Radio Giap Rebelde è il podcast di Wu Ming, la nostra audioteca. Reading, audiolibri, musiche, conferenze, presentazioni, interviste e quant'altro.
Edgardo Ghizzoni morì nell'agosto del 1929, otto anni e mezzo dopo il Veglione Rosso che costò la vita ai primi due correggesi uccisi dai fascisti, Mario Gasparini e Agostino Zaccarelli. E' l'undicesimo della serie: più di un omicidio all'anno, in media, per una cittadina di provincia che allora contava poco meno di ventimila abitanti. Di lui sappiamo pochissimo: operaio, pittore, affascinato dalle idee di Antonio Gramsci, ce lo immaginiamo tra coloro che cercavano di proporre un'arte proletaria del tutto alternativa a quella borghese. Come sempre, riportiamo qui sotto la scheda biografica preparata in occasione della mostra di Casa del Popolo Spartaco: «1920/2020. In ricordo dei primi martiri antifascisti correggesi». Edgardo Ghizzoni (1905 – 1929), nato a Budrio di Correggio, operaio di professione, fu anche pittore e realizzò un ritratto a olio di Agostino Zaccarelli, regalato a Vittorio Saltini e gelosamente conservato. Faceva parte di quella gioventù socialista orientata alla corrente gramsciana de L'Ordine Nuovo e come altri militanti fu vittima di bastonature, di cui una particolarmente violenta al capo e alla schiena, nel periodo 1921–1922. Decise allora di intraprendere la strada dell'emigrazione, come fecero anche altri suoi compagni, trasferendosi a Milano. Di salute ormai irrimediabilmente compromessa, morì di tubercolosi, contratta in seguito alle percosse, il 13 agosto 1929.
Furio Rabitti aderì prima al circolo socialista poi alla federazione giovanile del neonato Partito comunista d'Italia, come fece la quasi totalità della gioventù socialista di Correggio. Veniva spesso arrestato e anche percosso, in occasione di movimenti di alti gerarchi o di feste socialiste. Insieme al fratello Ivanoe e al più piccolo Parsifal, che faceva il garzone, aveva aperto un salone di barbiere nel 1923. Duramente bastonato dai fascisti nel 1925, contrasse, in con- seguenza delle gravi lesioni, una nefrite, che lo portò alla morte, a Correggio, il 25 novembre 1930, a ventisei anni di età. La composizione è di Stefano Pilia, che la esegue per chitarra sola. La voce e il testo sono di Wu Ming 2.
Quando ascoltiamo la storia di una persona uccisa dai fascisti, ci aspettiamo sempre un epilogo violento. Invece, anche le bastonate e le torture possono essere letali a distanza di tempo, come una fibra d'amianto. Pico Mariani morì a Parigi, nel 1926, e il suo nome non starebbe in Veglione rosso, se attorno a lui non ci fosse stata una vasta comunità di esuli correggesi, gente che se lo ricordava malato ancor prima di emigrare. Anzi: che se lo ricordava emigrante proprio perché malato, rotto nel fisico dagli attacchi squadristi, e costretto a scegliere tra la fuga all'estero e la certezza di una nuova, fatale aggressione. Purtroppo, quelle che aveva già subito si rivelarono sufficienti, lontano da casa, dopo mesi di sofferenze. Nell'audioracconto che gli abbiamo dedicato, la musica è composta da Antonio Macaretti, che la suona con la sua fisarmonica insieme a Stefano Pilia (chitarra) e Mattia Cipolli (violoncello). I testi e la voce sono di Wu Ming 2.
Ernesto Monselici era di idee socialiste, alle quali credeva senza fare mistero di condividere la linea del PSI. Solo nel 1924 aderì al Partito Comunista d'Italia. Mutilato di guerra, trascorreva parte del suo tempo a discutere con i compagni alla cooperativa di consumo di Budrio, frazione di Correggio. Quando nel giugno del 1922 le squadracce devastarono e incendiarono l'edificio, Ernesto fu violentemente bastonato. Caduto a terra, venne soccorso dai compagni e portato in casa di conoscenti. Nell'aprile 1924, mentre transitava per la pubblica via nel suo paese, venne fermato da sei giovani fascisti e nuovamente percosso con colpi di bastone al capo e alle spalle, assieme al compagno Alderigio Veroni. In seguito alle percosse ricevute venne ricoverato all'ospedale di Modena con la diagnosi «forte uricemia». Lì si spense nel luglio dello stesso anno. Finora sei brani, degli otto che abbiamo pubblicato, sono stati prodotti a partire dalle registrazioni dei singoli strumenti e della voce, miscelate insieme. Uno (“Antonio Pellicciari”) è il live del concerto di presentazione a Correggio. Questo invece è un live da camera, registrato in presa diretta, a tracce separate, in una sede (inufficiale) della Wu Ming Foundation. Al violoncello: Mattia Cipolli, che ha scritto anche la musica. Testo e voce sono di Wu Ming 2.
I fratelli Angelo e Pico Mariani, antifascisti come Carlo e Nello Rosselli, a differenza di loro non vennero uccisi insieme, nello stesso momento e luogo. Entrambi perseguitati fin da ragazzi, nei medesimi anni, furono però colpiti a morte in tempi diversi. Angelo, il maggiore, fu il primo. In questo racconto musicale, il settimo di Veglione rosso, a esporre la sua vicenda è un narratore collettivo, interpretato dalla voce di Wu Ming 2 – mentre tutti i musicisti coinvolti in questo progetto suonano un brano composto per l'occasione da Mattia Cipolli. Di umili origini, Angelo Mariani (1901 – 1924) cresce nella frazione di Budrio. Trasferitosi a Correggio con la famiglia in cerca di lavoro, si avvicina alla figura di Agostino Zaccarelli che per lui diventa un mentore, tanto che Angelo fu fra i quarantanove (su cinquanta giovani socialisti totali) che seguirono Zaccarelli nella scissione del 1921 e fondarono la Federazione Giovanile Comunista Italiana di Correggio. Angelo legge molto e compone poesie dialettali che raccontano il suo ambiente nativo di operai e braccianti. Nel 1922 viene preso di mira e per più volte bastonato dai fascisti. A causa delle percosse inizia ad avere problemi polmonari, contraendo la tubercolosi. Alla fine del 1923, viene nuovamente picchiato e portato alla sede del Fascio dove gli viene imposto di bere un bicchiere di olio motore. A causa della salute già cagionevole per via della malattia e dello scompenso fisico causato dall'avvelenamento da olio, Angelo viene ricoverato all'ospedale di Correggio dove trova la morte pochi giorni dopo.
Brano tratto dalla suite Radio Ufo 78, di Wu Ming 1 e Bhutan Clan, eseguita dal vivo a S. Giovanni in Marignano (RN) la sera del 9 luglio 2023. Radio Ufo 78 è uno spettacolo nato dall'ibridazione tra il nostro Ufo 78 e i romanzi Tutta quella brava gente e La parola amore uccide dei colleghi Jadel Andreetto – anch'egli sul palco in quanto vocalist e bassista del BC – e Guglielmo Pispisa. Prodotto dal laboratorio Melologos, c/o Nassau, via de' Griffoni 5/2.
Il 29 giugno 2023 Wu Ming 1 – introdotto da Paolo Fiorino del CISU (Centro Italiano Studi Ufologici) e in dialogo con Filo Sottile – ha presentato Ufo 78 a Rivalta (TO), nello spazio "Libri tra i fiori". Un appuntamento della rassegna «Serre d'estate». La discussione è stata molto ricca di spunti letterari, musicali, storici, sociologici, ufologici. Si è parlato di eroina, riflusso, anni Settanta e Ottanta, concerti, negozi di dischi. Ci si è chiesto: cos'hanno in comune gli avvistamenti di UFO e il formarsi di gruppi punk in luoghi "improbabili" della provincia italiana? Si sono citate diverse canzoni, tra cui Pordenone UFO Attack dei Gaznevada e Non puo sopprimere il mio conflitto [sic] dei giapponesi Isterismo. Buon ascolto.
Valerio Minnella incontrò Achille Croce e altri militanti nonviolenti valsusini alla marcia Milano-Vicenza del 1970. Parlandoci, fu molto colpito dalla loro determinazione e dal fatto che fossero vegetariani. Poco dopo, infatti, lo diventò anche lui. Negli anni successivi, quelli della lotta per l'obiezione di coscienza, Valerio ebbe molti rapporti con Torino, dove l'11 marzo 1972 bruciò la cartolina-precetto e si fece arrestare. Alberto Perino – allora esponente del Gruppo Valsusino di Azione Nonviolenta, nel nuovo secolo uno dei nomi più noti del movimento No Tav – esibì il celebre cartello «HO FATTO IL MILITARE E ME NE VERGOGNO» proprio a un corteo in solidarietà ad alcuni obiettori incarcerati, tra i quali Valerio. Quel cartello gli valse una denuncia e un processo per vilipendio alle forze armate. Quando è venuta l'idea di presentare il libro in valle, ovviamente Condove è il primo posto che ci è venuto in mente. A Condove c'erano Achille Croce, don Giuseppe Viglongo, il GVAN e il giornale «Dialogo in valle». Fu uno degli epicentri della stessa lotta che anche Valerio portò avanti, e fu importante per la sua formazione. La sera del 30 giugno, nella sala della biblioteca comunale Margherita Hack, abbiamo chiuso un cerchio, rendendo omaggio a tutti i suddetti. C'eravamo tutt'e tre: Valerio, WM1 e Filo. Dopo i saluti del sindaco Jacopo Suppo, abbiamo dialogato fittamente con Maurizio Piccione. Sono poi intervenuti Andrea Galli, presidente del Valsusa FilmFest, e lo stesso Alberto Perino. Buon ascolto.
Un audioracconto per ognuno dei dodici correggesi uccisi dai fascisti prima della Seconda guerra mondiale, le cui storie sono raccontate in Veglione rosso; uno per ognuno dei dodici mesi del 2023. Testi di Wu Ming 2, musiche di Stefano Pilia e dell'Ensemble Concordanze. Di fede prampoliniana, Antonio Bellelli fu l'anima del movimento socialista operaio correggese. Fu consigliere comunale in quattro occasioni: nel 1899, 1902, 1905 e 1920. Presidente della prima cooperativa di consumo di Fosdondo, membro del Consiglio generale della Camera del lavoro di Reggio Emilia, fu anche delegato ai congressi nazionali del PSI, nel 1904, 1911 e 1913. Nel '21 aderì alla sottoscrizione in favore del popolo russo per sostenere economicamente il primo Paese fondato sui Soviet. Nella sede del Fascio di Fosdondo, fu costretto dai fascisti a bere un bicchiere di olio, probabilmente di ricino ma non è escluso che si trattasse di olio motore, in quanto questo di solito era il trattamento riservato agli antifascisti più pericolosi. In seguito a tale episodio la sua salute fu irrimediabilmente compromessa. Ricoverato all'ospedale di Correggio per peritonite, vi morì all'età di cinquantacinque anni, il 16 luglio 1923. Poche ore prima di morire, Bellelli disse al parroco don Pivetti, che andò a fargli visita: «Come uomo la visita la accetto, come parroco no»
Lo spettacolo Radio Ufo 78 è prodotto dal laboratorio Melologos ed eseguito da Wu Ming 1 & Bhutan Clan. Per sapere di che si tratta, ecco qui la scheda artistica. La prova generale l'abbiamo fatta in pubblico il 5 maggio scorso, allo spazio Stria di Padova. Radio Ufo 78 è un'unica suite senza interruzioni tra un brano e l'altro, perciò abbiamo chiesto di applaudire solo alla fine. Non eravamo a organico completo: per cause di forza maggiore mancava Jadel Andreetto, quindi avevamo un solo basso e una sola voce. Ad ogni modo, tutto è andato bene. Ecco un momento del flusso di quella sera, registrato con un fonografo da Thomas Alva Edison, buonanima (si fa per dire). Qualità da bootleg, ma a chi non ha ancora sentito niente dà una prima idea.
Un audioracconto per ognuno dei dodici correggesi uccisi dai fascisti prima della Seconda guerra mondiale, le cui storie sono raccontate in Veglione rosso; uno per ognuno dei dodici mesi del 2023. Testi di Wu Ming 2, musiche di Stefano Pilia e dell'Ensemble Concordanze. Nella sua frazione, Fazzano, Antonio Pellicciari era considerato un'autorità per il modo in cui riusciva a porre i problemi delle rivendicazioni dei contadini e degli operai. Fu attivo nel movimento cooperativo, quando la voce di Camillo Prampolini spargeva nella provincia di Reggio Emilia il seme educativo di teorie socialiste. Dal 2 al 4 agosto 1922, assiemeai compagni Bagni, Messori e Pellacani, aderì agli Arditi del popolo e partecipò alla difesa della città di Parma dall'invasione degli squadristi guidati da Italo Balbo. Duramente perseguitato dai fascisti, bastonato, seviziato più volte tanto da procurargli degli scompensi fisici, morìacausa di una polmonite acuta nel febbraio 1923.
Questo melologoè stato eseguito al Teatro Monte Baldo di Brentonico (TN) il 24 marzo 2023. Wu Ming 1 ha letto i capitoli 2 e 3 del Primo movimento di Ufo 78 – la visione collettiva di Incontri ravvicinati del terzo tipo seguita da una camminata notturna per le vie di Torino – mentre Luca Casarotti lavorava ditastiere, elettronica e ingegneria sonora. Trattasi di composizione spontanea, senza partiture di sorta ma con chiare premesse teoriche, messe giù nellapresentazione scritta da Luca Casarotti. Ufo 78– Concerto non-identificato è una produzione Mελóλογος. Grazie a tutte le compagne e i compagni del circolo ARCI di Brentonico per l'organizzazione della serata. Grazie in particolare ad Assia per i riflessi prontissimi di fronte a un problema manifestatosi all'improvviso e la disponibilità messa in campo per risolverlo!
Un audioracconto per ognuno dei dodici correggesi uccisi dai fascisti prima della Seconda guerra mondiale, le cui storie sono raccontate in Veglione rosso; uno per ognuno dei dodici mesi del 2023. Testi di Wu Ming 2, musiche di Stefano Pilia e dell'Ensemble Concordanze. Umberto Bizzoccoli (Correggio, 19.09.1903 - 22.02.1922) fin da giovane si aggrega al circolo socialista di Correggio di cuiè attivo dirigente e organizzatore con Agostino Zaccarelli. Sarà poi il primo segretario comunista dopo la scissione del 1921. Per sfuggire all'attenzione fascista, nel maggio 1921 si arruola in Marina nella città ligure di La Spezia. Mentre si trova in libera uscita viene violentemente bastonato su mandato dei fascisti di Correggio. La violenta bastonatura gli provoca gravi danni ai polmoni, a causa dei quali poco tempo dopo contrae la tubercolosi. Il 29 gennaio scrive ai suoi genitori le sue "naturali ed ultime volontà": «Io professo onestamente una dottrina di amore e fratellanzache esclude le corporazioni religiose di ogni genere. Io obbedisco alla verità che credo di aver veduta». Muore a Correggio, il 22 febbraio 1922 a soli diciotto anni. I funerali si trasformano in una grande manifestazione antifascista, con il feretro scortato dai giovani comunisti capeggiatidal segretario della FGCI reggiana Camillo Montanari.
Melologo/radiodramma tratto dal racconto di Wu Ming 1 Volodja (2011) e realizzato per il primo Festival di letteratura working class, svoltosi dal 31 marzo al 2 aprile 2023 al presidio degli operai ex-GKN in lotta, Campi Bisenzio (FI). Wu Ming 1– Voce e vociferazioni Stefano D'Arcangelo – caverna dell'antimateria «Volodja è tratto dall'omonimo racconto che scrissi nel 2011 per il progetto «I muri di Mirafiori», nell'ambito del laboratorio urbano Situa.to [...] Mi viene l'idea di resuscitare il fantasma di Vladimir Majakovskij. Nel racconto il poeta georgiano appare tra gli operai della Fiat nella primavera del 1969, immemore di tutto quanto gli accadde dopo il 1923, quando tornò in Russia dopo le vacanze trascorse con l'amico Viktor Šklovskij sull'isola di Norderney, nel Mare del Nord. Rinvenuto in forma spettrale, Volodja – diminutivo di Vladimir, così lo chiamavano gli amici – comprende di essere in Italia e si domanda che fare, e decide di fare, ποιεῖν, fare poesia, partecipando a suo modo alle lotte che stanno montando a Mirafiori [...] Stefano utilizza registrazioni originali della vocedi Majakovskij e musica d'avanguardia sovietica degli anni Venti, come la Sinfonia di sirene di Arsenij Avramov e Fonderia di Aleksandr Mosolov [...]» Una produzione Melologos, laboratorio di fonologia narrativa c/o Nassau, via de' Griffoni 5/2a, Bologna
Wu Ming 1: voce Luca Demicheli: basso elettrico e loop machine Melologo basato sull'improvvisazione, eseguito dal vivo il 3 marzo 2023 alla Casa del Popolo di Sottolongera, Trieste, nell'ambito della serata«Da La Q di Qomplotto a Ufo 78», organizzata dal collettivo Burjana. Testi tratti dal romanzo di Wu Ming Ufo 78 (Einaudi, Torino 2022), capitolo 13, Primo movimento, «Roma, giovedí 16 e venerdí 17 marzo», e 6, Terzo movimento, «Torino, martedí 9 maggio».
Un audioracconto per ognuno dei dodici correggesi uccisi dai fascisti prima della Seconda guerra mondiale, le cui storie sono raccontate in Veglione rosso; uno per ognuno dei dodici mesi del 2023. Testi di Wu Ming 2, musiche di Stefano Pilia e dell'Ensemble Concordanze. Aristodemo Cocconi nasce il 7 marzo 1880 e vive a Canolo di Correggio, dove possiede un podere insieme alla moglie e ai due figli. Contadino di mestiere,è anche socio della latteria sociale e molto attivo nella cooperazione così come nel sindacato. È militante del Partito socialista, come lo sono il padre e il fratello Giovanni, assessore della giunta socialista di Correggio. Nell'agosto del 1920 i Cocconi sono in prima fila durante uno sciopero, in occasione del quale un interminabile corteo di contadini manifesta in bicicletta. La vita militante della famiglia Cocconi attira così l'attenzione degli agrari e delle loro squadracce fasciste. Il 14 agosto 1921, due noti fascisti correggesi gli sparano alla testa a pochi metri da casa,mentre altri nello stesso momento incendiano la casa del fratello, che il 15 aprile dell'anno seguente sarà nuovamente vittima di violenza, colpito da un attentato dinamitardo, fortunatamente senza esito mortale.
Chitarra, fisarmonica e voce sono le tre protagoniste sonore del secondo melologo che abbiamo ricavato da Veglione rosso. Manca il violencello– e soltanto alla fine, col dodicesimo racconto, spiegheremo il motivo di quest'alternanza tra i tre strumenti. Per ora ci limitiamo a dire che c'è una logica, parallela – o meglio: isomorfa – rispetto a quella che si nasconde nei testi. A voi scoprirle! Agostino nasce nel 1899 da una famiglia di vecchie tradizioni socialiste. Già nel 1914 partecipa alle riunioni antimilitariste che i socialisti organizzavano in tutto il comune. Inizia quindi da giovanissimo a essere militante e tutti gli attribuiscono grandi capacità oratorie, con le quali riesce a entusiasmare giovani e anziani. Diventa dirigente del Circolo giovanile socialista di Correggio e, in campo provinciale, amico e spalla del segretario Camillo Montanari. Successivamente, l'esperienza militare gli dà modo di conoscere molti altri dirigenti del movimento giovanile che cominciavano a elaborare un pensiero più propriamente comunista, ispirandosi alla corrente gramsciana de L'Ordine Nuovo. Al congresso giovanile del luglio 1920, il suo discorso riceve le pubbliche lodi degli onorevoli Prampolini, Storchi e Zibordi. È poi tratto in arresto per aver partecipato, ancora soldato, a un convegno del giornale «L'Avanguardia». Viene ucciso all'ingresso del cortile della Casa del popolo di Correggio, come il suo compagno Mario Gasparini, l'ultimo giorno dell'anno 1920.
La sera del 16 dicembre 2022, sul palco del teatro Nanny Loi di Cagliari l'attore Felice Montervino e l'ensemble La città di notte hanno eseguito per la prima volta la suite HalloMoro, con testi tratti da Ufo 78 e canzoni composte ad hoc. Il tutto nella cornice di Marina Cafè Noir, l'edizione del ventennale. Citiamo dall'autopresentazione della band: «La Città di Notte nasce dall'urgenza di descrivere le due facce della vita notturna: quella contemplativa, scura ed evocativa della città vuota avvolta dalle tenebre e illuminata da pallide luci e quella caotica dei locali di piccole dimensioni, in cui si beve, si balla, si suda e ci si consuma.» Chein questa notte, presto o tardi, si vedessero oggetti volanti non-identificati era inevitabile. Felice Montervino – Proliferazione di voci recitanti Diego Pani – Voce, elettronica, armonica Andrea Schirru – Piano elettrico Edoardo Meledina – Contrabbasso Frank Stara – Batteria
Nel pomeriggio di sabato 14 gennaio 2023 Wu Ming 1 e Mariano Tomatis hanno presentato Ufo 78 alla Biblioteca civica centrale di Torino. In sala c'erano anche diversi soci del Centro Italiano Studi Ufologici (CISU), tra cui Paolo Fiorino e Paolo Toselli, che è anche il fondatore del Ceravolc (Centro per la raccolta delle voci e leggende contemporanee).
Un audioracconto per ognuno dei dodici correggesi uccisi dai fascisti prima della Seconda guerra mondiale, le cui storie sono raccontate in Veglione rosso; uno per ognuno dei dodici mesi del 2023. Testi di Wu Ming 2, musiche di Stefano Pilia e dell'Ensemble Concordanze. Quello che coinvolse Mario Gasparini fu un duplice omicidio, l'unico della serie di Veglione rosso: per questo, il suo racconto si completa solo ascoltando quello per Agostino Zaccarelli, che sarà disponibile a febbraio. Di seguito, riportiamo la scheda su Mario Gasparini preparata in occasione della mostra di Casa del Popolo Spartaco «1920/2020. In ricordo dei primi martiri antifascisti correggesi». Nato a San Martino in Rio (RE), membro sin da giovane del Partito socialista, partecipava attivamente alle lotte rivendicative della sua categoria, quella dei muratori. Lotte nelle quali si fece notare per il suo coraggio, la sua decisione, il suo carattere fermo e ribelle. Fu eletto capolega della sua frazione, Fazzano, dove divenne un capace dirigente sindacale. Nel Partito socialista si orientò subito verso la corrente massimalista, poi verso quella comunista. La notte dell'ultimo dell'anno 1920, le organizzazioni socialiste, per festeggiare la vittoria elettorale, avevano indetto nel teatro comunale di Correggio il «Veglione Rosso». I fascisti, venuti da fuori città, finanziati dagli agrari, per impedire che la festa avesse luogo, organizzarono una spedizione punitiva. Vicino al portone della Casa del popolo, dopo diverse provocazioni, iniziarono a sparare e colpirono a morte Mario Gasparini.
La sera del 12 gennaio 2023, al Dopolavoro Culturale di Ariano Irpino (AV), 2/3 del collettivo elettro-visual Elem e 2/3 del collettivo letterario Wu Ming sono diventati 4/6 di un meta-ensemble e hanno messo in scena un reading da Ufo 78. Voci di WM2 e WM4 su musiche di Marco Messina e Fabrizio Elvetico. Ecco la registrazione integrale della serata.
Lo Speciale n.7, pubblicato il 4 dicembre 2022, includeva una lettura del nostro amico attore Marco Manfredi, una di quelle che esegue dal vivo accompagnandoci in alcune tappe del tour:«Risveglio sul monte», ovvero il capitolo 1 del Secondo movimento, registrato il 21 novembre 2022 da Paolo La Ganga allo studio PLG Music, Pianoro (BO). C'era solo la voce, niente musica né altri accompagnamenti o commenti sonori. Ebbene, nella versione che proponiamo oggi c'è anche la musica. L'ha composta e sovraincisa, senza preavvisare nessuno, una vecchia conoscenza di Giap: Davide Gastaldo, notav valsusino e attualmente sindaco di Mompantero, che in un'altra delle sue vite è anche musicista e autore teatrale.
Radio Piemonte International è il primo podcast realizzato dal laboratorio Melologos, che abbiamo fondato a Bologna e ha la propria sede a Nassau, nuovo spazio polivalente in via de' Griffoni 5/2. Radio Piemonte International si ispira al formato del radiodramma, e si svolge in un atto unico di 19 minuti. Nell'arco di tre mesi, dall'ottobre al dicembre 2022, abbiamo adattato, messo in scena e sonorizzato un capitolo di Ufo 78, il 17 del Secondo movimento. Ecco le voci che udirete: Wu Ming 1 – Voce narrante, gli ufologi Bonino e Ravarino, "Giuseppe" Donatella Allegro – Milena Cravero Jadel Andreetto – "Walter" Filomena "Filo" Sottile – Carmen Come si diceva, la produzione – montaggio, missaggio, ingegneria sonora ecc. – è di Melologos, un lavoro di squadra coordinato da Stefano D'Arcangelo. Registrazione della voce di WM1 a cura di Giroweedz.
Frammento del lungo Reading daUfo 78 andato in scena la sera dell'8 dicembre 2022 alle Officine Culturali Ergot di Lecce e trasmesso il 17 dicembre su Radio Sonar come puntata speciale di R&D Vibes, storico programma reggae (R&D sta per«Roots&Dub»). La puntata completaè qui.Riddim: R&D VibesVoci: Wu Ming 2, Mariela, MauroTromba: Giorgio Distante
Più punk di così è impossibile, ed è una versione voce e ukulele! Filomena «Filo» Sottile propone una cover del leggendario pezzo dei Fioi de Kan, La Renault 4 amaranto (a sua volta un "centone" de La Topolino amaranto di Paolo Conte), che in Ufo 78 Jimmy fa ascoltare a Milena. Eseguita dal vivo durante la presentazione del romanzo ad Almese (TO) il 12 novembre 2022.
Una collaborazione tra noi e i Criminali, band bolognese "sorella" degli Skiantos che sperimenta con atmosfere e stilemi tipicamente Seventies e tipicamente italiani, ispirandosi alla musica da cinema scritta ai tempi da Piero Piccioni, Piero Umiliani, Riz Ortolani, Franco Micalizzi… Su nostra suggestione, Massimo “Max Magnus” Magnani hanno arrangiato un pezzo in modo più “tedesco” del solito, ottenendo qualcosa all'incrocio tra il Micalizzi di Italia a mano armata, i Neu! di Hallogallo e il Klaus Schulze di Wahnfried 1883. Qualcosa di perfetto, dunque, per declamarci sopra un estratto di Ufo 78, el capitolo 6, Terzo movimento: il sogno di Milena. Musica: «Al confine della paura» di Paolo Ferrario e Massimo Magnani Voci: Wu Ming (1 & 2) Tutti gli strumenti sono suonati da Massimo Magnani Computer programming: Massimo Magnani Pre mix: Paolo Ferrario Registrato e mixato da Paolo La Ganga @ PLG Music
Wu Ming 1, affiancato da Simone Vecchioni, presenta Ufo 78 al CSA Sisma di Macerata. All'ingresso del centro sociale era parcheggiata una Renault 4 rossa. Si parla di cospirazionismo sugli anni Settanta italiani, inevitabilmente verso la fine si parla del PCI, e forse altrettanto inevitabilmente volano madonne.
L'attore Marco Manfredi legge un capitolo di Ufo 78. Registrato il 21 novembre 2022 da Paolo La Ganga allo studio PLG Music, Pianoro (BO).
Venerdì 4 novembre 2022 il gruppo di lavoro Nicoletta Bourbaki – nelle persone di Luca Casarotti e Benedetta Pierfederici – ha presentato alla libreria Modo Infoshop di Bologna il libro La morte, la fanciulla e l'orco rosso. Il caso Ghersi: come si inventa una leggenda antipartigiana (Alegre, 2022). Chi ha manipolato, e come, e quando, la storia dell'uccisione della delatrice repubblichina Giuseppina Ghersi? Quel che è certo è l'obiettivo: farne una storiaccia morbosa, in bilico tra horror e porno. Una storia che vorrebbe dire qualcosa sui partigiani, mentre dice molto di più sui fascisti che l'hanno inventata. A introdurre l'evento e dialogare con NB c'era Wu Ming 1. Buon ascolto.
Puntata speciale del programma «Lo specchio rotto», gestito dal collettivo Dikotomiko su RKO, dedicata a Ufo 78. Un vortice – cfr. Skiantos: «Bravo! Cretino! Scemo!» – di musiche, voci, reperti sonori d'epoca e d'oggi avviluppa uno scambio di dispacci tra Mirko di Dikotomiko e WM1 e WM2. Che ruolo ha nel romanzo l'essere rapiti? Di cos'è stato il nome Aldo Moro nei giorni del suo sequestro? Il «riflusso» fu progettato a tavolino? Perché non riusciamo a fare davvero i conti con gli anni Settanta? Dobbiamo chiamarli «fenomeni aerei non identificati»? Dura 53 minuti. Buon ascolto.
Esperimento volante a titolo di esempio, cfr. la discussione qui. «Non a caso l'ufologia in Italia è molto diffusa fra i ravers che di slancio utopico ne hanno da vendere.» «Le veglie ufofile di Jimmy erano antesignane quiete dei rave. Del resto, se sotto i pezzi di Kosmische Musik che stanno in playlist metti una cassa dritta a 220 bpm (ma già 140 va bene), il gioco è fatto, trovi l'anello mancante.»
Federico Raponi è una delle voci storiche di Radio Onda Rossa di Roma, dove conduce Tuttascena, meta-trasmissione dalle molte articolazioni dedicate a teatro, cinema, letteratura e cultura in genere. Il 18 ottobre Federico ha intervistato Wu Ming 2 a proposito di Ufo 78, la chiacchierata dura tredici minuti. Buon ascolto.
La mattina dopo l'evento «Aspettando Ufo 78» – vedi la scorsa aggiunta a quest'audioteca – Eleonora Carta, scrittrice nonché coordinatrice della Fiera del Libro di Iglesias – Argonautilus, ha ospitato WM1 a Radio Fiera, l'apposito spazio sull'emittente di Iglesias Radio Arcobaleno. Buon ascolto.
La sera del 2 ottobre scorso, durante l'edizione 2022 della Fiera del libro di Iglesias – Argonautilus, Wu Ming 1 ha parlato del nuovo romanzo collettivo Ufo 78. Lo ha fatto – in anteprima pubblica assoluta – a S'Olivariu di Gonnesa, provincia del Sud Sardegna, rispondendo alla sollecitazione del collega Marco Belli. Buon ascolto.
La sera del 20 luglio 2022, a Rio nell'Elba, per la precisione in piazza Matteotti, Loredana Lipperini, Mariano Tomatis e Wu Ming 1, pungolati dal direttore artistico di ElbaBook Festival Marco Belli, hanno discusso di incanto, disincanto, reincanto, meraviglia e magia, a partire dai loro ultimi libri, rispettivamente: Nome non ha (Hacca Edizioni), Incantagioni (Nero) e La Q di Qomplotto (Alegre). Durante la serata sono stati eseguiti un numero di mentalismo e un rituale con cui è stato evocato il fantasma residente in quella piazza.
Il 7 maggio 2022 alla libreria Modo Infoshop di Bologna si è svolta una presentazione congiunta del libro del collettivo Moira Dal Sito Quando qui sarà tornato il mare. Storie dal clima che ci attende (a cura di Wu Ming 1, Alegre, 2020) e del libro di Sandro Abruzzese e Marco Belli Niente da vedere. Cronache dal Polesine e altri spazi sconfinati (Rubbettino, 2021). Nel corso della chiacchierata, si è parlato anche di svariati altri libri, da La grande cecità di Amitav Ghosh a Viaggio nel Delta del Po di Danilo Trombin passando per la raccolta poetica Macello di Ivano Ferrari. Buon ascolto.
Il 23 aprile 2022 Wu Ming 1 ha partecipato a un ricordo collettivo di Valerio Evangelisti nell'ambito dell'evento di strada «Oltre il ponte – festa partigiana», svoltosi alla Bolognina, all'incrocio tra via Ferrarese e via Algardi. Wu Ming 1 ha parlato dell'uso del fantastico e del soprannaturale nei libri di Valerio (in particolare nella «Trilogia del Metallo»: Metallo urlante, Black Flag e Antracite). La visione, il sogno e l'evocazione di spiriti erano al tempo stesso componenti imprescindibili della poetica evangelistiana, strumenti d'indagine della realtà e, last but not least, espressione di una critica dello scientismo tecnocratico. Lo stesso scientismo che ha fatto strame dell'intelligenza nel biennio 2020–2021, quelli della gestione pandemica che anche Valerio ha pubblicamente avversato. A seguire, la lettura di un racconto del 2003 con protagonista il pistolero e stregone Pantera, sacerdote del Palo Mayombe: Città di metallo e luci.La qualità della registrazione non è eccelsa, è stato usato un telefonino, ma dovrebbe capirsi tutto. Buon ascolto.
Il ventennale del collettivo Kai Zen, la parola Bolzano uccide, lo sfascio qualunquista del «noir all'italiana», apologia di Fruttero & Lucentini, che fine ha fatto Marco Felder, una guida all'ascolto del folk apocalittico e tante altre cose nella conversazione tra un 50% di Kai Zen e un 66,6666666% di Wu Ming.La chiacchierata si è svolta alla libreria Ubik di Bologna il 16 marzo scorso, in forma di presentazione de La parola amore uccide, romanzo di Jadel Andreetto e Guglielmo Pispisa appena edito da Rizzoli.Registrazione, sound editing e perturbazioni by Bhutan Clan. Dura un'ora e 24 minuti.
Il 29 novembre 2021, al Circolo dei Lettori di Torino, Giacomo Costantini e Wu Ming 2 illustrano la genesi del progetto, le varie fasi delle sua scrittura e messa in scena e le ricerche storiche che ha richiesto. Ogni tanto, si coglie il riferimento alle immagini proiettate sullo schermo, ma queste non sono essenziali per seguire il filo del discorso. Purtroppo la registrazione parte dopo pochi minuti dall'inizio dell'incontro. Nella parte off the records, Giacomo raccontava la scoperta dei suoi “poteri magnetici” e il modo in cui se ne è servito come artista di strada, quand'era pischello, all'inizio della sua carriera. Poi, nel 2005…
Riprende la serie La Q di Podqast, il cui ultimo episodio – l'ottavo, intitolato «Lumi» e con ospite Gad Lerner – risaliva all'estate scorsa.Nel novembre e dicembre scorso, alla facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Roma 2 di Tor Vergata si è svolto, suddiviso in quattro incontri, un seminario sul cospirazionismo.Ideazione e cura dell'iniziativa si devono alla professoressa Simona Foà, docente di Teoria della letteratura e coordinatrice del corso di Laurea Magistrale in Scienze dell'Informazione, della comunicazione e dell'editoria. Il seminario traeva spunto direttamente dalla pubblicazione di La Q di Complotto.In un certo senso, il libro è "tornato a casa". Il suo primo nucleo narrativo e concettuale, infatti, ha preso forma proprio nelle aule di Tor Vergata, nell'anno accademico 2018-2019, quando Wu Ming 1 – per l'occasione docente a contratto – ha tenuto il corso di Giornalismo culturale, dedicandolo proprio alle fantasie di complotto.Il 15 novembre scorso WM1 ha inaugurato il seminario, in dialogo con Simona Foà e con Carmela Morabito, storica della psicologia e delle neuroscienze cognitive, che a Roma 2 insegna Fondamenti della psicologia e Introduzione alle Scienze del comportamento.Durante l'incontro si è parlato del libro, della sua costruzione e dei suoi temi da angolature peculiari, fino a quel momento "improposte". Da qui la scelta di farne la nona puntata del podqast.Si intitola «Forme» perché la domanda a cui si cerca di rispondere è: perché il libro ha quesa forma, queste forme?Trattandosi di un intero incontro seminariale, questa puntata dura più delle precedenti: due ore e un quarto spaccate.Tema musicale della sigla: The Foggy Dew, ballata irlandese scritta da Canon Charles O'Neill, riscrittura per pianoforte di Frederic Rzewski, eseguita da Thomas Kotcheff.In background: cut-up di frammenti da The Foggy Dew, op. cit., tagliati, rovesciati e mescolati con criterio random.
Estratti dalla presentazione al c.s.a. Sisma di Macerata, 11 settembre 2021. Nei giorni precedenti c'era stata un po' di "maretta". L'algoritmo-segugio di Facebook, gravemente invalidato nell'olfatto, aveva fiutato la parola «QAnon» e scambiato per propaganda pro-Anon un libro di indagine critica sul fenomeno. Roba da stroncare in nome del repulisti (di facciata) deciso nel 2020 quando ormai il danno era fatto. L'alacre sgherro che porta a passeggio il segugio per conto del padrone ha non solo ha rimosso l'evento pubblicato dal Sisma, non solo ha cancellato la pagina del centro sociale, non solo ha bannato tutti gli amministratori della pagina, ma ha cancellato tutte le pagine collegate a tali amministratori, anche pagine che alcuni – occupandosi professionalmente di social media – curavano per lavoro. Dopo un po' di polverone, il tutto è stato ripristinato, ma è una storia esemplare, e infatti durante la presentazione ne abbiamo parlato. Buon ascolto.
«L'appello è una dichiarazione di guerra. Politica e storica: ma anche transtorica e transpolitica, metastorica e metapolitica. I potenti della Terra riuniti a Genova per il G8 e i loro colti e strapagati consulenti e collaboratori non si troveranno davanti solo il "popolo di Seattle", i ragazzini delle scuole, i ragazzacci dei centri sociali e un po' di disgraziati e di fricchettoni assortiti in vena di suonar chitarre e di spaccar vetrine. O meglio, quelli ci saranno, certo: ma con loro, dietro di loro, assieme a loro, dentro di loro marcerà un immenso Popolo di Morti. E il documento le passa in rassegna, queste armate coperte dalla polvere dei secoli e disperse dal vento della storia e le chiama per nome, con l'epica pignoleria dell'omerico "Catalogo delle Navi"... » Così scriveva lo storico Franco Cardini su «L'Espresso» del 22/06/2001, commentando l'appello Dalle moltitudini d'Europa in marcia contro l'Impero e verso Genova, che scrivemmo nella primavera di quell'anno, in vista del G8 di Genova. Non solo lo scrivemmo, ma lo registrammo, con l'attrice e performer Anna Rispoli come voce recitante, l'allora cantante e vocal trainer Antonio Amorosi alla voce suonante, e Massimo Carozzi già allora addetto a ciò che fa oggi, ovvero all'ingegneria sonora. Carozzi collaborava con noi nel progetto Utter Bliss. In occasione del ventennale, a partire dal podcast Limoni curato da Annalisa Camilli per Internazionale, l'appello è tornato fuori e molte persone lo stanno citando. Nel 2009, in vista del decennale, come Wu Ming facemmo una lunga autocritica sulla nostra mitopoiesi pre-G8, e parlammo anche di Dalle moltitudini... Riproponiamo quel testo, anche perché letto oggi ha molte risonanze col presente. https://www.wumingfoundation.com/italiano/Giap/giap6_IXa.htm
L'ottava puntata de La Q di Complotto è stata registrata dal vivo e di fronte a un pubblico, a Roma, la sera del 20 giugno 2021. La conversazione tra Wu Ming 1 e il giornalista Gad Lerner è stata l'ultimo evento del festival Contrattacco, svoltosi al centro sociale SCuP!, in via della Stazione Tuscolana. Registrazione a cura di Controtempo. Introduzione di Giulio Calella delle Edizioni Alegre. Nelle puntate di quest'audioserie Wu Ming 1, autore di La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema (Edizioni Alegre, 2021), sviluppa i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, spesso persone citate nel libro e/o la cui influenza e il cui aiuto sono stati importanti. Soundtrack: Bruno Maderna, Notturno.
La settima puntata de La Q di Podqast prende il titolo da una famosa scritta murale: «Leggete Nanni Balestrini». È infatti dedicata al grande poeta, scrittore, artista visivo e intellettuale rivoluzionario, nel secondo anniversario della sua morte, avvenuta il 19 maggio 2019 *.Il “gancio” è il lungo omaggio reso da Wu Ming 1 a Balestrini ne La Q di Qomplotto. Parliamo, naturalmente, dei “famigerati” capitoli che chiudono la prima parte del libro: «La virulenza illustrata» e «Burnout».A dialogare con WM1 di questo – nonché di tecniche narrative, di ibridazioni letterarie, di autofiction e altro – è lo scrittore triestino Andrea Olivieri, autore di uno degli «oggetti narrativi non-identificati» più interessanti degli ultimi anni: Una cosa oscura, senza pregio (Alegre, 2019).Nelle puntate di quest’audioserie Wu Ming 1, autore di La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema (Edizioni Alegre, 2021), sviluppa i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, persone citate nel libro stesso e/o la cui influenza e il cui aiuto sono stati importanti.Soundtrack: Laura Garofoli e Ivan Favale, reading musicale da Vogliamo tutto di Nanni BalestriniBruno Maderna, NotturnoAmon Düül II, Freak Out Requiem ILorenzo Pilat, Viva l'A e po' bon
La sesta puntata, intitolata «Emergenze», è la prima registrata live, in un luogo all'aperto, il parco di Villa Angeletti a Bologna. Lì, giovedì 7 maggio, Wu Ming 1 si è incontrato con Wolf Bukowski, saggista e scrittore, autore di diversi libri tra cui l'ultimo in ordine cronologico, «La buona educazione degli oppressi», Alegre, 2019). La conversazione tra Bukowski e WM1 è incentrata sui temi del «panico morale», delle politiche securitarie nelle città e dell'emergenza perenne come metodo di governo nell'epoca neoliberista. Si parte da una comparazione tra il Satanic Panic negli USA degli anni '80 e la campagna sulla «Tolleranza Zero» durante il mandato di Rudy Giuliani come sindaco di New York (1993-2001). Si prosegue attualizzando quelle linee, sempre con un occhio a quanto appena successo con l'emergenza-pandemia. Nelle puntate di quest'audioserie Wu Ming 1, autore di «La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema» (Edizioni Alegre, 2021), sviluppa i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, persone citate nel libro stesso e/o la cui influenza e il cui aiuto sono stati importanti.
La quinta puntata de La Q di Podqast, intitolata «Mitologie», è condotta dallo storico e filosofo Enrico Manera, studioso di teorie del mito e autore di diversi saggi sul pensiero di Furio Jesi (1941-1980), tra cui la monografia Furio Jesi. Mito, violenza, memoria (Carocci, 2012) – oltreché studioso dell'opera letteraria e semiologica di Umberto Eco. Nel 2018 ha dedicato al trentennale de Il pendolo di Foucault un articolo uscito su Giap col titolo «La superstizione porta sfortuna». La conversazione tra Manera e WM1 ha proprio Jesi ed Eco come numi tutelari: parte dal Pendolo e al Pendolo ritorna, dopo aver messo in moto concetti jesiani come «macchina mitologica» e «materiali mitologici» per parlare di fantasie di complotto e social media, di eterogenesi dei fini, e di cosa significhi «con ogni mezzo necessario».Nelle puntate di quest'audioserie Wu Ming 1, autore di «La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema» (Edizioni Alegre, 2021), sviluppa i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, persone citate nel libro stesso e/o la cui influenza e il cui aiuto sono stati importanti.
La quarta puntata intitolata «Di(s)visioni», è condotta dall’antropologa Stefania Consigliere, autrice di diversi libri tra cui il recente Favole del reincanto. Molteplicità, immaginario, rivoluzione. Registrata il 22 aprile scorso, prende le mosse da un quesito prettamente antropologico – cosa succede alle collettività "prese" dalle fantasie di complotto? – ed è (finora) quella che più s’addentra nella questione dell’emergenza pandemica, delle sue insensatezze e aporie, dei suoi danni per nulla collaterali, del cospirazionismo come risposta spesso disperata alla situazione.Nelle puntate di quest'audioserie Wu Ming 1, autore di «La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema» (Edizioni Alegre, 2021), sviluppa i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, persone citate nel libro stesso e/o la cui influenza e il cui aiuto sono stati importanti.
Nelle puntate di quest'audioserie Wu Ming 1, autore di La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema (Edizioni Alegre, Roma 2021), sviluppa i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, persone citate nel libro stesso, la cui influenza e il cui aiuto sono stati fondamentali.Questa terza puntata è dedicata al ruolo delle donne nelle fantasie di complotto e nelle tribù del cospirazionismo, in primis dentro QAnon. Wu Ming 1 introduce un importante intervento di Selene Pascarella, giornalista e criminologa, autrice dei libri Tabloid Inferno e Pozzi (entrambi editi da Alegre) e dell'inchiesta in tre puntate «I satanisti ammazzano al sabato».
Dopo la prima puntata intitolata «Magia», dove a conversare con WM1 c'era Mariano Tomatis (scrittore, mago, storico e critico dell'illusionismo), ecco la seconda, «Questioni di metodo», con Luca Casarotti, musicista e critico musicale, oltreché giurista e in quella veste coordinatore del Legal Team della Wu Ming Foundation. Nelle cinque puntate di quest'audioserie Wu Ming 1, autore di La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema (Edizioni Alegre, Roma 2021), sviluppa i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, persone citate nel libro stesso, la cui influenza e il cui aiuto sono stati fondamentali. Credits per la sigla: Alessio Melandri (grafica) Florian Cramer (voce) Fabrizio P. Belletati (musica) Colonna sonora: Bix Beiderbecke, «For No Reason At All In C» Bix Beiberbecke, «In A Mist»
Nelle cinque puntate di quest'audioserie Wu Ming 1, autore di La Q di Qomplotto. QAnon e dintorni: come le fantasie di complotto difendono il sistema (Edizioni Alegre, Roma 2021), approfondirà i temi del suo nuovo libro confrontandosi con interlocutori e interlocutrici, persone citate nel libro stesso, la cui influenza e il cui aiuto sono stati fondamentali. La prima puntata si intitola «Magia». A conversare con WM1 c'è il torinese Mariano Tomatis, scrittore, storico dell'illusionismo e «iniettore di meraviglia». Credits per la sigla: Alessio Melandri (grafica) Florian Cramer (voce) Fabrizio P. Belletati (musica) Colonna sonora: Bix Beiderbecke, «For No Reason At All In C» Bix Beiberbecke, «In A Mist»
In this conversation between Wu Ming 1 and Florian Cramer, QAnon is discussed as a template for contemporary social-media-driven conspiracy fantasies that work simultaneously as games and a new kind of cults. By focusing on the mutation of conspiracy myths from countercultural phenomena to contemporary meme and influencer culture, the two speakers focus on QAnon, Pizzagate and Covid-19-related conspiracy narratives. The conversation is centered around Wu Ming 1’s forthcoming book La Q di Qomplotto: QAnon e dintorni. Come le fantasie di complotto difendono il sistema [The Q in Qonspiracy: QAnon and its surroundings. How Conspiracy Fantasies Defend the System], to be published on March 25th by Edizioni Alegre, Rome. Organized by Disruption Network Lab, March 12th, 2021.