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Gaza conta ancora i dispersi. Nel quartiere Al-Daraj la Protezione civile parla di un edificio collassato, famiglie intrappolate sotto le macerie, i soccorritori che scavano a mani nude perché non resta più niente da usare. Il Comitato per le persone scomparse stima oltre diecimila corpi ancora sepolti. È una contabilità che non si chiude mai. Intanto, le storie hanno nomi precisi. Shaaban Mohammed Eid, portiere dell'Academy Al-Hilal, dieci anni, sogno semplice: diventare calciatore. È stato ucciso. “Ha raggiunto suo padre”, dice la famiglia. Un modo per tenere insieme il dolore in un posto in cui non esiste più la grammatica della vita quotidiana. In Cisgiordania la guerra ha un volto diverso, ma non meno violento. A Beit Rima le forze israeliane hanno fatto irruzione nella casa dell'ex detenuto Mazen Rimawi: famiglia bendata, fermata, trattenuta in salotto trasformato in stanza degli interrogatori. Alcuni rilasciati, altri arrestati. L'ultimo mese ha contato più di 540 fermi tra Cisgiordania e Gerusalemme, donne e minorenni inclusi. A Qatanna, a nord di Gerusalemme, una casa è stata demolita dai bulldozer, polvere che si posa sui vestiti come una bandiera che non chiede permesso. A nord, sul confine libanese, il cielo è stato tagliato da nuove ondate di raid. Colonne di fumo alte, abitazioni che tremano. Un conflitto che si accende a intermittenza, ma resta pronto a dilagare. Sul tavolo della diplomazia, si registra la consegna alla Croce Rossa dei resti di un ostaggio israeliano. Viene chiamato «segnale di progresso» nella tregua firmata il 10 ottobre. Ma la cronaca delle ultime ventiquattr'ore racconta altro: macerie, arresti, case che crollano, un bambino con i guanti da portiere che non potrà più crescere. Occhi su Gaza, si resta qui. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Khan Younis all'alba è un altopiano di macerie su cui un soldato israeliano gira un reel compiaciuto: «non è rimasta in piedi una casa», dicono i video che rimbalzano sui social. Poco dopo, un altro filmato riemerge dal 2016: un militare che sequestra la bicicletta a una bambina di sei anni. La guerra non inventa nulla, semmai toglie il velo. Stamattina, mentre la “tregua” esiste solo nei comunicati, a Gaza City si sentono nuovi passaggi di F-16 e una cintura di fuoco sull'est, documentata dai residenti. Il racconto di chi resta è sempre più corto: quante notti senza luce, quante salme da cercare all'alba. Le agenzie della notte registrano l'identificazione dei resti di Itay Chen, l'ostaggio israelo-americano consegnato giorni fa. Una squadra della Croce Rossa e di Hamas si è mossa verso est di Gaza City per cercare altri corpi. Dagli ospedali della Striscia arriva la nota più amara: Israele ha trasferito 15 cadaveri palestinesi. A Tel Aviv il ministro della Difesa ripete che l'obiettivo resta «smantellare Hamas e smilitarizzare la Striscia». È il lessico della permanenza, non della pace. Intanto filtrano indiscrezioni su un possibile comitato di gestione Gaza tra Hamas e Anp: un'ipotesi che vale, per ora, come misura della confusione politica. Fuori dal perimetro delle bombe il fuoco passa sugli archivi: Youtube ha cancellato centinaia di filmati che documentavano violazioni dei diritti umani, insieme ai canali di tre organizzazioni palestinesi. Il passato digitale si fa polvere come le case. E poi c'è l'Europa che si specchia: un cronista italiano è stato licenziato dopo una domanda semplice alla Commissione — se Mosca dovrà pagare la ricostruzione in Ucraina, Israele pagherà quella di Gaza? — mentre in Parlamento c'è chi annuncia interrogazioni sulla libertà di stampa. La domanda resta sospesa come il fumo sugli edifici sventrati. Chi pagherà tutto questo? Chi potrà raccontarlo, se raccontare diventa un reato di imbarazzo? Occhi su Gaza: oggi la notizia è che la rimozione non è solo un cratere, è anche una cancellazione. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Un altro cadavere, contenente i resti di un ostaggio morto durante la prigionia a Gaza è stato riconsegnato da Hamas alla Croce Rossa. A renderlo noto è stato l'esercito israeliano.
Gaza, 21 ottobre. La tregua ha i numeri della carestia: su 6.600 camion di aiuti promessi ne sono entrati appena 986, in media 89 al giorno. Il World Food Programme denuncia che con due soli valichi aperti – Kerem Shalom e Kissufim – può garantire cibo a non più di mezzo milione di persone per due settimane. Il nord, dove la carestia è già cronica, resta irraggiungibile. Intanto la tregua si conta in morti. Il ministero della Sanità di Gaza calcola 87 vittime dall'annuncio del cessate il fuoco, altre fonti parlano di 97. Netanyahu ha rivendicato in Knesset di aver sganciato 153 tonnellate di ordigni solo domenica. Il linguaggio diplomatico dice fine della guerra, i dati raccontano la prosecuzione dell'assedio per altre vie. Sul terreno, Israele pianta pali alti 3,5 metri e blocchi di cemento ogni 200 metri per delimitare la cosiddetta “Linea Gialla”, un confine interno che separa i civili come in un campo a zone. Chi vi si avvicina rischia di essere “neutralizzato”. Mentre la Croce Rossa conferma la restituzione di 15 corpi palestinesi – 165 in tutto – con famiglie costrette a riconoscere resti spesso segnati da giorni di trattenimento, l'Europa mostra la sua gerarchia del dolore: la Germania nega l'ingresso ai bambini feriti, Trump minaccia un ritorno della forza “veloce, furiosa e brutale” se Hamas viola l'accordo. Medici Senza Frontiere apre una clinica a Gaza City e distribuisce acqua, ma è un cerino acceso dentro un tunnel di fame. La violenza è stata soltanto ridisegnata, non fermata. La tregua come finzione giuridica serve a lavare le mani del mondo, non a salvare vite. Il concime delle bombe, dell'affamare e del genocidio a bassa intensità portato avanti da Israele è il nostro silenzio, il nostro credere alla bugia criminale della pace. Per questo tutti gli occhi devono rimanere su Gaza. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Pace? No. Tregua? A Gaza la tregua è solo una parola svuotata, un atto di propaganda. Nelle ultime ore Israele ha ucciso sette persone, ne ha rapite nove, e ha restituito decine di corpi torturati alla Croce Rossa. Mani legate, corde al collo, segni di bruciature e tagli profondi sulla schiena: sono le prove di un sistema che non conosce vergogna. Quarantacinque cadaveri riconsegnati senza nome, come oggetti smarriti di una guerra disumana. Il Times of Israel racconta l'indagine su quattro riservisti accusati di aver violentato a morte un medico palestinese con una sbarra di ferro. I loro avvocati parlano di “autodifesa”. Autodifesa da chi? Da un prigioniero nudo, legato, in un campo di tortura. È la stessa logica che giustifica tutto: i corpi distrutti, le case rase al suolo, i bambini senza volto. Nel frattempo il valico di Rafah resta chiuso, e i giornalisti non possono entrare. Mosab Abu Toha, poeta palestinese, lo ha detto su Sky News: «Questo non è un cessate il fuoco». Rula Jebreal denuncia che Israele ha violato gli accordi bloccando gli aiuti umanitari e usando come pretesto il ritardo nel recupero dei resti degli ostaggi. Ogni scusa è buona per ricominciare. A Gaza la pace non è arrivata. Ha solo cambiato nome. I camion restano fermi, i corpi si accumulano, le parole si sporcano. E l'Occidente, che si crede civilizzato, osserva in silenzio. Perché qui non c'è tregua: c'è solo la pausa tra due bombardamenti. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
(*Quando abbiamo registrato il video i morti a Shuja'iyya erano 6. I dati più recenti parlano di 9 vittime. 44 sono le vittime totali di ieri) Non hanno fatto in tempo ad asciugare i bicchieri del prosecco che la cosiddetta pace a Gaza già si mostra per quello che è. Nove civili palestinesi, secondo l'agenzia Wafa, sono stati uccisi ieri a Shuja'iyya da droni israeliani mentre tornavano tra le macerie delle loro case. Israele sostiene che si trovassero in una “zona vietata”. Come se l'intera Striscia non fosse ormai un'unica zona vietata alla vita. Netanyahu, intanto, fa l'unica cosa che sa fare: minaccia. È l'unico linguaggio del suo governo, quello della violenza e dell'oppressione. Ma mentre i droni riprendono a colpire, un'altra offensiva, più silenziosa, si consuma in rete: Instagram ha cancellato l'account del giornalista Saleh al-Jafarawi, ucciso nei giorni scorsi. Aveva oltre 4 milioni e mezzo di follower. Le sue immagini, le testimonianze del genocidio, sparite anche dagli archivi. Una rimozione sistematica, più rapida delle stesse ruspe chiamate alla “ricostruzione”. A Jabalia si continua a combattere: scontri tra forze di sicurezza di Hamas e gruppi armati sostenuti da Israele, riferisce Al Jazeera. All'ospedale di Khan Yunis arrivano nuovi feriti. A Shuja'iyya i corpi vengono recuperati da chi non aveva più nulla da perdere. Questa non è una pace, perché non c'è giustizia. Non quella del diritto internazionale, con la Croce Rossa trattata come un fastidio, né quella morale, negata a un popolo ridotto all'apolidia e al silenzio. Non è fragile la pace. Quella non esiste. È fragile la sopravvivenza e la libertà di Gaza, semplicemente perché l'una non è garantita e l'altra non è contemplata in quel piano che tutti celebrano. Per questo tutti gli occhi devono restare su Gaza. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Martedì 30 alle 2030 la presentazione dei corsi di formazione: il presidente del comitato di Tortona Croce Rossa, Mauro Bombardi, nello spazio condotto da Brocks, illustra i contenuti e il percorso per formare nuovi volontari
La Croce Rossa Italiana annuncia l'avvio dei nuovi corsi base per diventare volontari dell'associazione. Nel Vicentino le serate di presentazione si terranno a Schio, Bassano del Grappa, Isola Vicentina e Thiene.
Parliamo di ciò che sta succedendo a Gaza con il dott. Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa italiana. Per sostenere la Croce Rossa o diventare volontario vai su: www.cri.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/bella-prof--4788354/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8221MINUTELLA SI AUTOPROCLAMA ''GRANDE PRELATO'' INVIATO DA DIO COME SUCCESSORE DI BENEDETTO XVIIl tempo è maturo: Alessandro Minutella è ufficialmente l'inviato dal Cielo che il mondo stava attendendo da secoli. O almeno così dice.Erano mesi che l'ex prete palermitano annunciava il grande evento apocalittico di Monza, svoltosi ieri nel palazzetto dello sport "Opiquad Arena" (riempito per un terzo).Un pomeriggio domenicale da usare come modello di quando il fanatismo prende il sopravvento sulla fede e l'irrazionalità travalica l'ambito della religione.Questo è il motivo per cui ci interessano tali fenomeni e per cui ne parliamo, consapevoli di essere gli unici a farlo.Un uomo palermitano di 52 anni ha inventato di sana pianta la figura biblica e profetica del Grande Prelato, parlandone per anni e gradualmente ammiccando con sempre più intensità la possibilità di essere lui stesso.Così, quando il "Piccolo resto cattolico", il nome del gruppo creato da Minutella, ha iniziato a essere colpito dagli scismi interni, l'ex prete siciliano ha convinto altri preti scomunicati a proclamarlo come tale. Titolo che implica anche l'essere successore di Benedetto XVI.CHI È ALESSANDRO MINUTELLA, NEO GRANDE PRELATOMa innanzitutto, chi è Alessandro Minutella?Si tratta di un ex sacerdote palermitano, noto per essere diventato il volto più radicale e controverso del tradizionalismo cattolico italiano.Ordinato nel 1999, Minutella ha esercitato per anni il ministero sacerdotale nella diocesi di Palermo assumendo gradualmente posizioni sempre più critiche nei confronti della Chiesa postconciliare, fino ad arrivare alla completa rottura con l'autorità ecclesiastica.A partire dal pontificato di Papa Francesco, il sacerdote ha creduto alle castronerie del giornalista Andrea Cionci sulla falsa abdicazione di Ratzinger, cominciando a parlare apertamente di "falsa chiesa" e accusando Bergoglio di eresia e invalidità.In parallelo, pur rivendicando di avanzare con la "sola forza del Vangelo e senza mezzi umani" ha sviluppato tramite un'ossessiva presenza sui social network un culto attorno alla sua persona, costituendo un gruppo di seguaci chiamato "Piccolo Resto cattolico".Proclamandosi veggente e inventandosi locuzioni divine, ha promesso loro di custodire la vera fede in attesa del trionfo del Cuore Immacolato di Maria.Nel 2018 è stato ufficialmente scomunicato dalla Chiesa cattolica per scisma ed eresia. Nel 2022 è stato dimesso dallo stato clericale.Nonostante ciò, continua a celebrare messe in rito tridentino, organizzare eventi in tutta Italia e mantenere una massiccia presenza mediatica attraverso Facebook e YouTube, dai quali la sua setta (come altro chiamarla?) dipende quasi totalmente. CHI È IL GRANDE PRELATO E COSA SIGNIFICAE ora veniamo al "Grande Prelato", chi è?Si tratta di una figura inventata da Minutella sulla base di antiche visioni e apparizioni private, opportunamente manipolate.Il Grande Prelato, sostiene in un video assieme a Cionci, è un personaggio divino che ricostruirà la gerarchia sacerdotale e la Chiesa intera nei tempi dell'apostasia. Lo stesso Minutella ha elencato alcune circostanze storiche in cui si parlerebbe di questo Salvatore (in particolare legate a Madre Mariana Francisca de Jesús Torres, Amadio da Firenze, Anna Katharina Emmerick e Dolindo Ruotolo).La fonte principale? I suoi stessi libri, freneticamente sponsorizzati parallelamente al codice Iban.Minutella ha cominciato a parlare del Grande Prelato circa tre anni fa, prevedendo già il corso degli eventi e preparando il terreno alla sua (auto)proclamazione avvenuta ieri.Nelle sue strabordanti omelie ha sostenuto che il "Grande Prelato" «unirà i cristiani d'Oriente e d'Occidente», «spingerà gli ebrei a convertirsi», e, «immerso nel soprannaturale», il Grande Prelato «avrà tutte le caratteristiche: pastore, martire, teologo, predicatore, annunciatore evangelico, missionario».Se prima diceva che il Grande Prelato «sarà eletto con un'elezione miracolosa», nel tempo ha alzato gradualmente il tiro, sparandola sempre più grossa: «Il Grande Prelato è inviato da Dio, non semplicemente eletto» e «potrebbe essere una figura ancora più clamorosa di Pietro e di tutti i Pietro messi assieme».Nel 2022, già pensando a se stesso, precisò che «il Grande Prelato, col suo fascino, col suo carisma per il modo con cui parlerà di Cristo e delle verità della fede riuscirà a riacchiappare e ad accattivarsi l'attenzione delle masse cristiane».Ha quindi sostenuto che addirittura Benedetto XVI si sarebbe rivolto al "Grande Prelato" nel saluto ai cardinali il 28/02/2013, quando giurò obbedienza al suo successore. Peccato che Minutella ometta di dire che in quell'occasione Ratzinger specificò che il futuro Papa a cui prestava obbedienza si trovava tra i presenti davanti a lui quel giorno.«Il Grande Prelato», ha detto ancora Alessandro Minutella, «da quando è nato vive, non come tutti gli altri, ma inzuppato nel mistero di Dio, immerso nel soprannaturale con cose inaudite che solo lui racconterà quando la missione terminerà». COME MINUTELLA SI È FATTO PROCLAMARE GRANDE PRELATOCome già detto, il lento convincimento operato da Minutella nei confronti del "Piccolo resto" di essere il successore di Benedetto XVI è cominciato da tempo.Già nel 2023, in un video intitolato "Don Minutella è il Grande Prelato?", metteva in bocca ai suoi seguaci il sospetto che lui fosse il Grande Prelato, fingendo di respingere con umiltà questo onore: «Mah non so, sarei il primo a fuggire se così fosse». Si è visto come è fuggito.Successivamente ha ammiccato al fatto che «se per altro fossi io il Grande Prelato, è un ruolo che già svolgo tutto sommato». Aggiungendo, pochi mesi dopo: «Se non sono io il Grande Prelato l'ho anticipato nella migliore maniera».Progressivamente Minutella è diventato sempre più esplicito: «Il Grande Prelato? E' probabile che sia io. Credo di essere io».L'opera di convincimento è stata potenziata anche di fronte ai crescenti malumori interni sulla sua evidente auto-sponsorizzazione: «Vorrei porre una questione provocatoria», ha sbottato in un video del 2024, esasperato dalla polemiche e dagli abbandoni. «Ma perché non potrei esserlo? Non lo sono, state tutti tranquilli, va bene! Ma perché non potrei esserlo, a tutti i costi? Chi lo ha stabilito? Lo hanno stabilito quelli che se ne sono andati?».Sempre nel 2024 ha fatto in modo che si presentasse la sua candidatura a Grande Prelato facendola passare come «volontà di Dio». Su tale candidatura si è ufficializzata la spaccatura con l'ex sodale Andrea Cionci, di cui abbiamo già parlato recentemente.Le contraddizioni di Minutella sono infinite, ma mettersi ad elencarle sembra davvero come sparare sulla Croce Rossa.Per pura curiosità ci soffermiamo solo sul fantomatico identikit del Grande Prelato emerso mettendo assieme alla rinfusa varie visioni private dei secoli scorsi. Chiunque capisce che tale figura non c'entra nulla con Minutella.Se si presta fede a quanto lui stesso estrapola dagli ambigui scritti del poeta Clemens Brentano relativi alle estasi della beata Emmerick (i testi a lei attribuiti furono scartati nel 2004 come "non autentici" durante il processo di beatificazione), si parla di un personaggio proveniente "non lontano da Roma" e di "stirpe reale".Minutella ha talmente compreso queste contraddizioni che più volte ha provato a "correggerle" per potersi auto-identificare ugualmente con la presunta visione della Emmerick.In un video piuttosto comico del 2023 usa il noto effetto della preterizione, cioè finge di negare per affermare, e sostiene: «Penso di non essere il Grande Prelato, anche se sono vestito di rosso, questo lo devo dire, la talare ce l'ho custodita. Vengo da sotto Roma, ho 50 anni la settimana prossima, non sono nobile... ma insomma qualcosa può anche sfuggire eh!».Da notare la manipolazione nella manipolazione: il provenire "non lontano da Roma", secondo quanto il poeta Brentano avrebbe trascritto relativamente alle visioni della Emmerick, viene da lui trasformato nel "provenire sotto Roma". Minutella evidentemente sa che la Sicilia si trova a oltre 900 km di distanza da Roma!Questo è il vortice a cui sono sottoposti da anni gli ingenui membri del "Piccolo resto cattolico".MINUTELLA E LA NOMINA A GRANDE PRELATO A MONZAE finalmente arriviamo a ieri pomeriggio.Il grande evento "divino, miracoloso e apocalittico", preannunciato da veggenti di ogni tipo nel corso dei secoli, si è svolto nel piccolo palazzetto sportivo di Monza. Capienza 4.500 posti, presenti poco più di 1.500 persone.Minutella è riuscito a farsi eleggere dai preti scomunicati del "Sodalizio" come "Grande Prelato".Presenti sul palco, a fianco di Minutella, si riconoscono Enrico Bernasconi, Pietro Follador, Ramon Guidetti, Johannes Lehrner più -per fare numero- un sedicente diacono (dopo l'elezione di Minutella gli si è inginocchiato di fronte in segno di adorazione). Una donna vestita da suora aveva il compito di registrare i video sul palco.A prendere la parola è stato Bernasconi che, a nome del "Sodalizio", ha annunciato in modo solenne che «tutti coloro che non respingono il magistero pseudo-apostata di Bergoglio e Prevost sono allo stesso modo scomunicati, ovvero fuori dalla comunione con la Chiesa cattolica».Ha quindi aggiunto che «Alessandro Maria Minutella è la guida già annunci
A Gaza si muore così: con le braccia alzate verso un sacco di farina, colpiti alla testa, al petto. Almeno 474 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano cibo. Sparati, dilaniati, lasciati nelle “zone di distribuzione”, che la Croce Rossa chiama “zone della morte”. È tutto documentato: numeri, feriti, testimonianze. Non è un incidente. È un metodo. La Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Israele e Stati Uniti, ha sostituito l'UNRWA e piazza i punti di raccolta là dove si spara, dove passano i carri armati, dove si bombarda. Si chiama “aiuto”, ma è una trappola. Nel frattempo, Trump ha deciso di farsi valere. Ha ordinato il bombardamento dei siti nucleari iraniani, con i B-2 partiti dal Missouri che hanno sorvolato Israele. L'operazione si chiama “Midnight Hammer”: un nome da videogioco per un'azione reale. Tre impianti colpiti, migliaia di vite appese a un filo, la diplomazia calpestata. Sono stati gli Stati Uniti a farlo, ma con la regia di Tel Aviv. Netanyahu comanda, Trump esegue. E mentre il mondo guarda all'Iran, a Gaza si continua a morire nel silenzio. I colpi arrivano anche lì. I corpi si contano anche lì. Le urla si sentono solo se si vuole ascoltarle. Il Papa all'Angelus ha parlato di “grido di umanità che invoca la pace” e ha avvertito: “Non esistono conflitti lontani”. Ma Trump e Netanyahu, invece di ascoltare, si aggrappano a Dio per giustificare il sangue. Lo usano, lo sventolano, lo invocano. Uno dice “God bless America”, l'altro parla di “terra promessa”. Se Dio c'è, non è con loro. Se Dio c'è, è steso per terra, accanto ai sacchi di farina. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Parliamo di: Mente vuota, Senti chi parla, 161 anni Croce Rossa, Che guardiamo stasera e molto altro...
Anna Rita Tombari"Come una folata di vento"I rumori divennero suoniMarcianum Presswww.marcianumpress.itArianna, nata prematura e con un deficit uditivo, racconta in forma di diario le sue esperienze, le sue paure, le sue gioie e il tentativo di vivere una vita piena senza farsi condizionare da quello che gli altri considerano limiti, superando ostacoli e pregiudizi.L'autrice, che ha vissuto in prima persona i problemi legati alla stessa disabilità invisibile della sua protagonista, consegna al lettore un racconto che vuole essere una testimonianza del percorso intrapreso per riuscire a superare la propria disabilità trasformandola in opportunità. Un inno alla vita come un dono prezioso, un invito ad affrontarla con consapevolezza e speranza. Il destino ha molta fantasia. Come una folata di vento a volte ci sorprende, portandoci in dono il bene di una nuova vita.Anna Rita Tombarilaureata in Lettere, è stata dipendente del Ministero delle Comunicazioni e poi dello Sviluppo Economico. Da più di vent'anni è volontaria della Croce Rossa e da 12 anni è impegnata in una ONG che opera in Africa.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
L'apertura dei giornali, con le notizie e le voci dei protagonisti, tutto in meno di 30 minuti. Dopo oltre due mesi di stop, i primi tir di aiuti umanitari sono tornati ad entrare a Gaza, ormai stremata dalla fame e dove i bombardamenti continuano. Nella giornata di ieri l'Onu è stata autorizzata a inviare circa 100 camion di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Ne parliamo con Tommaso della Longa, portavoce della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
Antonella Massavelli, vicepresidente del comitato della Croce Rossa, parla delle possibilità che la Croce Rossa Italiana di Tortona offre ai cittadini della zona.
Momenti concitati ieri alla "Marcia delle Acque": uno dei partecipanti, un 57enne di Marostica, deve la vita al rapido intervento dei volontari della Croce Rossa presenti con un'ambulanza: lo hanno rianimato e portato in ospedale quando è andato in arresto cardiaco poco prima dell'arrivo.
All' interno del programma Buongiorno PNR,Francesca Ravanello e Sabina Carrea ci hanno illustrato l' iniziativa Walking for Her di sabato 8 Marzo,una camminata di 5 km con partenza alle 14.00 da piazza Dante a Gavi
La reazione davanti al video della riconsegna degli ostaggi da parte di Hamas. Fonti: video “Ostaggi: a Gaza il macabro show della consegna delle bare alla Croce Rossa" pubblicato sul canale Youtube La Repubblica il 20 febbraio 2025; video “Israele, il bacio dell'ostaggio ai due miliziani di Hamas. "Costretto per il video" pubblicato sul canale Youtube La Repubblica il 23 febbraio 2025; video “WATCH: Elon Musk waves chainsaw on stage at CPAC" pubblicato sul canale Youtube Associated Press il 21 febbraio 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
I titoli: Il Papa al Gemelli: notte tranquilla. Prosegue la sua attività lavorativa. Nel Sud della Striscia di Gaza Hamas consegna alla Croce Rossa le salme di quattro ostaggi israeliani Il cardinale Michael Czerny in Libano: 8 miliradi di dollari per ricostruire i territori colpiti dalla guerra Lunedi il terzo anniversario della guerra in Ucraina Luca Collodi
All'interno dell'programma "Buongiorno PNR", Antonella Massavelli Vicepresidente della delegazione tortonese della C.R.I, ci parla dell'progetto "proteggiamo la salute".
Trump sanzionerà la CPI per le indagini su USA e Israele.Netanyahu regala a trump un cercapersone d'oro in riferimento all'attacco terroristico in Libano. Grecia: dichiarato lo stato di emergenza a Santorini.Siria: Cesare, il wistleblower che denunciò i crimini del regime di Assad rivela la sua identità.Niger: espulsa la Croce Rossa senza spiegazioni.Messico: un altro giornalista uccisoAscolta il notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli
Nel Sud di Gaza, Hamas e la Jihad Islamica hanno rilasciato e consegnato alla Croce Rossa 8 ostaggi: 5 tailandesi e 3 israeliani, tra cui la 29enne civile Arbel Yehud, la soldatessa ventenne Agam Berger e Gadi Moses, che ha compiuto 80 anni durante la prigionia.
All'interno dell'programma "Buongiorno PNR2, Il Presidente della delegazione tortonese della C.R.I TORTONESE Mauro Bombardi, ci espone il progetto di screening a favore della salute dei cittadini, attraverso la presenza dell'ambulatorio mobile presente nei comuni del tortonese.
Secondo fonti di Channel 12, i primi tre ostaggi, tre donne, sono state rilasciate da Hamas e prese in consegna dalla Croce Rossa. Diventa così effettiva la tregua a Gaza, entrata in vigore questa mattina alle 11.
Aspiranti Café | La vita attraverso la fotografia | Il podcast di Aspiranti Fotografi
In questa esclusiva intervista di Convivium, Giorgio Negro ci porta nel suo straordinario viaggio da ingegnere elettronico a fotografo umanitario, con oltre 20 anni di esperienza in zone di guerra in tutto il mondo. Attraverso la fotografia in bianco e nero ha dato vita a immagini potenti e toccanti, raccontando storie umane dalle sue missioni con la Croce Rossa fino ai suoi progetti personali.
E' grande il cordoglio nella sua Zugliano, ma anche nei paesi limitrofi dove la notizia della scomparsa di Giuliana Guerra, è arrivata come una doccia gelata. 60enne molto attiva nella Croce Rossa, la donna lascia il marito Fabio e i due figli Giovanni e Laura, dopo una malattia che non le ha dato scampo.
Uno sguardo sulle guerre in corso e in particolare sulle due che più ci occupano. Non per parlare di geopolitica o delle operazioni militari in quanto tali, ma per parlare della loro legalità e illegalità. A Ginevra si tiene la 34.ma conferenza internazionale della Croce-Rossa e della Mezzaluna-Rossa. Avviene ogni 4 anni.Intende soprattutto denunciare le violazioni quotidiane delle regole della guerra e del diritto umanitario internazionale . Ma vuole anche lanciare un appello alla comunità internazionale affinché si inverta la tendenza. In Medio Oriente in particolare le prime vittime del conflitto tra Israele, Hamas e Hezbollah sono i civili: sia come vittime dirette dei bombardamenti, sia per le difficoltà con cui si scontra chi esercita attività umanitarie. Non dovrebbe essere così! Ma perché oggi il diritto internazionale pare oggi tanto ignorato? Ne discutiamo a Modem con: Mauro Arrigoni - membro di comitato CICRMarco Sassòli - professore onorario di diritto umanitario internazionale, Università di GinevraPaolo Pezzati - portavoce di Oxfam ItaliaTestimonianza dalla Striscia di Gaza di Stefano Sozza, capo missione di Emergency
Giovedì 10 ottobre iniziano i corsi per diventare Volontari della Croce Rossa a Tortona, presso la Sede CRI di Corso Repubblica. Nello spazio condotto da Brocks il Presidente della CRI di Tortona Massimo Bombardi.
ROMA (ITALPRESS) - Alla Casa del Cinema di Roma si è svolta la settima edizione del Pet Carpet Film Festival, kermesse cinematografica internazionale e solidale, dedicata al mondo animale sia pet che wild e al rispetto verso la natura e l'ambiente. Si sono riuniti la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri, la Croce Rossa Italiana, l'Anas e la Fnovi per sottolineare il valore dell'inclusione, tema centrale dell'evento ideato dalla giornalista Federica Rinaudo che ne cura anche la direzione artistica ed è presidente della omonima associazione organizzatrice di questa maratona.mgg/mrv
ROMA (ITALPRESS) - Alla Casa del Cinema di Roma si è svolta la settima edizione del Pet Carpet Film Festival, kermesse cinematografica internazionale e solidale, dedicata al mondo animale sia pet che wild e al rispetto verso la natura e l'ambiente. Si sono riuniti la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri, la Croce Rossa Italiana, l'Anas e la Fnovi per sottolineare il valore dell'inclusione, tema centrale dell'evento ideato dalla giornalista Federica Rinaudo che ne cura anche la direzione artistica ed è presidente della omonima associazione organizzatrice di questa maratona.mgg/mrv
Inizieranno il prossimo 30 settembre i corsi per diventare volontari di Croce Rossa, con il Comitato di Schio a promuoverne l'operatività al fine di ampliare l'organico di un sodalizio strategico per il territorio e per la collettività. Stasera invece, mercoledì 25 settembre alle 20.30 nei locali del Faber Box, l'incontro informativo aperto agli interessati.
ROMA (ITALPRESS) - Un abbraccio a 2 e a 4 zampe, ma anche con le ali, con le squame, con le branchie. La felicità in una serie di storie del cuore, quelle che uniscono uomini e animali e che saranno le assolute protagoniste del Pet Carpet Film Festival, la kermesse cinematografica internazionale e solidale dedicata al mondo animale. Il 28 e 29 settembre 2024 alla Casa del Cinema di Roma saranno la Polizia di Stato, l'Arma dei Carabinieri, la Croce Rossa Italiana, l'Anas e la Fnovi a presenziare per sottolineare il valore dell'inclusione, tema centrale della settima edizione dell'evento ideato dalla giornalista Federica Rinaudo che ne cura anche la direzione artistica.sat/mrv
La rassegna stampa di mercoledì 11 settembre 2024 è a cura di Angela Gennaro. Le notizie in primo piano: Centocelle, via gli autodemolitori (apertura di Corriere Roma)La scuola ricomincia, prof sui banchi, corsa all'abilitazione (Repubblica)Sul Tempo i dati delle liste d'attesa: la sanità è ancora in ferie?Roma Today spulcia i redditi dei e delle parlamentari di RomaAl Santa Lucia amministrazione straordinaria. È in arrivo la Croce Rossa?La cronaca: Tivoli, il pirata a 100 km/h (Messaggero). Per don Coluccia le occupazioni al Quarticciolo sono "pilotate dalla criminalità" (Roma Today), strage di Fidene, "diversi poligoni irregolari" (Il Tempo).Fanpage continua a seguire il caso di Emanuela Orlandi e quello di Mirella GregoriPartono i lavori a piazza Risorgimento: "Pedonale al 75%".E molte altre notizie. Sveja è un progetto di comunicazione indipendente, sostenuto da Periferiacapitale, il programma per Roma della Fondazione Charlemagne. A domani con Ciro Colonna. Se vuoi dare un contributo a Sveja e ai suoi progetti di comunicazione indipendente puoi farlo tramite il nostro IBAN: IT19N0501803200000020000064 o andando qui. Foto Luca Dammicco
La storia dei fratelli McDonald's si intreccia con quella di un uomo divorato dalla sua stessa ambizione: Ray Kroc. Oggi andiamo alla scoperta della sua vita e cosa lo ha portato a mettersi in affari con una coppia di fratelli californiani. Una scelta che come vedremo cambierà la sua vita e non solo... Iscriviti al canale YouTube - https://bit.ly/3V0UMXE Ascolta la storia della Croce Rossa. - https://bit.ly/4aTMndl
I tedeschi non sanno come definire i soldati catturati: erano alleati poco prima e ora non lo sono più, una metà del loro Paese combatte ancora a fianco della Germania e l'altra metà ci si è schierata contro, non sono propriamente prigionieri di guerra perché non sono stati presi in combattimento. Non godranno quindi nemmeno di quel minimo di riguardo fissato dal diritto internazionale e garantito dalla Croce Rossa. Ma sono pur sempre centinaia di migliaia di militari che farebbero gola all'esercito nazi-fascista, stremato dalla lunga guerra. Ma loro rifiutano strenuamente di combattere per quella parte: accettando la desolazione, la fame e i tormenti dei lager con un'eroica determinazione che Guareschi, umorista di razza, sintetizzerà con un geniale “Non muoio neanche se mi ammazzano!”. Anche se, in moltissimi, moriranno: ma in democrazia – scrive sempre Guareschi – “bisogna tener conto anche dei morti”.
I tedeschi non sanno come definire i soldati catturati: erano alleati poco prima e ora non lo sono più, una metà del loro Paese combatte ancora a fianco della Germania e l'altra metà ci si è schierata contro, non sono propriamente prigionieri di guerra perché non sono stati presi in combattimento. Non godranno quindi nemmeno di quel minimo di riguardo fissato dal diritto internazionale e garantito dalla Croce Rossa. Ma sono pur sempre centinaia di migliaia di militari che farebbero gola all'esercito nazi-fascista, stremato dalla lunga guerra. Ma loro rifiutano strenuamente di combattere per quella parte: accettando la desolazione, la fame e i tormenti dei lager con un'eroica determinazione che Guareschi, umorista di razza, sintetizzerà con un geniale “Non muoio neanche se mi ammazzano!”. Anche se, in moltissimi, moriranno: ma in democrazia – scrive sempre Guareschi – “bisogna tener conto anche dei morti”. Testo: Paolo Colombo con Valentina VillaCura editoriale, musiche e sound design: Andrea Franceschi.Registrazione e editing: Giorgio BaùComunicazione e marketing: Arianna FainaDesign director: Laura CattaneoIllustrazione: Giorgio De MarinisProduzione: Il Sole 24 OreAscolta tutti gli altri podcast realizzati da Paolo Colombo per Il Sole 24 Ore: https://podcast.ilsole24ore.com/hub/history-telling-AFVa88lC
Iniziamo la puntata parlando di buone pratiche a livello regionale per la riduzione dell'anidride carbonica insieme a Chiara Montanini, Project Manager e analista clima ed energia di Italy for Climate, che presenta CIRO - Climate Indicators for Italian RegiOns.Gaia Zadra, ideatrice e direttrice del Festival del Verde e del Paesaggio di Roma, nel presentare le tante novità del programma della manifestazione spiegare come riportare al centro dell’attenzione il verde sia la chiave per contribuire a costruire le città del futuro, che dovranno necessariamente essere più inclusive, resilienti, empatiche, circolari, biodiverse e più accoglienti per le persone e le specie animali e vegetali.Questo weekend è in corso la Greenweek di ParmaGreen, in cui è possibile partecipare a 70 incontri sul tema sostenibilità e imprese. In particolare, noi parliamo della nuova Direttiva Case Green appena approvata dal Parlamento Europeo e, in generale, di edilizia verde. Ospiti Fabrizio Capaccioli, presidente di Green Building Council Italia, e Andrea Grillenzoni, direttore generale dell'impresa di costruzioni Garc Spa SB.In 27 UCI Cinemas, di cui Francesco Reitano è dirigente e portavoce, sono tornati gli spettacoli Autism Friendly, dedicati alle persone nello spettro autistico: ogni domenica mattina è prevista la proiezione di un film diverso.Si Può Fare nel SocialeDi notte, per strada, accanto a chi non ha più nienteUna notte assieme ai medici della Croce Rossa che portano cure mediche ai senza fissa dimora. Le testimonianze di chi vive per strada sono una lezione di vita da un lato e dall'altro la fotografia di un paese in difficoltà.
Una carriera diplomatica sempre attenta al rispetto delle persone. Cornelio Sommaruga (1932 – 2024) ha lavorato come diplomatico prima per la Confederazione poi per il Comitato Internazionale della Croce Rossa, di cui ha coperto l'incarico di presidente per dodici anni (1987 – 1999) per poi essere a capo del centro internazionale umanitario per lo sminamento (2000 – 2008). L'impegno per il rispetto della Convenzione di Ginevra, l'attenzione alla dignità e ai diritti umani, il ruolo che la Svizzera – come paese neutrale – deve ricoprire nella comunità internazionale sono sempre stati i suo i punti di riferimento ed hanno guidato ogni sua apparizione pubblica ed ogni suo intervento sui mezzi di comunicazione.L'intervista di Giovanna Riva a Cornelio Sommaruga:La presidenza di Cornelio Sommaruga al Comitato Internazionale della Croce RossaSommaruga dopo il CICR: il Centro Internazionale per lo Sminamento UmanitarioI diritti umani: le sfide attuali del diritto umanitarioLa Svizzera oggi secondo Sommaruga
®Giovanna Riva intervista Cornelio Sommaruga dopo averne tracciato un breve ritratto. In questa prima parte egli ripercorre la sua presidenza al Comitato Internazionale della Croce Rossa. Ricorda il ruolo e il mandato del CICR che deve proteggere e assistere le vittime di conflitti nel mondo sulla base delle Convenzioni di Ginevra. Parla del suo lavoro nell'ambito della sicurezza dei delegati e delle relazioni con i governi e con le organizzazioni internazionali. Commenta i principi fondamentali del CICR, la neutralità, l'indipendenza e l'imparzialità. Analizza l'evoluzione delle guerre nel mondo e il sempre maggiore coinvolgimento dei civili nei conflitti.Prima emissione 6 marzo 2009
Filippo Gatti, coordinatore capo infermieristico per la Croce Rossa internazionale, racconta la sua giornata-tipo all'interno dello European Hospital dell'organizzazione tra bombardamenti, risorse scarse e strutture di fortuna. Da questo punto di osservazione, le norme internazionali che regolano conflitti come quello tra Israele e Hamas possono sembrare lontane e teoriche. Giuseppe Sarcina spiega perché non è necessariamente così.Per altri approfondimenti:L'italiana a Gaza: «Restiamo e ci adattiamo. Manca tutto, compresa la benzina per le ambulanze»Eshkol Nevo, il diario di guerra: «Il 7 ottobre la nostra Storia si è spezzata, solo immaginare il futuro può salvarci»Guerra «giusta” e «scudi umani»: che cosa è legale e chi lo decide nella guerra tra Israele e Hamas?
Chiara Valentina Segré"Tutto il bene che puoi fare"13 storie di chi ha fatto la differenzaEdizioni Lapiswww.edizionilapis.itDagli autori di Giusto o sbagliato?, una nuova raccolta di storie vere, accompagnate da 10 parole-chiave, per scoprire che per fare del bene bisogna esercitare il proprio coraggio e la propria intelligenza. Ma soprattutto bisogna evitare il più grande degli errori: credere di non potere o di non riuscire a fare la differenza.La giovane americana Bobbi Gibb corre di nascosto la maratona di Boston e spalanca le porte dello sport alle ragazze.L'inventore della dinamite, all'epoca soprannominato “il mercante della morte”, istituisce un premio per chi avesse contribuito al progresso dell'umanità: il prestigioso Nobel.Di fronte ai massacri dei campi di battaglia, un uomo d'affari di nome Henri Dunant si getta nell'impresa del secolo: creare una società di soccorso volontario che porti assistenza e cure ai feriti in guerra. È la nascita della Croce Rossa.La mappa del mondo è costellata di uomini e donne che hanno compiuto scelte di altruismo e di solidarietà. Azioni che a lungo termine hanno reso il mondo un luogo più giusto, fatto di diritti, opportunità e speranza in un futuro migliore, per gli esseri umani e il pianeta.Chiara Valentina SegréBiologa e dottore di ricerca in Oncologia, si occupa da oltre dieci anni di divulgazione scientifica. Responsabile della Supervisione Scientifica della Fondazione Umberto Veronesi, dal 2010 scrive albi e romanzi per bambini e ragazzi, molti dei quali tradotti anche all'estero.Marco AnnoniSi occupa di etica. Dopo una laurea in Filosofia a Milano e due dottorati di ricerca, attualmente svolge ricerca in Bioetica presso il CNR e collabora con la Fondazione Veronesi. Dal 2019 è direttore di “The Future of Science and Ethics”, la rivista scientifica a cura del Comitato Etico della Fondazione Umberto Veronesi.Giovanni GastaldiGiovane illustratore e fumettista piemontese, laureato allo IED di Torino nel 2017, alumnus Mimaster 2021, vive e lavora tra le Alpi Marittime e le Langhe piemontesi nella sua Mondovì (CN).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
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Usa: grandi elettori e grandi procuratori, ci avviciniamo alle elezioni presidenziali con Trump a processo giudiziario e Biden sotto accusa dei dem. Con noi Giovanni Borgognone, ricercatore di Storia delle dottrine politiche all’Università di Torino.Sottomarini e flotta russa nel mirino di Kiev: ricostruiamo quello successo nelle ultime ore insieme a Francesco Zampieri, professore di Strategia e di Polemologia all Istituto di Studi Militari Marittimi di Venezia.La Mezza Luna libica ha fatto sapere che il bilancio dell'alluvione che ha colpito Derna è salito a 11.300 vittime. Le ricerche continuano mentre Marie el-Drese, segretario generale della Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) in Libia, ha affermato che i dispersi sono ancora 10.100. Ci colleghiamo con Reem Elbreki giornalista libica, direttrice dell agenzia di stampa AkhbarLibya24 e Tarek Megerisi analista dell'European Council of Foreign Relations.
1-Libia. La maggior parte delle migliaia di morti causate dalle inondazioni poteva essere evitata", L'Onu punta il dito contro la disorganizzazione legata all'instabilità politica che affligge il paese. Gli abitanti di Derna si sentono abbandonati dalla comunità internazionale L'intervista di Esteri a un'attivista libica che vive e lavora a Tobruk e il punto sui cambiamenti climatici in Africa. 2- Kim rimarrà in Russia ancora per diversi giorni, Putin ha accettato l'invito di visitare la Corea del nord. La nascita del nuovo asse nel pacifico visto da Pechino. ( Gabriele Battaglia) 3- Migranti. Un giudice federale del Texas boccia la legge sui Dreamer voluta da Barack Obama. La decisione rappresenta un duro colpo per l'amministrazione Biden. ( Roberto Festa) 4- Il Marocco ha annullato un volo di aiuti della Croce Rossa tedesca. Da Lipsia avrebbe portato 36 tonnellate di materiale di soccorso. Nonostante questo continua la mobilitazione delle Ong per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto. 5- World Music : c'era una volta Séegou la città del Mali famosa per le sue attività culturali. Oggi si trova in area altamente insicura e altamente minacciata dai jihadisti ( Marcello Lorrai)
Facciamo il punto sul sisma che ha colpito le province di al-Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant con Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione Internazionale di Croce Rossa, e con Damiano Rizzi, presidente Soleterre, in diretta da Marrakesh.Il Marocco ha annunciato che in questa fase accetterà aiuti solo da Spagna, UK, Emirati Arabi e Qatar, il grande assente è ovviamente la Francia. Che conseguenze avrà questa decisione sulle operazioni di soccorso e sugli equilibri internazionali? Risponde Aldo Liga, Research Fellow del MENA Centre di ISPI, esperto di Nord Africa e Medio Oriente.Modi chiude il G20 e passa il testimone al presidente brasiliano Lula. L'analisi di Arturo Varvelli, direttore della sede romana dell’European Council on Foreign Relations (ECFR Roma).
La Russia ha detto che due droni ucraini hanno provato ad uccidere Putin schiantandosi sul Cremlino ma hanno fallito, l'Unione Europea invierà molti aiuti militari all'Ucraina e secondo gli scienziati dobbiamo prepararci quest'anno al caldo di El Niño. Il trailer di Dune 2 è uscito e dovete guardarlo, in Serbia c'è stato un massacro in stile statunitense e Lampedusa presto sarà gestita dalla Croce Rossa. Questa sera ci sono i Factanza Awards, che potrete vedere in streaming, stay tuned! Questo e altro nella puntata di oggi, buon giovedì
Sudan: atteso per oggi pomeriggio il rimpatrio degli italiani evacuati ieri. Ci siamo collegati con Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione Internazionale di Croce Rossa. Armi all'Ucraina e rischio di una nuova guerra in Corea. Con noi Giulia Pompili, giornalista del Foglio. Nuovo record di spesa militare a livello globale: +3,7%, 2240 miliardi. Abbiamo sentito Xiao Liang, assistente di ricerca del SIPRI, Stockholm International Peace Research Institute. In diretta con noi Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo.
Sudan: atteso per oggi pomeriggio il rimpatrio degli italiani evacuati ieri. Ci siamo collegati con Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione Internazionale di Croce Rossa. Armi all'Ucraina e rischio di una nuova guerra in Corea. Con noi Giulia Pompili, giornalista del Foglio. Nuovo record di spesa militare a livello globale: +3,7%, 2240 miliardi. Abbiamo sentito Xiao Liang, assistente di ricerca del SIPRI, Stockholm International Peace Research Institute. In diretta con noi Francesco Vignarca, coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo.
Croce Rossa: concordato con le 'autorità di primo livello' di Ucraina e Russia il piano di evacuazione per Mariupol https://www.theguardian.com/world/live/2022/apr/01/russia-ukraine-war-latest-news-germany-rejects-putins-gas-supply-blackmail-russia-drawing-on-forces-from-georgia-uk-says-live Chinese trade with Russia feels the sting of Ukraine war https://www.reuters.com/world/chinese-trade-with-russia-feels-sting-ukraine-war-2022-04-01/ Lavrov in India, Reuters la definisce “pressione” per conservare gli scambi. https://www.reuters.com/world/russias-lavrov-lobbies-india-after-western-emissaries-make-case-sanctions-2022-04-01/ Attacco russo ad un deposito di grano in Ucraina - foto mostrate a Reuters https://www.reuters.com/world/exclusive-photos-show-russian-attacks-ukraine-grain-storage-us-official-2022-04-01/ Medvedev: grano russo solo ai paesi amici https://www.reuters.com/business/putin-ally-warns-agriculture-supplies-could-be-limited-friends-2022-04-01/ Evidenza di crimini di guerra in video girati ad Ovest di Kiev e postati dalla BBC https://www.bbc.com/news/world-europe-60949791 The Kremlin says that a reported Ukrainian airstrike on a fuel depot in western Russia will hinder future peace talks L'attacco ai depositi di carburanti a Belgorod è ancora da confermare se da parte di Kiev (Kuleba ancora non conferma né smentisce causa assenza di informazioni militari). Se fosse confermato, si tratterebbe del primo (contr)attacco Ucraino su territorio russo. https://www.agi.it/estero/news/2022-03-31/ucraina-russia-guerra-diretta-mariupol-16212038/ La Germania ha incriminato un ex ufficiale della sua forza di riserva con l'accusa di spionaggio per conto della Russia https://www.reuters.com/article/us-ukraine-crisis-germany-spy-idAFKCN2LT4AF Croce Rossa: impossibile evacuazione Mariupol https://www.reuters.com/world/europe/red-cross-convoy-heading-mariupol-unable-proceed-turns-back-icrc-2022-04-01/ Unesco: danneggiati o distrutti 53 siti culturali in Ucraina https://www.unesco.org/en/ukraine-war
Dall'inizio della guerra in Ucraina, il 24 febbraio scorso, la comunità internazionale si è mostrata compatta nel condannare le scelte del presidente russo Vladimir Putin. Eppure, due paesi, Cina e India, hanno mantenuto una posizione ambigua dinnanzi al conflitto. Ne abbiamo parlato con Diego Maiorano, docente di Storia contemporanea dell'India all'Orientale di Napoli, e con il nostro Antonio Talia, giornalista esperto di Cina. Siamo poi andati in Congo dove, dopo l'intensificarsi degli scontri tra i ribelli "M23" e le forze governative, è ancora da sciogliere il mistero dell'abbattimento dell'elicottero dell'Onu avvenuto ieri. Ne abbiamo parlato con Christoph Vogel, analista e accademico, dirige il progetto "Insecure livelihoods" all'Università di Gand.