Podcast appearances and mentions of Walter Veltroni

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Walter Veltroni

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Best podcasts about Walter Veltroni

Latest podcast episodes about Walter Veltroni

Podcast - Radio Bianconera
"Rassegna Stramba" con Claudio Zuliani. Ospiti: On. Walter Veltroni

Podcast - Radio Bianconera

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025 105:01


"Rassegna Stramba" con Claudio Zuliani. Ospiti: On. Walter Veltroni

Podcast - Radio Bianconera
"On. Walter Veltroni'' ospite a Rassegna Stramba.

Podcast - Radio Bianconera

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025 3:42


"On. Walter Veltroni'' ospite a Rassegna Stramba.

Avanti Madama - Radio Bianconera
"Rassegna Stramba" con Claudio Zuliani. Ospiti: On. Walter Veltroni

Avanti Madama - Radio Bianconera

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025 105:01


"Rassegna Stramba" con Claudio Zuliani. Ospiti: On. Walter Veltroni

Avanti Madama - Radio Bianconera
"On. Walter Veltroni'' ospite a Rassegna Stramba.

Avanti Madama - Radio Bianconera

Play Episode Listen Later Dec 19, 2025 3:42


"On. Walter Veltroni'' ospite a Rassegna Stramba.

Dicono di te
Ep.106 - Walter Veltroni

Dicono di te

Play Episode Listen Later Sep 25, 2025 83:41


Ricorda gli anni Sessanta come «un grande campo in cui sbocciavano tutti i fiori» e gli anni Settanta come «la resistenza estrema di un mondo che non accettava di finire». Figlio di un giornalista e cresciuto con una madre «strepitosa», Walter Veltroni ripercorre in questa intervista con Malcom Pagani i tasselli di una vita «piena di tantissime cose», dalla prima volta che ha visto Pier Paolo Pasolini fino a un viaggio per amore in un treno pieno di fuliggine, in una conversazione sulla politica che è «un lenzuolo che si distende». Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

il posto delle parole
Giorgio Van Straten "La ribelle"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 31, 2025 21:35


Giorgio Van StratenSeminare Idee FestivalPrato, dal 6 all'8 giugno 2025Uno spazio dove si incrociano pensieri diversi, trasversali a tutte le discipline, per far nascere una comunità di persone unite dal rito della condivisione, della cultura e delle esperienze, facendo leva sulle più importanti fonti della conoscenza: curiosità, meraviglia e partecipazione.Tre giornate di letture, conferenze, dialoghi e incontri. Grandi nomi della cultura, della scienza e dello spettacolo si ritroveranno a Prato dal 6 all'8 giugno. Il tema della prima edizione è: coraggio.sabato 7 Giugno 2025, ore 10:15Giorgio Van Straten e Walter VeltroniCapitane coraggioseLa Resistenza è stato un momento cruciale in cui gli italiani hanno dovuto decidere da che parte stare. È un periodo su cui vale la pena riflettere, soprattutto a ottant'anni dalla Liberazione. Giorgio van Straten e Walter Veltroni hanno scritto due libri dedicati a due donne che, in quegli anni, hanno preso decisioni coraggiose. Queste donne, seguendo percorsi personali, hanno unito sentimenti e consapevolezza politica, facendo coincidere pubblico e privato, alimentando l'uno con l'altro e accettando i rischi e le conseguenze. Il libro di Giorgio van Straten, “La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri” (Laterza), racconta la storia di Nada Parri, una giovane donna toscana che lascia tutto per unirsi ai partigiani insieme a un disertore tedesco, Hermann Wilkens, di cui si innamora. I sentimenti per Hermann la conducono verso una consapevolezza politica, fino a diventare comunista e, nel dopoguerra, il primo sindaco donna dell'empolese-valdelsa. Walter Veltroni, invece, narra le vicende di Iris Versari nel libro “Iris, la libertà” (Rizzoli). Anche Iris è una partigiana, insieme al compagno di lotta e di vita Silvio Corbari. Morì a poco più di vent'anni nell'agosto del 1944 ed è stata insignita della medaglia d'oro al valor militare alla memoria. Due giovani donne, come molti combattenti della lotta di liberazione, coraggiose e pronte a pagare il prezzo delle loro scelte.Giorgio van Straten (Firenze, 1955) è uno scrittore e dirigente di istituzioni culturali. Dal febbraio 2009 al luglio 2012 è stato membro del Consiglio di Amministrazione della RAI. Dal 2015 al 2019 è stato direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di New York. Da gennaio a marzo 2020 è stato writer in residence presso il dipartimento di italiano della New York University dove ha tenuto un corso sul rapporto fra storia e letteratura. Dal 2020 è stato nominato Presidente della Fondazione Alinari per la Fotografia. Tra le sue ultime opere: Una disperata vitalità (HarperCollins Italia, 2022), Invasione di campo. Quando la letteratura racconta la storia (Laterza, 2023) e La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri (Laterza, 2025).Giorgio Van Straten"La ribelle"Vita straordinaria di Nadia Parri.Editori Laterzawww.laterza.itUna grande storia d'amore, vera e tragica come le grandi storie d'amore. La guerra, la Resistenza, la ricostruzione: la storia che travolge le nostre esistenze e le indirizza come un destino.La vita di Nada, donna ribelle e coraggiosa, ci porta a riflettere sulla speranza che ogni generazione, contro ogni apparente ragionevolezza, continua a riporre nel futuro.Nada ha vent'anni, una bambina di due ed è sola. Il marito è partito volontario per la guerra in Africa. La sua famiglia è lontana e nella nuova città dove abita non conosce quasi nessuno. Hermann di anni ne ha quasi quaranta, una famiglia in Germania, è sottufficiale della Wehrmacht e odia Hitler. Si incontrano per caso in un pomeriggio d'inverno a Marina di Carrara e si innamorano. Insieme decidono di fuggire, lei da una famiglia sbagliata, lui da un esercito che da alleato è diventato occupante e invasore. Scappano sui monti e si uniscono ai partigiani. Rischieranno la vita, parteciperanno alla liberazione di Parma, convinti che il futuro sia dalla loro parte. Non sarà così.Giorgio van Straten ci porta sapientemente sulle tracce di Nada e di Hermann, inseguendo persone, documenti, oggetti, fotografie: riaffiora così una storia incredibile e ricca di colpi di scena. Una ricerca che ci fa ‘inciampare' in domande e interrogativi che riguardano tutti: l'amore è una forza capace di travolgerci, anche di farci rischiare la vita stessa? I grandi sogni della giovinezza indirizzano tutta la nostra esistenza o sono destinati a diventare fonte inesauribile di nostalgia e frustrazione? Le cicatrici di esperienze così travolgenti possono essere nascoste e dimenticate?IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

Non Stop News
Non Stop News: il calcio, il work-life balance, il nuovo libro di Walter Veltroni, Beppe Sala

Non Stop News

Play Episode Listen Later Apr 8, 2025 124:52


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Caos dazi e crollo delle borse, il salone del mobile di Milano, vaccini in USA I commenti sul posticipo di Serie A Bologna-Napoli che chiude la 31esima giornata, del nostro Andrea Salvati e del nostro Paolo Pacchioni per il quarto di finale di Champions League Bayern Monaco - Inter. Abbiamo parlato di un tema molto caro a chi lavora: il work-life balance., con Marta Gatti, giornalista di Donna Moderna. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. I fatti di attualità, ma non solo. Parliamo anche di libri. In diretta con noi, Walter Veltroni, in libreria con "Iris, la libertà - Il romanzo della leggendaria partigiana Iris Versari" (Edito da Rizzoli). Beppe Sala a tutto campo, la rubrica di RTL 102.5 per commentare i principali temi di attualità insieme al sindaco di Milano. In diretta con noi il sindaco di Milano Beppe Sala che ha parlato di contro-dazi dell'UE e la Milano Design Week. All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi.

Sveja
#687 Il collettivo del Rossellini protesta e il senatore di FDI arretra, il Quarticciolo tra cronaca e propaganda e altre storie di Roma

Sveja

Play Episode Listen Later Feb 11, 2025 26:00


La rassegna di oggi, martedì 11 febbraio, è a cura di Marica Fantauzzi   - Su Repubblica la protesta del collettivo studentesco del Rossellini: sospeso l'incontro con il Senatore di FDI Roberto Menia in occasione della Giornata del Ricordo. «La scuola, in una democrazia, a differenza dei regimi, non è il luogo in cui si fa propaganda politica, ma è invece il luogo in cui si rende le persone libere di farsi una propria coscienza politica». - Sul Corriere presentato ai sindacati un documento dell'Ama per redistribuire il personale: viene denunciato l'assenteismo che però, secondo i sindacati, nulla ha a che fare con la mancata garanzia del servizio. -  Quarticciolo: il Tempo pubblica un editoriale commosso ma non commovente dedicato al modello Caivano e alle sue (dubbie) potenzialità. Nel frattempo, la sinistra parlamentare invita Walter Veltroni a parlare di sicurezza in città. Ma c'è chi, come Santoro sul Manifesto, ricorda la sua campagna securitaria da sindaco di Roma.   -  Lettera di Alba Rohrwacher e Saverio Costanzo per salvare i cinema a Roma guardando al modello parigino. -  Chiude l'ennesima libreria indipendente a Roma: Bookish saluta la città.  Foto di Luca DammiccoSveja è un progetto sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della fondazione Charlemagne. Ringraziamo inoltre l'associazione A Sud che ci mette a disposizione i propri spazi per le riunioni di redazione.La sigla di Sveja è di Mattia CarratelloA domani con Cecilia Ferrara

Orecchie e Segnalibri
#755 - Walter Veltroni - "Buonvino e il circo insanguinato"

Orecchie e Segnalibri

Play Episode Listen Later Dec 30, 2024 15:00


Non Stop News
Non Stop News: #ilpostinfabbrica, la prevenzione del tumore al seno, il libro di Walter Veltroni

Non Stop News

Play Episode Listen Later Oct 16, 2024 134:56


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Manovra e intesa sulle banche, l'inchiesta Sogei, la crisi demografica. #ilpostinfabbrica. Oggi con noi Comes, una realtà di 550 unità, con sede legale a Taranto, che opera sia in Italia che all'estero, con importanti player internazionali, sia in ambito ingegneristico che nelle costruzioni industriali. Ha lavorato anche al progetto del Mose, le barriere mobili che proteggono Venezia dall'acqua alta. Azienda che mette a disposizione 30 posti di lavoro. Ne abbiamo parlato con Vincenzo Cesareo, CEO di Comes SpA. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Parliamo di prevenzione (ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno). In diretta con noi Franco Perrone, Presidente AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Direttore delle Sperimentazioni Cliniche dell'Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli. Libri. In diretta con noi, Walter Veltroni, in libreria con "Buonvino e il circo insanguinato" (Edito da Marsilio). L'attualità politica, commentata dal vicepremier e ministro degli esteri, Antonio Tajani All'interno di Non Stop News, con Enrico Galletti, Massimo Lo Nigro e Giusi Legrenzi,

Tutti Convocati
Profumo d'Azzurro

Tutti Convocati

Play Episode Listen Later Jun 14, 2024


Parte oggi l'Europeo di calcio in Germania e l'attesa per l'esordio della Nazionale di Spalletti è tanta. La viviamo con le parole della vigilia del ct e con due grandi ospiti: Walter Veltroni e Marco Civoli, la voce del cielo azzurro sopra Berlino. Raggiungiamo anche il nostro inviato Dario Ricci per le ultime dal ritiro Azzurro. Intanto, c'è già chi un trofeo lo ha portato a casa ed è l'Olimpia Milano campione d'Italia. Convocato Pippo Ricci per raccontarci questo terzo scudetto consecutivo dei milanesi.

Ultim'ora
A UnitelmaSapienza al via ciclo di incontri sul terrorismo

Ultim'ora

Play Episode Listen Later May 9, 2024 2:34


ROMA (ITALPRESS) - Il fenomeno del terrorismo politico che scosse l'Italia dalla fine degli anni Sessanta alla prima metà degli anni Ottanta è al centro de “La Notte della Repubblica”, un ciclo di sei appuntamenti organizzati a Roma da UnitelmaSapienza per raccontare la storia degli anni di piombo. Durante gli incontri, moderati da Roberto Sciarrone, verranno proiettate alcune clip tratte dall'inchiesta omonima curata da Sergio Zavoli sulla Rai. I prossimi appuntamenti - nella Sala Conferenze di UnitelmaSapienza e in streaming sul canale YouTube dell'Ateneo - sono in programma per il 10 giugno, il 26 settembre, il 15 ottobre, il 13 novembre e l'11 dicembre. Si parlerà di mafia, del delitto Moro, del sessantotto, della strage di Bologna e della violenza politica negli anni Settanta.f04/abr/gsl

Ultim'ora
A UnitelmaSapienza al via ciclo di incontri sul terrorismo

Ultim'ora

Play Episode Listen Later May 9, 2024 2:34


ROMA (ITALPRESS) - Il fenomeno del terrorismo politico che scosse l'Italia dalla fine degli anni Sessanta alla prima metà degli anni Ottanta è al centro de “La Notte della Repubblica”, un ciclo di sei appuntamenti organizzati a Roma da UnitelmaSapienza per raccontare la storia degli anni di piombo. Durante gli incontri, moderati da Roberto Sciarrone, verranno proiettate alcune clip tratte dall'inchiesta omonima curata da Sergio Zavoli sulla Rai. I prossimi appuntamenti - nella Sala Conferenze di UnitelmaSapienza e in streaming sul canale YouTube dell'Ateneo - sono in programma per il 10 giugno, il 26 settembre, il 15 ottobre, il 13 novembre e l'11 dicembre. Si parlerà di mafia, del delitto Moro, del sessantotto, della strage di Bologna e della violenza politica negli anni Settanta.f04/abr/gsl

Ultim'ora
A UnitelmaSapienza al via ciclo di incontri sul terrorismo

Ultim'ora

Play Episode Listen Later May 9, 2024 2:34


ROMA (ITALPRESS) - Il fenomeno del terrorismo politico che scosse l'Italia dalla fine degli anni Sessanta alla prima metà degli anni Ottanta è al centro de “La Notte della Repubblica”, un ciclo di sei appuntamenti organizzati a Roma da UnitelmaSapienza per raccontare la storia degli anni di piombo. Durante gli incontri, moderati da Roberto Sciarrone, verranno proiettate alcune clip tratte dall'inchiesta omonima curata da Sergio Zavoli sulla Rai. I prossimi appuntamenti - nella Sala Conferenze di UnitelmaSapienza e in streaming sul canale YouTube dell'Ateneo - sono in programma per il 10 giugno, il 26 settembre, il 15 ottobre, il 13 novembre e l'11 dicembre. Si parlerà di mafia, del delitto Moro, del sessantotto, della strage di Bologna e della violenza politica negli anni Settanta.f04/abr/gsl

Orecchie e Segnalibri
#584 - Walter Veltroni - "La condanna"

Orecchie e Segnalibri

Play Episode Listen Later Apr 29, 2024 15:00


Non Stop News
Non Stop News: le vittime innocenti delle mafie, i problemi del sonno, il libro di Walter Veltroni

Non Stop News

Play Episode Listen Later Mar 21, 2024 131:02


Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Lo scioglimento del comune di Bari, il Ramadan a scuola, gli atenei e Israele. L'attualità. commentata da Antonio Rossitto, inviato speciale di Panorama. Oggi, 21 marzo, è la giornata della memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Ne abbiamo parlato, con Ernesto Savona, direttore di Transcrime (Università Cattolica del Sacro Cuore). Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5. Secondo un recente studio (curato da Assirem, associazione di ricerca specializzata in medicina del sonno), un italiano su tre si sveglia prima delle 5 del mattino. Non per motivi lavorativi, ma perché ha problemi a dormire. Perché succede questo, lo ha spiegato il dott.Pierluigi Innocenti, neurologo, specialista in medicina del sonno, presidente di Assirem (Associazione Scientifica Italiana per la Ricerca e l'Educazione nella Medicina del Sonno). Un caso di cronaca realmente accaduto nel 1944. Siamo a Roma, Donato Carretta, direttore del carcere di Regina Coeli, finisce linciato dalla folla in un vortice di giustizia sommaria e violenza ingiustificata. Ne parla nel suo ultimo libro il nostro prossimo ospite: Walter Veltroni, in libreria con La Condanna (Edito da Rizzoli). L'attualità. commentata dal direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone. All'interno di Non Stop News, con Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti e Giusi Legrenzi.

Quarto potere
Ep. 453 | Il sonnambulismo della ragione

Quarto potere

Play Episode Listen Later Dec 4, 2023 17:18


Rassegna stampa del 4 12 23 | Ieri Matteo Salvini a Firenze ha adunato i suoi alleati europei che hanno rispolverato le vecchie parole d'ordine contro l'Europa, gli immigrati e Soros. Una manifestazione flop che però è in linea con un sentimento diffuso nel mondo: l'idea che la democrazia sia un bene non primario. Ne riflettiamo oggi partendo da un editoriale di Walter Veltroni sul Corriere della Sera.

Corriere Daily
Il Corriere racconta: JFK, l'omicidio che cambiò l'America / 2

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Nov 20, 2023 21:08


Seconda puntata del terzo appuntamento dei live della serie della Fondazione Corriere della Sera, registrato il 16 novembre in Sala Buzzati a Milano: il reading in cui vengono ricostruiti gli eventi del passato (di cui cade l'anniversario) attraverso gli articoli pubblicati all'epoca sul nostro quotidiano, il ricordo dei testimoni diretti e l'analisi dei nostri inviati e commentatori. Insieme agli attori Gaspare Del Vecchio e Valeria Perdonò, Marilisa Palumbo e Walter Veltroni rievocano i giorni che vanno dall'uccisione di John Kennedy a quella del fratello Robert, avvenuta 5 anni dopo (e preceduta da quella dei leader neri Malcolm X e Martin Luther King).Per altri approfondimenti:Il Corriere racconta, la serie podcast della Fondazione Corriere della SeraLe iniziative della Fondazione Corriere della SeraQuando JFK smantellò i missili in Turchia (un esempio utile per l'oggi)

Radiotube Social Village
Radiotube Social Village del 18 novembre 2023

Radiotube Social Village

Play Episode Listen Later Nov 18, 2023


Al cinema arriva “DallAmeriCaruso” (foto Eredi Luigi Ghirri), film documentario sul concerto di Lucio Dalla a New York. Alla regia Walter Veltroni. Nuovo album per i Bud Spencer Blues Explosion: “Next Big Niente”. Su Netflix arriva la prima parte dell’ultima stagione di “The Crown”. Ne parliamo con Giorgia Olivieri, giornalista esperta di reali. In libreria per 24 Ore Cultura “Raffaella Carrà. Tra moda e mito” di Massimiliano Capella.

Tutti Convocati
L'estinzione dei Diez

Tutti Convocati

Play Episode Listen Later Nov 3, 2023


"Non ci sono più i numeri dieci" parola di Francesco Totti in un'intervista rilasciata a Walter Veltroni sul Corriere della sera. Si è davvero estinto questo ruolo nel nostro calcio? Lo chiediamo a un ex numero dieci, oggi voce della Nazionale nelle telecronache Rai, Antonio Di Gennaro. L'Olimpia Milano perde ancora in Eurolega contro il Monaco sprofondando in una crisi sempre più nera. Ne parliamo con Mino Taveri.Endurance Race - Ferrari GT: debutto e futuroLa stagione dell'endurance si avvicina alla fine ed è tempo di bilanci: ai microfoni di Gionata Ferroni, Antonello Coletta, Head of Ferrari GT Sporting Activities, ci racconta pregi e difetti della stagione della debuttante Ferrari Hypercar 499P.

Sveja
#395 Tra raid antisemiti e ingovernabilità, Roma è una città difficile da raccontare, ma spesso i giornali non ci aiutano

Sveja

Play Episode Listen Later Nov 2, 2023 35:42


Oggi può essere un buon giorno non soltanto per vedere, attraverso la rassegna di Sveja, cosa viene raccontato di Roma sui giornali, ma anche per rendersi conto di come viene raccontata questa città.L'allarme tram ormai come notizia principale del Messaggero ha assunto contorni ridicoli, così come è amatoriale l'intervista che l'ex sindaco di Roma va Walter Veltroni fa all'ex capitano della Roma Francesco Totti, e via di questo passo: reportage insinuanti di Marco Pasqua sul Messaggero, il Tempo che riporta i comunicati di Casapound senza colpo ferire. Qual è il ruolo dell'informazione nella politica di questa città?Perché a guardare bene, le notizie ci sono: la Regione ha deciso di togliere al Comune, almeno secondo un progetto in bozza, l'assegnazione delle case popolari; c'è lo stanziamento di un bonus per lo sport per ragazzi dai 5 ai 16 anni; e i raid antisemiti al ghetto raccontano come la guerra a Gaza arrivi in modo straziante anche nella vita dei romani.

Recensioni CaRfatiche
Recensioni CaRfatiche - Quando (Walter Veltroni 2023)

Recensioni CaRfatiche

Play Episode Listen Later Sep 4, 2023 20:30


Giovanni è un diciottenne pieno di ideali, sogni e passione per il Partito Comunista. Durante il funerale di Enrico Berlinguer, però, un incidente lo riduce in coma per 31 anni, fino a quando non si risveglia, assistito dalla suora Giulia. Spaesato e sorpreso dagli aspetti futuristici e insoliti di un mondo che non conosce più, Giovanni vorrà ritrovare il centro della sua vita in Flavia, la sua anima gemella con la quale voleva sposarsi. Walter Veltroni traspone al cinema la sua opera letteraria e ne viene fuori una pellicola nostalgica e sincera, condita da tenera ironia e momenti estremamente drammatici. Un viaggio nei ricordi, nel passato e nel presente, tra amore, amicizia, illusione e delusione, attraverso gli occhi e i sentimenti di un immenso protagonista del nostro cinema come Neri Marcorè. A mio parere, una delle pellicole più belle e toccanti di questo 2023.

Elezione straordinaria
Ep.34 - Cosa ne è stato dell'effetto Schlein?

Elezione straordinaria

Play Episode Listen Later Jun 1, 2023 25:10


Negli ultimi 30 anni il centro-destra ha perso più del 60% dei ballotaggi alle elezioni comunali. Questa volta però nei capoluoghi ne ha vinti 5 sui 7 disponibili. Ora amministra 40 comuni superiori, mentre il centro-sinistra scende a 26. E' un esito che contiene tante storie, ma questa volta ci si confrontava soprattutto con un nuovo fattore: la nuova leadership del partito democratico. Parliamo dell'effetto Schlein con Davide Vecchi, direttore de Il Tempo.I contributi audio di questa puntata sono tratti dal video pubblicato sul sito Ansa.it il 29 maggio 2023, dal video pubblicato dal sito Corriere della Sera il 29 maggio 2023, dal video pubblicato sul canale Youtube Antennatre il 29 maggio 2023, dal video pubblicato sul canale Youtube Quotidiano Nazionale il 28 maggio 2023, dal video pubblicato sul canale Youtube alanews il 29 maggio 2023, dal video pubblicato sul canale Youtube Il Sole 24 ore il 25 maggio 2023, dal video pubblicato sul canale Youtube LiguriaOggi il 5 dicembre 2016, dai video pubblicati sul canale Youtube LA7 Attualità il 17 febbraio 2023 e il 31 ottobre 2019, da Radio Radicale, comizio di Walter Veltroni durante la campagna elettorale delle Elezioni Politiche 2008.

Orecchie e Segnalibri
#324 - Walter Veltroni - "Buonvino tra amore e morte"

Orecchie e Segnalibri

Play Episode Listen Later Apr 18, 2023 14:55


Radiotube - L'intervista
Radiotube - L'intervista: Serepocaiontas

Radiotube - L'intervista

Play Episode Listen Later Apr 16, 2023


La vediamo ogni mattina con Fiorello a Viva Rai2!, ha collaborato con Leonardo Pieraccioni e Walter Veltroni . Serena Ionta, in arte Serepocaiontas, esce con il singolo "Tapis roulant".

E pensare che c'era il pensiero - Intesa Sanpaolo On Air

A Radio Popolare (1979) Gaber commenta alcuni dei suoi brani più celebri, "Un'idea, La comune e Chiedo scusa se parlo di Maria". L'intervista fa trasparire il gusto di Gaber per la provocazione e l'estrema importanza che lui e Luporini hanno sempre attribuito alla sfera individuale in relazione a quella politica. In sintonia con il tema politico, il primo ospite di questa puntata è Walter Veltroni. La seconda testimonianza appartiene invece al grande Lucio Dalla, che ricorda con affetto la profonda stima nutrita per Giorgio Gaber. Entrambe le interviste sono realizzate da Andrea Pedrinelli.

Salotto Monogatari
Salotto Monogatari 146 - Leila e i suoi fratelli e Quando

Salotto Monogatari

Play Episode Listen Later Apr 11, 2023 69:07


Approfittiamo dell'uscita in sala del nuovo film di Walter Veltroni per fare una piccola intervista al nostro amico e interprete nel film Fabrizio Ciavoni, oltre che per parlare dello splendido film iraniano di Saeed Roustaee Argomenti: 00:00 "Quando" (Walter Veltroni, 2023) 30:01 "Leila's brothers" (Saeed Roustaee, 2022) Il nostro canale Telegram per rimanere sempre aggiornati e comunicare direttamente con noi: https://t.me/SalottoMonogatari Partecipanti: Marco Grifò Paolo Torino Fabrizio Ciavoni (Ospite) Enrico Lo Coco (Ospite) Alessandro Valenti Anchor: https://anchor.fm/salotto-monogatari Spotify: https://open.spotify.com/show/2QtzE9ur6O1qE3XbuqOix0?si=mAN-0CahRl27M5QyxLg4cw Apple Podcasts: https://podcasts.apple.com/it/podcast/salotto-monogatari/id1503331981 Google Podcasts: https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly9hbmNob3IuZm0vcy8xNmM1ZjZiNC9wb2RjYXN0L3Jzcw== Logo creato da: Massimo Valenti Sigla e post-produzione a cura di: Alessandro Valenti / Simone Malaspina Per il jingle della sigla si ringraziano: Alessandro Corti e Gianluca Nardo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Schlein comunica i nomi della segreteria del nuovo Pd: "saremo un problema per il Governo Meloni" | 08/04/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 8, 2023 2:32


A cura di Daniele Biacchessi La segretaria del Pd Elly Schlein comunica i nomi della nuova segreteria e ridisegna l'organigramma, la linea politica, le idee del maggior partito di opposizione del Paese. "Saremo un grosso problema per il Governo di Giorgia Meloni", promette Schlein. Tra i componenti ci sono Marta Bonafoni che sarà la coordinatrice, Pierfrancesco Majorino alle politiche migratorie e diritto alla casa, Sandro Ruotolo informazione, cultura e memoria, Peppe Provenzano agli Esteri, Antonio Misiani all'Economia, Alessandro Zan ai Diritti, Debora Serracchiani alla Giustizia. L'Organizzazione è andata a Igor Taruffi. Si tratta di una scelta che sta nelle corde del nuovo corso del Pd uscito dalle primarie: segreteria larga, 20 posti, modello governo ombra, nessun vice-segretario, diversi neo-tesserati e tanti emiliani. L'obiettivo di Elly Schlein è recuperare consensi, tesserati, soprattutto quel coraggio politico venuto a mancare nell'era di Enrico Letta e credibilità rispetto all'elettorato storico di riferimento. La scelta della Schlein è identitaria di sinistra, un cambio rispetto al passato. La trattativa con le correnti interne di fatto non c'è stata, o comunque si è ridotta ai minimi termini. Schlein ha puntato su quelle figure con cui ha lavorato da anni e di cui si fida, tutti piazzati negli snodi politici più delicati. Sui migranti sarà Majorino a contrastare il Governo, così come Zan sui diritti, Misiani sulle politiche economiche. I governi ombra non hanno mai portato bene al centrosinistra fin dai tempi del Pci-Pds di Achille Occhetto tra il 1989 e il 1992 e dell'effimero gabinetto invisibile di Walter Veltroni dopo il quarto governo Berlusconi. Il governo ombra rischia di rimanere una struttura senza valenza giuridico-istituzionale, ma solo politica: favorirebbe la concentrazione delle forze di opposizione in una coalizione rappresentativa di un diverso ed alternativo progetto politico al Governo Meloni, che al momento però non esiste.

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Schlein comunica i nomi della segreteria del nuovo Pd: "saremo un problema per il Governo Meloni" | 08/04/2023 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Apr 8, 2023 2:32


A cura di Daniele Biacchessi La segretaria del Pd Elly Schlein comunica i nomi della nuova segreteria e ridisegna l'organigramma, la linea politica, le idee del maggior partito di opposizione del Paese. "Saremo un grosso problema per il Governo di Giorgia Meloni", promette Schlein. Tra i componenti ci sono Marta Bonafoni che sarà la coordinatrice, Pierfrancesco Majorino alle politiche migratorie e diritto alla casa, Sandro Ruotolo informazione, cultura e memoria, Peppe Provenzano agli Esteri, Antonio Misiani all'Economia, Alessandro Zan ai Diritti, Debora Serracchiani alla Giustizia. L'Organizzazione è andata a Igor Taruffi. Si tratta di una scelta che sta nelle corde del nuovo corso del Pd uscito dalle primarie: segreteria larga, 20 posti, modello governo ombra, nessun vice-segretario, diversi neo-tesserati e tanti emiliani. L'obiettivo di Elly Schlein è recuperare consensi, tesserati, soprattutto quel coraggio politico venuto a mancare nell'era di Enrico Letta e credibilità rispetto all'elettorato storico di riferimento. La scelta della Schlein è identitaria di sinistra, un cambio rispetto al passato. La trattativa con le correnti interne di fatto non c'è stata, o comunque si è ridotta ai minimi termini. Schlein ha puntato su quelle figure con cui ha lavorato da anni e di cui si fida, tutti piazzati negli snodi politici più delicati. Sui migranti sarà Majorino a contrastare il Governo, così come Zan sui diritti, Misiani sulle politiche economiche. I governi ombra non hanno mai portato bene al centrosinistra fin dai tempi del Pci-Pds di Achille Occhetto tra il 1989 e il 1992 e dell'effimero gabinetto invisibile di Walter Veltroni dopo il quarto governo Berlusconi. Il governo ombra rischia di rimanere una struttura senza valenza giuridico-istituzionale, ma solo politica: favorirebbe la concentrazione delle forze di opposizione in una coalizione rappresentativa di un diverso ed alternativo progetto politico al Governo Meloni, che al momento però non esiste.

La rosa purpurea
Salvatores: "Il mio Casanova in declino. Il prossimo film? Lo ha scritto Fellini"

La rosa purpurea

Play Episode Listen Later Apr 1, 2023


Apriamo con un grande ritorno, quello di Walter Veltroni con "Quando", con Neri Marcorè e Valeria Solarino e apriamo proprio con questo film e con una intervista esclusiva al protagonista Neri Mercorè, con lui parliamo di una società che cambia, di verità perdute e di punti di riferimento che non ci sono più. Gabriele Salvatores torna alla regia e ci presenta il suo "Il ritorno di Casanova" con Toni Servillo e Sara Serraiocco. Due proposte diverse, la prima esce in sala per la regia di Ruijun Li, con Renlin Wu e Hai-Qing e si intitola "Terra e polvere", la seconda proposta atterra invece su Apple Tv+, si intitola "Tetris" per la regia di Jon S. Baird, con Taron Egerton e Roger Allam. Ne parliamo con il nostro Boris Sollazzo.

Il cacciatore di libri
"Rubare la notte" di Romana Petri e "Buonvino tra amore e morte" di Walter Veltroni

Il cacciatore di libri

Play Episode Listen Later Mar 11, 2023


Il nome di Antoine de Saint-Exupéry è da sempre legato a "Il piccolo principe", un racconto culto per intere generazioni che era stato pubblicato nel 1943, un anno prima della morte dello scrittore. Ma Antoine, anzi Tonio come veniva chiamato, è stato anche altro. Soprattutto è stato un uomo con la grande passione per il volo. Nel romanzo "Rubare la notte" (Mondadori) Romana Petri decide di entrare nella testa di Antoine de Saint-Exupéry per raccontare la sua storia e quindi, come dicevamo, la passione per il volo ma anche per la scrittura (aveva l'abitudine di scrivere in volo), il legame fortissimo con la madre, l'idea dell'infanzia come una dimensione ideale e i rapporti con le donne. Nella seconda parte parliamo di "Buonvino tra amore morte" (Marsilio), quarto romanzo con protagonista il commissario Giovanni Buonvino, personaggio creato dalla penna di Walter Veltroni. Questa volta il capo del commissariato di Villa Borghese a Roma si trova in una situazione molto complessa perché la sua fidanzata Veronica è stata gravemente ferita proprio durante il loro matrimonio ed è in coma. Buonvino deve, dunque, cercare di capire chi potrebbero essere i responsabili dell'agguato, ma deve anche occuparsi dell'omicidio di un anziano con le indagini che lo riportano al '44 e alle terribili azioni della banda Koch nei confronti degli antifascisti.

FEF LIVE
L'austerità UE uccide (vedi il disastro ferroviario in Grecia) - Rassegnàti 10/03/2023

FEF LIVE

Play Episode Listen Later Mar 10, 2023 37:48


Radio Vaticana con voi
Radio Vaticana con voi Speciale Benedetto XVI 03.01.2023

Radio Vaticana con voi

Play Episode Listen Later Jan 3, 2023 108:10


Ospiti: Michele Raviart, redattore di Radio Vaticana - Vatican News; Maurizio Fontana, caporedattore dell'Osservatore Romano; Stefano Zamagni, presidente della Pontificia Accademia delle scienze sociali; Marcello Filotei, redattore dei programmi musicali di Radio Vaticana - Vatican News; Walter Veltroni, già sindaco di Roma; Piergiorgio Odifreddi, matematico; Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale del Dicastero per la Comunicazione; padre Lucio Zappatore, parroco romano. Conduttore: Andrea De Angelis

Elezione straordinaria
Ep.11 - Il futuro del PD

Elezione straordinaria

Play Episode Listen Later Dec 15, 2022 20:33


Tra le conseguenze delle elezioni del 25 settembre ci sono le dimissioni di Enrico Letta dalla segreteria del Partito Democratico e il prossimo congresso che dovrà delineare il futuro del centrosinistra italiano. La data clou è il 19 febbraio, quando si terranno le primarie: i favoriti sembrano Stefano Bonaccini e Elly Schlein. Quale sarà il destino del PD? Ne parliamo con Alessandro Campi, politologo e docente di Scienza politica all'Università di Perugia.I contributi audio di questa puntata sono tratti dal video pubblicato sul canale Youtube VareseNews il 26 settembre 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube Il Fatto Quotidiano il 20 novembre 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube di Elly Schlein il 10 dicembre 2022, dal discorso di Walter Veltroni al Lingotto di Torino del 27 giugno 2007, dal video pubblicato sul canale Youtube Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 21 febbraio 2016, dal video pubblicato sul canale Youtube alanews il 4 dicembre 2022, dalla puntata di Che Tempo che Fa, RAI3, dell'11 dicembre 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube LA7Attualità il 5 dicembre 2022.

Non hanno un amico
Ep.33 - Minchia che amarezza

Non hanno un amico

Play Episode Listen Later Oct 6, 2022 5:33


Lettera al Pd Fonti: estratto di un comizio elettorale di Giorgia Meloni a L'Aquila del 7 settembre 2022, pubblicato sul sito video.corriere.it; servizio di Angela Nittoli per il Fatto Quotidiano, pubblicato sul canale Youtube de Il Fatto Quotidiano il 26 settembre 2022; estratto di un'intervista a Giuseppe Civati da Breaking Italy , pubblicato sul canale Youtube Breaking Italy Clips il 30 novembre 2019; video pubblicato sul canale Youtube di alanews il 17 giugno 2022; estratto dell'intervento di Matteo Renzi alla trasmissione "Non è l'Arena", trasmessa da La7 e condotta da Massimo Giletti, pubblicato sul canale Youtube di La7 Attualità il 15 gennaio 2022; estratto dell'intervento di Carlo Calenda durante la conferenza stampa post elezioni del 25settembre 2022, pubblicato sul canale Youtube del Corriere della Sera il 26 settembre 2022; estratto dell'intervento di Pierluigi Bersani alla trasmissione "In Onda", trasmessa da La7 e condotta da David Parenzo e Concita De Gregorio, pubblicato sul canale Youtube di La7 Attualità il 15 luglio 2022; estratto dell'intervento di Walter Veltroni al Forum per l'Italia di Milano del 2018, pubblicato sul canale Youtube del Partito Democratico il 27 ottobre 2018; estratto dell'intervento di Matteo Renzi alla trasmissione "In Onda", trasmessa da La7 e condotta da David Parenzo e Concita De Gregorio, pubblicato sul canale Youtube di Italia Viva il 22 settembre 2022; estratto dello spot del Partito Democratico del 4 marzo 2018, disponibile sul canale Youtube del Partito Democratico; estratti del film "Bianco, rosso e Verdone" del 1981, diretto da Carlo Verdone e prodotto da Medusa Distribuzione, disponibile su Netflix; estratto dell'intervento di Elly Schlein alla trasmissione "In Onda", trasmessa da La7 e condotta da David Parenzo e Concita De Gregorio, pubblicato sul canale Youtube di Elly Schlein il 18 agosto 2022; estratto dell'intervento di Elly Schlein alla chiusura della campagna elettorale del Pd a Roma pubblicato sul canale Youtube di Elly Schlein il 23 settembre 2022; video "Let's Kiss – Franco Grillini. Storia di una rivoluzione gentile" pubblicato sul canale Youtube ER Cultura il 17 ottobre 2021; estratto dell'intervento di Giuseppe Conte alla trasmissione "In Onda", trasmessa da Rai 1 e condotta da Bruno Vespa, pubblicato sul canale Youtube di Rai il 20 settembre 2018; servizio di Fabio Capasso per Il Fatto Quotidiano, pubblicato sul canale Youtube de Il Fatto Quotidiano il 3 ottobre 2022.

Otto e mezzo
Otto e Mezzo

Otto e mezzo

Play Episode Listen Later Oct 5, 2022 34:08


Ospiti di Lilli Gruber: Lina Palmerini, Walter Veltroni, Andrea Scanzi

Tutti Convocati
Grazie Roger!

Tutti Convocati

Play Episode Listen Later Sep 16, 2022


Mentre in Italia va in scena la Coppa Davis a Bologna e ci si prepara al torneo ATP 250 di Napoli ad ottobre, arriva la notizia del ritiro di Roger Federer, direttamente dai suoi social. Salutiamo forse il più grande di sempre del tennis insieme ad Alessandro Alciato e ad un messaggio di Paolo Bertolucci. Anche Riccardo Trevisani si unisce ai saluti per il tennista svizzero, ma poi con lui torniamo alle questioni calcistiche: brutte sconfitte in Europa e Conference League per Lazio e Fiorentina. Vince, invece, la Roma: ancora un grande Dybala e il primo gol in giallorosso di Belotti. Tra gli appuntamenti sportivi dei prossimi giorni, ne segnaliamo due molto speciali. Il primo è quello che lancia Fabio Pagliara con Sport City Day 2022, lunedì 19 settembre in 35 città italiane. Il secondo è al cinema con "È stato tutto bello", un film di Walter Veltroni dedicato a Pablito Rossi.

Elezione straordinaria
Ep. 13 - Voto utile: a chi?

Elezione straordinaria

Play Episode Listen Later Sep 6, 2022 15:03


Esiste davvero un voto utile? Se ne parla tanto in questi giorni: i vari schieramenti provano a conquistare il favore degli elettori non tanto con i loro programmi, ma facendo leva sull'utilità. Ma che cosa significa voto utile? E a chi è utile? Ne parliamo con la giornalista Alessandra Sardoni.I contributi audio di questa puntata sono tratti dalla puntata de "L'aria che tira", su La7, del 4 agosto 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube de Il Sole 24ore il 26 luglio 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube Pupia News il 9 febbraio 2013 e il 18 agosto 2022, dalla puntata di "In onda", su La7, del 2 settembre 2022, da Radio Radicale, comizio di Walter Veltroni a La Spezia, 4 marzo 2008, dal video pubblicato sul canale Youtube SherpaTV il 15 aprile 2008, dal video pubblicato sul canale Youtube di Pier Ferdinando Casini il 16 marzo 2008, dal video pubblicato sul canale Youtube AGTW il 2 settembre 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube de "Il Corriere della Sera" il 2 agosto 2022, dal video pubblicato sul canale Youtube di Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 27 agosto 2022, dal tour teatrale “Corrado Guzzanti Recital” del 2010, dalla rubrica de LaStampa.it "30 minuti al Massimo" del 9 agosto 2022.

ARTICOLI di Antonio Socci
Le metamorfosi della sinistra, dall'Urss alla Nato

ARTICOLI di Antonio Socci

Play Episode Listen Later May 10, 2022 8:54


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7000LA METAMORFOSI DELLA SINISTRA ITALIANA: DALL'UNIONE SOVIETICA... ALLA NATO di Antonio SocciLe Metamorfosi di Ovidio? Nulla rispetto alle metamorfosi dei comunisti italici, comprese le più recenti con le quali sono diventati "pasdaran" dell'ortodossia atlantica, severi censori del pacifismo e predicatori umanitari.E questo senza mai riconoscere l'errore di essere stati comunisti al tempo dell'Urss di Breznev e Andropov. Anzi ritengono di avere tutti i titoli per dare lezioni oggi di atlantismo e umanitarismo.Prendiamo l'editoriale (sul "Corriere della sera" di venerdì) di Walter Veltroni, il quale è una persona gentile, intelligente e piacevole, ma in quel pezzo ha cucinato un confuso minestrone in cui riesce a cantare le lodi del Nord Vietnam comunista che combatteva contro "l'invasione straniera" degli Usa e - al tempo stesso - le lodi dei soldati Usa che sbarcarono in Italia e in Normandia per combattere contro il nazifascismo (non furono due "invasioni" per la libertà?).Un inno combattente in cui Veltroni rinfaccia (senza nominarli) a Santoro e compagni il passato, ma dimenticando il suo. E il suo non è il passato di uno qualsiasi: Veltroni - iscrittosi alla Fgci nel 1970 - è stato poi uno dei dirigenti nazionali del Partito Comunista Italiano quando ancora c'era l'Urss e il blocco comunista (la vicenda degli euromissili e di Comiso è degli anni '80 e Veltroni c'era).Il Pci era un "partito fratello" di quel Pcus da cui vengono Putin e la classe dirigente russa di oggi. Quel Pcus a cui obbediva il Pci togliattiano, a lungo finanziato da Mosca (per capire quando finirono i finanziamenti bisogna leggere "Oro da Mosca" di Valerio Riva e non solo "L'oro di Mosca" di Gianni Cervetti).Da chi è stato parte della storia comunista ci si aspetta una riflessione vera sulla classe dirigente post-comunista che oggi governa a Mosca e sulle macerie lasciate dal comunismo.IL PCI E GLI ORRORI DELL'URSSPrima di tuonare per tutto un editoriale contro la presunta "indifferenza" che Veltroni imputa a chi non condivide le sue attuali idee "atlantiste" sull'Ucraina, dovrebbe spiegarci quanto fu "indifferente" il suo Pci nei confronti degli orrori dell'Urss e regimi compagni.Negli anni Settanta, quando lui era un militante comunista, già sapevamo tutto, già era uscito "Arcipelago Gulag" e sull'Unità e poi su Rinascita, nel febbraio ‘74, Giorgio Napolitano, a nome del Pci, scriveva che l'espulsione del dissidente Solzenicyn era "la soluzione migliore "perché lo scrittore aveva "finito per assumere un atteggiamento di ‘sfida' allo Stato sovietico e alle sue leggi" e "non c'è dubbio che questo atteggiamento - al di là delle stesse tesi ideologiche e dei già aberranti giudizi politici di Solzenicyn - avesse suscitato larghissima riprovazione nell'URSS".Napolitano, che allora si scagliava contro "l'antisovietismo", è il simbolo autorevole del passaggio dal Pci filosovietico (lui fu dirigente del Pci al tempo di Togliatti) all'atlantismo più zelante.Ma senza mai fare autocritiche. Nella sua "autobiografia politica" del 2005 intitolata "Dal Pci al socialismo europeo" neanche cita mai Solzenicyn.Carlo Ripa di Meana, nel 2008, alla morte dello scrittore russo, su "Critica sociale", in un articolo intitolato "Solzenicyn e il silenzio del Quirinale", scriveva:"Avevo sommessamente suggerito, qualche mese fa, al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nel 1974, allora responsabile della cultura del PCI, su l'Unità, aveva rumorosamente applaudito all'esilio comminato a Solzenicyn che, va ricordato, aveva già passato otto anni nel Gulag nell'immediato dopoguerra, che in una prossima occasione, o in forma privata o nel corso di una visita di Stato, chiedesse un incontro a Solzenicyn, ormai molto in là con gli anni e malato, per chiudere una pagina nera. Così non è stato. In questi ultimi giorni, mentre in tutto il mondo si sono ascoltate voci di statisti, di rimpianto e di riconoscenza per la grandezza di quest'uomo e della sua vita, da Roma-Quirinale è venuto un silenzio arido, privo di umanità".WALTER VELTRONIVeltroni nel 2008 era il segretario del Pd: si espresse mai sulla vicenda? È sicuro che la storia dei post-comunisti - di cui è parte - oggi legittimi i suoi moniti umanitari sulla presunta "indifferenza" altrui?Oltretutto è un'accusa inaccettabile perché chi si oppone all'invio di armi, come i cattolici, lo fa perché vuole la pace per gli ucraini e lo fa dando loro ogni possibile aiuto umanitario (del resto bisogna anche non essere indifferenti ai costi pesantissimi che i bellicisti vorrebbero imporre agli italiani).Quando si ha un tale passato comunista certamente si può evolvere e cambiare, ma bisognerebbe almeno evitare di andare a fare prediche agli altri sull'indifferenza, l'Occidente e la libertà.Il "Corriere della sera", che oggi è guidato da giornalisti che vengono dall'"Unità", a cominciare dal direttore, si distingue per fanatismo occidentalista. Talleyrand - che di cambi di casacca era esperto - consigliava: "Surtout pas trop de zèle".Anche perché si rischia il cortocircuito. Un intellettuale progressista francese, Robert Redeker, di recente ha osservato:"La simpatia degli europei è legittimamente attratta dall'Ucraina e dalla sua resistenza all'invasione, mentre questa resistenza esprime tutto ciò che gli europei hanno rifiutato negli ultimi decenni, quella cultura alla moda ridicolizzata e che l'istruzione scolastica ha cercato di distruggere: il sentimento della nazione, l'amore per la patria, della terra, il senso del sacrificio militare, la difesa dei confini, la sovranità e la libertà".È questa anche la contraddizione dei post-comunisti italici. Sono passati dall'apologia del cosmopolitismo apolide all'esaltazione del nazionalismo ucraino. Ma il nazionalismo non è lo spirito nazionale, come la polmonite non è il polmone. Il nazionalista impone la sua patria sulle altre. Il patriota ama tutte le patrie.È legittimo e nobile che gli ucraini si difendano dall'invasore. Ma non si può esaltare quel nazionalismo ucraino che dal 2014 ha combattuto le regioni russofone. Somiglia al nazionalismo russo che oggi nega l'Ucraina. Patrie, non nazionalismi.

Non è l'Arena
L'intervista a Walter Veltroni - Puntata del 3 aprile 2022

Non è l'Arena

Play Episode Listen Later Apr 3, 2022 17:52


Vi proponiamo l'ascolto dell'intervista di Massimo Giletti a Walter Veltroni in cui si affronta il difficile momento dell'occupazione russa in Ucraina riprecorrendo le atrocità delle "guerre" che distruggono ogni cosa : "La guerra è una lama che taglia tutto quello che incontra, anche le famiglie. È uno di quei momenti nella vita di un Paese in cui si viene sbattuti contro un muro"

ARTICOLI di Antonio Socci
Lo "strano" fanatismo bellico del Corriere della sera nella guerra in Ucraina

ARTICOLI di Antonio Socci

Play Episode Listen Later Mar 15, 2022 15:48


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6928LO ''STRANO'' FANATISMO BELLICO DEL CORRIERE DELLA SERA NELLA GUERRA IN UCRAINA di Antonio SocciCome ha scritto Tomaso Montanari, un intellettuale di sinistra, è tragicomico vedere "ex comunisti, operaisti, esponenti di Lotta Continua" che, per far dimenticare il loro passato, oggi sull'Ucraina sono "passati all'occidentalismo fanatico". Sembrano Luttwak.La devozione alla Casa Bianca, per alcuni ex, è granitica come ieri quella del Pci verso il Cremlino rosso.Non pensano all'interesse degli europei (italiani compresi) i quali non vogliono sprofondare in un guerra duratura e nella catastrofe economica. Loro sognano di abbattere Putin (come vorrebbe Biden).Un esempio? Il Corriere della sera. Da un po' è diventato "l'Unità del terzo millennio": vengono infatti dall'Unità sia il direttore, sia i principali editorialisti come Walter Veltroni e Antonio Polito (Paolo Mieli viene addirittura da "Potere operaio"…).L'editoriale di ieri, firmato da Polito, aveva un titolo militaresco: "Il fronte interno". Calzato gagliardamente l'elmetto degli artiglieri da salotto, Polito inizia stentoreo: "Il 'partito della resa' ha gettato la maschera. È ancora minoritario, ma punta ormai al bersaglio grosso: portare l'Italia nel campo di Mosca, confermando così l'antico pregiudizio per cui non finiamo mai una guerra dalla parte in cui l'abbiamo cominciata".Qualcuno dovrebbe informare Polito che l'Italia non è entrata in guerra (un piccolo dettaglio). Ma il virile richiamo politesco fa ricordare un triste passato (che speriamo non torni).Era il giugno 1940 e la prima pagina del "Corriere della sera" quel giorno tuonava: "Popolo italiano corri alle armi! Folgorante annunzio del Duce: la guerra alla Gran Bretagna e alla Francia. Dalle Alpi all'Oceano Indiano un solo grido di fede e di passione: Duce! Vinceremo!".Fu una catastrofe. Si dirà che c'era il fascismo e i giornali dovevano allinearsi. Certo, ma è un'aggravante: quando si beneficia dell'eredità di un'antica testata bisogna anche ricordarne la storia e i drammi (onori e oneri).MANDARE ARMI PER FERMARE ARMI NON HA SENSOE bisogna pensarci quattro volte, oggi che siamo liberi, prima di carezzare di nuovo l'idea della guerra con leggerezza, gettando benzina sulla follia incendiaria di Putin. Invece il Corriere se la prende con i panciafichisti.È grottesco che uno che viene dall'Unità, su un giornale diretto da un collega che viene anch'egli dall'Unità, accusi chi invita Zelensky a trattare e cedere qualcosa, per mettere fine alla strage, di voler "portare l'Italia nel campo di Mosca".Siccome Vittorio Feltri è stato il primo a prospettare (su queste colonne) tale idea, ne deriva che Feltri sarebbe uno che vuol "portare l'Italia nel campo di Mosca".Il concetto fa già ridere così. Ma appare surreale se si pensa che è espresso da un collega che viene dall'Unità, giornale che, per la morte di Stalin, aveva titolato: "Stalin è morto. Gloria eterna all'uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell'umanità".Forse un minimo senso del ridicolo e del tragico aiuterebbe Polito e i colleghi del Corriere a ritrovare quella saggia moderazione che si addice a un giornale liberale e borghese.Ieri anche il premier israeliano Bennet, a quanto pare, ha suggerito al leader ucraino ciò che Feltri ha scritto giorni fa: trattare e cedere qualcosa per salvare la vita della sua gente e risparmiare loro tante sofferenze. Anche il suo è da ritenere un "sostegno esplicito al tiranno"?Sempre sul Corriere della sera, Paolo Mieli se l'è presa con chi dice che non bisogna prolungare la carneficina mandando armi all'Ucraina, ma sarebbe meglio trattare con Putin. Per lui questo è "pacifismo cinico". Però anche una testimone della Shoah come Edith Bruck ha detto: "Mandare armi per fermare armi non ha senso".Mieli e compagni propongono di mandare armi pure in decine di conflitti che ci sono nel mondo? O quei morti valgono meno? Certi bollori umanitari (a intermittenza) indicano nobiltà o fanatismo guerrafondaio? Perché sono cinici quelli che vorrebbero trattare salvando vite?NON È MORALE IL MORALISMO DELL'AVVENTURAC'è una famosa pagina di Joseph Ratzinger che dice il contrario facendo proprio l'elogio del compromesso: "essere sobri ed attuare ciò che è possibile, e non reclamare con il cuore in fiamme l'impossibile, è sempre stato difficile; la voce della ragione non è mai così forte come il grido irrazionale. Il grido che reclama le grandi cose ha la vibrazione del moralismo, limitarsi al possibile sembra invece una rinuncia alla passione morale, sembra il pragmatismo dei meschini. Ma la verità è che la morale politica consiste precisamente nella resistenza alla seduzione delle grandi parole con cui ci si fa gioco dell'umanità dell'uomo. Non è morale il moralismo dell'avventura… Non l'assenza di ogni compromesso, ma il compromesso stesso è la vera morale dell'attività politica".Gesù stesso nel Vangelo fa un esempio: "quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l'altro è ancora lontano, gli manda un'ambasceria per la pace" (Lc 14, 31-32).Se il leader ucraino avesse fatto subito così avrebbe scongiurato una tragedia. Ora più passano i giorni (più sono i morti) e più dovrà concedere. Il suo imperativo dovrebbe essere anzitutto salvare vite di ucraini, evitare ulteriori distruzioni e risparmiare sofferenze ad altri popoli, come il nostro. Le ricadute economiche di questo conflitto infatti sono già disastrose e in seguito saranno addirittura catastrofiche.Ma ovviamente colpiscono soprattutto la gente comune già provata da due anni di pandemia. Assai meno gli editorialisti del Corriere che infatti giudicano meschini i media che si concentrano "sulla benzina piuttosto che sull'Ucraina".Loro hanno sublimi ideali. Delle bollette o del prezzo dei generi alimentari che raddoppia se ne fregano e dicono agli italiani, già provatissimi, che devono sacrificarsi ancora di più. Per l'Ucraina.Ma dovrebbero dire: per le idee dei governanti ucraini. Perché l'interesse del popolo ucraino in realtà coincide con quello degli italiani: è far cessare la guerra.Nota di BastaBugie: Riccardo Cascioli nell'articolo seguente dal titolo "Le figuracce di Salvini? C'è ben di peggio" commenta la figuraccia rimediata da Salvini in Polonia, ma facendo notare che questo è solo l'ultimo episodio di una perdita totale di credibilità dell'Italia all'estero. Sull'Ucraina Draghi e Di Maio hanno subito di peggio.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 10 marzo 2022:La pessima figura di Matteo Salvini in Polonia è solo l'ultimo episodio di una saga in cui l'Italia, fuori e dentro i confini nazionali, prende schiaffi da chiunque. Salvini è stato umiliato dal sindaco di una piccola città polacca, ai confini con l'Ucraina, che ha rifiutato di riceverlo sventolandogli sotto il naso la t-shirt con l'immagine di Putin che il leader della Lega aveva indossato un tempo. Certamente quel sindaco sarà stato imbeccato dal solito giornalista o fotografo italiano militante, secondo la squallida tradizione italiana per cui si va all'estero per combattere le battaglia politiche e personali nostrane. Ma ciò non toglie la sprovvedutezza con cui un leader della maggioranza di governo prepara una missione all'estero (anche la scelta di uno staff evidentemente incapace è sua responsabilità), pensando soprattutto alla sua immagine in patria e finendo per danneggiarla insieme a quella dell'Italia tutta.Ma quello di Salvini, come dicevamo, è solo un episodio e certamente non il più grave, visto che la crisi in Ucraina ha fatto emergere con chiarezza lo stato comatoso della nostra credibilità politica all'estero. Ha cominciato colui che da noi è venerato come il Salvatore della Patria, il presidente del Consiglio Mario Draghi, sbertucciato prima da Mosca e poi da Kiev. Il 17 febbraio era stata annunciata con enfasi la sua missione a Mosca per favorire un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente americano Joe Biden; Putin gli aveva fatto credere di essere disposto a riceverlo ma prima che Draghi potesse salire su un aereo alla volta di Mosca, le truppe russe erano già entrate in Ucraina il 24 febbraio. Ma non bastava l'umiliazione subita da Putin, Draghi se l'è cercata poche ore dopo anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: nel suo commosso discorso alla Camera per riferire dell'invasione dell'Ucraina, il presidente del Consiglio ha concluso dicendo che aveva un appuntamento telefonico con Zelensky alle 9.30 ma lui «non era più disponibile»: una frase infelice che sembrava suggerire una mancanza o uno sgarbo del presidente ucraino. Che infatti si è subito reso disponibile su twitter: «Oggi alle 10:30 agli ingressi di Chernihiv, Hostomel e Melitopol ci sono stati pesanti combattimenti. Le persone sono morte. La prossima volta cercherò di spostare l'agenda di guerra per parlare con Mario Draghi ad un'ora precisa».E se Draghi, che pure un curriculum internazionale ce l'ha, viene trattato così, figuriamoci il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che nel suo curriculum può vantare al massimo le trasferte al seguito del Napoli. E infatti si è preso uno schiaffo pubblico dal ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. Dopo che, poche ore prima dell'invasione, Di Maio ha avuto la brillante idea di dichiarare che non ci sarebbero stati nuovi incontri con i vertici russi se prima non si fosse abbassata la tensione, Lavrov ha avuto buon gioco a dichiarare che quella di Di Maio è «una strana idea di diplomazia», che «è stata creata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione, e non per viaggi a vuoto in giro per i Paesi e degustare piatti esotici a ricevimenti di gala»

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Quirinale, candidati sotto il fuoco dei franchi tiratori | 13/01/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 13, 2022 2:38


A cura di Daniele Biacchessi  I partiti costruiscono le loro trame in attesa del 24 gennaio, la prima seduta di Camera e Senato per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. E sui candidati, veri o presunti, inizia il conteggio delle possibili preferenze trasversali. Il totale dei voti in campo si ferma a quota 1008 grandi elettori, e non 1009 come dovrebbe essere, perché il seggio parlamentare vacante sarà riempito dall elezione suppletiva nel Collegio Roma 1. Sulla carta solo l'eventuale secondo mandato di Sergio Mattarella potrebbe raggiungere i 2/3 delle preferenze, quindi la sua certa rielezione. Sulla candidatura di Mario Draghi, pesano almeno 443 indecisi e solo 378 voti a favore e 187 contrari. Silvio Berlusconi risulterebbe troppo divisivo con 434 a favore e 494 contrari. Il parlamento risulterebbe spaccato anche con Giuliano Amato, Letizia Moratti, Marta Cartabia, Paolo Gentiloni, Dario Franceschini, Romano Prodi, Walter Veltroni, Elisabetta Casellati. Qualche margine in più potrebbe averla Pierferdinando Casini. Ma al di là dei conteggi che vengono fatti in queste ore, pesa l'incertezza dovuta al possibile fuoco incrociato dei cecchini, dei cosiddetti franchi tiratori. Ritorna in mente il tempo in cui l'elezione di Romano Prodi al Quirinale sembrava cosa fatta, ma il tiro incrociato di 101 parlamentari del centrosinistra fermò la corsa del professore. E se si dovesse tornare indietro, l'utilizzo scientifico dei franchi tiratori risulta una costante nella elezione del Capo dello Stato, oltre ai grandi nomi bruciati ancora prima della battaglia: Nenni nel 1964, Moro nel 1971, Giolitti e La Malfa nel 1978, Andreotti e Spadolini nel 1992 o D'Alema nel 2006. La prudenza regna sovrana in attesa della scoperta delle carte vere. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Quirinale, candidati sotto il fuoco dei franchi tiratori | 13/01/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later Jan 13, 2022 2:38


A cura di Daniele Biacchessi  I partiti costruiscono le loro trame in attesa del 24 gennaio, la prima seduta di Camera e Senato per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. E sui candidati, veri o presunti, inizia il conteggio delle possibili preferenze trasversali. Il totale dei voti in campo si ferma a quota 1008 grandi elettori, e non 1009 come dovrebbe essere, perché il seggio parlamentare vacante sarà riempito dall elezione suppletiva nel Collegio Roma 1. Sulla carta solo l'eventuale secondo mandato di Sergio Mattarella potrebbe raggiungere i 2/3 delle preferenze, quindi la sua certa rielezione. Sulla candidatura di Mario Draghi, pesano almeno 443 indecisi e solo 378 voti a favore e 187 contrari. Silvio Berlusconi risulterebbe troppo divisivo con 434 a favore e 494 contrari. Il parlamento risulterebbe spaccato anche con Giuliano Amato, Letizia Moratti, Marta Cartabia, Paolo Gentiloni, Dario Franceschini, Romano Prodi, Walter Veltroni, Elisabetta Casellati. Qualche margine in più potrebbe averla Pierferdinando Casini. Ma al di là dei conteggi che vengono fatti in queste ore, pesa l'incertezza dovuta al possibile fuoco incrociato dei cecchini, dei cosiddetti franchi tiratori. Ritorna in mente il tempo in cui l'elezione di Romano Prodi al Quirinale sembrava cosa fatta, ma il tiro incrociato di 101 parlamentari del centrosinistra fermò la corsa del professore. E se si dovesse tornare indietro, l'utilizzo scientifico dei franchi tiratori risulta una costante nella elezione del Capo dello Stato, oltre ai grandi nomi bruciati ancora prima della battaglia: Nenni nel 1964, Moro nel 1971, Giolitti e La Malfa nel 1978, Andreotti e Spadolini nel 1992 o D'Alema nel 2006. La prudenza regna sovrana in attesa della scoperta delle carte vere. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
Quirinale, candidati sotto il fuoco dei franchi tiratori | 13/01/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

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A cura di Daniele Biacchessi  I partiti costruiscono le loro trame in attesa del 24 gennaio, la prima seduta di Camera e Senato per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica. E sui candidati, veri o presunti, inizia il conteggio delle possibili preferenze trasversali. Il totale dei voti in campo si ferma a quota 1008 grandi elettori, e non 1009 come dovrebbe essere, perché il seggio parlamentare vacante sarà riempito dall elezione suppletiva nel Collegio Roma 1. Sulla carta solo l'eventuale secondo mandato di Sergio Mattarella potrebbe raggiungere i 2/3 delle preferenze, quindi la sua certa rielezione. Sulla candidatura di Mario Draghi, pesano almeno 443 indecisi e solo 378 voti a favore e 187 contrari. Silvio Berlusconi risulterebbe troppo divisivo con 434 a favore e 494 contrari. Il parlamento risulterebbe spaccato anche con Giuliano Amato, Letizia Moratti, Marta Cartabia, Paolo Gentiloni, Dario Franceschini, Romano Prodi, Walter Veltroni, Elisabetta Casellati. Qualche margine in più potrebbe averla Pierferdinando Casini. Ma al di là dei conteggi che vengono fatti in queste ore, pesa l'incertezza dovuta al possibile fuoco incrociato dei cecchini, dei cosiddetti franchi tiratori. Ritorna in mente il tempo in cui l'elezione di Romano Prodi al Quirinale sembrava cosa fatta, ma il tiro incrociato di 101 parlamentari del centrosinistra fermò la corsa del professore. E se si dovesse tornare indietro, l'utilizzo scientifico dei franchi tiratori risulta una costante nella elezione del Capo dello Stato, oltre ai grandi nomi bruciati ancora prima della battaglia: Nenni nel 1964, Moro nel 1971, Giolitti e La Malfa nel 1978, Andreotti e Spadolini nel 1992 o D'Alema nel 2006. La prudenza regna sovrana in attesa della scoperta delle carte vere. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm

Radio Feltrinelli
Veltroni con Verdelli su: Acido

Radio Feltrinelli

Play Episode Listen Later Oct 27, 2021 50:03


Carlo Verdelli con Walter Veltroni presenta il saggio "Acido. Cronache italiane anche brutali" al Salone del Libro di Torino 2021. Esiste ancora un modo di fare giornalismo che cerca, rovista, butta per aria le verità ufficiali, senza trascurare alcun dettaglio, anche a costo di essere brutali. Forse solo così si può davvero capire qualcosa delle vicende e delle persone che hanno fatto e fanno l'Italia. Da Enzo Tortora a Rosa e Olindo, da Alex Zanardi a Patrick Zaki, da Vallanzasca alla coppia dell'acido della Milano bene, Carlo Verdelli racconta la nostra storia in 40 pezzi scritti su carta (tutti tranne l'ultimo) e ci guida in una galleria ricchissima e tumultuosa di casi chiusi ma rimasti spesso irrisolti, di infaticabili lottatori e di luoghi impregnati di trame e di simboli. Una storia perturbante e irresistibile di chi siamo e del perché siamo diventati così. Carlo Verdelli, "Acido", un libro Feltrinelli. www.feltrinellieditore.it

Deejay Chiama Italia
Puntata del 13/10/2021

Deejay Chiama Italia

Play Episode Listen Later Oct 13, 2021 89:45


Puntata senza Nicola, si parla di oggetti che portiamo con noi da quando eravamo bambini. Esce oggi il film sulla Torre Eiffel, ci hanno messo solo 24 anni a girarlo! Ospite in studio Walter Veltroni.

Deejay Chiama Italia
Ospite in studio Walter Veltroni

Deejay Chiama Italia

Play Episode Listen Later Oct 13, 2021 15:07


Paradiso Amaro
Puntata #33 - Qui si fa l'Italia, con Lorenzo Baravalle

Paradiso Amaro

Play Episode Listen Later Sep 19, 2021 40:55


"Qui si fa l'Italia" è uno dei podcast più ascoltati nel nostro paese nel 2021, e nonostante l'ultima puntata sia uscita il 20 luglio, è ancora nella classifica dei podcast più ascoltati su @spotifyitaly. Lorenzo Baravalle ci racconta la nascita di questo podcast e un sacco di aneddoti interessanti in merito. Se non l'avete ancora ascoltato ve lo consigliamo vivamente, potrete trovarci anche un sacco di ospiti molto interessanti come Emma Bonino, Marco Damilano, Paolo Condò, Walter Veltroni, Enrico Mentana e altri. Ne approfittiamo per fare i complimenti a tutte le persone che hanno lavorato per la realizzazione di QSFI: Lorenzo Pregliasco - autore & co-host Emiliano Frediani - sound designer Jacopo Penzo - Spotify executive podcast producer, southern & eastern europe Autori: Francesco Magni, Alessandro Negri, Martina Santi Complimenti a tutti! #33 #qsfi #podcastitaliani #podcast#podcastitalia #spotify #spotifyitalia#paradisoamaropodcast

Zuppa di Porro
Anche il Ministro della difesa Trenta contro Salvini

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Jul 8, 2019 13:16


00:00 Il ministro Trenta contro Salvini. Non solo: anche il sottosegretario Di Stefano contro il Capitano. 03:16 Decreto sicurezza, vogliono farlo slittare… 04: 33 In Grecia vince il centrodestra e […]

Cult
19/05/17: Cult incontra Nancy Proctor

Cult

Play Episode Listen Later May 19, 2017 52:34


Barbara Sorrentini in diretta dal festival del cinema di Cannes. Tiziana Ricci intervista la specialista di comunicazione museale Nancy Procotr, ospite di Meet the Media Guru. Walter Veltroni racconta il suo ultimo film “Indizi di felicità” al microfono di Barbara Sorrentini. Roberto Festa in collegamento dal Salone del Libro di Torino ospita lo scrittore Jan Brokken. Antonio Serra e la sua rubrica di fumetti del venerdì.