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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8055L'AMBIGUA PRESENZA LGBT AL GIUBILEO 2025 di Roberto de Mattei Il 24 dicembre, con l'apertura della Porta santa di San Pietro, Papa Francesco ha inaugurato il Giubileo 2025. Il Papa ha attraversato la soglia della Porta per entrare nella Basilica, mentre risuonavano le parole del Vangelo di Giovanni, "Io sono la Porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato", e poi quelle del Salmo 118, "È questa la porta del Signore, per essa entrano i giusti".Dietro di lui una processione con i cardinali, vescovi, sacerdoti e alcune famiglie rappresentanti dei cinque continenti. Il 26 dicembre il Papa ha aperto, per la prima volta in un Giubileo ordinario, una Porta santa nel carcere romano di Rebibbia e il 29 dicembre quella della Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma. Contemporaneamente l'anno giubilare è stato aperto da tutti i vescovi del mondo.La tradizione vuole che ogni Giubileo venga proclamato tramite la pubblicazione di una bolla papale d'Indizione. Il Giubileo del 2025 è stato indetto in San Pietro, il 9 maggio 2024, con la bolla Spes non confundit (La speranza non delude, Rm 5,5). In questa bolla, papa Francesco ricorda che "la speranza, insieme alla fede e alla carità, forma il trittico delle "virtù teologali", che esprimono l'essenza della vita cristiana". La speranza soprannaturale è quella della vita eterna. "Un'altra realtà connessa con la vita eterna - ha ricordato il Papa - è il giudizio di Dio, sia al termine della nostra esistenza che alla fine dei tempi. Il Sacramento della Penitenza ci assicura che Dio cancella i nostri peccati".La Penitenzieria Apostolica ha reso note le norme sulla concessione dell'Indulgenza durante il Giubileo 2025. Potranno ricevere l'indulgenza, con la remissione e il perdono dei peccati, tutti i fedeli "veramente pentiti", "mossi da spirito di carità", "che, nel corso del Giubileo, purificati attraverso il sacramento della Penitenza e ristorati dalla Santa Comunione pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice", visitando una delle quattro Basiliche Papali Maggiori di Roma, o uno dei numerosi luoghi sacri previsti dalla Chiesa in tutto il mondo. Tuttavia, per ottenere l'indulgenza non è sufficiente passare la Porta santa. Bisogna confessarsi ed essere pentiti dei propri peccati. Il Concilio di Trento definisce il pentimento "un dolore dell'anima e una detestazione del peccato commesso con il proposito di non più peccare" (Sess. 14, cap. 4). Senza il proposito di non peccare, non c'è il perdono dei peccati, né la remissione delle pene, che dei peccati sono conseguenza.FEDE CRISTIANA E PRATICA DELL'OMOSESSUALITÀÈ a questa luce che dobbiamo giudicare notizie, come quella della possibile partecipazione al Giubileo di "La Tenda di Gionata", un'associazione che pretende conciliare la fede cristiana con la pratica dell'omosessualità.Il pellegrinaggio era stato incluso sul sito del Giubileo tra le centinaia di eventi elencati per il 2025, ma dopo che molti siti cattolici hanno espresso la loro riprovazione per questa inclusione, che suonerebbe come una forma di approvazione ufficiale della cultura e della pratica LGBT da parte del Vaticano, la presenza ufficiale de "La Tenda di Gionata" è scomparsa dal calendario del sito ufficiale del Giubileo. Lo staff dell'Anno giubilare ha spiegato che la rimozione è avvenuta per una mancanza di dettagli forniti dagli organizzatori.In un'intervista all'Agenzia spagnola EFE, il 23 dicembre 2024, l'arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del dicastero per l'Evangelizzazione, responsabile dell'organizzazione dell'Anno Santo, ha dichiarato che "se un'associazione che fa pastorale per gli omosessuali vuole concretizzare questa esperienza di fede, penso che dovrebbe trovare il Giubileo preparato anche per loro". Lo stesso giorno, in una intervista a "il Giornale" mons. Fisichella ha affermato: "Il Giubileo appartiene al popolo, è per tutti, non si può negare a nessuno. Tra le molte richieste più svariate, ne abbiamo avuta una dall'associazione "La Tenda di Gionata". Tuttavia, dopo la richiesta verbale - inserita nel calendario - non avevamo la certezza della loro partecipazione; abbiamo quindi tolto la giornata dagli appuntamenti fino a quando l'associazione si è iscritta come tutti gli altri. A quel punto è stata reinserita nel calendario. Abbiamo agito in modo trasparente. Voglio anche dire che non si tratta di un Giubileo specifico per una categoria di persone; sono credenti che vogliono fare un'esperienza di fede. Mi domando chi potrebbe proibire loro un pellegrinaggio alla Porta santa".L'IMBARAZZANTE POSIZIONE DI MONS. FISICHELLANelle parole di mons. Fisichella si riscontra purtroppo la stessa perniciosa ambiguità della Dichiarazione Fiducia Supplicans del 18 dicembre 2023. La pratica dell'omosessualità è una gravissima trasgressione morale condannata dalla Sacra Scrittura e dal Magistero della Chiesa. Se un omosessuale si pente del proprio peccato e si confessa, può certamente varcare la Porta santa affidandosi alla misericordia di Dio per la remissione delle pene dovute ai propri peccati, ma non ha bisogno di farlo con clamore, e tantomeno in un gruppo organizzato. L'associazione "Tenda di Gionata" si presenta invece come un gruppo costituito per "allargare il sostegno e l'accoglienza della Chiesa verso le persone LGBT e verso ogni persona colpita da discriminazione" e sostiene notoriamente la compatibilità tra la fede cristiana e la pratica dell'omosessualità.La partecipazione ufficiale al Giubileo di un'associazione di omosessuali, che non ha come fine la loro conversione, ma che anzi giustifica la loro condotta, ha un chiaro intento strumentale: quello di lasciar credere che la Chiesa abbia mutato il suo giudizio sull'omosessualità. Per evitare queste strumentalizzazioni, ma soprattutto per il bene delle anime e per l'onore della Chiesa, chi ha la massima responsabilità organizzativa del Giubileo avrebbe il dovere di ribadire su questo punto e su tutti gli altri, l'incompatibilità che esiste tra l'Anno Santo e la trasgressione morale rivendicata come un diritto. Altrimenti si fa complice della violazione morale che omette di condannare,Il Giubileo non è la canonizzazione del peccato vissuto e rivendicato, ma l'occasione di convertirci a un cristianesimo autentico, perché, come ricorda il Salmo, solo i giusti entrano nella Porta del Signore.
Il 24 dicembre, con l'apertura della Porta santa di San Pietro, Papa Francesco ha inaugurato il Giubileo 2025. Il Papa ha attraversato la soglia della Porta per entrare nella Basilica, mentre risuonavano le parole del Vangelo di Giovanni, “Io sono la Porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato”, e poi quelle del Salmo 118, “È questa la porta del Signore, per essa entrano i giusti”. Dietro di lui una processione con i cardinali, vescovi, sacerdoti e alcune famiglie rappresentanti dei cinque continenti. Il 26 dicembre il Papa ha aperto, per la prima volta in un Giubileo ordinario, una Porta santa nel carcere romano di Rebibbia e il 29 dicembre quella della Basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma. Contemporaneamente l'anno giubilare è stato aperto da tutti i vescovi del mondo.La tradizione vuole che ogni Giubileo venga proclamato tramite la pubblicazione di una bolla papale d'Indiz
Milhões de peregrinos são esperados em Roma para o Jubileu 2025 da Igreja Católica. O ano santo terá como tema “Peregrinos da Esperança”. O Ano Jubilar será iniciado oficialmente pelo Papa Francisco neste 24 de dezembro, véspera de Natal, com a abertura da Porta Santa da Basílica de São Pedro. As peregrinações e celebrações vão ocorrer durante todo o ano de 2025, com temas voltados para vários segmentos da população mundial e diversas categorias profissionais. O Vaticano também incluiu um evento organizado por católicos LGBTQIA+ em seu calendário oficial online para o Jubileu, em um sinal incomum de abertura da Igreja em relação à comunidade gay, com a peregrinação em setembro do grupo italiano "La Tenda di Gionata”, que descreve seu objetivo como o de promover a acolhida de pessoas LGBT na Igreja. Em entrevista à Rádio Eldorado, o teólogo Fernando Altemeyer Júnior, professor da PUC-SP, disse que as celebrações vão ocorrer em todas as igrejas do mundo e ressaltou que, apesar da resistência de alguns setores em relação ao acolhimento da comunidade LGBT, “mudou a postura de não mais mandar pro inferno, de condenar”. “Os jubileus representam alegria, festa e liberdade. Soa a trombeta para um tempo diferente. É uma espécie de carta de alforria”, afirmou.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Il giro dei campi della 4 gionata di campionato a Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomen
Il giro dei campi della 4 gionata di campionato a Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomen
Davide non riesce a dimenticare il suo amato Gionata e si aggrappa a suo figlio Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Che cosa succede se dici alla macchina di farti una canzone, se le spieghi che cosa vuoi, le dai gli elementi, e poi vedi che cosa ti restituisce ? “Caffèlice” è l'album di Danfango Orchestra, alter-ego digitale del cantautore luganese Gionata che, per la prima volta, ha generato un disco con l'Intelligenza Artificiale. Il risultato di questo esperimento é sorprendente e inquietante, perché questo disco dal sapore anni 60, contiene belle canzoni che ti emozionano. È una prima finestra aperta su un futuro musicale possibile che ha spiazzato lo stesso autore e la cui portata deve ancora essere compresa.Ho trovato “Caffèlice” affascinate e non potevo non chiamare Gionata per parlarne e per farvelo ascoltare.undefined
Davide viene a sapere che Saul e Gionata sono morti Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il cuore di Davide spezzato definitivamente Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Il giro dei campi della 2 gionata di campionato a Maracanà con Marco Piccari e Stefano Impallomen
Mi sono commossa quando ho letto questo episodio Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Gionata avvisa Davide che suo padre Saul vuole ucciderlo Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
In questo episodio parleremo di come funzionano e sono strutturate le promozioni nell'industria del kpop. Inoltre avremo l'onore di intervista un produttore italiano che lavora anche nell'industria del kpop: Gionata Caracciolo. Gionata ha inoltre fatto uscire da pochissimo la sua nuova canzone in collab con Eunice ex membro delle DIA: Dancing In The Rain Per chi volesse unirsi al viaggio in Corea: https://www.sivola.it/viaggi/seoul-kpop Inoltre, come ogni primo episodio del mese, vi faremo un elenco di tutte le principali uscite del mese. Affronteremo tutte le notizie e fake news principali del periodo. A condurre questo podcast Jacopo (aka Alcor3D) e Maya (aka Gittola) che sono anche i produttori, gli scrittori e i creatori del tutto. Vi chiediamo di essere comprensivi per quanto riguarda le pronunce. Si ringrazia nomaBeats per la musica (00:00) - INTRO (00:56) - PROMOZIONI KPOP (10:49) - INTERVISTA AL PRODUCER GIONATA CARACCIOLO (28:17) - LISTA COMEBACK E DEBUTTI (36:28) - KDRAMA & REALITY (40:10) - NEWS, VOCI & FAKE NEWS (1:07:30) - OUTRO
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7731UTERO IN AFFITTO: NASCE FEMMINA E I COMMITTENTI CHIEDONO I DANNIAltre notizie dal mondo gay (sempre meno gaio): 12enne stuprata a scuola da un trans, in Polonia la TV di Stato si scusa, i dubbi del NYT sui minori trans, dopo Fiducia Supplicans pastorale sempre più arcobalenoda Provita & FamigliaUna coppia di uomini californiani ha citato in giudizio una clinica per la fertilità di Pasadena per violazione di contratto, negligenza medica, e violazione di normative varie a tutela dei consumatori, perché la surrogata ha partorito una femmina anziché un maschio, come era stato pattuito.L'avvocato dei Sanigers [Albert e Anthony], sposati nel 2013, ha spiegato che i due da sempre sognavano di avere due figli, entrambi maschi. Già prima di sposarsi, la coppia aveva scelto il nome per i loro futuri figli e aveva creato per loro un account Gmail.Dal momento in cui l'hanno contattata, sono stati espliciti con la clinica HRC e Kolb: potevano essere impiantati nell'utero della loro surrogata solo embrioni maschi.Invece, "negligentemente, sconsideratamente e/o intenzionalmente" hanno impiantato una femmina.Ed ora i due committenti dovranno sopportare anche un grande danno economico perché dovranno allevare tre figli, anziché i soli due bambini che avevano programmato.È noto che la merce deve avere le qualità previste dal contratto e pagate dagli acquirenti: è probabile che i Sanigers vinceranno la causa.Stupisce, però, che una coppia così desiderosa del loro primo bambino (o forse bisognerebbe dire "bambolotto"?) per nove mesi non si sia preoccupata di chiedere e guardare le immagini ecografiche: avrebbe potuto ordinare e ottenere l'aborto.Chissà, ora, come sarà la vita di quella bambina con due "papà" che già provano un tale risentimento verso di lei.A pensarci bene, però, una soluzione a tutto questo poteva esserci: dato che il sesso biologico non conta nulla, la coppia addolorata poteva dichiarare all'anagrafe che la bambina era un maschio e il problema sarebbe stato risolto.Quanto ai bambini maschi che prima o poi nasceranno, già con indirizzi Gmail, sarebbe interessante sapere se abbiano già anche siti OnlyFans personalizzati.Nota di BastaBugie: ecco altre notizie sul "gaio" mondo gay... sempre meno gaio.DODICENNE STUPRATA A SCUOLA DA UN TRANSL'ASK Academy, una scuola privata di Rio Rancho (New Mexico), permette agli studenti maschi che si sentono donne di usare bagni e spogliatoi femminili. Ray (nome di fantasia), alunna 12enne, provava disagio a vedere maschi nei propri spazi, ma il personale scolastico le aveva detto di non giudicare e di rimanere in silenzio se avesse avuto qualche rimostranza da fare.Nell'ottobre del 2021 Ray venne stuprata. [...] Ray non disse nulla, finché la madre l'anno scorso, grazie alla lettura del suo diario, scoprì cosa fosse successo alla figlia. Ora la ragazzina assume farmaci per l'ansia e, quando è sola a casa, dorme con un coltello accanto a sé e vicino al proprio grosso cane.Ray è un irrilevante effetto collaterale della battaglia arcobaleno, ossia è un'altra vittima dell'ideologia LGBT e del politicamente corretto che pur di portare avanti le proprie istanze non guarda in faccia a nessuno.(Gender Watch News, 5 luglio 2023)IN POLONIA LA TV DI STATO SI SCUSAIn Polonia, diventato primo ministro il liberale Donald Tusk, molte cose stanno cambiando. In peggio. Anche sul versante dell'informazione pubblica. Ad esempio sono saltate tutte le teste alla guida della Tv pubblica - la TVP - della Radio polacca e dell'agenzia di stampa pubblica PAP.Nel programma di informazione della TVP - InfoTVP - il conduttore Wojciech Szelag, invitando alcuni attivisti LGBT in studio, si è profuso in scuse per come l'emittente TVP avesse trattato le comunità LGBT negli anni passati.«Per molti anni in Polonia parole vergognose sono state rivolte a numerose persone perché hanno scelto di decidere da sole chi sono e chi amano - ha detto Wojciech Szelag commovendosi - Le persone LGBT+ non sono un'ideologia ma persone; nomi specifici, volti, parenti e amici. Tutte queste persone dovrebbero sentire la parola "scusa" provenire da qualche parte. Quel posto è qui, dove ora mi sto scusando. Per otto anni si sono mostrati gli attivisti LGBT - ma anche la comunità LGBT - come una minaccia per la nazione polacca».In realtà durante il governo precedente a guida Pis la politica tentava semplicemente di tutelare i bambini dalla propaganda LGBT e si opponeva a derive ideologiche come le “nozze” gay o l'omogenitorialità. Ora il vento è cambiato e la voce della politica progressista andata al potere usa della TV di stato per fare propaganda arcobaleno.(Gender Watch News, 16 febbraio 2024)I DUBBI DEL NYT SUI MINORI TRANSIl New York Time, giornale ultraliberista, si fa anche lui delle domande sulla cosiddetta transizione sessuale dei bambini e ragazzi. L'anno scorso uscì un articolo dal titolo Hanno messo in pausa la pubertà, ma c'è un costo? e all'inizio di quest'anno un altro con il seguente titolo Quando gli studenti cambiano identità di genere e i genitori non lo sanno.La giornalista Pamela Paul, accennando all'apripista Olanda, sottolinea che «la pratica [dei bloccanti della pubertà] si è diffusa in altri paesi, con protocolli variabili, scarsa documentazione dei risultati e nessuna approvazione da parte del governo dei farmaci per tale uso, inclusa la Food and Drug Administration statunitense. Ma ci sono prove emergenti del potenziale danno derivante dall'uso dei bloccanti, secondo revisioni di articoli scientifici e interviste con più di 50 medici ed esperti accademici in tutto il mondo».La sua collage Katie Baker affronta poi il tema della carriera alias a scuola. Spesso i distretti scolastici non avvertono i genitori che la loro figlia o il loro figlio vuole farsi chiamare con un nome diverso. La Baker appunta: «I distretti hanno affermato di volere il coinvolgimento dei genitori, ma devono seguire le linee guida federali e, in alcuni casi, statali intese a proteggere gli studenti dalla discriminazione e dalle violazioni della loro privacy. [...] Ma dozzine di genitori i cui figli hanno scelto la transizione sociale a scuola hanno riferito al Times di sentirsi maltrattati dagli educatori i quali sembravano pensare che loro - e non i genitori - sapessero cosa fosse meglio per i loro figli». E qui sta il punto: la privacy deve cedere il posto al diritto dovere dei genitori di educare i figli non ancora emancipati. Rimanendo fermo il punto, però, che qualsiasi carriera alias non è accettabile dal punto di vista morale.(Gender Watch News, 19 febbraio 2024)DOPO FIDUCIA SUPPLICANS PASTORALE SEMPRE PIÙ ARCOBALENODue iniziative proposte in casa cattolica ma non cattoliche. La prima: il gruppo Kairos propone una serie di incontri dal titolo A piccoli passi... Titolo del primo incontro: Pastorale LGBTQ+ ma in che senso?La seconda iniziativa, promossa dall'Azione cattolica, dal Centro culturale San Rocco e la Tenda di Gionata e dal titolo Strade dell'amore, prevede tre incontri: L'omosessualità nella Bibbia; La scoperta dell'omosessualità nella famiglia; I cammini dei cristiani LGBT+ e dei loro genitori nelle nostre comunità cristiane.Un paio di riflessioni. È errata la qualificazione cristiani o cattolici o pastorale LGBT o omosessuale, perché i due termini non possono stare insieme dato che l'omosessualità e la transessualità non hanno nulla di naturale e quindi contrastano con la volontà di Dio. Sarebbe sensato, ad esempio e solo per fare un'analogia, parlare di cristiani ladri o di pastorale furtiva?Seconda riflessione: dopo Fiducia supplicans è ormai completamente tramontata l'idea di avere una pastorale che indichi come verità antropologica l'uscita dall'omosessualità. Le iniziative pastorali di questo tipo servono solo per rafforzare il proprio orientamento omosessuale o il proprio disturbo attinente alla sfera dell'identità sessuale, costringere i fedeli ad accettare ciò che per buon senso rifiuterebbero e permettere a persone omosessuali e transessuali di occupare sempre più ruoli all'interno della Chiesa.(Gender Watch News, 14 marzo 2024)
ATTENZIONE: mi sono reso conto di aver fatto un errore all'interno dell'episodio. Quando parliamo di Aquisgrana ho erroneamente detto: " in vista di una grandioso evento nel quale la città ospitava l'Imperatore Carlo Magno per mostrargli le famose reliquie della città". In realtà la frase corretta sarebbe stata:" in vista di un grandioso evento nel quale la città ospitava le reliquie dell'imperatore Carlo Magno da mostrare alla città [e ai pellegrini]". È il 6 Febbraio 1927, e sul settimanale la domenica del corriere, acquistata ogni fine settimana per 30 lire dalle famiglie del nord Italia mentre camminavano serenamente per tornare a casa dalla messa, appare a pagina 6, nell'angolino in fondo a destra uno strano annuncio con titolo "Chi lo conosce?" Sotto al titolo l'immagine di un uomo di profilo e sotto ancora una breve didascalia di 6 righe: "Ricoverato il giorno 10 Marzo 1926 nel manicomio di torino (Casa Collegno). Nulla egli è in condizione di dire sul proprio nome, sul paese di Origine, sulla professione. Parla correntemente l'italiano. Si rileva persona colta e distinta dell'età apparente di anni 45." Per molti quell'annuncio in quella Gionata di Marzo non significava molto... ma in realtà quell'annuncio stava per cambiare completamente la vita di 3 persone, la storia italiana e la nostra giurisprudenza... perchè divenne un caso mediatico prima, e legale poi, che influenzò l'Italia come null'altro fino a quel momento... perchè quell'uomo, quello smemorato, forse, stava solo facendo finta di essersi dimenticato tutto, forse quell'uomo aveva altre intenzioni... quell'uomo viene ricordato dalla storia come lo smemorato di Collegno. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/marcocarniel/message
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7410LE DIOCESI FANNO A GARA PER ESSERE GAY FRIENDLY di Ermes DovicoPrima notizia: la Diocesi di Bolzano-Bressanone ha una commissione per la parità di genere; e temiamo che non sia un caso isolato nell'odierno contesto ecclesiale. Seconda notizia: d'ora in poi, la stessa diocesi garantirà ai peccatori (e alle peccatrici) del suo territorio una straordinaria risorsa per la salvezza: il linguaggio inclusivo. Quale salvezza? Dagli stereotipi, ovviamente. Una risorsa a cui non avevano pensato i più grandi santi in duemila anni di storia della Chiesa (forse troppo ancorati al patriarcato e ad altri concetti preistorico-medievali), ma di cui curiosamente potranno godere oggi i fedeli (e le fedeli) immersi nel mondo più secolarizzato di sempre. I lettori (e le lettrici) ci perdoneranno per questa appesantita introduzione, ma che servirà per prendere confidenza con le linee guida pubblicate dalla diocesi altoatesina, intitolate «Linguaggio sensibile al genere».Si tratta di un documento di 28 pagine, con l'introduzione del presidente della Commissione diocesana per la parità di genere, il vicario generale Eugen Runggaldier. Un documento che, come si legge nella stessa introduzione, «si basa sulle "Direttive per il rispetto del genere nei testi dell'Amministrazione provinciale altoatesina", che sono state adattate alle esigenze della Diocesi di Bolzano-Bressanone in collaborazione con l'Ufficio Questioni linguistiche della stessa Provincia». Il vicario spiega che lo scopo della nuova prassi linguistica è quello di sottolineare «l'apporto comune di donne e uomini alla vita della Diocesi», evitando «espressioni potenzialmente svantaggiose e discriminanti» e perciò «usando il rispettivo genere grammaticale» non solo, com'è ovvio, quando ci si rivolge a gruppi di sole donne o di soli uomini, ma anche se ci si riferisce «a gruppi misti». Dov'è possibile, aggiunge la Curia, vanno usate formulazioni neutre o estese anziché soli termini maschili, singolari o plurali.«Le linee guida vanno attuate soprattutto per i nuovi testi da creare», precisa Runggaldier, ma non si esclude di adattare i testi esistenti, «laddove vengono tuttora utilizzati frequentemente».Il documento si dilunga con gli esempi, presentando una serie di regole generali. Si inizia con la forma sdoppiata (semplice o estesa), con l'avvertimento che «si può scegliere se nominare prima il termine femminile e poi quello maschile o viceversa». Anziché dire «collaboratori», va usata la forma «collaboratori e collaboratrici»; anziché «i volontari», meglio «il volontario o la volontaria». Indicano ancora le linee guida: si scriva «il ministrante o la ministrante porta la croce in processione», «il presidente o la presidente indice la seduta», «il costo del servizio è a carico del o della contribuente». Eccetera, eccetera. E meno male che nell'introduzione si indicava di cercare di «non compromettere la scorrevolezza e la leggibilità di un testo». Stiamo freschi, se queste sono le nuove regole nelle terre care a san Vigilio. E tutto questo complicare il pane, in luogo di semplicissime convenzioni linguistiche, servirebbe per superare «quelle barriere» e «quegli stereotipi che ancora caratterizzano il quotidiano di molte persone» e a «dare visibilità al genere femminile»?Ma il colmo lo si raggiunge verso la fine del documento, alla voce «Opuscoli e pubblicazioni». Rendendosi conto che l'osservanza precisa delle nuove regole comporterebbe in certi tipi di testi effetti da crisi di nervi, gli stessi estensori delle linee guida suggeriscono in sostanza di sorvolare, ma «solo in rarissimi casi!» (scrivono con tanto di punto esclamativo) e premettendo un'annotazione al testo, come questa: «Nel presente opuscolo abbiamo cercato di rivolgerci ai nostri lettori e lettrici nel rispetto dell'identità di genere. Al tempo stesso però ci premeva proporre alla cittadinanza un testo quanto più leggibile e chiaro possibile. Per questa ragione ci siamo visti costretti ad adottare la sola variante maschile nei periodi caratterizzati da elencazioni di titoli e qualifiche professionali, dove non erano possibili formulazioni alternative. Teniamo a sottolineare che i contenuti del testo sono diretti in ogni caso anche al pubblico femminile. Ci scusiamo con le nostre lettrici per questa scelta obbligata e confidiamo nella loro comprensione». Roba da Scherzi a parte.Qualche nota a margine. Intanto, l'espressione «identità di genere», che ricorre più volte nel documento, è un concetto ambiguo e mutuato dall'ideologia Lgbt, che si pone in diretto contrasto con il magistero costante della Chiesa (dove, piuttosto, si parla di complementarità e identità sessuale, il che è ben diverso). Usare dunque il termine «identità di genere» con il pretesto di dare visibilità alla presenza femminile è, volenti o nolenti, un assist alle istanze arcobaleno e in particolare transessualiste, che negano tanto il maschile quanto il femminile.Fa tristezza questa tendenza a copiare strutture e linguaggi del mondo, che è indice di una Chiesa che rinuncia a dire qualcosa di veramente suo, fondamentalmente perché rinuncia sempre di più ad annunciare Cristo, annacquandone il messaggio. È una Chiesa - certamente non tutta ma una sua buona parte - che si appiattisce sempre più sulle posizioni di Cesare e in qualunque campo (come abbiamo visto anche con la narrazione pandemica), dimenticando che prima di tutto deve dare a Dio quel che è di Dio, l'unico modo per guidare gli uomini alla Salvezza, con la S maiuscola.Nessuna Chiara d'Assisi, Caterina da Siena, Francesca Romana, Rita da Cascia, Angela Merici, Veronica Giuliani, Gianna Beretta Molla e via dicendo - tutte donne che in diversi stati di vita hanno espresso in pienezza la loro femminilità - penserebbe che la Chiesa debba spendere tempo e risorse per superare le presunte "barriere" linguistiche di cui parla il documento della Diocesi di Bolzano. Rivendicazioni sterili, che si inseriscono in una logica di contrapposizione neomarxista applicata al genere, piuttosto che in un'autentica prospettiva cristiana, dove «ciascuno dei due sessi, con eguale dignità, anche se in modo differente, è immagine della potenza e della tenerezza di Dio» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2335). Preferiamo dunque la stessa diocesi altoatesina quando insiste sulla riscoperta del senso più pieno della domenica libera, piuttosto che per un simile appiattimento al pensiero del mondo.Nelle sante, nelle Sacre Scritture e nel magistero della Chiesa - come nella splendida Mulieris Dignitatem di san Giovanni Paolo II - ci sono già tutti gli esempi necessari per valorizzare veramente la vocazione della donna. A partire da Colei a cui il mese di maggio è consacrato e le cui virtù dovrebbero essere proposte continuamente all'imitazione di tutti i fedeli, senza distinzione.Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Ermes Dovico, nell'articolo seguente dal titolo "Il verbo Lgbt nella diocesi di Bari. Il vescovo lascia fare" parla della veglia in una parrocchia di Bari per il superamento dell'omobitransfobia. Del resto in un incontro con 150 scout un prete ha sostenuto che la Bibbia non condanni gli atti omosessuali. E il vescovo non fa nulla, ma anzi permette che lo scandalo continui.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 13 maggio 2023:Si avvicina il 17 maggio, data scelta dai gruppi Lgbt per celebrare la cosiddetta «Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia». Pure quest'anno ci saranno una serie di iniziative che coinvolgeranno, a macchia di leopardo, anche alcune parrocchie e diocesi cattoliche.Tra queste, un caso particolare è rappresentato dall'arcidiocesi di Bari-Bitonto, dove da mesi si registra un susseguirsi di eventi a tema arcobaleno, promossi da gruppi di pressione con l'appoggio di qualche sacerdote. Il tutto avviene senza che il vescovo intervenga, nonostante fedeli laici e associazioni di ispirazione cristiana - con in testa la sezione locale di Pro Vita & Famiglia - lo abbiano esortato più volte a fermare questo tipo di scandali.Il prossimo scandalo è in programma questa domenica, 14 maggio, con una «Veglia per il superamento dell'omobitransfobia» prevista alle 20 nella parrocchia barese di San Sabino. In contemporanea, ci sarà una veglia gemella nella diocesi di Lecce (parrocchia di San Giovanni Battista). I due appuntamenti sono organizzati dall'associazione La Tenda di Gionata e da una sua costola, Zaccheo Puglia, che al di là di certi paraventi della neolingua (come lo stesso termine "omofobia") puntano a sovvertire l'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità e la transessualità.La Nuova Bussola ha inviato un'email sia al vescovo di Bari, monsignor Giuseppe Satriano, sia a quello di Lecce, mons. Michele Seccia, chiedendo un commento rispetto a queste due veglie nel lo
Sul sito del Progetto Gionata si trova l'elenco completo di tutte le veglie di preghiera che sono state organizzate per il 2023, sia a livello nazionale che internazionale.In occasione della giornata internazionale contro l'omotransfobia infatti cristiani di diverse confessioni (valdesi, cattolici, metodisti, battisti, etc…) si ritrovano con i gruppi di credenti omosessuali per ricordare le vittime dell'omofobia ed infrangere il muro di silenzio che c'è nella società e nelle chiese su questo tema.Ne parliamo con Innocenzo Pontillo, referente del Progetto Gionata.
In this episode, we are going to introduce the Passive House building standard in the Australian context and why you should consider it for your home build project. We are lucky to have Certified Passive House Designer and an Accredited Building Designer Gionata Comacchio and Engineer Elsie Wang, an expert in building physics, join us as we cover the origins of Passive House, the design theory, benefits for buyers and occupants, as well as financial considerations for implementing Passive House design. KEY EPISODE TAKEAWAYS 1. Passive house technology and methodology are available and affordable right now, allowing homeowners to achieve a comfortable and healthy home without waiting for new materials. 2. Health, comfort, and energy efficiency are interconnected and all three components are essential for an effective high-performing home. Passive house design allows homeowners to achieve all three. 3. Passive house design encourages homeowners to view their homes as a system, which should be healthy, comfortable, and energy-efficient. Therefore, every home should aim to incorporate passive house principles. CONNECT WITH US ON SOCIAL MEDIA! WEBSITE: https://www.buildipedia.au/podcast LINKEDIN: https://www.linkedin.com/company/ballast-point-pl/mycompany/ FACEBOOK: https://www.facebook.com/ballastpointprojects INSTAGRAM: https://www.instagram.com/ballastpointprojects/ CREDITS INTRO: Rita Mastrantone INTRO & OUTRO MUSIC: Coby Wilk If you LOVED the episode, please make sure you share this on your Instagram stories and tag us @ballaspointprojects. Thanks for listening & talk soon! Mat & Jeannie
Gionata il proprietario, e pizzaiolo, de "El Tigre" spiega ai microfoni del Buena Onda, con Laura Basile, le varie differenze di farine e il motivo per il quale spesso la pizza non viene digerita.Il proprietario de "El Tigre" sottolinea: " Il lievito in forno muore, dunque non può creare problemi di digestione a differenza degli ingredienti, della farina o dell'impasto".Gionata continua dicendo: "la farina integrale è un ottimo prodotto contiene fibre che aiutano a digerire, nel mio impasto ne utilizzo cinque di qualità per migliorare la digestione".
“Dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà” (2Cor 3, 17) è il versetto che unirà nel mese di maggio le veglie e i culti domenicali in cui si pregherà per il superamento dell'omotransfobia. Ma oggi ha ancora senso pregare nelle nostre comunità cristiane per combattere questa forma di violenza? Si può inviare una risposta a questa domanda all'indirizzo mail tendadigionata@gmail.com.Ne parliamo con Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata.
E' il turno di Gionata, frontman dei Mania ai microfoni di Newisc. Nuovo giorno, nuovo appuntamento con la musica di un artista emergente.
Torniamo a parlare di moda sostenibile su Ravenous Fashion Podcast. Questa volta però la affrontiamo da un punto di vista diverso: quello delle professioni legate alla sostenibilità sempre più ricercate nelle aziende fashion. La puntata è stata realizzata in collaborazione con Hunters Group (che ringrazio tantissimo, soprattutto Mariapia), azienda che racchiude 3 divisioni specializzate nel recruitment e nell'head hunting. L'ospite di oggi è Gionata Aldeghi, Senior HR Consultant presso Hunters Group, e insieme parleremo della figura professionale del Sustainability Manager. Si tratta di una professione affascinante che unisce conoscenze tecniche, empatia e capacità manageriali. Insieme a Gionata oggi parliamo di cosa significa essere un Sustainability Manager in azienda, quali sono le prospettive di questo lavoro in Italia, quali studi sono più adatti per arrivarci e tanto altro. Ecco il profilo Linkedin di Gionata: https://www.linkedin.com/in/gionata-aldeghi/ Ti invito a contattarlo qualora volessi approfondire l'argomento. Questo invece è il libro che ha citato durante la puntata: Sul lettino di Freud, io ti lascio il link per trovarlo su Amazon ma ti prego, se ti è possibile, di cercarlo prima nelle librerie della tua città, in modo da sostenere anche il consumo locale. Se invece vuoi scoprire di più su Hunters Group e sul loro servizio di recruiting, ecco i loro social: Linkedin, Instagram e Facebook -- Altre risorse utili Conosciamoci su Instagram: https://www.instagram.com/beatrice_mazza_/ Scarica la Fashion Innovation Bible qui! P.s. Ravenous Fashion Podcast è un podcast di moda nato per raccontare il mondo fashion con trasparenza e leggerenzza. Se desideri supportare il progetto con una piccola donazione trovi il link qui sotto. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ravenousfashionpodcast/message Support this podcast: https://anchor.fm/ravenousfashionpodcast/support
Ai microfoni del nostro Miky Boselli, in compagnia del giornalista Andrea Ferrari, è stato ospite Gionnyscandal. Artista classe '91, da una decina d'anni propone la sua musica: un percorso in evoluzione continua per un giovane cantante che ha sempre dato se stesso per creare una propria identità artistica. Dal rap al pop punk, passando per l'emo rap e il pop classico: ha sonorità pop, peraltro, il brano in promozione in questo momento. È "Sei parte di me", interpretato insieme alla giovane voce di Claudia Ciccateri («Le ho scritto sui social di venire a Milano il giorno successivo perché avevo un brano per lei, ed è venuta!»).
Il gruppo Guado di Milano e il progetto Gionata lanciano un appello per l'approvazione del decreto legge Zan. Molti gruppi e associazioni hanno già sottoscritto la lettera aperta che si può leggere sul sito www.gionata.org.Ne parliamo insieme a Gianni Geraci del gruppo Guado di Milano.
Nella nuova puntata di 352 analizziamo la scorsa Gionata di Serie A (25°) e proseguiamo introducendo la nuova giornata (26°) --- Support this podcast: https://anchor.fm/352-podcast/support
In questa puntata del podcast Landexplorer on air parliamo dell'importanza della "Gionata dell'Economia" organizzata a livello nazionale da tutte le Camere di commercio, dettagliando alcuni dati dell'ente più vicino a Landexplorer. Segnaliamo una lettur ainteressante: la guida "impresa smart" realizzata da "Il sole 24 ore" e confermiamo i trend della stagione turistica 2020!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6142LA LOBBY GAY SOVVERTE L'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA SULLA SESSUALITA' di Riccardo CascioliAvvenire che guida la crociata catto-gay. Ormai non fa più neanche notizia. Però aprire una pagina del giornale della Conferenza Episcopale Italiana e trovare il titolone "Zuppi: gli omosessuali? La diversità è ricchezza", fa sempre un certo effetto, anche perché si tratta di un'affermazione che implica quasi una necessità dell'omosessualità, visto che senza saremmo più poveri. Il che contrasta in modo piuttosto evidente con il Catechismo della Chiesa cattolica e con tutta la tradizione. Basti ricordare che il Catechismo indica la sodomia tra i quattro «peccati che gridano verso il cielo», linguaggio modernizzato rispetto a «peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio», in uso precedentemente.A veder bene la pagina in questione, c'è però di più: le affermazioni dell'arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi, sono parte della prefazione-intervista al libro del giornalista di Avvenire Luciano Moia (che della crociata catto-gay ha fatto una ragione di vita) dal titolo "Chiesa e omosessualità. Un'inchiesta alla luce del magistero di papa Francesco". Nel libro, viene spiegato, trovano spazio una serie di interviste realizzate dall'inserto di Avvenire "Noi, famiglia e vita" a cavallo tra il 2018 e il 2019, che spingono ovviamente tutte dalla stessa parte. E a mettere il sigillo dell'autorità c'è anche la prefazione del direttore di Avvenire, Marco Tarquinio. Dunque, non si tratta del lavoro frutto di un interesse personale di un giornalista, ma una vera e propria operazione che catalizza attorno all'organo ufficiale della CEI teologi, psicologi, un cardinale considerato nella manica del Papa e dato per prossimo presidente della CEI, e l'editrice San Paolo, ovvero un pilastro dell'editoria cattolica.Ad ogni modo l'intervista al cardinale Zuppi è sufficiente per mettere in evidenza le menzogne e ambiguità che un certo clericalismo usa per promuovere gli stili di vita omosessuali. Del resto, ricordiamo, il cardinale Zuppi aveva già firmato la prefazione al libro di padre James Martin "Un ponte da costruire - Una relazione nuova tra Chiesa e persone Lgbt", un vero e proprio manifesto dell'omosessualismo (sedicente) cattolico.UNA CHIARA MENZOGNAPrima questione: si dà l'idea che fino ad Amoris Laetitia l'unico atteggiamento della Chiesa nei confronti delle persone con tendenza omosessuale fosse di condanna ed emarginazione. Poi, finalmente, l'avvento della Chiesa di Francesco ha cambiato tutto, guardando alle persone e non a regole astratte. Questa è una chiara menzogna, funzionale all'agenda che si vuole perseguire. Nel Catechismo della Chiesa cattolica, ad esempio, si fa una chiara distinzione tra la persona che presenta certe tendenze e gli atti omosessuali. Ma è proprio questa distinzione che si vuol far sparire, così che l'accoglienza della persona diventa prima tolleranza e poi accettazione anche degli atti.Si deve al proposito ricordare il preciso e dettagliato documento della Congregazione per la Dottrina della Fede (firmato dall'allora prefetto cardinale Joseph Ratzinger) «sulla cura pastorale delle persone omosessuali», datato 1° ottobre 1986, testimonianza di un'attenzione al tema delle persone con tale tendenza. Non per niente Gionata, il principale portale internet dei gruppi Lgbt cattolici, lo definisce «famigerato», proprio perché nella comprensione per le persone non è compresa l'accettazione degli atti omosessuali.E non per niente Avvenire non cita mai questo documento, forse anche perché vi è una denuncia esplicita di una lobby gay all'interno della Chiesa che ha come obiettivo il sovvertimento dell'insegnamento della Chiesa in materia di morale sessuale. Una fotografia precisa di quel che è il giornale della CEI.Dunque, l'attenzione pastorale alle persone con tendenze omosessuali c'è ben prima dell'attuale pontificato. Quello che cambia con Amoris Laetitia è invece il giudizio sugli atti omosessuali, nel senso che si apre una possibilità alla loro accettazione, come dimostra l'attivismo di Moia e di Avvenire per promuovere l'omosessualità.ERRORI DOTTRINALI, PASTORALI E GIURIDICISeconda questione: nella concezione espressa da Zuppi e Moia non esiste una verità oggettiva, tutto dipende dal contesto e dalla storia personale. E la volontà di Dio diventa ad personam. «Quella di Dio, infatti, è una Volontà incarnata nella storia della persona, è la Sua volontà che compie la nostra», dice l'arcivescovo di Bologna, e aggiunge: «La pienezza della volontà di Dio per una persona non è la stessa per altre». La conseguenza pratica di tale impostazione è che la consumazione di atti omosessuali può essere peccato per Tizio ma può essere vocazione per Caio. L'importante è «entrare in relazione con Dio», dice Zuppi. Ma la domanda ovvia che sorge è questa: perché questo criterio soggettivista dovrebbe valere soltanto per l'omosessualità? Solo per restare nel campo degli orientamenti sessuali, perché non dovrebbe applicarsi anche alla pedofilia, o alla zoofilia e via dicendo?Terza questione: questo presunto grande senso di accoglienza e misericordia che si ostenta quando si parla di omosessuali, in realtà ignora proprio la realtà delle persone che vivono questa condizione, con i loro disagi, fragilità ed esigenze. E molto spesso il desiderio di ritrovare una sessualità secondo natura. Si assumono invece gli argomenti del movimento Lgbt che rivendica l'omosessualità e la transessualità come varianti naturali della sessualità e quindi la loro piena legittimazione, attribuendo all'omofobia dell'ambiente circostante l'eventuale disagio dei singoli. Non c'è assolutamente attenzione alle persone in questa campagna condotta nella Chiesa, c'è ascolto soltanto delle rivendicazioni "sindacali" di gruppi ideologicamente organizzati.Quarta questione: è ovvio che la logica conseguenza di questa impostazione porta alla legittimazione delle unioni gay. Niente di nuovo, in diverse parti d'Europa - e anche in Italia - abbiamo visto preti e vescovi sostenere la necessità di una liturgia per le coppie gay. A domanda precisa, il cardinale Zuppi è stato prudente, sostenendo che si può accogliere anche senza «giustificare», ma più che la risposta fumosa del cardinale è importante il modo in cui Moia introduce l'argomento che lascia intendere chiaramente quale sia l'indirizzo del giornale. Del resto era stato lo stesso direttore di Avvenire al tempo della legge Cirinnà a sostenere che le unioni omosessuali stabili costituiscono un bene per la società.Nessuno dunque si stupisca del passo successivo.
Anche quest’anno il 17 maggio vengono ricordate le vittime dell’omofobia e della transfobia in occasione della giornata internazionale. Particolarmente intenso il versetto scelto: «Non c’è qui né Giudeo né Greco; non c’è né schiavo né libero; non c’è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù» (Galati 3, 28).Ne parliamo con Innocenzo Pontillo, del progetto gionata, che ci ricorda come «il coronavirus abbia fatto vivere a ognuno e ognuna di noi la sensazione di sentirci ai margini, lontani ed esclusi: tutti indistintamente, qualsiasi fosse il nostro censo, la nostra età, la nostra posizione geografica. Una persona gay, lesbica, trans vive questa discriminazione per qualcosa che non ha fatto, ma per qualcosa che è, perché è Dio che ha voluto così, in questo arcobaleno della nostra umanità. Quest’anno vorremmo riflettere quindi utilizzando l’online, tutti possono essere protagonisti: basta un clic per ascoltare le riflessioni, partecipare e portare la propria partecipazione alle veglie di preghiera».Elenco e info sul sito www.gionata.orgLa commissione bmv Fede e Omosessualità delle chiese battiste, metodiste e valdesi, come ogni anno ha predisposto la liturgia scaricabile dal sito www.chiesavaldese.org.
Anche quest'anno il 17 maggio vengono ricordate le vittime dell'omofobia e della transfobia in occasione della giornata internazionale. Particolarmente intenso il versetto scelto: «Non c'è qui né Giudeo né Greco; non c'è né schiavo né libero; non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù» (Galati 3, 28).Ne parliamo con Innocenzo Pontillo, del progetto gionata, che ci ricorda come «il coronavirus abbia fatto vivere a ognuno e ognuna di noi la sensazione di sentirci ai margini, lontani ed esclusi: tutti indistintamente, qualsiasi fosse il nostro censo, la nostra età, la nostra posizione geografica. Una persona gay, lesbica, trans vive questa discriminazione per qualcosa che non ha fatto, ma per qualcosa che è, perché è Dio che ha voluto così, in questo arcobaleno della nostra umanità. Quest'anno vorremmo riflettere quindi utilizzando l'online, tutti possono essere protagonisti: basta un clic per ascoltare le riflessioni, partecipare e portare la propria partecipazione alle veglie di preghiera».Elenco e info sul sito www.gionata.orgLa commissione bmv Fede e Omosessualità delle chiese battiste, metodiste e valdesi, come ogni anno ha predisposto la liturgia scaricabile dal sito www.chiesavaldese.org.
Dopo Giuda Maccabeo succedettero i fratelli Gionata e Simone. Simone riuscì a liberare completamente il paese dalla dominazione nemica. Egli rinnova i trattati con gli spartani e romani. A Simone succede il figlio suo Giovanni Ircano e a questi il figlio Aristobulo. Aristobulo prese il titolo di re. Fu crudele e sanguinario. I suoi figli lottarono tra di loro per la corona. Pompeo, generale romano interviene nella contesa. La Giudea diventa allora tributaria di Roma. Il Senato romano da a Erode, di razza idumea, il titolo di re di Giudea. Così Il scettro esce dalla casa di Giuda... segno di che la venuta del Messia è vicina.
Scegli anche tu il versetto biblico che unirà anche quest'anno le veglie ecumeniche e i culti domenicali che avranno luogo in occasione del 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia. Info sull'iniziativa su https://www.gionata.org/category/eventi/in-veglia/2020/ o su https://inveglia.wordpress.com/Il versetto che avrà avuto il maggior gradimento unirà le comunità cristiane che veglieranno insieme in per dire “no” alla violenza dell'omo-transfobia. Si potrà votare sino alla mezzanotte di sabato 15 febbraio 2020.Ne parliamo con Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata
Scegli anche tu il versetto biblico che unirà anche quest'anno le veglie ecumeniche e i culti domenicali che avranno luogo in occasione del 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia. Info sull'iniziativa su https://www.gionata.org/category/eventi/in-veglia/2020/ o su https://inveglia.wordpress.com/Il versetto che avrà avuto il maggior gradimento unirà le comunità cristiane che veglieranno insieme in per dire “no” alla violenza dell’omo-transfobia. Si potrà votare sino alla mezzanotte di sabato 15 febbraio 2020.Ne parliamo con Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata
Gionata è un giovane cantautore emergente e ci racconta il suo approccio alla scrittura.
Gionata Colaprisca è batterista e percussionista. Ha suonato e collaborato con tanti artisti, tra cui: Lucio Dalla, Samuele Bersani, Carmen Consoli, Francesco De Gregori, Ron, Giusy Ferreri, Patty Smith, Maceo Parker...) - - - - -Nell’intervista racconta come ha iniziato, chi l’ha ispirato, il rapporto tra batteria e percussioni, come è entrato in contatto con le realtà discografiche del nord pur rimanendo stabile nella sua Sicilia, offrendo consigli utili e spunti di grande valore - - - - - Gionata sui social: www.instagram.com/gionatacolaprisca - - - - -I miei corsi online: http://corsi.suonarelabatteria.it - - - - - Music: "Animals" (Michele Quaini / Claudio Sannoner / Corrado Bertonazzi)
La venticinquesima puntata di Sabway, la metropolitana del sabato sera di CanaleCento La Radio!Sali sul treno con SimoPello e La Robi e passa più di un'ora in compagnia di musica e notizie.Questa settimana: Unicorni, Raffaella Carrà, la riapertura delle case di tolleranza, l'intervista a Gionata e molto altro.Regia di Francesco Loiudice
La venticinquesima puntata di Sabway, la metropolitana del sabato sera di CanaleCento La Radio!Sali sul treno con SimoPello e La Robi e passa più di un'ora in compagnia di musica e notizie.Questa settimana: Unicorni, Raffaella Carrà, la riapertura delle case di tolleranza, l'intervista a Gionata e molto altro.Regia di Francesco Loiudice
Nella prima parte intervista con il giornalista e scrittore Francesco Antonioli, che ci presenta il libro “La Bibbia dei non credenti”. I protagonisti della vita italiana davanti al libro dei libri. Intellettuali, manager, scienziati, cantanti, giornalisti, scrittori, politici, personaggi dell'arte e dello spettacolo, dichiaratamente lontani dalla fede, accettano la sfida di commentare un passo biblico che ha lasciato una traccia nella loro vita.Con Innocenzo Pontillo del progetto Gionata parliamo del versetto che è stato scelto per le veglie contro l'omofobia. Si è infatti concluso il sondaggio lanciato in rete dal Progetto Gionata, che ha visto partecipare oltre 200 persone nella votazione online.Il versetto biblico scelto è “non temere perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni, sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno e io ti amo" (Isaia 43,1.4). Il versetto unirà le veglie di preghiera, i culti e le fiaccolate che avranno luogo in occasione del 17 maggio 2019, giornata internazionale contro l'omo-transfobia.
Nella prima parte intervista con il giornalista e scrittore Francesco Antonioli, che ci presenta il libro “La Bibbia dei non credenti”. I protagonisti della vita italiana davanti al libro dei libri. Intellettuali, manager, scienziati, cantanti, giornalisti, scrittori, politici, personaggi dell'arte e dello spettacolo, dichiaratamente lontani dalla fede, accettano la sfida di commentare un passo biblico che ha lasciato una traccia nella loro vita.Con Innocenzo Pontillo del progetto Gionata parliamo del versetto che è stato scelto per le veglie contro l’omofobia. Si è infatti concluso il sondaggio lanciato in rete dal Progetto Gionata, che ha visto partecipare oltre 200 persone nella votazione online.Il versetto biblico scelto è “non temere perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni, sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno e io ti amo" (Isaia 43,1.4). Il versetto unirà le veglie di preghiera, i culti e le fiaccolate che avranno luogo in occasione del 17 maggio 2019, giornata internazionale contro l’omo-transfobia.
Ci vogliono solo 5 minuti per scegliere il versetto biblico che unirà tutte le veglie di preghiera e i culti domenicali nelle settimane intorno al 17 maggio, Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia.Vi spieghiamo come con Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata, torniamo a parlare delle Veglie di Preghiera contro l'omofobia e della scelta del versetto che guiderà le riflessioni 2019. "Le veglie di preghiera nascono 13 anni fa, come momento di accoglienza delle chiese nei confronti di persone Lgbt - spiega Innocenzo Pontillo - Momenti di preghiera in cui come comunità di cristiani proviamo a riflettere sulla violenza, sull'omofobia, sulla transfobia. La parola "omosessualiità" a fatica è entrata nelle chiese. La parola "omofobia" alcuni non sanno ancora nemmeno cosa significhi. Proseguono nel mondo attacchi di violenza avallati anche dalle leggi, quindi nemmeno perseguibili. In Italia le chiese hanno intrapreso percorsi di accoglienza e riflessione: c'è ancora molta strada da percorrere, ma il cammino è avviato".Le veglie di preghiera si svolgeranno intorno alla data del 17 maggio, Giornata internazionale per il superamento dell'omo e transfobia.Da alcuni anni le veglie di preghiera sono affiancate anche da fiaccolate di luce: segni e momenti di speranza ecumenica di unione tra i cristiani.In questo articolo di Voce delle Chiese trovate l'approfondimento dello scorso anno. Link diretto alla pagina dove poter effettuare la scelta del versetto.
Ci vogliono solo 5 minuti per scegliere il versetto biblico che unirà tutte le veglie di preghiera e i culti domenicali nelle settimane intorno al 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia.Vi spieghiamo come con Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata, torniamo a parlare delle Veglie di Preghiera contro l'omofobia e della scelta del versetto che guiderà le riflessioni 2019. "Le veglie di preghiera nascono 13 anni fa, come momento di accoglienza delle chiese nei confronti di persone Lgbt - spiega Innocenzo Pontillo - Momenti di preghiera in cui come comunità di cristiani proviamo a riflettere sulla violenza, sull'omofobia, sulla transfobia. La parola "omosessualiità" a fatica è entrata nelle chiese. La parola "omofobia" alcuni non sanno ancora nemmeno cosa significhi. Proseguono nel mondo attacchi di violenza avallati anche dalle leggi, quindi nemmeno perseguibili. In Italia le chiese hanno intrapreso percorsi di accoglienza e riflessione: c'è ancora molta strada da percorrere, ma il cammino è avviato".Le veglie di preghiera si svolgeranno intorno alla data del 17 maggio, Giornata internazionale per il superamento dell'omo e transfobia.Da alcuni anni le veglie di preghiera sono affiancate anche da fiaccolate di luce: segni e momenti di speranza ecumenica di unione tra i cristiani.In questo articolo di Voce delle Chiese trovate l'approfondimento dello scorso anno. Link diretto alla pagina dove poter effettuare la scelta del versetto.
Giovedì 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omotransfobia, sarà l'occasione per lanciare le le Veglie annuali di sensibilizzazione.Tante comunità cristiane si ritrovano in preghiera, accompagnate da fiaccolate di luce che uniranno parrocchie cattoliche, chiese evangeliche, associazioni laiche e movimenti cristiani cittadini.Le Veglie continueranno per tutto il mese di maggio in tante città e termineranno a giugno inoltrato con gli ultimi appuntamenti.Intervista a Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata.org.
Giovedì 17 maggio, Giornata internazionale contro l'omotransfobia, sarà l'occasione per lanciare le le Veglie annuali di sensibilizzazione.Tante comunità cristiane si ritrovano in preghiera, accompagnate da fiaccolate di luce che uniranno parrocchie cattoliche, chiese evangeliche, associazioni laiche e movimenti cristiani cittadini.Le Veglie continueranno per tutto il mese di maggio in tante città e termineranno a giugno inoltrato con gli ultimi appuntamenti.Intervista a Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata.org.
Si è concluso il sondaggio, lanciato in rete dal Progetto Gionata, che ha portato alla scelta del versetto biblico che unirà le veglie di preghiera, i culti e le fiaccolate contro l'omofobia.Il versetto biblico scelto è “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Giovanni 8,32).Intervista con Innocenzo Pontillo, progetto Gionata
Si è concluso il sondaggio, lanciato in rete dal Progetto Gionata, che ha portato alla scelta del versetto biblico che unirà le veglie di preghiera, i culti e le fiaccolate contro l'omofobia.Il versetto biblico scelto è “conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Giovanni 8,32).Intervista con Innocenzo Pontillo, progetto Gionata
Prosegue il lungo cammino delle veglie di preghiera e delle fiaccolate di luce nei giorni precedenti e successivi al 17 maggio, giornata mondiale per la lotta all’omo-transfobia. Uniti dal versetto “Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite” (Romani 12,14) tante parrocchie cattoliche e chiese evangeliche ospiteranno, per l'undicesimo anno di fila, veglie di preghiera, culti domenicali o fiaccolate luce per essere costruttori del cambiamento insieme ai gruppi di cristiani LGBT e per superare l’omofobia e ogni discriminazione che spesso trova spazio nelle nostre vite e, a volte, anche nelle nostre chiese. Ne parliamo con Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata.org.
Prosegue il lungo cammino delle veglie di preghiera e delle fiaccolate di luce nei giorni precedenti e successivi al 17 maggio, giornata mondiale per la lotta all'omo-transfobia. Uniti dal versetto “Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite” (Romani 12,14) tante parrocchie cattoliche e chiese evangeliche ospiteranno, per l'undicesimo anno di fila, veglie di preghiera, culti domenicali o fiaccolate luce per essere costruttori del cambiamento insieme ai gruppi di cristiani LGBT e per superare l'omofobia e ogni discriminazione che spesso trova spazio nelle nostre vite e, a volte, anche nelle nostre chiese. Ne parliamo con Innocenzo Pontillo, del progetto Gionata.org.
Combattere l'omofobia per un lavoro inclusivo” è il nome del progetto europeo biennale finanziato dal programma Europeo Erasmus Plus, attivato in Italia, Slovenia e Grecia.Il progetto vuole contribuire a combattere la discriminazioni delle persone LGBTI sul posto di lavoro.Tra gli obiettivi principali: conoscenza e dibattito sulla discriminazione verso le persone LGBTI nei luoghi di lavoro, scambio di buone pratiche e metodi volti a far superare queste discriminazioni anche attraverso la creazioni di reti locali e formazione per contrastare questi fenomeni.La rete del progetto Gionata è coinvolta per quanto riguarda la sfera delle chiese.Intervista a Innocenzo Pontillo.
Combattere l’omofobia per un lavoro inclusivo” è il nome del progetto europeo biennale finanziato dal programma Europeo Erasmus Plus, attivato in Italia, Slovenia e Grecia.Il progetto vuole contribuire a combattere la discriminazioni delle persone LGBTI sul posto di lavoro.Tra gli obiettivi principali: conoscenza e dibattito sulla discriminazione verso le persone LGBTI nei luoghi di lavoro, scambio di buone pratiche e metodi volti a far superare queste discriminazioni anche attraverso la creazioni di reti locali e formazione per contrastare questi fenomeni.La rete del progetto Gionata è coinvolta per quanto riguarda la sfera delle chiese.Intervista a Innocenzo Pontillo.
Il 17 maggio è la giornata mondiale di lotta all'omo-transfobia. In varie città d'Italia e del mondo vengono organizzate veglie di preghiera da parte delle chiese evangeliche e cristiane.Il Salmo scelto per le veglie del 2016 è “Amatevi gli uni gli altri. Come io vi ho amati” (Giovanni 13,34).Abbiamo intervistato Innocenzo Pontillo del progetto Gionata.
Il 17 maggio è la giornata mondiale di lotta all'omo-transfobia. In varie città d'Italia e del mondo vengono organizzate veglie di preghiera da parte delle chiese evangeliche e cristiane.Il Salmo scelto per le veglie del 2016 è “Amatevi gli uni gli altri. Come io vi ho amati” (Giovanni 13,34).Abbiamo intervistato Innocenzo Pontillo del progetto Gionata.
Racconti di una vita passata del nostro profeta.
With 50% of the hosting team overseas, the podcast faces a major obstacle in bringing entertainment to the (minuscule) masses. In the original series of Fill Me In (2008-10) there were rarely (if ever) show notes -- or if there were, they were lost to the blurry mists of time. But seriously, if you're going back to these old chestnuts, do you need show notes? No, you're a die-hard, stop-at-nothing, rabidly fanatical minion who will hungrily consume the glory days through badly recorded annals of Ryan and Brian lore. Your journey awaits.