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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “L'agenda di Musk su X è semplicemente profitto e bisogna contrastarlo in ogni modo, è una cosa ben diversa dalla democrazia. L'ingerenza di Elon Musk è elemento di grande preoccupazione”. Lo afferma l'eurodeputato di Alleanza Verdi Sinistra Ignazio Marino.xf4/sat/gtr
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “L'agenda di Musk su X è semplicemente profitto e bisogna contrastarlo in ogni modo, è una cosa ben diversa dalla democrazia. L'ingerenza di Elon Musk è elemento di grande preoccupazione”. Lo afferma l'eurodeputato di Alleanza Verdi Sinistra Ignazio Marino.xf4/sat/gtr
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “Sono rimasto molto deluso dall'assenza di contenuti nell'audizione di Fitto; d'altronde molti dei commissari designati non hanno soddisfatto i membri del Parlamento europeo”. Lo ha dichiarato Ignazio Marino, eurodeputato di Alleanza Verdi Sinistra, in merito all'audizione di Raffaele Fitto, candidato alla vice-presidenza esecutiva della Commissione europea per Coesione e Riforme.xf4/sat/gsl
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “Sono rimasto molto deluso dall'assenza di contenuti nell'audizione di Fitto; d'altronde molti dei commissari designati non hanno soddisfatto i membri del Parlamento europeo”. Lo ha dichiarato Ignazio Marino, eurodeputato di Alleanza Verdi Sinistra, in merito all'audizione di Raffaele Fitto, candidato alla vice-presidenza esecutiva della Commissione europea per Coesione e Riforme.xf4/sat/gsl
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - “La magistratura fa il proprio mestiere e si è espressa, ma credo che sia necessaria una valutazione che vada al di là del lavoro del suo lavoro. Qui si tratta di deportare persone che fuggono dalla fame, dalla violenza e dalla paura in un lager al di fuori del territorio nazionale e fuori dall'Unione europea, in modo che non siano nemmeno protette dalla giurisprudenza europea”. Lo dice l'eurodeputato di Alleanza Verdi Sinistra, Ignazio Marino, in merito al centri per il rimpatrio gestito dall'Italia in Albania.xf4/sat/gtr
STRASBURGO (FRANCIA) (ITALPRESS) - “La magistratura fa il proprio mestiere e si è espressa, ma credo che sia necessaria una valutazione che vada al di là del lavoro del suo lavoro. Qui si tratta di deportare persone che fuggono dalla fame, dalla violenza e dalla paura in un lager al di fuori del territorio nazionale e fuori dall'Unione europea, in modo che non siano nemmeno protette dalla giurisprudenza europea”. Lo dice l'eurodeputato di Alleanza Verdi Sinistra, Ignazio Marino, in merito al centri per il rimpatrio gestito dall'Italia in Albania.xf4/sat/gtr
È finita la campagna elettorale e dunque snoccioliamo un po' i numeri di queste elezioni dopo la conclusione dello spoglio, finito in tutto il continente tranne che a Roma. Parliamo degli eletti romani, di nascita o di adozione, cercando di capire se i risultati nella Capitale possono far stare Gualtieri sereno o no.Nel secondo blocco vi regaliamo un sogno estivo: la Metro D. Perché se ne parla, perchè serve, perché sì. Se ti piace questo podcast sostieni il crowdfunding di TWM Factory su Produzioni dal Basso per creare spazi queer tra Roma e Milano. Fonti"Mecojoni" di Rocco Schiavone (Marco Giallini) dal canale youtube di Amazon Prime Video Italia“La fiducia è ai minimi storici” di Silvio Berluisconi dai canali social di Forza Italia"Né marziano né Conte di Montecristo" di Ignazio Marino dal canale youtube de Il Fatto Quotidiano"Nel nostro caso ci hanno visto arrivare, ma non sono stati in grado di fermarci" di Giorgia Meloni dal canale youtube di LA7 AttualitàEuropee, Schlein a Meloni: «Stiamo Arrivando» di Elly Schlein dal canale youtube de Il Corriere della SeraSignora canta “meno male che Silvio c'è” dal canale youtube di Enrico NeriDichiarazioni di Vannacci dal canale youtube de Il Fatto QuotidianoDichiarazioni di Calenda dalla dal canale youtube di Azione“nun me và de fà un Cazzo!!” di Biascica (Paolo Calabresi) dal canale youtube di DANIELApuntoEbastaRoberto Gualtieri che parla di come funzionava una lavanderia nell'antica Roma dai suoi canali social.Signora che urla “maledetti” durante una diretta di skytg24 dal canale youtube di “Vanilla Finance”“Meravijoso” di Enrico Michetti dal canale youtube di Calenda Sindaco
#Israele , #America tensione dopo #attacco #ambasciata ; #VonderLeyen #nomina #Europa #elezioni @GabrieleRosana ; #Pnrr #truffa #Rolex 600 milioni spariti @ValeriadiCorrado ; #IgnazioMarino #Candidato #europee @MarioAjello ; #Scheggino #tartufonero #frittata #DiamanteNero @IlariaBosi
In questo momento in Italia oltre ottomila persone sono in attesa di un trapianto. Un intervento salvavita ma che deve fare i conti con la carenza di organi, un aspetto questo che diventa spesso la vera sfida in un trapianto. Ne parliamo a Science, Please con uno dei luminari di questo campo: il Prof. Ignazio Marino, Chirurgo e Vicepresidente esecutivo della Thomas Jefferson University e della Jefferson Health a Philadelphia
La rassegna stampa di Roma oggi è condotta da Valerio Renzi, giornalista di Fanpage.itIl sommario di oggi prevede: le "sgrammaticature istituzionali" di La Russa su via Rasella: per la destra il caso è chiuso, ma per la Roma antifascista no, e manifesta sul luogo dell'attacco partigiano;Giubileo: parola d'ordine semplificazione e accentramento dei poteri per fare i lavori in tempo. Cosa contiene il nuovo emendamento del governo;Parigi dice addio ai monopattini in sharing, ma per l'amministrazione a Roma sarebbe un errore;carta d'identità elettronica: quattro anni per evadere tutte le domande;Emanuela Orlandi: stasera in tv torna la pista inglese;L'omicidio di Andrea Fiore al Quadraro: le indagini;in chiusura una polemica che sta a cuore a chi conduce: Ignazio Marino basta smettila di parlare di Roma.Sveja è un progetto di informazione indipendente sostenuto dal programma periferiacapitale di Fondazione Charlemagne e da Guido Larcher. Ci sentiamo domani!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7217L'ITALIA E' SCHIAVA DI UN'IDEOLOGIA CONTRO LA VITA, LA FAMIGLIA E LA FEDE CATTOLICA di Mauro FaverzaniSecondo l'art. 21 della Costituzione italiana, tutti avrebbero «diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione». Ma è proprio così? O anche in Italia serpeggia un «mainstream» sostanzialmente, magari subdolamente avverso alla cultura ed anche alla sola presenza cattolica nel sociale? O anche qui si cerca di mettere il bavaglio a chiunque non voglia uniformarsi al coro e preferisca ragionare con la propria testa, col proprio cuore e con la propria fede? Possibile che quelle censure, quei boicottaggi, quelle aggressioni, di cui tante volte diamo conto su Corrispondenza Romana, non avvengano soltanto all'estero, bensì anche qui, nella democraticissima, civilissima, "cattolicissima" Italia?Quanto accaduto negli ultimi anni indurrebbe a risponder di sì a questa serie di interrogativi, inquietanti certo, ma corroborati dai fatti.LA MARCIA NAZIONALE PER LA VITA (2014)Ciò che disturba molto è la presenza nel sociale del mondo e dei valori cattolici, specie quando significativa. Come dimenticare quando nel 2014, a Roma, la giunta di Centrosinistra dell'allora sindaco Ignazio Marino, che pur si definiva cattolico, negò la richiesta di patrocinio alla Marcia nazionale per la Vita col risibile pretesto della mancanza di fondi...? Niente wc chimici, niente volontari della Protezione Civile e neanche la distribuzione di bottigliette d'acqua ai partecipanti, che anzi han dovuto ripulire le strade dopo l'evento. Solo poche settimane dopo lo stesso primo cittadino accordò invece il patrocinio al Gay Pride tenutosi nella Capitale e partecipò anche personalmente alla manifestazione, facendo esporre in Campidoglio ed in tutte le sedi municipali le bandiere arcobaleno. Due pesi e due misure vergognosamente ideologiche, ignobili ed inaccettabili.E che dire dell'edizione 2019 sempre della Marcia nazionale per la Vita, seguita in diretta dall'emittente americana Ewtn, ma ignorata totalmente dalla televisione di Stato, la Rai? Si trattò di una censura scandalosa contro il maggior evento pro-life italiano, che pur fu in grado di richiamare a Roma migliaia di persone. Questo provocò il lancio di una petizione online di protesta, dimostratasi in grado di raccogliere in pochi giorni migliaia di adesioni.Nel 2015 nuovo episodio di boicottaggio: niente patrocinio del Comune di Mogliano e niente comunicazione ai genitori degli alunni da parte dei dirigenti scolastici in merito ad un dibattito promosso dall'A.Ge.-Associazione Genitori sul tema dell'educazione all'affettività nelle scuole. Evidentemente c'è chi è convinto di poter infischiarsene di regole e regolamenti, quando si tratti di ostacolare e discriminare i fautori del no all'ideologia gender.ASSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI (2016) E MANIFESTI CONTRO LA PILLOLA RU486 (2020)Nel 2016 nel mirino è finito il diritto all'obiezione di coscienza all'aborto: il Consiglio d'Europa ha accolto il ricorso presentato in merito dalla Cgil, atto definito «sconcertante» ed «assolutamente intollerabile» dall'Associazione Medici Cattolici Italiani e dalla Federazione europea delle Associazioni mediche cattoliche: «È intollerabile che la democrazia diventi demagogia - hanno scritto in una memorabile nota - L'obiezione di coscienza è un diritto lecito e doveroso. Il medico non può compiere, contro la propria coscienza, azioni di soppressione della vita. Occorre ricordare che nessuna autorità politica può imporre ai medici ed agli operatori della Sanità azioni ritenute non necessarie e dannose; tanto meno nessuna legge può imporre loro di compiere azioni non condivise. Gli operatori sanitari sono chiamati dalla professione e dalla propria deontologia a curare e sostenere la vita sin dal concepimento e pretendono di essere rispettati nella propria autonomia. L'obiezione di coscienza è un diritto fondamentale della persona, costituzionalmente tutelato dall'art. 9 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, per cui l'intervento del Consiglio d'Europa si configura palesemente come violazione di una norma costituzionale e merita censura da parte dei cittadini europei».V'è poi tutta l'azione di censura operata nel 2020 con la rimozione dei manifesti contro la pillola Ru486 già regolarmente affissi a Ravenna, a Milano e a Bergamo (circa quest'ultima, da due anni il sindaco, Giorgio Gori, non risponde all'interrogazione, presentata in merito dal consigliere comunale orobico Filippo Bianchi, che definisce tale prolungato ed ingiustificato silenzio «un'omissione di atti d'ufficio»).UNPLANNED, LA VERA STORIA DI ABBY JOHNSON (2022)Passiamo al mondo dei media: inutile soffermarci sulla derisione, sullo scherno, sull'aggressione, sull'ostilità, di cui nei talk show ed in molti programmi "d'informazione" presunta sono oggetto e bersaglio la morale ed i valori cattolici, poiché gli esempi sono per quantità, qualità e frequenza tanto numerosi, da non necessitare nemmeno di spiegazioni: a chiunque, accendendo il televisore, sarà prima o poi capitato d'imbattersi in casi di questo tipo. Ma anche nel cinema, benché ambiente più composto ed ovattato, non sono un mistero le difficoltà incontrate da due pellicole in particolare ovvero la prima nel 2013, Cristiada, sulle violente persecuzioni patite negli Anni Venti del secolo scorso dai cattolici messicani a causa del governo anticlericale e massonico del presidente Plutarco Elías Calles e la seconda nel 2021, Unplanned, che racconta la vera storia di Abby Johnson, ex- dipendente di una delle cliniche della multinazionale Planned Parenthood, divenuta pro-life convinta dopo aver scoperto cosa realmente accada, al di là delle menzogne, durante un aborto. Entrambi i film, pur potendo contare su cast d'eccezione e sull'impatto emotivo di vicende autentiche, benché "scomode", sono state rifiutate, boicottate, ignorate in molti, troppi casi, nelle sale e sulla stampa. Ad Unplanned, oltre tutto, il Ministero dei Beni Culturali ha inflitto un'assurda censura, vietandone la visione ai minori di 14 anni, negli stessi giorni in cui al Festival di Venezia veniva premiata col Leone d'Oro una pellicola filo-abortista, assolutamente frutto di fantasia. A 14 anni, a quanto pare, in Italia si può abortire, ma non guardare un film, che spieghi cosa sia davvero l'aborto e quali le sue conseguenze.UNIVERSITARI PER LA VITA (2022)Venendo ai nostri giorni è possibile annoverare tra i fatti di (triste) cronaca la Sala della Promoteca in Campidoglio negata a fine ottobre ai promotori pro-family di un convegno sui temi della disforia di genere e della riassegnazione sessuale; la vile aggressione perpetrata lo scorso 20 ottobre da una ventina di membri del Collettivo femminista di Scienze Politiche dell'Università La Sapienza di Roma ai danni di cinque studenti dell'associazione Universitari per la Vita, "rei" soltanto di aver volantinato contro l'aborto nel piazzale antistante l'ingresso dell'Ateneo, peraltro con regolare autorizzazione della Questura (riprovevole episodio, che fa il bis con quanto avvenuto nell'ottobre del 2018 nella medesima Università); l'esclusione dell'associazione ProVita&Famiglia onlus dal Consiglio delle Donne di Bergamo, organo consultivo del consiglio comunale. La sua richiesta di adesione è stata bocciata con 11 no, 6 sì e 16 astensioni: un fatto senza precedenti, un esito fortemente voluto dalle Sinistre, una decisione «molto grave - come ha commentato Filippo Bianchi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia - Il Consiglio delle Donne, presieduto e partecipato a maggioranza dalle Sinistre, si dimostra ancora una volta strumento politico di censura, che non tollera il confronto ed il pluralismo, ma soprattutto discriminatorio nei confronti dei soggetti e delle iniziative a difesa dei valori della vita e della famiglia». Già nel febbraio 2019, però, sempre a Bergamo, all'ultimo minuto, il Consiglio delle Donne con un solo voto in più (16 sì, 15 no, 1 astenuto) escluse il presidente di FederVita Lombardia, Paolo Picco, dal novero dei relatori al convegno «Nascere a Bergamo: presente e prospettive future» con una motivazione, a dir poco, discriminatoria e aberrante: per non rendere cioè «il Consiglio delle Donne ostaggio dell'azione di conservatori e anti-abortisti, portatori di una visione retrograda e svilente della donna e dei suoi diritti», come dichiarato dalle ultrafemministe di Non una di meno, sigla che peraltro non faceva nemmeno parte di detto organismo consultivo del consiglio comunale orobico, da cui si dimisero a quel punto, prendendone le distanze, molti membri, non condividendo più il modo di procedere, dichiaratamente ideologico.Patrocini e spazi negati, norme e regolamenti ignorati, manifesti strappati, eventi "silenziati", film censurati, boicottaggi, aggressioni, relatori "scomodi" cancellati, organismi pubblici vietati contro qualsiasi regola, zero copertura massmediatica... I casi sono due: o in Italia la democrazia è schiava di un'ideologia contraria alla vita, alla famiglia ed alla fede cattolica, il che sarebbe molto grave, configurando una situazione di dittatura de facto, di odio etico e religioso: oppure è la democrazia in quanto tale ad essere malata, avvelenata, corrotta dal cancro di un'ideologia onnipervasiva, il che sarebbe ancora più grave, ponendo un serio problema istituzionale. In entrambi i casi, possiamo davvero dire che in Italia morale, valori ed ideali cattolici non siano vittime di una persecuzione reale, sia pur fatta coi guanti di velluto (ovviamente rosso...)?
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. La crisi della maggioranza e le spaccature nel M5S. Più avanti, il professor Alfonso Celotto sulla crisi di governo. I consigli contro gli insetti estivi dell'entomologo Gianumberto Accinelli. Le sfide di Roma Capitale con l'ex sindaco Ignazio Marino. La politica con l'onorevole Francesco Lollobrigida di FDI. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala e Luigi Santarelli.
Microfono aperto: siete tornati in smart working? Poi andremo in Spagna e Gran Bretagna per capire in cosa consiste l'annunciato cambio di approccio al covid, non più pandemia ma endemia. Aggiornamenti (pessimi) sulla situazione dei rifugiati accampati a Tripoli davanti alla sede dell'Agenzia Onu per i profughi, e infine la grande novità del trapianto di un cuore di maiale in un essere umano commentata da Ignazio Marino
ospiti Gianni Tognoni, Maddalena Oliva, Marco Garzonio, Domenico De Masi, Ignazio Marino, Tomasi Montanari. In studio MAssimo Bacchetta e Sandro Gilioli
ospiti Gianni Tognoni, Maddalena Oliva, Marco Garzonio, Domenico De Masi, Ignazio Marino, Tomasi Montanari. In studio MAssimo Bacchetta e Sandro Gilioli
Back for the new year. For this week's episode, I decided to create a collection of memorable moments from 2020. Honestly, there are too numerous to count. I wanted to capture pieces of conversations that really moved me: Stopped me in my tracks, made me laugh and smile, made me lose my breath. 1. EPISODE 1: HOW IS COVID19? REPORTS OF GENEVA, LONDON, AND PHILADELPHIAThe stress and anxiety was palpable in this episode. I spoke with a doctor friends one in Eva Niyibizi Geneva, one in London Segun Olusanya, and one here in Philadelphia Jamie Garfield. 2. EPISODE 3: IS COVID19 INCITING NARRATIVE VIOLENCE?I spoke with two doctors who are also storytellers. Dr. Emily Silverman founded and hosts the Nocturnists podcast. She has taken story telling and the audio to a whole new level. A highlight of healing for me and what is amazing here is we hear the seeds that were planted for something yet to sprout: After the murder of George Floyd in May 2020, they launched a new audio storytelling series called “Black Voices in Healthcare”, hosted by Ashley McMullen, MD and executive produced by Kimberly Manning, MD 3. EPISODE 9: ASHISH JHA AND MIRIAM LAUFER ON THE CDC + #COVID19 CURRENT EVENTSI laughed with Ashish Jha and Miriam Laufer when we discussed COVID19, the CDC, vaccines were on the horizon and not yet available, and what to do with kids and summer camp. The laugh surrounds the use of the word kerfuffle 4. EPISODE 11: STRUCTURAL RACISM AND THE #COVID19 PANDEMIC AS HEALTH CARE CRISES Hat tip to Yale school of medicine 4th year student Max Tiako founder and host of @FlipScriptPod podcast covering health disparities in the U.S. & globally. 5. EPISODE 16: SYNDROME KI viewed the film in Miami right before the pandemic shut down everything. Syndrome K is a documentary, which tells the story of three doctors Adriano Ossicini. Prof Giovanni Borromeo, Vittorio Sacerdoti who saved members of Rome's Jewish community by convincing the Nazis that these Jews were infected with a deadly and contagious disease that the doctors called Syndrome K. In this segment, Dr. Ignazio Marino, a transplant surgeon and former mayor of Rome, shared that his father was deported to a concentration camp. 6. EPISODE 13: ELLEN LUPTON AND ANDREW IBRAHIM : HEALTHDESIGN 101Two well known #HealthDesigners. Andrew is the chief medical officer of HOK's architecture Healthcare group and a general surgeon at the University of Michigan, Ellen is a senior curator at the Cooper Hewitt Museum in NYC and directs the graduate program in graphic design the Maryland Institute of Contemporary Art. Andrew is a general surgeon and They really highlighted the importance of Health Design now and going forward. Take a listen as they explain #HealthDesignNow 7. EPISODE 19: A CULTURE OF SILENCE: PHYSICIAN SUICIDE AND THE DR. LORNA BREEN FOUNDATIONWe paid tribute to the Dr. Lorna Breen and discussed the Lorna Breen Heroes Foundation . If we prioritize the mental health of medical professionals who are caring for some of our most vulnerable patients, and encourage help-seeking behaviors for mental health concerns and substance use disorders by reducing stigma, increasing resources, and having open conversations about mental health- maybe we can change the culture. In this moment Dr. Dan Egan reflects on his memory of Dr. Lorna Breen a colleague and friend who died by suicide in 2020 8. EPISODE 10: PRESIDENT AND CEO #TIMES UP TINA TCHEN ON LEADERSHIP DURING A CRISISI spoke with Tina Tchen, American lawyer Christina M. "Tina" Tchen CEO and President of Time's Up. She was a constant voice of equity and advocacy. Here she speaks on leading during a crisis: What to do 9. EPISODE 12: SENATOR MAGGIE HASSAN AND DR. HIRAL TIPIRNENI: WHY GO INTO POLITICSHere I am in conversation with Senator Maggie Hassan of New Hampshire. Hassan is one of only two women in American history to be elected as both a Governor and a Senator. She was the 81st Governor of New Hampshire, from 2013 to 2017. She has been active and focused during the recent period advocating on topics, such as PPE, Nursing Homes, the Opioid epidemic, Unemployment insurance Paid sick leave, and Training the returning workforce. 10. EPISODE 18: GLORIA STEINEM: WHY WOULD YOU NOT USE YOUR VOICE?In February 2020, I sat with Ms Gloria Steinem. I asked her what she did for her health her self care and gave me a look of … well listen to what she said.
Terza puntata del viaggio di Zoom nel mondo ospedaliero italiano: Antonino D'Anna parla con il dott. Antonio De Palma, presidente del NursingUp (www.nursingup.it), sindacato che ha proclamato uno sciopero degli infermieri di 24 ore per il 2 novembre prossimo. Che cosa sta succedendo alla sanità italiana? Ma non è tutto: all'inizio della trasmissione D'Anna parlerà con Ignazio Marino, direttore comunicazione e relazioni Istituzionali Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro (www.consulentidellavoro.it): sta per cominciare il Festival del Lavoro!
A conversation with Ignazio Marino, transplant surgeon, professor of Surgery at Thomas Jefferson University, former Italian senator, former mayor of Rome, executive director of the Jefferson Italy Center and executive Vice President for International Innovative Strategic Ventures.* Assessing the Italian medical system. International ranking, scientific model, and political organization* The Italian culture of medicine. From early Renaissance hospitals to contemporary healthcare* Translating worlds. An Italian surgeon in the US. A US-based doctor in Rome* Bridging the American and Italian approaches. The Jefferson-Rome program* The Italian contribution to American medical researchPlease visit the official webpage www.italianinnovators.com for more information about the project or subscribe to the YouTube channel for more video content.
Con Alfonso Sabella, già magistrato anti-mafia nella stagione di Falcone e Borsellino, assessore alla Legalità della giunta di Ignazio Marino e oggi magistrato al Tribunale di Napoli, parliamo del pericolo mafioso in relazione alla crisi finanziaria che attanaglia gli imprenditori e i commercianti. Usura e riciclaggio di soldi sporchi sono d'attualità. Da nord a sud le famiglie mafiose stanno cercando nuovi sbocchi imprenditoriali, contando sulla mancanza di liquidità a causa del lockdown in seguito alla pandemia del Coronavirus. Parliamo anche del clamore suscitato dalla querelle Di Matteo-Bonafede, su quanto vi sia di vero circa le pressioni sul ministro della giustizia del governo Conte circa la nomina di Di Matteo a capo del DAP (Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria).
00:00 Buco nero, tutti Einstein… 01:50 Berlusconi, Il Fatto s'inventa il giallo del polonio. 02:45 Def, il libro dei sogni. Ma da sempre. Ha sempre raccontato numeri rivelatisi poi non […]
00:00 Arriva il Def e mancano crescita e flat tax. È vero: è un inutile libro dei sogni (o delle fandonie). Ma non è che con Renzi o altri governi […]
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Futuro Remoto: il primo festival della scienza. Amleto Picierno Ceraso, direttore del "Dream Fan Lab" - Ignazio Marino, assolto dalle accuse di truffa e peculato. Francesca Malaguti, GRR - In provincia di Macerata, record di multe pro capite. Giovanni Torresi, consigliere comunale di Pioraco.
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Vi kommer till ett Rom som har mått bättre. Borgmästaren Ignazio Marino avgick i höstas. Han hade börjat städa upp i administrationen. Konspirationsteoretikerna ser hans avsked som en komplott. Rom... En podcast om städer.
La vicenda di Ignazio Marino, il sindaco dimissionario di Roma, è sempre più vicina ad una nuova svolta. E' questione di ore per l'atteso annuncio di Marino, la sempre più probabile revoca delle dimissioni. Il caso Marino ha raccontato molto in questi ultimi mesi della storia di un intero partito, il partito democratico. Ci sono state divisioni, spaccature, riposizionamenti tra i vari esponenti del Pd proprio sulla figura del sindaco della capitale. Ma non è stata solo la vicenda Marino a dividere il partito in quest'ultima stagione: su jobs act e “riforme” costituzionali lo scontro è stato duro. Le tensioni nel Pd non hanno mai messo in discussione la tenuta del segretario Renzi, hanno provocato solo qualche abbandono (l'ultimo di ieri, di Corradino Mineo). Negli ultimi giorni, però, c'è stato chi – come il prodiano Franco Monaco – ha evocato lo spettro di una scissione. Come sta, allora, il Pd? In che condizioni si trova il partito nato otto anni fa, il 14 ottobre del 2007 con l'elezione alle primarie di Walter Veltroni primo segretario? Memos ne ha parlato oggi con Walter Tocci, senatore della minoranza pd, romano, ex vicesindaco della capitale negli anni '90 con le giunte Rutelli. «Il Pd – dice - è stato un grande sogno, un partito mai visto in Italia. Purtroppo, nessuno dei leader si è mai curato di organizzare un partito moderno, fuori dagli schemi dei partiti novecenteschi. Mancando un progetto di partito sono venuti avanti fenomeni spontanei che hanno creato una forma curiosa di partito, il partito in franchising. Da un lato un leader che si occupa del brand, del marchio e dall'altro i notabili locali che si gestiscono il potere. I notabili non disturbano le scelte del leader, e il leader non mette in discussione le manovre di potere a livello locale».
La vicenda di Ignazio Marino, il sindaco dimissionario di Roma, è sempre più vicina ad una nuova svolta. E' questione di ore per l'atteso annuncio di Marino, la sempre più probabile revoca delle dimissioni. Il caso Marino ha raccontato molto in questi ultimi mesi della storia di un intero partito, il partito democratico. Ci sono state divisioni, spaccature, riposizionamenti tra i vari esponenti del Pd proprio sulla figura del sindaco della capitale. Ma non è stata solo la vicenda Marino a dividere il partito in quest'ultima stagione: su jobs act e “riforme” costituzionali lo scontro è stato duro. Le tensioni nel Pd non hanno mai messo in discussione la tenuta del segretario Renzi, hanno provocato solo qualche abbandono (l'ultimo di ieri, di Corradino Mineo). Negli ultimi giorni, però, c'è stato chi – come il prodiano Franco Monaco – ha evocato lo spettro di una scissione. Come sta, allora, il Pd? In che condizioni si trova il partito nato otto anni fa, il 14 ottobre del 2007 con l'elezione alle primarie di Walter Veltroni primo segretario? Memos ne ha parlato oggi con Walter Tocci, senatore della minoranza pd, romano, ex vicesindaco della capitale negli anni '90 con le giunte Rutelli. «Il Pd – dice - è stato un grande sogno, un partito mai visto in Italia. Purtroppo, nessuno dei leader si è mai curato di organizzare un partito moderno, fuori dagli schemi dei partiti novecenteschi. Mancando un progetto di partito sono venuti avanti fenomeni spontanei che hanno creato una forma curiosa di partito, il partito in franchising. Da un lato un leader che si occupa del brand, del marchio e dall'altro i notabili locali che si gestiscono il potere. I notabili non disturbano le scelte del leader, e il leader non mette in discussione le manovre di potere a livello locale».
La vicenda di Ignazio Marino, il sindaco dimissionario di Roma, è sempre più vicina ad una nuova svolta. E' questione di ore per l'atteso annuncio di Marino, la sempre più probabile revoca delle dimissioni. Il caso Marino ha raccontato molto in questi ultimi mesi della storia di un intero partito, il partito democratico. Ci sono state divisioni, spaccature, riposizionamenti tra i vari esponenti del Pd proprio sulla figura del sindaco della capitale. Ma non è stata solo la vicenda Marino a dividere il partito in quest'ultima stagione: su jobs act e “riforme” costituzionali lo scontro è stato duro. Le tensioni nel Pd non hanno mai messo in discussione la tenuta del segretario Renzi, hanno provocato solo qualche abbandono (l'ultimo di ieri, di Corradino Mineo). Negli ultimi giorni, però, c'è stato chi – come il prodiano Franco Monaco – ha evocato lo spettro di una scissione. Come sta, allora, il Pd? In che condizioni si trova il partito nato otto anni fa, il 14 ottobre del 2007 con l'elezione alle primarie di Walter Veltroni primo segretario? Memos ne ha parlato oggi con Walter Tocci, senatore della minoranza pd, romano, ex vicesindaco della capitale negli anni '90 con le giunte Rutelli. «Il Pd – dice - è stato un grande sogno, un partito mai visto in Italia. Purtroppo, nessuno dei leader si è mai curato di organizzare un partito moderno, fuori dagli schemi dei partiti novecenteschi. Mancando un progetto di partito sono venuti avanti fenomeni spontanei che hanno creato una forma curiosa di partito, il partito in franchising. Da un lato un leader che si occupa del brand, del marchio e dall'altro i notabili locali che si gestiscono il potere. I notabili non disturbano le scelte del leader, e il leader non mette in discussione le manovre di potere a livello locale».
Primo ospite della puntata è Giorgio Cerquetti con il quale parleremo di pensiero positivo, mantra, sistemi di comunicazione moderni e potere di ognuno di noi. Nella seconda parte collegamento con Francesco Raum, membro di alcuni circoli magico-iniziatici. Si parlerà di magia, riti esoterici, eggregore, delitti rituali, rosa rossa, ecc. Stefania Nicoletti intervista la direttrice di X-Times Lavinia Pallotta con la quale si parlerà di ufologia. Paolo Franceschetti a ruota libera e la scheda di Maestro di Dietrologia sul caso di Ignazio Marino completeranno la puntata. Border Nights va in onda ogni martedi alle 22 in diretta su Web Radio Network. Per intervenire: bordernights@webradionetwork.eu blog http://bordernights.blogspot.it gruppo Facebook Border Nights
Primo ospite della puntata è Giorgio Cerquetti con il quale parleremo di pensiero positivo, mantra, sistemi di comunicazione moderni e potere di ognuno di noi. Nella seconda parte collegamento con Francesco Raum, membro di alcuni circoli magico-iniziatici. Si parlerà di magia, riti esoterici, eggregore, delitti rituali, rosa rossa, ecc. Stefania Nicoletti intervista la direttrice di X-Times Lavinia Pallotta con la quale si parlerà di ufologia. Paolo Franceschetti a ruota libera e la scheda di Maestro di Dietrologia sul caso di Ignazio Marino completeranno la puntata. Border Nights va in onda ogni martedi alle 22 in diretta su Web Radio Network. Per intervenire: bordernights@webradionetwork.eu blog http://bordernights.blogspot.it gruppo Facebook Border Nights
Che cosa insegna la vicenda di Roma di questi ultimi mesi: dalle dimissioni del sindaco Marino, tornando indietro all'inchiesta “mafia-capitale”, alle elezioni romane del 2013? Memos lo ha chiesto a Christian Raimo, giornalista scrittore e insegnante, romano. «Quella di Roma – dice - è una vicenda che mette insieme molte delle debolezze della politica italiana: la debolezza di una città grande, estesa, difficile da amministrare; la debolezza dei partiti (pd, sel) che non riescono a fare da traduttore di quelle che sono le istanze di cambiamento; la debolezza di una riforma morale della politica che non può essere fatta a colpi d'accetta; e infine, la debolezza di una domanda di politica dal basso che però non riesce a trovare una sintesi». Raimo descrive Roma come una città con due facce: «c'è una città con il centro storico, sempre più turistica, gentrificata, più disneyland, in cui vivono poco meno di un milione di persone; c'è poi un'altra città, di due milioni di abitanti, che è un'immensa periferia che ormai arriva ai confini del Lazio. Negli ultimi anni c'è stata un'emigrazione enorme verso la periferia, con una conseguente cementificazione, senza che fosse accompagnata da una rete di trasporti e di servizi». Chi ha amministrato Roma, il sindaco Marino, conosceva questa città? «Marino aveva toccato punti importanti: la lotta all'abusivismo commerciale, il contrasto alla mafia, alla corruzione e al consociativismo. Non è che non ha fatto nulla. Però non ha toccato i centri nevralgici dei problemi: la disuguaglianza, ad esempio. Se vado a Boccea (periferia romana, ndr) e chiedo a dei ragazzi cosa fanno il sabato pomeriggio loro mi rispondono che vanno “a Roma” e non “in centro”. C'è quindi un'idea che la città sia altro, e quest'idea riguarda due milioni di persone».
Che cosa insegna la vicenda di Roma di questi ultimi mesi: dalle dimissioni del sindaco Marino, tornando indietro all'inchiesta “mafia-capitale”, alle elezioni romane del 2013? Memos lo ha chiesto a Christian Raimo, giornalista scrittore e insegnante, romano. «Quella di Roma – dice - è una vicenda che mette insieme molte delle debolezze della politica italiana: la debolezza di una città grande, estesa, difficile da amministrare; la debolezza dei partiti (pd, sel) che non riescono a fare da traduttore di quelle che sono le istanze di cambiamento; la debolezza di una riforma morale della politica che non può essere fatta a colpi d'accetta; e infine, la debolezza di una domanda di politica dal basso che però non riesce a trovare una sintesi». Raimo descrive Roma come una città con due facce: «c'è una città con il centro storico, sempre più turistica, gentrificata, più disneyland, in cui vivono poco meno di un milione di persone; c'è poi un'altra città, di due milioni di abitanti, che è un'immensa periferia che ormai arriva ai confini del Lazio. Negli ultimi anni c'è stata un'emigrazione enorme verso la periferia, con una conseguente cementificazione, senza che fosse accompagnata da una rete di trasporti e di servizi». Chi ha amministrato Roma, il sindaco Marino, conosceva questa città? «Marino aveva toccato punti importanti: la lotta all'abusivismo commerciale, il contrasto alla mafia, alla corruzione e al consociativismo. Non è che non ha fatto nulla. Però non ha toccato i centri nevralgici dei problemi: la disuguaglianza, ad esempio. Se vado a Boccea (periferia romana, ndr) e chiedo a dei ragazzi cosa fanno il sabato pomeriggio loro mi rispondono che vanno “a Roma” e non “in centro”. C'è quindi un'idea che la città sia altro, e quest'idea riguarda due milioni di persone».
Ignazio Marino verso le dimissioni. Isabella Di Chio, TGR Lazio, Roberta Lombardi, 5 stelle, sergio rizzo, "Corriere della Sera".
Si dimette, non si dimette? Intanto scattiamo una foto di Ignazio Marino con gli ascoltatori romani. Paolo Labati alla Stazione Centrale di Milano in cerca di una edicola
Ignazio Marino, the Mayor of Rome, is fighting for his political life, as details emerge of an immense corruption scandal reaching right into the heart of the Eternal City. Does he deserve to be nudged out of office? Leaf Arbuthnot asks James Politi, FT Rome Bureau Chief, to explain. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
con: Ignazio Marino sindaco di Roma, Carla Ruocco onorevole M5S, Riccardo Corbucci consigliere PD, Nino Benvenuti oro pugilato Roma1960
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LOTA ALL'EVASIONE: CONTI CORRENTI SOTTO CONTROLLO - Giovanni Parente, giornalista de "Il Sole 24 Ore" - Andrea Palazzolo, Docente di Dirito Commerciale LUIS Roma - "LA MIA ROMA" - Ignazio Marino, Sindaco di Roma
ROMA: FURTI NELLE FARMACIE COMUNALI. LA DENUNCIA DEL SINDACO ALLA GUARDIA DI FINANZA. Ignazio Marino, Sindaco di Roma - ROMA: PREMIATI I PESCATORI DI LAMPEDUSA PER LE TANTE VITE SALVATE NEL CANALE DI SICILIA. Piero Billeci, Presidente associazione pescatori di Lampedusa - LONDRA: INAUGURATA LA PRIMA PALESTRA CHE PRODUCE ENERGIA DALL'ATTIVITA' FISICA DEI SUOI ISCRITTI. Marco Varvello, corrispondente Rai da Londra - BRANI TRASMESSI: "Holiday" -VAMPIRE WEEKEND - "Heart's on fire" - PASSENGER.
A Radio2 SuperMax il Sindaco di Roma Ignazio Marino commenta la "gomitata"
Il sindaco di Roma entra in studio in bici e fa un solenne giuramento ai romani
In questa puntata, dopo aver seguito la manifestazione per i tagli, continuiamo a seguire l'argomento, chiedendoci ‘come sta andando a finire'? Vi aggiorniamo, inoltre, su alcuni aspetti importanti della nuova legge di stabilità, che riguardano il gioco d'azzardo e sui sequestri intrapresi dalla commissione parlamentare di Ignazio Marino. In seguito vaneggiamo, parlando di natale e musica creative common.
Il radioracconto della manifestazione avvenuta oggi, 11 dicembre 2012, davanti al palazzo della regione Lazio contro i tagli alla sanità. Voci piene di rabbia, voci sotto pressione.A protestare con bandiere, fischietti e striscioni è il mondo della sanità, in sciopero contro i tagli, le riduzioni dei posti letto e le chiusure degli ospedali. Non c'è stato nessun problema di ordine pubblico ma l'atmosfera era piuttosto tesa ed “arrabbiata”.Tutti i lavoratori laziali del comparto sanità, in lotta da mesi sui tetti dei loro ospedali, dal Pertini al Cto, dal Policlinico alla Croce Rossa, si sono ritrovati questa mattina sotto la Regione, bloccando il traffico di via Rosa Raimondi Garibaldi e di via Colombo, all'altezza di Piazzale Navigatori.Sono state più di 40 tra sigle sindacali, associazioni del settore e di cittadini a manifestare questa mattina il proprio disagio e malcontento davanti alla (ormai tristemente nota) sede della Regione Lazio.“Nel 2006 il buco nella Sanità del Lazio lasciato dalla giunta Storace viene per la prima volta alla luce in tutta la sua enormità: 10 miliardi di euro, una cifra spaventosa”, racconta a Repubblica Marcello Degni, economista, docente di Contabilità Pubblica alla Sapienza di Roma. Quarantanove ospedali pubblici venduti e poi riaffittati a prezzo maggiorato dalla Regione, fatture gonfiate, appalti, tangenti.La soluzione è stata ” un piano di rientro, almeno parziale, attraverso un prestito dello Stato di cinque miliardi di euro, da restituire in 30 anni attraverso rate di 300 milioni ogni dodici mesi. Ed è da qui, per impedire la formazione di nuovo debito che iniziano i tagli alla Sanità del Lazio”.Dal 2006 al 2012 scompaiono circa 4mila posti letto. La sanità subisce un tracollo, come raccontano diverse inchieste e come denuncia Ignazio Marino, presidente della Commissione d'Inchiesta sulla Sanità del Senato. Che definisce il Lazio un esempio di “sperpero nazionale”. Spiega Marino: “La soluzione non possono essere tagli selvaggi che ricadono sulla pelle dei cittadini, dopo che per decenni in questa regione si sono moltiplicate cattedre, posti, reparti. Nel Lazio ci sono 1600 Unità Operative, a capo di ognuna della quali c'è un primario. Quante di queste sono davvero necessarie?”.I casi esemplari di malagestione della sanità laziale sono innumerevoli. Tra i più recenti, come non ricordare quello dell'Unità Operativa Complessa di “Tecnologie cellularimolecolari applicati alle malattie cardiovascolari” creata ad hoc al policlinico Umberto I di Roma per Giacomo Frati, figlio del rettore della Sapienza Luigi Frati. O ancora lo scandalo dell'Idi, dove la “misteriosa” sparizione dei soldi dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (all'avanguardia per le malattie della pelle e nella cura del melanoma), ha portato sotto inchiesta tutti i vertici dell'istituto di proprietà dei padri Concezionisti per un buco nella casse dell'ospedale di 800 milioni di euro.I nostri speaker oggi scendono in strada per raccogliere ai microfoni di Radio Fuori Onda le esperienze e la rabbia di questi lavoratori e cittadini.