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Latest episodes from Studio Paolo Gaeta Podcast

Etica della Comunicazione nell'Impresa di Famiglia

Play Episode Listen Later May 30, 2023


Descrizione: “Una comunicazione chiara e onesta è fondamentale per qualsiasi attività, ma quando si tratta di un'impresa familiare, le emozioni e le vecchie abitudini aggiungono ulteriori sfide. Se i membri della famiglia non vengono ascoltati o se i messaggi vengono interpretati erroneamente, possono sorgere problemi seri. Una cattiva comunicazione mette a rischio non solo il successo dell'impresa familiare, ma anche le relazioni familiari. Una comunicazione trasparente che sia onesta e porti a risultati equi è fondamentale. Quando comunichiamo con qualcuno, abbiamo un'idea in mente del messaggio che vogliamo che l'altra persona capisca. Trasmettiamo il messaggio, e questo fa un'impressione sull'altra persona, l'impatto. Ma ecco il problema, è l'impatto del messaggio lo stesso dell'intento? Spesso, sono molto diversi. La comunicazione tra i membri della famiglia presenta alcune sfide aggiuntive. Spesso abbiamo modelli di comunicazione profondamente radicati e influenti nel modo in cui interagiamo con l'altra persona. Essendo le imprese familiari un ibrido tra famiglia e business, la comunicazione diventa un elemento chiave per gestire e bilanciare queste due dinamiche distinte. Questo include la comunicazione di aspettative, piani di successione, obiettivi aziendali e di famiglia, e risoluzione di conflitti. Ma soprattutto include l'etica della comunicazione. Ne parliamo oggi con il professore Adriano Fabris, ordinario dell'Università di Pisa e noto filosofo italiano conosciuto per il suo lavoro in etica e filosofia della tecnologia. Il prof. Fabris è autore di numerosi libri e articoli accademici, molti dei quali si concentrano su comunicazione e questioni etiche riguardanti l'uso della tecnologia nella società moderna. Alcuni suoi lavori sono il libro “Etica della Comunicazione” alla nona ristampa ed “Etica per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione” alla terza ristampa, entrambi di Carocci Editore.“

La residenza per i pensionati in San Marino

Play Episode Listen Later May 23, 2023


Bentrovati a tutti, oggi siamo insieme per parlare di uno speciale regime di residenza per le persone fisiche che ha previsto di recente la Repubblica di San Marino, in particolare di quello previsto per i soggetti non residenti che percepiscono un reddito da pensione. Quello della neo residenza a San Marino per i pensionati stranieri è uno dei temi che desta maggiore interesse tra i vari regimi di residenza previsti nella Repubblica del Titano. Ricordiamo che ce ne sono altri ai quali dedicheremo spazio in altri podcast, ma solo per citarli gli altri regimi sono quello della residenza prevista per gli imprenditori di start up del 2020, della residenza elettiva del 2017, la residenza per motivi economici del 2015, la residenza semplificata del 2013 e la residenza ordinaria del 2010. Ma andiamo per ordine, parleremo della residenza per i percettori di reddito da pensione, delle caratteristiche soggettive ed oggettive per poter concorrere ad ottenere questo tipo di residenza con un avvocato e notaio sammarinese che ha grande esperienza, esperta anche di diritto dei trust, l'avvocatessa Anna Maria Lonfernini. Anna Maria oltre ad essere avvocato e notaio è anche trustee abilitato iscritto presso il registro dei trustee che custodisce la Banca Centrale di San Marino.

Residenza fiscale, regimi agevolativi e riforma fiscale

Play Episode Listen Later May 23, 2023


Bentrovati per la nostra nuova puntata della trasmissione tax talks, il podcast in cui si incontrano i maggiori esperti italiani di fiscalità per discutere di novità, opportunità e interpretazione della norma tributaria.   E' con noi oggi il dott. Mario Tenore, dottore di ricerca in diritto tributario (cum laude) presso la Seconda Università di Napoli, specializzato in fiscalità delle persone fisiche e fiscalità dello Sport, è spesso invitato a docenze in seminari e conferenze su tematiche fiscali nazionali e internazionali.  Al dott. Tenore chiediamo nel podcast:   1.     Uno degli obiettivi fissati dal Governo nella legge delega relativamente alla prossima riforma fiscale è quello di rivedere, in modo organico, la disciplina della residenza delle persone fisiche. Secondo te, dove occorre intervenire? Come rivedresti i criteri attualmente previsti dalla disciplina interna?  2.     Oggi grazie a regimi di attrazione, assistiamo al fenomeno della relocation in ingresso. Le regole sulla residenza fiscale andrebbero riviste anche in quest'ottica (dunque non più solo nell'ottica dell'esterovestizione del contribuente italiano che si trasferisce all'estero)?  3.     Ovviamente non è ipotizzabile una riforma delle attuali tie-breaker rules che non sembra tra le priorità a livello internazionale, ma secondo te si tratta di una disciplina obsoleta?  4.     Visto che dovremmo essere alle porte di una riforma, qualche altro suggerimento per il nostro legislatore? 

Corporate Tax Compliance, il libro

Play Episode Listen Later Apr 20, 2023


Ben trovati a tutti.   Sono Paolo Gaeta e questa è il podcast Tax Talks, una serie di trasmissioni giunte ormai al secondo anno di vita in cui si parla di novità fiscali con i maggiori esperti italiani di diritto tributario.   Oggi è con noi una persona molto nota nel mondo dei tributi e delle imprese, nato a Napoli classe 65, segno zodiacale Leone, dottore commercialista prima, anche avvocato poi e da oltre trent'anni professore ordinario di diritto tributario presso l'Università statale di Milano, il professore Giuseppe Marino.   Bentrovato Giuseppe!  Giuseppe oggi parliamo del libro che hai curato dal titolo Corporate Tax Governance, un testo che si occupa dei modelli di gestione del rischio fiscale societario in chiave interdisciplinare e si propone di suggerire soluzioni, sia operative che de iure condendo, con l'obiettivo di allineare il sistema tributario italiano alle best practice internazionali.   Cosa si intende per corporate tax governance?   Perchè una società dovrebbe entrare nel programma di cooperative tax compliance o dotarsi di un tax control framework?  Cosa prevede la delega fiscale sul tema?  E'immaginabile una estensione del programma di adempimento collaborativo anche alle persone fisiche?  Paolo Gaeta

Trust & Collezioni d'Arte

Play Episode Listen Later Apr 13, 2023


Bentrovati nella nostra trasmissione Trust Talks di Paolo Gaeta, il podcast in cui si affrontano i temi di attualità sul trust ed il wealth management con i maggiori esperti italiani ed internazionali per divulgare la conoscenza del diritto dei trust nel wealth planning ed i casi di applicazione che hanno consentito di raggiungere importanti obiettivi alle persone che sono entrati in relazione con il trust.   Oggi è un incontro speciale perché incontreremo un professionista di materie economiche che ha saputo coniugare la propria conoscenza del diritto con la grande passione per l'arte ed ha applicato il trust all'arte.   Oggi è con noi Mauro Mattei, consulente di azienda, appassionato d'arte e mecenate.   Benvenuto Mauro! 

Riforma Fiscale, pignoramento dei conti bancari automatizzato

Play Episode Listen Later Mar 28, 2023


Ben trovati a tutti i nostri ascoltatori, questa di oggi è una trasmissione molto interessante della serie Tax Talks. In Italia si avvicina a grandi passi la riforma fiscale, attesa da molti anni sembra ormai in dirittura d'arrivo e comporterà diverse novità, speriamo in meglio, nel rapporto tra contribuente ed erario. Un rapporto che ha bisogno di essere recuperato iniziando a puntare su riforme che siano innovative, ma soprattutto che dimostrino di essere efficenti.  Oggi in particolare ci dedichiamo ad alcune novità che riguardano la riscossione coattiva e ne parliamo con un tributarista davvero molto esperto. Il nostro ospite di oggi è Luigi Lovecchio, professore dell'Università di Roma Tre,  - Esperto in Fiscalità che da anni scrive di materie tributarie sul Bollettino tributario d'informazioni, sulle riviste del gruppo Maggioli, la Rivista di Diritto Tributario Internazionale, ma soprattutto è una firma molto impegnata in pubblicazioni, corsi e convegni de Il Sole 24 Ore.   Caro Luigi, bentrovato nella nostra trasmissione podcast Tax Talks che si occupa di novità fiscali con particolare attenzione a quelle che riguardano il wealth management.   Oggi parliamo di alcuni aspetti in particolare della riforma fiscale che è ormai prossima in Italia. Cercheremo assieme di capire come cambieranno alcune modalità di riscossione.   Sappiamo che lo Stato italiano ha molte difficoltà ad incassare i propri crediti… Ma ci   Puoi spiegare i criteri proposti dalla nuova legge delega fiscale per rafforzare le operazioni di recupero coattivo dell'agente della riscossione?  Qual è il processo attuale per il pignoramento diretto di conti di terzi, e quale è la critica sollevata dall'Agenzia delle Entrate - Riscossione riguardo all'aggiornamento dell'archivio dei dati finanziari?  Cos'è la dichiarazione stragiudiziale di terzi, e come possono le banche collaborare con l'Agenzia delle Entrate - Riscossione tramite la dichiarazione stragiudiziale per razionalizzare e automatizzare il pignoramento dei conti bancari?  Potresti spiegare come le modifiche proposte nella legge delega per estendere l'efficacia del titolo esecutivo e dell'intimazione di pagamento accelereranno le azioni di recupero forzoso dell'agente della riscossione? Ci puoi dire cosa dovremmo aspettarci per il futuro e qualche consiglio ai contribuenti?  Grazie a l.l. per il tempo dedicatoci nella puntata di oggi della Tax Talks sulle novità della riforma fiscale in particolare su alcune novità della riscossione. Vi ricordo che questa e le altre tax talks potrete ascoltarle sulle principali piattaforme streaming. 

Trust, lesione di legittima e Cassazione

Play Episode Listen Later Mar 28, 2023


In diritto civile, la lesione di legittima si verifica quando un erede legittimo riceve un'eredità che è inferiore alla quota di cui avrebbe diritto. La legittima è quella porzione dell'eredità che la legge riserva agli eredi legittimi (ad esempio, figli, coniuge, genitori) e che questi hanno il diritto di ricevere.  La lesione di legittima può verificarsi quando il testatore, nell'atto di disposizione dell'eredità, priva uno o più eredi della quota di legittima cui avrebbero diritto, oppure quando la quota di legittima che spetta ad un erede risulta inferiore alla sua effettiva aspettativa ereditaria.  L'azione di riduzione è una procedura giudiziaria prevista dal diritto civile, che ha lo scopo di annullare un atto di disposizione di un bene effettuato da un defunto, quando tale atto abbia leso i diritti degli eredi legittimi o dei creditori del defunto.  In particolare, l'azione di riduzione è finalizzata a recuperare i beni donati o trasferiti dal defunto a terzi, nel caso in cui questi beni siano stati alienati (venduti o regalati) a un prezzo inferiore al loro valore di mercato, ovvero senza una giustificazione valida, in modo tale da ridurre la quota di eredità spettante agli eredi o pregiudicare il diritto dei creditori.  In pratica, l'azione di riduzione può essere promossa dagli eredi o dai creditori del defunto nei confronti dei terzi che hanno ricevuto i beni a titolo gratuito o oneroso. Se il giudice accerta che l'atto di disposizione è stato effettuato in violazione dei diritti degli eredi o dei creditori del defunto, può disporre l'annullamento dell'atto e il recupero dei beni trasferiti.  L'azione di riduzione ha lo scopo di garantire l'equità nella ripartizione dell'eredità, evitando che il defunto possa svendere i propri beni a discapito degli eredi legittimi o dei creditori.  Ne parliamo oggi nella nostra Trust Talks con l'avvocato Saverio Bartoli, esperto di diritto civile e trust con studio in Firenze. Saverio ha scritto molti testi sul trust ed è un libero pensatore seguito da molti civilisti italiani.

Successioni crossborder dentro e fuori dal perimetro UE

Play Episode Listen Later Mar 18, 2023


Bentrovati sono Paolo Gaeta e questa e una nuova puntata della nostra trasmissione podcast Trust Talks che oggi dedichiamo alle successioni internazionali.    La nostra ospite è l’avv.tessa Martina Moscardi esperta in pianificazione della successione e protezione del patrimonio familiare. Martina ha una vasta esperienza in strumenti di protezione patrimoniale, con particolare attenzione alle tematiche cross-border. E’ Senior Counsel presso lo studio Caldara & Associati e si occupa di consulenza ed assistenza in tema di Trust ed Estate planning. È membro dell’associazione di esperti di trust STEP Italy e ricoprendo diverse cariche associative oltre ad essere docente a master su tematiche di passaggio generazionale, successioni e strumenti di protezione.  Martina, bentrovata e grazie per aver accettato l’invito al podcast Trust Talks.   Ti occupi di trust da tempo ed hai approfondito in questi anni diversi aspetti di diritto civile della pianificazione patrimoniale, oggi in particolare tratteremo assieme di un tema che per la fisionomia delle strutture familiari moderne, diventerà sempre più ricorrente: le successioni transfrontaliere ed infatti il titolo che abbiamo scelto per la trasmissione è: "Le successioni crossborder dentro e fuori dal perimetro della legislazione dell’Unione Europea".   Potresti spiegare ai nostri ascoltatori cos'è una successione cross-border e quali sono le sue peculiari caratteristiche?  Quali sono le principali sfide legali per le successioni cross-border e come possono essere affrontate?  Raccontaci della tua esperienza, hai qualche consiglio da dare a chi ci ascolta che si trova a dover gestire o immaginare di dover affrontare una successione cross-border, qualche suggerimento per la pianificazione?  Infine, ci sono all’orizzonte scenari nuovi per il futuro? Si possono intravedere dei trend emergenti, in ambito di diritto civile, di trust o familiare, nel campo della successione cross-border? Insomma, c’è qualche cosa che potremmo aspettarci nel futuro prossimo?   Grazie all’avvocato Martina Moscardi, senior Counsel at Caldara & Associati per aver partecipato a questa puntata della trasmissione Trust Talks sulle successioni transfrontaliere e vi ricordo che i nostri podcast sono ascoltabili sul sito studiogaeta.com e su tutte le principali piattaforma streaming.  Paolo Gaeta

Equilibrio di genere e buona governance: la chiave del successo

Play Episode Listen Later Mar 13, 2023


Benvenuti a Trust Talks, la serie di podcast dello Studio Paolo Gaeta dedicata a temi di attualità e di interesse per il mondo degli affari. Nel nostro episodio di oggi, parleremo di un argomento di grande rilevanza: l'equilibrio di genere e la buona governance come chiave del successo aziendale.  Negli ultimi anni, sempre più imprese si sono impegnate a promuovere l'inclusione e la diversità all'interno del proprio organigramma, riconoscendo l'importanza di una leadership inclusiva e di un ambiente di lavoro che favorisca la parità di opportunità.  Ma perché l'equilibrio di genere e la buona governance sono così importanti per il successo aziendale? Quali sono i benefici che possono derivare da una maggiore diversità in azienda? E quali sono le sfide e le opportunità che si presentano lungo il percorso?  Ne parleremo insieme ad una donna esperta di questi temi, l'avvocato Roberta Crivellaro per cercare di dare risposte concrete e di condividere buone pratiche e esperienze di successo.  Vi ricordo che le nostre Trust Talks possono essere ascoltate sul portale studiogaeta.com oppure sulle principali piattaforme streaming.

Interposizione e Successione secondo l'Agenzia delle Entrate

Play Episode Listen Later Mar 5, 2023


Oggi parliamo di imposte di successione e di interposizione dei redditi.   Argomenti che fino ad ora non sono entrati in contatto, ma che l'Agenzia delle Entrate nell'ambito del trust, sostiene siano tra loro in qualche modo correlati.   L'applicazione delle imposte indirette ai trasferimenti di beni al trustee ed a quelli successivi che il trustee compie a favore dei beneficiari è argomento che è stato oggetto di una circolare dell'Agenzia delle Entrate nel 2022, la n.34, che in particolare contiene un breve passaggio che riguarda le imposte di successione ed i casi in cui il trust è interposto.  Quindi, fattispecie per le quali vi siano i presupposti che giustificano una riallocazione dei redditi dal trust, che fisiologicamente li deve dichiarare, al disponente o beneficiario.   Un meccanismo che riqualifica la titolarità della fonte dei redditi in capo ad un soggetto diverso, nel nostro caso il disponente, da quello che è proprietario dei beni che producono quei redditi, nel nostro caso il trustee.  Ma secondo l'Agenzia delle Entrate, questo fenomeno tipicamente relativo alle imposte sui redditi, porta delle conseguenze anche per le imposte di successione, che non sono imposte sui redditi.  Infatti l'Agenzia delle Entrate nella circolare 34 2022 ed in una risposta ad interpello del 2023 sostiene che l'interposizione ha effetti anche sulle imposte di successione con conseguenze mai prese in considerazione e molto anomale della quale oggi tratteremo in questa puntata della nostra serie podcast Trust Talks con il notaio Daniele Muritano.   Daniele è un esperto di trust ed è anche un autore di un documento pubblicato dall'Ordine dei Notaio proprio su questo tema.

Ransomware e fiscalità delle somme pagate ai rapinatori | Podcast Tax Talks

Play Episode Listen Later Feb 28, 2023


Bentrovati nel podcast dello studio paolo gaeta della serie Tax Talks, dove parliamo di fiscalità delle persone fisiche e delle aziende.  Nel podcast di oggi parleremo di minacce cibernetiche alla conservazione dei dati aziendali, di come devono essere affrontate dalle aziende e come devono essere trattate, anche fiscalmente, le somme che ci si trovasse obbligati a pagare.  Ne parliamo con due ospiti, l’ingegnere Pierluigi Paganini ed il dott. Fabio Lancellotti.   Pierluigi Paganini è un esperto di sicurezza informatica e consulente in materia di sicurezza, noto per il suo lavoro di ricerca e analisi sulle minacce informatiche e sulla cyber security. Ha scritto diversi libri ed è il fondatore di SecurityAffairs, un popolare blog sulla sicurezza informatica che offre informazioni e notizie sulla sicurezza informatica e sui problemi di privacy a livello globale.  Fabio Lancellotti è un dottore commercialista che si occupa di consulenza strategica ed ha una particolare competenza sugli aspetti aziendali che sono impattati dalla cybersecurity. 

La sicurezza cibernetica per le Imprese | Podcast

Play Episode Listen Later Feb 3, 2023


Benvenuti al podcast della serie Trust Talks dello studio Paolo Gaeta in cui trattiamo argomenti di protezione e pianificazione patrimoniale. Una nuova frontiera della protezione del patrimonio è oggi quello dei digital assets, ma più in generale della protezione dell'azienda di famiglia da attacchi che possono danneggiare le imprese e la vita privata della famiglia. Nell'era digitale odierna, la sicurezza informatica è più importante che mai. Man mano che le aziende continuano a spostare le proprie operazioni online, devono affrontare un numero crescente di minacce alla sicurezza che possono mettere a rischio le informazioni sensibili. In questo podcast esploreremo le tendenze, le sfide e le best practice più recenti nella sicurezza informatica aziendale. Che tu sia un imprenditore, un professionista IT o semplicemente interessato all'argomento, questo podcast introduce e analizza aspetti del mondo della sicurezza informatica per proteggere la tua azienda dalle minacce informatiche.

Le Imposte Indirette per i trust nella Circolare dell'Agenzia delle Entrate n.34/2022

Play Episode Listen Later Dec 5, 2022


Oggi per la nostra trasmissione Trust Talks è con noi Daniele Muritano, classe '64 è Notaio in Empoli. Daniele è autore di circa cento pubblicazioni molte delle quali sugli strumenti di destinazione patrimoniale ed il trust che appaiono sulle principali riviste di diritto italiane; ha più volte partecipato alla redazione dei documenti di studio del Consiglio Nazionale del Notariato. È socio dell'associazione che a livello internazionale riunisce esperti di trust con sede a Londra denominata STEP.   Ciao Daniele e grazie per essere qui con noi oggi in questa nuova puntata della nostra trasmissione podcast dedicata al mondo dei trust.   1) Qualche giorno fa è stata pubblicata una nuova Circolare dell'Agenzia delle Entrate sulla qualificazione tributaria dei trust, occupiamoci in questa trasmissione in particolare delle imposte indirette, ci vuoi dire qual è il contesto in cui si inserisce questa nuova interpretazione di prassi?   2) Le scelte compiute dall'Agenzia sono aderenti alle sentenze della Cassazione secondo il principio di nomofiliachia, oppure ne differiscono ed in che cosa?   3) Quali sono le tue previsioni di studioso ed operatore del diritto circa i risvolti concreti dei principi espressi nella Circolare, quali sono le criticità applicative, con qualche esempio e cosa prevedi per i prossimi anni, vista l'ormai assenza cronica del legislatore su questi punti?   Studio Paolo Gaeta Napoli - Milano -Tel Aviv

Il futuro della Convenzione dell'Aja sui Trust

Play Episode Listen Later Nov 11, 2022


Oggi incontriamo una persona con doti professionali, accademiche e personali non comuni, professore al King's College di Londra, giudice della Corte per i Trust di San Marino, solicitor in Inghilterra, Svizzera e British Virgin Island, partner dello studio legale internazionale con sede a Londra, Mishcon de Reya, è con noi oggi il prof. In diritto dei trust avv.to e giudice Filippo Noseda.  Con lui parleremo della Convenzione dell'Aja sul riconoscimento dei trust e delle modifiche con le quali la Convenzione potrebbe doversi misurare per assecondare un mondo, quello dei trust, che è tanto cambiato dal 1985, anno della sua sottoscrizione, ad oggi.  Prof. Filippo Noseda buon giorno, è grazie per partecipare a questa trasmissione della serie Trust Talks.   I Domanda  Andiamo subito al dunque: la Convenzione sul riconoscimento dei trust firmata all'Aja a luglio del 1985 e per quanto riguarda l'Italia ratificata con la legge 364/89 in vigore dal 1° gennaio 1992, che cosa è ancora, ma soprattutto è ancora attuale con le sue previsioni? Cosa c'entra il burro con gli asini?   II Domanda  Quali sono gli aspetti della Convenzione che più risentono della necessità di essere rivisti e perché? In particolare, una sua riflessione sulla posizione del beneficiario di un trust discrezionale e se essa ha necessità di essere chiarita dalla Convenzione.   III Domanda  Quali sono gli scenari futuri che ci possiamo aspettare in Inghilterra, in Italia ed in Svizzera nell'evoluzione del trust e cosa ci possiamo aspettare da una eventuale nuova Convenzione dell'Aja.  

Il nuovo onere della prova nel processo tributario | con Dario Deotto

Play Episode Listen Later Oct 25, 2022


Ben trovati nel podcast della serie Tax Talks dello Studio Paolo Gaeta. Il tema di questa puntata riguarda una interessante novità della riforma tributaria, l'onere della prova.   Con la riforma del processo tributario è stato introdotto un concetto di prova “autoctono” nel diritto tributario, mutuandolo dall'articolo 2697 del Codice civile, ma anche tenendo conto della peculiarità della materia tributaria.   La nuova previsione di cui oggi tratteremo è quella del comma 5-bis dell'articolo 7 del D. Lgs 546 / 92 assume una notevole importanza.   Ne parliamo approfonditamente con Dario Deotto pubblicista de Il Sole 24 Ore, uno degli autori di diritto più esperti in Italia in tema di accertamento tributario. 

Trust: introduzione ed approfondimenti operativi

Play Episode Listen Later Oct 8, 2022


Ci sono momenti che vivi sapendo che lasceranno il segno nel tempo, nella tua storia e in quella di altri.  Il convegno sul trust del 14 aprile 2000 di cui potete qui ascoltare l’audio è uno di quei momenti!   Non esistevano i podcast e non avevamo ancora pensato alla serie Trust Talks che è nata esattamente venti anni dopo, ma nella consapevolezza che quella giornata sarebbe stata da raccontare negli anni, decidemmo di registrare l’audio e conservarlo sulle “cassette” da 90 minuti che all’epoca si usavano.   Quelle cassette ora sono file audio che vi proponiamo di ascoltare: il primo convegno sui trust che abbiamo organizzato a Napoli con l’associazione Il Trust in Italia presso la sede dell’Unione degli Industriali della Provincia nel 2000.   Un audio eccezionale per il suo valore storico nello studio del trust in Italia e per il contenuto che in gran parte è ancora attuale.   Ebbi il piacere di promuovere quella giornata da giovane studiose trentaduenne, a cui parteciparono circa 120 persone tra imprenditori e professionisti, e di poter fare una relazione sulla “fiducia mal riposta”, tema che ancora oggi è di estrema attualità e che fu poi oggetto di un articolo sui primissimi numeri della rivista Trust e Attività Fiduciarie all’epoca edita da Ipsoa.   I lavori della giornata furono aperti dal professore Maurizio Lupoi, presidente dell’associazione ed all’epoca ordinario all’Università di Genova. Seguirono il notaio Valentina De Donato e l’avvocato Paolo Panico.   Siamo felici di proporvi questa registrazione che vale come testimonianza storica, scientifica ed aggiungo umana di una Napoli che ha saputo essere innovatrice e concreta come baricentro della ricerca italiana del diritto dei trust assieme a Milano e Roma; non dimentichiamo che a Napoli proprio in quegli anni era nata la prima Commissione in Italia di studio sui Trust fondata dall’Ordine dei dottori commercialisti che ha organizzato centinaia di eventi e pubblicazioni sul trust ed a portato a Napoli, per parlare di trust, oltre il prof. M. Lupoi, il prof. Francesco Galgano, il prof. David Hayton, il prof. Paul Matthews, il prof. Filippo Noseda, la prof.ssa Paola Manes, il prof. Marco Lamandini e numerosi altri comparatisti e civilisti, e una serie numerosa  e prestigiosissima di esperti e professori di diritto tributario che non cito perché gli ospiti degli eventi organizzati dal 2000 al 2016 sono stati oltre cento.   Buon ascolto con l’augurio che allora come oggi le nostre parole possano essere utili per comprendere cosa sia il trust e come utilizzarlo per migliorare la qualità della vita delle persone e delle aziende italiane.  Paolo Gaeta 

Novità sul Registro dei Titolari Effettivi: consultarlo è obbligatorio?

Play Episode Listen Later Sep 8, 2022


Ben trovati agli ascoltatori delle Trust Talks dello Studio Paolo Gaeta, una serie di Podcast che ormai ha compiuto due anni in cui ci occupiamo di tematiche inerenti il trust ed il wealth management. La puntata di oggi vede come ospite Antonio Fortarezza Dottore Commercialista milanese classe ’66 che si dedica da molti anni allo studio della norma antiriciclaggio applicata al mondo professionale. Oltre l’attività di docenza che da anni fa per enti pubblici e privati, Antonio è Presidente della Commissioni di Studio Antiriciclaggio istituita presso l’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Milano e di recente ha pubblicato un interessante articolo sul funzionamento del Registro dei Titolari Effettivi, uno strumento che possiamo dire nuovo seppur attende di entrare in funzione in Italia da circa cinque anni. Con Antonio parleremo proprio di questo approfondendo aspetti operativi davvero molto interessanti.  Ciao Antonio e grazie per partecipare alla trasmissione di oggi che verte su un argomento nuovo, che coinvolge e diciamo preoccupa un poco centinaia di migliaia di professionisti alle prese con i nuovi obblighi di registrazione e pubblicità dei titolari effettivi per il neocostituito Registro.   1) Siamo in procinto di dover depositare i dati dei titolari effettivi di società ed enti presso il registro delle imprese, diciamo pure che in molti sperano in un ulteriore rinvio nell’attivazione del registro anche se questi obblighi di comunicazione da parte delle imprese, delle fondazioni, e dei trust risale ormai al mese di giugno del 2007, ci vuoi raccontare ad oggi come stanno le come stanno le cose circa l’entrata in funzione del Registro?  2) Ora una domanda su un tema delicato e sul si è letto poco tra i commenti di dottrina e prassi… La consultazione dei dati contenuti nel registro pubblico dei titolari effettivi per il professionista o l’istituzione soggetto alla normativa antiriciclaggio è obbligatoria o facoltativa? Ed aggiungo è derimente oppure no per il professionista che lo consulta nell’indicazione della persona fisica titolare effettiva del rapporto?   3) Se io soggetto alla adeguata verifica decido di accedere al registro e mi accordo che alcuni dati indicati per il soggetto sul quale sto svolgendo l’attività non corrispondono a quelli che ho raccolto durante la mia adeguata verifica perché ci sono delle anomalie cosa succede? Ma soprattutto qual è il comportamento giusto che devo attuare secondo la norma?  4) In ultimo Antonio chiediamo ai nostri ospiti una indicazione sull’immediato futuro, ci sono elementi da segnalare? Tra queste novità cosa succederà con la entrata in funzione della banca dati centralizzata antiriciclaggio per la quale in questi giorni il Garante della Privacy ha dato parere favorevole?   Paolo Gaeta esperto di trust in Napoli e Milano Registro dei titolari effettivi: sanzioni per l’omessa segnalazione in Camera di Commercio delle difformità dei dati, da parte dei soggetti obbligati.  Per tali violazioni si rendono applicabili le sanzioni amministrative previste all’art. 56 che disciplina l’inosservanza dell’obbligo di astensione, nei casi in cui il soggetto obbligato pur avendo rilevato a seguito della consultazione dei dati presso il Registro dei titolari effettivi delle discordanze ed anomalie e non avendo effettuato la segnalazione prevista all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, compia l’operazione o esegua la prestazione professionale. Per l’autore di tali condotte, la sanzione amministrativa ai sensi dell’art. 56, comma 3 del D.lgs. 231/2007 è compresa tra un minimo di euro 2.000 euro ed un massimo di 50.000 euro.  Di: Antonio Fortarezza[1]  STUDI E RICERCHE CONFORMITA’ NORMATIVA VEDA Think Tank Antiriciclaggio | Milano  Il decreto interministeriale 11 marzo 2022, n. 55, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2022, ha dato piena attuazione alle disposizioni contenute all’art. 21, comma 5, lett. (e-bis del D.lgs. 231/2007, secondo le quali i soggetti obbligati, previsti all’art. 3 del D.lgs. 231/2007, segnalano al Registro dei titolari effettivi eventuali incongruenze rilevate tra le informazioni relative alla titolarità effettiva, consultabili nel predetto Registro e le informazioni, relative alla titolarità effettiva, acquisite in occasione dello svolgimento delle attività di adeguata verifica della clientela.  Queste disposizioni di attuazione prevedono all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, che tutti i soggetti obbligati accreditati per la consultazione dei dati contenuti nel Registro dei Titolari Effettivi, segnalino tempestivamente alla Camera di commercio territorialmente competente, le eventuali difformità tra le informazioni sulla titolarità effettiva ottenute per effetto della consultazione del registro e quelle acquisite in sede di adeguata verifica della clientela, ai sensi degli articoli 18 e 19 del D.lgs. 231/2007.  Si osserva che le disposizioni contenute all’art. 21, comma 5, lett. (e-bis del D.lgs. 231/2007, sono state introdotte a seguito del recepimento della normativa comunitaria mediante le modifiche apportate al D.lgs. 231/2007 con il D.lgs. 125/2019 in vigore dal 10/11/2019.  Con il D.lgs. 125/2019 infatti, si è data attuazione della direttiva (UE) 2015/849, nonché attuazione della direttiva (UE) 2018/843 che modifica la direttiva (UE) 2015/849 relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario ai fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo.  La sopra richiamata direttiva UE, stabilisce all’art. 30, paragrafo 4, che gli Stati membri sono chiamati a fare in modo che le informazioni contenute nel registro dei titolari effettivi siano adeguate, accurate e attuali e istituiscano meccanismi a tale scopo. Tali meccanismi prescrivono tra l’altro, che i soggetti obbligati e le autorità competenti, nel caso e nella misura in cui tale obbligo non interferisca indebitamente con le funzioni di quest’ultime, segnalino eventuali discrepanze rilevate tra le informazioni relative alla titolarità effettiva disponibili nel registro centrale e le informazioni relative alla titolarità effettiva di cui dispongono.  1) L’obbligatorietà o meno della consultazione dei dati presso il registro dei titolari effettivi  La consultazione dei dati contenuti nel pubblico Registro dei titolari effettivi da parte dei soggetti obbligati all’adeguata verifica del cliente, non è una attività obbligatoria in generale ma risulta necessaria ed opportuna tutte le volte che la legge prevede un riscontro sui dati e sulle informazioni contenuti nelle dichiarazioni fornite dal cliente ai sensi dell’art. 22 del D.lgs. 231/2007.  Il D.lgs. 231,2007 all’art. 19, comma 1, lettera b), con riferimento al titolare effettivo, richiede il riscontro dei dati acquisiti dal cliente, e quindi anche la consultazione del Registro dei titolari effettivi, nei casi in cui, in relazione a tali dati, sussistano dubbi, incertezze o incongruenze.  Tale mancato riscontro quando necessario, è punito con una sanzione amministrativa che ai sensi dell’art. 56, comma 1 e 2, del D.lgs. 231/2007 è compresa tra un minimo di euro  2.000 euro ed un massimo di 50.000 euro.  In altri termini, si prevede la consultazione dei dati contenuti nel Registro dei titolari questi casi il legislatore non lo ritiene necessario, e questo deve essere un precetto fondamentale al fine di evitare generalizzati automatismi nelle attività da svolgere, che invece vedono nell’approccio basato sul rischio, l’unica bussola che ne regoli gli adempimenti.  2) Obbligo di conservazione delle evidenze contenute nel registro dei titolari effettivi  Si presti inoltre particolare attenzione alle disposizioni contenute all’art. 21, comma 7 del D.lgs. 231/2007, che richiama l’obbligo, nei casi in cui il destinatario dell’adeguata verifica consulti il Registro dei titolari effettivi, di acquisire e conservare per 10 anni ai sensi dell’art. 31 del D.lgs. 231/2007, prova dell'iscrizione del titolare effettivo nei predetti registri ovvero conservare un estratto dei registri idoneo a documentare tale iscrizione, e nei casi in cui ometta di conservare quelle informazioni si rendono applicabili le sanzioni amministrative di omessa conservazione previste all’art. 57 del D.lgs. 231/2007 che vanno da un minimo di euro 2.000 ad un massimo di euro 50.000.  La ratio di tale disposizione, tutt’altro che formale, ha proprio lo scopo di documentare il rigore logico valutativo in ordine alla centralità nel sistema della prevenzione e contrasto del riciclaggio della figura del titolare effettivo.  Naturalmente, nel caso in cui non si effettui la consultazione dei dati contenuti presso il Registro dei titolari effettivi, non vi sarà nessun obbligo di conservazione ai sensi dell’all’art. 31, comma 2, lettera b-bis) del D.lgs. 231/2007.  3) Sistema di raccordo delle informazioni sui titolari effettivi e interconnessione con i registri degli Stati membri  Nel decreto interministeriale 55/2022 è stato previsto, un meccanismo di raccordo delle informazioni sui dati relativi al titolare effettivo, al fine di monitorare le discordanze dei dati in circolazione, la cui ratio è quella di prevenire e contrastare fenomeni di riciclaggio e di finanziamento al terrorismo.  Per questo motivo, nei casi sopra richiamati, in capo ai soggetti obbligati all’adeguata verifica, che in sede di accesso e consultazione dei dati presso il Registro dei titolari del sistema nazionale ed internazionale deputato alla prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo.  Attraverso la segnalazione di difformità dei dati relativi ai titolari effettivi contenute all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, oltre che naturalmente all’obbligo di segnalazione di operazione sospetta previsto all’art. 35 del D.lgs. 231/2007, il sistema di prevenzione e contrasto trova un ulteriore elemento di collaborazione attiva da parte dei destinatari degli obblighi previsti dal D.lgs. 231/2007 finalizzato a prevenire e contrastare l'uso del sistema economico e finanziario a scopo di riciclaggio e finanziamento del terrorismo come previsto all’art. 2, comma 1 del D.lgs. 231/2007.  Inoltre, per una migliore circolazione dei dati e delle informazioni sui titolari effettivi tra gli Stati membri, con il Regolamento (UE) 2021/369 del 1 marzo 2021 sono state stabilite le specifiche tecniche e le procedure necessarie per interconnettere tutti i dati contenuti nei singoli registri dei vari Stati membri tra di loro mediante il sistema BORIS (Beneficial Ownership Registers Interconnection System) già previsto nella Direttiva (UE) 2015/849.  4) Segnalazione telematica delle difformità nei dati del titolare effettivo  L’oggetto della segnalazione di difformità sarà ovviamente semplicemente una discrepanza tra i dati del titolare effettivo acquisiti dal soggetto obbligato e quanto risulta nel Registro dei titolari effettivi, pertanto, dovrà avere ad oggetto incongruenze nei seguenti dati:  * nome e cognome;  * luogo e data di nascita;  * residenza anagrafica o domicilio (se diverso dalla residenza);  * cittadinanza;  * codice fiscale;  Naturalmente, ogni elemento tra quelli contenuti nei dati e nelle informazioni che determinati soggetti sono tenuti a comunicare al Registro delle Imprese di cui all’art. 4 del DM 55/2022 e che sia difforme dai dati acquisiti dal soggetto obbligato potrà costituire oggetto di segnalazione di difformità, come ad esempio:  * Modalità di esercizio del controllo nei casi previsti all’art. 20, comma 3, D.lgs. 231/2007);  * Poteri di rappresentanza nei casi previsti all’art. 20, comma 5, D.lgs. 231/2007);  Potrà anche formare oggetto di segnalazione di difformità alla Camera di Commercio, anche la situazione in cui il soggetto obbligato in sede di consultazione del Registro dei titolari effettivi, non trovi nessun dato, poiché ad esempio la società non li ha comunicati nei termini e secondo le modalità previste nel DM 55/2022.  La segnalazione di difformità andrà effettuata con modalità telematica, presso la sede territorialmente competente della Camera di Commercio in cui si trova la sede legale dell’entità giuridica i cui dati presentano delle incongruenze.  Le indicazioni previste all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, riguardano le anomalie ed incongruenze esclusivamente di determinati soggetti, e precisamente:  * delle imprese dotate di personalità giuridica (le società a responsabilità limitata, le società per azioni, le società in accomandita per azioni e le società cooperative);  * delle persone giuridiche private (associazioni, le fondazioni e le altre istituzioni di carattere privato che acquistano la personalità giuridica con l’iscrizione nel registro delle persone giuridiche, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 febbraio 2000, n. 361);  * dei trust produttivi di effetti giuridici rilevanti a fini fiscali, nonché degli istituti giuridici affini, stabiliti o residenti sul territorio della Repubblica italiana.  Nei casi in cui l’anomalia in argomento riguardi i Trust o altri istituti giuridici affini, non stabiliti o residenti sul territorio della Repubblica italiana, la segnalazione prevista all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022 dovrà essere effettuata presso la sede della Camera di Commercio di Roma.  Non possono formare oggetto di segnalazione ai sensi dell’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, le eventuali anomalie riscontrate in occasione dell’adeguata verifica delle imprese individuali, delle società di persone, delle associazioni non riconosciute, dei consorzi (salvo che assumano la forma di impresa dotata di personalità giuridica) e delle Imprese sociali (salvo che assumano la forma di una società o di persona giuridica tenute  Per quanto riguarda la tempistica entro cui effettuare la segnalazione di difformità prevista all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, il legislatore nazionale ma anche quello comunitario, non prendono correttamente alcuna posizione sui termini, poiché la stessa dovrà essere effettuata tempestivamente, evitando quindi la scelta di introdurre tempistiche giudicabili come perentorie.  Circa la tempestività, ovviamente inserita nell’ambito di una normativa di prevenzione, comprensibilmente è lasciata alla valutazione da parte del soggetto obbligato, che naturalmente non appena avrà svolto le sue analisi, integrato il suo patrimonio informativo e svolte le necessarie valutazioni circa la difformità potrà provvedere alla segnalazione in Camera di Commercio.    5) Soggetti che possono consultare le segnalazioni di anomalia dei dati relativi al titolare effettivo  La segnalazione di anomalia e difformità relativa alle informazioni sulla titolarità effettiva ottenute per effetto della consultazione del registro e quelle acquisite in sede di adeguata verifica della clientela, ai sensi degli articoli 18 e 19 del D.lgs. 231/2007 effettuate dai soggetti obbligati, non saranno consultabili da tutti i soggetti che possono accedere al Registro dei titolari effettivi.  Infatti, viene chiarito che le segnalazioni di difformità acquisite dal sistema telematico delle Camere di Commercio, potranno essere consultabili unicamente da parte delle autorità di cui all’articolo 21, comma 2, lettere a), b), c) e d), e comma 4, lettere a), b) e c), del D.lgs. 231/2007, e precisamente:  * dal Ministero dell'economia e delle finanze;  * dalle Autorità di vigilanza di settore;  * dall'Unità di informazione finanziaria per l'Italia;  * dalla Direzione investigativa antimafia;  * dalla Guardia di finanza;  * dalla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo;  * dall'autorità giudiziaria;  * dalle autorità preposte al contrasto dell'evasione fiscale;  È stato previsto all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022 che i soggetti che possono acquisire la segnalazione di difformità, garantiscano l’anonimato del soggetto obbligato segnalante ed in tal caso, si renderanno applicabili senza nessuna esclusione le disposizioni previste all’art. 38 del D.lgs. 231/2007 sulla tutela del segnalante, ivi compresa la sanzione per l’indebita violazione dell’anonimato con la reclusione da due a sei anni.  In altri termini i soggetti previsti all’articolo 21, comma 2, lettere a), b), c) e d) del D.lgs. 231/2007, dovranno introdurre o disporre nella loro organizzazione procedure tali da garantire l’anonimato e la riservatezza del soggetto segnalante che ad ogni livello di utilizzo e diffusione del dato deve essere protetto.  Sia chiaro, inoltre, che a seguito delle segnalazioni di anomalia e incongruenza dei dati relativi al titolare effettivo, trasmesse dai soggetti obbligati ai sensi dell’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, l’Unità di Informazione Finanziaria, la Guardia di finanza e la Direzione investigativa antimafia possono richiedere ulteriori informazioni al soggetto che ha effettuato la segnalazione ai fini di un migliore approfondimento ed analisi dei dati.  7) Le segnalazioni di difformità delle Pubbliche Amministrazioni  Le Pubbliche Amministrazioni individuate all’art. 10 del D.lgs.231/2007, all’interno del sistema della prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, hanno un ruolo di primaria importanza soprattutto nell’ambito dei seguenti procedimenti e procedure:  * procedimenti finalizzati all'adozione di provvedimenti di autorizzazione o concessione;  * procedure di scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi secondo le disposizioni di cui al codice dei contratti pubblici;  * procedimenti di concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzioni di vantaggi economici di qualunque genere a persone fisiche ed enti pubblici e privati.  Inoltre, sempre le Pubbliche Amministrazioni, al fine di consentire lo svolgimento di analisi finanziarie mirate a far emergere fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, sono obbligate a comunicare all’Unità di Informazione Finanziaria dati e informazioni  Moltissime Pubbliche Amministrazioni, anche a seguito del parere ANAC del 24/05/2021, nell’ambito dei propri regolamenti e procedure hanno previsto l’obbligatorietà da parte dei loro contraenti, che ad esempio stipulano contratti di appalto, che ricevono autorizzazioni o concessioni, finanziamenti o altre erogazioni, di una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi dell’art. 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 contenente i dati del titolare effettivo.  Inoltre, negli indicatori di anomalia per la segnalazione delle operazioni sospette da parte delle Pubbliche Amministrazioni, di cui al provvedimento dell’Unità di Informazione Finanziaria del 23/04/2028 in Gazzetta Ufficiale del 19/11/2018, i segnali di attenzione concernenti il titolare effettivo occupano uno spazio tra gli indici di anomalia pari al 40% risultando l’argomento maggiormente strategico da analizzare nel processo valutativo.  In tale contesto è evidente che le Pubbliche Amministrazioni si troveranno, per i doveri inderogabili del proprio ufficio, a dover procedere nella consultazione dei dati contenuti nel registro dei titolari effettivi, al fine di verificare e riscontrare la correttezza delle dichiarazioni sul titolare effettivo rilasciate dai propri contraenti ai sensi dell’art. 47 del  D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.  Giova ricordare che, in tali attività d’ufficio da parte della Pubblica Amministrazione, ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, nei casi di dichiarazioni mendaci, si applicano le disposizioni previste articolo 495 Codice penale che prevedono la reclusione da uno a sei anni e quindi il pubblico funzionario in tali casi dovrà inoltrare la denuncia all’Autorità Giudiziaria.  Nei casi in cui le Pubbliche Amministrazioni individuate all’art. 10 del D.lgs.231/2007, rilevino delle difformità tra le dichiarazioni ricevute dai propri contraenti e i dati contenuti nel Registro dei titolari effettivi, pur non essendo richiamate all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022 hanno sempre l’obbligo, al fine di consentire lo svolgimento di analisi finanziarie mirate a far emergere fenomeni di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, di comunicare all’Unità di Informazione Finanziaria le difformità nei dati e informazioni concernenti il titolare effettivo ai sensi dell’art. 10, comma 4 del D.lgs. 231/2007.  Si ricorda che anche se la Pubblica Amministrazione abbia effettuato la denuncia all'Autorità Giudiziaria, ad esempio nei casi di dichiarazioni mendaci ai sensi dell’art. 76 provvedimento dell’Unità di Informazione Finanziaria del 23/04/2028 in Gazzetta Ufficiale del 19/11/2018.  8) Sanzioni relative all’omessa segnalazione di difformità dei dati del titolare effettivo  Per quanto riguarda la sanzione del soggetto obbligato che omette di segnalare alla Camera di Commercio le difformità tra le informazioni sulla titolarità effettiva ottenute per effetto della consultazione del registro e quelle acquisite in sede di adeguata verifica della clientela, ai sensi degli articoli 18 e 19 del D.lgs. 231/2007, il DM 55/2022 non prevede nessuna sanzione, lasciando intendere che in tali casi non vi siano sanzioni per l’autore di tali violazioni.  In realtà, è vero che non viene autonomamente sanzionata l’omessa segnalazione in argomento, ma è altrettanto vero che tale condotta riverserà i propri effetti sanzionatori nell’ambito delle attività che i soggetti obbligati sono chiamati a svolgere in occasione degli adempimenti relativi all’adeguata verifica previsti agli articoli 18 e 19 del D.lgs. 231/2007.  Sia chiaro che l’argomento riguarda il soggetto che a seguito della consultazione dei dati contenuti nel Registro dei titolari effettivi abbia rilevato delle discordanze e che oltre a non aver effettuato la segnalazione di anomalia alla Camera di Commercio, non abbia neanche intrapreso determinate azioni nell’ambito degli obblighi di adeguata verifica.  Le casistiche in cui, il soggetto obbligato risulti destinatario di una sanzione amministrativa, sono tutte quelle in cui a seguito del rilievo di anomalia ed incongruenza i processi di riscontro dei dati relativi al titolare effettivo previsti all’art. 19, comma 1, lett.  b) del D.lgs. 231/2007, siano essi legati alla fase di adeguata verifica in occasione del conferimento dell’incarico ovvero successivamente in occasione del controllo costante, non si siano completati, integrandosi in tal caso la violazione legata all’obbligo di astensione previsto all’art. 42 del D.lgs. 231/2007.  È la situazione, ad esempio, di un soggetto che avendo provveduto all’identificazione del titolare effettivo mediante dichiarazione resa dal cliente, ed avendo la necessità prevista all’art. 19, comma 1, lettera b) del D.lgs. 231/2007 di effettuare la consultazione nel completato e di conseguenza la prestazione professionale o l’operazione non potrà essere eseguita o continuata.  Infatti, l’art. 42 del D.lgs. 231/2007 stabilisce che i soggetti obbligati che si trovano nell'impossibilità oggettiva di effettuare l'adeguata verifica della clientela, ai sensi delle disposizioni di cui all'articolo 19, comma 1, lettere a), b) e c), si astengono dall'instaurare, eseguire ovvero proseguire il rapporto, la prestazione professionale e le operazioni e valutano se effettuare una segnalazione di operazione sospetta alla UIF a norma dell'articolo 35.  In altri termini, la condotta del soggetto obbligato di omessa segnalazione alla Camera di Commercio delle difformità relative ai dati del titolare effettivo, sarà punibile tutte le volte in cui l’autore di tale comportamento abbia anche violato l’obbligo di astensione previsto all’art. 42, comma 1) del D.lgs. 231/2007, ad eccezione dei casi in cui il professionista abbia ricevuto un incarico di esaminare la posizione giuridica del cliente o di espletamento dei compiti di difesa o di rappresentanza del cliente in un procedimento innanzi a un'autorità giudiziaria o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull'eventualità di intentarlo o evitarlo che è previsto all’art. 42, comma 3 del D.lgs. 231/2007.  I tali casi si rendono applicabili le sanzioni amministrative previste all’art. 56 che disciplina l’inosservanza dell’obbligo di astensione, nei casi in cui il soggetto obbligato pur avendo rilevato a seguito della consultazione dei dati presso il Registro dei titolari effettivi delle discordanze ed anomalie e non avendo effettuato la segnalazione prevista all’art. 6, comma 5, del DM 55/2022, compia l’operazione o esegua la prestazione professionale.  Per quanto indicato ed alle condizioni di cui sopra, per l’autore di tali condotte, la sanzione amministrativa ai sensi dell’art. 56, comma 3 del D.lgs. 231/2007 è compresa tra un minimo di euro 2.000 euro ed un massimo di 50.000 euro.  Diversamente, il soggetto obbligato che ha omesso di effettuare la segnalazione di difformità alla Camera di Commercio, ma non abbia anche violato le disposizioni sull’obbligo di astensione previsto all’art. 42 del D.lgs. 231/2007 si troverà unicamente nella situazione di dover valutare se effettuare una segnalazione di operazione sospetta all’Unità di Informazione Finanziaria a norma dell'articolo 35 del D.lgs. 231/2007.

Trust e Digital Asset: soluzioni di protezione e pianificazione

Play Episode Listen Later Jul 3, 2022


L'espressione digital asset è molto utilizzata negli ultimi tempi, spesso però in maniera impropria. Che significato ha per il giurista il sintagma digital asset? Per realizzare una corretta gestione del proprio patrimonio complessivamente inteso, quindi anche della sua componente digitale, quali sono validi atti dispositivi inter vivos o a causa di morte che possono essere utili per i digital asset? Quali le  best practice che ciascuno può seguire ?  Il trust ha un ruolo stratefico nella pianificzione dei digital asset e delle cryptovalute. Sono tanti gli esempio di patrimoni in cryptovalute che si sono dispersi a causa del fatto che sono andate perdute le chiavi di accesso, i wallet o semplicemente perchè il titolare delle cryptovalute non aveva informato nessuno dei suoi investimenti. Il valore di quanto è in digitale per ogni uno di noi è troppo rilevante per non gestirlo e proteggerlo.

Cryptovalute, successione e nuovi scenari fiscali

Play Episode Listen Later Jun 11, 2022


Ben trovati, sono Paolo Gaeta e questo è il podcast della serie Trust Talks oggi dedicato alla SUCCESSIONE DEI DIGITAL ASSET E IN PARTICOLARE ALLE CRYPTOVALUTE.   Gli asset digitali sono ormai parte della vita di ciascuno di noi nelle più svariate forme, alcune delle quali di valore significativo, pensiamo alle cryptovalute e gli NFT che tanto stanno attirando l'attenzione di una platea di soggetti generalizzata.   La blockchain è un sistema i cui orizzonti applicativi oggi forse si possono appena intuire, fra qualche anno molti di noi avranno un wallet nel quale conserveranno assieme ai bitcoin anche gli euro con i quali pagheremo il caffè, con l'home banking potremo vedere il saldo sul ns conto corrente deposito presso la banca, ma anche l'ammontare dei nostri euro digitali presenti nel wallet che magari conserviamo sul telefonino e non in banca, la valorizzazione delle cryptovalute e chissà cos'altro.   E' la rivoluzione dei sistemi decentralizzati, quelli che alcuni chiamano web 3.0, i quali consentono di potersi affidare alla bontà dei dati conservati sul libro mastro diffuso (la blockchain) e non necessariamente ad una autorità centrale che controlla e valida le transazioni (come oggi fa ad esempio la Borsa di Milano).   La gestione, conservazione, titolarità e trasmissibilità dei digital asset sono temi caldissimi che oggi affrontiamo con il notaio Remo Maria Morone di Torino, che si sta dedicando con attenzione a queste tematiche.

Donne e ricchezza: il ruolo della donna nel contesto attuale

Play Episode Listen Later Jun 9, 2022


Ben trovati nel podcast Trust Talks di Paolo Gaeta  La trasmissione di oggi è dedicata alle Donne e la gestione e pianificazione patrimonmio.  Ne parleremo con tre donne che rappresentano una eccellenza nei loro diversi settori professionali legati al mondo del wealth management.   Valeria Ferrero, Responsabile marketing e Business Development Banca Ersel  Laura Paganini, CEO SER-FID ITALIANA FIDUCIARIA  Valentina Ottani Sconza, Avvocato dello Studio Gianni & Origoni Milano  Questa trasmissione segue il convegno nazionale organizzato dalla associazione italiana dottori commercialisti di Milano presieduta dal dott. Edoardo Ginevra il 7 aprile 2022.   Sono più le donne che lavorano nel mondo, rappresentano la maggioranza degli studenti universitari e con i risultati migliori, coprono sempre più ruoli di imprenditrici e di manager nelle aziende, controllano una ricchezza crescente e nei prossimi anni la loro capacità di influenzare i consumi è destinata a crescere a livello mondiale. Queste sono le donne oggi. Ma quali sono i loro bisogni, quanto sono mutati rispetto al passato e quali sono quelli realmente realizzati?  Le nostre ospiti risponderanno alle seguenti domande:  Valeria Ferrero   Come sta cambiano la clientela del wealth management e, in particolare, come cambia il peso della clientela femminile per il settore?   Quale deve essere il corretto approccio di intermediari e professionisti alle nostre nuove aspettative e quanto è importante che intermediari e professionisti collaborino per dare risposte concrete alle loro clienti?  Laura Paganini  Può la fiduciaria essere un buon interlocutore per la clientela femminile?   C'è un approccio differente per ciascun tipo di cliente?  Valentina Ottani Sconza  Il trust come strumento di pianificazione patrimoniale nella forma pensata da una donna, ci parli di un caso concreto  Quale sono le esigenze della cliente che pensi abbiano portato a scegliere il trust, insomma a dedicare del tempo per pianificare con dettagli alcuni aspetti formativi dei beneficiari.  Contattateci per approfondimenti o domande attraverso i nostri social oppure scrivendo a info@studiogaeta.com 

Strumenti di protezione dei soggetti deboli e legge sul dopo di noi | con Saverio Bartoli

Play Episode Listen Later May 24, 2022


Per la puntata di oggi del nostro podcast sul mondo dei trust e del wealth management abbiamo con noi l'avv. Saverio Bartoli, autore di numerose pubblicazioni in materia di trust e altri negozi destinatori e monografie per riviste scientifiche.   In questi giorni la casa editrice Giuffrè ha pubblicato l'ultimo lavoro dell'avv. Bartoli sulla legge del Dopo di noi, i trust, gli atti di destinazione e l'affidamento fiduciario.  Analizziamo con l'avv. Bartoli pregi e difetti di questa legge trascorsi ormai sei anni dalla sua emanazione e condividiamo qualche riflessione su quali possano essere gli scenari futuri di applicazione di questa legge anche a soggetti non gravemente disabili, temporaneamente disabili o semplicemente molto anziani.  

Comprare casa in Francia, quali trappole da evitare

Play Episode Listen Later Apr 5, 2022


La trasmissione Tax Talks di oggi è dedicata agli investimenti immobiliari in Francia. Sono molto gli italiani che frequentano la costa azzurra oppure che decidono di acquistare una casa a Parigi. Nonostante l'Italia e la Francia abbiamo un sistema giuridico con molti punti in comune, ci sono aspetti molto delicati cui devono prestare attenzione i cittadini italiani che vogliono acquistare una casa in Francia: la scelta del veicolo d'investimento, gli obblighi dichiarativi francesi, la relazione con il notaio e l'agente immobiliare. Soggetti, questi ultimi, cui non è prudente demandare le scelte fiscali che possono avere un impatto nella tassazione davvero rilevante.  Ne parliamo oggi con Mauro Michelini, dottore commercialista molto attivo che opera in Italia, Francia e Svizzera da circa un ventennio con una particolare vocazione ad assistere persone fisiche ed imprese con interessi in Italia e Francia. Mauro è autore di diversi articoli e pubblicazioni particolarmente incentrate sulle questioni immobiliari francesi.  Mauro risponderà a tre domande:   I cambiamenti nella destinazione del bene immobile, da ammobiliato a vuoto e viceversa (in particolare SCI e SARL di famiglia), quali conseguenze nel caso di una persona fisica o di una persona giuridica. Gli obblighi dichiarativi in Francia (2042-2072-2065-2746) e quali conseguenze, vista la scarsa conoscenza della distinzione tra un reddito di un bene immobile, ammobiliato o vuoto, nel caso di una persona fisica o di una persona giuridica. Cosa accade quando non viene rispettata l'autonomia decisionale del cliente al momento della vendita del bene immobile e della redazione della dichiarazione 2048-IMM sulla plusvalenza immobiliare.  

La Legge sul trust in Svizzera, avamprogetto

Play Episode Listen Later Mar 19, 2022


Ben trovati per una puntata del podcast dello Studio Paolo Gaeta sul mondo dei trust e del wealth management, oggi abbiamo il piacere di avere con noi un esponente di rilievo del mondo del wealth management europeo, consulente per istituzioni nazionali e sovrannazionali il cui curriculum vitae è difficile sintetizzare e per il quale citiamo solamente l'ultimo riconoscimento in ordine cronologico che è la Laurea honoris causa dell'Università di Zurigo conferita per la pluriennale lotta contro la criminalità economica, in particolare contro il riciclaggio, ed anche per il contributo scientifico allo sviluppo del diritto penale economico, è con noi oggi il Professore Paolo Bernasconi per parlarci dell'avanprogetto di legge sul trust svizzero, una svolta storica per l'intero sistema economico finanziario svizzero, e non solo, che vedrà la luce nei prossima anni (si stima nel 2024).  Il prof. Paolo Bernasconi risponderà a quattro domande: Perché una legge sul trust in Svizzera, se ne sentiva il bisogno? Perché parlare oggi di un avamprogetto che potrà maturare in una norma nel 2023 o anni successivi?   Un trust può ragionevolmente nascere e svilupparsi in una giurisdizione non consuetudinaria oppure questo che chiamiamo trust è un super mandato e non un vero trust?   Quali sono le caratteristiche saliente di quello che potrà essere il nuovo trust svizzero dal suo punto di vista e come potrà contribuire positivamente per il tessuto economico finanziario svizzero ?

Cosa sono i PIR, agevolazioni fiscali e opportunità nel wealth planning

Play Episode Listen Later Mar 10, 2022


Nel podcast di oggi della serie Tax Talks parleremo di PIR, i piani individuali di risparmio introdotti in Italia con la legge di stabilità del 2017.  I Pir, una forma d'investimento fiscalmente agevolata per stimolare gli investimenti delle persone fisiche nelle aziende italiane.  Una “abito fiscale” con il quale poter vestire gli investimenti che dimostra di funzionare molto bene e rendersi adatto a finalità di wealth planning.  Ne parliamo con il dott. Marco Bolognesi amministratore delegato della società fiduciaria Hera Spa, una società indipendente che si contraddistingue per una particolare propensione alla innovazione e ne è testimone il fatto che Marco Bolognesi è stato il primo ad immaginare ed utilizzare uno strumento di cui molto si è discusso nel periodo della voluntary disclosure:  il mandato senza intestazione.   Marco Bolognesi risponderà alle seguenti domande: 1)     Cosa sono, dunque, i PIR e che caratteristiche hanno in particolare i Pir alternativi; 2)     Cosa sono i PIR “fai da te”; 3)     Come posso usare i PIR per ottimizzare il portafoglio esistente ; 4)     Quali sono le nuove evoluzioni del PIR che ci possiamo aspettare per il prossimo futuro. 

Trust , terzo settore e filantropia

Play Episode Listen Later Feb 25, 2022


L'Accademia del Trust di San Marino ha organizzato  il 19.11.2021 la prima riunione annuale del Comitato Scientifico 2021. Una Tavola Rotonda su argomenti che orienteranno i lavori di studio che l'Accademia del Trust svolgerà il prossimo anno.  Il Comitato Scientifico dell'Accademia del Trust è composto da: Saverio Bartoli, Avvocato in FirenzeRossella Cerchia, Ordinaria di diritto comparato Università Statale di MilanoLucilla Gatt, Ordinaria Università Suor Orsola BenincasaGaetano Petrelli, Notaio EmeritoRanieri Razzante, Prof. di Legislazione Antiriciclaggio Università di BolognaGabriele Sepio, Avvocato in RomaFrancesco Tundo, Ordinario di diritto tributario Università di Bologna

Il cambio dei trustee, tra diritto civile e diritto di San Marino

Play Episode Listen Later Feb 25, 2022


L'Accademia del Trust di San Marino ha organizzato  il 19.11.2021 la prima riunione annuale del Comitato Scientifico 2021. Una Tavola Rotonda su argomenti che orienteranno i lavori di studio che l'Accademia del Trust svolgerà il prossimo anno.  Il Comitato Scientifico dell’Accademia del Trust è composto da: Saverio Bartoli, Avvocato in FirenzeRossella Cerchia, Ordinaria di diritto comparato Università Statale di MilanoLucilla Gatt, Ordinaria Università Suor Orsola BenincasaGaetano Petrelli, Notaio EmeritoRanieri Razzante, Prof. di Legislazione Antiriciclaggio Università di BolognaGabriele Sepio, Avvocato in RomaFrancesco Tundo, Ordinario di diritto tributario Università di Bologna

La ricchezza finanziaria quale oggetto di trust, tra Italia e San Marino: diritto civile e internazionale privato.

Play Episode Listen Later Feb 11, 2022


L'Accademia del Trust di San Marino ha organizzato  il 19.11.2021 la prima riunione annuale del Comitato Scientifico 2021. Una Tavola Rotonda su argomenti che orienteranno i lavori di studio che l'Accademia del Trust svolgerà il prossimo anno.    Gaetano Petrelli "La ricchezza finanziaria quale oggetto di trust, tra Italia e San Marino: diritto civile e internazionale privato", moderatore dott. Paolo Gaeta dello Studio Paolo Gaeta paolo.gaeta@studiogaeta.com     Il Comitato Scientifico dell'Accademia del Trust è composto da: Saverio Bartoli, Avvocato in FirenzeRossella Cerchia, Ordinaria di diritto comparato Università Statale di MilanoLucilla Gatt, Ordinaria Università Suor Orsola BenincasaGaetano Petrelli, Notaio EmeritoRanieri Razzante, Prof. di Legislazione Antiriciclaggio Università di BolognaGabriele Sepio, Avvocato in RomaFrancesco Tundo, Ordinario di diritto tributario Università di Bologna

La fiscalità della opere d'arte

Play Episode Listen Later Feb 3, 2022


Il nostro podcast di oggi è una Tax Talks in compagnia di Luigi Rossi, avvocato e dottore commercialista con studio in Caserta, responsabile di ANCP Napoli,  wealth planning specialist formatosi, tra l'altro, al master organizzato dall'Associazione dottori commercialisti italiani di Milano e che di recente è stato uno degli co-organizzatori del convegno “Le regole dell'Arte”. Luigi Rossi è con noi oggi per parlare degli aspetti fiscali relativi all'acquisto e detenzione di Opere d'arte. 

Il registro dei titolari effettivi ed il trust

Play Episode Listen Later Jan 25, 2022


L'Accademia del Trust di San Marino ha organizzato  il 19.11.2021 la prima riunione annuale del Comitato Scientifico 2021. Una Tavola Rotonda su argomenti che orienteranno i lavori di studio che l'Accademia del Trust svolgerà il prossimo anno.  Ranieri Razzante "Il registro dei titolari effettivi", moderatore dott. Paolo Gaeta. Il Comitato Scientifico dell'Accademia del Trust è composto da:   Saverio Bartoli, Avvocato in Firenze Rossella Cerchia, Ordinaria di diritto comparato Università Statale di Milano Lucilla Gatt, Ordinaria Università Suor Orsola Benincasa Gaetano Petrelli, Notaio Emerito Ranieri Razzante, Prof. di Legislazione Antiriciclaggio Università di Bologna Gabriele Sepio, Avvocato in Roma Francesco Tundo, Ordinario di diritto tributario Università di Bologna  

prof.ssa Lucilla Gatt | il trustee e la segregazione dei digital assett

Play Episode Listen Later Jan 17, 2022


L'Accademia del Trust di San Marino ha organizzato  il 19.11.2021 la prima riunione annuale del Comitato Scientifico 2021. Una Tavola Rotonda su argomenti che orienteranno i lavori di studio che l'Accademia del Trust svolgerà il prossimo anno. L'evento è gratuito e si terrà in webinar e solo su prenotazione e posti limitati in presenza. Il Comitato Scientifico dell'Accademia del Trust è composto da: Saverio Bartoli, Avvocato in Firenze Rossella Cerchia, Ordinaria di diritto comparato Università Statale di Milano Lucilla Gatt, Ordinaria Università Suor Orsola Benincasa Gaetano Petrelli, Notaio Emerito Ranieri Razzante, Prof. di Legislazione Antiriciclaggio Università di Bologna Gabriele Sepio, Avvocato in Roma Francesco Tundo, Ordinario di diritto tributario Università di Bologna

Prof.ssa Rossella Cerchia: “La mentalità giuridica e il trust: la formazione dei giuristi nelle aule universitarie”

Play Episode Listen Later Jan 11, 2022


L'Accademia del Trust di San Marino ha organizzato  il 19.11.2021 la prima riunione annuale del Comitato Scientifico 2021. Una Tavola Rotonda su argomenti che orienteranno i lavori di studio che l'Accademia del Trust svolgerà il prossimo anno. L’evento è gratuito e si terrà in webinar e solo su prenotazione e posti limitati in presenza. Il Comitato Scientifico dell’Accademia del Trust ècomposto da: Saverio Bartoli, Avvocato in FirenzeRossella Cerchia, Ordinaria di diritto comparato UniversitàStatale di MilanoLucilla Gatt, Ordinaria Università Suor Orsola BenincasaGaetano Petrelli, Notaio EmeritoRanieri Razzante, Prof. di Legislazione AntiriciclaggioUniversità di BolognaGabriele Sepio, Avvocato in RomaFrancesco Tundo, Ordinario di diritto tributario Universitàdi Bologna

Trust Talks n. 39 - I fondi speciali di beni sottoposti a vincolo di destinazione

Play Episode Listen Later Dec 9, 2021


La trust talks di oggi è dedicata ai fondi speciali composti da beni sottoposti a vincolo di destinazione.   Una tipologia di fondi emersi dalla norma per i soggetti gravemente disabili (quella denominata dopo di noi del 2016) che apre degli scenari interessanti su come poter vincolare e quindi segregare beni attraverso un contratto, senza dover ricorrere a normative sul trust straniere.   Ne parliamo con Alessandro Accinni, avvocato, che si occupa in particolare, di diritto bancario, finanziario e degli intermediari.   Alessandro è specializzato nell'assistenza a società fiduciarie, autore di diverse pubblicazioni inerenti il settore di wealth management, relatore in convegni e corsi di specializzazione, tra cui quelli organizzati da Assofiduciaria ed il Centro Studio Villa Negroni di Lugano, Alessando Accinni è socio, anzi siamo soci, di STEP ed “Il trust in Italia”. 

Trust Talks n. 38 - Acquisto e vendita d'immobili in Francia

Play Episode Listen Later Nov 30, 2021


Oggi è con noi per questa Tax Talks dello Studio Paolo Gaeta Mauro Michelini, dottore commercialista molto attivo che opera in Italia, Francia e Svizzera da circa un ventennio con una particolare vocazione ad assistere persone fisiche ed imprese con interessi in Italia e Francia. Con lui oggi parleremo di quali sono le modalità e gli adempimenti fiscali da porre in essere per un soggetto italiano che desidera acquistare un immobile in Francia. Le imposte di successioni in Francia hanno aliquote che possono arrivare ad oltre 60% come anche le imposte sulle plusvalenza in caso di vendita di immobili hanno regole speciali.

Trust Talks n. 37 - Convegno Le regole dell'Arte

Play Episode Listen Later Nov 4, 2021


Paolo Gaeta è relatore del convegno "Le regole dell'arte. La tutela, la promozione e la trasmissione dei patrimoni artistici e culturali" organizzato dalla Sezione Territoriale di Napoli di ANCP, rivolto agli appassionati del settore: collezionisti privati, galleristi, professionisti del mercato dell’arte e consulenti patrimoniali.

Trust Talks n. 35 - Novità su RW e Beneficiari di Trust

Play Episode Listen Later Oct 21, 2021


Bentrovati sono Paolo Gaeta e questo è il podcast della serie Tax Talks per il quale è oggi con noi l'avvocato Antonio Longo avvocato dello studio internazionale DLA Piper esperto di diritto tributario e membro del Consiglio Direttivo di STEP Italia.   Con l'avv. Longo parleremo di compilazione del quadro della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche sul monitoraggio fiscale, il quadro RW, per i beneficiari di trust non residenti, un tema a cavallo tra fiscalità, diritto valutario e antiriciclaggio, di recente oggetto della bozza di circolare dell'Agenzia delle Entrate sul trust, ma anche di un interpello, il 693/2021 che è intervenuto sulla eventuale possibilità di evitare la compilazione del quadro RW in caso di presenza di una società fiduciaria. 

Trust Talks n. 36 -Contratti intervivos con effetti post mortem e Trust

Play Episode Listen Later Oct 21, 2021


Ben trovati, sono Paolo Gaeta e questa è la serie Podcast Trust Talks dedicata al trust e gli strumenti di wealth management. Oggi parliamo di contratti inter vivos con effetti post mortem.   Un tema che riguarda molto da vicino il trust in funzione successoria, tema che proprio grazie ai recenti orientamenti dell'Agenzia delle Entrate assume un rilievo interessante.   Ne parliamo con Marta Cenini, professoressa associata di diritto civile e of counsel di DLA Piper, esperta di diritto delle successioni e donazioni correlato al passaggio generazionale.  La professoressa Cenini è' autrice di numerose pubblicazioni in tema di successioni e trust e ha recentemente pubblicato un contributo in tema di contratti inter vivos con effetti post mortem nella successione dell'impresa sulla rivista Familia - Pacini Editore. 

Trust Talks n. 34 - La gestione e conservazione della Criptovaluta con Michele Mandelli

Play Episode Listen Later Oct 6, 2021


Ben trovati, sono Paolo Gaeta e questa è la serie speciale di podcast Trust Talks dedicata alle cripto valute. Le criptovalute, diffusesi in questo ultimo decennio, sono state fino a qualche anno fa catalogate dal mercato finanziario tradizionale come una forma di investimento tra il pericoloso e l'assurdo, mentre adesso sono diventate una modalità di investimento relativamente diffusa e addirittura una forma consigliata da banche internazionali.   Oggi ne parliamo con Michele Mandelli managing partner di CheckSig azienda italiana leader nei servizi bitcoin per HNWI e clientela istituzionale.  

Trust Talks n. 33 - Cryptomonete il nuovo oro? Con Ferdinando Ametrano

Play Episode Listen Later Sep 29, 2021


Ben trovati, sono Paolo Gaeta e questa è una puntata delle nostre Trust Talks dedicata alle cripto valute. Una forma di investimento e pagamento che presenta caratteristiche assolutamente innovative.   Le criptovalute, diffusesi in questo ultimo decennio, sono state fino a qualche anno fa catalogate dal mercato finanziario tradizionale come una forma di investimento tra il pericoloso e l’assurdo, mentre adesso sono diventate una modalità di investimento relativamente diffusa e addirittura una forma di investimento consigliato da banche internazionali.   Ne parliamo con uno dei maggiori studiosi e divulgatori italiani, Ferdinando Ametrano direttore del Digital Gold Institute e docente di Bitcoin e tecnologia blockchain all'Università Milano-Bicocca.

Trust Talks n.32 - Osservazioni su trust e imposte indirette alla luce della Circolare dell'AdE

Play Episode Listen Later Sep 28, 2021


Il nostro viaggio nel mondo del trust prosegue nella direzione di incontrare gli opinion leader dei vari aspetti giuridici e non del settore. Oggi in particolare per il nostro podcast abbiamo di nuovo il piacere di avere con noi un giurista di alto livello e con un impegno nell'analisi e nella produzione scientifica di rara intensità, il notaio Gaetano Petrelli. Con lui parleremo di alcuni aspetti della di Circolare sui trust dell'Agenzia delle Entrate dell'agosto del 2021 e di fiscalità indiretta dei trust.  Notaio Petrelli ben trovato, grazie per essere qui con noi oggi. Parliamo di fiscalità indiretta dei trust alla luce dalla ricostruzione del fenomeno impositivo aderente alle recenti sentenze della Corte di Cassazione, ormai oltre 100 che si esprimono nello stesso senso, e l'interpretazione che ne da la recente prassi dell'Agenzia delle Entrate attesa dopo quasi 14 anni dall'ultima Circolare. 

Trust Talks n.31 - Cybersecurity e Wealth Managment

Play Episode Listen Later Sep 22, 2021


Ben trovati, sono Paolo Gaeta e questo è il podcast della serie Trust Talks dello Studio Paolo Gaeta, oggi parliamo di protezione degli assets digitali delle persone e delle  famiglie e della loro esposizione a minacce da parte di maleintenzionati.   NE parleremo con uno dei maggiori esperti di cybersecurity in Europa, Pierluigi Paganini.   Pierluigi è un ingegnere docente universitario ed esperto di sicurezza informatica con un curriculum non comune, da alcuni anni è l'autore di uno dei blog più premiati a livello internazionale sulla cybersecurity security affairs ; i suoi post sono letti ogni giorno da decine di migliaia di appassionati e professionisti della materia, per questo è considerato un influencer internazionel in materia di Cybersecurity. L'ing. Paganini è CEO di CYBHORUS società di sicurezza informatica.  

Trust Talks n.30 - Novità nei patrimoni destinati e forme di garanzia

Play Episode Listen Later Sep 15, 2021


I patrimoni destinati ad uno specifico affare della SPA sono una forma di segregazione patrimoniale inserita nel codice civile con la riforma del diritto societario nel 2003.   Il nostro sistema giuridico da allora si è dimostrato propenso all'adozione di meccanismi segregativi per diverse finalità e periodicamente ricorre a queste soluzioni che ricordano alcuni aspetti dei trust.    Di queste e altre interessanti novità oggi parliamo con Paola Manes, Professore ordinario di diritto privato presso l'Università di Bologna, Docente e amministratore di bologna business school, of counsel dello studio legale Cartwright Pescatore di Bologna

Trust Talks n.29 - Fiscalità del Trust a San Marino e Trust italiani

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021


Ben trovati, sono Paolo Gaeta e questo è il podcast della serie Trust Talks oggi dedicato agli aspetti tributari del trust secondo la normativa dello Stato di San Marino, Stato in cui sin dal 2005 è stata prevista una efficiente normativa sui trust.    Ne parliamo con il dott. Gianluca Belluzzi dottore commercialista in San Marino con competenza nel settore della fiscalità e membro del Consiglio Direttivo della Accademia del Trust di San Marino.

Trust Talks n.28 - Imposte indirette con Giuseppe Corasaniti

Play Episode Listen Later Sep 9, 2021


Podcast della serie speciale delle Trust Talks dedicate alla bozza della Circolare della Agenzia delle Entrate sui trust pubblicata ad agosto del 2021. Oggi vedremo quali sono le principali novità di questa circolare ai fini delle imposte indirette e ne parleremo con il prof. Giuseppe Corasaniti…. Professore ordinario di Diritto tributario presso l'Università degli Studi di Brescia, Socio dello Studio Uckmar, Avvocato e Dottore Commercialista in Milano. Il prof. Corasaniti è Autore di numerose pubblicazioni in materia tributaria e membro di alcuni comitati scientifici come quello della prestigiosa rivista Diritto e Pratica Tributaria ed è direttore della rivista Strumenti Finanziari e Fiscalità. 

Trust Talks n.27 -Imposte dirette con Stefano Massarotto

Play Episode Listen Later Sep 2, 2021


Ben trovati, sono Paolo Gaeta e questo è il podcast della serie speciale delle Trust Talks dedicate alla bozza della Circolare della Agenzia delle Entrate sui trust pubblicata ad agosto del 2021.  Oggi vedremo quali sono le principali novità di questa circolare ai fini delle imposte dirette e ne parleremo con il Stefano Massarotto dottore commercialista, socio dello Studio Facchini Rossi Michelutti, professore a contratto presso l'Università Bocconi per i corsi di specializzazione post universitari in materia tributaria, Stefano è autore di numerose pubblicazioni relatore a convegni. "

Tax Talks n.13 - Acquistare un immobile negli USA"con Elettra Menarini

Play Episode Listen Later Jul 4, 2021


Ben trovati nel podcast della serie Tax Talks dello Studio Paolo Gaeta. Il tema di questa puntata è l'acquisto di immobili negli stati uniti d'america da parte di soggetti residenti in Italia. Ne parliamo con Elettra Menarini, nata a Bologna, prima avvocato in Italia e poi negli Usa, specializzatasi all'Università di San Diego e New York. Da alcuni anni svolge la sua attività legale a San Diego, California. Elettra assiste private client, famiglie multi-giurisdizionali e società in un'ampia gamma di questioni giuridiche statunitensi e internazionali. In particolare, Elettra è una esperta di fiscalità e pianificazione patrimoniale. Ascolta il PODCAST su altre Fonti Digitali✅ Studio Gaeta Podcast su Spotify✅ Studio Gaeta Podcast su iTunes ✅ Studio Gaeta Podcast su Google✅ Studio Gaeta Podcast su Amazon

Trust Talks n.26 - Attribuzioni ai beneficiari finali, liberalità indirette

Play Episode Listen Later Jun 3, 2021


Bentrovati nel podcast Trust Talks di oggi dedicato alla qualifica giuridica delle dotazioni del disponente al trustee assimilate alle donazioni indirette.  Tema tecnico con effetti giuridici significativi sul quale si sono espresse di recente le sezioni unite della ss.cc.  Ne parleremo con Francesco Sbordone,  Professore Ordinario presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” dove è titolare della I cattedra di «Diritto Civile» e  altresí  della cattedra di «Tecniche di redazione dei contratti interni e internazionali”. Componente dell'Arbitro bancario finanziario della Banca D'Italia.Ascolta il PODCAST su altre Fonti Digitali✅ Studio Gaeta Podcast su Spotify✅ Studio Gaeta Podcast su iTunes ✅ Studio Gaeta Podcast su Google✅ Studio Gaeta Podcast su Amazon

Trust Talks n.25 - Intervista con il Presidente della Corte per i Trust di San Marino

Play Episode Listen Later May 27, 2021


Benvenuti al Podcast di oggi della serie Trust Talks dello Studio Paolo Gaeta. Argomento di questa puntata è il funzionamento della Corte per i trust della repubblica di San Marino. Nostro ospite è Andrea Vicari, giurista formatosi in Italia dove si è laureato prima in giurisprudenza e poi in economia e commercio e poi trasferito negli Stati Uniti, dove ha conseguito un master all'Università di Harvard e poi è diventato Doctor of Juridical Science all'Università di Cornell.  Ha contribuito alla redazione della prima legge in italiano sul trust, quella della Repubblica di San Marino (2005) e alla sua integrale riforma (2010), collaborando anche alla redazione della Legge Costituzionale per l'istituzione della Corte per il trust ed i rapporti fiduciari della Repubblica di San Marino. Corte di cui è presidente per il quinquennio 2020/2025. Ascolta il PODCAST su altre Fonti Digitali✅ Studio Gaeta Podcast su Spotify✅ Studio Gaeta Podcast su iTunes ✅ Studio Gaeta Podcast su Google✅ Studio Gaeta Podcast su Amazon

Tax Talks n.12 - Accertamento e Riscossione con Dario Deotto

Play Episode Listen Later May 20, 2021


Ben trovati nel podcast della serie Tax Talks dello studio paolo gaeta. Il tema di questa puntata riguarda l'attività di accertamento e riscossione dell'Agenzia delle Entrate.   Quel complesso di regole che disciplinano i poteri dell'Erario nell'individuare materia imponibile e incassare le somme dovute attraverso il sistema di riscossione. Attività “core” dell'amministrazione finanziaria, a volte molto complessa, che regola i rapporti tra contribuente e soggetto impositore in due momenti difficili, quelli appunto dell'accertamento e riscossione, una linea di confine di confronto intenso tra contribuente e Stato.  Ne parliamo con Dario Deotto pubblicista de Il Sole 24 Ore, uno degli autori di diritto tributario più esperti in Italia che ha da poco curato la pubblicazione di un manuale dal titolo “Accertamento e Riscossione” edito dal gruppo il sole 24 ore assieme ad altri autori. Quasi 600 pagine che sono un must per la biblioteca di un tributarista.  Ascolta il PODCAST su altre Fonti Digitali✅ Studio Gaeta Podcast su Spotify✅ Studio Gaeta Podcast su iTunes ✅ Studio Gaeta Podcast su Google✅ Studio Gaeta Podcast su Amazon

Tax Talks n.11 - Analisi della concentrazione della ricchezza personale in Italia con Salvatore Morelli

Play Episode Listen Later May 12, 2021


Ben trovati! Sono Paolo Gaeta ed oggi per il podcast della nostra serie Tax Talks parleremo di concentrazione della ricchezza privata in Italia.  L'Italia è uno dei paesi nel mondo con il più alto rapporto ricchezza / reddito. Tuttavia la conoscenza della distribuzione dimensionale della ricchezza è attualmente limitata. Oggi tratteremo di una ricerca che vuole ampliare l'osservazione sulla tema della distribuzione del patrimonio personale che prende in esame un arco di tempo che va dal 1995 al 2016.  l'Italia oltre a distinguersi come uno dei paesi con maggiore quota di ricchezza privata è anche quello dove il 50% dei cittadini più poveri della popolazione adulta hanno subito il calo più marcato della ricchezza.  Ne parliamo oggi con il dott. Salvatore Morelli autore assieme al dott. Paolo Aicardi e Facundo Alvaredo della ricerca dal titolo “The Concentration of Personal Wealth in Italy 1995-2016” pubblicato dal The Graduate Center City University of New York.  Il dott. Morelli è Senior Scholar presso lo Stone Center on Socio-Economic Inequality of New York, ricercatore in scienza delle Finanze presso l'Universita' di Roma Tre e membro del coordinamento del Forum Disuguaglianze e Diversità, con master in scienze economiche presso la London School of Economics e un dottorato di ricerca presso l'Universita' di Oxford.  Ascolta il PODCAST su altre Fonti Digitali✅ Studio Gaeta Podcast su Spotify✅ Studio Gaeta Podcast su iTunes ✅ Studio Gaeta Podcast su Google✅ Studio Gaeta Podcast su AmazonTrascrizione:Benvenuti nello spazio TaxTalks, podcast dello studio Paolo Gaeta. Un'area dedicata a commenti, interviste ad esperti di diritto tributario, per comprendere meglio insieme come funziona e in che direzione si muove il sistema fiscale italiano. Idee, riflessioni e confronti di valore. Collegatevi al sito www.studiogaeta.com per ascoltare i nostri podcast ed essere aggiornati sulle iniziative dello studio. Bentrovati, sono Paolo Gaeta ed oggi per il podcast della serie tax talks parleremo della concentrazione della ricchezza privata in Italia. L'italia è uno dei paesi del mondo con il più alto rapporto ricchezza reddito. Tuttavia la conoscenza della distribuzione dimensionale della ricchezza è attualmente limitata. Oggi tratteremo di una ricerca che vuole ampliare l'osservazione sul tema della distribuzione del patrimonio personale che prende in esame un arco di tempo che va dal 1995 al 2016. L'italia, oltre a distinguersi come uno dei paesi con maggiore quota di ricchezza privata è anche quello dove il 50% dei cittadini più poveri della popolazione adulta hanno subito il calo più marcato della ricchezza. Ne parliamo oggi con il Dottore Salvatore Morelli, autore assieme al Dottore Paolo Aicardi e Facundo Alvaredo della ricerca dal titolo “The Concentration of Personal Wealth in Italy 1995-2016” pubblicato dal The Graduate Center City University of New York.  Il dott. Morelli è Senior Scholar presso lo Stone Center on Socio-Economic Inequality of New York, ricercatore in scienza delle Finanze presso l'Universita' di Roma Tre e membro del coordinamento del Forum Disuguaglianze e Diversità, con master in scienze economiche presso la London School of Economics e un dottorato di ricerca presso l'Universita' di Oxford. Domanda:Salvatore Buongiorno ci siamo lasciati l'ultima volta nel nostro podcast del mese di ottobre 2020 pensando di sentirci su altri temi ed eccoci qui, parliamo di ricchezza delle persone fisiche. Il tema è molto caldo, i numeri di cui ci parlerai, raccontano di una situazione che in Italia, come anche negli Stati Uniti, sotto all'attuale presidenza Biden è al centro dei molte attenzioni da parte degli operatori finanziari interni e internazionali e dello Stato. Ma raccontaci com'è nata l'idea di questa seconda ricerca e qual è la posizione dell'Italia nella classifica sull'accumulo della ricchezza nel panorama internazionale che viene fuori dalla vostra ricerca.Risposta:Grazie, buongiorno, l'idea della ricerca è quella di avere un'idea un po' più precisa su come siano effettivamente distribuiti i patrimoni delle famiglie italiane e quindi anche tra gli individui. In particolare vogliamo capire come sia distribuito l'intero stock di patrimonio stimato nei conti patrimoniali del settore delle famiglie che identificano il nostro Paese un totale di circa 8500 miliardi di patrimonio netto, cioè la somma di attivi finanziari immobiliari al netto dell'indebitamento. I risultati principali del nostro lavoro suggeriscono come da un lato il nostro Paese sia stato un po' investito da una vera e propria inversione delle fortune a partire dalla metà degli anni novanta ed è un periodo particolare perché segnato da una grande stagnazione dei redditi un susseguirsi anche da due gravi crisi finanziarie e recessioni economiche, poi rafforzate anche dalla crisi del debito e in altre parole è sempre più patrimonio si concentra nelle mani di un piccolo gruppo della popolazione, come ad esempio l'un per cento della popolazione è sempre meno nel gruppo più povero, quindi ad esempio il cinquanta per cento più povero della popolazione. In confronto ad altri paesi il livello di concentrazione di ricchezza che noi stimiamo e osserviamo per l'italia sembra essere oggi in linea con gli altri paesi europei come Francia, Spagna e Germania, però l'evoluzione temporale quindi il trend temporale osservato e stimato sembra più vicino invece a quello riscontrato negli Stati Uniti. L'italia appare come un paese con una classe medio-alta relativamente forte, parliamo per esempio del quaranta percento, subito al di sotto del dieci per cento più ricco, mentre la quota del cinquanta per cento più povero, quello che di cui ho parlato prima, che è composta da venticinque milioni di individui, ha sperimentato invece il più forte declino che noi osserviamo dalla metà degli anni novanta se confrontato con gli altri paesi. L'aspetto interessante del nostro lavoro è che per la prima volta, scattiamo una fotografia diversa da quella che riusciamo a stimare attraverso l'unica fonte di dati finora a disposizione che era l'indagine campionaria sui bilanci delle famiglie gestite dalla banca D'italia e queste dinamiche di crescita della disuguaglianza semplicemente non appaiono con questi dati. Nel nostro lavoro, invece, utilizziamo una nuova fonte di dati mai esplorata finora e si tratta dei registri della dichiarazione di successione che forniscono il nostro paese una fotografia dei possedimenti di ricchezza che passano di mano alla morte e che vengono dichiarate all'agenzia delle entrate. A partire da questi dati, aggiustandone anche un po' il contenuto, per esempio dobbiamo trasformare il valore catastale degli immobili in valore di mercato. Noi cerchiamo di ricostruire la fotografia della distribuzione del patrimonio degli italiani in vita. Il vantaggio principale di questi dati è una migliore copertura del gruppo dei ricchi di patrimonio semplicemente non riusciamo a stimare un numero più alto di persone con patrimoni milionari, cosa che invece l'indagine campionaria attualmente non riesce a fare e in più i nostri dati sono compatibili con le statistiche macroeconomiche dei conti nazionali.Domanda:Quale fotografia esce fuori della ricchezza individuale in termini di crescita nel lungo periodo, anche turbolento, che avete analizzato dal 1995 al 2016? Ci dai anche qualche dato interessante per profilare in maniera un po' più dettagliata il settore della popolazione con un focus sugli ultra high net worth individual?Risposta:Si, come hai accennato brevemente prima, la dinamica principale di lungo periodo è una dinamica di crescita di concentrazione della ricchezza nei segmenti di popolazione più ricche, andando un po più a fondo nei risultati stimiamo che, per esempio, la quota di ricchezza del 1% degli adulti più ricchi del paese è aumentato dal 16% nel 1995 al 22% nel 2016. Parliamo di circa 500mila adulti con almeno 1,4 milioni di euro, con una ricchezza netta media di circa 4 milioni di euro. Cioè in altre parole, di quel  8500 miliardi di euro di patrimonio netto aggregato che menzionavo prima, questo gruppo ne possiede oggi circa 1700 miliardi quel 1% più ricco della popolazione. Ma il nostro studio permette anche di andare un po' più a fondo e differenziare anche i più ricchi tra i ricchi, ad esempio, possiamo osservare la quota di ricchezza spettante allo 0.1% dei più ricchi della popolazione, circa 50mila individui. In questo gruppo ha visto raddoppiare la sua ricchezza netta da circa 7,6 milioni di euro a 15 milioni di euro dal 95 al 2016, mentre, ad esempio, giusto per un confronto, il cinquanta per cento più povero di cui parlavo prima controllava il 12% della ricchezza totale novantacinque scesa a circa il 3,5 % negli anni recenti. Si tratta di un calo di circa 80% della ricchezza netta media da ventisette mila euro a sette mila euro a prezzi costanti nel 2016 e possiamo ancora addirittura ulteriormente ingrandire l'osservazione andando un po' più a fondo nel gruppo dei più ricchi, ad esempio, possono arrivare al gruppo dei cinquemila adulti più ricchi lo 0,01%. E questo gruppo almeno un patrimonio netto di minimo 20 milioni di euro, con una media di 80 milioni di euro. Questo gruppo ha visto la quota di ricchezza più che raddoppiare sul totale da circa il 2% nel 95 al 5%n nel 2016 e questi numeri sono ovviamente ancora più grandi se dovessimo distribuire le stime dei miliardi di euro di patrimoni finanziari detenuti nei conti offshore che noi non riusciamo a catturare nei dati di contabilità nazionale, parliamo di circa 170 miliardi di euro ai giorni nostri, pari circa il 10% del prodotto interno lordo. Bene, se noi distribuissimo questa quantità di patrimoni finanziari detenuti nei conti offshore a gruppo della popolazione, ebbene la soglia per entrare all'interno di questo gruppo raddoppierebbe da circa venti a quaranta milioni di euro.Domanda:Ci puoi parlare delle determinanti dell'accumulazione e della concentrazione?Risposta:Sì, questo è un punto importante. Ad esempio noi usciamo non solo per esempio a osservare che i ricchi abbiano un patrimonio più sostanzioso, ma anche un portafoglio sostanzialmente  diverso ad esempio più dell'ottanta percento del patrimonio dei cinque adulti più ricchi sono detenuti in attività finanziarie di impresa, mentre l'1%più ricco detiene il sessanta percento dei patrimoni in immobili e chiaramente riuscire a differenziare i rischi dagli ultraricchi, dunque, appare anche cruciale non solo per stimare questa eterogeneità, ma anche per capire quali siano le determinanti di accumulazione e cosa possa guidare queste dinamiche. Infatti, in linea con questi risultati possiamo dire che osserviamo che le quote di ricchezza, soprattutto quelle più elevate, sono guidate dalla dinamica dei patrimoni finanziari. In altre parole, i rendimenti di questi titoli finanziari e dei risparmi hanno guidato queste dinamiche, mentre l'accumulo di patrimoni immobiliari, invece sembra avere avuto un effetto di stabilizzazione delle dinamiche concentrazione. Ma l'accumulazione di ricchezze non avviene solo per il cambio di risparmio, per la variazione dei prezzi dei titoli degli immobili, avviene anche per trasferimento di ricchezza ricevuti nel corso della vita. Noi ci soffermiamo abbastanza su questo canale, perché è per la sua rilevanza sostanziale. Per esempio, noi possiamo sapere che buona parte delle grandi fortune è frutto di risparmi e di attività imprenditoriali. Noi  riusciamo a vedere chiaramente come emerge un ruolo sempre più crescente l'eredità delle donazioni in vita, aumenta la concentrazione di queste eredità nelle mani di pochi. Quindi confermiamo in un certo senso i risultati di un altro studio di cui avevamo già parlato insieme in un altro podcast. E inoltre mostriamo anche da un lato, come una percentuale sempre più bassa di eredità milionari viene soggetto a tassazione oggi rispetto alla metà degli anni 90 e quindi è diminuito sostanzialmente l'onere fiscale medio su questi lasciti milionari.Domanda:A proposito di questo, qual è il ruolo delle imposte su questi grandi patrimoni in questo scenario attuale? In prospettiva quale può essere e quali le implicazioni del vostro lavoro nel panorama del dibattito nazionale e internazionale attorno a questi argomenti?Risposta:A dirla tutta, la corretta attuazione della distribuzione ricchezza, sicuramente un primo passo per parlare poi seriamente di fisco e di imposte sul patrimonio, la misurazione, la quantificazione era esattamente l'obiettivo della ricerca di cui abbiamo parlato. Parliamo di tassazione, usciamo un po' dal perimetro di questo studio, per orientarci in questo dibattito, comunque controverso ma assolutamente necessario, ci sono un paio di cose da ribadire secondo me. Innanzitutto l'italia è da anni in una fase di stagnazione dei redditi, mentre il peso dei patrimoni è continuato a salire. Siamo oggi uno dei paesi con il più alto rapporto tra ricchezza e il reddito del mondo sviluppato, se il totale del reddito disponibile delle famiglie vale 1150miliardi, abbiamo detto prima, il totale invece del patrimonio vale 8500 miliardi quindi stiamo parlando di un rapporto di sette a uno e questo rapporto è triplicato negli ultimi quaranta cinquant'anni. Invece, a fronte di questa crescita del peso dei patrimoni, non è invece cresciuto proporzionalmente la quota di introiti fiscali che è dovuta a prelievi sui patrimoni e quindi esiste banalmente un margine di azione in questo senso. Il secondo punto che vale la pena ribadire è che esistono diversi modi di passare il patrimonio, alcuni più diretti di altri. Bisognerebbe secondo me prendere un po' tutti in considerazione per ponderare bene i pro e i contro, per esempio, a partire dalla tassazione di trasferimento di ricchezza di cui parlavamo prima quelle riferite alle donazioni. Questa forma di tassazione, almeno storicamente, è tra le prime forme di tassazione create in generale e anche tra le prime ad essere anche generalmente apprezzate da varie culture politiche, perché abbraccia obiettivi di giustizia sociale da un lato, garantendo uguaglianza e opportunità pari riducendo gli squilibri e garantendo anche obiettivi di efficienza economica, banalmente migliorando la allocazione del capitale produttivo, magari favorendo anche la cessione attività territoriali al di fuori della sfera familiare. Infatti noi sappiamo che si può ereditare facilmente un'impresa, ma non necessariamente la capacità di gestirla al meglio e poi anche compatibile con obiettivi di democrazia liberale, perché riducendo il peso della ricchezza dinastica si tende un po' a distorcere meno le dinamiche democratiche perché noi sappiamo che anche le grandi ricchezze sono anche diciamo simbolo di potere, di influenza politica e concentrazione di potere economico. Quindi su questo in Italia ci sarebbe ancora da fare, perché il nostro sistema tributario vede con molto favore i lasciti ereditari e le donazioni e nel panorama internazionale l'italia è oggi uno dei paesi che tassa questi trasferimenti in modo un po' più timido. Ad esempio trasferimenti tra genitori e figli nel nostro paese sono tassati con un'aliquota proporzionale del 4% sopra il milione di euro. In tanti altri paesi avanzati come Uk, Francia, Germania, Giappone, Corea del Sud, l'aliquota massima arriva anche al 50/55%. Proprio un paio di giorni fa gli eredi della grande industria multinazionale Samsung hanno annunciato un pagamento di un'imposta sui lasci ereditari di circa 11 miliardi di dollari.Domanda:Pari circa il cinquanta per cento del valore del patrimonio, siamo a livelli davvero altissimi di vera redistribuzione.Risposta:E infatti proprio su questo punto avevamo avanzato un anno fa una proposta di riforma dell'imposta di successione italiana che diventi proprio più progressiva, faccia pagare meno persone ma che poi riesca a spostare il carico fiscale soprattutto su chi riceve fortune milionarie e avvicinando però anche l'aliquota massima ad altri paesi sviluppati, come appunto il caso della Corea del Sud, si puo' fare, garantendo anche il diritto alle famiglie di provvedere ai propri figli con delle soglie di esenzioni sostanziose. Per esempio noi avevamo proposto 500 mila euro, che ricordiamolo, è un livello di ricchezza sostanziale perché permette a conti fatti con i dati che ho menzionato prima di entrare nel sei per cento più ricco degli italiani, ma passare i trasferimenti chiaramente non è l'unico modo. Si possono passare i rendimenti del patrimonio, alcuni redditi da capitale, come i dividendi, le plusvalenze, ma anche gli affitti. Si possono tassare in questo senso i flussi di reddito generati dal patrimonio e facendolo quindi si riducono anche i rendimenti del patrimonio. Ma diciamo questo è l'esempio legato alla proposta dell'amministrazione Biden che ha proposto di aumentare le imposte sui capital gain negli Stati Uniti. Questo è un approccio che va in questa direzione però un aspetto negativo di questo approccio è che l'imposta si potrebbe facilmente evitare in un certo qual senso, prolungando la proprietà degli asset fino alla morte dove i capital gain vengono azzerati. Oppure prolungando fino a quando un'altra amministrazione cambierà nuovamente le regole. Quindi bisognerebbe in altre parole, provare a tassare i capital gain non realizzati. Esiste poi la possibilità anche delle patrimoniali vere e proprie. Qui ci sono due approcci sostanzialmente o tassare le cose, quindi diversi tipi di asset separatamente, come il caso delle patrimoniale all'italiana cioè si pagano le imposte di bollo sui conti, ma non si sommano questi asset in capo alla persona. Invece l'approccio alternativo sarebbe quello dell'imposta patrimoniale personale, cioè l'approccio, un po' più controverso, quello più dibattuto. Ma anche qui ci sarebbero due possibilità ulteriori l'implementazione o una tassa one-off, cioè una tantum oppure un'imposta ricorrente annuale. Chiaramente, in questo senso, le implicazioni distorsive di natura con comportamentale potrebbe essere completamente diverse, quindi sono tante le questioni aperte, ma un aspetto che bisognerebbe tenere in conto è che esiste ad esempio, come suggeriscono alcuni scienziati delle finanze americani, un numero sostanziale cospicuo di milionari le cui aziende non distribuiscono dividendi sufficienti che realizzano pochissimi capital gain, ricevono salari relativamente bassi e soprattutto le cui aziende pagano imposte molto basse sui profitti d'impresa. Quindi nessuno degli approcci tradizionale alla tassazione risolverebbe questo problema di bassa aliquota media, di questi individui che si sottraggono in un certo qualsenso alla progressività del sistema tributario e questo problema potrebbe essere risolto da un'imposta temporanea sui capital gain non realizzati, quindi quelli maturati o con un'imposta patrimoniale personale. Ovviamente su tutto questo in Italia siamo ancora molto lontani da averne discusso in maniera approfondita e sicuramente questo è il primo passo.Grazie di essere stato con noi Salvatore e complimenti davvero per l'importante e molto interessante e attuale lavoro che hai fattoGrazie! Grazie mille per l'interesse e per l'accoglienzaPotete ascoltare le trust Talks sul sito www.studiogaeta.com per contatti diretti con i nostri esperti inviati una mail a info@studiogaeta.com

Trust Talks n.24 - Wealth Management, storia ed evoluzione in Italia

Play Episode Listen Later May 6, 2021


Ben trovati, sono Paolo Gaeta e questo è il podcast della serie Trust Talks oggi dedicato alla evoluzione in Italia del wealth management nell'arco degli ultimi venti anni ed alle prospettive di sviluppo del settore ed in particolare delle trustee company.   Ne parliamo con il dott. Massimo Lodi, Responsabile del  Wealth Plannning di Intesa Private in  Italia e Direttore Generale della Trust Company del Gruppo Intesa in Lussemburgo impegnato da oltre venti anni nel settore del wealth planning sia in Italia che in Lussemburgo"

Tax Talks n.10 - Fiscalità del Passaggio Generazionale

Play Episode Listen Later Apr 27, 2021


Bentrovati sono Paolo Gaeta e questo è il podcast della serie Tax Talks per il quale è oggi con noi l'avvocato Antonio Longo.  Antonio è avvocato dello studio internazionale DLA Piper esperto di diritto tributario e membro del Consiglio Direttivo di STEP Italia. Antonio collabora con “Il Sole24Ore” oltre ad essere autore di diverse pubblicazioni su riviste giuridiche e docente in corsi di specializzazione post-universitaria.  Con l'avv. Longo parleremo di un tema a noi caro, i recenti sviluppi che riguardano gli aspetti fiscali connessi al passaggio generazionale delle imprese.

longo dla piper passaggio fiscalit bentrovati il sole24ore

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