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L'Ucraina inizia a prepararsi all'insediamento di Trump. La nomina di Raffaele Fitto passa in Commissione Europea. Durante il Consiglio federale della Lega si è discusso delle elezioni in Veneto del prossimo anno, Zaia e Salvini temono per il controllo della regione. Al contrario, Forza Italia, forte della rimonta elettorale a scapito della Lega, chiede di scegliere un nome per la candidatura in Campania. Nel Movimento 5 Stelle ci si divide tra chi vorrebbe un ritorno alle origini come Chiara Appendino e chi, come Roberto Fico, abbraccia l'ipotesi di un'alleanza stabile con il PD. Sabrina Picardi illustra le norme e le sanzioni del nuovo codice della strada. In chiusura l'intervista di Irene Farmanelli e Francesca Fantigrossi, operatrici del Centro Antiviolenza "Sara di Pietrantonio" a cura di Laura Melis e Sabrina Picardi.
A cura di Daniele Biacchessi La crisi del M5s e il ritorno di Beppe Grillo Non è la prima volta che il movimento fondato da Beppe Grillo e Casaleggio padre si trova ad affrontare una crisi politica interna e un calo di consensi. Dopo le elezioni europee che hanno portato il M5s a sfiorare di poco il 10%, ora va in scena lo scontro tra i seguaci di Beppe Grillo e quelli di Giuseppe Conte e gli stracci volano alla luce del sole, come da tradizione. La resa dei conti è ormai un atto pubblico. In una sorta di auto intervista, Grillo utilizza toni più moderati rispetto alla sua prima bordata contro Conte accusato di aver vaporizzato il movimento. Ora il comico mette dei paletti precisi. Appoggia Virginia Raggi e indica una strada, quella degli esordi: bisogna tornare a proporre idee radicali e visionarie. "Parlare di sinistra e destra è come tornare ai guelfi e ghibellini". Poi ferma l'idea del terzo mandato, perché il limite dei mandati è non solo un principio fondativo, ma è anche un presidio della democrazia fin dai tempi di Atene. Grillo, nella sostanza, vuole tornare ai tempi in cui faceva incontri con i leader del movimento con Casaleggio e con quanti sono intenzionati a dare una mano per tracciare la rotta nei prossimi anni. Parole che sembrano indirizzate a Virginia Raggi e Roberto Fico. Lo scontro nel M5s Il ritorno di Grillo sulla scena politica demarca le distanze interne tra chi vorrebbe un movimento di Governo e chi di opposizione, chi confermerebbe le alleanze con il Pd di Elly Schlein e chi pensa ad un soggetto politico che corre da solo, in autonomia delle logiche di coalizioni. In questo scontro, la base del M5s resta a guardare, alimentando l'idea di nuove scissioni nell'assoluta impotenza della attuale leadership di Giuseppe Conte, sempre più sola al comando di un atomo politico in via di implosione. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi La crisi del M5s e il ritorno di Beppe Grillo Non è la prima volta che il movimento fondato da Beppe Grillo e Casaleggio padre si trova ad affrontare una crisi politica interna e un calo di consensi. Dopo le elezioni europee che hanno portato il M5s a sfiorare di poco il 10%, ora va in scena lo scontro tra i seguaci di Beppe Grillo e quelli di Giuseppe Conte e gli stracci volano alla luce del sole, come da tradizione. La resa dei conti è ormai un atto pubblico. In una sorta di auto intervista, Grillo utilizza toni più moderati rispetto alla sua prima bordata contro Conte accusato di aver vaporizzato il movimento. Ora il comico mette dei paletti precisi. Appoggia Virginia Raggi e indica una strada, quella degli esordi: bisogna tornare a proporre idee radicali e visionarie. "Parlare di sinistra e destra è come tornare ai guelfi e ghibellini". Poi ferma l'idea del terzo mandato, perché il limite dei mandati è non solo un principio fondativo, ma è anche un presidio della democrazia fin dai tempi di Atene. Grillo, nella sostanza, vuole tornare ai tempi in cui faceva incontri con i leader del movimento con Casaleggio e con quanti sono intenzionati a dare una mano per tracciare la rotta nei prossimi anni. Parole che sembrano indirizzate a Virginia Raggi e Roberto Fico. Lo scontro nel M5s Il ritorno di Grillo sulla scena politica demarca le distanze interne tra chi vorrebbe un movimento di Governo e chi di opposizione, chi confermerebbe le alleanze con il Pd di Elly Schlein e chi pensa ad un soggetto politico che corre da solo, in autonomia delle logiche di coalizioni. In questo scontro, la base del M5s resta a guardare, alimentando l'idea di nuove scissioni nell'assoluta impotenza della attuale leadership di Giuseppe Conte, sempre più sola al comando di un atomo politico in via di implosione. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
Entregan instalaciones de la FCPyS de la UNAM Tome previsiones, hay cierre en Av. Miguel Ángel de Quevedo Atacante del primer ministro eslovaco, Roberto Fico, se declaró culpable
Pasikėsinimu į Slovakijos premjero Roberto Fico gyvybę įtariamas 71-erių poetas, kuris anksčiau dirbo prekybos centro apsaugininku. Slovakijos Vyriausybė įsitikinusi, jog pasikėsinimas - politinio pobūdžio.Briuselis teigia, kad „užsienio agentų“ įstatymas panašus į galiojantį Rusijoje yra didelė kliūtis Sakartvelo kelyje į ES. JAV tikina, kad Sakartvelas dar turi laiko pakeisti kursą. 80 proc. kartvelų pritaria šalies narystei ES ir tai demonstruoja didžiuliuose protestuose bei trauktis neketina.Laidoje dalyvauja Seimo Užsienio reikalų komiteto pirmininkas Žygimantas Pavilionis, Sakartvelo Politikos instituto direktoriaus pavaduotoja Renata Skardžiūtė-Kereselidzė, buvusi Sakartvelo Parlamento narė, Rytų Europos studijų centro vadovas Linas Kojala, VU TSPMI dėstytojas Vytis Jurkonis.Ved. Agnė Skamarakaitė
A 71-year-old man remains in police custody in Slovakia, accused of attempting to assassinate Prime Minister Robert Fico. Fico was airlifted to the hospital after being shot in the stomach, arm, and leg. Christopher Luxon's joining other world leaders in condemning the attack, saying it's shocking and nothing justifies such horrific violence in our democratic systems. Newstalk ZB Europe correspondent Enda Brady —who made a documentary about Fico— told Andrew Dickens it's interesting the alleged assailant picked a town where the Prime Minister is well supported. He says the man probably really doesn't like Fico's politics, or the way Slovakia is going under his leadership. LISTEN ABOVE See omnystudio.com/listener for privacy information.
Connaissez-vous notre site ? www.lenouvelespritpublic.fr Une émission de Philippe Meyer, enregistrée en public à l'École alsacienne le 3 décembre 2023. Avec cette semaine : Nicolas Baverez, essayiste et avocat. Jean-Louis Bourlanges, président de la Commission des Affaires étrangères de l'Assemblée nationale. Nicole Gnesotto, vice-présidente de l'Institut Jacques Delors. Marc-Olivier Padis, directeur des études de la fondation Terra Nova. LE HAMAS, MORT CERTAINE OU VICTOIRE HISTORIQUE ? Après les massacres du 7 octobre et la débâcle sécuritaire pour le pays, la feuille de route que s'est fixée le gouvernement israélien est « de parvenir à la destruction des capacités militaires et administratives du Hamas et du Jihad islamique de manière à les empêcher de menacer et d'attaquer les citoyens d'Israël pendant de nombreuses années ». Un objectif très proche de celui déjà formulé en 2008, au lendemain de la prise de contrôle par le Hamas de la bande de Gaza. Ce qui interroge sur sa faisabilité. Car le Hamas n'est pas seulement une organisation, elle est aussi une idéologie qui, elle, ne va pas mourir. Pour le chroniqueur du Monde, Alain Frachon « on peut même parier que le pilonnage aérien systématique, les destructions d'habitations, l'exil intérieur et les privations imposées à une population gazaouie martyrisée vont susciter la prochaine génération de djihadistes. » En poursuivant cette offensive coûteuse en vies humaines palestiniennes, l'armée israélienne se retrouve de fait sur le terrain choisi par le Hamas. Comme lors des incursions précédentes, nul doute que ses infrastructures et ses miliciens sont déjà durement touchés et le seront plus encore, mais l'éradication promise par les autorités israéliennes supposerait une campagne de plusieurs mois, étendue à la totalité de Gaza. Or, l'armée israélienne ne dispose pas d'une maîtrise totale du temps et la mondialisation du conflit ainsi que la sensibilité des opinions, que l'on peut déjà constater, jouent contre elle. Sa stratégie offensive pèse lourdement sur l'image d'Israël. Le décompte quotidien des pertes civiles à Gaza donné par le Hamas ne peut pas être vérifié, mais les images et les témoignages qui parviennent de l'enclave attestent qu'il y a de très nombreuses victimes, parmi lesquelles 60 journalistes, et de très nombreux enfants. Wassim Nasr journaliste à France 24 et membre du Soufan Center, créé par l'une des figures incontournables de l'anti-terrorisme, estime dans La Vie qu'« en libérant des femmes, des enfants et des personnes âgées, le Hamas renforce son image vis-à-vis d'un public déjà acquis à sa cause dans le monde ». Ainsi, la scénarisation des remises d'otages, pour faire un récit « positif » adapté aux réseaux sociaux, a été immédiate. Le Hamas est donc, pour l'instant, gagnant dans cette grande bataille des perceptions : il dure face à une puissance militaire non négligeable, tandis ajoute le journaliste qu'« une éventuelle victoire militaire d'Israël sera toujours relativisée à cause des milliers de civils tués pour l'obtenir ». *** LES POPULISMES AURONT-ILS L'EUROPE À L'USURE ? Partout en Europe, les partis nationalistes ou d'extrême droite ont le vent en poupe. En Allemagne, Alternative für Deutschland (AfD) a progressé jusqu'à devenir le deuxième parti le plus populaire du pays. Son succès polarise la politique locale, et il pourrait remporter les élections en Thuringe l'an prochain. Le 22 novembre, aux Pays-Bas, le leader du Parti pour la liberté Geert Wilders a enlevé 37 des 150 sièges de la Chambre basse. Une avancée qui renforce le camp des pays menés par l'extrême droite, après celle de Roberto Fico en Slovaquie le 1er octobre. L'année prochaine, l'extrême droite pourrait encore accroître son influence à l'occasion des élections européennes de juin. Les sondages d'opinons n'excluent pas que Marine Le Pen remporte l'élection présidentielle en 2027. Si la plupart de ces partis sont toujours hostiles aux étrangers, l'expérience britannique a tempéré l'hostilité de certains envers l'UE et ils sont moins nombreux à vouloir abandonner la monnaie unique. Tous expriment de nouvelles inquiétudes, rejetant ostensiblement les politiques de lutte contre le changement climatique, qui, affirment-ils, serait une invention des élites. Ensuite, le soutien dont ils bénéficient a évolué. Selon les calculs de The Economist dans 15 des 27 États membres de l'UE existent aujourd'hui des partis d'extrême droite qui obtiennent 20 % ou plus dans les sondages, y compris dans tous les grands pays, sauf l'Espagne, où les nationalistes de Vox ont essuyé une défaite aux élections de juillet. Près des quatre cinquièmes de la population de l'UE vivent désormais dans des pays où l'extrême droite séduit au moins un cinquième de l'électorat. Toutefois, ces partis ont tendance à modérer leurs opinions quand ils sont endossent des responsabilités gouvernementales, comme le prouve Georgia Meloni, la première chef de gouvernement d'extrême droite dans un pays d'Europe occidentale depuis la fin de la Seconde Guerre mondiale, qui n'a pas cherché querelle à l'Europe. Dans les pays nordiques, on constate une tendance similaire. Le Parti des Finlandais et les Démocrates de Suède, deux formations nationalistes, se montrent plus pragmatiques depuis qu'ils ont soit intégré, soit accepté d'épauler une coalition au pouvoir.Chaque semaine, Philippe Meyer anime une conversation d'analyse politique, argumentée et courtoise, sur des thèmes nationaux et internationaux liés à l'actualité. Pour en savoir plus : www.lenouvelespritpublic.fr
Slovakia votes against support for the Ukrainian war. Roberto Fico campaigned against Biden's plan for unending support of Ukraine. As a NATO member, how will Biden manage Slovakia? Oguz from Istanbul joins Tony with analysis. How did Justin Trudeau honor a Nazi in Canada's parliament? VTA special report.
La nuova moda è piangere davanti alla telecamera Fonti: video pubblicato sul profilo Instagram di Aboubakar Soumahoro il 20 novembre 2022; video della protesta di Aboubakar Soumahoro fuori da Montecitorio, pubblicato sul canale Youtube di alanews il 13 ottobre 2022; estratto del documentario di Rai Storia dal titolo "1980 La terra trema", disponibile su Rai Play; estratto del film "Morto Troisi, viva Troisi" del 1982, diretto da Massimo Troisi, disponibile su Rai Play; servizio della trasmissione Le Iene su Roberto Fico contenuto nella puntata del 29 aprile 2018, trasmessa su Italia 1, disponibile sul sito www.iene.mediaset.it; estratto dell'intervento di Giorgia Meloni all'evento "Orgoglio Italiano" del 19 ottobre 2019 in Piazza San Giovanni a Roma, pubblicato sul canale Youtube de La Repubblica il 20 ottobre 2019.
«Da Presidente della Camera ho rinunciato a 300mila euro di indennità di carica in poco meno di cinque anni, cui si aggiungono 130mila euro cui ho rinunciato da Presidente della Vigilanza Rai. E in questi anni ho restituito più di 300mila euro dei miei stipendi alla comunità. Per un totale di oltre 700mila euro». Lo ha scritto su Facebook l'ex presidente della Camera, Roberto Fico. «E adesso da ex Presidente della Camera come è giusto non avrò diritto a nessuna indennità, nessuna diaria e a nessun rimborso spese, ma solo ad un ufficio alla Camera per un tempo limitato, come previsto dalle norme di Montecitorio. Ho sempre rispettato tutte le regole del Movimento: sulle restituzioni così come sui due mandati. E dunque non accetto lezioni di principio su questo, da nessuno», ha concluso.
Un mese circa. Tanto bisognerà attendere perché entri in carica il nuovo Governo di centro-destra, dopo le elezioni di domenica 25 settembre. La prima data da segnare in calendario è il 13 ottobre: è allora che entrambe le Camere si riuniranno per eleggere i presidenti di Camera e Senato, che andranno a sostituire gli uscenti Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati.
La Camera dei deputati ha concluso i lavori di questa legislatura. L'ultimo atto è la stata la modifica del decreto Aiuti bis che ha eliminato la deroga al tetto degli stipendi dei manager pubblici. Con il suo presidente nonché deputato uscente del M5S, Roberto Fico, tracciamo un bilancio della sua attività.
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Le indagini per il disastro delle Marche, i 66 miliardi di aiuti del governo. Nasce Sky Glass, la nuova TV di Sky, il nuovo televisore che integra i diversi contenuti: da quelli dei principali canali nazionali in chiaro a quelli dei player globali. Ne abbiamo parlato con Elia Mariani, COO di Sky Italia. Le Marche, duramente colpite dal maltempo delle ultime ore. In collegamento dal comune di Barbara, in provincia di Ancona, Flavio Isernia, inviato di Sky TG24. I temi caldi sul fronte internazionale. Dall'Ucraina alla Libia, dall'Europa alla crisi del gas. Ci ha raggiunto l'ambasciatore amb. Ettore Sequi, direttore generale del Ministero degli Esteri. Elezioni del venticinque settembre. Su RTL 102.5 parla il leader di Impegno Civico e ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "Bomba a orologeria, l'autunno rovente della politica italiana" è il nuovo libro di Daniele Capezzone. Elezioni del venticinque settembre. Su RTL 102.5 parla il presidente della Camera del Movimento cinque stelle, Roberto Fico. All'interno di Non Stop News, con Barbara Sala, Luigi Santarelli, Enrico Galletti e Antonio Sica.
"Siamo all'ultima seduta che facciamo tutti insieme e per questo vorrei ringraziarvi per il lavoro che abbiamo fatto in questi anni, anche nei momenti difficili". Così il presidente della Camera, Roberto Fico, intervenendo in Aula nell'ultima seduta della legislatura. sat/gsl
"L'autonomia differenziata, così come qualcuno la considera, a noi non sta bene". Lo ha detto Roberto Fico, presidente della Camera, alla presentazione dei candidati del M5s a Napoli. "Questa autonomia differenziata - ha aggiunto - divide l'Italia, non fa bene al Sud e neanche al Nord".xh6/sat/trl/gtr
"L'autonomia differenziata, così come qualcuno la considera, a noi non sta bene". Lo ha detto Roberto Fico, presidente della Camera, alla presentazione dei candidati del M5s a Napoli. "Questa autonomia differenziata - ha aggiunto - divide l'Italia, non fa bene al Sud e neanche al Nord".xh6/sat/trl/gtr
A cura di Daniele Biacchessi Nel M5s, Conte stringe il patto con Grillo e accetta il principio secondo cui non ci saranno deroghe al secondo mandato. Saltano, dunque, alcuni nomi storici del Movimento, come Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, artefice dell'approdo di Conte tra i 5S. Di alleanza con il Pd Conte non ne vuole sapere. "Per il futuro non escludo un dialogo, non un'alleanza. Per queste elezioni non se ne parla di avere rapporti con i dem". I nomi da spendere in campagna elettorale si riducono al minimo. Oltre a Giuseppe Conte e al ministro Stefano Patuanelli – e all'incognita Alessandro Di Battista – spunta però anche l'ex sindaca di Torino Chiara Appendino. Nella sostanza Conte corre da solo e senza l'apporto dei big storici del movimento rischia di assottigliare ancora di più il proprio consenso, ridotto, secondo tutti i sondaggi sotto la soglia del 10%. Senza accordi, e secondo le proiezioni di gran parte degli analisti, i seggi del M5s dei collegi uninominali saranno una mera chimera. La linea di Conte è racchiusa in poche parole d'ordine: nessun compromesso, nessun accordo con il Pd, massima coerenza, consapevolezza di pagare un prezzo alto per aver staccato la spina a Draghi e per le tante, troppe scissioni. Difficile dire quale sarà il futuro del movimento, più volte dato per morto e sepolto, e poi rinato, come l'araba fenice, dalle sue stesse ceneri. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Daniele Biacchessi Nel M5s, Conte stringe il patto con Grillo e accetta il principio secondo cui non ci saranno deroghe al secondo mandato. Saltano, dunque, alcuni nomi storici del Movimento, come Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, artefice dell'approdo di Conte tra i 5S. Di alleanza con il Pd Conte non ne vuole sapere. "Per il futuro non escludo un dialogo, non un'alleanza. Per queste elezioni non se ne parla di avere rapporti con i dem". I nomi da spendere in campagna elettorale si riducono al minimo. Oltre a Giuseppe Conte e al ministro Stefano Patuanelli – e all'incognita Alessandro Di Battista – spunta però anche l'ex sindaca di Torino Chiara Appendino. Nella sostanza Conte corre da solo e senza l'apporto dei big storici del movimento rischia di assottigliare ancora di più il proprio consenso, ridotto, secondo tutti i sondaggi sotto la soglia del 10%. Senza accordi, e secondo le proiezioni di gran parte degli analisti, i seggi del M5s dei collegi uninominali saranno una mera chimera. La linea di Conte è racchiusa in poche parole d'ordine: nessun compromesso, nessun accordo con il Pd, massima coerenza, consapevolezza di pagare un prezzo alto per aver staccato la spina a Draghi e per le tante, troppe scissioni. Difficile dire quale sarà il futuro del movimento, più volte dato per morto e sepolto, e poi rinato, come l'araba fenice, dalle sue stesse ceneri. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Daniele Biacchessi Nel M5s, Conte stringe il patto con Grillo e accetta il principio secondo cui non ci saranno deroghe al secondo mandato. Saltano, dunque, alcuni nomi storici del Movimento, come Roberto Fico, Paola Taverna, Vito Crimi, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, artefice dell'approdo di Conte tra i 5S. Di alleanza con il Pd Conte non ne vuole sapere. "Per il futuro non escludo un dialogo, non un'alleanza. Per queste elezioni non se ne parla di avere rapporti con i dem". I nomi da spendere in campagna elettorale si riducono al minimo. Oltre a Giuseppe Conte e al ministro Stefano Patuanelli – e all'incognita Alessandro Di Battista – spunta però anche l'ex sindaca di Torino Chiara Appendino. Nella sostanza Conte corre da solo e senza l'apporto dei big storici del movimento rischia di assottigliare ancora di più il proprio consenso, ridotto, secondo tutti i sondaggi sotto la soglia del 10%. Senza accordi, e secondo le proiezioni di gran parte degli analisti, i seggi del M5s dei collegi uninominali saranno una mera chimera. La linea di Conte è racchiusa in poche parole d'ordine: nessun compromesso, nessun accordo con il Pd, massima coerenza, consapevolezza di pagare un prezzo alto per aver staccato la spina a Draghi e per le tante, troppe scissioni. Difficile dire quale sarà il futuro del movimento, più volte dato per morto e sepolto, e poi rinato, come l'araba fenice, dalle sue stesse ceneri. Credits: Agenzia Fotogramma
Il presidente della Camera, Roberto Fico, si è recato al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo le dimissioni del premier Mario Draghi.mgg/
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha letto nell'Aula della Camera la lettera con cui Mario Draghi ha comunicato le sue dimissioni dalla carica di presidente del Consiglio.La caduta del Governo segna profonde spaccature anche all'interno dei partiti.
Luigi Di Maio è uscito dal Movimento 5 Stelle, aprendo una crisi politica in nome della stabilità di governo. Ma cambierà davvero qualcosa per il panorama complessivo della politica italiana?Anche se l'uscita di Luigi Di Maio dal M5S era qualcosa che nel partito si temeva da parecchio tempo, e la crisi interna fosse sotto gli occhi di tutti, la scissione, annunciata bruscamente, ha continuato ad agitare la politica per tutta la giornata. Da parte del Movimento 5 Stelle le reazioni sono state di varia intensità: c'è chi non nasconde la propria frustrazione, come Roberto Fico, che ha dichiarato che “la scissione è un'operazione di potere e non politica, che è una cosa diversa,” aggiungendo che ora nel M5S “siamo più forti di prima,” nonostante la riduzione marcata di numeri in Parlamento. È stata più conciliante Chiara Appendino, che ha parlato di “una scelta che non condivido assolutamente, ma che non cancella quanto fatto e vissuto insieme in tutti questi anni.” Per sentire una presa di posizione ragionata da parte di Giuseppe Conte si è dovuto aspettare sera, durante un'intervista a Otto e mezzo su La7. Il leader del M5S ha messo le mani avanti: “Non chiederò le dimissioni di Di Maio,” ma, ha aggiunto, “lascerei che si interroghi con la propria coscienza e decida.” Conte dice di non aver capito quale sia il progetto politico di Di Maio: un'accusa velata al fatto che la pretesa della difesa dell'atlantismo sia una foglia di fico davanti alla vera necessità — costruire una struttura che permetta a Di Maio di presentarsi come leader, e bypassare il limite dei due mandati. La scelta di rompere proprio sull'atlantismo è uno snodo rilevante nell'evoluzione di Di Maio e dei dimaiani — tra i fuoriusciti c'è anche Manlio Di Stefano, che negli ultimi mesi aveva compiuto una vera e propria metamorfosi rispetto alle proprie simpatie putiniane degli anni scorsi.La questione del superamento del limite dei due mandati non è ovviamente un caso chiuso per Giuseppe Conte — resta una richiesta di tanti parlamentari rimasti nel Movimento, ma è anche uno dei pochi temi su cui fa sentire ancora la propria presenza Beppe Grillo. Il fondatore del Movimento 5 Stelle ha cancellato il proprio viaggio a Roma e sta guardando come la crisi si consuma da lontano. I retroscena dicono che Grillo vede nel limite dei due mandati uno degli ultimi capisaldi dell'identità storica del M5S. Per chi è rimasto nel Movimento e spera ancora in un rilassamento della misura, in realtà, ci potrebbe essere da sperare, perché il cambio di statuto potrebbe essere più facile ora che non è più necessario specificamente per salvare il futuro di uno dei leader del partito. Su Twitter una parte della base del Movimento si è scagliata contro Di Maio, usando l'hashtag #traditore, e riesumando sue vecchie prese di posizione rigoriste in merito ai parlamentari “voltagabbana,” che facevano “cambio di casacca.” Ma cosa cambia negli orizzonti della futura coalizione elettorale che doveva comprendere Pd e M5S? Ne ha parlato Enrico Letta a Porta a Porta, dicendosi “abbastanza sereno,” perché la scissione “diciamo che non ha colto di sorpresa.” Letta ha svicolato sulle posizioni rispetto ai due potenziali alleati, commentando che “ci si domanda nel Pd chi è più vicino a Conte e chi a Di Maio. Nel Pd si è più vicini al Pd. E il Pd reagisce assumendosi la responsabilità di essere ancora più forte e produttivo.” Durante la trasmissione Letta ha dichiarato di aver chiesto ai due leader di rimanere uniti, ma di essere evidentemente rimasto inascoltato. Dall'opposizione, Meloni non si è trattenuta dal sottolineare che, secondo lei, non si è mai vista “una scissione di partito per continuare a stare nello stesso governo a votare gli stessi atti” — una dichiarazione che però dimentica l'esperienza di Gianfranco Fini e degli strani primi mesi di Futuro e Libertà per l'Italia, dentro un governo da cui il suo leader era stato praticamente cacciato.Abbonati a the Submarine: https://thesubmarine.it/hw-abbonati/
A cura di Ferruccio Bovio Lui, per Forza Italia, non è certamente un parlamentare di secondo piano, essendo stato addirittura ministro per i Rapporti col Parlamento dal 2008 al 2011 nell'ultimo governo Berlusconi. Per cui la lettera con la quale Elio Vito ha comunicato alla Presidenza della Camera le sue dimissioni da deputato è destinata, sicuramente, a lasciare il segno. Specialmente per le argomentazioni addotte per motivare un passo così clamoroso da parte di un politico che venne eletto, per la prima volta, nel 1992 (nelle liste radicali) e che poi, aderendo al nuovo partito fondato nel 94 dal Cavaliere di Arcore, ne fu capogruppo alla Camera dal 2001 al 2008. Ma che cosa scrive Elio Vito al presidente di Montecitorio, Roberto Fico, per giustificare la sua improvvisa uscita di scena? Innanzitutto, a colpire è la durezza dei toni con cui denuncia la deriva presa da Forza Italia nel mettere in atto quella che definisce “la pratica deteriore del trasformismo”, corredata dalla perdita di ogni valore ideale e politico, in favore di meri interessi personali, elettorali e di preferenze. Il partito azzurro ha, quindi, del tutto smarrito, secondo Vito, la sua originaria natura di movimento politico liberale e democratico, essendosi chiusa la sua classe dirigente in una gestione “accentrata ed esclusiva” del potere, mettendo al bando tutte le voci critiche. Due sono stati, in particolare, i fatti che hanno indotto Elio Vito a rinunciare al suo mandato parlamentare. Il primo ha riguardato le dichiarazioni recentemente rilasciate da Berlusconi in merito all'invasione russa in Ucraina che, se da un lato sono apparse formalmente di condanna, dall'altro si sono, invece, rivelate sostanzialmente elogiative nei confronti di Vladimir Putin, critiche verso le leadership occidentali e di conseguenza comprensive verso presunte ragioni della Russia. Poi, da ultimo, quella che il deputato dimissionario ha vissuto come la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta fatta alle elezioni comunali di Lucca dove, in vista del ballottaggio, si è deciso di apparentarsi anche con liste di estrema destra. L'antifascismo – si legge nella lettera di addio - è, infatti, un valore fondamentale della Repubblica, rispetto al quale non vi può essere alcuna deroga: soprattutto in un momento storico in cui stanno riproducendosi gravi episodi di violenza squadrista. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Ferruccio Bovio Lui, per Forza Italia, non è certamente un parlamentare di secondo piano, essendo stato addirittura ministro per i Rapporti col Parlamento dal 2008 al 2011 nell'ultimo governo Berlusconi. Per cui la lettera con la quale Elio Vito ha comunicato alla Presidenza della Camera le sue dimissioni da deputato è destinata, sicuramente, a lasciare il segno. Specialmente per le argomentazioni addotte per motivare un passo così clamoroso da parte di un politico che venne eletto, per la prima volta, nel 1992 (nelle liste radicali) e che poi, aderendo al nuovo partito fondato nel 94 dal Cavaliere di Arcore, ne fu capogruppo alla Camera dal 2001 al 2008. Ma che cosa scrive Elio Vito al presidente di Montecitorio, Roberto Fico, per giustificare la sua improvvisa uscita di scena? Innanzitutto, a colpire è la durezza dei toni con cui denuncia la deriva presa da Forza Italia nel mettere in atto quella che definisce “la pratica deteriore del trasformismo”, corredata dalla perdita di ogni valore ideale e politico, in favore di meri interessi personali, elettorali e di preferenze. Il partito azzurro ha, quindi, del tutto smarrito, secondo Vito, la sua originaria natura di movimento politico liberale e democratico, essendosi chiusa la sua classe dirigente in una gestione “accentrata ed esclusiva” del potere, mettendo al bando tutte le voci critiche. Due sono stati, in particolare, i fatti che hanno indotto Elio Vito a rinunciare al suo mandato parlamentare. Il primo ha riguardato le dichiarazioni recentemente rilasciate da Berlusconi in merito all'invasione russa in Ucraina che, se da un lato sono apparse formalmente di condanna, dall'altro si sono, invece, rivelate sostanzialmente elogiative nei confronti di Vladimir Putin, critiche verso le leadership occidentali e di conseguenza comprensive verso presunte ragioni della Russia. Poi, da ultimo, quella che il deputato dimissionario ha vissuto come la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta fatta alle elezioni comunali di Lucca dove, in vista del ballottaggio, si è deciso di apparentarsi anche con liste di estrema destra. L'antifascismo – si legge nella lettera di addio - è, infatti, un valore fondamentale della Repubblica, rispetto al quale non vi può essere alcuna deroga: soprattutto in un momento storico in cui stanno riproducendosi gravi episodi di violenza squadrista. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Ferruccio Bovio Lui, per Forza Italia, non è certamente un parlamentare di secondo piano, essendo stato addirittura ministro per i Rapporti col Parlamento dal 2008 al 2011 nell'ultimo governo Berlusconi. Per cui la lettera con la quale Elio Vito ha comunicato alla Presidenza della Camera le sue dimissioni da deputato è destinata, sicuramente, a lasciare il segno. Specialmente per le argomentazioni addotte per motivare un passo così clamoroso da parte di un politico che venne eletto, per la prima volta, nel 1992 (nelle liste radicali) e che poi, aderendo al nuovo partito fondato nel 94 dal Cavaliere di Arcore, ne fu capogruppo alla Camera dal 2001 al 2008. Ma che cosa scrive Elio Vito al presidente di Montecitorio, Roberto Fico, per giustificare la sua improvvisa uscita di scena? Innanzitutto, a colpire è la durezza dei toni con cui denuncia la deriva presa da Forza Italia nel mettere in atto quella che definisce “la pratica deteriore del trasformismo”, corredata dalla perdita di ogni valore ideale e politico, in favore di meri interessi personali, elettorali e di preferenze. Il partito azzurro ha, quindi, del tutto smarrito, secondo Vito, la sua originaria natura di movimento politico liberale e democratico, essendosi chiusa la sua classe dirigente in una gestione “accentrata ed esclusiva” del potere, mettendo al bando tutte le voci critiche. Due sono stati, in particolare, i fatti che hanno indotto Elio Vito a rinunciare al suo mandato parlamentare. Il primo ha riguardato le dichiarazioni recentemente rilasciate da Berlusconi in merito all'invasione russa in Ucraina che, se da un lato sono apparse formalmente di condanna, dall'altro si sono, invece, rivelate sostanzialmente elogiative nei confronti di Vladimir Putin, critiche verso le leadership occidentali e di conseguenza comprensive verso presunte ragioni della Russia. Poi, da ultimo, quella che il deputato dimissionario ha vissuto come la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la scelta fatta alle elezioni comunali di Lucca dove, in vista del ballottaggio, si è deciso di apparentarsi anche con liste di estrema destra. L'antifascismo – si legge nella lettera di addio - è, infatti, un valore fondamentale della Repubblica, rispetto al quale non vi può essere alcuna deroga: soprattutto in un momento storico in cui stanno riproducendosi gravi episodi di violenza squadrista. Credits: Agenzia Fotogramma
Il 30 maggio del 1924 Giacomo Matteotti pronunciò uno storico discorso, denunciando le violenze in camicia nera, i brogli e gli inganni delle elezioni d'aprile. Neanche due settimane dopo fu sequestrato e assassinato da una squadraccia fascista. Ai compagni di partito, consapevole del prezzo imposto da quella prova di coraggio, aveva detto: “Io il mio discorso l'ho fatto. Ora voi preparate il discorso funebre per me”. Nell'anniversario di quel suo ultimo intervento la Camera dei deputati ha dedicato a Matteotti la sala conferenze di Palazzo Theodoli, nel corso di una cerimonia che ha visto partecipazione tra gli altri del presidente Roberto Fico. Ad essere accolta una istanza promossa da Valdo Spini, presidente dell'Associazione delle Istituzioni Culturali Italiane e firmata da più di cinquanta tra fondazioni e istituti.
Ben ritrovati Stupefan! Quante cose abbiamo da raccontarvi anche questa settimana, soprattutto dopo il week end passato a Bologna all'incontro organizzato dalla rete ITARDD, il topic di questo nuovo episodio. Non avremmo potuto cominciare l'episodio senza un saluto ad un amico, compagno e leader della lotta antiproibizionista che ci ha lasciati prematuramente all'inizio della settimana. Abbiamo narrato le imprese di Walter De Benedetto tante volte ai nostri microfoni e ci mancherà la sua tenacia e la sua ironia, ora che non potremo averla al nostro fianco per stanare quell'ipocrisia istituzionale, sempre solidale nei post, ma poco nelle azioni. Perché, gira che ti rigira, quando si parla di “droga” dobbiamo ricordarci sempre che c'è “droga” e “droga”: quella illegale, strenuamente perseguita in violazione dei diritti umani, e quella legale, che, nonostante gli abusi, pare non faccia danni ma crei folklore. I raduni degli alpini ne sono un esempio, a noi non piacciono, e abbiamo sfruttato l'intervallo di metà puntata per ribadirlo.Ma passiamo ora al piatto forte: Bologna, circa 100 operatori provenienti da ogni parte d'Italia si sono trovati per confrontarsi sulle pratiche di riduzione del danno convocati dal coordinamento di ITARDD, la rete ITAliana Riduzione Del Danno, che li ha divisi in gruppi, impegnati in vari workshop, creando, di fatto, la più grande interazione mai organizzata tra gli operatori che si occupano di sostanze. La condivisione di metodi di lavoro, pratiche ed esperienze, indirizzati talvolta da “esercizi pratici”, hanno dato vita ad un confronto costruttivo che andrà in primo luogo a vantaggio degli utenti, quindi di tutti noi. Grazie ITARDD e grazie equipe di tutta Italia, a noi il compito di creare un ponte tra voi e chi ascolterà questo racconto. È il momento di cliccare play.Note dell'episodio: - Ciao Walter: https://bit.ly/3Na8ror- Dal 2019 ad oggi: https://bit.ly/3w9tu4H- Contatti ITARDD: https://www.itardd.it/contatti/- La risposta di Antonella Soldo a Roberto Fico: https://bit.ly/3Ldf7Rp- Il sito di ITARDD: https://www.itardd.it- Trova l'Unità di Strada più vicina a te: https://www.itardd.it/#rete- Il sito di Radio Nolo: https://radionolo.it- La playlist Spotify di Stupefatti: https://spoti.fi/3vh3D8Z- Il sito di Meglio Legale: https://megliolegale.itEntra in contatto con noi usando la mail stupefatticast@gmail.com o seguendo su Instagram il @stupefatti_podcast!
In questo podcast vi proponiamo l'incontro in videoconferenza con Volodymyr Zelenskyy, Presidente d'Ucraina tenutosi martedì 22 marzo, alle ore 11. Ascolterete l'introduzione dei Presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberti Casellati, l'intervento del Presidente ucraino e del Presidente del Consiglio, Mario Draghi. Presenti deputati e senatori.
A cura di Daniele Biacchessi Oggi alle 15 nell'Aula della Camera il neo rieletto presidente della Repubblica Sergio Mattarella presta giuramento di fedeltà alla Repubblica. Tutto accade esattamente nello stesso giorno e la stessa ora in cui sette anni fa Mattarella giura sulla Costituzione come Capo dello Stato per la prima volta. Si tratta di una singolare coincidenza: il Quirinale non è rimasto vacante nemmeno per un giorno (anche se il presidente non poteva esercitare il potere di sciogliere le Camere). La giornata del giuramento prevede un protocollo ad hoc. Poco prima il capo dello Stato parte dalla sua residenza con il segretario generale della Camera Fabrizio Castaldi. In quel momento e per tutto i tragitto, suona la campana più grande di Montecitorio, che smette solo quando Mattarella entra nell'atrio della Camera. Lo accolgono i due titolari di Montecitorio e Palazzo Madama, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. Mattarella attraverserà il Transatlantico ed entrerà in Aula. Mattarella giurerà nell'assemblea vestita a festa, con drappi rossi e 21 bandiere tricolore, di fronte al Parlamento riunito in seduta comune, con i delegati regionali e i membri del governo. Nel suo discorso, Mattarella si appellerà ancora una volta all'unità del Paese, ma stando a ciò che filtra dal Quirinale non sarà duro come quello adottato da Giorgio Napolitano all'inizio del suo secondo mandato. Certamente ci saranno le ragioni per cui Mattarella ha accettato di rimettere mano ai suoi progetti di vita per tornare alla guida della Presidenza della Repubblica. Credits: Agenzia Fotogramma. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
Le prime dichiarazioni del confermato Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a partire dalla consegna del risultato della votazione di sabato 29 gennaio da parte del presidente della Camera, Roberto Fico, con i ringraziamenti e le valutazioni dello stesso Mattarella, e quindi il giuramento ed il messaggio di insediamento di lunedì 3 febbraio, letto a Montecitorio, depurato dalle numerose interruzioni degli applausi da parlamentari presenti. --- Support this podcast: https://anchor.fm/aostapodcast/support
A cura di Daniele Biacchessi Oggi alle 15 nell'Aula della Camera il neo rieletto presidente della Repubblica Sergio Mattarella presta giuramento di fedeltà alla Repubblica. Tutto accade esattamente nello stesso giorno e la stessa ora in cui sette anni fa Mattarella giura sulla Costituzione come Capo dello Stato per la prima volta. Si tratta di una singolare coincidenza: il Quirinale non è rimasto vacante nemmeno per un giorno (anche se il presidente non poteva esercitare il potere di sciogliere le Camere). La giornata del giuramento prevede un protocollo ad hoc. Poco prima il capo dello Stato parte dalla sua residenza con il segretario generale della Camera Fabrizio Castaldi. In quel momento e per tutto i tragitto, suona la campana più grande di Montecitorio, che smette solo quando Mattarella entra nell'atrio della Camera. Lo accolgono i due titolari di Montecitorio e Palazzo Madama, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. Mattarella attraverserà il Transatlantico ed entrerà in Aula. Mattarella giurerà nell'assemblea vestita a festa, con drappi rossi e 21 bandiere tricolore, di fronte al Parlamento riunito in seduta comune, con i delegati regionali e i membri del governo. Nel suo discorso, Mattarella si appellerà ancora una volta all'unità del Paese, ma stando a ciò che filtra dal Quirinale non sarà duro come quello adottato da Giorgio Napolitano all'inizio del suo secondo mandato. Certamente ci saranno le ragioni per cui Mattarella ha accettato di rimettere mano ai suoi progetti di vita per tornare alla guida della Presidenza della Repubblica. Credits: Agenzia Fotogramma. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
A cura di Daniele Biacchessi Oggi alle 15 nell'Aula della Camera il neo rieletto presidente della Repubblica Sergio Mattarella presta giuramento di fedeltà alla Repubblica. Tutto accade esattamente nello stesso giorno e la stessa ora in cui sette anni fa Mattarella giura sulla Costituzione come Capo dello Stato per la prima volta. Si tratta di una singolare coincidenza: il Quirinale non è rimasto vacante nemmeno per un giorno (anche se il presidente non poteva esercitare il potere di sciogliere le Camere). La giornata del giuramento prevede un protocollo ad hoc. Poco prima il capo dello Stato parte dalla sua residenza con il segretario generale della Camera Fabrizio Castaldi. In quel momento e per tutto i tragitto, suona la campana più grande di Montecitorio, che smette solo quando Mattarella entra nell'atrio della Camera. Lo accolgono i due titolari di Montecitorio e Palazzo Madama, Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati. Mattarella attraverserà il Transatlantico ed entrerà in Aula. Mattarella giurerà nell'assemblea vestita a festa, con drappi rossi e 21 bandiere tricolore, di fronte al Parlamento riunito in seduta comune, con i delegati regionali e i membri del governo. Nel suo discorso, Mattarella si appellerà ancora una volta all'unità del Paese, ma stando a ciò che filtra dal Quirinale non sarà duro come quello adottato da Giorgio Napolitano all'inizio del suo secondo mandato. Certamente ci saranno le ragioni per cui Mattarella ha accettato di rimettere mano ai suoi progetti di vita per tornare alla guida della Presidenza della Repubblica. Credits: Agenzia Fotogramma. _________________________________________ "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. Per i notiziari sempre aggiornati ascoltaci sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornaleradio.tv/?hl=it Twitter: https://twitter.com/giornaleradiofm
«Credo sia proprio sbagliato descrivere Draghi come un turboliberista e credo che con lui si possa lavorare bene come Movimento, soprattutto ora che con l’elezione di Conte a presidente i ruoli sono definiti». Così il presidente della Camera, Roberto Fico, in un'intervista a 'Repubblica'. Quanto alle parole del premier sul reddito di cittadinanza, Fico ha detto: «Me le aspettavo e credo siano molto importanti perché il presidente del Consiglio ha detto di condividere l’impianto di base, il concetto del reddito. Il che significa che questa misura può essere ampliata, migliorata, ma non depotenziata. Una questione di civiltà, soprattutto in un momento così difficile delle nostre vite, perché il reddito di cittadinanza aiuta i più deboli. È nato per questo e questo ha fatto». «Noi difenderemo strenuamente il reddito non per salvare una bandiera, ma per quello che ha significato per milioni di famiglie italiane. Persone e dati reali. Siamo aperti a qualsiasi discussione per migliorarlo, ma se qualcuno vorrà cancellarlo faremo le barricate», ha assicurato il presidente della Camera.
«Con il via libera deciso ieri in Ufficio di Presidenza, la Camera dei deputati si prepara a restituire altri 35 milioni di euro allo Stato. Abbiamo approvato l'ordine del giorno sul bilancio di previsione della Camera dei deputati per il 2021, unitamente al bilancio triennale 2021-2023». Lo ha fatto sapere il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico. «Nel complesso, sono 300 milioni in questa legislatura e mezzo miliardo risparmiato da quando siamo entrati in Parlamento, nel 2013», ha scritto ancora Fico, che ha concluso: sottolineando che si tratta di «cifre importanti, che dimostrano un impegno costante al contenimento dei costi e alla lotta agli sprechi».
Al via l'esame per circa 540mila studenti, il 96,6%: circa 60 minuti di colloquio che parte da un elaborato scritto preparato con un docente. Un collegamento interdisciplinare, non suddiviso per materie. Daniele Grassucci di scuola.net ha raccolto le perplessità degli studenti, ma sono arrivati l'augurio del Presidente della Camera, Roberto Fico, e i chiarimenti di Stefano Versari, capo dipartimento del Ministero dell'Istruzione
Ultime schermaglie tra i partiti che sostengono il Governo Draghi. Domani il Consiglio dei ministri darà via libera al Decreto Sostegni che vale 32 miliardi di euro. Oggi il ministro dell'Economia, Daniele Franco, ha illustrato ai capigruppo parlamentari lo schema che sarà seguito. In particolare, 11 miliardi finiranno a tre milioni di imprese in difficoltà che, a seconda del fatturato, a partire dall'8 aprile riceveranno rimborsi da un minimo di mille a massimo 150mila euro. Per gli stagionali arrivano tre mensilità, complessivamente di 2.400 euro. Tra i partiti si litiga sulla sanatoria di 60 milioni di cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 per sbloccare il magazzino degli arretrati. Sembra una cifra enorme, in realtà vale appena il 7% del magazzino di agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) che attualmente ammonta a quasi mille miliardi. Il ministro ha fissato il limite a 5mila euro ma la Lega spinge per alzarlo a 10mila. La decisione verrà presa domani.L'altro nodo sul quale si sono confrontati i partiti riguarda i licenziamenti: stop per tutti fino al 30 giugno, poi il blocco verrà superato in modo selettivo entro la fine dell'anno, accompagnato da una proroga della cassa integrazione covid. Sul fronte politico, nel centrodestra si continua a litigare su chi candidare a sindaco di Roma. Matteo Salvini, leader della Lega, ha preso di mira e punta a scavalcare Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, insistendo su Guido Bertolaso, che però ribadisce per l'ennesima volta che lui sta lavorando a Milano e che non ci pensa proprio a trasferirsi.Nel Pd il nuovo segretario, Enrico Letta, ha ingranato la quarta e marcia spedito al rinnovamento del partito. Ieri ha nominato due vicesegretari: come vicaria Irene Tinagli, economista ed esponente dell'area liberal; l'economista Beppe Provenzano della sinistra interna. Oggi la nuova segreteria, 8 donne e 8 uomini, con molte novità. Insomma, Letta non sembra aver tenuto conto di tutte le richieste arrivate dai ‘capi corrente' e si è mosso per proprio conto snobbando tutti i nomi che erano circolati. Significativo l'incontro di oggi, durato un'ora, con il presidente della Camera, Roberto Fico, punto di riferimento strategico dentro il M5S. Il faccia a faccia sarà servito a capire meglio il percorso del Movimento che presto avrà come leader l'ex premier Giuseppe Conte, che Letta incontrerà nelle prossime ore. Probabile che si sia parlato anche delle elezioni amministrative di Napoli, e sono molti che vedono proprio Fico come candidato della possibile alleanza tra il centrosinistra a guida Pd e M5S. Domani il segretario Dem farà il punto con gli europarlamentari, martedì prossimo con i gruppi Pd di Camera e Senato. A seguire l'atteso incontro con Matteo Renzi, leader di Italia Viva, l'avversario che 7 anni fa gli sfilò la poltrona a Palazzo Chigi, da riciclare in alleato di una coalizione larga del centrosinistra, una sorta di Ulivo.2, che dovrà prima combattere e affermarsi, poi trattare con il nuovo M5S guidato da Conte.
«Una cosa chiara va detta: il nuovo super ministero c'è. Avrà competenze e perimetro che prima non esistevano. Tutto ciò che riguarda l’energia confluirà nel ministero della transizione ecologica, assieme all’ambiente». Così su Facebook il presidente della Camera, Roberto Fico. Si tratta - ha spiegato - di «un cambio di prospettiva storico», «al di là come la si pensi e delle idee politiche di ciascuno. Perché significa che scelte politiche fondamentali per il futuro del Paese da domani dovranno essere filtrate attraverso la lente ambientale, ecologica, e della transizione». «Questo cambio di passo significa gestire, nel rinnovato dicastero, le infrastrutture e le reti di trasmissione energetiche, significa disegnare il futuro legato all’idrogeno, dunque i progetti che intendiamo mettere in cantiere oggi per la decarbonizzazione. Significa energie rinnovabili e relativi impianti, un tema che ha attraversato la nostra storia e ci ha plasmato come Movimento. E significa mobilità sostenibile», ha scritto ancora Fico.
La fine del mandato esplorativo a Roberto Fico e l'inizio delle consultazioni ad opera di Mario Draghi. Dopo le divisioni dei giorni precedenti, alcune forze politiche si sono dimostrate pronte al dialogo con il designato futuro premier che ha subito ottenuto il consenso da parte dell'Europa. Proseguiremo nella narrazione sugli sviluppi della situazione politica ma ecco la ricostruzione dei fatti della settimana negli appuntamenti di Dentro la notizia a cura della redazione di Giornale Radio
Mario Draghi si accinge a diventare il nuovo Presidente del consiglio, dopo il fallimento del tentativo di Roberto Fico di mediare tra i partiti della ex maggioranza che sosteneva Giuseppe Conte. Stando ai nostri calcoli, Draghi incasserebbe la fiducia da almeno 420 deputati e 230 senatori. Una maggioranza assoluta.Del resto tutti i partiti, tranne Fratelli d'Italia, hanno assicurato l'appoggio a Draghi. Ma i distinguo sono ancora molti nella Lega, e nel M5s, perché non tutti i parlamentari sono d'accordo con la nuova linea comunicata a Draghi da Matteo Salvini e Beppe Grillo, e questi malumori potrebbero tramutarsi in un voto contrario. D'altro canto alcuni esponenti di Fratelli d'Italia criticano Giorgia Meloni per la posizione contraria a Draghi.Non sempre però una maggioranza ampia, composta da forze politiche spesso diverse, perfino antitetiche, è sinonimo di stabilità. I nodi verranno al pettine non appena si dovrà mettere in piedi l'organigramma del nuovo Governo e quando si elencheranno i capitoli del Recovery. Si capirà se i partiti continueranno a pensare al proprio irticello oppure finalmente metteranno a dispisizione la loro stiria al servizio del Paese.
Un appello a tutte le forze politiche per formare un governo di alto profilo: è la richiesta avanzata Sergio Mattarella al termine di una lunga e complessa giornata politica che ha visto il fallimento del mandato esplorativo a Roberto Fico. Il Presidente della Repubblica ha convocato Mario Draghi mercoledì alle 12 al Quirinale: "Conto di conferire al più presto l'incarico per un nuovo governo che faccia fronte alle gravi emergenze".Le parole di Sergio Mattarella, Matteo Salvini e Mario Draghi.
Rubrica Accadde oggi, a cura di Elena Mordiglia. 2 febbraio 1709. Alexander Selkirk viene salvato dal naufragio su un'isola deserta, ispirerà il libro Robinson Crusoe di Daniel Defoe – L'edicola di Popolare Network, lo sfoglio dei giornali: i titoli principali in prima pagina. Il brano novità – ERNIA con i PINGUINI TATTICI NUCLEARI - Ferma a guardare. - Roberto Fico al Quirinale. Intervista al giornalista de Il Manifesto Andrea Fabozzi
Nel 2020 il Pil italiano è calato dell'8,8% (dato grezzo) mentre nel quarto trimestre del 2020 è sceso del 2% rispetto al trimestre precedente e del 6,6% rispetto al quarto trimestre del 2019. Lo rende noto l'Istat in base alle stime provvisorie. Il dato è lievemente migliore delle attese che indicavano un calo del 9%. Per il periodo ottobre- dicembre il consensus degli analisti indicava un calo tra il 2% e il 2,2%. In termini destagionalizzati nel 2020 il pil italiano è sceso dell'8,9%. Il Pil acquisito per il 2021, quello che si otterrebbe se la variazione di tutti e 4 i trimestri dell'anno fosse zero, è positivo, pari a +2,3%. Classe dirigente e merito Aristocrazia 2.0 è il progetto possibile di una nuova élite del talento e della competenza che può portare finalmente il nostro Paese fuori dalla palude di impoverimento e decadenza in cui si trova da quarant'anni a questa parte, resa ancora più profonda dalla pandemia di Covid. La giornata politica e gli scenari che si aprono Un gioco di veti incrociati fra i partiti della maggioranza hanno reso più difficoltoso l'arrivo al Conte ter. È questa la fotografia delle trattative che sono riprese questa mattina al tavolo convocato da Roberto Fico. E che sono andate avanti fino alle 17. Ospiti: Mario Deaglio, docente Economia Internazionale Università di Torino, Roger Abravanel, director emeritus McKinsey, consigliere di amministrazione di aziende italiane e internazionali, editorialista del «Corriere della Sera». Ha appena pubblicato il saggio "Aristocrazia 2.0. Una nuova élite per salvare l'Italia", Solferino, Gianni Trovati, Sole 24 Ore.
Ore decisive per le forze della maggioranza, vecchia e nuova, per limare l'accordo di Governo. Trapela ottimismo per la formazione del nuovo esecutivo. Roberto Fico, presidente della Camera oggi dal presidente Mattarella per riferire. Ne parliamo con Giovanni toti, presidente della Regione Liguria e leader di Cambiamo e con Riccardo Molinari, capogruppo alla Camera della Lega.
Le dichiarazioni ufficiali relative alla crisi di Governo, a partire da quelle di martedì 26 gennaio, con il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti, che ha annunciato le dimissioni del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, a quelle di giovedì 28 gennaio, dopo le consultazioni con il Presidente della Repubblica, del Gruppo per le Autonomie del Senato, con la presidente Julia Unterberger ed il vice presidente, il senatore valdostano Albert Lanièce, la sintesi di quelle di venerdì 29 gennaio del senatore Vito Crimi, capo politico ad interim del Movimento 5 Stelle, le valutazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e quelle del presidente della Camera, Roberto Fico, al quale era stato affidato un mandato esplorativo, il quale, martedì 2 febbraio, ha rimesso l'incarico senza riuscire a trovare una maggioranza politica e quindi le conclusioni di Presidente Mattarella che ha annunciato la scelta di puntare alla creazione di un governo tecnico.
IL PUNTO POLITICO – PIER LUIGI PELLEGRIN – PIETRO DE LEO 02/02/2021 Alle 15.10 con PIETRO DE LEO (il Tempo), arriva il governo Dra-Conte? Nel mandato esplorativo di Roberto Fico per la formazione di un nuovo governo emergono maggiormente, com'era prevedibile, gli aspetti divisivi che i punti di convergenza.
Non va in porto il tentativo di Roberto Fico di mettere insieme i cocci della vecchia maggioranza e Giuseppe Conte viene messo da parte, non avrebbe un consenso politico e i numeri parlamentari. Troppe differenze tra Matteo Renzi e il resto dei partiti.Cosi il Capo dello Stato Sergio Mattarella esclude la via delle elezioni anticipate, troppo rischiosa e macchinosa sul piano organizzativo, e convoca subito Mario Draghi in Quirinale.Sarà lui a prendere le redini del Paese. Dovrà gestire con nuove strategie la pandemia e il piano di vaccinazione nazionale, i rapporti con le case farmaceutiche, l'approvazione del Ristori e del Recovery, e sciogliere i nodi rimasti aperti dalla crisi politica: Mes, giustizia, sostenibilità, scuola e molto altro ancora.L'arrivo di una figura istituzionale come Mario Draghi, riconosciuta a livello internazionale dopo il lavoro a Bankitalia e Bce, sancisce il fallimento sostanziale della politica che non è riuscita a trovare la sintesi su un programma condiviso, impantanata in un ginepraio di veti, di contrapposizioni, di personalismi.La politica si mette al momento in ombra ed torna il tempo dei tecnici.
IL PUNTO POLITICO – PIER LUIGI PELLEGRIN – PIETRO DE LEO 02/02/2021 Alle 15.10 con PIETRO DE LEO (il Tempo), arriva il governo Dra-Conte? Nel mandato esplorativo di Roberto Fico per la formazione di un nuovo governo emergono maggiormente, com'era prevedibile, gli aspetti divisivi che i punti di convergenza.
Rubrica Accadde oggi, a cura di Elena Mordiglia. 2 febbraio 1709. Alexander Selkirk viene salvato dal naufragio su un'isola deserta, ispirerà il libro Robinson Crusoe di Daniel Defoe – L’edicola di Popolare Network, lo sfoglio dei giornali: i titoli principali in prima pagina. Il brano novità – ERNIA con i PINGUINI TATTICI NUCLEARI - Ferma a guardare. - Roberto Fico al Quirinale. Intervista al giornalista de Il Manifesto Andrea Fabozzi
Un fine settimana tra alti e bassi. Un ottimo sabato con una bella giornata, la visita con il veterinario, una buona corsa e una serata rilassante. La domenica un po' tesa per alcuni problemi e con il maltempo. Roberto Fico prova a trovare una soluzione alla crisi di governo, il COVID continua a contagiare mentre gli italiani si rilassano un troppo in attesa di tornare a una condizione gialla in quasi tutte le regioni.In chiusura le nostre rubriche di curiosità. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message
00:00 Geniale il direttore Molinari che su Repubblica ci spiega perché affidare a Roberto Fico la ricerca di un premier europeista. Renzi tira fuori l'asso dalla manica: il contratto di […]
Un fine settimana tra alti e bassi. Un ottimo sabato con una bella giornata, la visita con il veterinario, una buona corsa e una serata rilassante. La domenica un po' tesa per alcuni problemi e con il maltempo. Roberto Fico prova a trovare una soluzione alla crisi di governo, il COVID continua a contagiare mentre gli italiani si rilassano un troppo in attesa di tornare a una condizione gialla in quasi tutte le regioni.In chiusura le nostre rubriche di curiosità.
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Trainiere dein Hörverstehen mit den Nachrichten der Deutschen Welle von Samstag – als Text und als verständlich gesprochene Audio-Datei.EU will im Impfstoffstreit Nord-Irland-Protokoll nicht antasten Im Streit um mögliche Kontrollen bei Impfstoff-Exporten nach Nordirland hat die EU eingelenkt. Man werde bei der Überwachung der Exporte "gewährleisten, dass das Nordirland-Protokoll unberührt bleibe", versicherte die EU-Kommission. Sie hatte zuvor angekündigt, den Export von Impfstoffen genehmigungspflichtig zu machen, nachdem der Hersteller AstraZeneca mitgeteilt hatte, nur einen Bruchteil der zugesagten Dosen liefern zu können. Das hätte wegen des Austritts Großbritanniens aus der EU laut ersten Erklärungen Kontrollen an der irisch-nordirischen Grenze beinhalten können. Einreisesperren sollen Virusmutanten ausbremsen Mit Einreisesperren für Menschen aus mehreren Ländern versucht Deutschland die Ausbreitung besonders ansteckender Coronavirus-Varianten zu bremsen. Die Maßnahmen gelten seit diesem Samstag für Bürger aus Großbritannien, Irland, Portugal, Südafrika und Brasilien, ab Sonntag auch für jene aus den afrikanischen Staaten Lesotho und Eswatini. Es gibt dazu ein Beförderungsverbot für Fluggesellschaften, Bahn-, Bus- und Schiffsunternehmen bis zum 17. Februar. Bundesinnenminister Horst Seehofer forderte den Verzicht auf jede nicht zwingend notwendige Reise ins Ausland. Das sehe er als "Bürgerpflicht". Entwicklungsminister: Globales Ausmaß der Pandemie mehr beachten Entwicklungsminister Gerd Müller hält die Debatte über Impfstoffmangel in Deutschland für überzogen. Er warnt vor den Folgen des Lockdowns für ärmere Länder. "Natürlich müssen wir alles daransetzen, bei uns schnell zu impfen. Wir müssen aber gleichzeitig in den Ausbau der weltweiten Produktionskapazitäten investieren. Länder wie Südafrika haben gute Voraussetzungen, um Impfstoffe für Afrika herstellen zu können", sagte der CSU-Politiker der "Neuen Osnabrücker Zeitung". Es fehlten aber 25 Milliarden Euro, um wenigstens 20 Prozent der Bevölkerung in den Entwicklungsländern zu impfen. Pakistan legt Berufung im Fall des enthaupteten US-Journalisten ein Nach massiven Protesten der USA hat Pakistans Regierung Berufung gegen die Freilassung eines Islamisten eingelegt. Dieser war wegen der Enthauptung des US-Journalisten Daniel Pearl zunächst zum Tod verurteilt worden. Das Urteil wurde im vorigen Jahr aufgehoben. Man habe das Oberste Gericht aufgefordert, seine Entscheidung zu überprüfen, sagte ein Vertreter des Generalstaatsanwalts. Ahmed Omar Scheich war der Hauptverdächtige bei der Entführung und Ermordung des Wall-Street-Journal-Mitarbeiters 2002. Pearl recherchierte in Islamisten-Kreisen die Hintergründe der Anschläge vom 11. September 2001. Italiens Präsident schlägt neue Regierung mit bisherigen Koalitionspartnern vor Italiens Staatschef Sergio Mattarella setzt zur Beendigung der Regierungskrise auf Verhandlungen zwischen den bisherigen Koalitionspartnern. Er habe den Präsidenten der Abgeordnetenkammer, Roberto Fico, beauftragt, Gespräche zwischen den Parteien einzuleiten. Regierungschef Giuseppe Conte hatte am Dienstag seinen Rücktritt erklärt, nachdem die von ihm angeführte Mitte-Links-Koalition am Streit um ein Corona-Hilfsprogramm zerbrochen war. Schröder beklagt "Russland-Bashing" in Debatte über Nord Stream 2 Der frühere Bundeskanzler Gerhard Schröder (SPD) hat die Forderungen nach einer Einstellung des umstrittenen Ostsee-Pipeline-Projekts Nord Stream 2 zurückgewiesen und eine stärkere Nähe Deutschlands zu Russland gefordert. Die in der Presse geäußerte Kritik an der Pipeline spiegele nicht die Meinung der Bürger wider, sagte Schröder der "Rheinischen Post". Die Medien würden ein "Russland-Bashing" betreiben. Der ehemalige Bundeskanzler ist seit 2005 für die Nord Stream AG tätig, seit 2017 ist er außerdem Aufsichtsratsvorsitzender des größten russischen Ölkonzerns Rosneft.
Finalmente venerdì. Il tempo non è stato bellissimo ma oggi è stato un giorno importante per iSpeakItaliano, oggi è stata inviata la richiesta di deposito del marchio. Se tutto andrà bene fra poco iSpeakItaliano sarà un marchio registrato. Il Presidente Mattarella incarica Roberto Fico di provare a formare un nuovo governo. Il COVID continua a contagiare molte persone ma da lunedì l'Italia sarà quasi tutta una zona gialla. In chiusura come sempre le rubriche di curiosità.Buon fine settimana a tutti. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/ispeakitaliano/message
00:00 Matteo Renzi per ora blocca il Conte ter. Marzio Breda lascia spiragli anche se si avvicina l’incarico esplorativo al noto mazzarino Roberto Fico. 04:45 La polemica sulla conferenza di […]
Finalmente venerdì. Il tempo non è stato bellissimo ma oggi è stato un giorno importante per iSpeakItaliano, oggi è stata inviata la richiesta di deposito del marchio. Se tutto andrà bene fra poco iSpeakItaliano sarà un marchio registrato. Il Presidente Mattarella incarica Roberto Fico di provare a formare un nuovo governo. Il COVID continua a contagiare molte persone ma da lunedì l'Italia sarà quasi tutta una zona gialla. In chiusura come sempre le rubriche di curiosità.Buon fine settimana a tutti.
«La mia salute è più importante di quella zucca vuota di Fico». Così su Twitter il deputato del gruppo Misto, Vittorio Sgarbi, condividendo un video nel quale annuncia di voler denunciare il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico. «Ho dato mandato al mio avvocato di denunciare tale Fico, cosiddetto presidente della Camera, il quale minaccia un'istruttoria mentre io posso dimostrare che ha attentato alla mia salute, rifiutando un certificato medico che parlava della mia condizione di rinite cronica e tenendo aperta l'Aula per quattro ore e mezzo senza sanificarla. Minacciando quindi, in una situazione di più di 450 parlamentari, il rischio che qualcuno potesse contaminare me, per esempio», ha detto il critico d'arte. «Quindi io denuncio per attentato alla mia salute il signor Fico. Il signor Fico il quale non deve preoccuparsi di aprire istruttorie su di me, la apro io su di lui, penalmente, e voglio che risponda di non aver fatto sanificare l'Aula dopo quattro ore e mezzo di dibattito con le stesse persone, tutte insieme, ad alitarsi l'un l'altro addosso», ha aggiunto.
Roberto Fico, presidente Camera dei Deputati ; Iman Sabbah, corrispondente Rai Parigi ; Gavino Moretti, corrispondente Rai Bruxelles ; Daniele Purrone, informatico .
00:00 L’ineffabile Massimo Galli dice che abbiamo passato un’estate troppo vivace. Ma come si permette 01:20 Il governo che chiede sacrifici ai cittadini sulle loro libertà, non fa il […]
Oggi il governatore della Banca d Italia, Ignazio Visco, ha presentato le sue Considerazioni Finali a Palazzo Koch, in una sala non affollata di banchieri e autorità come vuole tradizione, ma con appena 40 partecipanti, seduti a distanza di sicurezza. Tra essi, l'ex presidente della Bce ed ex governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, alla sua prima uscita pubblica, i presidenti di Camera, Roberto Fico, e Senato, Maria Elisabetta Casellati, e il membro del board della Bce (e già direttore generale di Bankitalia), Fabio Panetta. La relazione di Visco si sofferma tutta sull epidemia di Covid-19 e sugli effetti sull'economia. C'è una forte incertezza, mette le mani avanti Visco, ma le implicazioni saranno forti. "Nello scenario di base la flessione dell'attività produttiva nel 2020 sarebbe pari al 9%" e nel 2021 il Pil "recupererebbe circa la metà della caduta". Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco secondo il quale "su ipotesi più negative, anche se non estreme (...) il prodotto si ridurrebbe del 13% quest'anno e la ripresa nel 2021 sarebbe molto lenta". Visco sottolinea che "ci vorrà tempo per tornare a una situazione di normalità, presumibilmente diversa da quella a cui eravamo abituati fino a pochi mesi fa". OSPITI: Marco Onado, senior professor dell'Università Bocconi ed editorialista del Sole 24 Ore, Francesco Daveri, direttore del full time Mba della Sda Bocconi
Puntata speciale in ricordo del Direttore Vittorio Zucconi ad un anno dalla scomparsa. Prima ora: - Borse e mercati con Ettore Livini. - Telefonate e audio Whatsapp degli ascoltatori: i vostri ricordi di Vittorio Zucconi. - Ezio Mauro ricorda Vittorio Zucconi. Seconda ora: - Ilaria Iacoboni con le "corona news" della giornata. - Enrico Franceschini ricorda Vittorio Zucconi. - Intervista a Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati, per fare il punto su coronavirus, scuola e situazione del Paese.
Nella puntata di oggi, tra i nostri ospiti: On. Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati (M5S); On. Claudio Mancini, Capogruppo Pd nella Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario; Luciano Vescovi, Presidente Co...
Il presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico, ospite di Andrea Scanzi e Luca Sommi nell'ultima puntata di Accordi e Disaccordi. Guarda Accordi e Disaccordi senza pubblicità qui > https://it.dplay.com/nove/accordi-e-disaccordi/ Support the show: https://it.dplay.com/nove/accordi-e-disaccordi/?utm_source=podcast&utm_medium=accordiedisaccordi See omnystudio.com/listener for privacy information.
Aggiornamenti sulla pandemia da Coronavirus, tra i nostri ospiti: l'On. Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati (M5S); Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo; Matteo Villa, Ricercatore programma migrazioni ISPI; Michele Boldrin, Economista ...
"Il compagno Vauro, ormai caduto nel delirio totale, dice che il Giorno del Ricordo non è altro che un 'trucido strumento di propaganda sovranista'. Poco importa a questo odiatore e negazionista seriale se con le sue parole insulta la memoria dei martiri italiani delle foibe e gli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia". Così su Facebook la leader di Fratelli D'Italia, Giorgia Meloni. "Ma Vauro lo sa che questo dramma è stato ricordato da tutte le più alte cariche istituzionali? Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oppure Roberto Fico, sono sovranisti che utilizzano le foibe per fare propaganda?" si chiede Meloni. "Le sue vomitevoli idiozie e falsità se le tenga per sé, anche se probabilmente nemmeno lui è in grado di sopportare i suoi vaneggiamenti," conclude.
00:00 Governo Pd-M5S: per Messaggero, Giornale, Libero e Tempo lo danno per fatto; più scettici Repubblica e Fatto. Il nodo sarebbe il Conte bis. 03:20 Incredibile Pd: sarà 4 volta […]
00:00 L’incontro tra Salvini e Di Maio a Palazzo Chigi, una “tregua d’estate” come dicono i giornali? 01:10 Leggere Breda per capire cosa pensa il Presidente Mattarella sul voto 01:55 […]
«Dal Viminale nessuna risposta alla richiesta fatta dal presidente Roberto Fico di riferire in aula. Un rifiuto grave. A Salvini è chiesta una cosa semplice: fare chiarezza in Parlamento sullo scandalo della Russia e i rapporti con la Lega. Perché non risponde?». Lo ha scritto il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook. «Visto che ci fa sapere sempre cosa mangia a colazione, pranzo e cena o che va pazzo per la pizza con la cipolla, può dirci cosa è successo a Mosca? Perché scappa?» ha concluso.
Roberto Fico, purtroppo, è solo l'ennesimo arrampicatore sociale che ha venduto i propri princìpi alla carrieraArticolo e riferimenti: https://www.marcocanestrari.it/2018/12/20/dovera-roberto-fico/Ricevi regolarmente un riassunto di ciò che leggo e scrivo.
Salvini tira diritto. Fuochi pirotecnici di Salvini a Pontida, tra profezie e realtà. Davanti alla sua folla ha annunciato che “noi” governeremo per i prossimi 30 anni. E, in polemica quasi esplicita con Roberto Fico, ha spiegato che chi decide se i porti devono essere chiusi è il Ministro dell’Interno. Cioè lui.Gli ha risposto Toninelli: le competenze sono duali. Dunque Salvini tira diritto, forte del consenso alla Lega in crescita in tutti i sondaggi. .Ma anche Forza Italia, via Carfagna, lo tira per la giacca: i tuoi risultati sono anche nostri e a Bruxelles il governo non ha ottenuto niente. Ma Salvini non scherza: ha detto anche una cosa molto importante e nuova, annunciando il progetto di un nuovo partito europeo, quello delle Leghe di tutti i popoli sovrani. E vede le elezioni europee del 2019 come un referendum che contrapporrà le elites e i popoli. Intanto, a riprova che l’Italia ha già contribuito a scompaginare non pochi equilibri europei, la Merkel si trova alla vigilia della crisi tra CDU e CSU. Verso il vertice NATO: le strane mosse di TrumpMentre il vertice NATO, previsto per l'11 e 12 luglio, si avvicina, solo ora Il Washington Post rilascia indiscrezioni sull'incontro di aprile alla Casa Bianca fra Donald Trump ed Emanuel Macron. "Perche' non lasci l'UE?" avrebbe esclamato il presidente americano, suggerendo migliori accordi commerciali fra Francia e Stati Uniti. L'articolo, pubblicato giovedi'28 giugno, si basa sulle soffiate di due funzionari europei. No comment dalla Casa Bianca, che non smentisce. Eppure proprio in un recente comizio Trump aveva commentato che "l'UE e' stata allestita per trarre vantaggio dagli USA e dalle sue banche, mentre abbiamo un deficit commerciale di circa 150 miliardi di dollari con l'Unione". Ma non e' tutto. Sotto accusa anche l'alleanza NATO, che Trump gia' durante il G7 aveva criticato allo stesso modo del trattato commerciale NAFTA, mentre indirizzava pesanti attacchi alla Germania di una gia' indebolita Angela Merkel. Eppure solo un mese fa aveva lodato Berlino per il contributo militare e bacchettato Francia e Spagna per non spendere abbastanza in Difesa. L'intenzione di Trump non e' quella di distruggere, bensi' di "resettare l'ordine liberale mondiale", dice il Segretario di Stato Mike Pompeo. USA-Arabia Saudita: aumento produzione greggio in vista"I leader sauditi hanno promesso a Donald Trump che la produzione di petrolio puo' essere incrementata, dal momento che il paese ha a disposizione 2 milioni di barili al giorno e li puo' usare prudentemente per ribilanciare il mercato". Cosi' recita una nota della Casa Bianca di sabato 30 giugno dopo il colloquio di venerdi' fra il presidente americano con Re Salman, in un tentativo di abbassare i prezzi del greggio. Non sono ancora chiari i termini dell'accordo, ne' quando entrera' in vigore. Ma e' palese che la mossa e' una risposta al ritiro degli USA dall'accordo sul nucleare iraniano ed alla reimposizione delle sanzioni contro Teheran, che avrebbero provocato un picco del prezzo del petrolio la settimana scorsa, nonche' una svalutazine della valuta iraniana del 40%. Al tutto si aggiungono i tumulti in Venezuela e Libia. Tuttavia Trump non le risparmia neppure all'OPEC, ennesima organizzazione internazionale sotto il suo mirino. Gia' in aprile, infatti, l'accuso' di tenere alti i prezzi del greggio in maniera artificiale, nonostante l'aumento della produzione concordato con la Russia. Elezioni di sangue in MessicoLe elezioni di domenica in Messico sono diventate le piu' sanguinose nella storia del Paese, con oltre 130 politici uccisi dai cartelli della droga nel corso della campagna elettorale. Di questi, 48 erano candidati alle elezioni amministrative, mentre, nel 2012, furono "appena" 10 i politici uccisi. E' su questo sfondo che il leader di sinistra, Andrés Manuel López Obrador, ha trionfato alle presidenziali con il 53% dei voti. Gli esperti intravedono all'orizzonte una svolta di 180 gradi nella politica del Messico. Fautore di un approccio diverso alla criminalita', invece di usare la forza, López Obrador si propone di combatterne le cause. Donald Trump si dice "ansioso" di poter lavorare con lui, ma anche Mosca prevede un nuovo impulso nei suoi rapporti con Citta' del Messico. L’India ha approvato l’acquisto dei sistemi missilistici russi Continua, nonostante la minaccia delle sanzioni statunitensi, la collaborazione tra India e Russia nel settore militare. Dopo che gli Stati Uniti hanno nuovamente cancellato l'incontro di Mike Pompeo e di Jim Mattis con gli omologhi indiani, il Consiglio per le acquisizioni della Difesa dell'India ha dato il via libera alla compravendita di cinque sistemi missilistici russi S-400. Il contratto, del valore di oltre sei miliardi di dollari, passa ora al vaglio del ministero delle Finanze e, successivamente, al Comitato per la sicurezza, presieduto dal premier Narendra Modi, che dovra' proporre una data per la sua sottoscrizione. Area degli allegatiVisualizza anteprima video YouTube PTV News 02.07.18 - Salvini tira diritto
Salvini tira diritto. Fuochi pirotecnici di Salvini a Pontida, tra profezie e realtà. Davanti alla sua folla ha annunciato che “noi” governeremo per i prossimi 30 anni. E, in polemica quasi esplicita con Roberto Fico, ha spiegato che chi decide se i porti devono essere chiusi è il Ministro dell’Interno. Cioè lui.Gli ha risposto Toninelli: le competenze sono duali. Dunque Salvini tira diritto, forte del consenso alla Lega in crescita in tutti i sondaggi. .Ma anche Forza Italia, via Carfagna, lo tira per la giacca: i tuoi risultati sono anche nostri e a Bruxelles il governo non ha ottenuto niente. Ma Salvini non scherza: ha detto anche una cosa molto importante e nuova, annunciando il progetto di un nuovo partito europeo, quello delle Leghe di tutti i popoli sovrani. E vede le elezioni europee del 2019 come un referendum che contrapporrà le elites e i popoli. Intanto, a riprova che l’Italia ha già contribuito a scompaginare non pochi equilibri europei, la Merkel si trova alla vigilia della crisi tra CDU e CSU. Verso il vertice NATO: le strane mosse di TrumpMentre il vertice NATO, previsto per l'11 e 12 luglio, si avvicina, solo ora Il Washington Post rilascia indiscrezioni sull'incontro di aprile alla Casa Bianca fra Donald Trump ed Emanuel Macron. "Perche' non lasci l'UE?" avrebbe esclamato il presidente americano, suggerendo migliori accordi commerciali fra Francia e Stati Uniti. L'articolo, pubblicato giovedi'28 giugno, si basa sulle soffiate di due funzionari europei. No comment dalla Casa Bianca, che non smentisce. Eppure proprio in un recente comizio Trump aveva commentato che "l'UE e' stata allestita per trarre vantaggio dagli USA e dalle sue banche, mentre abbiamo un deficit commerciale di circa 150 miliardi di dollari con l'Unione". Ma non e' tutto. Sotto accusa anche l'alleanza NATO, che Trump gia' durante il G7 aveva criticato allo stesso modo del trattato commerciale NAFTA, mentre indirizzava pesanti attacchi alla Germania di una gia' indebolita Angela Merkel. Eppure solo un mese fa aveva lodato Berlino per il contributo militare e bacchettato Francia e Spagna per non spendere abbastanza in Difesa. L'intenzione di Trump non e' quella di distruggere, bensi' di "resettare l'ordine liberale mondiale", dice il Segretario di Stato Mike Pompeo. USA-Arabia Saudita: aumento produzione greggio in vista"I leader sauditi hanno promesso a Donald Trump che la produzione di petrolio puo' essere incrementata, dal momento che il paese ha a disposizione 2 milioni di barili al giorno e li puo' usare prudentemente per ribilanciare il mercato". Cosi' recita una nota della Casa Bianca di sabato 30 giugno dopo il colloquio di venerdi' fra il presidente americano con Re Salman, in un tentativo di abbassare i prezzi del greggio. Non sono ancora chiari i termini dell'accordo, ne' quando entrera' in vigore. Ma e' palese che la mossa e' una risposta al ritiro degli USA dall'accordo sul nucleare iraniano ed alla reimposizione delle sanzioni contro Teheran, che avrebbero provocato un picco del prezzo del petrolio la settimana scorsa, nonche' una svalutazine della valuta iraniana del 40%. Al tutto si aggiungono i tumulti in Venezuela e Libia. Tuttavia Trump non le risparmia neppure all'OPEC, ennesima organizzazione internazionale sotto il suo mirino. Gia' in aprile, infatti, l'accuso' di tenere alti i prezzi del greggio in maniera artificiale, nonostante l'aumento della produzione concordato con la Russia. Elezioni di sangue in MessicoLe elezioni di domenica in Messico sono diventate le piu' sanguinose nella storia del Paese, con oltre 130 politici uccisi dai cartelli della droga nel corso della campagna elettorale. Di questi, 48 erano candidati alle elezioni amministrative, mentre, nel 2012, furono "appena" 10 i politici uccisi. E' su questo sfondo che il leader di sinistra, Andrés Manuel López Obrador, ha trionfato alle presidenziali con il 53% dei voti. Gli esperti intravedono all'orizzonte una svolta di 180 gradi nella politica del Messico. Fautore di un approccio diverso alla criminalita', invece di usare la forza, López Obrador si propone di combatterne le cause. Donald Trump si dice "ansioso" di poter lavorare con lui, ma anche Mosca prevede un nuovo impulso nei suoi rapporti con Citta' del Messico. L’India ha approvato l’acquisto dei sistemi missilistici russi Continua, nonostante la minaccia delle sanzioni statunitensi, la collaborazione tra India e Russia nel settore militare. Dopo che gli Stati Uniti hanno nuovamente cancellato l'incontro di Mike Pompeo e di Jim Mattis con gli omologhi indiani, il Consiglio per le acquisizioni della Difesa dell'India ha dato il via libera alla compravendita di cinque sistemi missilistici russi S-400. Il contratto, del valore di oltre sei miliardi di dollari, passa ora al vaglio del ministero delle Finanze e, successivamente, al Comitato per la sicurezza, presieduto dal premier Narendra Modi, che dovra' proporre una data per la sua sottoscrizione. Area degli allegatiVisualizza anteprima video YouTube PTV News 02.07.18 - Salvini tira diritto
www.webradioiuslaw.it - IusLaw WebRadio Martedì 19 Giugno 2018 - ore 8.15#SVEGLIATIAVVOCATURA Ne parliamo, in collaborazione con Condominioweb.com ed in esclusiva, con: - Avvocato Valerio Palma, foro di Roma, intervistato da Avv. Angelo Marzo: "Nulla la delibera di costituzione del fondo morosi non adottata all'unanimità: il rendiconto va redatto per cassa, altrimenti può essere annullato.”- Ivano Rossi, Consulente Privacy e CEO Rokler Management&Consulting Srl, intervistato da Avv. Angelo Marzo: “Nuovo regolamento privacy, lo spettro delle sanzioni applicabili in ambito condominiale.”- Avv. Cristina Cassigoli, foro di Firenze ed ex-delegata OUA, intervistata da Avv. Pierluigi Serra: "Il recupero dei crediti dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura sarebbe dovuto passare da un mandato esplicito del Congresso, a cui l'art. 39 riconosce un ruolo anche normativo."- On. Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati, intervistato da Avv. Milena Miranda, a margine dell’evento “Miezz ' a via” a Napoli, presso l'Orto botanico, voluto dalla Fondazione A.R.T.U.R. : : "Il problema delle baby gang."Il programma è offerto da:- Sistemi SPA, conosci STUDIO? È il software di Sistemi per gestire il tuo ufficio professionale: agenda, collaboratori, attività e processo telematico, tutto in un unico gestionale. Visita www.sistemi.com- https://webradioiuslaw.it/radiolearning******************************con la conduzione di Avv. Angelo Marzo e Avv. Milena MirandaRegia RvT Adelperio de Negri di San PietroAscoltaci in diretta su www.webradioiuslaw.it/direttao da APP dedicata per Apple o AndroidPuoi scaricare gratuitamente l’APP per iphone o Android: http://www.webradioiuslaw.it/come-ascoltare/******************************Ringraziamo gli artisti amici ed ospiti:- Mash- Karrin Allyson- Giuseppe Pucciarelli- Peter Erskine- Audionautix http://audionautix.com/================================================
Ieri è arrivato l'appello al parlamento da parte del Csm per l'approvazione della riforma carceraria, ferma dopo l'approvazione del 16 marzo da parte del Governo Gentiloni; martedì era stata rilanciata anche da Roberto Fico, presidente della Camera. A muoversi prima di tutti è stata l'Unione Camere Penali Italiane, che considera la riforma non solo necessaria ma obbligatoria per l'Italia dopo la sentenza Torreggiani del 2013 con cui la Corte europea dei diritti umani esigeva un intervento in materia. La riforma è centrata su una responsabilizzazione e rieducazione dei detenuti, così come prevede la Costituzione, partendo dal presupposto che una volta terminata la pena il carcerato dovrà reinserirsi nella società. Sono molte le opposizioni a questo testo, che hanno però come scopo non tanto una sua rilettura o modifica quanto una ricerca di consenso popolare tramite l'ostruzionismo politico.L'Unione Camere Penali Italiane propone quindi un'idea di carcere come struttura trasparente, non invisibile, e sente la necessità di avvicinare l'opinione pubblica al tema.Ne parla Riccardo Polidoro, responsabile dell'osservatorio carcere dell'Unione Camere Penali Italia.
Ieri è arrivato l'appello al parlamento da parte del Csm per l'approvazione della riforma carceraria, ferma dopo l'approvazione del 16 marzo da parte del Governo Gentiloni; martedì era stata rilanciata anche da Roberto Fico, presidente della Camera. A muoversi prima di tutti è stata l'Unione Camere Penali Italiane, che considera la riforma non solo necessaria ma obbligatoria per l'Italia dopo la sentenza Torreggiani del 2013 con cui la Corte europea dei diritti umani esigeva un intervento in materia. La riforma è centrata su una responsabilizzazione e rieducazione dei detenuti, così come prevede la Costituzione, partendo dal presupposto che una volta terminata la pena il carcerato dovrà reinserirsi nella società. Sono molte le opposizioni a questo testo, che hanno però come scopo non tanto una sua rilettura o modifica quanto una ricerca di consenso popolare tramite l'ostruzionismo politico.L'Unione Camere Penali Italiane propone quindi un'idea di carcere come struttura trasparente, non invisibile, e sente la necessità di avvicinare l'opinione pubblica al tema.Ne parla Riccardo Polidoro, responsabile dell'osservatorio carcere dell'Unione Camere Penali Italia.
Il Parlamento è riunito per eleggere i rispettivi Presidenti delle camere. Alla vigilia si parlava di un patto del centro-destra e M5S, senonchè FI ora vuole fare la voce grossa candidando Paolo Romani, assolutamente sgradito ai Grillini che invece premerebbero per Roberto Fico. Al momento le votazioni presentano una marea di schede bianche per una continua empasse. Questa puntata cerca di far luce sulle varie candidature e sulle possibili alleanze da parte del centro-destra e PD per permettere in difficoltà il M5S.
Il Parlamento è riunito per eleggere i rispettivi Presidenti delle camere. Alla vigilia si parlava di un patto del centro-destra e M5S, senonchè FI ora vuole fare la voce grossa candidando Paolo Romani, assolutamente sgradito ai Grillini che invece premerebbero per Roberto Fico. Al momento le votazioni presentano una marea di schede bianche per una continua empasse. Questa puntata cerca di far luce sulle varie candidature e sulle possibili alleanze da parte del centro-destra e PD per permettere in difficoltà il M5S.
In questo episodio analizzo e commento tecnicamente i discorsi di insediamento della Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e del Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico.Ecco i libri che ho citato in puntata:Crea immagini con le parole (P. Facciolo, 2013): https://www.amazon.it/dp/1976766060/ref=cm_sw_r_cp_ep_dp_S5eAAbDQ1JJ0FIl pubblico non è una mucca da contenuti (P. Facciolo, 2014):https://www.amazon.it/dp/1976769469/ref=cm_sw_r_cp_ep_dp_jafAAb34VYTR4**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfaccioloSe ti appassionano i temi del Public Speaking, puoi iscriverti alla mia newsletter settimanale: ► http://www.parlarealmicrofono.it/newsletterSe vuoi ricevere gratuitamente tutti i giorni una mia nota vocale sui temi della comunicazione, ti aspetto sul mio canale Telegram:► https://t.me/PublicSpeakingPodcastSe vuoi vedere i miei video, li trovi su Parlarealmicrofono TV:► https://www.youtube.com/user/ParlarealmicrofonoSe vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:► https://www.amazon.it/Patrick-Facciolo/e/B075HH6R4G/Se vuoi portare un mio corso nella tua azienda, a Milano e in tutta Italia, qui trovi tutte le informazioni:► http://www.parlarealmicrofono.it/corso-public-speaking-milanoSe vuoi ascoltare la mia web radio tematica in cui parlo di comunicazione assieme a tanti ospiti, puoi seguire Radio Linguaggio, in onda 24h/24:► http://www.parlarealmicrofono.it/radioPer finire, ma non per ultimo, puoi richiedere gratuitamente l’iscrizione al gruppo Facebook “Public Speaking Community Italia”, dove ci confrontiamo tutti i giorni sui temi del Public Speaking e della comunicazione:► https://www.facebook.com/groups/PublicSpeakingCommunityItalia/Puoi anche contattarmi direttamente via email all’indirizzo patrick@parlarealmicrofono.it
In questo episodio analizzo e commento tecnicamente i discorsi di insediamento della Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e del Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico.Ecco i libri che ho citato in puntata:Crea immagini con le parole (P. Facciolo, 2013): https://www.amazon.it/dp/1976766060/ref=cm_sw_r_cp_ep_dp_S5eAAbDQ1JJ0FIl pubblico non è una mucca da contenuti (P. Facciolo, 2014):https://www.amazon.it/dp/1976769469/ref=cm_sw_r_cp_ep_dp_jafAAb34VYTR4**************************************Se vuoi sapere chi sono, qui trovi la mia bio completa:► http://www.parlarealmicrofono.it/patrickfaccioloSe ti appassionano i temi del Public Speaking, puoi iscriverti alla mia newsletter settimanale: ► http://www.parlarealmicrofono.it/newsletterSe vuoi ricevere gratuitamente tutti i giorni una mia nota vocale sui temi della comunicazione, ti aspetto sul mio canale Telegram:► https://t.me/PublicSpeakingPodcastSe vuoi vedere i miei video, li trovi su Parlarealmicrofono TV:► https://www.youtube.com/user/ParlarealmicrofonoSe vuoi scoprire i miei libri, li trovi qui:► https://www.amazon.it/Patrick-Facciolo/e/B075HH6R4G/Se vuoi portare un mio corso nella tua azienda, a Milano e in tutta Italia, qui trovi tutte le informazioni:► http://www.parlarealmicrofono.it/corso-public-speaking-milanoSe vuoi ascoltare la mia web radio tematica in cui parlo di comunicazione assieme a tanti ospiti, puoi seguire Radio Linguaggio, in onda 24h/24:► http://www.parlarealmicrofono.it/radioPer finire, ma non per ultimo, puoi richiedere gratuitamente l’iscrizione al gruppo Facebook “Public Speaking Community Italia”, dove ci confrontiamo tutti i giorni sui temi del Public Speaking e della comunicazione:► https://www.facebook.com/groups/PublicSpeakingCommunityItalia/Puoi anche contattarmi direttamente via email all’indirizzo patrick@parlarealmicrofono.it
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Parte 1 - Giovanni Minoli vedrebbe bene Nunzia De Girolamo alla conduzione de "L'aria che tira", Roberto Fico è favorevole allo 'Ius Soli', Marco Bucci, candidato sindaco a Genova, dice che vincerà al ballottaggio con il 57 per cento delle preferenze......
Parte 2 - Giovanni Minoli vedrebbe bene Nunzia De Girolamo alla conduzione de "L'aria che tira", Roberto Fico è favorevole allo 'Ius Soli', Marco Bucci, candidato sindaco a Genova, dice che vincerà al ballottaggio con il 57 per cento delle preferenze......
Parte 3 - Giovanni Minoli vedrebbe bene Nunzia De Girolamo alla conduzione de "L'aria che tira", Roberto Fico è favorevole allo 'Ius Soli', Marco Bucci, candidato sindaco a Genova, dice che vincerà al ballottaggio con il 57 per cento delle preferenze......
Parte 2 - Roberto Fico dice che il M5S non si alleerà con nessuno, Carlo Freccero non risponde alla domanda del 'simpatico' : "Meglio la colomba o l'uovo di Pasqua ? ", per Valeria Ciarambino '....De Luca è un faro di immoralità!' e Barbara Francesca Ovieni riceve proposte di matrimonio da tutto il mondo......
Parte 1 - Roberto Fico dice che il M5S non si alleerà con nessuno, Carlo Freccero non risponde alla domanda del 'simpatico' : "Meglio la colomba o l'uovo di Pasqua ? ", per Valeria Ciarambino '....De Luca è un faro di immoralità!' e Barbara Francesca Ovieni riceve proposte di matrimonio da tutto il mondo......
Parte 3 - Roberto Fico dice che il M5S non si alleerà con nessuno, Carlo Freccero non risponde alla domanda del 'simpatico' : "Meglio la colomba o l'uovo di Pasqua ? ", per Valeria Ciarambino '....De Luca è un faro di immoralità!' e Barbara Francesca Ovieni riceve proposte di matrimonio da tutto il mondo......
Parte 1 - Massimiliano Fuksas vede la Raggi "un po' come un algoritmo", Roberto Fico è poco ottimista sul futuro del Napoli nelle coppe e Gabriele Muccino dice che Renzi ha personalizzato troppo le sue battaglie.....
Parte 2 - Massimiliano Fuksas vede la Raggi "un po' come un algoritmo", Roberto Fico è poco ottimista sul futuro del Napoli nelle coppe e Gabriele Muccino dice che Renzi ha personalizzato troppo le sue battaglie.....
Parte 3 - Massimiliano Fuksas vede la Raggi "un po' come un algoritmo", Roberto Fico è poco ottimista sul futuro del Napoli nelle coppe e Gabriele Muccino dice che Renzi ha personalizzato troppo le sue battaglie.....
Parte 1 - Roberto Fico dice quello che vorrebbe e non vorrebbe fare in RAI, Davide Zoggia dice che non c'è la volontà di cambiare l'Italicum e Michele Placido ha sempre votato a sinistra......
Parte 2 - Roberto Fico dice quello che vorrebbe e non vorrebbe fare in RAI, Davide Zoggia dice che non c'è la volontà di cambiare l'Italicum e Michele Placido ha sempre votato a sinistra......
Parte 3 - Roberto Fico dice quello che vorrebbe e non vorrebbe fare in RAI, Davide Zoggia dice che non c'è la volontà di cambiare l'Italicum e Michele Placido ha sempre votato a sinistra......
Conduce Giancarlo Loquenzi,scheda di Valeria D'Onofrio. Ospiti: Sen.Raffaele Ranucci (Pd, membro comm vigilanza dei servizi radiotelevisivi), On. Roberto Fico (presidente della comm vigilanza dei servizi radiotelevisivi)
Conduce Giancarlo Loquenzi. Ospiti: Sen.Raffaele Ranucci (Pd, membro comm vigilanza dei servizi radiotelevisivi), On. Roberto Fico (presidente della comm vigilanza dei servizi radiotelevisivi),ascoltatori.
con: Roberto Fico presidente commissione parlamentare vigilanza Rai M5S, Alessandro Giuli co-direttore de IlFoglio
Roberto Fico, deputato, uno dei massimi dirigenti del Movimento 5 Stelle, è l'ospite di oggi a Memos. Fico è il presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai. Il M5S, attraverso il suo leader Beppe Grillo, proprio ieri ha annunciato che sulla riforma della Rai e sull'introduzione del reddito di cittadinanza sono disposti a “dialogare con tutti, anche con il Pd”. E di questi temi Roberto Fico ha parlato nel corso della puntata di oggi di Memos.
Roberto Fico, deputato, uno dei massimi dirigenti del Movimento 5 Stelle, è l'ospite di oggi a Memos. Fico è il presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai. Il M5S, attraverso il suo leader Beppe Grillo, proprio ieri ha annunciato che sulla riforma della Rai e sull'introduzione del reddito di cittadinanza sono disposti a “dialogare con tutti, anche con il Pd”. E di questi temi Roberto Fico ha parlato nel corso della puntata di oggi di Memos.
Roberto Fico, deputato, uno dei massimi dirigenti del Movimento 5 Stelle, è l'ospite di oggi a Memos. Fico è il presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai. Il M5S, attraverso il suo leader Beppe Grillo, proprio ieri ha annunciato che sulla riforma della Rai e sull'introduzione del reddito di cittadinanza sono disposti a “dialogare con tutti, anche con il Pd”. E di questi temi Roberto Fico ha parlato nel corso della puntata di oggi di Memos.
con Roberto Fico del M5S, Presidente commissione vigilanza RAI