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MILANO (ITALPRESS) - In merito al disegno di legge delega sul nucleare prossimo all'arrivo sul tavolo del Consiglio dei Ministri, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana si è dichiarato "favorevole che si utilizzi anche questa possibilità energetica. Bisognerà cercare di valutare le potenzialità di tutte le opportunità che ci vengono offerte dalla scienza e dalla tecnologia: biocarburanti, l'idrogeno, l'elettrico, il nucleare". Lo ha detto a margine dell'insediamento del Forum Giovani a Palazzo Lombardia. xh7/trl/gsl
MILANO (ITALPRESS) - In merito al disegno di legge delega sul nucleare prossimo all'arrivo sul tavolo del Consiglio dei Ministri, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana si è dichiarato "favorevole che si utilizzi anche questa possibilità energetica. Bisognerà cercare di valutare le potenzialità di tutte le opportunità che ci vengono offerte dalla scienza e dalla tecnologia: biocarburanti, l'idrogeno, l'elettrico, il nucleare". Lo ha detto a margine dell'insediamento del Forum Giovani a Palazzo Lombardia. xh7/trl/gsl
ROMA (ITALPRESS) - "Questi sono 3.300 km del Corridoio Sud, riguardano il percorso per una nuova energia, l'idrogeno, che sarà green, se prodotta solo con energia elettrica, ma può essere naturalmente blu, prodotta dal gas. Blu però significa con la cattura del CO2 e noi stiamo sperimentando la cattura della CO2 e quindi lo stoccaggio, che è un meccanismo moderno che permette la decarbonizzazione utilizzando il gas". Lo dice il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, a margine della ministeriale sul Corridoio Sud dell'Idrogeno a Villa Madamaxi2/mgg/mrv
ROMA (ITALPRESS) - "Questi sono 3.300 km del Corridoio Sud, riguardano il percorso per una nuova energia, l'idrogeno, che sarà green, se prodotta solo con energia elettrica, ma può essere naturalmente blu, prodotta dal gas. Blu però significa con la cattura del CO2 e noi stiamo sperimentando la cattura della CO2 e quindi lo stoccaggio, che è un meccanismo moderno che permette la decarbonizzazione utilizzando il gas". Lo dice il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, a margine della ministeriale sul Corridoio Sud dell'Idrogeno a Villa Madamaxi2/mgg/mrv
In gergo viene chiamato Idrogeno turchese. Se ne parla poco, ma molti ritegono che rappresenti la strada maestra per rendere disponibile sul mercato idrogeno decarbonizzato a un costo accessibile: non così economico come l’idrogeno grigio (prodotto da combustibili fossili con forti emissioni di CO2), ma ben più economico dell’idrogeno verde (prodotto da energia elettrica rinnovabile a partire dall’acqua). La produzione di idrogeno turchese si basa sulla separazione di idrogeno e carbonio negli idrocarburi. Ma anziché utilizzare il solito processo steam reforming, che genera come sottoprodotto moltissima CO2, in questo caso il carbonio prodotto sarebbe solido, evitando quindi di andare in atmosfera e trovando altre applicazioni come materia prima. Ne parliamo con Pere Margalèf, Director of Decarbonization Technologies di Snam.
RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) - "A Riad ho incontrato il ministro dell'Industria e delle Miniere dell'Arabia Saudita durante i lavori del Future Minerals Forum (FMF). Nel bilaterale abbiamo messo a punto i nostri rapporti per quanto riguarda la ricerca e il futuro dei minerali critici, con l'impegno europeo e quello italiano, la mappatura dell'Italia e quella che è la nostra esperienza sul riciclo. Successivamente ho firmato con il Ministro dell'energia un memorandum che prevede un percorso di collaborazione tra i nostri Ministeri, Governi, imprese e Università in vista dell'obiettivo comune di crescita, utilizzando tutti i percorsi possibili per la decarbonizzazione: dall'idrogeno, alle rinnovabili ordinarie, al CCS per la cattura del CO2. Lo afferma il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.sat/gtr(Fonte video: Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica)
RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) - "A Riad ho incontrato il ministro dell'Industria e delle Miniere dell'Arabia Saudita durante i lavori del Future Minerals Forum (FMF). Nel bilaterale abbiamo messo a punto i nostri rapporti per quanto riguarda la ricerca e il futuro dei minerali critici, con l'impegno europeo e quello italiano, la mappatura dell'Italia e quella che è la nostra esperienza sul riciclo. Successivamente ho firmato con il Ministro dell'energia un memorandum che prevede un percorso di collaborazione tra i nostri Ministeri, Governi, imprese e Università in vista dell'obiettivo comune di crescita, utilizzando tutti i percorsi possibili per la decarbonizzazione: dall'idrogeno, alle rinnovabili ordinarie, al CCS per la cattura del CO2. Lo afferma il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.sat/gtr(Fonte video: Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica)
RIAD (ARABIA SAUDITA) (ITALPRESS) - "A Riad ho incontrato il ministro dell'Industria e delle Miniere dell'Arabia Saudita durante i lavori del Future Minerals Forum (FMF). Nel bilaterale abbiamo messo a punto i nostri rapporti per quanto riguarda la ricerca e il futuro dei minerali critici, con l'impegno europeo e quello italiano, la mappatura dell'Italia e quella che è la nostra esperienza sul riciclo. Successivamente ho firmato con il Ministro dell'energia un memorandum che prevede un percorso di collaborazione tra i nostri Ministeri, Governi, imprese e Università in vista dell'obiettivo comune di crescita, utilizzando tutti i percorsi possibili per la decarbonizzazione: dall'idrogeno, alle rinnovabili ordinarie, al CCS per la cattura del CO2. Lo afferma il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.sat/gtr(Fonte video: Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica)
Nelle scorse settimane, in Italia è stata presentata la Strategia nazionale per la diffusione dell’idrogeno. Il piano, realizzato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, delinea tre scenari a breve, medio e lungo termine.L’idrogeno a cui punta la strategia è quello verde particolarmente importante per ridurre le emissioni di C02 dell'industria pesante e del trasporto merci.In questa puntata di Container, Massimo De Donato ne parla con Cristina Maggi, direttrice di H2IT, l’Associazione italiana della filiera, analizzando tutte le caratteristiche di questo vettore e le opportunità per il mondo dei trasporti.
Cosa succede ad alcune stelle quando giungono alla fine della loro vita? Lo scopriamo nella seconda tappa sull'affascinante mondo dei buchi neri.Buchi Neri è una serie di 5 video ideata da Curiuss e prodotta dall'Ass. Culturale Atelier. Scritta e realizzata da Alan Zamboni. Sound design: Matteo D'Alessandro.Per sostenerci: https://associazioneatelier.it/Per contatti: associazioneatelier@gmail.comPer donare ad Atelier APS il 5 per mille: CF = 98181440177
ROMA (ITALPRESS) - "L'idrogeno è un importante vettore energetico fondamentale per la strategia di decarbonizzazione a lungo termine, secondo il principio della neutralità tecnologica". Così il presidente del Gse, Paolo Arrigoni, a margine della presentazione Strategia nazionale sull'idrogeno.xb1/ads
ROMA (ITALPRESS) - "L'idrogeno è un importante vettore energetico fondamentale per la strategia di decarbonizzazione a lungo termine, secondo il principio della neutralità tecnologica". Così il presidente del Gse, Paolo Arrigoni, a margine della presentazione Strategia nazionale sull'idrogeno.xb1/ads
Costi troppo alti nonostante gli incentivi bloccano la transizione verso il combustibile alternativo
Il professore Fausto Arpino e la dottoressa Sarah Sibilia parlano del loro progetto di modellazione a calcolatore di sistemi di conversione dell'energia e della ricerca sul tema dell'idrogeno verde e altre fonti rinnovabili. Un podcast di Matteo Cavezzali e Gianni Gozzoli, prodotto da Emanuela Favata e con la direzione scientifica di Marta Perrotta.
MILANO (ITALPRESS) - “Pensiamo di aver vinto anche noi oggi perché la nostra tecnologia è presente in tutte le macchine finaliste di Auto Europa 2025. Siamo contenti che alla fine sia l'innovazione a essere premiata e che è stata ben rappresentata da queste auto finaliste e dalle vincitrici. Quindi grande soddisfazione anche per noi”, ha commentato Maurizia Bagnato, Sales and Innovation Director Bosch Mobility a margine della premiazione di Auto Europa 2025 di Uiga. Ogni vettura finalista ha però invitato con la sua storia a riflettere sulle sfide dell'innovazione che attendono il mondo dell'automotive. ”Ci sono diverse soluzioni: sicurezza, funzionalità di guida assistita, guida autonoma e diverse soluzioni in ambito powertrain - ha spiegato Bagnato - Per esempio oltre che sull'elettrificazione, noi stiamo puntando moltissimo anche sull'idrogeno. Noi stiamo investendo tantissimo e contiamo che comunque le soluzioni a idrogeno, sia se parliamo di celle a combustibili che motori a idrogeno, rappresentino una soluzione interessante per alcune applicazioni nel futuro”.xh7/tvi/gtr
MILANO (ITALPRESS) - “Pensiamo di aver vinto anche noi oggi perché la nostra tecnologia è presente in tutte le macchine finaliste di Auto Europa 2025. Siamo contenti che alla fine sia l'innovazione a essere premiata e che è stata ben rappresentata da queste auto finaliste e dalle vincitrici. Quindi grande soddisfazione anche per noi”, ha commentato Maurizia Bagnato, Sales and Innovation Director Bosch Mobility a margine della premiazione di Auto Europa 2025 di Uiga. Ogni vettura finalista ha però invitato con la sua storia a riflettere sulle sfide dell'innovazione che attendono il mondo dell'automotive. ”Ci sono diverse soluzioni: sicurezza, funzionalità di guida assistita, guida autonoma e diverse soluzioni in ambito powertrain - ha spiegato Bagnato - Per esempio oltre che sull'elettrificazione, noi stiamo puntando moltissimo anche sull'idrogeno. Noi stiamo investendo tantissimo e contiamo che comunque le soluzioni a idrogeno, sia se parliamo di celle a combustibili che motori a idrogeno, rappresentino una soluzione interessante per alcune applicazioni nel futuro”.xh7/tvi/gtr
Cos'è l'effetto serra? Cosa c'è dopo la troposfera? Tra pionieri dell'aria e scopritori di gas continuiamo il nostro viaggio al centro dell'atmosfera.Formula: PV=nRT conosciuta come equazione di stato dei gas perfetti (dove P è la pressione, V il volume, T la temperatura, n è la quantità di sostanza e R la costante universale dei gas)Viaggio al centro della atmosfera è una serie di 4 video ideata da Curiuss e prodotta dall'Ass. Culturale Atelier. Scritta e realizzata da Alan Zamboni. Sound design: Matteo d'Alessandro.Brani citati:Nel blu dipinto di blu (D. Modugno)Le traiettorie delle mongolfiere (G. Testa)I due LiocorniSalirò (D. Silvestri)Per sostenerci: https://associazioneatelier.it/Per contatti e preventivi per incontri dal vivo: associazioneatelier@gmail.com
ROMA (ITALPRESS) - In questo numero del Tg Ambiente, prodotto dall'Italpress in collaborazione con TeleAmbiente:- Mobilità e trasporti, 22 milioni per l'idrogeno- Park litter: in Italia oltre 20mila rifiuti abbandonati- Ecco come sta cambiando la mobilità a Milano- Torna l'appuntamento con Pianeta Terra Festivalabr/gtr/col
È andato al progetto europeo SWITCH l'Hydrogen TCP Award of Excellence 2024, il prestigioso premio della International Energy Agency. Coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler, il progetto ha portato allo sviluppo di un particolare tipo di cella a combustibile capace di operare secondo due modalità distinte: come un elettrolizzatore, producendo idrogeno dall'acqua, e come una cella a combustibile, producendo calore, elettricità e idrogeno a partire da idrocarburi quali il metano, meglio se bio, naturalmente. Così facendo, è possibile garantire a chi adotti questa tecnologia una fornitura di idrogeno a basso tenore di CO2, indipendentemente dalla discontinuità di fonti come il sole e il vento. Ne parliamo con Matteo Testi, coordinatore del progetto e responsabile dell'unità HyRES presso il centro Sustainable Energy di Fondazione Bruno Kessler.
“Il tema legato all’idrogeno è strettamente collegato a tutta la filiera del settore, innanzitutto occorre che l’idrogeno venga ottenuto in modo sostenibile, quindi idrogeno prodotto da fonti rinnovabili o con la cattura della Co2, e poi c’è la questione, ancora molto critica, delle infrastrutture di rifornimento, oggi in Italia ne esiste solo una, a Bolzano”, dice Luigi Crema, direttore del Centro Sustainable Energy della Fondazione Bruno Kessler, e presidente di Hydrogen Europe Research (HER), la più importante organizzazione europea di ricerca nel campo dell’idrogeno.Dopo la pausa estiva sulla rete autostradale ligure riaprono i cantieri e tornano i disagi, pesantissimi, per le imprese di autotrasporto e gli autisti. “La situazione è difficilissima, tempi di percorrenza allungati, fatturati delle aziende giù, autisti che si licenziano perché stressati dalle code, poi con la chiusura del Traforo del Monte Bianco ancora più traffico pesante tra Genova e Ventimiglia”, denuncia Antonio Marzo, presidente di Confartigianato Trasporto Imperia.
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Auto, il futuro è una incognita, l'addio al motore termico agita i grandi gruppi- 22 milioni per l'idrogeno nella mobilità e nei trasporti- CX-80, sette posti secondo Mazdaabr/tvi/mrv
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Assunzioni ancora in crescita a settembre- Mobilità e trasporti, 22 milioni per l'idrogeno- A settembre attesi 15 milioni di turisti in Italia- Il fisco torna a battere cassa dopo le feriemgg/mrv
ROMA (ITALPRESS) - Ventidue milioni di euro per l'innovazione nel campo dell'idrogeno applicato alla mobilità e ai trasporti. E' quanto prevede il decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy che dispone l'attivazione del Fondo per sostenere la realizzazione del Progetto di Comune Interesse Europeo “Idrogeno 4”. Tra le sfide e gli obiettivi specifici, lo sviluppo di tecnologie in grado di ridurre del 90% le emissioni causate da mobilità e trasporti e il raggiungimento della neutralità climatica dell'Unione Europea entro il 2050. Le agevolazioni concesse ai soggetti nazionali, selezionati a seguito della manifestazione d'interesse, saranno fornite sotto forma di contributo alla spesa nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, secondo le condizioni stabilite dalla Commissione europea. L'attivazione fa seguito alla Decisione della Commissione Europea di autorizzare gli aiuti di Stato di sette paesi europei per un ammontare complessivo di 1.4 miliardi. Le agevolazioni concesse ai soggetti nazionali, selezionati a seguito della manifestazione d'interesse, saranno fornite sotto forma di contributo alla spesa nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, secondo le condizioni stabilite dalla Commissione europea.mgg/mrv
Immaginando un mondo in cui software e macchine non solo eseguono compiti, ma apprendono e migliorano continuamente, rivoluzionando industrie intere e modificando il nostro modo di vivere e lavorare, è fondamentale comprendere come le regolamentazioni possano influenzare lo sviluppo e l'utilizzo di queste tecnologie. Nel caso dell'intelligenza artificiale l'Unione Europea ha fatto da apripista con l'AI Act, un insieme di norme mirate a garantire un uso sicuro e trasparente dell'IA, senza soffocarne l'innovazione. Ma cosa prevede esattamente l'AI Act e quali sono le implicazioni per il futuro dell'intelligenza artificiale? Per capirlo abbiamo invitato Ewelina Jelenkowska, responsabile della comunicazione per la DG CONNECT della Commissione europea.Nella sezione delle notizie parliamo di una nuova tecnica per immagazzinare l'idrogeno individuata da un gruppo di ricerca dell'ETH di Zurigo e infine dell'arresto in Francia di Pavel Durov, fondatore di Telegram.--Indice--00:00 - Introduzione01:28 - Una nuova tecnica per immagazzinare idrogeno (HDBlog.it, Matteo Gallo)02:43 - Pavel Durov arrestato in Francia (HDBlog.it, Luca Martinelli)04:46 - Commissione europea: l'AI Act per uno sviluppo responsabile dell'IA (Ewelina Jelenkowska, Davide Fasoli, Luca Martinelli)36:23 - Conclusione--Contatti--• www.dentrolatecnologia.it• Instagram (@dentrolatecnologia)• Telegram (@dentrolatecnologia)• YouTube (@dentrolatecnologia)• redazione@dentrolatecnologia.it--Immagini--• Foto copertina: Freepik--Brani--• Ecstasy by Rabbit Theft• Believe Me by CADMIUM, JAMZ, SIMONNE
Quanto è potente la Bomba Zar? Perché è stata creata? Il 30 ottobre 1961, l'URSS detonò questo ordigno all'idrogeno sull'isola di Novaja Zemlja, liberando un'energia 1.570 volte superiore a quella della bomba di Hiroshima. In questo episodio, ricostruiamo l'esplosione della Tsar Bomba, il suo funzionamento e il motivo della sua creazione. Analizziamo l'impatto e le conseguenze del test nucleare sul mondo e le sue implicazioni durante la Guerra Fredda. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- Nissan, una vernice per ridurre le temperature degli abitacoli- Ue, nel 2023 immatricolate un milione e mezzo di auto elettriche- Auto green, Bmw ora punta sull'idrogenotvi/abr/gtr/col
MILANO (ITALPRESS) - I ritmi e i livelli di transizione energetica dei vari Paesi europei sono molto differenti, specie nel settore delle auto. Ne ha parlato Roberto Olivi, direttore della comunicazione di BMW Italia e curatore del libro "La Casa delle emozioni. Le relazioni umane nell'era digitale", intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. fsc/gsl
MILANO (ITALPRESS) - I ritmi e i livelli di transizione energetica dei vari Paesi europei sono molto differenti, specie nel settore delle auto. Ne ha parlato Roberto Olivi, direttore della comunicazione di BMW Italia e curatore del libro "La Casa delle emozioni. Le relazioni umane nell'era digitale", intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. fsc/gsl
MILANO (ITALPRESS) - I ritmi e i livelli di transizione energetica dei vari Paesi europei sono molto differenti, specie nel settore delle auto. Ne ha parlato Roberto Olivi, direttore della comunicazione di BMW Italia e curatore del libro "La Casa delle emozioni. Le relazioni umane nell'era digitale", intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. fsc/gsl
BRUXELLES (ITALPRESS) - "Siamo partner di un progetto molto importante che riguarda uno studio di fattibilità sullo sviluppo di una supply chain che colleghi Paesi del Mediterraneo nel trasporto di idrogeno liquido". Lo dice Nicola Castellano, presidente dei corsi di laurea del Polo universitario dei Sistemi Logistici di Livorno - Università di Pisa, a margine della firma del protocollo d'intesa tra l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e l'Autorità portuale di Damietta (Egitto), a Bruxelles.xf4/sat/gtr
BRUXELLES (ITALPRESS) - "Siamo partner di un progetto molto importante che riguarda uno studio di fattibilità sullo sviluppo di una supply chain che colleghi Paesi del Mediterraneo nel trasporto di idrogeno liquido". Lo dice Nicola Castellano, presidente dei corsi di laurea del Polo universitario dei Sistemi Logistici di Livorno - Università di Pisa, a margine della firma del protocollo d'intesa tra l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e l'Autorità portuale di Damietta (Egitto), a Bruxelles.xf4/sat/gtr
Terzo appuntamento con Io non mi Rassegno Sicilia. Oggi con la nostra Selena Meli parleremo della scelta dell'Università di Palermo di sospendere tutti gli accordi in essere con gli Istituti universitari israeliani fino a che l'offensiva andrà avanti sulla Striscia di Gaza, paleremo ancora degli effetti del cambiamento climatico nella regione, dalla proliferazione del cosiddetto vermocane alla siccità e agli incendi e di transizione energetica in Sicilia, che pare giocherà un ruolo centrale nella circolazione dell'idrogeno verde in Europa, e nelle isole minori. In chiusura qualche articolo pubblicato nell'ultimo mese su Sicilia Che Cambia.INDICE:01:08 - L'università e Israele04:42 - La minaccia del vermocane07:46 - Siccità14:13 - Idrogeno, opportunità o pericolo?21:18 - Incendio nella discarica di Bellolampo22:49 - Le notizie da Sicilia che Cambia
Tra le molteplici soluzioni proposte per la transizione ecologica l'uso dell'#idrogeno come combustibile alternativo al gas naturale occupa un posto di rilievo.Ma è ipotizzabile che questa sostituzione avvenga in tempi brevi? Ci spiega lo stato dell'arte Roberto Palazzolo con dovizia di particolari e una sana dose di realismo.
5 operai sono morti nelle fognature di Casteldaccia, inprovincia di Palermo, a causa dell'intossicazione daidrogeno solforato, un gas tossico e infiammabile cheodora di uova marce (in basse concentrazioni).L'idrogeno solforato, conosciuto anche come acidosolfidrico e solfuro di diidrogeno, è un gas asfissianteche viene prodotto da batteri anaerobi e che ènaturalmente presente nei luoghi dove si trovanoanimali e vegetali in decomposizione, come fogne,pozzi e serbatoi. Ma di cosatratta esattamente?Perché si trovava nelle fogne di Casteldaccia? E qualisono gli effetti sul corpo? In questo episodio vi spieghiamocos'è l'idrogeno solforato (formula chimica H₂S),quanto è pericoloso e come possiamo proteggerci. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
MILANO (ITALPRESS) - Non solo elettrico. Per una vera mobilità green le alternative non mancano: i biocarburanti, dove l'Italia primeggia, i carburanti sintetici e l'idrogeno. Se ne è parlato nel corso di una tavola rotonda organizzata da Automobile Club Milano dal titolo “La mobilità green in piena neutralità tecnologica: esperienze e innovazioni". xh7/fsc/gtr
MILANO (ITALPRESS) - Non solo elettrico. Per una vera mobilità green le alternative non mancano: i biocarburanti, dove l'Italia primeggia, i carburanti sintetici e l'idrogeno. Se ne è parlato nel corso di una tavola rotonda organizzata da Automobile Club Milano dal titolo “La mobilità green in piena neutralità tecnologica: esperienze e innovazioni". xh7/fsc/gtr
ROMA (ITALPRESS) - In questo numero:- Via libera definitivo al nuovo Patto di Stabilità- 720 milioni per l'idrogeno rinnovabile- Arriva la cartella clinica digitalesat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - La Commissione Europa ha destinato 720 milioni di euro a sette progetti nel settore dell'idrogeno rinnovabile. Si tratta di iniziative selezionate attraverso la prima procedura di gara competitiva nell'ambito della Banca europea dell'idrogeno. I fondi per questa asta provengono dai proventi del sistema di scambio di quote di emissioni nell'Unione. /gtr
ROMA (ITALPRESS) - La Commissione Europa ha destinato 720 milioni di euro a sette progetti nel settore dell'idrogeno rinnovabile. Si tratta di iniziative selezionate attraverso la prima procedura di gara competitiva nell'ambito della Banca europea dell'idrogeno. I fondi per questa asta provengono dai proventi del sistema di scambio di quote di emissioni nell'Unione. /gtr
Arriva dall’Australia uno studio comparativo che mette a confronto camion elettrici e a idrogeno, le due soluzioni più gettonate - in prospettiva - per abbattere le emissioni di CO2 del trasporto pesante. Il lavoro dei ricercatori australiani parte dal presupposto che sia l’energia elettrica sia l’idrogeno sono prodotti per il 90% da fonti rinnovabili; e tiene conto non solo del consumo energetico nell’uso dei mezzi, ma anche delle emissioni legate alla loro fabbricazione, allo smaltimento, e alla sostituzione delle batterie o delle celle a combustibile, che periodicamente si rende necessaria nell’arco della vita di questi mezzi. Con l'aiuto di Massimo Ceraolo, Professore di Mobilità Elettrica e a Idrogeno dell’Università di Pisa, parliamo dei risultati che vedono in vantaggio la motorizzazione elettrica a battere.
Lo hanno chiamato NiGraf ed è un nuovo materiale a base di nichel e grafene, che ha dimostrato di essere altamente efficiente nel promuovere la scissione della molecola d’acqua in idrogeno e ossigeno. La notizia si inserisce nel filone di ricerche volte a dar vita alla cosiddetta economia dell’idrogeno, poco praticata nella transizione energetica. Le barriere alla diffusione dell’idrogeno verde come vettore energetico, infatti, sono di diversa natura e rimangono ancora oggi elevate. La principale è però il costo, che vede più di 5 dollari al chilo. Per ridurlo, la prima cosa da fare è rendere il processo di produzione dell’idrogeno più efficiente e meno dipendente dall’uso di materiali rari e preziosi, come quelli usati finora. Una necessità che i ricercatori del CNR hanno colto appieno con il loro lavoro sul Nigraf. Ce ne parla Mario Pagliaro, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Arriva da Genova una nuova tecnologia di elettrolisi, descritta in due articoli consecutivi su Nature Communications e sul Journal of the American Chemical Society, che consente di produrre idrogeno dall’acqua. Messa a punto dal gruppo di Nanochimica dell’IIT, è un mix di vecchio e nuovo. La tecnologia di base è decisamente vintage, e per questo anche molto economica e consolidata, ma grazie a un nuovo catalizzatore progettato dai ricercatori genovesi, la sua resa è stata aumentata drasticamente, permettendo di eguagliare quella di sistemi più sofisticati e assai più costosi. Il lavoro potrebbe quindi rappresentare un importante passo in avanti nella difficile ricerca di una via economicamente sostenibile per l’idrogeno verde. Ne parliamo con Michele Ferri, ricercatore del gruppo di Nanochimica dell’IIT di Genova.
Nella prima puntata del 2024, Luca e Giorgio ripercorrono le notizie scientifiche dell'anno appena passato.Facendo riferimento a un articolo di Science si parlerà di farmaci contro l'obesità, vaccini contro la malaria e farmaci contro la Sindrome di Alzheimer.Ma non potevano mancare le notizie IgNobel del 2023 che, come sempre, prima ci strappano un sorriso e poi ci fanno riflettere. Quest'anno, oltre a quelle citate nelle altre puntate, abbiamo: l'influenza delle acciughe sulle correnti marine, gente che guarda verso l'alto, parole ripetute, elorap la oriartnoc, ma soprattutto... peli del naso.Non potevamo non fare polemica appena iniziato il 2024 quindi, sempre basandosi sull'articolo di Science, si parlerà di idrogeno estratto dal sottosuolo e dell'uso dell'intelligenza artificiale un po' ovunque.Finita la carrellata di notizie passate, concentriamoci sul futuro. L'unico modo per prevederlo è l'oroscopo di Scientificast!! Quest'anno gli astri ci hanno parlato per mezzo degli imperatori romani. Quindi ecco il vostro imperiale futuro raccontato dalla nostra redazione.Buon Anno!!
È il primo primo trattore portuale per movimento merci che funziona a idrogeno. Presentato pochi giorni fa al porto di Valencia in Spagna, è stato testato per la prima volta nel terminal ro-ro dello scalo spagnolo dal Gruppo Grimaldi, nell’ambito del progetto europeo H2Ports del valore di 4 milioni di euro. Ma è stato sviluppato da un team tutto italiano composto da consorzio ATENA, ENEA, Università di Napoli ‘Parthenope’ e Cantieri del Mediterraneo. Il mezzo è capace di recuperare energia durante l’abbassamento dei carichi, e 12 kg di idrogeno gli garantiscono un’autonomia di circa 6 ore, pari a un turno di lavoro completo. Ne parliamo con Viviana Cigolotti, responsabile laboratorio Accumulo di energia, batterie e tecnologie per la produzione e l’uso dell’idrogeno dell’ENEA.
Elettrico o a idrogeno? Se il trasporto leggero del futuro sembra ormai aver preso una direzione precisa coi veicoli a batteria, per il trasporto pesante e il trasporto pubblico c’è maggiore incertezza. In questo contesto, i ricercatori dell’Eurac Research Institute for Renewable Energy hanno analizzato e fornito un set di dati empirici concreti, relativi ad autobus a zero emissioni utilizzati nelle Alpi italiane. Seppure le simulazioni non manchino, la disponibilità di dati comparativi raccolti sul campo rappresenta una novità. I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Energy Storage e riportati da Hydrogen Insight, hanno rivelato che i bus a idrogeno utilizzati dalla Società Autobus Servizi di Area della Provincia di Bolzano, hanno costi operativi 2,3 volte superiori rispetto ai mezzi a batteria gestiti dalla stessa azienda. Un dato che rafforza l’ipotesi elettrica anche per i mezzi del trasporto pubblico. Ce lo racconta Wolfram Sparber, coautore dello studio e direttore dell’Institute for Renewable Energy.
Oggi l'idrogeno è ampiamente utilizzato nell'industria perché facile sia da trasportare che da stoccare. Ma a che punto siamo con il suo impiego nella transizione energetica? L'idrogeno è il primo elemento chimico della tavola periodica, nonché il più leggero e abbondante, con numero atomico 1 e simbolo H. Fu Antoine Lavoisier ad assegnare a questo elemento il nome "Idrogeno" la cui etimologia deriva dal greco Hydor, che significa acqua, e la radice Ghen- «generare». In questo episodio vi spieghiamo cos'è l'idrogeno, perché è il combustibile ideale per la transizione energetica, come si produce e quali sono i pro e contro del suo utilizzo nella transizione energetica. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Molti progetti, pochi investimenti: perché l'Europa rischia di perdere il treno dell'idrogeno
Attualmente l'idrogeno prodotto dall'idrolisi dell'acqua (verde) è ancora molto costoso: oltre 5$ al chilo contro 1/1.5 $ dell'idrogeno (grigio) prodotto a partire dal carbone o dal metano, che diventano 3 se la CO2 liberata in questo processo viene stoccata nel sottosuolo (idrogeno blu). Ma c'è anche un'altra possibilità, e cioè l'idrogeno da biomassa. Il processo produttivo non sarebbe molto diverso da quello utilizzato oggi per produrre idrogeno industrialmente, ma le emissioni di CO2 sarebbero trascurabili e il costo competitivo con quello dell'idrogeno blu. Ce lo racconta Franco Cotana, professore di Fisica Tecnica Industriale all'Università di Perugia e Direttore del Centro Nazionale di Ricerca sulle Biomasse.
Presso il centro di ricerca di Roma ENEA un gruppo di ricercatori italiani sta testando metodi per produrre fonti di energia più pulite per sostituire le tecnologie energetiche esistenti.