Il mondo del lavoro sta cambiando in fretta e noi rischiamo di rimanere disorientati. Riflettiamo insieme su attualità, scenari, tendenze, nuove professioni. Piccoli consigli utili per aggiornare il nostro mindset. A cura di Vito Verrastro
#podcast #nomadidigitali #sensodellavita #smartworking #smartliving Era da tempo che volevo intervistare Francesca Folda, che ammiro moltissimo per la sua capacità di mettere al centro delle azioni la multiculturalità e l'impatto sociale. Lo spunto è stato un post in cui ha raccontato la sua esperienza di nomade digitale, prima in Kenia e più recentemente quando si è trasferita da Milano a Varenna, con una finestra sul Lago di Como e un wi-fi efficace.Ecco qualche spunto per fare un salto dallo #smartworking allo #smartliving - Muoversi da un "punto fermo definito da altri" ad un "punto fermo dentro di noi"- Continuare a farsi domande, ogni giorno, per trovare il nostro perchè- Darsi delle regole, abbinate al proprio orologio biologico - Inserire dei blocchi per se stessi in ogni giornata- Avere consapevolezza di quale sia il nostro ritmo ideale- Decidere se fare questo salto in via sperimentale, per poco tempo, o per un arco temporale più lungo, sempre con consapevolezza e autodisciplina più ampi rispetto al "normale" - Puntare all'essenzialità e al "viaggiare leggeri", per avere meno sovrastrutture ed essere più aperti al nuovo- Scegliere professionisti (dal medico al commercialista) che siano digital oriented- Provare ad esercitare il proprio impatto sociale ovunque si vada- Andare nei luoghi per "esserci" e non per passarciIl 9 giugno si approfondiscono questi temi in un incontro organizzato da Nomadi Digitali con fellows di @amani institute che arrivano da tutto il mondo e hanno bellissime carriere in remoto
La meta-competenza del prossimo #futuro sarà "imparare a imparare": perchè non iniziare ad allenarsi, allora, utilizzando la tecnica dell'intentional learner?Scopriremo che ci sono decine di micro attività quotidiane che possiamo osservare in modo critico, come tappe di un processo continuo di apprendimento. Ne parlo in questo #podcast che ho registrato per #Lavoradio
Lo sguardo di oggi si posa sul processo dell'intentional learner, ovvero di chi scopre il magico mondo che c'è dietro al considerare ogni esperienza, ogni incontro, ogni lettura e ogni conversazione come un'esperienza di crescita, per imparare e, allo stesso tempo, nutrire il proprio desiderio di imparare.
Un sondaggio di Laboratorio Adolescenza mette in evidenza come l'immaginario giovanile sia fossilizzato a 50 anni fa. C'è da fare un lavoro enorme per portare nelle scuole le opportunità del mondo digitale
I millennials guardano alle Banche con sempre maggior scetticismo, sia come proiezione lavorativa che come organismo in grado di tutelare i risparmi. Ci sono ormai piccole e grandi startup in grado di monetizzare e valorizzare i risparmi dei giovani, ed è lì il prossimo futuro, complice la blockchain che contribuirà a disintermediare. E in Usa l'apporto dei risparmi dei Millennials vale 310 trilioni di dollari...
L'occupabilità batte l'occupazione. Pur essendo un tema intangibile e difficilmente misurabile, alla lunga determinerà il nostro peso specifico all'interno del mercato del lavoro.
Andare oltre "il compitino". Cosa significa, nel mondo del lavoro di oggi, lo spiega molto bene il career coach Lorenzo Cavalieri (una delle grandi firme di Lavoradio) sul Sole 24 Ore. https://www.ilsole24ore.com/art/management/2018-12-06/andare-oltre-compitino-guida-pratica-esserne-capaci-180223.shtml?uuid=AEVzv9tG&fbclid=IwAR27zrxr8wM_LL4KAeCztJkYvpgPkiH2ZgDtCEf32TIvFNzLad9JY1swZyI
3 passi per proporre le tue idee con maggiore forza Hai sempre idee nuove, alcune ti sembrano vincenti e le proponi al capo, ma spesso ottieni solo dei "no". E' capitato a tutti, vero? Per aumentare le tue chances di successo ed essere più persuasivo, prova ad applicare questi 3 step di comunicazione persuasiva.Step1. Spiega le pericolose conseguenze del mantenimento dello status quo Step 2. Condividi la tua ricerca e le prove che supportano la tua alternativa.Step 3. Proponi di iniziare in piccolo
Il cv è morto? No, ma siamo vicini al suo funerale. Ne parlo in questa nota vocale citando Eppela e Just Knock, che chiedono idee, e non curriculum. E faccio l'esempio di una ragazza che ha perso improvvisamente il lavoro e che, oltre al cv, dovrebbe impegnarsi a raccontare il proprio valore e spiegare i problemi che può concretamente risolvere. Due consigli pratici su cui occorre esercitarsi a fondo
Ci sono ecosistemi dell'innovazione e del lavoro che sono un vero vanto per l'Italia. Provo a raccontarti per grandi linee quello della Motorvalley, in Emilia, grazie ad un pezzo del Sole 24 Ore che ci dà l'impronta dei risultati eccezionali che si realizzano in quell'area dal punto di vista del placement. Ne parla il Sole 24 Ore qui: https://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2019-01-11/-l-ecosistema-ducati-scuola-lavoro-gia--officina-71mila-studenti-074053.shtml?uuid=AEd1ezCH
Alcune multinazionali statunitensi finanziano i corsi universitari dei propri dipendenti, perchè realizzano che un lavoratore qualificato ritrova orgoglio, sta bene con se stesso, può essere più ambizioso. E se quella formazione lo porterà altrove? “Pazienza, sarà un fantastico inconveniente”. E' questo l'atteggiamento più giusto per un welfare aziendale in cui tutti vincono: il lavoratore, che sarà più motivato; l'azienda, che avrà di ritorno una gratitudine e un maggiore senso di appartenenza; i college, che hanno nuovi bacini di alunni senior da cui attingere.Un trend interessante, che fa riflettere https://www.wsj.com/articles/now-hiring-with-attractive-new-perk-free-college-degree-11546458513
Alcune riflessioni e un consiglio finale a chi pensa che il reddito di cittadinanza possa incidere positivamente sul mercato del lavoro
Comunicazione, robotica, spazio, ambiente, medicina, con la componente trasversale della tecnologia e dei dati: sono questi gli ambiti in cui lavoreremo, in un futuro prossimo, con profili professionali che oggi non esistono ma che non sono lontani dal materializzarsi. Lo rivela Il rapporto “A Future That Works” di BrightHR, che con la collaborazione di alcuni futurologi delinea i “100 lavori del futuro”, suggerendo alcune professioni che suonano come straordinarie ma potrebbero essere presto sui nostri curriculum.Qualche esempio? Programmatore di interfaccia uomo-macchina, specialista in città sommerse, avvocato virtuale, avatar Manager, specialista in lettura mentale, consulente robot, space Architect, creatore di parti del corpo, pianificatore di fine vita, organizzatori di clutter virtuali, esperti di semplicità e linguisti delle macchine.Due le certezze che emergono dal report:- I compiti routinari saranno assorbiti dalle macchine- i ruoli di media abilità scomparirannoPer visualizzare e scaricare il report occorre registrarsi qui:https://pages.brighthr.com/afuturethatworks-v3.html
Trasferire ai nostri bambini le abilità che occorrono sul mercato del lavoro del prosimo futuro attraverso il gioco "intelligente": è questa la tesi che si sta diffondendo, con i primi esperimenti di scuole innovative che adottano questo approccio. Ma non sono solo i bambini che apprendono meglio attraverso situazioni ludiche: Datopolis lo dimostra https://www.raconteur.net/business-innovation/educating-children-jobs-future?utm_source=email&utm_medium=Newsletter&utm_campaign=Daily&utm_term=jan-02
La grinta è qualcosa che si può allenare, come la passione e la motivazione, alzando il livello nel corso del tempo. Anzi, la grinta è qualcosa di più: è uno dei fattori predittivi del successo. Lo sostiene Angela Lee Duckworth, che dopo aver lasciato un buon lavoro come consulente, iniziò a lavorare come insegnante di matematica delle scuole medie in una scuola pubblica di New York. Subito si rese conto che il Q.I. non era l'unica cosa che separava gli studenti di successo da quelli che facevano fatica. Qui ci spiega la sua teoria della "grinta" per predire il successo. Da questo Ted è nato "Grinta - Il potere della passione e della perseveranza", il libro edito da Giunti che consiglio a tutti di leggere https://www.ted.com/talks/angela_lee_duckworth_grit_the_power_of_passion_and_perseverance?language=it
Il World Economic Forum ha pubblicato un rapporto, “The Future of Jobs“, in cui ha messo in luce che entro i prossimi due anni più di un terzo delle competenze considerate importanti nelle risorse umane di oggi cambieranno.Secondo il WEF, le 10 skills che nel 2020 verranno ritenute indispensabili per avere successo sono: risoluzione di problemi complessi, pensiero critico, creatività, gestione delle persone, capacità di coordinarsi con gli altri, intelligenza emotiva, capacità di giudizio e di prendere decisioni, orientamento al servizio, negoziazione e flessibilità cognitiva.Le abilità trasversali sono abbastanza assenti nei curricula e di più difficile valutazione rispetto alle competenze tecniche oggettive, ma possono essere alenate. Prima lo facciamo, meglio è! https://www.weforum.org/reports/the-future-of-jobs-report-2018
La speranza sul futuro si fonda sui percorsi innovativi e vincenti che dovrebbero diventare best practice. Oggi vi parlo del progetto Neetwork, che si rivolge ai Neet e dà loro un'opportunità di tirocinio ma soprattutto strumenti per accrescere le loro competenze trasversali http://www.fondazionecariplo.it/it/progetti/servizi/neetwork.html
Spesso celebriamo dei casi di successo senza sapere cosa c'è dietro: nel caso dei giovani startupper di Youfarmer, ci sono ben 200 no, 200 porte sbattute in faccia prima di trovare la luce. Un vero esempio di resilienza, a cui tutti noi dovremmo rifarci
Vogliamo lavorare nelle aziende che hanno maggior valore reputazionale, al di là del fattore "stipendio". Lo rivela un'indagine del Reputation institute. Ecco perché reputazione e responsabilità sociale di impresa diventano asset strategici su cui continuare a investire, se ci si vuole assicurare i migliori talenti in circolazione https://www.formulapassion.it/automoto/mondoauto/ferrari-e-brembo-per-chi-cerca-lavoro-sono-le-aziende-piu-attraenti-413827.html
osa sarà determinante per il futuro? La nostra capacità di formare una mentalità innovativa, aperta al cambiamento e al rischio, la proattività. La ribellione positiva allo status quo. Perchè l'accelerazione è così veloce da produrre una veloce obsolescenza delle "hard skills" (le competenze tecniche e specialistiche), mentre i valori profondi che guidano la nostra azione saranno i frangiflutti per le nuove e imminenti ondate di innovazione.
Good boss vs bad boss: come sarà finita? Ecco le pagelle degli italiani sul proprio capo http://www.liucbs.it/notizie-ed-eventi/goodbossbadboss/
Data scientist: chi è, cosa fa, quanto guadagna, come si forma la figura professionale più ricercata sul mercato dalle aziende. Se 5 anni fa la professione top era il/la social media manager, oggi questa è sparita dai radar della top ten, a dimostrazione di quanto rapidamente cambi il mercato. Un'infografica aiuterà a comprendere meglio questi trend https://telegra.ph/Blog--Usare-i-dati-di-LinkedIn-per-spiegare-come-cambia-il-mercato-del-lavoro---Info-Data-11-21
Spostare il crocevia dell'innovazione e delle startup dalle grandi città alle periferie, dal Nord al Sud, dallo smog all'aria pulita, dal cemento al mare: è questa la sfida di Heroes, meet in maratea, che sta già preparando la nuova edizione del Festival. Ne parliamo con l'ideatore e fondatore, Michele Franzese
Piccoli squarci di azzurro nel grigio scuro attraverso cui i ragazzi visualizzano il loro futuro. E' un dovere delle generazioni precedenti, è un confronto a cui non possiamo e non dobbiamo sottrarci. Un feedback dell'incontro all'Università di Bari con i laureandi in Economia
Dobbiamo confrontarci con i giovani, ascoltare le loro paure e le loro proiezioni, illustrare i macro trend che caratterizzano il mercato, spingerli al pensiero critico e alla riflessione. Perchè il futuro inizia adesso
Piccola riflessione sul talento, prendendo spunto dal tema dell'editoriale di Alessandro D'Avenia “Per te è no” https://www.corriere.it/alessandro-davenia-letti-da-rifare/18_novembre_05/alessandro-d-avenia-letti-da-rifare-talento-per-me-no-ee1d77d8-e051-11e8-81e0-6ff57fd70801.shtmlTroppo spesso i talent influenzano i nostri ragazzi e un “no” può stroncare i loro sogni. Di no ne riceveremo tanti; anche i più grandi, nei vari campi, hanno dovuto subire bocciature,senza per questo rinunciare ai propri sogni o ammettere di non avere talento.La differenza, come spiega Angela Duckworth nel suo bellissimo libro “Grinta”, la fanno la passione, la perseveranza, il credere in se stessi, nei propri valori e nella capacità di sposare una causa profonda. In quel momento si rinuncia allo sprint del talent per scendere nella pista in cui si corre la maratona. E, da buoni maratoneti, ci si allena giorno per giorno per coprire grandi distanze ed uscire, alla distanza, da vincitori
Da un lato aumenta l'area della disoccupazione e della precarietà, dall'altro si fa fatica a trovare tecnici e professionisti in aree strategiche (soprattutto Stem). E' un paradosso non solo italiano, ma che qui rischia di mandare in fumo la seconda manifattura europea. Orientamento e formazione devono cambiare.
Giornalisti precari e sottopagati o freelance?Non ho alcun dubbio: rifarei la scelta di tanti anni fa, scegliendo la libera professioneLo spunto arriva dall'ultima puntata di Report. La precarietà dilagante, gli aiuti all'editoria, la crisi della filiera della carta e l'appesantimento dei conti dell'Inpgi sono quattro indizi importanti per trovare una risposta.Se devo dipendere da un editore che incassa e non paga, meglio fare da me.Assumerò piena responsabilità del mio percorso e potrò differenziare il raggio di azione tra collaborazioni, uffici stampa e digital pr, consulenze,formazione, progettazione. Con uno sguardo attento al mobile journalisme al brand journalismPosso diventare media proprietario di me stesso, guardandomi dentro e scoprendo che il giornalista possiede tante doti managerialiCoraggio, allora. Il futuro sarà sempre più dei freelance!
E' nel clima di incertezza che possiamo fare la differenza.Siamo in uno scenario VUCA (vago, incerto, complesso, ambiguo) e tutto ciò ci spinge verso l'attesa piuttosto che verso l'entrata in campo. Su 4.000 business leader in 16 Paesi, il 45% di loro pensa che la propria azienda diventerà obsoleta in 3-5 anni, e il 48% non ha idea di cosa il prossimo futuro riserverà loroIn questo scenario magmatico, farà la differenza la nostra abilità di acquisire nuove competenze per tutto il corso della vita. Lasceremo alle macchine i compiti operativi e saremo su un livello più alto, ma solo se abbandoneremo i timori per il futuro e ci metteremo in gioco.La vita, diceva Gandhi, non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia
Consigli per gli over 50:1) Pensare che il lavoro non è un posto ma un percorso. Significherà smettere di pensare che devo “cercare un posto” ma iniziare a offrire le mie competenze, per generare valore2) Studiare attentamente le misure che premiano gli over: es. leggi regionali, o nazionali, che alleggeriscono il datore di lavoro che assume un diversamente giovane. E spiegarlo al potenziale datore di lavoro, che non sempre è aggiornato. 3) Iniziare a rendersi “visibili”: su blog, siti o anche pagine social, dobbiamo mettere al servizio degli altri le nostre competenze. Può sembrare paradossale, ma non lo è affatto.4) Mappare e riconoscere i propri talenti: esempio? Riunire amici e parenti e farsi dire cosa vedono in te, di potenziale e anche di critico. In questo modo avrai una mappa dei talenti che hai ma che l'età, le frustrazioni e il nostro poco allenamento hanno nascosto a te stesso. E gli altri riconoscono in te doti che tu forse non vedi (più).5) utilizzare la tecnologia: ormai passa tutto da lì, è impensabile non avere le competenze base che ti permettano di gestire un minimo la tua immagine via web. Come? Il reverse mentoring è un ottimo metodo: giovani che insegnano ai meno giovani l'utilizzo delle tecnologie di base6) Lasciarsi ispirare da storie di chi, over 50, ce l'ha fatta o si sta mettendo in gioco. Scoprirai di non essere affatto solo.7) Frequentare blog e siti specializzati, scoprire iniziative a tema che supportano gli over 50 (es. Colloquio Diretto, After50.it, altraeta.it, lavoro-over40.it, Leadershe, Talent Donna, ecc.)8) Farsi affiancare da un career coach: trovare lavoro è un lavoro, e ci sono ottimi specialisti che possono seguirti nelle varie fasi del percorso, di persona o on line. Occorre aggiornare il proprio cv, posizionarsi sui social professionali (Linkedin), monitorare le diverse fasi del percorso, sbagliare e correggere di continuo, proporsi, ecc.9) Allenati. Oggi siamo in un flusso controcorrente, per cui se ti fermi vai indietro. Allenarsi ogni giorno, diverse ore al giorno, significa essere sempre sul pezzo e restare al passo con i velocissimi cambiamenti. Una pillola al giorno non serve solo per la pressione, ma anche per rimettersi in moto.10) Mettiti in gioco, utilizza la leva del coraggio per inseguire quel sogno che hai ormai dimenticato nel cassetto e che può essere la vera svolta. Vai a conquistare i clienti, uno a uno, mettendo a disposizione le doti umane che hai e che possono fare la differenza
Il 50% delle attività lavorative e professionali sono già automatizzabili attraverso le tecnologie esistenti. Un altro 15% lo sarà molto presto. Ciò significa che entro i prossimi 20 anni, il 65% di tutte le attività attualmente svolte dagli umani sarà automatizzabile. Molti lavori diventeranno obsoleti, mentre l'automazione e l'incremento della produttività genererà nuovi lavori. Il problema non è tanto quanti posti verranno generati o cancellati, quanto il gap tra le competenze richieste dai vecchi e dai nuovi lavoriNe parla Mc Kinsey nel report “The skill challenge”https://www.ashoka.org/sites/default/files/atoms/files/2018_the_skilling_challenge_ashoka_mckinsey.pdf
Ritirarsi dal lavoro a 30 o 40 anni: possibile?In USA c'è un numero sempre crescente di Millennials che fa questa scelta,soprattutto in occasione di lavori altamente retribuiti ma molto stressantiMettono da parte il più possibile durante gli anni di lavoro e poi staccano,per dedicarsi a se stessi, agli altri, a cause sociali o culturali.E' il Movimento FIRE (financial independence, retire early), di cui parla il New York Timeshttps://www.nytimes.com/2018/09/01/style/fire-financial-independence-retire-early.html
Work life balance in azienda: un trend sempre più importanteSostenibilità al centro della nostra attenzioneSi preferisce più un modello di worklife balance piuttosto che il “work devotion scheme”.In Italia si è all'ultimo posto delle classifiche per la qualità del lavoro, ma qualcosa sta cambiandoEsperimento all'Università di Bologna: chi lavora in aziende più attente al welfare è più soddisfatto e rende di più.Alcune aziende hi tech stanno sperimentando una politica “discrectionary time off”: quando hai concluso il tuo compito puoi staccare e assentarti senza chiedere autorizzazioni o permessi.Sarà questo il futuro del lavoro anche in Italia?
Generazione “limbo”, giovani volenterosi e con titolo di studio ma non ancora sbarcati sul mercato del lavoroQuelli che stanno ancora cercando un lavoro o vivacchiano con una occupazione precaria e sottopagata, ben lontani dalle aspettative maturate nelle aule universitarie. Sono i nuovi dannati della società post- industriale.Domande da porsi:Qual è la spendibilità immediata del master e quindi l’updating delle cognizioni trasmesse?Le aziende sono ancora attratte dai percorsi accademici tradizionali o ricercano altro?Far nascere entusiasmo per il “mestiere” che si propone, farne capire il ruolo e il valore per la crescita non solo personale ma dell’intero sistema economico e sociale è una richiesta nuova ma non per questo meno eludibile. Far uscire un’intera generazione dal limbo è compito dell’intera società.http://www.paoloiacci.it/blog/2018/10/11/la-generazione-limbo-e-i-master-del-futuro/
Guardare le cose che ci circondano con occhi diversiOsservare i problemi come opportunitàCon Plastic Whale i turisti ripuliscono le acque dei canali di Amsterdam e pagano.Sembra uincredibile ma succede!Il segreto dell'idea:Pensare qualcosa fuori dagli schemiDare l'esempioAvere la pazienza di aspettareCoinvolgere le persone in una missioneFare business eticoEcco il link all'articolo su questa splendida idea imprenditorialehttps://www.repubblica.it/ambiente/2018/10/12/news/amsterdam_i_turisti_pagano_per_pescare_plastica_nei_canali-208751148/?ref=RHPPBT-VA-I0-C4-P26-S1.4-T1
Centri per l'impiego, parte l'assalto ai forniI dubbi della riforma sul modello tedesco:media del 3% dei disoccupati condotti al lavoro in Italia801 utenti per ogni addetto dei centri per l'impiegostrutture vetuste e metodi anacronistici per incrociare domanda e offertapossibili truffe e raggiri (succede più spesso anche in Germania)Le speranzeDomenico Parisi, superconsulente del Governo, afferma che dal 3%dei “collocamenti” si passerà al 50-60% in 5 anniEcco la sua intervista al Quotidiano.nethttps://www.quotidiano.net/politica/reddito-di-cittadinanza-news-1.4217136
Fare di più con meno = ritornello abusato dal 2008 ad oggiUtilizzare la creativitàGuardare a ciò che ci circonda con uno sguardo ecosistemico: Gunter Pauli, teorico della Blue economy, ci guida all'evoluzione della green economy.Piccole economie di scala per produrre grande valoreFondi di caffè diventano concime per funghi che diventa mangime per polliA El Hierro bastano 50 capre per fatturare 100.000 euro l'annoSapranno cogliere questi spunti i nostri governanti?Se vuoi saperne di più: http://www.lastampa.it/2018/10/10/scienza/superare-la-green-economy-29kGwXGwdW4VFStpBD4ENI/pagina.html
Per i giovani statunitensi, ma anche per quelli europei, la priorità è stare bene, avere motivazioni, e non per forza immaginare una carriera lineare o puntare ad un maxi stipendio. Nasce così una nuova filosofia, quella del Job Hopping, ovvero saltare da un lavoro all'altro. Sarebbero job hoppers ben il 64% dei lavoratori Usa. Addirittura il 22% in più rispetto a soli 4 anni fa.Questa tendenza, pericolosa solo in apparenza, migliora la vita: abbassa lo stress, fa ritrovare la motivazione, e anche guadagnare di più, con la consapevolezza di poter scegliere nuove sfide.Una tendenza possibile in Italia? Direi al momento di no, ma è bene far crescere dentro di sè una certa dose di flessibilità, perché ne servirà sempre di piùSe il tema ti ha incuriosito, qui trovi delle informazioni in più http://www.stile.it/2018/10/03/cambiare-lavoro-vivere-meglio-id-197398/
I colossi del web scendono in campo per allenarci al futuro. In questa puntata analizziamo Learn with Google
Il Portogallo è sempre più terra di pensionati in cerca di sole, mare e prezzi abbordabili. Ma sul piano dell'offerta di servizi c'è ancora poca offerta. Ciò significa che giocando di creatività si potrebbe guardare alla silver economy e alla proposta di nuove "esperienze" per quel target