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Nel 2024 nella foresta amazzonica sono andati a fuoco oltre 300mila chilometri quadrati, l'equivalente della superficie italiana. Nonostante le misure intraprese da Lula, la forte siccità e gli incendi dolosi hanno aumentato le zone incendiate. Marina Pierri, direttrice artistica del Festival delle serie tv, ci racconta di M – Il figlio del secolo, la serie tv di Joe Wright con Luca Marinelli che racconta i primi anni dell'ascesa di Benito Mussolini – tra commedia e grottesco. Puoi scriverci a podcast@lifegate.it e trovare tutte le news su www.lifegate.it.
“Turchia Queer” di Deniz Nihat Aktan è per distacco il miglior libro in italiano per conoscere la storia del mondo queer della Repubblica turcaIscriviti al canale Telegram per guardare tutta la lista di tutti gli eventi (ad oggi) confermati ed avvisatemi se ne conoscete altri Mentre qui trovate tutti i link di Medio Oriente e Dintorni: Linktree, ma, andando un po' nel dettaglio: -Tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni -Per articoli visitate il sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo" di questo podcast. - Qui il link al canale Youtube- Podcast su tutte le principali piattaforme in Italia e del mondo-Vuoi tutte le uscite in tempo reale? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorniOgni like, condivisione o supporto è ben accetto e mi aiuta a dedicarmi sempre di più alla mia passione: raccontare il Medio Oriente ed il "mondo islamico"
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Il caso dell'agente di polizia penitenziaria "accusato" di omosessualità (e il quiz per stanarlo) Fonti: video "Allarme suicidi in carcere. Appelli da penalisti e polizia penitenziaria" pubblicato sul sito rainews.it il 24 maggio 2023; video "Suicidio poliziotto penitenziario Cosenza: il servizio del TG" pubblicato sul canale YouTube polizia penitenziaria il 24 febbraio 2024; video "Il generale Vannacci a diMartedì: "Gli stessi omosessuali si definiscono non normali" pubblicato sul sito la7.it il 12 marzo 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Una persona meravigliosa, è venuta a trovarci in questo episodio. Marco, celebre su TikTok e su Instagram come Dad of The Rainbow, racconta la sua vita, il coming out di suo figlio e il percorso che l'ha portato a diventare un attivista in Agedo e sui social con migliaia di follower._Il Gruppo Telegram.Vuoi offrirmi un caffè e sostenere il mio podcast indipendente?Tutto Sommerso.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arcobaleni-timidi--5676041/support.
Andrea è un professore che dopo aver portato all'altare una donna, si rende conto che nella sua vita c'è qualcosa che non gli torna. Mette in discussione tutto. La casa, il lavoro, le sue passioni. Ma senza successo. Poi è il turno del matrimonio, frutto di una relazione che, come spesso accade, si dà per scontata. E lì, mentre il dubbio si insinua, scatta qualcosa. Senza volerlo, costruisce un nido a un soffio dai raggi del sole e si prepara alla fine, a morire. Ma anche a un nuovo inizio, a rinascere. Facendo luce sul suo animo sommerso.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arcobaleni-timidi--5676041/support.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=4054OSCAR WILDE DIVENNE CATTOLICO E SI PENTI' PER LA SUA PERVERSIONE OMOSESSUALE«Il cattolicesimo è la religione in cui muoio», così disse il celebre poeta e drammaturgo Oscar Wilde poco prima di morire a Parigi, il 30 novembre 1900. Lo scrittore e saggista esperto del mondo britannico Paolo Gulisano si è concentrato anche sulla conversione di Wilde nel suo libro "Ritratto di Oscar Wilde" (Ancora 2009) in cui ha definito «un mistero non ancora pienamente svelato» la sua complessa personalità, arrivando a descrivere il profondo e autentico sentimento religioso del celebre poeta.Il cammino esistenziale di Oscar Wilde è stato un lungo e difficile itinerario verso il cattolicesimo, una conversione - ha spiegato Gulisano - «di cui nessuno parla, e che fu una scelta meditata a lungo, e a lungo rimandata, anche se - con uno dei paradossi che tanto amava - , Wilde affermò un giorno a chi gli chiedeva se non si stesse avvicinando troppo pericolosamente alla Chiesa Cattolica: "Io non sono un cattolico. Io sono semplicemente un acceso papista". Dietro la battuta c'è la complessità della vita che può essere vista come una lunga e difficile marcia di avvicinamento al Mistero, a Dio». Molte le persone che sono entrate in rapporto con lui e si sono convertite, come Robbie Ross, Aubrey Beardsley, e - ha continuato lo scrittore - «addirittura quel John Gray che gli ispirò la figura di Dorian Gray che diventato cattolico entrò anche in Seminario a Roma e divenne un apprezzatissimo sacerdote in Scozia. Infine, anche il figlio minore di Wilde divenne cattolico». Wilde soleva ripetere: «Il cattolicesimo è la sola religione in cui valga la pena di morire» (R. Ellmann, "Oscar Wilde", Rizzoli, Milano 1991, pag. 669).Wilde è oggi celebrato sopratutto come "icona gay", ma Gulisano ha spiegato che «non può essere definito tout court "gay": aveva amato profondamente sua moglie, dalla quale aveva avuto due figli che aveva sempre amato teneramente e ai quali, da bambini, aveva dedicato alcune tra le più belle fiabe mai scritte, quali "Il Gigante egoista" o "Il Principe Felice". Il processo fu un guaio in cui finì per aver querelato per diffamazione il Marchese di Queensberry, padre del suo amico Bosie, che lo aveva accusato di "atteggiarsi a sodomita". Al processo Wilde si trovò di fronte l'avvocato Carson, che odiava irlandesi e cattolici, e la sua condanna non fu soltanto il risultato dell'omofobia vittoriana». Tuttavia ebbe contemporaneamente diverse relazioni omosessuali, ma verso l'epilogo della sua vita si pentì del suo comportamento. Già nel celebre "De profundis", una lunga lettera all'ex amante Alfred Douglas, scrisse: «Solo nel fango ci incontravamo», gli rinfacciò, e in una confessione autocritica: «ma soprattutto mi rimprovero per la completa depravazione etica a cui ti permisi di trascinarmi» (Ediz. Mondadori, 1988, pag. 17). Tre settimane prima di morire, dichiarò ad un corrispondente del «Daily Chronicle»: «Buona parte della mia perversione morale è dovuta al fatto che mio padre non mi permise di diventare cattolico. L'aspetto artistico della Chiesa e la fragranza dei suoi insegnamenti mi avrebbero guarito dalle mie degenerazioni. Ho intenzione di esservi accolto al più presto» (R. Ellmann, "Oscar Wilde", Rizzoli, Milano 1991, pag. 669).Mentre si trovava in punto di morte, il suo amico Robert Ross condusse presso di lui il reverendo cattolico irlandese Cuthbert Dunne. Wilde rispose con un cenno di volerlo vicino a sé (era impossibilitato a parlare), il sacerdote gli domandò se desiderava convertirsi, e Wilde sollevò la mano. Quindi padre Dunne gli somministrò il battesimo condizionale, lo assolse dai suoi peccati e gli diede l'estrema unzione (R. Ellmann, "Oscar Wilde", Rizzoli, Milano 1991, pag. 670).Nota di BastaBugie: come approfondimento trovate qui sotto due articoli. Il primo è un estratto ricavato dal sito Rai Vaticano. Il secondo, dal titolo "Oscar Wilde, l'inquieto che implorava la pietà di Gesù" è di Francesco Agnoli ed è stato pubblicato su La nuova Bussola Quotidiana. Lo pubblichiamo integralmente.OSCAR WILDE BANDIERA GAY? NON PROPRIO...Recentemente, in un talk show radiofonico, un esponente del movimento gay italiano intervistato sulla storia del movimento omosessuale, citava, tra i tanti personaggi del mondo della cultura, dell'arte e della scienza che hanno avuto chiare tendenze omosessuali anche - e con ragione - Oscar Wilde.Di lui, oltre alle doti di scrittore, saggista e commediografo, il nostro intervistato apprezzava soprattutto il coraggio di non aver nascosto la sua "diversità", specialmente nell'Inghilterra del XIX secolo intrisa di perbenismo vittoriano, nonché la sua intelligenza ed il suo sarcasmo tipici - sottolineava - proprio del mondo omosessuale. Insomma - concludeva - una vera bandiera gay contro i troppi bigottismi, specialmente religiosi, di cui propriola Chiesa cattolica è ancora oggi il maggior fautore.Peccato che questa prolusione dimenticasse un piccolo particolare: la "bandiera" dell'orgoglio gay ebbe non solo un pentimento totale riguardo la propria vita, ma concluse i suoi giorni con la conversione alla tanto "vituperata" fede cattolica, tanto da esalare l'ultimo respiro avendo tra le mani un rosario. [...]Poche settimane prima di morire, intervistato da un giornalista del Daily Chronicle, dichiarava tra l'altro: "Buona parte della mia perversione morale è dovuta al fatto che mio padre non mi permise di diventare cattolico. L'aspetto artistico della Chiesa e la fragranza dei suoi insegnamenti mi avrebbero guarito dalle mie degenerazioni". Concludeva quindi in maniera risoluta: "Ho intenzione di esservi accolto al più presto". (Ediz. Rizzoli, 1991).In un celebre aforisma dichiarava tra l'ironico e il feroce che: "La Chiesa cattolica è per i santi ed i peccatori; per le persone rispettabili va benissimo quella anglicana". Riguardo il peccato e il peccatore, merita di riportare quanto scrive, sempre nel "De Profundis": "Il Credo di Cristo non ammette dubbi e che sia il vero Credo io non ho dubbi. Naturalmente il peccatore deve pentirsi. Ma perché? Semplicemente perché altrimenti sarebbe incapace di capire quanto ha fatto. Il momento della contrizione è il momento dell'iniziazione. Di più: è lo strumento con cui muta il proprio passato". […]Forse, prima di definire Oscar Wilde "bandiera" dell'orgoglio gay, bisognerebbe rivedere con onestà intellettuale anche il significato della conversione proprio a quella religione, la cattolica, definita dagli ambienti gay - e non solo - la più oscurantista e retrograda. Alla luce della vita di Oscar Wilde, ci permettiamo di dire che non è così.Fonte: sito Rai Vaticano, 15/12/2011OSCAR WILDE, L'INQUIETO CHE IMPLORAVA LA PIETÀ DI GESÙIl 30 novembre 1900, a Parigi, moriva Oscar Wilde, l'autore de Il ritratto di Dorian Gray. La sua figura è spesso strumentalizzata e incompresa, nella sua profondità e nel suo dramma. Per questo può essere utile ricordare almeno alcune cose. Oscar Wilde nasce a Dublino il 16 ottobre 1854. Come racconta il biografo Francesco Mei, suo padre, sir William, è un medico affermatissimo, che «cambia più spesso le amanti che non le camicie» (Francesco Mei, Oscar Wilde, Rcs, Milano, 2001). Sua madre, Jane, è «portata a trascurare l'andamento della casa, compresa l'educazione morale dei figli».William e Jane sono una coppia "aperta", con tutte le caratteristiche del caso. Quando Oscar nasce, la madre, «che aspettava ardentemente una bambina», resta delusa. Proietta sul figlio, maschio, i suoi desideri: il piccolo Oscar viene vestito da bambina, «agghindato con trine e pizzi» e patisce tanto le imposizioni della madre, quanto l'assenza del padre. Vari biografi mettono in luce come Wilde abbia interiorizzato una figura negativa di padre, e questo gli abbia impedito di sviluppare appieno la sua virilità e il suo senso di paternità: cercherà sempre, in altre figure maschili, il padre che non ha avuto, e sarà, con la moglie e con i figli, il marito infedele e il padre assente che non aveva apprezzato in suo padre.Presto Wilde si distacca dalla famiglia, andando a studiare in collegio, prima al Trinity College di Dublino, poi ad Oxford. Rimanendo per certi aspetti «un eterno fanciullo», incapace di «maturare, almeno sul piano affettivo». Suo padre non è per lui oggetto di ammirazione, anzi Oscar non approva «lo sfrenato libertinaggio del genitore. E non è escluso che proprio per reazione agli eccessi paterni, egli abbia concepito sin dall'adolescenza una sorta di riluttanza a stabilire rapporti impegnativi con le donne». Si sposerà, amerà sua moglie, ma, un po' come il padre, senza mai riuscire a farlo veramente, alternando i rimorsi e il desiderio di tornare da lei, all'insicurezza e alla mutevolezza, ai rapporti fuggevoli e molteplici con donne, uomini e ragazzini.
Esistono tanti tipi di famiglie. In Italia la più presente è quella composta da una sola persona. Ci sono poi quelle con due genitori, con un genitore solo, con o senza figli, quelle allargate, quelle che ti scegli e quelle da cui vorresti scappare. Le istituzioni ne riconoscono solo alcune, ma forse è solo questione di tempo.
Intervista a Mario Colamarino, Presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli in occasione della diretta radio 'I Love Differences' realizzata con il Disability pride Network.
Il centrodestra vorrebbe punire gli italiani che vanno all'estero per la GPA, Gestazione per altri. Ma può farlo?
Il 1 dicembre è la giornata mondiale contro l'AIDS. Se la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante permettendo di avere test fai-da-te, la consapevolezza civile non è altrettanto avanzata..
Sì, lo so. Siamo appena a fine novembre ma dicembre è alle porte e il Natale è già molto, molto vicino.E con lui, come ogni anno, è tempo di fare qualche bilancio sulla dozzina di mesi appena trascorsa.Sommerso non fa eccezione e proprio per questo ho deciso di raccontarvi quello che secondo me è stato il coming out più bello di questo 2022.Come avrete letto dal titolo dell'episodio, è quello di Nicola Canal, noto sui social come “Il Canal”.Veneto DOC, un po' attore e un po' comico, Canal è un influencer piuttosto seguito sui social che mi ha sempre colpito per la sua umiltà e la sua intelligenza. E no, non sono opinioni che si basano solo sulle mie impressioni di follower dato che ho avuto il piacere di conoscerlo di persona.Quindi, partiamo. Perché è una storia che non vedo l'ora di raccontarvi.Quella di Nicola Canal che a un certo punto, ha deciso di non essere più sommerso.Tutto Sommerso: https://linktr.ee/sommerso.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arcobaleni-timidi--5676041/support.
“Vivere in Australia? Mai!”. Con queste premesse è nata la storia d'immigrazione di Livia Salvati Manni, che oggi vive e lavora felicemente a Sydney con la sua compagna. Con il tempo, alcuni aspetti della società australiana le hanno fatto cambiare idea.
Fare coming out per molti è difficile. Farlo al lavoro ancora di più. Questa è la (fortunata) esperienza che ho provato nel mio ex ufficio.Tutto Sommerso: https://linktr.ee/sommerso.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arcobaleni-timidi--5676041/support.
La mamma è sempre la mamma. Il coming out alla mamma è sempre il coming out alla mamma.Tutto Sommerso: https://linktr.ee/sommerso.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arcobaleni-timidi--5676041/support.
Il coming out più importante? Quello verso me stesso. Dobbiamo tutto a noi stessi. Nel bene e nel male.Tutto Sommerso: https://linktr.ee/sommerso.Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/arcobaleni-timidi--5676041/support.
I videogiochi sono una bandiera arcobaleno ma i giocatori vedono solo il bianco e il nero. Che paradosso che viviamo. Il medium più complesso in assoluto con il più grande ventaglio di esperienze possibili ha la comunità più reazionaria di tutte. E mi hai nerfato le tette a Ellie di qua, e sì sono contento […]
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Un ragazzo di 18 anni è entrato in una scuola elementare di Uvalde, Texas, con un fucile d'assalto: ha ucciso 19 bambini e 2 insegnanti. È tra le stragi più gravi di sempre negli Stati Uniti.Roberto Sposini, esperto di mobilità, ci spiega come funzionano e dove vanno gli incentivi per la mobilità (anche) elettrica.
IN QUESTA CASSANDRICA PUNTATA: CAITZO EDITORE, L'OPINIONISTA ENZO CI SPIEGA L'OMOFOBISMO, CONSERVATORIO MARMITTONI, IL FILM PORNO DI ELIO E LE STORIE TESE!
Netfix e CinefiliSerialmente presentano Special, di e con Ryan O'Connell.Un ragazzo speciale e una serie tv ricca di spunti e pretesti per cercare di capire il punta di vista dell'altro.
Una persona transessuale si identifica in un genere diverso da quello che le è stato assegnato alla nascita. Ma, oltre a questo, cosa significa essere trans? La settimana scorsa abbiamo imparato assieme alla straordinaria Carly Tommasini come rivolgerci in maniera rispettosa nei confronti di una persona trans, oggi scopriamo un po' di più del loro universo.
Ma quindi chi è l'uomo e chi la donna nelle coppie gay? Ed è un po' come nei porno, giusto? Hmm... forse no. Oggi cerchiamo di buttare giù un po' di stereotipi sul sesso tra uomini gay, proponendovi alcune delle posizioni più sexy da assumere in camera da letto - o ovunque vi pare.Qual è la vostra preferita?
Le cruciali elezioni politiche del 1976 - quelle in cui si vagheggia il sorpasso della sinistra - sono l'occasione in cui gli omosessuali, grazie a un'idea di Marco Pannella, testano la visibilità politica: il Partito radicale mette in lista gay e lesbiche.La voglia di uscire fuori è sempre più urgente e, pur perdendo l'originario impeto rivoluzionario, trova concretezza in spettacoli teatrali, programmi nelle radio libere, nuove imprese editoriali e banchetti ai grandi eventi.Il contesto sociale è nervoso e trasuda rabbia e violenza: gli anni di piombo incombono.Eppure, spontaneo, cresce anche il desiderio di evadere dalla realtà e di divertirsi: la musica e i locali per ascoltarla e per incontrarsi acquisiscono sempre più importanza e centralità.BibliografiaBruno Casini, Banana Moon. C'era una volta un freak-rock club a Firenze, sul finire degli anni Settanta, Zona, Genova, 2008Felix Cossolo, Lucia Manzilli (a cura di), Felix Cossolo 40 anni in movimento. 1975-2015: Un viaggio nella storia della militanza gay, ?, Milano, 2015Luca Locati Luciani, Crisco Disco - Disco Music & clubbing gay negli anni ‘70-'80, Vololibero, Milano, 2013Elio Modugno, La mistificazione eterosessuale, Gammalibri, Milano, 1978Enrico Salvatori, Sorelle Bandiera in Daniele Del Pozzo, Luca Scarlini (a cura di), Gay. La guida italiana in 150 voci, Mondadori, Milano, 2006DiscografiaIvan Cattaneo, Primo secondo e frutta (Ivan compreso), Ultima Spiaggia, 1977Amanda Lear, I Am a Photograph, Ariola, 1977Pooh, Poohlover, CBS, 1976Renato Zero, Zerofobia, RCA Italiana, 1977
Benvenuti al primo episodio della serie spin-off Classic in cui parleremo della “polemica” circa la nuovissima iterazione del personaggio della Fata Madrina che nella pellicola in uscita quest'anno, “Cinderella”, sarà interpretata dal talentuosissimo Billy Porter. Buon ascolto a tutti!
È il 1972 quando si scopre che a Sanremo verrà organizzato un congresso di sessuologia che sembra nascondere intenti per nulla limpidi, promuovendo quelle che oggi sono tristemente note come terapie riparative.I membri del neonato FUORI! non possono non esporsi. Con la voce e con i corpi. Decidono di fare rumore, di andare lì e prendere la parola. Decidono che degli omosessuali e delle lesbiche ne devono parlare gli omosessuali e le lesbiche. E comincia una storia di rivendicazione delle parole e degli spazi che ancora stiamo combattendo.Un fermento che poi si espande, vitale e virale, nel resto del paese, con Mario Mieli e l'apertura proto-queer di Lotta Continua e poi un 8 marzo e un 1° maggio a Roma di affermazione femminile e per la prima volta anche lesbica.I media nostrani non tengono il passo, tra morbosità e pietismo, ma la rivoluzione - di sicuro! - non sarà televisiva. La rivoluzione sarà in presenza.Interviste a Angelo Pezzana, fondatore del Fuori! ed ex-libraio; Enrico Salvatori, regista e autore televisivo; Bruno Fiorentino, architetto e attivista; Gianni Romoli, sceneggiatore e produttore; Alba Montori, attivista ed ex-docente; Enzo Cucco, attivista; Riccardo Strappaghetti, ricercatore; Elena Biagini, attivista e docente; Enzo Francone, attivista del Fuori!; Luigi Cannillo, poeta ed ex-docente; Peppino Ortoleva, ex-militante di Lotta Continua e docente.Per approfondire gli argomenti di questo episodio:BIBLIOGRAFIAElena Biagini, L'emersione imprevista. Il movimento delle lesbiche in Italia negli anni '70 e '80, Edizioni ETS, Pisa, 2018Peppino Ortoleva, Saggio sui movimenti del 1968 in Europa e in America, Editori Riuniti, Roma, 1998Angelo Pezzana, Dentro e fuori, Segrate, Sperling & Kupfer, 1996Gianni Rossi Barilli, Il movimento gay in Italia, Milano, Feltrinelli, 1999Mariasilvia Spolato, I movimenti omosessuali di liberazione, Milano, Asterisco Edizioni, 2019FILMOGRAFIASessomatto (1973, Dino Risi)Dentro e fuori. Un ritratto di Angelo Pezzana (2005, Ugo Nespolo)SITOGRAFIAhttp://www.wikipink.org/index.php/AIRDOhttp://www.wikipink.org/index.php/Manifestazione_di_Sanremo_(1972)
Era gay? Era vegetariano? Quanto è attendibile “Da Vinci’s Demons”? Con che cosa scriveva? Aveva relazioni sentimentali?... Leonardo: tutto quello che avreste voluto sapere! In questa puntata inizio a rispondere alle vostre domande.Aderisci alla pagina PATREON e sostieni i miei progetti e il mio lavoro: http://patreon.com/massimopolidoroScopri il mio Corso online di Psicologia dell'insolito: https://www.massimopolidorostudio.comRicevi l'Avviso ai Naviganti, la mia newsletter settimanale: https://mailchi.mp/massimopolidoro/avvisoainaviganti e partecipa alle scelte della mia communitySeguimi:Instagram: https://www.instagram.com/massimopolidoro/ Gruppo FB: https://www.facebook.com/groups/MassimoPolidoroFanClub Pagina FB: https://www.facebook.com/Official.Massimo.Polidoro Twitter: https://twitter.com/massimopolidoro Sito e blog: http://www.massimopolidoro.com Iscriviti al mio canale youtube: https://goo.gl/Xkzh8A
Alessandro Cecchi Paone si racconta ai nostri microfoni. Tra le altre cose nella chiaccherata: Marte, le donne nei podcast, vivere la sessualità online, l'omosessualità, la massoneria, fare coming out nel 2004 prima delle elezioni, le app di dating, la nudità su Instagram, la passera tranquilla e i cessi semoventi.
Negli ultimi anni Emily Dickinson è stata molto rappresentata al cinema e in tv, si pensi ai due film Wild Nights with Emily e A quiet passion, e alla serie tv Dickinson. Ognuna di queste rappresentazioni fa perno su aspetti diversi – la passione per un'altra donna, la spiritualità o l'irriverenza – e tutte indicano una, più o meno marcata, non convenzionalità. Non più o non solo poeta cupa e chiusa al mondo, ma allegra e solare, passionale e volitiva. Ne abbiamo parlato con Madeleine Olnek, regista del bellissimo “Wild Nights with Emily”, e con Sara De Simone, ideatrice del progetto artistico Eccentriche. Senza dimenticare le poesie, lette magistralmente da Donatella Allegro. Bibliografia:Federica Fabbiani, "Sguardi che contano. Il cinema al tempo della visibilità lesbica". Iacobelli editore.Sitografia:http://www.eccentriche.it/https://www.wildnightswithemily.com/
"Delitto a Ramallah" è un testo che segna un unicum decisivo nel raccontare alcune spinose tematiche del mondo arabo, portando effettivamente qualcosa di rivoluzionario nella letteratura localeSeguite tutti gli aggiornamenti sulla pagina instagram @medioorienteedintorni , per articoli e podcast visitate il nostro sito https://mediorientedintorni.com/ trovate anche la "versione articolo". Vuoi avere tutto in unico posto? Iscriviti al gruppo Telegram: https://t.me/mediorientedintorni Ogni like, condivisione o supporto è ben accetto e ci aiuta a dedicarci sempre di più alla nostra passione: raccontare il Medio Oriente
E' con B. Ruby Rich che cercheremo di capire se si può ancora parlare di un cinema queer e/o lesbico che sia anche militante e in grado di intercettare le istanze di cambiamento personali e politiche sempre più urgenti, sempre più necessarie. E' questo oggi il nuovo viaggio di Reno, 1959, il podcast delle visioni lesbiche on the road.
Podcast Radioimmaginaria Bologna Qualche giorno fa una ragazza di 23 anni, Camilla Cannoni, si è trovata le gomme della macchina bucate e gli specchietti rotti dai vicini di casa solo perché omosessuale. Diciamo basta a discriminazioni e omofobia!#OkkinSu www.radioimmaginaria.it
Su TikTok e Youtube imperversa #Homiesexual: etero che fanno i gay per... tendenza? Parliamone! In live ogni giorno qui ➤➤➤ https://www.twitch.tv/dailycogitoIl canale Youtube ➤➤➤ https://www.youtube.com/c/RiccardoDalFerroTutti i prossimi eventi (online e non) ➤➤➤ https://rickdufer.com/eventi/La Community di Patreon ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickduferLa chat di Discord ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMBInstagram ➤➤➤ https://www.instagram.com/rickdufer/Tutti i miei libri ➤➤➤ http://bit.ly/libduferIl nostro negozio ➤➤➤ http://bit.ly/storeduferDaily Cogito si fa in tre:ogni giorno in Live su Twitch, alle 7 in podcast e la sera sul canale YouTube,Per combattere la zombificazione.La voce della sigla è di Marco Benedetti.La musica è "Shake Down" di Jules Gaia, da Epidemic Sound.
Quinto capitolo della guida all’orientamento sessuale. L’omosessualità è il terzo degli orientamenti sessuali discusso nella guida ed è definito dal desiderio sessuale verso persone riconosciute di sesso uguale al proprio. In questo capitolo cerchiamo di risolvere la confusione su alcuni aspetti dell’omosessualità, approfondendo la distinzione tra orientamento sessuale, identità di genere e ruolo di genere, spiegando cosa significano termini come coming out e outing ed amalgamando il tutto con una riflessione sulle conseguenze del fraintendere tutti questi termini.#guida #orientamento #omosessualeDr. Valerio Celletti - Psicologo Psicoterapeuta SessuologoStudio di psicoterapia a Milano Lambrate: https://g.page/DrValeriohttps://drvalerio.com/omosessuale/
La storia della butch è spesso stata vista come la storia della lesbofobia al cinema. Se in un primo tempo è stata il capro espiatorio per la rappresentazione lesbofobica, poi è stata eliminata perché fisicamente non conforme alle regole del bel corpo e della buona educazione. Ecco perché serve ripercorrere un bel tratto della cinematografia per identificare nella butch la falla e non l'ingranaggio del sistema eterosessista.Bibliografia:Jack Halberstam, "Female Masculinity", Duke University Press.Federica Fabbiani, "Sguardi che contano. Il cinema al tempo della visibilità lesbica". Iacobelli editore.Antonia Anna Ferrante, "Pelle queer maschere straight: Il regime di visibilità omonormativo oltre la televisione", Mimesis.Irene Villa, "Protagoniste invisibili. Del lesbofemminismo italiano e delle butch tra femminismo e transfemminismo", in AG About Gender.SitografiaKerry Manders, The Renegades, in The New York Timeshttps://www.nytimes.com/interactive/2020/04/13/t-magazine/butch-stud-lesbian.html
Il sessuologo risponde - 32 - Mi scrive una persona in difficoltà a seguito di un’esperienza di vita complessa e dolorosa. Il passato può lasciare molte ferite, ma in questo caso forse le peggiori sono costituite dalla confusione attuale che porta a obiettivi e strategie confuse e confusionarie. Mettere in ordine le emozioni potrebbe aiutare in tutto il resto.*Mi sono accorto successivamente alla registrazione del video che avevo frainteso una riga della domanda, purtroppo la cugina non è solo un'altra vittima, ma anche una carnefice. Questo non cambia il senso del discorso, ma aggrava ulteriormente la storia. Sono argomenti complessi su cui una risposta risulta sempre inevitabilmente breve. Spero che la persona in questione trovi lo spazio per riniziare una psicoterapia e prendersi ulteriormente cura di sé stessa. #crisi #confusione #violenzeDr. Valerio Celletti - Psicologo Psicoterapeuta SessuologoStudio di psicoterapia a Milano Lambrate: https://g.page/DrValeriohttps://drvalerio.com/32-violenze-finzioni-e-confusione/
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Il sesso non è solo la volgare penetrazione. Il rimming. Dendrofilia. La stimolazione prostatica è un'invasione di spazio. Sesso da strafatti. L'umiliazione. Legare il partner durante l'amplesso.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6001IL PARADOSSO NORVEGESE: UN EFFICACE VIDEO PER SMENTIRE L'IDEOLOGIA GENDER di Rino CammilleriLe cose sono andate suppergiù così. C'è uno che vive nel Paese più avanzato del mondo e da poco una nuova scoperta sta invadendo i media e le scuole: la terra è piatta. Il tizio allora si mette in viaggio verso Ovest, per vedere quand'è che cadrà di sotto. Invece, viaggia che ti viaggia, si ritrova al punto di partenza. Così, pensa: ma come, qui ci insegnano la gran novità della terra piatta, e che l'idea che sia tonda, come si è sempre creduto fin dai tempi di Eratostene, ci viene in realtà inculcata fin dall'infanzia; ma allora com'è che viaggiando sempre a Ovest sono arrivato a Est?Ebbene, una cosa del genere è accaduta in Norvegia, il posto in cui la parità tra i sessi è massima. Il comico Harald Meldal Eia, star televisiva locale, si è incuriosito quando ha visto le statistiche nazionali, secondo le quali il 90% degli infermieri è femmina, mentre il 90% degli ingegneri è maschio. Secondo l'ideologia gender le cifre dovrebbero essere fifty-fifty in ogni mestiere. Invece, proprio dove l'accesso alle professioni è più libero e uno può scegliere quella che vuole, le femmine si indirizzano verso lavori classicamente femminili e i maschi verso lavori classicamente maschili. Avendone le possibilità, Harald ha confezionato un documentario intitolato (traduco): «Lavaggio del cervello. Il paradosso dell'eguaglianza di genere». Se avete quaranta minuti, guardatelo. [...]INTERVISTE ALLA CACCIA DELLO STEREOTIPOHarald, con la faccia di Bertoldo ma in assoluta buona fede, è andato a chiedere lumi alla ricercatrice Cathrine Egeland, esperta di temi di lavoro, e a Jorgen Lorentzen del Centro di Ricerca Interdisciplinare sul Genere dell'università di Oslo. I due hanno risposto unanimi che gli studi sulla diversità biologica tra maschio e femmina sono da ritenersi superati e che, in realtà, lo «stereotipo» viene inculcato alle creature per via culturale. Stesso discorso una ex ministro per le pari opportunità. Harald, perplesso, intervista i suoi bambini, due femmine e un maschio, e quelli rispondono che loro sono nati così. Per riprova li porta in un negozio di giocattoli e chiede al bimbo perché la bambola non gli piace. Quello replica che lui non è mica una femminuccia. Sarà, pensa Harald, però gli esperti dicono che sono stato io a mettervelo in testa, anche se a me non risulta.Poiché ad Harald la tivù paga le inchieste, prende l'aereo e va a San Francisco e poi a Cambridge, dove interroga i massimi esperti mondiali di biologia umana. Di più: gli fa vedere il video delle interviste che ha fatto agli esperti norvegesi di gender. Visti e ascoltati i video, a san Francisco e a Cambridge restano allibiti. Gli fanno vedere gli studi «superati» e gli dicono che in verità sono i più recenti e accreditati. Dai quali risulta che un neonato di un giorno (avete letto bene: un giorno) è attratto dai giocattoli maschili, mentre una neonata della stessa età è attratta dalle facce delle persone. Gli mostrano bambini di nove mesi lasciati liberi di gattonare tra i giochi: stesso risultato.IL DOCUMENTARIO SULLA TIVÙ NAZIONALEHarald fa perfidamente notare agli spettatori che dal Trinity College di Cambridge (dove è andato) sono usciti ben 32 premi Nobel. Poi torna in Norvegia e mostra agli esperti di prima i risultati della sua inchiesta. Questi, ovviamente, se ne fanno un baffo e rispondono con slogan. Anzi, si chiedono stizziti perché mai ci sia gente che insiste con la biologia, disciplina che è «superato» ritenere che abbia qualcosa a che fare con le differenze tra maschi e femmine. Harald saluta e se ne va.Però manda in onda il documentario sulla tivù nazionale. La quale è vista in tutta la Scandinavia. Ne è nato un dibattito che è durato mesi ed è finito così: nel 2011 i governi locali hanno sospeso i finanziamenti al Nordic Gender Institute, punta di lancia dell'ideologia omonima. Ma, come sappiamo, i sostenitori della terra piatta hanno soldi e appoggi internazionali potenti. La novità perciò verrà diffusa nelle scuole e sarà messo in galera chi oserà affermare che la terra è tonda. Personalmente, mi preoccuperei più per la seconda minaccia. Infatti, i pargoli, pur indottrinati, che la terra è sferica prima o poi lo scopriranno da soli.Nota di BastaBugie: nel seguente video (durata: 39 minuti) si può vedere il documentario "Il paradosso norvegese" di cui si parla nell'articolo.La qualità video è HD (molto migliorata rispetto al video che è stato diffuso anni fa).Ne consigliamo la proiezione con dibattito nelle scuole, ai professori di religione, nei gruppi di famiglie, nei gruppi giovanili, nei centri culturali, anche tra amici. Questo video fatto con ironia e simpatia, ma con una intelligenza acutissima ha messo in ginocchio le pretese di scientificità della teoria del gender.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5773LGBT MINACCIANO PRETE ANTI GAY PRIDE: ''TUA MADRE DOVEVA ABORTIRTI, TI ABORTIREMO NOI'' di Matteo OrlandoUn gruppo gay, che si è identificato con la sigla "Riscossa Arcobaleno", ha minacciato un prete-giornalista che si era opposto ad un recente Pride.Il fatto è accaduto a Reggio Calabria dove don Davide Imeneo, direttore del giornale arcidiocesano L'Avvenire di Calabria, ha trovato nella cassetta della posta un foglio con la scritta: "Tua madre doveva abortirti, ti abortiremo noi prete di m...".Il sacerdote reggino nei giorni scorsi si era opposto al Gay Pride che si era tenuto nella città dello stretto dove meno di 500 persone, provenienti da tutta Italia, hanno organizzato l'evento Lgbt. In particolare don Imeneo era entrato in conflitto con il Sindaco Pd di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.Il primo cittadino del Partito Democratico - colpito nei giorni scorsi dalla notizia dell'indagine per "disponibilità ad assecondare uno 'Ndranghetista" a carico del cognato Demetrio Naccari Carlizzi, ex vice presidente del Consiglio regionale e assessore regionale, uomo forte dell'area renziana calabrese - era finito nella bufera per avere sostenuto il Pride 2019, sfilando con i gay, le lesbiche, i transgender e altri manifestanti.Mentre nelle scorse settimane molti vescovi italiani hanno preferito soprassedere alle iniziative dei Pride, organizzati in tutto il mese di Giugno nelle loro diocesi, o al massimo hanno rilasciato dichiarazioni ambigue ma si sono rifiutati di appoggiare le preghiere di riparazione portate avanti da diversi gruppi cattolici, la Curia reggina non ha avuto paura ad attaccare Giuseppe Falcomatà.Attraverso un pezzo dello stesso direttore e consigliere nazionale della Federazione italiana dei Settimanali cattolici don Imeneo, Falcomatà è stato accusato di avere usato a sproposito, commentando la sua partecipazione al Pride sui social, uno slogan di un noto prete reggino ("nessuno escluso, mai", riferito dal sacerdote ai "pazzi" che, negli anni '80, liberò dai manicomi).Don Imeneo ha accusato Falcomatà di avere "una doppia morale sui diritti" (rilevando che il Sindaco di Reggio Calabria aveva attaccato l'iniziativa pro famiglia naturale portata avanti attraverso il cosiddetto "Bus della Famiglia") e lo ha sfidato a rispondere a due domande.La prima verteva sulle intenzioni politiche del Sindaco: "può dirci pubblicamente se sostiene anche le posizioni più progressive dei soggetti promotori che sfilavano accanto a lei, quali l'adozione e l'affido dei figli alle coppie omosessuali?" .Rilevando che lo stesso sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali, ripetutamente, si sono dichiarati cattolici, la seconda domanda chiedeva perché i diritti non hanno lo stesso peso. Don Imeneo, infatti, ha accusato il sindaco reggino di avere fatto sua l'agenda Lgbt e di avere escluso dalle priorità dell'Amministrazione reggina le vere emergenze, come la fuga dei giovani dalla città, che sta provocando una emorragia demografica, la situazione sociale dei papà divorziati, i genitori costretti a emigrare dalla Calabria per potere fare studiare i figli, il disagio abitativo che molte famiglie reggine vivono e la mancanza di aiuti alle famiglie numerose, dimenticati dall'amministrazione Pd.Sentito da Il Giornale, il portavoce dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova don Imeneo ha spiegato che l'intento dell'Arcidiocesi era quello di "smascherare la doppia morale della politica, che strumentalizza i Pride ma che, alla prova dei fatti, è carente sul fronte dei diritti, di tutti i diritti. Ovviamente L'Avvenire di Calabria proseguirà indisturbato le proprie inchieste, la prepotenza non può spegnere la voce di chi è chiamato a raccontare la verità". Don Imeneo si è lamentato anche della manipolazione del richiamo al Sindaco operata dal portale Gaynews.it. "Oltre a omettere alcune parti dell'articolo, ha voluto attaccarmi direttamente", scatenando "commenti recanti gravi offese personali nei miei confronti".Intanto, il Vice Presidente (Gianluca Orefice) e tre Consiglieri del Comitato Arcigay "I Due Mari" (Giorgia Garreffa, Silvio Nocera, Valeria Cucèi) di Reggio Calabria, non riconoscendosi più nella linea politica che ha imboccato il comitato, e non condividendone più strategie e metodi, si sono dimessi dai loro incarichi.Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).BABY TRANS E MEDICI SOTTO RICATTOMarcus Evans, ex direttore del Tavistock and Portman NHS Foundation Trust, clinica inglese che si occupa di disforia di genere sui minori, ha affermato che molti suoi colleghi sono costretti ad intraprendere per i bambini e ragazzi il percorso di rettificazione sessuale a base di ormoni per non passare per transfobici.Evans ha dichiarato: "Credo che l'agenda politica pro-trans abbia invaso l'ambiente clinico e sia penetrato all'interno del Gender Identity Development Service (GIDS) [il dipartimento del Tavistock che si occupa di disforia di genere]. I giovani hanno bisogno di un servizio clinico indipendente che abbia a cuore gli interessi a lungo termine del paziente. In una certa misura, ciò richiede la capacità di resistere alla pressione proveniente da vari ambienti: dai giovani stessi, dalla loro famiglia, [...] dai social network e dai gruppi pro-trans altamente politicizzati".Inoltre Evans ha messo in evidenza che il "cambiamento di sesso" pare l'unica soluzione ai disturbi legati all'identità sessuale psicologica offerta da questa clinica: "Tutti i genitori hanno espresso preoccupazione per il fatto che, dopo che i loro figli hanno improvvisamente annunciato di pensare di vivere nel sesso sbagliato, gli operatori hanno immediatamente appoggiato la tesi che questa fosse la causa dell'angoscia del bambino, piuttosto che offrire tempo per esplorare dal punto di vista psicologico lo sviluppo del problema".Il numero di bambini che è passato al GIDS è cresciuto enormemente negli ultimi anni. Da 468 nel 2013 a 2.519 nel 2018. Da aggiungere che, oltre al fatto che il "cambiamento di sesso" non è eticamente accettabile, nella quasi totalità dei casi i problemi legati alla disforia di genere nell'età prepuberale o puberale si risolvono da sé. Negli altri casi è sufficiente l'accompagnamento psicologico perché sia la mente ad armonizzarsi al dato corporeo e non viceversa.(Gender Watch News, 29 luglio 2019)DUE MASCHI IN TESTA ALLA CLASSIFICA DELLE RAGAZZELe cose più incredibili stanno accadendo, ci scorrono sopra e nessuno che le chiami col loro nome: ingiuste follie. Due corridori maschi provenienti dal Connecticut continuano a dominare le classifiche nella competizione per le ragazze delle scuole superiori degli Stati americani. Avete letto bene, due maschi sono in testa alla classifica delle ragazze!Terry Miller e Andraya Yearwood sono juniores delle superiori, entrambi sono maschi biologici che si identificano come femmine transgender. E, secondo un rapporto dell'Associated Press, hanno conquistato il primo e il secondo posto nei recenti campionati open track indoor delle scuole del Connecticut tenutosi il 16 febbraio. Una delle concorrenti femmine, la liceale Selina Soule, ha fatto dichiarazioni di fuoco sull'accaduto, dicendo che non è giusto che le femmine debbano competere contro i maschi nella stessa gara. La Soule ha saltato le qualifiche per le gare regionali del New England solo per avere perso due punti nella classifica finale. «Conosciamo tutti l'esito della gara prima ancora che inizi; è demoralizzante», ha dichiarato la Soule, che non vuole discriminarli, ma «l'atletica ha sempre avuto regole per mantenere la competizione giusta».Miller è attualmente classificato come il terzo miglior corridore del Paese nelle gare cronometro dei 55 metri delle ragazze, invece Yearwood avrebbe il settimo miglior tempo nazionale. Miller ha sostenuto in una recente intervista che le ragazze femmine dovrebbero semplicemente scegliere di lavorare di più, piuttosto che lamentarsi dell'ingiustizia, quando devono affrontare la competizione contro atleti di sesso maschile che si identificano come transgender. Identica l'opinione dell'altro atleta maschio dichiaratosi femmina, secondo il quale i suoi sono "vantaggi" che altri atleti «potrebbero avere dal perfezionare la propria forma o fare sessioni di allenamento extra». Il Connecticut è uno dei 17 Stati che consentono agli atleti transgender di competere senza restrizioni nelle gare femminili.Altri Stati non hanno alcuna politica ufficiale o gestiscono tali problemi caso per caso. Nei giorni scorsi l'ex regina del tennis mondiale, Martina Navratilova, è stata oggetto di attacchi da parte dei gruppi Lgbt per aver scritto sul Sunday Times che è da folli, un «imbroglio», questa pratica e tipo di competizioni aperte ai trans nel campo femminile. Condividiamo, ancora in Italia non c'è una grande spinta per la promozione del transgenderismo, come invece in Uk, Usa, Canada, ma nessuno pensi che ci sia Paese immune a questa idea per la quale, anche nello sport, vedremo le femmine umiliate e bistrattate. Sogno un festa della donna nella quale si difendano le donne dalla ideologia gender e trans-gender, che qualcuno faccia un passo pubblico per difendere la biologia e il prezioso dono della umana femminilità.(Luca Volontè, Notizie Provita, 10/03/2019)MIO MINI PONY DIVENTA GAYSi chiama "My Little Pony - L'amicizia è magica" ed è una serie di cartoon basata sui Mini Pony, i celebri giocattoli di Hasbro. Gli ideatori di questa serie hanno pensato bene di inserire due personaggi omosessuali, la zia Holiday e zia Lofty che hanno fatto la loro comparsa sugli schermi italiani il 21 maggio scorso, precisamente sul canale Cartoonito.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5738QUESTA SCUOLA NON E' PIU' CATTOLICA, PAROLA DI VESCOVO di Ermes DovicoLa storia che stiamo per raccontarvi è emblematica della crisi di fede che sta attraversando la Chiesa oggi. Da un lato c'è un vescovo che difende la verità sul matrimonio e la dottrina cattolica nella sua interezza, dall'altro ci sono degli uomini di Chiesa che hanno smarrito il senso della loro vocazione, anteponendo il mondo al bene delle anime.La storia, riferita dalla Cna, viene dagli Stati Uniti, arcidiocesi di Indianapolis, dove una scuola superiore gestita dai gesuiti non sarà più riconosciuta come cattolica. Il motivo? In quella scuola, la Brebeuf Jesuit Preparatory School, opera un insegnante che ha contratto un «matrimonio civile con una persona dello stesso sesso», circostanza di cui l'istituto è venuto a conoscenza nell'estate del 2017, secondo quanto scrive in una dichiarazione il gesuita Brian Paulson, superiore provinciale del Midwest. Il fatto era tra l'altro divenuto pubblicamente noto attraverso i social network, generando quindi anche pubblico scandalo. Da allora l'arcidiocesi, retta da fine luglio 2017 dall'arcivescovo Charles Thompson, ha chiesto alla scuola cattolica di non rinnovare il contratto con l'insegnante, alla luce del suo stato di vita manifestamente contrario alla legge di Dio. Ma in questi due anni i dirigenti dell'istituto si sono sempre rifiutati di obbedire alla richiesta del vescovo.TESTIMONIARE EFFICACEMENTE CRISTODa qui la decisione di monsignor Thompson, che in una dichiarazione resa pubblica il 20 giugno ha spiegato che tutti gli insegnanti di una scuola cattolica operano come «ministri» perché «è loro dovere e privilegio assicurare che gli studenti ricevano istruzione nella dottrina e pratica cattolica. Per testimoniare efficacemente Cristo, anche se non insegnano religione, tutti i ministri nelle loro vite professionali e private devono trasmettere e sostenere l'insegnamento della Chiesa cattolica». Perciò, alla luce del rifiuto dei vertici della scuola di risolvere il contratto con l'insegnante gay, «la Brebeuf Jesuit Preparatory School non sarà più riconosciuta come un'istituzione cattolica dall'Arcidiocesi di Indianapolis».I dirigenti della Brebeuf, con in testa il presidente (il gesuita William Verbryke), hanno immediatamente risposto con una lettera aperta alla comunità scolastica in cui si afferma che «la nostra identità di istituzione cattolica gesuita rimane immutata». E sempre il 20 giugno c'è stata la già citata dichiarazione del provinciale Paulson, secondo cui la direttiva dell'arcivescovo violerebbe «la nostra coscienza informata» e costituirebbe «un preoccupante precedente per l'interferenza futura nelle attività della scuola».«Riconosciamo che a volte alcune persone associate alla nostra missione prendono decisioni morali personali in contrasto con la dottrina della Chiesa; facciamo del nostro meglio per aiutarli a crescere in santità, tutti noi siamo amati peccatori che desiderano seguire Gesù», scrive ancora padre Paulson: eppure, presupposto per la crescita in santità non può che essere la rottura di un rapporto, come quello omosessuale, in aperta contraddizione con il disegno di Dio, e che da almeno due anni è motivo di scandalo innanzitutto per le centinaia di studenti che in quella scuola dovrebbero ricevere un'educazione cattolica. E certo non si aiuta l'insegnante gay, se lo si conferma come se il suo stato di peccatore manifesto fosse irrilevante.IL CODICE DI DIRITTO CANONICOPaulson ha reso noto che la sua Provincia farà ricorso contro la decisione di monsignor Thompson, prima appellandosi allo stesso arcivescovo, e poi, «se necessario, [presentando] ricorso gerarchico al Vaticano». Annuncio che è stato subito seguito dal tweet del gesuita James Martin, compiaciuto del fatto che la scuola stia «con i suoi impiegati Lgbt».Difficile dire come andrà a finire. Certo è che il Codice di diritto canonico, in riferimento alle scuole gestite da ordini religiosi, pur richiamando al canone 806 «la loro autonomia sulla conduzione interna di tali scuole», afferma allo stesso canone che «al Vescovo diocesano [...] compete dare disposizioni che concernono l'ordinamento generale delle scuole cattoliche». In modo ancora più specifico, il canone 803 prescrive che «i maestri si distinguano per retta dottrina e per probità di vita». E aggiunge subito dopo: «Nessuna scuola, benché effettivamente cattolica, porti il nome di scuola cattolica, se non per consenso della competente autorità ecclesiastica».Un'ultima nota: quella scuola è intitolata al missionario san Giovanni di Brebeuf (1593-1649), uno che insieme ad altri compagni gesuiti testimoniò Cristo fino al martirio. Preghiamo per la loro intercessione.
Chiara è una ragazza di 16 anni che frequenta il liceo scientifico. I genitori, che da alcuni mesi hanno scoperto che la ragazza è lesbica, decidono di farla seguire da un terapeuta. Il coming out sembra sconvolgente: i due sono convinti che la figlia sia malata, soprattutto la mamma, turbata senza apparente motivo dalle scelte sessuali di Chiara…
LADY QUEER 1X01 - Forse sono omosessualeChloe e Uni ci raccontano la prima vera storia e ci spiegano chi è una persona no gender. Ma la protagonista vi ha fatto una domanda, v'interessa sapere della sua cotta per Claudia?SEGUIMI SU INSTAGRAM : @realrosydc
Oggi io e Michele parliamo del Congresso della Famiglia di Verona: tra ipocrisie, risate e manifestazioni grottesche, proviamo a ragionare su qualche tema importante. Il mio primo canale: http://bit.ly/rickdufer Il canale di Michele: https://www.youtube.com/user/MicheleBoldrin Sostienimi con Patreon: https://www.patreon.com/rickdufer Il mio libro "Elogio dell'idiozia": https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Il mio show "FiloSoFarSoGood": https://www.spreaker.com/show/filosofarsogood Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Daily Cogito: dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino!Svegliarsi per pensare oppure pensare per svegliarsi? Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes
Il Congresso della Famiglia di Verona si avvicina e tutti si stupiscono e gridano "MEDIOEVO!", ma oggi voglio spiegarvi perché non c'è nulla di cui stupirsi e perché il Medioevo non c'entra davvero nulla. Solo che sarà difficile, perché dobbiamo partire da un mea culpa. "Vicenza Città-Impresa": https://www.festivalcittaimpresa.it Il tour di "Seneca nel Traffico": http://tlon.it/events/senecaneltraffico/ Sostienimi con Patreon: https://www.patreon.com/rickdufer Il mio libro "Elogio dell'idiozia": https://amzn.to/2J9WwKZ (versione ebook: https://amzn.to/2xSsoOD) Il mio canale Youtube: http://bit.ly/rickdufer Il mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/rickdufer/ La mia pagina Facebook: https://www.facebook.com/rickdalferro/ Tutti i miei prossimi eventi: https://riccardodalferro.com/eventi/ Daily Cogito: dal lunedì al venerdì alle 7 del mattino!Svegliarsi per pensare oppure pensare per svegliarsi? Filosofarsogood, ogni domenica alle 12: più cose scopriamo e più domande ci facciamo!Daily Cogito è ascoltabile e scaricabile dalle seguenti fonti:Canale Youtube: https://www.youtube.com/c/dailycogitoSpotify: http://bit.ly/DailySpoty iTunes: http://bit.ly/dailytunes
Stanotte - un podcast di Gianluca Neri - Ep. 3: "Pride" del 27/6/2015
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