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In questa puntata attraversiamo gli anni che preparano lo scoppio della Seconda guerra mondiale, con uno sguardo particolare alla politica di appeasement delle democrazie europee, ai calcoli e alle illusioni che hanno aperto la strada all'aggressività nazista. Parliamo della Cecoslovacchia, di Danzica, del patto Molotov-Ribbentrop — e della scommessa di Hitler, convinto che nessuno avrebbe avuto il coraggio di fermarlo.Ma ci spostiamo anche in Italia: seguiamo il passo esitante e opportunistico del regime fascista, le illusioni imperiali, la disastrosa gestione della guerra nel Mediterraneo, fino allo sbarco alleato in Sicilia e alla caduta di Mussolini.È un racconto che intreccia diplomazia, propaganda, ambizioni di potenza e rovinose impreparazioni. E che ci accompagna verso il punto di rottura: il 25 luglio 1943.
Antonello Schiavo nasce a Sulmona, in Abruzzo, in una famiglia molto semplice. I soldi, per lui, sono ciò che lo separa dal suo obiettivo di breve termine: vestire alla moda, come tutti i suoi amici. «Mia madre sceglieva i vestiti al posto mio e questa esperienza ha avuto grandi ripercussioni quando ho iniziato a guadagnare, perché son finito a spendere un po' troppo in abbigliamento. Però era ciò che mi mancava». Quando Antonello inizia a fare i primi lavoretti, sperimenta il sentimento di indipendenza legato al denaro, ma non riesce ancora a sviluppare una visione a lungo termine per ciò che guadagna. Neanche gli studi di Economia aziendale lo aiutano in questo: impara a gestire il conto economico di un'azienda ma non il suo personale. Dopo un Erasmus in Polonia, decide di trasferirsi a vivere lì e trova lavoro per Google. Continua a spendere tutto il suo stipendio in viaggi e in abbigliamento. Della prima voce non si è mai pentito, ma la seconda viene profondamente messa in discussione da un incontro che fa a Danzica: quella che poi diventerà sua moglie gli fa scoprire che si può vivere bene con molte meno cose, magari di maggiore qualità. E così, Antonello inizia a disfarsi del di più, dandolo spesso in beneficienza. Un secondo cambiamento cruciale nella sua relazione con i soldi, avviene quando riceve il primo aumento: «Fino a quel momento ero abituato a risparmiare sempre per obiettivi a breve termine, ma nel momento in cui mi sono ritrovato con un surplus, mi sono chiesto: "che cosa ci faccio?"». Questa domanda apre per Antonello una sorta di vaso di Pandora. Inizia a leggere libri di crescita personale e a studiare i temi di educazione finanziaria. Scopre che il risparmio è un'azione finalizzata a obiettivi di lungo termine e non è ciò che avanza ogni mese, ma una cifra messa da parte intenzionalmente all'arrivo dello stipendio. Dopo innumerevoli riflessioni arriva a darsi l'obiettivo di diventare finanziariamente libero entro i 45-50 anni: «Per me, l'indipendenza finanziaria non significa smettere di lavorare e trascorrere la giornata in spiaggia a sorseggiare cocktail, ma piuttosto avere la libertà di scegliere come impiegare il mio tempo».
Gli azzurrini fra terza settimana di VNL e fase finale a Danzica, la lotta per Parigi, il dream team del torneo e un saluto al volo alla Bulgaria, nei 40 minuti più densi dell'etere.La nostra puntata migliore. Modestamente. P1 è un podcast di cronaca e analisi delle ultime novità nel mondo della pallavolo. Le nazionali da maggio a ottobre, campionati italiani e coppe europee per la stagione autunno-inverno. Un occhio al femminile e uno al maschile. I nostri social: Twitter/ X: https://x.com/p1_di65371?t=OM2MNryYakp1WJLUryDFYg&s=09 Instagram: https://www.instagram.com/p1_podcastdivolley?igsh=MXM0bG9zbXltOTJ6YQ== Intro:Mysterious Sci Fi by Brotheration_Records via Pixabay Sottofondo: Music track: Forest by DamtaroSource: https://freetouse.com/musicFree To Use Music for Video
Seconda settimana di VNL, con 3 vittorie dei nostri azzurri; sempre ottimi. Ancora, la lotta per Parigi fra Cuba e Serbia, la "sopresa" (?) Slovenia, la "delusione" USA e un saluto all'Iran.La nostra puntata migliore. Modestamente. P1 è un podcast di cronaca e analisi delle ultime novità nel mondo della pallavolo. Le nazionali da maggio a ottobre, campionati italiani e coppe europee per la stagione autunno-inverno. Un occhio al femminile e uno al maschile. I nostri social: Twitter/ X: https://x.com/p1_di65371?t=OM2MNryYakp1WJLUryDFYg&s=09 Instagram: https://www.instagram.com/p1_podcastdivolley?igsh=MXM0bG9zbXltOTJ6YQ== Intro:Mysterious Sci Fi by Brotheration_Records via Pixabay Sottofondo: Music track: Forest by DamtaroSource: https://freetouse.com/musicFree To Use Music for Video
La seconda parte della lezione è dedicata a riepilogare i fatti che hanno portato all'ascesa del Nazismo in Germania, a partire dalla crisi del 1929. Ripercorriamo poi i principali fatti e misfatti del regime, dall'incendio del Reichstag alla campagna di sincronizzazione, dal campo di concentramento di Dachau alle leggi di Norimberga. Infine affrontiamo l'aggressività nazista in politica estera: l'investimento in armi ed esercito, l'uscita dalla Società della Nazioni, l'Anschluss, la questione dei Sudeti ed infine l'azzardo di Danzica con cui si precipita nella seconda guerra mondiale. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/stefano-dambrosio5/message
OFFERTA ESCLUSIVA NORDVPN Non perderla: https://nordvpn.com/dentrolastoriaLe marine militari possono servire anche da strumento diplomatico. Come? In maniera non ortodossa ossia facendo sentire la propria presenza (e minacciando di usare le armi di bordo) per indurre governi recalcitranti a piegarsi al volere della Potenza dominante. Dal commodoro Perry alla crisi di Cuba passando per Agadir, Corfù e Danzica, sono tante le occasioni in cui le questioni diplomatiche non sono passate per i canali delle ambasciate ma hanno trovato soluzione attraverso l'imposizione della forza navale. Sempre però navigando sul filo del rischio di scatenare una guerra.Il nostro canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCwSostieni DENTRO LA STORIA su Patreon: https://www.patreon.com/dentrolastoriaAbbonati al canale: https://www.youtube.com/channel/UC1vziHBEp0gc9gAhR740fCw/joinSostienici su PayPal: https://paypal.me/infinitybeatDentro La Storia lo trovi anche qui: https://linktr.ee/dentrolastoriaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/racconti-di-storia-podcast--5561307/support.
Il 3 Marzo 2024, presso Bass Domus Roma, la Bass Community si è riunita in un'atmosfera vibrante per celebrare il Mayones Day, un evento dedicato ai bassi e alle chitarre del rinomato marchio di Danzica. L'ospite d'onore di questa giornata è stato Federico Malaman, un vero orgoglio italiano, noto in tutto il mondo per la sua maestria e il suo virtuosismo unico sulle cinque corde. Durante l'evento, Federico ha condiviso la sua esperienza con gli strumenti Mayones, evidenziando l'importanza di avere uno strumento signature che rispecchi appieno la propria identità artistica, combinando elementi classici con soluzioni moderne. Nell'intervista esclusiva, Federico ha offerto riflessioni sulla sua esperienza nell'insegnamento in conservatorio, nonché preziosi consigli sull'interpretazione musicale, sottolineando l'importanza dell'ascolto e dell'approfondimento delle diverse tradizioni e dei diversi stili. Si è infine discusso della figura del Content Creator di ambito musicale e del suo ruolo nell'odierno panorama social, tema oggi molto dibattuto. Si è giunti ad interessanti conclusioni anche analizzando il percorso di figure come Matteo Mancuso, Davie504, Charles Berthoud e Fernando Rosa, attuale bassista di Lenny Kravitz. Buon ascolto! Vai al Video
Valeria Massa"Questa pioggia è neve"ArabaFenicehttp://www.arabafenicelibri.it/L'amore che non può non essere politica nella Polonia del 1980, quando Lech Wałęsa guidò gli scioperi di Danzica contro il regime comunista. È in questo momento storico, cruciale nella storia del Novecento, che si svolge buona parte della vicenda del libro. Una vicenda che prosegue nell'oggi, ma che deve fare i conti con tutto quello che accadde ai tempi di Jaruzelski e di Solidarność.Valeria Massa, come già nel precedente Non raccogliere gli ananas, gioca pericolosamente e sapientemente con la Storia, dentro la quale i personaggi “minori” del mondo grande vengono stritolati, ma mantengono la loro dignitàValeria Massa è nata a Torino, dove insegna francese da 27 anni. Nel 2015 ha pubblicato in formato ebook "Il re di un paese piovoso"(Io scrittore/GeMS). Questo è il suo primo romanzo su carta.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
VIDEO: Esatta Classificazione dell'Umanità ➜ https://www.youtube.com/watch?v=J8xhdGbh15I&list=PLolpIV2TSebVLUetRlYxAQgaHFOcG_4PaTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6887LA MEDIOCRITA' DEL MALE: DRAGHI NON E' HITLER di Paolo DeottoSi è fatto un gran chiasso perché la signora Angela Maria Sartini, leghista, assessore al Comune di Orvieto, ha pubblicato una vignetta in cui si vede un Hitler sorridente al telefono, che dice: "Ciao Mario, volevo farti i complimenti". La signora Sartini è stata sospesa dal partito e il sindaco di Orvieto le ha ritirato le deleghe. [...]Lasciamo perdere, per adesso, ogni ragionamento su una società marcia fino al midollo, ma che si costruisce le sue "nicchie di moralità", pensando così di salvare la faccia. Di certo, se la signora Sartini avesse pubblicato un post in cui, ad esempio, esaltava la sodomia, non solo non avrebbe ricevuto critiche, ma sarebbe stata lodata per la sua "inclusività".Qui vorremmo ragionare su un altro aspetto. Il paragone Hitler - Draghi sta in piedi fino a un certo punto. È vero, sono accomunati da una assoluta mancanza di moralità. Però sono più le differenze che le somiglianze. [...]Per capire bene questo aspetto, è molto utile la lettura di un libro pubblicato in Italia da Hermann Rauschning, che fu Presidente del Senato di Danzica dal 1932 al 1934. Inizialmente convinto sostenitore del nazismo, divenne poi il più lucido e deciso avversario di Hitler, tant'è che dovette riparare negli Stati Uniti, dove visse fino alla sua morte, nel 1982.CONVERSAZIONI CON HITLERRauschning, nel suo libro che fu pubblicato in Italia alla fine del 1945 con i titoli "Hitler mi ha detto" e "Conversazioni con Hitler", e che purtroppo oggi è quasi introvabile, spiega con molta chiarezza la megalomania di Hitler, i cui progetti erano così follemente grandi da prevedere addirittura la conquista degli Stati Uniti e la creazione di una nuova razza di uomini superiori. Non "ariani", si badi bene. No, uomini superiori nuovi, che avrebbe superato anche la razza ariana e che sarebbero stati generati dal dominio della concezione hitleriana del mondo.Progetti folli, certamente, elaborati da un folle, certamente, a cui Rauschning non poteva non riconoscere un eccezionale fascino. Un fascino torbido, inspiegabile in un ometto piccolo e abbastanza sgraziato. Eppure, a detta non solo di Rauschning, ma anche di altri testimoni dell'epoca (tra cui Indro Montanelli), quando ti trovavi alla presenza del Führer, non potevi sottrarti al suo fascino, anche se eri suo nemico. [...]Ora, guardiamo un po' alla vita e alle opere del nostro Adolfo, Adolfo Draghi. [...]La sua vita è una diligente sequela di incarichi nel mondo più opaco che ci sia, quello della finanza. Draghi scala una vetta dopo l'altra e non l'avrebbe scalata se non fosse stato un fedele esecutore di politiche decise dai suoi superiori pro-tempore, che lo hanno gratificato dandogli incarichi sempre più prestigiosi e consentendogli così di avere a sua volta una folta schiera di subordinati. E devoti, soprattutto.Guardate un po', ad esempio, la produzione legislativa del suo governo, composto, tra l'altro da una vera Corte dei Miracoli (basterebbe un ministro come Speranza per squalificare questo governo). Guardate la produzione legislativa e vedrete un guazzabuglio che ha certamente l'intento di tormentare gli italiani e rovinare l'Italia, ma è comunque fatto male, ingarbugliato, tant'è che ogni Decreto Legge e ogni "DPCM" necessita poi di riletture, chiarimenti, specifiche, pubblicazione di FAQ e così via.Se uno studente di Giurisprudenza in una esercitazione compilasse le normative con cui il governo ci delizia, verrebbe invitato a cambiare Facoltà, magari con preferenza per Veterinaria, dove potrebbe stabilire un contatto fruttuoso con i somari.Guardate il suo comportamento legnoso e scostante, nelle poche occasioni in cui si degna di rivolgersi al pubblico e ai suoi fedeli camerieri (quelli che un volta si chiamavano "giornalisti").DRAGHI SAREBBE STATO UN FUNZIONARIONo, signora Sartini, lei ha sbagliato. Hitler non avrebbe mai fatto i complimenti a Draghi. Al più, viste le doti di Draghi come fedele esecutore di ordini, lo avrebbe nominato Gauleiter di qualche distretto, o direttore di polizia o di campi di concentramento.È piuttosto con un altro Adolfo che Draghi ha molto in comune. Parlo di Adolfo Eichmann, il criminale di guerra nazista che dopo la disfatta riuscì a riparare in Argentina, prendendo il falso nome di Riccardo Klement e trovando lavoro presso la locale sede della Mercedes. Eichmann era stato, dopo la morte del generale SS Reinhard Heydrich (ucciso dai partigiani cecoslovacchi), il principale responsabile della "soluzione finale" del problema ebraico, ossia dello sterminio degli ebrei. Venne stanato e rapito nel 1960 dagli agenti del Mossad, il servizio segreto israeliano e condotto in Israele, dove dopo un processo fu impiccato.Proprio durante il processo venne fuori l'uomo Eichmann. Un uomo grigio, che inizialmente cercò di giustificare le sue azioni come "obbedienza agli ordini". Un uomo che aveva aderito al nazismo e si era arruolato nelle SS dopo vari tentativi di trovare un lavoro gratificante e di essere "qualcuno". Esecutore di ordini pronto e totale, come del resto avrebbe sempre dichiarato.Un uomo mediocre, lanciato ai vertici negli anni della follia hitleriana, in cui si crearono condizioni assolutamente impensabili prima e che permisero a molti altri mediocri, ma privi di moralità, di emergere. E ciò vale, sia ben chiaro, per entrambe la parti in guerra. Perché comunque la guerra genera mostri, come, tanto per fare un esempio, un Sir Arthur Harris, britannico, Maresciallo dell'Aria, organizzatore dei bombardamenti terroristici su Germania e Italia, in cui morirono centinaia di migliaia di donne, vecchi, bambini. Non di combattenti. Ma Sir Harris finì la guerra dalla parte dei vincitori e quindi per lui non ci fu nessuna Norimberga.Ma non è questo il discorso che ora ci interessa.Piuttosto ci sembra importante sottolineare quanto espresso già nel titolo: Adolfo Draghi ovvero la mediocrità del male.Amici mei, guardate Draghi, il "premier", come lo chiamano i suoi devoti. Guardate Speranza, guardate Di Maio. Ma insomma guardate un po' tutta la corte dei miracoli che ci governa. Non sono grandi, nemmeno nel male che fanno. [...]Non abbiamo da lottare contro i Titani, ma contro i quaquaraquà. Al più, contro gli ominicchi. Cerchiamo di rendercene conto.
La riconquista di Taiwan è stata l'ossessione di tre generazioni di leader comunisti cinesi. Fino a pochi anni fa si poteva dubitare delle capacità militari di Pechino di fronte ad una reazione degli Usa e dei suoi alleati a difesa dell'Isola. Oggi e' chiaro che il bilanciamento delle forze tende decisamente a favore della madrepatria, anzi più passa il tempo e più si rafforza il suo dispositivo militare con sottomarini, portaerei, mezzi anfibi e quant'altro. Tra i vertici militari americani prevale la convinzione che entro qualche anno, al massimo entro la fine del decennio, le forze armate cinesi monteranno l'assalto.A quel punto come reagirà il blocco occidentale? Si indignerà, protesterà, ma in sostanza lascerà i discendenti dell'Armata di Chiang Kai-Shek al loro gramo destino? Oppure sarà l'occasione per un brutale regolamento di conti?
Il titolo si ispira a "Il mio canto libero" di Battisti per raccontarvi il mio viaggio in Polonia tra Varsavia e Danzica. Si parla di tecnologia, cibo, situazione sanitaria e persone. Link utili puntata:- Canale Telegram: https://t.me/AndreaCervone- Instagram: https://www.instagram.com/andreacervone/- Twitter: https://twitter.com/andreacervoneSupporta lo show (affiliazioni):- Acquista su Amazon dai miei link: https://amzn.to/2ptZOQx (per te costa uguale, ma Amazon mi regala una piccola percentuale) - 25€ GRATIS su Airbnb: http://bit.ly/2jZUlhH
Danzica sprigiona un'atmosfera unica che la contraddistingue da tutte le altre città della Polonia. Secoli di alta e bassa marea ne hanno determinato l'importanza come città portuale; il passaggio di mercanti facoltosi e uomini d'affari ne hanno influenzato la storia. Così come le dominazioni prussiane, teutoniche e slave che si sono succedute. Danzica è anche la città in cui è iniziata la seconda guerra mondiale. La sua grandezza e le sue cicatrici le hanno conferito un'atmosfera affascinante, oggi apprezzata da milioni di turisti.Voce e testi: Doris ZacconeSound designer: Emiliano FredianiResponsabile di produzione: Marcello ScaroinaDirezione: Angelo PittroViaggio in Polonia Un podcast Lonely Planet in collaborazione con l'Ente Nazionale Polacco per il Turismo
Trailer | Viaggio in Polonia
La registrazione del commento della partita Villarreal-Manchester United, valevole per la finale di Europa League 2021, che abbiamo trasmesso in diretta sul nostro canale Twitch il 26 maggio 2021Ospiti: Federico Sborchia, Michele Vidroiu e Giovanni Tacconi
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=2955UOMO DELLA SPERANZA, IL FILM DI ANDRZEJ WAJDA SU LECH WALESA di Alessandra De Luca«Ho vissuto in Polonia l'occupazione nazista, la guerra, il regime comunista, l'affermarsi della libertà. Guardando i fatti della storia è sempre difficile separare colpevoli e innocenti, ma di una cosa sono certo: Lech Walesa è un indiscusso eroe dei nostri tempi. È stato il primo operaio a svolgere un ruolo determinante nella vita politica del nostro paese, che prima vedeva protagonisti solo intellettuali e aristocratici. Walesa ha capito che negoziare era meglio che ricattare e ha portato al successo l'intera Europa senza spargimenti di sangue». Ad affermarlo è il regista Andrzej Wajda, che ieri a Venezia ha presentato fuori concorso Walesa - Uomo della speranza , ritratto tra pubblico e privato del leader del sindacato Solidarnosc che ha capovolto l'ordine politico del dopoguerra europeo diventando simbolo della lotta per la democrazia. Dallo sciopero nel cantiere navale di Danzica nel 1970 all'elezione di Walesa alla Presidenza della Repubblica nel 1990, passando per l'introduzione della legge marziale in Polonia nel 1981 e l'assegnazione del Nobel per la Pace nel 1983 ritirato dalla moglie Danuta, il film ricostruisce la nascita della Nuova Europa utilizzando come griglia narrativa la celebre e profetica intervista che la giornalista Oriana Fallaci (interpretata da Maria Rosaria Omaggio), fece nel 1981 a un uomo tanto carismatico e coraggioso quanto controverso.«Walesa è il soggetto più difficile con il quale ho avuto a che fare durante i miei 55 anni di carriera cinematografica. Ammiro Lech da quando l'ho incontrato durante le trattative tra Solidarnosc e la Commissione Governativa e sono rimasto subito impressionato dalla sua lungimiranza, dalla lucidità con la quale valutava ciò che stava accadendo. Realizzare L'uomo di ferro nel 1981, film che ottenne un enorme successo in Polonia e che a Cannes vinse la Palma d'Oro, ha creato un rapporto ancora più forte con il movimento. Vorrei che questo film attirasse soprattutto i giovani. Quelli di una volta si facevano crescere i baffi per assomigliare a Lech, quelli di oggi non hanno idea di chi sia Walesa, un buon esempio per convincerli a partecipare attivamente alla nostra vita politica».Due scene nel film ci ricordano in modo particolare l'importanza che ebbe Karol Wojtyla nella lotta per la conquista della libertà: la famiglia Walesa in ginocchio davanti alle immagini televisive di papa Giovanni Paolo II in Polonia, nel 1979, visita che attirerà milioni di polacchi facendo crescere il ruolo della Chiesa Cattolica, e la firma delle trattative tra Solidarnosc, i comunisti e la Chiesa, firma per la quale Walesa utilizzò una grossa penna con le immagini del Santo Padre. «Solidarnosc non è stato il frutto delle conversazioni tra Walesa e Wojtyla, arrivato sulla scena quando il processo di rinnovamento era già in atto – spiega Wajda – ma la sua prima visita in Polonia dimostrò a tutti i cattolici polacchi che potevano sconfiggere la paura, che non avevano bisogno di alcun regime e che erano pronti per la libertà. Un evento che cambiò la mentalità dei miei connazionali e contribuì moltissimo al rafforzamento di Solidarnosc. In Wojtyla, che svolse un ruolo decisivo all'indomani dell'introduzione della legge marziale, il nostro paese aveva finalmente un rappresentante nel mondo molto più forte di qualunque politico a Mosca».Maria Rosaria Omaggio che sullo schermo fronteggia Walesa con pari carisma, aggiunge a proposito di Giovanni Paolo II: «Nulla mi ha spaventato nell'incarnare sullo schermo questa celebre giornalista, regina degli opposti. L'unico momento difficile è stato quando dovevo guardare una foto di Wojtyla vescovo esprimendo scetticismo e sfiducia: una scena che mi è costata una gran fatica visto l'amore che ho sempre provato per il futuro Pontefice».
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4600WALESA ERA UN COLLABORATORE DEL REGIME COMUNISTAParliamo oggi di Polonia. E lo facciamo con Roberto Marchesini, che ci propone un'approfondita analisi su questo Paese, che ha attraversato periodi storici molto complessi, alcuni dei quali ancora oggi controversi. [...]Nel 1980 nasce il sindacato indipendente Solidarnosc. Quali scopo si prefiggeva e quale ruolo ebbe nella caduta del comunismo?Il sindacato indipendente nacque con lo scopo di tutelare le condizioni di vita degli operai polacchi. Per noi che siamo sempre vissuti in occidente fa un po' ridere pensare che gli operai debbano essere protetti da un regime sovietico, eppure è così: furono gli operai coloro ai quali il regime polacco chiese il maggior contributo di sangue. Ripeto: il sindacato indipendente nacque con lo scopo di tutelare le condizioni di vita degli operai polacchi, e non con quello di far cadere il regime. Queste persone erano nate e cresciute con il comunismo, non avevano nemmeno idea che potesse esistere un mondo diverso da quello. Per convincersene basta dare un'occhiata ai famosi 21 punti di Danzica, scritti su un foglio di compensato in occasione del celebre sciopero dei cantieri navali del 1980: "Aumento del salario base di ogni lavoratore di duemila zloty al mese per compensare l'aumento del prezzo della carne", "Scala mobile dei salari", "Realizzazione di un approvvigionamento pieno del mercato interno di articoli alimentari e limitazione delle esposizioni ai surplus"... Stupisce la semplicità delle richieste degli scioperanti: Solidarnosc non chiedeva la democrazia o la fine del regime, ma un trattamento più equo per gli operai.Solidarnosc divenne più di un sindacato: radunò un popolo (arrivò a circa diecimila iscritti), lo formò (anche grazie alla cosiddetta "università volante", con lezioni di storia, politica, economia e filosofia, ad esempio, nei fienili durante il pellegrinaggio a Czestochowa...). Ma tutto questo, ovviamente, non bastò a far crollare un sanguinario regime sovietico.Solidarnosc offrì un imponente tributo di sangue e dolore, ma nemmeno questo bastò a farla finita con il comunismo.Nel 1981 fu istituita la legge marziale, che restò in vigore fino al 1983. Durante questo periodo il regime offrì la possibilità a numerosi attivisti (soprattutto i leader) di Solidarnosc di uscire dal carcere, a condizione di lasciare il paese di di non mettervi più piede. Molti accettarono.Fino a quel momento, evidentemente, il regime era sicuro di schiacciare quel movimento popolare che destava attenzione in tutto il mondo.Poi qualcosa cambiò. Solidarnosc, decapitato e braccato, ebbe un ruolo nella caduta del comunismo pur non avendone l'intenzione? L'Occidente ne è convinto. È la solita versione della storia for dummies, nella quale i buoni vincono, i cattivi perdono e il bene trionfa. Io non la penso così. Probabilmente non la pensava così nemmeno Giovanni Paolo II, che disse a Messori: "Sarebbe [...] semplicistico dire che è stata la Divina Provvidenza a far cadere il comunismo. Il comunismo come sistema è, in un certo senso, caduto da solo. È caduto in conseguenza dei propri errori e abusi. Ha dimostrato di essere una medicina più pericolosa e, all'atto pratico, più dannosa della malattia stessa. Non ha attuato una vera riforma sociale, anche se era divenuto per il mondo una potente minaccia e una sfida. Ma è caduto da solo, per la propria immanente debolezza".Il comunismo è caduto da solo. Cosa accadde in realtà è difficile dirlo, ma è plausibile un'altra versione della storia, meno manichea e più realistica.Siamo rimasti ad un sindacato decapitato durante le leggi marziali. Gradualmente, a prendere la guida del movimento, si pose il KOR (Komitet Obrony Robotnikow, Comitato per la Difesa degli Operai), fondato nel 1976 da Antoni Macierewicz. Il KOR ebbe un ruolo straordinario nella difesa degli operai, soprattutto nei processi (politici) che il regime intentò nei confronti di alcuni di essi. Spiccarono per attivismo il fratelli Kazcynski, Lech e Jaroslaw, entrambi uomini di legge, che ritroveremo protagonisti nel nuovo millennio. Al KOR aderirono però anche personaggi discutibili, tra i quali il cosiddetto Commando, composto da due comunisti ucraini che si erano distinti per il tentativo di dare vita ad un '68 polacco: Jacez Kuron e Adam Michnik.Strana storia quella del '68, "spontaneamente sorto", per motivi completamente diversi, negli USA e in Europa. Ancora più difficile credere che un movimento simile sia sorto spontaneamente in Polonia, allora completamente isolata dal resto del mondo e con condizioni socio-economiche opposte a quelle che, secondo il mainstream, portò al '68 occidentale. Kuron fu il fondatore dei cosiddetti Scout comunisti, associazione per l'indottrinamento della gioventù polacca; e Michnik, il padre e il fratello del quale si distinsero per ortodossia comunista e ardore anti-polacco, è ora direttore del più importante quotidiano polacco: Gazeta Wyborcza (ex foglio di Solidarnosc al quale, in seguito, il sindacato vietò di fregiarsi del simbolo del sindacato). Gazeta Wyborcza è un quotidiano radicale portabandiera del gender, dell'abortismo, dell'europeismo e difensore di tutti coloro i quali ebbero un ruolo nel regime comunista.Per tutti gli anni Ottanta gli operai continuarono le loro lotte, e gli attivisti di base subivano pestaggi, incarcerazioni, trattamenti psichiatrici e talvolta la morte. Ad un certo punto, come un fulmine a ciel sereno, ecco la cosiddetta "tavola rotonda": Solidarnosc e il regime seduti attorno ad un tavolo a parlare pacificamente, con i comunisti decisi a passare lo scettro alla società civile polacca e a farla finita con il comunismo. Questa versione è credibile? Lo dubito. Forse non ricordiamo cos'era il comunismo, quanto feroce fosse, quanta poca considerazione avesse dell'opinione dei popoli che sottomise... "L'opposizione ce la facciamo noi", disse una volta Lenin; ricordiamo quello che ha detto Giovanni Paolo II: "Il comunismo è caduto da solo"...Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il potere è passato gradualmente dalla vecchia nomenklatura sovietica ad una oligarchia legata alla prima talvolta in modo diretto e filiale; la magistratura è ancora quella comunista, così come i vertici militari, gli uomini dei media; le chiavi economiche del paese sono rimaste in mano a pochi noti... E i collaboratori? Gli uomini dei servizi segreti? Coloro i quali si sono macchiati di crimini orrendi? Sono scomparsi nel nulla? Fingiamo di sì. Fingiamo che, dopo l'89, queste persone non siano mai esistite; che tutto ciò che era prima sia svanito nel nulla con un colpo di penna.Kaczynski ha tentato una pacificazione nazionale: ha istituito l'Istituto per la Memoria Nazionale per favorire gli studi storici sul recente passato della Polonia; ha proposto la "lustracja", ossia alzare un velo sulla rete di collaboratori del regime. Non è riuscito a farlo, qualcosa di molto potente glie l'ha impedito, compresi gli strepiti e gli strilli ("Caccia alle streghe!!!") dei media occidentali (compresi quelli dell'Italia, paese che il proprio dittatore lo appese a testa in giù a Piazzale Loreto...). Come in Italia, e penso al Risorgimento, alla "lotta partigiana" e al 25 aprile, c'è una versione ufficiale che non può essere messa in discussione. Il problema è che una nazione fondata su una bugia, per quanto comoda, non sarà mai una nazione unita, pacificata, forte. Io credo che il regime, considerata l'impossibilità di proseguire con le sue devastanti politiche, abbia usato Solidarnosc (come abbiamo visto, infiltrato nei vertici) per una transizione morbida conservando il potere. A supporto di questa tesi c'è un particolare che molti ignorano: l'accordo tra Solidarnosc e il regime non avvenne durante la mediatica "tavola rotonda", bensì nel corso di precedenti accordi segreti in località Magdalenka, vicino a Varsavia. Non esistono documenti scritti di questi incontri, ma fotografie. Fotografie abbastanza impressionanti, che vedono membri del regime (tra i quali il generale dei Servizi Segreti Czeslaw Kiszczak) ed esponenti di Solidarnosc brindare insieme allegramente, come vecchi amici, mentre altri se ne stanno in disparte rigidi e pensosi.Questi sono fatti. Una locuzione "obbligata" circa queste vicende è questa: "Durante la rivoluzione polacca non fu rotto un vetro, nessun militare fu colpito, nessuna azienda danneggiata" (ANSA). Forse non è un caso. Il generale Jaruselski è stato processato per le leggi marziali, ma non è stato condannato (a causa delle sue condizioni di salute...). Nessuno ha pagato per gli innumerevoli crimini che il popolo polacco ha subito...Una domanda a sé merita la figura di Walesa. Un personaggio di certo importante, che ancora oggi fa parlare di sé e sul cui giudizio si sentono pareri discordanti...Ecco, Walesa, l'uomo simbolo di Solidarnosc, l'uomo che ha sconfitto il comunismo, il "lottatore senza compromessi". Un mito, un totem intoccabile nel mondo occidentale, soprattutto in Italia, dove non capiamo una sola parola di ciò che dice. Io ho in mente l'intervista che gli fece la Fallaci, davvero roba da mal di testa... In Polonia, dove capiscono quello che Walesa dice, è considerato una macchietta. Walesa era un elettricista, dichiara di non aver mai letto un libro in vita sua, ha grosse difficoltà ad esprimersi in polacco e quando lo fa parla per proverbi... davvero crediamo che quest'uomo abbia fatto crollare il comunismo mondiale? Se era così pericoloso, così potente, perché non è stato fatto sparire come tanti altri? Recentemente la moglie del generale Kiszczak ha portato all'Istituto per la Memoria Nazionale cinquanta chili di documentazione conservata dal marito. L'ha fatto per denaro, come lei stessa ha ammesso.
La registrazione del commento della partita Villarreal-Manchester United, valevole per la finale di Europa League 2021, che abbiamo trasmesso in diretta sul nostro canale Twitch il 26 maggio 2021Ospiti: Federico Sborchia, Michele Vidroiu e Giovanni Tacconi
Semifinali di Europa League: niente miracolo sportivo per la Roma, mentre il Villareal elimina l'Arsenal e sfiderà il Manchester United nella finalissima di Danzica il 26 maggio prossimo. Ma all'Olimpico, l'effetto Mourinho si fa già sentire sui giallorossi, letteralmente rigenerati rispetto alle ultime prestazioni in versione horror.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=62POPIELUSZKO - IL CAPPELLANO DI SOLIDARNOSCIl Servo di Dio Padre Jerzy Popieluszko nasce nella regione di Bialystok da genitori contadini. È un ragazzino molto religioso e solitario. Entra in seminario a Varsavia nel 1965. Durante il servizio militare (1966 – 1968) viene più volte punito per "atteggiamento ribelle". È ordinato sacerdote nel 1972. Presta la sua opera in diverse chiese di Varsavia, fra cui la chiesa di sant'Anna, sede della pastorale accademica da cui ogni anno parte il pellegrinaggio a Czestochowa degli studenti universitari e centro di numerose attività dell'opposizione. Alla fine degli anni Settanta ha seri problemi di salute, per cui deve limitare i suoi impegni.Nel giugno 1980 viene assegnato come sacerdote residente alla parrocchia di san Stanislao Kostka, sul cui territorio si trova la grande acciaieria "Huta Warszawa". Il 28 agosto è inviato dal primate di Polonia, cardinal Stefan Wyszynski, dagli operai della Huta in sciopero che chiedono un sacerdote per dire la Messa: diventa così il cappellano di Solidarnosc della Huta. Dopo l'introduzione dello stato di guerra è uno degli organizzatori del Comitato del Primate di Aiuto ai Perseguitati e alle loro famiglie, che coordina i comitati locali e nel gennaio 1982 assiste al processo contro gli operai della Huta. Insieme al parroco della chiesa di san Stanislao Kostka organizza ogni mese una Messa per la Patria, che raccoglie migliaia di persone: operai, intellettuali, artisti, e anche persone lontane dalla fede. Nelle sue omelie chiede il ripristino delle libertà civili e di Solidarnosc. Svolge un'ampia opera di sostegno materiale e spirituale e si mantiene in stretto contatto con gli intellettuali dell'opposizione e con le strutture clandestine di Solidarnosc. Le autorità temono la sua influenza e si fanno sempre più frequenti le proteste alla Curia di Varsavia in cui lo si accusa di attività anti statale. Viene strettamente controllato dai Servizi di Sicurezza, anche con la collaborazione di agenti segreti, fra cui una sacerdote e almeno quattro laici che fanno parte del gruppo dei suoi più stretti collaboratori (come è emerso dai dossier dei Servizi di Sicurezza), ed è continuamente convocato dalla polizia. Durante le Messe per la Patria la chiesa viene spesso circondata da un cordone di automezzi della polizia e fanno la loro comparsa dei gruppi di provocatori. Il 14 dicembre 1982 ignoti gettano nella sua stanza un mattone con una carica esplosiva. Da quel momento gli operai della Huta Warszawa decidono di garantirgli una scorta giorno e notte. Nel maggio 1983 organizza i funerali di Grzegorz Przemyk, il figlio della poetessa Barbara Sadowska, esponente di spicco dell'opposizione, ucciso dalla polizia. Nel settembre 1983 padre Popielusko organizza per la prima volta un pellegrinaggio di operai a Czestochowa, divenuto una tradizione che resiste ancora, e nell'autunno organizza presso la sua chiesa un'università parrocchiale per gli operai.Il 12 dicembre 1983 è convocato per un interrogatorio durante il quale viene fermato come indagato per "aver abusato della libertà di coscienza e di confessione, sia durante gli uffici religiosi, che nelle sue omelie". Rischia 10 anni di carcere e solo l'intervento dell'arcivescovo di Varsavia presso il Ministro degli Interni lo riporta in libertà senza che si arrivi al processo. I servizi di sicurezza, comunque, continuano a tenerlo sotto controllo, e il Primate Glemp gli propone di andare a studiare a Roma, ma rifiuta. Il 1 maggio 1984 celebra la Messa per gli operai, durante la quale parla della dignità del lavoro e al termine della funzione la polizia chiude le strade attorno alla chiesa e attacca la folla degli operai con gli idranti. Nello stesso periodo i mass media conducono una feroce campagna denigratoria contro di lui, definito dal portavoce del governo: "un fanatico politico, un Savonarola dell'anticomunismo, mentre le sue Messe non sono altro che rappresentazioni intrise di odio".Il 13 ottobre 1984 tre ufficiali dei Servizi di Sicurezza cercano di provocare un incidente automobilistico mentre si trova sulla strada per Danzica. Il 19 ottobre, durante la recita serale del Rosario in una chiesa di Bydgoszcz, il sacerdote ripete ancora una volta: "Chiediamo di essere liberi dalla paura, dal terrore, ma soprattutto dal desiderio di vendetta. Dobbiamo vincere il male con il bene e mantenere intatta la nostra dignità di uomini, per questo non possiamo fare uso della violenza". Mentre rientra a Varsavia viene rapito da quegli stessi tre ufficiali. Il suo autista, Waldemar Chrostowski, riesce a fuggire e racconta l'accaduto: immediatamente a Varsavia cominciano le veglie di preghiera in un clima di grande apprensione. Il 30 ottobre il suo corpo viene ritrovato nel lago di Wloclawek. L'autopsia rivela che prima di morire è stato torturato e seviziato. Il processo contro gli esecutori del delitto si svolge dal 27 dicembre 1984 al 7 febbraio 1985. Nonostante l'accusa chieda per due degli imputati la pena di morte, le condanne vanno da 25 a 14 anni di carcere, mentre i mandanti restano ignoti. Gli autori materiali torneranno presto in libertà a seguito di riduzioni della pena.I funerali, che si svolgono il 3 novembre, a cui partecipano decine di migliaia di persone, si trasformano in una grande manifestazione popolare. La salma viene tumulata nel cortile della chiesa di san Stanislao Kostka e ben presto la sua tomba diviene meta di pellegrinaggi e di visite ufficiali di uomini politici stranieri. Si stima che in dieci anni sia stata visitata da 18 milioni di persone. Il 19 dicembre 2009 papa Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le cause dei santi a promulgare il decreto riguardante "il martirio del Servo di Dio Giorgio Popiełuszko". La solenne messa di beatificazione di don Jerzy Popiełuszko è stata celebrata a Varsavia domenica 6 giugno 2010.
L'opera buffa di Antonio Cagnoni debutta con la direzione di Massimiliano Caldi
Danzica, dove cadde il primo muro: dalla Porta Verde alla Via Lunga, dalle spiagge sul Baltico ai cantieri navali di Solidarnosc.
La ventesima puntata di Kiosk è dedicata alla memoria e al ricordo di alcuni luoghi, avvenimenti e persone cardine per la storia del '900. Partiamo parlando del campo di internamento Perm'-36, oggi un museo e negli ultimi anni oggetto di numerose discussioni e trasformazioni. Ce ne parla Sergej Kačkin, regista indipendente russo e autore del documentario "Perm'-36, riflesso".Proseguiamo parlando delle vicende che hanno recentemente coinvolto il Centro Europeo di Solidarność, a Danzica, in Polonia. Il governo ha ridotto i fondi stanziati per il museo. Perché? Ce ne parla Donatella Sasso, ricercatrice all'Istituto Gaetano Salvemini di Torino.Torniamo sui tentativi di revisionismo storico in atto a Srebrenica e parliamo dell'importanza di mantenere viva la memoria del genocidio. Lo facciamo con un'ospite d'eccezione, l'attrice Roberta Biagiarelli, che da vent'anni si impegna a mantenere vivo il ricordo con le sue opere.Infine, un nostro piccolo omaggio alla memoria di Melita Richter, recentemente scomparsa.Il tutto, come sempre, accompagnato da ottima musica, scelta in parte dai nostri ospiti. PLAYLIST• Idoli - Rusija | https://www.youtube.com/watch?v=_r3SEBrvHmA• Akvarium - Poezd v ogne | https://www.youtube.com/watch?v=v3RQ6x9qD8w• Chłopcy z Placu Broni - Kocham wolność | https://www.youtube.com/watch?v=nYMiNuJJyYM• Indexi - Žute dunje | https://www.youtube.com/watch?v=dcwyWP2tqDs• Kanda Kodza i Nebojsa - Prekidi Stvarnosti | https://www.youtube.com/watch?v=r77Rbid9rDo
Perché la classe operaia non riesce a farsi eleggere al Congresso USA, il giorno che Trump ha imparato a twittare da solo (“è come quando scopri che i velociraptor sanno aprire le porte”), la letteratura delle proteste in Sudan, Danzica, Zimbabwe, la protesta delle donne in Spagna, e una storia sull’uomo che con la sua doppia condanna per stupro ha costretto il Nobel per la letteratura a fermarsi.
Perché la classe operaia non riesce a farsi eleggere al Congresso USA, il giorno che Trump ha imparato a twittare da solo (“è come quando scopri che i velociraptor sanno aprire le porte”), la letteratura delle proteste in Sudan, Danzica, Zimbabwe, la protesta delle donne in Spagna, e una storia sull’uomo che con la sua doppia condanna per stupro ha costretto il Nobel per la letteratura a fermarsi.
1-Nairobi sotto attacco: un gruppo armato ha assaltato un Hotel di lusso nella capitale del Kenya. ..Almeno 7 morti ma il bilancio definitivo rischia di essere molto pesante. ..l'attentato è stato rivendicata dai shabab, gruppo estremista somalo. ( Padre Kizito Sesana ) ..2-Germania. L'Afd nel mirino dei servizi interni. “ il movimento dell'ultradestra minaccia la democrazia “ scrivono in un rapporto di 450 pagine. ( Flavia Mosca Goretta) ..3-Polonia, il giorno dopo la morte del sindaco di Danzica. Lutto in diverse città del paese..( Roberto Polce , Francesco Cataluccio) ..4- Costa d'Avorio: la corte dell'Aja assolve l'ex presidente Laurent Gbabo. Era stato ..accusato di crimini contro l'umanità durante la guerra civile...( Raffaele Masto) ..5-Stati Uniti: Sciopero deli insegnanti di Los Angeles per ottenere un aumento degli stipendi, classi più piccole e maggiore personale di supporto nelle scuole. ( Roberto Festa)..5-Terre agricole: 2019, l'anno della grande minaccia per i popoli indigeni del Brasile. ..Il neopresidente Bolsonaro ha conferito la gestione dei loro territori alla lobby dell'agribusiness...( Marta Gatti)
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Domenica 13 gennaio il sindaco di Danzica Pawel Adamowicz è stato accoltellato su un palco durante una manifestazione di beneficenza, ed è spirato nella giornata di lunedì. Adamowicz era primo cittadino dal 1998 e aveva visto riconfermarsi il ruolo nelle comunali di ottobre.Questo omicidio ha sollevato un ampio dibattito: c'è chi, come Agata Pyzik, parla di “primo omicidio di un politico motivato ideologicamente”, di fatto denotandolo come delitto politico.Secondo una diversa lettura si tratta invece della conseguenza di un clima politico che è andato inasprendosi negli ultimi anni, non solo in Polonia ma a livello internazionale.Le molte manifestazioni che sono state organizzate a partire da domenica sera dimostrano come la Polonia sia un Paese ancora in grado di stringersi e riunirsi per far sentire la propria voce.Ne parla Fabio Turco, di Centrum ReportAscolta l'intervista
Domenica 13 gennaio il sindaco di Danzica Pawel Adamowicz è stato accoltellato su un palco durante una manifestazione di beneficenza, ed è spirato nella giornata di lunedì. Adamowicz era primo cittadino dal 1998 e aveva visto riconfermarsi il ruolo nelle comunali di ottobre.Questo omicidio ha sollevato un ampio dibattito: c'è chi, come Agata Pyzik, parla di “primo omicidio di un politico motivato ideologicamente”, di fatto denotandolo come delitto politico.Secondo una diversa lettura si tratta invece della conseguenza di un clima politico che è andato inasprendosi negli ultimi anni, non solo in Polonia ma a livello internazionale.Le molte manifestazioni che sono state organizzate a partire da domenica sera dimostrano come la Polonia sia un Paese ancora in grado di stringersi e riunirsi per far sentire la propria voce.Ne parla Fabio Turco, di Centrum ReportAscolta l'intervista
1-Nairobi sotto attacco: un gruppo armato ha assaltato un Hotel di lusso nella capitale del Kenya. ..Almeno 7 morti ma il bilancio definitivo rischia di essere molto pesante. ..l’attentato è stato rivendicata dai shabab, gruppo estremista somalo. ( Padre Kizito Sesana ) ..2-Germania. L’Afd nel mirino dei servizi interni. “ il movimento dell’ultradestra minaccia la democrazia “ scrivono in un rapporto di 450 pagine. ( Flavia Mosca Goretta) ..3-Polonia, il giorno dopo la morte del sindaco di Danzica. Lutto in diverse città del paese..( Roberto Polce , Francesco Cataluccio) ..4- Costa d’Avorio: la corte dell’Aja assolve l’ex presidente Laurent Gbabo. Era stato ..accusato di crimini contro l'umanità durante la guerra civile...( Raffaele Masto) ..5-Stati Uniti: Sciopero deli insegnanti di Los Angeles per ottenere un aumento degli stipendi, classi più piccole e maggiore personale di supporto nelle scuole. ( Roberto Festa)..5-Terre agricole: 2019, l’anno della grande minaccia per i popoli indigeni del Brasile. ..Il neopresidente Bolsonaro ha conferito la gestione dei loro territori alla lobby dell'agribusiness...( Marta Gatti)
Lo show di Salvini per la cattura e l’estradizione di Cesare Battisti, l’opinione del filosofo del diritto Eligio Resta. Un racconto della veglia di Danzica per il sindaco della città ucciso a coltellate domenica sera. La rassegna stampa internazionale a cura di Roberto Festa (seconda parte)
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1-Polonia. È morto il sindaco di Danzica Pawel Adamowicz accoltellato ieri durante una serata di beneficenza. ” il seme dell'odio prima o poi porta i suoi frutti" commentano i giornali dell’opposizione. “ era un uomo di solidarietà e libertà, un europeo “ ha twittato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. ( Intervista al Prof Daniele Stasi autore del libro “ Lle origini del nazionalismo in Polonia “ ) .. 2- Gran Bretagna. Inizia una nuova settimana cruciale per la Brexit. ..Domani il parlamento, salvo miracolo, dovrebbe bocciare l’accordo sul divorzio firmata da Londra e Bruxelles. ( Il reportage di Emanuele Valenti) ..3- Il presidente Macron apre ai gilet gialli con un grande dibattito nazionale...Secondo le intenzioni dell’Eliseo dovrà coinvolgere, da domani e per due mesi, il maggior numero di francesi sulle priorità del Paese. ( Francesco Giorgini) ..4- La strategia di Donald Trump. Lo Shutdown per insabbiare il Russiagate...Oggi il blocco parziale del governo federale è al 24 esimo giorno. ( Roberto Festa) ..5-Serie Tv: al via la terza stagione di True Detective. ( Alice Cucchetti Film Tv)
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