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Napoli e Venezia, due città diverse, piene di arte e di storia ma con un legame diverso con il mare che le bagna. Egidio Ivetic e Luigi Mascilli Migliorini, autori del libro, "Il destino del mare" (Il Mulino) le raccontano guardandole da lontano.Nella seconda parte le recensioni ai seguenti libri:Eugenio Montale, "Ossi di seppia", Mondadori per il centenario dalla sua pubblicazione;Eugenio Montale, "Tutte le poesie", Mondadori;Guidalberto Bormolini, Davide Rondoni, "Vivere il Cantico delle creature";La spiritualità cosmica e cristiana di san Francesco, edizioni Messaggero Padova;Simona Rinaldi, "Le mostre d’arte, Dal Seicento alle esposizioni digitali", Carocci;Oskar Bätschmann, "Il pubblico dell'arte, Una breve storia", Johan & Levi editore.Il Confettino, il consiglio di lettura per i piccoli di questa settimana:Maria Cristina Bulgheri, Berthe Morisot, Paesi edizioni.
Benedetta Vassallo"Carissimo Billy, Dear Lucky"Lucia Rodocanachi, Guglielmo BianchiOtto Edizioniwww.8ttoedizioni.comQuando Guglielmo Bianchi e Lucia Rodocanachi si conoscono, all'inizio degli anni Trenta, lui vive tra Lavagna, Genova e Parigi, è un poeta e un artista “furibondo di gloria”, un dandy che aspetta la sua consacrazione tra la ville lumière e quella sottile striscia di Liguria. Lei invece è la musa, instancabile motore di ispirazione creativa, degli “amici poeti degli anni Trenta” che si riuniscono nella casa che divide insieme al marito pittore ad Arenzano: tra gli altri Eugenio Montale, Camillo Sbarbaro, Carlo Bo, Adriano Grande, Gianna Manzini, Henry Furst.L'amicizia che da subito lega Bianchi e Rodocanachi sfocia in una corrispondenza che copre un decennio fondamentale per la Storia collettiva e la loro storia personale. Le 34 lettere scelte si snodano in un arco temporale che va dal 1937 al 1947: in questi anni Bianchi si consuma in un'esistenza inquieta, causa ed effetto di un successo mai raggiunto, fugge in Sud America, naufrago superstite di un mondo che non riesce più a comprendere. Lucia legge, studia, traduce – spesso su commissione al servizio di penne importanti: Montale, Vittorini, Sbarbaro, Gadda senza che il suo nome venga mai menzionato – attraversa la guerra, viene incarcerata e sfollata. E scrive. Scrive agli amici nel tentativo di illuminare quel buio, di riannodare i fili delle loro vite drammatiche. In pochi hanno conservato quelle lettere, uniche testimoni di una scrittura pulsante e vitale. Guglielmo fu uno di questi.Questa raccolta mira a ricostruire il sostrato artistico e letterario che contribuì a dare vita a una stagione culturale irripetibile per la Liguria dei primi del Novecento e a conoscere la storia, intellettuale e umana, di due artisti da riscoprire.Selezione delle lettere e note introduttive a cura di Benedetta Vassallo.Suddivisione tematica a cura di Alessandra Barbero.Con approfondimenti critici di Alessandra Barbero, Virna Brigatti, Silvia Falcione e Anna FerrandoIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Antonio Canu"L'Italia di carta"Viaggio tra le pagine che hanno raccontato il nostro Paeseil Saggiatorewww.ilsaggiatore.comDalle Dolomiti di Dino Buzzati alle Cinque Terre di Eugenio Montale, passando per la Sardegna di Grazia Deledda e la Maremma amata da Italo Calvino: Antonio Canu ci conduce in un viaggio attraverso l'Italia tra i luoghi che hanno ispirato scrittori, poeti e intellettuali di ogni epoca. Un racconto fatto di passi, sguardi e parole che è anche una riflessione sui molti modi in cui quei territori sono cambiati nel tempo. Che cos'è un paesaggio? Uno spazio oggettivo, descrivibile in modo univoco e preciso o qualcosa che muta e si trasforma al mutare delle nostre emozioni e delle esperienze che l'hanno abitato? Per Antonio Canu non si può descrivere un territorio senza tener conto dell'intreccio tra l'opera della natura e l'intervento, diretto e indiretto, dell'essere umano. Con l'occhio del naturalista e la curiosità del lettore, Canu percorre valli, città, laghi, mari e montagne d'Italia lasciandosi guidare dai pensieri e dalle voci degli autori che quei luoghi li hanno visitati, amati e immortalati nei loro scritti. Ecco che allora, come in un Grand Tour, vediamo apparire la Marsica illuminata dai racconti di Natalia Ginzburg e di Carlo Emilio Gadda. Ecco il Gargano cui tanti reportage dedicò Anna Maria Ortese. Ecco laggiù la Campagna romana, con i suoi pini a ombrello che affascinarono Virginia Woolf. Ecco la costa del Cilento animata dai versi di Ungaretti, così simile e così distante dal Po romantico di Gianni Celati. L'Italia di carta ci fa riscoprire il nostro paese sotto forma di una grande opera letteraria, composta di bellezza, storia e qualche stranezza: un immaginario inesauribile, che chiede continuamente di essere conosciuto e rivissuto, ma non smette mai di ricordarci che ha anche bisogno di essere protetto e custodito.Antonio Canu (Roma, 1960), ambientalista, giornalista ed esperto in gestione di aree protette, è stato responsabile nazionale delle Oasi per WWF Italia ed è attualmente presidente di WWF Travel. Scrive di natura e ambiente per diverse testate nazionali e regionali, è autore di numerose guide specialistiche e ha pubblicato, tra gli altri, Lettera a mia figlia sulla Terra (2001), Roma Selvatica (2015) e Andare per Parchi nazionali (2019). Con il Saggiatore ha pubblicato Il mondo in un carrello (2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
La Serbia in rivolta A caccia di anatre nella laguna Un viaggio nel tempo Una mostra fotografica ricorda il poeta Eugenio Montale
Francesco Zambon"I trovatori di Dante"Andrea Molesini Editore Veneziawww.molesinieditore.it«Poco vale ricchezzaSe la si usa a casaccioSenza legge e diritto!»Traduzione di Francesco ZambonCon un saggio di Claudia Di FonzoPer nessun “sì” darei il vostro “no”,Perciò muto sovente riso in pianto;Del mio dolore come un folle godoE della morte, se vi guardo in viso.E come il basilisco che con gioiaSi uccide contemplandosi allo specchio,Così voi siete per me specchio: quandoVi vedo e vi contemplo mi uccidete.Dante conobbe bene la poesia in lingua d'oc, una delle tre lingue – con la lingua d'oil e la lingua del sì, francese e italiano – che formano quello che egli definisce l'ydioma tripharium. Ed essi costituirono uno dei suoi modelli poetici fondamentali, dalla giovanile Vita nuova fino alla Commedia. Nel suo trattato di poetica, il De vulgari eloquentia, Dante cita a diverso titolo ben undici componimenti di sei trovatori diversi; alcuni testi sono allegati come esempi metrici o retorici, altri come espressione dei tre temi o materie da lui distinti nella poesia lirica: armi, rettitudine e amore. Nella Commedia, poi, egli mette in scena alcuni di questi poeti, ripartendoli calcolatamente nelle tre cantiche: nell'Inferno è collocato Bertran de Born, poeta delle armi, fra i seminatori di discordia; nel Purgatorio Arnaut Daniel, poeta dell'amore profano, fra i lussuriosi; nel Paradiso infine Folquet de Marselha (Folco), poeta della fede e dell'amore divino dopo aver cantato quello per le donne, fra gli spiriti amanti. E le parole che gli rivolge Arnaldo sono addirittura in lingua occitana, unico caso di discorso in lingua non italiana presente nel poema. Dante riprese inoltre in Al poco giorno e al gran cerchio d'ombra la forma metrica inventata da Arnaut Daniel, la sestina, che avrebbe avuto in seguito un immenso successo in tutte le letterature europee. Questo volume riunisce tutti i componimenti citati da Dante nel De vulgari eloquentia (oltre a una canzone di Peire d'Alvernhe e alla sestina di Arnaut, che egli imitò direttamente). Rispetto alle precedenti e analoghe sillogi di Chaytor, di Monaci e di Folena, essi sono qui per la prima volta accompagnati da una traduzione che, pur nella fedeltà al testo originale, ne rispetta rigorosamente le misure metriche.Francesco Zambon è professore emerito di Filologia romanza presso l'Università degli Studi di Trento. Studioso di fama internazionale, ha indagato su numerosi aspetti della letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo (bestiari, mito del Graal, trovatori, eresia catara, mistica amorosa). Ha scritto anche su alcuni poeti italiani ed europei contemporanei, fra cui Montale, Pascoli, Pasolini, Pierro, Ceronetti, Zanzotto e Pessoa. Con questa casa editrice ha pubblicato L'iride nel fango. L'anguilla di Eugenio Montale (2022), curato Messaggio di Fernando Pessoa (2022) e tradotto L'altra metà del sogno mi appartiene, vol. I, di Alicia Gallienne (2023).Claudia Di Fonzo è medievista e in particolare studiosa di Dante, cui ha dedicato numerose monografie e saggi. Da diversi anni si è specializzata, a proposito di Dante e di altri autori, sul rapporto fra diritto e letteratura, materia che insegna presso l'Università di Trento. Fra le sue pubblicazioni spiccano la prima edizione critica de L'ultima forma dell'«Ottimo commento» all'Inferno (Longo 2008) e diverse monografie su Dante e la cultura medievale (Dante e la tradizione giuridica, Carocci 2016; Scale e tribunali dell'aldilà, Longo 2022; Albedo iustitiae. Il peccato ermafrodito e altre questioni di diritto e letteratura, Ed. dell'Orso 2023).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Francesco Zambon"Zefiro zero"Guido RainerMolesini Editorewww.molesinieditore.itOgni cosa è senza scopo ma è avvincente perché la viviamo.In tutto il libro Rainer sviluppa un'osservazione minuziosa ed esatta delle cose, degli animali, degli uomini, dei fenomeni naturali: un'osservazione che tenta di coglierne i soprassalti segreti, la verità più intima, il momento epifanico se non proprio teofanico. Oggetto di questa amorosa o spietata osservazione sono soprattutto i personaggi di cui abbonda il libro e ai quali sono dedicati talvolta dei veri e propri racconti in nuce. Sono personaggi storici o letterari (come Pilato, Belisario, Didone, La moglie di Lot), ma anche uomini e donne del presente, a cominciare dai famigliari più stretti: padre, madre, nonna, zia Mebel. La realtà è infatti per Rainer un immenso libro, un immenso manoscritto: le metafore tratte dalla scrittura sono in lui frequentissime e rinviano appunto all'idea che la vera poesia, la poesia assoluta per così dire, sta nelle cose. Ecco che un venditore di sementi e pistacchi «si accovaccia in un punto di domanda», che gli uccelli che si alzano in volo sono «schiere di penne, di emme, enne». Il compito del navigatore-poeta sarà allora quello di cercare di decifrare questo linguaggio della natura, semicancellato e muto per molti, forse per i più, e di tradurlo nella nostra lingua; sarà insomma quello di «tendere l'arco dello stile al semplice / dire di ogni giorno».Dal saggio introduttivo di Francesco Zambon.Guido Rainer (Alessandria d'Egitto 1964) discende da una famiglia di marinai. Il suo bisnonno, Guglielmo Rainer, è stato un contrammiraglio della Regia Marina italiana durante la Grande Guerra. Dopo essersi diplomato al liceo francese di Alessandria d'Egitto, dove la famiglia si era trasferita vent'anni prima per ragioni di lavoro, a 19 anni è «scappato di casa» per un dissidio di cui non ama parlare e si è stabilito in un'isola della laguna di Venezia dedicandosi alla pesca. Ora vive a Cefalonia, fa lo skipper e organizza crociere nelle acque dello Ionio e dell'Egeo. Nel tempo libero, quando non legge – «la cosa che mi piace di più» – frequenta balere. «Il mare, la poesia e il ballo sono tutta la mia vita».Francesco Zambon (Venezia 1949) è professore emerito di Filologia romanza presso l'Università di Trento. Studioso di fama internazionale, ha indagato su numerosi aspetti della letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo (bestiari, mito del Graal, trovatori, eresia catara, mistica). Ha scritto inoltre su alcuni poeti italiani ed europei contemporanei. Con questa casa editrice ha pubblicato L'iride nel fango. L'anguilla di Eugenio Montale, tradotto Messaggio di Fernando Pessoa e L'altra metà del sogno mi appartiene di Alicia Gallienne.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
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In questo articolo vedremo 5 POESIE ITALIANE che tutti devono conoscere e leggere almeno una volta nella vita! 5 GEMME della POESIA ITALIANA: Versi da Non Perdere Prima poesia Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale di Eugenio Montale (1967) Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scalee ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.Il mio dura tuttora, né più mi occorronole coincidenze, le prenotazioni,le trappole, gli scorni di chi credeche la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccionon già perché con quattr'occhi forse si vede di più.Con te le ho scese perché sapevo che di noi duele sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,erano le tue. È una delle 28 che Montale ha dedicato alla moglie Drusilla dopo la sua morte. Nella poesia ricorda la compagna attraverso immagini di intimità quotidiana, come l'atto di porgerle il braccio per scendere le scale. Era un gesto semplice che ora gli manca. Lui guidava per le scale, lei lo guidava nella vita. Grazie a lei, ha imparato a non temere più gli affanni, le preoccupazioni e i mille impegni di tutti i giorni, che ha capito essere soltanto “trappole”, e a vedere oltre le apparenze. La donna era perciò la vera musa ispiratrice dell'autore, che ora si sente vuoto, smarrito e disorientato. Seconda poesia Amami di Alda Merini Amamifinchè sentirai il caloredi una fiamma tremulache sempre arde,difendendosi dai venti di scogliera.Sono un pensieroche non vuole mailegare le tue manilibere nel mondo,anche se vorreiche fossero solo mie.Amamiora che non ho paroleper farti innamoraredei miei silenzipieni di gioia,che non potrai vedere.Amami ancora,saranno solo gli occhia dirti la mia passionee le mie labbra,a raccontarticose difficili da dire.Saremo noi,un giorno forsead abbracciare solo i profumidei nostri corpisenza paurache l'assenza diventi una cosa vera. In questa poesia, l'autrice riesce a cogliere e trasmettere l'essenza dell'amore in tutta la sua complessità, come una forza che brucia (fuoco) e nutre (acqua) allo stesso tempo. Nei versi chiede di essere accettata e compresa nella sua interezza. L'amore, secondo la Merini, è totalizzante: un'esperienza tormentata e inebriante, che lei ci invita a vivere con passione, nonostante le ferite che può provocarci. "Amami" è una poesia toccante e lascia un'impronta forte nel cuore del lettore. È un invito a rischiare di amare, a immergersi nelle acque incerte di questo sentimento e a lasciarsi avvolgere dal suo fuoco bruciante. In definitiva, "Amami" è una poesia che ci ricorda che l'amore, con tutta la sua intensità e le sue contraddizioni, è uno dei sentimenti più potenti che possiamo sperimentare come esseri umani, perciò dobbiamo viverlo appieno, con tutte le sue sfumature, e non dobbiamo temere di aprirci completamente a ciò che esso ci può offrire. Terza poesia L'infinito di Giacomo Leopardi (1819) Sempre caro mi fu quest'ermo colle,e questa siepe, che da tanta partedell'ultimo orizzonte il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, interminatispazi di là da quella, e sovrumanisilenzi, e profondissima quieteio nel pensier mi fingo, ove per pocoil cor non si spaura. E come il ventoodo stormir tra queste piante, io quelloinfinito silenzio a questa vocevo comparando: e mi sovvien l'eterno,e le morte stagioni, e la presentee viva, e il suon di lei. Così tra questaimmensità s'annega il pensier mio:e il naufragar m'è dolce in questo mare. Nella poesia, il poeta riflette sulle sensazioni e sui sentimenti che prova ammirando il panorama dall'alto di una montagna. Non vede l'intero orizzonte perché gran parte di esso è nascosta da una siepe. Eppure, proprio questo ostacolo visivo scatena la sua fantasia. Si immagina spazi sconfinati, dove regnano pace e silenzio, tanto che questi pensieri quasi lo spaventano. Avverte la suprema bellezza e grandezza,
In esclusiva assoluta SB, il Prof. Massimo Raffeli, speaker e divulgatore culturale di punta di Rai Radio 3, ci intrattiene piacevolmente raccontandoci i "suoi esordi" nel mondo del giornalismo, specie radiofonico; ci spiega inoltre l'importanza della CITAZIONE, dell'ATTO CRITICO e della TRADUZIONE, come strumenti formativi e professionali, utilissimi ai nostri maturandi: e... In bocca al lupo!E a proposito di citazioni, perle di saggezza da Walter Benjamin, Marshall Mc Luhan, Pier Paolo Pasolini, Simone Weil, Louis-Ferdinand Céline, Eugenio Montale, Elio Vittorini, Lucia Morpurgo Rodomaki e tanti altri...La musica poi vi traghetterà sullo sfondo jazz fusion fino a... "La vie en rose du journalisme"!
Glück debuterte i bokform i 1968, med Firstborn, og etter dette ga hun ut en rekke diktsamlinger. I 1992 kom diktsamlingen The Wild Iris, som året etter ble belønnet med Pulitzerprisen i poesi. Blant senere verk er Vita Nova (1999), Averno (2006) og Faithful and Virtuous Night (2014). Året 2003/2004 var Glück poet laureate ved Library of Congress. I 2014 fikk hun National Book Award for poesisamlingen Faithful and Virtuous Night og i 2020 Nobelprisen i litteratur. -- Rune Christiansen (født 10. april 1963 i Bergen) er en norsk lyriker og romanforfatter. I 2011 overtok han det kunstneriske ansvaret for Forfatterstudiet i Bø ved Høgskolen i Telemark etter at Eldrid Lunden gikk av for aldersgrensen. Rune Christiansen debuterte som dikter i 1986. Siden da har han skrevet tolv diktsamlinger og ni romaner. Han har også gjendiktet poetene Alain Bosquet, Eugenio Montale, Frank Kuppner og Edmond Jabès. Han vant Brageprisen i 2014 for sin roman Ensomheten i Lydia Ernemans liv. I 2015 mottok han Gyldendalprisen for hele forfatterskapet. -- Øivind Hånes (født 5. januar 1960 i Nedre Eiker) er en norsk forfatter, musiker, komponist og plateprodusent. For romanen Pirolene i Benidorm (2005) ble han nominert til Nordisk råds litteraturpris. Hånes er oversatt til tysk, russisk og litauisk. I tillegg til sitt skjønnlitterære forfatterskap har Hånes gitt ut en rekke faktabøker om mat og vin.
Giovanni Tesio"Anche gli alberi cantano"Le piante in poesiaInterlinea Edizioniwww.interlinea.comPer chi ama la natura delle piante ecco un'antologia “vegetale”, dalle radici alle foglie, dal fiore al frutto, che propone gli omaggi di alcuni dei maggiori poeti e poetesse del Novecento: da Eugenio Montale a Andrea Zanzotto, da Luciano Erba a Tonino Guerra, da Antonella Anedda a Vivian Lamarque e Alda Merini, nel solco di una tradizione letteraria che partendo da Cicerone e passando per Boccaccio e Leopardi arriva fino ai giorni nostri. Nella convinzione che, come scriveva Henry David Thoreau, «ben poco si può sperare da una nazione che abbia esaurito la propria matrice vegetale».L'agricoltore avveduto pianta degli alberi di cui non vedrà mai il frutto: e un grand'uomo non pianterà le leggi, le istituzioni, l'ordinamento dello Stato?Giovanni Tesio (1946), già ordinario di letteratura italiana presso l'Università del Piemonte Orientale A. Avogadro, ha pubblicato alcuni volumi di saggi (per Interlinea, nel 2014, La poesia ai margini e nel 2020 La luce delle parole), una biografia di Augusto Monti, una monografia su Piero Chiara, molte antologie. Ha curato per Einaudi la scelta dall'epistolario editoriale di Italo Calvino, I libri degli altri (1991); più recentemente la conversazione con Primo Levi, Io che vi parlo (2016), e più recentemente ancora, presso Interlinea, un altro volume di considerazioni su vita e opera di Levi, Primo Levi. Ancora qualcosa da dire (2018). Sempre presso Interlinea un pamphlet in difesa della lettura, della letteratura e della poesia, I più amati. Perché leggerli? Come leggerli? (2012), un “sillabario” intitolato Parole essenziali (2014), la raccolta di poesie Piture parolà (2018) e ha curato le antologie Nell'abisso del lager (2019) e Nel buco nero di Auschwitz (2021). La sua attività poetica, dopo esordi lontani, è sfociata nella pubblicazione di un canzoniere in piemontese di 369 sonetti, intitolato Vita dacant e da canté (Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis, Torino 2017), poi seguito da due titoli editi da Interlinea, Piture parolà (2018) e Nosgnor (2020). È stato per trentacinque anni collaboratore di “La Stampa” (un'attività che lo ha portato a una scelta delle molte interviste scritte nel tempo, pubblicata da Priuli & Verlucca con il titolo Essere piemontesi, 2024). Nel 2020, presso Lindau, è uscito il suo primo libro narrativo. Gli zoccoli nell'erba pesante e sempre per Lindau il volume La poesia in gioco (2023), che con Nel bosco dei libri (2024) intende comporre una sorta di dittico.Fa parte del comitato scientifico del Centro Novarese di Studi Letterari ed è tra i fondatori e direttori della collana di poesia “Lyra”. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Il teatro elisabettiano rappresenta un prototipo dell’entertainment di massa hollywoodiano e William Shakespeare, con 86 candidature per 26 film ispirati ai suoi drammi, si può considerare la figura più titolata di tutta la storia degli Oscar - commenta Arturo Cattaneo, autore con Gianluca Fumagalli del libro “Shakespeare in Hollywood” (Einaudi, 310 p., € 30,00). RECENSIONI“Le canzoni che mi insegnava mia madre. Autobiografia” di Marlon Brando con Robert Lindsey(La Nave di Teseo, 400 p., € 20,00)“Re Lear a Manhattan. Capitalismo, satira e tragedia in Succession” di Gianluigi Rossini(Edizioni estemporanee , 108 p., € 14,00)“Giulio Cesare nella traduzione di Eugenio Montale” di William Shakespeare(Interlinea, 212 p., € 18,00)“Un teatro necessario. Le prime stagioni del Piccolo e una selezione di scritti giovanili” di Giorgio Strehler(Il Saggiatore, 168 p., € 18,00)“Olivetti. Storie da una collezione” di Alessandro Santero e Sergio Polano(Ronzani, 336 p., € 50,00)“Ripartire da qui. Da Barbiana a Gorizia, da Ivrea a Cinisi: dov’è finita l’Italia migliore?” a cura di Gabriele Dadati e Giovanni Battista Menzani(Low, 184 p., € 16,00)IL CONFETTINO“101 dalmata” di Dodie Smith(Camelozampa, 288 p., € 16,90)
"Le Classico" de Sébastien Ministru : "La Conscience de Zeno" de Italo Svevo. Composé en 1923, La Conscience de Zeno est sans doute le premier grand roman inspiré par la psychanalyse. Mais il est bien plus que cela. Avec la confession de son héros - narrateur qui entreprend d'évoquer pour le médecin qui le soigne les faits marquants de son existence, il demeure l'un des livres fondateurs de la littérature européenne du xxe siècle. C'est Eugenio Montale, Benjamin Crémieux et Valery Larbaud qui révélèrent et imposèrent simultanément, en France et en Italie, pendant l'hiver 1925-1926, le nom d'Italo Svevo, l'écrivain triestin né en 1861, et qui allait mourir en 1928... Le talk-show culturel de Jérôme Colin. Avec, dès 11h30, La Bagarre dans la Discothèque, un jeu musical complétement décalé où la créativité et la mauvaise foi font loi. À partir de midi, avec une belle bande de chroniqueurs, ils explorent ensemble tous les pans de la culture belge et internationale sans sacralisation, pour découvrir avec simplicité, passion et humour. Merci pour votre écoute Entrez sans Frapper c'est également en direct tous les jours de la semaine de 11h30 à 13h sur www.rtbf.be/lapremiere Retrouvez tous les épisodes de Entrez sans Frapper sur notre plateforme Auvio.be : https://auvio.rtbf.be/emission/8521 Et si vous avez apprécié ce podcast, n'hésitez pas à nous donner des étoiles ou des commentaires, cela nous aide à le faire connaître plus largement.
En direct de la Foire du Livre de Bruxelles : Pauline Guéna et Jeroen Olyslaegers. "Le Classico" de Sébastien Ministru : "La Conscience de Zeno" de Italo Svevo. Composé en 1923, La Conscience de Zeno est sans doute le premier grand roman inspiré par la psychanalyse. Mais il est bien plus que cela. Avec la confession de son héros - narrateur qui entreprend d'évoquer pour le médecin qui le soigne les faits marquants de son existence, il demeure l'un des livres fondateurs de la littérature européenne du xxe siècle. C'est Eugenio Montale, Benjamin Crémieux et Valery Larbaud qui révélèrent et imposèrent simultanément, en France et en Italie, pendant l'hiver 1925-1926, le nom d'Italo Svevo, l'écrivain triestin né en 1861, et qui allait mourir en 1928... L'écrivaine et scénariste françaiss Pauline Guéna (dont le film "La Nuit du 12" est inspiré de son livre "18.3 : Une année à la PJ" chez Denoël) pour son roman "Reine" (Denoël). « Il se réveille en sursaut. Les cris et les rires des enfants ne sont pas ceux de l'école du village, mais c'est bien l'odeur sèche du béton et celle, suffocante, de la tôle chauffée à blanc qui ont mêlé dans sa sueur et dans la crasse les années et les lieux. Il se redresse, sa prise sur l'arme resserrée, aux aguets. Les enfants se sont tus. Comme les oiseaux. » Marco est tueur à gages. C'est un professionnel fiable et efficace qui a toujours honoré ses contrats. Jusqu'à ce jour d'été où Marco va tuer par amour. Sa cavale commence. À ses trousses, le milieu, la police et un jeune journaliste en quête de gloire. Devant lui, rien d'autre que l'été qui n'en finit pas, et la femme qu'il aime. L'écrivain belge néerlandophone Jeroen Olyslaegers pour son roman « La Femme sauvage » (Stock). Août 1577. Installé depuis dix ans à Amsterdam où il tient une auberge, Beer vit avec sa fille adoptive Marie qui supporte de plus en plus mal son mutisme et sa mélancolie. Ces derniers soirs, comme chaque année au mois d'août, il s'isole dans sa chambre pour se remémorer sa vie passée à Anvers, ses trois épouses mortes en couches et son dernier amour, la Femme Sauvage, décédée durant leur fuite vers le nord. Il replonge dans la ville bruissante d'Anvers au XVIe siècle aux côtés des intellectuels éclairés de l'époque - cartographes, imprimeurs, commerçants, astrologues, peintres, etc. - qui fréquentent son auberge et y tiennent les réunions secrètes de leur confrérie, baptisée la Famille de l'Amour. Au retour d'une expédition maritime, des explorateurs lui demandent d'héberger une « femme sauvage » et sa petite fille, toutes deux vêtues de peaux de phoque. Pour ne pas déplaire à ces hommes qu'il admire, Beer accepte à contrecœur. Il les enferme dans une chambre qu'il munit de barreaux et commence à faire payer les curieux qui veulent découvrir « les créatures ». Ce comportement obtus et barbare lui aliène progressivement la sympathie de ses proches, à commencer par Margreet, la sage-femme qui vit avec lui, et son fils Ward, qui prend ses distances en lisant des livres ésotériques interdits par la censure. Alors que le pays est en proie aux luttes religieuses et aux révoltes ourdies contre l'occupant espagnol, que les exécutions publiques, les tortures, les destructions d'églises, les incendies et les massacres se multiplient, un félon du nom de Jan Grauwels tente de manipuler Beer pour infiltrer la Famille de l'Amour… La chronique de Josef Schovanec : La série pour enfants "Peppa Pig". Le talk-show culturel de Jérôme Colin. Avec, dès 11h30, La Bagarre dans la Discothèque, un jeu musical complétement décalé où la créativité et la mauvaise foi font loi. À partir de midi, avec une belle bande de chroniqueurs, ils explorent ensemble tous les pans de la culture belge et internationale sans sacralisation, pour découvrir avec simplicité, passion et humour. Merci pour votre écoute Entrez sans Frapper c'est également en direct tous les jours de la semaine de 11h30 à 13h sur www.rtbf.be/lapremiere Retrouvez tous les épisodes de Entrez sans Frapper sur notre plateforme Auvio.be : https://auvio.rtbf.be/emission/8521 Et si vous avez apprécié ce podcast, n'hésitez pas à nous donner des étoiles ou des commentaires, cela nous aide à le faire connaître plus largement.
Ci sono degli incontri che uno non si aspetta. Fonti: video "Eugenio Montale - intervista" pubblicato sul canale Youtube di rendarte piaz il 15 febbraio 2024; video "Dopo l'assegnazione a Eugenio Montale del Nobel per la letteratura" pubblicato sul canale Youtube di Archivio Luce Cinecittà il 12 ottobre 2021; video "Intervista Eugenio Montale (RAI)" pubblicato sul canale Youtube di Tony Pagoda il 15 novembre 2020; video "Una poesia di Eugenio Montale" pubblicato sul canale Youtube di Andrea Giampietro il 2 febbraio 2013. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
“Something unexpected is our only hope.” (Eugenio Montale) The post Something Unexpected | Easter 2024 appeared first on Love Speaks..
Nel 1998 il calciatore brasiliano Ronaldo appare in una storica campagna di Pirelli nella posa del Cristo Redentore di Rio de Janeiro, con la gamba sinistra alzata e il battistrada di uno pneumatico impresso sotto il piede. Il claim è ≪La potenza è nulla senza controllo≫. È uno dei momenti più iconici della lunga storia del brand Pirelli. In questa puntata scopriamo che cosa significa la parola brand per un'azienda così grande. Ospite della puntata: Maurizio Abet, Senior Vice President Communication di Pirelli. Prossima puntata: Il brand, ovunque, con Savino Muraglia, del Frantoio Muraglia; Paolo Priolo, fondatore e managing director di Pienosole; Nicoletta Polliotto brand strategist per l'agenzia Muse Comunicazione ed esperta di food and restaurant marketing; e Carla Morogallo, direttrice generale di Triennale Milano. Bibliografia - Per la storia di Pirelli, i riferimenti sono tre volumi promossi dalla Fondazione Pirelli: Una musa tra le ruote. Pirelli: un secolo di arte al servizio del prodotto, Corraini 2015; La Pubblicità con la P maiuscola. La comunicazione visiva Pirelli tra design d'autore e campagne globali, anni Settanta-Duemila, Corraini 2017; e Una storia al futuro. Pirelli, 150 anni di industria, innovazione, cultura, Marsilio 2022. - Il racconto della nevicata su Mosca è tratto da C.J. Williams, Moscow Blizzard Buries Forecasters, Los Angeles Times, 14 aprile 1998; e da Mosca caccia i meteorologi, La Stampa, 14 aprile 1998. - L'articolo citato di Marco D'Ottavi è Il gol che mi ha mostrato l'eccezionalità di Ronaldo, Ultimo Uomo, 29 aprile 2020. - La citazione di Eugenio Montale è tratta da La solitudine dell'artista, intervista di L. Piccioni, in Auto da fé. Cronache in due tempi, Mondadori, Milano 1966, pp. 47-9.
Davide Brullo"Dimmi un verso anima mia"Antologia della poesia universaleA cura di Nicola Crocetti e Davide BrulloCrocetti Editorewww.crocettieditore.itNon era mai stata tentata finora, con queste dimensioni, una antologia della poesia universale, dai Veda ai poeti odierni, dagli antichi inni egizi a Eugenio Montale, Seamus Heaney, Paul Celan, dai salmi biblici e da Saffo fino a Ezra Pound, Yves Bonnefoy e Mario Luzi. L'intento non è critico, tanto meno compilativo: si tratta di un salto nella meraviglia lirica di ogni paese e di ogni tempo, di un viaggio nella sorpresa e nello smarrimento. Libro per la vita, da tenere sempre sul comodino, a divinare i giorni, l'antologia mira a essere un lavoro imperituro, una sorta di “Mille e una notte” della lirica mondiale. Non è dunque lettura per gli “esperti”, ma per gli ispirati; per quelli che tra le maglie di un sonetto del Seicento o tra gli oscuri canti di un bardo islandese, tra le giaculatorie di uno sciamano dei deserti e negli snodi poetici di un trovatore di Provenza, trovano un conforto di curiosità, hanno il coraggio di sondare la propria anima. La poesia, si sa, è un rischio e un antidoto: leggerla, oggi, un gesto di sorridente sovversione. A curare questo lavoro, azzardato e abnorme, Nicola Crocetti, “l'editore dei poeti”, fondatore della rivista “Poesia”, che ha pubblicato migliaia di poesie di ogni angolo del globo, e Davide Brullo, poeta, fondatore della rivista avventuriera “Pangea”. Entrambi, non sono professori né critici letterari: hanno semplicemente dedicato la loro vita alla poesia.Davide Brullo ha pubblicato Annali (2004), L'era del ferro (2007), Gries (2019). Ha tradotto i Salmi e le poesie di David Gascoyne. Ha scritto alcuni romanzi, tra cui Rinuncio, Pseudo-Paolo. Lettera di San Paolo Apostolo a San Pietro, Un alfabeto nella neve. Ha fondato il quotidiano culturale on line “Pangea”; scrive su “il Giornale” e sul “Venerdì di Repubblica”. Ha raccolto in un libro una serie di Stroncature, scritte negli anni, che raccontano “il peggio della letteratura italiana”. Ha curato diversi libri con diversi pseudonimi, di cui ha scordato l'identità.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/show/tracce-di-il-posto-delle-parole_1/support.
Francesco Zambon"L'altra metà del sogno mi appartiene"Alicia GallienneAndrea Molesini Editorewww.molesinieditore.itPrefazione e scelta di Sophie Nauleau.Nota di Guillaume Gallienne.Traduzione di Francesco Zambon«Dura e segreta è la mia anima». La morte, l'amore, la vita: avrebbe potuto essere questo il motto di una ragazza che adorava la poesia di Éluard e di Baudelaire. Tanto più che, a differenza della maggior parte dei poeti che con il pensiero della fine intrattengono solo un legame intellettuale, Alicia Gallienne ha dato del tu alla morte negli anni dell'adolescenza, fino ad affrontarla all'alba del 24 dicembre 1990, qualche mese dopo aver compiuto vent'anni. Le sue poesie sono quelle di una radiosa ragazza di diciassette, diciotto e diciannove anni, di una giovane donna appassionata, coltissima, dall'animo vigoroso, a un tempo tenero e inespugnabile, che ha vissuto intensamente il destino di una cometa. I suoi versi, precisi e incandescenti, sono carne dolorante che dice di sì alla vita, alla voglia di gioia e di pathos, sono l'eco commossa di un destino che non smette di ardere, sintesi sconcertante di tenebra e di folgore.Alicia Gallienne (Parigi 1970 – ivi 1990) muore, ventenne, per una malattia incurabile. Tra il 1986 e il 1990, gli ultimi quattro anni della sua coraggiosa, straziante e appassionata esistenza, ha scritto centinaia di poesie. Grazie soprattutto a suo cugino, l'attore Guillaume Gallienne, i suoi versi sono stati «ritrovati» nel febbraio 2020, a tre decenni dalla morte, e pubblicati da Gallimard con il titolo L'autre moitié du songe m'appartient. Il libro ha avuto uno straordinario successo di critica e di pubblico. «Non m'importa quello che lascio, mi basta che la materia si ricordi di me, basta che le parole che vivono in me siano scritte da qualche parte e mi sopravvivano».Francesco Zambon (Venezia 1949) è professore emerito di Filologia romanza presso l'Università di Trento. Studioso di fama internazionale, ha indagato su numerosi aspetti della letteratura allegorica e religiosa del medioevo latino e romanzo (bestiari, mito del Graal, trovatori, eresia catara, mistica). Ha scritto inoltre su alcuni poeti italiani ed europei contemporanei. Con questa casa editrice ha pubblicato L'iride nel fango. L'anguilla di Eugenio Montale; curato Messaggio di Fernando Pessoa e Il mio solo fratello. Ritratto di Goffredo Parise di Nico Naldini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Today's poem is by Michael Dana Gioia (/ˈdʒɔɪ.ə/; born December 24, 1950), an American poet, literary critic, literary translator, and essayist.Since the early 1980s, Gioia has been considered part of the literary movements within American poetry known as New Formalism, which advocates the continued writing of poetry in rhyme and meter, and New Narrative, which advocates the telling of non-autobiographical stories. Gioia has also argued in favor of a return to the past tradition of poetry translators replicating the rhythm and verse structure of the original poem.Gioia has published five books of poetry and three volumes of literary criticism as well as opera libretti, song cycles, translations, and over two dozen literary anthologies. Gioia's poetry has been anthologized in The Norton Anthology of Poetry, The Oxford Book of American Poetry, and several other anthologies. His poetry has been translated into French, German, Italian, Spanish, Russian, Romanian, Bulgarian, Chinese, and Arabic. Gioia published translations of poets such as Eugenio Montale and Seneca the Younger.—Bio via Wikipedia Get full access to The Daily Poem Podcast at dailypoempod.substack.com/subscribe
I fatti e i nonfatti di una vita, Da Ossi di seppia a Le occasioni, La bufera e altro, L'ultimo Montale- Hai commenti o suggerimenti? Scrivi alla redazione: podcast@deascuola.it
Tommaso Di Dio"Poesie dell'Italia contemporanea"1971 - 2021il Saggiatorehttps://ilsaggiatore.comPoesie dell'Italia contemporanea è il risultato di un lavoro decennale di viaggi e ricerche tra biblioteche, archivi privati, colloqui con poete e poeti. Al suo interno sono raccolti i testi più rappresentativi di cinquant'anni di poesia italiana, dal 1971 al 2021, dai versi di Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini e Amelia Rosselli fino a quelli di Patrizia Cavalli, Milo De Angelis e Antonella Anedda. Il suo curatore, Tommaso Di Dio, poeta e critico letterario, ha costruito il libro perché possa essere letto e vissuto come un'esperienza sempre diversa. La prima è quella più istintiva: aprirlo casualmente e confrontarsi con la forza delle singole poesie; ciascun componimento avrà il potere di raccontare un aspetto della contemporaneità in cui siamo immersi. La seconda è l'approccio storico: si possono leggere soltanto le introduzioni alle cinque decadi in cui è suddiviso il libro come un romanzo della poesia italiana contemporanea. La terza, e ultima, è l'esperienza dei percorsi di lettura, in fondo al volume, tracciati e analizzati dal curatore stesso perché sia possibile attraversare le pagine anche tematicamente: per esempio seguendo il percorso delle poesie facili e di quelle difficili, o quello delle poesie civili e incivili. Poesie dell'Italia contemporanea desidera esplorare l'universo poetico italiano. Perché tutti possano entrare a farvi parte.Tommaso Di Dio (Milano, 1982) è autore di alcune raccolte di poesie, tra cui Verso le stelle glaciali (Interlinea, 2020), Nove lame azzurre fiammeggianti nel tempo (Scalpendi Editore, 2022). Si occupa di critica letteraria e traduzione.https://tommasodidio.comIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
breve lezione sulle caratteristiche essenziali delle raccolte poetiche montaliane, da Ossi di seppia a Le Occasioni e La bufera e altro, fino ad una delle ultime raccolte Satura.
Inauguriamo oggi le short lessons, e ci occupiamo di ciò che caratterizza maggiormente le poesie di Eugenio Montale: il "male di vivere", la sua ricerca dell' "essenziale" e i motivi per cui la sua poetica si basa sul simbolismo.
Breve lezioni sugli elementi caratterizzanti la prima raccolta di liriche del poeta genovese, Ossi di seppia, e del suo forte intreccio tra elementi desunti dalla realtà quotidiana e richiami simbolici.
ROMA1° episodio per di "Racconta il tuo Libro" rubrica ideata e condotta da Francesco Lioce.LA MINISTERIALE. Intervista impossibile a un'orata scrivania di potere | Mariella DE SANTIS ROBBINSMariella De Santis Robbins descrive "La ministeriale" come «l'intervista più surreale e a tratti inquietante che io possa aver mai pensato di realizzare», un racconto «assurdo, grottesco e inverosimile ». Eppure ha tante piccole e grandi verità da raccontare, questa scrivania. Facendoci ridere, commuovere, riflettere.Mariella De Santis Robbins, nata a Bari nel 1962 e vive tra Roma e Milano. Nel 1991 viene segnalata al Premio internazionale Eugenio Montale per la sezione “Inediti”. È stata vicedirettrice della rivista «Smerilliana, luogo di civiltà poetiche». Tra le sue opere più importanti ricordiamo: Da luoghi incerti (Book Editore, 1993), La cordialità (Nomos Edizioni, 2014) e Vinerotiche e altre delizie, ripubblicata nel 2015 da Leggeredizioni.Ospite Raffaele Bracalenti, Medico e psicoterapeuta a indirizzo psicoanalitico, all'età di diciannove anni è divenuto collaboratore di Sandro Gindro – psicanalista e fondatore dell'Istituto Psicoanalitico per le Ricerche Sociali (IPRS) – affiancandolo sia nell'attività clinica sia in quella di ricerca. Da sempre interessato all'uso della psicoanalisi in contesti sociali, si è occupato di formazione di insegnanti, assistenti sociali, ed educatori. Direttore Editoriale “DROMO. Rivista per un terzo pensiero”Musiche con licenza d'uso Epidemic SoundGIANO PUBLIC HISTORY APSafferente al Centro interuniversitario per la ricerca e lo sviluppo della Public HistoryRadio Giano Public History - Sede di Roma Sostienici con il 5x1000 : CF 97901110581
Nei nostri precedenti podcast abbiamo parlato di come l'amore può essere rappresentato in diverse forme, ma mai di un amore che, per quanto è forte, non riesce ad offuscarsi neppure con la morte. Quest'inno all'amore di Montale che dedica alla moglie Drusilla ci fa credere un po' di più in questo sentimento; lui ama sua moglie, e infatti sente il vuoto ad ogni gradino. Buon 23esimo giorno di attesa da noi lasagnini e lasagnine!!
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Incontro con Chiara Carminati. Presenta Elena Commessatti La poesia può prendere molte forme. Come l'acqua, può farsi onda e corrente, pozza e pioggia. Può portarci in aria, ed essere vento, compagno del volo degli uccelli o scatenato inseguitore di foglie, ma anche soffio, respiro. Può farsi terra, e sostenerci, ospitarci, nutrirci. Nella terra noi intrecciamo la nostra vita a quella delle piante e degli animali. Attraverso i versi di grandi poeti, da Antonia Pozzi a Eugenio Montale, Chiara Carminati racconta la natura ai ragazzi. Edizione 2022 www.pordenonelegge.it
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Crônica da cidade do dia 14/10/22
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"Fili" - Flaming Lips, Edoardo Bennato, Jockstrap, Umberto Eco, Verdena, Kate Bush, Foucault, Innamdi, Parliament, Makaya McCraven, Eugenio Montale, Kendrick Lamar, Weyes Blood, Vieux Farka Touré, Supertramp
Full Spectrum - Trance, Psytrance, Progressive, Breaks, Bass, EDM - Mixed by frequenZ phaZe
"Man cannot produce a single work without the assistance of the slow, assiduous, corrosive worm of thought." - Eugenio Montale || 01. Beyond Senses - Those Eyes [Upward] || 02. David Forbes & Paul Denton - Out Of Order (Alex Di Stefano Remix) [FSOE] || 03. Asteroid - Decipher [Nocturnal Knights Fusion] || 04. District 5 - Fractured [Kinected] || 05. EverLight - Renegade Bass (Smith & Brown Remix) [Skullduggery] || 06. Eco - Let You Down (Chris Schweizer Remix) [Black Hole] || 07. Solar Vision & Airwalk3r - Revenge [Future Sequence] || 08. EverLight & John Dopping ft. Jay W - Razor Blade [Skullduggery] || 09. Bliss & Ritmo - One with the Universe (Side A) [Iboga] || 10. Kaimo K & Ellie Lawson - Never Dared To Start Again [Amsterdam Trance] Never miss an episode! Subscribe to the Full Spectrum podcast, find the latest releases at https://ffaze.com
Subscribe to Quotomania on Simplecast or search for Quotomania on your favorite podcast app!Eugenio Montale was born into a family of businessmen in Genoa, Italy, on October 12, 1896. During World War I, he served as an infantry officer on the Austrian front. Orginially Montale had trained to be an opera singer, but when his voice teacher died in 1923, he gave up singing and concentrated his efforts on writing.After his first book, Ossi di seppia (Cuttlefish Bones), appeared in 1925, Montale was received by critics as a profoundly original and experimental poet. His style mixed archaic words with scientific terms and idioms from the vernacular. He was dismissed from his directorship of the Gabinetto Vieusseux research library in 1938 for refusing to join the Fascist party. He withdrew from public life and began translating English writers such as Shakespeare, T. S. Eliot, Herman Melville, and Eugene O'Neill. In 1939, Le occasioni (The Occasions) appeared, his most innovative book, followed by La bufera e altro (The Storm and Other Things, 1956). It was this trio of books established him as a founder of the hermetic school of Italian poetry.In 1948 he moved from Florence to Milan, where he became chief literary critic for Italy's primary newspaper, Corriere della Sera. In addition to writing poems, Montale was also a prolific essayist, writer of stories and travel sketches, distinguished music critic, translator, and amateur painter. He corresponded with Ezra Pound (despite Pound's Fascist sympathies), Italo Svevo, and Salvatore Quasimodo. In 1961, Montale was awarded an honorary degree at the University of Rome and shortly afterwards, at the universities of Milan, Cambridge, and Basel. In recognition of his work, as well as his courageous opposition to fascism, he was made a lifetime member of the Italian Senate in 1967.After a long break from writing poetry, Montale published four collections during the last ten years of his life: Satura (Miscellany, 1971), Diario del '71 e del '72 (Diary of 1971 and 1972, 1973), Quaderno di quattro anni (Notebook of Four Years, 1977), and Altri versi e poesi disperse (Other and Uncollected Poems, 1981). In 1975 he received the Nobel Prize in Literature "for his distinctive poetry which, with great artistic sensitivity, has interpreted human values under the sign of an outlook on life with no illusions." Montale died in Milan in 1981 at the age of 85.From https://poets.org/poet/eugenio-montale. For more information about Eugenio Montale:From “Cuttlefish Bones/Movements” collection, The Collected Poems, 1920-1954: https://us.macmillan.com/books/9780374533281“Eugenio Montale”: https://www.poetryfoundation.org/poets/eugenio-montale“Eugenio Montale”: https://www.nobelprize.org/prizes/literature/1975/montale/biographical/
Graziella Bernabò"Per troppa vita che ho nel sangue"Antonia Pozzi e la sua poesiaAncora Librihttps://www.ancoralibri.it/Benché morta suicida a soli ventisei anni, Antonia Pozzi (Milano 1912-1938) ha lasciato una straordinaria eredità di poesie, fotografie, lettere, diari e saggi critici. Le sue liriche, sottovalutate nel suo ambiente culturale – il gruppo di Antonio Banfi, filosofo di rilevanza europea –, furono invece valorizzate negli anni Quaranta da Angelo Barile, Eugenio Montale e Alessandro Parronchi. In epoche più recenti sono state oggetto di una eccezionale riscoperta da parte del pubblico e della critica, in Italia e nel mondo. Questa biografia letteraria – rivista e arricchita, rispetto alle due precedenti edizioni, grazie a ulteriori testimonianze e a nuovo materiale d'archivio – ricostruisce il percorso esistenziale e poetico di Antonia Pozzi con un andamento narrativo serrato e coinvolgente, ma anche con particolare rigore storico e filologico. Ne deriva il ritratto appassionato e fedele di una donna che, con la sua poesia, sa parlare con sorprendente vigore al nostro tempo. Forse la vita è davveroquale la scopri nei giorni giovani:un soffio eterno che cercadi cielo in cielochissà che altezza.Ma noi siamo come l'erba dei pratiche sente sopra sé passare il ventoe tutta canta nel ventoe sempre vive nel vento,eppure non sa così crescereda fermare quel volo supremoné balzare su dalla terraper annegarsi in lui.da Prati, 31 dicembre 1931Graziella Bernabò dopo la laurea in Lettere si è specializzata in Letteratura italiana presso l'Istituto di Filologia Moderna dell'Università degli Studi di Milano. Molti suoi saggi e articoli sono apparsi su riviste specialistiche e in opere collettanee. È autrice di Invito alla lettura di Landolfi (Mursia, 1978), Come leggere «La Storia» di Elsa Morante (Mursia, 1991), Per troppa vita che ho nel sangue. Antonia Pozzi e la sua poesia (Viennepierre, 2004; Àncora, 2012); La fiaba estrema. Elsa Morante tra vita e scrittura (Carocci, 2012 e 2016). Insieme a Onorina Dino, Silvia Morgana e Gabriele Scaramuzza, ha curato il volume … e di cantare non può più finire… Antonia Pozzi (1912-1938), Atti del Convegno, 24-26 novembre 2008, Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Filologia Moderna - Dipartimento di Filosofia, Viennepierre, 2009.Con Onorina Dino ha curato le seguenti opere di Antonia Pozzi: Poesia che mi guardi, Luca Sossella Editore, 2010; e, per la casa editrice Àncora, Ti scrivo dal mio vecchio tavolo. Lettere 1919- 1938, 2014; Parole. Tutte le poesie, 2015; Mi sento in un destino. Diari e altri scritti, 2018; A cuore scalzo. Poesie scelte (1929-1938), 2019.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
Eugenio Montale “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale” Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio. Il mio dura tuttora, né più mi occorrono le coincidenze, le prenotazioni, le trappole, gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede. Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio non già perché con quattr'occhi forse si vede di più. Con te le ho scese perché sapevo che di noi due le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, erano le tue.
Poema del giorno: Portami il girasole ch'io lo trapianti, Eugenio Montale
Jonathan Galassi is an acclaimed poet, translator, and longtime publisher at Farrar, Straus and Giroux who has built a life around the art of language. His poetry, described as “direct and plain-spoken,” by The New York Times, is known for illuminating the human experience and its multitudes, from nature and fatherhood to love and partnership. In addition to poetry, Galassi is a novelist. His newest book, School Days, asks fundamental questions about love and sex, friendship and rivalry, desire and power, and the age-old dance of benevolence and attraction between teacher and student. In School Days, Sam Brandt is a long-term resident of Connecticut's renowned Leverett School. As an English teacher, he has dedicated his life to providing his students with the same challenges, encouragement, and sense of possibility that helped him and his friends become themselves at the school half a lifetime ago. When Sam is asked to help investigate a charge involving the abuse of one of his former classmates by a teacher, Sam is flooded with memories of his closest friends and mentors. Sam's search for the truth becomes a quest to get at the heart of Leverett, then and now. The school changed enormously over the years, but at its core lie assumptions about privilege and responsibility untested for more than a century. And Sam's assumptions about his own life are shaken, too, as he struggles to understand what really happened all those years ago. Jonathan Galassi is the President and Publisher at Farrar, Straus and Giroux. Previously, he worked in publishing at Random House and Houghton Mifflin, later joining FSG, where he also served as editor-in-chief and executive editor before becoming president. He is also a poet and a translator of poetry, especially for the works by Giacomo Leopardi and Eugenio Montale. His poetry has earned him the Guggenheim Fellowship and the position of Honorary Chariman for the Academy of American Poets. He is the recipient of the Maxwell E. Perkins Award, which recognizes an editor, publisher, or agent who “has discovered, nurtured and championed writers of fiction in the U.S.” His first novel, Muse, was published in 2015, and he is the author of three poetry collections. Juan Carlos Reyes is an essayist and fiction writer who has published the novella A Summer's Lynching and the collection Elements of a Bystander. His essays and short stories have appeared in West Branch, Waccamaw, Florida Review, and Moss, among others. He received an Artist Trust Storyteller Grant and a PEN USA Emerging Voices Fellowship and is the most recent Board President of Seattle City of Literature. He has taught creative writing with the Alabama Prison Arts + Education Project and with Stetson University's MFA of the Americas and is currently an Assistant Professor of Creative Writing at Seattle University. Buy the Book: School Days: A Novel by Jonathan Galassi Presented by Town Hall Seattle. To become a member or make a donation click here.
Il 21 marzo si celebra la vita. È per questa ragione che nel 1999, in coincidenza con l'equinozio di primavera, l'UNESCO ha istituito simbolicamente la “Giornata mondiale della poesia”. Perché – si dice – la poesia va oltre i confini, le lingue e le differenze, portando con sé un'ideale di bellezza, dialogo e pace universali. Poesia come vita. È con questo spirito che "Alice" darà voce, fuor di retorica, in questa puntata, a tre poeti che hanno scritto e vissuto in disparte ma lasciando tracce anche profonde. Giampiero Costa, amatissimo docente di italiano del liceo di Mendrisio, presenterà l'importante edizione che ha curato per i Meridiani Mondadori di “Poesie e prose” di Camillo Sbarbaro (1888-1967), tra i più significativi poeti del Novecento, amico e ispiratore di Eugenio Montale. Importante è stata anche l'opera di Sandro Penna (1906-1977), apprezzatissimo anch'egli da Montale, del quale Pierre Lepori, Premio Schiller nel 2003 per “Qualunque sia il nome”, ha tradotto in francese “Poesie/Poèmes” (1973) per le edizioni D'en bas di Ginevra, dopo avere scritto e messo in scena per il losannese Théâtre 2.21 il monologo “Le Voyageur insomniaque”, dove Penna si racconta. La puntata si concluderà con Massimo Raffaeli, che inviterà alla lettura della personalissima “Antologia personale” di Giampiero Neri (Garzanti), «il più in ombra dei nostri grandi poeti», secondo la critica, fratello del ben più noto Giuseppe Pontiggia, che alla veneranda età di 95 anni offre al pubblico una sintesi ampia e rappresentativa della sua opera: preziosa.
Fabio Morabito"Nessun nome per Emilio"Traduzione di Adrian N. Bravi e Marino MaglianiExòrma Edizionihttp://www.exormaedizioni.com/Emilio gironzola ogni giorno nel cimitero semiabbandonato dietro casa, cercando il proprio nome tra quelli ancora leggibili sulle lapidi scolorite. È un bambino con una memoria prodigiosa e anomala che non può fare a meno di “comprimere tutti i nomi dei morti nel pantheon portatile della sua testa”. Il suo nome però non può pronunciarlo se prima non lo trova, perché i defunti lo sentirebbero e, pur di appropriarsene, cercherebbero di farlo morire.Nei vialetti invasi dalle erbacce, Emilio incontra una donna che ha l'età di sua madre e il richiamo del sesso si fa potente, è una forza scontrosa, incontrollabile, che lo consegna all'irrequietezza della pubertà, giocosa e morbosa.Mentre Emilio affronta le ansie dell'adolescente e flirta con la morte, la narrazione conserva a oltranza quel modo di conoscere proprio dell'infanzia e che ha nella fantasia il suo cuore pulsante, come se fosse possibile portarselo dietro, intatto, quel mondo nutrito dall'incanto.Fabio MorábitoNato in Egitto da genitori italiani, ha passato la sua infanzia a Milano. Dai quattordici anni vive a Città del Messico. Nonostante l'italiano sia la sua lingua madre, ha scritto tutti i suoi libri in spagnolo.Poeta, prosatore e saggista è molto noto in Spagna e America Latina. La sua vasta produzione ha ottenuto numerosi premi, tanto per la poesia quanto per la narrativa, l'ultimo in Francia nel 2018: il prestigioso premio Roger Caillois, per la totalità della sua opera.Ha scritto il libro per bambini Cuando las panteras no eran negras (White Raven Prize), pubblicato in Italia da Salani (Quando le pantere non erano nere). Ha raccolto e pubblicato Cuentos populares mexicanos, un libro di 125 racconti orali messicani, (White Raven Prize).È traduttore dall'italiano di numerosi romanzi, poesie, saggi e libri per bambini. Nel 2005, Galaxia Gutenberg ha pubblicato la sua traduzione dell'opera completa di poesia di Eugenio Montale. Dall'italiano ha tradotto anche libri di Torquato Tasso e di Patrizia Cavalli.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In questo video, sarete nostri ospiti per cena! 7 sere, 7 ristoranti, 7 cene diverse! Quale sarà la migliore? Lo scoprirete! Infatti, abbiamo deciso di inserirle in ordine dal settimo al primo posto, salendo via via fino a quella che ci è piaciuta più delle altre! — DISCLAIMER — Ci teniamo a precisare che non è un video sponsorizzato, i nostri giudizi sono al 100% onesti e oggettivi! 7 Giorni, 7 Cene 7 - Gelateria Santa Trinità All'ultimo posto, una cena che forse non è davvero completa al 100%, lo sappiamo, per questo è all'ultimo posto, ma comunque non è niente male! La nostra destinazione è Gelateria Santa Trinità, vicino all'omonimo ponte. Sì, un giorno abbiamo davvero cenato solo con un gelato. Volete sapere quanto costa questo gelato? Ecco a voi lo scontrino! 6 - Paszkowski Il sesto posto lo merita Paszkowski. Si tratta di uno dei locali più storici di Firenze. Fondato nel 1903 come birreria dall'omonima famiglia polacca, il locale è diventato presto un Caffè Concerto, conosciuto in tutto il mondo. Tuttora c'è musica dal vivo quasi ogni sera. Pensate che in questo caffè sono stati intellettuali come Gabriele D'Annunzio, Eugenio Montale, Vasco Pratolini, Gaetano Salvemini, Umberto Saba. Qui, è possibile non solo bere qualcosa, ma anche avere un vero e proprio pasto completo, come noi abbiamo fatto. Abbiamo ordinato, per cominciare, una classica bruschetta. Ma, come potrete vedere nel video, abbiamo avuto qualche piccolo problemino con l'olio… Dopo di che, fiori di zucca ripieni di formaggio su crema di piselli e risotto alla zucca con formaggio caprino e amaretti (che sì, sono dei dolci, ma su questo risotto ci stavano da Dio!). Siccome dicono che questo, insieme al bar che gli sta accanto (Gilli) produce i dolci artigianali più buoni di Firenze, non potevamo non provarli. Ci siamo affidati completamente al nostro cameriere (fiorentino) sulla scelta del dessert: questa la sua selezione: tarte tatin di mele e crostatina con crema e more fresche. Abbiamo adorato la crostatina, ci è piaciuta un po' meno la tarte tatin, che era servita con della panna montata. Il conto? Un po' “salato”, come diciamo in italiano, cioè un po' troppo costoso, ma la posizione e il servizio di questo posto sono davvero di alta qualità, così come grande è la sua fama! 5 - Trattoria Zazà In quinta posizione, abbiamo deciso di mettere la cena presso la Trattoria Zazà. Questo ristorante ha un menù davvero lungo e variegato. Ogni palato sarà soddisfatto! Hanno opzioni di pizza, primi e secondi di carne e pesce, opzioni vegetariane e… un'intera sezione dedicata al tartufo! Quella sera, abbiamo deciso di assumere un po' di proteine, in pieno stile fiorentino. Così, abbiamo ordinato due diversi tipi di carne. In particolare, controfiletto all'aceto balsamico e petto di pollo al tartufo, entrambi accompagnati da una porzione di patate al forno. Che dire… buonissimi! Ci è piaciuta molto l'idea di unire la carne a questi due diversi condimenti. Una cosa un po' fuori dal comune a Firenze, dove di solito la carne è semplicemente arrosto. Abbiamo apprezzato l'originalità. Poi, siccome eravamo ESTASIATI dal tartufo, abbiamo anche ordinato una tagliata di manzo con la stessa “salsina” al tartufo. Tutto sommato, possiamo dire che qui c'è un ottimo rapporto qualità-prezzo, come è confermato dalla fila che ogni giorno si trova davanti all'entrata del locale. Per fortuna è un locale enorme che ha posti sia all'interno che all'esterno, così la fila scorre velocemente e non bisogna aspettare molto. 4 - Move On Al quarto posto, quello che è diventato uno dei nostri posti di fiducia: Move On. Pensereste subito che sia un locale da scartare, perché in un posto super turistico (di fronte al Battistero e alla Basilica, per intenderci). Quindi pensereste che il cibo sia scadente, e lo pensavamo anche noi. Ma ci siamo fidati e ne è valsa assolutamente la pena.
Se c'è un libro di cui quest'anno si è molto parlato per il suo successo di critica e di pubblico è certamente il romanzo memoir “La signorina Crovato”. L'autrice, Luciana Boccardi, proprio in questi giorni è tornata in libreria con il secondo appuntamento di quella che sarà una trilogia e noi siamo lieti di riaccoglierla ad “Alice” per raccontarvi “Dentro la vita”. Un romanzo memoir che continua con le atmosfere e i buoni sentimenti del primo ma in cui la signorina Crovato si è trasformata nella signora Luciana Boccardi. Responsabile della segreteria della musica e del teatro della Biennale ci racconta dei suoi tanti incontri con i grandi della cultura del tempo di passaggio nella Venezia dei bei palazzi, del cafetin e delle gondole. Da Igor Stravinsky a Luchino Visconti fino a Eugenio Montale con grande schiettezza ne tratteggia modi di fare, capricci e professionalità. Pure ci racconterà la storia di una donna che è sempre stata libera, indipendente e a suo modo controcorrente. Una donna che ha cambiato vita tante volte scoprendo e coltivando i suoi diversi talenti, in primis quello di giornalista. A proposito di libertà e di donne, con Cristina Dell'Acqua intervistata da Alessandro Bertellotti sonderemo il mondo classico a caccia di domande e risposte che illuminino il nostro presente e viaggeremo guidati dalla fantasia di Omero, le donne, gli amici, le anime che Ulisse incontrerà e il nodo intricato e magico, che scopriremo legato a doppio filo a noi. Per ricordare, oggi e sempre, che nei legami è riposta la nostra libertà. Infine, a 30 anni dalla morte, con il giornalista e scrittore Piergiorgio Paterlini ricorderemo Pier Vittorio Tondelli, simbolo della letteratura omosessuale che fece scandalo con il romanzo "Altri libertini".
Se c'è un libro di cui quest'anno si è molto parlato per il suo successo di critica e di pubblico è certamente il romanzo memoir “La signorina Crovato”. L'autrice, Luciana Boccardi, proprio in questi giorni è tornata in libreria con il secondo appuntamento di quella che sarà una trilogia e noi siamo lieti di riaccoglierla ad “Alice” per raccontarvi “Dentro la vita”. Un romanzo memoir che continua con le atmosfere e i buoni sentimenti del primo ma in cui la signorina Crovato si è trasformata nella signora Luciana Boccardi. Responsabile della segreteria della musica e del teatro della Biennale ci racconta dei suoi tanti incontri con i grandi della cultura del tempo di passaggio nella Venezia dei bei palazzi, del cafetin e delle gondole. Da Igor Stravinsky a Luchino Visconti fino a Eugenio Montale con grande schiettezza ne tratteggia modi di fare, capricci e professionalità. Pure ci racconterà la storia di una donna che è sempre stata libera, indipendente e a suo modo controcorrente. Una donna che ha cambiato vita tante volte scoprendo e coltivando i suoi diversi talenti, in primis quello di giornalista. A proposito di libertà e di donne, con Cristina Dell'Acqua intervistata da Alessandro Bertellotti sonderemo il mondo classico a caccia di domande e risposte che illuminino il nostro presente e viaggeremo guidati dalla fantasia di Omero, le donne, gli amici, le anime che Ulisse incontrerà e il nodo intricato e magico, che scopriremo legato a doppio filo a noi. Per ricordare, oggi e sempre, che nei legami è riposta la nostra libertà. Infine, a 30 anni dalla morte, con il giornalista e scrittore Piergiorgio Paterlini ricorderemo Pier Vittorio Tondelli, simbolo della letteratura omosessuale che fece scandalo con il romanzo "Altri libertini".
Se c'è un libro di cui quest'anno si è molto parlato per il suo successo di critica e di pubblico è certamente il romanzo memoir “La signorina Crovato”. L'autrice, Luciana Boccardi, proprio in questi giorni è tornata in libreria con il secondo appuntamento di quella che sarà una trilogia e noi siamo lieti di riaccoglierla ad “Alice” per raccontarvi “Dentro la vita”. Un romanzo memoir che continua con le atmosfere e i buoni sentimenti del primo ma in cui la signorina Crovato si è trasformata nella signora Luciana Boccardi. Responsabile della segreteria della musica e del teatro della Biennale ci racconta dei suoi tanti incontri con i grandi della cultura del tempo di passaggio nella Venezia dei bei palazzi, del cafetin e delle gondole. Da Igor Stravinsky a Luchino Visconti fino a Eugenio Montale con grande schiettezza ne tratteggia modi di fare, capricci e professionalità. Pure ci racconterà la storia di una donna che è sempre stata libera, indipendente e a suo modo controcorrente. Una donna che ha cambiato vita tante volte scoprendo e coltivando i suoi diversi talenti, in primis quello di giornalista. A proposito di libertà e di donne, con Cristina Dell'Acqua intervistata da Alessandro Bertellotti sonderemo il mondo classico a caccia di domande e risposte che illuminino il nostro presente e viaggeremo guidati dalla fantasia di Omero, le donne, gli amici, le anime che Ulisse incontrerà e il nodo intricato e magico, che scopriremo legato a doppio filo a noi. Per ricordare, oggi e sempre, che nei legami è riposta la nostra libertà. Infine, a 30 anni dalla morte, con il giornalista e scrittore Piergiorgio Paterlini ricorderemo Pier Vittorio Tondelli, simbolo della letteratura omosessuale che fece scandalo con il romanzo "Altri libertini".
Lemons and sunshine! What's not to love? Today we're talking about poet and Nobel laureate Eugenio Montale and his "happy place," the gorgeous coastline of Liguria, tucked up in the northwest corner of Italy, bordering the French Riviera. In one of his early poems, I Limoni (The Lemon Trees), Montale describes the lemon trees in Monterosso al Mare, a small town on the Ligurian Coast where he spent his childhood summers. These lemons offer a glimpse of what is real and what is true, through the brightness and beauty of nature, a brightness and a beauty that can persist even through the cold and dreary winter days. And speaking of the beauty of nature, we talk about the Cinque Terre, the five small fishing towns of which Montale's Monterosso is the largest, that have become incredibly popular in recent years among tourists because of their accessibility by train and boat, colorful houses, wonderful seafood and white wine, and rocky beaches. To better enjoy the towns, consider staying a few nights, and also walking the famous trails nearby, the most famous of which connects the five villages one to the other, and which, until the train came through, was the only way villagers were able to visit each other other than by boat. Other nearby options might be Rapallo, Camogli, Santa Margherita Ligure, Portovenere, Lerici, and Tellaro may be slightly less-crowded options to actually staying in the Cinque Terre (although the secret is out about them as well!).And finally we reminisce about our one and only cruise (we both got violently seasick) and introduce our upcoming episode: "The Oldly-wed Game", where we ask each other questions about Italy and try and guess what the other will answer. As a teaser we find out that after nearly 25 years of marriage neither one of us has any idea what kind of ice cream the other likes! (And I suspect I only said lemon because I was still thinking of Montale...)The LemonTreesEugenio Montale (Trans. Anne Schuchman)Listen to me, the poet laureatesmove only among faunawith obscure-sounding names: boxwoods, privet, or acanthus.For my part, I love the roads that end in grassyditches where in half-dry puddlesboys grab ata few haggard eels:the paths that follow along the shoreline,then move down between the tufts of reedsand into the gardens, among the lemon trees.Better still, if the riotous songs of the birdsare silenced, swallowed up by the blue:you can hear more clearly the whisperof friendly branches in the air that just barely moves,and the intensity of this scentthat cannot be separated from the earthand a restless sweetness rains in the heart.Here the war of conflicted passionsby some miracle falls silent,here even the poor, we have our share of riches—and it is the smell of the lemon trees...(Read the rest of the poem here)