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Miriam D'Ambrosio"Fuori non è ancora così"Voci da una classe multietnicaRubbettino Editorehttps://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/fuori-non-e-ancora-cosi/Uno sguardo intenso e toccante sulla vita in una classe multietnica, tra sogni, sfide e amicizie. Un racconto appassionato sull'educazione come spazio di crescita e incontro.I migliori tornitori e autoriparatori leggono Shakespeare. Questi ragazzi vengono da Ghana, Costa d'Avorio, Senegal, Marocco, Egitto, Algeria, India, Pakistan, Filippine, Ecuador, Albania, Romania, Italia. Sono qui, in una scuola professionale, per imparare un mestiere. Sono pieni di sogni e di paure e li raccontano nella “pausa letteratura” con la loro prof di Italiano. Sono ore in cui incontrano alcuni personaggi straordinari: Otello, Mercuzio, Achille, Enaiajt, Buck. E a loro scrivono lettere e parlano d'amicizia, d'amore, di tradimenti, di padri, di viaggi, di sconfitte, di lutti e di futuro, di cosa significhi sentirsi stranieri in terra straniera. Sono scene da una classe, un anno di scuola dall'autunno all'estate, fino alla linea d'ombra, da cui comincia un altro viaggio, ricordando che “fuori non è così”, il tempo della scuola finisce ed è il momento di lasciarsi. Ma la vita scorre, è amara e che si alza, riempie ripetente i banchi e, dopo un decennio, torna con volti nuovi che scrivono, pensano, amano il Dorian Gray, seguono l'Innamorato nella sua notte, giudicano il povero Belluca, rimpianti di Sciascia, incontrano Pin nel suo rifugio, un sentiero di nidi di ragno dove stare al riparo dalla realtà, tra le lucciole che rendono sopportabile il buio.Miriam D'Ambrosio è nata a Sora (Fr), ha vissuto a Napoli, Pescara, Roma e in Ciociaria. Da anni risiede a Treviglio (Bg) dove insegna Italiano e Storia in un Centro di Formazione Professionale. Laureata in Lettere alla Sapienza, appena arrivata in Lombardia ha collaborato con alcune testate locali e nazionali occupandosi soprattutto di Teatro. Prima di rimettere mano a Fuori non è così, ha pubblicato Giuda mio padre (Pellegrini 2016), L'uomo di plastica (Epika 2018) e Folisca (Arkadia 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Francesca Avanzini"Non lontano da qui"Edizioni Lapiswww.edizionilapis.itUn romanzo che intreccia passato e presente per raccontare la Resistenza e il valore della memoria. Mino ha tredici anni e fatica ad accettare la morte della nonna Celina, medico in prima linea nelle missioni umanitarie. Il suo ricordo è ancora vivo, ma il dolore lo tiene prigioniero. Luce, nuova arrivata in classe, porta con sé la sua unicità: vestiti larghi e colorati, un taccuino di poesie e un grande amore per la natura. Tutta questa stranezza viene subito presa di mira dalle compagne ma, anche grazie a Mino, le frecciatine svaniscono e Luce comincia a orientarsi in quel nuovo mondo. Le strade dei due ragazzi si incrociano a più riprese e giorno dopo giorno Mino e Luce rafforzano il loro legame trovando parole, gesti e momenti per aprirsi e conoscersi.Sarà la professoressa Saracchi a dare loro una direzione con un compito speciale: scoprire la storia del quartiere, andando oltre i libri e parlando con la gente.Proprio durante questo lavoro Mino si imbatte in una targa commemorativa su un palazzo vicino casa. Il nome inciso è quello di Salvatore Principato, maestro elementare e antifascista, ucciso dai fascisti nella strage di Piazzale Loreto nel 1944.Per saperne di più, il ragazzo si rivolge a Leandro, il libraio-cartolaio della zona, custode di storie e memoria. Sarà lui a raccontargli la vicenda di Principato. Per Mino questa scoperta diventa più di un semplice compito: scavando nel passato del maestro, si interroga sulle scelte della nonna e sul perché alcune persone siano disposte a rischiare tutto per i propri ideali. Attraverso il racconto di Leandro, comprende che la Storia non è solo qualcosa da studiare, non solo un insieme di date e avvenimenti lontani, ma una bussola per capire sé stessi e il mondo, ponendoci domande profonde sulle scelte, sul coraggio e sulle ingiustizie di ieri e di oggi.Salvatore Principato (1892-1944) è stato un maestro elementare e partigiano italiano, attivo nella Resistenza contro il nazifascismo. Nato in Sicilia, si trasferì a Milano, dove si dedicò all'insegnamento e all'impegno politico. Convinto antifascista, fu sorvegliato speciale per la sua attività di diffusione della stampa clandestina socialista.Durante l'occupazione nazifascista, aderì alla Resistenza milanese con il nome di battaglia “Socrate”. Arrestato dai fascisti, fu fucilato il 10 agosto 1944 insieme ad altri quattordici partigiani nella strage di Piazzale Loreto, un atto di rappresaglia contro il movimento di liberazione. Dopo la sua morte, la moglie Marcella Chiorri e la figlia Titti continuarono l'attività partigiana fino alla caduta del regime, portando avanti il suo impegno per la giustizia e la libertà.La sua storia è un simbolo di coraggio e dedizione ai valori democratici, e il suo sacrificio rimane una testimonianza fondamentale della lotta per la libertà in Italia.Francesca Avanzini è nata e cresciuta a Milano. Laureata in Lettere moderne all'Università di Pavia, ha studiato e lavorato a Parigi, città alla quale è rimasta molto legata. Oggi vive a Milano con la sua famiglia e si occupa di progetti digitali per la scuola.Appassionata di cinema, cucina e lettura ad alta voce, ama scrivere e camminare. Non lontano da qui è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Franca Pellizzari"Rose Valland. Monuments Woman"Morellini Editorewww.morellinieditore.itLa storia tra le righeFestival di Letteratura StoricaLegnano, 5 aprile 2025 Ore 12:00Castello di legnano – Sala CrivelliRose Vallandcon Franca PellizzariUn'eroina della Resistenza francese che, a rischio della vita, spiò i nazisti durante l'occupazione di Parigi e riuscì a recuperare 60.000 opere d'arte trafugate alle famiglie ebree.È grazie a lei che i Monuments Men, resi celebri dal film di George Clooney, trovano i depositi nazisti, ma Rose non si limita a fornire indicazioni e, trasferita in Germania, recupera oltre 60.000 opere d'arte. Fino alla morte, nel 1980, si dedica alla sua missione: restituire alle famiglie ebree ciò che è stato loro sottratto, perché a chi ha perso tutto non si può togliere anche la memoria.Malgrado i riconoscimenti che la rendono una delle donne più decorate di Francia, il suo nome è poco noto, ma la storia di questa eroina silenziosa e modesta, capace di tener testa a gerarchi del calibro di Goering, merita di uscire dall'oblio.Franca PellizzariÈ nata a Milano e vive a Monza. Laureata in Filosofia, ha dedicato la vita professionale ai ragazzi: ha insegnato al liceo classico e alle medie, ha dato vita a molteplici progetti di promozione della lettura e ha tradotto e scritto diversi libri destinati ai più giovani. Nel quinquennio appena concluso, durante il quale ha ricoperto la carica di assessore nel Comune di Lesmo, ha organizzato numerosi eventi culturali. Solo in epoca recente si è avvicinata alla scrittura per adulti; alcuni suoi racconti e un romanzo di cui è co-autrice sono stati pubblicati dalla Morellini Editore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Patrizia Monzeglio"La valigia di zia Elsa"Neos Edizioniwww.neosedizioni.itLa Resistenza nel Monferrato, la tragedia degli ebrei di Casale e Moncalvo,le storie e i misteri famigliari nascosti dentro una valigia A quante persone succede di aprire una valigia e trovarsi catapultati nella Storia, quella con la S maiuscola?“La valigia di zia Elsa” è un romanzo ambientato in Piemonte, in un immaginario paese del Monferrato, che affronta il tema della Resistenza, mettendo in evidenza non solo ciò che ha significato quel momento storico per la generazione che l'ha vissuta ma anche ciò che rappresenta oggi per chi si deve rapportare con la “memoria”, composta di cose note, di quelle raccontate in famiglia, e delle parti che mancano e forse sono perdute per sempre, come per ogni passato.Un romanzo su come rapportarsi alla memoria della Resistenza e sulla nostra responsabilità di difenderla e mantenerla viva.Francesca, la protagonista del romanzo, è una scrittrice che trova nella valigia della zia, da poco defunta, vecchie foto e vecchie lettere risalenti alla gioventù della madre, documenti che raccontano storie famigliari a lei sconosciute, lati oscuri del passato dei suoi genitori e dei suoi parenti, mettendo in luce una realtà diversa da quella a lei nota. Come un vaso di Pandora, dalla valigia escono interrogativi scomodi, dubbi, misteri famigliari. Una foto in particolare, scattata il 5 settembre del 1943 davanti ad una casa di campagna, che ritrae due giovani uomini e due giovani donne. Turbata dalla scoperta, Francesca si mette sulle tracce della verità e, per trovare il giusto distacco e comprendere le proprie radici, intrecciate strettamente con la memoria storica della propria terra, racconta la sua ricerca in un romanzo.Con il ritmo di un mistery – ci sono misteri più coinvolgenti di quelli che toccano i nostri cari? ‒ il romanzo si snoda fra Casale, Torino e le colline del Monferrato, dove potrebbero esserci ancora dei testimoni delle vicende adombrate nelle carte riemerse, e, traendo spunto da fatti veri seppur rielaborati in forma romanzata, affronta temi importanti come il dramma dell'8 settembre, quando alcune famiglie videro i parenti schierati su fronti diversi, la tragedia degli ebrei di Moncalvo e Casale, la lotta partigiana nel Monferrato (la Banda Lenti, la banda Tom), le Brigate Nere e la Repubblica di Salò, il difficile ritorno alla normalità nel dopoguerra, il rischio di veder scomparire la memoria della Resistenza a distanza di 80 anni dalla fine della guerra. Patrizia Monzeglio è nata a Vignale Monferrato, in provincia di Alessandria, nel 1957. Laureata in Economia, ha lavorato per un grande gruppo bancario, a livello manageriale. Nel 2017 ha conseguito una seconda laurea in Filosofia, con una tesi dal titolo Vita activa di Hanna Arendt, riflessioni sulla sua attualità. Per lavoro, ha vissuto a Bologna e a Milano; ora vive a Torino e trascorre il tempo libero nel Monferrato. In qualità di assessore di Vignale Monferrato è stata curatrice delle mostre “Memorie di Resistenza vignalese” e “Vignalesi ai tempi della Grande Guerra”. Con Neos edizioni ha pubblicato nel 2022 il romanzo “La ragione del silenzio”.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Costanza DiQuattro"Il profumo del basilico"Gallucci Editorewww.galluccieditore.comÈ l'estate del penultimo anno di liceo e Otto e Sebastian partono dal Trentino per la loro prima vacanza da soli alla volta della Sicilia. Appena arrivati, fanno amicizia con Lighea e Gigi, due ragazze del posto, che li guidano alla scoperta del mare e dei tesori della loro affascinante isola. Tra Lighea e Seba scatta subito una scintilla, che ricorda però drammaticamente l'antica leggenda delle teste di moro, la storia di Elisabetta e Hassan, di un amore inebriante e della gelosia assassina della ragazza. Tra le due vicende corrono mille anni di distanza, ma a unirle c'è il profumo del basilico, una pianta all'apparenza innocua, ma in realtà molto pericolosa per i traditori…“Sebastian e Lighea continuavano a fissarsi, incuranti del mondo; lui ogni tanto accennava a un sorriso mentre lei si sistemava il ciuffo ribelle, tutta rossa in viso. Erano teneri, avvolti in quella sensazione di libertà e benessere che solo la meraviglia di un incontro inaspettato sa regalare”.Costanza DiQuattro è nata a Ibla, in Sicilia, dove vive nel palazzo di famiglia. Laureata in Lettere e in Filosofia, dirige il teatro Donnafugata e si occupa di drammaturgie. Scrive romanzi storici e con Gallucci ha già pubblicato La Baronessa di Carini.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Un lungo viaggio, cammino, e percorso interiore per ritrovare una via possibile e alternativa a tutto ciò che può essere abusante e distruttivo, e che può esprimere una via alternativa per rinascere dalle proprie ceneri. Serena Fumarìa è una motivatrice, coach, docente universitaria, formatrice, business strategist, e Presidente dell'Associazione "Io Scelgo Me". Laureata in psicologia si allinea alla scrittura di alcuni libri, nei quali tratta il benessere mentale e il coaching. Serena Fumarìa si racconta a cuore libero, senza inibizione, su ciò che è stato il suo vivere, il suo viaggio, le sue esperienze personali di vita, che incisero, in quel momento cruciale della sua vita, ad intraprendere con piena autenticità ciò che diventa a tutti gli effetti la sua missione di vita. Chi è Serena Fumarìa nel profondo, quale è il suo viaggio? Una grande donna, piena di coraggio, empatica e ricolma di amore verso il prossimo; qualità con il quale si nasce, ma che possono diventare con una piena consapevolezza misure di vivere quotidiano, per chiunque creda in un cammino di cambiamento e crescita personale. Serena Fumarìa accompagna con leggerezza e delicatezza diverse anime, persone, a guarire sé stesse da situazioni abusanti per rinascere più forti, con l'amore che un fiore porta con sé, senza mai piegarsi davanti alle avversità. Serena Fumarìa con la sua esperienza dolorosa diretta sulla sua pelle, riesce ad attingere da essa, trasformarla e quindi portarla fuori concretizzata in percorsi di crescita personale diversi, a seconda del bisogno diretto di ognuno. Questo perciò permette di ritrovare equilibrio, nuova vita e vivida speranza. Serena e il suo percorso di crescita personale NENA Questo è un percorso strutturato e ben preciso che la coach crea, da tutta la sua lunga esperienza e studio; rispecchia l'insieme di coaching classico e un metodo evolutivo di crescita personale, per indirizzare tutte quelle persone senzienti verso una nuova via di amore, di piena consapevolezza, dose di positività, autostima e ottimismo. L'intervista racchiude non solo ciò che lei rappresenta a livello professionale, ma anche ciò che risplende come anima in piena evoluzione. La vita è una tavolozza di colori come citava qualcuno; essi non si possono limitare solo al bianco e al nero, poiché sono diversi e multisfaccettati, la vita è come una melodia, fatta di alti e bassi. Serena ci spiega come poter accettare e accogliere il senso di determinate vicissitudini , ma soprattutto come ritornare ad essere persone risolte con fede e fiducia nelle proprie capacità umane. Come ritornare ad amare incondizionatamente nonostante tutto. Cosa troverai nell'intervista? Nell'intervista con Serena Fumarìa tutti i dettagli, le informazioni inerenti al suo lavoro, con i suoi metodi di crescita personale, esperienze dirette. Durante l'intervista non poteva mancare una chicca , un regalo che lei stessa dona con immenso piacere a tutti gli ascoltatori, realizzato in toto da lei stessa.
Laura Angeloni"Io sono l'abisso"Lucie FaulerovaMiraggi Edizioniwww.miraggiedizioni.itPassato e presente, realtà e fantasia, compongono un mosaico di continui chiaroscuri, e lo stile è un'architettura perfetta: tenero, poetico, ironico, di straordinaria purezza.Colpita da una serie di tragedie familiari e abbandoni, la protagonista del romanzo, Marie, si trova a fare i conti col suo passato, nel difficile tentativo di approdare a un futuro. I suoi ricordi, come tasselli di una realtà frantumata che man mano va a ricomporsi, ci presentano il quadro di una famiglia spezzata dall'impeto violento di una malattia. L'amore è il collante su cui i tre membri rimasti si sforzano di ricostruire le fondamenta della loro vita, ma la battaglia più difficile, per la protagonista, è quella con sé stessa, con l'attanagliante senso di colpa che le impedisce di affrontare i propri demoni interiori e di chiedere aiuto. Inizia in treno, questa storia, e in treno finisce, ma nel percorso è condensata una gamma di emozioni infinita. Un vero viaggio nella vita, ma anche nella morte e nel dolore, un dolore che trasuda anche nelle scene che strappano un sorriso e si insinua in ogni piega, perché Marie, la protagonista, non si risparmia e non ci risparmia. Non fugge dalla violenta raffica dei ricordi, forse non ne ha la forza o forse intuisce che il buio del tunnel va attraversato, che indietro non si torna. Ed è proprio nel buio che spiccano maggiormente gli sprazzi di luce, e in queste pagine di sprazzi di luce, pur nella tragedia, ce ne sono tantissimi. I legami di famiglia, l'amore di un cane, un aquilone al vento, un fruscio di foglie, un cielo pieno di stelle, la lieve carezza di un sorriso. Passato e presente, realtà e fantasia, compongono un mosaico di continui chiaroscuri, il viaggio in treno scandisce il ritmo, tra accelerazioni e rallentamenti, e lo stile è un'architettura perfetta: tenero, poetico, ironico, di straordinaria purezza.Laura AngeloniLucie Faulerová è nata nel 1989 ed è una della più brillanti giovani autrici ceche. Dopo gli studi di boemistica ha cominciato a lavorare come redattrice editoriale. Il suo romanzo di debutto, Lapači prachu (Gli acchiappapolvere, 2017) è stato nominato ai premi Magnesia Litera e Jiří Orten.Smrtholka, del 2020, il cui titolo letteralmente significa “Ragazzamorte”, e indica la dea della morte Morana, è stato nominato per il premio Magnesia Litera nel 2021 e nello stesso anno ha vinto il prestigioso Premio dell'Unione Europea.Io sono l'abisso è la sua prima opera tradotta in italiano.Laura Angeloni nasce a Firenze nel 1970. Sposata con tre figlie, vive attualmente a Genzano di Roma. Laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l'Università La Sapienza di Roma, lavora dal 2004 come traduttrice letteraria dal ceco. Ha tradotto in italiano romanzi di autori quali Jáchym Topol, Petra Hůlova, Kateřina Tučková, Emil Hakl, Petr Král, Tereza Boučková, Bianca Bellová, per le case editrici Einaudi, Baldini Castoldi, Atmosphere, Keller, e naturalmente Miraggi. Nel 2007 ha pubblicato il romanzo Il viaggio di Anna per la Azimut Libri, e nel 2015 il romanzo Dare il resto e poi sorridere per Echos Edizioni.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Guendalina Middei"Sopravvivere al lunedì mattina con Lolita"Feltrinelli Editorewww.feltrinellieditore.itSopravvivere, resistere, nuotare negli abissi, tornare a splendere. Dopo il successo di Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera, Guendalina Middei ci racconta, attraverso i grandi classici, una storia di rinascita. Un viaggio tra gli autori, le indimenticabili figure femminili e gli antieroi della letteratura antica e moderna. Ulisse, Lolita, Antigone, Ivàn Karamazov, lady Chatterley, il lupo della steppa non sono semplici personaggi letterari: le loro passioni ci sono familiari, il loro coraggio ci seduce, la loro morte ci commuove. L'Odissea non è solo la storia di un uomo che ritorna a casa, ma è anche la storia di chi si riappropria del proprio tempo e della propria anima. Hermann Hesse ci ricorda che un conto è intuirsi, un altro è trovarsi. E quante volte dubitiamo delle nostre scelte e temiamo di non farcela, come è successo a Dante? Leggere e rileggere i classici con Guendalina Middei è un antidoto alla stupidità, al conformismo, alla superficialità. E un modo per ritrovarsi nelle pagine dei libri, perché è questo che cerchiamo: la scoperta di non essere soli. Chi meglio di maestri senza tempo può capire le inquietudini di un giovane e trasformare il dolore in bellezza? Chi può mostrarci come difenderci dai paladini delle grandi certezze e salvarci dalle insidie del troppo amore? Non importa se vi siete già appassionati alla lettura dei classici o li avete scoperti da poco; qui troverete le chiavi d'accesso a un mondo segreto. In un dialogo a tu per tu con i grandi autori del passato, fatto di domande, illuminazioni e rapimenti, che fa sorridere e commuovere, l'autrice si confessa e ci racconta quei libri che più di tutti hanno portato scompiglio nella sua vita. Perché tutto ciò che ha il potere di turbarci e sorprenderci finisce per salvarci. )Guendalina Middei é un'autrice italiana. Nata a Roma nel 1992, fin da adolescente coltiva la sua grande passione per la letteratura e la cultura classica. Laureata in Lettere e con un master in Giornalismo culturale, ha scritto per diversi giornali e riviste tra cui “Critica Letteraria” e “Culturificio” e “Sintesi Dialettica”.Nel 2019 ha aperto la pagina Facebook Professor X e nel 2022 il profilo Instagram, oggi punti di riferimento per oltre cinquecentomila lettori appassionati o incuriositi dalla letteratura.Tra i suoi titoli, Clodio (Navarra Editore, 2022), Intervista con un matto (Navarra Editore, 2023), Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera. L'arte di leggere i classici in dieci brevi lezioni (Feltrinelli, 2024), Sopravvivere al lunedì mattina con Lolita (Feltrinelli, 2025).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Lucia Chierchia è Chief of Open Innovation Ecosystems Gellify, Innovation Factory internazionale che supporta le aziende nei processi di innovazione. Laureata in Ingegneria Meccanica presso il Politecnico di Milano, e con un Executive Master in Technology & Innovation Management presso la Bologna Business School, oggi Lucia è anche Professore Aggiunto presso Politecnico di Milano GSoM, Bologna Business School e University of Bologna, su tematiche di gestione di innovazione e tecnologia. Numerosi gli incarichi ricevuti in 25 anni di esperienza: ha ricoperto posizioni manageriali in area R&D & Industrial Operations a livello globale. Mantiene ruoli in attività di formazione, è entrata a far parte di diverse Advisory Board e, attraverso la sua carriera e i suoi riconoscimenti, è un esempio di managerialità femminile in continua crescita. È programm director di Forward Factory, acceleratore Manufacturing della Rete Nazionale CDP gestito da GELLIFY, piattaforma internazionale che supporta le aziende nei processi di innovazione, la cui terza edizione si è tenuta da poco. Anima Blockchain, AWRobotics, Boxxdocks, Mach3D, Meddle, Mon5 e Qtool sono le 7 startup partecipanti al programma finale e protagoniste del Demo Day. Gli elementi fondamentali che hanno guidato la selezione sono stati le potenzialità del prodotto, le competenze del team, la maturità del mercato di riferimento e la strategia di fundraising. A caratterizzare invece le tecnologie di questa edizione, sono stati gli ambiti di grande impatto e crescita che ricoprono, includendo settori avanzati come Blockchain, Modeling & Simulation, Industrial IoT, Cyber Security, e Digital Robotics & Machines, ognuno dei quali offre soluzioni all'avanguardia per rispondere alle sfide globali e alle esigenze dei mercati moderni.Siti, app libri e link utiliPaper POLIMI Paper GELLIFY https://gellify.com/news-and-events/the-9-types-of-corporate-innovation-vehicles/https://gellify.com/news-and-events/5-step-guide-to-creating-an-innovative-culture/FORWARD FACTORY articolo su FORWARD FACTORYChief of Open Innovation EcosystemsIl Chief of Open Innovation Ecosystems posiziona l'azienda in iniziative strategiche e partnership al fine di aumentare la brand awareness, favorire lo sviluppo del business, accedere a una rete esterna di nuove competenze e tecnologie e attivare iniziative di co-investimento. Ad esempio, GELLIFY è una fabbrica di innovazione, perché supporta le imprese nell'esecuzione di progetti innovativi e essa stessa si rinnova ogni giorno. L'obiettivo del Chief of Open Innovation Ecosystems è di progettare modelli di collaborazione che generino un impatto positivo su tutte le linee di business dell'impresa. Per ricoprire questa posizione è fondamentale avere un background tecnico, che comunque richiede un aggiornamento continuo poiché le tecnologie emergenti sono in evoluzione con un rate di cambiamento altissimo. Essenziale è inoltre la capacità di coordinare persone appartenenti a ecosistemi diversi tra loro, oppure culture diverse, generazioni diverse. L'elemento cruciale è la capacità di interagire con le persone e di valorizzare i loro punti di forza per farle crescere, crescendo insieme in un percorso che non è solo professionale ma è innanzitutto personale.
Chiara Clini"L'ultima crociera"Edizioni Piemmewww.edizpiemme.itLondra, 1940. Jacopo Abramo Errera, giovane ebreo veneziano, ha abbandonato l'Italia per sfuggire alle retate del governo fascista. Dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini, però, il governo inglese lo etichetta come nemico e collaboratore del regime. Il suo è il destino di moltissimi innocenti che hanno raggiunto il Regno Unito: Churchill ha ordinato di rastrellare italiani, tedeschi e austriaci senza distinzione. Così, dopo un breve periodo di detenzione in un campo di prigionia, oltre mille uomini vengono imbarcati sull'Arandora Star, una nave da crociera pronta a dirigersi oltreoceano per allontanare la minaccia. Harriet fa parte della Aliens Advisory Committee, la commissione incaricata di giudicare i cosiddetti "stranieri nemici". Ha partecipato all'interrogatorio di Jacopo e ha letto nei suoi occhi l'innocenza, oltre che l'anima di un uomo buono e sincero. Se ne è innamorata subito, e vuole salvarlo. Inizia così una disperata e difficile corsa contro il tempo. Wolfgang è un marinaio dell'U-boot che punta i siluri contro la Arandora Star. Stringe tra le mani una copia logora di Moby Dick e passa le giornate d'immersione a pensare che il suo comandante, Gunther Prien, si sia trasformato in Achab, il folle capitano del Pequod. Nel cuore della tragedia, quando l'equipaggio di Prien è pronto a fare fuoco contro la nave, il destino dei tre protagonisti si sovrappone. Chiara Clini, all'esordio nel romanzo, costruisce un affresco storico di grande portata, un commovente e intenso racconto a più voci.Chiara CliniNata a Parma, è attrice di teatro e sceneggiatrice. Diplomata in recitazione all'Accademia dei Filodrammatici di Milano, ha lavorato con il Teatro Stabile di Bolzano, di Venezia e con Nuova Scena di Bologna. Nel 2002 è Ilse ne I giganti della montagna per la regia di Nanni Garella. Laureata in Lettere con una tesi sulla drammaturga Sarah Kane, ha scritto per numerose serie televisive Rai e Mediaset, fra cui Nati ieri, Codice rosso, Un amore, Una vendetta. Nel 2024 ha scritto l'adattamento drammaturgico del racconto vincitore del Campiello Giovani, in scena a Padova. Un suo prozio, Guido Conti, ha vissuto in prima persona la tragedia dell'Arandora Star.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Giovanna Carucci Ceo&Founder #Authenticleader Generative Coach certificata dalla IAGC di Robert Dilts e Stephen Gilligan, NLP Advanced Master Practitioner in Business e Life Coaching presso l'istituto NLP ITALY®, certificato dalla NLP Society® di Richard Bandler, Practitioner in Creative Mind e Generative Trance di Stephen Gilligan in Italia. Laureata in Bocconi, dopo decenni come manager nel mondo della moda e del lusso, decide di dedicarsi anima e corpo al coaching, che svolge con grande passione e particolare attenzione allo sviluppo delle potenzialità, al business coaching e alla leadership. Docente in Conscious leadership presso Polimi Graduate School of Management. Contributor per diverse testate nazionali ed internazionali su temi di leadership e imprenditorialità. Il corso di formazione Purpose e Leadership Consapevole di POLIMI Graduate School of Management, la business school del Politecnico di Milano, rappresenta un'opportunità unica per esplorare e sviluppare le competenze necessarie per guidare con efficacia, ispirando gli altri e promuovendo una cultura organizzativa orientata a uno scopo superiore (higher purpose), valori autentici e consapevolezza. Durante il corso, si approfondisce l'importanza dell'autenticità personale, di una visione chiara e di un impegno condiviso verso un purpose comune. Il corso Purpose e Leadership Consapevole si inserisce nella strategia di formazione di POLIMI Graduate School of Management: attraverso le sue attività formative e di disseminazione, la Scuola ambisce a diventare il punto di riferimento per imprese e manager che intendono investire in modelli di business sostenibili guidati dal purpose. Il corso si articola in due giorni con due sessioni da otto ore e viene erogato in modalità blended (online e presso il Campus Bovisa di Milano). Purpose e Leadership Consapevole è un modulo formativo realizzato da POLIMI Graduate School of Management in partnership con Authenticleader, società di consulenza e formazione per trasformare le imprese in luoghi di crescita per le persone, introducendo un nuovo modo di fare business più consapevole e orientato alla sostenibilità umana, ambientale e di sistema. POLIMI Graduate School of Management è la business school del Politecnico di Milano, dove ogni giorno vengono ispirati i business leader di domani e le aziende in cui lavorano, nella consapevolezza di poter giocare un ruolo cruciale per creare un futuro migliore per tutti. Nata oltre 40 anni fa a Milano come MIP Politecnico di Milano, POLIMI GSoM è oggi una Società benefit, composta dall'Ateneo e da un gruppo di aziende leader, italiane e internazionali. Offre più di 40 master, tra cui anche MBA ed Executive MBA, un catalogo di oltre 300 programmi open, e percorsi formativi su misura per le aziende. Come parte della School of Management, è tra le poche scuole nel mondo (
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Bruna Dominici, art director di IT'S dialoga con Alia Bengana architetta, insegnante e giornalista.Laureata presso l'École Nationale Supérieure d'Architecture di Paris-Belleville, ha ottenuto il Certificate in Advanced Studies presso l'ETH di Zurigo, specializzandosi in materiali rigenerativi.Sviluppa progetti in Francia e all'estero attraverso un approccio bioclimatico e manifestando un interesse particolare per la terra cruda, i materiali naturali e il riutilizzo. Qui ci illustra come da questi possa essere rielaborato il concetto di sostenibilità in architettura
Lisa Riccardi"Farfalle"Illustrazioni di Anna MoscaEdizioni Corsarewww.edizionicorsare.itUn libro sui primi batticuori che arrivano, inaspettati,a scombussolare la vita di un ignaro ragazzino.Una storia dedicata a tutti coloro che hanno provato quella sensazione che inquieta un po' ma è bellissima: sentire le farfalle nello stomaco.Un piccolo diario di educazione sentimentale a misura di bambino e bambina.Se avvertite un leggero e solleticante FLAP FLAP alla bocca dello stomaco e il mondo sembra fermarsi quando incrociate lui o lei sul vostro cammino, state tranquilli: probabilmente siete “solo” innamorati!Il bambino protagonista di questo incantevole albo firmato da Lisa Riccardi e Anna Mosca si è innamorato di una ragazzina della sua scuola, ma lei non sembra degnarlo di uno sguardo. Lui non sa come comportarsi e va persino da un dottore per farsi controllare:“Non esiste una medicina per quello che ho. Così ha detto la dottoressa. E ora come faccio?”Un giorno però, giocando a nascondino, decide coraggiosamente di svelare le sue emozioni, ma non tutto va come sperato…Edizioni corsare porta in libreria Farfalle, un albo illustrato che, raccontando con freschezza e disarmante ingenuità la crescita e il primo amore, riesce a strappare un sorriso e un brivido ai lettori di tutte le età.Parole e immagini scorrono sulle pagine con l'impeto e l'immediatezza di una sequenza cinematografica, approdando a un finale inaspettato, ciliegina sulla torta di una storia che ci ricorda come l'amore arrivi spesso all'improvviso, inspiegabilmente, a destabilizzare la nostra vita.Proprio come in un film, dove i primi secondi di girato già iniziano a disegnare luci, ombre e atmosfere, anche in Farfalle il racconto si dipana sin dai risguardi, che inseriscono un elemento metaforico molto poetico (la metamorfosi che farà trasformare un bruco in una bellissima farfalla).“Uscire dal bozzolo” e “mettere le ali”, innamorarsi per la prima volta, sono esperienze che possono spaventare e far sentire a disagio, soprattutto quando si presenta la possibilità di un rifiuto, ma le autrici riescono con grande spigliatezza a far rientrare il tutto in un quadro di normalità e spontaneità, sullo sfondo di una quotidianità che va avanti come sempre, tra lezioni più o meno interessanti, compagni di scuola distratti, giochi in cortile.Lisa RiccardiLaureata in Arti e Scienze dello spettacolo a Roma e diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha lavorato su diversi set di film e serie TV. Ha scritto e diretto alcuni cortometraggi presentati al Giffoni Film Festival. Il suo esordio come sceneggiatrice è con il film Lasciarsi in un giorno a Roma (2022), con la regia di Edoardo Leo. Come autrice per ragazzi ha pubblicato Lettera di un (quasi) fratello a una (quasi) sorella (MIMebù, 2022) e il silent book Gemelle (Orecchio Acerbo, 2022).Anna MoscaE' nata e vive a Genova. Laureata in Filosofia, da sempre coltiva la passione di raccontare storie attraverso le immagini. Frequenta corsi di illustrazione presso la Genoa Comics Academy e presso l'International School of Comics di Genova. Nel 2021 partecipa al concorso Advanced Level di Ars in Fabula e nel 2022 consegue il Master in Illustrazione editoriale Ars in Fabula. Nel 2023 prende parte al corso d'illustrazione a cura di Gabriel Pacheco della Scuola Internazionale d'Illustrazione di Sarmede e la sua illustrazione viene selezionata per essere esposta nella mostra “Le immagini della Fantasia 41”. Sempre nel 2023 vince il concorso “Il mio primo libro di figure” indetto dal Festival Illustrada realizzando le illustrazioni per Il libro gigante pubblicato da Gribaudo nel 2024.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Che opportunità hanno i Millennials e i GenZ nel settore immobiliare in Italia? Stagione 3 - Ep 1 Il settore immobiliare in Italia oggi presenta criticità e problemi.Scendono i prezzi degli immobili, non ci sono affitti, i contratti sono blindati. Un disastro. Ma dove ci sono problemi, possono esserci opportunità.In questo caso...almeno 4 tipologie di opportunità. Scarsità di supply di affitti (anche in provincia) Riduzione dei prezzi delle venditeBenefici fiscali TecnologiaVediamo ogni caso nel dettaglio in questo podcast e quali caratteristiche possono essere d'aiuto. _____Consulenza: vuoi confrontarti con me? Immobiliare - Valutazioni e investimenti per vendere e comprare casa in Italia e nel mondo - 30 minuti o 60 minuti (ma io lavoro per te prima e dopo!)- con calcolo e stima dei rendimenti (ROI, IRR ecc..) Consulenza Smart ImmobiliareVuoi affittare con Airbnb? Puoi usare il mio link di invito per avere (e offrirmi) benefici: https://www.airbnb.it/r/eserafini?s=6&t=061n0g Su temi fiscali (benefici prima casa, contratti transitori): se hai bisogno di un commercialista puoi scrivermi via email o sui social. BioElisa Serafini (Milano, 1988) è una giornalista, investitrice ed ex manager. Laureata in Economia Internazionale e in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, è stata manager di due società unicorno e consulente per numerose startup ed istituzioni.Ha oltre dieci anni di esperienza come giornalista in TV, giornali e media digitali.Dal 2017 al 2018 ha ricoperto il ruolo di Assessore al Marketing Territoriale del Comune di Genova. Nel 2021 ha co-fondato la Startup Politically, piattaforma digitale di raccolte fondi trasparenti per la political.Vive a Bangkok, in Thailandia.Libri Fuori dal Comune - Dietro le quinte della politica. Qui (Cartaceo, Kindle e Kindle Unlimited)Economia e Unicorni - Capire l'economia dalle notizie di tutti i giorni. Kindle e CartaceoSocial Mi trovi su Instagram e LinkedinBusiness / amplification: Sponsorizza. 4 epoisodi con la tua azienda o servizio, online e velocementeInfo: me@elisaserafini.com Postproduzione del podcast a cura di Pierluca PuzzangheraDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/economia-e-unicorni-con-elisa-serafini--5623087/support.
Beatrice Verri"I paesaggi nella crisi tra memoria, ecologia e azione"www.radis-crt.itIl convegno è parte delle iniziative del public program di Radis, progetto di arte pubblica promosso e ideato dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, con la collaborazione della Fondazione CRC sabato 14 settembre 2024, ore 10-17.30Borgata Paraloup (1.360 mt Rittana, CN), Baita BarberisI paesaggi nella crisi tra memoria, ecologia e azione Ecomemoria e progetti di futuro sostenibileSguardi e parole ripensate devono raccontare i nostri paesaggi segnati come sono sempre più dalle minacce della società del rischio, ecologico in primis, con i suoi mantra della crescita infinita e del progresso ineluttabile. Tanto più in un Paese, l'Italia, stretto tra i troppo pieni delle città e delle coste e i troppo vuoti delle aree interne e della montagna povera. I nostri sono paesaggi resi fragili dalle dinamiche accelerate della finanziarizzazione come dall'abbandono. Dove tuttavia l'Ecomemoria, fin dalla sua etimologia (richiama l'abitare anche nella sua dimensione ecocompatibile) tenta di ridare una forma al paesaggio smarrito nel tempo, ridisegna il senso degli antichi abitati, ricostruisce anzitutto il «lavoro» della convivenza di uomini e donne con l'ambiente circostante. Ricorda, al nostro futuro, orientando piani e progetti, le forme della coevoluzione tra gli uomini e la natura circostante nel rispetto dei limiti e delle risorse ambientali.Il convegno si propone come un'occasione di confronto a livello nazionale e interdisciplinare fra studiose, studiosi, istituzioni e associazioni che a vario titolo oggi sono impegnati nel campo della lotta al cambiamento climatico, della protezione del paesaggio e della valorizzazione della memoria ed è significativo il suo svolgersi nella Borgata Paraloup, luogo alpino che nel settembre 1943 vide riunirsi quasi duecento giovani partigiani (fra i primi, quelli appartenenti alla Banda Italia Libera di Giustizia e Libertà) oggi recuperato a nuova vita dalla Fondazione Nuto Revelli, si propone come laboratorio di cambiamento per un futuro giusto, consapevole e sostenibile. Il convegno è parte delle iniziative del public program di Radis, progetto di arte pubblica promosso e ideato dalla Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, con la collaborazione della Fondazione CRC (www.radis-crt.it). Salvatore SettisHa diretto il Getty Research Institute di Los Angeles (1994-99) e la Scuola Normale Superiore di Pisa (1999-2010) e ha presieduto il Consiglio Superiore dei Beni Culturali (2007-09) e il Consiglio Scientifico del Louvre (2010-23). Ha avuto a Madrid la Cátedra del Prado, a Mendrisio (Svizzera) la Cattedra Borromini, è stato Warburg Professor ad Amburgo e ha tenuto le Isaiah Berlin Lectures a Oxford e le Mellon Lectures alla National Gallery of Art in Washington. Ha scritto di arte classica (La Colonna Traiana, 1988; Laocoonte. Fama e stile, 1999), moderna (La Tempesta interpretata, 1978; Raffaello tra gli sterpi, 2022) e contemporanea (Incursioni, 2020). Fra i suoi libri di politica culturale, Futuro del ‘classico', 2004; Paesaggio Costituzione cemento, 2010; Se Venezia muore, 2014; Architettura e democrazia, 2017. Suoi scritti sono stati tradotti in diciotto lingue.Vanda BonardoAmbientalista fin dalla giovane età, è laureata in Scienze Naturali. È stata presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta dal 1995 al 2011. Formatrice ed educatrice, è stata insegnante di materie scientifiche e Consigliere Nazione della Pubblica Istruzione. Ha pubblicato testi e articoli di carattere ambientale e dossier su temi come la montagna, le risorse idriche e i ghiacciai, i trasporti, la difesa del suolo, il turismo montano, lo sviluppo locale in montagna e l'educazione ambientale. Attualmente è Copresidente del Comitato Scientifico Nazionale di Legambiente, Responsabile nazionale Alpi di Legambiente e Presidente CIPRA Italia.Giorgio Brizio, 22 anni, è autore e attivista. Ha vissuto a Berlino, Istanbul e Torino, dove frequenta un corso di laurea in Scienze internazionali dello sviluppo e della cooperazione. Da quattro anni si occupa di crisi climatica e migrazioni portando avanti battaglie politiche e opere di sensibilizzazione. I suoi articoli e commenti sono apparsi su «La Stampa», «Domani», «TPI». Maurizio DematteisSi è laureato in Scienze politiche Indirizzo sociologico presso l'Università di Torino. Giornalista e scrittore, si occupa di temi sociali e ambientali e di tematiche legate ai territori alpini. Attualmente dirige l'Associazione Dislivelli ed è direttore responsabile della rivista web mensile Dilsivelli.eu.Pubblicazioni: Mamma li turchi. Le comunità straniere delle Alpi si raccontano, 2010; Via dalla città. La rivincita della montagna, 2017; Montanari per forza. Rifugiati e richiedenti asilo nella montagna italiana, (di M. Dematteis, A. Di Gioia, A. Membretti), 2018; Inverno liquido. La crisi climatica, le terre alte e la fine della stagione dello sci di massa, premio speciale Leggimontagna Dolomiti Unesco 2023.Andrea FenoglioDocumentarista. Ha al suo attivo diversi progetti culturali multidisciplinari. In questi anni ha raccontato Nuto Revelli e la memoria contadina, le origini dell'artista svizzero Alberto Giacometti e, nel lavoro dal titolo La Terra che connette, storie di braccianti africani nelle campagne del cuneese. Tra i suoi documentari L'isola deserta dei carbonai, Il popolo che manca e Su campi avversi hanno conseguito diversi riconoscimenti nei festival del documentario italiano. Dal 2022 è socio della Cooperativa di comunità Viso a Viso di Sant'Antonio di Ostana.Anna MarsonProfessoressa Ordinaria di Pianificazione e progettazione del territorio all'Università Iuav Venezia, dove coordina l'ambito di dottorato in pianificazione territoriale e politiche pubbliche. Componente del Consiglio scientifico della Fondazione nazionale Scuola beni attività culturali. Dal 2010 al 2015 è stata Assessore della Regione Toscana, ricevendo molteplici riconoscimenti per il Piano paesaggistico approvato nel 2015 e per la legge sul Governo del territorio 65/2014. Dal 2018 coordina per la Fondazione Compagnia di San Paolo una Sperimentazione sull'attuazione dei contenuti strategici del Piano paesaggistico per il Piemonte. È tra i soci fondatori della Società dei territorialisti/-e. Tra i suoi libri: Barba Zuchòn Town (Angeli 2001); Archetipi di territorio (Alinea 2008); a cura di, La struttura del paesaggio. (Laterza 2016); a cura di, Urbanistica e pianificazione nella prospettiva territorialista (Quodlibet 2020).Bruno MurialdoFotografo, collabora come freelance per diverse testate giornalistiche nazionali e internazionali. Il suo archivio personale è uno dei più ricchi di storia dagli anni Settanta ai Novanta e comprende foto reportage dall'America Latina - in particolare Cuba, Argentina e Cile - dagli Stati Uniti, dalla Russia e da diversi paesi dell'Europa. Ha raccontato la Langa degli anni Settanta, accompagnando Nuto Revelli nella raccolta delle testimonianze. Diversi sono i reportage realizzati anche su scrittori o registi, da Nuto Revelli a Mario Rigoni Stern. Ha collaborato con Sandro Bolchi nei suoi primissimi sceneggiati televisivi, con Mario Soldati nei Racconti del Maresciallo e con il regista Joseph Tito. Collabora con il quotidiano La Stampa da tre decenni e con l'agenzia Ropi in Germania. Si è cimentato in racconti fotografici dedicati alla letteratura tra i quali Tartarino sulle Alpi e I raccolti di Cerkaski di Giordan Radickov pubblicati sulla rivista Infinito. Tantissimi sono i libri fotografici pubblicati. Collabora con l'Alba USA Music Festival, diverse mostre dedicate alla musica e ai suoi protagonisti sono in mostra negli USA in Giappone e in siti o gallerie private.Marco RevelliHa insegnato Scienza della politica all'Università del Piemonte orientale. Fra i suoi libri: Le due destre: le derive politiche del postfordismo e La sinistra sociale, 1996 e 1997; Sinistra destra, l'identità smarrita e Post-Sinistra, 2009 e 2014. Per Einaudi ha pubblicato Oltre il Novecento, 2001; La politica perduta, 2003; Poveri, noi, 2010; Finale di partito, 2013; Non ti riconosco, 2016; Populismo 2.0, 2017; La politica senza politica, 2019 e Umano Inumano Postumano, 2020. È presidente della Fondazione Nuto Revelli Onlus.Giulia SeraleOperatrice nel terzo settore dal 2013, prima con esperienza di animazione giovanile in Estonia, poi presso l'ong LVIA Cuneo con esperienze in fundraising e progettazione nella cooperazione internazionale allo sviluppo e laboratori di Educazione alla mondialità nelle scuole. Dal 2017 ad oggi operatrice culturale presso la Fondazione Nuto Revelli: segreteria, comunicazione e fundraising, coordinamento del concorso Scrivere altrove. Partecipazione a numerosi scambi europei e progetti di mobilità internazionale. Laureata in Comunicazione interculturale, master in europrogettazione.Antonella TarpinoÈ storica, saggista ed editor. Tra i suoi libri: Geografie della memoria. Case, rovine, oggetti quotidiani (Einaudi 2008); Spaesati. Luoghi dell'Italia in abbandono tra memoria e futuro (Einaudi 2012, Premio Bagutta 2013); Il paesaggio fragile. L'Italia vista dai margini (Einaudi 2016, premio internazionale The Bridge Book Award 2017 per la saggistica italiana) Memoria imperfetta. La Comunità Olivetti e il mondo nuovo (Einaudi 2020). L'ultimo, Memoranda. Gli antifascisti raccontati dal loro quotidiano (Einaudi 2023). È vicepresidente della Fondazione Nuto Revelli Onlus.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Marta Bonucci"Terzo piano"Scatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itGli abitanti di una palazzina, in una piccola città come tante, vivono le loro vite in un'apparente serenità. La quiete che teneva incollati i loro equilibri viene spezzata da una terribile alluvione. Riuniti in modo coatto al terzo piano, i loro rapporti subiscono la tensione dettata dagli eventi e la situazione precipita definitivamente quando bussa Mauro, l'inquilino del primo piano, un ex anarchico che ha da poco finito di scontare la sua pena detentiva. Un racconto in cui i temi sociali e morali – inclusione, emarginazione, perdono – vengono affrontati con una scrittura in cui la narrazione si fa sempre più concitata, in perfetta armonia con il ritmo dell'alluvione. In Terzo piano vengono analizzati al microscopio tutti i difetti di una società aggrappata al proprio benessere, troppo egoista e pigra per sforzarsi di andare oltre le apparenze e mettere a repentaglio il proprio status quo. Un delicato inno all'empatia verso gli ultimi.Marta Bonucci è nata a Terni nel 1986. Laureata in Lettere e filosofia, è autrice e giornalista, specializzata in sostenibilità, fondi e politiche europee. Alcune sue opere di narrativa breve sono comparse nella raccolta Racconti umbri (Historica Edizioni, 2022) e nella collana letteraria La Cattiva Novella, di cui è curatrice.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
SPECIALE BAR GIOMBA: Parliamo della Strage di Paderno Dugnano e, in particolare, parliamo di punibilità dei minori e non solo. Ne parliamo con la Dottoressa Simona Angela Salemi, Laureata in Giurisprudenza, ospite della puntata speciale, che ci racconta - dal punto di vista della Legge - cosa è accaduto e quali potrebbero essere le conseguenze.
Silvia Vieri"Non importa dove"Scatole Parlantiwww.scatoleparlanti.itTre storie legate tra loro da un filo rosso: la violenza, fisica e psicologica. I racconti si snodano in diverse direzioni e affrontano il tema principale in maniera ogni volta differente, a dimostrazione di come ci si possa trovare invischiati in qualcosa che spesso siamo abituati a leggere nelle pagine di cronaca nera. La storia dei protagonisti di questi racconti non ha niente di eccezionale. Meno male, diremmo: individui come tanti, che amano guardare film sdraiati sul divano oppure mangiare pop corn o immaginare velieri di pirati solcare le pareti della propria camera. Ma potremmo anche dire che purtroppo non ha niente di eccezionale: come capita a tanti, anche loro si ritrovano coinvolti in situazioni da cui si dovrebbe soltanto fuggire. Restandone, tuttavia, intrappolati. A fare la differenza, però, sono i narratori inusuali che rendono la lettura di un argomento difficile da digerire più comprensibile: un cane, un Nokia 3310 e un pupazzo.Silvia Vieri è nata nel 1988. Laureata in Psicologia clinica, ha pubblicato sulla rivista online “Discorsivo – Millennial al Potere” alcuni articoli riguardanti la sessuologia. Attualmente lavora come educatrice di comunità per minori e porta avanti gli studi per specializzarsi in Psicoterapia. Non importa dove è il suo primo romanzo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Alessia Di Santi"Le immagini di Antinoo"Formazione, diffusione e fortunaEdizioni ETSwww.edizioniets.comMolti sono gli studi dedicati ad Antinoo, il giovane favorito dell'imperatore Adriano, eroizzato e divinizzato in seguito alla sua prematura morte nelle acque del Nilo, avvenuta nel 130 d.C. Tuttavia, le numerose immagini che lo ritraggono costituiscono ancora oggi “una questione in sospeso”: identificazione, definizione e datazione di questi ritratti sono le problematiche più evidenti. Con il presente volume, risultato della ricerca dottorale dell'autrice, si propone quindi un nuovo studio sulle immagini di Antinoo, con lo scopo di ricostruirne la storia, cercando di risolvere questioni lasciate aperte e approfondendo aspetti fino ad oggi rimasti inesplorati o non sufficientemente indagati. Sculture, monete e altre tipologie di oggetti recanti l'effigie di questo noto personaggio dell'Antichità vengono trattate adottando una prospettiva nuova, che si libera dai moderni pregiudizi tipologici e cronologici che hanno influenzato i precedenti studi, per focalizzarsi, per quanto possibile, sui contesti di produzione e destinazione delle opere.Alessia Di Santi (1989) è assegnista di ricerca della Scuola Normale Superiore di Pisa, dove conduce lo studio e la catalogazione della collezione di scultura classica del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, oggi conservata a Villa Corsini a Castello. Laureata in Archeologia delle Province Romane all'Università di Pisa, occupandosi di ritrattistica romana di età augustea e giulio-claudia, i cui risultati sono stati pubblicati su riviste internazionali, ha trascorso un periodo di studio presso l'Università di Princeton, dove ha avviato inoltre il suo interesse per la Numismatica antica. Ha conseguito il Perfezionamento (Ph.D.) in Storia dell'Arte presso la Scuola Normale Superiore, dedicando la propria ricerca a temi di Archeologia Classica e, nella fattispecie, alle immagini di Antinoo.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Scilla Bonfiglioli"La sposa del vento"Fazi Editorewww.fazieditore.itUn affascinante romanzo d'esordio sul pittore Oskar Kokoschka e l'amore fatale che lo legò ad Alma Mahler.Nella Vienna d'inizio Novecento, il giovane e solitario Oskar Kokoschka trasforma i suoi demoni in opere d'arte, suscitando sdegno e grande scandalo. Grazie all'aiuto del Maestro Klimt, l'artista riesce pian piano ad affermarsi frequentando i circoli intellettuali più prestigiosi e facendosi notare per l'eccezionalità del suo lavoro. Le visioni mostruose e inquietanti che lo tormentano ogni notte, tuttavia, non gli danno tregua, almeno fino all'incontro con la bellissima Alma Mahler, magnetica musa di numerosi artisti, da poco rimasta vedova del celebre musicista. Il sentimento che travolge Oskar lo libera momentaneamente dai demoni che lo perseguitano e lo porta a vivere il periodo più fortunato della sua carriera, in cui produrrà capolavori indimenticabili come La sposa del vento, dipinto immaginifico ispirato al suo amore per Alma. Quando però la donna decide di lasciarlo e l'Europa è sconvolta dall'incubo della guerra, Oskar precipita di nuovo nell'abisso e, in preda al delirio, si fa costruire una bambola con le fattezze dell'amata, che paradossalmente lo aiuterà a dimenticarla.In una Mitteleuropa ormai al tramonto, nell'imminenza della prima guerra mondiale, il romanzo ricostruisce le atmosfere dei circoli culturali del tempo dando vita alle passioni, ai turbamenti e alle manie di uno degli artisti più innovativi e originali del secolo scorso.La sposa del vento è il racconto di un'ossessione sullo sfondo di un continente in decadenza, il resoconto incalzante di una storia tormentata e bruciante che si nutrì delle visioni del pittore rappresentando un momento unico nella storia dell'arte.Alma e Oskar erano il centro immutabile della tela, rannicchiati in un letto che era una barca alla deriva, stretti in mezzo ai turbini incontrollati della tempesta. Un viaggio abissale.«Allora, cosa te ne pare?».Alma fissava il quadro senza dire una parola.Il silenzio era pesante, interrotto solo dai tuoni che facevano vibrare i vetri del solaio.«Siamo proprio noi».Scilla Bonfiglioli, è nata nel 1983 a Bologna dove vive e lavora come istruttrice di aikido. Laureata in Discipline teatrali e Storia del teatro presso l'Alma Mater Studiorum, ha lavorato per anni come attrice, regista e autrice teatrale. Seguendo sua madre nella professione di guida turistica, si è immersa fin da bambina nella storia dell'arte, appassionandosi in particolare alle arti figurative e alle storie degli artisti di ogni epoca e paese.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Caro affitti: soluzioni a costo 0 per rendere sostenibile acquisto e affitto casa. La classe politica nazionale ignora il tema del caro affitti in città come Milano, Bologna, Firenze ecc..La classe politica locale invece, propone soluzioni populiste e dannose, come chiedere alle aziende di "alzare gli stipendi", quando il problema principale è l'offerta: mancano appartamenti piccoli e low-cost che possano permettere di aumentare la concorrenza e abbassare i costi. Milano, Bologna, Firenze, Roma hanno bisogno di appartamenti low-cost e di maggiore concorrenza tra i prezzi, e molte esperienze internazionali insegnano come fare a promuovere una dinamica sostenibile. In questo podcast ascolterai proposte a costo zero e spunti utili anche per capire di più dell'economia, le politiche pubbliche e i meccanismi dietro gli investimenti immobiliari. ____Consulenza: vuoi confrontarti con me? Immobiliare - Valutazioni e investimenti per vendere e comprare casa in Italia e nel mondo - 30 minuti - Consulenza Smart ImmobiliareCarriera e studi: Migliorare il Cv e elaborare una strategia per cambi di carriera / studi Consulenza carriera SmartBioElisa Serafini (Milano, 1988) è una giornalista, investitrice ed ex manager. Laureata in Economia Internazionale e in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, è stata manager di due società unicorno e consulente per numerose startup ed istituzioni.Ha dieci anni di esperienza come giornalista in TV, giornali e media digitali.Dal 2017 al 2018 ha ricoperto il ruolo di Assessore al Marketing Territoriale del Comune di Genova. Nel 2021 ha co-fondato la Startup Politically, piattaforma digitale di raccolte fondi trasparenti per la political.Vive a Bangkok, in Thailandia.Libri Economia e Unicorni - Capire l'economia dalle notizie di tutti i giorni. Kindle e CartaceoFuori dal Comune - Dietro le quinte della politica. Qui (Cartaceo, Kindle e Kindle Unlimited)Social Mi trovi su Instagram e LinkedinBusiness / amplification: Sponsorizza. 4 epoisodi con la tua azienda o servizio, online e velocementeInfo: elisa.serafini14@gmail.comPostproduzione del podcast a cura di Pierluca Puzzanghera Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/economia-e-unicorni-con-elisa-serafini--5623087/support.
Laureata in Italia e con cinque anni di esperienza da infermiera, Ester si è trasferita con il suo compagno prima in Irlanda e poi in Australia, dove è riuscita ad ottenere la residenza permanente.
Elisabetta Giromini"Centomila tulipani"Morellini Editorewww.morellinieditore.it«Mi sono già sposata una volta. In una moschea. Un matrimonio finto di quelli fatti per mentire. Non ero felice, neanche un sorriso. Ascoltavo il mullah dire parole che non conoscevo. Guardavo lui, il mio sposo, non capire una parola. Nemmeno lui sorrideva. Bastava pagare, tra il farsi e l'arabo passano secoli. Culture, guerre, religioni. Anche fra me e lui. Culture guerre religioni. Riti. Come quel matrimonio. L'amore dentro a un contratto. Com'è che ci siamo conosciuti? Arrivati a questo punto non me lo ricordo.» Daria è una giovane universitaria incerta sul suo futuro e in perenne conflitto con la madre, anche a causa dell'abbandono del padre quando era solo una bambina. L'archeologia le cambia la vita. Parte per una missione archeologi-ca a Persepoli e lì incontra Payam, con cui il rapporto è da subito intenso. Gli scontri in vista delle elezioni in Iran si inaspriscono e Daria è costretta a tornare in Italia, perdendo ogni traccia di lui. Il rientro è traumatico, Daria non riesce a trovare un equilibrio. Il tempo scorre lento tra relazioni fugaci. Le uniche costanze sono lo smarrimento esistenziale e il vuoto incolmabile dell'assenza di Payam. Quando dopo sei anni Daria torna in Iran lui è lì che la aspetta. Tranquillo, come se niente fosse cambiato. Ma tutto è cambiato. Non c'è più idillio, solo conflitti e divergenze.È possibile dimenticare il passato? Possono due culture così diverse fondersi in un'unione profonda? Centomila tulipani è un romanzo delicato e violento. La voce di Daria esprime l'atavicità e l'universalità della sofferenza umana. Ma affrontare e superare questo dolore è forse possibile. Ognuno è artefice del proprio destino.Elisabetta Giromini (1987) vive tra Cambridge e Bruxelles, dove lavora come Research and Innovation manager e startup mentor presso le istituzioni europee. Laureata in Scienze politiche a Roma, prosegue gli studi in Relazioni internazionali a Bruxelles, con una tesi sulle politiche sanitarie della Repubblica Centrafricana che le ha permesso di viaggiare al seguito di una donna medico. Tra le esperienze di viaggio che l'hanno portata a visitare oltre sessanta paesi, le rotte più significative sono state: il percorso da Ushuaia (Terra del Fuoco) alRio delle Amazzoni, la Transmongolica da San Pietroburgo a Pechino e in particolare l'Iran da Teheran all'isola di Hormuz, un viaggio questo chele ha permesso di conoscere una cultura nascosta e intima ma anche la vera immagine della propaganda. I suoi racconti sono apparsi su Malgrado le mosche, Rivista Blam, Risme e altre riviste.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Claudia Barberis è un'esperta di personal branding, docente della materia presso l'Università Cattolica di Milano e speaker TEDx, che cura la comunicazione personale di imprenditori e aziende con la sua società CB Consulting Srl. Laureata in economia all'Università Bocconi di Milano, ha lavorato per anni nei dipartimenti marketing di aziende del settore lusso e moda come Loro Piana e Valentino. Dopo anni di trasferte nelle principali capitali europee e a New York, e aver vissuto in Brasile per tre anni da consulente, Claudia Barberis è tornata in Italia per aprire la sua attività ed aiutare persone e aziende a dare voce al lato umano del business.Siti, app, libri e link utiliLa trappola della competenza - The trap of competence | Claudia Barberis | TEDxFermoInstagram Claudia BarberisSito Claudia BarberisPersonal Brandingfor Business People master avanzatoI libri da scegliereIl Personal Branding StrategistIl personal branding è la costruzione attiva della propria reputazione professionale e personale attraverso tutti i canali in cui il professionista si muove, online e offline, di cui si occupa lo strategist, lo stratega. Anche in modo sostenibile occupandosi della S di ESG (Environmental, social, and governance, tradotto dall'inglese Ambientale, sociale e di governance). Secondo il fondatore di Amazon Jeff Bezos, il personal branding «è ciò che le persone dicono di te quando non sei nella stanza». Allo stesso modo, secondo il WEF, il 25% del market value di qualsiasi realtà commerciale (dalle multinazionali alle microimprese) è rappresentato dalla reputazione: questo è l'unico aspetto sociale che non cambia con il passare delle epoche e l'evoluzione culturale e digitale.
Marina Cerpolloni vive a Sydney, dove lavora presso l'aeroporto di Sydney. Arrivata in Australia nel 2016, è diventata cittadina poco più di un anno fa, in una cerimonia tenutasi il giorno di Australia Day.
Gabriella Greison"La donna della bomba atomica"Storia dimenticata di Leona Woods, la fisica che lavorò con OppenheimerMondadori Editorewww.mondadori.it“16 luglio 1945. È la mattina del giorno X. Io sono qui, a Compania Hill. Appena si avvicinano le 5.30 comincia il conto alla rovescia. La musica di Čajkovskij diffusa dall'interfono ha il compito di rasserenare gli animi mentre aspettiamo la detonazione.” Sono parole della fisica Leona Woods, la donna più giovane a partecipare direttamente alla creazione della bomba atomica. Gabriella Greison, fisica, attrice, autrice, grazie a un lungo percorso di ricerca svolto da Los Alamos a Chicago, da Princeton a Santa Fe, ricostruisce il famoso Progetto Manhattan dando voce alla principale protagonista femminile di una vicenda che ha cambiato i connotati dell'esistenza umana. Nel riportare la leggendaria impresa della scissione atomica si parla di Oppenheimer, Fermi, Compton, ma si dimentica la presenza di Leona, assunta a lavorare al Progetto subito dopo il dottorato in fisica, all'età record di 23 anni, esperta nella rilevazione delle particelle con il trifluoruro di boro, addetta al calutrone, e abile nel misurare il flusso di neutroni del reattore nucleare.Con questo libro Greison ricorda e valorizza il lavoro di una delle grandi scienziate del passato, scienziate che troppe volte sono state dimenticate e discriminate dalle ricostruzioni storiche. La donna della bomba atomica è un viaggio interiore, un coinvolgente flusso di coscienza che ci proietta all'interno del sapere e della sensibilità di un'importante figura della Scienza e della Storia con la S maiuscola. Greison ci consente di rivivere i momenti più elettrizzanti della vicenda, ma anche di compiere un salto in alto, verso gli aspetti spirituali del progetto che, oltre ad aver spostato i confini della natura, ha innescato anche la consapevolezza dell'esistenza dell'intelligenza spirituale, trasformando per sempre il vivere dell'intera umanità.Gabriella Greison, fisica, scrittrice, attrice e divulgatrice scientifica. Laureata in Fisica nucleare all'Università Statale di Milano, ha lavorato, tra l'altro, all'École Polytechnique di Parigi. Definita dal “Corriere della Sera” e dalla stampa americana “la rockstar della fisica”, è autrice di dieci libri di divulgazione sulla meccanica quantistica, la storia della fisica e le grandi scienziate della storia, tre temi che le stanno molto a cuore. Tra questi: L'incredibile cena dei fisici quantistici (Salani); Sei donne che hanno cambiato il mondo (Bollati Boringhieri); Ucciderò il gatto di Schrödinger (Mondadori); Guida quantistica per anticonformisti (Mondadori). Da ogni libro ha tratto un monologo o uno spettacolo teatrale, che porta in tour nei teatri di tutta Italia, e non solo. Ha ideato e condotto diverse trasmissioni televisive, tra cui “Pillole di fisica” sulla Rai, “Il favoloso mondo della fisica quantistica” su Mediaset, “La teoria di tutte” su Sky Italia. È creatrice di podcast e programmi radiofonici.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Raffaella Arrobbio"Fratelli spirituali"Gotama il Buddha, Gesù il Cristo: due voci, un'unica esperienza spiritualePrefazione di Paolo ScquizzatoGabrielli Editoriwww.gabriellieditori.itIl nuovo libro sui maestri spirituali di Raffaella Arrobbio “Fratelli spirituali. Gotama il Buddha, Gesù il Cristo: due voci, un'unica esperienza spirituale”, prefazione di Paolo Scquizzato.Questo libro, che inaugura la Collana “Il Giardino del Silenzio” diretta da Paolo Scquizzato, permette di scoprire nello stesso tempo i maestri spirituali Gesù e Gotama. Gesù il Cristo e Gotama il Buddha – ognuno per vie proprie e all'interno della propria cultura di appartenenza – hanno vissuto una tale esperienza trasformatrice al punto da spingerli successivamente a comunicarla ad altri tramite i loro insegnamenti.Il libro sui maestri spirituali: Fratelli spirituali di Raffaella Arrobbio si sviluppa tramite una lettura parallela dei testi evangelici e del canone buddhista. Si potrà scoprire che le due voci di Gesù e di Buddha, e i loro insegnamenti, sono affini perché indicano una stessa Realtà, una medesima possibilità di esperienza interiore: un'unica esperienza spirituale che è primordiale rispetto a qualunque codifica successiva. Ed è per questo che è possibile indicarli come fratelli spirituali.Le parole di Gesù e di Buddha emergono con cristallina semplicità mostrando la via d'uscita dai conflitti e dalla sofferenza individuale e collettiva. La via d'uscita – la buona novella – consiste nella scoperta dell'immenso potenziale di gioia, amore, compassione, equanimità, coraggio, che pulsa al fondo di ogni essere umano.“Dalla lettura attenta e sapienziale delle due tradizioni emerge con adamantina chiarezza che Gesù di Nazareth e il principe Gotama non sono due personaggi celesti fiondatisi sulla terra per compiere un'opera di salvezza per volontà di un dio. Cristo non è il cognome di Gesù di Nazareth, come Buddha non è il cognome di Siddhārtha Gotama. Cristo e Buddha rappresentano piuttosto la pienezza dell'umano, il simbolo dell'uomo giunto al suo compimento.”(dalla Prefazione di Paolo Scquizzato)Raffaella Arrobbio. Laureata in Filosofia e in Psicologia, specializzata in Psicoterapia Cognitiva, ha esercitato per circa quarant'anni la professione di psicoterapeuta. Studiosa e praticante di Buddhadharma, è interessata ai temi del dialogo possibile tra Buddhismo e Cristianesimo e, più in generale, allo studio dei fattori comuni e delle consonanze tra la sapienza antica dell'Occidente e dell'Oriente. Pubblicazioni principali: “Il Tesoro Nascosto. Le vie al benessere interiore” (Torino, 2001); “Gesù e Buddha in dialogo” (Firenze, 2016); “La meditazione tra essere e benessere. Non c'è mindfulness senza buddhismo” (Firenze, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Erika Anna Savio"I ragazzi sognano in technicolor"Astoria Edizioniwww.astoriaedizioni.itPeriferia di Torino, fine anni ‘80. Per Lisa, adolescente timida e insicura, è un mondo cupo, durissimo, molto diverso dal paesino sul mare in cui ha vissuto fino ad allora. Ma in quel mondo lei deve vivere, venendo a patti con il divorzio dei genitori, con l'uomo violento che è diventato l'amante della madre, con un fratello minore che ha solo lei come punto di riferimento. Ci prova, Lisa, a inserirsi in quell'ambiente così ostile, che sembra addirittura incarnarsi nei ragazzi con cui fa amicizia e soprattutto in Alex, nel suo viso scavato e pieno di lentiggini e nella sua pessima reputazione. Ci prova, ma tutto la respinge. Eppure è proprio attraverso Alex che lei potrebbe trovare una via di fuga.Erika Anna Savio nasce nel 1976 a Torino e cresce a Mirafiori Sud, all'ombra delle ciminiere della Fiat. Laureata in Lettere Moderne, giornalista dal 2013, ha continuato a interessarsi della vita nelle periferie attraverso i due libri di indagine sociale e testimonianza territoriale Mirafiori Sud, vita e storie oltre la fabbrica e Mirafiori Nord, la fabbrica del cambiamento (Graphot Editore, 2014 e 2017), ideati e scritti insieme all'urbanista Federico Guiati. Insegna Lettere alle scuole medie. Questo è il suo romanzo d'esordio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Franca Rizzi Martini"Storie di Lucette"Postfazione di Anna FoaEdizioni Neoswww.neosedizioni.itLa famiglia Goldberg – padre, madre e otto figli, alcuni adulti e sposati – si trasferisce da un paesino della Polonia a Nancy, in Francia.Mentre i due nonni sono ultraortodossi, i figli non seguono i dettami della religione ebraica e ciò rende loro più facile integrarsi fino a considerarsi francesi in tutto e per tutto. Questo non impedirà ai nazisti di perseguitarli. «Una saga familiare di ampio respiro, che spazia dalla Polonia alla Francia, che illumina dei francesi i giusti e gli ingiusti, che ci descrive come una patria materna quale la Francia può trasformarsi in un mondo di orrore. E soprattutto ci racconta questo mondo di ebrei polacchi emigrati in Occidente, il passaggio dall'osservanza di stampo chassidico al laicismo francese, i legami famigliari che nemmeno la Shoah riesce a distruggere, il peso di una liberazione ancora troppo carica di memorie rimosse, ma non cancellate. Come quelle di Lucette, riemerse, a chiudere il cerchio, solo oggi, nella sua vecchiaia.»(Anna Foa)Nel febbraio del 1944, quando i rastrellamenti si fanno più assidui, Lucette, che non aveva ancora compiuto dieci anni, viene mandata a Verpel, un paesino delle Ardenne, insieme al fratello Alex di qualche anno più grande e qui vivono ospitati sotto mentite spoglie, riuscendo così a salvarsi. Suzanne e Albert Didier, i coniugi che li accolsero nella loro caffè-pensione salvandoli dalla deportazione, sono stati riconosciuti “Giusti fra le Nazioni” da Yad Vashem nel 2012. Altri membri di questa grande famiglia riusciranno a sfuggire alla scure nazista, ma ben diciassette persone del nucleo familiare verranno deportate ad Auschwitz e non faranno più ritorno. Quel periodo così buio e tragico, che accomunava i loro sentimenti e li univa intimamente, non veniva mai rievocato. Quei fatti erano così aberranti che non esistevano parole adeguate per poterne parlare e rimasero pertanto strettamente sotto silenzio, così come doveva essere.“Lucette non legge libri sulla Shoah, non va a vedere la culla in Polonia della sua famiglia, non visita Auschwitz. Fino a che, con il volgere degli anni, Auschwitz la chiama” (Anna Foa). Lucette Brytenyszok Testa, raggiunta la vecchiaia, si rende conto di dover tirar fuori un antico e doloroso passato accantonato in un angolo della memoria e racconta la storia della propria famiglia ebrea durante il nazismo e la guerra. Franca Rizzi Martini, nata a Milano, vive a Moncalieri (Torino). Laureata in Lettere, è appassionata di viaggi, teatro e arte. Con Neos edizioni ha pubblicato i due gialli storici, “Shakespeare in noir”, 2015 e 2023, e “Il fiume senza luna”, 2020. Molti suoi racconti sono compresi nelle antologie delle collane Natale a Torino, Natale a Milano, Pagine in viaggio, Tutto sotto. È curatrice della collana antologica “Di arte in arte”, di cui sono uscite quattro edizioni. È autrice di romanzi biografici, tra cui “Oltremare. Una donna in viaggio per la Malesia”, 2020.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Cristina Bellemo"La cura delle parole"Edizioni Messaggero Padovawww.edizionimessaggero.itLe parole sono oro. La materia preziosa capace di custodire le storie. Aver cura delle parole nelle relazioni è un gesto di umanità, di responsabilità e partecipazione. Una parola non vale l'altra, i bambini e le bambine lo sanno per averlo imparato spesso sulla loro pelle. Le parole possono essere lievi e accompagnare ai voli, o pesanti taglienti schiaccianti. Possono essere luminose e misteriose, esatte o sciatte. Tra le pagine di questo libro è ospitato un percorso personale attraverso alcune parole. Un piccolo contributo ad allenare l'attenzione nello scegliere e nell'abitare le parole. Ogni parola un capitolo. Attorno ad esse si raccolgono racconti ‒ aneddoti di esperienze vissute, come sottile filo rosso che tiene insieme ‒ e fonti: letterarie (classiche e contemporanee), linguistiche, musicali, visive. Suggestioni per cercare.Cristina Bellemo vive a Bassano del Grappa, a pochi passi dal fiume Brenta. Giornalista e autrice, ha pubblicato con diversi editori libri che sono stati tradotti in una ventina di Paesi nel mondo. Laureata in lettere classiche, è sin da bambina appassionata delle parole. Ama incontrare i lettori e le lettrici. Nel 2021 ha ricevuto il premio Andersen come miglior scrittrice. Per le Edizioni Messaggero Padova ha pubblicato: Parole di Natale (2017); Buona differenza! (2010); 40 storie di viaggio (2009); 25 storie di Natale (2008).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Daniela Farnese scrive libri, sceneggiature, pubblicità. Ha il privilegio di fare il lavoro che ama. Ma cos'è esattamente “privilegio”? Quando era bambina, a Napoli, in un quartiere popolare, dentro un palazzo fatiscente, con una madre separata che cresceva tre figli da sola, il privilegio era il posto fisso di sua madre. Crescendo, i soldi erano sempre pochi ma il capitale sociale di sua madre proietta lei e i suoi fratelli fuori dall'ambiente in cui sono cresciuti. Laureata in Lingue Orientali e vincitrice di un concorso pubblico, si dimette e si cuce addosso la libera professione: lavora quando ha bisogno di soldi, il resto del tempo viaggia, scrive, conosce gente. Divenuta madre, decide di mettere radici e di comprare casa. Alla decima richiesta di mutuo, lo ottiene: in una società che si basa sempre più sul debito, anche l'accesso al credito è un privilegio. Se le chiedi oggi qual è il suo privilegio, Daniela ti risponde “il tempo”. Non guadagna molto, però ha tantissimo tempo libero, e questo è una parte fondamentale nell'equazione della felicità. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/rame-platform/message
Luisella Mazza"Bum Bum Bum"Fazi Editorewww.fazieditore.itTutti i cuori battono.Quello di Oscar più forte degli altri.Oscar, ballerino e maestro di tango argentino, è colto alla sprovvista quando Maria, con cui aveva aperto una piccola scuola di ballo, lo lascia per un insegnante di salsa e bachata. Senza un lavoro e senza un soldo, Oscar si ritrova alla ricerca di un posto dove andare: a fargli compagnia solo il suo cuore, che si fa sentire improvvisamente e sempre più spesso, battendogli nell'orecchio e sussurrandogli canzoni pop e antiche poesie. Mentre cerca di ignorare la voce che sente da dentro e il frenetico bum bum bum di fondo, Oscar tenta di risalire l'abisso: trova una stanza in un piccolo appartamento che condivide con Carlos, arrivato dalle Filippine e intento a studiare l'italiano, Erika, trentenne frenetica, e Luis, dal familiare accento brasiliano. In casa si crea subito un clima di solidarietà. Nella sua vita c'è anche Bianca, amica eccentrica e maestra di yoga.All'improvviso, però, nella vita di Oscar riappare Maria. Oscar è combattuto, il suo cuore continua a fare bum bum e a cantargli canzoni, finché un giorno il battito diventa più forte e la voce si fa più insistente. Sarà un evento inatteso a sbloccare la situazione e a fargli capire cosa fare, così Oscar avrà la sua chance di riscatto, nella vita come nell'amore, continuando a vivere al ritmo di quel cuore pazzo amante della musica e, questa volta, ascoltandolo davvero.Con una voce ironica e divertita, Luisella Mazza descrive l'esistenza di tanti “fuorisede della vita” che, uniti fra loro, spesso trovano la forza per andare avanti. Un libro leggero e brillante, ma anche in grado di commuovere e far riflettere sulla necessità di cogliere l'attimo e ascoltare quello che ci consiglia il cuore, specie quando ci manca il coraggio e ci sentiamo persi. Un racconto pieno di ritmo, sul caos dell'esistenza e le difficoltà del vivere quotidiano, capace di strappare un sorriso e restituire il buonumore.Luisella MazzaÈ nata a Genova nel 1982 ma vive a Londra, dopo un periodo passato a Barcellona e successivamente a Dublino. Laureata in Lingue straniere all'Università di Bologna e in Computing (Technological University Dublin), dal 2005 lavora in Google, specializzata nell'utilizzo della tecnologia al servizio della cultura, nella qualità dell'informazione e, più di recente, nei programmi Open Source. Coltiva la passione per l'arte e la diversità culturale, sviluppata in anni di lavoro e viaggi internazionali, in particolare negli Stati Uniti, in Africa, in Medio Oriente e in America Latina.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Isabella Premutico"Atlante dell'Italia esoterica"Mondadori Electawww.mondadorielecta.itDiavoli, giovani segregate, bambine scomparse, streghe, leggende che affondano le radici nell'antichità, mummie e personaggi fuori dall'ordinario.Dopo aver illuminato gli aspetti più arcani dell'astrologia e dei segni zodiacali, Isabella Premutico – creatrice della pagina Instagram cult @ilmerdoscopo – torna a condurci per mano alla scoperta di un'altra sua grande passione: l'esoterismo e i luoghi dell'occulto.Una collezione di storie e misteri provenienti da tutte le regioni d'Italia, dai piccoli borghi fantasma ai grandi castelli pullulanti di spettri (e di turisti), accomunati da un passato oscuro ed enigmatico. Una guida alternativa – insolita, magnetica, stravagante – che ci invita a non soffermarci sull'apparenza delle cose, dandoci invece la possibilità di restare sorpresi, una volta di più, davanti all'inesauribile bacino di storie che si annidano negli angoli più sperduti – o imprevedibili – della nostra penisola.Isabella Premutico, è nata a Roma nel 1994. Laureata al DAMS di Roma con una tesi sul fotografo icona David Bailey, con cui condivide il segno, ha vissuto a Londra per diversi anni, dove ha continuato ad approfondire la sua passione per l'astrologia fino ad aprire una pagina Instagram (@ilmerdoscopo) divenuta presto un cult. Per Mondadori Electa ha pubblicato Il merdoscopo nel 2022. Questo è il suo secondo libro.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Margherita Verlato"Perdona il mio silenzio"Ronzani Editorewww.ronzanieditore.it“Ci si abitua alle assenze? E ai silenzi?”, se lo chiede Adele, una nonna ottantacinquenne malata terminale e lo chiede di rimando anche a sua nipote Anna, mentre le racconta la storia della sua vita e i suoi segreti. Forse no, forse non ci si abitua mai. Le assenze sono come “quelle notti senza luna” e i segreti che ognuno accumula nel corso della vita sono spesso innumerevoli, e lasciano lo stesso vuoto di quelle assenze. Adele trova il coraggio di confessare alcuni segreti della sua gioventù solo quando scopre di avere davanti pochi mesi di vita ed è terrorizzata dall'idea che la verità sulla sua storia possa morire con lei, senza alcun testimone. Sceglie quindi di confessarsi con la sua nipote prediletta Anna, una giovane donna trentenne in cui Adele si rispecchia e con cui ha da sempre un legame speciale. Anna, dal canto suo, sta attraversando una fase difficile: ha chiuso una relazione con un ragazzo, Davide, che sperava potesse essere l'uomo della sua vita ed è attraversata da una profonda malinconia e da un senso di vuoto che non ha mai saputo spiegarsi fino in fondo ma che l'accompagna da molto tempo. Man mano che ascolta la storia della nonna e i suoi segreti a lungo taciuti, la nipote Anna inizia a comprendere che la sua malinconia e quel senso di mancanza mai elaborato forse hanno origini lontane, e che certi traumi e dolori possono attraversare le generazioni in forma di segreto inconfessabile, insinuandosi nelle famiglie in modi così sottili che è difficile rendersene conto pienamente. E il racconto sconvolgente della nonna apre nuovi e inaspettati scenari nel presente e nel futuro della ragazza, la quale comprende che spetta a lei rompere quella catena familiare fatta di silenzi, dolore, senso di vuoto e di mancanza che aveva inquinato più generazioni. Spetta a lei trovare una nuova interezza rispetto a se stessa e un nuovo rapporto con il padre. Spetta a lei, ora, imparare ad amarsi e ad amare in altro modo, consapevole di sé e della storia di Adele, che è anche la sua storia. Ci si abitua alle assenze? Forse no, ma si può imparare a conviverci, insieme ai silenzi di ognuno che, se condivisi, forse fanno meno paura.Margherita Verlato, docente di Lettere padovana, Margherita Verlato ha iniziato ad amare le storie fin da bambina, ascoltando soprattutto i racconti orali dei nonni, e ha sviluppato negli anni la passione di raccontarsi e raccontare gli altri attraverso la scrittura. Laureata in Filologia e Letterature Moderne all'Università degli Studi di Padova ha conseguito un primo Master in Mediazione Familiare e un secondo, della durata triennale, in Gestalt Counseling. Ha poi fondato con due colleghe l'Associazione Culturale Piccoli Passi di Counseling che si pone l'obiettivo di diffondere le buone pratiche del counseling in diversi contesti e ha svolto un ruolo operativo di Servizio Civile Nazionale per conto di un'associazione veronese che ha operato nel carcere di Montorio.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Secondo il simulatore dell'Inps un 25enne di oggi che lavori e contribuisca già da un anno potrà andare in pensione anticipata a 70 anni, o in pensione di vecchiaia a 70 anni e 6 mesi. Se tutto va bene, cioè se ha lavorato e contribuito in forma continuativa. Se invece ha versato contributi per meno di 20 anni andrà in pensione a 74 anni. Questo, in un mondo del lavoro che continua a cambiare velocemente, in cui la carriera non è più una strada dritta che arriva al traguardo della pensione, ma un percorso a tornanti dove tappe di lavoro e contribuzione si alterneranno a tappe formative. Roberta, 23enne della provincia di Bari, ci racconta cosa significa arrivare al termine del percorso di studi, alzare lo sguardo verso l'orizzonte dell'indipendenza economica dalla famiglia e vedere ancora tutto sfocato. A orientarla nelle scelte che ha davanti ci aiuterà Claudia Staccone, 44 anni, di Frosinone, consulente di Alleanza Assicurazioni dal 2013. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/rame-platform/message
Lucrezia Bano"Wiligis. I gemelli del tempio"Le trame di Circehttps://letramedicirce.itWiligis e le sue amiche Arwyn, Blodwen, Litavis, Sarane e Morag vivono durante un'antica, pagana era del mondo, in cui le bimbe nate insieme a un fratello gemello lasciano la famiglia per essere addestrate al Temenos, un tempio immerso nella foresta dove apprendono le arti della guerra e degli dèi per diventare, da adulte, governatrici del loro regno e spose del proprio stesso fratello: un onore, ma anche una controversa e dolorosa necessità.Le compagne del Temenos vivono spalla a spalla, condividendo il duro regime di allenamento e forgiando legami di lealtà e amicizia indissolubili. Wiligis soffre la distanza da Bres, il suo gemello: l'ambiguo sentimento che provano l'uno per l'altra è più viscerale e travolgente di qualsiasi cosa, al punto che la loro distanza diventa il maggiore dei sacrifici. Diventare una sacerdotessa a servizio del popolo, e rinunciare all'amore. Un tumulto si agita però nelle retrovie per sovvertire il potere sacro di queste leggi. Tra ideali di giustizia e destino, resterà spazio per una scelta di vita? Domande senza tempo, in un romanzo fantasy che conserva gli archetipi del Mito e non dimentica la poesia, col suo stile fluido e travolgente.Lucrezia Bano è nata a Tolmezzo nel 1997. Laureata in Filosofia all'Università degli Studi di Torino, ha pubblicato nel 2014 il romanzo Il debito, vincitore del premio letterario Il Molinello 2015 per la sezione giovani. Autrice per Le trame di Circe del romanzo Il Genio, è la prima firma di un'opera di narrativa in questa casa editrice: scelta, dopo rigorosa selezione, per un talento e una solidità di scrittrice ritenute sorprendenti e imponenti, soprattutto in relazione alla giovanissima età.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Anna CavalleraInaugurata ieri, sabato 15 luglio, a Racconigi la mostra con i nuovi spazi espositivi dedicati alle opere dell'artista racconigese Carlo Sismonda, nella pinacoteca che porta il suo nome assieme a quello del pittore Giuseppe Augusto Levis.Curata da Anna Cavallera, con l'organizzazione artistica di Benedetta Lauro, “L'esposizione – spiega Cavallera - presenta una ventina di opere pittoriche e grafiche scelte che sono state generosamente messe a disposizione da collezionisti privati.I quadri intendono ripercorrere visivamente alcuni momenti salienti della lunga carriera stilistica dell'artista racconigese e spaziano dai dipinti incentrati sul paesaggio alle nature morte, tutte caratterizzate da un forte ed acceso cromatismo in un percorso sia stilistico che umano intrapreso nell'arte di Sismonda”.La pinacoteca civica di Racconigi era stata inaugurata il 19 dicembre 2021 e inizialmente tutto il piano terra dell'immobile era dedicato alle opere di Carlo Sismonda, ma da ieri sono stati dedicati nuovi spazi che ospitano i quadri provenienti da collezioni private. Benedetta Lauro giovane volontaria ha curato l'organizzazione artistica della mostra. Laureata in Storia dell'arte e conservazione dei beni artistici ad indirizzo moderno all'Università Ca' Foscari di Venezia Lauro ha discusso una tesi specialista nell'ambito incisorio. Appassionata alle opere di Sismondi ne ha approfondito la loro ‘lettura'.“Sismonda fu pittore appartenente alla grande tradizione figurativa italiana – spiega Benedetta Lauro - con accenti legati alla rivoluzione formale postimpressionista da Cézanne ai Fauves con al centro Van Gogh, la dialettica tra natura e simbolo e le derive neoespressioniste”.Tra le novità della pinacoteca Levis-Sismondi in occasione del riallestimento inaugurato negli ambienti espositivi del primo piano dell'immobile, hanno trovato una nuova collocazione anche alcune opere dell'artista Giuseppe Augusto Levis, che sono state sistemate secondo un ordine cronologico e per temi: dai panorami delle vallate piemontesi immortalati tra la fine del ‘800 all' inizio del ‘900, agli scorci relativi alla Prima Guerra Mondiale, fino alle prospettive olandesi, russe e del Nor Africa.La pinacoteca civica di Racconigi ha iniziato una nuova collaborazione con il museo civico Luigi Mallè di Dronero rappresentato dalla curatrice e storica dell'arte Ivana Mulatero. Frutto di questa sinergia atta a promuovere e valorizzare le due realtà espositive saranno le prossime iniziative previste in cui un opera di Carlo Sismonda fa da trait d'union tra le due sedi espositive in quanto fa parte della collezione appartenente al ‘fondo Berra' conservato nel museo Mallè. Sulla scia di questa sorta di ‘gemellaggio artistico' tra Racconigi e Dronero, nei prossimi mesi, saranno organizzati convegni e incontri a tema per approfondire, in modo più dettagliato, gli argomenti trattati nelle due esposizioni con il coinvolgimento di scuole, critici d'arte e personalità della cultura e delle associazioni che si occupano di beni artistici e culturali.La rassegna, promossa dalla Città di Racconigi, è organizzata dall'associazione culturale Carlo Sismonda Aps, insieme alle volontarie ed ai volontari della pinacoteca civica Levis Sismonda, con la segretaria Branca Lore Müller, in collaborazione con il museo civico Luigi Mallé ed il Comune di Dronero.La mostra è visitabile nella sede della pinacoteca in piazza Vittorio Emanuele II, 15, a Racconigi, fino al 15 luglio del 2024.Aperta sabato e domenica dalle 15,30 alle 18,30 ad offerta libera.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Marina Visentin"Gli occhi della notte"SEM Librihttps://semlibri.itMilano, fine novembre. Le giornate più buie dell'anno fanno da cornice alla nuova indagine del vicequestore Giulia Ferro, alle prese con un caso particolarmente drammatico: la morte di Cinzia, una bambina di sette anni, scomparsa all'uscita da scuola e ritrovata cadavere in un boschetto ai margini del Parco Nord. L'incubo che la bimba sia finita in mano a un gruppo di pedofili apre un'indagine che si presenta da subito complessa, faticosa, un ginepraio di false piste e vicoli senza uscita. Il primo a finire nella lista dei sospettati è l'ex marito di una delle maestre della piccola, un individuo abietto condannato già in precedenza per violenze domestiche e revenge porn. Molti testimoni, inoltre, segnalano la presenza nei dintorni della scuola di un ragazzo dall'aria stravagante. Anche il padre di Cinzia è un uomo dai molti misteri, a partire dal suo coinvolgimento negli affari della 'ndrangheta in Lombardia. Al centro di una famiglia allargata dove non mancano ombre e tensioni, tenta invano di dipingere un quadro idilliaco e felice, destinato ben presto a incrinarsi. Giulia può contare sull'aiuto dell'ispettore capo Alfio Russo, amico fidato e collega perspicace, ma ancora una volta è con i fantasmi del suo passato che deve prima di tutto combattere. Quei fantasmi che la scelta di tornare a vivere a Milano ha riportato in vita, riaprendo vecchie ferite ma rendendo ancora più acuto il suo sguardo, più efficace quell'istinto che ostinatamente la guida sulle tracce della verità.Marina Visentin, nata a Novara, vive e lavora a Milano. Laureata in filosofia, è traduttrice, consulente editoriale e ha collaborato con varie testate nazionali, scrivendo di cinema. Ha pubblicato testi di critica e storia cinematografica, libri di filosofia e psicologia. Dopo la fiaba noir Biancaneve (Todaro Editore, 2010), ha scritto La donna nella pioggia (Piemme, 2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Eva Serena Pavan"Molto meglio litigare!"Edizioni Lapishttps://edizionilapis.itPapà, mamma, una sorella rompiscatole e un gatto combinaguai: Mimmi ha una famiglia assolutamente normale, ma troppo, troppo rumorosa! Tra litigi, pianti, lanci di scarpe e fette biscottate, una sera i genitori e le bambine si ritrovano ad alzare gli occhi al cielo e ad esprimere lo stesso fatidico desiderio: "Come vorrei farvi stare tutti zitti!". Dal giorno dopo la mamma non urla più e diventa inspiegabilmente permissiva; il papà non brontola ma non sa fare più il solletico... e le bambine? Non fanno più capricci per andare a letto, ma non hanno neanche voglia di giocare e passano il tempo sul divano, come spente. Colpa di quel desiderio irrealizzabile che finalmente si è avverato? O di quella bacchetta da direttore d'orchestra che, se agitata su e giù, permette di regolare l'intensità delle emozioni?Età di lettura: da 8 anni.Pavan Eva SerenaNata a Isola della Scala, vive e lavora a Verona con due gatte e un numero imprecisato di piante, bruchi e farfalle. Laureata in Scienze Politiche Internazionali, inizia a scrivere romanzi e poesie per ragazzi dopo la nascita delle sue figlie. Pubblica con Einaudi Ragazzi, MiMebù e Robin Edizioni, arrivando nel 2021 tra i finalisti del Concorso Giana Anguissola e del Premio Battello a Vapore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Simona Cantelmi"Io non mi trucco"Les Flaneurs Edizionihttps://lesflaneursedizioni.itSara, al settimo mese di gravidanza e ormai lontana dall'ex fidanzato, vive da sola questa nuova fase. Tamila, solare e premurosa, ha nostalgia della sua Russia ma in Italia ha trovato il grande amore, con il quale ha costruito una splendida famiglia. Valeria, giornalista precaria, è appassionata e sicura di sé, ma inizia a soffrire la sua condizione di single e si rifugia nelle braccia di un uomo sposato. Betty è una fotografa che per pagare l'affitto lavora come cameriera e che, inaspettatamente, si scopre innamorata di una ragazza. Quattro trentenni in corsa verso i quaranta, dalle esistenze variamente intrecciate, che vedono mutare il proprio “essere donna” e devono fare i conti con le inquietudini proprie del sentimento amoroso. Ognuna di loro ha un cuore grande e un bagaglio di sofferenze che non le impedisce di mantenersi aperta all'amore, all'amicizia e alla cura dell'altro. Perché non importa quante lacrime abbiano già versato quegli occhi struccati, o quanti castelli in aria siano già crollati: una donna saprà sempre ritrovare il sorriso e andare avanti.Simona Cantelmi, Budrio (Bo), giornalista. Laureata in Lettere Moderne, ha lavorato come redattore per un quotidiano (L'Informazione-Il Domani di Bologna, allegato della Stampa) e per alcuni periodici (allegati del Giornale). Si occupa di comunicazione negli ambiti musica, teatro ed editoria e scrive per l'inserto mensile del Corriere della Sera “Vivi Bologna Emilia Romagna”. È vicepresidente di Agimp (Associazione dei Giornalisti e Critici italiani di Musica legata ai linguaggi popolari). Ha curato quattro voci del Dizionario Biografico degli Italiani Treccani. Ha pubblicato monografie e saggi di carattere storico (tra cui Bologna fra Trecento e Quattrocento. La testimonianza di Pietro Di Mattiolo, 2011), racconti e il romanzo Il protettore del tempo (2017).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Franca Rizzi Martini"Shakespeare in noir"Neos Edizionihttps://neosedizioni.itDue oscuri fatti di sangue avvenuti a trecento anni l'uno dall'altro, sono misteriosamente legati fra loro dalle relazioni sommerse, e a volte irreali, fra i protagonisti delle vicende. Una magnifica vetusta casa è al centro delle storie che si intrecciano nei secoli. Patrizia Raimondi, attrice dilettante, durante la messa in scena di una commedia di Shakespeare in un antico teatro del centro di Torino, crede di vedere dietro le quinte il cadavere di un uomo, ma alla fine della recita il corpo non si trova.Il racconto delle indagini che cercano di fare chiarezza su questo strano caso si intreccia con una storia del Seicento. Maria Giovanna Battista, reggente del ducato di Savoia, tra splendori e intrighi di corte si impegola nella rivolta del sale di Mondovì. In questo contesto giunge da Londra come mozzo il giovane attore Jeremy Ross, che diventa contrabbandiere del sale; il suo desiderio sarebbe recitare il suo amatissimo Shakespeare davanti alla corte sabauda, ma è un cammino in salita, che fra delusioni e ostacoli, culmina nel dramma della misteriosa scomparsa della giovane di cui è innamorato.Nel libro lo sviluppo del caso poliziesco si alterna al racconto storico in un susseguirsi di invenzioni e ricostruzioni storiche, di antichi misteri alchemici e di rappresentazioni della vita di oggi, senza dimenticare il teatro shakespeariano che si affaccia dai capitoli come motivo di fondo.… La vita delle famiglie è sempre dispensatrice di grandi onori e tremendi disastri, per cui anche la casa seguì le sue medesime sorti: ora veniva abbellita, riempita di mobili di valore all'ultima moda e diventava teatro di feste estive di gran lusso, ora veniva spogliata di arredamenti e biancheria a causa del tracollo finanziario dei proprietari o per mancanza di eredi. Allora la villa veniva venduta a nuovi benestanti che ne aumentavano il numero delle stanze e le riempivano di vagiti di neonati, di festose comitive di amici, con tutti i giochi e le spensieratezze di una residenza estiva. Di nascite ce ne furono tante, ma anche la morte non si teneva indietro, portando con sé bambini, giovani e vecchi…Patrizia, a occhi chiusi, vedeva i personaggi che nei tempi avevano vissuto entro quelle mura, avevano pianto e fatto all'amore, avevano festeggiato ed erano morti: quanti fatti si erano susseguiti, quanti sentimenti erano nati in quelle stanze, quante gioie e quanti dolori avevano vissuto quei muri!…Franca Rizzi Martiniè nata a Milano e vive e lavora a Moncalieri (TO). Laureata in Lettere, ha insegnato lettere, tenuto corsi di educazione all'immagine e lavorato in qualità di copywriter per varie agenzie pubblicitarie.Ha pubblicato Il suonatore di balalaica (Tullio Pironti editore, 2010) e Il mantello della zebra (Tullio Pironti editore, 2011).Con il primo libro ha vinto il Fiorino d'Argento alla XVIII edizione del “Premio Firenze” (2010), la menzione al Premio Letterario Internazionale “Ida Baruzzi Bertozzi” di Chiavari (2011) e il secondo posto al Premio “Mario Pannunzio” di Torino (2011).Il mantello della zebra è stato finalista alla XXVII^ edizione del Premio Chianti (2014).Se volete informazioni più dettagliate su di lei potrete visualizzare il suo sito alla pagina:http://www.francarizzimartini.itIL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Mariangela Tarì"Terra madre"Mondadori Editorehttps://mondadori.it“Nell'estate del 2017, da sola, sotto il pergolato dell'uva fragola che resiste, sorseggiavo un bicchiere con acqua e orzata e tre cubetti di ghiaccio. Quel giorno ho inseguito una nuvola che cambiava forma e la sera finalmente ho dormito, voglio dire che ho dormito tutta la notte, senza incubi, nel letto al primo piano della masseria Favale, a dieci chilometri dallo stabilimento Ilva. La masseria che è stata la mia casa per sempre, il periodo infinito della felicità. La mia casa del tempo contento.” È con queste parole che Emma, la protagonista di Terra Madre, ci introduce nella sua storia, in cui i ricordi di un'infanzia felice e di una giovinezza spensierata si impastano con la verità. La sua Taranto, la polvere bianca della Fabbrica che fa ammalare l'uva e la terra, la crisi dell'azienda agricola di famiglia, lo sprofondare prima di Anna, la mamma di Emma, poi della stessa protagonista nel buio di una malattia senza nome ma capace di spegnere e ammutolire anche l'amore verso un figlio. Un figlio nato lontano dalla sua terra – a Verona, dove Emma ha sposato Martino -, un figlio che dovrebbe essere sostenuto da molte braccia, non solo dalle sue. Dovrebbe poter vivere l'infanzia che ha vissuto lei, tra i campi e le vigne, circondata da una famiglia con i suoi riti, con il cibo a tenere uniti intorno a una tavola. Invece Emma è una madre sola, in bilico. La nostalgia si fa sempre più crudele e lo strappo subìto sfilaccia i lembi della sua vita al punto che sembra impossibile ricucirli. Diviene forte il bisogno di tornare. In quella masseria dove sua nonna Francesca spianava la pasta fresca per fare a mano le orecchiette, Emma avrà a disposizione il tempo per rileggere il passato, le contraddizioni e le opacità dei sentimenti. E insieme alla sua storia personale dipanerà quella di una città offesa dalla promessa di una ricchezza che sputa veleni.Mariangela Tarì con una scrittura asciutta e potente esplora il sentimento delle origini, quel cordone materno fatto di carne, affetti e luoghi che è solo un'illusione pensare di poter tagliare per sempre.Mariangela Tarì è nata a Taranto. Laureata in Giurisprudenza, ha conseguito l'abilitazione per l'insegnamento alla scuola primaria e ha iniziato come docente di sostegno di bambini diversamente abili. Attualmente insegna a Verona. Collabora con il teatro Crest e altre associazioni tarantine per la costruzione di percorsi artistici inclusivi. È presidente dell'associazione di promozione sociale La casa di Sofia, che si occupa di migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità o gravemente ammalati attraverso la terapia ricreativa.Ha esordito con Il precipizio dell'amore. Solo appunti di una madre, una testimonianza intensa e appassionata che ha conquistato i lettori e nel 2021 le è valsa il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. Al libro è stato riconosciuto anche il premio Pontremoli – Città del Libro e della Famiglia e il premio Taranto Poesia e Impegno Civile nella sezione narrativa. L'autrice è stata nominata socia onoraria di Fondazione Taranto 25.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Valentina Evangelista"L'incantesimo dei luoghi"Piccole fughe verso l'ignotoEdiciclohttps://ediciclo.itLa collana «Piccola filosofia di viaggio» invita Valentina Evangelista, esperta di mete insolite, ad accompagnarci in luoghi nascosti, disposti a rivelarsi solo a chi dimostra una sensibilità particolare e non teme di immergersi nel mistero. Destinazioni che propongono simboli, enigmi e vibrazioni inedite, concepite per confortare il cuore, nutrire l'anima ed elevare la mente."Se dopo un mese o due vorrai osservare i fiori vivaci e ic olori principali dell'Opera, ovvero il nero, il giallo, il giallo citrino e il rosso, allora senza alcuna altra operazione manuale, ma solo con la regolazione del fuoco, ciò che era manifesto sarà nascosto; ciò che era nascosto sarà manifesto."Tommaso d'Aquino "Tratto su La Pietra Filosofale e l'Arte dell'Alchimia"Valentina Evangelista è nata a Roma il 17 maggio del 1980. Laureata in Scienze Politiche, approda nel mondo dell'editoria una quindicina d'anni fa. Attratta dal meraviglioso e dal perturbante in letteratura, ricerca lo stesso sapore anche nei luoghi che le capita di attraversare. Ha pubblicato il racconto La bolla (Rivista Mag 'O, 2018), il romanzo Primo piano interno tre (Edizioni Ensemble, 2021) e le due guide per viaggiatori in erba Il Sacro Bosco di Bomarzo e La Casina delle Civette (Bardi Edizioni, 2022).IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Costanza DiQuattro"La baronessa di Carini"Gallucci Editorehttps://galluccieditore.comUn gruppo di ragazzi in gita scolastica alla scoperta di una figura leggendaria e del mistero che la avvolge da secoli.Un'antica storia d'amore e un'emozionante avventura per tutte le etàL'impronta insanguinata di una mano, un'antica storia d'amore finita in tragedia... Tra le tappe di una gita scolastica in Sicilia è prevista la visita al castello dove nel 1563 fu uccisa Laura Lanza, baronessa di Carini. Bea, Cole e i loro compagni restano affascinati dal mistero di quel luogo leggendario, fino al punto di venire risucchiati nelle sue oscure trame.“Si guardarono, Laura e Ludovico, occhi negli occhi e cuore nel cuore. Il mondo aveva smesso di girare, gli uccelli avevano smesso di volare e persino il moto eterno del mare si era interrottoCostanza DiQuattro è nata a Ragusa nel 1986. Laureata in Lettere e in Filosofia, ha già pubblicato quattro romanzi: La mia casa di Montalbano, Donnafugata, Giuditta e il monsù e Arrocco siciliano. Dirige il teatro Donnafugata e si occupa di drammaturgie. Per il palcoscenico ha scritto: Barbablù, Bellini, Wagner, Sinopoli. Flânerie tra genio, mito e musica e Parlami d'amore.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Manuela Faccon"Vicolo Sant'Andrea 9"Feltrinelli Editorehttps://feltrinellieditore.itPadova, anni cinquanta. Teresa lavora come portinaia in un palazzo del centro. Dietro un aspetto dimesso e in apparenza insignificante, nasconde un bruciante segreto.Nel dicembre del 1943, quando aveva sedici anni, di ritorno da un incontro sotto i portici di piazza delle Erbe con il garzone di cui è innamorata, assiste all'arresto della famiglia ebrea per cui lavora e da cui è stata istruita e educata alla lettura. Un attimo prima di essere portata via dai soldati, la padrona le affida il suo ultimo nato: Amos, due enormi occhi scuri e una voglia di fragola sulla nuca. Qualcuno però fa la spia, Teresa viene separata a forza dal bambino e per punizione rinchiusa in manicomio.Anni dopo, continua a pensare a quel bambino. Sarà ancora vivo? Che tipo di persona sarà diventato? E fino a che punto dovrà arrivare, lei, per tener fede alla parola data? Presta servizio in casa delle ricche signorine Pozzo, così diverse dall'amorevole signora Levi o dalla famiglia numerosa in cui è cresciuta in campagna, e intanto cerca Amos.Finché un nuovo colpo del destino le offre l'occasione tanto attesa: c'è un impegno da onorare, una verità da consegnare prima che il portoncino di vicolo Sant'Andrea 9 si spalanchi per l'ultima volta e lei sia finalmente libera di ricominciare.Prendendo spunto da vicende storiche e da ricordi d'infanzia, Manuela Faccon costruisce il ritratto di una donna unica e, al tempo stesso, come tante, fragile dentro, ma forte fuori, per gli altri. Un romanzo intimo e intenso sulla dignità al femminile, sui sacrifici che comporta la lealtà, verso il prossimo e verso se stessi. Una voce potente, nuova, ma con una musicalità antica.La portinaia di vicolo Sant'Andrea 9 nasconde un segreto. Ora, finalmente, è arrivato il momento di parlare.Manuela Faccon è nata a Padova nel 1968 e vive a Este. Laureata in Lingue e letterature straniere moderne e dottore di ricerca in Filologia e letteratura, è studiosa di codici manoscritti e appassionata di Storia. Ha pubblicato due libri e vari articoli sulle traduzioni di racconti esemplari e di testi medievali in area iberica. Insegna Lingua e cultura spagnola. Ama da sempre la danza e le piace viaggiare per l'Europa alla guida della propria auto, scoprendo strade e paesaggi sempre nuovi. Vicolo Sant'Andrea 9, ispirato a vicende familiari e frutto di un lungo lavoro di ricerca, è il suo romanzo d'esordio.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Carlo Lapucci"Breve storia del pese d'aprile" di Giuseppe PitréAppendice di Roberta BarbiGraphe Edizionihttps://graphe.itPerché si fanno i pesci d'aprile? L'autore di questo volumetto decide di andare al fondo della questione, ricostruendo con cura fonti scritte, filastrocche dialettali e testimonianze storico-mitologiche non soltanto italiane, bensì internazionali: sembra proprio che l'origine dello scherzo si perda nella notte dei tempi, benché i suoi effetti siano trasversali (almeno in Europa) negli ultimi due o tre secoli.A corredare il godibile trattato di Giuseppe Pitrè (pioniere dell'etnologia nazionale, 1841-1916) ci sono due altrettanto autorevoli contributi.L'ampia introduzione di Carlo Lapucci contestualizza l'argomento, con leggerezza, sul piano antropologico. Questa consuetudine del pesce d'aprile sembra andare a braccetto con la mutevolezza della stagione, il cambio d'abito e di generazione: quella nuova, nella tradizione popolare, vien messa alla prova nella speranza che diventi presto abbastanza furba da cavarsela nella vita (come fa l'artigiano che per scegliere il nuovo apprendista affida ai ragazzi un compito palesemente sciocco, stando a vedere chi se ne accorgerà per primo).A chiudere il libro una spassosa appendice di Roberta Barbi, che ha raccolto le burle più famose e riuscite di cui si abbia memoria, dal XIII secolo a oggi.Ciò che il lettore ricava di certo è quale sia la più comune sostanza di questo scherzo: mandar qualcuno a cercare qualcosa che non c'è, o che è troppo assurdo per essere davvero trovato. Così è forse indagare il senso di un costume nato proprio per canzonare: eppure, forse sarà la volta buona!Il testo è arricchito da illustrazioni a colori di Antonio Rubino, Dino Aloi, Gianni Audisio, Lido Contemori, Gianni Chiostri, Milko Dalla Battista e Carlo Squillante. Giuseppe Pitrè (Palermo, 1841-1916), medico e studioso di tradizioni popolari, si dedicò con intelligenza versatile a studi storici, filologici e letterari, ma ben presto orientò sforzi e interessi in senso sempre più preciso verso lo studio del folclore. Presidente della Società siciliana di storia patria e della Reale accademia di scienze e lettere di Palermo, segretario della Reale Accademia di scienze mediche, dal 1910 alla morte tenne la cattedra di demopsicologia (come egli stesso chiamava la sua scienza) all'università di Palermo. Nel 1914 fu nominato senatore del Regno.Pitrè è considerato il fondatore, sia in senso cronologico che sistematico, della scienza folcloristica italiana. Nella sua opera più importante, la monumentale Biblioteca delle tradizioni popolare siciliane (25 volumi, 1871-1913), raccoglie, divise in sezioni, tutte le espressioni dell'anima popolare siciliana; alle descrizioni accompagnò talora saggi introduttivi, molto importanti dal punto di vista metodologico.Nel 1880, in collaborazione con Salomone Marino, fondò la rivista Archivio delle tradizioni popolari, di cui uscirono trentatré volumi (1880-1906); nel 1894 pubblicò il primo volume della ricchissima Bibliografia delle tradizioni popolari in Italia (il secondo volume rimase inedito). A lui risale infine la fondazione, a Palermo, del Museo etnografico siciliano.Carlo Lapucci, si è occupato di letteratura e ha studiato il problema della traduzione dirigendo la rivista «Le lingue del Mondo». Tra le opere di linguistica e tradizioni popolari si ricordano il Dizionario dei modi di dire della lingua italiana (Garzanti 1993) e Fiabe toscane (Mondadori 1984). Nel 2006 per Le Monnier e poi per Mondadori è uscito il Dizionario dei proverbi italiani che raccoglie 25.000 proverbi, prima opera e studio generale sui detti italiani. Collabora a giornali e riviste tra cui «Il Sole 24 ore», «Toscana oggi», «La Nazione», «Studi piemontesi», «Erba d'Arno», «Il Caffè illustrato». Con Clichy ha pubblicato Eroi senza lapide (2014) e Filastrocca dell'Italia di mezzo (2018).Roberta Barbi è nata e vive a Roma da 40 anni; da qualche anno in meno assieme al marito Paolo e ai figli, ancora piccoli, Irene e Stefano. Laureata in comunicazione e giornalista professionista appassionata di cucina, fotografia e viaggi, si è ritrovata da un po' a lavorare per i media vaticani: attualmente è autrice e conduttrice de “I Cellanti”, un programma di approfondimento sul mondo del carcere in onda su Radio Vaticana Italia. Nel tempo libero (pochissimo) si diletta a scrivere racconti e si dedica alla lettura, al canto e al cake design; sempre più raramente allo shopping, ormai rigorosamente on line.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Gabriella Greison"Ogni cosa è collegata"Pauli, Jung, la fisica quantistica, la sincronicità, l'amore e tutto il restoMondadori Editorehttps://mondadori.it“Ogni cosa è collegata.E lo dimostrerò scientificamente.” Ci sono parole che nascondono un mondo bellissimo, che sembrano precise come termini medici, eppure vengono usate da chiunque e nei momenti più disparati per affermare concetti spesso lontani dal contesto in cui queste parole sono nate. Prendiamo il termine “sincronicità”, per esempio, che usiamo solitamente per indicare quegli eventi che si verificano nello stesso istante. Ci sono scienziati che hanno timore a usare questa parola, perché evoca concetti mistici o terreni troppo scivolosi. Ma la scienza non è a favore o contro concetti sincronici: semmai lo sono gli scienziati. Infatti c'è un fisico, che è andato contro tutto e tutti, a cui questa parola non faceva paura. Anzi, si è messo a indagarla. E lo ha fatto insieme allo psicanalista in attività più famoso del mondo, colui che quella parola l'aveva creata. Questa è la storia di un fisico così talentuoso che a trent'anni (anzi, meno) è stato collocato esattamente tra Einstein e Maxwell nella classifica dei fisici più importanti del ventesimo secolo: Wolfgang Pauli. Ma anche del personaggio più criticato, sbeffeggiato, deriso di tutto il mondo scientifico. Soprattutto per la sua seconda vita, che Pauli ha scelto di trascorrere nei quartieri più malfamati delle grandi città, girando per bordelli, bevendo whisky, prendendosi a botte con la gente più strana, e tornando sempre a casa alle prime ore del mattino. Ma, come se non bastasse, c'e un altro colpo di scena. Wolfgang Pauli andava in analisi da Carl Gustav Jung, il quale aveva chiesto una sola cosa in cambio: che Pauli gli spiegasse la fisica quantistica. Questa è una storia di inquietudine. Una storia in cui viene messo in discussione un modo di ragionare che ci è proprio, e che diamo per scontato. Quella raccontata in questo libro è la vera, incredibile storia di Pauli e Jung, della fisica quantistica e della sincronicità, della mente e dell'amore, e di come tutto sia straordinariamente legato insieme.Gabriella Greison è fisica, scrittrice, attrice e divulgatrice scientifica. Laureata in Fisica nucleare all'Università Statale di Milano, ha lavorato, tra l'altro, all'École Polytechnique di Parigi. Definita dal “Corriere della Sera” e dalla stampa americana “la rockstar della fisica”, è autrice di dieci libri di divulgazione sulla meccanica quantistica, la storia della fisica e le grandi scienziate della storia, tre temi che le stanno molto a cuore. Tra questi: L'incredibile cena dei fisici quantistici (Salani); Sei donne che hanno cambiato il mondo (Bollati Boringhieri); Ucciderò il gatto di Schrödinger (Mondadori); Guida quantistica per anticonformisti (Mondadori). Da ogni libro ha tratto un monologo o uno spettacolo teatrale, che porta in tour nei teatri di tutta Italia, e non solo. Ha ideato e condotto diverse trasmissioni televisive, tra cui “Pillole di fisica” sulla Rai, “Il favoloso mondo della fisica quantistica” su Mediaset, “La teoria di tutte” su Sky Italia. È creatrice di podcast e programmi radiofonici. Genovese di origini scozzesi, vive in Italia, tra Milano e Genova, ed è molto presente sui social.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Antonella Bartolo"Le matite sbriciolate di nonno Antonio"Illustrazioni di Sara MancusoEdizioni Didattica AttivaVoglino Editricehttps://voglinoeditrice.itIl testo affronta un tema comune a nonni e bisnonni di tante famiglie italiane e mai affrontato nei libri scolastici: la deportazione militare italiana dopo l'8 settembre ‘43. Attraverso la scoperta di alcuni disegni realizzati da nonno Antonio, prigioniero di guerra, due fratellini Agata e Nicola si raccontano la difficile condizione della detenzione dei soldati italiani nei lager nazisti.Antonella Bartolo nata a Bari vive a Chieri (To) dal 1975. Laureata in Scienze Politiche all'Università di Torino, ha lavorato come freelance in alcune testate giornalistiche piemontesi e nella comunicazione di un'azienda privata nel settore dell'energiaAntonella Bartolo"Matite sbriciolate"Rubbettino EditoreFurono 650 mila i militari italiani che dopo l'8 settembre 1943 dissero di no al Mussolini di Salò e a Hitler per restare fedeli alla loro Patria: per questo furono internati nei campi di prigionia tedeschi e lì furono da quasi tutti dimenticati. Quelli che sopravvissero, quando nell'aprile 1945 cadde il nazismo e finì la guerra, tornarono in Italia e i più si rinchiusero in se stessi, cercando di dimenticare. Passò quasi mezzo secolo prima che le ricerche degli storici e alcune testimonianze dirette facessero luce sui sacrifici, i meriti, la resistenza di quei soldati e ad essi venissero finalmente riconosciuti onore e gratitudine. Questa è la storia di uno di loro in cui si rispecchia la storia di tutti, il capitano Antonio Colaleo, che visse quei due anni negli stessi lager dello scrittore Giovanni Guareschi e dell'attore Gianrico Tedeschi e li documentò attraverso 34 disegni tratteggiati e colorati con le sue “matite sbriciolate”. Quei disegni erano il ricordo di cui più andava orgoglioso Nonno Antonio, come in famiglia tutti chiamavano il capitano Colaleo. La nuora Antonella Bartolo è partita proprio dai disegni per raccogliere altri ricordi di Nonno Antonio e ripercorrere il suo viaggio, ordinando con chiarezza e precisione le ricerche degli storici, incontrando gli ultimi testimoni, confrontando memorie scritte e fotografiche, visitando i luoghi della detenzione per verificare cosa resti di quella Storia. Così nel libro si intrecciano passato e presente e si sviluppa un racconto di grande umanità: oltre il documento, la presa diretta con la voce, gli occhi, il cuore di uomini che hanno lottato per coerenza con le proprie convinzioni, per garantire un domani di dignità e libertà a se stessi, ai propri cari, al Paese.Una lettura che fa buona Memoria.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement