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Nuova puntata dell'appuntamento domenicale di «Giorno per giorno»: le repliche dell'editorialista alle domande e osservazioni che avete mandato via WhatsApp al 345 6125226.I link di corriere.it:Operai sul palco, maxi tabella e cappellino lanciato: lo show di Trump per presentare i dazi«Anora» trionfa agli Oscar 2025: il giudizio di Paolo MereghettiCampi Flegrei: «Bradisismo più veloce, finché il suolo si alzerà ci saranno altre scosse»
Tre incidenti sul lavoro nel giro di poche ore. Nella serata di lunedì a Sant'Antonio Abate (Napoli) un operaio, dipendente di una ditta di smaltimento rifiuti, è morto.
Cinque operai di una ditta in subappalto si trovano da questa mattina alle 9 su alcune gru a trenta metri di altezza all'interno del cantiere del Villaggio Americano nell'area di via Zamenhoff a Vicenza: tutti di origine maghrebina, chiedono che gli siano pagati gli stipendi arretrati, in quanto non vedono un euro da tre mesi.
Questa è la storia di Mery e di Giacomo che in Fiat ci sono entrati che erano ragazzi e per tutti e due è stata la Punto il primo modello costruito in catena di montaggio. Ma ora vivono quello che loro stessi chiamano una morte lenta, gli ultimi diciassette anni hanno dovuto subire una cassa integrazione sempre più stringente. Stipendi al lumicino e due o tre giorni di lavoro al mese. Cosa è rimasto di Mirafiori? In questo reportage, Luca Benecchi ci racconta cosa succede dentro quello che è stato uno dei più grandi stabilimenti d’Europa. Milioni di automobili sono uscite da questi capannoni. Qui, dove per seguire il sogno del benessere, sono approdati migliaia di immigrati dal Sud Italia. Strappati ai campi, diventarono operai e cambiarono il destino di un Paese intero. Chi sono, cosa pensano e come vivono i suoi ultimi operai? La vera crisi è partita dalla fine dell’anno scorso. Però parliamo ancora di un anno in cui sono state prodotte settantasettemila vetture, quest’anno ne sono state costruite soltanto ventiduemila. C’è una richiesta di ammortizzatori sociali spaventosa che equivale a quella di quando c’era il Covid. Torino in questo momento è la città più cassaintegrata d’Italia.
"Serve un miracolo di Natale". È quanto chiedono gli operai di Logitech in una lettera indirizzata a Sergio Mattarella.
Carlos Tavares, il manager portoghese che aveva preso in mano il gruppo automobilistico nato nel 2021 dalla fusione tra Fca e Psa, ha presentato ieri le sue dimissioni al consiglio di amministrazione, che ieri sera le ha accettate all unanimità. Una presa d atto di quelle «vedute differenti» che il senior independent director di Stellantis, Henri de Castries, ha spiegato essere emerse tra l ormai ex ceo e il resto del board. Di qui il passo indietro, «con effetto immediato», come si legge in una nota del gruppo. Che, dal canto suo, non perde tempo. È già in corso infatti il processo per la nomina di un nuovo amministratore delegato. È gestito da un comitato speciale del consiglio, «e si concluderà spiegano dalla società - entro la prima metà del 2025». Non trova per ora alcun riscontro il toto nomine che già da qualche tempo si era scatenato sul possibile successore, a partire da Luca De Meo amministratore delegato della Renault, ma anche con nomi interni come quello di Olivier Francois.Ne discutiamo con Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 ORE e Paolo Bricco, Il Sole 24 Ore.Lavoro, a ottobre tornano a crescere gli occupati A ottobre 2024, dopo il calo di settembre, il numero di occupati torna a crescere (+47mila unità), attestandosi a 24 milioni 92mila. Lo annuncia l Istat precisando che l aumento coinvolge i dipendenti permanenti e gli autonomi, mentre scendono i dipendenti a termine. L occupazione cresce anche rispetto a ottobre 2023 (+363mila occupati). Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 62,5%, quello di inattività al 33,6%. Il tasso di disoccupazione a ottobre scende al 5,8%, 0,2 punti percentuali in meno. L Istat precisa che cala anche il tasso di disoccupazione giovanile, al 17,7% (-1,1 punti). L aumento degli occupati a ottobre, precisa l Istat, coinvolge i dipendenti permanenti (salgono a 16 milioni 210mila) e gli autonomi (5,158 milioni). I dipendenti a termine scendono invece a 2 milioni 724mila. E anche la crescita dell occupazione che si registra rispetto a ottobre 2023 è sintesi dell aumento tra i dipendenti permanenti (+449mila) e tra gli autonomi (+127mila) e del calo tra i dipendenti a termine (-212mila). La crescita dell occupazione coinvolge in particolare gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e chi ha almeno 50 anni di età; tra i 15-24enni e tra le donne l occupazione è stabile, mentre diminuisce tra i 25-49enni e i dipendenti a termine. Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT.
Is the Phantom of the Opera just a legend, or is there truth hidden in the shadows of Paris' opulent opera house? I'm uncovering the secrets of the Palais Garnier—its stunning architecture, fascinating history, and eerie tales that have captivated imaginations for over a century. From its glittering grand staircase to the hidden underground lake, every corner of this Parisian masterpiece has a story to tell.But it's not just about beauty and grandeur. The Palais Garnier holds mysteries that blur the line between fact and fiction. Could Gaston Leroux's infamous Phantom have been inspired by real events? Join me as we step behind the curtain and into the heart of the Palais Garnier—it's a journey you won't want to miss.For full notes and details on today's episode, see the links below:The Story of the Paris Opera House and the Phantom of the OperaI'm Kylie Lang, owner of Life in Rural France, a travel blog dedicated to helping others explore & discover all that France has to offer. On the blog, you'll discover sections covering:City Guides - everything you need to know about visiting cities such as Paris, Bordeaux, Carcassonne, Rouen, La Rochelle and many more.Moving to France - lots of resources to help you plan your move from visas and insurance to sim cards and watching TV.French Travel News - discover what's happening in France, from festivals and events to the latest deals and offers.If there is anything you'd like to know about living in France, the French culture or the history of this wonderful country, feel free to DM me on Instagram @lifeinruralfrance
ROMA (ITALPRESS) - “Oggi qui il governo non c'è, Meloni è stata in Parlamento e non ha parlato specificatamente di Stellantis”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, arrivando alla manifestazione dei metalmeccanici a Roma. xb1/sat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Nel 2023 erano in condizione di povertà assoluta in Italia poco più di 2 milioni di famiglie, ovvero l'8% sul totale. Lo rileva l'Istat. Il valore è stabile rispetto al 2022. Stabile anche il numero degli individui in povertà che è quasi di 5 milioni, ovvero il 9% sul totale dei residenti. Nel 2023 la quota di famiglie di operai, o assimilato in "povertà assoluta" è aumentata dal 14% del 2022 al 16%. La percentuale più alta delle famiglie in povertà assoluta si riscontra nel Mezzogiorno. La percentuale scende all'8% al Nord e al 6% al Centro. Le famiglie in povertà assoluta in cui sono presenti minori sono quasi 748mila, il 12%. L'incidenza della povertà assoluta fra le famiglie con almeno uno straniero è pari al 30%, si ferma invece al 6% per le famiglie composte solamente da italiani.sat/mrv
Nel distretto tessile più grande d'Europa è iniziato lo sciopero 8x5. Decine di operai chiedono di lavorare 8 ore per 5 giorni alla settimana. Cosa sta succedendo? #attualità #prato #moda #melepodcast #spotify #torcha Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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ROMA (ITALPRESS) - Sono 507mila i contratti di assunzione offerti dalle imprese a luglio, in flessione di oltre il 13% rispetto allo stesso mese del 2023, soprattutto al Centro e al Nord est. In calo la domanda di lavoro anche nel trimestre luglio-settembre, 1,3 milioni, mentre si attesta al 48,4% la difficoltà di reperimento dei profili ricercati dovuta prevalentemente alla mancanza di candidati. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. A luglio l'industria ha in programma di assumere, nel suo complesso, circa 135mila profili. Il comparto del manifatturiero è invece alla ricerca di circa 88mila lavoratori. Nel settore dei servizi è il turismo a offrire le maggiori opportunità di impiego, seguito dal commercio e dai servizi alle persone. Tra le professioni di più difficile reperimento, gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni e gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni.sat/mrv
Gad Eitan Lerner è un giornalista libanese nato a Beirut nel 1954, poi naturalizzato italiano. Di famiglia ebraica, dopo aver lavorato al quotidiano Lotta continua, a Il Lavoro di Genova e a Il Manifesto, dal 1983 è stato inviato politico del settimanale L'Espresso. Dal 1993 al 1996 è stato vicedirettore e, fino al 1998, corrispondente de La Stampa. Nel 2000 è stato per alcuni mesi direttore del TG1. Nel 2001 è passato all'emittente televisiva La 7, dove è rimasto fino al 2013 e dove ha condotto fino al 2012 il programma “L'infedele” e nel 2013 “Zeta”. Nel 2014 ha condotto “Fischia il vento”, in onda su la EFFE e Repubblica.it. Nel 2017 torna in Rai con “Operai”, nel 2018 con “La difesa della razza” e nel 2019 con “L'Approdo”, tutti su Rai 3. Dal 2020 inizia a scrivere su Il Fatto Quotidiano. Attivo in politica nelle file del Partito Democratico, è stato membro del «Comitato dei 45» che ha stilato il regolamento delle elezioni primarie per la costituente del PD; inoltre è stato fra gli estensori del Codice etico del medesimo partito. Ha pubblicato alcuni saggi, tra i quali: “Operai” (1987); “Crociate. Il millennio dell'odio” (2000); “Tu sei un bastardo. Contro l'abuso d'identità” (2005); “Scintille. Una storia di anime vagabonde” (2009); “Concetta. Una storia operaia” (2017); “Noi, partigiani. Memoriale della Resistenza italiana” (2020); “L'infedele. Una storia di ribelli e padroni” (2020); con L. Gnocchi ha curato i volumi “Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana” (2020) e “Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano” (2021). Nel 2024 è uscito “Gaza. Odio e amore per Israele”.
Stāsta klarnetists un diriģents Guntis Kuzma Vai zini, ka Ēvalds Rimbenieks bijis nevien ievērojams politiķis, bet arī baptistu draudzes mācītājs un īstens kultūras cienītājs? No laikabiedru atstātām liecībām var secināt, ka Rimbenieks bijis viens no ievērojamākajiem Kurzemes dēliem, dedzīgs Latvijas patriots, taisnas muguras un gaiša gara īpašnieks. Dzimis 1888. g. Smaižos Aizvīķu pagastā, kas tagad Dienvidkurzemes novada Gramzdas pagasts, mūžībā devies 1943. g. izsūtījumā Vjatkas koncentrācijas nometnē. Kā politiķis valsts mērogā bijis 3. un 4. Saeimas deputāts, pārstāvot Kristīgo darbaļaužu savienību. Aktīvi darbojies visdažādāko sfēru komisijās: tirdzniecības, rūpniecības, sociālās likumdošanas, ārlietu komisiju ekonomiskie līgumi, bijis pat Latvijas hipotēku bankas padomē. Kārļa Ulmaņa valdībā — finanšu ministrs 1934. Gadā, burtiski dažus mēnešus pirms apvērsuma. Jau pirms finanšu ministra amata un arī pēc tam Liepājas mērs: 1922–1928 un 1934–1940. Ēvalda Rimbenieka personība labi atklājas šajā pašraksturojumā: "Es dziļi izjūtu atbildību, kas gulst uz mani, un es labi apzinos, ka mani spēki ir ļoti vāji un nepietiekoši lielo uzdevumu sekmīgai veikšanai, bet es no sirds paļaujos uz Dieva žēlastību un vadību." Liepājā, līdzās rūpniecības, transporta, sporta un izglītības veicināšanai, viņa laikā arī būtiski attīstās kultūras dzīve — Kurzemes muzeju biedrība, Liepājas pilsētas un vēstures muzejs, Liepājas tautas konservatorija, Liepājas Opera, Liepājas filharmonija, kurā ir gan orķestris, gan koris. Jaunās filharmonijas atklāšanas koncertā skan Vāgnera "Tannheizera" uvertīra, Haidna Simfonija Solmažorā, Jurjāna kantāte "Tēvijai" un Vītola "Dramatiskā uvertīra". Filharmonija piedzīvo būtisku attīstību, skatuves paplašināšana nodrošina daudz lielāka sastāva izvietojumu (dokumentos fiksēti 54 mūziķi), ar biļešu ieņēmumiem gan šādus izdevumu nebija iespējams segt, taču noteikti var izcelt, ka sezonai 2000 abonementu izpārdošana ir vērā ņemama, vidējais apmeklētāju skaits katrā koncertā esot bijis virs 1000 cilvēkiem. Atskaņoto autoru skaitā: Mocarts, Bēthovens, Šūberts, Rosīni, Mendelszons, Šopēns, Vāgners, Gļinka, Čaikovskis, Sibēliuss, Dārziņš, Vītols un Ādolfs Ābele. Kritika labi pieņem pārbaudītas vērtības, taču mēdz būt skarbāka pret modernistiem: Stravinski, Ravelu un Šēnbergu. Neskatoties uz to, koncertu repertuārā parādās Sibēliusa, Aterberga, Korngolda un arī Respīgi skaņdarbi. Operai pirmajā sezonā jau seši jauniestudējumi: Verdi "Traviata" un "Rigoleto", Bizē "Karmena", Guno "Fausts", Čaikovska "Jevgēņijs Oņegins" un Rosīni "Seviļas bārddzinis". Šeit gan jābilst, ka diriģentam bija jābūt pietiekami radošam aranžētājam, jo orķestra štatu vietu sarakstā vien 18 mūziķi. Liepājas Operas māksliniecisko izdomu un entuziasmu recenzijā novērtē Haralds Eldgasts: "Ja dekorāciju, orķestra un kora dalībnieku skaita ziņā tā būtu jāatzīst par nabagāku kā Rīgas opera, tad toties tā ir labāka ar savu tīri māksliniecisko entuziasmu un ar to ideālo aizraušanos kalpot cilvēka dvēseli un prātu izdaiļojošam skaistumam." Tai laikā Liepājā uzstājušies daudzi tā laika ievērojami latviešu mākslinieki, to skaitā diriģenti: Hanss Hohapfels, Bernhards Ķuņķis, Nikolajs Kreicbergs, Arvīds Pārups, Teodors Reiters; Rūdolfs Nīliuss no Vīns esot bijis īsts publikas mīlulis. Dziedājuši: Helēna Cinka, Mariss Vētra, Natālija Ūlande, Alberts Verners; uzstājusies pianiste Salome Graudāne, čellisti Ēvalds Berzinskis un Atis Teihmanis. Vēlāk orķestra mūziķu vidū ir vijolnieks Arvīds Jansons, kas kļūst par izcilu diriģentu. Atgriežoties pie Ēvalda Rimbenieka, svarīgi pateikt, ka viņš bijis arī Liepājas Nācaretes baptistu draudzes mācītājs un kalpojis tur līdz 1930. gadam. Rimbenieks izkārto, ka viena no Liepājas skolām kļūst par baptistu skolu, gan ne visi audzēkņi no babtistu ģimenēm, taču vecāki iecienījuši šo skolu. Rimbeniekam pašam esot paticis dziedāt un spēlēt klavieres, paša sarakstītam dzejolim viņš komponējis mūziku, bet kā hobiju izvēlējies dārzniecību. Joprojām nenovērtēts, bet daudzināms, un to citstarp dara mūzikas festivāls, kas nosaukts Rimbenieka vārdā.
Ennesimo incidente sul lavoro: questa volta è successo a Napoli nel quartiere Capodichino, precisamente nel cantiere per la nuova metropolitana. Secondo quanto si apprende l'incidente sarebbe stato causato da un malfunzionamento del treno che stava portando tre operai nel tunnel.
5 operai sono morti nelle fognature di Casteldaccia, inprovincia di Palermo, a causa dell'intossicazione daidrogeno solforato, un gas tossico e infiammabile cheodora di uova marce (in basse concentrazioni).L'idrogeno solforato, conosciuto anche come acidosolfidrico e solfuro di diidrogeno, è un gas asfissianteche viene prodotto da batteri anaerobi e che ènaturalmente presente nei luoghi dove si trovanoanimali e vegetali in decomposizione, come fogne,pozzi e serbatoi. Ma di cosatratta esattamente?Perché si trovava nelle fogne di Casteldaccia? E qualisono gli effetti sul corpo? In questo episodio vi spieghiamocos'è l'idrogeno solforato (formula chimica H₂S),quanto è pericoloso e come possiamo proteggerci. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
(00:42) Marco Imarisio approfondisce i risvolti dell'indagine che ha svelato il sistema di potere nella regione e intorno alla gestione del porto di Genova.(08:58) Davide Frattini spiega perché la trattativa sullo stop ai combattimenti a Gaza continua a essere lontana dalla conclusione.(14:41) Lara Sirignano racconta quello che si sta scoprendo dopo l'ennesima strage sul lavoro.I link di corriere.it:Toti arrestato, il presidente della Liguria ai domiciliari per corruzioneIl gioco «coperto» di Netanyahu, che teme di perdere la coalizione se cede sulla fine della guerraStrage di Casteldaccia: «Gli operai non dovevano scendere in profondità». Ed è già scambio di accuse
ANSA - dell'inviato Alfredo Pecoraro.Ennesima strage a Casteldaccia. Mattarella: ‘Inaccettabile'.
Gas killer, cinque operai morti soffocati in una fogna
A cura di Daniele Biacchessi A Casteldaccia, in provincia di Palermo, cinque operai sono morti mentre facevano la manutenzione di un impianto di sollevamento delle acque reflue in contrada Corvo. Un sesto lotta fra la vita e la morte in ospedale e tre sono sotto shock. È morto per avvelenamento Epifanio Alsazia, 71 anni, trovato all'interno della cisterna interrata profonda sei metri. Con lui c'erano tre suoi dipendenti: Ignazio Giordano, 57 anni, Giuseppe Miraglia, 47 anni, Roberto Raneri, 51 anni. La quinta vittima è Giuseppe La Barbera, un operaio interinale dell'Amap, la partecipata del Comune di Palermo che è proprietaria dell'impianto. La strage si poteva evitare I cinque operai sono morti in un ambiente saturo di idrogeno solforato, un prodotto di fermentazione dei liquami, altamente tossico, la cui presenza era prevedibile, e non hanno avuto scampo. Le testimonianze raccolte dopo la strage sono inequivocabili, e ripetono quelle di un film già scritto in molti altri luoghi d'Italia, da Firenze all'impianto Enel di Suviana. "Li hanno mandati a morire", dice un soccorritore, tra i primi arrivati a Casteldaccia. Una cosa è certa: non avevano alcun dispositivo di protezione. "Se fossero state prese tutte le precauzioni del caso, se gli operai avessero avuto le maschere protettive e i presidi necessari, tutto questo non sarebbe successo", ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio Fiandra. L'assenza di risposte politiche Gli ispettori sono 49, ce ne vorrebbero almeno 280. Resta inapplicato l'accordo con l'Ispettorato nazionale per l'invio di professionisti nella Sicilia. Il 10 maggio 2023, il governatore della Sicilia Renato Schifani aveva formalmente promesso di "mettere personalmente mano" all'annoso problema della mancanza di controlli sui luoghi di lavoro nell'Isola, per mancanza del personale che li faccia. Un anno e decine di morti sul lavoro dopo, nulla si è mosso. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A Casteldaccia in provincia di Palermo cinque operai sono morti e un sesto è stato trasportato all'ospedale in gravi condizioni. Gli operai stavano lavorando alla manutenzione delle fognature sotto l'azienda vinicola Corvo e, dopo essere rimasti intrappolati nei cunicoli della struttura sotterranea, avrebbero respirato esalazioni tossiche.
A cura di Daniele Biacchessi A Casteldaccia, in provincia di Palermo, cinque operai sono morti mentre facevano la manutenzione di un impianto di sollevamento delle acque reflue in contrada Corvo. Un sesto lotta fra la vita e la morte in ospedale e tre sono sotto shock. È morto per avvelenamento Epifanio Alsazia, 71 anni, trovato all'interno della cisterna interrata profonda sei metri. Con lui c'erano tre suoi dipendenti: Ignazio Giordano, 57 anni, Giuseppe Miraglia, 47 anni, Roberto Raneri, 51 anni. La quinta vittima è Giuseppe La Barbera, un operaio interinale dell'Amap, la partecipata del Comune di Palermo che è proprietaria dell'impianto. La strage si poteva evitare I cinque operai sono morti in un ambiente saturo di idrogeno solforato, un prodotto di fermentazione dei liquami, altamente tossico, la cui presenza era prevedibile, e non hanno avuto scampo. Le testimonianze raccolte dopo la strage sono inequivocabili, e ripetono quelle di un film già scritto in molti altri luoghi d'Italia, da Firenze all'impianto Enel di Suviana. "Li hanno mandati a morire", dice un soccorritore, tra i primi arrivati a Casteldaccia. Una cosa è certa: non avevano alcun dispositivo di protezione. "Se fossero state prese tutte le precauzioni del caso, se gli operai avessero avuto le maschere protettive e i presidi necessari, tutto questo non sarebbe successo", ha detto il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo, Girolamo Bentivoglio Fiandra. L'assenza di risposte politiche Gli ispettori sono 49, ce ne vorrebbero almeno 280. Resta inapplicato l'accordo con l'Ispettorato nazionale per l'invio di professionisti nella Sicilia. Il 10 maggio 2023, il governatore della Sicilia Renato Schifani aveva formalmente promesso di "mettere personalmente mano" all'annoso problema della mancanza di controlli sui luoghi di lavoro nell'Isola, per mancanza del personale che li faccia. Un anno e decine di morti sul lavoro dopo, nulla si è mosso. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Ieri in serata Hamas ha accettato l'accordo per il cessate il fuoco, ma Israele ha deciso di rifiutarlo e ha ricominciato i bombardamenti su Rafah per poi invaderla di qui a breve. Alessandro Sahebi, esperto di diritti, ci racconta di come non basta avere alta occupazione per risolvere la povertà - che sta crescendo perfino nel Nord Italia.
CASTELDACCIA (PALERMO) (ITALPRESS) - "Sono in veste di assessore e sono venuta qui a rappresentare il governo regionale, visto che il presidente Schifani si trova a Roma. E' un momento di dolore e vogliamo essere vicini alle famiglie che improvvisamente hanno avuto questa tragedia. Le istituzioni devono essere presenti e dare supporto. Continueremo a occuparci di rinfoltire la squadra degli ispettori del lavoro. Trentacinque ne sono arrivati lo scorso anno a luglio, ne dovrebbero arrivare altrettanti quest'anno e io sto lavorando a un concorso per oltre 100 persone. Dobbiamo fare in modo che queste stragi non accadano più". Lo ha detto l'assessore al Lavoro della Regione Siciliana Nuccia Albano che si è recata a Casteldaccia dopo l'incidente che ha causato la morte di cinque operai. xd6/pc/red
CASTELDACCIA (PALERMO) (ITALPRESS) - "Sono in veste di assessore e sono venuta qui a rappresentare il governo regionale, visto che il presidente Schifani si trova a Roma. E' un momento di dolore e vogliamo essere vicini alle famiglie che improvvisamente hanno avuto questa tragedia. Le istituzioni devono essere presenti e dare supporto. Continueremo a occuparci di rinfoltire la squadra degli ispettori del lavoro. Trentacinque ne sono arrivati lo scorso anno a luglio, ne dovrebbero arrivare altrettanti quest'anno e io sto lavorando a un concorso per oltre 100 persone. Dobbiamo fare in modo che queste stragi non accadano più". Lo ha detto l'assessore al Lavoro della Regione Siciliana Nuccia Albano che si è recata a Casteldaccia dopo l'incidente che ha causato la morte di cinque operai. xd6/pc/red
CASTELDACCIA (PALERMO) (ITALPRESS) - "Stiamo parlando di un clichè che si ripete e le dinamiche sono sempre le solite con lavoratori in appalto e in subappalto. La verità è che si sta determinando una mattanza non più accettabile. Purtroppo per troppo tempo non si è investito sulla sicurezza che viene vista come un costo, a maggior ragione con questo quadro normativo in cui purtroppo le aziende madri non sono responsabili di ciò che avviene nelle ditte in appalto e in subappalto e questo è ciò che sta venendo fuori". Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, che si è recato a Casteldaccia nel luogo dell'incidente sul lavoro nel quale hanno perso la vita cinque operai. xd6/pc/
CASTELDACCIA (PALERMO) (ITALPRESS) - "Stiamo parlando di un clichè che si ripete e le dinamiche sono sempre le solite con lavoratori in appalto e in subappalto. La verità è che si sta determinando una mattanza non più accettabile. Purtroppo per troppo tempo non si è investito sulla sicurezza che viene vista come un costo, a maggior ragione con questo quadro normativo in cui purtroppo le aziende madri non sono responsabili di ciò che avviene nelle ditte in appalto e in subappalto e questo è ciò che sta venendo fuori". Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, che si è recato a Casteldaccia nel luogo dell'incidente sul lavoro nel quale hanno perso la vita cinque operai. xd6/pc/
CASTELDACCIA (PALERMO) (ITALPRESS) - "Stiamo parlando di un clichè che si ripete e le dinamiche sono sempre le solite con lavoratori in appalto e in subappalto. La verità è che si sta determinando una mattanza non più accettabile. Purtroppo per troppo tempo non si è investito sulla sicurezza che viene vista come un costo, a maggior ragione con questo quadro normativo in cui purtroppo le aziende madri non sono responsabili di ciò che avviene nelle ditte in appalto e in subappalto e questo è ciò che sta venendo fuori". Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, che si è recato a Casteldaccia nel luogo dell'incidente sul lavoro nel quale hanno perso la vita cinque operai. xd6/pc/
CASTELDACCIA (PALERMO) (ITALPRESS) - "L'ambiente era saturo di gas tossico. Si tratta di idrogeno solforato che è un gas tipico che si produce dalla fermentazione di questo materiale organico. La concentrazione era a fondo scala, ben dieci volte superiore al limite consentito. Diciamo che gli operai non hanno avuto scampo". Lo ha detto Girolamo Bentivoglio, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo, a Casteldaccia nel luogo dell'incidente in cui hanno perso la vita cinque operai. "Il nostro personale, che è altamente specializzato, in breve tempo è riuscito a recuperare le persone che erano nella vasca, mentre le altre erano adagiate in una soletta di cemento prospiciente la vasca. Tragedia evitabile? Tutte lo sono. Si trattava di lavori di manutenzione ordinaria. Se sono state prese tutte le precauzioni? Non lo posso dire, ma se fossero state prese non avremmo avuto cinque morti". xd6/pc/red
CASTELDACCIA (PALERMO) (ITALPRESS) - "L'ambiente era saturo di gas tossico. Si tratta di idrogeno solforato che è un gas tipico che si produce dalla fermentazione di questo materiale organico. La concentrazione era a fondo scala, ben dieci volte superiore al limite consentito. Diciamo che gli operai non hanno avuto scampo". Lo ha detto Girolamo Bentivoglio, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo, a Casteldaccia nel luogo dell'incidente in cui hanno perso la vita cinque operai. "Il nostro personale, che è altamente specializzato, in breve tempo è riuscito a recuperare le persone che erano nella vasca, mentre le altre erano adagiate in una soletta di cemento prospiciente la vasca. Tragedia evitabile? Tutte lo sono. Si trattava di lavori di manutenzione ordinaria. Se sono state prese tutte le precauzioni? Non lo posso dire, ma se fossero state prese non avremmo avuto cinque morti". xd6/pc/red
CASTELDACCIA (PALERMO) (ITALPRESS) - "L'ambiente era saturo di gas tossico. Si tratta di idrogeno solforato che è un gas tipico che si produce dalla fermentazione di questo materiale organico. La concentrazione era a fondo scala, ben dieci volte superiore al limite consentito. Diciamo che gli operai non hanno avuto scampo". Lo ha detto Girolamo Bentivoglio, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Palermo, a Casteldaccia nel luogo dell'incidente in cui hanno perso la vita cinque operai. "Il nostro personale, che è altamente specializzato, in breve tempo è riuscito a recuperare le persone che erano nella vasca, mentre le altre erano adagiate in una soletta di cemento prospiciente la vasca. Tragedia evitabile? Tutte lo sono. Si trattava di lavori di manutenzione ordinaria. Se sono state prese tutte le precauzioni? Non lo posso dire, ma se fossero state prese non avremmo avuto cinque morti". xd6/pc/red
ANSA - dell'inviato Gianluca Angelini.
Zuppa di Porro 11 aprile 2024: rassegna stampa quotidiana
ANSA - di Matteo Guidelli.I Vigili del Fuoco: 'Come nella Concordia, operiamo al limite'.
Navalny, anche a Roma la politica protestaEsselunga Firenze: la strage di operai e le polemiche
J. Travolta, Sanremo e le scarpeTrattori e operai Mirafiori: AAA sinistra cercasi!
12 ottobre 2023 - Italiano in Podcast. Giornate un po' pigre passate tra passeggiate, lezioni, operai rumorosi, polvere e un nuovo telefono che finalmente fa delle foto molto buone. Poco altro davvero ma questa settimana è andata così. L'appuntamento con cose più interessanti è al prossimo episodio, dopo questo venerdì 13 che in ogni caso porterà novità. Frase celebre del grande Edoardo De Filippo per chiudere la puntata. Italiano in Podcast torna quasi sicuramente domenica con un nuovo episodio. Grazie a tutti e a presto. Abbonati per dare un contributo e ascoltare gli episodi speciali di Italiano in Podcast https://anchor.fm/ispeakitaliano/subscribe Supporta iSpeakItaliano su BuyMeACoffee --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/ispeakitaliano/message
Daily Five è il Podcast di CNC Media (Cose Non Cose) per capire e approfondire le principali notizie del giorno, attraverso quotidiani, siti e pagine social di informazione.Dal lunedì al venerdì, a partire dalle 17, con Emilio Mola, giornalista tra i più seguiti e apprezzati nel panorama social italiano, proveremo a fare un po' di ordine tra i fatti, le storie, le notizie che incessantemente fanno da sfondo alla nostra quotidianità: per restare sempre aggiornati.Faremo il punto sull'attualità, dalla politica all'economia, dagli esteri alla cronaca, con analisi, commenti, approfondimenti e un faro sempre accesso sulle insidie della disinformazione.La produzione del podcast è di CNC Media, una delle testate giornalistiche più seguite sui social. Direzione creativa e post produzione, Likeabee Creative Company.Fino al 15 settembre trovi su Spotify una versione breve delle puntate. Se vuoi ascoltarle interamente, le trovi sulla piattaforma di audiolibri e podcast Storytel. Puoi abbonarti al seguente link: per te una promozione speciale.
Daily Five è il Podcast di CNC Media (Cose Non Cose) per capire e approfondire le principali notizie del giorno, attraverso quotidiani, siti e pagine social di informazione.Dal lunedì al venerdì, a partire dalle 17, con Emilio Mola, giornalista tra i più seguiti e apprezzati nel panorama social italiano, proveremo a fare un po' di ordine tra i fatti, le storie, le notizie che incessantemente fanno da sfondo alla nostra quotidianità: per restare sempre aggiornati.Faremo il punto sull'attualità, dalla politica all'economia, dagli esteri alla cronaca, con analisi, commenti, approfondimenti e un faro sempre accesso sulle insidie della disinformazione.La produzione del podcast è di CNC Media, una delle testate giornalistiche più seguite sui social. Direzione creativa e post produzione, Likeabee Creative Company.Fino al 15 settembre trovi su Spotify una versione breve delle puntate. Se vuoi ascoltarle interamente, le trovi sulla piattaforma di audiolibri e podcast Storytel. Puoi abbonarti al seguente link: per te una promozione speciale.
Nel corso dell'Ottocento moltissimi iniziarono ad abbandonare le campagne e a trasferirsi in città, trasformandosi in operai. Ecco con quali conseguenze.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4778249/advertisement
La Commissione europea ieri è tornata sulla vertenza dei balneari, dopo che il decreto Milleproroghe è stato promulgato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con un esplicito richiamo sul tema. Un portavoce di Bruxelles, in risposta a una domanda dell'Ansa, ha sottolineato la necessità di garantire "trasparenza e concorrenza leale" nel settore. In ogni caso, un intervento sul tema delle spiagge appare inevitabile perché ormai viene data per imminente la sentenza della Corte di giustizia europea sul denso ricorso promosso dal Tar di Lecce. A quel punto, con ogni probabilità, qualsiasi sindaco che mettesse a gara le spiagge del proprio comune avrebbe eccellenti possibilità di vincere i ricorsi. E a quel punto, i gestori degli stabilimenti rischierebbero di trovarsi senza rete. Intanto oggi, Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari Fipe Confcommercio a Marina di Carrara in occasione della fiera Balnearia, ha dichiarato: "riteniamo che possa e debba esserci una riforma complessiva della materia partendo da una ricognizione dello stato dei luoghi per verificare, anche, la disponibilità di aree per aumentare il numero delle aziende". Approfondiamo il tema con Antonio Capacchione, Presidente del SIB -Sindacato Italiano Balneari FIPE/Confcommercio. Superbonus: l'impatto sulle rinnovabili L'Europa ha installato 19 GW di nuova capacità di energia eolica nel 2022. La Germania si posiziona al primo posto seguita da Svezia, Finlandia, Francia e Regno Unito. L'Italia è al settimo posto seguita da Polonia e Olanda. L'Europa ha oggi 255 GW di capacità di energia eolica. Sono alcuni dei risultati del report statistico annuale 2022 di WindEurope diffusi da Anev. Questi numeri non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi dell'UE. L'UE dovrebbe installare in media 31 GW all'anno fino al 2030. E questo per quanto riguarda l'eolico calcolato dai dati Anev. Nel frattempo Terna, in collaborazione con il ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, ha realizzato una piattaforma digitale che, per la prima volta, centralizza le informazioni sulle richieste di connessione in alta tensione di impianti a fonte rinnovabile in Italia Econnextion. Venerdì scorso ci ha poi scritto il Presidente di Anie rinnovabili che fa parte di Anie federazione in Confindustria una delle più grandi associazioni delle energie rinnovabili in italia per raccontarci quale potrebbe essere l'impatto sul mercato dell'energia delle rinnovabili a fronte della "chiusura" dei rubinetti del superbonus. Ne parliamo proprio conAlberto Pinori, Presidente di Anie rinnovabili. Operai protestano sulla ciminiera a Portovesme Nuova protesta nel polo industriale di Portovesme nel Sulcis nella fabbrica metallurgia che il gruppo svizzero gestisce attraverso la controllata Portovesme srl e in cui lavorano 1.300 persone dirette più gli appalti. Tutta la vicenda ruota attorno ai costi energetici, che la fabbrica, specializzata nella produzione di piombo, zinco, oro, argento, rame e acido solforico tra l impianto di Portovesme e quello di San Gavino, passati dagli iniziali 47 euro a megawattora a cifre che hanno raggiunto anche i settecento euro a megawattora. Una situazione che ha spinto l azienda a ridurre progressivamente la produzione e avviare un piano di razionalizzazione con il ricorso alla cassa integrazione per circa 600 dipendenti a rotazione. Intanto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha dato disposizione di convocare con urgenza il tavolo su Portovesme per venerdì 3 marzo alle ore 10. Ne parliamo con Davide Madeddu de Il Sole 24 Ore.
Vado in primis sul ruolo della Cina in questo primo, tristissimo, anniversario di morte e distruzione. Mi concentro sul ruolo delle banche centrali nella lotta, imperterrita, al caro prezzi. Termino con una decisione presa da Brunello Cucinelli relativamente all'aumento dello stipendio di operai e sarte. Auspicabile, in un mondo di disparità e disuguaglianze, un nuovo modo di fare capitalismo. Vi aspetto. Buon ascolto. Mariangela
Mario Bozzoli è l'imprenditore bresciano ucciso nel 2015 nella sua fonderiaSeguimi su YouTube: https://www.youtube.com/channel/UClkB_8jqDS7SWoltMjIu-3Q/Supporta il progetto qui: https://mercury.streamelements.com/ilverdeeilblue/tipSupport this podcast at — https://redcircle.com/storia/donationsAdvertising Inquiries: https://redcircle.com/brandsPrivacy & Opt-Out: https://redcircle.com/privacy