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Sanremo non sarebbe potuto non essere a Sanremo? Effettivamente è andata così, tutto è cominciato a Viareggio, con il primo festival della canzone che poi per questioni finanziarie non è andato oltre la seconda edizione. E allora perché Sanremo è Sanremo? Il casinò, i fiori, il caldo quasi primaverile della Liguria e ovviamente le canzoni. Herbert Cioffi con i suoi trent'anni di festival ci accompagna in un viaggio nella storia di Sanremo. undefined
Giorgia Meloni tra sindacati ed elezioni regionali in Emilia Romagna. Il tribunale di Roma blocca per la seconda volta il trasferimento di altri sette migranti nell'hotspot in Albania. Matteo Salvini si occupa di tutto tranne che del Ministero degli Interni. La presunta telefonata tra Trump e Putin viene smentita sia da Mosca che da Kiev ma gli effetti nel conflitto sia fanno già sentire. Un'intervista a Steve Bannon non lascia ben sperare per il futuro dei rapporti tra Italia e la prossima amministrazione Trump. Daniele Muriana torna ad aggiornarci sullo stato della società ASRoma dopo l'esonero di Juric. Sabrina Picardi commenta le anticipazioni su Sanremo Giovani e i termini del divorzio tra Chiara Ferragni e Fedez
Effettivamente se il Quack Quack Quack dell’anatra facesse eco, diventerebbe un Quack Quack Quack Quack Quack Quack e a quel punto una gita al lago potrebbe diventare particolarmente fastidiosa. In realtà il verso dell’anatra l’eco lo fa eccome, e in questa puntata vi spiegheremo dove sta la fregatura che ha fregato per tutti questi anni.See omnystudio.com/listener for privacy information.
Pensavamo di trovare più cover di Zombie, uno dei singoli più conosciuti dei The Cranberries, ma ci siamo accorte che in realtà ce ne sono ben poche. Effettivamente la difficoltà di questa canzone sotto diversi punti di vista è notevole. Le versioni che vi presentiamo hanno però qualcosa di particolare
Cominciamo ad analizzare la salida del cante in 4/4, a partire da quella che utilizza le sillabe Lele Ay. In altri pèodcast ci saranno salidas del cante por farruca, garrotin, tango de Malaga ecc.Per prima cosa ascoltiamo una salida por tango, cantata dalla cantaora di Jaen Gema Jimenez, in cui si sente molto bene il lele cantato per esteso. La frase Le le Ay viene dalla musica araba. Il fenomeno nella musica araba si chiama Layali, che significa notti: il cantante utilizza le parole ya leil ya ain, o notte o occhio , per farla. A volte il cantante dice Leyli, che significa mia notte. L'esempio scelto è un cantante egiziano, Saleh Abdel Hay, classe 1896. Chi ascolta i miei podcast sa che mi piace molto andare indietro nella storia per individuare le radici delle tradizioni, Il seguente esempio è una salida del cante por tientos, cantato da José Mercé, e il seguente è Dolores Vargas la Terremoto, figura di punta del flamenco pop e della rumba catalana degli anni 70. Famosa la sua rumba Achilipu, che chiunque conosca questo ambito musicale conosce di certo. Il cante utilizza lele o anche lere.La salida del cante flamenco è molto tradizionalista e il cantaor non ha la libertà totale di improvvisare come voglia, cosa che invece fa il cantante arabo, che ha assolutamente carta bianca nella creatività, mantenendo sempre il vincolo con la scala musicale. Nella musica araba colta la libertà creativa del cantante viene espressa tanto nel layali, mentre nelle seccessive parti della musica magari c'è un obbligo forte di seguire una tradizione, quasi una musica classica. Come utlimo esempio ti faccio ascoltare Pedro el Granaino por Solea, che non voglio escludere da questo elenco di salidas con lele, anche se non è in 4/4 perché è importante sapere che esiste. Pedro è un cantaor bravissimo, con una voce incredibilmente simile a quella di Camaron, e sta avendo parecchio successo. Da ascoltare con attenzione l'accompagnamento del chitarrista Antonio Patrocinio Hijo, che ha una dote incredibile nel mostrare qual'è il ruolo della chitarra nel flamenco. Sono Sabina Todaro mi occupo di flameno e musica e danza del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco ed un lavoro sull'espressione delle emozioni attraverso danza e musica del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance. Sono molto appassionata di musica e mi piace enormemente trovare le radici comuni fra queste due forme di musica. Quanto più capisco il flamenco tanto meglio capisco la musica araba e viceversa. La prima volta che hoo sentito una salida del cante con lele, mi sono detta "conosco già questa cosa!". Effettivamente avevo iniziato ad ascoltare musica araba un po' prima, quindi avevo già un background con l'improvvisazione canora fatta con ya leil ya ain. Non ho mai trovato in un libro questo parallelo, non perché non ci sia ma perché nella mia conoscenza non illimitata non l'ho incontrato. Ma mi sembra evidente!Il flamenco è come un crogiuolo in cui un orafo butta elementi diversi, e fonde tutti i metalli per creare un gioiello nuovo, in modo creativo e sempre interessante. Oggi si usa tanto parlare di inclusione e di linguaggio inclusivo: il flamenco è davvero inclusivo!
Nella puntata "speciale" di oggi parliamo con Gianluca Cocco e Gaetano De Maio, i founders di Qomodo, la nuova startup fintech italiana appena uscita da ‘stealth mode' che ha chiuso un dei round pre-seed più importanti di Italia. Nell'arco di pochi mesi, sono riusciti a raccogliere un round di pre-seed da €34.5 milioni da Fasanara Capital, Exor Ventures, Proximity Capital, Ithaca Investment, Lumen Ventures, The Techshop, Primo Ventures - oltre a fondi stranieri quali Notion Capital, Octopus Ventures e Plug&Play. Di cosa si occupa esattamente la startup? Qomodo porta negli store fisici una suite di soluzioni per i pagamenti smart, compresa la formula Buy Now Pay Later, per le spese essenziali, spesso impreviste. Effettivamente vi potrebbe aiutare a pagare una spesa come una riparazione imprevista della propria macchina o una spesa veterinaria importante. Ma sentiremo tutti i dettagli direttamente da Gianluca e Gaetano nella loro prima intervista podcast dal lancio. SPONSOR Made IT è powered by Alchimia, società di investimento che opera principalmente nel settore del Venture Capital. Investono e co-investono in opportunità ad alto potenziale di crescita, offrendo capitale e risorse strategiche e operative dedicate. SOCIAL MEDIA Se vi piace il podcast, il modo migliore per dircelo o per darci un feedback (e quello che ci aiuta di più a farlo diffondere) è semplicemente lasciare una recensione a 5 stelle o un commento su Spotify o l'app di Apple Podcast. Ci ha aiuta davvero tantissimo, quindi non esitate :) Se volete farci delle domande o seguirci, potete farlo qui: Instagram @madeit.podcast LinkedIn @madeitpodcast
Vestiti sobri, colori poco appariscenti, tagli finto-semplice ma in realtà ricercati. Eppure c'è un dettaglio che non sta per niente bene con tutta la ricercatezza che i giapponesi mettono nel vestire.TRASCRIZIONE [ENG translation below]Se qualcuno dovesse chiedere cos'è lo stile giapponese? Sicuramente risponderei: è uno stile molto asciutto, molto rigoroso, colori anche molto sobri, quindi molto grigio, molto nero, molto beige, e non avrei tutti i torti.Effettivamente camminando per le strade di Tokyo sembra di essere dentro un film giapponese, perché le persone sono esattamente vestite così come uno si immagina che siano.Allora, ho notato una cosa, che le donne usano tantissimo gli scamiciati con sotto camicie a maniche lunghe, ma anche con maglioni, cioè proprio dappertutto, dove ti giri ci sono le donne con questi scamiciati, sempre molto sobri, con le linee molto semplici, molto lunghi anche, che vanno ben oltre il polpaccio.E anche quando le persone più giovani sono vestite in modi un po' più strani, in modo più un po' più appariscenti, sembra sempre che siano uscite da un film perché effettivamente c'è questa ricercatezza incredibile anche nelle persone che sono vestite nei modi più semplici.Non ho visto gente trasandata, sto un po generalizzando, ma un po' come quando si generalizza dicendo ah! Gli italiani si vestono bene. Che poi vabbè, ci sarebbe anche da capire cosa significa vestirsi bene.Sì, ho notato una grandissima attenzione nell'abbigliamento e pochissima gente vestita in modo trasandato. Gli unici che ho visto vestiti in modo trasandato diciamo che sono i turisti che balzano subito agli occhi appunto perché si vede che sono vestiti in modo diverso.Ora penso ai nostri giovani, alle nostre ragazze, come si vestono con i colori sgargianti, queste cose molto appariscenti, ecco qua no, a parte il fatto che poi quasi nessuno ha tatuaggi, però una cosa devo dire che mentre c'è tantissima attenzione per l'abbigliamento, che è ricercato, curato, ci sono delle delle ragazze che sembra stiano andando a teatro negli anni '50 e probabilmente stanno semplicemente andando a scuola oppure in ufficio, c'è invece poca attenzione per le scarpe. Spesso si vede gente vestita in modo molto curato, però guardi giù e magari alle scarpe un po' non molto curate, un po' sformate, un po' graffiate oppure non pulitissime, spesso un po' sformate.È una cosa che ho notato e visto che sono in Giappone lo faccio entrare nei miei 3 minuti grezzi.TRANSLATIONIf someone were to ask what is Japanese style? I would certainly answer: it is a very dry style, very strict, very restrained colours as well, so a lot of grey, a lot of black, a lot of beige, and I would have a point.Effectively walking through the streets of Tokyo feels like being inside a Japanese movie, because people are dressed exactly as one imagines them to be.So, I've noticed one thing, that women use a lot of pinafores with long-sleeved shirts underneath, but also with sweaters, I mean just everywhere, everywhere you turn there are women with these pinafores, always very sober, with very simple lines, very long also, going well beyond the calf.And even when younger people are dressed in ways that are a little bit stranger, in ways that are a little bit more flamboyant, it always looks like they came out of a movie because actually there is this incredible sophistication even in people who are dressed in the simplest ways.I didn't see any scruffy people, I'm kind of generalising, but kind of like when you generalise by saying ah! Italians dress well. Which then whatever, there would also be the question of what it means to dress well.Yes, I noticed a great deal of attention in clothing and very few people dressed shabbily. The only ones I have seen dressed scruffily let's say are the tourists who immediately stand out precisely because you can see that they are dressed differently.Now I think of our young people, our girls, how they dress in bright colours, these very flashy things, unlike here, apart from the fact that then almost no one has tattoos, however one thing I have to say that while there is so much attention to clothing, which is sought after, neat, there are some girls who look like they are going to the theatre in the 1950s and probably they are just going to school or to the office, there is little attention to shoes instead. Often you see people dressed very neatly, however you look down and maybe at the shoes a little bit not very neat, a little bit scuffed or not very clean, often a little bit misshapen.It's something I've noticed, and since I'm in Japan I'm making it part of my 3-minute daily podcast.
«In questi giorni non esistono ghiacciai sulle Alpi che non siano in fusione, si tratta di una catena montuosa non più in grado di garatnire certe temperature» ha esordito così Pietro Lacasella, scrittore, antropologo e fondatore del blog Alto Rilievo - voci di montagna, nell'intervista di Laura Basile per il Buena Onda di martedì 22 agosto. Effettivamente lo scioglimento dei ghiacciai è un problema attuale in quanto, sempre a detta dell'ospite «Sono importantissime riserve idriche e bisognerebbe entrare nell'ordine di idee che ciò che accade in montagna può avere ripercussioni anche sulla pianura» ha detto Lacasella che ha poi citato un saggio indiano: «Il modo migliore per adattarsi ai cambiamenti climatici è saper far fronte alle esigenze attuali dell'ambiente».
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7417L'ARROGANZA DI TRUDEAU E LA REMISSIVITA' DELLA MELONI di Andrea ZambranoLa provocazione sui diritti Lgbt negati che il premier canadese Justin Trudeau ha lanciato in faccia al premier Giorgia Meloni nel corso del bilaterale Italia Canada a margine del G7 di Hiroshima, ha tutta l'aria di essere uno stress test. Trudeau si è detto «preoccupato» per come l'Italia non rispetti alcuni diritti in ambito gay e le sue parole hanno colto alla sprovvista il premier italiano che non si aspettava un attacco così virulento e improvviso.Che si sia trattato di un modo per testare la tenuta e i nervi del nostro Paese, però, lo dimostrano le successive reazioni di Palazzo Chigi, che, gettando acqua sul fuoco, si è detto sorpreso rispondendo che il governo sta seguendo le decisioni dei tribunali e non si sta discostando dalle precedenti amministrazioni. Il motivo del contendere, evidentemente, sono le polemiche che infuriano nel nostro paese sull'utero in affitto. Effettivamente, il Governo a buon diritto può affermare che sul punto le leggi non sono cambiate, ma la reazione è parsa quella di giocare in difesa di fronte ad un'ingerenza nella politica italiana che sa di arroganza.Invece di rispondere che non è cambiato nulla, quasi a voler rassicurare il partner, si sarebbe dovuto far valere, secondo il principio di reciprocità, il fatto che a destare preoccupazione, piuttosto, fossero le politiche portate avanti dal Canada in questi anni, che l'hanno fatta diventare un'avanguardia dei nuovi diritti del transumano.Con la gestione Trudeau, infatti, lo stato nordamericano è diventato un Paese al quale davvero guardare con preoccupazione: con lo sdoganamento totale e incondizionato dell'eutanasia, ad esempio, oggi il Canada è uno dei primi stati eugenetici al mondo, che si accinge a liberalizzare l'eutanasia a tutti i livelli, anche per i malati mentali; inoltre, ha fatto le prove generali di totalitarismo soffocando col manganello le proteste anti-vaccinali dei camionisti, vuole vietare le terapie riparative, mentre i suoi giudici sdoganano il poliamore e la cannabis. A causa di queste politiche oggi il Canada non può certo insegnare i diritti all'Italia, ma il punto non è questo.ITALIA SULLA DIFENSIVAIl punto è la reazione sulla difensiva del nostro governo, che, invece di rispondere rivendicando il diritto, non a proseguire in una continuità scivolosa, ma a segnare un cambio di passo anche di fronte all'arroganza dell'agenda Lgbt, cerca invece di tranquillizzare il prepotente interlocutore. Questo giocare sulla difesa è un segnale di debolezza, che è figlio di un atteggiamento di omologazione verbale del Governo al nuovo verbo Lgbt.Se da un lato, infatti, la Meloni e la sua maggioranza sono compatti nell'opporsi a qualunque forma di legalizzazione della cosiddetta gestazione per altri e che vede nella proposta di legge dell'utero in affitto come reato universale la sua azione più muscolosa, dall'altro non si può certo dire che il Governo si discosti da un sentire politico pericolosamente vicino alle rivendicazioni Lgbt.Non più tardi di mercoledì, infatti, durante la Giornata contro l'omofobia, il Governo non ha fatto mancare il suo appoggio ad una battaglia che di fatto sdogana e fa proprie le rivendicazioni e le pretese della gaycrazia.Non c'è stato solo il presidente Mattarella che ha parlato dell'omofobia come «piaga sociale», ma anche il premier Meloni ha sostanzialmente accettato il concetto di omofobia, dicendo parole di sostegno alle campagne antidiscriminazione e auspicando lo sblocco delle risorse necessarie per il rifinanziamento dei centri contro le discriminazioni. Il fatto è che questi centri, sono veri e proprio campi di rieducazione, il più delle volte gestiti da quelle stesse associazioni che portano avanti il verbo dell'omosessualismo, discriminando - secondo la logica imposta dal Ddl Zan - chi non la pensa come loro.Anche il voto bipartisan del Senato, che ha approvato una mozione contro l'omofobia, va nella direzione dell'accettazione di una parola - omofobia - che non è ancora diventata reato, ma che ormai è completamente ammessa come reato nell'immaginario comune. E così la circolare del Ministro dell'Istruzione Valditara, il quale ha invitato le scuole a celebrare la Giornata, con una solerzia che non si vede ad esempio nei confronti di un'emergenza - vera - come la cristianofobia.UN GRAVE ERROREE questo è un errore, anzitutto perché allora non si coglie la differenza su questi temi tra la Destra e la Sinistra e poi perché accettare che esista l'omofobia, significa scendere a patti con la dittatura Lgbt, abbracciando un'agenda che impone, discrimina e tappa la bocca agli altri.Eppure, che l'Italia non corra alcun pericolo in tal senso, lo dimostrano i dati, come ad esempio quelli del rapporto Oscad che indicano come nel nostro Paese non esista nessuna «emergenza omofobia». In base agli ultimi dati dell'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori, nel 2020 ci sono state 69 segnalazioni totali per dichiarati «crimini o discorsi d'odio» per «orientamento sessuale» (61) e «identità di genere» (8). Ce ne sono state di più, per rendere l'idea, per il credo religioso (148) e per la razza/etnia/nazionalità (206). Alla faccia della «piaga sociale».A che gioco vuol giocare il Governo? Se si riconosce la «piaga sociale» che, attraverso l'affermazione di autoproclamati reati e diritti violati, impone la violenza del concetto di omofobia, allora, non c'è da stupirsi che un premier ultralaicista come Trudeau rimproveri all'Italia di non tutelare certi diritti, per il semplice motivo che sdoganare l'omofobia, significa accettare che per essa si debba seguire una precisa agenda, dentro la quale sta anche l'utero in affitto.Se invece si è forti della propria autonomia di pensiero, allora, così come si rifiuta la compravendita di bambini per l'affermazione degli egoismi dei grandi, si deve anche avere il coraggio di rifiutare il pensiero ormai dominante del linguaggio inclusivo, che ha imposto l'omofobia come reato, anche se non c'è un solo articolo del codice penale che lo inquadri.Solo così si potrà rispondere a testa alta alle arroganti ingerenze di capi di Stato dai quali non accettiamo lezioni.
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LA BIBBIA
Care amiche, cari amici, con questa puntata abbiamo pensato di introdurre alcuni elementi della storia dei Carabinieri orientati verso il servizio di polizia giudiziaria, un servizio che nella storia interna è poco raccontato ma che, a nostro giudizio, merita invece una certa attenzione, facendo emergere aspetti più propriamente riconducibili a quel ruolo che i Carabinieri svolgono da sempre: la polizia preventiva e la polizia giudiziaria. Dunque il tema dell'episodio è dedicato all'azione di contrasto dei Carabinieri alle altre forme di criminalità organizzata diverse dalla mafia e, ingiustamente, ritenute minori. In questo caso, si parlerà brevemente del fenomeno dei Mazzoni presente tra la Campania e il Lazio, ma anche si darà cenno all'azione di contrasto alla criminalità presente nell'aversano, nel nolano e in quelle zone limitrofe, per dare qualche indicazione relativa ad un'area che è rimasta ancora oggi tristemente famosa per la forte presenza di una criminalità organizzata e comune piuttosto violenta. Una seconda parte, questa più breve, dell'episodio è invece dedicata alla criminalità rurale dedita all'abigeato nella zona del foggiano e più precisamente nell'area del Gargano. Tale fenomeno, rilevato tra il 1922 e il 1925, fu contrastato con la creazione di alcune squadriglie e qualche posto fisso con l'obiettivo di controllare meglio le zone impervie e quelle di passaggio allo scopo di impedire il furto dei quadrupedi che si era espanso notevolmente in quel periodo. Sembra che anche in quest'area, l'azione dell'Arma fu piuttosto efficace se il fenomeno all'inizio del 1925 si poteva dire ridimensionato, leggendo le parole dello stesso prefetto di Foggia. Dunque, secondo i dati raccolti nella ricerca che ha dato vita a questa puntata, vogliamo ricordare qualche aspetto: di fronte alla recrudescenza di alcuni fenomeni criminali, si adottarono modalità d'intervento più “robuste” per eliminare rapidamente i problemi. Sembra, secondo le carte che abbiamo consultato, che i risultati ci furono. Effettivamente i fenomeni furono ridotti considerevolmente con un rientro dei singoli episodi criminali in termini fisiologici. Non va dimenticato però che tali servizi erano condotti spesso in condizioni difficili, con servizi a largo raggio che significava per i Carabinieri uscire per due/tre giorni di perlustrazione nelle campagne o nelle zone collinari a piedi e con il cibo necessario per una breve sosta, con poco riposo, spesso in posti di fortuna. Si trattava sicuramente di un servizio disagevole che comportava anche dei rischi. Insomma non era cosa facile ma, sembra anche importante ricordare, che tali servizi furono attivati anche in un periodo, sia pur di poco, precedente l'arrivo dei fascisti al governo, sebbene poi furono questi a rivendicarne per se stessi i meriti. Ecco, abbiamo voluto dare un'idea, qualche considerazione utile per comprendere come fosse il servizio nei Carabinieri nella metà degli anni Venti in zone apparentemente tranquilli o se si vuole meno famose della Sicilia del prefetto Mori ma non per questo meno pericolose. Dunque siamo arrivati alla fine. Se non siete ancora iscritti alla nostra newsletter, fatelo subito per ricevere tante info sui progetti avviati, su quelli conclusi e su quello che ci piacerebbe ancora fare. Nel frattempo, vi chiediamo di premiare il podcast con le stelline su #Spotify. In questo caso, è sufficiente andare sulla pagina del podcast e cliccare sulle stelline, valutando lo show. Non siate timidi! Grazie e a presto! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/storiadeicarabinieri/message
Marketing Garage: dove nascono le migliori idee di marketing.Oggi ti voglio parlare dell'importanza del concetto di OVERDELIVER, ovvero stupire positivamente il cliente garantendogli vantaggi superiori a quanto effettivamente acquistato. Quello che gli americani chiamano “coprire l'extra mile”, il miglio aggiuntivo che ti separerà dagli altri concorrenti, consendendoti di primeggiare. Lo spunto mi è arrivato dopo gli ultimi acquisti di servizi che mi è capitato di fare come azienda che, non solo non mi hanno lasciato insoddisfatto, ma mi hanno dato la sensazione di ricevere meno di quanto effettivamente acquistato e pagato.Guarda la puntata su YouTube: https://youtu.be/xwfHTLSj7noTeniamoci in contatto su Linkedin: https://www.linkedin.com/in/gianlucatesta-/ Hosted on Acast. See acast.com/privacy for more information.
monologo 2023 : Effettivamente quando dicono che i giorni della merla sono i più freddi dell'inverno....dicono bene! Avrei da ridire su altri "luoghi comuni " però...
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"LA BIBBIA
Il governo sta subendo forti critiche dal settore energetico dopo l'introduzione del tetto ai prezzi del gas alcune settimane fa. Abbiamo chiesto al professore di Finanza all'Università del NSW di Canberra Massimiliano Tani di spiegarci come funziona questo tetto e il perché di questa crisi.
A cura di Ferruccio Bovio Nel concludere il suo discorso di Capodanno agli Italiani, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto in modo particolare ai giovani, esortandoli ad una maggiore prudenza quando si mettono alla guida di un'auto, di una moto o di uno scooter. Non si può che rimanere dolorosamente colpiti – ha sottolineato, infatti, il Capo dello Stato - dalla tragedia dei tanti morti sulle strade. Purtroppo – ha precisato Mattarella - “troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d'auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti”. Pertanto, ha concluso il Presidente, quando ci si mette al volante, non si deve mai perdere la consapevolezza del fatto che viene messa in gioco sia la propria vita, che quella degli altri e che per distruggerla basta un attimo di imprudenza. Effettivamente, stando ai dati forniti dalla Polizia Stradale relativamente al primo semestre 2022, si registra un significativo aumento degli incidenti rispetto allo stesso periodo del 2021: gli eventi negativi sono, infatti, stati 81.427, in crescita, quindi, del 24%. Più in dettaglio, il numero delle vittime è salito del 15,3%, mentre quello dei feriti ha fatto segnare un +25,7%. È pur vero che il confronto con lo scorso anno, per essere correttamente interpretato, non può non tenere conto del fatto che, nel 2021, il trend dei sinistri si era sensibilmente ridimensionato a causa delle non poche limitazioni alla circolazione che erano state introdotte per contrastare l'emergenza sanitaria. In realtà, se si paragona, invece, l'andamento dei sinistri del 2022 con quello che si riferisce ai primi sei mesi del 2019 (e vale a dire all'ultima fase pre – pandemica), emergono dati un po' più confortanti, che ci parlano di numeri ancora molto alti, ma tuttavia in incoraggiante diminuzione. Non a caso, l'incidentalità complessiva fa segnare un -2,6%, con i morti ed i feriti che sono diminuiti rispettivamente del 5,5% e 6,8%. In particolare, il calo delle vittime si è registrato sulle autostrade (con un -11,8%), mentre sulle strade urbane ed extraurbane la percentuale in discesa è stata inferiore, attestandosi a circa il 5% in meno. Per quanto riguarda le principali cause degli incidenti, a spiccare sono l'uso del cellulare al volante, il colpo di sonno e la guida sotto l'effetto dell'alcool o di sostanze stupefacenti. In merito all'utilizzo del telefono, ricordiamo che, da più parti politiche, sono stati proposti inasprimenti delle sanzioni al fine di inibire questo comportamento irresponsabilmente pericoloso. Al momento, i conducenti sorpresi, per la prima volta, ad usare lo smartphone sono soggetti ad una multa che va dai 160 ai 646 euro ed alla decurtazione di 5 punti dalla patente. Per chi risulta, invece, recidivo nell'arco di un biennio, è prevista la sospensione della patente fino a tre mesi.
A cura di Ferruccio Bovio Nel concludere il suo discorso di Capodanno agli Italiani, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è rivolto in modo particolare ai giovani, esortandoli ad una maggiore prudenza quando si mettono alla guida di un'auto, di una moto o di uno scooter. Non si può che rimanere dolorosamente colpiti – ha sottolineato, infatti, il Capo dello Stato - dalla tragedia dei tanti morti sulle strade. Purtroppo – ha precisato Mattarella - “troppi ragazzi perdono la vita di notte per incidenti d'auto, a causa della velocità, della leggerezza, del consumo di alcol o di stupefacenti”. Pertanto, ha concluso il Presidente, quando ci si mette al volante, non si deve mai perdere la consapevolezza del fatto che viene messa in gioco sia la propria vita, che quella degli altri e che per distruggerla basta un attimo di imprudenza. Effettivamente, stando ai dati forniti dalla Polizia Stradale relativamente al primo semestre 2022, si registra un significativo aumento degli incidenti rispetto allo stesso periodo del 2021: gli eventi negativi sono, infatti, stati 81.427, in crescita, quindi, del 24%. Più in dettaglio, il numero delle vittime è salito del 15,3%, mentre quello dei feriti ha fatto segnare un +25,7%. È pur vero che il confronto con lo scorso anno, per essere correttamente interpretato, non può non tenere conto del fatto che, nel 2021, il trend dei sinistri si era sensibilmente ridimensionato a causa delle non poche limitazioni alla circolazione che erano state introdotte per contrastare l'emergenza sanitaria. In realtà, se si paragona, invece, l'andamento dei sinistri del 2022 con quello che si riferisce ai primi sei mesi del 2019 (e vale a dire all'ultima fase pre – pandemica), emergono dati un po' più confortanti, che ci parlano di numeri ancora molto alti, ma tuttavia in incoraggiante diminuzione. Non a caso, l'incidentalità complessiva fa segnare un -2,6%, con i morti ed i feriti che sono diminuiti rispettivamente del 5,5% e 6,8%. In particolare, il calo delle vittime si è registrato sulle autostrade (con un -11,8%), mentre sulle strade urbane ed extraurbane la percentuale in discesa è stata inferiore, attestandosi a circa il 5% in meno. Per quanto riguarda le principali cause degli incidenti, a spiccare sono l'uso del cellulare al volante, il colpo di sonno e la guida sotto l'effetto dell'alcool o di sostanze stupefacenti. In merito all'utilizzo del telefono, ricordiamo che, da più parti politiche, sono stati proposti inasprimenti delle sanzioni al fine di inibire questo comportamento irresponsabilmente pericoloso. Al momento, i conducenti sorpresi, per la prima volta, ad usare lo smartphone sono soggetti ad una multa che va dai 160 ai 646 euro ed alla decurtazione di 5 punti dalla patente. Per chi risulta, invece, recidivo nell'arco di un biennio, è prevista la sospensione della patente fino a tre mesi.
Questa settimana abbiamo intervistato Gian Maria Gramondi e Luca Cartechini, i co-founders di Shop Circle, piattaforma leader di strumenti per l'e-commerce. Gian Maria nasce a Cuneo, Luca viene dal Molise. Le loro strade si incrociano per la prima volta al master della ESCP Business School e tra i due nasce subito un forte legame. Ma è ancora presto per costruire qualcosa insieme. Gian Maria fa la sua esperienza nella consulenza con Deloitte e in un big tech come Amazon. Luca lavora da Jeffries, la banca di investimenti, e Pretiosum Ventures, un fondo di venture capital. Nel 2021 arriva finalmente il momento giusto per unire le loro competenze ed esperienze, totalmente complementari, e fondare la loro impresa. Gian Maria e Luca lanciano Shop Circle in stealth mode, con l'idea di creare un aggregatore di applicazioni per l'e-commerce, un business model capital intensive ma altamente scalabile. Effettivamente comprano app da developers che offrono funzionalità extra per brands che utilizzano Shopify per il loro e-commerce per sviluppare e crescerele . Lo scetticismo iniziale degli investitori e le difficoltà non mancano, ma in meno di due anni la coppia di founder raccoglie oltre 65 milioni di dollari, tra debito ed equity, e fa crescere un team di 95 persone in tutto il mondo. Adesso tra i loro clienti ci sono oltre 50 mila aziende, tra le quali colossi come Patagonia, Nespresso e Colgate che si affidano ai tool di Shop Circle per le loro vendite online. Come dice Gian Maria, fare impresa non è uno sprint ma una maratona. Un percorso lungo e complesso da condividere con le persone giuste. Da come si spalleggiano nella nostra intervista non abbiamo dubbi che entrambi abbiano trovato nell'altro l'anima gemella per affrontare questa sfida. -- SPONSORS Barberino's è la catena di barbershop italiana che sta rivoluzionando la professione del barbiere in Italia. Con il codice MADEIT avete il 20% di sconto su www.barberinosworld.com fino al 24/12/22 su tutti i prodotti a marchio Barberino's, senza minimo di spesa. - Cents permette agli e-commerce e ai loro clienti di donare ad Enti Non Profit. Anche io ho deciso di fare la mia parte e agire per il cambiamento integrando Cents sull'ecommerce del mio brand Clemi's Market. Ho deciso di integrare Cents per supportare Recup, un ente non profit contro lo spreco alimentare e l'esclusione sociale. Si sono occupati loro dell'integrazione su Shopify ed è stato tutto velocissimo e gratuito, da metà Novembre doniamo l'1% delle nostre vendite a Recup e diamo la possibilità ai nostri clienti di donare 1 euro per ogni acquisto. Per attivare questa nuova iniziativa sul vostro e-commerce visitate il loro sito: https://bit.ly/3UQyHIA -- SOCIAL Seguici su Instagram Seguici su LinkedIn
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Il genere delle annunciazioni vuole sottolineare il carattere eccezionale del personaggio che nascerà, in quanto puro dono di Dio. Effettivamente, come emerge sia nella prima lettura che nel Vangelo, il Signore manifesta la sua onnipotenza agendo in situazioni umanamente disperate e utilizzando strumenti deboli. Questo ci fa capire come Dio guida la storia della salvezza da protagonista; anche quando tutto sembra perduto, egli è in grado di trovare vie d’uscite e questo per pura grazia. Ma Dio chiede anche la partecipazione fattiva dell’uomo alla realizzazione del suo disegno. Diceva Sant’Agostino: Dio, che ci ha creato senza di noi, non ci può salvare senza di noi. Nel salmo odierno leggiamo come Dio è una roccia, un baluardo, una fortezza, qualcuno si potrebbe chiedere: ma dov’è questa forza di Dio oggi, come ieri? La nostra fede è messa spesso alla prova: di fronte a tante sconfitte subite, non è facile riconoscere che Dio compie meraviglie. Esattamente come appare nel Vangelo di oggi con la vicenda della coppia del Sacerdote Zaccaria ed Elisabetta, gente buona e giusta ma che nonostante questo dettaglio, essi in realtà vivono la grande sofferenza di non essere riusciti ad avere un figlio. Colpisce che sia proprio a partire da questa sofferenza che Dio fa qualcosa di inaspettato, motivo per cui manda l’angelo Gabriele ad annunciare: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni». Quella che sembrava una buona notizia, in realtà crea in Zaccaria timore e incredulità, e credo che sia assolutamente molto umano reagire così, specie dopo che si è passati un’intera vita ad attendere qualcosa che non è accaduto e che adesso sembra davvero improbabile: «come potrò mai conoscere questo?». Ed evidente che qui Zaccaria oppone la sua vecchiaia, il suo limite, alla Parola del Signore, dimenticando che nulla è impossibile a Dio. “Dopo quei giorni, Elisabetta sua moglie, concepì”. Il senso profondo del Natale penso sia proprio quello di mettere basi lì dove non si può più nulla. Vieni o Emmanuele e non tardare! Amen.
Molto spesso ci si sente di sprofondare, sprofondare sempre di più e purtroppo non riuscire più a risalire; qui arriva il punto in cui si getta la spugna, pensando di non poter più uscire. Effettivamente, non abbiamo sempre detto che la speranza è ultima a morire? Noi crediamo di sì, e abbiamo deciso di sensibilizzare la tematica del suicidio attraverso questa canzone, il cui titolo riporta il LifeLine nazionale americano per la prevenzione. Tutti voi avete il diritto di vivere la vita, e non esitate mai di chiedere aiuto. Godetevi la 15esima perla del calendario, e ci auguriamo che il messaggio di oggi sia arrivato.
PENDENTE: Rubrica su Cinema, letteratura, fumetto ed esperienze culturali
Quando viene dicembre...beh, anni fa significava una sola cosa: Disney. Un cartone animato che riuniva tutti quanti in sala per passare un'ora e mezza all'insegna del divertimento e dell'intrattenimento. Ne sono cambiate di cosa da allora e la Disney ha smarrito la retta via ma ho deciso di ripercorrere la mia personale storia con questa casa di produzione che ha fagocitato l'industria hollywoodiana ma che un tempo era capace anche di offrire un po' di arte e passione. Un film che prevede alieni, le isole Hawaii ed Elvis Presley. Si poteva chiedere di meglio? Effettivamente sì e infatti "Lilo & Stitch" è un film che spiazzò gli spettatori, me compreso. Dopo mesi di pubblicità e trailer che vedevano l'alieno protagonista interferire nelle scene più note dei classici Disney degli anni '90, ci siamo ritrovati in sala a vedere un film curioso e struggente. Qualcosa di inaspettato ma non per questo spiacevole.
In questa nostra chiacchierata proveremo a dare un'idea sui Carabinieri negli anni Trenta, quello che è passato alla storia cinematografica come il periodo dei telefoni bianchi. Quale era la situazione sul versante investigativo e giudiziario; i Carabinieri avevano smesso di fare indagini sulla criminalità organizzata? Effettivamente, dopo il prefetto Mori, la mafia era stata sconfitta? E le carriere? Ci sono molte domande da farsi sui Carabinieri Reali nel corso del lungo ventennio fascista. In questo episodio diamo qualche idea generale, con l'intenzione di ritornare su argomenti specifici tenuto anche contro delle richieste di voi ascoltati. Non vi diciamo molto di più, a voi non resta che mettervi le cuffie e premere "play". Ascoltate la puntata e dateci un voto su Spotify (attraverso la stellina) o attraverso Apple Podcast, a voi la scelta :) A presto! Fonti consultate per l'episodio: Flavio Carbone, Lo studio delle lingue estere nell'Arma dei Carabinieri Reali: profili storici (1929-1941), in “Rassegna dell'Arma dei Carabinieri”, anno LII - n. 2 aprile/giugno 2004, pp. 101-115; Flavio Carbone, Un archivio privato presso l'Ufficio Storico dell'Arma dei Carabinieri: il fondo Generale Caruso in Fabrizio Rizzi, Flavio Carbone, Alessandro Gionfrida (a cura di) “Archivistica Militare – Temi e problemi”, Roma, Commissione Italiana di Storia Militare, 2012, pp. 263-274; Antonella Meniconi, Inaugurazioni giudiziarie: tre discorsi ufficiali (ma non troppo) in Le Carte e la Storia, n. 2/2014, pp. 104-116; Giorgio Rochat, Le guerre italiane 1935-1943, Torino, Einaudi editore, 2005, p. 176; Diego Scarabelli, Lotta alla mafia siciliana HUP, 2015; Fabio Truzzolillo, Fascismo e criminalità organizzata in Calabria, tesi di dottorato in Storia Contemporanea discussa presso l'Università di Pisa il 23.10.2014. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/storiadeicarabinieri/message
VIDEO MUSICALE: Italia ciao di Povia ➜ www.youtube.com/watch?v=iyhuH8w2Jw8&list=PLolpIV2TSebWJQIsQlXhK6y3-x-aT9dccTESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7145LAURA PAUSINI SI RIFIUTA DI CANTARE BELLA CIAOLa cantante afferma che è una canzone troppo politica e così si scatena uno tsunami mediatico... eppure sempre lei nel 2016 a Sanremo si era schierata a favore delle unioni civili (VIDEO MUSICALE: Italia ciao di Povia)di Manuela AntonacciIn queste ore, anzi, in questi giorni (curioso che una notizia così, tenga occupato il mainstream per tanto tempo!) la nota cantante Laura Pausini si trova a dover fare i conti con la bufera di polemiche scatenatasi sui social e non solo, dopo il suo rifiuto di cantare, durante un popolare programma spagnolo El Hormiguero, la canzone "Bella Ciao".Il canto, simbolo della Resistenza partigiana (seppure dalle origini difficili da ricostruire) fa riferimento ad un generico e apparentemente anonimo "invasore", ma poi, nel tempo, è diventata di fatto, l'inno della lotta al fascismo. La Pausini avrebbe, infatti, motivato il suo rifiuto in modo netto: «È una canzone troppo politica».Apriti cielo! Cinque parole che hanno scatenato uno tzunami mediatico! Per una volta che un cantante non approfitta di un palco reale o virtuale per elargire pillole di saggezza su questo o quel programma politico, prendendone, a volte anche le distanze e mostrandone persino i presunti lati oscuri, che, in alcuni casi, fanno, addirittura, «paura»(ogni riferimento alla cantante Elodie ex cubista romana, già ribattezzata da qualcuno "Elochi' ?" scagliatasi così tante volte contro la leader di Fratelli d' Italia e il suo programma, che ormai si parla addosso, è puramente casuale!).E allora... tutti contro Laura! E così è sceso in campo anche Pif (pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto) sceneggiatore, regista e autore televisivo che, non solo ha condannato duramente l'affermazione della Pausini - «Non cantare bella ciao, è già prendere posizione»-, ma ha affondato il colpo e con un'uscita dal taglio un po' teatrale (deformazione professionale?), dichiarando che vorrebbe che l'inno partigiano fosse intonato anche al suo funerale, perché anche da morto continuerebbe a pensarla in quel modo.Eppure le parole di Pif, seppure schierate col mainstream, toccano un punto nodale. Quale sarebbe stato il peccato originale della Pausini, dunque, quello di non aver preso una posizione, ovvero, quella che ci sia aspettava e proprio nel momento in cui le si offriva su un piatto d'argento l'occasione di ricollocarsi nel solco del pensiero liberal, che attraversa in modo decisamente vibrante l'ambiente dello spettacolo e guai a starne fuori?Quel pensiero, diciamolo, che aiuta tanti cantanti a venire ad una qualche esistenza artistica solo perché hanno dato fiato alle trombe, contro questo o quel politico inviso a molti, ricavando applausi facili. La conferma sembra provenire proprio da un altro episodio che ha riguardato in passato, sempre la Pausini.Nel 2016 la cantante che si è ripetutamente e apertamente schierata a favore delle unioni civili, presentandosi al Festival di Sanremo, insieme ad altri artisti, con il nastro arcobaleno, per manifestare il suo endorsment alla legge Cirinnà sulle unioni civili, interrogata a riguardo, aveva candidamente affermato: «Non mi sposo finché non potrà farlo la mia amica lesbica». Una posizione decisamente politica, di fronte alla quale, la cantante aveva ricevuto solo ovazioni. E come mai, "W la libertà di pensiero", allora, ma non "W", oggi?Il doppiopesismo dev'essere sempre, proprio, così evidente da parte di chi si fa paladino dei diritti che deriverebbero dalla "libertà personale" e addirittura dell'"autodeterminazione"? E la Pausini in nome, appunto, della propria autodeterminazione non sarebbe decisamente libera anche di non schierarsi, contrariamente ai più?Che ne sarà, allora, della cantante che, in un singolare sondaggio della Rai di qualche tempo fa era stata definita come «il più grande italiano di tutti tempi», scavalcando persino Leonardo da Vinci (che ci perdoni!)? La sua popolarità subirà un deciso calo, al punto che saremo tutti costretti ad unirci al coro dei vari... "Bella ciao!!!"?Nota di BastaBugie: Marinellys Tremamunno nell'articolo seguente dal titolo "Di comunisti e di violenti: la triste parabola di Bella Ciao" parla della vicenda della Pausini ricordando che la canzone della sinistra ora è diventata perfino un canto simbolo contro l'establishment nelle violenze in Latinoamerica.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 16 settembre 2022:Laura Pausini è al centro della bufera, dopo il rifiuto a intonare la canzone Bella Ciao durante il programma televisivo spagnolo El Hormiguero. «No no, è una canzone politica e io non voglio cantare brani politici", ha detto per giustificarsi. E subito dopo si sono accesi i social tifando a favore e contro la cantante, anche con commenti di personaggi politici spagnoli e italiani che hanno alimentato la tormenta.Il polemico episodio è accaduto lo scorso 12 settembre, durante un gioco musicale del programma di intrattenimento di punta dell'emittente Antena 3, con una media di 2.3 milioni di spettatori. Il conduttore dello show, Pablo Motos, sperando di coinvolgere la cantante emiliana, ha intonato spontaneamente il ritornello del canto partigiano, molto famoso in Spagna grazie all'associazione con la popolarissima serie tv La Casa di Carta.Bella Ciao pretende di essere l'inno della Resistenza italiana antifascista, ma è invece un canto promosso soprattutto dai comunisti, per cui il gesto della Pausini non è piaciuto in primo luogo ai socialisti. "Rifiutarsi di cantare una canzone antifascista dice molto della signora Laura Pausini e niente di positivo", ha sentenziato con un tweet la deputata spagnola Adriana Lastra.E tre giorni dopo è arrivato il comunicato della Pausini: "Vorrei esporre il mio punto di vista dopo le polemiche di questi giorni. In una situazione televisiva estemporanea, leggera e di puro intrattenimento, ho scelto di non cantare un brano inno di libertà ma più volte strumentalizzato nel corso degli anni in contesti politici diversi tra loro. Come donna, prima che come artista, sono sempre stata per la libertà e i valori ad essa legati. Aborro il fascismo e ogni forma di dittatura. La mia musica e la mia carriera hanno dimostrato i valori in cui credo da sempre. Volevo evitare di essere trascinata e strumentalizzata in un momento di campagna elettorale così acceso e sgradevole, purtroppo non è stato così. Rispetto il mio pubblico e continuerò a farlo, con la libertà di scegliere come esprimermi", ha scritto ieri sul suo Twitter.Effettivamente, la cantante emiliana ha riconosciuto che il popolare canto è stato "più volte strumentalizzato". In primo luogo, dai comunisti che tentano di appropriarsi del movimento partigiano, quando invece parteciparono anche combattenti, azionisti, monarchici, socialisti, cristiani, liberali, repubblicani e anarchici. Dopo, con La Casa di Carta, l'inno è diventato popolare a livello internazionale, ma associato a un gruppo di ladri che fanno una rapina alla Banca di Spagna, quindi come un moto di ribellione contro l'establishment.Così, Bella Ciao è diventata anche un simbolo delle proteste promosse dalla sinistra sudamericana. Per confermarlo, basta guardare le proteste contro Ivan Duque a Bogotà o nell'Oriente di Antiochia, o le rivolte a Santiago del Cile contro Sebastian Piñera, tutte e due segnate dalla violenza. In Ecuador, l'ex presidente socialista Rafael Correa intona la canzone italiana in un video di protesta contro il presidente in carica Lenin Moreno. E la popolare canzone è diventata un moto degli operai e dei movimenti socialisti in Argentina.Poi Laura Pausini ha ribadito "aborro il fascismo", ma cosa ne pensa del comunismo? La risposta la troviamo in una notizia dello scorso maggio, quando i cubani a Miami sono scesi in piazza contro una sua esibizione, ulteriormente cancellata, a causa della sua vicinanza al regime comunista de L'Avana.Infine, la vicenda della Pausini è l'ennesima conferma che Bella Ciao non è un canto eroico che unisce tutti gli italiani, in realtà è un canto strumentalizzato, soprattutto dalla Sinistra, e ora è diventato perfino un canto simbolo contro l'establishment.
Ridurre i consumi: come se i costi non bastassero a convincerci spontaneamente, l'idiozia di ridurre i picchi.La domotica era preoccupante. Ora i contatori intelligenti diventano uno strumento di controllo. Non che non si debba ridurre i consumi, ma cosi' diventa imprevedibile e illiberale.Sul fondo l'incapacità dei politici di governare insieme alle persone invece di dominarle in nome della sicurezza.
Il comitato organizzatore dell'International Conference on Machine Learning (ICML) ha insignito il professor Battista Biggio (Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica di UniCa) e i coautori Al ricercatore dell'Università di Cagliari il premio “ICML 2022 Test of Time Award”, assegnato il 19 luglio a Baltimora nel corso dell'International Conference on Machine Learning per l'articolo "Poisoning Attacks Against Support Vector Machines", che vanta oltre mille citazioni scientifiche e risulta con il maggiore impatto sulla comunità scientifica nell'ultimo decennio. Insieme a Biggio premiati anche i coautori Pavel Laskov (University of Liechtenstein) e Blaine Nelson (Robust Intelligence, USA). Biggio ha tenuto nell'occasione una presentazione a distanza proprio durante la cerimonia di premiazione per il Test of Time Award. Nel suo intervento - il 19 luglio, dinanzi ai circa mille esperti partecipanti - ha dato risalto anche al racconto della stesura di questo lavoro scientifico e ai principali sviluppi nei dieci anni successivi: «L'idea nasce nel 2011, con il mio trasferimento all'Università di Tubinga (Baden-Württemberg, Germania) per un semestre di lavoro con Pavel Laskov e Blaine Nelson. Lo scopo della nostra ricerca era di capire se gli algoritmi di machine learning usati in applicazioni di sicurezza informatica fossero essi stessi vulnerabili ad attacchi e se, con l'eventuale hackeraggio, si potesse manipolare anche soltanto una piccola porzione dei dati usati per addestrare il sistema. Effettivamente lo studio ha dimostrato che in determinate condizioni l'attacco può sostanzialmente inquinare l'intero processo di addestramento dell'algoritmo». Successivamente lo stesso gruppo di autori ha concepito anche il primo attacco in grado di aggirare un modello già addestrato. Ad esempio per evadere i sistemi di rilevazione delle minacce informatiche basati su machine learning e intelligenza artificiale. Le parole del ricercatore «Nel 2014, lo stesso fenomeno è stato scoperto in modo indipendente e descritto in un altro articolo da ricercatori di Google, della New York University e dell'Università di Montreal e presentato come una "proprietà intrigante" delle reti neurali. Da allora, più di 10mila articoli sono apparsi su riviste e conferenze che esaminano la sicurezza dell'intelligenza artificiale».
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In questo articolo parleremo di mitologia greca! No, non parleremo di Ulisse, Enea e Achille, ma ci occuperemo di lingua italiana per quanto riguarda l'influenza che la mitologia greca ha avuto su di essa. Infatti, in italiano ci sono tantissime espressioni idiomatiche che usiamo quasi ogni giorno e che hanno origine proprio dalle storie dei personaggi greci di cui abbiamo sentito parlare a scuola. MITI GRECI CHE HANNO INFLUENZATO LA LINGUA ITALIANA Qui di seguito troverete otto espressioni le cui origini provengo dall'antica Grecia, che hanno raggiunto l'Italia influenzandone per sempre la lingua. Per ogni espressione, ci sarà una spiegazione e qualche esempio. PIANTARE IN ASSO Questa espressione significa "abbandonare qualcuno da un momento all'altro, senza dare spiegazioni né preavviso". Originariamente, però, l'espressione era piantare in Nasso e derivava proprio dalla mitologia, rifacendosi al mito del Minotauro: Arianna, dopo aver aiutato Teseo con il suo filo a sconfiggere il mostro e a venire fuori dal labirinto di Cnosso, fu abbandonata (piantata, appunto, nel linguaggio colloquiale) sull'isola di Nasso proprio dal suo amato Teseo. Esempio: Sofia mi aveva invitata a cena, ma poi mi ha piantata in asso all'ultimo momento! Che figuraccia! Ero da sola nel ristorante a un tavolo per due! VIVERE UN'ODISSEA Significa vivere un'esperienza ricca di peripezie, imprevisti, sfortune o, più in generale, condurre una vita travagliata e difficile. Ovviamente, vi è un chiaro riferimento all'Odissea, grande poema greco scritto da Omero. La conosciamo tutti, no? L'Odissea narra dell'eroe Ulisse e delle avventure che ha dovuto affrontare durante il suo lunghissimo e faticosissimo ritorno da Troia a Itaca, la sua patria. È chiaro quindi il riferimento dell'espressione italiana alle difficoltà e agli imprevisti. Esempio: Speravo che il viaggio fosse piacevole, invece è stata una vera odissea: prima la ruota bucata, poi l'aria condizionata rotta, Paola si è sentita male e infine ci stavano per rubare la macchina! AVERE LA SPADA DI DAMOCLE SULLA TESTA/SUL CAPO Significa "avvertire nella propria vita l'incombenza di una grande minaccia o di un grave pericolo", "Avere la sensazione che qualcosa di orribile possa accadere da un momento all'altro". L'origine di questa espressione è il racconto che vede come protagonista Damocle, un membro della corte del tiranno di Siracusa, Dionigi I. Damocle invidia la posizione privilegiata del tiranno, perché può vivere una vita agiata e lussuosa, allora il tiranno gli propone di prendere il suo posto per un giorno.Effettivamente, Damocle conferma quello che aveva immaginato ma, al termine di un ricco banchetto, si accorge che, sopra la sua testa, è appesa una spada: Dionigi l'aveva fatta mettere lì per fargli capire quanto la sua posizione di tiranno in realtà fosse pericolosa, dal momento che esponeva continuamente la propria vita a grandi minacce. Esempio: A lavoro ho troppe responsabilità, è come avere costantemente una spada di Damocle sulla testa. ESSERE UNA FATICA DI ERCOLE Quando qualcosa viene identificato come “una fatica di Ercole”, significa che si tratta di un'impresa molto difficile, che richiede tanto impegno e fatica. Il riferimento è ovvio: Ercole (che si chiamava Eracle nella mitologia greca), il quale ha dovuto compiere ben dodici fatiche al servizio del cugino Euristeo, per espiare la propria colpa - era infatti responsabile della morte della famiglia di Euristeo. Esempio: Trasferirmi in una nuova città, ambientarmi e trovare subito un lavoro è stata una fatica di Ercole, ma ne è valsa la pena perché mi ha dato tante soddisfazioni! ESSERE UN CAVALLO DI TROIA In riferimento a una persona, indica una talpa, qualcuno che agisce in segreto, in incognito, all'interno di un gruppo di qualsiasi tipo, con l'intento di danneggiarlo, comprometterlo. In generale,
Gli italiani parlano italiano… o inglese??? Come avete potuto notare, gli ANGLICISMI sono presenti (sempre più spesso) nella lingua italiana. Ormai sono penetrate così in profondità che persino mia nonna ne usa qualcuna! Ma gli stranieri, giustamente, sono molto arrabbiati e non vogliono usarle. “Noi scegliamo di imparare a parlare l'italiano, non l'inglese. Quindi vogliamo parlare solo italiano!”. Effettivamente è giusto… anche perché spesso esistono le versioni corrispondenti in italiano! Perciò, in questo articolo, proveremo a risolvere questo problema! Gli ANGLICISMI presenti in italiano Vi diremo le parole inglesi più usate dagli italiani ogni giorno e le corrispondenti alternative italiane, quando esistono. Noi le alternative ve le diamo, sentitevi liberi di usarle quando parlate o scrivete, ma non dimenticate che il fenomeno è molto radicato tra gli italiani! Quindi non meravigliatevi se i vostri interlocutori useranno gli anglicismi. Abbiamo suddiviso per voi le parole per argomenti con i rispettivi approfondimenti, così da rendere più chiara la lista. Informatica e comunicazione ANGLICISMIVERSIONE ITALIANASocial network- (1)AccountIl profiloPrivacyLa riservatezza (2)Log inL'accessoPasswordLa parola chiave / d'accesso / d'ordine (3)CommunityLa comunitàFeedbackIl riscontroTrendLa tendenzaNicknameIl soprannomeEmailLa posta elettronica (4)DefaultL'impostazione predefinitaSmartphoneIl cellulare UpdateL'aggiornamentoWirelessSenza fili 1) Rete sociale = un qualsiasi gruppo di individui connessi tra loro da diversi legami sociali 2) A: Riservatezza? Ma chi la usa questa parola in italiano? «Ho bisogno di tutelare la mia riservatezza»... Mai sentito! G: Eh lo so… Ma esistono per esempio gli «accordi di riservatezza», tra aziende o privati. 3) Parola chiave / d'accesso = valide alternative alla “password” digitale Parola d'ordine =parola segreta che viene chiesta alla porta d'ingresso di alcuni eventi o locali esclusivi 4) A: Dammi il tuo indirizzo di posta elettronica. Ci sentiamo per posta elettronica. Ti mando una posta elettronica? Poco pratico… G: Ma molto italiano! 5) Invece, parole più specifiche del mondo della tecnologia, in particolare, non hanno una versione italiana. Ad esempio: software, hardware. Lavoro ANGLICISMIVERSIONE ITALIANAMeetingLa riunione, l'incontroBossIl capo (6)AbstractIl riassunto, il sommarioCEOL'amministratore delegatoBodyguardLa guardia del corpoWorkshopIl laboratorioFreelancerIl libero professionistaPartnerIl socio (7)PartnershipLa collaborazione, l'alleanzaManagerIl dirigente, il direttore, l'amministratorePart-timeA tempo parzialeFull-timeA tempo pienoCopywriterIl redattore pubblicitarioStaffIl personaleBadgeIl tesserinoStressLa tensioneStartupLa nuova impresaSmartworkingIl lavoro agile / da remoto / da casa (8)PreviewL'anteprima 6) Il femminile di «capo» è «capa»; tuttavia, poiché questa forma ha spesso un uso scherzoso, molti preferiscono chiamare anche una donna «capo», al maschile. 7) «Socio» è la versione italiana per «partner» nel contesto lavorativo. Nel contesto sentimentale, si usa «partner» quando si parla in maniera impersonale e generale (Bisogna rispettare il proprio partner!). Altrimenti, per parlare di una persona in particolare, si usano le alternative italiane «marito/moglie», «fidanzato/a» o «compagno/a». 8) «Smartworking» non è un anglicismo, ma un «pseudoanglicismo», perché nel mondo anglosassone questa parola non esiste. Politica ed Economia ANGLICISMIVERSIONE ITALIANALeaderIl capo, la guida (9)NewsLe notiziePremierIl primo ministro (10)Low costA basso costoAll inclusiveTutto inclusoStoreIl negozioBrokerL'agente, l'intermediarioBudgetIl bilancio (11)BusinessIl commercio, gli affariReportIl resocontoGapLa lacunaBuyerIl compratore, l'acquirenteUpgradeLa promozione (12) 9) «Capo» o «guida», sono parole usate per indicare la persona principale di un partito politico...
Una domanda molto frequente che arriva al Laboratorio dei Sarti del Web è: “Quali Contenuti devo pubblicare sui Social per attirare più clienti? E che magari rompono meglio le scatole?”Effettivamente se non sei sui Social, se la tua Azienda NON ha una forte presenza online… i clienti non ti notano neppure e vanno dalla concorrenza!Ma questo non significa che devi prendere il cellulare e invadere internet di puttanate! Non avresti alcun risultato positivoE ad occhio e croce non ne hai voglia né tempo…Ci vuole una Strategia precisa ed efficace per avere il MASSIMO risultato col MINIMO sforzoTi serve una Comunicazione su Misura in grado di attirare clienti ed aumentare il tuo fatturatoLa parola che cerchi è “CONTENUTI”, uno strumento estremamente efficace che ti permette di produrre contenuti magnetici per il tuo Cliente su MisuraNella puntata di oggi prendiamo questo concetto: il “contenuto” o meglio “la strategia dei contenuti”, e lo svisceriamo per bene perché c'è tantissima confusione in merito!Tutte le aziende di successo, dalle più grandi alle più piccole, usano questo sistema e fidelizzano nuovi clienti ogni dannatissimo giorno!Ma cosa vuol dire esattamente “contenuti”, qual è la logica dietro questo strumento, perché funziona e come puoi usarlo per aumentare il tuo fatturato?Vedremo una tabella molto semplice dentro cui puoi inserire tutto quello che fai col tuo lavoro e che ti mostrerà uno schema…Vedremo su quali concetti devi puntare e come li puoi trasformare in calamite in grado di attirare davvero le persone per poi trasformarle in clienti pagantiTi darò tre consigli estremamente importanti per lavorare verso un miglioramento e distinguerti invece di confonderti nella massaMa soprattutto vedremo l'errore più grande che fanno la maggior parte degli imprenditori e delle imprenditrici là fuori! Uno sbaglio fatale che tramuta tutto questo lavoro in una perdita di tempo, energia e soldi e nel peggiore dei casi regala clienti alla concorrenza.
Parafrasando Francesco Gabbani - "Il Sudore Ci Appiccica" https://www.youtube.com/watch?v=lnJ9GuQNbxQ perche' l'open source non tira presso gli utenti ? Solo i nostri compagni e i nostri parenti usano libre office o Firefox ?Una bella domanda che non riusciamo a trattare su Twitter non arriva mai alla sostanza.Perchè MS office si' e LIbreoffice no ?Cosa ci vuole per far provare e usare libreoffice, per tanti motivi una scelta senza se e senza ma per ogni tecnico ?E' possibile che noi tecnici siamo cosi' nerd da non sapere capire cosa serve agli utenti finali ? E che nemmeno ci interessa ?Potrebbe. Ma bisogna prova. Chiedi anche tu. Condividiamo le risposte sul gruppo dei caffeinomani !Sfoglia le fonti citate nel podcast su: www.caffe20.it/link e cerca open source In fondo guarda la trascrizione automatica** = **TRASCRIZIONE (Che ne pensi ? Utile ? scrive a t.me/iusondemand )[00:00:13] Buongiorno MA BUONGIORNO ma Buon giorno ![00:00:19] Allora oggi per voi ho una Ferrari meravigliosa regalata solo sono solo due tre quattro 800.000 euro. Solo 800.000 euro per avere una bellissima Ferrari. Dovete fare il giro di casa. No dovete prendere la Ferrari e tutte le altre automobili non vanno non funzionano, non esistono più, sono state tutte ritirate dal mercato eccetto le Panda[00:00:53] Le Panda quelle ci sono, anzi sono rimaste sul mercato le Panda. [00:00:59] Perché l'azienda produce i singoli componenti e ognuno se li può montare da solo in casa. Sì è una cosa molto semplice c'è lei le portiere le infili e stanno già su ok poi una gira un bullone un dado un coso e la portiera sta ferma.[00:01:18] E poi la macchina è già pronta e quella serve anche per andare a fare la spesa dietro l'angolo tranquillamente.[00:01:25] Quindi perché dovreste volere solo una Ferrari per andare in giro ?[00:01:30] La domanda sorge spontanea come si suol dire. [00:01:35] Quando uno legge in giro, e questa è una critica che faccio anche verso di me, attenzione, quando leggi in giro che tutto il mondo dell'open source e del software libero della gratuità freeware ma soprattutto anche della trasparenza non è accattivante non fa presa.[00:01:56] E invece se uno vuole la suite Office per lavorare pensa subito la maggior parte delle persone a Microsoft o al limite a quella di Apple che tra l'altro io non so quanta pubblicità facciano perché secondo me non ne fanno però è tutto ufficiale e autorevole quindi non lo so se uno. Io ricordo ancora 15 anni fa un avvocato mi disse Ah ma io come faccio a stare senza Word e solo Word che funziona. [00:02:25] Questa e altre cose che dici tu non saranno mai compatibili ci sarà sempre qualcosa che non va che non funziona. L'idea che Microsoft funzionava qualsiasi altra cosa no. Ebbene chiaramente come tutti i software che aperti che si sviluppano con il contributo di tutti c'è un percorso di crescita più lento ma la domanda è perché questo software che oggi ormai è maturo non riscuote l'interesse delle persone e per colpa nostra tecnica di noi tecnici che puntiamo sugli aspetti virtuali ideali della gratuità che è tutto offline sul nostro computer.[00:03:05] Invece di dire che con un click possiamo fare tutto anche a computer con il computer senza internet. Ma secondo me oggi un problema delle suite aperte di per scrivere e che non funzionano su telefonino quindi se uso Libreoffice attenzione non funziona bene su telefonino devo avere un altro PC da un'altra parte quindi posso vederlo il documento ma evitarlo comunque sarebbe difficile sia ben chiaro. [00:03:38] Però c'è c'è uno sviluppo che va in modo diverso e l'utenza ha bisogno di un punto di riferimento una persona che dice sono lì delle funzionalità base che vadano sempre e delle esigenze di base che vadano sempre ora quelle che vengono espresse nel mondo dell'open source sono pure esigenze molto comuni molto importanti e molto diffuse ma forse probabilmente sono esigenze che nascono prima di tutto con l'entusiasmo di chi sviluppa quindi sviluppatori di tecnici e solo dopo l'utente finale arriva a percepire l'utilità. Io mi ricordo sempre un messaggio che ho letto su Linux dove si diceva ma perché non posso vedere l'anteprima dei miei pdf in una cartella su Linux così come faccio su Google. [00:04:31] Scusate su Microsoft su Windows io apro una cartella su Windows seleziona un file vedo l'anteprima perché su Linux no la risposta è se vuoi farti una cosa del genere vai su Windows e non rompere le palle perché questo è Linux e noi siamo dei tecnici e sappiamo quello che serve.[00:04:48] No no no no no no non è questo. Non è questo l'atteggiamento giusto. La domanda è come mai in tutti questi anni non si è sviluppato una shell semplicissima uno shell una semplicissima navigazione per di cartelle che permette anche delle comode anteprime. Insomma è veramente.[00:05:11] Sembra che un'esigenza popolare come questa che fa risparmiare effettivamente tantissimo tempo su Linux sembra non essere implementata magari ci sarà qualche distribuzione e io uso solo Ubuntu e in particolare Ubuntu quindi potrei avere questo problema solo io però questo modo di approcciarsi è un vero problema. Allora la domanda è. Effettivamente visto che questo software che piace tanto è un software che nasce grazie al contributo di tanti tecnici.[00:05:43] E proprio vero che abbiamo da una parte un'automobile che cammina e dall'altra una supercar che fa la stessa cosa ma lo fa con urlando stile eleganza prestigio e quant'altro tale da raccogliere molto più entusiasmo e molta più partecipazione. E allora. E allora ancora una volta e apriamo la posta nel frattempo e vediamo cosa ci hanno scritto bollette da pagare. Ma come la vogliamo mettere questa cosa che l'open source non è un qualcosa che piace. [00:06:17] E mai possibile che io uso LibreOffice e OpenOffice prima da vent'anni e non sento e non ho mai sentito la mancanza di Word. Qualcuno me lo spiega perché questa cosa non riusciamo a divulgare. Allora secondo me se continuiamo a risponderti tra di noi tecnici informatici smanettoni conoscitori di qualche cosa e vogliamo sempre andare avanti continuiamo continueremo a vedere le cose dal nostro punto di vista cosa ha bisogno l'utente finale.[00:06:48] Allora io vi chiedo questo provate ad andare dal vostro compagno parente amico quello che odia i computer non si usare e Sentite che cosa vi chiede che cosa vi dice mettete lì di fronte parlate di questo argomento. Parlate di Word e di LibreOffice e sentite quali sono tutte le sue difficoltà perché probabilmente è lì che dobbiamo passare dedicare più attenzione non più al prodotto che ormai c'è ma il modo in cui viene presentato magari dire che LibreOffice grande 200 Megabit potrebbe spaventare chi lo sa.[00:07:27] Beh si può organizzare tutto quello che serve per comprimere sempre di più l'assistenza si può organizzare un sistema assistenza migliore. Sono software aperti quindi si possono sviluppare moduli necessari. Provate a chiedere e sentite che faccia fanno non ditemi le cose solite che non servono a niente che conosciamo tutti. No ma tanto io non lo uso mai punto e basta. Cerchiamo di arrivare proprio al nocciolo e anche stando un po esistenti perché una regola conosciuta in ogni settore è che se chiediamo 5 volte perché alla quinta volta avremo il perché che ci serve caffè da zero. Un caro saluto a tutti alla prossima chiedete chiedete chiedete.=*_*=Caffe20.it il podcast: - Linkografia: www.caffe20.it/link- Sito: www.caffe20.it/play- News: t.me/caffe20- Gruppo: t.me/caffe20group- Alexa: apri caffè due punto zero- Contatti: info@caffe20.it- Telefono: 02 4548 9591Supporta con domande e con donazioni !- www.caffe20.it/sostenitori=*_*= ADV:COOKIEIl KIT è arrivato su: www.cookiekit.it/ondemandLe LIVE continuano su: www.cookiekit.it/liveGratis ogni giorno: privacykit.it/podcast e privacykit.i/rssPRIVACYGDPR: Le basi operative, su Udemy: www.caffe20.it/corsi/privacyPASSWORDGestirle facilmente: www.caffe20.it/corsi/passwordINFLUENCERDiritto d'autore e strategie legali: www.caffe20.it/corsi/influencerPODCASTINGDiventa podcaster registrando: www.caffe20.it/corsiECOMMERCERaccogli gli ordini, evadili in automatico, prepara la bozza di fattura elettronica: www.fatturami.itRECENSIONI FALSEDifenditi dalle Fake Reviews: www.civile.it/internet/visual.php?num=95680BLOCKCHAINLibro su Bitcoin e Blockchain: prenotalo senza impegno scrivendo info@legalkit.it o t.me/iusondemand indicando il prezzo che lo pagheresti. Vale fino al 30.11.2021ACCESSIBILITA' e USABILITA' DIGITALIControlla l'usabilità e gli aspetti legali di sito, app e assistenti: www.Controllosito.itCHI E' SPATARO VALENTINO ?Sviluppatore dal 1984 e giurista dal 1995. Privacy e sviluppo servizi online.=*_*=... e condividi caffe20.it con gli amici !
In questo articolo lasciamo un po' da parte la grammatica perché voglio parlarvi di un fenomeno culturale molto particolare e interessante, qualcosa che - pare - sia nato proprio qui nel Bel Paese! Mi riferisco alle BIG BENCHES, le cosiddette “panchine giganti”... Restate con noi se volete saperne di più! Che cosa sono le "Big Benches"? Probabilmente starete pensando: “Ma di che sta parlando Graziana?”. Ebbene, si tratta di vere e proprie Panchine Giganti e in questo articolo vi parleremo di come sono fatte, come e quando sono nate, i loro segni particolari, ma sopratutto quale significato si cela dietro ad esse! Come sono fatte e come sono nate le Panchine Giganti? Innanzitutto, queste "Big Benches" sono grandi panchine dai colori sgargianti, adagiate su morbide colline e affacciate su vigneti, montagne e, in generale, panorami mozzafiato - infatti, costituiscono veri e propri punti panoramici, oltre a essere attrazioni turistiche. La loro creazione ha avuto inizio nel 2009, da un'idea del designer americano Chris Bangle, che ormai da diversi anni vive con la moglie Catherine a Clavesana, un piccolo centro delle Langhe in provincia di Cuneo, in Piemonte. La prima panchina gigante (o "big bench", in inglese) è stata collocata proprio qui, nel comune di Clavesana, nel 2010. Ma perché proprio l'idea di una panchina? Il simbolo di questa iniziativa è la panchina perché è un elemento di arredo per le città, finalizzato alla socialità, al relax, al riposo e alla calma. Tutte le panchine hanno dimensioni enormi e sono collocate in punti particolarmente belli, interessanti e panoramici, in modo da consentire a chiunque vi si sieda di godere della vista su borghi, campagne e città da un punto di osservazione alto e quindi privilegiato. Il cambio di prospettiva dato dalla dimensione e dall'altezza della panchina fa sentire la persona che ci si siede come un bambino, capace di divertirsi, giocare e meravigliarsi della bellezza della natura che lo circonda. Effettivamente, fotografarsi sopra queste panchine decisamente fuori misura, con le gambe a penzoloni, ci fa tornare un po' bambini e arricchisce i nostri ricordi di quell'entusiasmo e quello stupore tipici dei più piccoli... ma non solo: ci si può rilassare dopo una bella passeggiata, apprezzando il panorama che si materializza davanti ai nostri occhi. Quali sono le caratteristiche imprescindibili delle panchine giganti in Italia? Queste panchine hanno colori sgargianti - come abbiamo accennato - e sfumature che richiamano quelle delle particolarità presenti nei dintorni, come ad esempio, il viola della lavanda, il giallo dei girasoli, il marrone delle nocciole, il rosso del vino, ecc.Ciascuna panchina ha il proprio numero in base alla propria costruzione.Si trovano in punti altamente panoramici, su terreni accessibili a tutti. A proposito di questo suo progetto, Chris Bangle ha dichiarato: “Siamo così ossessionati dallo scoprire sempre cose nuove che spesso ci neghiamo l'interessante esperienza di sperimentare cose ben conosciute ma in un contesto diverso”. Insomma, il suo intento era quello di permetterci di non sottovalutare o dare per scontate le cose che ci circondano solo perché pensiamo di conoscerle bene - sicuramente anche quelle cose note nascondono in sé sfumature... e possono offrirci spunti di riflessione a cui non avremmo mai pensato.Come avrete già intuito dalla scelta dei colori in base al territorio circostante, questa iniziativa nasce dall'idea di valorizzare i comuni che ospitano queste panchine, di dare nuova vita al turismo e dare una spinta alle attività artigianali di questi luoghi. La passione di Bangle per le panchine giganti, nel giro di pochi anni ha conquistato tutti, diffondendosi a macchia d'olio prima nella zona delle Langhe, poi in tutto il Piemonte e, infine, nel resto del Bel Paese; ad oggi, in Italia, ci sono infatti quasi 200 panchine giganti... e non solo: attualmente sta addirittura superando i conf...
Spesso, quando si parla di consulenza finanziaria, ci chiediamo: di chi dovremmo fidarci? Effettivamente è una domanda a cui è difficile dare una risposta. In questo video vi do alcune dritte su come agire in modo consapevole. Se hai altri consigli scrivili qui sotto nei commenti! Come scoprire se un consulente è iscritto all'albo? https://www.organismocf.it/portal/web... Schemi ponzi, come riconoscerli: https://www.youtube.com/watch?v=p3Ilq... #edufin #finanza #consulenza Supportaci a partire da 3€ al mese tramite Patreon! https://www.patreon.com/economiaitalia Abbiamo creato una directory per muoversi meglio all'interno dei nostri contenuti: https://urly.it/3bdtn --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Vuoi sostenermi ma non sborsare nemmeno un euro? Usa questo link per per il tuo prossimo acquisto su Amazon https://amzn.to/2JGRyGT Hai bisogno di un supporto? Vuoi chiedermi qualcosa di più approfondito? https://superpage.to/umbertobertonelli Qui trovi i libri che consiglio per iniziare a capirne di più sull'economia: https://urly.it/3950v Perchè sostenere economiaitalia? Perchè sostieni un progetto che si basa su fatti e dati, ma soprattutto perchè così potrai: 1. leggere il nostro nuovo libro in anteprima; 2. avere accesso a tutte le live complete; 3. sapere in anticipo i temi che tratteremo 4. accedere alla chat dei Patreon; 5. fissare una call one to one con uno di noi. Finora abbiamo raccolto circa 500€ da aprile tramite questo sistema e ciò ci ha permesso di migliorare enormemente la qualità dei nostri contenuti, riducendo i costi di acquisto del materiale e delle piattaforme che utilizziamo giornalmente! Con questa conclusione super democristiana voglio anche ringraziare chi ci ha sostenuto fino ad oggi, in particolare chi fin da aprile ci sostiene, ricordando che a loro regaleremo il nostro libro appena uscirà dalla fase di stampa! https://www.patreon.com/EconomiaItalia Dove ci trovi: INSTAGRAM https://www.Instagram.com/economiaitalia YOUTUBE: https://www.youtube.com/c/Economiaitalia GRUPPO WHATSAPP https://chat.whatsapp.com/IozZCh4DUlV... GRUPPO TELEGRAM https://t.me/economia GRUPPO FACEBOOK: https://www.facebook.com/groups/econo... CANALE TELEGRAM https://t.me/economiaitalia SITO: https://www.economiaefinanzaitalia.it TWITTER: https://twitter.com/ecofinitalia LINKEDIN https://www.linkedin.com/in/umberto-a... E-MAIL: bertonelli.umberto@gmail.com E-MAIL Commerciale: economiaitaliaofficial@gmail.com Puoi supportarmi con una donazione qui: https://paypal.me/appuntiUAB Stranamente sono una persona che legge le mail, rispondo poco ultimamente, sia qui che su telegram, che whatsapp, che instagram. Perdonatemi ma la mole di richieste è aumentata notevolmente nell'ultimo periodo. Cerco sempre di leggere personalmente i vostri pensieri o le vostre argomentazioni. Se siete sintetici mi date una grandissima mano a rispondere a tutti (cosa a cui tengo realmente).
Agli ITS - pur sbagliandone il nome - aveva dedicato un passaggio lo stesso Draghi nel discorso al Senato, a febbraio, nel corso della presentazione del programma di governo, sottolineandone l'importanza per far crescere il nostro Paese e dare una spinta all'Industria 4.0. Il premier ha poi mantenuto l'impegno e destinato agli Istituti Tecnici Superiori un miliardo e mezzo di euro, grazie ai fondi del PNRR.Effettivamente quest'anno gli ITS hanno visto aumentare l'interesse. Le famiglie iniziano a conoscere ed apprezzare questo segmento della formazione, nato una quindicina di anni fa su ispirazione delle Fachhochschule tedesche, percorsi biennali post diploma professionalizzanti, in stretto raccordo con le aziende che ospitano i ragazzi in stage e che inviano in aula i propri esperti. Ed è record di iscrizioni, soprattutto in quelli di area tecnologica, come all'ITS Rizzoli di Milano. Proprio nel giorno dell'accoglienza dei nuovi alunni, siamo andati a curiosare per capire come lavorano i ragazzi e a quali sbocchi professionali si stanno preparando.
Quanto è cambiata oggigiorno la comunicazione nel metal? Effettivamente tutti questi strumenti demoniaci aiutano le band a farsi promuovere ed ascoltare? Oppure si stava meglio quando si stava con le press release stampate su un foglio A4 spedite assieme al promo cd d'ordinanza? Proviamo a darvi qualche risposta, per poi divagare con una rapida carrellata di uscite che aspettiamo con grandissimo hype. Bonus track: vi raccontiamo anche del comunicato stampa più discusso di sempre. E no, non è quello di Tarja e della sua uscita dai Nightwish.
Perché un gattone di più di 6 Kg dovrebbe lasciarsi bullizzare da uno scricciolo di poche centinaia di grammi? Misteri della natura felina!TESTO TRASCRITTO (English translation below)I miei ascoltatori più affezionati, tipo Francesca M a cui prima o poi dovrò dare un premio fedeltà, sapranno che convivo con due gatti: uno è Mazinga un gattone di più di sei chili che ho da circa tre anni, e l'altro invece è una new entry che ho da poco più di un mese e si chiama Sputnik. In una delle mie puntate precedenti dei tre minuti grezzi vi ho raccontato come ho cercato di seguire le informazioni trovate su Internet per immettere la nuova arrivata nel nostro menage, quindi per non far star male Mazinga, per far sì che lei accettasse la gattina. Quindi c'è stata tutta una procedura di pezza che ha preso l'odore di Sputnik, fatta adorare a Mazinga; gatti tenuti rigorosamente separati in due stanze diverse per un paio di settimane; ciotole per il cibo e lettere separate. Bene, ora pare che le due gatte abbiano fatto amicizia, o perlomeno pare che la minuscola Sputnik abbia preso il sopravvento sulla matrona Mazinga. Perché? Perché continua a disturbarla, continua a saltare addosso e continua a rubarle il cibo. Sì, Mazinga è un gatto molto grosso, è un po' sovrappeso però è anche grande di suo, e poi la sua mole viene esagerata anche dal fatto che un gatto col pelo molto lungo, quindi se lo vedete sembra una piccola pantera, è veramente grossa. Già solo questo dovrebbe essere motivo di terrore per il gattino. E invece Sputnik, che è veramente minuscolo perché, oltre a essere molto molto molto giovane, ma è anche un gatto a pelo corto, sì non ha per niente paura di Mazinga, continua a farle gli agguati, ma soprattutto quello che mi stupisce è come Mazinga, quando capita che ha qualcosa nella ciotola, si avvicina a Sputnik e lei la lascia fare, cioè si lascia portar via il mangiare da Sputnik. Io questa cosa qua non riesco a capirla. Non vorrei che il mio gatto Mazinga si stesse rincretinendo, non vorrei aver fatto un grosso errore. È vero che è uno dei motivi per cui abbiamo preso Sputnik e anche perché Mazinga era terribilmente pigra e non si alzava dal cuscino per tutto il giorno. Effettivamente, la presenza del gattino adesso la costringe a muoversi. Comunque continuerò ad osservare e continuerò a tenervi informati sul menage gattesco di casa mia.ENGLISH TRANSLATIONMy most loyal listeners, like Francesca M, to whom I will have to give a loyalty reward sooner or later, will know that I live with two cats: one is Mazinga, a cat weighing more than six kilos that I have had for about three years, and the other is a new entry that I have for a little over a month and is called Sputnik. In one of my previous episodes of the three uncut, I told you how I tried to follow the information found on the Internet to enter the newcomer in our menage, so as not to make Mazinga sick, to make her accept the kitten. So there was a whole procedure, using a cloth that took the smell of Sputnik, given to Mazinga to smell; cats kept strictly separate in two different rooms for a couple of weeks; separate food bowls and toilets. Well, now it seems that the two cats have become friends, or at least it seems that the tiny Sputnik has taken over the matron Mazinga. Why? Because she keeps bothering her, she keeps jumping on her and keeps stealing her food. Yes, Mazinga is a very big cat, she is a little overweight but she is also big on her own, and her size is exaggerated also by the fact that she's a cat with very long hair, so if you see her, she looks like a little panther, she is really big. This alone should be a cause for fear for the kitten. And instead, Sputnik, who is really tiny because, in addition to being very very very young, she is also a short-haired cat, yes she is not at all afraid of Mazinga, she continues to ambush her, but above all what amazes me is how Mazinga, when it happens that she has something in the bowl, Sputnik approaches and she lets her do it, that is, she lets Sputnik take away the food. I can't understand this thing here. I hope my cat Mazinger is not becoming stupid, I hope I didn't make a big mistake. It is true that one of the reasons why we took Sputnik is also because Mazinga was terribly lazy and she did not get up from her pillow all day. Indeed, the kitten's presence now forces her to move. However, I will continue to observe and continue to keep you informed about the cat menage in my house.
Quando parliamo di Funnel Marketing, generalmente la nostra attenzione guarda verso pagine e contenuti diretti alla vendita di un prodotto o servizio. Effettivamente il Funnel Marketing rappresenta oggi insieme all'email marketing (le due strategie sono direttamente correlate) la strategia più utilizzata da milioni di professionisti, aziende e attività locali per aumentare sensibilmente l'acquisizione clienti e di conseguenza le vendite. Tuttavia, poche volte ci soffermiamo a pensare come un Funnel o canalizzazione possa invece servire come “Percorso guida” per un utente, che sarà aiutato dal funnel ad arrivare al prodotto o servizio adatto alle sue esigenze e necessità.Leggi l'articolo sul Blog: https://pasqualemiele.info/funnel-guidaContinua a seguire tutti i miei podcast. Tratteremo insieme tantissime tematiche inerenti il Web marketing e l'ottimizzazione del tuo lavoro attraverso gli strumenti che offre la rete Web. Inizia un lungo percorso dove condividerò tutta la mia esperienza nel settore Web Marketing e Soluzione Web per il Business dal 2008.Seguimi sui Canali:Facebook: https://www.facebook.com/resourcesbusiness/Twitter: https://twitter.com/pasqualemieleYoutube: https://www.youtube.com/user/infoprodotti/LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/pasquale-miele-8253259/nstagram: https://www.instagram.com/ibs.point/Podcast: Podcast: https://gopod.me/pasqualemieleWebsite: http://pasqualemiele.infoVisita anche il sito web dedicato alle risorse e soluzioni web per il business: http://ibs-point.com
Abbiamo scambiato due parole col direttore artistico della compagnia teatrale Qu.bì , Gilles Cheney, sullo spettacolo che andrà in scena domani pomeriggio alle 17:00 all'area verde di Valtournenche.
Che belli che sono i libri! I libri sono ancora quegli oggetti che prendono vita davanti ai nostri occhi, e che ci raccontano di vite passate, presenti e future. Ci accompagnano ovunque: in viaggio, a letto, nella pausa lavoro, nei freddi pomeriggi invernali o nelle più belle spiagge del nostro Paese! Sono scritti benissimo, anche da mani che non ti aspetteresti! Ma siete proprio sicuri che il nome che c'è scritto in copertina sia EFFETTIVAMENTE il nome delle mani che lo hanno scritto quel libro? Non si può essere sicuri, perché dietro ad ogni libro può nascondersi un GHOSTWRITER! Noi de I Desueti, che ci scriviamo le cose da soli, ne abbiamo trovata una in un castello abbandonato e l'abbiamo intervistata, per scoprire che cos'è esattamente in Ghostwriter! Ascoltateci e...non prendete paura eh!!
Effettivamente un record il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ce l'ha già, ma è negativo: è il più filoabortista di tutti gli inquilini della Casa Bianca. Peggio addirittura del suo predecessore Obama, pure del partito democratico.
Effettivamente un record il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ce l'ha già, ma è negativo: è il più filoabortista di tutti gli inquilini della Casa Bianca. Peggio addirittura del suo predecessore Obama, pure del partito democratico.
Le mie nuove cuffie trasmettono il suono direttamente attraverso le ossa del cranio!LINK Le mie nuove cuffie a conduzione https://us.aftershokz.com/products/openmoveTRASCRIZIONE TESTOMeraviglia! Ieri, mi sono arrivate le mie nuove cuffie, sono delle cuffie che fanno passare il suono non attraverso le orecchie, ma attraverso le ossa del cranio. Allora io diversi tipi di cuffie. Ho le cuffie grandi, quelle con tutta la gommapiuma tipo materasso che vanno, che coprono completamente l'orecchio, quelle comode un po' pesanti che però mi permettono di poterle usare quando faccio l'editing per ore e ore. Poi ho le cuffie, quelle del cellulare. Ho un iPhone quindi sono quelle tutte storte che mi creano un po' di problemi, anche perché so che le cuffie che vanno dentro, proprio l'orecchio, quindi i pods sono un po' pericolosi perché boh, l'avevo letto che fanno una specie di solco, non so dove. Comunque poi sono , diciamoci la verità, poi cadono quando cammino, tra mascherina e cose un po' un casino. Poi ho le cuffie che sono sempre di quelle che si mettono sulle orecchie, però sono un po' più piccole e quindi non coprono completamente l'orecchio e quelle però ho smesso di usarle perché eliminano anche i rumori che ci sono fuori, completamente. Quando le ho comprate pensavo che figata così non senti rumori di fuori, però invece è un problema perché le avevo prese anche perché erano bluetooth quindi non avevo bisogno di un cavo perché avevo sempre questo cavo in mezzo quando uscivo a correre, però queste non le ho praticamente usate per uscire perché effettivamente eliminano completamente i rumori di fuori, addirittura quando cammino, mi ricordo la prima volta che le ho messe per uscire sulle scale, non sentivo il rumore dei miei passi ed è una sensazione molto brutta e poi è molto pericoloso usare quelle cuffie quando si è fuori per strada. Ecco invece le nuove cuffie che mi sono arrivate ieri sono... aspetta che prendo la scatola... Ecco qua ce l'ho ancora qua: "Openmove aftershokz" con la k e la z e sono questa cosa incredibile, perché tu le metti hanno due specie di cose tipo quelli che si mettono nelle orecchie, però li metti subito sopra le orecchie nell'osso che c'è proprio sopra l'orecchio, e poi sono unite con una una fascia di plastica rigida che passa dietro così che non cadono. Effettivamente è pazzesco, si sente benissimo come con le cuffie normali. No, sono molto excited. Perché il mio nuovo giocattolino che è arrivato a casa Niente. Ora devo vedere un po' che non mi facciano venire mal di testa, perché mio figlio le ha provate, giusto per vedere come funzionano, "Ah mamma, mi è venuto subito mal di testa!" - "Ma le hai solo messe un secondo!" - "Mi è venuto mal di testa" Adesso son paranoica che potrebbero farmi venire mal di testa. Comunque le userò e vi farò sapere. E i 3 minuti grezzi oggi finiscono così.
I depositi di bitcoin negli scambi sono diventati un popolare punto di dati sulla catena, ma alcuni dicono che questa metrica può essere fuorviante. I trader stanno controllando sempre più i dati on-chain per "prevedere" l'andamento dei prezzi sia a breve che a lungo termine di Bitcoin ( BTC ) utilizzando piattaforme come CryptoQuant, Glassnode e WhaleAlert. In particolare, i punti dati come gli afflussi, i deflussi e gli afflussi di stablecoin di Bitcoin vengono utilizzati attivamente dai trader per anticipare dove potrebbe andare BTC. Tuttavia, questo tipo di dati dovrebbe essere preso con le pinze, poiché anche i grandi detentori si rendono conto che questi dati vengono sempre più utilizzati da molti individui nelle loro strategie di trading. Pertanto, gli individui con un patrimonio netto elevato o le balene possono manipolare questi dati per inclinare il mercato a loro vantaggio. Ma come? --- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/app Support this podcast: https://anchor.fm/bitcoin-informa/support
I depositi di bitcoin negli scambi sono diventati un popolare punto di dati sulla catena, ma alcuni dicono che questa metrica può essere fuorviante. I trader stanno controllando sempre più i dati on-chain per "prevedere" l'andamento dei prezzi sia a breve che a lungo termine di Bitcoin ( BTC ) utilizzando piattaforme come CryptoQuant, Glassnode e WhaleAlert. In particolare, i punti dati come gli afflussi, i deflussi e gli afflussi di stablecoin di Bitcoin vengono utilizzati attivamente dai trader per anticipare dove potrebbe andare BTC. Tuttavia, questo tipo di dati dovrebbe essere preso con le pinze, poiché anche i grandi detentori si rendono conto che questi dati vengono sempre più utilizzati da molti individui nelle loro strategie di trading. Pertanto, gli individui con un patrimonio netto elevato o le balene possono manipolare questi dati per inclinare il mercato a loro vantaggio. Ma come?--- This episode is sponsored by · Anchor: The easiest way to make a podcast. https://anchor.fm/appSupport this podcast: https://anchor.fm/bitcoin-informa/support
Salve a tutti e bentornati. Come state? Tutto bene? Noi da dio. Soprattutto da quando abbiamo saputo che Brunetta ha aumentato gli stipendi ai nostri valenti impiegati statali. Secondo il nostro Caro Leader Mario Draghi questo, assieme ad un turnover per i dipendenti più anziani, dovrebbe ridurre il gap di produttività che i dipendenti dello stato hanno verso il resto del mondo civilizzato. Passiamo poi a Repubblica, giornale nella cui redazione ci si diverte a creare il panico più totale. Motivo del panico il blocco di un lotto Astrazeneca da cui a quanto pare sono scaturite delle morti. Sarebbe proprio il caso di andarci piano e cautela, ma qualcuno ha già comprato il trucco da clown e pare brutto sprecarlo. La barra della decenza è così bassa che anche l'assessore della Regione Sicilia riesce a comportarsi in una maniera più dignitosa della seconda testata nazionale. Alla polemica vaccinale si aggiunge la carissima Selvaggia Lucarelli, che questa settimana ci tiene a sottolineare la sua raffinata e multiforme intelligenza. Decide infatti di caricarsi il peso della professione giornalistica sulle sue spalle. Tutti i giornalisti sono necessari ed in quanto necessari vanno vaccinati, tranne i giornalisti smentiti dalla Lucarelli stessa. Effettivamente essere un corrispondente del Corriere per 19 anni non conta un cazzo se fai Ballando con le stelle. Continuiamo con Travaglio, che come per la massima biblica della trave e la pagliuzza, da del leccaculo agli altri. A sorpresa ci viene a trovare lo speaker di punta di Radio Radio,Francesco Vergovich. Il nostro introduce Paolo Mieli che in uno dei momenti più alti della TV italiana recente riesce a dire tutto ed il contrario di tutto. Osserviamo mentre si scioglie il cervello in diretta ad uno dei più rinomati intellettuali italiani ridendo a crepapelle del momento con voi, amato pubblico. Seguiteci su: ● INSTAGRAM: http://bit.ly/AsNli ● TWITTER: http://bit.ly/3aWsTXC ● FACEBOOK: http://bit.ly/37Gk8iv ● SPOTIFY: https://open.spotify.com/show/31h07OrtFwaYjuGLACbuf0 ● ANCOR: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show ● GOOGLE PODCAST: http://bit.ly/3ianbUA ● APPLE PODCAST: https://podcasts.apple.com/us/podcast/lasse-nella-manicas-show/id1499796035?uo=4 --- Send in a voice message: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show/message
L'adozione di casi d'uso “full 5G” avrà un impatto favorevole sull'aumento del PIL e porterà 210 miliardi di euro di benefici in Europa e oltre 14 in Italia. A dirlo è un report commissionato da Ericsson e Qualcomm alla società Analysys Mason Secondo il report “5G Action Plan Review for Europe” commissionato da Ericsson e Qualcomm ad Analysys Mason, società di ricerca e consulenza specializzata nei settori telecomunicazioni, media e tecnologia, ad un euro investito nei settori sanità, istruzione, turismo e digitalizzazione di edifici della PA ne corrispondono sei in termini di Roi. A livello europeo, sono attesi benefici per circa 210 miliardi di euro a fronte di spese sostenute per circa 46 miliardi nella realizzazione delle infrastrutture, con un rapporto costi-benefici pari a 4,5. E più precisamente, i 161 miliardi di euro di benefici netti generati dal 5G in Europa corrispondono, mediamente, a circa 19 euro per persona all'anno. Effetto “moltiplicatore” in Italia L'indagine sul rapporto costi-benefici generati dall'implementazione di reti “full 5G” (ad avvenuto passaggio verso le reti 5G Standalone) ha rivelato che, per quanto riguarda l'Italia, si può parlare di un effetto “moltiplicatore”. Nel nostro Paese infatti il beneficio vale più del doppio degli investimenti, calcolati in 6,6 miliardi. Con un rapporto costo-benefici pari a 2,2, il “valore” economico del 5G per l'Italia si sostanzia dunque in 14,2 miliardi di euro. Smart Production & Logistics, Smart Rural, Smart Urban, Smart Public Services: questi i settori analizzati, accomunati dall'adozione di casi d'uso “full 5G”. Ad ottenere i maggiori benefici netti, in Europa, saranno Smart Production e Smart Rural (rispettivamente, circa 70 miliardi di euro e 55 miliardi di euro), trainati da casi d'uso in ambito Smart Factory, agricoltura e Fixed Wireless access per le aree suburbane e rurali. Anche in Italia, vantaggi molto consistenti saranno legati ai cluster Smart Rural (6.922 milioni di euro) e Smart Production and Logistics (5.489 milioni di euro), che non supereranno però Smart Public Services, in cui verrà a realizzarsi il miglior rapporto costi-benefici (stimato 5,7). In termini pratici, significa che l'investimento di ogni singolo euro in casi d'uso nei settori sanità, istruzione, turismo e digitalizzazione di edifici della PA, genererà circa 6 euro di benefici economici. Nell'ambito della Pubblica Amministrazione, i dati provenienti da milioni di dispositivi connessi potranno essere impiegati, con costi inferiori al passato, per intraprendere strategie più performanti, per ridurre il consumo d'energia, per contrastare gli sprechi. Per l'istruzione e per la cultura i benefici si tradurranno in nuove tecnologie, piattaforme e servizi trasformativi. La Realtà Virtuale, promossa e diffusa dal 5G, sarà il presupposto per applicare modalità immersive tanto nell'insegnamento quanto nell'apprendimento e nella promozione del patrimonio culturale europeo. Un treno da non perdere: è l'ora dei finanziamenti pubblici “Da questo studio emerge chiaramente come il 5G sia una importante piattaforma di open innovation, determinante per sostenere una ripresa economica inclusiva e accelerare la trasformazione digitale delle industrie e della pubblica amministrazione, così come previsto dal Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza – ha commentato Emanuele Iannetti, Amministratore delegato di Ericsson in Italia -. Poiché l'Europa e l'Italia stanno definendo ora i piani per rilanciare l'economia, è importante destinare adeguate nuove risorse per lo sviluppo del 5G e facilitarne la rapida implementazione e adozione. Non possiamo lasciarci sfuggire l'importante effetto moltiplicatore generato dagli investimenti nel 5G”. Effettivamente, il report ha messo in evidenza come per alcune tipologie specifiche di casi d'utilizzo si avverta improrogabilmente la necessità di finanziamenti pubblici. Ci si riferisce soprattutto agli Smart Public ...
Moneyfarm è una piattaforma di investimento online che permette di investire i propri soldi in modo facile, trasparente e a basso costo. Effettivamente è un consulente finanziario digitale.Proprio con l'obiettivo di utilizzare la tecnologia per offrire il miglior servizio di gestione del risparmio, Giovanni e Paolo Galvani hanno fondato Moneyfarm nel 2011, dopo un'esperienza comune nel settore bancario segnata dalla crisi del 2008.Moneyfarm, con gli oltre €115M di finanziamenti raccolti, rappresenta una delle principali storie di successo nel panorama italiano dell'innovazione. In fase di start-up ha riscritto la storia del venture capital italiano, diventando una delle iniziative italiane più finanziate di sempre. Ha attirato l'attenzione di investitori internazionali come il fondo di Cabot Square Capital e il colosso delle assicurazioni Allianz oltre a un grande gruppo come PosteItaliane.Moneyfarm gestisce il patrimonio di oltre 50.000 risparmiatori a un ritmo di crescita che è sempre stato a doppia cifra anno su anno per un totale che oggi supera €1,3 Miliardi di masse gestite.https://www.moneyfarm.com/
Un Peduzzi munito di mascherina è stato all’anteprima de La vita straordinaria di David Copperfield, il nuovo adattamento cinematografico del classico di Dickens firmato da Armando Iannucci, e si è trovato davanti a un film in costume fresco e pieno di idee. Ve lo consiglia in questo nuovo Cinepillole. Buon ascolto! Soundtraccia: Pengo (Locomotive Mix) - Andrea Babich / Outcast Sala Giochi Loop - Alessandro Mucchi La vita straordinaria di David Copperfield sarà nelle sale a partire dal 16 ottobre 2020. Noi abbiamo avuto modo di guardarlo in anteprima grazie a una proiezione stampa organizzata dal distributore italiano.
Un Peduzzi munito di mascherina è stato all'anteprima de La vita straordinaria di David Copperfield, il nuovo adattamento cinematografico del classico di Dickens firmato da Armando Iannucci, e si è trovato davanti a un film in costume fresco e pieno di idee. Ve lo consiglia in questo nuovo Cinepillole. Buon ascolto! Soundtraccia: Pengo (Locomotive Mix) - Andrea Babich / Outcast Sala Giochi Loop - Alessandro Mucchi La vita straordinaria di David Copperfield sarà nelle sale a partire dal 16 ottobre 2020. Noi abbiamo avuto modo di guardarlo in anteprima grazie a una proiezione stampa organizzata dal distributore italiano.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6320LA SIGNORA IN BLU CHE GRAZIE ALLA BILOCAZIONE PORTO' GESU' AI PELLEROSSA di Rino ZabiaffiOriginaria di Ágreda, in Spagna, viene ricordata come la "signora in blu": questo era infatti il colore dell'abito che portava, quello delle Concezioniste Francescane. In tenera età ebbe una visione. Vide un'anima in stato di grazia ed un'altra in condizione di peccato mortale: un'immagine che non avrebbe dimenticato e che l'avrebbe segnata profondamente. All'età di soli 10 anni, desiderava ardentemente abbracciare la vita religiosa: un paio di anni dopo, i suoi genitori la autorizzarono a rendere questo suo progetto realtà.A sua madre apparve, poi, il Signore, dal quale ricevette l'ordine di vestire l'abito religioso insieme alla giovane e di fare della propria casa un convento. Così fu. Insieme a loro, divenne suora anche la sorella di Maria, di nome Jeronima. Il padre, a propria volta, indossò il saio francescano e raggiunse Francesco e Giuseppe, i figli maschi, al tempo già frati.Maria prese i voti all'età di 18 anni e brillò sempre per la forza della propria fede e per l'intensità della propria preghiera. Si disponeva a severi digiuni e a ore e ore di orazione, in solitudine. I suoi cari si mostravano preoccupati per lei, dato che già soffriva di una salute fragile: tale stile di vita, particolarmente rigido, la debilitava ulteriormente. La tenacia di Maria non venne meno e, presto, ricevette un prezioso dono divino, quello della bilocazione: era in grado di trovarsi contemporaneamente in due posti differenti. Impiegò tale nuova capacità per avviare un'importante opera di evangelizzazione fra gli indiani Jumano.Costoro abitavano un territorio che comprendeva, fra l'altro, l'attuale Texas. Di fatto, li iniziò alla fede cattolica e alla conoscenza del Vangelo, senza mai avere messo piede in territorio americano, per un periodo di circa dieci anni. A rendere questa vicenda ulteriormente straordinaria v'è il fatto che Maria e i pellerossa fossero in grado di comprendersi senza alcuna difficoltà, nonostante parlassero lingue diverse.Non sempre la suora fu ricevuta con favore: su istigazione degli sciamani, anzi, fu anche torturata a morte. Poco dopo, tuttavia, fece ritorno fra i pellerossa, come se nulla fosse accaduto. A quel punto, la comunità Jumano prestò attenzione a ciò che Maria andava predicando. Al di là dei nativi, primi testimoni di tale prodigio fu un gruppo di francescani, presso la missione di Sant'Antonio de la Isleta: costoro, un giorno, si videro venire incontro una cinquantina di indiani Jumano, in cerca di qualcuno che parlasse loro di Cristo. I frati erano stupiti che i pellerossa avessero già sentito nominare Gesù: non vi erano, dalle loro parti, missioni o attività promosse da Ordini religiosi, delle quali i francescani fossero a conoscenza. I pellerossa raccontarono loro di una sconosciuta "signora in blu", che li istruì per molti anni.Due frati accompagnarono a casa il gruppo di Jumano, nella speranza di capirne qualcosa di più: chiunque facesse parte di questa tribù indiana affermò di aver effettivamente avuto in visita, per molte volte nel corso degli anni, la suora di cui parlavano. I pellerossa, quando si videro venire incontro i frati, baciarono con sommo rispetto i crocifissi che questi portavano al collo.Per merito di Maria di Gesù, i francescani amministrarono, quel giorno, duemila battesimi. Furono invitati, inoltre, dal capo-villaggio a guarire circa 200 malati, «perché - disse - voi siete sacerdoti del Signore e potete fare molto con la Santa Croce». Effettivamente, dopo aver benedetto i degenti, dopo aver letto il Vangelo secondo san Luca e invocato la Madonna e san Francesco, ogni malanno, sofferto da queste persone, si estinse. Chiesero, poi, di essere battezzati anche altri nativi, appartenenti a comunità vicine, i quali raggiunsero i religiosi durante la loro permanenza presso la comunità Jumano e durante il viaggio di ritorno.Da menzionare, inoltre, il ricco epistolario della Suora. Fra i suoi contatti, si contano persone appartenenti a ogni classe sociale e rango ecclesiastico: padri generali di Ordini religiosi, vescovi e persino pontefici e capi di governo. Si considerino, ad esempio, le lettere che si sono scambiati madre Maria e il re di Spagna Filippo IV, che già ebbe modo di leggere i memoriali di padre Alonso. I due mantennero la corrispondenza per oltre vent'anni ed oggi si conservano più di 600 lettere, inerenti a questioni sia temporali, sia spirituali. Titolo originale: Suor Maria di GesùFonte: Radio Roma Libera, 9 Ottobre 2020Pubblicato su BastaBugie n. 686
Negli ultimi mesi si è sentito tanto parlare di Smart Working e di come abbia migliorato la vita di tanti lavoratori
#healthmefood #alimentazione #liquirizia ******************************************************************** SOCIAL E WEBSITE: website: http://www.healthmefood.com/it Facebook: https://www.facebook.com/healthmefood/ Instagram: https://www.instagram.com/healthmefood78 ******************************************************************* PODCAST Podcast Addict: http://podplayer.net/?podId=2406272 Podcast Spotify: spotify:show:4kP34YHaLYweiSeJD41eo2 Podcast Itunes: https://podcasts.apple.com/us/podcast/langolo-del-nutrizionista/id1447943400?uo=4 Podcast Spreaker: https://www.spreaker.com/show/langolo-del-nutrizionista Google Podcast; https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly93d3cuc3ByZWFrZXIuY29tL3Nob3cvMzI4MjE0MS9lcGlzb2Rlcy9mZWVk ******************************************************************* Libri di Alimentazione consigliati: (link affiliati in cui io ho una commissione se li acquistate da questi link): PROJECT NUTRITION: https://amzn.to/2MpG4r1 GUIDA ALIMENTAZIONE SPORTIVA: https://amzn.to/31PRMyU BUFALE SUL CIBO: https://amzn.to/2ZgPQCD MITI ALIMENTARI: https://amzn.to/2Ns0sH ****************************************************************** Links e Studi consultati: https://academic.oup.com/aje/article/170/9/1137/165310 https://link.springer.com/article/10.1208/pt060113 ****************************************************************** Quando ero un bambino, con mio padre, si andava spesso nel fine settimana a raccogliere lumache, funghi e liquirizia. Non si andava tutti i fine settimana, ma capitava. La liquirizia mi ha sempre affascinato, perche' ovviamente da bimbo, mi aspettavo di tirare fuori da terreno un rotolo nero. Invece tirando su la pianta, ne veniva una radice giallastra. Stesso odore e stesso sapore. E mi sentivo confuso. Comunque mi piace ancora tantissimo ed oggi te ne voglio parlare. Per cui oggi parliamo della liquirizia. Quando si parla di liquirizia, penso che anche tu, vada direttamente col tuo pensiero, ai dolciumi neri oppure a quelle belle bacchette di legno essiccato, che si possono trovare in alcune farmacie. I dolciumi molto probabilmente sono la prima cosa. Effettivamente e' stato un altro metodo umano, per trasformare un qualcosa di veramente ottimo, in un prodotto commerciale con scarsa utilita'. La liquirizia o glycyrrhiza glabra, e' una pianta prevalentemente coltivata nel bacino mediterraneo. Fa parte delle leguminose, ed il suo utilizzo e' diffusissimo nel continente europeo. Un fiore all'occhiello per la Calabria, regione dalla quale provengo, con la sua tradizione. Addirittura alla fine degli anni 20, l'enciclopedia Britannia la annoverava come la qualita' migliore di liquirizia presente. Dopo anni di crisi e soprattutto grazie all'unione europea che ha stanziato tanti fondi per la riqualificazione produttiva, il sito calabrese e' ritornato ad essere di primo ordine oltre a ricevere i bollini IGP e DOP. Anche la regione Abruzzo ha una grande tradizione di liquirizia. Al di fuori dell'Italia, grossi produttori sono India, Iran, Afghanistan, China e Turchia. Nel mondo arabo una bevanda dissetante chiamata sus a base di liquirizia diluita in acqua viene venduta dai venditori ambulanti. La produzione della liquirizia puo' avvenire in diversi modi, in base alla sua commercializzazione finale. In ogni caso al di la delle caramelle gommose, che non voglio neanche trattare in questo contesto, si puo' comprare come radice fresca, essiccata oppure come estratto di liquirizia. Le radici una volta lavate e tagliate in maniera uniforme. Nel caso sia necessaria una essiccazione, vengono essiccate in forno, oppure se la zona lo permette, all'aperto in zone molto soleggiate, ma ventilate. La temperatura non dovrebbe mai superare i 50 gradi centigradi. Per l'estratto invece, le radici vengono sfibrate e poi messe a bollire in acqua al fine di estrarne tutto il succo. Poi il composto viene filtrato e messo a bollire nuovamente, al fine di ottenere un composto nero e denso, che sara' poi utilizzato per diversi scopi. Da quello alimentare, ad essere solo un colorante oppure nella produzione di liquori o come additivo nell'industria del tabacco. Gli studi sulla liquirizia sono molteplici. E' una di quelle situazioni in cui effettivamente il suo utilizzo, ha dei veri effetti benefici, anche non la si puo' confondere con una medicina vera e propria, anche perche' ci sono degli effetti collaterali per il suo eccessivo utilizzo. Il principio attivo che piu' e' utilizzato e che e' il piu' predominante, in termini di risultati e' l'acido glicirrizico o glicirrizina ed anche l'acido glicirretico. Infatti, nella medicina officinale, ma anche in campo farmacologico puro, il suo utilizzo e' quello di espettorante e gastroprotettore nel trattamento dell'ulcera peptica. ****************************************************************** Foto di psaguer da Pixabay
Tra gli imprenditori e gli aspiranti tali, esiste questa convinzione: senza spendere non puoi guadagnare. Effettivamente, se vuoi aprire un ristorante, una palestra, una fabbrica, hai bisogno di un investimento iniziale grossissimo. Al giorno d'oggi puoi diventare freelance o imprenditore con un investimento iniziale minimo, grazie al digitale. La convinzione però rimane. Anche quando non serve metti in conto spese ingenti. Così ti costringi ad aspettare, complichi le decisioni, spesso ti scoraggi e abbandoni deluso il progetto. Non lasciarti deviare da questa falsa credenza. Oggi per avviare il tuo business bastano poche centinaia di euro. Ti spieghiamo dove devi investirli in questo episodio. Abbiamo menzionato questi due episodi: Come creare shampoo personalizzati e venderli online Come creare un sito velocemente 10000 Iscritti è il corso che insegna come creare e sviluppare una lista email. Così avrai il controllo sulla crescita del tuo business. Iscriviti alla lista d'attesa per ricevere i bonus gratuiti e non perdere il lancio (i posti saranno limitati). Clicca qui. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/italianindie/message
Potresti domandarti: “ma a me che cacchio me ne frega di sapere questa cosa?”. Effettivamente nella vita di tutti i giorni, a meno che tu non stia preparando un assalto alla filiale sotto casa potrebbe anche non servirti.Però potresti avere dei figli che sono o saranno un giorno adolescenti. Potresti essere un educatore o un capo scout, avere a che fare con delle ragazze e dei ragazzi. Potresti avere dei fratelli delle sorelle più piccoli o dei cugini.Ecco in questo caso ti consiglio di ascoltare il podcast
#healthmefood #alimentazione #palato********************************************************************SOCIAL E WEBSITE:website: http://www.healthmefood.com/itFacebook: https://www.facebook.com/healthmefood/Instagram: https://www.instagram.com/healthmefood78*******************************************************************PODCASTPodcast Addict: http://podplayer.net/?podId=2406272Podcast Spotify: spotify:show:4kP34YHaLYweiSeJD41eo2Podcast Itunes: https://podcasts.apple.com/us/podcast/langolo-del-nutrizionista/id1447943400?uo=4Podcast Spreaker: https://www.spreaker.com/show/langolo-del-nutrizionistaGoogle Podcast; https://www.google.com/podcasts?feed=aHR0cHM6Ly93d3cuc3ByZWFrZXIuY29tL3Nob3cvMzI4MjE0MS9lcGlzb2Rlcy9mZWVk*******************************************************************Libri di Alimentazione consigliati: (link affiliati in cui io ho una commissione se li acquistate da questi link):PROJECT NUTRITION: https://amzn.to/2MpG4r1GUIDA ALIMENTAZIONE SPORTIVA: https://amzn.to/31PRMyUBUFALE SUL CIBO: https://amzn.to/2ZgPQCDMITI ALIMENTARI: https://amzn.to/2Ns0sH******************************************************************Ci sono alcune persone che amano determinati cibi ed altre che li odiano. Oppure che non ne possono neanche sentire l'odore. Ma da cosa dipende tutto questo? Oggi cerchiamo di parlane assieme. Prima pero' mi vorrei scusare se mi vedi un pochino rintronato, ma da pochi giorni abbiamo in casa un ospite perenne. Oggi e' mercoledi 13 e sto ancora preparando questo video, quando di solito sia quello del mercoledi che quello del sabato sono gia' caricati. Ma di sonno ne ho visto poco e per cui non so assolutamente a che ora saro' in grado di pubblicare questo contenuto e quello di sabato. Ti chiedo pazienza! L'ospite lo puoi vedere qui fra le mie braccia. Arrivato in mezzo a noi venerdì 8 novembre ed io e mia moglie siamo felicissimi. Per tornare al video. Ti sei mai chiesto il motivo per il quale un determinato alimento ti fa impazzire ed un altro non cosi tanto? Oppure come mai ami i dolci ed invece odi la pasta? Effettivamente non e' una cosa strana che questo accada, perche' ci sono effettivamente delle ragioni. Ci sono ricerche in merito, ma sostanzialmente si possono fare prevalere 2 strade al momento. L'educazione alimentare e cioe' come noi vendiamo introdotti al mangiare. E con questo non indico solo tramite il comportamento dei genitori, che e' comunque una parte determinante della cosa, ma anche di come la società' ti propone ed a volte obbliga, a fare tendere verso un alimento, rispetto ad un altro. Solitamente in questo caso il marketing punta molto sul cibo economico, che solitamente e' preparato con ingredienti di scarsa qualità', con tanti grassi e tanto zucchero. La seconda ragione e' il senso del gusto, e quindi in base a come le nostre papille gustative percepiscono il sapore del cibo che andiamo a introdurre. Oltre a questo e' da tenere anche in considerazione le componenti psicologiche. Ad esempio, mi sento escluso dal gruppo se non bevo il cocktail, oppure se non mangio la pizza o la carne. Ed anche quelle metaboliche che e' una fase un po' più' distante dal discorso che sto affrontando, ma che e' sempre una variabile molto importante in questo aspetto. Per analizzare un aspetto prettamente fisiologico, dovremo sicuramente parlare della lingua. Il numero di papille gustative presenti sulla lingua, non sono fisse e variano da persona a persona.Questo comporta che ci siano differenti reazioni allo stesso cibo, in base a come la persona riesce a codificare il senso del gusto che ha appena inghiottito. Se il cibo per me e' troppo dolce, per te potrebbe esserlo meno. Se lo Yogurt mi piace, a te potrebbe dare un senso di disgusto, perché' lo percepisci troppo acido. Ma queste piccoli recettori, quasi dei cotton fioc della lingua, non sono le uniche porte di ingresso al senso del gusto. Si crede che ci sia un senso innato e che sia un retaggio dei nostri antenati, che ci fa percepire un gusto dolce, come commestibile ed uno acidulo, come non commestibile. Una specie di tecnica di sopravvivenza che ci avvisa se qualcosa puo' farci del male e per la quale il nostro cervello e' impostato a reagire. Il limone e' un esempio classico di questa situazione. Ma la parte evolutiva non e' l'unica. Ci sta anche infatti una parte genetica che entra in azione. Per esempio, il gusto amaro, ha circa 25 recettori diversi sulla nostra lingua, ma non sono funzionali nello stesso modo per tutti. Il modo in cui funzionano con me, potrebbe essere completamente diverso dal tuo. Il recettore TAS2R38, uno dei recettori che percepisce il senso dell'amaro, entra in contatto col PROP, che e' l'abbreviazione di propiltiouracile. Chi non percepisce questo gusto, e' in linea di massima piu' incline a sopportare il cibo piccante.
Alle soglie del 2020, siamo effettivamente liberi? O abbiamo forse barattato la comodità con la libertà?Parliamone...
https://www.cucina24ore.it/macchina-del-pane-lievitazione-top-quanto-aumenta-la-bolletta-video-ask-4Domanda: Quale mix è il migliore per la mia macchina del pane?Prima di rispondere alla domanda, vi prego di guardare il video comparativo di 4 macchine del pane in cui utilizziamo lo stesso mix, usando però macchine diverse.Già da lì vi potete fare un'idea: non esiste il mix perfetto per ogni macchina, esiste la ricetta perfetta per voi, a seconda di come vi piace il pane.Io vi consiglio quella del pane casereccio!Oppure puoi guardare qui tutte le nostre ricette di pane.Domanda: cosa posso fare con la Silvercrest?E' stata la nostra prima macchina del pane! Ci puoi fare una marea di cose, io mi sono sbizzarrita non solo con il pane, ma l'ho usata anche come un piccolo Bimby, cucinandoci, sughi, risotti, minestre e minestroni.Ti invito a dare un'occhiata alla nostra Playlist!Domanda: Con la Zero Glu ho notato che i panini che nuocciono sotto sono più bruciacchiati, come posso fare?Effettivamente parecchie persone mi hanno fatto notare questa cosa, ma devo dire che con la mia macchina la differenza tra le due teglie non è così evidente... Credo che possa succedere che le macchine abbiamo una performance diversa, un po' come per i forni, vi consiglio a metà o a tre quarti del tempo di cottura, di mettere in pausa la macchina e scambiare le teglie da sopra a sotto.Domanda: Mi consigli la macchina del pane come la tua?Tra le quattro provate, abbiamo tenuto la Sana perché è programmabile e mi dà modo di sperimentare tantissime cose e poi la Zero Glu, perchè in questo momento più diffusa tra tutti voi che ci seguite, quindi per farvi qualche ricette e rispondere ai vari quesiti sull'utilizzo che mi ponete.Domanda: Io ho una macchina Silvercrest... Per far venire il pane un po' più basso?Ti suggerisco di dare un'occhiata alla ricetta del mio pane con farina di grano saraceno!
Torna la maledizione di Power Pizza, quella originale! Quale? Quella per la quale quando cerchiamo di fare una puntata EFFETTIVAMENTE piena di contenuti interessanti e con un ospite d'eccezione che SA di cosa stia parlando, qualcosa deve andare storto per forza. In questo episodio: esplode l'audio! Lorro che muore! Gianmaria Tammaro che ci lancia le anteprime! Tutti i servizi del mondo si accaparrano un bel PLUS in originalità! Link alle cose: Menews : Una nuova 007https://www.theguardian.com/film/2019/jul/15/lashana-lynch-new-007-james-bond-daniel-craigSwitch Litehttps://global.techradar.com/it-it/news/nintendo-switch-liteThe Boyshttps://www.youtube.com/watch?v=06rueu_fh30Too old to die younghttps://www.youtube.com/watch?v=O0KO8My-90gApple TV+https://www.smartworld.it/streaming/apple-tv-plus-servizio-streaming.htmlDisney+https://www.teamworld.it/spettacolo-tv/disney-la-nuova-piattaforma-streaming-prezzi-e-catalogo/Pewdiepie torna a fare Minecrafthttps://www.youtube.com/watch?v=VGt-BZ-SxGIAziz Ansari’s new showhttps://en.wikipedia.org/wiki/Aziz_Ansari:_Right_NowDr. Mario WORLDhttps://drmario-world.com/en-US/index.htmlCorridor Crew - VFX Artists react to IL RE SCORPIONEhttps://www.youtube.com/watch?v=KH1V6CHO1JkCon : Nick, Sio e Gianmaria TammaroEditata da: Nick (ora gli sanguinano le orecchie)
Quante tazzine di caffè al giorno sono sostenibili per l'uomo? È vero (come affermano diversi studi) che troppe tazze di caffè al giorno aumentano il rischio di problemi al cuore? Secondo il recentissimo studio della British Heart Foundation, non è così. A tutti noi piace bere il caffè, ed a tanti di noi anche parecchie tazze. Questo a volte ti espone a critiche perché si è sentito dire faccia male, oppure ti fa venire un pò l'ansia perché tu stesso hai sentito questo. Effettivamente, diversi studi in passato sono stati un pò controversi ed hanno evidenziato quanto detto. Ma un recentissimo studio svolto su 8412 partecipanti ha evidenziato che non è così. Bere anche più di 25 tazzine di caffè al giorno non aumenta il tuo rischio di infarto ed ictus ne tanto meno più di quanto potrebbe fare una sola tazzina. NB ovviamente questo non è un invito a bere 25 tazze di caffè al giorno, è solo quanto detto in uno studio e vuole dare tranquillità a chi è abituato a bere 5-8 tazzine al giorno.
Dopo anni di scuola è arrivato il momento di dire Addio, a tutte le esperienze positive e negative che ho vissuto, ringraziando in particolar modo le persone che mi hanno accompagnato in questi anni, in questo particolare caso, i miei compagni delle superiori. Persone fantastiche che ricorderò per sempre. Effettivamente ancora non ho superato gli esami, ma se nel peggiore dei casi, dovessi ripetere l'anno, non sarà come sempre, perchè non ci saranno nell'aula i miei compagni. Con loro ne abbiamo fatte di pazzie, ed è arrivato il momento di dovergli dire Addio, assieme al mio canale Youtube che da questo momento non tratterà più d'informatica, bensì saranno i podcast visivi che farò. Con la speranza che questo testo sia di vostro gradimento. Buon ascolto
Effettivamente quanto valore porta in un video essere esilaranti? Naturalmente è uno degli elementi chiave dell'intrattenimento. Vediamo quali sono a tutti gli effetti le tecniche per essere sempre più divertenti!
“Conosco almeno due tipi di psichiatria: la psichiatria dei poveri e quella per i ricchi. C'è un proverbio calabrese che dice chi non ha non è. E questa contraddizione – che esprime nella sua totalità le contraddizioni della nostra società - si mostra proprio nella maniera più chiara proprio negli ospedali psichiatrici. Effettivamente chi non à non è, perché quando una persona disturba, malato o meno che sia, va a finire o in manicomio o in carcere.” 39 anni fa, il 13 maggio 1978, è stata approvata la legge 180, la cosiddetta “Legge Basaglia”. Per la prima volta nel mondo il governo italiano dichiarò che nessun altro manicomio poteva essere costruito. Quelli in funzione dovevano venire progressivamente chiusi, e sostituiti da strutture in cui le persone venissero curate senza essere rinchiuse. Psicoradio ricorda la legge 180 e le persone che hanno lottato per cambiare la psichiatria con una serie di trasmissioni. Questa prima puntata racconta la prima volta che Franco Basaglia diventa direttore di un manicomio; quando, nel 1961, giovane psichiatra, ha l'incarico di dirigere l'ospedale psichiatrico di Gorizia. Ce ne parla Mario Colucci, psichiatra e psicoanalista, docente all'università di Trieste e autore del libro “Franco Basaglia” (2001). E sentiremo anche la voce di Franco Basaglia e della moglie Franca tratte dai pochi filmati che le hanno raccolte; ascolteremo poesie di Alda Merini e commenti di redattori e redattrici di Psicoradio. Ore perdute invano nei giardini del manicomio, su e giù per quelle barriere, inferocite dai fiori, persi tutti in un sogno di realtà che fuggiva […] Alda Merini
“Conosco almeno due tipi di psichiatria: la psichiatria dei poveri e quella per i ricchi. C’è un proverbio calabrese che dice chi non ha non è. E questa contraddizione – che esprime nella sua totalità le contraddizioni della nostra società - si mostra proprio nella maniera più chiara proprio negli ospedali psichiatrici. Effettivamente chi non à non è, perché quando una persona disturba, malato o meno che sia, va a finire o in manicomio o in carcere.” 39 anni fa, il 13 maggio 1978, è stata approvata la legge 180, la cosiddetta “Legge Basaglia”. Per la prima volta nel mondo il governo italiano dichiarò che nessun altro manicomio poteva essere costruito. Quelli in funzione dovevano venire progressivamente chiusi, e sostituiti da strutture in cui le persone venissero curate senza essere rinchiuse. Psicoradio ricorda la legge 180 e le persone che hanno lottato per cambiare la psichiatria con una serie di trasmissioni. Questa prima puntata racconta la prima volta che Franco Basaglia diventa direttore di un manicomio; quando, nel 1961, giovane psichiatra, ha l’incarico di dirigere l’ospedale psichiatrico di Gorizia. Ce ne parla Mario Colucci, psichiatra e psicoanalista, docente all’università di Trieste e autore del libro “Franco Basaglia” (2001). E sentiremo anche la voce di Franco Basaglia e della moglie Franca tratte dai pochi filmati che le hanno raccolte; ascolteremo poesie di Alda Merini e commenti di redattori e redattrici di Psicoradio. Ore perdute invano nei giardini del manicomio, su e giù per quelle barriere, inferocite dai fiori, persi tutti in un sogno di realtà che fuggiva […] Alda Merini
“Conosco almeno due tipi di psichiatria: la psichiatria dei poveri e quella per i ricchi. C’è un proverbio calabrese che dice chi non ha non è. E questa contraddizione – che esprime nella sua totalità le contraddizioni della nostra società - si mostra proprio nella maniera più chiara proprio negli ospedali psichiatrici. Effettivamente chi non à non è, perché quando una persona disturba, malato o meno che sia, va a finire o in manicomio o in carcere.” 39 anni fa, il 13 maggio 1978, è stata approvata la legge 180, la cosiddetta “Legge Basaglia”. Per la prima volta nel mondo il governo italiano dichiarò che nessun altro manicomio poteva essere costruito. Quelli in funzione dovevano venire progressivamente chiusi, e sostituiti da strutture in cui le persone venissero curate senza essere rinchiuse. Psicoradio ricorda la legge 180 e le persone che hanno lottato per cambiare la psichiatria con una serie di trasmissioni. Questa prima puntata racconta la prima volta che Franco Basaglia diventa direttore di un manicomio; quando, nel 1961, giovane psichiatra, ha l’incarico di dirigere l’ospedale psichiatrico di Gorizia. Ce ne parla Mario Colucci, psichiatra e psicoanalista, docente all’università di Trieste e autore del libro “Franco Basaglia” (2001). E sentiremo anche la voce di Franco Basaglia e della moglie Franca tratte dai pochi filmati che le hanno raccolte; ascolteremo poesie di Alda Merini e commenti di redattori e redattrici di Psicoradio. Ore perdute invano nei giardini del manicomio, su e giù per quelle barriere, inferocite dai fiori, persi tutti in un sogno di realtà che fuggiva […] Alda Merini
Oggi parliamo di Ghostcodes, un tool che si definisce “il più grande database online di utenti Snapchat”. Effettivamente su Snapchat non è facile trovare utenti interessanti da seguire e Ghostcodes risponde proprio a questa esigenza. Ghostcodes infatti è una grande directory in cui potete cercare persone per nome, username o anche esplorare interessi e categorie per trovare dei nuovi utenti da seguire.E se avete i polpastrelli stanchi e non vi va di scrivere il dominio nel form, potete installare l’estensione per Chrome e usarla sui siti che vi interessano. Funziona anche sui profili LinkedIn.Potete spulciare la directory da web oppure attraverso la app, disponibile per iOS e Android. Una volta trovate le persone che vi interessano, potete scaricare i loro snapcode e poi caricali su Snapchat per seguirle…Continua su:http://www.MERITA.BIZ/70### NOTE DELLA PUNTATA ###Maggiori informazioni sulla app si possono avere sul sito ufficiale di Ghostcodes.Potete scaricare Ghostcodes dall’iTunes Store e dal Play Store.Sistemi supportati: iOS, Android, web.Prezzo: gratuito.### PODCAST ###HTTP://www.MERITA.BIZ/PODCAST Sottoscrivi il podcast su: iTunes: http://j.mp/MERITA-ITUNES Stitcher:http://j.mp/MERITA-STITCHER Spreaker:http://j.mp/MERITA-SPREAKER Soundcloud:http://j.mp/MERITA-SOUNDCLOUD ##### WWW.MERITA.BIZ #####
Davvero chi ha i muscoli più grossi è più forte? A volte l'ipertrofia non è l'unico elemento per aumentare la forza... Altri video https://www.facebook.com/migliacciogm Allenare la Forza senza aumentare l’Ipertrofia? Se dovessimo chiedere ad un bambino chi è più forte tra due persone e lui ovviamente ci direbbe quello che hai i muscoli più grossi perché ma perché noi siamo stati abituati fin da piccoli con “Braccio di Ferro” – o almeno la generazione di chi scrive… – dove lo stereotipo della persona forte era legata a quella con i muscoli più grossi. Chi ha più forza ha i muscoli più grossi? Effettivamente l’aumentata sezione trasversa del muscolo, ovvero l’ipertrofia, è senza dubbio uno dei fattori che riguarda la forza. Però ne mancano almeno altri 13 che non hanno tanto a che vedere con l’ipertrofia e riguardano ad esempio la densità delle fibre muscolari, la capacità del muscolo di potersi contrarre e decontrarre con alta coordinazione intra ed extra muscolare e anche la capacità di poter coordinare una sequenza di attivazione con altri gruppi muscolari. Nello Sport la Forza è infatti una espressione complessa che viene valutata nel gesto tecnico finale e non solamente nella contrazione di un singolo muscolo. La Forza ed il suo allenamento. Dalla figura risulta chiaro che la Forza si deve allenare, in funzione del gesto sportivo (è diverso nel BodyBuilding), seguendo l’allenamento di numerose variabili. Allenare la Forza, allenare la Potenza Da questa immagine si vede come per aumentare la Forza dobbiamo considerare numerosi parametri che sono legati ad altri aspetti che non riguardano esclusivamente l’ipertrofia, quindi quando si allena la forza bisogna anche stabilire l’obiettivo in termini di performance che vogliamo ottenere. Non tutti gli sport, ad esempio, hanno vantaggi ad avere atleti con dei muscoli molto grandi ed ipertrofici perché, vedi il caso del Nuoto o del Triathlon, è fondamentale avere un corpo che non opponga resistenza all’avanzamento, mantenendo una grande efficenza in termini di potenza. Puntare a vincere, puntare alla Potenza Avere chiaro il concetto che si possono migliorare altre componenti che sviluppano la forza senza focalizzarsi sulla sola ipertrofia è quindi fondamentale quando studiamo i processi e i metodi di allenamento per la forza di un atleta impegnato in competizioni sportive agonistiche. Un allenatore o un preparatore, ma anche un personal traier, dovrà quindi a valutare quale sia la reale esigenza del singolo sport e del singolo atleta perché la capacità di generare forza arriva da tantissimi aspetti e nella grafica ne abbiamo indicati almeno 13 ed a volte almeno 12 non sono così scontati.
Davvero chi ha i muscoli più grossi è più forte? A volte l'ipertrofia non è l'unico elemento per aumentare la forza...Altri video https://www.facebook.com/migliacciogmAllenare la Forza senza aumentare l’Ipertrofia?Se dovessimo chiedere ad un bambino chi è più forte tra due persone e lui ovviamente ci direbbe quello che hai i muscoli più grossi perché ma perché noi siamo stati abituati fin da piccoli con “Braccio di Ferro” – o almeno la generazione di chi scrive… – dove lo stereotipo della persona forte era legata a quella con i muscoli più grossi.Chi ha più forza ha i muscoli più grossi?Effettivamente l’aumentata sezione trasversa del muscolo, ovvero l’ipertrofia, è senza dubbio uno dei fattori che riguarda la forza. Però ne mancano almeno altri 13 che non hanno tanto a che vedere con l’ipertrofia e riguardano ad esempio la densità delle fibre muscolari, la capacità del muscolo di potersi contrarre e decontrarre con alta coordinazione intra ed extra muscolare e anche la capacità di poter coordinare una sequenza di attivazione con altri gruppi muscolari.Nello Sport la Forza è infatti una espressione complessa che viene valutata nel gesto tecnico finale e non solamente nella contrazione di un singolo muscolo.La Forza ed il suo allenamento. Dalla figura risulta chiaro che la Forza si deve allenare, in funzione del gesto sportivo (è diverso nel BodyBuilding), seguendo l’allenamento di numerose variabili.Allenare la Forza, allenare la PotenzaDa questa immagine si vede come per aumentare la Forza dobbiamo considerare numerosi parametri che sono legati ad altri aspetti che non riguardano esclusivamente l’ipertrofia, quindi quando si allena la forza bisogna anche stabilire l’obiettivo in termini di performance che vogliamo ottenere.Non tutti gli sport, ad esempio, hanno vantaggi ad avere atleti con dei muscoli molto grandi ed ipertrofici perché, vedi il caso del Nuoto o del Triathlon, è fondamentale avere un corpo che non opponga resistenza all’avanzamento, mantenendo una grande efficenza in termini di potenza.Puntare a vincere, puntare alla PotenzaAvere chiaro il concetto che si possono migliorare altre componenti che sviluppano la forza senza focalizzarsi sulla sola ipertrofia è quindi fondamentale quando studiamo i processi e i metodi di allenamento per la forza di un atleta impegnato in competizioni sportive agonistiche.Un allenatore o un preparatore, ma anche un personal traier, dovrà quindi a valutare quale sia la reale esigenza del singolo sport e del singolo atleta perché la capacità di generare forza arriva da tantissimi aspetti e nella grafica ne abbiamo indicati almeno 13 ed a volte almeno 12 non sono così scontati.
L'immagine è la nuova frontiera della creatività e il web ne ha modificato le logiche costruttive quanto quelle di senso. Infatti l'avvento del web ha influito suoi processi ideativi, ossia quelli in grado di formulare intuizioni e soluzioni non contemplate dagli schemi di pensiero tradizionale o consolidato. In altre parole, la creatività è cambiata con il medium web. Un mutamento dovuto al passaggio contemporaneo dalla cultura scritta a quella visiva, coinvolgendo grazie al web non solo il nostro modo di comunicare, ma anche quello di pensare. Effettivamente la cultura e i suoi maestri sono stati da sempre influenzati dal medium con cui si sono confrontati, quindi anche il gesto creativo, entrando in rete, ha subito inevitabilmente uno stravolgimento. Allora come funziona oggi la creatività? Come è cambiato l'atto creativo ora che alberga in contemporanea nel mondo reale quanto in quello virtuale? Dove agisce e dove si visualizza? Questo incontro cerca di dare alcune risposte, al fine di introdurre i partecipanti alle basi del visual marketing post-web applicato dall'atto creativo in rete. Target: Un intervento rivolto a chiunque abbia voglia di capire e sviluppare la creatività che alberga il lui.