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Helmut Marko, oggi tutti lo conoscono come l'eminenza grigia dietro all'impero RedBull nel motorsport, sempre pronto a rilasciare dichiarazioni pungenti e spesso provocatorie o discutibili. Ma la storia di Marko è incredibilmente più ampia, dalle corse sulle strade della Stiria con l'amico Jochen Rindt, alle imprese in pista con Porsche e Alfa Romeo, fino al drammatico epilogo della sua carriera da pilota e alla rinascita nel ruolo manageriale.
Enzo Michelet, Sergio Tazzer"Wildbacher"Dalla Stiria degli Asburgo a vitigno di eccellenza delle colline trevigianeKellermann Editorewww.kellermanneditore.itIl Wildbacher è un vitigno a bacca nera originario della Stiria, in Austria, dove si pensa fosse coltivato sin dall'epoca celtica. È presente in Italia in una sola area, ristrettissima, in Veneto, sui colli trevigiani. La storia del Wildbacher in quei luoghi trova le sue origini nel lontano XVIII secolo, quando il conte Antonio Rambaldo di Collalto fece impiantare questo particolare vitigno nei propri possedimenti. Soltanto tre sono le aziende che ne mantengono la coltivazione e lo vinificano. Un prodotto estremamente rappresentativo di un territorio affascinante, caratterizzato dalla bellezza e dolcezza del paesaggio collinare e da una tradizione enologica di importanza internazionale. Un'eccellenza che guarda al futuro con radici che affondano e risalgono a ritroso i secoli.Sergio Tazzer è nato nel 1946 a Treviso. Giornalista, è stato direttore della sede RAI per il Veneto, capo della redazione trentina e della redazione centrale della TGR a Roma. Dal 1995 al 2011 ha fondato e condotto il settimanale radiofonico mitteleuropeo Est Ovest in onda su Radio 1 RAI. È medaglia “Jan Masaryk” del Ministero degli Esteri della Repubblica Ceca, membro onorario della Spoločnosť Milana Rastislava Štefánika, di Brezová pod Bradlom (SK).Tazzer è inoltre accademico ordinario dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino e socio corrispondente dell'Ateneo di Treviso. Studioso di storia contemporanea dei paesi dell'Europa centrale e balcanica ha pubblicato negli anni molti testi e saggi di storia. Enzo Michelet, enologo e presidente dell'Unione ex Allievi della Scuola di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. È fondatore di un importante studio di enologia per l'analisi, la sperimentazione e la consulenza tecnologica. Già consigliere nazionale dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani, dal 2011 è socio dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino. È autore di pubblicazioni scientifiche e di opere divulgative.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Sergio Tazzer, Enzo Michelet"Wildbacher"Dalla Stiria degli Asburgo a vitigno di eccellenza delle colline trevigianeKellermann Editorewww.kellermanneditore.itIl Wildbacher è un vitigno a bacca nera originario della Stiria, in Austria, dove si pensa fosse coltivato sin dall'epoca celtica. È presente in Italia in una sola area, ristrettissima, in Veneto, sui colli trevigiani. La storia del Wildbacher in quei luoghi trova le sue origini nel lontano XVIII secolo, quando il conte Antonio Rambaldo di Collalto fece impiantare questo particolare vitigno nei propri possedimenti. Soltanto tre sono le aziende che ne mantengono la coltivazione e lo vinificano. Un prodotto estremamente rappresentativo di un territorio affascinante, caratterizzato dalla bellezza e dolcezza del paesaggio collinare e da una tradizione enologica di importanza internazionale. Un'eccellenza che guarda al futuro con radici che affondano e risalgono a ritroso i secoli.Sergio Tazzer è nato nel 1946 a Treviso. Giornalista, è stato direttore della sede RAI per il Veneto, capo della redazione trentina e della redazione centrale della TGR a Roma. Dal 1995 al 2011 ha fondato e condotto il settimanale radiofonico mitteleuropeo Est Ovest in onda su Radio 1 RAI. È medaglia “Jan Masaryk” del Ministero degli Esteri della Repubblica Ceca, membro onorario della Spoločnosť Milana Rastislava Štefánika, di Brezová pod Bradlom (SK).Tazzer è inoltre accademico ordinario dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino e socio corrispondente dell'Ateneo di Treviso. Studioso di storia contemporanea dei paesi dell'Europa centrale e balcanica ha pubblicato negli anni molti testi e saggi di storia. Enzo Michelet, enologo e presidente dell'Unione ex Allievi della Scuola di Viticoltura e di Enologia di Conegliano. È fondatore di un importante studio di enologia per l'analisi, la sperimentazione e la consulenza tecnologica. Già consigliere nazionale dell'Associazione Enologi Enotecnici Italiani, dal 2011 è socio dell'Accademia Italiana della Vite e del Vino. È autore di pubblicazioni scientifiche e di opere divulgative.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Il Gran Premio al Red Bull Ring apre un luglio di fuoco, con 4 gare in 30 giorni, e altrettanti appuntamenti con il podcast più esuberante della griglia. Che in questa puntata si interroga su alcuni punti oscuri del weekend in Stiria: a cominciare dalla grottesca questione penalità, passando per la gestione piloti in casa Ferrari, fino ad arrivare alla domanda se il recupero del Cavallino sia una vera rinascita o solo una timida ripresina. Volano quindi boeri a caso sul futuro di alcuni piloti, e dopo la solita deviazione a Pearl Harbour si va verso Silverstone e un ricco spazio della memoria. Con, tra l'altro, l'attesissimo ritorno in moto di Pino.
Diventa un esperto di vino con il podcast di Tannico. In questa puntata parleremo della Stiria, l'Austria del vino più fresca ed elegante, territorio di confine tra i più affascinanti. Scopri la più accurata selezione di vini dell'Austria e non solo sul sito di Tannico. Al primo acquisto avrai diritto a uno sconto del 10% su tutto il catalogo (*): https://bit.ly/3xyibEa (*) La promozione è valida solo in Italia e per i clienti non ancora iscritti a Tannico. Sono esclusi i vini rari e le Master Experience. Per qualsiasi informazione o chiarimento ci puoi contattare all'indirizzo tfs@tannico.it
Per il Motomondiale, 2° tappa al Red Bull Ring di Spielberg in una settimana. Dopo il Gran Premio di Stiria è la volta del Gran Premio d'Austria.
Il nostro trio analizza la decima prova della stagione. Il successo di Martin (Pramac Ducati) così pieno di significati, il naufragio dei piloti ufficiali di Borgo Panigale, il problema della costanza di qualità delle gomme, tutte le conferme e le sorprese.Con Jorge Martin il Team Pramac vince in MotoGP dopo diciassette anni. Il team privato è cambiato, ed è cambiata soprattutto la MotoGP: tre giovanissimi sul podio, uno stile di guida e un cambio generazionale che coincide con lo stop annunciato da Valentino. Che vinceva il suo primo titolo quando Martin ancora non era nato…Le Michelin sotto accusa: molti piloti, come già ha sottolineato lo Zam, hanno trovato alla seconda partenza pneumatici molto diversi nel rendimento, anche se sulla carta garantivano le stesse caratteristiche costruttive e tecniche. Bagnaia da primo a undicesimo… Come si spiega?Tanti i temi e le curiosità approfonditi: come funziona il nuovo abbassatore al retrotreno della Suzuki? Come valutare il decimo posto di Pedrosa? Marquez è stato davvero scorretto con Aleix Espargaro? Perché così male Vinales? Intanto, con il podio di ieri, Quartararo vola e il suo vantaggio sale a 40 punti…
Al GP di Stiria vince, dalla pole, il rookie Jorge Martin, ma Bagnaia e Miller perdono ancora punti a vantaggio di Quartararo, terzo dietro a Joan Mir. Gara interrotta con bandiera rossa al 3° giro e successiva ripartenza per la caduta di Pedrosa con conseguente collisione con Savadori. A fuoco entrambe le moto.
Cifra tonda e record assoluto nella nostra storia olimpica: l'Italia chiude con 40 medaglie e decimo posto nel medagliere. Un trionfo per Giovanni Malagò che chiude gongolante in conferenza stampa, e un trionfo anche per i nostri inviati Dario Ricci e Marco Bellinazzo che salutiamo insieme a Leo Turrini. Le medaglie però, non sono solo la vittoria degli atleti, ma anche dei loro allenatori. Ne abbiamo convocato uno che ha dovuto tirare sù un campione dopo una sfortunata preparazione pre olimpica causa mononucleosi: parliamo di Fabrizio Antonelli, coach di Greg Paltrinieri. Atletica miniera d'oro di questa spedizione olimpica: un bilancio finale con Giorgio Rondelli che ci ha tenuto compagnia in queste settimane in pista. Con l'ex pallavolista Andrea Zorzi invece, commentiamo il meno fortunato percorso degli sport di squadra italiani, volley in primis. Avvistati due big con la valigia pronta: Lukaku direzione Londra e Messi direzione Parigi, dopo le lacrime della conferenza stampa di addio ai Blaugrana che ci racconta Filippo Maria Ricci. Che Olimpiadi abbiamo visto in tv? Dirette notturne, diritti tv divisi in due tra Rai e Discovery e ascolti record per il Circolo degli Anelli su Rai 2. Ne parliamo con Antonio Dipollina, critico tv di Repubblica. Dopo, andiamo in Austria da Carlo Pernat per farci raccontare il GP di Stiria vinto da Jorge Martin e dal nostro varista Luca Marelli, anche lui entusiasta spettatore olimpico.Chiudiamo con Simone Sandri in diretta dal Paese vincitore del medagliere, gli Stati Uniti.Ospiti: Dario Ricci, Marco Bellinazzo, Leo Turrini, Fabrizi Antonelli, Giorgio Rondelli, Andrea Zorzi, Filippo Maria Ricci, Antonio Dipollina, Carlo Pernat, Luca Marelli, Simone Sandri
MotoGP | GP Stiria 2021 - Commento LIVE gara
Una puntata per cinque medaglie: l'oro nella marcia di Massimo Stano, l'argento nella Canoa Sprint di Manfredi Rizza, i bronzi di Viviana Bottaro nel karate, Elia Viviani nell'Omnium e il mitologico Greg Paltrinieri nella 10 km in acque libere. Tavola rotonda con i nostri inviati a Tokyo Dario Ricci e Marco Bellinazzo e tanti grandi sportivi convocati: gli "atletici" Giorgio Rondelli, Giuseppe Gibilisco e Gelindo Bordin, l'ex canoista Antonio Rossi, l'ex ciclista Pippo Pozzato e poi Leo Turrini, orgoglioso del suo figlioccio Greg e triste per il vicino addio di Lukaku alla sua Inter. Continuano anche le convocazioni dei medagliati: oggi ai nostri microfoni Maria Centracchio, bronzo nel Judo, eroina del Molise che annovera tra gli olimpionici di Tokyo anche Andrea Capobianco, coach del basket 3x3 femminile eliminato nel torneo dalla Cina. Intanto, finisce la vacanza della MotoGP: domenica si torna in pista nel GP di Stiria e noi ci colleghiamo con Carlo Pernat e Luca Marini, a lavoro sul circuito austriaco.
La pausa estiva è troppo lunga, ma consolatevi: torna il live con il magico trio. Nico, Zam e Bernardelle tirano la riga dopo nove GP disputati, Quartararo e la Yamaha in vetta. Analizzeremo il piano sportivo, e naturalmente quello tecnico con il prezioso supporto dell'Ing.Due piloti francesi davanti a tutti, una Yamaha inseguita dalle Ducati. Se un dominatore nelle prima parte della stagione c'è stato (e proviamo a capire perché) la seconda parte può riservare delle sorprese: si ripartirà dall'Austria, storicamente tra i terreni di caccia preferiti per le rosse di Borgo Panigale. E due piloti forti come Pecco Bagnaia e Johann Zarco, che ancora non hanno vinto, potrebbero trovare l'occasione per sbloccarsi. Che piste ci attendono, che risultati si possono ipotizzare.Questa sera ci sarà l'aggiornamento sulla situazione del mercato 2022, con particolare riguardo a Vinales, all'Aprilia e al ruolo di Dovizioso. Quali sono le moto pretendenti al titolo 2021? Yamaha e Ducati su tutte, ma non si possono tagliare fuori a priori Suzuki e KTM, e Bernardelle promette una analisi tecnica per definire la favorita. Poi l'analisi sulla condizione della Honda in difficoltà tecnica e di Marquez in netta crescita e l'Aprilia che sta facendo di tutto per arrivare tra le grandi della MotoGP.
Stiria un po' noiosa, Austria...cose. C'HO UN LINKTREE: https://linktr.ee/gamecoffee
Formula 1: sul circuito di casa, il Red Bull Ring di Spielberg, nuova gioia per la scuderia dell'alfiere Max Verstappen. L'olandese volante infatti cala il bis e dopo quello di Stiria si prende anche il Gran Premio d'Austria.
La cronaca del GP d'Austria 2021, nona tappa del mondiale di Formula 1 2021Servizio del nostro Alessandro Francese
Due Gran Premi sulla stessa pista, a distanza di sette giorni l'uno dall'altro. È già successo nel 2020, a causa della pandemia, e ora si ripete sul circuito dello Spielberg: dopo la Stiria, l'Austria, la sostanza però non cambia. Ma che cosa significa per un pilota di Formula 1, per un ingegnere, persino per un meccanico, ritrovarsi su un tracciato identico?
Da quest'anno le pagelline diventano un episodio bonus del podcast. Puntate brevissime... dei giri veloci, insomma. È il turno del GP di Stiria. Ah, se vi interessa leggere le pagelline oltre che ascoltarle, vi basterà andare su www.redbull.com/terruzzi. Buon vento!
ZELTWEG - Quattro vittorie su otto gare. Max Verstappen riesce a fare meglio di quanto non abbia mai fatto in una stagione intera da quando corre con la Red Bull: infatti, non era mai andato oltre tre successi all'anno, quando andava bene. E adesso sono già quattro con la possibilità di fare meglio. Molto meglio a partire da domenica prossima, visto che si bissa sullo stesso circuito austriaco, ma con altro nome: GP Austria invece che GP Stiria.Una sorta di regalo allo sponsor, proprietario del tracciato e alla squadra che sta dominando questo mondiale. A nulla, infatti, sono valsi i tentativi di Hamilton per reggere il passo di Verstappen e alla fine, all'ultimo giro, Lewis porta a casa il punto supplementare per il giro più veloce che gli consente di restare a 18 punti di distacco da Verstappen nella classifica mondiale. Una Mercedes che arranca, che mangia le gomme (chiedere a Bottas, terzo, che dopo pochi giri aveva buchi grossi così sul battistrada) ma tutto sommato se la cava meglio della seconda Red Bull, quella di Perez, che arriva quarto in volata ma senza mai avere la possibilità di stare davanti alla Mercedes.In Austria si è visto un Norris consistente, quinto, ma a destare interrogativi è la Ferrari. Sainz sesto, a distanza siderale dai primi (e su un tracciato corto come questo è un brutto segno) e poi Leclerc settimo. Il monegasco ha disputato una gran gara di rimonta dovuta a una toccata al primo giro con Gasly. L'ala anteriore della rossa ha colpito la gomma posteriore dell'Alpha Tauri che senza controllo ha centrato prima Giovinazzi e poi Latifi mettendo KO e costringendoli a una gara di rimonta i due prima di ritirarsi con la sospensione danneggiata.In questo frangente la Ferrari ha dapprima montato gomme dure e poi a metà gara ha fatto fare a Leclerc un secondo pit con gomme medie e qui il monegasco ha cominciato la sua rimonta che dal 19 posto lo ha portato al settimo a pochi secondi da Sainz. Quanto vale questo piazzamento? Probabilmente non sarebbe cambiato niente, visto il ritmo dello spagnolo, ma il modo in cui Leclerc ha recuperato ha dato ossigeno e speranze di fare qualcosa di meglio fra sette giorni.La pista è la stessa le macchine e i piloti pure, la speranza è che si riesca a fare tesoro di questa corsa per recuperare nella prossima. Intanto, anche se con poco pubblico in tribuna, la F.1 trova il calore del tifo e delle urla al sorpasso o alla vittoria di un pilota. Non è molto ma è quel qualcosa che la rende viva e le permette di non "parlarsi" addosso come avviene con le gare a porte chiuse.Per fortuna il duello fra Verstappen ed Hamilton tiene acceso l'interesse con l'inglese che via radio, col suo ingegnere, chiede sempre un dato: quanto guadagna Verstappen in rettilineo. Siamo sui 2 decimi circa che però fanno capire dove è la superiorità Red Bull: si chiama motore Honda. Dopo le figuracce del loro ritorno qualche tempo fa, i giapponesi stanno lasciando il segno se siamo arrivati al punto che Mercedes, dominatrice per sette stagioni di fila, non sa più come contrastare i rivali...
L'analisi del fine settimana di gara del settimo Gran premio stagionale. L'ordine d'arrivo: 1 Max Verstappen RED BULL RACING HONDA 1:22:18.925 2 Lewis Hamilton MERCEDES +35.743s 3 Valtteri Bottas MERCEDES +46.907s 4 Sergio Perez RED BULL RACING HONDA +47.434s 5 Lando Norris MCLAREN MERCEDES +1 lap 6 Carlos Sainz FERRARI +1 lap 7 Charles Leclerc FERRARI +1 lap 8 Lance Stroll ASTON MARTIN MERCEDES +1 lap 9 Fernando Alonso ALPINE RENAULT +1 lap 10 Yuki Tsunoda ALPHATAURI HONDA +1 lap
La cronaca del GP di Stiria 2021, ottava tappa del mondiale di Formula 1 2021Servizio del nostro Francesco Svelto
#LaNostraF1 | GP Stiria 2021 - Puntata 8
Ma tipo, secondo voi, chi è il pilota del paddock campione del mondo di uscite in compagnia? Davide e Baz, orfani di Claudio, decidono di festeggiare la zona bianca organizzando uscite di gruppo con i piloti di F1. Nel mentre, sta succedendo di tutto: Bottas si gira ai box, Hamilton ammazza gli animali, Verstappen è in testa al mondiale, la Ferrari si è spenta, Rossi si ritira e la lotta per il motomondiale si scalda.
Subito un convocato speciale oggi: con noi in collegamento da Budapest Marco Rossi, ct dell'Ungheria che ci ha fatto sognare sfiorando la qualificazione agli ottavi nel girone della morte con Francia, Germania e Portogallo. Tra dibattiti su inginocchiamenti, arcobaleni, polemiche con Orban, frecciate tra Jhonson e Mario Draghi, possiamo dire che questo è un Europeo molto "politico". Ma non tutte le polemiche vengono per nuocere, Beppe Severgnini cerca di vedere il buono in questa dialettica politico-calcistica: "Di tutto questo parliamo assieme, Euro 2020 ci sta unendo, le famiglie litigano, ma si chiamano famiglie". Non solo Italia-Austria...Austria protagonista anche in F1 con il gran premio di Stiria. Ne parliamo col maestro Giorgio Terruzzi. Vi facciamo conoscere un bellissimo progetto nato nel nome di Alex Zanardi: 28, 29 e 30 giugno tutti al cinema a vedere "La Grande Staffetta", docufilm che racconta la staffetta lunga tutta Italia degli atleti paralimpici della onlus "Obiettivo3" fondata dallo stesso Alex. Convocato Vinicio Stefanello, uno dei registi. E alla fine sentiamo come la tribù di Radio 24 vivrà domani sera la partita dell'Italia: mucchio selvaggio con Dario Ricci, Sebastiano Barisoni, Mauro Meazza, Matteo Caccia, Alessio Maurizi, Marta Cagnola, Riccardo Poli e Claudia Schiattone.
Per il secondo anno, le conseguenze della pandemia costringono a organizzare una doppietta sullo stesso circuito. È quello dello Spielberg, in Austria, di proprietà della Red Bull, dove il primo atto avrà il nome di Gran Premio di Stiria. A prescindere dall'etichetta, però, quella terra ci restituisce immediatamente il ricordo di un personaggio che ha cambiato, la storia della Formula 1: Niki Lauda. L'uomo che visse tre volte e che legò i suoi primi successi alla scuderia di Maranello. Lo ricorda Piero Ferrari, che in questo episodio racconta a Leo Turrini lo speciale rapporto tra suo padre e Lauda, ma a distanza di alcuni decenni riconosce di non avere ancora capito perché il campione austriaco decise di lasciare la Rossa dopo i primi due titoli iridati.
Si en el primer episodio de la semana el equipo del Podcast Técnica Fórmula 1 nos hablaba de una F1 que no decepcionó a nadie, el resto de competiciones de motor tampoco lo hicieron, a excepción del desastre habitual de la Formula E, esta vez en Puebla (México). Alex Palou dio un auténtico espectáculo y se llevó la victoria en Road América. Primer podio en la categoría y vuelta a la primera posición en el campeonato, pues O’Ward, su principal rival, terminó 9º. En cualquier caso, un auténtico espectáculo y un final de carrera de infarto, digno de verse. Este fin de semana descansamos de Indy, pero ya estamos deseando que llegue el siguiente, que vuelve la competición, pues nos tiene realmente enganchados por su emoción. También fue un espectáculo el ePrix en Puebla, pero esta vez en el mal sentido de la expresión. Pascal Wherlein perdió una carrera y un podio en los despachos. Cierto que así son las reglas, pero esas reglas van a acabar con el (poco) espectáculo que da la categoría. Si en la F1, en dos carreras seguidas, tanto el ganador como la posición de podio se pierden en los despachos, los gritos llegaban a la estratosfera… Pues eso parece que va a ser lo habitual en esta competición. Austria y Kenya nos esperan. Podríamos seguir hablando mucho más de la carrera en Paul Ricard, pero la actualidad manda y hay que ponerse en modo “previa GP de Austria”, una carrera (doble este año, como el año pasado) de la esperamos mucho, visto lo visto en las últimas ediciones. Pirelli ha hecho, para cada una de las carreras, una nominación distinta de neumáticos. Para el GP de Stiria se han seleccionado los C2, C3 y C4, mientras que para la segunda carrera en el Red Bull Ring, el denominado GP de Austria, se han nominado los más blandos de la gama: C3, C4 y C5. Esta decisión creará un diferencial entre ambas carreras, una variación estratégica, pues la configuración de la pista, al contrario que en Bahrein, es exactamente igual. El Red Bull Ring es una pista compacta y en monta a rusa, con una vuelta frenética y bastante corta caracterizada por una curva tras otra y varios cambios de elevación. A pesar de eso, no es especialmente exigente con los neumáticos, que es lo que hace posible que se utilicen los neumáticos más blandos de la gama. La corta vuelta de 4,3 kilómetros y 10 curvas significa que el tráfico suele ser un problema, y este es un factor cuando se trata de la carrera y, especialmente, de la estrategia de clasificación. Debido a la vuelta corta y fluida, las diferencias de rendimiento entre los compuestos tienden a ser bastante pequeñas. La primera carrera consecutiva en el mismo circuito este año significa que los equipos tendrán muchos datos y oportunidades para maximizar el potencial de los neumáticos, especialmente durante el segundo fin de semana. Como resultado, los equipos se concentrarán especialmente en los neumáticos C5 más blandos, eso sí, el fin de semana siguiente, a la hora de prepararse para el Gran Premio de Austria. Por último, recordar que este fin de semana también podremos disfrutar del Rally de Kenya, que vuelve al WRC y que, a buen seguro, nos dará mucha diversión, empezando por el escenario espectacular en el que se desarrolla. Sube tus comentarios de audio o tus preguntas y te escucharás en el siguiente podcast. Puede hacerlo aquí: https://www.speakpipe.com/tecnicaformula1 No olvidéis seguirnos en nuestra redes sociales donde tendréis información extra: Twitter: @PodcastTecnica / @RaulMolinaRecio Facebook: https://www.facebook.com/PodcastTecnicaFormula1/ Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals
Nel Salone del Palazzo Vecchio - Firenze - dovevano essere raffigurate alcune vittorie militari dei fiorentini, celebranti il concetto di libertas repubblicana contro nemici e tiranni. A Leonardo fu affidato un episodio degli scontri tra esercito fiorentino e milanese del 29 giugno 1440, la Battaglia di Anghiari, mentre sulla parete opposta avrebbe dovuto lavorare Michelangelo Buonarroti, con la Battaglia di Cascina (29 luglio 1364, contro i Pisani). Per ragioni diverse, nessuna delle due pitture murali fu portata a termine, né si sono conservati i cartoni originali, anche se ne restano alcuni studi autografi e copie antiche di altri autori. ... Pictures Public Domain (from Wikipedia): This work is in the public domain in its country of origin and other countries and areas where the copyright term is the author's life plus 100 years or fewer. More details: 1) [https://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_da_Vinci](https://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_da_Vinci) 2) [https://it.wikipedia.org/wiki/Michelangelo_Buonarroti](https://it.wikipedia.org/wiki/Michelangelo_Buonarroti) a) File Pubic Domain: Peter Paul Ruben's copy of the lost Battle of Anghiari.jpg - [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Peter_Paul_Ruben%27s_copy_of_the_lost_Battle_of_Anghiari.jpg](https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Peter_Paul_Ruben%27s_copy_of_the_lost_Battle_of_Anghiari.jpg) ('''Peter Paul Ruben's copy of the lost Battle of Anghiari''' (c. 1603) is a drawing by Leonardo da Vinci.Source: [http://www.visi.com/~reuteler/leonardo.html](http://www.visi.com/~reuteler/leonardo.html) {{pd}}Category:Leonardo da Vinci) b) File Pubic Domain: [https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Battagliadicascina.jpg](https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Battagliadicascina.jpg) - {{Information |Description= Battle of Cascina |Source= [http://it.wikipedia.org/wiki/File:Battagliadicascina.jpg](http://it.wikipedia.org/wiki/File:Battagliadicascina.jpg) |Date= |Author= Aristotele da Sangallo |Permission= |other_versions= }} Category:Michelangelo Buonarroti
F1inPodcast - La Formula 1 raccontata da F1inGenerale | Podcast F1
Nella puntata di oggi analizzeremo la gara MotoGP in Stiria, la 500 miglia di Indianapolis e la firma del nuovo patto della Concordia. In studio Tommaso Magrini, Mattia Rossi e Alessandro Patanè.
ll nostro magic trio Nico Cereghini, Giovanni Zamagni e Giulio Bernardelle analizza ai raggi X il quinto weekend di gara, ancora al Red Bull Ring. Con un ospite d'eccezione, Luca Cadalora
Tratto da una diretta di Luglio 2020, il nostro Giuseppe e Carolina Tedeschi (@f1withcarolina) analizzano il GP di Stiria 2020 con commenti, riflessioni e previsioni per il futuro del campionato. Qui potete trovare il nostro CANALE YOUTUBE: https://www.youtube.com/channel/UCTaGKfA9PKoafCKvBnnkGVw Questo è il nostro SITO INTERNET, con tutti gli articoli: https://sites.google.com/view/wedrive
F1inPodcast - La Formula 1 raccontata da F1inGenerale | Podcast F1
Nella puntata di oggi analizziamo il GP di Stiria dominato dalla Mercedes di Hamilton. Parleremo anche della crisi di prestazioni Ferrari e il caso Racing Point, accusato dal team Renault. Buon ascolto!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=229IL BEATO FRANZ RIMASE FEDELE ALLA VERITA' RIFIUTANDO IL GIURAMENTO A HITLER di Rino CammilleriHidden Life, «vita nascosta» è il titolo dell'ultimo film di Terrence Malick, regista di culto talmente perfetto e ricercato da sfornare mediamente un film ogni dieci anni. Pur essendo non credente, questa volta si è voluto cimentare con la figura di Franz Jägerstätter, che la Chiesa cattolica venera come Beato. Come sappiamo si tratta di un martire del nazismo, giustiziato perché aveva rifiutato di prestare il giuramento di fedeltà a Hitler.Innanzitutto rimarchiamo la singolarità di un autore hollywoodiano che, anziché fare il miliardesimo film sulla Shoà, si ricorda che il nazismo fece anche altre vittime. È pur sempre un film sul «silenzio di Dio», ma (come acutamente osservato dalla nostra Frigerio) sembra una specie di risposta a Silence di Martin Scorsese: là due gesuiti, sotto pressione nel Giappone del XVII secolo, apostatano; qui un contadino padre di famiglia sceglie di non sottomettersi. E veniamo al protagonista, la cui figura il regista sottovaluta per concentrarsi sul dilemma interiore (così che allo spettatore può rimanere il dubbio se sia un fanatico o un santo).È austriaco, nato nel borgo contadino di Sankt Radegund nel 1907 da una ragazza madre. Fa il contadino in Baviera e il minatore nella Stiria. Nel 1933 torna al paese e si fa notare per l'allegra scapestrataggine, le risse, le baldorie. Bello, ardente e corteggiato, visto che c'è, mette incinta una servetta. Due anni dopo, l'incontro della sua vita con Franziska, che lo sposa e gli fa mettere la testa a posto. Franziska è tutta preghiera, con lei Franz comincia a leggere la Bibbia tutti i giorni. In breve diventa fervente e si offre come sacrestano in chiesa. Franziska gli dà tre bambine, una dietro l'altra.TROPPO BELLO PER DURAREFranz è trasfigurato, la scoperta della fede gli dà una gioia mai provata prima, il lavoro nei suoi campi va bene, la famiglia è per lui un paradiso. Ma è troppo bello per durare.Nel 1938 con l'Anschluss l'Austria passa sotto la Germania hitleriana. Franz, che si è informato bene, sa che il nazismo è incompatibile col cattolicesimo e comincia a comportarsi di conseguenza: declina l'offerta di fare il borgomastro, rifiuta gli assegni familiari e perfino l'indennizzo di Stato che gli spetterebbe per i danni di una grandinata. Poco a poco la popolarità di cui gode in paese si muta in sorda ostilità. Gli danno del fanatico, del fissato, del piantagrane che finirà con l'attirare la malevola attenzione del regime su Sankt Radegund. Anche sua moglie subisce l'ostracismo, perfino le figliolette, con le quali nessun bambino vuole più giocare. Tutti gli si rivoltano contro, anche il parroco gli consiglia di cedere, addirittura il vescovo di Linz. Tutti, tranne sua moglie, colei a cui deve la sua conversione. Franziska è disperata per la situazione, ma pur tra le lacrime sta col marito e lo incoraggia a perseverare in ciò che ritiene giusto. Sa bene che senza di lui la loro fattoria andrà in malora e che lei e le figlie saranno marchiate per sempre come familiari di un traditore. Ma, anche se non capisce del tutto la sua decisione, si schiera con lui. Una moglie così è una enorme grazia: tutta la nostra invidia. Poi le cose precipitano: la Germania entra in guerra col mondo e Franz viene chiamato alle armi. Lui, che non vuole contribuire alle conquiste di Hitler, si presenta ma, all'ora del giuramento personale al Führer, non ne vuole sapere. Carcere, angherie, interrogatori. Ma non cede. Per non creare un imbarazzante precedente gli offrono il servizio alternativo nella sanità. Domanda: dovrò giurare fedeltà a Hitler? Risposta: sì. Replica: allora non se ne fa nulla. Lo spediscono a Berlino, per comparire davanti a un tribunale del Reich come renitente ma anche, ed è peggio, come dissidente. Quelli che lo visitano, e pure il suo avvocato, lo pongono di fronte al ricatto morale: non pensi alle tue bambine? che ti costa fingere di giurare? La pena prevista è la morte, lascerai la tua famiglia alla fame e segnata per sempre; sei sicuro che la tua posizione non derivi da orgoglio che tu confondi con la coerenza alla fede religiosa?ARRIVERANNO TEMPI OSCURIMa lui, tra le letture quotidiane della Bibbia, ha presente quell'anziano ebreo che rifiuta di mangiare carne di maiale al tempo della persecuzione di Antioco: anche a lui avevano suggerito di far finta per salvarsi la vita, ma lui aveva pensato al cattivo esempio che avrebbe dato ai giovani se avesse ceduto. La pena di morte nel Reich era somministrata tramite ghigliottina, retaggio dell'occupazione napoleonica. Franz Jägerstätter vi mise il collo il 9 agosto 1943 nel quartiere berlinese di Brandeburgo. È stato beatificato nel 2007. Martirio subìto in odio alla fede. Franz era terziario francescano e aveva perfino fatto il suo bravo servizio militare nell'esercito austriaco. Ma all'ora del referendum sull'unione dell'Austria alla Germania era stato l'unico in tutta Sankt Radegund a votare no. No al nazismo pagano e, poi, no alla guerra che questo aveva scatenato.Il film di Malick dura tre ore e reca lo stile inconfondibile dell'autore, che porta lo spettatore a chiedersi che cosa induca un giovane la cui vita è completamente felice a giocarsi tutto in nome della fedeltà a un principio. Molte scene sono dedicate al tormento di un credente che, come il biblico Giobbe, è circondato da «consolatori» che lo spronano a cedere, che lo colpevolizzano per la sua caparbietà e per la sua insensibilità nei confronti della moglie e delle figliolette, la cui sorte, per colpa sua, sarebbe stata amara. Nel film compare anche, in un «cameo», il famoso attore tedesco Bruno Ganz recentemente scomparso: interpreta un anziano ufficiale che, unico, sembra comprendere il dilemma di Franz, ma che alla fine lo abbandona, pur a malincuore, alla sua sorte. È un omaggio a quegli uomini dell'esercito tedesco, vecchio stampo, che non avevano alcuna simpatia per Hitler ma che obbedirono alla Patria (anche se questa era finita in mani discutibili).Molti dialoghi nel film sono rimasti in lingua originale, cosa che ne aumenta il pathos. In quelli tradotti, tuttavia, emergono chicche come questa frase detta a Franz che il regista mette in bocca a un compagno di cella: «Arriveranno tempi oscuri quando gli uomini saranno più intelligenti; non combatteranno la verità, la ignoreranno». Non pensava al nazismo, già oscuro di suo. Pensava al dopo.Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 2 minuti) si può vedere il trailer del film "La vita nascosta" sulla vita di Franz Jägerstätter.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/edizioni.php?id=673IL BEATO FRANZ RIMASE FEDELE ALLA VERITA' RIFIUTANDO IL GIURAMENTO A HITLER di Rino CammilleriHidden Life, «vita nascosta» è il titolo dell'ultimo film di Terrence Malick, regista di culto talmente perfetto e ricercato da sfornare mediamente un film ogni dieci anni. Pur essendo non credente, questa volta si è voluto cimentare con la figura di Franz Jägerstätter, che la Chiesa cattolica venera come Beato. Come sappiamo si tratta di un martire del nazismo, giustiziato perché aveva rifiutato di prestare il giuramento di fedeltà a Hitler.Innanzitutto rimarchiamo la singolarità di un autore hollywoodiano che, anziché fare il miliardesimo film sulla Shoà, si ricorda che il nazismo fece anche altre vittime. È pur sempre un film sul «silenzio di Dio», ma (come acutamente osservato dalla nostra Frigerio) sembra una specie di risposta a Silence di Martin Scorsese: là due gesuiti, sotto pressione nel Giappone del XVII secolo, apostatano; qui un contadino padre di famiglia sceglie di non sottomettersi. E veniamo al protagonista, la cui figura il regista sottovaluta per concentrarsi sul dilemma interiore (così che allo spettatore può rimanere il dubbio se sia un fanatico o un santo).È austriaco, nato nel borgo contadino di Sankt Radegund nel 1907 da una ragazza madre. Fa il contadino in Baviera e il minatore nella Stiria. Nel 1933 torna al paese e si fa notare per l'allegra scapestrataggine, le risse, le baldorie. Bello, ardente e corteggiato, visto che c'è, mette incinta una servetta. Due anni dopo, l'incontro della sua vita con Franziska, che lo sposa e gli fa mettere la testa a posto. Franziska è tutta preghiera, con lei Franz comincia a leggere la Bibbia tutti i giorni. In breve diventa fervente e si offre come sacrestano in chiesa. Franziska gli dà tre bambine, una dietro l'altra.TROPPO BELLO PER DURAREFranz è trasfigurato, la scoperta della fede gli dà una gioia mai provata prima, il lavoro nei suoi campi va bene, la famiglia è per lui un paradiso. Ma è troppo bello per durare.Nel 1938 con l'Anschluss l'Austria passa sotto la Germania hitleriana. Franz, che si è informato bene, sa che il nazismo è incompatibile col cattolicesimo e comincia a comportarsi di conseguenza: declina l'offerta di fare il borgomastro, rifiuta gli assegni familiari e perfino l'indennizzo di Stato che gli spetterebbe per i danni di una grandinata. Poco a poco la popolarità di cui gode in paese si muta in sorda ostilità. Gli danno del fanatico, del fissato, del piantagrane che finirà con l'attirare la malevola attenzione del regime su Sankt Radegund. Anche sua moglie subisce l'ostracismo, perfino le figliolette, con le quali nessun bambino vuole più giocare. Tutti gli si rivoltano contro, anche il parroco gli consiglia di cedere, addirittura il vescovo di Linz. Tutti, tranne sua moglie, colei a cui deve la sua conversione. Franziska è disperata per la situazione, ma pur tra le lacrime sta col marito e lo incoraggia a perseverare in ciò che ritiene giusto. Sa bene che senza di lui la loro fattoria andrà in malora e che lei e le figlie saranno marchiate per sempre come familiari di un traditore. Ma, anche se non capisce del tutto la sua decisione, si schiera con lui. Una moglie così è una enorme grazia: tutta la nostra invidia. Poi le cose precipitano: la Germania entra in guerra col mondo e Franz viene chiamato alle armi. Lui, che non vuole contribuire alle conquiste di Hitler, si presenta ma, all'ora del giuramento personale al Führer, non ne vuole sapere. Carcere, angherie, interrogatori. Ma non cede. Per non creare un imbarazzante precedente gli offrono il servizio alternativo nella sanità. Domanda: dovrò giurare fedeltà a Hitler? Risposta: sì. Replica: allora non se ne fa nulla. Lo spediscono a Berlino, per comparire davanti a un tribunale del Reich come renitente ma anche, ed è peggio, come dissidente. Quelli che lo visitano, e pure il suo avvocato, lo pongono di fronte al ricatto morale: non pensi alle tue bambine? che ti costa fingere di giurare? La pena prevista è la morte, lascerai la tua famiglia alla fame e segnata per sempre; sei sicuro che la tua posizione non derivi da orgoglio che tu confondi con la coerenza alla fede religiosa?ARRIVERANNO TEMPI OSCURIMa lui, tra le letture quotidiane della Bibbia, ha presente quell'anziano ebreo che rifiuta di mangiare carne di maiale al tempo della persecuzione di Antioco: anche a lui avevano suggerito di far finta per salvarsi la vita, ma lui aveva pensato al cattivo esempio che avrebbe dato ai giovani se avesse ceduto. La pena di morte nel Reich era somministrata tramite ghigliottina, retaggio dell'occupazione napoleonica. Franz Jägerstätter vi mise il collo il 9 agosto 1943 nel quartiere berlinese di Brandeburgo. È stato beatificato nel 2007. Martirio subìto in odio alla fede. Franz era terziario francescano e aveva perfino fatto il suo bravo servizio militare nell'esercito austriaco. Ma all'ora del referendum sull'unione dell'Austria alla Germania era stato l'unico in tutta Sankt Radegund a votare no. No al nazismo pagano e, poi, no alla guerra che questo aveva scatenato.Il film di Malick dura tre ore e reca lo stile inconfondibile dell'autore, che porta lo spettatore a chiedersi che cosa induca un giovane la cui vita è completamente felice a giocarsi tutto in nome della fedeltà a un principio. Molte scene sono dedicate al tormento di un credente che, come il biblico Giobbe, è circondato da «consolatori» che lo spronano a cedere, che lo colpevolizzano per la sua caparbietà e per la sua insensibilità nei confronti della moglie e delle figliolette, la cui sorte, per colpa sua, sarebbe stata amara. Nel film compare anche, in un «cameo», il famoso attore tedesco Bruno Ganz recentemente scomparso: interpreta un anziano ufficiale che, unico, sembra comprendere il dilemma di Franz, ma che alla fine lo abbandona, pur a malincuore, alla sua sorte. È un omaggio a quegli uomini dell'esercito tedesco, vecchio stampo, che non avevano alcuna simpatia per Hitler ma che obbedirono alla Patria (anche se questa era finita in mani discutibili).Molti dialoghi nel film sono rimasti in lingua originale, cosa che ne aumenta il pathos. In quelli tradotti, tuttavia, emergono chicche come questa frase detta a Franz che il regista mette in bocca a un compagno di cella: «Arriveranno tempi oscuri quando gli uomini saranno più intelligenti; non combatteranno la verità, la ignoreranno». Non pensava al nazismo, già oscuro di suo. Pensava al dopo.Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 2 minuti) si può vedere il trailer del film "La vita nascosta" sulla vita di Franz Jägerstätter.
La cronaca del GP di Stiria seconda tappa del mondiale di Formula 1 2020Servizio del nostro Alessandro Francese
Fuori al via le Ferrari in un weekend di profondo rosso. E' mancata la prestazione il sabato ma soprattutto è mancata la possibilità di provare le novità aerodinamiche confrontandole con quelle viste in pista la settimana scorsa. Dei giri di pista sull'asciutto avrebbero dato sicuramente un confronto in grado di far percepire se la strada intrapresa nello sviluppo della SF1000 sia giusta o meno. Gara straordinaria per Hamilton, convincente Bottas, pazzesco Verstappen coriaceo nel resistere a Bottas sul finale di gara. Di tutto quello che è successo ne parliamo con Paolo Ciccarone e Diletta Colombo
Dolce felice notte.. più chiara del suo giorno.. dolce felice giorno.. chiara stella.. chiara stella ......Abbiamo ascoltato :..Abnoba - La dragona e la marchiatta (album Abnormal 2010)..Abnoba - Le Rigaudon de Saint Dwich (album Abnormal 2010)..Chemin de fer - Adesso questa fino a domenica me la sento (album Occident Express 2011)..Cantori della stella di Collio - O dolce felice notte..Canti di bambini di questua di capodanno - registrazioni di Barbara Kostner, Paolo Vinati ( Olacha'al rondenesc : Musiche e canti tradizionali in Val Badìa)..Comunità italiana di Sao Marcos ,Brasile - O dolce felice notte..Piccola bandella di Stiria,Austria - Puer natus in Betlehem..Bandella della citta di Santa Caterina, Bolzano - Puer natus in Betlehem..Na Nua - Cantos de Reis (album Cantigas de Nadal)..Bibliografia consigliata :..Renato Morelli : Stelle,Gelindi ,Tre re ed. Nota 2015..Renato Morelli : Voci alte,tre giorni a Premana ed. Fondazione Levi 2014..Piero G. Arcangeli, Roberto Leydi, Renato Morelli e Pietro Sassu - Canti liturgici di tradizione orale ed. Nota 2011..Renato Morelli - "Dolce felice notte--" : i sacri canti di Giovanni Battista Michi (Tesero, 1651-1690) e i canti di questua natalizio-epifanici nell'arco alpino, dal Concilio di Trento alla tradizione orale contemporanea. ed. Trento : Giunta della Provincia autonoma di Trento 2001)