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La Corea del Sud si arrende alla samba del Brasile che ritrova Neymar e segna quattro gol, tra cui un'altra perla di Richarlison, protagonista anche dell'ormai virale dança do pombo, ossia la danza del piccione ballata ieri anche dal Professore Tite. Convochiamo un esaltatissimo Andersinho Marques. La Croazia vince ai rigori grazie alle tre parate di Livakovic e spegne i sogni dei Samurai del Giappone. Il nostro amico Cesare Polenghi che lavora a Tokyo come giornalista sportivo, ci racconta come l'hanno presa i giapponesi. Mentre è in coda sulla Pero-Cormano, Leo Turrini si esercita a ballare la danza del piccione, in compagnia dell'avvocato portierone Mario Ielpo.
Qatar 2022: contro la Corea del Sud, Brasile a passo di samba; ora nei quarti di finale sfiderà la Croazia che a sua volta elimina il Giappone ai calci di rigore. Dunque, in un colpo solo escono le due squadre orientali rimaste in lizza in questi Mondiali.
Africa tra investimenti e nuove Radio - La Corea del Nord ha raddoppia in DRM - 100 anni fa a Parigi nasceva Radiola --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radiopirata/message
La Corea del Nord e i lanci di missili balistici: quali scenari potrebbero aprirsi nell'Indo- Pacifico? Il 4 ottobre un missile balistico sorvola i cieli del Giappone, facendo scattare il sistema di allarme. È la Corea del Nord di Kim Jong-un che ha di recente ripreso i propri lanci missilistici. Quale è stata la risposta internazionale e come questo evento cambierà gli equilibri nell'Indo-Pacifico e gli asset della sicurezza? Ce lo spiegano Ludovica e Flavio in questa seconda puntata di ERGO.
La Corea del Nord non si lascia intimorire da condanne e avvertimenti e lancia altri tre “missili balistici non identificati” verso il Mare del Giappone, di cui due a corto raggio e uno intercontinentale (Icbm), ma il test di quest'ultimo sarebbe fallito. Adarne notizia l'esercito di Seul.
La Corea del Nord lancia un missile balistico sopra il Giappone. Possibile test nucleare di Putin? Ne parliamo con Alessandro Marrone, responsabile del programma "Difesa" dello IAI (Istituto Affari Internazionali). Bollette, allarme dei comuni: "Serve un miliardo o andremo in deficit". Sentiamo Alessandro Canelli, sindaco di Novara e delegato ANCI al fisco locale. Continuano le interlocuzioni per la formazione della nuova squadra di governo. La giornata politica con Barbara Fiammeri, commentatrice politica del Sole 24 Ore. Champions League: oggi il Napoli in casa dell'Ajax e l'Inter che riceve il Barcellona. Ci aggiorna Dario Ricci, inviato a San Siro.
La Corea del Nord ha lanciato un missile verso il Giappone. L'ordigno è finito in mare. Tokyo ha invitato i cittadini a cercare riparo nei rifugi. Gli Usa e la Corea del Sud, pronti a una "risposta decisa". Ne abbiamo parlato con Antonio Fiori, docente di Storia e Istituzioni dell'Asia all'Università di Bologna, esperto di affari coreani. Abbiamo poi parlato di Intelligenza artificiale ed etica con Mariarosaria Taddeo, professoressa all'Oxford Internet Institute.
Oggi siamo al Brixia Forum di Brescia per Futura Expo, uno spazio dedicato alla visione del futuro, in cui Uomo, Natura, Ambiente ed Economia possano convivere in armonia.Ospite nei nostri studi mobili il Presidente di Enea, Gilberto Dialuce. A proposito di caro bollette, il Movimento Noi Non Paghiamo chiede la riduzione del costo delle bollette energetiche ad un livello accessibile. Si spera nel milione di adesione entro fine mese. Con noi Kino, uno dei portavoce nazionali. La Corea del nord lancia un missile sopra il Giappone, allerta a Tokyo, Stati Uniti e alleati: "Valuteremo il tipo di minaccia". Marco di Liddo, analista del CeSI.
La Corea del Nord nega la vendita di armi alla Russia, l'epidemia di colera in Siria, Liz Truss pensa di spostare l'ambasciata britannica da Tel Aviv a Gerusalemme e la Francia che protegge le librerie indipendenti
Berta Valle es una activista de derechos humanos de Nicaragua, comunicadora, periodista y está casada con el activista Félix Maradiaga, detenido por el régimen de Daniel Ortega en Nicaragua.Entérate más sobre lo que hacemos en nuestras redes sociales:https://twitter.com/AtlasNetworkhttps://www.instagram.com/atlasnetwork/https://www.facebook.com/atlasnetwork/Apoya la misión de Atlas Network hoy mismo en: https://www.atlasnetwork.org/donate
La Corea del Nord non rinuncerà alle sue armi nucleari per legge, la cattura di uno dei capi di ISIS e i nuovi missili degli Stati Uniti all'Ucraina
Biden giunto in Israele, un tour di 4 giorni per corteggiare dittatori e alleati di guerra. Bielorussia: giornalista condannata a otto anni per tradimento. Le donne iraniane protestano contro la giornata della modestia togliendosi il velo. Regno Unito: la storia del campione Mo Farah dovrebbe spingere i paesi a rivedere le sue politiche sui rifugiati. Sri Lanka: il presidente Rajapaksa non rispetta la scadenza delle dimissioni. Haiti nel caos, 90 morti per la violenza delle bande. La Corea del Nord riconosce l'indipendenza delle repubbliche popolari filo russe nell'Ucraina orientale. Afghanistan: Almeno 39 morti per inondazioni improvvise. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici
Biden giunto in Israele, un tour di 4 giorni per corteggiare dittatori e alleati di guerra. Bielorussia: giornalista condannata a otto anni per tradimento. Le donne iraniane protestano contro la giornata della modestia togliendosi il velo. Regno Unito: la storia del campione Mo Farah dovrebbe spingere i paesi a rivedere le sue politiche sui rifugiati. Sri Lanka: il presidente Rajapaksa non rispetta la scadenza delle dimissioni. Haiti nel caos, 90 morti per la violenza delle bande. La Corea del Nord riconosce l'indipendenza delle repubbliche popolari filo russe nell'Ucraina orientale. Afghanistan: Almeno 39 morti per inondazioni improvvise. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli Se vuoi sostenere l'informazione indipendente www.radiobullets.com/sostienici
Sale di nuovo la tensione nell'estremo oriente. La Corea del Nord ha infatti lanciato nel Mar del Giappone 8 missili balistici a corto raggio, che si sono andati ad inabissare “fuori dalla zona economica esclusiva del Giappone”, cioè la porzione di mare adiacente alle acque territoriali, secondo quanto riferisce Tokyo.
1 - Guerra in Ucraina, secondo mosca altri 770 militari hanno lasciato l'acciaieria di Mariupol. Secondo Kiev il processo di evacuazione continua. Oggi dialogo telefonico sulla situazione tra il capo di Stato maggiore delle forze armate russe e quello statunitense. 2 - Israele non aprirà un'indagine sulla morte della giornalista di Al Jazeera Shireen Abu Akleh. L'annuncio è l'ennesima dimostrazione dell'impunità di cui gode l'esercito israeliano, anche quando uccide una giornalista conosciuta in tutto il mondo. 3 - Afghanistan, anche le conduttrici televisive dovranno coprire il volto. I talebani continuano a colpire la libertà delle donne, ma si spaccano internamente tra moderati ed estremisti. (Giuliano Battiston) 4 - La Corea del Nord alle prese con un'ondata di Covid fuori controllo. Oggi la seconda puntata. (Carla Vitantonio) 5 - Negli stati Uniti una donna indigena su tre è stata stuprata. L'appello di Amnesty International per restituire alle autorità locali la capacità di perseguire le violenze sessuali nei territori indigeni. (Eleonora Panseri) 6 - World music. Dal Marocco, i Master Musicians of Jajouka, la band che ha stregato la beat generation. (Marcello Lorrai)
Stesso virus da due anni e passa, diversi approcci. In Corea del Nord, dove al momento il Covid sta dilagando, Kim Jong-un ha mobilitato l'esercito. Un approccio simile all'Italia del primo lockdown quando tuttavia non esistevano ancora né vaccini né cure efficaci. Parliamo di questo, di vandalismi nei confronti delle opere d'arte del Belpaese perché c'è chi torna a chiedere un ulteriore inasprimento di pena e poi andiamo a Ravenna dove in un liceo artistico è arrivato il registro gender free
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6963IL PIU' GROSSO PROBLEMA PER L'UCRAINA NON E' PUTIN, MA BIDEN di Antonio SocciÈ pressoché impossibile trovare qualche statista che abbia collezionato una serie di gaffe come l'attuale presidente americano Joe Biden.Gli infortuni sono cominciati fin all'inizio del suo mandato e talvolta hanno avuto aspetti comici (e umanamente comprensibili) come la flatulenza sfuggita - secondo il Daily Mail - davanti al principe Carlo e a Camilla alla Cop26 di Glasgow (dove si discuteva di emissioni nocive nell'atmosfera).O come quando - durante un discorso in cui fissava palesemente il gobbo - ha letto pure le parole tra parentesi che non doveva leggere. O quando ha detto che "Putin potrà anche circondare Kiev, ma non potrà mai conquistare i cuori e le anime del popolo iraniano".Ma con la guerra Russia/Ucraina la questione si è fatta drammatica. Ora ogni volta che Biden apre bocca ci avvicina alla terza guerra mondiale. Mentre tutti cercano di spegnere l'incendio, Biden, parlando a Varsavia, sabato, ha visto bene di alimentarlo con una cascata di benzina definendo Putin "un macellaio" (dopo averlo chiamato "assassino" e "criminale di guerra").BIDEN IMBARAZZANTEQuesto linguaggio incendiario, del tutto fuori dai canoni, rende molto arduo qualsiasi tentativo di dialogo e trattativa con Mosca. Ma come se non bastasse Biden ha pure aggiunto che Putin "non può rimanere al potere".Immediatamente è arrivata una correzione da un funzionario della Casa Bianca il quale ha precisato che il presidente "non stava parlando" di un "cambio di governo" in Russia. Una smentita clamorosa da cui si ricava la convinzione che a Washington non siano in grado di controllare la situazione, oltretutto in un momento così drammatico.È la classica toppa peggiore del buco. Del resto Biden ha dichiarato apertis verbis quello che era già chiaro dai comportamenti, ovvero che gli americani non lavorano per la pace in Ucraina, ma soffiano sul fuoco e spediscono armi perché vogliono che la guerra prosegua e la Russia si impantani: cioè usano l'Ucraina per abbattere Putin (a spese degli ucraini e degli europei le cui economie saranno devastate).L'autogol è doppio perché Biden ha apertamente confessato che vuole fare a Mosca esattamente quello che Putin voleva fare a Kiev: rovesciare il governo. E gli Stati Uniti hanno una certa esperienza nell'andare a rovesciare governi a loro sgraditi (come pure nel bombardare altri paesi).La sortita di Biden - che voleva resuscitare il disastroso fantasma dello "scontro di civiltà" con cui gli americani hanno portato guerre e devastazioni in tante zone del mondo - ha sconcertato molte cancellerie e ha costretto un membro della Nato come la Turchia (importantissimo in quella regione) a prendere le distanze.Il portavoce di Erdogan, Ibrahim Kalin, ha dichiarato ieri: "Se tutti bruciano i ponti con la Russia chi parlerà con loro alla fine della giornata?". In pratica ha spiegato che con il metodo Biden si perde ogni speranza di negoziato che metta fine alla guerra.UNA PROSPETTIVA AGGHIACCIANTEGià prima era stato il presidente francese a prendere le distanze. Macron ha detto che non userebbe il linguaggio di Biden e ha aggiunto che, se si vuole raggiungere un cessate il fuoco, non si deve alimentare "una escalation né di parole né di azioni".Che è esattamente quello che Biden sta facendo. Del resto - secondo il Wall Street Journal - fonti interne dell'amministrazione Usa sostengono che, nel contesto della guerra in Ucraina, la Casa Bianca adesso prevede addirittura il "first nuclear strike", cioè "l'attacco nucleare preventivo" in "circostanze estreme".Una prospettiva agghiacciante che Biden, in campagna elettorale, aveva sempre rifiutato.Peraltro questo atteggiamento incendiario contraddice le considerazioni del Pentagono sul conflitto in corso. Newsweek ha rivelato che, secondo gli analisti del governo Usa, in realtà Putin sta facendo una guerra a bassa intensità: "la quasi totalità dei missili lanciati dalla Russia hanno colpito obiettivi militari" scrive il generale Fabio Mini. Inoltre "nei primi 24 giorni di conflitto" aggiunge Mini "la Russia ha effettuato 1400 sortite di attacco aereo e lanciato quasi 1000 missili (meno di quanto gli Usa abbiano fatto in un solo giorno durante la guerra del 2003 in Iraq)".Dunque, per quanto crudele e orribile come ogni guerra, potrebbe essere molto peggiore. Si è capito che la Russia non punta alla distruzione dell'Ucraina. Questo dovrebbe indurre a ricercare spazi di negoziato. Ma Biden non l'ha mai fatto.C'è chi ritiene che stia cavalcando questo conflitto a fini interni, in vista delle elezioni di metà mandato. Ma se è così il risultato è disastroso perché da gennaio a marzo gli americani che lo approvano sono passati dal 43 al 40%, mentre quelli che lo bocciano dal 53 al 55%.E soprattutto sette su dieci hanno scarsa fiducia sulla sua capacità di gestire la crisi ucraina e otto su dieci ritengono che questa guerra provocherà l'aumento della benzina e potrebbe portare a un conflitto nucleare.D'altronde gli errori di Biden - finora subiti passivamente dalla Ue - rischiano di far nascere un asse Russia-Cina-India che a breve potrebbe pure diventare egemone nel mondo.Nota di BastaBugie: Stefano Magni nell'articolo seguente dal titolo "Come la guerra in Ucraina agita le acque in Asia" spiega perché si sono create le condizioni per lo scoppio di nuovi conflitti. Compreso la recrudescenza di alcuni dei conflitti più duraturi.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 29 marzo 2022:L'invasione russa dell'Ucraina agita le acque internazionali e rischia di creare le condizioni per lo scoppio di nuovi conflitti. In quest'ultimo "tranquillo weekend di paura", l'Asia, dal Mar Rosso al Mar Giallo, ha assistito alla recrudescenza di alcuni dei conflitti più duraturi della storia contemporanea: Yemen, Nagorno-Karabakh e Corea. In tutti i casi, si tratta di tensioni che scoppiano direttamente o indirettamente a causa del conflitto ucraino.La Corea del Nord, il 24 marzo, ha lanciato un missile balistico intercontinentale per la prima volta dal 2017. L'ordigno, che secondo fonti sudcoreane è un Hwasong-17, ha compiuto un volo di un migliaio di chilometri, innalzandosi di 6mila chilometri e andandosi a inabissare nelle acque di zona economica esclusiva del Giappone. Secondo i calcoli, dovrebbe essere in grado di raggiungere il territorio statunitense. Dopo i tre lanci (di cui due riusciti) di fine febbraio e inizio marzo, sia Tokyo che Seul hanno avuto la conferma di quel che temevano: si trattava di preparativi per il lancio di un missile balistico intercontinentale. Cinque anni fa, Kim Jong-un, dopo i colloqui diretti con l'allora presidente Donald Trump avevano proclamato una moratoria sui test missilistici a lungo raggio e finora l'avevano rispettata. Ora gli esperti si dividono sui motivi di un gesto di sfida così esplicito. Potrebbe essere un messaggio lanciato al nuovo presidente sudcoreano, Yoon Suk-yeol, un conservatore che promette una politica più dura nei confronti del regime del Nord.Nel Caucaso meridionale, il 25 marzo si è di nuovo verificato uno scontro fra truppe armene del Nagorno-Karabakh e truppe azere. Gli azeri sono entrati nell'area controllata dalle forze di interposizione russe ed hanno aperto il fuoco contro gli armeni, uccidendone 3 e ferendone 14. I peace-keepers russi presidiano i nuovi confini (ridotti, dopo la guerra del 2020) e il corridoio di terra che unisce l'Armenia al Nagorno-Karabakh, regione a maggioranza armena incastonata nel mezzo dell'Azerbaigian, teatro di uno scontro armato che dura dal 1988, da prima ancora dell'indipendenza delle due nazioni caucasiche. Ora i russi sono accusati dal governo armeno di non aver fatto abbastanza per prevenire lo scontro a fuoco. Il premier armeno Nikol Pashinian, è volato a Mosca per consultarsi con Vladimir Putin, per "discutere della situazione creata dall'invasione, da parte di truppe azere, della zona di responsabilità delle forze di pace russe nel Nagorno-Karabakh". Le autorità del Nagorno-Karabakh, fra l'altro, denunciano un embargo sul gas imposto loro dall'Azerbaigian. Embargo che il governo di Baku nega, la cui versione ufficiale parla di lavori di riparazione ai gasdotti.Il 26 marzo le milizie sciite Houthi, armate dall'Iran, impegnate dal 2014 contro il governo dello Yemen e la coalizione di Paesi sunniti (a guida saudita) che lo sostengono, hanno lanciato missili contro un deposito petrolifero a Jeddah, in Arabia Saudita. Alte colonne di fumo nero si sono levate in cielo, proprio mentre la città portuale del Mar Rosso si preparava ad accogliere il Gran Premio di Formula 1. La competizione si è tenuta regolarmente, ma la paura era tanta. La rappresaglia saudita, tardi, ma è arrivata: ieri, l'aviazione del regno arabo ha colpito alcuni bersagli di Sanaa, la capitale dello Yemen, sotto il controllo degli Houthi.Tutte queste tensioni sono legate, direttamente o indirettamente, alla guerra in Ucraina. Gli Houthi filo-iraniani sono entrati in azione, in modo spettacolare e in una città che, per il Gran Premio era sotto gli occhi di tutto il mondo, per almeno due motivi: il primo è il vertice del Negev, che si è tenuto ieri, fra Israele e i Paesi arabi sunniti del Golfo, dunque gli Houthi, che fanno parte dello schieramento opposto, hanno voluto lanciare un segnale forte. Il secondo è l'Iran, che sta continuando a negoziare per un nuovo accordo sul suo programma nucleare e vuole alzare la posta in gioco. Ma lo fa sapendo, soprattutto, che gli Usa sono distratti dalla guerra in Ucraina, dalla tensione con la Russia (alleata e protettrice dell'Iran) e quindi dagli occidentali si possono estorcere condizioni molto migliori. Perché, mai in questo periodo, gli Usa sono stati così disposti a fare concessioni al di fuori del teatro di crisi europeo.
Gonzalo Fernández Benavides,más conocido por GONZALO ,nació en Madrid en 1956.Actor,cantante,compositor y productor discográfico. Con tan solo 20 años se inició en el cine con la película LA COREA de Pedro Olea.En 1979 salta a la televisión donde interpereta a Nico,el hijo de Ismael Merlo y Lola Ferrera en la serie EL SEÑOR VILLANUEVA Y SU GENTE.Participa también en la ópera rock GODSPELL en el papel de Jesucristo y que se representó en el Teatro Romea de Barcelona en 1975,obra que vi varias veces comprobando las grandes cualidades artísticas y musicales del mismo. Representó también en teatro HISTORIA DE UN CABALLO. En el año 1983 representó a España en el festival de la OTI .Grabó tres LP. En la década de los noventa deja los escenarios y se dedica a la producción discográfica con su propia marca EL RETIRO GONZALO nos presenta un tributo muy especial a CARLOS CANO --- Send in a voice message: https://anchor.fm/radio-4g-valladolid/message
La Corea del Nord è praticamente impermeabile da due anni, dall'inizio della pandemia, anche se ufficialmente a Pyongyang il coronavirus non esiste.Ma cosa sappiamo di quanto succede dall'altra parte della frontiera? Ce lo raccontano Nick Bonner e Simon Cockerell di Koryo Tours.
Nella prima parte del nostro programma, commenteremo l'urgente appello per il finanziamento lanciato martedì dalle Nazioni Unite alla comunità internazionale per aiutare l'Afghanistan. Quindi, discuteremo del lancio da parte della Corea del Nord, avvenuto martedì, di un secondo test missilistico in meno di una settimana. Successivamente, nel segmento scientifico del nostro programma, discuteremo il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Nature, che indica la capacità dei ricci di sviluppare batteri resistenti agli antibiotici. Renderemo omaggio anche all'attore bahamiano-americano Sidney Poitier, il primo attore di colore a vincere il premio come miglior attore, scomparso giovedì scorso a 94 anni. Continuiamo ora con l'annuncio della seconda parte del nostro programma, Trending in Italy. Questa settimana commenteremo l'ultimo e commovente discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Discuteremo poi, del mega risarcimento riconosciuto dal Tribunale di Genova a un passeggero della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata dieci anni fa al largo dell'isola del Giglio. - L'ONU lancia un appello di finanziamento per l'Afghanistan del valore di miliardi - La Corea del Nord lancia un missile che raggiunge una velocità di Mach 10 - Batteri resistenti agli antibiotici si sono evoluti naturalmente nei ricci europei - Sidney Poitier, il primo attore di colore a vincere il premio come miglior attore, muore a 94 anni - L'ultimo commovente discorso di fine anno di Sergio Mattarella - Nuova sentenza a dieci anni dal naufragio di Costa Concordia
VIDEO: Londra senza greenpass e mascherine ➜ https://rumble.com/vs9sx4-londra-senza-greenpass-e-mascherine.htmlTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6876STIAMO DIVENTANDO COME LA COREA DEL NORD? di Carlo LottieriQuanti s'arrogano il diritto di gestire la nostra esistenza, e pretendono pure di disporre del corpo altrui, hanno preso le loro decisioni, optando tra l'obbligo vaccinale sopra i 50 anni per tutti. Nella sostanza, con questa misura l'Italia espellerà dal mondo produttivo e dalla società molte centinaia di migliaia di persone, introducendo ghetti ancora più duri e brutali di quelli già in vigore.Nonostante la retorica dei media di regime continui a battere sulla grancassa della solidarietà di maniera e di quello che viene presentato come un "dovere civico", a questo punto ci troviamo entro un sistema politico sempre più autoritario, il quale pretende di legittimarsi su base tecnocratica e ora si appresta a espellere dal lavoro numerosi nostri concittadini, "rei" di non avere consegnato il braccio allo Stato. Di conseguenza molti abbasseranno la testa e si vaccineranno contro la loro volontà.Usare in questo contesto il termine "autoritario" non è una forzatura, se soltanto si considera che la cultura accademica mainstream ha ormai ampiamente legittimato un ritorno di logiche fasciste perfino per contrastare il cambiamento climatico. [...]Nella cultura politica egemone la logica autoritaria non è ad appannaggio di piccoli gruppi radicali, come si vorrebbe far credere, ma invece è interpretata dalle élite e da una parte significativa della massa, ormai ampiamente narcotizzata.CAOS TAMPONI: SERVONO O NO?La situazione è la seguente. Anche se i vaccini hanno mostrato di funzionare in maniera assai imperfetta e anche se - ad esempio - colui che ha accettato la vaccinazione non è affatto potenzialmente meno infettante di chi ha fatto un tampone nelle ultime 48 ore, il green pass "base" utilizzato in questi mesi non basterà più. La cosa è paradossale, dato che in una serie di circostanze - per visitare qualcuno in ospedale, ad esempio - anche ai vaccinati viene spesso chiesto di fare un tampone (riconoscendo che il vaccino non garantisce molto), ma quel medesimo test non sarà più sufficiente per lavorare. E tutto questo mentre a diffondersi è una versione ben poco pericolosa del Covid-19, l'Omicron, e molti infettati sono appunto tra i plurivaccinati.Non c'è alcun serio ragionamento scientifico che possa giustificare una simile barbarie giuridica, che sta mettendo in una situazione disperata un numero altissimo di persone. Il calcolo è tutto politico e questo è stato ben chiaro fin dall'inizio: altrimenti non si capirebbe perché in Svizzera un guarito ottenga un pass che dura 12 mesi ed è pure rinnovabile di tre mesi in tre mesi in presenza di alti valori anticorpali, mentre da noi la durata dell'esenzione è soltanto di 6 mesi.In Italia, così, abbiamo costruito una serie di ghetti e abbiamo creato un gran numero di emarginati. Alle molte migliaia di lavoratori già ora "sospesi" a tempo indeterminato - tanto più che il ceto politico non ha alcuna intenzione di porre fine alla pandemia - se ne aggiungeranno tantissimi altri. S'è edificato un mondo di paria e senza diritti, con il pieno consenso dei sindacati di regime. Questi nostri concittadini che hanno scelto legittimamente di non vaccinarsi proveranno a resistere usando i risparmi (se ne hanno) oppure cercheranno la solidarietà di altri; immagineranno forme alternative e illegali di lavoro; molti di loro, certamente, rinunceranno ai loro principi e alle loro idee e quindi alla fine si faranno vaccinare, perché esiste sempre un punto di resistenza oltre il quale non si può più procedere.NUOVI GHETTIAveva compreso già tutto Alexander Solzenycin, quando nel gulag aveva scritto che "a vantaggio di chi governa, e a scapito di chi viene governato, l'uomo è fatto in maniera tale che - fin che resta in vita - c'è sempre qualcosa di più che gli si può fare". I nostri padroni sanno sempre che a un certo punto troveranno qualcosa che ci farà crollare: che la nostra resistenza verrà meno. Tra i renitenti, naturalmente, più di uno sta cercando di capire in che modo sia possibile andarsene con la propria famiglia e rifarsi una vita altrove: nel Regno Unito, in Svezia, in Florida ecc.Oltre a ciò abbiamo altre piccole tragedia. Abbiamo infatti persone, spesso anziane, che si trovano confinate in piccole isole e senza alcuna possibilità di andare a farsi curare, dato che non possono utilizzare i traghetti. Chi vive a Sant'Erasmo (nella laguna veneta) oppure a Filicudi (a nord della Sicilia), se non accetterà di farsi vaccinare non potrà recarsi in ospedale e accedere ai servizi sanitari. Perfino tutti i non vaccinati della Sardegna che avessero bisogno di qualche visita sul continente dovranno rinunciarvi. Una follia.È insomma un mondo infernale, profondamente violento e ingiusto, quello che l'attuale governo ha allestito per una fetta significativa della popolazione, ma non si può dire che Mario Draghi sia stato disonesto, dato che già a fine novembre aveva dichiarato: "Spero che coloro che da oggi saranno oggetto di restrizioni possano tornare a essere parte della società con tutti noi". La logica del ghetto non è mai stata celata, ma anzi è stata posta al centro delle scelte politiche.Essere fuori dalla società, in effetti, significa trovarsi in un ghetto legale: in un mondo separato nel quale numerosi diritti sono negati. Draghi è un tecnocrate cinico e del tutto irrispettoso dei diritti fondamentali, ma ha il pregio di esprimere con chiarezza e trasparenza quello che pensa dei propri sudditi. Il costruttore dei nuovi ghetti, quanto meno, non si nasconde dietro a un dito.Nota di BastaBugie: Giuseppe De Lorenzo nell'articolo seguente dal titolo "Miozzo choc: Basta democrazia. Arrestiamo i no vax" spiega perché l'ex coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico evoca l'arresto dei no vax.Ecco l'articolo completo pubblicato sul Blog di Nicola Porro l'8 gennaio 2022:Agostino Miozzo, poco rimpianto capo del Cts ai tempi dell'era Conte, in Corea del Nord ci ha vissuto davvero. Un Paese dove c'è una "dittatura vera", ricorda. E da cui deve aver imparato i fondamenti del regime. Già, perché oggi, nella sua intervista rilasciata al Corriere, è arrivato a proporre per l'Italia un modello Kim Jong-un. In sintesi: basta democrazia in nome dell'emergenza pandemica, arresto per i dissidenti no vax e multe da capogiro a chi non si piega alla puntura obbligatoria.Il brutto è che non stiamo esagerando noi. Ha detto proprio così. Sentite qui. Il giornalista chiede: la convince la multa da 100 euro per gli over 50 che violano l'obbligo vaccinale? Risposta: "Lo chiede a me? Io metterei l'obbligo assoluto totale. Nell'emergenza in cui siamo non ci è permesso essere democratici. Tutti abbiamo parlato di guerra. E in guerra decide il comandante. E si prende le responsabilità". Avete capito? Ripetiamo: nel mezzo dell'emergenza Covid "non ci è permesso essere democratici". Affermazione che, per proprietà transitiva, si traduce nel decisionismo assoluto di "un comandante" unico, cioè una sorta di dittatore, che il professor Umberto Galimberti ha già identificato nel salvifico Mario Draghi. Visto che sogna di traslocare al Quirinale, un tempo residenza dei Pontefici, potremmo eleggere SuperMario direttamente successore di Pietro col Triregno, l'infallibilità papale e il governo monarchico su tutta Italia. Cosa ne dite?Ma torniamo a Miozzo. Seconda domanda del giornalista: Quale sanzione prevederebbe per chi non si vaccina? Risposta: "Anche l'arresto". Ripetiamo: l'arresto. Come nelle Filippine del dittatore (aridaje) Duterte: lì se i non vaccinati escono di casa, la polizia li prende, li ammanetta e li butta in galera. Non sappiamo se Miozzo oltre che in Corea del Nord abbia abitato e lavorato anche nelle Filippine, ma deve averne comunque appreso i metodi. In fondo basta ripetere il ritornello "i non vaccinati fanno correre pericoli agli altri" per giustificare tutto, pure derive liberticide, propositi dittatoriali, fine della democrazia e arresti indiscriminati.Ora ci rivolgiamo agli ultras delle chiusure anti no vax e no pass. Fate una pausa e riflettete: non vi pare di esagerare un tantino?
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6857IL CRISTIANESIMO E' IL VACCINO CONTRO OGNI IDOLATRIA di Antonio SocciPiergiorgio Odifreddi ama la battuta ad effetto e il paradosso. Repubblica (22/12) riferisce queste sue parole: "Quasi tutti siamo atei nei confronti di quasi tutte le fedi. Chi si definisce credente è ateo in tutte le religioni tranne la sua".In effetti la frase ha una sua divertente logica. Potremmo aggiungere scherzosamente che - allo stesso modo - nessun matematico crede veramente ai numeri perché ritiene che due più due faccia solo quattro ed esclude tutti gli altri numeri.Del resto Odifreddi non è originale perché i cristiani del I e del II secolo effettivamente furono proprio accusati di ateismo (subendo persecuzioni) in quanto non riconoscevano gli dèi pagani e la divinità dell'imperatore.È questo loro atteggiamento - che peraltro andava di pari passo con il rispetto delle autorità civili e dello Stato - che, pian piano, portò alla progressiva de-sacralizzazione del potere imperiale.Con buona pace dei laicisti come Odifreddi, la tanto celebrata "laicità" è stata introdotta nel mondo proprio da quel Gesù Cristo che insegnò a distinguere ciò che è dovuto a Dio da ciò che è dovuto a Cesare e che proclamò: "il mio Regno non è di questo mondo" (Gv 18,36).Non solo. Israele ricevette anticamente la rivelazione dell'assoluta trascendenza di Dio. Dunque, in base al racconto biblico della creazione, tramandato nella Genesi, in cui Dio dà all'uomo il dominio del creato, il cristianesimo si diffonde sulla terra de-sacralizzando anche il cosmo, a cominciare dal sole, dalla luna e dagli astri e così apre la strada alla conoscenza razionale del mondo e quindi alla scienza.Lo ha spiegato benissimo Joseph Ratzinger in un piccolo libro di molti anni fa: "Creazione e peccato" (Edizioni paoline). Dove scrive: "Agli uomini di allora doveva apparire un'enorme empietà dichiarare le grandi divinità del sole e della luna due lampade per misurare il tempo. È questo l'ardimento, il realismo della fede, che in polemica con i miti pagani fa brillare la luce della verità, mostrando che il mondo non è l'arena dei demoni, bensì proviene dalla ragione, dalla ragione di Dio, e poggia sulla parola di Dio. In tal modo il racconto della creazione si rivela come l''illuminismo' decisivo della storia, l'esodo dalle paure che avevano attanagliato l'uomo. Significa la consegna del mondo alla ragione, il riconoscimento della sua razionalità e libertà. Dimostra di essere il vero illuminismo anche per il fatto che àncora la ragione umana al fondamento originario della ragione creatrice di Dio, per mantenerla così nella verità e nell'amore, senza i quali l'illuminismo diventa sregolato e alla fine stolto".Il cristianesimo è storicamente il vaccino contro ogni idolatria: del potere o del mondo.A tal proposito, il '900 ha dimostrato che proprio i totalitarismi che fanno professione di ateismo sono i più idolatri. Strappano agli uomini l'unico Padre e impongono loro dei padroni come dèi.Nel regime più ateo del pianeta, quello comunista nord-coreano, Kim Il-sung, dittatore dal 1948 alla morte, nel 1994, è stato proclamato nella Costituzione "presidente eterno".Nel 1994 prese il potere il figlio Kim Jong-il che lo detenne fino alla morte, il 17 dicembre 2011. Oggi è al potere suo figlio Kim Jong-un e, in questi giorni, ricorrendo il decennale del decesso del padre, ha imposto 11 giorni di lutto nazionale durante i quali sarà proibito ridere. E pure piangere. Anche se muore un familiare non è consentito né piangere né tumularlo. Chi trasgredisce finisce male.Nota di BastaBugie: Stefano Magni nell'articolo seguente dal titolo "Kim Jong-un, 10 anni di dittatura. Vietato festeggiare" parla di quello che accade in Corea del Nord sotto la dittatura comunista. E per il popolo nordcoreano c'è veramente poco da festeggiare.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 18-12-2021:Dieci di anni di Kim Jong-un e in Corea del Nord è vietato ridere, o anche solo sorridere in pubblico. Il 17 dicembre, ieri, per chi legge, era l'anniversario della morte di Kim Jong-il, padre dell'attuale dittatore nordcoreano. È anche un periodo di "festa" teoricamente, visto che alla morte del padre è seguita la successione di Kim Jong-un, ma il tetro protocollo cerimoniale del regime comunista preferisce il lutto. Per 11 giorni filati, dieci anni dopo quel fatidico 2011, la lista dei divieti è lunghissima. Oltre che vietato sorridere o ridere in pubblico, saranno vietati i matrimoni, i funerali, i compleanni, non si potranno bere alcolici nei locali. La pena è l'arresto e si può arrivare fino alla pena di morte.C'è obiettivamente qualcosa da festeggiare in questi dieci anni di dittatura? Kim Jong-un ha inaugurato il suo "regno" con un'ondata di epurazioni che hanno colpito anche suoi parenti prossimi. E per lanciare segnali di sfida all'estero, ha ripreso ben presto sia i test nucleari che gli esperimenti di missili balistici intercontinentali, entrambi sotto sanzioni Onu. Nonostante tutto, ha anche cercato di mostrarsi come un leader moderno e più rispettoso dei diritti umani rispetto ai suoi predecessori. In dieci anni si sono registrate "solo" 27 esecuzioni in pubblico. L'elenco dei reati per cui quelle persone sono state fucilate include anche la visione e la distribuzione clandestina di video sudcoreani, come è avvenuto in almeno sette casi. Il carattere bagatellare di questi reati capitali induce a sospettare che le esecuzioni capitali siano state molte di più, anche se celate agli occhi del pubblico.Quel che la Corea del Nord continua a negare è l'esistenza dei campi di concentramento, mai chiusi sin dai tempi di Stalin. L'arcipelago Gulag nordcoreano è stato documentato sia da foto satellitari che da testimonianze in presa diretta, sia di ex guardie che di ex prigionieri, raccolte dall'Ufficio dell'Onu per i Diritti Umani. I racconti riguardano anche il periodo che va dal 2012 al 2019, dunque l'era di Kim Jong-un. Lo scenario è simile a quello raccontato da Solzhenitsin sulla sua esperienza nel Gulag staliniano. I prigionieri sono costretti a lavorare in condizioni disumane, in alcuni racconti sono direttamente impiegati al posto delle bestie da soma per trainare carri e aratri. La mortalità è elevatissima, anche perché le punizioni fisiche sono frequenti e provocano lesioni gravi, mutilazioni e spesso anche la morte dei prigionieri.Kim Jong-un, che ha studiato all'estero (in Svizzera) ha promosso di sé l'immagine di un leader moderno intento a riformare economicamente il Paese. Ma dieci anni dopo, la situazione è precipitata e lo stesso dittatore ha dovuto ammettere, la primavera scorsa, che il Paese sta attraversando un nuovo "arduo marzo", il termine con cui è popolarmente conosciuta la grande carestia degli anni 90. La nuova crisi è stata innescata soprattutto dalla chiusura di tutte le frontiere, compresa quella con la Cina, per evitare l'arrivo del Covid-19. Dopo aver fermato tutte le importazioni, la popolazione fa la fame. Testimonianze raccolte da Open Doors, riferiscono di catasti del cibo e fabbriche alimentari circondate da filo spinato e presidiate da guardie armate, per impedire furti di cibo. La gente se la cava come può, anche mangiando erbe selvatiche. Se è vero che la situazione è precipitata a causa della chiusura delle frontiere, oltre che di una serie di tempeste e altri fattori naturali, l'agricoltura nordcoreana dà ancora una pessima prova di sé, dimostrando di essere ancora in balìa degli eventi naturali. Non è cambiato, poi, il criterio di distribuzione del cibo: prima i militari, poi il resto della popolazione. E nonostante ciò, il militare che nel 2017 riuscì a defezionare in Corea del Sud, ferito dai suoi ex commilitoni durante la fuga, venne trovato dai medici sudcoreani così malnutrito e infestato da parassiti da diventare un caso studio.Sempre secondo Open Doors, la Corea del Nord è, per il ventesimo anno di fila, il Paese al mondo in cui i cristiani patiscono la persecuzione più estrema. «Essere individuati come cristiani è una sentenza di morte in Corea del Nord. Se non si viene uccisi all'istante, si viene deportati in un campo di lavoro per crimini politici. Queste prigioni disumane impongono condizioni orribili e si pensa che pochi fedeli ne escano vivi», recita l'inizio del rapporto sulla persecuzione dei cristiani nel 2021. Ufficialmente la religione è libera e, oltre a numerosi templi buddisti, a Pyongyang si possono trovare anche cinque chiese cristiane, tre protestanti, una ortodossa e una cattolica (la cattedrale di Changchung). Eppure i cristiani nordcoreani, stimati in circa 400mila, devono vivere nell'ombra, non possono praticare il culto né in pubblico, né in privato. Dai 50mila ai 70mila cristiani sono attualmente internati nei campi di concentramento. La Corea del Nord, sin dai tempi di Stalin, che insediò al potere Kim Il Sung (nonno di Kim Jong-un) nel 1948, è uno Stato ufficialmente ateo. O meglio: neopagano, perché i suoi leader, ormai una dinastia intera, sono venerati come se fossero dei. E per questo è vietato anche solo sorridere nei giorni in cui cade l'anniversario della morte dell'ultimo di questi dei.
Hace diez años, el 17 de diciembre de 2011 el régimen norcoreano informó de la muerte de Kim Jong-Il, conocido desde entonces en el interior del país como “dirigente eterno” de la República Popular de Corea. Dijeron que había muerto de un paro cardiaco durante un viaje en tren, su medio de transporte favorito porque desconfiaba de los aviones. Tan pronto como se produjo el deceso entró en marcha la sucesión, que correspondió a su hijo Kim Jong-un, que en aquel entonces aún no había cumplido los treinta años. Algunos pensaron que el nuevo presidente abriría paulatinamente el régimen, otros que nada esencial cambiaría porque el poder de la familia Kim y de toda la camarilla que les rodea depende de la existencia de ese régimen tiránico que impera en Corea del Norte desde el final de la Segunda Guerra Mundial. Los pesimistas han resultado tener razón. Desde la muerte de Kim Jong-Il nada sustantivo ha cambiado en Corea del Norte. Al contrario, la dictadura se intensificado incluso y el aislamiento de aquella desdichada república ha ido a más. No es casual que desde el pasado día 17 el país se encuentre de luto oficial en recuerdo del padre de Kim Jong-un. El luto durará once días y durante este tiempo nadie en el país podrá reírse ni celebrar absolutamente nada. Tampoco se podrá llorar ni celebrar cumpleaños. Quien sea sorprendido haciendo cualquiera de estas cosas se expone a un arresto y a que se le acuse de “criminal ideológico”. La Corea del Norte de 2021 es, como vemos, muy similar a la de 2011, es más norcoreana que nunca porque entre los sucesivos fracasos diplomáticos de los últimos años y la irrupción del covid el país se ha autoaislado hasta niveles que no se recuerdan desde el periodo especial que siguió a la implosión de la Unión Soviética en los años noventa del siglo pasado. El régimen se ha cerrado sobre sí mismo como ya hizo en otra época para sobrevivir a los tiempos turbulentos de la pandemia. Seguramente lo conseguirá porque la realidad es que a nadie le importa Corea del Norte mientras no haga pruebas nucleares, es una finca familiar en la que nada ni nadie perturba la paz de sus líderes. En La ContraRéplica: - La variante ómicron - Subvenciones a los medios de comunicación - Gabriel Boric y el TOC >>> “La ContraHistoria de España. Auge, caída y vuelta a empezar de un país en 28 episodios”… https://amzn.to/3kXcZ6i Apoya La Contra en: · Patreon... https://www.patreon.com/diazvillanueva · iVoox... https://www.ivoox.com/podcast-contracronica_sq_f1267769_1.html · Paypal... https://www.paypal.me/diazvillanueva Sígueme en: · Web... https://diazvillanueva.com · Twitter... https://twitter.com/diazvillanueva · Facebook... https://www.facebook.com/fernandodiazvillanueva1/ · Instagram... https://www.instagram.com/diazvillanueva · Linkedin… https://www.linkedin.com/in/fernando-d%C3%ADaz-villanueva-7303865/ · Flickr... https://www.flickr.com/photos/147276463@N05/?/ · Pinterest... https://www.pinterest.com/fernandodiazvillanueva Encuentra mis libros en: · Amazon... https://www.amazon.es/Fernando-Diaz-Villanueva/e/B00J2ASBXM Escucha el episodio completo en la app de iVoox, o descubre todo el catálogo de iVoox Originals
In occasione del G20 il nostro Stefano ha raccontato le Bellezze della Corea del Sud. Questo, sebbene possa sembrare uno spot commerciale, in realtà è una dichiarazione d'amore nei confronti di uno stato conosciuto da pochi, ma estremamente interessante! Questa produzione fa parte di una collaborazione con G20 Global Games, un progetto a cura di Fondazione Compagnia di San Paolo, Club Silencio, Polo del ‘900, Visionary, YouTrend, Rete delle Case del Quartiere, Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, OpenVicoli e in collaborazione con Istituto Affari Internazionali. Radio Ugi si evolve e diventa il mezzo per stare vicino ai piccoli degenti dell'Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale Regina Margherita: nuovi format verranno creati per aiutare tutti a fuggire dall'isolamento. Condividi la diretta e interagisci con noi sui social! Ascolta Radio Ugi su https://share.xdevel.com/player/1589 Per Maggiori informazioni o per proporre collaborazioni scrivete a radiougi@ugitorino.org www.ugi-torino.it
Stai ascoltando un estratto gratuito di Ninja PRO, la selezione quotidiana di notizie per i professionisti del digital business. Con Ninja PRO puoi avere ogni giorno marketing insight, social media update, tech news, business events e una selezione di articoli di approfondimento dagli esperti della Redazione Ninja. Vai su www.ninja.it/ninjapro per abbonarti al servizio.La Corea del Sud mette un freno a Google e Apple. Il governo di Seul vuole impedire ai due colossi tech di imporre agli sviluppatori di software di utilizzare i loro sistemi di pagamento, bloccando così anche le commissioni sugli acquisti in-app. Oggi il voto finale. In caso di via libera sarebbe la prima restrizione di questo tipo da parte di una grande economia. John Lewis diventa un'azienda "fintech". Lo storico marchio britannico di grandi magazzini incorporerà prodotti di investimento attraverso una partnership con il gestore patrimoniale digitale Nutmeg, recentemente acquisito da JP Morgan. John Lewis offrirà conti di investimento generale, titoli e azioni a tutti i clienti che vogliono "costruire un futuro finanziario per se stessi e le loro famiglie". Una roccia da 1 milione di dollari. La clipart di una roccia è stata venduta lunedì per 400 ether, ovvero circa 1,3 milioni di dollari. La transazione segna l'ultima vendita di EtherRock, un marchio di crypto da collezione nato nel 2017 con l'unico scopo di scambiare le 100 rocce digitali emesse come NFT.
Credits, piattaforme ei link alle notizie:https://docs.google.com/spreadsheets/d/1FChNECDKdYymnwyHlaBSlgvE6etkwSYnebN_bcJqW7Q/edit?usp=sharing
RadioList. Il presidente degli Stati Uniti partecipa al Consiglio europeo. La politica estera dell'amministrazione Biden, il nazionalismo dei vaccini e le difficoltà dell'Unione. Troveranno un accordo? Le carte di Draghi. La Corea del Nord torna all'antico e avvisa la Casa Bianca: lanciati due missili nel Mar del Giappone. Titoli, notizie, musica e un po' di Dante.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6430CENTO ANNI DI COMUNISMO NEL MONDO (1921-2021)Con la scusa dell'emergenza Covid le autorità di Pechino hanno chiuso i 155 luoghi religiosi della città (eppure nessun contagio è stato trasmesso in chiesa)di Mauro FaverzaniLa notizia potrebbe esser considerata sin ridicola, se in realtà non fosse estremamente tragica: col pretesto dell'«emergenza Covid», le autorità di Pechino hanno chiuso a chiunque tutti e 155 i luoghi religiosi della capitale, sospeso le «attività religiose collettive» e deciso un'ulteriore stretta sulle «attività illegali» delle comunità sotterranee. Ciò, nonostante la pandemia sia esplosa in un laboratorio e non certo in un edificio sacro. L'annuncio ufficiale è giunto nel corso di un'apposita conferenza-stampa, promossa lo scorso 8 gennaio dall'Ufficio di informazione del governo della città, lo stesso che curiosamente ha dichiarato quanto segue: «Finora non si sono verificate nuove infezioni di polmonite e nessun caso sospetto fra gli 840 religiosi in 155 sedi religiose della nostra città e l'obiettivo "zero contagio" è stato raggiunto». E allora, verrebbe da dire?Il lockdown ha sbarrato i luoghi di culto sin dal gennaio dell'anno scorso con una breve riapertura a luglio, sia pure a condizioni rigorosissime: ingressi contingentati, rilevazione della temperatura, distanziamento, riti brevi e via elencando. Nessun'altra concessione.Già a Natale i continui controlli condotti dalla Polizia e le restrizioni strettissime imposte spinsero già molti sacerdoti a gettare la spugna ed a chiudere le proprie chiese, affidandosi alle celebrazioni online. Ora, assurdamente, ci si son messi pure i messaggi anonimi sui social, che accusano i cattolici ed i missionari stranieri d'essere i nuovi "untori" e di diffondere il virus nell'Hebei, guarda caso la provincia con la maggiore percentuale di cattolici. Persino l'Associazione patriottica ha precisato come tali affermazioni siano assolutamente infondate, essendovi finora un solo cattolico di Shijiazhuang, la capitale provinciale, risultato positivo al Covid-19.Ma niente da fare. Le chiese resteranno chiuse ed, anzi, le autorità hanno assicurato di «condurre indagini speciali sulle attività religiose illegali nelle aree rurali, frenarle risolutamente e prevenire il rischio di diffusione dell'epidemia». E precisano come «il virus trovato a Shijiazhuang ed a Xingtai sia importato dall'Europa». Ovvero la Cina accusa l'Europa d'aver diffuso il Coronavirus. Anche questa sarebbe forse un'affermazione esilarante, se la faccenda non fosse drammaticamente seria. Tant'è vero che tra i fedeli circola la convinzione che, in realtà, il virus abbia rappresentato per Pechino l'occasione per azzerare le comunità sotterranee. [...]Poche settimane fa, il Partito comunista di Wenzhou, nella provincia dello Zhejiang, ha imposto a tutti gli insegnanti di impegnarsi per iscritto a non professare alcuna religione ed a proporre in merito anzi l'opinione marxista, a promuovere attivamente l'ateismo tra gli studenti e la «nuova civiltà socialista», riservandosi ispezioni ed azioni disciplinari tra docenti ed alunni, qualora qualcuno si dichiarasse credente. Va qui ricordato come già il regime abbia vietato a tutti i minori di 18 anni la partecipazione alla S. Messa. [...] Più o meno nello stesso periodo, la Sara ovvero l'Amministrazione statale cinese per gli Affari religiosi ha introdotto nuove norme circa le attività religiose straniere nella Repubblica popolare, sospettando che in esse possano intrufolarsi operazioni di "spionaggio". Per questo è stato imposto loro una piena e totale sottomissione a leggi e regolamenti cinesi, devono registrarsi, accettare controlli sui propri membri (devono essere tutti, rigorosamente stranieri) e sul materiale in essi utilizzato, inoltre tali comunità devono restare del tutto isolate e non aver contatti con quelle analoghe cinesi. All'esterno delle attività religiose straniere non devono esservi simboli religiosi evidenti, non possono fondare scuole, fare "proselitismo" o accettare donazioni da cinesi. L'elenco potrebbe tristemente continuare. [...]Qualcuno potrebbe ritenere che, in ogni caso, non vi sia granché di cui preoccuparsi, poiché queste situazioni riguardano la sola Cina comunista. Certo, se proprio qualche giorno fa in Scozia il governo non avesse deciso di chiudere indiscriminatamente e completamente tutti i luoghi di culto, per contrastare l'«emergenza Covid», consentendo solo cerimonie online, tra lo sconcerto della Conferenza episcopale scozzese, secondo la quale non sussistono prove scientifiche, che possano «giustificare l'inclusione dei luoghi di culto tra i focolai di contagio», il che fa ritenere «arbitrarie ed ingiuste» le restrizioni imposte solo ai cattolici e non, ad esempio, al settore edile, né agli sport d'élite. Anche altri Stati europei si starebbero preparando per fare altrettanto. Discriminazioni, queste, di cui non è responsabile certo il Coronavirus. Il virus, in questi casi, è un altro, è ideologico, ma non è meno pericoloso e sta già circolando ovunque...Nota di BastaBugie: Roberto de Mattei nell'articolo seguente dal titolo "1921-2021: il comunismo sempre al potere" parla dei cento anni di comunismo al potere nel mondo: Corea del Nord, Cina e anche Italia.Ecco l'articolo completo pubblicato su Radio Roma Libera l'11 Gennaio 2021:Il 7 gennaio, il leader nordcoreano Kim Jong-un è stato eletto segretario generale del Partito dei lavoratori, in occasione dell'ottavo congresso del Partito, il primo negli ultimi cinque anni.Il ruolo di Kim come dittatore comunista della Corea è stato dunque ufficialmente riconfermato.Il Partito dei Lavoratori è infatti l'erede diretto del Partito Comunista Coreano fondato nel maggio del 1921, tre mesi dopo la fondazione del Partito Comunista Italiano, di cui sarà celebrato tra qualche giorno il centenario della fondazione, avvenuta a Livorno il 21 gennaio 1921.Nel 2021 ricorre anche il trentennio della auto-dissoluzione dell'Unione Sovietica. Dopo la caduta del muro di Berlino abbiamo assistito alla liquefazione dell'apparato burocratico comunista in Russia. Però, la fine del regime sovietico non segnò la fine del comunismo, ma la fine dell'anticomunismo, che si illuse che, dopo la caduta del muro di Berlino e dell'Unione Sovietica, il comunismo sarebbe scomparso dalla storia.Non è stato così. Il comunismo ha subito una metamorfosi, ma il suo nucleo dottrinale, il materialismo dialettico, continua a dominare in tutto il mondo. L'Occidente oggi è immerso in una filosofia di vita materialista e relativista. Come negarlo? E come negare che l'Occidente sia ancora guidato da una classe dirigente e intellettuale di origine comunista?In Oriente, la Corea di Kim Jong-un è la longa manus della Repubblica popolare cinese, governata da un dittatore, XI Jinping, che rivendica continuamente la dottrina e la prassi del comunismo. In Cina c'è l'obbligo di studiare Marx, Lenin, Mao e lo stesso pensiero di Xi Jinping, se non si vuole perdere il posto e scomparire nei campi di concentramento, più che mai affollati da schiavi che, con il loro lavoro, permettono la sussistenza dell'economia cinese.Xi Jinping ha detto che la religione è incompatibile con la "fede" marxista e ha presentato se stesso e il Partito Comunista Cinese come «atei marxisti inflessibili». Nel 2020 è stato pubblicato un importante libro della sinologa francese Alice Ekman, dal titolo Rouge vif, che smentisce abbondantemente le teorie di chi pensa che la Cina non sia più comunista.La Cina è comunista e si avvia ad essere la prima superpotenza mondiale. La Corea del Nord è una proiezione politica della Cina. Il suo capo, Kim Jong ha ribadito nell'ultimo congresso del Partito Comunista che il nemico più grande della Corea sono gli Stati Uniti e ha ordinato di sviluppare missili nucleari terrestri e subacquei, perché il suo paese, deve rafforzare la sua capacità militare contro gli Stati Uniti. Lo stesso pensa e fa la Cina di Xi Jinping, che alle armi nucleare, aggiunge quelle informatiche e biologiche, su cui si lavora senza sosta nei suoi laboratori. Titolo originale: In Cina chiese chiuse per Covid. Ma anche in Scozia...Fonte: Corrispondenza Romana, 13 Gennaio 2021Pubblicato su BastaBugie n. 699
Rilasciata dopo 15 mesi di detenzione israeliana, studentessa di giornalismo palestinese. Iraq: giornalista detenuto e torturato. Gaza: attende approvazione per esportare fragole in Europa. Onu: non c’è cibo per i rifugiati eritrei nel Tigray. Pakistan: riprende l’appello contro l’assoluzione dell’uomo che avrebbe ucciso il giornalista Daniel Pear nel 2002. Svezia: madre arrestata per aver tenuto il figlio in casa per decenni. Yemen: Onu, 233 mila morti in sei anni di guerra. Liberia: Storico processo per crimini di guerra si apre in Svizzera. La Corea del Sud approva legge per rimandare il servizio militare delle popstar. La Colombia sta valutando la legalizzazione dell’industria della cocaina. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
Rilasciata dopo 15 mesi di detenzione israeliana, studentessa di giornalismo palestinese. Iraq: giornalista detenuto e torturato. Gaza: attende approvazione per esportare fragole in Europa. Onu: non c'è cibo per i rifugiati eritrei nel Tigray. Pakistan: riprende l'appello contro l'assoluzione dell'uomo che avrebbe ucciso il giornalista Daniel Pear nel 2002. Svezia: madre arrestata per aver tenuto il figlio in casa per decenni. Yemen: Onu, 233 mila morti in sei anni di guerra. Liberia: Storico processo per crimini di guerra si apre in Svizzera. La Corea del Sud approva legge per rimandare il servizio militare delle popstar. La Colombia sta valutando la legalizzazione dell'industria della cocaina. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli. Musiche di Walter Sguazzin
La Corea del Nord evoca l'immagine di un paese fuori dalla storia, governato da un dittatore lunatico e omicida. Nel migliore dei casi quello di Kim Jong-un viene descritto come un regime eccentrico, feroce e cupo nel suo remoto grigiore totalitario. Ma è davvero così? O non è possibile un esame più lucido della realtà coreana? Come mai, d'altronde, le più grandi potenze mondiali sembrano prendere tanto sul serio questo staterello circondato da Cina e Giappone? Questo libro intende rispondere alle molte domande suscitate dalla Repubblica popolare della dinastia Kim, ripercorrendo la storia della penisola coreana, divisa tra un Sud democratico e "occidentale" e un Nord additato come una delle maggiori minacce per la sicurezza globale. Per decifrarne le diverse sfaccettature si è deciso di tralasciare la retorica dell'indignazione puntando su una riflessione capace di offrire un quadro completo su storia, geopolitica, avanzamento nucleare, diritti umani e relazioni internazionali di uno dei paesi più enigmatici, chiusi e sconosciuti del mondo: la Corea di Kim.Iscriviti a Stroncature: https://stroncature.substack.com/
La serie Kingdom estrenó el año pasado y tiene ya estrenadas dos temporadas, ambas temporadas las pueden encontrar en Netflix. Se trata de como se libera una plaga zombie mientras intrigas y corrupciones se desatan con respecto a quién hereda el trono. Kingdom está basada en el webcomic de Kim Eun-hee y Yang Kyung-il, así que es la segunda serie basada en un comic que analizamos después de haber cubierto The Boys el capítulo pasado. La serie está también escrita por Kim Eun-hee y dirigida, en gran parte, por Kim Seong-hun. En este capítulo hacemos un pequeño resumen del primer episodio de la serie y comentamos cómo trabaja ciertos y ciertos personajes. #kingdow #SouthKorea #series #zombies #Netflix #revista
Dalla stretta di mano tra Kim e Trump, lo stallo nei negoziati sul nucleare, fino alle ennesime tensioni sul 38° parallelo. Come cambia la Corea del Nord ai tempi del coronavirus?Non ricevi ancora questo podcast, ogni settimana, via newsletter? Puoi iscriverti qui: https://www.ispionline.it/it/iscriviti-podcast-ispi
Inizieremo il programma, parlando del comunicato, fatto martedì da alcuni scienziati britannici, sul desametasone, un farmaco di uso comune, che potrebbe rappresentare una svolta importante nella lotta al Covid-19. Subito dopo, discuteremo della decisione della Corea del Nord di far saltare in aria l’ufficio di collegamento congiunto con la Corea del Sud, collocato nella cittadina di Kaesong nei pressi della frontiera nordcoreana. Poi, parleremo di un recente studio, pubblicato sulla rivista The Lancet Child & Adolescent Health sugli effetti della privazione sociale nello sviluppo e nella salute mentale degli adolescenti. Infine, vi racconteremo di una petizione, lanciata nella città di Richmond, in Virginia, per far rimuovere e sostituire la statua di Robert E. Lee, un generale confederato della Guerra Civile. Discuteremo della diatriba sul cappero delle Isole Eolie, cui l’Unione Europea ha di recente concesso il marchio di Denominazione di origine protetta (DOP). Poi, vi racconteremo delle lamentele di negozianti e cittadini, scontenti della pista ciclabile di Corso Buenos Aires, a Milano. - Provato per la prima volta l’effetto salva vita di un farmaco di uso comune nel trattamento del Covid-19 - La Corea del Nord fa saltare in aria l’ufficio di collegamento congiunto con la Corea del Sud - La privazione sociale colpisce lo sviluppo e la salute mentale degli adolescenti - Petizione per sostituire la statua di un generale confederato della Guerra Civile americana con una di Oderus Urungus, frontman dei GWAR - La guerra del cappero che divide le isole Eolie - Milano, la pista ciclabile della discordia
Si intensificano gli scontri tra India e Cina sul controverso confine, decine di morti tra i soldati (in copertina). Onu: “L’annessione di Israele viola la legge internazionale e crea un Bantustan palestinese”. Per il re giordano a rischio la stabilità regionale. L’Ungheria revoca al premier i poteri di emergenza. Afghanistan, MSF chiude il programma all’ospedale di maternità attaccato a maggio, e si conferma il paese più letale per i minori. Canada: attivista lgbtq egiziana trovata morta. La Corea del Nord fa esplodere l’ufficio diplomatico. Messico: uccisi un giudice e la moglie. Egitto: arrestato un altro giornalista. La Turchia lancia un’operazione militare in Iraq. Questo e molto altro nel notiziario di Radio Bullets, a cura di Barbara Schiavulli
Mentre Trump prova a riformare la Polizia di Stato per limitare l'uso della violenza, in Asia i confini sono bollenti. Cina e India sono arrivate al peggior scontro militare dal 1975, con la morte di diversi soldati, per via di una contesa territoriale. La Corea del Nord invece ha bombardato e distrutto un edificio simbolo del processo di pacificazione fra le due Coree per rispondere alla propaganda che gli esuli nordcoreani fanno dall'altra parte del confine (ma con il probabile obiettivo di mandare un messaggio agli Stati Uniti).Tutte le notizie qui: https://www.italiachecambia.org/rassegna-stampa/confini-di-fuoco/
Oltrepassiamo per questa volta il 38imo parallelo e andiamo a scoprire assieme al Professor Antonio Fiori la Corea del Nord. Cosa sappiamo del Covid-19 in Corea del Nord? Come dobbiamo interpretare le notizie che riceviamo da e su Pyongyang? E che ripercussioni può avere il Covid sul regime dei Kim? Per saperlo basta ascoltare.
La Corea del Norte que conocemos hoy comenzó con Kim Il Sung, el abuelo de Kim Jong-un, un gobierno que controla estrictamente todo y más que nada cualquier información que rodea a su líder, a quien se trata como una deidad. El líder norcoreano estuvo ausente 21 días de la vida pública de su país. No se descarta que su ausencia haya estado ligada con el coronavirus proveniente de contactos humanos con China y Corea del Sur. El gobernante volvió a parecer este viernes enviando un mensaje de felicitaciones al presidente de China, Xi Jinping, por sus "éxitos" a la hora de contener la pandemia. ¿Cómo está Kim Jong-un? ¿Qué se sabe de su vida?
La Corea del Sud è stata considerata un esempio per la gestione dell'epidemia di Covid-19. Ma nel concreto come hanno fatto? e potrebbe (poteva) questo modello essere replicato in Italia ed in generale in Occidente? Proviamo a capire qualcosa in più con il Professor Antonio Fiori dell'Università di Bologna, Ordinario di Storia e Istituzioni dell'Asia Orientale. Puntata da non perdere!
Tenemos entre ceja y ceja que Corea del Sur ha superado con creces a su hermana gemela Corea del Norte. Sin embargo, las realidades que viven los surcoreanos son por lejos las de un país de bienestar y "felicidad", si podemos llamarlo así. ¿Qué hace que Corea del Sur sea el tercer país con mayor indices de suicidios del mundo? Música: FORGET ME OR NOT by BOCrew (c) copyright 2011 Licensed under a Creative Commons Attribution (3.0) license. http://dig.ccmixter.org/files/BOCrew/32846 Ft: JAMES NICK SOLDER / THEDEEPR
Ecco le notizie più importanti della settimana selezionate da "Ascolta la Notizia". Facciamo il punto sull'emergenza coronavirus in Italia. Oltre alle feste pasquali probabilmente passeremo in quarantena anche il 1 maggio. Secondo il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, infatti, «questa situazione non passerà per quella data» e «dovremo stare in casa per molte settimane". Borrelli ha sottolineato che è necessario mantenere «comportamenti rigorosissimi» e che il coronaviurs «cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze» per molto tempo. «Almeno dal 27 marzo assistiamo a una riduzione degli incrementi per quanto riguarda ricoverati e terapie intensive; queste ultime oggi presentano un numero (di aumento) veramente contenuto, rispetto a ieri solo 18 persone (in più in terapia intensiva in Italia, ndr). Tutta una serie di valori che ci stanno stabilizzando. Non so dirvi se abbiamo iniziato la decrescita, dico che dobbiamo mantenere alte le misure, i comportamenti, basta un nulla per creare meccanismi repentini di riavvio del contagio. Preferisco rimanere con i piedi per terra», ha detto Borrelli. Passiamo alla situazione all'estero. I casi di coronavirus nel mondo hanno superato quota 1 milione: è quanto emerge dai dati della John Hopkins University aggiornati a venerdì 3 aprile, giorno nel quali le vittime registrate sono state 53.146 e le persone guarite 211.615. Gli Stati Uniti hanno registrato in un giorno 1.169 vittime di coronavirus, superando il record italiano dei 969 morti del 27 marzo. La Corea del Sud è diventata il secondo Paese più colpito dal coronavirus in Asia. Lo hanno fatto sapere i Centri coreani per il controllo e la prevenzione della malattia: i casi totali hanno superato quota 10mila. La vita continua come prima o quasi in Svezia e Bielorussia. Nel Paese scandinavo rimangono aperti bar, ristoranti, impianti sciistici e alcune scuole, mentre sono vietati gli assembramenti con più di 50 persone. Al 2 aprile, in Svezia sono stati registrati 4947 casi e 239 vittime di coronavirus. Anche in Bielorussia negozi e luoghi pubblici non sono stati chiusi. Il presidente Alexander Lukashenko ha definito la pandemia una «psicosi» che alimenta «un panico più pericoloso del virus stesso». E ha detto ai giornalisti che nel suo Paese «il virus non c'è». Secondo l'analista Artiom Chraibman: «Con il rallentamento globale, la situazione è ancora peggiore. Apparentemente Lukashenko ha deciso che fermare l'economia sarebbe un suicidio». Chiudiamo con l'economia. L'emergenza coronavirus ha avuto un impatto «devastante» sull'economia, affondando la produzione in marzo (-16,6%) e nel primo trimestre (-5,4%). È quanto rilevato dal centro studi di Confindustria nell'indagine rapida mensile sulla produzione industriale, secondo cui «le prospettive sono in forte peggioramento» e la flessione nel trimestre è la maggiore registrata «da undici anni». «L'arretramento stimato nel primo trimestre 2020 sarebbe il più forte dal primo trimestre del 2009, quando l'attività era scesa dell'11,1% congiunturale, nel pieno della grande crisi finanziaria internazionale indotta dallo scoppio della bolla dei mutui subprime in Usa», ha spiegato il centro studi di Confindustria.
Un breve commento sulla moda del momento: sdoganare la sorveglianza di massa con la scusa dell'emergenza.
Un breve commento sulla moda del momento: sdoganare la sorveglianza di massa con la scusa dell'emergenza.
Bentrovati in RKO news, lo spazio di informazione che potete seguire ogni giorno alle 14:45 e nelle edizioni successive a cura della redazione diffusa su rkonair.com. In voce da Bari Paola Pagone. Ci ascoltiamo insieme il GR nazionale di Popolare Network delle 10:30 di oggi e ci ritroviamo subito dopo per il consueto aggiornamento della situazione in Puglia:clipBen tornati in RKO News. Apro questa ed. con alcune segnalazioniCRONACAPer far fronte all'emergenza Coronavirus e disporre di un numero maggiore di personale sanitario, la Giunta della Regione Lombardia ha aperto la scorsa settimana agli Stati storicamente di sinistra. L'assessore al Welfare Gallera ha detto di “aver avuto contatti con Cuba, Venezuela e Cina” e 50 medici cubani sono giunti ora a Milano dopo l'invio di materiale nei giorni scorsi da parte della Cina.In Puglia i decessi fin qui registrati sono 19. Il governatore Emiliano offre la disponibilità della Regione ad accogliere due pazienti provenienti dalla Lombardia, bisognosi di terapia intensiva. Al Policlinico di Bari sono ricoverati diversi pazienti contagiati dai figli tornati dal Nord nei giorni scorsi.Muore in aeroporto a Bari uno dei due pazienti gravi trasferiti dalla Lombardia: aveva 56 anni. L'uomo era residente nella provincia di Bergamo e aveva un quadro clinico già compromesso: era una delle due persone che la Puglia aveva deciso di accogliere in terapia intensiva.Coronavirus, ecco perché non è facile fare i tamponi a tutti: La Corea del Sud ha il record di analisi: 200 mila. Subito dopo Italia e Israele, ultimi gli Usa. L'esame è un vero e proprio test genetico del virus, per farlo servono ore di lavoro da parte dei biologi e tecnologie avanzate. Per il test rapido sugli anticorpi ci vorranno ancora alcune settimaneAMBIENTEl'ESA mostra la drastica riduzione dell'inquinamento in Italia. L'animazione, pubblicata sul canale Youtube dell'ESA, mostra le emissioni di diossido di azoto in tutta Europa in un periodo compreso fra il 1° Gennaio 2020 e l'11 Marzo 2020, con uno scostamento fra i fotogrammi di 10 giorni. I dati sono ottenuti grazie allo strumento Tropomi a bordo del satellite Copernicus Sentinel-5P, che mappa una moltitudine di inquinanti atmosferici in tutto il mondo.Pesci a Venezia e delfini a Cagliari. La natura si riprende i propri spazi. I cigni ripopolano i canali veneziani di cui si vede il fondale con i pesci. Lo stesso sta accadendo a Cagliari, dove i delfini si avvicinano alla banchina del porto, come testimonia il video pubblicato da Marevivo, l'associazione nazionale riconosciuta dal Ministero dell'Ambiente che da 30 anni si batte per la tutela del mare. I Dati della Regione Puglia.È deceduto un uomo di 95 anni, con patologie pregresse, morto all'ospedale Moscati di Taranto. Con questo aggiornamento salgono a 407 i casi positivi registrati in totale in Puglia per l'infezione da Covid e a 19 i deceduti.2 i guaritiSono stati effettuati 460 test Cresce di 15 unità il numero di tamponi positivi arrivando a 87 in Puglia così ripartiti:35 in Provincia di Bari; 14 in Provincia Bat; 18 in Provincia di Foggia 7 in Provincia di Lecce; 0 in Provincia di Brindisi;0 in provincia di Taranto.Gino Strada a Napoli. Appello per una sanità pubblica. "No alla sanità privata, uno schifo trarre profitto dal dolore". "Se io diventassi ministro della Salute farei tre cose: basta convenzioni con il privato, quelle in atto a scadenza non le rinnoverei, rivisiterei quelle in essere e se non portano beneficio alle persone, si annullano". Lo ha detto Gino Strada, fondatore di Emergency, nel corso dell'incontro con gli studenti della Scuola di Medicina e Chirurgia, presieduta da Luigi Califano, dell'Università' di Napoli Federico II. La medicina deve essere pubblica, di alta qualità' e gratuita per tutti. Non ho mai preso un euro ne' mai fatto una visita a pagamento". Lo ha detto Gino Strada, fondatore di Emergency, nel corso dell'incontro con gli studenti della Scuola di Medicina e Chirurgia, presieduta da Luigi Califano, dell'Università' di Napoli Federico II. "La medicina deve essere una zona sacra - ha affermato - libera dal profitto. E' aberrante che esista un banco dei farmaci la dice lunga sul degrado". "Non ho mai chiesto a nessuno chi fosse, di quale partito - ha aggiunto - per me sei una persona che soffre e ha bisogno di cure". "In Italia non abbiamo più' un sistema sanitario nazionale ma regionale - ha sottolineato - quindi 20 sistemi diversi, una idea geniale". "Mi dispiace per i direttori generali, 19 su 20 si troverebbero disoccupati - ha aggiunto - Questo sistema, a mio modo di vedere, e' stato oggetto di una specie di macelleria sociale perché quando ci si mette di mezzo la politica e' inevitabile". "E' successo che si sono spalancate le porte al profitto - ha concluso - e credo che se vogliamo essere società dobbiamo darci qualche regola perché ci sono aree che non possono essere sottoposte a profitto".Per questa edizione è tutto. Vi invito a rimanere collegati su RKO dal nostro sito rkonair.com, da Spreaker all'indirizzo www.spreaker.com/rkonair ed a seguire i nostri canali social. Un buon pomeriggio a tutti.