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ROMA (ITALPRESS) - "Ci avviciniamo a metà mandato del nostro governo: tante cose abbiamo fatto, ma tante altre cose vanno fatte. Abbiamo ridotto gli sbarchi del 60%, abbiamo favorito canali di ingresso regolari e stiamo strutturando il sistema di accoglienza per fare in modo che possa essere stabilmente capace di reggere l'urto ogni qualvolta ci dovessero essere situazioni non dipendenti da noi e che possano in qualche modo metterci particolarmente alla prova". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, alla Conferenza dei prefetti e dei questori d'Italia.sat/gtr(Fonti video: Palazzo Chigi)
Operatori umanitari, rappresentanti di associazioni, giornalisti e parlamentari sono giunti al Cairo e arriveranno al valico di Rafah, al confine con la Striscia di Gaza per chiedere di fermare i bombardamenti e far entrare gli aiuti umanitari. Intervista a Meri Calvelli, cooperante italiana che da anni porta avanti progetti di sviluppo a Gaza
La Diaconia Valdese ha accolto in questi giorni alcuni bambini e bambine palestinesi, che nelle scorse settimane sono stati evacuati per motivi sanitari dall'Egitto, dove erano riusciti a fuggire. Un'iniziativa umanitaria che vede il coinvolgimento della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e il sostegno dell'Otto per mille della chiesa valdese. Un intervento che ha accolto 18 bambini palestinesi con problemi sanitari e che sono stati ricoverati negli ospedali pediatrici di Bologna, Milano, Firenze e Genova. La Diaconia Valdese ospita attualmente quattro famiglie, come ci spiega Alice Squillace dei Servizi inclusione: "Due famiglie sono ospitate nel territorio di Genova e altre due famiglie sono state accolte a Firenze, nei nostri appartamenti dei progetti di accoglienza legati ai Corridoi Umanitari. Il modello che abbiamo immaginato infatti è legato a quello che utilizziamo per i Corridoi Umanitari, ovviamente mantenendo un'attenzione particolare alle esigenze specifiche di questi gruppi, che sono arrivati per le cure mediche dei bambini e che necessitano di un percorso psicologico più tutelato. Ci stamo attivando per capire che tipo di supporto possiamo dare, in questo senso, alle famiglie".Ascolta l'intervista con Alice Squillace.
Corridoi umanitari per la popolazione di Gaza, condanna ferma di Hamas, una conferenza di pace per il popolo palestinese e perchè l'Autorità palestinese possa realmente governare. Il Consiglio Ue torna anche a parlare di economia:"L'anno prossimo torneremo al meccanismo regolare" della governance economica, "la clausola di salvaguardia finirà e ci sarà una transizione verso la gestione regolare, con ad esempio la questione della procedura per i disavanzi eccessivi". Lo ha confermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine della prima giornata di lavori del vertice Ue. Nella seconda parte proseguiamo l'esplorazione delle compagini politiche dell'Unione che nella prossima primavera determineranno il nuovo Parlamento di Bruxelles e Strasburgo. Oggi focus sulla Germania. Nostra ospite è Giorgia Bulli ricercatrice in Scienza politica all Università degli Studi di Firenze. Si occupa da anni di populismo ed estrema destra. È docente a Firenze dei corsi di Comunicazione politica ed elettorale e Analisi del linguaggio politico.
ROMA (ITALPRESS) - In questo numero:- Il Consiglio chiede corridoi umanitari a Gaza- La Bce lascia invariati i tassi di interesse- Eurostat, deficit e debito dell'Italia meglio delle previsionisat/gsl
Puntata del 25-10-2023 di Refugees. Uno sguardo sulla condizione dei migranti e dei richiedenti asilo, in Italia e nel mondo. In questa puntata gli argomenti sono: Mimmo Lucano e i Corridoi Umanitari. In studio Francesco S. Chioccarelli con Luigi Di Chiar
Nei rifugi antiaerei dell'impianto chimico Azot di Severodonetsk, sotto costante attacco dei raid russi, ci sono ancora 540-560 civili, a comunicarlo è il capo dell'amministrazione militare-civile della città, aggiungendo che nel sito ci sono continui combattimenti e tentativi di assalto.
In questa puntata:" Cosa sono i corridoi umanitari e come funzionano? Nella nuova puntata di “Semi”, Mattia Civico e Luigi Pasotti ci accompagnano con i loro racconti in un campo profughi al confine tra Libano e Siria, nella tenda di Operazione Colomba, Corpo Nonviolento di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII; e anche in Sicilia dove sono state accolte alcune famiglie siriane.Un'occasione preziosa per ascoltare un'esperienza di pensieri, storie, persone, braccia spalancate e posti preparati, uno sguardo sull'umanità che ci fa dire – riprendendo don Tonino Bello, vescovo leccese dalle scelte forti e coraggiose in via di beatificazione – beati i piedi dei costruttori di pace. (...)Per approfondire il tema dei corridoi umanitari vi consigliamo i seguenti link:https://www.santegidio.org/pageID/30112/langID/it/CORRIDOI-UMANITARI.htmlhttps://www.operazionecolomba.it/chi/operazione-colomba/chi-siamo.htmlhttps://www.mediterraneanhope.comIl testo letto da Laura Bellomi alla fine è parte della storia di Badheea, citata da Mattia Civico in puntata e raccontata in questo libro: https://www.dehoniane.it/9788810559581-badheea(...)“Semi”, con Vincenzo Pipitone e Valeria Leone, è storie di speranza, bellezza e cambiamento, sperando che queste storie siano semi, a loro volta.
Un cessate il fuoco in Ucraina per la Pasqua ortodossa per consentire l'apertura di corridoi umanitari. E' la richiesta avanzata dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel nel colloquio telefonico avuto questa mattina con il presidente russo Vladimir Putin.
Sarebbero oltre mille i soldati della 36° brigata della marina ucraina, inclusi 162 ufficiali, che si sono arresi nella città portuale assediata di Mariupol. E' quanto sostiene il ministero della Difesa russo in una nota.
Entra nel trentottesimo giorno la guerra in Ucraina: proseguono gli attacchi aerei su numerose città tra cui Odessa e Leopoli, mentre le forze russe, afferma il presidente Zelensky, si stanno ammassando nel Donbass e preparano un'offensiva ancora più potente.
La guerra in Ucraina arriva al suo trentaseiesimo giorno. Il vice primo ministro ucraino, con un messaggio su Telegram, ha annunciato la disponibilità di Mosca ad aprire un corridoio umanitario da Mariupol.
Nel ventottesimo giorno di conflitto in Ucraina, 9 corridoi umanitari sono stati concordati per oggi nel paese, ma non per uscire da Mariupol. Intanto a Chernihiv, 130 km da Kiev, le truppe russe avrebbero bombardato e distrutto un ponte cruciale per evacuare i civili e fare arrivare aiuti.
L'Ucraina si sveglia con nuovi bombardamenti russi nell'ovest e nell'est del Paese. I media locali riportano di raid aerei ed esplosioni a Lutsk e a Dnipro, città dell'entroterra situata sul fiume Dnepr.
Dopo il flop dei corridoi umanitari dei giorni precedenti , è scattato questa mattina - alle 9 ora locale (le 8 italiane) - il cessate il fuoco in Ucraina per permettere l'evacuazione di civili da Kiev, Kharkiv, Mariupol, Chernihiv e Sumy, a seguito dell'intesa siglata ieri a conclusione del terzo incontro negoziale tra la delegazione russa e ucraina.
L'esercito russo cesserà il fuoco questa mattina per permettere i corridoi umanitari in diverse città ucraine: lo riporta il Guardian, che cita Interfax. I corridoi saranno aperti dalle 10 ora di Mosca (le 8 in Italia) da Kiev, Mariupol, Kharkiv e Sumy su richiesta del presidente francese Emmanuel Macron.
Mentre è cominciato il terzo round di colloqui tra Russia e Ucraina, anche questa volta in Bielorussia, Kiev è sempre più sotto assedio e in periferia la situazione è catastrofica. Un panificio industriale a Makariv, a una cinquantina di chilometri da Kiev è stato bombardato e secondo i servizi di soccorso ucraini il bombardamento avrebbe provocato almeno 13 morti.
Il ministero della Difesa russo ha annunciato la tregua per aprire corridoi umanitari. Lo scrive Interfax.
Dopo una tregua tradita annunciata e poi non mantenuta dalla Russia, Mikhail Podolyak, consigliere dell'ufficio del presidente ucraino Zelensky, ha fatto sapere che il terzo round dei negoziati tra Russia e Ucraina si terrà “entro i prossimi due giorni”.
Putin metta a riparo il suo superyacht ai Caraibi (Giuseppe Scarpa) Amazon chiude le librerie (Anna Guaita) ;chiuso uno dei tre rubinetti di gas (Roberta Amoruso); Missione Crocerossa lungo la linea di fuoco (Flaminia Savelli) la lettura del Messaggero: i titoli, i servizi , gli speciali, le storie
Il terrore nucleare scuote l'Ucraina e l'Europa in una nuova notte di scontri a Kiev. Le truppe russe hanno infatti attaccato la più grande centrale del Vecchio Continente, quella di Zaporizhazhia, vicina alla località di Enerhodar: un incendio scoppiato in un reattore spento è stato sedato dopo qualche ora evitando una vera catastrofe.
Si è aperto con una stretta di mano tra le delegazioni il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina che si svolge a Brest, in Bielorussia, al confine polacco. Kiev cercherà di ottenere la creazione di corridoi umanitari, un cessate il fuoco e il ritorno della situazione prima dell'inizio della cosiddetta 'operazione speciale'.
con Francesco Specchia
E' successo tutto con una velocità che nessuno davvero si sarebbe potuto immaginare. Nel giro di pochi giorni, dopo vent'anni, i Talebani si sono ripresi l'Afghanistan, sono entrati senza resistenza a Kabul, hanno occupato il palazzo presidenziale e proclamato il nuovo emirato. Gli Stati Uniti, in particolare, sono al centro di una vera e propria bufera internazionale. Bufera che le recenti parole del presidente Biden hanno contribuito forse ad alimentare ancora di più. E l'Europa? Come deve affrontare questa situazione, cosa ci si aspetta da Bruxelles e dai grandi Stati membri che in Afghanistan ci sono stati per due decenni? Ne parliamo con Brando Benifei, capo della delegazione italiana nel gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo.
Ufficio Migrantes, Corridoi umanitari nella diocesi di Gaeta, accoglienza, informazione e tanto altro nell'intervista a Maria Giovanna Ruggieri, direttore dell'ufficio diocesano Migrantes della Arcidiocesi di Gaeta. Data: 12/05/2020.La Vita si fa Storia, Verso la 54ma Giornata Mondiale per le Comunicazioni sociali 2020.- * - * - * -
Corridoi umanitari a Formia, una famiglia siriana accolta dall'Azione Cattolica di Gaeta e dalle parrocchie, tanto altro nell'intervista a Lia Di Nella, presidente parrocchiale dell'Azione Cattolica di Santi Lorenzo e Giovanni Battista in Formia. Data: 12/05/2020.La Vita si fa Storia, Verso la 54ma Giornata Mondiale per le Comunicazioni sociali 2020.- * - * - * -
Persone migranti, senza dimora, disabili, rom e sinti... Gli invisibili del virus raccontati dalla giornalista Eleonora Camilli (Redattore Sociale) e da Andrea Costa dell'associazione Baobab Experience.
. Un protocollo elaborato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. E' crisi politica tra Ue e Benin, cacciato l'ambasciatore europeo Oliver Nette. Don Ciotti: La povertà porta alla caduta della democrazia
. Parchi naturali, serve un patto per la loro sopravvivenza. In Togo conferenza su servizi pubblici e privatizzazioni selvagge
Nella notte del 9 gennaio si è conclusa dopo 19 giorni la permanenza in mare delle 49 persone a bordo delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye. Circa in 10 saranno accolti dalla Diaconia Valdese e dalla FCEI (Federazione delle chiese evangeliche in Italia), anche in virtù dei rapporti con il Governo instaurati con programmi come i Corridoi Umanitari.L'accoglienza sarà tutta a carico della Diaconia Valdese e della FCEI, non è previsto un contributo da parte dello Stato.In ogni caso si tratta di soluzioni tampone, e si prevede una gestione di tipo emergenziale per questioni che non rappresentano, di fatto, delle emergenze. La revisione e l'applicazione dei programmi già esistenti, anche per far fronte a processi migratori che non possono essere previsti.Il primo intervento sarà rivolto alle persone, per far loro percepire sicurezza e per far sentire forti l'assistenza e l'accoglienza.Ne parla Federica Brizi, del Servizio Rifugiati e Migranti della FCEI
Nella notte del 9 gennaio si è conclusa dopo 19 giorni la permanenza in mare delle 49 persone a bordo delle navi delle ong Sea Watch e Sea Eye. Circa in 10 saranno accolti dalla Diaconia Valdese e dalla FCEI (Federazione delle chiese evangeliche in Italia), anche in virtù dei rapporti con il Governo instaurati con programmi come i Corridoi Umanitari.L'accoglienza sarà tutta a carico della Diaconia Valdese e della FCEI, non è previsto un contributo da parte dello Stato.In ogni caso si tratta di soluzioni tampone, e si prevede una gestione di tipo emergenziale per questioni che non rappresentano, di fatto, delle emergenze. La revisione e l'applicazione dei programmi già esistenti, anche per far fronte a processi migratori che non possono essere previsti.Il primo intervento sarà rivolto alle persone, per far loro percepire sicurezza e per far sentire forti l'assistenza e l'accoglienza.Ne parla Federica Brizi, del Servizio Rifugiati e Migranti della FCEI
Una giornata del 4 gennaio che intende sollevare l'attenzione su un problema che viene sottovalutato o tenuto in sordina.Stiamo parlando della sorte dei 49 profughi della Sea Watch e della Sea eye, le due navi che operano nel Mediterraneo.Le Organizzazioni Non Governative chiedono ai Sindaci delle città d’Europa, alle realtà associative, ad ogni singola persona che crede in un futuro di giustizia e umanità di “sostenere queste richieste e continuare a navigare insieme a noi”. La Fcei, Federazione Chiese Evangeliche in Italia e la Diaconia valdese si sono già dette pronte e disponibili all’accompagnamento e all’accoglienza dei 49 profughi della Sea Watch e della Sea eye.Vi proponiamo un'intervista al pastore Luca Maria Negro, presidente FCEI .
Una giornata del 4 gennaio che intende sollevare l'attenzione su un problema che viene sottovalutato o tenuto in sordina.Stiamo parlando della sorte dei 49 profughi della Sea Watch e della Sea eye, le due navi che operano nel Mediterraneo.Le Organizzazioni Non Governative chiedono ai Sindaci delle città d'Europa, alle realtà associative, ad ogni singola persona che crede in un futuro di giustizia e umanità di “sostenere queste richieste e continuare a navigare insieme a noi”. La Fcei, Federazione Chiese Evangeliche in Italia e la Diaconia valdese si sono già dette pronte e disponibili all'accompagnamento e all'accoglienza dei 49 profughi della Sea Watch e della Sea eye.Vi proponiamo un'intervista al pastore Luca Maria Negro, presidente FCEI .
Jasmine e i suoi familiari sono scappati dalla Siria in guerra nel 2014. Dal 2016 vivono, studiano e lavorano a Roma. Come loro, circa altre duemila persone sono riuscite ad andare via da situazioni di conflitto e vulnerabilità, grazie ai corridoi umanitari, un progetto iniziato nel febbraio 2016 da un’idea della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, la Chiesa valdese e la Comunità di Sant’Egidio. Come è stato portato avanti in questi due anni questo progetto e quali sono le prospettive future in Italia e in Europa?
Grazie all'iniziativa dei Corridoi umanitari tra il 27 e il 28 marzo giungeranno in Italia dal Libano 85 persone fuggite dalla Siria. Il gruppo è composto prevalentemente da donne sole o con bambini o da sfollati provenienti dal sud del paese colpito dai bombardamenti del regime siriano: la vulnerabilità (problemi medici, difficile accesso a risorse e documenti) e la possibilità di integrazione in Italia sono stati i criteri principali per la selezione.Le persone verranno distribuite in tutto il territorio italiano, da Pinerolo a Scicli a Vittoria in Sicilia.Ne parla Simone Scotta, operatore di Mediterranean Hope che si occupa dei Corridoi umanitari.
Grazie all'iniziativa dei Corridoi umanitari tra il 27 e il 28 marzo giungeranno in Italia dal Libano 85 persone fuggite dalla Siria. Il gruppo è composto prevalentemente da donne sole o con bambini o da sfollati provenienti dal sud del paese colpito dai bombardamenti del regime siriano: la vulnerabilità (problemi medici, difficile accesso a risorse e documenti) e la possibilità di integrazione in Italia sono stati i criteri principali per la selezione.Le persone verranno distribuite in tutto il territorio italiano, da Pinerolo a Scicli a Vittoria in Sicilia.Ne parla Simone Scotta, operatore di Mediterranean Hope che si occupa dei Corridoi umanitari.
Intervista con Aude Millet-Lopez, responsabile del servizio di Informazione, Comunicazione, Documentazione della Federazione protestante di Francia.La comunicazione della Federazione si sviluppa in diversi rami. Uno è quello interno, che mira a rinsaldare i legami tra le chiese e le comunità che compongono la federazione. L'altro è verso l'esterno, nella comunicazione dei progetti e delle attività portati avanti.In particolare, in questi ultimi mesi la Federazione ha lavorato molto sulla promozione dei Corridoi Umanitari in Francia e sul progetto dell'Eglise Verte, il cui sito è stato lanciato a gennaio 2018.Intervista a Aude Millet-Lopez.
Intervista con Aude Millet-Lopez, responsabile del servizio di Informazione, Comunicazione, Documentazione della Federazione protestante di Francia.La comunicazione della Federazione si sviluppa in diversi rami. Uno è quello interno, che mira a rinsaldare i legami tra le chiese e le comunità che compongono la federazione. L'altro è verso l'esterno, nella comunicazione dei progetti e delle attività portati avanti.In particolare, in questi ultimi mesi la Federazione ha lavorato molto sulla promozione dei Corridoi Umanitari in Francia e sul progetto dell'Eglise Verte, il cui sito è stato lanciato a gennaio 2018.Intervista a Aude Millet-Lopez.
L'Ospedale Evangelico Internazionale di Genova apre le porte al progetto dei Corridoi umanitari di Mediterranean Hope.Il progetto prevede l'ospitalità di alcune famiglie siriane, giunte in Italia con il volo di fine ottobre dal Libano attraverso i Corridoi Umanitari. L'Ospedale Evangelico mette a disposizione degli alloggi di sua proprietà e si impegna anche a promuovere iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolte ai migranti, sul funzionamento del servizio sanitario pubblico e sui criteri di accesso.L'accoglienza sarà curata dall'Oeige in stretta collaborazione con la Diaconia Valdese. La Csd potrà condividere le esperienze maturate nel campo dell'accoglienza, concretizzando competenze e progettazione anche a Genova.Intervista a Barbara Oliveri Caviglia, presidente dell'Oeige.
L’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova apre le porte al progetto dei Corridoi umanitari di Mediterranean Hope.Il progetto prevede l’ospitalità di alcune famiglie siriane, giunte in Italia con il volo di fine ottobre dal Libano attraverso i Corridoi Umanitari. L’Ospedale Evangelico mette a disposizione degli alloggi di sua proprietà e si impegna anche a promuovere iniziative di sensibilizzazione e informazione rivolte ai migranti, sul funzionamento del servizio sanitario pubblico e sui criteri di accesso.L’accoglienza sarà curata dall’Oeige in stretta collaborazione con la Diaconia Valdese. La Csd potrà condividere le esperienze maturate nel campo dell’accoglienza, concretizzando competenze e progettazione anche a Genova.Intervista a Barbara Oliveri Caviglia, presidente dell’Oeige.
Il gruppo è il più numeroso di quelli arrivati in Italia. «Questo corridoio è percepito come qualcosa di naturale – dice l'operatore Simone Scotta della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia – a febbraio 2016 fu una battaglia portare la prima famiglia in Italia, oggi siamo in grado di portare 125 persone senza dover muovere mari e monti, ma grazie alle relazioni con il ministero dell'interno e degli Esteri».Marco Magnano dice «da dietro le quinte colpisce la lunghezza dei controlli che devono subire i profughi all'aeroporto di Beirut, quasi 5 ore. Oppure che, anche dall'altra parte del confine, noi occidentali siamo sempre viaggiatori di serie A, siamo stati gli ultimi a fare il check in ma gli ultimi ai controlli passaporti, mentre la coda dei siriani si allungava e venivano interrogati singolarmente, problemi risolti grazie all'intervento del console». Piccoli e grandi problemi quotidiani che ci fanno capire quanto è difficile costruire un progetto come questo.Tutti vogliono imparare l'italiano, andare a scuola e hanno un'idea molto chiara di dove arriveranno.
Il gruppo è il più numeroso di quelli arrivati in Italia. «Questo corridoio è percepito come qualcosa di naturale – dice l'operatore Simone Scotta della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia – a febbraio 2016 fu una battaglia portare la prima famiglia in Italia, oggi siamo in grado di portare 125 persone senza dover muovere mari e monti, ma grazie alle relazioni con il ministero dell'interno e degli Esteri».Marco Magnano dice «da dietro le quinte colpisce la lunghezza dei controlli che devono subire i profughi all'aeroporto di Beirut, quasi 5 ore. Oppure che, anche dall'altra parte del confine, noi occidentali siamo sempre viaggiatori di serie A, siamo stati gli ultimi a fare il check in ma gli ultimi ai controlli passaporti, mentre la coda dei siriani si allungava e venivano interrogati singolarmente, problemi risolti grazie all'intervento del console». Piccoli e grandi problemi quotidiani che ci fanno capire quanto è difficile costruire un progetto come questo.Tutti vogliono imparare l'italiano, andare a scuola e hanno un'idea molto chiara di dove arriveranno.
Abbiamo aperto con notizie dal Piemonte, poi nella seconda parte siamo stati con Fabio Petrocchi, responsabile del comitato e associazioni che raggruppano i pendolari piemontesi e lombardi. Nell'ultima parte siamo stati insieme a Paolo Naso, politologo e docente universitario che fa parte della Federazione Chiese evangeliche in Italia e partecipa all'organizzazione dei corridoi umanitari per commentare l'impreciso articolo de La Stampa dedicato ai corridoi umanitari
Siamo stati con Alice Squillace e Andrea Priotto per i progetti di accoglienza di famiglie siriane nel pinerolese seguiti da Diaconia Valdese insieme a Officine Creative Santa Croce, arrivati grazie ai Corridoi umanitari promossi dalla Federazione delle Chiese evangeliche italiane. Poi abbiamo parlato di Torre Pellice e dello Stadio del Ghiaccio Cotta Morandini che è passato sotto la gestione del comune della giunta del sindaco Marco Cogno in vista di realizzare il ghiaccio e ripristinarne l'utilizzo dopo un anno di stop.Qui la diretta video su facebook https://www.facebook.com/tuttoquiRBE/videos/533102160359714/
Siamo stati con Alice Squillace, operatrice della Diaconia valdese, che si occupa dei servizi di accoglienza. Ci ha parlato della storia di una coppia siriana arrivata in Italia con il sistema legale e sicuro dei corridoi umanitari.
Durante il Kirchentag 2017 grande spazio viene dato al tema delle migrazioni: cause effetti e come si manifestano le migrazioni nel mondo. Molti relatori hanno cercato di delineare le situazioni di crisi che si manifestano in Europa e in particolare a Lampedusa e in Grecia. Tra i progetti che sono stati portati come esempio anche i Corridoi Umanitari di Mediterranean Hope, con Paolo Naso e Marta Bernardini presenti sul palco del Kirchentag.
Durante il Kirchentag 2017 grande spazio viene dato al tema delle migrazioni: cause effetti e come si manifestano le migrazioni nel mondo. Molti relatori hanno cercato di delineare le situazioni di crisi che si manifestano in Europa e in particolare a Lampedusa e in Grecia. Tra i progetti che sono stati portati come esempio anche i Corridoi Umanitari di Mediterranean Hope, con Paolo Naso e Marta Bernardini presenti sul palco del Kirchentag.
l'intervento di paolo naso, coordinatore del progetto 'corridoi umanitari'.
la piazza della città di radio3 con 'wikiradio' del 18/04/2017 e con pietro del soldà, rosa polacco e gli ascoltatori franco, renato e rossana.
Il nuovo arrivo di profughi siriani grazie ai corridoi umanitari di Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Sant'Egidio. Il professor Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope ha viaggiato con il primo gruppo di profughi, il 27 aprile.
Il nuovo arrivo di profughi siriani grazie ai corridoi umanitari di Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Sant'Egidio. L'intervista al presidente Negro a poche ore dall'arrivo del primo gruppo del 27 aprile
l'intervento di mario giro, viceministro degli esteri.
Il nuovo arrivo di profughi siriani grazie ai corridoi umanitari di Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Sant'Egidio. Il professor Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope ha viaggiato con il primo gruppo di profughi, il 27 aprile.
l'intervento di stefano allievi, che insegna sociologia all'università di padova.
Il nuovo arrivo di profughi siriani grazie ai corridoi umanitari di Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Sant'Egidio. L'intervista al presidente Negro a poche ore dall'arrivo del primo gruppo del 27 aprile
Stasera vi abbiamo presentato il doppio appuntamento organizzato dal collettivo artistico lusernese Officine Creative Santa Croce che ha deciso di organizzare due eventi per tenere alta la memoria e raccontare l'attualità del disastro siriano. Gli eventi in programma si svolgono in prossimità del 15 marzo, data ricordata come inizio del conflitto. Abbiamo deciso di realizzare i due appuntamenti insieme alla Diaconia Valdese, ARCI Pinerolo, Stranamore, il collettivo teatrale Terra Vergine e il patrocinio del comune di Luserna San Giovanni. Stasera la cena solidale al circolo Arci Stranamore di Pinerolo in via Bignone 89, alle 20, preparata dalle famiglie siriane presenti nel pinerolese. Sarà l'occasione per conoscere le loro storie e presentare i corridoi umanitari organizzati dalla Diaconia valdese e finanziati anche dalla Federazione delle Chiese evangeliche italiane.Domani, sabato 11, è la volta del teatro e dello spettacolo "Rosso di Syria", scritto, pensato e recitato dalle quattro attrici torinesi del collettivo Terra Vergine, a Luserna San Giovanni al teatro Santa Croce in via Tolosano, 8 alle 21,00, a ingresso libero.
Intervistiamo il dottor Luciano Griso, impegnato nel progetto Medical Hope dei Corridoi Umanitari.Griso è tornato in Italia con l'ultimo arrivo di 50 rifugiati siriani dal Libano, avvenuto lunedì 27 febbraio, mentre giovedì 2 marzo saranno 70 le persone portate in Italia in sicurezza, raggiungendo un totale di 700.
Intervistiamo il dottor Luciano Griso, impegnato nel progetto Medical Hope dei Corridoi Umanitari.Griso è tornato in Italia con l'ultimo arrivo di 50 rifugiati siriani dal Libano, avvenuto lunedì 27 febbraio, mentre giovedì 2 marzo saranno 70 le persone portate in Italia in sicurezza, raggiungendo un totale di 700.
Intervistiamo il dottor Luciano Griso, impegnato nel progetto Medical Hope dei Corridoi Umanitari.Griso è tornato in Italia con l'ultimo arrivo dei rifugiati dal Libano, avvenuto ad inizio dicembre a Fiumicino.Griso sarò presente per raccontare e presentare il progetto Medical Hope a PInerolo, domenica 11 dicembre, nel tempio valdese in via Diaz alle ore 17.
Intervistiamo il dottor Luciano Griso, impegnato nel progetto Medical Hope dei Corridoi Umanitari.Griso è tornato in Italia con l'ultimo arrivo dei rifugiati dal Libano, avvenuto ad inizio dicembre a Fiumicino.Griso sarò presente per raccontare e presentare il progetto Medical Hope a PInerolo, domenica 11 dicembre, nel tempio valdese in via Diaz alle ore 17.
L'Istituto di Ricerche Internazionali Archivio Disarmo ogni anno assegna il premio “Colombe d'oro per la pace” a giornalisti e personalità internazionali che si distinguono per aver informato e agito sui temi della pace, della gestione non violenta dei conflitti e della cooperazione internazionale. L'intervista al presidente dell'istituto, il professor Fabrizio Battistelli.
Tra qualche settimana arriverà il secondo gruppo di profughi con i Corridoi Umanitari della Federazione delle Chiese Evangeliche e Sant'Egidio.
1-La brexit secondo Boris Johnson. Il sindaco di Londra sarà decisivo nella campagna che porterà al referendum del prossimo giugno (Daniele Fisichella)...2-“Se i paesi europei si assumessero le loro responsabilità sull'immigrazione ci sarebbero molti meno problemi”. Il racconto di Luciano Griso un medico che lavora al corridoio umanitario tra Italia e Libano organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche.3-Quando il petrolio fa dialogare anche i peggiori nemici. Il calo del prezzo del greggio constringe Iran e Arabia Saudita a cooperare, almeno in campo energetico (Pejman Abdolmohammadi, London School of Econòmics e John Cabot University di Roma).4-Senegal, il maxi-processo per la terra. La prossima settimana la sentenza nel caso Senhuile-Senethanol (Lorenzo Bagnoli).5-Futuro difficile per la FIFA, anche nel dopo-Blatter. Venerdì l'elezione del suo successore (Dario Falcini e Andrew Jennings).6-Serie TV. Questa notte terminerà X-Files, la storica serie TV sul soprannaturale riproposta con nuovi episodi a 16 anni dalla conclusione (Massimo Alberti)
1-La brexit secondo Boris Johnson. Il sindaco di Londra sarà decisivo nella campagna che porterà al referendum del prossimo giugno (Daniele Fisichella)...2-“Se i paesi europei si assumessero le loro responsabilità sull'immigrazione ci sarebbero molti meno problemi”. Il racconto di Luciano Griso un medico che lavora al corridoio umanitario tra Italia e Libano organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche.3-Quando il petrolio fa dialogare anche i peggiori nemici. Il calo del prezzo del greggio constringe Iran e Arabia Saudita a cooperare, almeno in campo energetico (Pejman Abdolmohammadi, London School of Econòmics e John Cabot University di Roma).4-Senegal, il maxi-processo per la terra. La prossima settimana la sentenza nel caso Senhuile-Senethanol (Lorenzo Bagnoli).5-Futuro difficile per la FIFA, anche nel dopo-Blatter. Venerdì l'elezione del suo successore (Dario Falcini e Andrew Jennings).6-Serie TV. Questa notte terminerà X-Files, la storica serie TV sul soprannaturale riproposta con nuovi episodi a 16 anni dalla conclusione (Massimo Alberti)