Podcasts about pertini

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Latest podcast episodes about pertini

Effetto giorno le notizie in 60 minuti
Campi Flegrei, si trema ancora

Effetto giorno le notizie in 60 minuti

Play Episode Listen Later May 13, 2025


I Campi Flegrei tornano a tremare: scosse di magnitudo 4.4. Con noi Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli. Con il possibile incontro Trump-Putin-Zelensky di giovedì in Turchia sullo sfondo, andiamo a Kharkiv, tra le città ucraine più colpite, dove c’è Roberto Bongiorni, inviato de Il Sole 24 Ore. Gerard Depardieu condannato a 18 mesi per molestie sessuali. Ci colleghiamo con Danilo Ceccarelli, collaboratore da Parigi. Restiamo in Francia per l’inizio del Festival di Cannes. Il programma con Franco Dassisti. Conferite le Bandiere Blu 2025. Tra le regioni più rappresentate c’è la Puglia. Sentiamo il presidente regionale Michele Emiliano. La scuola Pertini di Palermo alla Biennale di Venezia per un progetto architettonico molto particolare. Ci racconta tutto la dirigente scolastica Antonella Di Bartolo.

Poveri ma belli
Total rubbish

Poveri ma belli

Play Episode Listen Later Feb 24, 2025 50:27


quando ricordiamo con una lacrimuccia il grande presidente Pertini, poi con Pierfelice degli Uberti intraprendiamo un viaggio interculturale nel Galateo degli altri Paesi, cominciando dalla Francia. Poi facciamo il punto dei fumetti venduti alle Stazioni delle Biciclette e non ci facciamo mancare un'edizione speciale di Bello Notizie

UndeRadio - La voce ai ragazzi
UndeRadio - Al di là dei muri - 3AP - I.S.S. "Pertini-Falcone"

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later May 20, 2024 6:04


Un podcast corale che si domanda cosa siano i muri e quali effetti abbiano sulle persone.

Non spegnere la luce
Achille Lauro e la crisi di Sigonella - Quando Italia e USA rischiarono il conflitto

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later May 8, 2024 71:32


Nella notte tra il 10 e l'11 ottobre 1985, in un piccolo paese in provincia di Catania, ha luogo quella che passerà alla storia come “La crisi di Sigonella”. Questo nome si riferisce alle tensioni che si manifestarono tra le forze di Vigilanza Aeronautica Militare Italiana e dei Carabinieri da un lato e, dall'altro lato, i militari della Delta Force americana. Teatro dell'accaduto è stata la pista dell'aeroporto militare di Sigonella, in Sicilia, lì dove vi è la presenza di una base della Naval Air Station della marina statunitense. Ma come fece l'Italia ad arrivare a un pelo dall'entrare in conflitto armato con gli Stati Uniti? E come si uscì da questa crisi diplomatica senza precedenti? Ne parliamo insieme a Matteo Liuzzi, autore della serie originale Audible “Sigonella 85”, nonché co-fondatore del team di produzione podcast BOATS Sound.Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcastSe vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast

Levocididentro
Punti di svolta-libertà

Levocididentro

Play Episode Listen Later Apr 25, 2024 20:35


Lavoriamo per la libertà basta con queste divisioni assurde e richiamare al fascismo che non esiste se non nella testa di chi non vuole accettare il senso della democrazia.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/levocididentro--1541984/support.

Levocididentro
Punto di Svolta “Che noia, che barba”

Levocididentro

Play Episode Listen Later Apr 19, 2024 13:18


Prima puntata Riprendiamoci la nostra libertàDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/levocididentro--1541984/support.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
43 anni fa il terremoto in Irpinia | 23/11/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Nov 23, 2023 2:32


A cura di Daniele Biacchessi 23 novembre 1980, 43 anni fa. E' una fredda domenica come tante. Le famiglie italiane mangiano e guardano il telegiornale: le notizie della giornata, la politica, la cronaca, gli esteri, lo sport. Il flusso di notizie viene interrotto da una notizia che giunge da lontano. Un potente terremoto del 6,9 rade al suolo una vasta zona del Sud, tra la Campania e la Basilicata. Si sbriciolano uno dopo l'altro Laviano, Lioni, Sant'Angelo de Lombardi, Calabritto, Teora, Conza della Campania, Balvano. Lesioni e crolli si verificano a Napoli, Avellino, Potenza, in ogni luogo. 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Ero un giovane giornalista. Decisi con l'amico e fotografo Marco Deidda di affrontare il lungo viaggio verso l'Irpinia. La protezione Civile aveva comunicato che chiunque fosse intenzionato a partire per le zone terremotate doveva essere autosufficiente. Partimmo con una 127 bianca. Quella macchina diventò ben presto la nostra casa per dieci giorni. Ci eravamo portati tutto, viveri compresi, soprattutto un sacchetto di plastica pieno di gettoni telefonici di rame, quelli vecchi, con la scalanatura in mezzo. Non avevamo i mezzi della Rai. Allora noi inviati delle radio private d'informazione utilizzavamo fantasia, dimostravamo grande spirito di adattamento e gioco di squadra. Quando si riusciva a trovare una cabina di fortuna chiamavamo la redazione centrale. Da lontano, le linee sporche della Sip diventavano ancora più gracchianti e il gettone interrompeva per un micro secondo la comunicazione. Ma quelle cronache erano straordinarie. Arrivammo il 24 novembre sera a Buccino. Una strada, una decina di morti sulle strade, persone abbandonate da Dio e dagli uomini, senza più niente, senza casa. Alcuni vagavano come zombie con le ciabatte e il pigiama dalla sera prima. Solo un radioamatore lanciava i suoi disperati appelli dall'etere che vennero ascoltati solo molte ore dopo il disastro. Marco Deidda scattava fotografie con una Nikon senza motore, decine, centinaia di scatti: le mani, gli occhi, i volti delle persone, i calcinacci, gli effetti personali lasciati abbandonati in fretta, i ricordi, i quadri di famiglia. E io registravo lamenti, suoni, voci della disperazione, interviste. Mi ponevo domande e dubbi. Per giorni camminammo tra paesi distrutti, vecchi soli davanti a ciò che restava delle loro abitazioni, cani e animali abbandonati, tra un'odore forte e irrespirabile di morte e le urla di dolore dei familiari delle vittime. Ricordo alcune scene che hanno accompagnato la mia memoria di cronista, nel corso Decine di bare allineate sul sagrato della chiesa di Sant'Angelo de Lombardi, nel silenzio e nell'incredulità generale. Il paese di Laviano per centinaia di anni in collina sprofondato a valle. Le continue e ripetute scosse di assestamento, certe volte perfino più forti di quella devastante del 23 novembre. Il primo e il secondo crollo della scuola di Sant'Angelo de Lombardi. Le lunghe code lungo le strade e autostrade di italiane di mezzi che trasportavano le case prefabbricate per i terremotati, gestite in modo clientelare. L'assalto al forno di Eboli da parte della popolazione inferocita contro le istituzioni che distribuivano viveri seguendo il “modello Lauro”. Il racket dei vestiti usati smistati dalla Protezione Civile a Potenza e Avellino. Le vergognose menzogne di sindaci, assessori, ministri, sottosegretari, funzionari dello Stato, alle varie conferenze stampa ascoltate a Napoli, Avellino, Potenza. Ma ricordo anche le parole chiare e precise dell'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, un uomo per bene. “Non vi sono stati i soccorsi immediati che avrebbero dovuto esserci. Ancora dalle macerie si levavano gemiti, grida di disperazione di sepolti vivi” 43 anni dopo il terremoto dell'Irpinia, le parole di Pertini suonano da monito, a futura memoria. Per mai dimenticare. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
43 anni fa il terremoto in Irpinia | 23/11/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Nov 23, 2023 2:32


A cura di Daniele Biacchessi 23 novembre 1980, 43 anni fa. E' una fredda domenica come tante. Le famiglie italiane mangiano e guardano il telegiornale: le notizie della giornata, la politica, la cronaca, gli esteri, lo sport. Il flusso di notizie viene interrotto da una notizia che giunge da lontano. Un potente terremoto del 6,9 rade al suolo una vasta zona del Sud, tra la Campania e la Basilicata. Si sbriciolano uno dopo l'altro Laviano, Lioni, Sant'Angelo de Lombardi, Calabritto, Teora, Conza della Campania, Balvano. Lesioni e crolli si verificano a Napoli, Avellino, Potenza, in ogni luogo. 280.000 sfollati, 8.848 feriti e 2.914 morti. Ero un giovane giornalista. Decisi con l'amico e fotografo Marco Deidda di affrontare il lungo viaggio verso l'Irpinia. La protezione Civile aveva comunicato che chiunque fosse intenzionato a partire per le zone terremotate doveva essere autosufficiente. Partimmo con una 127 bianca. Quella macchina diventò ben presto la nostra casa per dieci giorni. Ci eravamo portati tutto, viveri compresi, soprattutto un sacchetto di plastica pieno di gettoni telefonici di rame, quelli vecchi, con la scalanatura in mezzo. Non avevamo i mezzi della Rai. Allora noi inviati delle radio private d'informazione utilizzavamo fantasia, dimostravamo grande spirito di adattamento e gioco di squadra. Quando si riusciva a trovare una cabina di fortuna chiamavamo la redazione centrale. Da lontano, le linee sporche della Sip diventavano ancora più gracchianti e il gettone interrompeva per un micro secondo la comunicazione. Ma quelle cronache erano straordinarie. Arrivammo il 24 novembre sera a Buccino. Una strada, una decina di morti sulle strade, persone abbandonate da Dio e dagli uomini, senza più niente, senza casa. Alcuni vagavano come zombie con le ciabatte e il pigiama dalla sera prima. Solo un radioamatore lanciava i suoi disperati appelli dall'etere che vennero ascoltati solo molte ore dopo il disastro. Marco Deidda scattava fotografie con una Nikon senza motore, decine, centinaia di scatti: le mani, gli occhi, i volti delle persone, i calcinacci, gli effetti personali lasciati abbandonati in fretta, i ricordi, i quadri di famiglia. E io registravo lamenti, suoni, voci della disperazione, interviste. Mi ponevo domande e dubbi. Per giorni camminammo tra paesi distrutti, vecchi soli davanti a ciò che restava delle loro abitazioni, cani e animali abbandonati, tra un'odore forte e irrespirabile di morte e le urla di dolore dei familiari delle vittime. Ricordo alcune scene che hanno accompagnato la mia memoria di cronista, nel corso Decine di bare allineate sul sagrato della chiesa di Sant'Angelo de Lombardi, nel silenzio e nell'incredulità generale. Il paese di Laviano per centinaia di anni in collina sprofondato a valle. Le continue e ripetute scosse di assestamento, certe volte perfino più forti di quella devastante del 23 novembre. Il primo e il secondo crollo della scuola di Sant'Angelo de Lombardi. Le lunghe code lungo le strade e autostrade di italiane di mezzi che trasportavano le case prefabbricate per i terremotati, gestite in modo clientelare. L'assalto al forno di Eboli da parte della popolazione inferocita contro le istituzioni che distribuivano viveri seguendo il “modello Lauro”. Il racket dei vestiti usati smistati dalla Protezione Civile a Potenza e Avellino. Le vergognose menzogne di sindaci, assessori, ministri, sottosegretari, funzionari dello Stato, alle varie conferenze stampa ascoltate a Napoli, Avellino, Potenza. Ma ricordo anche le parole chiare e precise dell'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, un uomo per bene. “Non vi sono stati i soccorsi immediati che avrebbero dovuto esserci. Ancora dalle macerie si levavano gemiti, grida di disperazione di sepolti vivi” 43 anni dopo il terremoto dell'Irpinia, le parole di Pertini suonano da monito, a futura memoria. Per mai dimenticare. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

Considera l'armadillo
Considera l'armadillo di venerdì 13/10/2023

Considera l'armadillo

Play Episode Listen Later Oct 13, 2023 28:50


Riascoltate la puntata di Considera l'armadillo noi e altri animali che oggi ha ospitato @cristiano Spilinga professione natura per parlare di due preziosi progetti lifeimagine.eu sulla conservazione del Bombina Pachypus, Ululone appenninico e di Emys Orbicularis, Testuggine palustre europea, ma anche di Pedalata d'impegno civile al Vajont, di @Annamaria Manzoni e del suo libro Noi abbiamo un sogno a @il Pertini di Cinisello con @Lav Monza e Brianza e naturalmente di abbonamento a @radio popolare

Ottanta
Ep 6: De Napoli e il terremoto dell'Irpinia

Ottanta

Play Episode Listen Later Aug 20, 2023 32:57


Fernando De Napoli vanta un record unico: è il solo giocatore ad aver giocato un mondiale mentre milita nella squadra dell'Avellino. Si afferma in una squadra che, negli anni '80, si inserisce fra le protagoniste di primo piano del nostro campionato mettendo forti radici nelle macerie del terremoto dello scandalo del calcio scommesse e in quello – atrocemente più tragico – del vero e proprio sisma irpino del novembre 1980, le cui conseguenze daranno corpo a un indegno scandalo. Ma, almeno per quanto riguarda il calcio, in questo caso, …dal letame nascono i fior. I contributi di questa puntata sono: Estratto di "90° minuto", 23 marzo 1980, disponibile sul canale Storia tv; estratto Commento di Pertini sui ritardi nei soccorsi dopo il terremoto in Irpinia, TG2 Studio Aperto 1980. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

UndeRadio - La voce ai ragazzi
La rosa cresciuta nel cemento

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Aug 11, 2023 2:19


Una riflessione sulla poesia di Tupac Shakur a cura dei ragazzi del Pertini di Roma

UndeRadio - La voce ai ragazzi
La scuola che vorremmo: le domande. Ep. 1

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Aug 11, 2023 3:21


Il punto di vista degli studenti e delle studentesse del Pertini di Roma

UndeRadio - La voce ai ragazzi
La scuola che vorremmo: il confronto. Ep. 2

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Aug 11, 2023 0:40


Il punto di vista degli studenti e delle studentesse del Pertini di Roma

UndeRadio - La voce ai ragazzi
La scuola che vorremmo: le insicurezze. Ep. 3

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Aug 11, 2023 3:06


Il punto di vista degli studenti e delle studentesse del Pertini di Roma

UndeRadio - La voce ai ragazzi
La scuola che vorremmo: il docente. Ep. 4

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Aug 11, 2023 4:47


Il punto di vista degli studenti e delle studentesse del Pertini di Roma

UndeRadio - La voce ai ragazzi
La scuola che vorremmo: problemi e aspettative. Ep. 5

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Aug 11, 2023 2:34


Il punto di vista degli studenti e delle studentesse del Pertini di Roma

UndeRadio - La voce ai ragazzi
Sperimentando! Redazione e registrazioni podcast sulla CRC

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Aug 11, 2023 4:09


Sperimentando il podcasting attraverso la Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. A cura degli studenti e delle studentesse del Pertini di Roma

Salvatore racconta
122 - Sandro Pertini, il presidente degli italiani

Salvatore racconta

Play Episode Listen Later Aug 5, 2023 17:31


Se ti piace Salvatore racconta e vuoi avere accesso al doppio dei podcast ogni settimana, sblocca la serie premium riservata agli abbonati su Patreon. Tutte le info su: www.patreon.com/salvatoreraccontaLa trascrizione di questo episodio è come sempre disponibile per le persone iscritte alla newsletter. Vuoi iscriverti? Fallo da qui: http://eepurl.com/hVUHW5Per altre informazioni, contenuti e le trascrizioni dei vecchi episodi, visita il sito www.salvatoreracconta.comTesto e voce di Salvatore GrecoSullo sfondo:Acoustic guitar arrangement for song by TRow https://soundcloud.com/megatrev Creative Commons — Attribution-ShareAlike 3.0 Fractal of lights – Chris Haugen Soothie – Oak Studios – Licenza Creative Commons CC BY 4.0 Green green garden – Chris HaugenBlue creek trail – Dan Lebovitz – Creative Commons CC BY 4.0

Italia Nera - Il Male nel Belpaese
L'altra Emanuela: Mirella Gregori

Italia Nera - Il Male nel Belpaese

Play Episode Listen Later Jul 13, 2023 18:13


Mirella Gregori scompare il 7 maggio del 1983. Poco più di un mese dopo, il 22 giugno, è la volta di Emanuela Orlandi. Ancora oggi si pensa che possa esserci un legame tra i due casi. Se però del caso Orlandi si è parlato moltissimo, quello di Mirella Gregori riemerge spesso solo come corollario del primo. Ed è per questo che Mirella è stata definita "l'altra Emanuela".Credits: https://studio.youtube.com/channel/UCO3t8tLeMB_SDainFzWp-IgAscoltate (e seguite) il podcast anche su Spreaker cliccando sul seguente link: https://www.spreaker.com/show/italia-nera-il-male-nel-belpaese_1Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/italia-nera-il-male-nel-belpaese--5702018/support.

Sveja
#312 La città cara e la città a rischio ambientale, ancora Casalpalocco e una doppia gambizzazione, questo e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Jun 19, 2023 29:11


Oggi i giornali li legge Cecilai Ferrara giornalista free lance di Ansa e altre testate. Sui quotidiani locali di questo lunedì molte analisi sulla vivibilità della città. Roma è sempre più cara per la spesa di beni e servizi, secondo un report che analizza dati ISTAT, con aumenti oltre il 7% secondo quanto racconta Repubblica, il Tempo invece analizza un report del Dipartimento regionale di epidemiologia dove si vede che si muore per le polveri sottili, per il caldo e per il rumore e dove si spiega che un romano su due vive in aree "fragili". Un approfondimento che continua su Roma Today sezione Dossier sull'obbiettivo impatto zero 2030 molto improbabile da realizzare. Continua intanto il racconto sugli eventi di Casalpalocco in cui è morto il piccolo Manuel, il sito dei The Borderline viene chiuso, ma gli inquirenti temono la cancellazione di possibili video incriminanti. Il PD è nuovamente in crisi per l'uscita di Grillo sulle brigate di cittadinanza e D'Amato si dimette dall'assemblea nazionale con un "anche no". Intanto Leodori diventa segreatrio del Lazio con 50 mila voti ai Gazebo.Intanto al Pertini vengono abbandonati due pregiudicati gambizzati dal clan. Questo e molto altro sui giornali di oggi. Sveja è un progetto di giornalismo indipendente supportato dalla fondazione CharleMagne e da Guido Larcher.

Sveja
#296 L'esercito dei tassisti evasori, mazzette all'ufficio condono, spray urticante in metro A e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later May 24, 2023 30:34


Rassegna stampa di mercoledì 24 maggio 2023 a cura di Ilenia Polsinelli. Repubblica Roma apre con la notizia dell'inchiesta della trasmissione de Le iene: l'esercito dei tassisti evasori. Dichiaro mille euro ma ne guadagno nove mila. Tutti i trucchi per arrotondare. Sempre su Repubblica Roma il malaffare all'ufficio condono. 300 abusi sanati a suon di mazzette. La Corte dei conti indaga sulle pratiche. Una brutta storia di pedofilia. Il Messaggero Roma apre l'edizione di oggi con l'arresto del Prof di religione accusato di aver violentato 4 minori. Sempre sul Messaggero Roma la disavventura della Metro A. Lite con spray urticante. Panico in metro chiusa per alcune ore. Paura e disagi per i pendolari. Su Repubblica Roma.it la perizia della Procura per la morte per soffocamento del neonato al Pertini: tragedia non prevedibile. Parla la madre Sveja è un progetto di giornalismo indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programma della Fondazione Charlemagne e da Guido Larcher. A domani con Alessandro Coltrè.

Sveja
#295 Un altro omicidio stradale, crescono sempre di più i B&b e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later May 23, 2023 23:58


La rassegna di martedì 23 Maggio è a cura di Luca DammiccoSu Repubblica si parla dell'ennesimo omicidio stradale, è la vittima numero 58 nel 2023.Un ragazzo di 25 anni è morto domenica sera guidando un monopattino dopo essere stato travolto da un furgone. Il conducente non si è fermato e ora è ricercato.Sempre Repubblica prova ad analizzare la continua crescita dei bed&breakfast nel centro di Roma, circa 1500 da inizio anno e le timide proposte per gestirne l'aumento.Sul Corriere della Sera si dà conto della perizia della Procura di Roma sulla morte del neonato avvenuta a Gennaio al Pertini, secondo il consulente la morte non sarebbe stata prevenibile in quanto il personale di turno avrebbe visitato con la giusta regolarità la stanza della mamma e del bambino. I genitori del neonato contestano invece il trattamento ricevuto.Anche per la violenza sessuale avvenuta a Capodanno 2021 va avanti il processo: ieri ha testimoniato la vittima ora 19enne, ricostruendo la serata e la faticosa presa di coscienza di quanto successo.Continua la mobilitazione a salvaguardia del Lago Ex Snia attraverso un corteo il prossimo 5 Giugno, Roma Today ricostruisce le ultime novità. Sveja è un progetto di comunicazione indipendente sostenuto da Periferiacapitale, il programmaper le periferie promosso dalla Fondazione Charlemagne, e da Guido Larcher. È possibile ascoltarla in podcast iscrivendosi alla newsletter o tramite Spreaker e Spotify.A domani con Ilenia Polsinelli

Prisma
Prisma di giovedì 13/04/2023

Prisma

Play Episode Listen Later Apr 13, 2023 69:25


IL GOVERNO NON TOCCA I PROFITTI DELLE IMPRESE E NEL DEF PARLA DI "MODERAZIONE SALARIALE" Luigi Pandolfi editorialista di politica ed economia su vari giornali, riviste e web magazine, tra cui Il Manifesto, Gianna Fracassi, vicesegretaria nazionale Cgil e Andrea Roventini economista della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa IL PARTO IN ANONIMATO E' ANCORA UN DIRITTO? Marco Griffini presidente di AiBi, associazione che a San Giulianio Milanese gestisce una "Culla per la vita" e Silvana Agatone ginecologa ospedale Pertini di Roma, fondatrice Libera associazione italiana ginecologi Laiga MILANO HA ANCORA SPAZI PER POTER VIVERE LA CITTA' CON POCO? Jacopo Ciccoianni, uno degli organizzatori del "Botellon"

Pallonate in Faccia
Calcio e Resistenza: i calciatori che furono partigiani | Episodio 46

Pallonate in Faccia

Play Episode Listen Later Mar 17, 2023 26:26


L'8 settembre 1943 l'Italia abbandona l'alleanza con la Germania nazista, e il paese si ritrova spaccato a metà, tra un Sud controllato dalla Monarchia e dagli Alleati, e un Nord in mano ai nazifascisti, in lotta contro gruppi di ribelli armati. È l'inizio della Resistenza, uno dei momenti fondamentali nella storia dell'Italia. Tra i partigiani che combatterono il nazifascismo ci furono anche tanti calciatori, le cui storie meritano di essere raccontate. Episodio conclusivo del ciclo sulla storia del calcio durante la Seconda Guerra Mondiale. LE FONTI USATE PER QUESTO EPISODIO: - MOGGIA Valerio, Il pallone del partigiano, Pallonate in Faccia - MOLINELLI Edoardo, Cuori partigiani. La storia dei calciatori professionisti nella Resistenza italiana, Hellnation Libri - PETRACCI Matteo, VECCHIONI Simone, Sarnano '44. Storia e leggenda di «quella partita di calcio tra partigiani e nazisti», Wu Ming Foundation - RICCI Dario, I campioni del Duce: Per il Fascio o per la Repubblica scelta di campo, Radio 24 L'audio del discorso di Pertini proviene dall'Archivio teche RAI – Radiotelevisione Italiana, ed è pubblico dominio La musica è "Americana" di Kevin MacLeod [incompetech.com] Licenza C.C. by 3.0 Potete seguire Pallonate in Faccia a questi link: https://pallonateinfaccia.com/ https://www.facebook.com/pallonateinfacciablog https://twitter.com/pallonatefaccia https://www.instagram.com/pallonateinfaccia Per contattarmi: pallonateinfaccia@gmail.com SOSTENETE PALLONATE IN FACCIA!

Sveja
#216 Le indagini al Pertini, le ansie a scuola, ancora Expo e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Jan 25, 2023 27:15


Proseguono le indagini sulla tragedia all'ospedale Pertini. Metro A rotta, caos trasporti e sciopero dei benzinai. Ancora la corsa per Expo 2030 e la Vela di Calatrava. Il doping a scuola. Pillola gratis nei consultori (?). Regionali, i ritorni nel centrodestra e il caso Rampelli. Sveja è un progetto di giornalismo indipendente supportato dalla fondazione Charlemagne e da Guido Larcher. A leggere i giornali oggi è Angela Gennaro, giornalista videomaker per l'agenzia di stampa ANSA e altre testate. Oggi, 25 gennaio 2023, è il 98esimo giorno di sciopero della fame di Alfredo Cospito per protestare contro il regime del carcere duro. Continuano i presidi davanti al ministero della Giustizia.

Sveja
#215 Quello che le donne dicono del parto, l'Expo di Tor Vergata e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Jan 24, 2023 31:48


La rassegna stampa di oggi è condotta da Ylenia Sina.Si apre ancora con il caso Cospito, detenuto in regime di 41 bis al carcere di Sassari, arrivato al 97esimo giorno di sciopero della fame in gravi condizioni di salute. È di ieri il lancio della piattaforma 'Morire di pena' per l'abolizione del 41 bis e dell'ergastolo.Si continua con la salute delle donne che, dopo la drammatica storia del neonato morto tra le braccia della madre all'ospedale Pertini, hanno riversato sui social decine di testimonianze di mancato ascolto e difficoltà nei reparti di ospedale nei giorni seguenti al parto.Oggi sui giornali si parla anche di Expo, perché in questi giorni è a Roma il segretario generale del Bureau international des expositions per la valutazione del dossier. E infine il lago dell'ex Snia, che torna a mobilitarsi domani dopo la manifestazione di domenica, e il processo sull'assalto alla Cgil con tre nuove condanne.Questo e molto altro sulla rassegna di oggi.Sveja è un progetto di informazione indipendente sostenuto dal programma Periferia Capitale della Fondazione Charlemagne e da Guido Larcher.

Mele
I migliori discorsi di inizio anno

Mele

Play Episode Listen Later Jan 2, 2023 7:24


Accanto alla liturgia laica del capodanno se ne svolge un'altra, istituzionale: è il discorso di fine anno del Presidente della Repubblica. Vi raccontiamo come sono cambiati e le cose più curiose che sono state dette

Non spegnere la luce
Il caso Stefano Cucchi - Quando a uccidere è lo Stato Italiano

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later Sep 7, 2022 60:55


Il calvario di Stefano Cucchi inizia la sera del 15 ottobre 2009 quando viene arrestato perché trovato in possesso di droga. Stefano è un geometra 31enne di Roma e viene fermato dai carabinieri presso il parco degli Acquedotti poiché in possesso di 20 grammi di hashish, di cocaina e di alcune pastiglie per l'epilessia, di cui soffriva. Viene portato in caserma e viene disposta per lui la custodia cautelare in carcere. Sette giorni dopo muore all'ospedale Pertini. È l'inizio di una complessa vicenda giudiziaria e di una lunga ricerca della verità, resa possibile soprattutto dalla sorella di Stefano, Ilaria Cucchi. Ma come è morto Stefano Cucchi? Ne parliamo con Serena Garofano e Bianca Gennari Casparis: criminologhe, detentrici di un master di II livello in scienze forensi presso La Sapienza di Roma, ma soprattutto autrici per la pagina Instagram e Facebook “Conversazioni sul Crimine”. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast

Sveja
#116 Tso a Roma, ex sindaci candidati ma indagati, centaurus nelle scuole e amianto sempre presente

Sveja

Play Episode Listen Later Aug 29, 2022 30:33


La rassegna stampa di Lunedì 29 agosto è a cura di Marica Fantauzzi.Si parte dalla storia di J., malato psichiatrico, ferito e accusato di aver tentato di uccidere dei poliziotti, ora in cura al Pertini per poi essere trasferito in carcere. Da Repubblica, invece, la notizia sull'ex sindaco di Forza Italia, indagato per lottizzazione e candidato alle prossime elezioni, poi l'allarme dei presidi per la nuova variante Centaurus e la mancata sanificazione nelle classi prima di Settembre. Dal Tempo l'inchiesta sugli "enti fantasma" nel Lazio e, da RomaToday, infine, il reportage sulla presenza di amianto nella capitale e in Italia.Il progetto Sveja è sostenuto da Periferiacapitale, il programma della Fondazione Charlemagne. E da Guido Larcher.

NASCOSTIFY
S2 Ep. 20 - 1 2 3 Pertini (con Disco Pianobar)

NASCOSTIFY

Play Episode Listen Later Apr 11, 2022 13:10


di Francesco Roggero. Oggi ascoltiamo: La nuova promessa del groove pop italiano e una canzone dedicata al presidente della Repubblica più amato di sempre.

La rosa purpurea
Pertini e il Duce chiudono la saga del crimine. Massimiliano Bruno ci presenta il suo "C'era una volta il crimine"

La rosa purpurea

Play Episode Listen Later Mar 12, 2022


Proposte abbondanti e variegate nelle sale cinematografiche, con l'arrivo di "Flee", il potentissimo documentario animato diretto da Jonas Poher Rasmussen, che ha fatto il pieno di candidature ai principali premi internazionali. Ma apriamo con un film fortissimo in termini contenutistici, estetici ed espressivi che arriva dall'Iran e che ha vinto l'Orso d'Oro alla Berlinale 70."Il male non esiste" con Ehsan Mirhosseini e Kaveh Ahangar per la regia di Mohammad Rasoulof che qui affronta una serie di tabù e dà una grandissima prova di forza e di coraggio (anche personale). Ne vogliamo parlare con Giona Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival.Con il nostro Boris Sollazzo parliamo allora di "Flee" e di "Parigi, tutto in una notte" di Catherine Corsini, con Valeria Bruni Tedeschi e Marina Foïs. Massimiliano Bruno ci racconta "C'era una volta il crimine", terzo capitolo della sua saga nel quale torna a dirigere la banda di eroi scalcagnati e improbabili in viaggio nel tempo. È passato per la Mostra del Cinema di Venezia"La promessa", film di Thomas Kruithof, con Isabelle Huppert e Reda Kateb. Lo ha visto per noi Chiara Pizzimenti

Rimbalzi
Ep.6: È stata la mano di Dino

Rimbalzi

Play Episode Listen Later Feb 26, 2022 15:14


Ci sono parate che sono come gol. Ma quella parata contro il Brasile, nel 1982, non sarebbe mai esistita, se prima non ci fossero state quelle con nonna Adelaide, che lanciava le prugne al piccolo Dino, vestito con una canottiera bianca di cotone e un numero 1 ricamato dietro la schiena. La sua carriera da portiere è iniziata così, a Mariano del Friuli. Da lì, Dino Zoff è arrivato a vincere tutto e a giocare in squadra con i più grandi, anche con il presidente Pertini, a scopone. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

El Sonido y La Furia
Vida y Destino - Vasili Grossman

El Sonido y La Furia

Play Episode Listen Later Feb 25, 2022 32:07


Para bajar la ansiedad de episodios, Pertini nos deleita con este libro imperdible. Una novela fundamental. Nicolás Mavrakis y Matías Pertini nos la recomiendan. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/elsonidoylafuria/message

ANSA Voice Stories
Quirinale 1985: il "sardomuto" Cossiga, poi "picconatore"

ANSA Voice Stories

Play Episode Listen Later Jan 24, 2022 4:00


Ci lavorò De Mita che gli impose Maccanico segretario generale.

ANSA Voice Stories
Quirinale 1978: l'outsider Pertini sorprende tutti

ANSA Voice Stories

Play Episode Listen Later Jan 23, 2022 3:47


Anche Craxi che voleva Vassalli o Giolitti. Eletto a 81 anni.

Levocididentro
Lavori in corso-Cercasi Presidente

Levocididentro

Play Episode Listen Later Jan 9, 2022 20:48


Il dibattito è sempre più acce, chi sarà il Presidente della Repubblica Italiana?

Romanzo Quirinale
Ep.5: I picconatori

Romanzo Quirinale

Play Episode Listen Later Dec 9, 2021 47:20


Se Sandro Pertini è stato il presidente più amato dagli italiani, Francesco Cossiga è stato il più incompreso, e indecifrabile. I due sono diversissimi, ma ad accomunarli c'è la stessa smania di condizionare direttamente la vita politica e la stessa volontà di forzare i limiti del loro mandato. Entrambi arrivano ad attaccare il funzionamento di quello Stato di cui rappresentano il vertice. Dalla lotta al terrorismo alle sconcertanti rivelazioni sulla rete Gladio, dal terremoto in Irpinia ai violenti conflitti istituzionali che preannunciano l'inizio di Mani pulite, Pertini e Cossiga hanno picconato le fondamenta della prima Repubblica.Ep.6: fuori il 16 dicembre

Punti di Vista con Lapo De Carlo
Covid: la fiducia nella scienza da coltivare anche «in tempo di pace» e Quei silenzi ipocriti sulla corsa al Quirinale | 25/11/2021 | Punti di Vista

Punti di Vista con Lapo De Carlo

Play Episode Listen Later Nov 25, 2021 7:45


“Covid: la fiducia nella scienza da coltivare anche «in tempo di pace»”, un articolo di Massimiano Bucchi su Il Corriere della Sera. In uno dei passaggi più interessanti del suo discorso all'inaugurazione dell'anno accademico alla Sapienza di Roma, il Presidente della Repubblica ha definito l'elevato tasso di vaccinazioni italiano «un referendum sulla scienza e sul suo valore», affermando che «il periodo di sottovalutazione del peso del ruolo della scienza in Italia» è «chiuso tra parentesi».[…] Su La Stampa leggiamo l'articolo di Marco Follini - “Quei silenzi ipocriti sulla corsa al Quirinale” aro direttore, il nostro antico codice repubblicano dice che al Quirinale non ci si candida, semmai si viene candidati. E dunque prescrive agli aspiranti presidenti una condotta discreta e rispettosa della volontà altrui. Peraltro le nostre più conosciute vicende quirinalizie segnalano il caso di qualche candidato che s'è ritirato tra una votazione e l'altra con l'effetto di rilanciare le sue periclitanti sorti (Pertini) e di qualche altro aspirante che è stato invece giustiziato dai franchi tiratori infastiditi dal carattere fin troppo esplicito delle sue ambizioni (Fanfani). […] ____________________________________ Ascolta “Punti di Vista” a cura di Lapo De Carlo. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Almanacco di bellezza - Intesa Sanpaolo On Air
Almanacco di bellezza del 23 novembre

Almanacco di bellezza - Intesa Sanpaolo On Air

Play Episode Listen Later Nov 23, 2021 29:49


1980 Terremoto dell'Irpinia: ritardi nei soccorsi, denuncia di Pertini, scandali nella ricostruzione - 1991 Muore l'attore Klaus Kinski

POLVERE
POLVERE primo episodio: SOCCORSI

POLVERE

Play Episode Listen Later Nov 22, 2021 17:46


Questa è la storia del Terremoto del 1980 e di una ricostruzione infinita. La storia del sequestro Cirillo e della trattativa tra la Democrazia Cristiana e il boss della Nuova Camorra Organizzata, Raffaele Cutolo. Questa è la storia di un'Italia in cui a tramare era lo Stato che manovrava le organizzazioni criminali e quelle terroristiche come pedine. Questa è la storia dell'omicidio Ammaturo, degli alloggi temporanei, dei prefabbricati e delle roulotte diventati parte integrante del paesaggio dei paesi terremotati, dei sogni di sviluppo infranti nelle tasche di faccendieri, tecnici e politici. Questa è una tipica storia italiana. Conosciamo le vittime, dimentichiamo i superstiti, non abbiamo i colpevoli. Perché anche in questa, come in tutte le storie italiane, alla fine NESSUNO È STATO

lo spaghettino
amarcord/galeazzi-germania 4-3

lo spaghettino

Play Episode Listen Later Nov 12, 2021 4:15


Estate 1982 Entrambe le clip sono tratte dalla Rai all rights reserved

Zoom - Dentro la notizia
Italia Campione d'Europa: la leadership di Mancini, l'urlo di Mattarella, le manone di Donnarumma

Zoom - Dentro la notizia

Play Episode Listen Later Jul 12, 2021 18:55


L'Italia batte ai rigori l'Inghilterra e ammutolisce Wembley: il segnale di un paese che riparte. I simboli di un successo che sorprende l'Europa e che anticipa la ricostruzione della Nazionale firmata Mancini. Mattarella come Pertini, i nuovi campioni e i vecchi leoni. Ne parlano Alvaro Moretti e Alessandro Catapano

Skill On Air
Skill Tales - Il Quirinale velato (4º episodio). Sandro Pertini - Un picconatore ante litteram

Skill On Air

Play Episode Listen Later Jun 21, 2021 6:06


Skill On Air presenta Skill TalesIl Quirinale velato - 4° EpisodioSandro Pertini - Un picconatore ante litteramA cura di Mario Nanni

Vermicino, Italia
3. L'ulivo

Vermicino, Italia

Play Episode Listen Later Jun 7, 2021 34:45


Alfredo non ce l’ha fatta, la madre di Alfredo, Franca Rampi, non si dà pace, vuole fare qualcosa perché tragedie del genere non si ripetano piò e sollecita il presidente Pertini che la ascolta: nasce la protezione civile. Un magistrato apre un’indagine per determinare le responsabilità della tragedia ma anche per un altro motivo: c’è il sospetto che il bambino sia stato calato da qualcuno nel pozzo. E oggi cos’è rimasto a Vermicino? VERMICINO, ITALIA - LA NOTTE DELLA TV è un podcast Gedi Visual, scritto e letto da Antonio Iovane Supervisione editoriale di Anna Silvia Zippel Musiche, sound design e montaggio: Gipo Gurrado - Indiehub studioSee omnystudio.com/listener for privacy information.

El Sonido y La Furia
LORRIE MOORE y sus cuentos

El Sonido y La Furia

Play Episode Listen Later May 25, 2021 23:41


Un especial que no te la esperabas y te va a encantar 1) Silvio Randazzo nos presenta su libro Acerca de quienes robaron dolor, ilustrado por el gran Andrés Casciani. 2) Santiago Llach nos habla de la escritora Lorrie Moore 3) Matías Pertini dedica unas bellas palabras sobre Los cuentos completos de Lorrie Moore editado por Seix Barral ¡Disfruten! --- Support this podcast: https://anchor.fm/elsonidoylafuria/support

Ascolta la Notizia
Di Battista: «Vedere Enrico Letta sul palco unico del pensiero unico è stato un colpo allo stomaco»

Ascolta la Notizia

Play Episode Listen Later May 21, 2021 1:00


«Vedere Enrico Letta, segretario di un partito che un tempo sosteneva le cause degli ultimi e lottava contro le oppressioni, salire sul palco unico del pensiero unico espresso dal partito unico, dimenticando un fatto semplice, ovvero che esiste un popolo occupato (i palestinesi) ed un governo che occupa (quello israeliano) è stato un colpo allo stomaco». Così su Facebook l'ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista. «Ho ricordato il pensiero di Pertini al riguardo. Quel Pertini osannato quando si ricordano le sue esultanze nazional-popolari per i goal di Rossi, Tardelli e Altobelli, ma dimenticato quando chiedeva il riconoscimento dello Stato di Palestina. La questione palestinese è centrale. E' collegata alla sicurezza del Mediterraneo un mare sempre più in burrasca, a tensioni, vecchie e nuove guerre, corsa agli armamenti, diritti dei popoli. E' Politica...e oggi sembra essere scomparsa», ha concluso Di Battista.

Scrittura Efficace LIVE
Pertini raccontato ai ragazzi: una biografia illustrata, con Fabio Iadeluca

Scrittura Efficace LIVE

Play Episode Listen Later Apr 25, 2021 56:13


“Arrendersi o perire!” diventa il proclama per la liberazione del popolo italiano dall'occupazione nazifascista. Lo ha raccontato anche Valerio Todini, nel suo libro per ragazzi Sandro Pertini. Il presidente amato da tutti, ne abbiamo parlato con Fabio Iodeluca, curatore editoriale del testo per l'istituto Armando Curcio. ✍️ www.scritturaefficace.com✍️ YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC_PI6E3rX1xvrAB5Cnkb5nw ✍️ Sito: http://www.scritturaefficace.com/ ✍️ Gruppo Facebook: https://www.facebook.com/groups/scritturaefficace/

Frequenze Partigiane
Puntata 21: Sandro Pertini

Frequenze Partigiane

Play Episode Listen Later Apr 12, 2021


Ci sono personaggi che oltrepassano le barriere della politica, delle istituzioni e diventano vere e proprie icone popolari. Sandro Pertini è l'esempio perfetto di icona popolare, un personaggio capace in maniera quasi istintiva di essere non solo "tra la gente" ma "con la gente". Una connessione umana e sentimentale prima ancora che politica col popolo che ha rappresentato lungo tutta la sua vita politica. Sarebbe meglio parlare di "vite politiche", perché Pertini ha vissuto appieno il suo secolo nelle alterne vicende della nostra democrazia.

UndeRadio - La voce ai ragazzi
Chi decide cosa sono? il fenomeno del bodyshaming arriva anche in Corea

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Apr 6, 2021 6:45


UndeRadio - La voce ai ragazzi
Dizionario dell'odio e dizionario della tolleranza

UndeRadio - La voce ai ragazzi

Play Episode Listen Later Apr 6, 2021 4:08


A cura della classe 2B AFM del Pertini di Roma

NCC - News con Capone
Baguette, ciabatta, tiramisù e le parole italiane che hanno conquistato il mondo

NCC - News con Capone

Play Episode Listen Later Feb 20, 2021 8:41


L'Accademia della Crusca e le parole del cibo che ci hanno fatto conoscere nel mondo. Anche grazie a Pertini e Paolo Rossi

RADIOIMMAGINARIA
#milano-sanremo Intervista al Principe di Seborga

RADIOIMMAGINARIA

Play Episode Listen Later Jan 25, 2021 29:59


PodcastRadioimmaginaria Milano e SanremoNel 1982 ci fu una partita di briscola tra Pertini, presidente dell'Italia, Stato (se così si può dire) illegittimo, creato esclusivamente come territorio cuscinetto per evitare ai francesi di conquistare a colpi di omelette il resto del Mondo, Bearzot, e Dino Zoff, duca di Seborga. In quell'occasione gli sfidanti al prestigioso gioco della Briscola, ambasciatori dell'Italia e del Principato di Seborga, scommisero sull'indipendenza reciproca dei due nascenti stati. Come è andata a finire? Solo Carlo Maria Alberto Von Ribbentropp Zoff Windsurf, attualmente principe di Seborga, può dircelo.#OkkinSu www.radioimmaginaria.it

Ventunesima Regione
Domenica alle Tre

Ventunesima Regione

Play Episode Listen Later Dec 10, 2020 50:12


Questo maledetto 2020 sta per giungere al termine, ciao Pablito il nostro eroe che seppe unire l'Italia, il nostro motivo d'orgoglio...

paolo questo domenica pablito venditti trapattoni pertini levocididentro espositoemanuele ventunesimaregione
GazzaTalk
GazzaTalk Collovati: "Un mito come Pertini, un attaccante imprendibile. Ma ha sofferto troppo"

GazzaTalk

Play Episode Listen Later Dec 10, 2020 3:00


Levocididentro
23 Novembre 1980

Levocididentro

Play Episode Listen Later Nov 22, 2020 44:44


Ripartiamo dal Sud, sul serio però.

Radio Punto Zero Tre Venezie
Radio Chef 11 – Istituto Pertini Grado Professor Francesco Nunziata

Radio Punto Zero Tre Venezie

Play Episode Listen Later May 26, 2020 11:27


Radio Chef 11 - Istituto Pertini Grado Professor Francesco Nunziata by Radio Punto Zero 3V

3Fattori
Ep. 49 - Il braccio di ferro Usa Cina

3Fattori

Play Episode Listen Later May 21, 2020 12:02


Partiamo da Pechino e Washington con le ultime novità e arriviamo a… PERTINI!

Ascuta
25 Aprile

Ascuta

Play Episode Listen Later Apr 25, 2020 1:37


Festa, festoni e bandiere girovagano per le strade.Tutti fanno festa e guardano contentiperché sono lontani quei giorni tremendi.Pochi sono ormai quelli che l'hanno visto,gente sofferente come in croce Cristo.Martiri.Innocenti, bambini, donne e vecchi,tutti hanno voluto partecipare,perché questa terra malata si doveva liberaredalla paura, gli stenti e la morte, che portano alla disperazione.Gli americani sono sbarcati e ci hanno fatto contenti,ma veri eroi sono coloro che non dicono niente.quelli che ora sono adulti,ma il tempo non cancella certe cose vissute.Noi cantiamo di quei giorni lontanima sempre grazie dobbiamo dire a quei poveri partigiani.Gente umile ma tanto coraggiosa,che ha fatto diventare l'italia, una nazione valorosa.

LessonPod: pillole di cultura!
La fine della 2^ guerra mondiale e la liberazione d’italia del 25 aprile

LessonPod: pillole di cultura!

Play Episode Listen Later Apr 24, 2020 5:53


In 6 minuti ti raccontiamo gli ultimi anni della seconda guerra mondiale e di come l’Italia, il 25 aprile sia tornata una nazione libera!Grazie a Vittoria per il contributo finale in questo episodio

Blu Notte - Misteri Italiani
Morti nelle mani dello Stato - I casi di Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi e Giuseppe Uva

Blu Notte - Misteri Italiani

Play Episode Listen Later Jan 4, 2020 109:27


La morte di Stefano Cucchi avvenne a Roma il 22 ottobre 2009 mentre il giovane era sottoposto a custodia cautelare. Le cause della morte e le responsabilità sono oggetto di procedimenti giudiziari che hanno coinvolto da un lato i medici dell'ospedale Pertini, dall'altro continuano a coinvolgere, a vario titolo, più militari dell’Arma dei Carabinieri. Il caso ha attirato l'attenzione dell'opinione pubblica a seguito della pubblicazione delle foto dell'autopsia, poi riprese da agenzie di stampa, giornali e telegiornali italiani. La vicenda ha altresì ispirato documentari e lungometraggi cinematografici.

El Sonido y La Furia
T1 E36 - Un Barrio Silencioso, de Luis Alexis Leiva

El Sonido y La Furia

Play Episode Listen Later Dec 6, 2019 53:21


En esta oportunidad, Matías Pertini entrevista a su amigo y compañero, Luis Alexis Leiva. La excusa es la salida del libro Un Barrio Silencioso, escrito por Leiva. --- Support this podcast: https://anchor.fm/elsonidoylafuria/support

El Sonido y La Furia
T1 E7 - Nuestros CincoFavoritos Challenge

El Sonido y La Furia

Play Episode Listen Later Apr 24, 2019 72:01


En esta oportunidad, Matías Pertini y Luis Alexis Leiva, eligen 5 libros de su propia biblioteca y hablan de ellos explicando por qué vale la pena leerlos. Un episodio bien largo y jugoso en el que se detienen para hablar de literatura y de libros, en el muy representativo #DíaDelLibro. Desde Varga Llosa, hasta John Berendt, desde Nabokov hasta Bolaño. Un repaso detallado y fuerte sobre lecturas, pasiones literarias, y libros para la psoteridad. Disfruten --- Support this podcast: https://anchor.fm/elsonidoylafuria/support

El Sonido y La Furia
T1 E2 - Literatura y porno con Matías Bragagnolo

El Sonido y La Furia

Play Episode Listen Later Mar 11, 2019 36:16


Charlamos con Matías Bragagnolo. Nos presentó, en esta oportunidad, su libro EL DESTINO DE LAS COSAS ÚLTIMAS. Una apasionante novela sobre la pornografía más tabú. Coprofagia, amor, represión de los deseos, categorías de la industria del porno, el porno, la literatura erótica y explícita, todo en esta charla imperdible. Tal vez la mejor novela del autor. EL DESTINO DE LAS COSAS ÚLTIMAS editada por Indómita Luz. No se lo pierdan. Luis Alexis Leiva y Matías Pertini hacen EL SONIDO Y LA FURIA. El mejor podcast sobre literatura de todo el planeta jupiter. Y ahora podrán disfrutar luego de cada capítulo una playlist especial y temática. En esta oportunidad, las canciones elegidas las encontrarán acá: https://open.spotify.com/playlist/4jQ30c6l2E9cRoV7U6UD3p -Christian Woman, de Type O Negative -The last secret, de Neon Boulevard -Dirty Little Things, de Velvet Revolver -I Would for you, de Nine Inch Nails -Evidence, de Marilyn Manson Sigan la cuenta de Luis Alexis Leiva y escúchenla. Curaduria de Matías Rodriguez Pertini --- Support this podcast: https://anchor.fm/elsonidoylafuria/support

El Sonido y La Furia
T1 E1 - Improvisaciones sobre William Faulkner.

El Sonido y La Furia

Play Episode Listen Later Mar 1, 2019 34:30


Primer episodio realmente nuevo. Luis Alexis Leiva y Matías Pertini charlan sobre Faulkner, sus novelas, sus cuentos; por dónde empezar a leerlo; sus recursos literarios, sus méritos. La influencia que dejó en latino américa y toda la nerdeada que quieras saber. --- Support this podcast: https://anchor.fm/elsonidoylafuria/support

Chassis
Chassis di domenica 18/03/2018

Chassis

Play Episode Listen Later Mar 18, 2018 46:31


Intervista all'attrice Liv Ullmann ospite del Bergamo Film Meeting. Graziano Diana, regista con Giancarlo De Cataldo di "Pertini il combattente". I film "Vengo anch'io" di Corrado Nuzzo e Maria De Biase. Evelyn Bruges distributrice di "Eterno Femminile". Anticipazioni dei film al Festival dei Diritti Umani e Festival di Cinema Africano d'Asia e America Latina.

Chassis
Chassis di dom 18/03

Chassis

Play Episode Listen Later Mar 17, 2018 46:31


Intervista all'attrice Liv Ullmann ospite del Bergamo Film Meeting. Graziano Diana, regista con Giancarlo De Cataldo di "Pertini il combattente". I film "Vengo anch'io" di Corrado Nuzzo e Maria De Biase. Evelyn Bruges distributrice di "Eterno Femminile". Anticipazioni dei film al Festival dei Diritti Umani e Festival di Cinema Africano d'Asia e America Latina.

Chassis
Chassis di dom 18/03

Chassis

Play Episode Listen Later Mar 17, 2018 46:31


Intervista all'attrice Liv Ullmann ospite del Bergamo Film Meeting. Graziano Diana, regista con Giancarlo De Cataldo di "Pertini il combattente". I film "Vengo anch'io" di Corrado Nuzzo e Maria De Biase. Evelyn Bruges distributrice di "Eterno Femminile". Anticipazioni dei film al Festival dei Diritti Umani e Festival di Cinema Africano d'Asia e America Latina.

Hollywood Party
HOLLYWOOD PARTY del 12/03/2018 - Pertini combattente con G. De Cataldo e On Suspiria and Beyond con L. Tovoli

Hollywood Party

Play Episode Listen Later Mar 12, 2018 44:51


Pertini combattente con G. De Cataldo e On Suspiria and Beyond con L. Tovoli

RadioLibera-AlDiLàDelVetro
RadioLiberaAlDiLàDelVetro-6°Ep

RadioLibera-AlDiLàDelVetro

Play Episode Listen Later Dec 6, 2017 33:10


RadiLibera AlDiLàDelVetro 6°episodioSiamo all’inzio degli anni 80 ed esattamente nel 1982 e se c’è una istantanea che ci portiamo dentro di quel anno sicuramente è quella del presidente Pertini allo stadio Santaigo Barnabeu di Madrid che saluta, si sbraccia e sorride nella finale ai mondiali vinta dalla nostra Italia sulla Germania per 3-1. Ma la partita memorabile di quel mondiale e che rimarrà scolpita nel nostro cuore fu quella dei quarti di Italia-Brasile finita 3-2 con tre i tre goal di Paolo Rossi.... e quel giorno mentre tutti erano davanti ai televisori, io ero in radio a fare la regia a Max Venegoni... Buon Ascolto!

BASTA BUGIE - Storia
25 aprile, la festa più insensata e ridicola

BASTA BUGIE - Storia

Play Episode Listen Later May 1, 2014 9:16


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=324125 APRILE, LA FESTA PIU' INSENSATA E RIDICOLA di Massimo ViglioneÈ fin troppo facile far notare che il 25 aprile è la festa più insensata e ridicola che sia mai esistita nella storia, visto che di fatto si festeggia una sconfitta miliare di un popolo distrutto e caduto nella guerra civile e nell'odio ideologizzato. E che è ancora più insensata perché si continua a festeggiarla dopo settant'anni! Una tipica follia democratica.Naturalmente diciamo questo non certo per nostalgismo pro sconfitti, né perché riteniamo che qualora la guerra fosse stata vinta dal nazional-socialismo noi italiani ce la saremmo passata meglio. Forse nei primissimi anni della vittoria; ma, personalmente ritengo che, specie alla lunga – e questo al di là delle follie razziste dell'hitlerismo – sempre servi saremmo stati, e sempre del Paese che oggi domina l'Europa non con le armi e la Gestapo ma con la finanza e le banche.Occorre riflettere bene ormai, dopo settant'anni, sul perché di questa stupida festa nazionale. Se essa è stata inventata e continua ad essere imposta ogni anno, nonostante ormai da lungo tempo molti intellettuali – spesso ex-marxisti – stiano oggettivamente invitando all'eliminazione di questo solco di sangue che ancora bagna l'identità italiana – è perché essa è il marchio stesso della Repubblica Italiana. Ne è il sigillo nazionale. Un sigillo troppo pesante perché possa essere tolto e possa divenire pubblico ciò che nasconde.Per decenni si è taciuto sulle stragi comuniste dei titini in Istria e sulle stragi comuniste dei partigiani in Emilia Romagna e altrove. Per decenni il 25 aprile serviva a occultare nella festa "di tutti" (come Pertini, il presidente di tutti, ricordate?) il sangue innocente (donne, vecchi, seminaristi, sacerdoti, uomini che si erano arresi, ecc.) offerto in tributo all'altare del sol dell'avvenire che sembrava stesse per sorgere in quei tragici giorni.Soprattutto doveva però nascondere anche l'idea stessa che in Italia vi fosse stata una guerra civile. Tutti noi che siamo stati studenti nella Prima Repubblica, sappiamo bene che la guerra civile fra partigiani e fascisti non è mai esistita: è esistita invece la guerra di "liberazione" – termine che dimenticava, come se nulla fosse, il fatto che se dietro i fascisti vi era un invasore, dietro i partigiani ve ne erano due (o di più, forse). "Liberazione": ecco la parola magica inventata, mentre Mussolini pendeva a Piazzale Loreto e il sangue scorreva a litri nel triangolo rosso della morte e in Istria, per occultare sia la sconfitta militare che l'idea stessa di una guerra civile. Al punto tale che – e il cinema ha lavorato molto in tal senso – il "fascista" non era più neanche italiano, ma era il male in sé, inevitabilmente cattivo perché antitesi dell'inevitabilmente buono, ovvero dell'italiano partigiano.Ma perché occorreva – e occorre ancora dopo settant'anni – nascondere la sconfitta e la guerra civile? Su questo nodo focale ormai la letteratura è vasta (Galli della Loggia, Emilio Gentile, Paolo Mieli, Marcello Veneziani, solo per citare alcuni fra gli autori più noti): la ragione vera risiede nella storia precedente, vale a dire nel Risorgimento italiano.Il processo di unificazione nazionale è stato – al di là del mero risultato territoriale amministrativo – un assoluto fallimento. L'"italietta" nata dal blitz di Cavour e Garibaldi era più "espressione geografica" dell'Italia dei giorni di Metternich. Niente univa il siciliano e il piemontese, il salentino e il lombardo, il fiorentino e il calabrese. Economicamente era un disastro, più o meno come oggi. Moralmente screditati e corrotti. Militarmente ridicoli e incapaci (nemmeno gli africani ci rispettavano). Per non parlare della questione meridionale, della mafia, della corruzione, dell'emigrazione di milioni di uomini costretti a lasciare la loro Italia per non morire di fame.Essendo evidente a tutti il fallimento ideale, civile e culturale del Risorgimento, per forgiare gli italiani fu deciso prima di tentare la via coloniale e fu un disastro, come già accennato. Poi di entrare nella Prima Guerra Mondiale, pur sapendo perfettamente che se ne poteva stare tranquillamente fuori. Il prezzo è stato 600.000 morti e 1.500.000 mutilati e feriti, il tutto per la "vittoria mutilata" (anche la vittoria fu mutilata).Poi il biennio rosso – con il rischio bolscevico – e infine la dittatura fascista, che si assunse il compito di "fare gli italiani", ovvero di riuscire dove il risorgimento liberale aveva chiaramente fallito. Il fascismo divenne, come Mussolini stesso dichiarò più volte e Giovanni Gentile teorizzò filosoficamente – il compimento del Risorgimento. Il Secondo Risorgimento.Ma il fascismo – al di là di alcuni innegabili risultati positivi – ci ha condotto al secondo disastro mondiale e all'8 settembre, con la "morte della patria", lo Stato alla sfascio, una monarchia indecente che fugge, un esercito lasciato senza ordini e senza capi, all'invasione degli stranieri e alla guerra civile.Così, il mondo partigiano, almeno l'intelligenza di esso, comprese che occorreva risollevare ancora una volta, per la terza volta, dal baratro il mito fallimentare del Risorgimento. E lo fece facendo scomparire dall'idea italiana il fascismo, la sconfitta e la guerra civile, e presentando la nuova repubblica consociativa, liberal-democratica tendente a sinistra come il vero ultimo passaggio per la realizzazione del "nuovo italiano", quello appunto sognato dagli eroi risorgimentali. Nacque così il "terzo risorgimento", quello democristian-laico-comunista.Ecco la necessità di mantenere in vita la festa del 25 aprile. In fondo, abolirla, sarebbe come ammettere che pure il "terzo risorgimento" ha fallito nell'obbiettivo di fare gli italiani e di costruire un Italia unita e rispettabile nel consesso delle nazioni.Quanto l'Italia di oggi sia unita e rispettabile nel consesso delle nazioni è sotto gli occhi di tutti.È fallito il primo Risorgimento, quello condotto contro la Chiesa e l'identità cattolica italiana. È fallito il secondo Risorgimento, quello fascista. È fallito pure il terzo Risorgimento, quello del compromesso storico fra "cattolici" liberali, laici e comunisti, che ha prodotto l'obbrobrio in cui oggi viviamo.Oggi l'Italia neanche esiste più, essendo divenuta colonia sottomessa a un'entità astratta e al contempo famelica e contro-natura come la UE. Eppure noi continuiamo a festeggiare il 25 aprile.Come dire... sempre più stupidi, ogni anno che passa. Sempre meno italiani, ogni anno che passa.Perché il vero italiano era quello figlio di 26 secoli di storia. Quello che si trovò i piemontesi a casa. Quello era il vero italiano. E oggi, italiano vero, è colui che è in grado di capire e ha la forza di dirlo che questa Italia, questa Repubblica, non ha quasi nulla della vera Italia. E che finché non restaureremo la vera Italia, il nostro destino sarà quello di andare sempre più allo sfascio generale.Ma, per usare una loro espressione... "un'altra Italia è possibile". Non dimentichiamolo e lottiamo per questo.

Radio Fuori Onda
Le voci della protesta

Radio Fuori Onda

Play Episode Listen Later Dec 11, 2012 56:29


Il radioracconto della manifestazione avvenuta oggi, 11 dicembre 2012, davanti al palazzo della regione Lazio contro i tagli alla sanità. Voci piene di rabbia, voci sotto pressione.A protestare con bandiere, fischietti e striscioni è il mondo della sanità, in sciopero contro i tagli, le riduzioni dei posti letto e le chiusure degli ospedali. Non c'è stato nessun problema di ordine pubblico ma l'atmosfera era piuttosto tesa ed “arrabbiata”.Tutti i lavoratori laziali del comparto sanità, in lotta da mesi sui tetti dei loro ospedali, dal Pertini al Cto, dal Policlinico alla Croce Rossa, si sono ritrovati questa mattina sotto la Regione, bloccando il traffico di via Rosa Raimondi Garibaldi e di via Colombo, all'altezza di Piazzale Navigatori.Sono state più di 40 tra sigle sindacali, associazioni del settore e di cittadini a manifestare questa mattina il proprio disagio e malcontento davanti alla (ormai tristemente nota) sede della Regione Lazio.“Nel 2006 il buco nella Sanità del Lazio lasciato dalla giunta Storace viene per la prima volta alla luce in tutta la sua enormità: 10 miliardi di euro, una cifra spaventosa”, racconta a Repubblica Marcello Degni, economista, docente di Contabilità Pubblica alla Sapienza di Roma. Quarantanove ospedali pubblici venduti e poi riaffittati a prezzo maggiorato dalla Regione, fatture gonfiate, appalti, tangenti.La soluzione è stata ” un piano di rientro, almeno parziale, attraverso un prestito dello Stato di cinque miliardi di euro, da restituire in 30 anni attraverso rate di 300 milioni ogni dodici mesi. Ed è da qui, per impedire la formazione di nuovo debito che iniziano i tagli alla Sanità del Lazio”.Dal 2006 al 2012 scompaiono circa 4mila posti letto. La sanità subisce un tracollo, come raccontano diverse inchieste e come denuncia Ignazio Marino, presidente della Commissione d'Inchiesta sulla Sanità del Senato. Che definisce il Lazio un esempio di “sperpero nazionale”. Spiega Marino: “La soluzione non possono essere tagli selvaggi che ricadono sulla pelle dei cittadini, dopo che per decenni in questa regione si sono moltiplicate cattedre, posti, reparti. Nel Lazio ci sono 1600 Unità Operative, a capo di ognuna della quali c'è un primario. Quante di queste sono davvero necessarie?”.I casi esemplari di malagestione della sanità laziale sono innumerevoli. Tra i più recenti, come non ricordare quello dell'Unità Operativa Complessa di “Tecnologie cellularimolecolari applicati alle malattie cardiovascolari” creata ad hoc al policlinico Umberto I di Roma per Giacomo Frati, figlio del rettore della Sapienza Luigi Frati. O ancora lo scandalo dell'Idi, dove la “misteriosa” sparizione dei soldi dell'Istituto Dermopatico dell'Immacolata (all'avanguardia per le malattie della pelle e nella cura del melanoma), ha portato sotto inchiesta tutti i vertici dell'istituto di proprietà dei padri Concezionisti per un buco nella casse dell'ospedale di 800 milioni di euro.I nostri speaker oggi scendono in strada per raccogliere ai microfoni di Radio Fuori Onda le esperienze e la rabbia di questi lavoratori e cittadini.