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cambogia

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Altri Orienti
Ep.130 - Cosa sta succedendo tra Cambogia e Thailandia

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Jul 3, 2025 28:41


Uno scontro al confine, un soldato morto, misure economiche reciproche, una telefonata trapelata: Thailandia e Cambogia stanno vivendo un momento complicato a causa di antiche rivendicazioni territoriali. E a farne le spese per ora è la premier thailandese: la Corte costituzionale l'ha sospesa, aprendo una nuova, ennesima, crisi politica del paese. Gli inserti audio della puntata sono tratti da: Leaked call between Thai PM Paetongtarn and Cambodia'sHun Sen worsens tensions, canale YouTube CNA, 19 giugno 2025; Primo Ministro thailandese sospeso dopo che una telefonata trapelata con Hun Sen, canale YouTube The Financial Express, 1 luglio 2025; Villagers caught in Thai-Cambodia border dispute, Al Jazeera English, 18 ottobre 2008; Deadly border clash between Cambodia and Thailand, Abc News, 6 giugno 2025. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Il Mondo
Rompere il silenzio sulla catastrofe umanitaria a Gaza. Cosa succede tra Thailandia e Cambogia.

Il Mondo

Play Episode Listen Later Jun 24, 2025 25:18


Dall'inizio della guerra tra Israele e Iran il 13 giugno, l'esercito israeliano ha intensificato la sua offensiva nella Striscia di Gaza, dove da settimane mancano medicine, acqua pulita e cibo. Con Loris De Filippi, operatore umanitario dell'Unicef.Alla fine di maggio degli scontri armati in una regione di confine tra la Thailandia e la Cambogia hanno fatto riemergere una vecchia disputa territoriale tra i due paesi. Con Emanuele Giordana, giornalista.Oggi parliamo anche di: Argentina • “I piani di Javier Milei per cambiare il calcio” di Christoph Gurkhttps://www.internazionale.it/magazine/christoph-gurk/2025/06/19/i-piani-di-javier-milei-per-cambiare-il-calcioSerie tv • Stick su Apple Tv+Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

BASTA BUGIE - Comunismo
Cinquant'anni fa iniziava l'incubo dei Khmer rossi in Cambogia

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later Jun 17, 2025 9:28


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8197CINQUANT'ANNI FA INIZIAVA L'INCUBO DEI KHMER ROSSI IN CAMBOGIA di Stefano Magni Il 17 aprile di 50 anni fa, cadeva Phnom Penh. La capitale della Cambogia finiva nelle mani dei Khmer Rossi, il movimento comunista, maoista, più letale della storia. Nei tre anni successivi, il regime retto con pugno di ferro da Pol Pot, eliminerà un terzo della sua stessa popolazione. Suo obiettivo dichiarato era quello di realizzare l'utopia comunista entro il 1990, non importava con quali metodi e con quanti morti.L'ascesa al potere dei Khmer Rossi avvenne dopo otto anni di guerra civile. A distruggere il già precario equilibrio di quella regione dell'Asia sudorientale, che aveva ottenuto l'indipendenza nel 1953 dalla Francia, fu soprattutto la guerra del Vietnam. Il principe Sihanouk, succeduto pacificamente al dominio francese, si era barcamenato fra il comunismo (in espansione in tutta la regione) e l'alleanza con gli Stati Uniti, protettori del Vietnam del Sud. Quando il Vietnam del Nord, comunista, nel 1959, incominciò a invadere il Vietnam del Sud (nazionalista) infiltrandovi i suoi militari e guerriglieri, Sihanouk non riuscì o non volle opporsi. Nel 1965, primo anno dell'intervento americano in Vietnam, la Cambogia era già diventata il principale terreno di transito dei nordvietnamiti. Essendo un paese neutrale, lì non potevano essere colpiti dagli americani e dai sudvietnamiti. Sihanouk represse violentemente il comunismo all'interno del suo paese. Nella sola rivolta contadina nel distretto di Samlaut (scoppiata a seguito di espropri arbitrari), dal 1967 al 1970, fece uccidere 12mila persone. I militari tagliavano le teste dei contadini e le mandavano a Phnom Penh, come prova del lavoro eseguito. Fu in quel periodo, in opposizione al regime, che crebbe il movimento armato dei Khmer Rossi, ispirato al maoismo più intransigente. Ma in politica estera, lo stesso Sihanouk si avvicinò alla Cina di Mao e all'Urss di Brezhnev e ruppe con gli americani.REPUBBLICA KHMERNel 1970, quando Sihanouk era a Mosca in visita di Stato, i militari presero il potere. Lon Nol, uno dei peggiori macellai della repressione di Samlaut, divenne presidente, di fatto il dittatore, della nuova "Repubblica Khmer". Promise lotta alla corruzione e cacciata dei vietnamiti e chiese subito agli Usa di intervenire in suo aiuto. In meno di un mese, Nixon autorizzò un intervento di terra, segreto, in territorio cambogiano. Militarmente fu un successo: i nordvietnamiti vennero cacciati dalle aree di confine. Politicamente fu un disastro: i comunisti di Ho Chi Minh si dispersero nel paese e insegnarono ai Khmer Rossi come si combatteva contro un esercito regolare. Lon Nol si alienò ulteriormente la popolazione, prima di tutto perché si dimostrò ancora più corrotto del predecessore. Poi perché fu ancora più violento, perseguitò tutti i vietnamiti del paese, i cattolici e le altre minoranze religiose e represse nel sangue ogni manifestazione di dissenso. Contro di lui si allearono monarchici e comunisti: Sihanouk e i Khmer Rossi formarono un Fronte di Unità Nazionale. Nel 1973 controllavano già metà del paese e Lon Nol chiese di nuovo l'aiuto degli americani. Nixon autorizzò una campagna di bombardamenti aerei (anche questa segreta), in cui perirono decine di migliaia di civili, oltre ai guerriglieri. Fu un successo effimero: l'avanzata dei comunisti venne solo temporaneamente arginata, ma come reazione ai bombardamenti le popolazioni contadine si arruolarono in massa nei Khmer Rossi, anche se ormai era chiaro, nelle aree che avevano occupato, che il loro regime fosse molto più letale di quello nazionalista di Lon Nol.LA KAMPUCHEA DEMOCRATICANell'aprile del 1975, quando il Vietnam del Sud era in procinto di essere sopraffatto dal Nord e gli americani se ne erano ormai andati, i Khmer Rossi vinsero la guerra civile. Sihanouk rimase ufficialmente il capo di Stato ancora per un anno, poi venne costretto agli arresti domiciliari. Nasceva la Kampuchea Democratica, Khieu Samphan era il presidente, ma il vero uomo al comando era il primo ministro, leader del movimento armato comunista, Saloth Sar, detto Pol Pot. Educato a Parigi (aveva Jean Paul Sartre quale mentore), volle creare l'utopia comunista dal giorno uno del suo regno. Tutte le città, a partire da Phnom Penh, vennero evacuate con urgenza. Anche i malati e i feriti ricoverati negli ospedali furono gettati in strada. Agli evacuati le nuove autorità dissero che si trattava di una misura temporanea e di portarsi dietro il minimo indispensabile. In realtà erano destinati a partecipare a un gigantesco esperimento sociale: trasformare i cittadini in contadini. Le evacuazioni, effettuate con metodi da deportazione, costarono decine di migliaia di vittime. Ed era solo l'inizio della sofferenza.Tutta la popolazione cambogiana venne riorganizzata in comunità contadine. Non era possibile alcuna libertà di movimento: di fatto erano prigionieri di campi di lavoro. I turni andavano dalle 12 alle 14 ore al giorno, senza pause se non per subire il lavaggio del cervello ideologico nelle sessioni di rieducazione. Tutti i membri del vecchio regime e le loro famiglie vennero sterminati. Tutti i religiosi, a qualunque religione appartenessero, vennero uccisi. Per il resto, ogni comandante e funzionario locale aveva diritto di vita e di morte sui suoi contadini. I più sadici e sospettosi uccidevano anche chi solo portava gli occhiali, simbolo di degenerazione borghese. Poteva essere ucciso anche chi fosse considerato "pigro" nel lavoro dei campi, chi non aveva abbastanza calli sulle mani, chi non rispondeva in modo appropriato nelle sessioni di rieducazione, chi conosceva lingue straniere, chi esercitava professioni liberali prima dell'anno zero della nuova era.GESTI D'AMORE VIETATI E PUNITINon era permesso parlare in prima persona singolare: l'Io era bandito. Non era permesso l'affetto personale: parole dolci e gesti d'amore erano vietati e puniti. Doveva essere amato solo il partito. Dall'inizio del 1977, i matrimoni furono solo combinati dai quadri del partito, fra uomini e donne che fra loro non si conoscevano. I figli furono separati dai genitori, educati dal partito. Tutto era in comune, le coltivazioni destinate al catasto, il cibo razionato e consumato in mense collettive. La morte per fame divenne la regola e i contadini che cercavano di rubare il cibo o di consumarlo mentre lo coltivavano erano condannati a morte.Nemmeno i quadri e i dirigenti dei Khmer erano esenti dalla paura. I tentativi di colpi di Stato furono molto numerosi, almeno nove in tre anni. Pol Pot rispose con purghe periodiche. Le vittime principali erano i comunisti rientrati dall'estero, invogliati dalla propaganda di Phnom Penh. Quasi tutti finirono sotto la scure della repressione. Il carcere di Tuol Sleng, destinato agli epurati, divenne il simbolo dello sterminio cambogiano, l'unico luogo in cui l'identità delle vittime e la data della loro esecuzione venne documentata minuziosamente. La quasi totalità degli internati a Tuol Sleng venne uccisa, dai plotoni d'esecuzione o nelle camere di tortura.Il regime Khmer era anche profondamente razzista. Nonostante l'alleanza con Pechino, sterminò la quasi totalità dei cinesi residenti in Cambogia (circa 200mila perirono in questo genocidio nel genocidio), la minoranza musulmana Cham e decine di migliaia di vietnamiti. E fu proprio per salvare questi ultimi dall'annientamento che, alla fine del 1978, il Vietnam invase la Cambogia. In poco più di un mese spazzò via l'infernale regime. Ma nel paese non tornò la libertà, si instaurò un altro regime comunista, guidato da Samrin (un ex Khmer Rosso fuggito in Vietnam) e solo meno repressivo e letale del precedente. Per questo è così difficile, ancora oggi, fare luce sul crimine immenso dei Khmer Rossi e punire i suoi responsabili. Il colpo di spugna sul passato, comunque, non cancella i due milioni di morti, assassinati in appena tre anni, con un'intensità senza precedenti. Uccisi nel nome di un'utopia, di un paradiso in terra che garantì l'inferno a un popolo intero. 

Radio Bullets
9 giugno 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jun 9, 2025 18:02


Gaza: Israele dirotta la nave con Greta Thunberg e attivisti in rotta verso la Striscia. 106 persone uccise nella Striscia nelle ultime 24 ore.Colombia: attentato al senatore Miguel Uribe Turbay, ferito durante un comizio a Bogotá.Iran: vietato portare a spasso i cani in 18 città. ”Mali: Wagner lascia il Paese, subentra l'Africa Corps russa.USA: la Guardia Nazionale a Los Angeles, scontri per i raid anti-migranti.Cambogia e Thailandia: tregua fragile al confine contesoIntroduzione al notiziario: Referendum, il coraggio di contare Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

BASTA BUGIE - Comunismo
Guerra del Vietnam: nel 50° anniversario sfatiamo 4 falsi miti

BASTA BUGIE - Comunismo

Play Episode Listen Later May 20, 2025 12:35


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/8175GUERRA DEL VIETNAM: NEL 50° ANNIVERSARIO SFATIAMO 4 FALSI MITI di Stefano Magni Chi controlla il passato controlla il presente, chi controlla il presente controlla il futuro. Così scriveva George Orwell nel suo famigerato romanzo di fanta-politica "1984". E a giudicare da come viene raccontata la guerra del Vietnam, i marxisti controllano il passato.Un'opera di riscrittura della storia ha avuto pienamente successo ed oggi, 30 aprile, giorno del 50esimo anniversario della caduta di Saigon, noi "sappiamo", o almeno crediamo di sapere, nozioni come: "gli americani hanno invaso il Vietnam", "i vietnamiti si sono liberati con una guerra di popolo", "gli americani hanno combattuto una sporca guerra" e "l'esercito americano ha perso contro gli insorti vietnamiti".Prima di tutto, gli americani non hanno mai invaso il Vietnam. Dopo la cacciata dei francesi, nel 1954, il Vietnam, esattamente come la Corea, venne diviso in due. Una zona Nord, comunista, una zona Sud nazionalista. Il 17mo parallelo divenne un "confine", o meglio una linea di demarcazione temporanea, protetta da una fascia demilitarizzata (Dmz).L'EPURAZIONEIl Nord era dominato dai comunisti di Ho Chi Minh, il Sud dai nazionalisti di Cao Bai, a cui ben presto subentrò il dittatore Ngo Dinh Diem. In teoria si sarebbero dovute tenere elezioni comuni per riunificare il Paese sotto un unico governo democraticamente eletto, ma il Sud rifiutò. Al Nord, infatti, i comunisti avevano fatto subito piazza pulita, non solo dei partiti non comunisti, ma anche dei comunisti non sufficientemente allineati, dei contadini "ricchi", dei contadini "medi", dei collaboratori o di chiunque fosse stato accusato di collaborazione dei francesi e dei loro parenti.Una mattanza, in perfetto stile staliniano che, dal 1954 al 1959, costò al popolo nordvietnamita centinaia di migliaia di morti, soprattutto durante la campagna di collettivizzazione forzata delle terre. Un milione di nordvietnamiti approfittò del breve periodo concordato di apertura della Dmz per scappare al Sud. Al Nord invece non ci volle andare nessuno, se non circa diecimila guerriglieri comunisti (Viet Cong) che rischiavano l'arresto. In quelle condizioni era chiaro che non si potessero tenere libere elezioni comuni nel Nord e nel Sud.RIUNIFICAZIONE CON LA FORZAFinché il Vietnam del Nord non decise di riunificare il Paese con la forza. La guerra americana iniziò nel 1964 con la Risoluzione del Tonkino, ma la guerra in Vietnam incominciò più di cinque anni prima, precisamente nel gennaio 1959, quando il XV Congresso del Comitato Centrale del partito comunista nordvietnamita decise di "porre fine" al regime del Sud.Non con un'invasione convenzionale, come aveva fatto la Corea del Nord, ma con una lenta e costante infiltrazione di soldati regolari e di guerriglieri nel Sud. La guerra incominciò con una serie di attentati terroristici, soprattutto ai danni di giudici, ufficiali di polizia, capi villaggio, leader partitici e sindacali anticomunisti.Poi si passò alla guerriglia vera e propria, con la conquista dei villaggi e delle zone rurali. Per trasferire in sicurezza uomini, armi ed equipaggiamenti, il Vietnam del Nord violò la neutralità di Laos e Cambogia, costituendo nei loro territori basi ("santuari" dove non potevano essere attaccati dai sudvietnamiti) e pezzi della "pista di Ho Chi Minh", una serie di strade mimetizzate nella giungla.Il generale Vo Nguyen Giap, che aveva battuto i francesi nella guerra di indipendenza, pian pianino erose anche tutto il Vietnam del Sud. Giunti al 1964, 41 province su 44 erano nelle mani dei comunisti, al regime del Sud rimaneva soltanto la capitale Saigon e poco altro.Gli americani, in tutto questo periodo, avevano limitato il loro intervento all'invio di armi e consiglieri militari. L'azione politica più eclatante l'aveva condotta il presidente Kennedy, ma a Saigon: appoggiando il golpe contro Diem, un regime change per instaurare la democrazia nel Sud.L'INTERVENTO USAL'amministrazione Johnson, in un anno elettorale, intervenne direttamente dopo che il Sud era quasi del tutto nelle mani dei comunisti. Intervenne all'ultimo minuto per salvare un alleato dal precipizio. Le navi americane, che assistevano il Sud, erano sottoposte a uno stillicidio di agguati da parte dei nordvietnamiti.Uno di questi attacchi, il lancio di un siluro contro un caccia nel Golfo del Tonkino (un evento su cui sussistono tuttora dubbi), diede a Johnson la possibilità di portare la questione vietnamita in Congresso e ottenere l'autorizzazione per un intervento diretto. Ma non chiamatala "invasione": quando gli americani arrivarono a Saigon con le loro prime truppe, il Sud era già invaso dal Nord da cinque anni.GUERRA CONTRO IL POPOLOIl mito della guerra di popolo contro gli americani è un altro prodotto della costante riscrittura della storia. I comunisti, ovunque prendessero il controllo, imponevano il loro regno del terrore. Gli attentati proseguirono e iniziarono i massacri. I metodi erano quelli staliniani dello sterminio per quota: in ogni regione occupata, in ogni città, in ogni villaggio, i nordvietnamiti stabilivano una percentuale di popolazione da uccidere e la uccidevano.I Servizi di Sicurezza dei Vietcong stilavano liste nere che poi venivano regolarmente trovate nelle tasche dei soldati e degli ufficiali nordvietnamiti. Quando, nel 1968, i comunisti occuparono Hue, scatenarono uno dei più grandi massacri della guerra. Gli americani, quando riconquistarono la città, trovarono 19 fosse comuni piene di corpi: uccisi con un colpo di pistola, decapitati, torturati fino alla morte, o sepolti vivi.Nelle liste nere dei Viet Cong e dei nordvietnamiti entrava un po' di tutto: chi era nella polizia e nell'esercito del Sud, i loro parenti (un ottantenne fu sepolto vivo a Hue perché il nipote era nell'esercito), chiunque venisse accusato di aver collaborato con gli americani, gli attivisti non comunisti, i cattolici, i buddisti, i comunisti trotzkisti, i comunisti "recalcitranti".Oppure chiunque dovesse essere ucciso per fare numero, per rispettare le quote stabilite dal partito, sulla base di calcoli basati sulla lotta di classe (tot percentuale di borghesi, tot di contadini ricchi, ecc...). I nordvietnamiti non rispettarono neppure i campi profughi, né le colonne di profughi in fuga: anzi, li attaccavano deliberatamente per infondere terrore, per non fare sentire nessuno al sicuro. Minavano le strade e i campi, per impedire il movimento dei civili e dei militari.Non si facevano problemi a farsi scudo dei civili, quando dovevano presidiare un villaggio. Quella dei comunisti nordvietnamiti non fu una guerra "di popolo", ma contro il popolo. Lo dimostra la grande fuga dei sudvietnamiti, anche dopo la guerra: il popolo che fuggì via mare, con mezzi disperati, quello dei "boat people" in cerca di salvezza dall'inferno rosso che si era instaurato anche a Saigon.UNA SPORCA GUERRAEppure quella del Vietnam passa per essere la "sporca guerra" degli americani. Sì, gli americani commisero crimini di guerra: bombardarono a tappeto, uccisero prigionieri e compirono anche massacri deliberati di civili come nel celebre caso del villaggio di My Lai. C'è però una differenza fondamentale fra i crimini americani e nordvietnamiti, quantitativa e qualitativa.Quantitativa, prima di tutto: il grosso dei crimini commessi dagli Alleati fu ad opera dei sudvietnamiti (che combattevano con una logica da guerra civile) e da altri contingenti, soprattutto i sudcoreani. I crimini americani, in sé, provocarono un numero relativamente ridotto di vittime, stimato fra le 6 e le 10 mila (nella letteratura anti-Usa si legge spesso di un "genocidio" americano in Vietnam, con oltre un milione di vittime civili, ma è solo propaganda, perché un milione è il numero complessivo di vittime di tutta la guerra, da tutte le parti).I crimini nordvietnamiti provocarono un numero di vittime incommensurabilmente superiore: 216 mila vittime di cui 50 mila nelle purghe interne al Vietnam del Nord e 166 mila civili assassinati nel Sud (venne ucciso un sudvietnamita su cento, in rapporto alla popolazione totale), secondo i calcoli di Rummel.Fu anche una differenza qualitativa notevole. Gli americani colpirono civili durante le operazioni militari, soprattutto nei bombardamenti aerei... ma anche perché i nordvietnamiti combattevano deliberatamente in mezzo ai civili.I massacri di civili nei villaggi occupati o le uccisioni dei prigionieri, benché si tentasse di insabbiarle, erano comunque punite dalla legge americana. Chi commetteva quei crimini era consapevole di essere fuori legge. Al contrario, i crimini nordvietnamiti erano pianificati e ordinati dai vertici ed eseguiti dalle truppe. Le liste nere dei civili da assassinare erano parte degli ordini militari assegnati alle singole unità in guerra.SCONFITTA USA?Infine, c'è da chiedersi: davvero gli americani persero la guerra? Ogni singola battaglia venne vinta dalle forze americane e alleate. L'Offensiva del Tet, di inizio 1968, fu la più grande vittoria americana: in una sola campagna vennero inferti ai nordvietnamiti colpi senza precedenti: circa 45 mila morti, al prezzo di 1.500 caduti americani e quasi 3 mila sudvietnamiti.Eppure, passa alla storia come "punto di svolta" dopo il quale il presidente Johnson si arrese e decise di iniziare il disimpegno, poi proseguito e portato a termine dal successore repubblicano Richard Nixon. Il Vietnam fu la prima guerra vinta dai militari,

Il Mondo
Gli schiavi dei centri delle truffe online in Asia. Il sistema bancario italiano si trasforma.

Il Mondo

Play Episode Listen Later May 12, 2025 26:03


Il racconto di un giornalista che ha indagato sulle scam city del sudest asiatico, i centri dove migliaia di persone sono schiavizzate e costrette a compiere truffe online. Con Emanuele Giordana, giornalista.Nel settore bancario italiano sono in atto una serie di operazioni di fusione e di acquisizione che che potrebbero ridefinire i suoi equilibri. Con Silvia Sciorilli Borrelli, corrispondente del Financial Times.Oggi parliamo anche di:Scienza • “I papiri di Ercolano risorgono dalle ceneri“ di Jo Marchanthttps://www.internazionale.it/magazine/jo-marchant/2025/05/08/i-papiri-di-ercolano-risorgono-dalla-cenereLibro • Bea Wolf di Zach Weinersmith (Bao publishing)Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti

News dal pianeta Terra
Chi sono i nuovi paladini dell'ambiente

News dal pianeta Terra

Play Episode Listen Later Apr 28, 2025 10:05


Lunedì 21 aprile, giorno della morte di papa Francesco, sono stati assegnati i Goldman environmental prize, informalmente noti come “Nobel per l'Ambiente”. Tra i vincitori ci sono anche due attivisti albanesi che hanno tutelato il Vjosa, l'ultimo fiume libero d'Europa. Oltre 400mila persone a Roma per il funerale del Papa, ma il conclave per scegliere il prossimo non comincerà prima del 5 maggio. Infine, un colossale sondaggio mostra come l'89% della popolazione mondiale chieda azione più incisiva per il clima – nonostante continui a pensarsi come minoritaria.Lucia Bellinello, esperta di geopolitica, ci ricorda del cinquantesimo del genocidio perpretato in Cambogia dai Khmer rossi di Pol Pot, che sterminò quasi un quarto della popolazione del paese. Una nuova legge rischia però di reprimere di nuovo le opposizioni. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it.  Rassegna stampa: La battaglia per il fiume Vjosa in Albania vince il Goldman Environmental Prize 2025, Luigi Mastrodonato Questo mondo dopo Francesco, Tommaso Perrone 

Storie di Geopolitica
La Cambogia, il Dragone e il canale della discordia - Realpolitik ep.4

Storie di Geopolitica

Play Episode Listen Later Feb 27, 2025 14:02


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Radio Bullets
24 febbraio 2025 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Feb 24, 2025 20:01


Dopo 23 anni tornano i carro armati israeliani a Jenin. Migliaia di persone sfollate. 600 prigionieri palestinesi in attesa di rilascio, Israele viola l'accordo.Germania: Mertz sarà cancelliere, vola la destra ultraradicale.Sudan: l'esercito rompe l'assedio di Obeid.Thailandia e Cambogia: liberati 215 stranieri durante un raid in un centro di truffe online.Francia: medico già condannato per abusi sessuali su minori, dovrà rispondere di altre centinaia di accuseQuesto e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Ultim'ora
Quando Onu non basta. Andrea Angeli racconta "Fede, ultima speranza"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 30, 2025 7:44


NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Stefano Vaccara intervista al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite Andrea Angeli, autore del libro in uscita “Fede, ultima speranza” (Rubettino, 2025, con prefazione del cardinale Camillo Ruini). L'autore per oltre trent'anni ha lavorato come portavoce nelle missioni ONU nelle zone più esplosive del mondo, dove i conflitti hanno rilanciato la fede religiosa nelle popolazioni alla ricerca di speranza.Angeli questa volta racconta il suo lavoro a fianco dei religiosi, coloro che non abbandonano mai il campo e restano in prima linea rischiando la vita per dar conforto ai civili.Dal Cile all'Iraq, dalla Cambogia a Timor Est, dalla Bosnia all'Iraq, dall'Afghanistan al Kosovo, Angeli è un testimone diretto del lavoro di vescovi e cappellani militari, missionari e suore, preti coraggiosi e abili diplomatici del Vaticano che insieme a prelati di altre religioni cercano e difendono la pace e non mollano mai. Angeli nel libro e nell'intervista racconta una missione possibile di fede contro la violenza della guerra.xo9/sat/gtr

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Quando Onu non basta. Andrea Angeli racconta "Fede, ultima speranza"

Ultim'ora

Play Episode Listen Later Jan 30, 2025 7:44


NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - Stefano Vaccara intervista al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite Andrea Angeli, autore del libro in uscita “Fede, ultima speranza” (Rubettino, 2025, con prefazione del cardinale Camillo Ruini). L'autore per oltre trent'anni ha lavorato come portavoce nelle missioni ONU nelle zone più esplosive del mondo, dove i conflitti hanno rilanciato la fede religiosa nelle popolazioni alla ricerca di speranza.Angeli questa volta racconta il suo lavoro a fianco dei religiosi, coloro che non abbandonano mai il campo e restano in prima linea rischiando la vita per dar conforto ai civili.Dal Cile all'Iraq, dalla Cambogia a Timor Est, dalla Bosnia all'Iraq, dall'Afghanistan al Kosovo, Angeli è un testimone diretto del lavoro di vescovi e cappellani militari, missionari e suore, preti coraggiosi e abili diplomatici del Vaticano che insieme a prelati di altre religioni cercano e difendono la pace e non mollano mai. Angeli nel libro e nell'intervista racconta una missione possibile di fede contro la violenza della guerra.xo9/sat/gtr

Saluti e baci - cartoline dal mondo

Angkor è il sito archeologico più importante del sud est asiatico e uno dei luoghi più straordinari del mondo. Da qui, dove la storia si intreccia alla giungla, parte la cartolina di oggi.****Saluti e baci: cartoline dal mondo è un podcast felicemente autoprodotto da me, Federica Capozzi. Clicca SEGUI per non perdere i nuovi episodi, lascia una valutazione a 5 stelline e parla di questo podcast con i tuoi amici. Saluti e baci è anche su Instagram come @salutiebacipodcast : segui l'account per vedere le foto dei luoghi da cui ti scrivo!****PS: Hai mai sentito parlare di Milano è il diavolo? È l'altro mio podcast 100% indie, vincitore de Il Pod come miglior podcast Diversity 2024: se ancora non lo conosci, cercalo su tutte le app free, ascoltalo, sostienilo! Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.

Radiogiornali di Radio Vaticana
Radiogiornale Italiano ore 14.00 26.11.2024

Radiogiornali di Radio Vaticana

Play Episode Listen Later Nov 26, 2024 10:00


I titoli: - Tregua tra Israele e Hezbollah in Libano, atteso per oggi l'annuncio da parte di Biden e Macron. L'Onu chiede il cessate il fuoco anche per Gaza - L' ultra destra vince le elezioni presidenziali in Romania. Al battollaggio escluso il premier filo-occidentale Ciolacu. In piazza centinaia di giovani per protestare contro l'esito del voto - Mine antiuomo, conferenza in Cambogia: ancora troppo pochi i paesi aderenti al trattato sulla messa bando

Radio Bullets
25 novembre 2024 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Nov 25, 2024 19:19


Non si placano i bombardamenti israeliani a Gaza e in Libano. Gli Hezbollah rispondono con più di 180 razzi. Israele interrompe i rapporti con il quotidiano israeliano Haaretz. Afghanistan: i talebani creano un ufficio per preservare i valori jidahisti. Cambogia: arrestato ambientalista  Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Fuori Da Qui
Ep.58 - Il resto del mondo

Fuori Da Qui

Play Episode Listen Later Oct 4, 2024 23:48


Il Somaliland, l'Etiopia e le tensione nel Corno d'Africa. Risorse e stragi di civili in Mozambico, una foresta dove viene costruito un carcere di massi sicurezza in Ecuador, un giornalista arrestato in Cambogia. Oltre alle crisi internazionali che occupano, giustamente, le cronache, tante altre zone del mondo sono percorse da crisi e tensioni.

 Gli articoli citati nella puntata sono: Inside Somaliland, the state eager to become the world's next country, https://www.economist.com/1843/2024/08/29/inside-somaliland-the-state-eager-to-become-the-worlds-next-country, 29 aprile 2024; Il corno d'Africa al centro di tensioni internazionali, https://confronti.net/2024/06/il-corno-dafrica-al-centro-di-tensioni-internazionali/, 26 giugno 2024; Award-winning Cambodian journalist Mech Dara arrested, say rights groups, https://www.theguardian.com/world/2024/oct/01/award-winning-cambodian-journalist-mech-dara-arrested-say-rights-groups, 1 ottobre 2024; From pristine forest to prison fortress: why Ecuador is sacrificing fragile ecosystems to build jails, https://www.theguardian.com/global-development/2024/oct/01/ecuador-prison-construction-pristine-forest-indigenous-comuna-crime-president-daniel-noboa, 1 ottobre 2024; All must be beheaded, https://www.politico.eu/article/totalenergies-mozambique-patrick-pouyanne-atrocites-afungi-palma-cabo-delgado-al-shabab-isis/, 26 settembre 2024. Le fonti audio della puntata sono tratte da: Somaliland marks 33rd independence anniversary, Citizen tv Kenya, 18 maggio 2024; ‘Don't do it': Somali president warns Ethiopia over Somaliland port deal, Al Jazeera English, 23 gennaio 2024; Ethiopia - Foreign Minister Addresses United Nations General Debate, 79th Session, Uniten Nations, 28 settembre 2024; Sons of Mocímboa: Mozambique's terrorism crisis, BBC News Africa, 4 ottobre 2021; A Conversation with Patrick Pouyanné, Chairman and CEO, Total S.A., Atlantic Council, 6 maggio 2019; Authorities Arrest Mech Dara, Former US Government Award Winner, Khmer news, Cambodia news,RFA Khmer, canale Youtube Page news, 1 ottobre 2024 Il 25-26 ottobre a Lugano si svolgerà Plan B Forum, conferenza su Bitcoin che riunisce figure del mondo tech e imprenditori per discutere di adozione di Bitcoin, economia, libertà finanziaria e libertà di parola. Con il codice WILLMEDIA ricevi uno sconto dedicato. Scopri di più qui. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radio Bullets
2 ottobre 2024 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Oct 2, 2024 23:25


Iran lancia 180 razzi contro Israele che promette vendetta. Oggi si riunisce il consiglio di Sicurezza Onu. Ecuador: semafori spenti nella capitale, è caos. Claudia Sheinbaum assume l'incarico di prima presidente donna del Messico. Taiwan chiude in vista del tifone Krathon. Progetto indiano per la costruzione di servizi igienici salverà migliaia di bambini. Cambogia: arrestato giornalista che denunciò una serie di casi di corruzione e in Camerun un altro colpo alla libertà di stampa.  Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets a cura di Barbara Schiavulli 

Altri Orienti
EP.85 - Le città della truffa

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Jul 4, 2024 31:15


Il fenomeno delle scam city (le città delle truffe) è cominciato negli anni '90 in Cina e Taiwan. Poi è arrivato il turno della Cambogia e oggi sono ovunque nel sudest asiatico. Sono luoghi dove persone vengono segregate, schiavizzate, e ricattate per mettere a segno truffe in giro per il mondo. Truffe capaci di generare un giro d'affari di centinaia di miliardi all'anno. Le scam city sono una forma contemporanea di schiavismo, il cui business sostiene clan mafiosi e anche regimi militari. E di recente sono diventate protagoniste nella guerra civile in Myanmar. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Malaysian teenager forced to become a scammer after falling for job, canale YouTube The Straits Times, 5 giugno 2022; Behind Asia's cyber slavery, canale YouTube DW Documentary, 29 giugno 2024; A Scam Based in Trust, Wall Street Journal, 6 giugno 2024; Deeper Dive Thailand: Scamdemic, canale YouTube The Bangkok Post, 12 maggio 2023; Asia's scamdemic: How COVID-19 supercharged online crime, Asia Nikkei Review, 16 novembre 2022; Anti-junta resistance claims it now controls Myawaddy border town, canale YouTube Trt World, 11 aprile 2024; The Downfall of the Chinese Mafia in Laukkaing Cop, canale YouTube The illuminated Report, 24 novembre 2023. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Non spegnere la luce
Gino Strada - Il fondatore di Emergency raccontato da una volontaria al fronte

Non spegnere la luce

Play Episode Listen Later Jun 26, 2024 73:52


Gino strada è stato un medico e filantropo italiano. Nel 1994 insieme a sua moglie Teresa Sarti fondò Emergency, un'associazione umanitaria che ha l'obiettivo di offrire cure mediche e chirurgiche alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà, promuovendo una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Il suo primo progetto è in Ruanda, per la precisione all'ospedale di Kigali, dove Strada ristruttura e riapre il reparto di chirurgia e riattiva quello di ostetricia e psicologia. Le attività di Emergency negli anni sono cresciute fino a raggiungere un totale di 19 Paesi, tra cui Iraq, Afghanistan, Eritrea, Cambogia e altri, garantendo cure gratuite a più di 12 milioni di persone. Ma cosa rende Gino Strada un personaggio così straordinario? Proviamo a scoprirlo assieme ad Elena Canosi: infermiera ed ex volontaria di Emergency a Kabul e in numerosi altri fronti di guerra. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast

In 4 Minuti
Mercoledì, 8 maggio

In 4 Minuti

Play Episode Listen Later May 8, 2024 3:19


La Moldavia rafforza la cooperazione energetica con la Norvegia e la Cambogia prevede di ridurre del 70% il trasporto marittimo attraverso il Vietnam grazie al nuovo canale sul Mekong finanziato dalla Cina

Laser
Se l'emergenza sanitaria è in Italia

Laser

Play Episode Listen Later Mar 25, 2024 24:38


Le stime parlano di circa cinque milioni di italiani ai quali non è più garantito il diritto gratuito alle cure. I gravi problemi che affliggono la sanità pubblica italiana sono al centro del dibattito, particolarmente per la grande fuga di personale medico e infermieristico dagli ospedali negli ultimi tempi. L'attualità rappresenta solo l'apice di una riduzione dell'offerta sanitaria, in corso da anni. Situazione che Gino Strada, fondatore di Emergency aveva ben chiara da tempo. L'organizzazione non governativa nota per l'operato all'estero in paesi come Afghanistan, Cambogia, Eritrea, Ruanda, Serbia e Sudan, in realtà è attiva anche in Italia sin dal 2006. Ad Emergency si rivolgono oltre migranti e non indigenti, sempre più italiani. Come e perché questo accada lo raccontano infermieri, mediatrici culturali e operatori. Da due luoghi simbolo: Sassari con le sue storie di cittadinanza locale dimenticata in zone adibite a piazze di spaccio e micro criminalità, da Castel Volturno dove grazie all'ottimo lavoro svolto i servizi originariamente offerti sono stati presi in gestione dall'Asl locale.

Si può fare
Quando i rifiuti fanno scuola

Si può fare

Play Episode Listen Later Mar 24, 2024


C'è una scuola molto speciale nel Parco Nazionale di Kirirom in Cambogia, finanziata ed in parte costruita grazie alla raccolta differenziata dei rifiuti. Si chiama "Coconut School" e per noi l'ha visitata Damiano Crognali, che ha intervistato il fondatore: Vanday Ouk, ex manager e oggi insegnante.Colleghiamoci con Maria Alessandra Segantini, contitolare dello studio C+S Architects che ha disegnato la nuova scuola primaria Rodari di Conegliano. L'architetta spiega la concezione che ha portato a realizzarla.E chiudiamo il cerchio ritornando sul tema dei rifiuti, in questo caso da apparecchiature elettriche. Grazie al progetto Utile, oltre 100 famiglie bisognose hanno ricevuto una lavatrice rigenerata. Ne parliamo con Claudio Tedeschi, amministratore di Dismeco, azienda specializzata nel trattamento di questi rifiuti.

Radio Bullets
9 gennaio 2024 - Notiziario in genere

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jan 9, 2024 15:07


Cambogia, l'indipendenza delle donne viaggia in tuk-tuk. Liberia, in politica per le donne è ancora troppo difficile. Nel 2024 la Thailandia potrebbe diventare la prima nazione del sud-est asiatico a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.Il #podcast con le notizie di genere dal mondo oggi è a cura di Angela Gennaro

SIMPLE ITALIAN PODCAST | IL PODCAST IN ITALIANO COMPRENSIBILE | LEARN ITALIAN WITH PODCASTS
Sound bites #199 - Volontariato in Cambogia: insegno inglese!

SIMPLE ITALIAN PODCAST | IL PODCAST IN ITALIANO COMPRENSIBILE | LEARN ITALIAN WITH PODCASTS

Play Episode Listen Later Dec 21, 2023 5:24


Ecco un nuovo episodio breve del nostro Simple Italian Podcast. I "Sound Bites" sono brevi estratti di altri episodi e saranno pubblicati ogni settimana. In questo episodio vi racconto della mia esperienza di volontariato in Cambogia, dove ho insegnato inglese ai bambini, un po' come feci in Nepal. Buon ascolto! ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ 

Altri Orienti
Ep.59 - Chiedi chi era Kissinger, in Asia

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Dec 14, 2023 33:23


Il 29 novembre scorso Henry Kissinger è morto a Kent, nel Connecticut, all'età di cento anni. Mentre in Occidente lo abbiamo ricordato soprattutto come un diplomatico straordinario e un maestro della realpolitik, in molte parti dell'Asia Kissinger godeva e godrà di una fama molto meno onorevole: quella del burattinaio sanguinario senza scrupoli, responsabile di migliaia di morti in tutto il continente. La puntata di Altri Orienti citata è la numero 22, Cambogia, l'ex khmer rosso "infinito" Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Sera Koulabdara — The American Secret War in Laos, Asian Pacific Voices TV & Radio, 26 aprile 2022; Address by Dr. Henry A. Kissinger, Office of the Historian, 29 settembre 2010 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

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Ecco un nuovo episodio breve del nostro Simple Italian Podcast. I "Sound Bites" sono brevi estratti di altri episodi e saranno pubblicati ogni settimana. In questo episodio voglio raccontarvi le mie prime impressioni al mio arrivo in Cambogia Buon ascolto! ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬ 

Esteri
Esteri di giovedì 30/11/2023

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 30, 2023 27:46


1-Striscia di Gaza. Ultimo giorno della tregua, i mediatori lavorano per la una proroga ma regna il pessimismo. Negli stati uniti si allarga la spaccatura tra la base progressista e i politici democratici. ( Lorenzo cremonesi – Corriere della Sera , Roberto Festa ) 2--Cile, Plan Condor, Vietnam, Cambogia. Mentre i leader mondiali rendono omaggio a Henry Kissinger, il Sud Globale ricorda le sue responsabilità nei massacri di milioni di persone. ( Alfredo Somoza ) 3-Al via la cop 28 a Dubai. Il caso del Bangladesh che non emette gas serra ma subisce i suoi effetti dalla siccità all'innalzamento dell'acqua di mare nel golfo del Bengala. ( Giuliano Battiston – Lettera 22) 4- Addio a Shane MacGowan, leggenda della musica irlandese. Il leader dei Pogues ha cantato gli ultimi e i troubles in Ulster. ( Riccardo Michelucci autore del libro “ Storia del conflitto anglo-irlandese. Otto anni di persecuzione inglese)

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In questo episodio del Simple Italian Podcast vi racconto della mia esperienza di volontariato in Cambogia, dove ho insegnato inglese ai bambini, un po' come feci in Nepal. Buon ascolto! ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

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In questo episodio del nostro podcast in italiano comprensibile voglio raccontarvi le mie prime impressioni al mio arrivo in Cambogia. Buon ascolto! ▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬▬

il posto delle parole
Giorgio Enrico Bena "Verde profondo"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Aug 24, 2023 18:21


Giorgio Enrico Bena"Verde profondo"Neos Edizionihttps:neosedizioni.it«Per i primi istanti gli riuscì solamente di osservare. Immobile. Senza fiato. Sopraffatto dall'esuberanza e dalla varietà della vegetazione che lo circondava. Lasciò lo sguardo scorrere sul verde attorno, da sfumatura a sfumatura, dagli spessi strati di filamenti che ricoprivano il terreno su cui appoggiava i piedi ai rami carichi di appendici fogliari che si inarcavano sopra la suatesta, appesi a fusti che salivano verso il cielo per tre, quattro, alcuni anche per dieci volte almenola sua altezza. Tutto sembrava incredibile. Quasi impossibile.»Diciotto racconti di viaggio e cinque portfolio fotografici dedicati a boschi, selve, foreste pluviali,giungle, toccando tutti i continenti, spaziando fra narrativa, cronaca e descrizione appassionatae accompagnando il lettore in un vero e proprio “bagno in foresta”.Gli Autori hanno esplorato ogni sfumatura del verde, in una grande varietà di stili letterari eambientazioni. Dall'Amazzonia al Madagascar, da Cuba alla Cambogia, dalle nostre Alpi alleHawaii, si susseguono storie avvincenti, percorsi indimenticabili, incontri reali o immaginari conpersonaggi umani e non, tracce che la storia ha lasciato e la natura ripreso, perle botaniche, echi diguerre, avventure fantasticate, suoni, sapori, odori, paura e bellezza.Il volume è introdotto dalle splendide immagini storiche realizzate da Vittorio Sella a cavallo fra‘800 e '900, gentilmente concesse dalla Fondazione Sella. Sono fotografie realizzate nel 1899durante il viaggio di esplorazione intorno al massiccio del Kanchenjunga, nello stato indiano delSikkim, e nel 1906 durante la spedizione nella foresta del Ruwenzori (Uganda).I luoghi di cui si parla: Tanzania (Uzungwa), Myanmar (Tanintharyi), le Alpi (Italia, Svizzera eSlovenia), Cambogia, Madagascar (Ikongo), Uganda (Bwindi Impenetrable Forest), Cuba (SierraMaestra), Hawaii (Maui), Costa Rica (Arenal), Messico (Palenque), Cambogia (Angkor), Panama,l'Amazzonia brasiliana, Estonia (pinete di Tallinn), Thailandia (Kui Buri), la foresta di Brocéliande inFrancia, Palanfré in Val Grande (Piemonte) e Porto Selvaggio e la Foresta Umbra in Puglia.A cura di Giorgio Enrico BenaRacconti di: Donatella Actis, Piero Belletti, Selena Belletti, Germana Buffetti, Pierangelo Chiolero,Fernanda De Giorgi, Chiara Enrico Bena, Giorgio Enrico Bena, Jorge Fernández-de-Cossío-Díaz,Antonio Graziosi, Michele Lanzoni, Giorgio Macor, Daniele Regge, Laura Remondino, Franca RizziMartini, Barbara Rolando, Caterina Schiavon, Raffaele Tomasulo, Maria Vassallo.Racconti fotografici di: Vittorio Sella, Luca Cagnasso, Chiara Enrico Bena, Silvia Maria Ramasso,Gaia Amaranta Taberna.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Radio Bullets
2 agosto 2023 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Aug 2, 2023 13:20


Radio Bullets
27 luglio 2023 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jul 27, 2023 18:54


Cosa accade nel mondo? Non ti resta che ascoltare il notiziario Esteri di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli

In 4 Minuti
Martedì, 25 luglio

In 4 Minuti

Play Episode Listen Later Jul 25, 2023 5:23


Israele vota la legge che limita il potere giudiziario, il parlamento sospeso in Spagna e l'esito scontato delle elezioni in Cambogia

Radio Bullets
24 luglio 2023 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Jul 24, 2023 17:06


Se volete sapere cosa accade nel mondo, ascoltate il notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli

Laser
Cambogia: il patrimonio forestale in bilico

Laser

Play Episode Listen Later Jul 21, 2023 21:56


Laser
Cambogia: la lenta morte del Grande Fiume

Laser

Play Episode Listen Later Jun 8, 2023 23:23


il posto delle parole
Giulio Magli "La scienza delle stelle e delle pietre"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later May 8, 2023 21:53


Giulio Magli"La scienza delle stelle e delle pietre"Viaggio nell'ArcheoastronomiaMondadorihttps://oscarmondadori.it«Il giorno dell'equinozio di primavera, il Sole sorge molto presto a Siem Reap, in Cambogia. Malgrado l'ora, molte centinaia di persone si svegliano prima dell'alba e si radunano, ogni anno, nel tempio di Angkor Wat.Si radunano, e aspettano, guardando verso la torre centrale, a est. Il Sole sorge, ma non è visibile, perché è nascosto dalla mole imponente della torre. Per molti minuti, mentre l'attesa si fa spasmodica, il cielo si illumina e si colora di rosa finché finalmente la traiettoria della nostra stella la porta a mostrarsi, esattamente al di sopra della cuspide del tempio-montagna.Tutti gli anni, da quasi mille anni, questo appuntamento si rinnova. È un appuntamento tra una stella e una gigantesca costruzione di pietra, di fatto il tempio più grande mai costruito dall'uomo. Un appuntamento che fu accuratamente pianificato e fissato nel progetto tramite un allineamento astronomico con lo scopo di mostrare a tutti la grandezza e i diritti divini di un grande re.» L'Archeoastronomia indaga proprio la relazione tra antichi edifici e il cielo, per arrivare a comprendere meglio le intenzioni e la visione del mondo di chi costruì quei monumenti.Giulio Magli, uno dei massimi esperti a livello internazionale, ci guida nel presente volume tra i sentieri di questa scienza peculiare e affascinante che ha conosciuto uno sviluppo lungo e faticoso. Con assoluto rigore scientifico, e anche attraverso fotografie e modelli geometrici, ci accompagna alla scoperta di luoghi e monumenti sparsi in tutto il globo, alcuni dei quali “sotto casa” (come il Pantheon, i Templi di Agrigento, Aosta romana), altri famosissimi (come le piramidi dell'antico Egitto), altri ancora lontani e difficili da raggiungere (come le piramidi Han a Xi'an, Cina).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement

Altri Orienti
Ep.22 - Cambogia, l'ex khmer rosso “infinito”

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Mar 9, 2023 29:59


Hun Sen è l'uomo forte della Cambogia ormai da 40 anni circa: di recente ha chiuso l'ultimo media indipendente e una corte giudiziaria formata da uomini del suo partito ha condannato a 27 anni di detenzione domiciliare l'unico oppositore rimasto. In equilibrio tra Cina e Stati Uniti Hun Sen si appresta a rivincere le elezioni che si terranno a luglio, mentre si parla sempre di più di un possibile cambiamento al vertice: Hun Sen infatti sarebbe pronto - forse - a farsi da parte. Per mettere al suo posto il figlio. I contributi audio di questa puntata sono tratti da: PM Hun Sen Praises Kem Sokha for Being Smart in Politics, canale YouTube EacNews, 12 maggio 2022; Cambodian PM shuts down independent media outlet VOD, canale YouTube Cna, 13 febbraio 2023; 30th anniversary of captur of Phnom Penh by Khmer Rouge, AP Archive, 21 luglio 2015; Viaggio nella follia cambogiana con Tiziano Terzani (1985) da http://terzanitiziano.info/film-cambogia. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Altri Orienti
Ep.20 - In Asia le monete digitali sono già realtà

Altri Orienti

Play Episode Listen Later Feb 23, 2023 26:49


L'ultimo annuncio è arrivato dal Laos: il Paese comincerà a sperimentare una sua moneta digitale. Prima del Laos, la sperimentazione delle monete digitali per pagamenti sia locali sia internazionali aveva già interessato parecchi Paesi asiatici. La Cina ha iniziato a sperimentare lo yuan digitale nel 2020. Nel 2022 è toccato a India e Indonesia. Annunci simili sono arrivati da Filippine, Malaysia, Cambogia e Corea del Sud. Quindi la situazione al momento è questa: mentre Europa e Stati Uniti stanno ancora pensando a come superare tutta una serie di barriere burocratiche, tecnologiche e di privacy, per poi forse lanciare le loro monete digitali, in Asia sono già molto, molto avanti. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: Facebook Enters Cryptocurrency Game With Libra, canale YouTube Today, 19 giugno 2019; Facebook CEO Mark Zuckerberg complete Opening Statement, Canale YouTube CSpan, 10 aprile 2018; Zuckerberg testimony highlights: Facebook CEO grilled on Libra, political ads in Congress, Canale YouTube Global News, 23 ottobre 2019 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Radio Bullets
29 dicembre 2022 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Dec 29, 2022 15:39


Afghanistan: l'ONU sospende alcune attività dopo il divieto talebano alle donne di lavorare. Pakistan: Un tribunale libera lo stupratore che sposa la vittima che ha partorito un bambino.Stati Uniti: Amnesty International, “la prigione di Guantanamo va chiusa”.Cambogia: 10 morti per l'incendio in un casinò hotel.Iran: Preoccupazione per operatore turistico franco irlandese detenuto da tre mesi.Bolivia: arrestato importante leader dell'opposizione. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Radio Bullets
23 dicembre 2022 - Notiziario Mondo

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Dec 23, 2022 25:31


Afghanistan: il ministro dell'Istruzione difende il divieto alle ragazze di andare all'università. Regno Unito: in Scozia approvata la legge “gender free” più progressista al mondo. I legislatori venezuelani votano per rimuovere Guaidò come capo dell'opposizione. Nepal: Il serial killer, detto il “serpente”, esce di prigione. Università della California si scusa per esperimenti sui detenuti. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Le Faville
Capire chi siamo - Takoua Ben Mohamed

Le Faville

Play Episode Listen Later Oct 19, 2022 56:36


È possibile scoprire se stessi attraverso il fumetto e attraverso il proprio percorso lavorativo?In questo episodio, Takoua Ben Mohamed e io abbiamo parlato di come il disegno abbia impattato sulla sua vita, abbiamo parlato di soldi e di quanto sia importante smantellare il tabù della retribuzione.Di portare il velo e di crescere con dei genitori attivisti, di caffè, di teletrasporto, cibo indiano e di momenti di confusione e di come possano essere utili per conquistare il proprio spazio.Buon Ascolto!✨✨✨Scopri di più su Takoua Ben MohamedInstagramTakoua WebsisteLiberi di essere, liberi di diventare | Takoua Ben Mohamed | TEDxCollediValdElsaMy Name is Takoua | Takoua Ben Mohamed | TEDxMateraTakoua Ben Mohamed - PAF 2021Takoua Ben Mohamed: «Non sono (solo) il velo che indosso»Takoua Ben Mohamed è la fumettista che lotta contro gli stereotipi razzialiLa donna dell'anno di D. Takoua Ben Mohamed: "Voglio vincere il Nobel con una graphic novel" Takoua Ben Mohamed, classe 1991, nasce in Tunisia e si trasferisce a Roma all'età di otto anni nel 1999. Specializzata in accademia di cinema d'animazione Nemo Academy of digital arts di Firenze e socia-fondatrice della produzione cinematografica BM Entertainment Ltd.Attenta a tematiche politiche e sociali, tra integrazione e multicultura, è autrice del catalogo "Woman story" e dei libri a fumetti: "Sotto il velo" (2016), “La Rivoluzione dei Gelsomini” (2018), "Un'altra via per la Cambogia" (2020) e “Il mio migliore amico è fascista” (2021). Produttrice del Docufilm "Hejab style" per Al-Jazeera documentary channel. Collabora con diversi magazine come Piccolo Missionario, Rivista confronti, 7 corriere, Fortune Italia, Secolo XIX, Il Cinematografo, La Stampa Origami, grazie alle quali ha ricevuto molti riconoscimenti: Evens European Journalism Prize 2019, Moneygram award 2016, Riconoscimento giornalistico "premio prato città aperta" 2016, Muslim International Book Award 2017, Premio “tirafuorilalingua” 2018, FIDAPA (Federazione italiana arti professioni affari) award 2019.Infine è stata nominata donna dell'anno per D - la Repubblica delle donne 2021 e il suo nome compare tra le 100 donne dell'anno per F magazine. 

il posto delle parole
Natalia Pazzaglia "Torino Spiritualità"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 28, 2022 13:50


Natalia Pazzaglia"Torino Spiritualità"https://torinospiritualita.org/La pelle ferita: dai punti alle parolescuola di otiumdomenica 2 ottobre 2022 | ore 10.30-13 | il Circolo dei lettori, sala giococon Natalia Pazzaglia, storyteller e social innovatorFerita: un'interruzione dei tessuti causata da agenti esterni. Viviamo, spesso senza accorgercene, di ferite. La pelle ferita taglia, apre, espone l'interno di noi al mondo. E se prude, sta guarendo. Un laboratorio per provare a curare la nostra pelle con la scrittura, rimedio non sempre dolce ma spesso efficace. Una metamorfosi del corpo per facilitare un'integrazione interiore.https://www.nataliapazzaglia.com/"Mi chiamo Natalia e lavoro nel no profit dal 2012.Lo faccio perchè ho sempre sognato di cambiare il mondo in meglio.Da piccola mi appassionavo a costruire nuovi mondi con i miei giocattoli preferiti, da grande la mia creatività ha incontrato le storie di innovatori sociali e gli studi legati alla costruzione di comunità e ai processi di cambiamento.A sedici anni ho comprato un quadro con monaci buddisti in cammino: mi ha seguito in quasi tutti i tredici traslochi fatti da allora. Sulla mia scrivania ci sono sempre fiori freschi, il computer e matite colorate. Alle pareti foto e frasi ispirazionali.I viaggi e la cura sono stati leitmotiv del mio percorso professionale.Costa d'Avorio, Bolivia, India, Giordania, Siria, Libano, Israele, Palestina, Russia, Perù, Egitto, Argentina, Marocco, Laos, Cambogia, Tailandia, Vietnam, Singapore, Giappone, Cuba, Australia, Armenia, Georgia, Messico, Indonesia, Stati Uniti sono luoghi che hanno cambiato il mio sguardo. Le esperienze di volontariato mi hanno fatto intuire il valore dell'autenticità e della condivisione. I progetti che ho seguito mi hanno fatto comprendere l'importanza della cura: per le idee, i progetti e le persone.Siamo tutti connessi.L'esperienza che, in assoluto, mi ha cambiato di più a livello professionale e personale sono stati gli anni di vicinanza ad una paziente oncologica: mia mamma.A lei devo il coraggio e la determinazione nelle difficoltà, la creatività di fronte ai vicoli ciechi, la speranza nei momenti più bui, l'amore per le cose belle, la fiducia negli altri e nel cambiamento positivo.Credo che le persone possano fare la differenzae che con le loro storie e idee, anche imparando dalle cadute e dai fallimenti, possano cambiare il mondo in meglio."IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Radio Bullets
22 settembre 2022 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Sep 22, 2022 19:06


Russia: Putin ordina una mobilitazione parziale e minaccia l'Occidente. Afghanistan: senza istruzione di base il neoministro dell'Istruzione. Libano: le banche rimarranno chiuse a tempo indeterminato. La Junta del Myanmar minaccia di morte chi appoggia l'opposizione birmana. Belgio in piazza contro l'aumento del costo dell'energia. Egitto: liberati 28 detenuti in attesa di giudizio, intanto AI accusa Il Cairo di tentare di coprire un decennio di violazioni dei diritti umani. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Radio Bullets
22 settembre 2022 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Sep 22, 2022 19:06


Russia: Putin ordina una mobilitazione parziale e minaccia l'Occidente. Afghanistan: senza istruzione di base il neoministro dell'Istruzione. Libano: le banche rimarranno chiuse a tempo indeterminato. La Junta del Myanmar minaccia di morte chi appoggia l'opposizione birmana. Belgio in piazza contro l'aumento del costo dell'energia. Egitto: liberati 28 detenuti in attesa di giudizio, intanto AI accusa Il Cairo di tentare di coprire un decennio di violazioni dei diritti umani. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Radio Bullets
8 settembre 2022 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Sep 8, 2022 18:48


“Una questione d'onore”: donne costrette a rimanere in un villaggio inondato del Pakistan. Afghanistan: i talebani pronti a rivedere la legge sui mass media, le condizioni per la stampa potrebbero ancora deteriorarsi. Le Nazioni del Golfo chiedono a Netflix di rimuovere i contenuti “offensivi”. Cambogia: leader di una setta annuncia la fine del mondo, 20 mila persone lo seguono. L'inquinamento da plastica mette in pericolo 2,3 milioni di abitanti delle isole del Pacifico. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Radio Bullets
8 settembre 2022 - Notiziario

Radio Bullets

Play Episode Listen Later Sep 8, 2022 18:48


“Una questione d'onore”: donne costrette a rimanere in un villaggio inondato del Pakistan. Afghanistan: i talebani pronti a rivedere la legge sui mass media, le condizioni per la stampa potrebbero ancora deteriorarsi. Le Nazioni del Golfo chiedono a Netflix di rimuovere i contenuti “offensivi”. Cambogia: leader di una setta annuncia la fine del mondo, 20 mila persone lo seguono. L'inquinamento da plastica mette in pericolo 2,3 milioni di abitanti delle isole del Pacifico. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici

Corriere Daily
Quelle isole da favola del Pacifico che agitano Usa e Cina

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Jun 7, 2022 11:21


Palau, Salomone, Nauru, Kiribati, Marshall, Vanuatu, Tuvalu, Samoa, Niue, Fiji, Tonga e Cook: nomi spesso associati a vacanze indimenticabili. In questi giorni, però, i media di tutto il mondo ne hanno parlato per motivi molto meno piacevoli, perché questo quadrante sta diventando un nuovo possibile teatro di scontro tra le due superpotenze.Per altri approfondimenti:- Palau sfida Pechino: così salta l'accordo tra Cina e dieci Stati del Pacifico https://bit.ly/3NPP5p0- Bombardieri nucleari russi e cinesi volano sul Mar del Giappone mentre Biden è a Tokyo https://bit.ly/3Q3JHQZ- Gli 007 occidentali: “La Cina costruisce una base militare segreta in Cambogia” https://bit.ly/3zjEsXz