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Alto Adige, in the far northeast of Italy, is a small wine region that makes incredibly high quality reds and whites. In this episode I discuss the unique terroir, grapes, and mixed culture of this region, with its heavy Germanic and Austrian influences. I cover: The long history of Alto Adige wine The varied soil types and geology The range of climates and growing conditions The unique grapes (including Kerner, Schiava and Lagrein) The DOCs and subzones of Alto Adige A truly beautiful and unique Italian wine region, and one I hope I've convinced you to explore! Copyright: Wines of Alto Adige Full show notes and all back episodes are on Patreon. Become a member today! www.patreon.com/winefornormalpeople _______________________________________________________________ Check out my exclusive sponsor, Wine Access. They have an amazing selection -- once you get hooked on their wines, they will be your go-to! Make sure you join the Wine Access-Wine For Normal People wine club for wines I select delivered to you four times a year! To register for an AWESOME, LIVE WFNP class with Elizabeth or get a class gift certificate for the wine lover in your life go to: www.winefornormalpeople.com/classes
Nel 1837, tra le colline del Missouri, la tragica scomparsa della piccola Vienna Jane Brinker sconvolse la comunità di Steelville. Ad essere accusata del suo omicidio fu Mary, una giovanissima schiava di proprietà della famiglia Brinker, che confessò di avere annegato la bambina. Mary sarà condannata e impiccata, facendo di lei la persona più giovane mai giustiziata in quello Stato. Buon ascolto!
Alessandro Barbero narra le vicende del poeta Ausonio e della sua giovane schiava, Bissula, bionda ragazza delle tribù barbare nell'antica Roma. Fonte: youtube.com/watch?v=U_3cNG17bxA
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7806INDIPENDENTE DAL MARITO, MA SCHIAVA DEL LAVORO di Raffaella FrulloneMi sono sorpresa l'altro giorno nell'apprendere che tra le dipendenze più diffuse nel nostro Paese c'è ancora quella da eroina. Così riportano diversi studi, mettendo al primo posto delle dipendenze maggiormente presenti tra gli italiani proprio quella da sostanze stupefacenti, in primo piano le cosiddette droghe leggere, come i cannabinoidi e gli oppiacei, poi la cocaina e infine appunto l'eroina, che io avevo lasciato nei miei ricordi degli anni Novanta, quando le siringhe per terra mi avvisavano che quello non era solo un presidio medico.Sul podio delle dipendenze, e qui non ci sorprende per nulla, anzi, c'è la piaga della pornografia, che dilaga ormai a livelli inimmaginabili, naturalmente anche grazie a internet ma soprattutto agli smartphone. E qui arriva il terzo gradino del podio, ossia la dipendenza da social media e appunto da quell'oggetto che solo 25 anni fa era un banale cellulare e che oggi qualcuno ha definito un nuovo «ciuccio per adulti», ossia quell'oggetto che ci rilascia dopamina al bisogno. Nella classifica troviamo poi una voce sulla dipendenza da farmaci, antidolorifici in primis, ma subito dopo antidepressivi e ansiolitici, e poi il gioco d'azzardo. Infine, malamente sopravvissuta alle campagne antifumo degli ultimi decenni, la sigaretta.Ma c'è un'altra dipendenza considerata socialmente pericolosa, soprattutto quando si parla di donne, la cosiddetta "dipendenza dall'uomo". Il marito su tutti, naturalmente, simbolo della società patriarcale che ci vuole tutte sottomesse. Dipendere dal marito è considerato non solo sconveniente, ma anche pericoloso, in particolare viene rimarcata l'importanza dell'indipendenza economica che la donna deve raggiungere perché quella sarebbe simbolo di libertà. L'altra faccia della medaglia è una dipendenza di cui nessuno parla in modo negativo, anzi è vista come buona, auspicabile, desiderabile, e anche qui simbolo di libertà, ossia la dipendenza dal lavoro. Posto che per la gran parte della popolazione, anche femminile ahinoi, è ormai una dipendenza forzata, obbligata da esigenze economiche, il mainstream ci vorrebbe convincere che lavorare 40 ore settimanali (o di più), magari facendo la commessa, magari a 30 chilometri da casa, magari lavorando anche la sera, magari lavorando anche la domenica e, perché no?, i festivi, magari bistrattata dal capo, è sempre e comunque preferibile che rimanere a casa - ad esempio - a crescere i propri figli "dipendendo" economicamente dal marito. Non c'è qualcosa di storto in questo?Anche perché la storia della self mede woman, quella che si fa da sola, sta in piedi esattamente come quella del self made man, ossia non sta in piedi. Noi dipendiamo sempre da qualcun altro, dipendiamo da chi ha progettato la casa in cui abitiamo, da chi l'ha costruita, ci fidiamo del fatto che abbia usato materiali buoni e li abbia posati con coscienza, dipendiamo da chi ha realizzato la nostra autovettura, o l'autobus, dipendiamo da chi fornisce ogni giorno il banco del supermercato, grazie al quale siamo certi di portare qualcosa in tavola, dipendiamo dagli imprevisti che non controlliamo, dipendiamo dal nostro corpo che oggi ci porta in giro allegramente, ma basta un callo sotto a un piede e già camminare diventa faticoso. Dipendere dal proprio marito quindi non è affatto una prospettiva così terribile, anzi, perché lui è il nostro alleato, non quello che controlla se firmiamo il cartellino o quello che decide se darci o meno due giorni di ferie. Dipendere dal marito ci ricorda che tutti, uomini e donne, dipendiamo: dipendiamo dal Creatore, siamo nelle mani di Dio, un Dio buono, che per noi prepara solo il meglio. E questo è davvero liberante.
To download the transcript CLICK HERE Welcome back to part two with Beatrice Bessi, our dedicated head sommelier. Beatrice's passion for wine shines through in every word, making her journey a delight to follow. In this episode, we delve into her experience with the Court of Master Sommelier exams, her recent Australian adventures, and her fascination with old vines. But our main focus is on the two Italian wine regions: Alto Adige and Trentino. Picture snow-capped peaks and charming landscapes—Alto Adige sits at the crossroads of Austria and Switzerland, boasting a predominantly German-speaking population. Yet, its wines speak volumes in Italian tradition. We'll explore indigenous grape varieties like Schiava and Lagrein, and did you know? A whopping 98% of Alto Adige's wines reach at least the DOC level, a testament to its quality. Just south lies Trentino, home to renowned sparkling wine producer Ferrari. While Trentino may be smaller, it holds its own charm, and Beatrice's fondness for the region shines bright. Join us as Beatrice shares her insights and passion, painting a vivid picture of these remarkable Italian wine destinations. This episode is sponsored by Wickham Wines, A small business themselves focusing on top quality wines. Do yourself a favour, and go check out their online store for their amazing collection! Use the code EATSLEEP10 for 10% off your first order. If you want to skip ahead: 02.26: The Court of Master Sommelier exams 09.08: The James Busby Trip through Australia 13.37: Tim Wildman and his Pet-Nats 15.52: The oldest vines of Grenache is Australia 17.33: The oldest vines of Shiraz in Australia 21.00: The regions of Alto Adige and Trentino 23.32: Schiava - the cotton candy grape 25.03: Grape variety Lagrein 29.36: Older grape varieties - Teroldego 31.44: Sweet and fortified 34.11: Tasting notes and flavour profiles 35.31: Kerner - crossover between Schiava & Riesling 36.34: Destination recommendations in Alto Adige and Trentino Any thoughts or questions, do email me: janina@eatsleepwinerepeat.co.uk Or contact me on Instagram @eatsleep_winerepeat If you fancy watching some videos on my youtube channel: Eat Sleep Wine Repeat Or come say hi at www.eatsleepwinerepeat.co.uk Until next time, Cheers to you! ------------------------------------------------- ---------------------------------------------- THE EAT SLEEP WINE REPEAT PODCAST HAS BEEN FEATURED IN DECANTER MAGAZINE, RADIO TIMES AND FEED SPOT AS THE 6TH BEST UK WINE MAKING PODCAST
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7755PRINCIPESSA, SCHIAVA E INFINE SUORA di Rino CammilleriOggi parliamo di una suora africana, negra ed ex schiava. No, non si tratta di Giuseppina Bakhita, che è già canonizzata. Mi riferisco a Teresa Chikaba, che non era sudanese come Bakhita, ma veniva dall'Africa subsahariana, quella che ai suoi tempi veniva chiamata Africa nera. Teresa Chikaba è in attesa di beatificazione, e sarebbe anche l'ora, dati i molti miracoli testimoniati per sua intercessione. Ma andiamo con ordine. Non sappiamo se avesse altri nomi oltre a Chikaba; in base ai suoi racconti sappiamo che era nata in Guinea nel 1676 e che era una principessa. Ora, il termine principessa ci fa subito pensare alle case reali europee, col loro fasto e le trine e le parrucche incipriate. Quanto fosse esteso il "regno" di suo padre non è dato conoscere, ma è probabile che quest'ultimo non fosse altro che uno dei tanti capitribù. Chi comandava davvero da quelle parti erano i portoghesi, che avevano fatto della Guinea, insieme ai confinanti Angola e Mozambico, una loro colonia fin dal secolo precedente. Sì, perché, dopo che il rullo islamico aveva spazzato via l'Africa romana e cristiana, il continente aveva visto secoli di guerre inter-tribali per procurarsi schiavi da vendere agli arabi. Fino a quando i navigatori portoghesi nel XV secolo non inaugurarono il ritorno dei missionari al seguito dei coloni.FUTURA REGINADietro esploratori e poi coloni spagnoli, francesi e, via via, olandesi belgi, inglesi, tedeschi e infine italiani, la parola Vangelo era rientrata in Africa, con i suoi successi più o meno limitati e i suoi, ovviamente, martiri. Per questo è altresì probabile che la famiglia di Chikaba, i suoi genitori e i fratelli fossero venuti in contatto con i missionari cattolici, dato che questi sempre seguivano la fondazione di una colonia da parte di una potenza cattolica. Lei stessa narrò che, una volta, dovendo seguire la sua famiglia nel prescritto pellegrinaggio all'idolo che i nativi chiamavano Lucero, mentre eseguiva la prostrazione rituale sentì una sorta di vuoto dentro, un senso di insoddisfazione infinita, una delusione cocente. Perché? Qualunque cosa fosse quella sensazione inaudita e insopportabile, fu forse l'inizio della sua conversione. In ogni caso, il risultato fu per lei un desiderio di imitazione dei missionari cristiani, nel senso che da allora prese a occuparsi dei malati, dei bambini, dei bisognosi con un trasporto che finì col procurarle la stima degli altri indigeni. Tanto da allarmare i suoi fratelli. Infatti, questi temevano che, quando fossero morti i loro genitori, il popolo avrebbe riversato il suo favore su Chikaba, eleggendo lei come regina e defraudando le aspettative dei maschi della famiglia sul trono. Chikaba dovette fare i salti mortali per rassicurarli: non aveva alcuna mira politica, anche se non sapeva bene nemmeno lei che cosa volesse nella vita. In ogni caso, ci pensarono gli eventi a decidere per lei.RAPITA DAGLI SPAGNOLIUn brutto giorno un raid di razziatori spagnoli rapì lei e altri nativi per venderli come schiavi. Non avrebbe rivisto mai più la sua terra e la sua famiglia. Caricata con gli altri schiavi su una nave, fu portata in Spagna. Durante il tragitto i trafficanti appresero che si trattava di una principessa e cominciarono a trattarla bene. Oh, non per riguardo al rango, ma perché da lei si poteva cavare un miglior prezzo. Infatti, venne acquistata dai duchi di Mancera, che la portarono nel loro palazzo di Madrid. La differenza tra gli schiavi domestici nei luoghi cattolici e in quelli protestanti stava in questo: i primi erano considerati dei paggi e praticamente adottati, entravano cioè a far parte della famiglia, come si può vedere in molti dipinti dell'epoca. Gli spagnoli non tenevano dunque schiavi? Sì, ma si trattava quasi sempre di saraceni catturati e messi ai remi o adibiti ai lavori più pesanti, in attesa di poterli scambiare con gli schiavi cristiani in mano ai barbareschi o ai turchi. Chikaba poté dunque per l prima volta in vita sua indossare dei veri abiti e nutrirsi con una vera cucina, dormire in un vero letto e avere una o più stanze tutte per sé. Volentierissimo accolse il Battesimo, per il quale ebbe gli stessi duchi come padrini. Si accorse anche di aver trovato quel che sempre aveva cercato, che il cristianesimo riempiva totalmente quel vuoto che le si era impresso dolorosamente dentro da quando era andata ad adorare Lucero. E tanto sul serio prese il suo Battesimo che, compiuti i ventiquattro anni, espresse il desiderio di farsi suora. Si tenga presente che la sua educazione, i suoi modi e la famiglia adottiva le avrebbero consentito un buon matrimonio. Gli spagnoli non erano razzisti: Darwin era inglese e di là da venire. Forse che il padre di san Martino de Porres non era un gentiluomo spagnolo (e la madre una africana?)? Forse che molti conquistadores non si erano sposati con donne incas e azteche? Forse che il grande scrittore Garcilaso de la Vega non era di madre inca? E poi una buona dote non avrebbe mancato di attirare gli hidalgos iberici.GLI ANNI IN CONVENTONo, la vocazione di Chikaba era sincera e totale. Solo che c'era un problema. Nessun convento la accettava. Sì, c'entrava proprio il colore della sua pelle. Non c'erano precedenti di suore africane in Spagna, e una suora negra avrebbe finito col trasformare il convento in cui fosse ospitata in un'attrazione per i curiosi, con nocumento della necessaria clausura, una clausura che - va detto - a quel tempo era piuttosto larga e certe visite altolocate non si potevano rifiutare. Solo nel 1708, convinto dalla schiettezza della sua vocazione, l'Arcivescovo di Salamanca ordinò alle suore domenicane del Terz'ordine di Santa Maria Maddalena di accoglierla come conversa. Finalmente, Chikaba poté prendere il velo e il nome religioso di Teresa. Malgrado la sua estrazione nobile, si adattò facilmente ai lavori domestici ai quali fu adibita. Ci vollero ancora degli anni prima che un altro Vescovo decidesse di ammetterla ai voti. E finalmente fu suora domenicana. I quarant'anni di vita che le restavano li trascorse tutti lì, a Salamanca, nel convento dove aveva spazzato e lavato i pavimenti. Morì in odore di santità il 6 dicembre 1748. Il suo corpo riposa nel monastero che a Salamanca chiamano delle Duenas. Molti miracoli sono attribuiti a questa principessa africana, schiava, adottata dal duca di Mancera, suora domenicana. I progressi del suo processo canonico? Mistero. Sotto papa Bergoglio tutti i lavori della Congregazione apposita sono stati segretati, chissà perché.
Cavit, storico consorzio del comparto vitivinicolo italiano, presenta una nuova referenza della linea Trentini Premium dedicata all'Horeca: Cum Vineis Sclavis 2022 Schiava Trentino DOC, vino rosso che nasce da un importante vitigno autoctono del territorio, la Schiava, richiamandone le antiche tecniche di coltivazione e vinificazione della tradizione trentina.
The Alto Adige is one of the smallest wine growing regions and also has become one of the country's TOP white wine regions. This unique Alpine landscape is ironically kissed by the hot Mediterranean sun in the Summer. Many of the vineyards are planted on hills and steep mountainside altitudes, producing fresh and aromatic wines. Along with the wine estates, there are over a dozen cooperatives successfully representing thousands of small winegrowers in the region. The focus is towards quality, not quantity, working with over 20 varietals including some of the best Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon Blanc, Gewurtztraminer, Schiava and Lagrein you will ever taste. We were based out of Bolzano, the largest city of South Tyrol and the Capital. We visited, dined and tasted wine with over a dozen wineries and Cooperatives. I will let the wine people of the Alto Adige tell their story. This is part-two of a two-part series. On this episode, we will be talking to Clemens Alois Lageder, Proprietor, Alois Lageder Estate, Werner Waldboth, Abbazia di Novacella, and Judith Unterholzner, Gump Hof.Heritage Radio Network is a listener supported nonprofit podcast network. Support The Grape Nation by becoming a member!The Grape Nation is Powered by Simplecast.
I recently traveled to Northern Italy to visit the Alto Adige wine region, also known as Sudtirol or South Tyrol, near the Swiss and Austrian borders at the foothills of the Dolomites. The Alto Adige is one of the smallest wine growing regions and has become one of the country's TOP white wine regions. This unique Alpine landscape is ironically kissed by the hot Mediterranean sun in the Summer. Many of the vineyards are planted on hills and steep mountainsides, producing high altitude, fresh and aromatic wines. Along with the wine estates, there are over a dozen cooperatives successfully representing thousands of small winegrowers in the region. The focus here is towards quality, not quantity, working with over 20 varietals including some of the best Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon Blanc, Gewurtztraminer, Schiava, and Lagrein you will ever taste. We were based out of Bolzano, the largest city of South Tyrol and the Capital. We visited, dined and tasted wine with over a dozen wineries and cooperitives. I will let the wine people of the Alto Adige tell their story. This is a two-part series. On this episode we will be talking to Martin Foradori from J. Hofstatter, Oscar Lorandi, Cantina Girlan, and Wolfgang Klotz, Cantina Tramin.Heritage Radio Network is a listener supported nonprofit podcast network. Support The Grape Nation by becoming a member!The Grape Nation is Powered by Simplecast.
Michaela Quinlan, certified sommelier, and Robert Tas explore a wonderful selection of wine at the Italian trattoria Buca's Tuscan Roadhouse, a small restaurant big on ambiance and authentic Italian cuisine. Their wine list has received the Wine Spectator Award of Excellence, and features a number of standout selections which Michaela reviews and recommends Super Tuscans, little-known value wines, and a few special bottles for those who want to indulge in Wines reviewed include: 2017 Sor Ugo, Ala Vecchia, Tuscany 2020 Pipoli, Vigneti del Vulture Blanc, Southern Italy 2017 Nails Margreid, Schiava, Alto Adige For more information on today's episode, and the wines you love to love, visit www.corkrules.com.
L'azienda agricola Simoni Ferruccio si trova nel cuore del borgo di Palù di Giovo, e porta avanti sia l'attività vitivinicola, che enoturistica, legata all'accoglienza e all'ospitalità nel proprio agriturismo, dove cordialità e ambiente familiare, fanno della visita all'azienda Simoni, un'esperienza davvero rigenerante.I vini prodotti sono frutto dei vigneti coltivati per la maggior parte sul comune di Giovo, dove un terreno calcareo, contribuisce ad esaltare le note minerali, soprattutto nei vini bianchi fermi. Tra i vini più noti, di certo il blend Lagrein, Pinot Nero, Teroldego, dedicato al papà di Ferruccio e zio di Francesco Moser e Gilberto Simoni, "Zio Bepi" appunto.
La famiglia Zanotelli coltiva la vite in Valle di Cembra da generazioni, con uno spirito sempre volto in parte a mantenere e trasmettere il patrimonio agricolo-culturale e in parte a fornire un costante apporto innovativo al settore. Dieci anni fa la gestione passa alla “nuova generazione”, fatta di giovani entusiasti e preparati sia nel campo agronomico che in quello enologico, che innovano e ammodernano tutti gli aspetti produttivi, introducendo sia diverse varietà viticole, sia adottando in parte delle forme di allevamento alternative alla pergola trentina, che garantiscono una minor produzione di uva per pianta e favoriscono la salubrità del frutto, la sua gestione agronomica e una qualità davvero eccellente.
“ La Valle di Cembra è uno dei paesaggi rurali storici d'Italia, eredità dei nostri padri da vivere, promuovere e custodire per il futuro ” La mission del consorzio Cembrani D.O.C. si focalizza sulla promozione dell'unicità territoriale della Valle di Cembra, dei suoi agricoltori e delle sue eccellenti produzioni, che racchiudono valori antichi di passione, mutualità e dedizione. In tre parole: Territorio – Persone – Prodotto.La Valle di Cembra è uno dei paesaggi rurali storici d'Italia, eredità dei nostri padri da vivere, promuovere e custodire per il futuro. E' un mosaico di ardite terrazze sorrette da oltre settecento chilometri di muretti a secco, che oggi fruttano il profumato Müller Thurgau, l'elegante Riesling, la delicata Schiava, l'intenso Lagrein e il fresco Chardonnay ideale per gli spumanti di montagna. La Valle di Cembra si trova a breve distanza da Trento, aperta verso le valli di Fiemme e Fassa, sull'asse del torrente Avisio, porta delle Dolomiti. In questo contesto nasce nel 2012 “Cembrani D.O.C.”, un consorzio di cantine e distillerie della Valle di Cembra decise a mettersi in rete per la promozione dell'unicità territoriale, dei suoi agricoltori e delle sue eccellenti produzioni, che racchiudono non solo la passione di intere generazioni, ma anche la storia di un territorio coltivato a vite sin dal IV secolo A.C, come lo testimonia il ritrovamento della Situla sul Doss Caslir a Cembra, scoperta che fa della Valle di Cembra la culla più antica della coltivazione della vite in Trentino.
La #manovraeconomica in #parlamento @lucacifoni; #manovraeconomica cosa chiede ForzaItalia @andreabulleri; #Casamicciola, qualcuno in #vita @mauroevangelisti; rischio #idrogeologico, l#Italia ferita @francescobechis; #Schiava a 14 anni, la storia di Patrizia @camillamozzetti
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7217L'ITALIA E' SCHIAVA DI UN'IDEOLOGIA CONTRO LA VITA, LA FAMIGLIA E LA FEDE CATTOLICA di Mauro FaverzaniSecondo l'art. 21 della Costituzione italiana, tutti avrebbero «diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione». Ma è proprio così? O anche in Italia serpeggia un «mainstream» sostanzialmente, magari subdolamente avverso alla cultura ed anche alla sola presenza cattolica nel sociale? O anche qui si cerca di mettere il bavaglio a chiunque non voglia uniformarsi al coro e preferisca ragionare con la propria testa, col proprio cuore e con la propria fede? Possibile che quelle censure, quei boicottaggi, quelle aggressioni, di cui tante volte diamo conto su Corrispondenza Romana, non avvengano soltanto all'estero, bensì anche qui, nella democraticissima, civilissima, "cattolicissima" Italia?Quanto accaduto negli ultimi anni indurrebbe a risponder di sì a questa serie di interrogativi, inquietanti certo, ma corroborati dai fatti.LA MARCIA NAZIONALE PER LA VITA (2014)Ciò che disturba molto è la presenza nel sociale del mondo e dei valori cattolici, specie quando significativa. Come dimenticare quando nel 2014, a Roma, la giunta di Centrosinistra dell'allora sindaco Ignazio Marino, che pur si definiva cattolico, negò la richiesta di patrocinio alla Marcia nazionale per la Vita col risibile pretesto della mancanza di fondi...? Niente wc chimici, niente volontari della Protezione Civile e neanche la distribuzione di bottigliette d'acqua ai partecipanti, che anzi han dovuto ripulire le strade dopo l'evento. Solo poche settimane dopo lo stesso primo cittadino accordò invece il patrocinio al Gay Pride tenutosi nella Capitale e partecipò anche personalmente alla manifestazione, facendo esporre in Campidoglio ed in tutte le sedi municipali le bandiere arcobaleno. Due pesi e due misure vergognosamente ideologiche, ignobili ed inaccettabili.E che dire dell'edizione 2019 sempre della Marcia nazionale per la Vita, seguita in diretta dall'emittente americana Ewtn, ma ignorata totalmente dalla televisione di Stato, la Rai? Si trattò di una censura scandalosa contro il maggior evento pro-life italiano, che pur fu in grado di richiamare a Roma migliaia di persone. Questo provocò il lancio di una petizione online di protesta, dimostratasi in grado di raccogliere in pochi giorni migliaia di adesioni.Nel 2015 nuovo episodio di boicottaggio: niente patrocinio del Comune di Mogliano e niente comunicazione ai genitori degli alunni da parte dei dirigenti scolastici in merito ad un dibattito promosso dall'A.Ge.-Associazione Genitori sul tema dell'educazione all'affettività nelle scuole. Evidentemente c'è chi è convinto di poter infischiarsene di regole e regolamenti, quando si tratti di ostacolare e discriminare i fautori del no all'ideologia gender.ASSOCIAZIONE MEDICI CATTOLICI ITALIANI (2016) E MANIFESTI CONTRO LA PILLOLA RU486 (2020)Nel 2016 nel mirino è finito il diritto all'obiezione di coscienza all'aborto: il Consiglio d'Europa ha accolto il ricorso presentato in merito dalla Cgil, atto definito «sconcertante» ed «assolutamente intollerabile» dall'Associazione Medici Cattolici Italiani e dalla Federazione europea delle Associazioni mediche cattoliche: «È intollerabile che la democrazia diventi demagogia - hanno scritto in una memorabile nota - L'obiezione di coscienza è un diritto lecito e doveroso. Il medico non può compiere, contro la propria coscienza, azioni di soppressione della vita. Occorre ricordare che nessuna autorità politica può imporre ai medici ed agli operatori della Sanità azioni ritenute non necessarie e dannose; tanto meno nessuna legge può imporre loro di compiere azioni non condivise. Gli operatori sanitari sono chiamati dalla professione e dalla propria deontologia a curare e sostenere la vita sin dal concepimento e pretendono di essere rispettati nella propria autonomia. L'obiezione di coscienza è un diritto fondamentale della persona, costituzionalmente tutelato dall'art. 9 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo, per cui l'intervento del Consiglio d'Europa si configura palesemente come violazione di una norma costituzionale e merita censura da parte dei cittadini europei».V'è poi tutta l'azione di censura operata nel 2020 con la rimozione dei manifesti contro la pillola Ru486 già regolarmente affissi a Ravenna, a Milano e a Bergamo (circa quest'ultima, da due anni il sindaco, Giorgio Gori, non risponde all'interrogazione, presentata in merito dal consigliere comunale orobico Filippo Bianchi, che definisce tale prolungato ed ingiustificato silenzio «un'omissione di atti d'ufficio»).UNPLANNED, LA VERA STORIA DI ABBY JOHNSON (2022)Passiamo al mondo dei media: inutile soffermarci sulla derisione, sullo scherno, sull'aggressione, sull'ostilità, di cui nei talk show ed in molti programmi "d'informazione" presunta sono oggetto e bersaglio la morale ed i valori cattolici, poiché gli esempi sono per quantità, qualità e frequenza tanto numerosi, da non necessitare nemmeno di spiegazioni: a chiunque, accendendo il televisore, sarà prima o poi capitato d'imbattersi in casi di questo tipo. Ma anche nel cinema, benché ambiente più composto ed ovattato, non sono un mistero le difficoltà incontrate da due pellicole in particolare ovvero la prima nel 2013, Cristiada, sulle violente persecuzioni patite negli Anni Venti del secolo scorso dai cattolici messicani a causa del governo anticlericale e massonico del presidente Plutarco Elías Calles e la seconda nel 2021, Unplanned, che racconta la vera storia di Abby Johnson, ex- dipendente di una delle cliniche della multinazionale Planned Parenthood, divenuta pro-life convinta dopo aver scoperto cosa realmente accada, al di là delle menzogne, durante un aborto. Entrambi i film, pur potendo contare su cast d'eccezione e sull'impatto emotivo di vicende autentiche, benché "scomode", sono state rifiutate, boicottate, ignorate in molti, troppi casi, nelle sale e sulla stampa. Ad Unplanned, oltre tutto, il Ministero dei Beni Culturali ha inflitto un'assurda censura, vietandone la visione ai minori di 14 anni, negli stessi giorni in cui al Festival di Venezia veniva premiata col Leone d'Oro una pellicola filo-abortista, assolutamente frutto di fantasia. A 14 anni, a quanto pare, in Italia si può abortire, ma non guardare un film, che spieghi cosa sia davvero l'aborto e quali le sue conseguenze.UNIVERSITARI PER LA VITA (2022)Venendo ai nostri giorni è possibile annoverare tra i fatti di (triste) cronaca la Sala della Promoteca in Campidoglio negata a fine ottobre ai promotori pro-family di un convegno sui temi della disforia di genere e della riassegnazione sessuale; la vile aggressione perpetrata lo scorso 20 ottobre da una ventina di membri del Collettivo femminista di Scienze Politiche dell'Università La Sapienza di Roma ai danni di cinque studenti dell'associazione Universitari per la Vita, "rei" soltanto di aver volantinato contro l'aborto nel piazzale antistante l'ingresso dell'Ateneo, peraltro con regolare autorizzazione della Questura (riprovevole episodio, che fa il bis con quanto avvenuto nell'ottobre del 2018 nella medesima Università); l'esclusione dell'associazione ProVita&Famiglia onlus dal Consiglio delle Donne di Bergamo, organo consultivo del consiglio comunale. La sua richiesta di adesione è stata bocciata con 11 no, 6 sì e 16 astensioni: un fatto senza precedenti, un esito fortemente voluto dalle Sinistre, una decisione «molto grave - come ha commentato Filippo Bianchi, consigliere comunale di Fratelli d'Italia - Il Consiglio delle Donne, presieduto e partecipato a maggioranza dalle Sinistre, si dimostra ancora una volta strumento politico di censura, che non tollera il confronto ed il pluralismo, ma soprattutto discriminatorio nei confronti dei soggetti e delle iniziative a difesa dei valori della vita e della famiglia». Già nel febbraio 2019, però, sempre a Bergamo, all'ultimo minuto, il Consiglio delle Donne con un solo voto in più (16 sì, 15 no, 1 astenuto) escluse il presidente di FederVita Lombardia, Paolo Picco, dal novero dei relatori al convegno «Nascere a Bergamo: presente e prospettive future» con una motivazione, a dir poco, discriminatoria e aberrante: per non rendere cioè «il Consiglio delle Donne ostaggio dell'azione di conservatori e anti-abortisti, portatori di una visione retrograda e svilente della donna e dei suoi diritti», come dichiarato dalle ultrafemministe di Non una di meno, sigla che peraltro non faceva nemmeno parte di detto organismo consultivo del consiglio comunale orobico, da cui si dimisero a quel punto, prendendone le distanze, molti membri, non condividendo più il modo di procedere, dichiaratamente ideologico.Patrocini e spazi negati, norme e regolamenti ignorati, manifesti strappati, eventi "silenziati", film censurati, boicottaggi, aggressioni, relatori "scomodi" cancellati, organismi pubblici vietati contro qualsiasi regola, zero copertura massmediatica... I casi sono due: o in Italia la democrazia è schiava di un'ideologia contraria alla vita, alla famiglia ed alla fede cattolica, il che sarebbe molto grave, configurando una situazione di dittatura de facto, di odio etico e religioso: oppure è la democrazia in quanto tale ad essere malata, avvelenata, corrotta dal cancro di un'ideologia onnipervasiva, il che sarebbe ancora più grave, ponendo un serio problema istituzionale. In entrambi i casi, possiamo davvero dire che in Italia morale, valori ed ideali cattolici non siano vittime di una persecuzione reale, sia pur fatta coi guanti di velluto (ovviamente rosso...)?
Puntata del 17 Settembre 2022La guerra continua in Ucraina, l'economia tra sanità scuola e ambiente, il divario nord-sud, l'UE schiava delle borse, il disinteresse della popolazione per il bene pubblico
I detta av snitt handlar det om druvan Schiava. Åsa har åkt till Alto Adgie i norra Italien och träffat Florian på vingården Untermoserhof för ett spännande samtal om denna kanske något okända druva.
Patron Serl Z asked: What are wines other than Pinot Noir for those for whom that is the only red wine they will drink? Photo: Pinot Noir grapes, Canva photos Join the conversation: Become a Patron on Patreon Pinot has so many different faces depending on where it's grown – terroir is everything with the grape. But if we're talking about medium-bodied, more acidic styles that are food-friendly, then this podcast answers that question! Italy: Schiava or Teroldego from Alto Adige Bardolino or lighter styles of Valpolicella from Veneto Nebbiolo from Piedmont, alternately Grignolino, a light, acidic wine The reds of Mount Etna (Etna Rosso), Sicily Frappato, Sicily France: Poulsard and Trousseau, the reds of the Jura region (specifically Arbois, which is often blended in with Pinot) Gamay from Beaujolais – Beaujolais-Village or lighter to medium styles from the Crus of Saint-Amour, Régnié, and Fleurie Reds from the Loire Valley. based on Cabernet Franc, especially St-Nicholas de Bourgeuil Côtes du Rhône red and white (yes, this white is big enough to be a red alternative). If you can find a wine with Cinsault in the blend (Rasteau and Cairanne Cru are good bets!), you'll be in for a light style that will scratch your Pinot itch! Photo: Jura vineyards in France, Canva photos Austria: Laurent, some Zweigelt (again, watch alcohol levels) Greece: Agiogitiko and some Xinomavro The US and Canada: Finger Lakes or Virginia: Cabernet Franc in the US Eastern Canada: Cabernet Franc The Iberian Peninsula: Spain: Mencía from Bierzo or Ribeira Sacra Portugal: Blends of the Dão Photo: Vineyards in Ribeira Sacra, home of great Mencía. Canva photos. Most New World countries make excellent Pinot Noir but don't have a lot of alternative lighter wines, given the climate. Also, as they were starting their industry, winemakers imported grapes they felt would be successful, and Pinot was the winner of the light to medium-bodied category! So, those are my picks, but you may have others! Feel free to share. _______________________________________________________________ Thanks to our sponsors this week: Wine Spies! Wine Spies uncovers incredible wines at unreal prices - on Zinfandel, Barolo, Champagne...you name it - up to 75% off! It's not a club and there's no obligation to buy. They have a build-a-case option, so you can mix and match wines while enjoying free shipping on every purchase. Visit www.winespies.com/normal you'll get $10 credit to use on your first order! Check them out today! If you think our podcast is worth the price of a bottle or two of wine a year, please become a member of Patreon... you'll get even more great content, live interactions and classes! www.patreon.com/winefornormalpeople To register for an AWESOME, LIVE WFNP class with Elizabeth go to: www.winefornormalpeople.com/classes
Puntata del 02 Luglio 2022Il governo zoppicante, il duello Conte-Draghi, il vertice NATO, l'UE schiava degli USA, Erdogan a caccia dei rifugiati Curdi
Dai criteri di valutazione di Slow Wine, che gli permette di avere in guida ben 1958 azienda vitivinicole, alla denominazione Altoatesina piu in ascesa, il Santa Maddalena, di cui Federica Randazzo è ambasciatrice.
In this episode of CorkRules, certified sommelier and wine consultant Josh Ardizzoni explores the wine list of Bar Primi and takes a wine lovers' tour of Italian wines. Bar Primi is an Italian pasta shop on the border of NoHo and the East Village and the eclectic wine list provides a selection of wines made from lesser-known varietals. Wines reviewed include: Schiava from Alois Lageder Ronchi di Cialla Ribolla Gialla San Polino Brunello di Montalcino. For more information on today's episode, and the wines you love to love, visit www.corkrules.com
Nell'anno che abbiamo passato a raccontarvi cosa renda la Toscana così unica, non abbiamo dedicato abbastanza spazio alle donne di questa terra. Dopo averci avuto a che fare per mezzo secolo, non abbiamo alcun dubbio: sono straordinarie come la nostra piccola grande patria. Per trovarne altre capaci di combinare senza sforzo così tante caratteristiche diverse, dovreste andare all'altro capo del mondo. Basta che non vi fate ingannare dal loro buonumore o dal loro fascino: quando il gioco si fa duro, avercele contro è un incubo. Pensate stia esagerando? Cosa dire della sedicenne maremmana che fu rapita dai pirati, venduta ad un harem a Costantinopoli e fu in grado non solo di ricomprare la sua libertà ma addirittura di sposare lo scapolo più ricco e potente del mondo? Questa settimana What's Up Tuscany vi racconta l'incredibile storia di Margherita Marsili, la nobildonna senese che riuscì a diventare la moglie di Solimano il Magnifico, il più potente imperatore ottomano, dopo averlo "conosciuto" nel suo enorme harem. La sua storia all'insegna del coraggio e della determinazione è resa ancora più speciale dal fatto che gran parte degli esperti al di fuori della Toscana sembrano convinti che la famosa "Roxelana" fosse nata altrove, tra la Polonia e l'Ucraina. La sua storia, la leggenda e le prove della sua toscanità in questo episodio del nostro podcast, assolutamente da non perdere. Fateci sapere cosa ne pensate di questo tipo di contenuto, se vi piace o se preferireste che parlassimo di arte, cultura, angoli sconosciuti della nostra regione o consigli per viaggi e gite fuori porta. Ogni feedback è il benvenuto, anche il più cattivello!Email: podcast@larno.itFacebook: https://www.facebook.com/larno.itTwitter: @arno_it / @WhatsupTuscanyI LINK ALLE FONTIhttps://goffredoademollovalle.blogspot.com/2017/02/roxelana-ovvero-margherita-marsili-una.htmlhttps://www.ilgiunco.net/2021/05/30/chicche-di-maremma-la-leggenda-della-bella-marsilia/https://www.paginecuriose.it/2020/03/01/la-bella-marsilia-dalla-maremma-al-sultano/http://www.scopriresiena.it/la-leggenda-di-rossellana-tra-siena-e-loriente/https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_della_Bella_Marsiliahttp://perstorie-eieten.blogspot.com/2011/02/margherita-marsili-la-rossellana.htmlhttps://www.sienanews.it/cultura/il-viso-dangelo-della-bella-marsilia/https://www.maremmans.it/2020/la-bella-marsilia-in-viaggio-tra-maremma-e-istanbul-2/BACKGROUND MUSICPipe Choir - Bom Bom Breakthrough (Instrumental)The Passion HiFi - BuriedPipe Choir - The Opening ClosingPipe Choir - Coffee and TimePipe Choir - A dark blue Arc (Instrumental)Pipe Choir - Children of the Son (Instrumental)Wayne John Bradley - Blues Rock Masteredhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pipe-choir-bom-bom-breakthrough-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/freehiphopbeatsforyou/free-the-passion-hifi-buriedhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/p-c-iii-coffee-and-time-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pc-one-a-dark-blue-arc-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/pipe-choir-2/pc-one-children-of-the-son-creative-commons-instrumentalhttps://soundcloud.com/ayneohnradley/blues-rock-original-instrumentalcreative-commonshttp://www.pipechoir.com/
Hannah and Abbie discuss Schiava, Thanksgiving, arsenic (which is actually cyanide), and the most important valley in Italy
dal film I complessi (1965). In conduzione Alessandro Boschi
Qualcuno dica al consigliere Paterino che è riuscito nella mirabile impresa di essere la sintesi di tutto quello che non ci piace. Bravissimo, complimenti.——— Il mio buongiorno per Left, dal lunedì al venerdì. Il testo è qui www.left.it/2021/04/16/mamma-schiava-cucina-e-lavaABBONATEVI A LEFT! QUI: https://left.it/abbonamenti/
Il grande storico narra le vicende del poeta Ausonio e della sua giovane schiava, Bissula, bionda ragazza delle tribù barbare nell'antica Roma. Fonte: youtube.com/watch?v=U_3cNG17bxA..// Disclaimer //Tutti gli audio disponibili sono utilizzati negli episodi dopo previo consenso e accordo con i distributori originali di altre piattaforme e/o comunque distribuiti liberamente e originariamente con licenze CC BY 4.0 e affini, viene sempre riportata la fonte. I titoli potrebbero differire in caso di titoli troppo lunghi.Per qualsiasi dubbio o problema contattateci PER FAVORE prima alla nostra mail: flamsteed46[@]gmail[dot]com
Imported wine prices could be headed lower? Ursula Von der Leyen President of the European Commission and President Biden have agreed to suspend all tariffs with regard to the Airbus-Boeing dispute for four months. President Von der Leyen, the first woman elected to head the European Commission is responsible for setting the Commission’s policy agenda and is just 15 months into a five year term that started in December of 2019. She’s quickly gaining allies in the food and agriculture sectors of Europe by working with President Biden who himself has been in office less than ten weeks to pause the tariffs as officials work to negotiate a longer lasting agreement that can benefit all parties. European wine imports have dropped substantially since the wine tariffs were put into affect in October of 2019. This brief respite will give importers and retailers welcomed relief from the punishing penalties of the increased taxes amidst a pandemic. We’ll have to wait and see if consumers benefit from the unexpected windfall too.John Fox notorious for running a wine Ponzi Scheme out of his Berkeley, California retail store has been released from federal custody two years earlier than scheduled. One of the conditions of his release is that he make $45 million in restitution to those he swindled. I’d hate to be an unwilling creditor on that list. One of the unlikely consequences of the pandemic and the wine glut is that the price of wine is going down and the quality of the wine at lower price points is going up. We sight several examples in this podcast. Bill and I discuss these items and more in this week's addition of VinoWeek. Thanks to everyone for listening. Cheers!Our wine recommendation this week is the 2018 Cantina Kurtatsch Vernatsch Alte Reben. Cantina Kurtatsch is a co-operative that is located in north-eastern Italy, in the region of Alto Adige that borders Austria to the north. The area is more known for its white wines, where 62% of the wine produced is white vs 38% red. The ubiquitous Schiava, Vernatsch in German is the most cultivated red grape in the area followed closely by Pinot Noir and Lagrein. The Kurtatsch co-operative like most co-ops in northern Italy is not well known in the U.S. We are starting to see more whites wines from Alto Adige but I suspect most of the good Schiava from the area never leaves Europe. One can hardly blame importers from looking askance at Schiava based red wines with their low alcohol and light bodied profiles; not unlike a lean unoaked Pinot Noir, Schiava is not what the American consumer is buying in todays markets.So why am I recommending the Sonntaler (sunny valley) Schiava? Often when I’m looking at a bottle of wine I’m unfamiliar with I spin it around and look for the name of the importer on the back label. In this case the importer was North Berkeley Imports, a favorite of mine, so I felt comfortable in making the purchase. Being familiar with Vernatsch/ Schiava wines I wasn’t disappointed. With spring weather coming on I was looking for a less heavy red wine and the Sonntaler (12.5 % abv) fitted the bill. The 100% old vine Schiava grapes are hand harvested and fermented in stainless steel tanks. The wine then spends six months in 2,376 gallon neutral Slavonian oak casks. The Sonntaler has a light ruby color that is translucent on the edges. On appearance alone it could easily be mistaken for a Cerasuolo, a deeply hued rosé wine from central Italy. The Sonntaler is fragrant and approachable. Cranberry and strawberry on the nose are in concert with its lean lightly spiced red fruit profile. Light bodied yet flavorful I enjoyed the tongue tingling minerality on the finish. If you’re in the mood for an change and you want to expand your wine palate I highly recommend you pick up a bottle of Sonntaler. For now this may be the best way for us to take a trip to the Alpine meadows of Northern Italy.
La terza e ultima parte di una delle fiabe più belle che io abbia mai letto!www.ilregnodellefiabe.comCredits:Tranquil Fields (Eastern) by Alexander Nakarada | https://www.serpentsoundstudios.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comAttribution 4.0 International (CC BY 4.0)https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Thar by Pratzapp & sakura Hz | https://soundcloud.com/pratzapphttps://soundcloud.com/sakurahertzMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_USSandstorm by Alexander Nakarada | https://www.serpentsoundstudios.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comAttribution 4.0 International (CC BY 4.0)https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Epiphanyby Siddhartha CorsusLesgiby Turku, Nomads of the Silk RoadLantchi Biye [Tlahoun Gessesse]by Debo BandRampi Rampiby Turku, Nomads of the Silk Road
Nel podcast dico: MASSACRATI da una schiava. Ho sbagliato involontariamente. L'ho tenuto volontariamente.La seconda parte di una fiaba che è narrativamente e tragicamente molto più intensa di quello che ricordiamo.Credits:Tranquil Fields (Eastern) by Alexander Nakarada | https://www.serpentsoundstudios.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comAttribution 4.0 International (CC BY 4.0)https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Thar by Pratzapp & sakura Hz | https://soundcloud.com/pratzapphttps://soundcloud.com/sakurahertzMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_USSandstorm by Alexander Nakarada | https://www.serpentsoundstudios.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comAttribution 4.0 International (CC BY 4.0)https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Epiphanyby Siddhartha CorsusLesgiby Turku, Nomads of the Silk RoadLantchi Biye [Tlahoun Gessesse]by Debo Band
La seconda parte del titolo non te la ricordavi, vero?Credits:Tranquil Fields (Eastern) by Alexander Nakarada | https://www.serpentsoundstudios.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comAttribution 4.0 International (CC BY 4.0)https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Thar by Pratzapp & sakura Hz | https://soundcloud.com/pratzapphttps://soundcloud.com/sakurahertzMusic promoted by https://www.free-stock-music.comCreative Commons Attribution 3.0 Unported Licensehttps://creativecommons.org/licenses/by/3.0/deed.en_USSandstorm by Alexander Nakarada | https://www.serpentsoundstudios.comMusic promoted by https://www.free-stock-music.comAttribution 4.0 International (CC BY 4.0)https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Epiphanyby Siddhartha CorsusLesgiby Turku, Nomads of the Silk Road
L'italiano sente parlare di criptovalute e di Bitcoin e vuole entrare nell'investimento del secolo, visionario, testardo... insiste e alla fine potrebbe avere la meglio. Tecnica e affermazione lo porteranno avanti, diventerà un grande, gli piace la poesia, la filosofia e l'introspezione.
Poesiaracconto Del Cuore La schiava fedele Erba Ribelle di Cristina --- Send in a voice message: https://anchor.fm/notewebradio/message
dal film "I complessi" (1965). Regia di Franco Rossi
Siamo al giro di boa della prima stagione di Vino al Vino 50 anni dopo e scortiamo idealmente Mario Soldati nel suo viaggio in Alto Adige con una vera e propria carovana di amici vecchi e nuovi.A guidarci fra le traiettorie storico-geografiche, agricole, ampelografiche e stilistiche un autentico maestro, prima ancora che compagno e collega, come Dario Cappelloni (attualmente collaboratore per Doctor Wine di Daniele Cernilli). E' invece la bolzanina di radici sicule Federica Randazzo ad introdurci al magico mondo della Schiava, anzi delle Schiave. Ambasciatrice per il Consorzio di Tutela Vino Santa Maddalena e coordinatrice dell'Alto Adige per la guida Slow Wine, a lei l'onore e l'onere di passare in rassegna le cantine e i vini di riferimento per una tipologia storica, per certi versi alle prese con una seconda giovinezza.E poi un imperdibile match a tavola: l'Ispettore Palma, il nostro enogastro-detective preferito, indaga sulla cucina altoatesina e a raccogliere il guanto di sfida c'è una cuoca speciale come Anna Matscher del ristorante stellato Zum Löwen di Tesimo.Non mancano infine le emozioni anche fuori da bicchieri e fornelli, grazie al ricordo che il giornalista e scrittore Marco Ciriello dedica ad Alexander Langer: uomo di confine, costruttore di ponti, eretico gentile che ha saputo incarnare il meglio di una terra di meraviglie e contraddizioni come l'Alto Adige.Tipicamente presentaVino al vino – 50 anni dopoUn podcast di Paolo De Cristofaro e Antonio Boco I° serie, sesta puntataNella provincia di Bolzano. Alto AdigeCon l'amichevole partecipazione di Marco Ciriello, Anna Matscher, Federica Randazzo, Dario Cappelloni e l'Ispettore PalmaLetture e grafica di Tiziana Battistawww.tipicamente.itCreditiLettureVino al Vino | Alla ricerca dei vini genuini, Mario Soldati - Bompiani (2017)Secondo viaggio (Primavera 1970). In provincia di Bolzano (pp 227-274)Brani musicali (in ordine di scaletta)Creative Commons license (CC BY 3.0)As colorful as ever - Broke for free – Free Music Archive (freemusicarchive.org)28 Aussens (ft Tobias Weber, Gerd Kohlmeier) - Stefan Kartenberg - ccMixter (dig.ccmixter.org)Red wine – Bruno Bassi and Grimo – Golden Club (Jazz | Vintage Rock | Lounge) – GoSoundtrack (gosoundtrack.com)Just me and you – Grimo – Golden Club (Jazz | Vintage Rock | Lounge) – GoSoundtrack (gosoundtrack.com)Positive sunrise – Ser Olly – Post rock is the new black – GoSoundtrack (gosoundtrack.com)Pleasure to meet you – Grimo – Golden Club (Jazz | Vintage Rock | Lounge) – GoSoundtrack (gosoundtrack.com)Sunset beach – Ser Olly – Post rock is the new black – GoSoundtrack (gosoundtrack.com)Two men blues (ft Admiral Bob) - Stefan Kartenberg - ccMixter (beta.ccmixter.org)Outro white smoke - provided by VLOG No Copyright Music – YouTube Library (youtube.com/watch?v=t-bgommQvnU)Delusion32 – Jason Shaw – AudionautiX (audionautix.com)Living taciturn – Dropping Brahms - ccMixter (dig.ccmixter.org)Dawn's battle (Instrumental) – Ivan Chew - ccMixter (dig.ccmixter.org)Sigla Ispettore Palma:Spy Glass by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/4410-spy-glassLicense: http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/Effetti sonori: freesound.orgDa leggere e da guardareIl viaggiatore leggero, Alexander Langer – Sellerio (2003, 4a edizione)Vie di pace. Rapporto dall'Europa, Alexander Langer – Arcobaleno (1992)Alex Langer. L'utopia concreta, puntata de "La Storia siamo noi" – Rai (2013) - Raiplayraiplay.it/video/2013/05/Alexander-Langer-lutopia-concreta----La-Storia-siamo-noi-11d1ae22-ea35-4b75-875f-668c1b839db3.htmlDa bere e visitareBaron Widmann – Cortaccia (BZ)Cantina Abbazia Convento di Muri-Gries – BolzanoCantina di Bolzano – BolzanoCantina Girlan – Cornaiano (BZ)Cantina Kaltern – Caldaro (BZ)Cantina Kurtascht – Cortaccia (BZ) Castel Sallegg – Caldaro (BZ)Erbhof Unterganzner (Josephus Mayr) – Cardano (BZ)Glögglhof (Franz Gojer) - BolzanoGumphof (Markus Prackwieser) – Fié allo Scilar (BZ)Hartmann Donà - CornaianoNusserhof (Heinrich Mayr) – BolzanoUntermoserhof (Georg Ramoser) – Santa Magdalena (BZ)Waldgries (Christian Plattner) – Bolzano Weingut In der Eben – Renon (BZ)Alois Lageder – Magré (BZ)Cantina di Terlano – Terlano (BZ)Cantina Produttori San Michele Appiano – Appiano (BZ)Cantina Tramin – Termeno (BZ)Dornach (Patrick Uccelli) – Salorno (BZ)Ebner – Campodazzo (BZ)Hofstätter – Termeno (BZ)Stroblhof – AppianoTiefenbrunner – Niclara (BZ)Castel Juval – Naturno (BZ)Falkenstein – Naturno (BZ)Abbazia di Novacella – Novacella (BZ)Köfererhof (Günther Kerschbaumer) – Novacella (BZ)Kuenhof (Peter Pliger) – Bressanone (BZ)Pacherhof – Novacella (BZ)Strasserhof – Novacella (BZ)Da sostare e da comprareZum Löwen – Tesimo (BZ)Patscheider Hof – Renon (BZ)Patauner – Terlano (BZ)Birreria Forsterbräu – Merano (BZ)Birreria Hopfen – BolzanoBirreria Batzen Bräu - Bolzano
Giovanni, Arduino e Maximilian sono i Tauro Boys, gruppo della nuova generazione. Escono con un nuovo singolo, Schiava di Roma. Maximilian Dello Preite
Giovanni, Arduino e Maximilian sono i Tauro Boys, gruppo della nuova generazione. Escono con un nuovo singolo, Schiava di Roma. Maximilian Dello Preite
Giovanni, Arduino e Maximilian sono i Tauro Boys, gruppo della nuova generazione. Escono con un nuovo singolo, Schiava di Roma. Maximilian Dello Preite
Giovanni, Arduino e Maximilian sono i Tauro Boys, gruppo della nuova generazione. Escono con un nuovo singolo, Schiava di Roma. Maximilian Dello Preite
L'ottava tappa alla scoperta dei vini dell' Alto Adige!Insieme scopriremo le zone vitivinicole, i vitigni e le eccellenze gastronomiche da abbinare ai vini locali.Schiava, Gewurztraminer, Speak e Canederli in Brodo sono alcune delle eccellenze di cui vi parlerò... Curiosi?
Elena Walch is a winery with an essential role in the quality revolution of Alto Adige, Italy. Alto Adige is in the northeast corner of Italy and has unlimited variety and wines that offer delicate, unique flavor profiles. Located south of the Alps, in the foothills of the Dolomite Mountains (where the ice mummy was found!), vineyards here are planted on steep slopes, river valleys and some warmer plains. The vast differences in microclimates and soils in this sloping terrain make wines that have ample fruit but beautiful acidity that keep them crisp and bright. In the 1980s and early 1990s a very important figure emerged in Alto Adige wine: Elena Walch. Her story is unusual – she doesn’t come from a wine family or background, nor did she plan to get into wine. But in her job as an architect, fate brought her together with the Walch family and she quickly became the head of the Alto Adige quality revolution, gaining local and international esteem for her efforts around quality and innovation Now, her daughters, Julia and Karoline Walch, the fifth generation are taking over and today we have Karoline to tell us this amazing story and talk about Alto Adige, the small, gorgeous region in northeast Italy that makes beautiful cool climate wines. The estate is dedicated to terroir-driven wines. In this show, Karoline Walch talks with me about Alto Adige and the Elena Walch story. We discuss: Traditional grapes, the land, and the unique blend of Austrian, Germanic and Italian culture that exists in Alto Adige The long history of Walch family and the modern history of Elena, an architect who saw an opportunity to make a big change in the quality and style of Aldo Adige wine, and took it, despite not knowing anything about viticulture or winemaking. Karoline's and her sister, Giulia's, path to taking over Elena Walch and how they plan to move forward. The wines! We discuss grapes from Gewürztraminer to Pinot Blanc to Pinot Grigio, and then reds like Schiava and Lagrein. Karoline gives us detail on Vigna Castel Ringberg in Caldaro and Vigna Kastelaz in Tramin, as well as their Grand Cuvee white, In the Clouds Thanks to Wine2Wine Verona for inviting me to speak and for allowing me the opportunity to meet Karoline Walch and share this show with all of you! Don't forget to order your Wine For Normal People book today!! _______________________________ Thanks to our sponsors this week: Thanks to YOU! The podcast supporters on Patreon, who are helping us to make the podcast possible and who we give goodies in return for their help! Check it out today: https://www.patreon.com/winefornormalpeople And to sign up for classes, please go to www.winefornormalpeople.com/classes! Wine Access Visit: www.wineaccess.com/normal and for a limited time get $20 off your first order of $50 or more! I’m so excited to introduce Wine Access to you. Wine Access is a web site that has exclusive wines that overdeliver for the price (of which they have a range). They offer top quality wines by selecting diverse, interesting, quality bottles you may not have access to at local shops. Wine Access provides extensive tasting notes, stories about the wine and a really cool bottle hanger with pairings, flavor profile, and serving temps. Wines are warehoused in perfect conditions and shipped in temperature safe packs. Satisfaction is guaranteed! Check it out today! www.wineaccess.com/normal
In this episode, Monty Waldin interviews Giovanni Luigi Brumat, Brand Manager at Cantina Toblino in Madruzzo, near Trento. This wine coop was established in 1960 and features more than 600 growers to date. 10% of its vineyards are organic and local grape varieties such as Nosiola, Schiava, and Rebo are grown. Monty and Giovanni talk about award-winning Vin Santo made with Nosiola grapes and Rebo, a crossing between Teroldego and Merlot, which was developed by Rebo Rigotti in the enological institute San Michele all’Adige in the province of Trento. Giovanni suggests some interesting food pairings with Cantina Toblino wines and discusses wine tourism in the area. Tune in to learn more also about Cantina Toblino’s latest experiments in the vineyard with the traditional “pergola trentina” training system and in the cellar with amphoras.
Der Recap, das Resumee zum Hexenkessel Machbar Maxout Competition '19 in Spenge mit Robin Stolze und Raphael della Schiava.
In this episode Monty Waldin interviews Martin Foradori Hofstätter, owner of the J. Hofstätter Winery in Tramin/Termeno, in the Trentino-Alto Adige region. Martin is the fourth generation of an iconic winery in an area which is the home of the Gewurtztraminer grape. Martin and Monty chat about the winery’s main markets outside of Italy: USA, Japan, Russia, and UK. Martin also discusses the Alto Adige terroir and factors which affect vine growing such as exposure (east/west facing), altitude, soils, and microclimates. He also talks about local grape varieties such as Gewurtztraminer, Lagrein, Schiava and traditional varieties such as Pinot Noir and Pinot Blanc. Tune in to learn more about a major producer of Trentino Alto-Adige as well as some local food pairings with wines from native grapes!
Un pezzetto di actual play riguardante Sagas of the Icelanders (Gregor Vuga, 2013) e il suo corrispettivo nelle saghe. La schiava Melkorka rivela al suo padrone Höskuldr di essere, in realtà, la figlia di un re irlandese e ottiene il giusto trattamento. Scaletta: [00:18] Il Thrall in Sagas of the Icelanders [01:50] Focus sul gioco: I segreti di una schiava [06:41] Focus sulla saga: Melkorka rivela a Höskuldr le sue nobili origini (Laxdæla saga, cap. 13) [09:10] Conclusione e saluti Link: Sagas of the Icelanders; Saghe degli Isladesi (Wikipedia); Thrall (Wikipedia); Laxdæla saga (Wikipedia); Laxdæla saga (Iperborea). Crediti Voce, testi, editing audio e grafica: Daniele Di Rubbo. Copertina: Copertina di Sagas of the Icelanders © 2013 Veronika Klanjšček. Font: “Chantelli Antiqua” © 2011 Bernd Montag; “Itim” © 2015 Cadson Demak. Contatti E-mail: info@geeckoontheair.eu. Patreon: patreon.com/geeckoontheair.
There's booze homework this week! Shaughn and Ellen want to know what the weirdest/most obscure thing you've ever had to drink. Tag us on instagram @thewinesituation or email what it was to winesituation@gmail.com!This week Candy Washington (Sugar Pills) joins Shaughn and Ellen to share some spirit fingers, day-drink a nice Schiava, talk about seizing the day and kicking ass! Candy recalls her first wine being a Pinot Grigio but is digging a buttery Chard these days. She also shares her vodka chocolate cocktail! And they find out what everyone's butter situation is, which leads to dragging David into the fray for some hot snail talk too. So there's that. Eh...what they get to is that we should all spend more time hanging with drunken monkeys. Blame the Schiava. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino C'era una volta un uomo ricco, che aveva come amici altri uomini ricchi. Grazie alla sua grande fortuna negli affari, era così ricco che ogni settimana era solito dare una grande festa nella sua lussuosa abitazione. A queste feste invitava sempre tutte le persone più importanti della città, che partecipavano a quei festini che duravano tutta la notte. Nessuno sapeva il motivo per cui non invitava mai alle sue feste i suoi fratelli, che erano molto poveri. Nessuno, nemmeno i suoi più stretti familiari, glielo avevano mai rimproverato, anzi i suoi fratelli dicevano che se il loro ricco fratello avesse avuto un qualsiasi problema, loro si sarebbero precipitati al suo fianco,e avrebbero sofferto con lui. [...]
In Alto Adige le grandi cantine sono interpreti di una produzione di eccellenza che può contare sulla passione dei piccoli viticoltori e sulla tecnologia e sul know how di grandi realtà. Ne è un esempio Cantina Kaltern che, dopo la fusione a fine 2016 con l’altra grande cooperativa del territorio, la Erste+Neue, conta oggi 650 soci e 450 ettari di vigneto.Grande e dinamica è Cantina Kaltern che dal 2018 propone la linea top di gamma Quintessenz, che riunisce sotto questo nome cinque interpreti di altrettanti vitigni focus dell’azienda: in primo luogo la Schiava del Kalterersee Doc (Lago di Caldaro), ma anche Pinot Bianco, Sauvignon, Moscato Giallo in versione Passito (ex Serenade) e infine un Cabernet Sauvignon Riserva molto particolare. Altro progetto lanciato da Cantina Kaltern fin dal 2015 è kunst.stück(Opera d’Arte), nome assegnato ad un vino prodotto a tiratura limitata e con etichetta d’artista cui spetta il compito di celebrare il vitigno che meglio ha interpretato unicità e caratteristiche di una determinata annata. I primi tre interpreti sono stati il Pinot Bianco 2014, il Kalterersee Doc 2016 e il Cabernet Sauvignon 2015, disponibile da ottobre 2018.
In Alto Adige le grandi cantine sono interpreti di una produzione di eccellenza che può contare sulla passione dei piccoli viticoltori e sulla tecnologia e sul know how di grandi realtà. Ne è un esempio Cantina Kaltern che, dopo la fusione a fine 2016 con l’altra grande cooperativa del territorio, la Erste+Neue, conta oggi 650 soci e 450 ettari di vigneto.Grande e dinamica è Cantina Kaltern che dal 2018 propone la linea top di gamma Quintessenz, che riunisce sotto questo nome cinque interpreti di altrettanti vitigni focus dell’azienda: in primo luogo la Schiava del Kalterersee Doc (Lago di Caldaro), ma anche Pinot Bianco, Sauvignon, Moscato Giallo in versione Passito (ex Serenade) e infine un Cabernet Sauvignon Riserva molto particolare. Altro progetto lanciato da Cantina Kaltern fin dal 2015 è kunst.stück(Opera d’Arte), nome assegnato ad un vino prodotto a tiratura limitata e con etichetta d’artista cui spetta il compito di celebrare il vitigno che meglio ha interpretato unicità e caratteristiche di una determinata annata. I primi tre interpreti sono stati il Pinot Bianco 2014, il Kalterersee Doc 2016 e il Cabernet Sauvignon 2015, disponibile da ottobre 2018.
This week Augustus Prew (About a Boy, Kickass 2, Pure Genius) joins Shaughn and Ellen to whine about how much we are controlled by corporations! Ellen's Hip Sip Tip is to buy the bottle! Wine by the glass is fun but try seeing how wine evolves as it remains open. Shaughn's Hip Sip Tip is Schiava, a light red from Alto Adige Erst + Nue!To go with Augie's whine Shaughn and Ellen procured a small batch wine from a small independent winemaker: Friend of the show Matthew Kaner's 2014 AM/FM Pinot Noir! Corporations may own almost everything but they don't own this wine! You get what you get. The crew gets into drinking games while recounting all the businesses they want to give a hearty "fuck you" too. They also plan their great escape to the Integraton: it's as good as drugs! And even better on them! They play What's in the Glass which leads to some fun (if weird) food pairings and revealing family secrets! Then they get down to business and figure out how to take down the man!Lightning round covers Santa Barbara Valleys, truth in Sideways, and Happy Canyon. See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Il suo vero nome era Girolamo Francesco Maria Mazzola, ma è passato alla storia dell'arte con il soprannome "Parmigianino", dalla città dove nacque nel 1503: proveniente da una famiglia di solide tradizioni artistiche, il Parmigianino seppe imporsi già da giovanissimo ed ebbe nei primi anni la fama di "enfant prodige" capace di realizzare realizzazioni delicatissime, ispirate a Correggio e a Raffaello. La sua prima opera nota risale a quando l'artista aveva appena sedici anni, e a poco più di venti era già un pittore affermato. La sua pittura, che con il passare del tempo si fece solenne e monumentale, ha anche molti aspetti misteriosi e alcune opere sono intrise di simbolismo e testimoniano la sua passione per l'alchimia. Scopriamo le opere più belle con Ilaria e Federico!
Finestre sull'Arte - il primo podcast italiano per la storia dell'arte
Il suo vero nome era Girolamo Francesco Maria Mazzola, ma è passato alla storia dell'arte con il soprannome "Parmigianino", dalla città dove nacque nel 1503: proveniente da una famiglia di solide tradizioni artistiche, il Parmigianino seppe imporsi già da giovanissimo ed ebbe nei primi anni la fama di "enfant prodige" capace di realizzare realizzazioni delicatissime, ispirate a Correggio e a Raffaello. La sua prima opera nota risale a quando l'artista aveva appena sedici anni, e a poco più di venti era già un pittore affermato. La sua pittura, che con il passare del tempo si fece solenne e monumentale, ha anche molti aspetti misteriosi e alcune opere sono intrise di simbolismo e testimoniano la sua passione per l'alchimia. Scopriamo le opere più belle con Ilaria e Federico!