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Monetary and fiscal policy are strictly related. But within the euro area monetarypolicy has unexpectedly led to huge and surreptitious fiscal trasfers via Target 2 and the commercial bank reserves. Professor Hanno Lusting from Stanford University with a team of economists has highlighted and calculated the magnitude of these transfers. In this episode we discuss with him the economic and political implications.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
La separazione delle carriere in magistratura verrà posta al vaglio degli elettori nel referendum confermativo di primavera. Una vittoria preponderante dei SI offrirebbe il carburante politico per affrontare di petto una vera riforma della giustizia in Italia che renda il sistema rapido e giusto. Mentre si prepara la sessione di bilancio in Parlamento, la sinistra a trazione Landini riscopre il vecchio e mai sopito amore per l'esproprio dl risparmio degli italiani, fraudolentemente definito "tassa patrimoniale". Infine la pochade della relazione tra l'ex ministro Sangiuliano e la sua assistente Boccia è tornata ad essere il tormentone del dibattito (si fa per dire) politico dopo la multa inflitta dal Garante della Privacy a Report. La commedia all'italiana ormai non è più fiction, ma pecoreccia realtà.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
Si è tenuta la prima udienza alla Corte Suprema degli Stati Uniti per decidere sulle sentenze di primo e secondo grado che hanno dichiarato illegali i dazi imposti da Trump. I giudici costituzionali hanno incalzato il Solicitor General (l'Avvocato dello Stato) John Sauer con domande che rivelavano una netta ostilità alle argomentazioni dell'Amministrazione. Il destino dei dazi introdotti con la giustificazione dell'emergenza nazionale sembra segnato. Ma non è detto che una sentenza sfavorevole a Trump chiuda per sempre la questione. In questo video che vede il ritorno di Alberto parliamo anche dell'elezione di Mamdani e delle paturnie scombiccherate che hanno abbindolato l'elettorato della Grande Mela.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
Abbiamo di nuovo l'onore di portare su questo canale la testimonianza di Giorgio Provinciali, che abbiamo raggiunto oggi a Zaporizhzhia dove sta svolgendo la sua preziosissima attività di reporter dal fronte ucraino per il quotidiano La Ragione (www.laragione.eu). Giorgio è uno dei pochissimi giornalisti italiani che si reca sul serio nelle zone di guerra rischiando la vita e conosce la situazione per esperienza diretta. I governi in Europa e negli Usa continuano a manifestare tutta la loro codardia mentre Putin intensifica la guerra in Ucraina. Che Trump sia un sodale di fatto del regime mafioso dovrebbe spingere gli europei a impegnarsi maggiormente. Mentre i vari Merz, Macron, Starmer, per non parlare di Meloni e Sanchez dimostrano di essere totalmente inadeguati a fronteggiare la gravità della situazione.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
Gianni Vernetti è stato deputato, senatore e Sottosegretario agli Affari Esteri nel secondo governo Prodi.Ha scritto per Solferino un libro uscito il 7 novembre intitolato il Nuovo Grande Gioco, sugli scossoni a cui è soggetto l'ordine mondiale creato dopo la Seconda Guerra Mondiale e rafforzato con la fine dell'Urss.Oggi siamo nel pieno di un ridisegno della governance globale e dei possibili esiti parliamo in questa puntata.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
L'umiliazione inflitta in diretta da Carlo Calenda a Jeffrey Sachs quando ne ha messo in risalto le menzogne ha avuto un'eco mondiale. Dell'episodio colpiscono due elementi: 1) la sfrontatezza con cui il propagandista di Putin contraddice quello che lui stesso aveva affermato appena dopo la rivolta di Piazza Maidan a Kiev 2) l'acquiescenza di Formigli di fronte a tali vergognose menzogne, spacciata per equidistanza. Il fiasco planetario ha puntato i riflettori ancora una volta sulla faziosità dei #media italiani dove la propaganda del Cremlino ha messo solide radici, dai tempi di Stalin. La maggioranza degli attivisti comunisti, spacciati inopinatamente per giornalisti, ancora rimpiange l'URSSDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
Catene del valore, dazi, triangolazioni commerciali, sanzioni finanziarie, multinazionali, infrastrutture digitali, dati: tutto si muove oggi sullo scenario globale in uno scacchiere composito, percorso da linee invisibili. Confini normativi che attraversano gli spazi della globalizzazione delimitando gli ambiti di ciò che è o non è lecito. Di questi confini si occupa il libro pubblicato da Egea dal titolo "Linee invisibili, geografie del potere tra confini e mercati". Un libro che - come scrive Giampiero Massolo nella prefazione- indaga proprio sul mondo delle regole nel quale è quanto mai necessario sapersi orientare proprio in un momento storico come l'attuale nel quale il diritto internazionale non appare in grado di contrastare efficacemente la tendenza prevaricatrice degli interessi dei singoli Stati. La puntata ospita l'autore Luca Picotti, giurista, avvocato e saggista, membro dell'Osservatorio Golden Power.
LeoniFiles - Amenta, Sileoni & Stagnaro (Istituto Bruno Leoni)
Nuova settimana, nuove Cronache. In questa puntata:l'AGCOM istituisce l'albo degli influencer (e la libertà d'espressione va a farsi benedire)il governo ferma Transizione 5.0 e dirotta i fondi del PNRRe persino Lula scopre che la globalizzazione… funziona.La tua mezz'ora d'aria liberale per commentare le notizie della settimana - e la capacità dell'Italia di regolamentare qualsiasi cosa si muova.Ascolta l'episodio completo e unisciti alla conversazione: #LeoniFiles – Le Cronache, il podcast che difende la libertà (anche quella di ridere).Preferisci seguire su YouTube?
In questa puntata Gigi Beltrame ha messo in luce quanto sia pervasiva l'influenza dell'Intelligenza Artificiale, toccando argomenti che vanno dalla creatività alla sicurezza, fino ai dispositivi che usiamo quotidianamente.
L'idea che il diritto di voto sia un pilastro della democrazia è talmente radicata da essere considerata alla stregua di un dogma. In realtà è un tema controverso sin dagli albori dei sommovimenti contro l'assolutismo.Ne parliamo con Paolo Agnoli in una puntata sconsigliata alle anime semplici, imbottite di luoghi comunisti, chiedendoci se sia giusto sottoporre l'elettorato attivo e passivo ad un esame.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
La provocazione di Putin ha lasciato sgomenti i leader europei, ma ha anche costretto gli struzzi a sollevare la testa dal cumulo di sabbia impastata con sudore freddo. Le sdronzate disperate del regime mafioso finiranno per ritorcerglisi contro? Putin è alla frutta? Ne parliamo con Peter Kruger, sempre lucido e brillante.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/inglorious-globastards-podcast--4600745/support.
La deglobalizzazione non è solo un parolone da economisti: è il ritorno del “fatto in casa”, ma su scala planetaria. Se negli ultimi decenni il mondo correva verso una cucina condivisa dove ognuno portava un piatto, oggi sembra che ognuno voglia tornare a mangiare da solo nella propria stanza. In questo contenuto scopriremo come siamo passati dal sushi al supermercato sotto casa al revival del pane fatto in casa (economico e geopolitico), tra guerre commerciali, supply chain capricciose e nuove mode “local”. Perché il futuro del mondo potrebbe essere meno “globale village” e più “condominio litigioso”.
Da diversi decenni i nemici delle società aperte hanno scatenato una guerra culturale contro i fondamenti della democrazia, del libero mercato e delle società aperte.Una canea di odiatori decisi a sovvertire le libertà civili ed economiche garantite dai sistemi costituzionali occidentali ha diffuso menzogne plateali con l'intento di aizzare una masnada di menti labili. Con il Prof. Vincenzo Vespri spieghiamo perché la cultura occidentale partendo dalla democrazia ateniese e dalla geometria euclidea è stata il motore del progresso nel mondo.
Con Vincenzo Vespri torniamo ad analizzare i temi illustrati nella prima parte rispondendo alle obiezioni sulla superiorità della cultura occidentale che sono state formulate nei commenti.
I semiconduttori furono determinanti per assicurare la vittoria della NATO nella Guerra Fredda. Con il ritorno alla politica di potenza intrecciato al decollo vertiginoso dell'Intelligenza artificiale, il ruolo strategico dei microchips negli equilibri globali ha assunto un'importanza ancora più cruciale.Ne parliamo con Marco Bussi in una stupefacente puntata che segna il ritorno di Alberto sul canale dopo la pausa estiva.
L'oscena farsa a cui si sono prestati una pletora di vigliacchi non porterà né pace in Ucraina né onore per l'Unione Europea. Solo vergogna.
Gli effetti del protezionismo becero e sconsiderato, perseguito da Trump, iniziano a colpire l'economia.Il Pil americano nel secondo trimestre del 2025 è cresciuto, ma solo per un fenomeno distorsivo legato alle importazioni. Invece gli investimenti sono diminuiti e il mercato del lavoro nel settore privato è praticamente bloccato da tre mesi. L'industria manifatturiera americna in particolare, ha perso a luglio 11mila posti di lavoro. L'#inflazione, che sembrava sotto controllo dopo la stretta monetaria della Federal Reserve, ha ripreso a salire. Nel frattempo, la guerra in Ucraina sta diventando sempre più una corsa allo sviluppo di tecnologie avanzate. Dopo i droni, saranno i robot il prossimo terreno dello scontro tra capacità di innovazione.
Si infittisce il mistero sull'accordo commerciale siglato da Trump e von der leyen in Scozia. Ognuno lo presenta a modo suo, ma alla realtà non si sfugge: i miliardi di investimenti e acquisti di materie prime energetiche sono una bufala come le terre rare in Ucraina.Nel frattempo l'Europa è stretta tra America e Cina, senza riuscire a trovare una strategia intelligente per perseguire i propri interessi.Una splendida puntata a tutto campo con Marco Bussi e Roberto Donà
Un filo rosso lega il caso del propagandista putiniano Gergiev invitato ad esibirsi alla Reggia di Caserta allo scandalo Epstein in America, in questi tempi grami di guerra ibrida e complottismi in salsa #maga. Un guazzabuglio di informazioni manipolate e confezionate per un pubblico di scarso intelletto e mediocre istruzione diventa l'arma più subdola nell'arena politica
Le grandi menti dell'Amministrazione Trump stanno per infliggere all'economia americana l'equivalente commerciale di una Pearl Harbour. Ma invece dell'aviazione giapponese a provocare i danni sono dementi MAGA o MAMA (Make America Moron Always).Nel frattempo una parte del Belpaese mostra il suo spiccato genio artistico presentando al mondo il logo della campagna elettorale per la Presidenza della Campania: due cerchi sormontati da un'ogiva a formare la il cognome FICO.Vette di creatività che rimarranno negli annali della comunicazione politica de' sinistra.
A distanza di 24 anni dalla violentissima repressione delle manifestazioni al G8 di Genova del 2001, molte di quelle domande di giustizia sociale e economica rimangono valide. Secondo un'analisi di Forensic architecture, Israele sta usando gli aiuti umanitari per perpretrare il genocidio nella Striscia di Gaza. Il premier Netanyahu è di nuovo convocato ai processi per corruzione, ma di nuovo non si presenterà. Dopo il caso della coppia di amanti inquadrata al concerto dei Coldplay, spuntano molti interrogativi, tra cui: ma esiste ancora l'anonimato nel 2025? Lucia Bellinello, esperta di geopolitica russa, ci racconta della sempre maggior censura che in Russia colpisce scrittori e artisti. E se ne parla anche in Italia per il concerto che si terrà a Caserta con Valery Gergiev, direttore d'orchestra vicino alle posizioni di Putin Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le notizie su www.lifegate.it. Puntata speciale News dal pianeta Terra: Ma l'intelligenza artificiale ha anche un passato? Con Teresa Potenza, giornalista, e Davide Moroni (CNR) Rassegna stampa: Israele usa gli aiuti umanitari per portare avanti il genocidio a Gaza. L'analisi di Forensic Architecture, Luigi Mastrodonato
Alberto ritorna dalle sue vacanze e cogliamo l'occasione di parlare della nuova ondata di dazi che TACO Trump ha imposto ai partner commerciali, ma non alla Russia e minacciato contro UE e Canada.Ormai questa ossessione non è più confinata all'ambito dei rapporti commerciali, ma sta diventando il manganello che dalla Casa Bianca viene brandito per esecitare il potere sul resto del mondo. Tuttavia da tanti episodi documentati in video e da interviste con i #media emerge che Trump dimostra una perdita di lucidità.Le amnesie sono frequenti (ma vengono derubricate dalla stampa e dai sodali come astute tattiche negoziali), i cambi di umore non si contano, le decisioni prese e revocate ormai sono una costante. Una deriva che ricorda quella di Biden e che sarà sempre più difficile nascondere.
La Storia è costellata di eventi traumatici innescati o provocati da cambiamenti climatici, che sicuramente non erano di origine antropica. Maurizio Stefanini, curatore insieme a Fabio Scacciavillani del primo volume edito dal Collettivo Inglorious GlobastardsCRONACHE DEL RIMBAMBIENTALISMOripercorre alcuni di questi eventi dalla caduta dell'Impero Romano alla caccia alle streghe.
Una puntata di aggiornamento con Marco Bussi su quello che sta avvenendo in America , tra l'approvazione del Big Beautiful Bill (meglio conosciuto come la Big Beautiful Bankruptcy), il terzo partito di Musk e l'attacco all'Iran . Nel frattempo in Europa fatichiamo a sfruttare il momento Tafazzi dell'America e a far leva sui punti di forza di cui ancora disponiamo.
Massimiliano Di Pasquale è uno dei maggiori esperti italiani di storia dell'Ucraina e lavora come Direttore della Ricerca presso l'Istituto Gino Germani. Ha scritto diversi libri tra cui Ucraina terra di confine. Viaggi nell'Europa sconosciuta (2012, ripubblicato in edizione ampliata nel 2022), Riga Magica. Cronache dal Baltico (2015), Abbecedario Ucraino.Rivoluzione, cultura e indipendenza di un popolo (2018), Abbecedario Ucraino II. Dal Medioevo alla tragedia di Chernobyl (2021). Insieme a Iryna Kashchey ha esaminato minuziosamente i libri di testo che vengono adottati nelle scuole medie italiane al fine di verificare l'accuratezza delle informazioni in essi contenuti. Il risultato è sconcertante. Intenzionalmente o meno gli autori di questi libri rilanciano la narrazione del Cremlino volta a denigrare l'Ucraina Queste distorsioni si inseriscono in un quadro più ampio che mira a screditare l'#occidente e la Democrazia liberale, promuovendo l'immagine, del tutto falsa, della #russia come baluardo di valori tradizionali e spirituali.Il paper è disponibile a questo link: https://www.istitutogermani.org/2025/05/14/il-paper-integrale-di-massimiliano-di-pasquale-e-iryna-kashchey-su-narrazioni-strategiche-russe-nei-libri-di-testo-delle-scuole-secondarie-di-primo-grado-italiane-2/Altre informazioni sulla guerra ibrida le trovate a quest'altro link: chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://fondazionegermani.org/wp-content/uploads/2023/06/Le-narrazioni-strategiche-filo-Cremlino-in-Italia-sulla-democrazia-liberale-DEF.pdf ______________________________________________________________________
A latere delle polemiche su Cecilia Sala è ri-emersa un'annosa controversia sull'anonimato in #internet e in particolare sui social media. E' incredibile che dopo decenni in cui le bot farm gestite dai regimi autocratici e mafiosi come quello cinese, russo o nordcoreano hanno avvelenato le democrazie occidentali tirando la volata a partiti antisistema i boccaloni ancora non si rendono conto degli effetti tossici dell'anonimato sui social. La Brexit, il m5s, AfD, lepen, trump, wilders eccetera sono tutti fenomeni riconducibili a campagne social ben orchestrate e mirate alla vasta platea di menti labili semianalfabete. Non esiste libertà senza responsabilità, per cui non devono esistere zone franche dove una manica di criminali possa spadroneggiare al riparo dalle conseguenze penali. Queste ovvietà però vengono contestate da youtuber come Matteo Flora (https://www.youtube.com/@MgpF) e altre anime candide convinte che l'anonimato protegga la libertà di parola e non la guerra ibrida contro l'Occidente.
Con Guido Gennaccari analizziamo alcuni dati cruciali per comprendere lo stato dell'economia italiana tra luci, ombre e dirupi.
Chi si dispera per il pericolo di una terza guerra mondiale con armi nucleari si rilassi. Nemmeno l'Iraq un paese fili iraniano a maggioranza sciita ha alzato un dito per difendere il regime di Teheran.E a nessuno frulla in testa di organizzare rappresaglie contro Israele o gli Stati Uniti che hanno entrambi arsenali nucleari capaci di colpire eventuali aggressori.
Come avevamo previsto Netanyahu ha scatenato tutta la potenza militare, tecnologica e di intelligence di Israele contro l'Iran. Le ripercussioni si sentiranno fino a Mosca e sul fronte ucraino quando l'alleato più stretto di Putin seguirà il destino di Hezbollah o di Assad.
I referendum di giugno 2025 sul Jobs Act e sulla cittadinanza sono un fulgido esempio della demagogia che ha devastato l'economia italiana a partire dagli anni '60.E confermano che la sinistra incapace di proporre alcunché di innovativo rimane ancorata ad una visione del mondo sparito da decenni.
Lo scompiglio che Trump ha generato nei rapporti internazionali finora ha prodotto risultati risibili. Ne parliamo con Amedeo Maddaluno, acuto osservatore delle mosse sugli scacchieri mondiali.
I primi segnali inviati da #papaleonexiv lasciano presagire sostanziali novità nella politica del Vaticano e nelle posizioni della Chiesa Cattolica.Quanto alla situazione della guerra in Ucraina la proposta di negoziati diretti formulata da Putin è stata accettata da Zelensky che si recherà a Istanbul giovedì per mettere alla prova il dittatore russo. Intanto il negoziato intavolato in Svizzera da Usa e Cina sui dazi ha prodotto un disgelo. E' uno spiraglio o un genuino tentativo di risolvere la disputa commerciale? Alberto esprime scetticismo, ma la puntata è stata registrata domenica 11 maggio cioè prima dell'annuncio diffuso il giorno successivo sulla sospensione delle misure protezionistiche per 90 giorni.
Episodio estratto dal canale Rinascimento Culturale in cui Dario Fabbri spiega approfonditamente quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e come la situazione americana sta avendo riflessi sul resto del mondo.Video originale: https://www.youtube.com/watch?v=dcMP6gRpiEQ
Da quasi un anno la situazione dell'Ucraina può essere descritta come una dinamica che ricorda il percorso di un ottovolante. Dal blocco dei rifornimenti americani, all'invasione del Kursk; dalla campagna elettorale all'elezione di Trump; dal risveglio dell'Europa dopo il litigio in mondovisione con Zelensky; dalla riappacificazione in Vaticano al tratto sulle risorse minerarie è stato un susseguirsi di agonie, successi, patemi, eroismi, scoraggiamenti e rinate speranze. Ma a che punto è davvero la notte nell'Ucraina che combatte per difendere il resto dell'Europa dall'aggressione di orde barbariche agli ordini di tiranni criminali sanguinari? Ne parliamo con Nane Cantatore che da tre anni svolge un prezioso lavoro di acquisizione e analisi di dati per fornire valutazioni strategiche di alto livello.
Dopo un imbarazzante passo falso al primo scrutinio #merz è stato nominato cancelliere e oggi sarà a Parigi per riaccendere, insieme a Macron il motore franco-tedesco della UE in panne da ormai troppo tempo.Nel frattempo in America il segretario alla Difesa Hegseth è sempre più traballante e #trump appare ogni giorno più dissociato dalla realtà. Le rodomontate dei primi 100 giorni gli si stanno ritorcendo contro e infatti il vertice con il neo primo ministro canadese Carney ha messo il luce tutta la sua sterile prosopopea. In attesa della fumata bianca, anche noi ci lasciamo prendere (ma solo brevemente) dal demone del Totopapa.
Alessandro Colombo"Il suicidio della pace"Perché l'ordine internazionale liberale ha fallito (1989 - 2024)Raffaello Cortina Editorewww.raffaellocortina.itDopo quasi quarant'anni dalla fine della Guerra fredda, la guerra è tornata dalla periferia al centro del sistema internazionale, costringendo l'Europa e il mondo a confrontarsi persino con il rischio di uno scontro diretto tra grandi potenze. Questo disincanto e il segno per eccellenza del collasso dell'ordine internazionale: un collasso che investe i rapporti diplomatici, le istituzioni internazionali, la globalizzazione economica e le norme fondamentali della convivenza internazionale - a cominciare da quelle sull'uso e sui limiti dell'uso della forza. Da qui, allora, l'urgenza di chiedersi come sia stato possibile ricadere in questa condizione, dopo le illusioni e l'euforia di soli trent'anni fa. Rinunciando come prima cosa a contrapporre una presunta età dell'oro dell'apertura e dell'ottimismo a una regressione nella chiusura e nel risentimento. E riconoscendo come, in realtà, la condizione attuale sia in larga parte figlia delle forzature, delle amnesie e dei veri e propri errori che l'ordine internazionale liberale ha accumulato già a partire dalla sua fondazione.Alessandro Colombo insegna Relazioni internazionali nel dipartimento di Studi internazionali, giuridici e storico-politici dell'Università degli Studi di Milano. Tra le sue pubblicazioni, La disunità del mondo (Feltrinelli 2010), Tempi decisivi (Feltrinelli 2014), Guerra civile e ordine politico (Laterza 2021). Nelle nostre edizioni ha pubblicato Il governo mondiale dell'emergenza (2022) e Il suicidio della pace (2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Abbiamo invitato Claudio Velardi, direttore del quotidiano IL RIFORMISTA, per chiedergli lumi sull' #italia nostalgica, con lo sguardo fisso sullo specchietto retrovisore, che lui aveva descritto in un editoriale apparso il giorno dei funerali di Papa Bergoglio.Ne è venuto fuori un'anamnesi sconsolante dell'incapacità a proiettarsi nel futuro che permea la gente e la classe dirigente sia in politica che nei corpi intermedi. E così mentre in TV spopola l'intrattenimento per anziani condito di musiche degli anni '60, '70 e '80, la cosa pubblica è affidata al piccolo cabotaggio e alle pubbliche relazioni internazionali che danno l'illusione di contare qualcosa.
La morte di Bergoglio segna un punto di svolta per una Chiesa sempre in bilico tra modernismo e conservazione. #bergoglio il primo papa gesuita, il primo proveniente dall'emisfero australe, il primo ad assumere il nome del Santo più controverso, ha imposto uno stile più austero e una politica giudicata più "progressista" almeno su alcuni temi come l'immigrazione, o i diritti LGBTQ+. Su altre questioni come la guerra a Gaza o in Ucraina ha attirato critiche per motivi opposti. Ma in ogni caso la #chiesacattolica è un'istituzione il cui potere si stempera con il passare del tempo, anche se rimane sostanziale in molte parti del mondo. Il successore sarà chiamato a gestire una fase delicata in un mondo in tumulto e in una #cristianità spaccata. Ifunerali di Papa Francesco hanno costituito l'occasione per incontri ad altissimo livello, primo fra tutti quello tra Trump e Zelensky che potrebbe segnare una svolta nei negoziati. Anche nell'Amministrazione americana si sono finalmente resi conto che #putin si sta prendendo gioco delle ambizioni pacificatrici di Trump. #chiesa #cina #russia #zelenskyy #zelenski #zelenskyj #vaticano #conclave #conclave2025 #cardinals
In Italia il venture capital soffre di tutti i mali atavici di un'Italia arretrata, burocratica, avversa al rischio e disorganizzata.Ne parliamo con Enrico Pandian, tra i primi venture capitalist italiani con un enorme bagaglio di esperienza acquisita anche a Silicon Valley. A dispetto di tutti i proclami roboanti e i convegni dedicati al finanziamento dell'innovazione il settore in Italia è asfittico e claudicante.
La guerra ibrida ha messo in luce la vulnerabilità delle infrastrutture e degli impianti critici, ad esempio i cavi sottomarini o le reti 5G. Ma la lista dei punti deboli è lunga, quindi in una società sempre più tecnologizzata il tema non è caldo. E' incandescente, come ci spiega grazie alla sua eccezionale competenza Marco Bussi.Nella parte finale parliamo della strategia perseguita da Trump per contrastare la Cina.
Quali risultati ha sortito la visita di Meloni alla Casa Bianca? A parte i complimenti personali e il clima gioviale, non si deducono risultati consueti dai resoconti ufficiali. Però è probabile che Trump abbia affidato a Meloni il messaggio da recapitare alla Commissione Europea e alle capitali europee: unitevi all'America nel contrasto alla Cina e sui dazi vi faremo uno sconto.Difficilmente verrà considerata una proposta allettante, dal momento che di Trump nessuno si fida e in ogni caso i dazi infliggono danni all'economia americana ma soprattutto politici alla Presidenza Trump. Per cui i governi europei, che non esprimono una linea comune, proveranno a tergiversare il più a lungo possibile.Questo è il post di Meloni sui socialLavorare insieme per costruire un Occidente più forte. Oggi a Washington ho incontrato il Presidente Donald J. Trump. Un confronto leale e costruttivo su temi strategici: dalla sicurezza alla difesa, dalla lotta all'immigrazione illegale ai rapporti commerciali. Ho colto l'occasione per invitarlo a Roma, e sono lieta che abbia accettato. Sarà un'ulteriore occasione per rafforzare il dialogo tra le nostre Nazioni. L'Italia è sempre più protagonista in uno scenario internazionale che cambia rapidamente.E oggi, anche grazie al lavoro fatto in questi anni, il nostro punto di vista viene ascoltato e rispettato. Il legame tra Italia e Stati Uniti resta solido, vitale e decisivo per affrontare insieme le grandi sfide globali
Da quando Trump si è vantato in pubblico di ricevere accorate profferte di baci sulle sue navigate natiche dai leader mondiali, alla povera Giorgia è toccato l'ingrata posizione di primo capo di governo a recarsi alla Casa Bianca. La liaison tra la Garbatella e Mar-a-Lago finora non ha generato i frutti copiosi che i corifei e i media plaudentes avevano preconizzato. Cosa otterrà Meloni in versione mujer cristiana y trumpiana a Washington?
Nel podcast che Food To Action Academy di Slow Food dedica all'olio di oliva, Marco Antonucci, coordinatore regionale della Guida agli Extravergini per Lombardia e Piemonte, offre una mini-guida per imparare i fondamentali nella scelta di un extravergine buono, pulito e giusto.
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Per decenni, la globalizzazione è stata vista come un processo irreversibile, capace di connettere economie, culture e società in un'unica rete interdipendente. Tuttavia, negli ultimi anni, guerre commerciali, pandemia, crisi energetiche e tensioni geopolitiche hanno messo in discussione questa narrazione. Sempre più paesi stanno riscoprendo il protezionismo, le catene di approvvigionamento si accorciano e le grandi potenze sembrano orientarsi verso il decoupling economico. Negli Stati Uniti, il governo ha iniziato a ridurre drasticamente i fondi destinati agli aiuti internazionali, segnando un ulteriore passo verso una politica più isolazionista. Ma stiamo davvero assistendo alla fine della globalizzazione? E quali potrebbero essere le conseguenze per il futuro dell'economia mondiale? Ne parliamo con Lucia Ferrone, detentrice di un dottorato di ricerca in Economia dello Sviluppo e ricercatrice in geografia economico-politica al dipartimento di economia dell'Università di Firenze. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast Se vuoi ascoltarci senza filtri e sostenere il nostro lavoro, da oggi è possibile abbonarsi al nostro canale Patreon e accedere a contenuti bonus esclusivi tramite questo link: patreon.com/LucePodcast
In un discorso andato virale, Mario Draghi ha rimproverato l'Europa per essere "paralizzata". Nel frattempo DOGE sta passando attraverso qualche difficoltà. Infine, Nikola ha dichiarato bancarotta. Nella Big Story, insieme a Rana Foroohar, parliamo del suo nuovo libro "la globalizzazione è finita" e di passato, presente e futuro. Ascolta la storia di Nikola su Mele Marce Questo podcast e gli altri nostri contenuti sono gratuiti anche grazie a chi ci sostiene con la membership. Per sostenere il nostro lavoro e ricevere contenuti esclusivi iscriviti alla membership su membership.willmedia.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Come sono collegati la globalizzazione e Donald Trump? Con Rana Foroohar, opinionista e associated editor del Financial Times e autrice di “La globalizzazione è finita”, Fazi Editore. Il link per abbonarti al Post e ascoltare la puntata per intero Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
L'economia mondiale è sempre più controllata dai grandi fondi d'investimento, che negli ultimi anni hanno speso centinaia di miliardi per rilevare attività o comprare quote di aziende in tutto il pianeta. Con Marco D'Eramo, giornalista e scrittore.Il 26 gennaio in Bielorussia si terranno le elezioni presidenziali, destinate a consegnare al dittatore Aleksandr Lukashenko il suo settimo mandato consecutivo. Con Andrea Pipino, editor di Europa di InternazionaleOggi parliamo anche di:Film • Il mio giardino persiano di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha.Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo episodio. Scrivici a podcast@internazionale.it o manda un vocale a +39 3347063050Se ascolti questo podcast e ti piace, abbonati a Internazionale. È un modo concreto per sostenerci e per aiutarci a garantire ogni giorno un'informazione di qualità. Vai su internazionale.it/abbonatiConsulenza editoriale di Chiara NielsenProduzione di Claudio Balboni e Vincenzo De SimoneMusiche di Tommaso Colliva e Raffaele ScognaDirezione creativa di Jonathan Zenti
L'antifragilità è una caratteristica che dovremmo riscoprire, a livello non solo personale, ma anche politico. È la caratteristica per cui un sistema complesso come l'economia a fronte di squilibri inattesi, caotici, tipici di quando «si perde la bussola» riesce ad apportare adattamenti, a individuare le cause delle crisi e a volgere in positivo ciò che sta accadendo. Un sistema antifragile migliora quando è esposto a sfide: è la scommessa del nostro mondo postglobale. In un mondo alla ricerca di nuove rotte, una direzione possibile è tracciata dall'Agenda 2030. L'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d'azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell'ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile Sustainable Development Goals, SDGs in un grande programma d'azione per un totale di 169 target o traguardi. L'avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. L'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) tiene sotto controllo l'avanzamento del nostro Paese per raggiungere i target dell'Agenda. Da uno degli ultimi report che hanno stilato emerge come l'Italia avrebbe tutte le ragioni per accelerare sulla sostenibilità ambientale. Inoltre il terzo obiettivo delle Nazioni Unite punta ad assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. Un aspetto tutt'altro che scontato nel nostro Paese. Infine nel 2023 il Pil del Mezzogiorno è aumentato dell 1,3% contro una media nazionale del +0,9% secondo le stime della Svimez. Non accadeva dal 2015. Altrettanto favorevole al Sud è la dinamica occupazionale. Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del +2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%.Ne abbiamo parlato con:Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di TorinoEnrico Giovannini, direttore scientifico dell'ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile), ex ministro (Infrastrutture governo Draghi, Ministro del Lavoro governo Letta) e presidente Istat (2009-13)Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBELuca Bianchi, Direttore di Svimez