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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7509L'ITALIA RICONOSCE L'HOLODOMOR COME GENOCIDIO di Stefano MagniA 90 anni di distanza, anche il Parlamento italiano ha votato per il riconoscimento dell'Holodomor quale genocidio degli ucraini, commesso da Stalin dal 1932 al 1933. Il Senato ha approvato la mozione con 130 voti a favore e 4 astenuti (e tutti gli altri assenti). I 4 astenuti sono senatori di Verdi-Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle.Sull'Holodomor (in ucraino: "morte per fame") è stato fatto negazionismo (vero) da parte del regime sovietico e ancora oggi il dibattito è difficile da affrontare. È innegabilmente un crimine di massa figlio dell'ideologia comunista. Nel 1928 Stalin impose le sue riforme economiche radicali, dopo aver introdotto il primo Piano Quinquennale. L'agricoltura, che era la principale risorsa per l'Ucraina, come per la Russia meridionale, venne considerata come un settore ausiliario dell'industria. Nutrire gli operai: questo doveva essere il compito dei contadini. Poi la grandezza dell'Urss sarebbe arrivata grazie al programma di industrializzazione. L'Ucraina, nei primi anni sovietici, dopo la guerra civile (che l'aveva devastata, con una prima carestia) aveva ottenuto una certa autonomia, per lo meno il permesso di usare la propria lingua e di studiare la propria cultura nazionale. Gli anni '20 furono un periodo di "ucrainizzazione". Stalin, con la sua furia centralizzatrice, volle distruggere l'identità ucraina che lui stesso, da ex ministro delle Nazionalità, aveva concesso. L'Ucraina era un nemico nazionale: con la sua identità rischiava di minare l'unità dell'Urss. Era anche un nemico di classe, dove la Nuova Politica Economica aveva fatto fiorire più che altrove una classe di intraprendenti contadini proprietari, i "kulaki" come venivano chiamati spregiativamente.SI AIZZARONO LE LOTTE DI CLASSEL'ira lucida di Stalin si abbatté sui kulaki. Considerati nemici di classe, vennero aizzate contro di loro le masse contadine. Con processi sommari e linciaggi veri e propri, furono poi tutti deportati in Siberia, in Asia centrale e al Circolo polare. La campagna di "de-kulakizzazione" fece sparire quasi 2 milioni di ucraini e fu devastante per l'economia. Arrivati al 1931, le autorità sovietiche accelerarono la collettivizzazione. La resa dei terreni crollò. Le autorità sovietiche, più che "esperti" di agricoltura mandarono brigate di agit prop. Le stazioni dei trattori e delle macchine agricole erano centri di propaganda, più che fornitori di servizi ai contadini. La collettivizzazione fu una grande ubriacatura ideologica e causò la fine di una società agricola, in quello che era sempre stato il "granaio d'Europa".Ma al Cremlino non ammisero mai alcun errore, il modello doveva funzionare. Quindi alla comparsa delle prime statistiche che dimostravano raccolti molto inferiori alle quote prefissate dal piano, Stalin reagì punendo in massa i contadini. Chiunque era sospetto di nascondere il grano. La polizia politica entrava casa per casa, con pertiche di ferro con cui ispezionava (e distruggeva) le misere capanne di legno dei contadini, sequestrando ogni singolo chicco di grano. Ai contadini stessi non veniva lasciato nulla. Nessuno poteva fuggire. Venne reintrodotto un sistema rigidissimo di passaporti interni. Nessuno poteva neppure raggiungere le città. In tempi di carestia naturale, le città fanno la fame, i contadini hanno sempre qualcosa da mangiare. In una carestia artificiale, come quella provocata da Stalin in Ucraina, le campagne morivano, le città ricevevano provviste dalle autorità centrali, a sufficienza da sfamare operai e funzionari. Chi provava a entrare nelle città, alla ricerca di un po' di cibo, veniva cacciato o arrestato, oppure bastonato e lasciato morire. I casi di cannibalismo si moltiplicarono. La fame provocò un impazzimento collettivo. Testimonianze di sopravvissuti ci ricordano di persone trasformate completamente, ridotte all'inedia o ad una condizione di automi famelici, disperati, pronti a tutto. Tutta l'Ucraina si riempì di fosse comuni.Non esiste una contabilità dell'Holodomor. Esistono solo stime demografiche che variano da 3 a 7 milioni di morti. La più probabile è di 4,5 milioni di vittime, in un unico anno. Una mattanza simile, per dimensioni (anche se in proporzione alla popolazione fu molto maggiore) si vedrà, mezzo secolo dopo, solo in Cambogia, altro regime comunista che collettivizzò di colpo le campagne.UN VERO E PROPRIO GENOCIDIONella lettera di contestazione inviata al governo italiano dall'Ambasciata russa, si leggono i classici tre argomenti contro la definizione di "genocidio": la stessa carestia riguardò non solo l'Ucraina, ma anche il Kazakistan e la Russia meridionale. Non fu deliberato, ma il frutto di "errori gestionali da parte delle amministrazioni regionali delle zone agricole dell'Urss". E infine avvenne in "condizioni climatiche sfavorevoli dei primi anni '30". La prima obiezione non nega il carattere genocida dello sterminio per fame in Ucraina. La popolazione ucraina fu deliberatamente colpita e, contemporaneamente alla fame, venne scatenata anche una purga di tutte le personalità della cultura nazionale locale, un processo di violenta "de-ucrainizzazione". Semmai sono il Kazakistan e i russi delle regioni del Kuban e Caucaso settentrionale che avrebbero tutto il diritto di reclamare la memoria del loro genocidio, ma nessuno può negare che gli ucraini lo abbiano subito. La dinamica della carestia dimostra che fu un atto deliberato. Non solo non vennero inviati soccorsi, ma vennero vietati tutti i possibili aiuti e chiuse tutte le vie di fuga. Quindi non furono "errori gestionali". Infine le condizioni climatiche "sfavorevoli" non impedirono raccolti altrove, in Urss e all'estero, colpirono selettivamente solo le zone agricole soggette a collettivizzazione forzata. Troppo per essere una coincidenza.UNA SISTEMATICA CAMPAGNA DI NEGAZIONISMODell'Holodomor non si parla molto, perché, appunto, il regime staliniano condusse una sistematica campagna di negazionismo in tempo reale. Non si limitò a chiudere l'accesso delle aree colpite dalla carestia, arrivò ad organizzare tour di giornalisti selezionati in zone in cui era stata creata una campagna sovietica completamente artificiale: finti villaggi, comparse, un benessere costruito per essere mostrato all'estero. Ci cascarono in tanti, un giornalista in particolare si fece promotore della disinformazione sovietica: il britannico (premio Pulitzer) Walter Duranty. Tuttora non è chiaro quanto non sapesse o quanto fingesse di non sapere. Ad un diplomatico britannico, successivamente alle sue corrispondenze, confessò di sapere che la popolazione ucraina aveva subito fino a 5 milioni di morti a causa della carestia. Chi sapeva era il console italiano a Kharkov (attuale Kharkiv), Sergio Guadenigo, che inviava a Mussolini fedeli e puntuali rapporti di quanto stava accadendo. Tuttavia, anche l'Italia fascista scelse di non protestare, di non reagire, in un periodo in cui i rapporti con l'Urss era distesi. L'unico giornalista indipendente che documentò fedelmente l'orrore dell'Holodomor fu un altro britannico, Gareth Jones. Tuttavia i suoi articoli non ebbero seguito e furono contestati dalla stessa comunità giornalistica del suo Paese. Jones morì appena due anni dopo, nel 1935, in Manciuria. Si portò nella tomba la verità sconvolgente che aveva visto in Ucraina. Il 1933 fu l'anno dell'ascesa di Hitler in Germania. Da allora, per la stampa internazionale, non ci fu argomento più importante. Quel poco di attenzione per quanto accadeva nell'Urss si spense subito.Il voto in Senato può essere considerato un atto tardivo, può essere visto come un atto interessato per motivare la politica estera italiana sulla guerra in Ucraina. Ma intanto afferma una verità troppo a lungo negata.
Caso Orlandi, la prima inchiesta si chiude nel 1997. Nel 2005, però, una chiamata anonima alla redazione di Chi l'ha visto? cambia le carte in tavola. "Per risolvere il caso di Emanuela Orlandi, andate a vedere chi è sepolto nella basilica di Sant'Apollinare". Il corpo sepolto nella basilica è quello del boss criminale Enrico de Pedis, capo della Banda della Magliana. La sua ex compagna Sabrina Minardi accusa l'uomo, oramai morto, di essere coinvolto nel caso della scomparsa di Emanuela. Sarà proprio così? Tuttora quella della Banda della Magliana rimane una delle piste più accreditate per il mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi.Ascoltate (e seguite) il podcast anche su Spreaker cliccando sul seguente link: https://www.spreaker.com/show/italia-nera-il-male-nel-belpaese_1Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/italia-nera-il-male-nel-belpaese--5702018/support.
«Un po' di gentilezza verso una persona vale più di un grande amore verso l'umanità intera» Questa è la storia di Simone Romano. Orgoglioso membro di @MSOIRoma, Simone ha ricoperto diverse cariche sociali tra il 2017 e il 2022 da Segretario del comitato locale di Roma a Coordinatore Nazionale per il biennio 2021-2022. Simone inizia a muovere i suoi primi passi come tirocinante presso la Rappresentanza Permanente d'Italia presso le Nazioni Unite a Roma, poi come Conference Assistant presso il WFP, Partnership and Governance Consultant presso IDLO e UN Volunteer presso UNDP. Tuttora porta avanti la sua passione per le relazioni internazionali continuando a collaborare con il Polo Agroalimentare delle Nazioni Unite e altre Organizzazioni Internazionali a Roma. #generazioneMSOI è un'iniziativa ideata per avvicinare le giovani generazioni ai temi di politica internazionale attraverso l'esperienza di chi ha fatto parte del Movimento. Crediamo che l'esempio sia il miglior veicolo di entusiasmo per gli studenti curiosi e ambiziosi, a per chi – nella ricerca della propria strada – incrocia quella già battuta da altri prima di lui, e ci si immedesima sentendosi meno solo lungo il suo personalissimo cammino!
Puntata a cura di Untimoteo. Se siete in vena di qualcosa di vintage, su Rai Play troverete a vostra disposizione i tre film prodotti a partire dal 1965 fino al 1972 dallo studio di animazione di Bruno Bozzetto. Tre perle rarissime che rispondono al nome di West and Soda, VIP mio fratello Superuomo e il poetico Allegro non troppo.Frutto del genio di Bruno Bozzetto (Milano, 1938), disegnatore e animatore italiano conosciuto anche da chi non conosce i suoi lavori di fiction: sue erano le mitiche pillole animate nella storica trasmissione Quark. Esordisce nel 1959 con il folgorante Tapum! La storia delle armi. Nel 1991 riceve una candidatura ai premi Oscar grazie a Cavallette. Tuttora dirige lo studio che porta il suo nome.“Animazione” è il format del podcast di Mondoserie dedicato alle diverse scuole ed espressioni del genere, dall'Oriente alla scena europea e americana. Parte del progetto: https://www.mondoserie.it/Iscriviti al podcast sulla tua piattaforma preferita: https://www.spreaker.com/show/mondoserie-podcast Collegati a MONDOSERIE sui social: https://www.facebook.com/mondoseriehttps://www.instagram.com/mondoserie.it/ https://twitter.com/mondoserie_it https://www.youtube.com/channel/UCwXpMjWOcPbFwdit0QJNnXQ https://www.linkedin.com/in/mondoserie/
Il trattamento alla cheratina nasce agli inizi degli anni 2000 nei paesi del Sud America con lo scopo di rendere liscio un capelli che per sua natura è riccio e voluminoso, tanto da essere conosciuto semplicemente come “stiratura alla brasiliana”. La diffusione in Europa di questi prodotti, importati dai paesi latini, è avvenuta spesso mediante azioni illegali. Tuttora è rimasto un certo timore quando ci si sottopone al trattamento, ma fortunatamente queste vicende sono solo un brutto ricordo e in questo episodio spiego il perché.Potete offrirmi un caffè su ko-fi.com/elenaaccorsibuttini oppure mediante l'account PayPall elena.accorsi@gmail.com
In questo video, sarete nostri ospiti per cena! 7 sere, 7 ristoranti, 7 cene diverse! Quale sarà la migliore? Lo scoprirete! Infatti, abbiamo deciso di inserirle in ordine dal settimo al primo posto, salendo via via fino a quella che ci è piaciuta più delle altre! — DISCLAIMER — Ci teniamo a precisare che non è un video sponsorizzato, i nostri giudizi sono al 100% onesti e oggettivi! 7 Giorni, 7 Cene 7 - Gelateria Santa Trinità All'ultimo posto, una cena che forse non è davvero completa al 100%, lo sappiamo, per questo è all'ultimo posto, ma comunque non è niente male! La nostra destinazione è Gelateria Santa Trinità, vicino all'omonimo ponte. Sì, un giorno abbiamo davvero cenato solo con un gelato. Volete sapere quanto costa questo gelato? Ecco a voi lo scontrino! 6 - Paszkowski Il sesto posto lo merita Paszkowski. Si tratta di uno dei locali più storici di Firenze. Fondato nel 1903 come birreria dall'omonima famiglia polacca, il locale è diventato presto un Caffè Concerto, conosciuto in tutto il mondo. Tuttora c'è musica dal vivo quasi ogni sera. Pensate che in questo caffè sono stati intellettuali come Gabriele D'Annunzio, Eugenio Montale, Vasco Pratolini, Gaetano Salvemini, Umberto Saba. Qui, è possibile non solo bere qualcosa, ma anche avere un vero e proprio pasto completo, come noi abbiamo fatto. Abbiamo ordinato, per cominciare, una classica bruschetta. Ma, come potrete vedere nel video, abbiamo avuto qualche piccolo problemino con l'olio… Dopo di che, fiori di zucca ripieni di formaggio su crema di piselli e risotto alla zucca con formaggio caprino e amaretti (che sì, sono dei dolci, ma su questo risotto ci stavano da Dio!). Siccome dicono che questo, insieme al bar che gli sta accanto (Gilli) produce i dolci artigianali più buoni di Firenze, non potevamo non provarli. Ci siamo affidati completamente al nostro cameriere (fiorentino) sulla scelta del dessert: questa la sua selezione: tarte tatin di mele e crostatina con crema e more fresche. Abbiamo adorato la crostatina, ci è piaciuta un po' meno la tarte tatin, che era servita con della panna montata. Il conto? Un po' “salato”, come diciamo in italiano, cioè un po' troppo costoso, ma la posizione e il servizio di questo posto sono davvero di alta qualità, così come grande è la sua fama! 5 - Trattoria Zazà In quinta posizione, abbiamo deciso di mettere la cena presso la Trattoria Zazà. Questo ristorante ha un menù davvero lungo e variegato. Ogni palato sarà soddisfatto! Hanno opzioni di pizza, primi e secondi di carne e pesce, opzioni vegetariane e… un'intera sezione dedicata al tartufo! Quella sera, abbiamo deciso di assumere un po' di proteine, in pieno stile fiorentino. Così, abbiamo ordinato due diversi tipi di carne. In particolare, controfiletto all'aceto balsamico e petto di pollo al tartufo, entrambi accompagnati da una porzione di patate al forno. Che dire… buonissimi! Ci è piaciuta molto l'idea di unire la carne a questi due diversi condimenti. Una cosa un po' fuori dal comune a Firenze, dove di solito la carne è semplicemente arrosto. Abbiamo apprezzato l'originalità. Poi, siccome eravamo ESTASIATI dal tartufo, abbiamo anche ordinato una tagliata di manzo con la stessa “salsina” al tartufo. Tutto sommato, possiamo dire che qui c'è un ottimo rapporto qualità-prezzo, come è confermato dalla fila che ogni giorno si trova davanti all'entrata del locale. Per fortuna è un locale enorme che ha posti sia all'interno che all'esterno, così la fila scorre velocemente e non bisogna aspettare molto. 4 - Move On Al quarto posto, quello che è diventato uno dei nostri posti di fiducia: Move On. Pensereste subito che sia un locale da scartare, perché in un posto super turistico (di fronte al Battistero e alla Basilica, per intenderci). Quindi pensereste che il cibo sia scadente, e lo pensavamo anche noi. Ma ci siamo fidati e ne è valsa assolutamente la pena.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6735I SOTTOMARINI NUCLEARI AMERICANI IN AUSTRALIA FANNO INFURIARE LA FRANCIA E LA CINA: DA CHE PARTE STARE? di Antonio SocciSolitamente "Repubblica" è un giornale impegnato a dare le pagelle di fedeltà agli Stati Uniti, alla Nato e all'Occidente in generale.Per questo stupisce ciò che ieri, su Cina e USA, ha scritto Michele Serra, una delle firme più rappresentative del quotidiano scalfariano, uno che spesso alza il ditino moralista per impartire lezioni a chi non è di sinistra.Dunque nella sua rubrica, nella pagina dei commenti, ieri, si è occupato della controversia fra la Francia (da una parte) e (dall'altra) l'Australia e gli Stati Uniti per la storia dei sottomarini nucleari.Al di là della lite commerciale, Serra coglie il problema così: "pare che la flottiglia di sottomarini destinata all'Australia sia in funzione anticinese".L'editorialista, che evita di spiegare quanto è preoccupante l'egemonia (anche militare) della Cina sul Pacifico, fa questo ragionamento geopolitico: "la Cina, almeno per il momento, più che a fare la guerra sembra interessata a comperarsi, pezzetto dopo pezzetto, tre quarti del pianeta".Mentre "l'egemonia americana si è retta molto sulla supremazia militare, quella cinese punta tutto sul potere economico".Per trarre le conclusioni, Serra non si avvale di qualche studioso di geopolitica, ma - letteralmente - di un amico del bar: "Nel caso l'egemonia mondiale dovesse passare ai cinesi, vale l'ottima battuta (da bar: del resto è proprio al bar che l'ha detta) del mio amico Umberto: ‘Tu preferiresti essere bombardato o comperato?'".Dunque, se la Cina fa acquisti e gli Stati Uniti bombardano, dovremmo preferire la Cina. Se l'alternativa fosse davvero questa si dovrebbe optare per Pechino, perché chiunque preferisce lo shopping a un bombardamento. Ma è davvero quella l'alternativa? Il titolo che "Repubblica" ha fatto alla rubrica di Serra dice di sì: "Bombardare o comperare?".LE DIFFERENZE TRA STATI UNITI E CINAOvviamente non è così. È perfino banale sottolineare che in realtà l'egemonia americana è politica ed economica. Va ricordato inoltre a Serra che gli americani bombardarono sì l'Italia, circa 80 anni fa, ma per liberarla dagli invasori nazisti e per stabilirvi la democrazia, che infatti finanziarono lautamente con il "Piano Marshall", portandola al miracolo economico (i cimiteri dei soldati americani sono ancora fra noi).È chiaro che l'Italia sta nella sfera d'influenza americana, perché è quella che ci ha evitato di finire schiacciati sotto i carri armati sovietici, è quella che ci ha dato la libertà e il benessere.Mentre l'idea idilliaca che Serra sembra avere della Cina - come un paese laborioso, pacifico e dedito al commercio - non corrisponde alla realtà: il regime comunista cinese si è instaurato nel sangue e, dal 1949, si è consolidato con il massacro di milioni e milioni di persone.Ogni sussulto di libertà viene represso ferocemente come dimostra il massacro di piazza Tienanmen del 1989. Tuttora il comunismo cinese ha il suo Gulag, dove rinchiude qualsiasi dissidente. Quanto al "pacifismo" cinese Serra può chiedere informazione ai tibetani invasi e schiacciati da Pechino o, caso più recente, agli abitanti di Hong Kong.Il disegno imperiale della Cina comunista - che è una potenza nucleare - ha oggi come pilastro l'egemonia sull'Oceano Pacifico, dove ormai ha una flotta militare superiore a quella degli Stati Uniti.Questa è la nuova linea strategica di Xi Jinping, il quale ritiene che la Cina, storicamente, abbia fatto l'errore strategico di concepirsi, per secoli, solo come potenza di terra, senza prevedere i pericoli che sarebbero arrivati dal mare e senza capire le potenzialità di un'egemonia sui mari.È una novità geopolitica enorme che gli Usa hanno capito in tutta la sua portata, perché gli Stati Uniti non hanno frontiere di terra pericolose: solo dai due oceani, Atlantico e Pacifico, possono presentarsi rischi. Un'egemonia cinese sul Pacifico, quindi, li riguarda direttamente perché loro "confinano" con quell'Oceano.LE PAURE DI INDIA, GIAPPONE, TAIWAN E COREA DEL SUDDel resto ad essere allarmati per questa situazione non sono solo Stati Uniti e Australia, ma tutti i paesi asiatici a cominciare da India e Giappone (oltre a Taiwan e Corea del Sud).A differenza di quanto crede l'editorialista di "Repubblica", dunque, la potenza cinese non è solo economica (cosa che già di per sé è inquietante, infatti punta al sorpasso sugli Usa), ma è anche militare.Com'è possibile che a Serra sfugga il pericolo planetario rappresentato dalla Cina? Il fatto che egli venga dall'Unità e da quella storia lì non dovrebbe impedirgli oggi, nel 2021, di riconoscere la realtà. In fondo i post-comunisti fanno da tempo professione di atlantismo.È mai possibile che a sinistra ci sia ancora qualche nostalgia inconscia verso il rosso antico che induce all'indulgenza verso i regimi comunisti?Sì, è possibile. Lo fa pensare anche l'intervista di Massimo D'Alema, il politico più rappresentativo del vecchio Pci, a "New China Tv", rilasciata nel giugno scorso, nell'ambito dei festeggiamenti per i cento anni dalla fondazione del Partito comunista cinese.In quell'intervista, rilanciata su Twitter dalla portavoce del ministero degli Esteri cinese, Hua Chunying, D'Alema sottolinea la necessità di "riprendere la via di una forte collaborazione" con la Cina. Concetto opposto alla linea emersa nel G7 di quei giorni, ma che D'Alema aveva già espresso nel suo ultimo libro e in altri interventi.Inoltre l'ex premier ha energicamente lodato lo "straordinario salto verso la modernità e il progresso" realizzato dalla Cina, che, dice D'Alema, "è il grande merito storico del Partito comunista cinese".Dopo il naufragio del comunismo sovietico, che costrinse i compagni italiani a cambiar nome, il fatto che emerga, in Asia, un comunismo vincente, sembra avere per alcuni il sapore di una rivincita storica.Non è chiaro se si va verso una nuova "guerra fredda" fra Occidente e Cina, ma deve essere chiaro, anche in Italia, da che parte si sta.
- "Spero non sia una frode". Un fulmine a ciel sereno si abbatte sul passaggio di proprietà del Lugano. A mettere in serio dubbio il buon esito delle trattative è lo stesso Angelo Renzetti. Tra poco cercheremo di capirne di più - "Mi auguro sia la svolta per vedere ancora all'opera la Nazionale e se possiamo contare su questi giocatori in futuro". Così Livio Bordoli commenta la vittoria della Svizzera sulla Turchia. Tuttora in bilico l'avventura dei rossocrociati agli Europei - La Lega cambia pelle e diventa più democratica. Approvati i nuovi statuti che prevedono un Consiglio esecutivo con a capo un coordinatore. Nel diario l'analisi di Gianni Righinetti - La sconfitta di Marin Le Pen ed Emmanuel Macron, la rinascita dei Républicains, l'astensionismo da record. Questo l'esito del primo turno delle regionali tenutosi ieri in Francia
La strage di via Caravaggio è stato un triplice omicidio avvenuto a Napoli nel 1975 e rimasto irrisolto. Secondo la ricostruzione la strage avvenne nella notte tra giovedì 30 e venerdì 31 ottobre 1975 (ma il fatto venne scoperto solo il successivo 8 novembre), all'incirca tra le ore 23:00-23:30 e le 5 del mattino, al quarto piano del n. 78 di via Michelangelo da Caravaggio, nella parte alta del quartiere Fuorigrotta nell'abitazione delle vittime. Furono uccisi, prima colpiti alla testa con un oggetto contundente mai identificato e, successivamente, feriti alla gola con un coltello da cucina, Domenico Santangelo, 54 anni, rappresentante di vendita, ex capitano di lungo corso ed ex amministratore condominiale, la sua seconda moglie Gemma Cenname, 50 anni, ostetrica ed ex insegnante, e la figlia di lui, Angela Santangelo, 19 anni, impiegata dell'INAM, nonché il loro cane Yorkshire terrier, di nome Dick, soffocato con una coperta. I corpi di Domenico Santangelo e di Gemma Cenname furono depositati, assieme al cagnolino Dick, nella vasca del bagno padronale; il corpo di Angela fu avvolto in un lenzuolo e adagiato sul letto matrimoniale. L'assassino rubò denaro dalla borsetta della Cenname e portò via anche la pistola di Santangelo, mai ritrovata. Nell'appartamento, oltre a impronte di scarpa (numero 41-42) impresse nel sangue sui pavimenti di alcune stanze e del corridoio, furono rinvenute impronte digitali su una bottiglia di whisky e una di brandy poggiate su un mobile-radio dello studio di Domenico Santangelo. Era impossibile per la polizia scientifica dell'epoca rilevare, ricostruire e identificare tracce biologiche lasciate dall'assassino sui reperti della scena del delitto. Le impronte di scarpa e le impronte digitali risultarono incompatibili con quelle del principale indiziato, Domenico Zarrelli, figlio di un giudice presidente di corte d'appello deceduto e fratello dell'avvocato Mario Zarrelli (che scoprì i corpi), nonché nipote di Gemma Cenname; venne comunque arrestato il 25 marzo 1976 e poi condannato all'ergastolo in primo grado il 9 maggio 1978 per l'accusa d'aver compiuto la strage perché in preda a un raptus dopo essersi visto rifiutare la richiesta di un prestito di denaro dalla zia Gemma. In carcere studiò giurisprudenza e divenne egli stesso avvocato penalista. Zarrelli, che aveva dichiarato di non essere mai stato quel giorno a casa della zia, venne successivamente assolto in appello dopo aver passato cinque anni di prigione nel 1981 (per insufficienza di prove). Dopo l'annullamento della sentenza da parte della corte di cassazione, fu nuovamente assolto, con formula piena, dalla Corte di Assise di Appello, sentenza confermata dalla Cassazione il 18 marzo 1985, nonché nel 2006 risarcito dallo Stato per danni morali e materiali con un milione e quattrocentomila euro. Tuttora il coltello da cucina usato nel delitto e la coperta utilizzata per soffocare il cane della famiglia sono custoditi nell'Ufficio Reperti del Tribunale di Napoli dell'ex Tribunale di Castel Capuano e nel 2013 sono stati esposti per la prima volta al pubblico nell'esposizione temporanea, allestita all'interno del Tribunale, "Corpi di reato", divenendo così inutilizzabili per successive indagini scientifiche. Se vuoi sostenere il podcast e dare un contributo essenziale per aumentare la qualità dell’audio, visita la lista lista dei desideri che ho creato su Amazon: https://www.amazon.it/hz/wishlist/ls/16XLE7ST4CEG4?ref_=wl_share Entra a far parte della nostra community seguendo Blu Notte su Instagram e Twitter e iscriviti al canale Telegram per rimanere sempre aggiornato sulle prossime puntate cliccando su questi link: • Twitter: http://twitter.com/BluNottePodcast • Instagram: instagram.com/blu.notte.podcast • Telegram: https://t.me/BluNottePodcast
Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino. Sigla di Simon Balestrazzi […] Tuttora, dire Zúnica e immaginare un profondo bosco d’olivi saraceni e poi distese di verdissimi vigneti e giardini vermigli con siepi di salvie ronzanti d’api e vivai muscosi e boschetti d’agrumi imbalsamati di zagare e di gelsomini, era per Didí tutt’uno, quantunque […]
Pandora TVVia libera a un governo Lega-5 StelleIl Presidente Mattarella ha incaricato Giuseppe Conte di formare un governo Lega- 5Stelle. Decisione inevitabile in base al dettato costituzionale: il governo alla coalizione dei due partiti vincenti. Due giorni, forse più, di tempo per presentare la lista dei ministri. Percorso minato. Il discorso del neo premier è stato dignitoso: governo di cambiamento (ce n'è bisogno); avvocato difensore del popolo italiano (ne ha bisogno, bisogna solo vedere chi sono i suoi accusatori); fedele alle alleanze (Nato e Europa, rispondendo alla richiesta di Mattarella). Evidente il tentativo di “dare garanzie” internazionali ai proprietari del nostro debito e della nostra sovranità. I motivi sono evidenti. Ma lo spread è già salito a 200. E probabilmente salirà ancora: la minaccia deve restare incombente affinché i nuovi arrivati la sentano sul proprio collo minuto per minuto. La grande parte dei media italiani (con poche eccezioni) dileggia, ridicolizza sia il premier che la nuova maggioranza, sia il “contratto di governo” davanti al notaio. I motivi ci sono, per altro solo alcuni sinceri, ma resta il fatto, incontrovertibile, confermato dai recenti sondaggi, che la maggioranza degli Italiani vuole questo governo e che Mattarella non aveva scelta diversa da quella di farlo partire. Del resto ci si chiede dove fossero i commentatori, i politici avversari, mentre tutti i precedenti governi italiani producevano oltre 6 milioni di nuovi poveri e 2.350 miliardi di debito pubblico. In caso di default, sic stantibus rebus, sarebbe un disastro. Ma trattare una qualche modifica dei trattati europei, nelle attuali condizioni e rapporti di forza, appare una strada sbarrata da schieramenti di cannoni. ...Israele prepara nuove bombe sulla Flottiglia della LibertàIsraele ha bombardato, mercoledi' 23 maggio, due imbarcazioni palestinesi che avrebbero dovuto accogliere la "Flottiglia della Liberta'", una coalizione internazionale che si batte contro il blocco imposto da Israele nel 2007. Salpate, martedi', dal porto di Copenhagen, le navi della flottiglia faranno scalo in diverse citta' europee prima di arrivare a Gaza cariche di aiuti umanitari fra circa due mesi. Nel frattempo, il Comitato palestinese contro l'embargo preparera' nuove imbarcazioni per l'accoglienza della Flottiglia, fa sapere il coordinatore, Allaa Batta. Israele ha immediatamente rivendicato l'attacco. "Pochi minuti fa, i nostri aerei da guerra hanno colpito le infrastrutture sotterranee di Hamas nel Nord della Striscia di Gaza, e due obiettivi appartenenti alle forze navali di Hamas", si legge in un comunicato delle Forze di difesa israeliane pubblicato il 23 maggio, alle 4.30 del mattino. ...Ue, Cina, Russia in difesa dell’accordo sul nucleare iranianoGermania e Cina sosterranno l'accordo nucleare iraniano nonostante il ritiro degli Stati Uniti. "L'accordo non è perfetto, ma le alternative sono ancora più incerte", ha dichiarato Angela Merkel in visita a Pechino, sottolineando che "le sanzioni potrebbero spingere alcune aziende europee a non fare più accordi economici con l'Iran, lasciando spazio ad altri paesi”. "La cancellazione dell'accordo compromette la pace e la stabilità nella regione", ha aggiunto il premier cinese Li Keqiang. Da Bruxelles, la Commissione congiunta sull'accordo del nucleare iraniano fa sapere che si riunirà a Vienna domani, 25 maggio. ....Lo scetticismo di TeheranScetticismo permane a Teheran. La Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha dettato all’Europa le proprie condizioni per preservare l’accordo sul nucleare del 2015. Negli ultimi due anni, ha precisato Khamenei, "gli Stati Uniti hanno violato il trattato più volte, ma in Europa tutti sono rimasti in silenzio”. "Non abbiamo conflitti con Regno Unito, Francia, Germania, ma non ci fidiamo più di loro”, ha sottolineato la guida religiosa che ha chiesto a Regno Unito, Francia e Germania di comprare petrolio iraniano e di non interferire negli affari della regione medio orientale. Per Khamenei, "l'Iran avrà il diritto di riprendere le sue attività nucleari nel caso in cui l’Europa non rispetti a pieno queste condizioni". E ha aggiunto: "Il nemico dell’Iran ha collocato le stanze della guerra nel Dipartimento del Tesoro, invece che nel Dipartimento della Difesa. Allo stesso modo, noi affronteremo il nemico colpendolo nel cuore dell'economia.” Dove sono gli Skripal?Dopo quasi tre mesi di totale silenzio, mercoledi' 23 maggio, Yulia Skripal e' comparsa in un breve video pubblicato dalla Reuters. "Sono arrivata nel Regno Unito il 3 marzo per far visita a mio padre. Risvegliatami dopo 20 giorni di coma, ho saputo che entrambi eravamo stati avvelenati", racconta Yulia. "Tuttora mi riesce difficile accettare l'idea che siamo stati vittime di un simile attacco. Sono scioccata dal fatto che sia stato usato un agente nervino", continua la ragazza, ma il richiamo alla versione di Londra suona forzato. "La guarigione e' stata lenta e molto dolorosa. Non voglio entrare nei dettagli, dirò solo che il trattamento è stato invasivo e profondamente debilitante." Yulia, la cui priorita', ora, e' quella di assistere il padre fino alla sua completa guarigione, spera, in futuro, di tornare a casa; "nel mio Paese", dice. Ringrazia l'ambasciata russa per l'offerta di aiuto, "ma in questo momento", afferma, "non sono pronta e non voglio accettarla". "Nessuno deve, ne' puo' parlare per noi, tranne noi stessi", conclude Yulia Skripal. Restano, e addirittura si rafforzano i dubbi sulla sicurezza di Yulia, che davanti alla telecamera sembra leggere la traduzione in russo di un testo inizialmente scritto in inglese. Un dettaglio importante che non e' sfuggito all'ambasciata russa a Londra. "Il Regno Unito deve permetterci di comunicare direttamente con Yulia, di accertarci che non sia trattenuta contro la sua volonta' e che le sue dichiarazioni non siano frutto di pressioni esterne", si legge in un comunicato scritto dell'ambasciata, che continua: “Per ora abbiamo motivo di sospettare il contrario". Anche il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, spiega che a Mosca non si hanno certezze sulle condizioni di Yulia. ...Guerra dei dazi: anche l’India contro gli USADopo Cina e Unione europea, anche l'India potrebbe rispondere alla guerra commerciale degli Stati Uniti. New Delhi ha infatti presentato un reclamo contro i nuovi dazi americani sull'acciaio e sull'alluminio all'Organizzazione mondiale del commercio, e ha richiesto l'avvio di consultazioni con la Casa Bianca nell'ambito del meccanismo di risoluzione delle controversie del WTO. "La decisione degli Stati Uniti danneggia gli interessi dell'India e non e' conforme alle norme del WTO", fa sapere New Delhi, che ha valutato il danno in 165 milioni di dollari. ...
Pandora TVVia libera a un governo Lega-5 StelleIl Presidente Mattarella ha incaricato Giuseppe Conte di formare un governo Lega- 5Stelle. Decisione inevitabile in base al dettato costituzionale: il governo alla coalizione dei due partiti vincenti. Due giorni, forse più, di tempo per presentare la lista dei ministri. Percorso minato. Il discorso del neo premier è stato dignitoso: governo di cambiamento (ce n'è bisogno); avvocato difensore del popolo italiano (ne ha bisogno, bisogna solo vedere chi sono i suoi accusatori); fedele alle alleanze (Nato e Europa, rispondendo alla richiesta di Mattarella). Evidente il tentativo di “dare garanzie” internazionali ai proprietari del nostro debito e della nostra sovranità. I motivi sono evidenti. Ma lo spread è già salito a 200. E probabilmente salirà ancora: la minaccia deve restare incombente affinché i nuovi arrivati la sentano sul proprio collo minuto per minuto. La grande parte dei media italiani (con poche eccezioni) dileggia, ridicolizza sia il premier che la nuova maggioranza, sia il “contratto di governo” davanti al notaio. I motivi ci sono, per altro solo alcuni sinceri, ma resta il fatto, incontrovertibile, confermato dai recenti sondaggi, che la maggioranza degli Italiani vuole questo governo e che Mattarella non aveva scelta diversa da quella di farlo partire. Del resto ci si chiede dove fossero i commentatori, i politici avversari, mentre tutti i precedenti governi italiani producevano oltre 6 milioni di nuovi poveri e 2.350 miliardi di debito pubblico. In caso di default, sic stantibus rebus, sarebbe un disastro. Ma trattare una qualche modifica dei trattati europei, nelle attuali condizioni e rapporti di forza, appare una strada sbarrata da schieramenti di cannoni. ...Israele prepara nuove bombe sulla Flottiglia della LibertàIsraele ha bombardato, mercoledi' 23 maggio, due imbarcazioni palestinesi che avrebbero dovuto accogliere la "Flottiglia della Liberta'", una coalizione internazionale che si batte contro il blocco imposto da Israele nel 2007. Salpate, martedi', dal porto di Copenhagen, le navi della flottiglia faranno scalo in diverse citta' europee prima di arrivare a Gaza cariche di aiuti umanitari fra circa due mesi. Nel frattempo, il Comitato palestinese contro l'embargo preparera' nuove imbarcazioni per l'accoglienza della Flottiglia, fa sapere il coordinatore, Allaa Batta. Israele ha immediatamente rivendicato l'attacco. "Pochi minuti fa, i nostri aerei da guerra hanno colpito le infrastrutture sotterranee di Hamas nel Nord della Striscia di Gaza, e due obiettivi appartenenti alle forze navali di Hamas", si legge in un comunicato delle Forze di difesa israeliane pubblicato il 23 maggio, alle 4.30 del mattino. ...Ue, Cina, Russia in difesa dell’accordo sul nucleare iranianoGermania e Cina sosterranno l'accordo nucleare iraniano nonostante il ritiro degli Stati Uniti. "L'accordo non è perfetto, ma le alternative sono ancora più incerte", ha dichiarato Angela Merkel in visita a Pechino, sottolineando che "le sanzioni potrebbero spingere alcune aziende europee a non fare più accordi economici con l'Iran, lasciando spazio ad altri paesi”. "La cancellazione dell'accordo compromette la pace e la stabilità nella regione", ha aggiunto il premier cinese Li Keqiang. Da Bruxelles, la Commissione congiunta sull'accordo del nucleare iraniano fa sapere che si riunirà a Vienna domani, 25 maggio. ....Lo scetticismo di TeheranScetticismo permane a Teheran. La Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, ha dettato all’Europa le proprie condizioni per preservare l’accordo sul nucleare del 2015. Negli ultimi due anni, ha precisato Khamenei, "gli Stati Uniti hanno violato il trattato più volte, ma in Europa tutti sono rimasti in silenzio”. "Non abbiamo conflitti con Regno Unito, Francia, Germania, ma non ci fidiamo più di loro”, ha sottolineato la guida religiosa che ha chiesto a Regno Unito, Francia e Germania di comprare petrolio iraniano e di non interferire negli affari della regione medio orientale. Per Khamenei, "l'Iran avrà il diritto di riprendere le sue attività nucleari nel caso in cui l’Europa non rispetti a pieno queste condizioni". E ha aggiunto: "Il nemico dell’Iran ha collocato le stanze della guerra nel Dipartimento del Tesoro, invece che nel Dipartimento della Difesa. Allo stesso modo, noi affronteremo il nemico colpendolo nel cuore dell'economia.” Dove sono gli Skripal?Dopo quasi tre mesi di totale silenzio, mercoledi' 23 maggio, Yulia Skripal e' comparsa in un breve video pubblicato dalla Reuters. "Sono arrivata nel Regno Unito il 3 marzo per far visita a mio padre. Risvegliatami dopo 20 giorni di coma, ho saputo che entrambi eravamo stati avvelenati", racconta Yulia. "Tuttora mi riesce difficile accettare l'idea che siamo stati vittime di un simile attacco. Sono scioccata dal fatto che sia stato usato un agente nervino", continua la ragazza, ma il richiamo alla versione di Londra suona forzato. "La guarigione e' stata lenta e molto dolorosa. Non voglio entrare nei dettagli, dirò solo che il trattamento è stato invasivo e profondamente debilitante." Yulia, la cui priorita', ora, e' quella di assistere il padre fino alla sua completa guarigione, spera, in futuro, di tornare a casa; "nel mio Paese", dice. Ringrazia l'ambasciata russa per l'offerta di aiuto, "ma in questo momento", afferma, "non sono pronta e non voglio accettarla". "Nessuno deve, ne' puo' parlare per noi, tranne noi stessi", conclude Yulia Skripal. Restano, e addirittura si rafforzano i dubbi sulla sicurezza di Yulia, che davanti alla telecamera sembra leggere la traduzione in russo di un testo inizialmente scritto in inglese. Un dettaglio importante che non e' sfuggito all'ambasciata russa a Londra. "Il Regno Unito deve permetterci di comunicare direttamente con Yulia, di accertarci che non sia trattenuta contro la sua volonta' e che le sue dichiarazioni non siano frutto di pressioni esterne", si legge in un comunicato scritto dell'ambasciata, che continua: “Per ora abbiamo motivo di sospettare il contrario". Anche il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, spiega che a Mosca non si hanno certezze sulle condizioni di Yulia. ...Guerra dei dazi: anche l’India contro gli USADopo Cina e Unione europea, anche l'India potrebbe rispondere alla guerra commerciale degli Stati Uniti. New Delhi ha infatti presentato un reclamo contro i nuovi dazi americani sull'acciaio e sull'alluminio all'Organizzazione mondiale del commercio, e ha richiesto l'avvio di consultazioni con la Casa Bianca nell'ambito del meccanismo di risoluzione delle controversie del WTO. "La decisione degli Stati Uniti danneggia gli interessi dell'India e non e' conforme alle norme del WTO", fa sapere New Delhi, che ha valutato il danno in 165 milioni di dollari. ...
#31 TUTTORA Não É Igual A TODA HORA by Pierluigi Rizzo
Chi erano i Rosa+Croce?Una confraternita segreta, un ordine segreto ermetico cristiano le cui connessioni con l'attuale ordine politico mondiale e non solo, appaiono incredibili. Ce ne parleranno tre autori, scrittori e simbolisti, Gianfranco Carpeoro, Michele Proclamato, Paolo Franceschetti, in un tour itinerante che farà tappa anche in Toscana, a Chiusi, il 29 e 30 aprile 2017.Nella seconda parte spazio a Andrea Panatta si occupa da diversi anni di ricerca spirituale, sviluppo del potenziale psichico e terapie energetiche. Ha studiato e praticato il Pranic Healing di Master Choa Kok Sui, esercitando per quattro anni la funzione di istruttore presso l’Accademia di Pranic Healing di Roma. È un appassionato di tecniche energetiche e di guarigione psichica (Metodo Silva, sciamanesimo Huna, Qigong cinese). Dal 2008 è counselor e formatore presso diverse strutture. Dal 2009 insegna il corso di Igor Sibaldi I Maestri Invisibili. E' autore di "Istruzione per maghi erranti" e "La via della forza" (Spazio Interiore) in cui offre una visione molto particolare delle "guerre stellari" di tutti noi.La sera del 28 febbraio 1986, nel pieno centro di Stoccolma, venne ucciso a colpi di pistola il primo ministro svedese Olof Palme. Esponente chiave della socialdemocrazia europea, aveva idee politiche coraggiose e controcorrente. Tuttora il suo omicidio è irrisolto e avvolto nel mistero. Nel corso degli anni vennero a galla molte ipotesi, tra cui una pista italiana che coinvolgerebbe Licio Gelli. NStefania intervista il giornalista Aldo Garzia, autore del libro "Olof Palme: vita e assassinio di un socialista europeo". Chiude la puntata Barbara Marchand ed il maestro di Dietrologia,Per scriverci: bordernights@webradionetwork.eu www.bordernights.it
Chi erano i Rosa+Croce?Una confraternita segreta, un ordine segreto ermetico cristiano le cui connessioni con l'attuale ordine politico mondiale e non solo, appaiono incredibili. Ce ne parleranno tre autori, scrittori e simbolisti, Gianfranco Carpeoro, Michele Proclamato, Paolo Franceschetti, in un tour itinerante che farà tappa anche in Toscana, a Chiusi, il 29 e 30 aprile 2017.Nella seconda parte spazio a Andrea Panatta si occupa da diversi anni di ricerca spirituale, sviluppo del potenziale psichico e terapie energetiche. Ha studiato e praticato il Pranic Healing di Master Choa Kok Sui, esercitando per quattro anni la funzione di istruttore presso l’Accademia di Pranic Healing di Roma. È un appassionato di tecniche energetiche e di guarigione psichica (Metodo Silva, sciamanesimo Huna, Qigong cinese). Dal 2008 è counselor e formatore presso diverse strutture. Dal 2009 insegna il corso di Igor Sibaldi I Maestri Invisibili. E' autore di "Istruzione per maghi erranti" e "La via della forza" (Spazio Interiore) in cui offre una visione molto particolare delle "guerre stellari" di tutti noi.La sera del 28 febbraio 1986, nel pieno centro di Stoccolma, venne ucciso a colpi di pistola il primo ministro svedese Olof Palme. Esponente chiave della socialdemocrazia europea, aveva idee politiche coraggiose e controcorrente. Tuttora il suo omicidio è irrisolto e avvolto nel mistero. Nel corso degli anni vennero a galla molte ipotesi, tra cui una pista italiana che coinvolgerebbe Licio Gelli. NStefania intervista il giornalista Aldo Garzia, autore del libro "Olof Palme: vita e assassinio di un socialista europeo". Chiude la puntata Barbara Marchand ed il maestro di Dietrologia,Per scriverci: bordernights@webradionetwork.eu www.bordernights.it
LA RUSSIA DI PUTIN: BALUARDO DELLA CRISTIANITA di Benedetta Frigerio«Noi russi abbiamo vissuto sulla nostra pelle le conseguenze di un'ideologia che ci aveva fatto credere che saremmo stati felici senza Dio. Siamo arrivati a un centimetro dal suicidio umano e demografico. Adesso vogliamo tornare indietro». Alexey Komov è l'ambasciatore presso le Nazioni Unite del Congresso mondiale delle Famiglie, la più grande piattaforma internazionale per la difesa della famiglia naturale. In Italia per un convegno su Russia ed Europa organizzato a Rovereto dalla rivista Notizie Pro Vita, ha accettato di spiegare a Tempi le ragioni della svolta "life-friendly" di Mosca dopo il crollo del comunismo.In effetti negli anni Novanta, dopo settant'anni di regime, la Russia aveva indici di sviluppo umano da agonia.Fino alla vigilia della Rivoluzione bolscevica del 1917 il cristianesimo ortodosso era il fulcro della società russa. Nell'Ottocento l'ideologia marxista, partorita in Occidente, fece breccia nel cuore di alcuni intellettuali e borghesi russi. Secondo il materialismo comunista la scienza sarebbe riuscita a rendere l'uomo padrone di tutto. Non c'era più posto per la Chiesa che ricorda la dipendenza da Dio e dalle leggi naturali per la realizzazione dell'uomo e del bene comune. Perché la Russia ora guarda a queste idee con grande sospetto? Perché fummo i primi a conoscerle. Dopo la Rivoluzione d'ottobre fu legalizzato l'aborto, il divorzio, la famiglia come "affare" di Stato. Sull'orlo del precipizio ci siamo voluti fermare.Però la svolta "confessionale" di Putin e l'idea di fare della Russia una sorta di baluardo della cristianità non gode di buona stampa in Occidente.Senta, innanzitutto il governo sta approvando leggi che proteggono l'essere umano, cosa che si dovrebbe pretendere da ogni sovrano. Poi la valorizzazione del cristianesimo deriva dal fatto che Putin si è accorto che nel degrado assoluto l'unica cosa che ha resistito è stata la Chiesa ortodossa. La Russia ha provato il dolore di vivere senza Dio, per questo non crede più al comunismo e rigetta l'ateismo. Non a caso oggi il 77 per cento dei russi dichiara di credere in Dio e il 69 per cento è battezzato. Negli ultimi vent'anni sono state ricostruite trentamila chiese, seicento monasteri e altre duecento chiese sorgeranno presto a Mosca. Capisco che l'Occidente non capisca, visto quello che succede da voi. Però è così, il governo non sta imponendo nulla. E Putin sta solo prendendo atto del sentimento religioso riemergente nel popolo russo.In Russia vige ancora un sistema autoritario che ha ben poco di compatibile con la nostra democrazia.La "vostra" democrazia? In Occidente siete arrivati al punto di vedervi costretti per legge, e senza che nessuno abbia chiesto il vostro parere, a insegnare ai vostri figli che secondo questa "teoria del gender" non esistono "la mamma" e "il papà", ma solo genitori A e B, che possono essere anche dello stesso sesso, e che si deve "scegliere" se essere "bambini" o "bambine". Però senza discriminazioni, perché tutti devono essere uguali… Ecco, quando sento queste cose, quando sento che questa sarebbe "democrazia", ripenso a me bambino. Ricordo che camminando per strada vedevo gli edifici progettati dalla nostra "grande democrazia socialista", ed erano tutti brutti, tutti grigi, tutti uguali. Poi da qualche parte spuntava ancora qualche chiesa, bellissima, e subito sorgeva in me il desiderio di entrarci, di andare a rifugiarmi lì. Oggi le parti si sono invertite. Il popolo russo non cede all'ideologia Lgbt perché è molto meno ingenuo di quello europeo. La gente sa bene come gli intellettuali possono arrivare a imporre ideologie disumane.È sufficiente legiferare secondo il diritto naturale per cambiare un paese?Tuttora in Russia c'è una grande crisi demografica. Vent'anni fa siamo arrivati a quattro milioni di bambini abortiti ogni anno. Ora siamo scesi a circa due milioni. La politica da sola non basterà mai. Ma per fermare l'ingiustizia è necessario vietarla per legge. E comunque a ridurre i numeri dell'aborto sono stati anche il divieto del governo di pubblicizzarlo, il fatto che le leggi prevedano il finanziamento dei Centri di aiuto alla vita, lo stanziamento di una somma pari a dieci mila euro per il secondo figlio e concessioni demaniali a chi ne ha più di tre. Per il resto è compito dei cristiani e degli uomini di buona volontà ricostruire il tessuto sociale.Qual è la situazione della famiglia oggi in Russia?La situazione sta migliorando, ma ancora la metà dei matrimoni finisce in divorzi. La cultura di massa che passa attraverso la televisione, i film americani, le riviste e i media digitali condizionano le nuove generazioni. Anche in Russia i media restano i principali educatori…La Russia rischia sanzioni per le sue leggi "contro la propaganda e il proselitismo gay". Non teme il suo isolamento a livello internazionale?No, perché la maggioranza dei russi la pensa esattamente come Putin. Il quale non ha nulla da temere perché il nostro paese dispone di un importante deterrente nucleare ed è lo snodo fra l'Europa e l'Asia. La nostra forza è sotto gli occhi di tutti. Basti pensare che insieme a papa Francesco siamo riusciti a frenare la guerra in Siria e a bloccare il piano di Obama di bombardare Damasco. E mi lasci dire che noi russi abbiamo anche un senso messianico della nostra presenza nel mondo. Messianismo che può essere pericoloso, come quando volevamo esportare ovunque il comunismo, ma che ritorna utile ora che vogliamo ritrovare le nostre radici cristiane.E degli arresti delle Pussy Riot o degli attivisti di Greenpeace che dice? Non sono sintomi di un "regime"?Le persone pensano anche che noi russi non abbiamo l'acqua, che viviamo in povertà e che c'è corruzione ovunque. Invece in Russia la qualità dei servizi è ottima, la tassazione è al 40 per cento, la popolazione sta mediamente bene, costruiamo molto, importiamo e la materia prima è sfruttata con intelligenza. C'è libertà di impresa e anche di espressione. Mentre in Occidente in certi ambienti non potete neppure indossare una croce.
Hofburg di Vienna - Appartamenti imperiali, Museo di Sisi, Museo delle argenterie
Lo storico servizio da tavola detto „Hofform“, che è stato adoperato nei banchetti ufficiali sino al 2000, quindi ben oltre la fine della monarchia, fu realizzato dalle Manifatture di porcellane di Vienna. I piatti d‘argento fino ad allora in uso alla mensa a corte vennero degradati durante la repubblica a „segnaposto“. Le pietanze venivano servite invece durante la repubblica nel servizio di porcellana detto „delle visite di stato“. Il servizio dal fondo bianco è ornato da un delicato bordo dorato dal decoro a puntini con aquila bicipite in nero, rosso e oro. La sua peculiarità tecnica sta nel fatto che la decorazione fu eseguita sulla porcellana mediante la tecnica litografica della stampa ad oro e a colori, inventata nel 1855. Alla pittura eseguita a mano subentrava così la produzione in serie razionalizzata. Le posate d‘argento di J.C. Klinkosch e i bicchieri della ditta J. & L. Lobmeyr completavano il servizio delle visite di stato. Coronava la decorazione il tovagliolo sapientemente piegato „in stile imperiale“, che in ciascuna delle cavità della piega ospitava un panino. Questa piegatura dei tovaglioli era autorizzata soltanto nei pranzi di corte cui fosse presente l‘imperatore, ed era un segreto ben custodito, tramandato oralmente soltanto a poche persone selezionate. Tuttora questa piegatura dei tovaglioli può essere utilizzata soltanto nelle visite di stato di teste coronate e presidenti, ed esistono soltanto due persone che ne conoscono il segreto, e non lo rivelano a nessuno! www.hofburg-wien.at | Download Tour-Guide (PDF)© by Schloß Schönbrunn Kultur- und Betriebsges.m.b.H.