milliards d'euros vont irriguer l'économie et l'administration italienne, de quoi redonner confiance en l'Union européenne... mais en échange le gouvernement de Mario Draghi s'est engagé à réaliser un objectif sans cesse repoussé depuis des décennies : réformer enfin le pays.  Sur le plan politique, en moins de deux ans, l'Italie a vécu un virage à 180 degrés en passant du gouvernement populiste d'extrême droite et anti-européen de Matteo Salvini à celui de Mario Draghi, très européen et paradoxalement soutenu par la presque totalité des partis politiques. Plus que jamais l'Italie mérite son label de : «laboratoire politique de l'Europe».  En attendant le retour des touristes, entre espoir et incertitude... l'Italie reste en suspens.  Émission enregistrée à la Villa Medicis de Rome   Avec :  - Sam Stourdze, directeur de la Villa Medicis. Plus dinfos : ici - Emma Bonino, ancienne ministre des Affaires étrangères et ancienne commissaire européenne. Plus d'infos : ici     - Giuseppe Laterza, directeur des Éditions Laterza. Plus d'infos : ici   - Fabrizio Grifasi, directeur général et directeur artistique de la Fondation Roma Europa. Plus d'infos : ici - Eric Jozsef, journaliste correspondant du quotidien Libération en Italie. Son compte Twitter : ici     Avec Beniamino Morante de Courrier International.

Zuppa di Porro
Manovra, senti chi piange

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Dec 23, 2018 12:12


00:00 Manovra, partiamo dalla forma: Daniele Capezzone ci ricorda alla grande (sulla Verità) perché il pianto della Bonino e le lamentele di Napolitano e Monti sono ridicoli. 05:03 Manovra, passiamo […]

Zuppa di Porro
Il pianto ridicolo di Emma Bonino

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Dec 22, 2018 15:04


00:00 Il pianto di Emma Bonino che sembra diventata la custode dei valori repubblicani. Ridicola. 03:40 Il rischio Santo Stefano per i parlamentari e la questione fiducia. 05:10 Manovra: nuove […]

Memos
“Reagire all'abuso dell'obiezione di coscienza”. Intervista a Emma Bonino nella Giornata internazionale della donna.

Memos

Play Episode Listen Later Mar 8, 2017 27:16


Emma Bonino, leader storica dei radicali italiani, è stata ospite a Memos nella Giornata internazionale della donna. ..«La storia delle donne immigrate e rifugiate in Italia – racconta Bonino – è una storia a volte dimenticata, come se non avessimo in questo paese centinaia di migliaia di donne immigrate, anche loro con esigenze di diritti e di regole chiare. In Italia, ad esempio, le badanti sono circa 700 mila». Emma Bonino difende i diritti delle donne dagli attacchi che provengono non solo dalla rimozione delle loro storie, ma anche dal non rispetto delle leggi. La legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza, sostiene, deve essere difesa dall'abuso dell'obiezione di coscienza. «Chiunque – racconta Bonino - in Italia faccia studi da ginecologo per esercitare la professione nel nostro paese , sa perfettamente qual è il quadro legislativo, cosa consentono e prevedono queste leggi. Il punto è che a fronte dell'obiezione di coscienza, dall'altra parte c'è la legge che prevede tassativamente all'articolo 9 che il servizio debba essere garantito attraverso varie modalità, compresa la mobilità del personale. Quindi, credo che reagire a questo abuso sia un dato di equilibrio rispetto a diritti delle cittadine italiane sanciti per legge». Bonino dice di aver «molto apprezzato la decisione del presidente della regione Lazio Zingaretti di bandire un concorso per medici non obiettori della legge 194, così come la decisione di un ospedale della provincia di Rovigo di bandire un concorso analogo per biologi non obiettori della fecondazione assistita. La coscienza – conclude Emma Bonino - non è solo quella dei medici obiettori, ce l'hanno anche le donne!»

HARDtalk
Italian Politician - Emma Bonino

HARDtalk

Play Episode Listen Later Oct 28, 2013 23:19


Emma Bonino has been an outspoken and bold activist for political and social freedoms for decades. She was instrumental in getting Italy to legalise abortion, has campaigned against nuclear energy, racism and sexism. But when she looks at what's happening in Italy today, does she feel that she has lost the fight? Recorded in front of a live audience for the 100 Women season.