Podcasts about adriano prosperi

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Timbuctu
Ep. 147 - Palestina, Ucraina e noi, avvolti dalla Storia

Timbuctu

Play Episode Listen Later Feb 14, 2024 13:06


I grandi conflitti del nostro tempo sono anche scontri sulla storia e la memoria. Cosa ci insegna una disciplina che è nata raccontando guerre? Come evitare che diventi una specie di supermercato di fatti e verità da cui scegliere quelle più convenienti alle nostre opinioni, trascurando le altre, quelle che disturbano e mettono in discussione? Ieri, oggi e domani. 15 lezioni per amare la Storia di Adriano Prosperi, Piemme Questo e gli altri podcast gratuiti del Post sono possibili grazie a chi si abbona al Post e ne sostiene il lavoro. Se vuoi fare la tua parte, abbonati al Post. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Leggere allarga la vita
Adriano Prosperi - Inquisizioni

Leggere allarga la vita

Play Episode Listen Later Feb 2, 2024 3:02


adriano prosperi
Orecchie e Segnalibri
#407 - Adriano Prosperi - "Un tempo senza storia"

Orecchie e Segnalibri

Play Episode Listen Later Aug 17, 2023 15:00


tempo storia senza adriano prosperi
Podcast di Palazzo Ducale di Genova
La Storia in Piazza "Gostanza e altre streghe salvate dall'Inquisizione"

Podcast di Palazzo Ducale di Genova

Play Episode Listen Later Apr 17, 2023 46:05


1 aprile 2023 - Adriano Prosperi

dall piazza la storia altre streghe salvate adriano prosperi
Unica Radio Podcast
Festival Premio Emilio Lussu 2022: ascolta la conferenza di presentazione

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 17:29


Dal 30 settembre al 5 ottobre ritorna il Festival Premio Emilio Lussu, l'evento letterario dedicato al grande intellettuale, combattente e antifascista sardo. Nel fitto calendario sono previsti incontri con autori, reading letterari, laboratori di scrittura e di promozione della lettura, partecipazione delle scuole. Premiati Paolo Colagrande, Mauro Tetti, Adriano Prosperi e Marco GalliPremio alla Carriera a Paco Ignacio Taibo II. Dopo le numerose anteprime letterarie che nel corso dell'anno hanno anticipato l'evento, dal 30 settembre al 5 ottobre ritorna a Cagliari il Festival Premio Emilio Lussu, che da otto edizioni permette di riscoprire e approfondire la figura e l'opera del grande intellettuale sardo, uomo d'azione e di cultura, politico ed espressione iconica dell'antifascismo. Le sei giornate si svolgeranno principalmente nella Sala Castello dell'Hotel Regina Margherita, e saranno dedicate a incontri con gli autori, a reading letterari, laboratori di scrittura e di promozione della lettura, con un fittissimo calendario che non trascura il coinvolgimento delle scuole. Il 1° ottobre, la cerimonia di premiazione vedrà coronare con la fronda d'alloro per la Narrativa edita lo scrittore Paolo Colagrande, la Menzione speciale Narrativa giovani sarà conferita a Mauro Tetti e il premio Saggistica edita ad Adriano Prosperi. Per la Narrativa a fumetti edita, il primo premio andrà a Marco Galli. Il Premio Lussu alla Carriera sarà assegnato allo scrittore, giornalista, saggista ed attivista politico spagnolo, naturalizzato messicano, Paco Ignacio Taibo II. Il 2 ottobre un'intera giornata sarà dedicata al “V convegno internazionale di studi su Emilio Lussu”, quest'anno rivolto al tema de “L'autonomia come valore etico e morale”. Uno speciale omaggio sarà tributato al poeta cantautore Piero Ciampi, così come il 5 ottobre, nel centenario della nascita, al poeta Bartolo Cattafi. Tra le numerose iniziative c'è spazio per un dialogo tra il cinema e la letteratura, con la proiezione dei cortometraggi vincitori della XI edizione “BookCiak Azione! 2022 in tour” tratti alla letteratura. La manifestazione èorganizzata dall'Associazione culturale L'Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. Il programma è stato presentato il 22 settembre a Cagliari dal direttore artistico del festival, Alessandro Macis, e dalla responsabile della direzione organizzativa, Patrizia Masala. In rappresentanza del presidente della Regione, Christian Solinas, sono intervenuti Antonello Carboni e Alberto Contu. IL PROGRAMMA Venerdì 30 settembre il Festival prende il via alle 17 con l'inaugurazione ufficiale nella Sala Castello dell'Hotel Regina Margherita, per dare spazio dalla presentazione del libro “Ritorno in Iran” (La nave di Teseo, 2022) di Fariborz Kamkari, che dialogherà con Elisabetta Balduzzi. Alle 18 sarà proposta la visione il film “Kurdbûn. Essere curdo” (Italia, 2022) del regista Fariborz Kamkari, che si intratterrà a dialogare con Alessandro Macis e a rispondere alle domande dei presenti. Ultimo appuntamento della serata, alle 20, sarà la presentazione del libro “Diplomazia clandestina” di Emilio Lussu (The dot company, 2021), riedito con la prefazione di Valdo Spini, che interverrà assieme a Gianni Massa e Gianfranco Fancello, con il coordinamento di Gian Giacomo Ortu e le letture di Elisabetta Balduzzi. Sabato 1 ottobre, dalle 10 alle 12 sarà possibile partecipare al laboratorio “Imparare a leggere un'opera letteraria” condotto da Guido Conti. L'iscrizione gratuita fino a quaranta partecipanti ed è possibile prenotare contattando info@festivalpremioemiliolussu.org o il numero 3280951378. Alle 17 in Sala Castello sarà il momento solenne delle premiazioni. La giuria internazionale composta dal presidente Guido Conti, dai giornalisti Bruno Quaranta e Manuela Ennas, dalla professoressa Miruna Bulumete dell'Università di Bucarest e dal professor Raniero Speelman dell'Università di Utrecht, consegnerà il massimo riconoscimento per la Narrativa edita a Paolo Colagrande per il suo “Salvarsi a vanvera” (Einaudi, 2022); Menzione speciale Narrativa giovani sarà conferita a Mauro Tetti per “Nostalgie della terra” (Italo Svevo Edizioni, 2021) e il premio Saggistica edita ad Adriano Prosperi per “Un tempo senza storia” (Einaudi, 2021). Il premio Narrativa a fumetti edita sarà invece conferito a Marco Galli per “Il nido” (Coconino Press, 2022), dalla giuria internazionale presieduta dal fumettista spagnolo Àngel De La Calle e composta dal critico del fumetto Mario Greco, dal fumettista Sandro Dessì e dallo sceneggiatore Bepi Vigna. Infine, alle 19, sarà consegnato il Premio Emilio Lussu alla Carriera allo scrittore, giornalista, saggista ed attivista politico spagnolo, naturalizzato messicano, Paco Ignacio Taibo II, che incontrerà il pubblico. La giornata di domenica 2 ottobre sarà interamente dedicata al “V convegno internazionale di studi su Emilio Lussu”, quest'anno rivolto al tema de “L'autonomia come valore etico e morale”. Una doppia sessione, mattutina e pomeridiana, coordinata da Gian Giacomo Ortu. A partire dalle 9.30 interverranno Gianmario Demuro con “Il lessico costituzionale di Emilio Lussu”; Christian Rossi con “La politica internazionale nel pensiero di Emilio Lussu”; poi Italo Birocchi tratterà di “Istituzioni e società civile dopo la Costituzione: i sindacati nel pensiero di Lussu”; Gian Giacomo Ortu esporrà la relazione “Per una democrazia laica”; Salvatore Mura “Le idee di Emilio Lussu per la Rinascita”. Dalle 17 alle 19, a intervenire saranno i relatori Alberto Cabboi con “Nel ricordo di Cesare, per l'autonomia dell'Alto Adige: Emilio Lussu ed Ernesta Bittanti Battisti”; Giovanni Tesio con “Memoria del Novecento, memorie di guerra”; Luísa Marinho Antunes Paolinelli con “Da Un anno sull'Altipiano di Emilio Lussu ad Alabarde alabarde di José Saramago - La guerra e la responsabilità”. Spazio sarà poi dato alla discussione e alle conclusioni. Alle 21.30 Diego Bertelli e Paolo Capodacqua presenteranno “Parole e musiche d'autore”, un omaggio al poeta cantautore Piero Ciampi, di cui sarà presentato il libro “53 poesie” (Lamantica Edizioni, 2021). Il dialogo tra Alessandro Macis e il curatore dell'opera, Diego Bertelli, sarà introdotto da Virginia Buonavolontà. Lunedì 3 ottobre alle 9, saranno coinvolti nella platea del festival gli studenti delle Scuole superiori di II grado. Il segmento “Memoria e coscienza civile” prenderà il via con la presentazione del libro “Primo Levi. Il laboratorio della coscienza” (Interlinea, 2022) di Giovanni Tesio, impreziosita dalle letture di Elisabetta Baldussi. L'autore dialogherà con Guido Conti e risponderà alle domande del pubblico e degli studenti. Alle 11.30 l'appuntamento è al Centro Internazionale del Fumetto /AMI Archivio Multimediale dell'Immaginario, in Via Falzarego n. 35, per una speciale visita alla Mostra permanente e l'incontro con gli ospiti del festival, sotto il coordinamento di Bepi Vigna. La sezione “Memoria e coscienza civile” riprende alle 17 omaggiando lo scrittore Beppe Fenoglio nel centenario della nascita. A rievocarne i tratti salienti della vita e le opere di partigiano, scrittore e traduttore piemontese sarà Guido Conti, in un dialogo partecipativo con il pubblico. Subito dopo Gian Giacomo Ortu presenta il volume di cui è curatore “Emilio Lussu civilis homo” (Ticinum Editore, 2021) assieme agli autori dei diversi saggi. Alle 19 la serata si conclude con la presentazione del libro “Le conseguenze economiche delle leggi razziali” (Il Mulino, 2022) di Ilaria Pavan, che risponderà alle domande di Cecilia Novelli, intervallate dalle letture di Andreina Del Raso. Martedì 4 ottobre, il festival abbraccia i siti storici della città di Cagliari, con partenza alle 10, attraverso una visita guidata a numero chiuso a cura di Trip Sardinia. È possibile prenotare chiamando il numero 328095178. Alle 17 in Sala Castello, Maria Teresa Giaveri presenta il suo libro “Lady Montagu e il Dragomanno” (Neri Pozza, 2021) assieme a Caterina Arcangelo, con le letture di Andreina Del Raso. Alle 18 Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci presentano “Il Corriere della Sera. Biografia di un quotidiano” (Il Mulino, 2021) assieme al giornalista Andrea Frailis. Alle 19 il fumettista serbo Aleksandar Zograf dialoga della sua graphic novel “Il quaderno di Radoslav e altre storie sulla Seconda guerra mondiale” (001 Edizioni, 2021) in compagnia di Ángel De La Calle e Mario Greco. Alle 20 ancora una graphic novel, “La ballata di Hugo” (Edizioni Lo scarabeo, 2021) sarà presentata da Elisabetta Randaccio assieme a Bepi Vigna, che ne è autore con Mauro De Luca. Il festival si conclude mercoledì 5 ottobre, con quattro appuntamenti a partire dalle 17 con l'omaggio, nel centenario della nascita, al poeta Bartolo Cattafi, del quale sarà presentato il libro “L'osso, l'anima” (Le Lettere, 2022) a cura di Diego Bertelli. Alle 18 sarà presentato il libro “Vi racconto Nanni Loy” (Aigra, 2021) di Giovanni Virgadaula, che dialogherà con Antioco Floris, accompagnati dalle letture di Andreina Del Raso. Alle 19 Caterina Arcangelo e Mario Greco illustrano i contenuti del nuovo numero della rivista FuoriAsse – Officina della cultura (FuoriAsse Edizioni, 2022), dedicata al tema del Dono. Ultimo appuntamento alle 20, con “BookCiak Azione! 2022 in tour”, che presenta la proiezione dei cortometraggi vincitori della XI edizione, ispirati alla letteratura. A introdurre il segmento, in cui il cinema dialoga con la letteratura, sarà l'ideatrice e organizzatrice del concorso Gabriella Gallozzi, in compagnia della critica cinematografica Elisabetta Randaccio. Segui gli aggiornamenti su Unica Radio.

Unica Radio Podcast
Intervista a Patrizia Masala e Alessandro Macis: Festival Premio Emilio Lussu 2022

Unica Radio Podcast

Play Episode Listen Later Sep 23, 2022 5:43


Dal 30 settembre al 5 ottobre ritorna il Festival Premio Emilio Lussu, l'evento letterario dedicato al grande intellettuale, combattente e antifascista sardo. Nel fitto calendario sono previsti incontri con autori, reading letterari, laboratori di scrittura e di promozione della lettura, partecipazione delle scuole. Premiati Paolo Colagrande, Mauro Tetti, Adriano Prosperi e Marco GalliPremio alla Carriera a Paco Ignacio Taibo II. Dopo le numerose anteprime letterarie che nel corso dell'anno hanno anticipato l'evento, dal 30 settembre al 5 ottobre ritorna a Cagliari il Festival Premio Emilio Lussu, che da otto edizioni permette di riscoprire e approfondire la figura e l'opera del grande intellettuale sardo, uomo d'azione e di cultura, politico ed espressione iconica dell'antifascismo. Le sei giornate si svolgeranno principalmente nella Sala Castello dell'Hotel Regina Margherita, e saranno dedicate a incontri con gli autori, a reading letterari, laboratori di scrittura e di promozione della lettura, con un fittissimo calendario che non trascura il coinvolgimento delle scuole. Il 1° ottobre, la cerimonia di premiazione vedrà coronare con la fronda d'alloro per la Narrativa edita lo scrittore Paolo Colagrande, la Menzione speciale Narrativa giovani sarà conferita a Mauro Tetti e il premio Saggistica edita ad Adriano Prosperi. Per la Narrativa a fumetti edita, il primo premio andrà a Marco Galli. Il Premio Lussu alla Carriera sarà assegnato allo scrittore, giornalista, saggista ed attivista politico spagnolo, naturalizzato messicano, Paco Ignacio Taibo II. Il 2 ottobre un'intera giornata sarà dedicata al “V convegno internazionale di studi su Emilio Lussu”, quest'anno rivolto al tema de “L'autonomia come valore etico e morale”. Uno speciale omaggio sarà tributato al poeta cantautore Piero Ciampi, così come il 5 ottobre, nel centenario della nascita, al poeta Bartolo Cattafi. Tra le numerose iniziative c'è spazio per un dialogo tra il cinema e la letteratura, con la proiezione dei cortometraggi vincitori della XI edizione “BookCiak Azione! 2022 in tour” tratti alla letteratura. La manifestazione èorganizzata dall'Associazione culturale L'Alambicco in collaborazione con La Macchina Cinema, con il patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, il contributo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari, il partenariato dei comuni di Armungia, Elmas, Modica e Seravezza e di numerosi Enti, Atenei, Centri studi per la letteratura e Associazioni culturali. Il programma è stato presentato il 22 settembre a Cagliari dal direttore artistico del festival, Alessandro Macis, e dalla responsabile della direzione organizzativa, Patrizia Masala. In rappresentanza del presidente della Regione, Christian Solinas, sono intervenuti Antonello Carboni e Alberto Contu. IL PROGRAMMA Venerdì 30 settembre il Festival prende il via alle 17 con l'inaugurazione ufficiale nella Sala Castello dell'Hotel Regina Margherita, per dare spazio dalla presentazione del libro “Ritorno in Iran” (La nave di Teseo, 2022) di Fariborz Kamkari, che dialogherà con Elisabetta Balduzzi. Alle 18 sarà proposta la visione il film “Kurdbûn. Essere curdo” (Italia, 2022) del regista Fariborz Kamkari, che si intratterrà a dialogare con Alessandro Macis e a rispondere alle domande dei presenti. Ultimo appuntamento della serata, alle 20, sarà la presentazione del libro “Diplomazia clandestina” di Emilio Lussu (The dot company, 2021), riedito con la prefazione di Valdo Spini, che interverrà assieme a Gianni Massa e Gianfranco Fancello, con il coordinamento di Gian Giacomo Ortu e le letture di Elisabetta Balduzzi. Sabato 1 ottobre, dalle 10 alle 12 sarà possibile partecipare al laboratorio “Imparare a leggere un'opera letteraria” condotto da Guido Conti. L'iscrizione gratuita fino a quaranta partecipanti ed è possibile prenotare contattando info@festivalpremioemiliolussu.org o il numero 3280951378. Alle 17 in Sala Castello sarà il momento solenne delle premiazioni. La giuria internazionale composta dal presidente Guido Conti, dai giornalisti Bruno Quaranta e Manuela Ennas, dalla professoressa Miruna Bulumete dell'Università di Bucarest e dal professor Raniero Speelman dell'Università di Utrecht, consegnerà il massimo riconoscimento per la Narrativa edita a Paolo Colagrande per il suo “Salvarsi a vanvera” (Einaudi, 2022); Menzione speciale Narrativa giovani sarà conferita a Mauro Tetti per “Nostalgie della terra” (Italo Svevo Edizioni, 2021) e il premio Saggistica edita ad Adriano Prosperi per “Un tempo senza storia” (Einaudi, 2021). Il premio Narrativa a fumetti edita sarà invece conferito a Marco Galli per “Il nido” (Coconino Press, 2022), dalla giuria internazionale presieduta dal fumettista spagnolo Àngel De La Calle e composta dal critico del fumetto Mario Greco, dal fumettista Sandro Dessì e dallo sceneggiatore Bepi Vigna. Infine, alle 19, sarà consegnato il Premio Emilio Lussu alla Carriera allo scrittore, giornalista, saggista ed attivista politico spagnolo, naturalizzato messicano, Paco Ignacio Taibo II, che incontrerà il pubblico. La giornata di domenica 2 ottobre sarà interamente dedicata al “V convegno internazionale di studi su Emilio Lussu”, quest'anno rivolto al tema de “L'autonomia come valore etico e morale”. Una doppia sessione, mattutina e pomeridiana, coordinata da Gian Giacomo Ortu. A partire dalle 9.30 interverranno Gianmario Demuro con “Il lessico costituzionale di Emilio Lussu”; Christian Rossi con “La politica internazionale nel pensiero di Emilio Lussu”; poi Italo Birocchi tratterà di “Istituzioni e società civile dopo la Costituzione: i sindacati nel pensiero di Lussu”; Gian Giacomo Ortu esporrà la relazione “Per una democrazia laica”; Salvatore Mura “Le idee di Emilio Lussu per la Rinascita”. Dalle 17 alle 19, a intervenire saranno i relatori Alberto Cabboi con “Nel ricordo di Cesare, per l'autonomia dell'Alto Adige: Emilio Lussu ed Ernesta Bittanti Battisti”; Giovanni Tesio con “Memoria del Novecento, memorie di guerra”; Luísa Marinho Antunes Paolinelli con “Da Un anno sull'Altipiano di Emilio Lussu ad Alabarde alabarde di José Saramago - La guerra e la responsabilità”. Spazio sarà poi dato alla discussione e alle conclusioni. Alle 21.30 Diego Bertelli e Paolo Capodacqua presenteranno “Parole e musiche d'autore”, un omaggio al poeta cantautore Piero Ciampi, di cui sarà presentato il libro “53 poesie” (Lamantica Edizioni, 2021). Il dialogo tra Alessandro Macis e il curatore dell'opera, Diego Bertelli, sarà introdotto da Virginia Buonavolontà. Lunedì 3 ottobre alle 9, saranno coinvolti nella platea del festival gli studenti delle Scuole superiori di II grado. Il segmento “Memoria e coscienza civile” prenderà il via con la presentazione del libro “Primo Levi. Il laboratorio della coscienza” (Interlinea, 2022) di Giovanni Tesio, impreziosita dalle letture di Elisabetta Baldussi. L'autore dialogherà con Guido Conti e risponderà alle domande del pubblico e degli studenti. Alle 11.30 l'appuntamento è al Centro Internazionale del Fumetto /AMI Archivio Multimediale dell'Immaginario, in Via Falzarego n. 35, per una speciale visita alla Mostra permanente e l'incontro con gli ospiti del festival, sotto il coordinamento di Bepi Vigna. La sezione “Memoria e coscienza civile” riprende alle 17 omaggiando lo scrittore Beppe Fenoglio nel centenario della nascita. A rievocarne i tratti salienti della vita e le opere di partigiano, scrittore e traduttore piemontese sarà Guido Conti, in un dialogo partecipativo con il pubblico. Subito dopo Gian Giacomo Ortu presenta il volume di cui è curatore “Emilio Lussu civilis homo” (Ticinum Editore, 2021) assieme agli autori dei diversi saggi. Alle 19 la serata si conclude con la presentazione del libro “Le conseguenze economiche delle leggi razziali” (Il Mulino, 2022) di Ilaria Pavan, che risponderà alle domande di Cecilia Novelli, intervallate dalle letture di Andreina Del Raso. Martedì 4 ottobre, il festival abbraccia i siti storici della città di Cagliari, con partenza alle 10, attraverso una visita guidata a numero chiuso a cura di Trip Sardinia. È possibile prenotare chiamando il numero 328095178. Alle 17 in Sala Castello, Maria Teresa Giaveri presenta il suo libro “Lady Montagu e il Dragomanno” (Neri Pozza, 2021) assieme a Caterina Arcangelo, con le letture di Andreina Del Raso. Alle 18 Pierluigi Allotti e Raffaele Liucci presentano “Il Corriere della Sera. Biografia di un quotidiano” (Il Mulino, 2021) assieme al giornalista Andrea Frailis. Alle 19 il fumettista serbo Aleksandar Zograf dialoga della sua graphic novel “Il quaderno di Radoslav e altre storie sulla Seconda guerra mondiale” (001 Edizioni, 2021) in compagnia di Ángel De La Calle e Mario Greco. Alle 20 ancora una graphic novel, “La ballata di Hugo” (Edizioni Lo scarabeo, 2021) sarà presentata da Elisabetta Randaccio assieme a Bepi Vigna, che ne è autore con Mauro De Luca. Il festival si conclude mercoledì 5 ottobre, con quattro appuntamenti a partire dalle 17 con l'omaggio, nel centenario della nascita, al poeta Bartolo Cattafi, del quale sarà presentato il libro “L'osso, l'anima” (Le Lettere, 2022) a cura di Diego Bertelli. Alle 18 sarà presentato il libro “Vi racconto Nanni Loy” (Aigra, 2021) di Giovanni Virgadaula, che dialogherà con Antioco Floris, accompagnati dalle letture di Andreina Del Raso. Alle 19 Caterina Arcangelo e Mario Greco illustrano i contenuti del nuovo numero della rivista FuoriAsse – Officina della cultura (FuoriAsse Edizioni, 2022), dedicata al tema del Dono. Ultimo appuntamento alle 20, con “BookCiak Azione! 2022 in tour”, che presenta la proiezione dei cortometraggi vincitori della XI edizione, ispirati alla letteratura. A introdurre il segmento, in cui il cinema dialoga con la letteratura, sarà l'ideatrice e organizzatrice del concorso Gabriella Gallozzi, in compagnia della critica cinematografica Elisabetta Randaccio. 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Festivalfilosofia | Lezioni magistrali
Adriano Prosperi | Libero o servo arbitrio | festivalfilosofia 2021

Festivalfilosofia | Lezioni magistrali

Play Episode Listen Later Sep 17, 2021 51:10


In che modo la vittoria della libertà religiosa, in un determinato periodo storico, diviene la premessa necessaria e la condizione fondamentale della libertà politica? Adriano Prosperi Libero o servo arbitrio. Dalla libertà religiosa alla libertà politica Venerdì 17 settembre 2021 Modena

dalla servo libero adriano prosperi
il posto delle parole
Adriano Prosperi "Festival Filosofia"

il posto delle parole

Play Episode Listen Later Sep 12, 2021 29:29


Adriano Prosperi"Festival Filosofia"https://www.festivalfilosofia.it/Festival Filosofia, ModenaVenerdì 17 settembre 2021, 11:30lezioni magistraliAdriano ProsperiLibero o servo arbitrioDalla libertà religiosa alla libertà politicahttps://www.festivalfilosofia.it/Adriano Prosperi"Un tempo senza storia"La distruzione del passatoEinaudi Editorehttps://www.einaudi.it/Questo libro è, al medesimo tempo, un'apologia della storia e uno sguardo preoccupato sulla società dell'oblio in cui viviamo. Una società dove la storia, come disciplina, è vituperata e marginalizzata. E dove dimenticare il passato è un fenomeno connesso alla scomparsa del futuro nella prospettiva delle nuove generazioni, mentre le rinascenti mitologie nazistoidi si legano all'odio nei confronti di chi viene «da fuori». E tuttavia l'offuscarsi della coscienza e della conoscenza storica sembra passare quasi inavvertito. Per cercare di capire come siamo arrivati a questo punto, e per superare questa indifferenza sul tema, Adriano Prosperi propone qui una riflessione sul ruolo della memoria e della storia nella nostra tradizione.Adriano Prosperi è professore emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei. I suoi principali interessi di studio hanno riguardato la storia dell'Inquisizione romana, la storia dei movimenti ereticali nell'Italia del Cinquecento, la storia delle culture e delle mentalità tra Medioevo ed età moderna. Ha scritto per le pagine culturali del “Corriere della Sera” e de “Il Sole 24 Ore”, ha collaborato con “la Repubblica”. Tra i suoi libri: Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari (Torino 1996, Premio Nazionale Letterario Pisa per la Saggistica); Il Concilio di Trento e la Controriforma (Trento 1999); America e apocalisse e altri saggi (Pisa 1999); Il Concilio di Trento: una introduzione storica (Torino 2001); L'Inquisizione romana. Letture e ricerche (Roma 2003); Storia del mondo moderno e contemporaneo (con P. Viola, Torino 2004, 6 voll.); Dare l'anima. Storia di un infanticidio (Torino 2005); Giustizia bendata. Percorsi storici di un'immagine (Torino 2008, Premio Viareggio per la saggistica); Cause perse. Un diario civile (Torino 2010); Eresie e devozioni. La religione italiana in età moderna, vol. I: Eresie; vol. II: Inquisitori, ebrei, streghe, vol. III: Devozioni e conversioni (Roma 2010); Il seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492 (Roma-Bari 2011); Delitto e perdono. La pena di morte nell'orizzonte mentale dell'Europa cristiana. XIV-XVIII secolo (Torino 2013, ed. riveduta Torino 2016); La vocazione. Storie di gesuiti tra Cinquecento e Seicento (Torino 2016); Identità. L'altra faccia della storia (Roma-Bari 2016); Lutero. Gli anni della fede e della libertà (Milano 2017); Un volgo disperso. Contadini d'Italia nell'Ottocento (Torino 2019); Un tempo senza storia. La distruzione del passato (Torino 2021); Tremare è umano. Una breve storia della paura (Milano 2021). IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/

Festival della Mente
Adriano Prosperi - Delitto e perdono - Festival della Mente 2011

Festival della Mente

Play Episode Listen Later Jun 15, 2021 49:58


Perdonare o punire, pena di morte inclusa? Ne La Gerusalemme Liberata di Tasso, il dialogo tra Clorinda morente e Tancredi “Amico, hai vinto: io ti perdono. Perdona tu pure”, riassume e simboleggia un'intera cultura del rapporto con il diverso, l'infedele, l'eretico e il criminale. Nella tradizione culturale e religiosa del Medioevo italiano la morte a cui sono condannate quelle figure è un rito di passaggio di cui fa parte integrante il perdono. La conversazione di Prosperi è dedicata all'analisi di questo rito, e al confronto con l'“altro”, con il diverso per cultura e religione. Una questione di scottante attualità su cui siamo chiamati a confrontarci quotidianamente e che diviene ancora più urgente se innescata sul tema del delitto. Problematiche che l'angolatura e l'analisi storica ci permettono di affrontare con maggior profondità e distacco.

Memos
Memos di venerdì 05/02/2021

Memos

Play Episode Listen Later Feb 5, 2021 28:33


Pandemia, clima e politica. Conversazione con lo storico Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Lo storico parla del Covid che invade il nostro presente di clausura e distoglie lo sguardo dalle emergenze del futuro, come il clima. Prosperi  riprende un tema del suo ultimo libro: il passato dimenticato e la storia “vituperata e marginalizzata” (“Un tempo senza storia”, Einaudi 2021). E poi la politica e la sua crisi.

Memos
Memos di ven 05/02/21

Memos

Play Episode Listen Later Feb 5, 2021 28:34


Pandemia, clima e politica. Conversazione con lo storico Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Lo storico parla del Covid che invade il nostro presente di clausura e distoglie lo sguardo dalle emergenze del futuro, come il clima. Prosperi  riprende un tema del suo ultimo libro: il passato dimenticato e la storia “vituperata e marginalizzata” (“Un tempo senza storia”, Einaudi 2021). E poi la politica e la sua crisi.

Rai Podcast Radio1
RADIO ANCH'IO del 27/01/2021 - Giorno della Memoria

Rai Podcast Radio1

Play Episode Listen Later Jan 27, 2021 20:41


Dror Eydar, Ambasciatore Israele in Italia ; Adriano Prosperi, Scuola Normale Pisa .

Radio anch'io
RADIO ANCH'IO del 27/01/2021 - Giorno della Memoria

Radio anch'io

Play Episode Listen Later Jan 27, 2021 20:41


Dror Eydar, Ambasciatore Israele in Italia ; Adriano Prosperi, Scuola Normale Pisa .

Did That Really Happen?
The Little Hours

Did That Really Happen?

Play Episode Listen Later Oct 26, 2020 70:24


It's our second official NSFW Episode, and we're talking about The Little Hours! Join us for a discussion of penis trees, punishments for adultery, nuns and politics in the Middle Ages, and more! Sources: Penis Trees: Massa Marittima Mural, available at http://www.thehistoryblog.com/wp-content/uploads/2011/08/massa_marittima-mural.png Jeanne de Montbaston, "Nun Harvesting Phalluses from Phallus Tree and a Monk and Nun Embracing." Available at https://inpress.lib.uiowa.edu/feminae/DetailsPage.aspx?Feminae_ID=31987 "Medieval Woman Artist Unmasked by Her Teeth," National Geographic. Available at https://www.nationalgeographic.com/culture/2019/01/female-medieval-master-artist-revealed-dental-calculus/#close Johan Mattelaer, "The Phallus Tree: A Medieval and Renaissance Phenomenon," Journal of Sexual Medicine (2010) Moira Smith, "The Flying Phallus and the Laughing Inquisitor: Penis Theft in the "Malleus Mallificarum," Journal of Folklore Research 39, 1 (2002) THE TOAST https://the-toast.net/2015/10/06/two-monks/  Adrian S. Hoch, "Duocento Fertility Imagery for Females at Massa Marittima's Public Fountain," Zeitschrift fur Kunstgeschichte 69, 4 (2006) Guelphs and Ghibellines: "Guelf and Ghibelline," Encyclopedia Britannica, available at https://www.britannica.com/event/Guelf-and-Ghibelline "Return of Dante: The Guelphs and the Ghibellines," The Independent, available at https://www.independent.co.uk/news/world/europe/return-of-dante-the-guelphs-and-the-ghibellines-850012.html Adriano Prosperi, Crime and Forgiveness: Christianizing Execution in Medieval Europe (Harvard University Press, 2020) Marvin E. Wolfgang, "Political Crimes and Punishments in Renaissance Florence," Journal of Criminal Law, Criminology, and Political Science, 44, 5 (1954)The Little Hours, IMDB: https://www.imdb.com/  Film Background: Sheila O'Malley, Review on Rogerebert.com. Available at https://www.rogerebert.com/reviews/the-little-hours-2017 Michael Philips, Review in the Chicago Tribune. Available at https://www.chicagotribune.com/entertainment/movies/sc-little-hours-mov-rev-0710-20170710-column.html  Rules for Nuns: Elizabeth Makowski, Apostate Nuns in the Later Middle Ages (Boydell & Brewer, 2019) https://en.wikipedia.org/wiki/The_Little_Hours  Moshe Sluhovsky, "The Devil in the Convent," The American Historical Review 107:5 (December 2002): 1379-1411.  Judith C. Brown, "Everyday Life, Longevity, and Nuns in Early Modern Florence," in Renaissance Culture and the Everyday eds. Patricia Fumerton and Simon Hunt (University of Pennsylvania Press). http://www.jstor.com/stable/j.ctt6wr9h7.8  Ruth Mazo Karras, "Sex and the Singlewoman," and Maryanne Kowaleski, "Singlewomen in Medieval and Early Modern Europe: The Demographic Perspective," in Singlewomen in the European Past, 1250-1800 eds. Judith M. Bennett and Amy M. Froide (University of Pennsylvania Press). http://www.jstor.com/stable/j.ctt3fhbvn.8  and http://www.jstor.com/stable/j.ctt3fhbvn.5  Sharon T. Strocchia, "Taken into custody: girls and convent guardianship in Renaissance Florence," Renaissance Studies 17:2 (June 2003): 177-200. http://www.jstor.com/stable/24413345  Maristella Botticini, "A Loveless Economy? Intergenerational Altruism and the Marriage Market in Tuscan Town, 1415-1436," The Journal of Economic History 59:1 (Mar., 1999): 104-121. http://www.jstor.com/stable/2566498  Duane J. Osheim, "Conversion, Conversi, and the Christian Life in Late Medieval Tuscany," Speculum 58:2 (Apr., 1983): 368-390.  Saundra Weddle, "Women's Place in the Family and the Convent: A Reconsideration of Public and Private in Renaissance Florence," Journal of Architectural Education 55:2 (Nov., 2001): 64-72 Punishments for Adultery: April Harper, "Punishing Adultery: Private Violence, Public Honor, Literature, and the Law" The Haskins Society Journal 28 (2016) http://www.jstor.com/stable/10.7722/j.ctt1wx936w.14  Melissa Mowry, "Sex and the Archives: Current Work on Subordinate Identities and Early Modern Cultural Formation," Journal of British Studies 44:1 (January 2005): 178-186. Vern L. Bullough, "Medieval Conceps of Adultery," Arthuriana 7:4 (Winter 1997): 5-15.  Sara McDougall, "The Opposite of the Double Standard: Gender, Marriage, and Adultery Prosecution in Late Medieval France," Journal of the History of Sexuality 23:2 (May 2014): 206-225. https://www.jstor.org/stable/24616490  Trevor Dean, "Domestic Violence in late-Medieval Bologna," Renaissance Studies 18:4 (December 2004): 527-543.   K.J. Kesselring, "No Greater Provocation? Adultery and the Mitigation of Murder in English Law," Law and History Review 34:1 (February 2016): 199-225.  Karen Jones, "Sexual Misbehaviour" Gender and Petty Crime in Late Medieval England: The Local Courts in Kent, 1460-1560 (Boydell & Brewer). http://www.jstor.com/stable/10.7722/j.ctt14brth4.11   https://www.nationalgeographic.com/news/2016/09/ingredients-lipstick-makeup-cosmetics-science-history/   https://americanhistory.si.edu/collections/search/object/nmah_1339217  https://sites.nd.edu/manuscript-studies/2019/10/18/viking-eyeliner-from-sea-to-sea/  Udry, Susan. "Robert de Blois and Geoffroy de la Tour Landry on feminine beauty: two late medieval French conduct books for women." Essays in Medieval Studies 19, no. 1 (2002): 90-102.  Da Soller, Claudio. "The beautiful woman in medieval Iberia: rhetoric, cosmetics, and evolution." PhD diss., University of Missouri--Columbia, 2005.   Cavallo, P, Proto, M. C, Patruno, C, Sorbo, A. Del, and Bifulco, M. "The First Cosmetic Treatise of History. A Female Point of View." International Journal of Cosmetic Science 30, no. 2 (2008): 79-86.

Uomini e Profeti - Radio3
UOMINI E PROFETI | Pensare al tempo dell'emergenza

Uomini e Profeti - Radio3

Play Episode Listen Later Mar 28, 2020 45:00


Felice Cimatti con lo storico Adriano Prosperi

tempo uomini emergenza pensare profeti adriano prosperi felice cimatti
Radio Giap Rebelde
#20annidiQ, l'audio del convegno con Wu Ming, Carlo Ginzburg e Adriano Prosperi

Radio Giap Rebelde

Play Episode Listen Later Aug 29, 2019 143:35


Il 4 giugno 2019, alla Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna, alle h.17, si è il convegno «Vent’anni di Q: sul rapporto tra ricerca storica e narrativa». C'eravamo noi in formazione completa –quella originale, ossia i quattro autori di Q, Luca/Wu Ming 3 compreso – e, soprattutto, due dei più importanti storici europei degli ultimi cinquant’anni (almeno): Adriano Prosperi e Carlo Ginzburg. Abbiamo già scritto molte volte di come le ricerche di Prosperi e Ginzburg, individuali e congiunte, siano state fondamentali per immaginare e scrivere fabula e intreccio di Q. Ebbene, pare che dopo tanti anni abbiamo «restituito il favore», chiudendo un cerchio: anche grazie al ventennale di Q si è da poco fatta una scoperta archivistica importante, della quale nel convegno si è reso conto. Ed è così che, nella storia di questo romanzo e del suo ventennale, si incontrano nel modo più virtuoso e fecondo possibile le due dimensioni che da sempre cerchiamo di tenere insieme: l’archivio e la strada.

USMARADIO
Adriano Prosperi - “Intellettuali organici” e non: medici e clero parrocchiale nell’Italia dell’800

USMARADIO

Play Episode Listen Later Jul 16, 2019 186:55


XIV ciclo di Dottorato "Intellettuali e Potere" (4 - 28 giugno 2019) Adriano Prosperi (Scuola Normale Superiore) - “Intellettuali organici” e non: medici e clero parrocchiale nell’Italia dell’800

Dialoghi di Pistoia | Lezioni e conferenze
Adriano Prosperi | Alle origini del mondo attuale: incontri e scontri di culture nell'età della “prima globalizzazione” | Dialoghi di Pistoia 2019

Dialoghi di Pistoia | Lezioni e conferenze

Play Episode Listen Later May 26, 2019 62:55


Con la “globalizzazione” si è posto il problema della difficile convivenza di diverse grandi potenze. Ma c’è stata anche una “prima globalizzazione”, all’inizio dell’età moderna, sulla quale è in atto una riflessione storiografica importante. Allora fu l’Europa a guidare una fase rivoluzionaria della storia mondiale. Due furono i modi della tentata unificazione del mondo conosciuto: la conquista e l’assoggettamento politico e religioso del continente americano, fino alla sua assimilazione alla cultura europea, e la ricerca di un “accomodamento” tra cultura europea e culture orientali, avvicinate grazie alla navigazione portoghese fino ai porti cinesi e giapponesi. Qui le dimensioni e la forza politica e militare, ma anche la ricchezza delle culture di India, Giappone e Cina limitarono l’avanzata degli europei a tentativi di penetrazione pacifica mediante il commercio e prove di dialogo tra culture condotte da missionari gesuiti.

Memos
Memos di martedì 21/05/2019

Memos

Play Episode Listen Later May 21, 2019 29:29


La punizione e la preghiera. Salvini ostenta minaccioso la sanzione pecuniaria sui salvataggi in mare e il rosario contro gli infedeli. Sono gli ultimi atti della propaganda prima del voto europeo del 26 maggio. Memos ha ospitato oggi lo storico, professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di mar 21/05

Memos

Play Episode Listen Later May 20, 2019 29:30


La punizione e la preghiera. Salvini ostenta minaccioso la sanzione pecuniaria sui salvataggi in mare e il rosario contro gli infedeli. Sono gli ultimi atti della propaganda prima del voto europeo del 26 maggio. Memos ha ospitato oggi lo storico, professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di mar 21/05

Memos

Play Episode Listen Later May 20, 2019 29:30


La punizione e la preghiera. Salvini ostenta minaccioso la sanzione pecuniaria sui salvataggi in mare e il rosario contro gli infedeli. Sono gli ultimi atti della propaganda prima del voto europeo del 26 maggio. Memos ha ospitato oggi lo storico, professore emerito alla Scuola Normale Superiore di Pisa, Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di mercoledì 05/12/2018

Memos

Play Episode Listen Later Dec 5, 2018 28:04


Resistenza civile, disobbedienza, dissenso. Come opporsi al governo della paura di Salvini e del M5S. Le strade indicate dal giurista Gustavo Zagrebelsky e dalla presidente dell'Anpi Carla Nespolo portano alla disobbedienza e alla resistenza civile e culturale. Memos ne ha parlato con Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Chiude la puntata di oggi il messaggio nella bottiglia di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica ed elettorale all'Università di Bari.

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Memos
Memos di mer 05/12

Memos

Play Episode Listen Later Dec 4, 2018 28:04


Resistenza civile, disobbedienza, dissenso. Come opporsi al governo della paura di Salvini e del M5S. Le strade indicate dal giurista Gustavo Zagrebelsky e dalla presidente dell’Anpi Carla Nespolo portano alla disobbedienza e alla resistenza civile e culturale. Memos ne ha parlato con Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Chiude la puntata di oggi il messaggio nella bottiglia di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica ed elettorale all’Università di Bari.

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Memos
Memos di mer 05/12

Memos

Play Episode Listen Later Dec 4, 2018 28:04


Resistenza civile, disobbedienza, dissenso. Come opporsi al governo della paura di Salvini e del M5S. Le strade indicate dal giurista Gustavo Zagrebelsky e dalla presidente dell’Anpi Carla Nespolo portano alla disobbedienza e alla resistenza civile e culturale. Memos ne ha parlato con Adriano Prosperi, professore emerito di Storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Chiude la puntata di oggi il messaggio nella bottiglia di Dino Amenduni, docente di comunicazione politica ed elettorale all’Università di Bari.

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Festivalfilosofia | Lezioni magistrali
Adriano Prosperi | Confessioni | festivalfilosofia 2018

Festivalfilosofia | Lezioni magistrali

Play Episode Listen Later Sep 14, 2018 43:06


Tra controllo delle coscienze ed estorsione inquisitoriale, quali regimi della confessione possono essere definiti e sulla base di quali criteri è possibile tracciare il quadro generale delle trasformazioni della confessione nella prima età moderna? Adriano Prosperi Confessioni Regimi della coscienza e dell'Inquisizione festivalfilosofia 2018 | verità Venerdì 14 Settembre 2018 Carpi

tra venerd confessioni adriano prosperi
Memos
Memos di martedì 12/06/2018

Memos

Play Episode Listen Later Jun 12, 2018 31:30


Umanità, dignità, protezione, accoglienza, integrazione. E poi lotta al degrado, allo sfruttamento sul lavoro, alla discriminazione. Ritorniamo ai fondamentali di un discorso sulle migrazioni, dopo il rifiuto del governo Salvini-Di Maio di far attraccare in un porto italiano la nave Aquarius con a bordo 629 migranti. Memos ne ha parlato con Donatella Di Cesare, docente di filosofia teoretica all'Università La Sapienza di Roma (“Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione”, Bollati Boringhieri 2017); e con Adriano Prosperi, professore emerito di storia moderna all'Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore (“Identità. L'altra faccia della storia”, Laterza 2016).

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Memos
Memos di mar 12/06

Memos

Play Episode Listen Later Jun 11, 2018 31:30


Umanità, dignità, protezione, accoglienza, integrazione. E poi lotta al degrado, allo sfruttamento sul lavoro, alla discriminazione. Ritorniamo ai fondamentali di un discorso sulle migrazioni, dopo il rifiuto del governo Salvini-Di Maio di far attraccare in un porto italiano la nave Aquarius con a bordo 629 migranti. Memos ne ha parlato con Donatella Di Cesare, docente di filosofia teoretica all’Università La Sapienza di Roma (“Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione”, Bollati Boringhieri 2017); e con Adriano Prosperi, professore emerito di storia moderna all’Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore (“Identità. L’altra faccia della storia”, Laterza 2016).

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Memos
Memos di mar 12/06

Memos

Play Episode Listen Later Jun 11, 2018 31:30


Umanità, dignità, protezione, accoglienza, integrazione. E poi lotta al degrado, allo sfruttamento sul lavoro, alla discriminazione. Ritorniamo ai fondamentali di un discorso sulle migrazioni, dopo il rifiuto del governo Salvini-Di Maio di far attraccare in un porto italiano la nave Aquarius con a bordo 629 migranti. Memos ne ha parlato con Donatella Di Cesare, docente di filosofia teoretica all’Università La Sapienza di Roma (“Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione”, Bollati Boringhieri 2017); e con Adriano Prosperi, professore emerito di storia moderna all’Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore (“Identità. L’altra faccia della storia”, Laterza 2016).

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Memos
Memos di martedì 22/05/2018

Memos

Play Episode Listen Later May 22, 2018 29:59


40 anni fa, tre leggi fondamentali nella storia dei diritti in Italia. Il 13 maggio del 1978 viene approvata la legge Basaglia, nove giorni dopo il 22 maggio 1978 la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza e il 23 dicembre dello stesso anno tocca alla legge che istituisce il servizio sanitario nazionale. La legge che porta il nome del grande psichiatra Franco Basaglia rivoluzionò il modo di curare la malattia mentale, fu una affermazione della dignità di persone che fino a quel momento venivano recluse nei manicomi, senza diritti. La legge 194 fu il risultato di una lunga battaglia del movimento delle donne per l'affermazione del diritto a scegliere del proprio corpo, una battaglia politica e civile contro la pratica degli aborti clandestini. La terza legge attuò trent'anni dopo l'entrata in vigore della Costituzione l'articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. 1978, un anno di affermazione dei diritti mentre l'Italia si muove sull'orlo del precipizio della democrazia di cui la strage di via Fani e l'uccisione di Moro sono stati la manifestazione più grave e inquietante. Memos ne parlato oggi con lo storico Adriano Prosperi.

Memos
Memos di mar 22/05

Memos

Play Episode Listen Later May 21, 2018 29:59


40 anni fa, tre leggi fondamentali nella storia dei diritti in Italia. Il 13 maggio del 1978 viene approvata la legge Basaglia, nove giorni dopo il 22 maggio 1978 la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e il 23 dicembre dello stesso anno tocca alla legge che istituisce il servizio sanitario nazionale. La legge che porta il nome del grande psichiatra Franco Basaglia rivoluzionò il modo di curare la malattia mentale, fu una affermazione della dignità di persone che fino a quel momento venivano recluse nei manicomi, senza diritti. La legge 194 fu il risultato di una lunga battaglia del movimento delle donne per l’affermazione del diritto a scegliere del proprio corpo, una battaglia politica e civile contro la pratica degli aborti clandestini. La terza legge attuò trent’anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione l’articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. 1978, un anno di affermazione dei diritti mentre l’Italia si muove sull’orlo del precipizio della democrazia di cui la strage di via Fani e l’uccisione di Moro sono stati la manifestazione più grave e inquietante. Memos ne parlato oggi con lo storico Adriano Prosperi.

Memos
Memos di mar 22/05

Memos

Play Episode Listen Later May 21, 2018 29:59


40 anni fa, tre leggi fondamentali nella storia dei diritti in Italia. Il 13 maggio del 1978 viene approvata la legge Basaglia, nove giorni dopo il 22 maggio 1978 la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza e il 23 dicembre dello stesso anno tocca alla legge che istituisce il servizio sanitario nazionale. La legge che porta il nome del grande psichiatra Franco Basaglia rivoluzionò il modo di curare la malattia mentale, fu una affermazione della dignità di persone che fino a quel momento venivano recluse nei manicomi, senza diritti. La legge 194 fu il risultato di una lunga battaglia del movimento delle donne per l’affermazione del diritto a scegliere del proprio corpo, una battaglia politica e civile contro la pratica degli aborti clandestini. La terza legge attuò trent’anni dopo l’entrata in vigore della Costituzione l’articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività”. 1978, un anno di affermazione dei diritti mentre l’Italia si muove sull’orlo del precipizio della democrazia di cui la strage di via Fani e l’uccisione di Moro sono stati la manifestazione più grave e inquietante. Memos ne parlato oggi con lo storico Adriano Prosperi.

Memos
Memos di lunedì 05/02/2018

Memos

Play Episode Listen Later Feb 5, 2018 30:02


Macerata, la tentata strage e il fascismo del terzo millennio. Dopo gli spari del neofascista Luca Traini e i sei immigrati rimasti feriti, la destra insiste con il falso teorema dell'invasione di migranti e della sostituzione etnica. E ora il razzismo della destra discrimina anche tra le vittime della violenza, italiane e straniere. Ne abbiamo parlato con il sociologo Stefano Allievi e lo storico Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di lun 05/02

Memos

Play Episode Listen Later Feb 4, 2018 30:03


Macerata, la tentata strage e il fascismo del terzo millennio. Dopo gli spari del neofascista Luca Traini e i sei immigrati rimasti feriti, la destra insiste con il falso teorema dell’invasione di migranti e della sostituzione etnica. E ora il razzismo della destra discrimina anche tra le vittime della violenza, italiane e straniere. Ne abbiamo parlato con il sociologo Stefano Allievi e lo storico Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di lun 05/02

Memos

Play Episode Listen Later Feb 4, 2018 30:03


Macerata, la tentata strage e il fascismo del terzo millennio. Dopo gli spari del neofascista Luca Traini e i sei immigrati rimasti feriti, la destra insiste con il falso teorema dell’invasione di migranti e della sostituzione etnica. E ora il razzismo della destra discrimina anche tra le vittime della violenza, italiane e straniere. Ne abbiamo parlato con il sociologo Stefano Allievi e lo storico Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di giovedì 30/11/2017

Memos

Play Episode Listen Later Nov 30, 2017 29:52


Fascismi, sconfiggiamoli a casa nostra. Cosa ha reso “plausibile il discorso fascista”? Dal bagnino di Chioggia all'irruzione contro l'associazione “Como Senza Frontiere”. A Memos gli storici Luca Baldissara e Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di gio 30/11

Memos

Play Episode Listen Later Nov 29, 2017 29:52


Fascismi, sconfiggiamoli a casa nostra. Cosa ha reso “plausibile il discorso fascista”? Dal bagnino di Chioggia all’irruzione contro l’associazione “Como Senza Frontiere”. A Memos gli storici Luca Baldissara e Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di gio 30/11

Memos

Play Episode Listen Later Nov 29, 2017 29:52


Fascismi, sconfiggiamoli a casa nostra. Cosa ha reso “plausibile il discorso fascista”? Dal bagnino di Chioggia all’irruzione contro l’associazione “Como Senza Frontiere”. A Memos gli storici Luca Baldissara e Adriano Prosperi.

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Memos
Memos di giovedì 21/09/2017

Memos

Play Episode Listen Later Sep 21, 2017 30:21


Stati di eccezione, Catalogna e Spagna. Lo scontro tra i governi di Madrid e Barcellona sul referendum per l'indipendenza catalana. Intervista a Luca Bellizzi, delegato del governo catalano in Italia. Ospiti della puntata: Adriano Prosperi, storico, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa; e Piervirgilio Dastoli, storico dell'integrazione europea e presidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo.

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Memos
Memos di gio 21/09

Memos

Play Episode Listen Later Sep 20, 2017 30:21


Stati di eccezione, Catalogna e Spagna. Lo scontro tra i governi di Madrid e Barcellona sul referendum per l’indipendenza catalana. Intervista a Luca Bellizzi, delegato del governo catalano in Italia. Ospiti della puntata: Adriano Prosperi, storico, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa; e Piervirgilio Dastoli, storico dell’integrazione europea e presidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo.

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Memos
Memos di gio 21/09

Memos

Play Episode Listen Later Sep 20, 2017 30:21


Stati di eccezione, Catalogna e Spagna. Lo scontro tra i governi di Madrid e Barcellona sul referendum per l’indipendenza catalana. Intervista a Luca Bellizzi, delegato del governo catalano in Italia. Ospiti della puntata: Adriano Prosperi, storico, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa; e Piervirgilio Dastoli, storico dell’integrazione europea e presidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo.

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Memos
Convivere con le diversità, senza muri. Con Guido Barbujani e Adriano Prosperi

Memos

Play Episode Listen Later May 18, 2017 26:54


Senza muri, ma anche senza pregiudizi, discriminazioni, ignoranza. La giornata di mobilitazione e di festa del 20 maggio a Milano, le sue parole d'ordine, sono state il riferimento implicito del confronto ospitato oggi a Memos tra Guido Barbujani e Adriano Prosperi. Barbujani, biologo e genetista, insegna genetica all'università di Ferrara. Prosperi, storico, scrittore e saggista è professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Due citazioni. La prima dal libro “Identità”, di Adriano Prosperi: «La ‘barbarie' la troviamo a viso scoperto o celata sotto sinonimi. Tra questi sta conoscendo una fortuna crescente ‘identità'. E accanto a ‘identità, ‘radici', ma anche ‘etnicità', con gli antenati ‘nazione' e ‘nazionalità'. Parole che sono diventate abituali nel nostro linguaggio ma che possono diventare pietre perché, come tutto ciò che serve a distinguere e a prendere coscienza di una separazione, contengono un potenziale violento pronto a giustificare aggressioni civili e guerre». La seconda citazione, da “Gli africani siamo noi. Alle origini dell'uomo”, di Guido Barbujani: «Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l'armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici – fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via – rispolverando vecchissime teorie sull'insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud». Da queste due citazioni ha preso avvio la puntata di oggi di Memos.

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Memos
Convivere con le diversità, senza muri. Con Guido Barbujani e Adriano Prosperi

Memos

Play Episode Listen Later May 17, 2017 26:55


Senza muri, ma anche senza pregiudizi, discriminazioni, ignoranza. La giornata di mobilitazione e di festa del 20 maggio a Milano, le sue parole d’ordine, sono state il riferimento implicito del confronto ospitato oggi a Memos tra Guido Barbujani e Adriano Prosperi. Barbujani, biologo e genetista, insegna genetica all’università di Ferrara. Prosperi, storico, scrittore e saggista è professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Due citazioni. La prima dal libro “Identità”, di Adriano Prosperi: «La ‘barbarie’ la troviamo a viso scoperto o celata sotto sinonimi. Tra questi sta conoscendo una fortuna crescente ‘identità’. E accanto a ‘identità, ‘radici’, ma anche ‘etnicità’, con gli antenati ‘nazione’ e ‘nazionalità’. Parole che sono diventate abituali nel nostro linguaggio ma che possono diventare pietre perché, come tutto ciò che serve a distinguere e a prendere coscienza di una separazione, contengono un potenziale violento pronto a giustificare aggressioni civili e guerre». La seconda citazione, da “Gli africani siamo noi. Alle origini dell’uomo”, di Guido Barbujani: «Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l’armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici – fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via – rispolverando vecchissime teorie sull’insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud». Da queste due citazioni ha preso avvio la puntata di oggi di Memos.

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Memos
Convivere con le diversità, senza muri. Con Guido Barbujani e Adriano Prosperi

Memos

Play Episode Listen Later May 17, 2017 26:55


Senza muri, ma anche senza pregiudizi, discriminazioni, ignoranza. La giornata di mobilitazione e di festa del 20 maggio a Milano, le sue parole d’ordine, sono state il riferimento implicito del confronto ospitato oggi a Memos tra Guido Barbujani e Adriano Prosperi. Barbujani, biologo e genetista, insegna genetica all’università di Ferrara. Prosperi, storico, scrittore e saggista è professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Due citazioni. La prima dal libro “Identità”, di Adriano Prosperi: «La ‘barbarie’ la troviamo a viso scoperto o celata sotto sinonimi. Tra questi sta conoscendo una fortuna crescente ‘identità’. E accanto a ‘identità, ‘radici’, ma anche ‘etnicità’, con gli antenati ‘nazione’ e ‘nazionalità’. Parole che sono diventate abituali nel nostro linguaggio ma che possono diventare pietre perché, come tutto ciò che serve a distinguere e a prendere coscienza di una separazione, contengono un potenziale violento pronto a giustificare aggressioni civili e guerre». La seconda citazione, da “Gli africani siamo noi. Alle origini dell’uomo”, di Guido Barbujani: «Non bisognerebbe affrontare le sfide del Ventunesimo secolo con l’armamentario concettuale e ideologico del Settecento, ma succede. La convivenza fra persone di provenienze diverse, portatrici di diverse esperienze, stili di vita e convinzioni, pone problemi complessi. Per una curiosa reazione, molti invocano soluzioni illusoriamente semplici – fili spinati, muri, quote di immigrati, fogli di via – rispolverando vecchissime teorie sull’insanabile differenza razziale fra popoli del nord e del sud». Da queste due citazioni ha preso avvio la puntata di oggi di Memos.

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Memos
Macron salva la Francia e l'Europa dall'abisso lepenista

Memos

Play Episode Listen Later May 8, 2017 28:12


Memos ha ospitato oggi tre approcci diversi per commentare la vittoria di Macron alle presidenziali francesi. ..Lo storico Adriano Prosperi si è soffermato su un aspetto della festa di ieri sera per Macron al Louvre, a Parigi. La sfilata solitaria del nuovo presidente prima di arrivare sul palco, quella camminata solitaria di Macron sotto le luci dei riflettori e in mezzo ai suoi sostenitori. Poi il discorso del nuovo presidente, con quel “vi proteggerò, combatterò per voi, vi servirò con umiltà” che univa direttamente il capo al suo popolo. «Questo protagonismo del capo – sostiene il professor Prosperi - ha degli aspetti che noi giustamente guardiamo con inquietudine per il nostro passato. Però il protagonismo di chi prende il potere e garantisce che si impegnerà con onore, con la sua forza e la sua intelligenza, per proteggere il suo popolo è un dato positivo. E' un dato che fa i conti con la crisi verticale dei vecchi partiti, che non più capaci di trasmettere altro che meccanismi spesso corruttivi e distorti. Il problema – conclude Prosperi - è poi il controllo su chi assume questo ruolo, ad esempio l'informazione. Credo, però, che l'interesse per la politica non possa che nascere da questa chiarezza del rapporto tra chi chiede il potere e chi deve rispondere alla sua domanda». Ospite a Memos anche il politologo francese Jean-Yves Dormagen che si addentrato nell'analisi del voto di ieri. «Se si fa un paragone con il 2002, il ballottaggio Chirac-Le Pen padre, si capisce che la situazione oggi è molto differente. C'è stato un voto utile per Macron, ma molto più debole di quanto non fosse stato quello di quindici anni fa per Chirac. Il risultato del Fronte Nazionale è stato abbastanza alto, anche se deludente per loro. Infine c'è stato il rifiuto di scegliere tra l'esponente dell'estrema destra e il candidato del fronte repubblicano: un terzo degli elettori non hanno votato o hanno votato scheda bianca/nulla. Quest'ultimo – sostiene il politologo Dormagen - è un fatto nuovo per la politica francese. Inoltre va detto che Macron è minoritario nella società francese. Al primo turno ha fatto un risultato abbastanza basso, il 24% rispetto al 30% che in genere hanno ottenuto in passato i candidati che arrivano in testa. In più circa la metà dell'elettorato di Macron al primo turno aveva agito nella logica del voto utile, non di adesione al suo programma. Un'adesione bassa che si è ritrovata anche nei risultati di ieri: tra la metà e i due terzi di chi ha votato Macron lo hanno fatto per sconfiggere Marine Le Pen, ma non per adesione al suo programma. Se a questo dato – conclude la sua analisi il politologo francese - sommiamo anche il terzo di elettori astenuti o che hanno votato bianca/nulla allora la candidatura Macron si rivela debole e rappresenta anche l'esaurimento del fronte repubblicano, cioè della convergenza di voti sul candidato opposto a quello del Front National». Infine, Memos ha ospitato anche l'economista Mario Pianta che ha espresso tutti i suoi dubbi sulla capacità di Macron di salvare l'Europa dal declino causato dalle politiche di austerità. «Macron – racconta Pianta - l'abbiamo già conosciuto come banchiere, in perfetta continuità con le politiche neoliberiste. Come ministro dell'economia ha sostenuto le liberalizzazioni, politiche dell'offerta, detassazione, riduzione della spesa pubblica. Si tratta di tutto ciò che è sbagliato e ha portato alla stagnazione, ad una crisi che dura da dieci anni. Nel caso della Francia Macron ha alimentato la deindustrializzazione, la crisi produttiva che ha diviso il paese tra le campagne, dominate da Le Pen, e le città più dinamiche che mantengono un voto centrista o progressista. Non c'è nulla nella sua carriera, nella sua cultura, che possa far pensare che Macron sposterà l'Europa su una direzione diversa dalle traiettorie che hanno causato la crisi attuale».

Memos
Macron salva la Francia e l’Europa dall’abisso lepenista

Memos

Play Episode Listen Later May 7, 2017 28:12


Memos ha ospitato oggi tre approcci diversi per commentare la vittoria di Macron alle presidenziali francesi. ..Lo storico Adriano Prosperi si è soffermato su un aspetto della festa di ieri sera per Macron al Louvre, a Parigi. La sfilata solitaria del nuovo presidente prima di arrivare sul palco, quella camminata solitaria di Macron sotto le luci dei riflettori e in mezzo ai suoi sostenitori. Poi il discorso del nuovo presidente, con quel “vi proteggerò, combatterò per voi, vi servirò con umiltà” che univa direttamente il capo al suo popolo. «Questo protagonismo del capo – sostiene il professor Prosperi - ha degli aspetti che noi giustamente guardiamo con inquietudine per il nostro passato. Però il protagonismo di chi prende il potere e garantisce che si impegnerà con onore, con la sua forza e la sua intelligenza, per proteggere il suo popolo è un dato positivo. E’ un dato che fa i conti con la crisi verticale dei vecchi partiti, che non più capaci di trasmettere altro che meccanismi spesso corruttivi e distorti. Il problema – conclude Prosperi - è poi il controllo su chi assume questo ruolo, ad esempio l’informazione. Credo, però, che l’interesse per la politica non possa che nascere da questa chiarezza del rapporto tra chi chiede il potere e chi deve rispondere alla sua domanda». Ospite a Memos anche il politologo francese Jean-Yves Dormagen che si addentrato nell’analisi del voto di ieri. «Se si fa un paragone con il 2002, il ballottaggio Chirac-Le Pen padre, si capisce che la situazione oggi è molto differente. C’è stato un voto utile per Macron, ma molto più debole di quanto non fosse stato quello di quindici anni fa per Chirac. Il risultato del Fronte Nazionale è stato abbastanza alto, anche se deludente per loro. Infine c’è stato il rifiuto di scegliere tra l’esponente dell’estrema destra e il candidato del fronte repubblicano: un terzo degli elettori non hanno votato o hanno votato scheda bianca/nulla. Quest’ultimo – sostiene il politologo Dormagen - è un fatto nuovo per la politica francese. Inoltre va detto che Macron è minoritario nella società francese. Al primo turno ha fatto un risultato abbastanza basso, il 24% rispetto al 30% che in genere hanno ottenuto in passato i candidati che arrivano in testa. In più circa la metà dell’elettorato di Macron al primo turno aveva agito nella logica del voto utile, non di adesione al suo programma. Un’adesione bassa che si è ritrovata anche nei risultati di ieri: tra la metà e i due terzi di chi ha votato Macron lo hanno fatto per sconfiggere Marine Le Pen, ma non per adesione al suo programma. Se a questo dato – conclude la sua analisi il politologo francese - sommiamo anche il terzo di elettori astenuti o che hanno votato bianca/nulla allora la candidatura Macron si rivela debole e rappresenta anche l’esaurimento del fronte repubblicano, cioè della convergenza di voti sul candidato opposto a quello del Front National». Infine, Memos ha ospitato anche l’economista Mario Pianta che ha espresso tutti i suoi dubbi sulla capacità di Macron di salvare l’Europa dal declino causato dalle politiche di austerità. «Macron – racconta Pianta - l’abbiamo già conosciuto come banchiere, in perfetta continuità con le politiche neoliberiste. Come ministro dell’economia ha sostenuto le liberalizzazioni, politiche dell’offerta, detassazione, riduzione della spesa pubblica. Si tratta di tutto ciò che è sbagliato e ha portato alla stagnazione, ad una crisi che dura da dieci anni. Nel caso della Francia Macron ha alimentato la deindustrializzazione, la crisi produttiva che ha diviso il paese tra le campagne, dominate da Le Pen, e le città più dinamiche che mantengono un voto centrista o progressista. Non c’è nulla nella sua carriera, nella sua cultura, che possa far pensare che Macron sposterà l’Europa su una direzione diversa dalle traiettorie che hanno causato la crisi attuale».

Memos
Macron salva la Francia e l’Europa dall’abisso lepenista

Memos

Play Episode Listen Later May 7, 2017 28:12


Memos ha ospitato oggi tre approcci diversi per commentare la vittoria di Macron alle presidenziali francesi. ..Lo storico Adriano Prosperi si è soffermato su un aspetto della festa di ieri sera per Macron al Louvre, a Parigi. La sfilata solitaria del nuovo presidente prima di arrivare sul palco, quella camminata solitaria di Macron sotto le luci dei riflettori e in mezzo ai suoi sostenitori. Poi il discorso del nuovo presidente, con quel “vi proteggerò, combatterò per voi, vi servirò con umiltà” che univa direttamente il capo al suo popolo. «Questo protagonismo del capo – sostiene il professor Prosperi - ha degli aspetti che noi giustamente guardiamo con inquietudine per il nostro passato. Però il protagonismo di chi prende il potere e garantisce che si impegnerà con onore, con la sua forza e la sua intelligenza, per proteggere il suo popolo è un dato positivo. E’ un dato che fa i conti con la crisi verticale dei vecchi partiti, che non più capaci di trasmettere altro che meccanismi spesso corruttivi e distorti. Il problema – conclude Prosperi - è poi il controllo su chi assume questo ruolo, ad esempio l’informazione. Credo, però, che l’interesse per la politica non possa che nascere da questa chiarezza del rapporto tra chi chiede il potere e chi deve rispondere alla sua domanda». Ospite a Memos anche il politologo francese Jean-Yves Dormagen che si addentrato nell’analisi del voto di ieri. «Se si fa un paragone con il 2002, il ballottaggio Chirac-Le Pen padre, si capisce che la situazione oggi è molto differente. C’è stato un voto utile per Macron, ma molto più debole di quanto non fosse stato quello di quindici anni fa per Chirac. Il risultato del Fronte Nazionale è stato abbastanza alto, anche se deludente per loro. Infine c’è stato il rifiuto di scegliere tra l’esponente dell’estrema destra e il candidato del fronte repubblicano: un terzo degli elettori non hanno votato o hanno votato scheda bianca/nulla. Quest’ultimo – sostiene il politologo Dormagen - è un fatto nuovo per la politica francese. Inoltre va detto che Macron è minoritario nella società francese. Al primo turno ha fatto un risultato abbastanza basso, il 24% rispetto al 30% che in genere hanno ottenuto in passato i candidati che arrivano in testa. In più circa la metà dell’elettorato di Macron al primo turno aveva agito nella logica del voto utile, non di adesione al suo programma. Un’adesione bassa che si è ritrovata anche nei risultati di ieri: tra la metà e i due terzi di chi ha votato Macron lo hanno fatto per sconfiggere Marine Le Pen, ma non per adesione al suo programma. Se a questo dato – conclude la sua analisi il politologo francese - sommiamo anche il terzo di elettori astenuti o che hanno votato bianca/nulla allora la candidatura Macron si rivela debole e rappresenta anche l’esaurimento del fronte repubblicano, cioè della convergenza di voti sul candidato opposto a quello del Front National». Infine, Memos ha ospitato anche l’economista Mario Pianta che ha espresso tutti i suoi dubbi sulla capacità di Macron di salvare l’Europa dal declino causato dalle politiche di austerità. «Macron – racconta Pianta - l’abbiamo già conosciuto come banchiere, in perfetta continuità con le politiche neoliberiste. Come ministro dell’economia ha sostenuto le liberalizzazioni, politiche dell’offerta, detassazione, riduzione della spesa pubblica. Si tratta di tutto ciò che è sbagliato e ha portato alla stagnazione, ad una crisi che dura da dieci anni. Nel caso della Francia Macron ha alimentato la deindustrializzazione, la crisi produttiva che ha diviso il paese tra le campagne, dominate da Le Pen, e le città più dinamiche che mantengono un voto centrista o progressista. Non c’è nulla nella sua carriera, nella sua cultura, che possa far pensare che Macron sposterà l’Europa su una direzione diversa dalle traiettorie che hanno causato la crisi attuale».

ARCHIVIO Uomini e Profeti 2013-2017
UOMINI E PROFETI del 18/03/2017 - Dialoghi - con Cecicilia Castellani

ARCHIVIO Uomini e Profeti 2013-2017

Play Episode Listen Later Mar 18, 2017 45:07


"Nell' Archivio del Sant'Uffizio". con Alejandro Cifres, Adriano Prosperi, Marta Fattori

Memos
L'Europa, Maastricht e i nazionalismi/2

Memos

Play Episode Listen Later Feb 8, 2017 30:15


In questi giorni ricorrono i 25 anni della firma del Trattato di Maastricht che ha portato l'Europa alla moneta unica, ma non all'unità politica. Sempre in questi giorni, in queste ultime settimane, il nazionalismo della destra europea sta dando nuove prove della sua esistenza. Solo per citare un paio di occasioni: l'incontro di Coblenza, in Germania, del 21 gennaio scorso con Marine Le Pen, Geert Wilders, Fruke Petry e Matteo Salvini tutti allineati su uno stesso palco. E poi il 5 febbraio a Lione, l'avvio scenografico della campagna elettorale di Le Pen per le presidenziali francesi. Maastricht e i nazionalismi europei. Il simbolo dell'austerità e il pericolo della destra xenofoba e populista. ..Come salvare l'Europa dalle due minacce? E' la domanda che Memos ha rivolto ai suoi ospiti di oggi (dopo la puntata di ieri): l'economista Salvatore Biasco e lo storico Adriano Prosperi.

Memos
L’Europa, Maastricht e i nazionalismi/2

Memos

Play Episode Listen Later Feb 7, 2017 30:15


In questi giorni ricorrono i 25 anni della firma del Trattato di Maastricht che ha portato l’Europa alla moneta unica, ma non all’unità politica. Sempre in questi giorni, in queste ultime settimane, il nazionalismo della destra europea sta dando nuove prove della sua esistenza. Solo per citare un paio di occasioni: l’incontro di Coblenza, in Germania, del 21 gennaio scorso con Marine Le Pen, Geert Wilders, Fruke Petry e Matteo Salvini tutti allineati su uno stesso palco. E poi il 5 febbraio a Lione, l’avvio scenografico della campagna elettorale di Le Pen per le presidenziali francesi. Maastricht e i nazionalismi europei. Il simbolo dell’austerità e il pericolo della destra xenofoba e populista. ..Come salvare l’Europa dalle due minacce? E’ la domanda che Memos ha rivolto ai suoi ospiti di oggi (dopo la puntata di ieri): l’economista Salvatore Biasco e lo storico Adriano Prosperi.

Memos
L’Europa, Maastricht e i nazionalismi/2

Memos

Play Episode Listen Later Feb 7, 2017 30:15


In questi giorni ricorrono i 25 anni della firma del Trattato di Maastricht che ha portato l’Europa alla moneta unica, ma non all’unità politica. Sempre in questi giorni, in queste ultime settimane, il nazionalismo della destra europea sta dando nuove prove della sua esistenza. Solo per citare un paio di occasioni: l’incontro di Coblenza, in Germania, del 21 gennaio scorso con Marine Le Pen, Geert Wilders, Fruke Petry e Matteo Salvini tutti allineati su uno stesso palco. E poi il 5 febbraio a Lione, l’avvio scenografico della campagna elettorale di Le Pen per le presidenziali francesi. Maastricht e i nazionalismi europei. Il simbolo dell’austerità e il pericolo della destra xenofoba e populista. ..Come salvare l’Europa dalle due minacce? E’ la domanda che Memos ha rivolto ai suoi ospiti di oggi (dopo la puntata di ieri): l’economista Salvatore Biasco e lo storico Adriano Prosperi.

Memos
Austerità, la Brexit non cambia verso all'Europa. Intervista con Yves Meny e Adriano Prosperi

Memos

Play Episode Listen Later Jun 28, 2016 29:15


“Superare l'austerità”. Esponenti storici del riformismo in Europa, come Romano Prodi e il teorico della Terza Via Anthony Giddens, sono ormai d'accordo. Ma il nuovo direttorio europeo Merkel-Hollande-Renzi li ignora. Nemmeno la Brexit, per ora, scalfisce la dottrina dell'austerità. A Memos oggi il politologo Yves Meny e lo storico Adriano Prosperi.

Memos
Austerità, la Brexit non cambia verso all'Europa. Intervista con Yves Meny e Adriano Prosperi

Memos

Play Episode Listen Later Jun 27, 2016 29:15


“Superare l'austerità”. Esponenti storici del riformismo in Europa, come Romano Prodi e il teorico della Terza Via Anthony Giddens, sono ormai d'accordo. Ma il nuovo direttorio europeo Merkel-Hollande-Renzi li ignora. Nemmeno la Brexit, per ora, scalfisce la dottrina dell'austerità. A Memos oggi il politologo Yves Meny e lo storico Adriano Prosperi.

Memos
Austerità, la Brexit non cambia verso all'Europa. Intervista con Yves Meny e Adriano Prosperi

Memos

Play Episode Listen Later Jun 27, 2016 29:15


“Superare l'austerità”. Esponenti storici del riformismo in Europa, come Romano Prodi e il teorico della Terza Via Anthony Giddens, sono ormai d'accordo. Ma il nuovo direttorio europeo Merkel-Hollande-Renzi li ignora. Nemmeno la Brexit, per ora, scalfisce la dottrina dell'austerità. A Memos oggi il politologo Yves Meny e lo storico Adriano Prosperi.

Memos
Dalla parte giusta della storia. Intervista con Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Apr 26, 2016 28:50


I diritti dei rifugiati, i nazionalismi, la memoria del passato tragico dell'Europa che rischia di svanire. E poi gli apprezzamenti di Obama delle politiche per i rifugiati della cancelliera Merkel: un risarcimento per gli attriti del passato o un invito al governo di Berlino a seguire Washington nella crisi mediorientale? Infine il 25 aprile italiano e la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini. Sono i temi che Memos ha discusso con lo storico Adriano Prosperi, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

Memos
Dalla parte giusta della storia. Intervista con Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Apr 25, 2016 28:50


I diritti dei rifugiati, i nazionalismi, la memoria del passato tragico dell'Europa che rischia di svanire. E poi gli apprezzamenti di Obama delle politiche per i rifugiati della cancelliera Merkel: un risarcimento per gli attriti del passato o un invito al governo di Berlino a seguire Washington nella crisi mediorientale? Infine il 25 aprile italiano e la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini. Sono i temi che Memos ha discusso con lo storico Adriano Prosperi, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

Memos
Dalla parte giusta della storia. Intervista con Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Apr 25, 2016 28:50


I diritti dei rifugiati, i nazionalismi, la memoria del passato tragico dell'Europa che rischia di svanire. E poi gli apprezzamenti di Obama delle politiche per i rifugiati della cancelliera Merkel: un risarcimento per gli attriti del passato o un invito al governo di Berlino a seguire Washington nella crisi mediorientale? Infine il 25 aprile italiano e la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini. Sono i temi che Memos ha discusso con lo storico Adriano Prosperi, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

Memos
Unioni civili, perchè manca il coraggio delle riforme? Intervista a Vittoria Franco e Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 14, 2016 30:02


La discussione di questi giorni sul progetto di legge sulle Unioni civili fa capire quanto coraggio manchi al ceto politico maggioritario in Italia. Coraggio che servirebbe ad affermare e allargare la sfera dei diritti. Il progetto sulle Unioni civili rischia, infatti, di arenarsi a pochi giorni dall'inizio delle votazioni, previste per il 26 gennaio in Senato. La causa: l'opposizione dei settori più conservatori della maggioranza: Ncd e cattolici del Pd. E' un progetto, come è noto, che non prevede i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma dà solo la possibilità alle coppie omosessuali di dichiarare la loro unione all'ufficiale dello stato civile. Ne conseguono alcuni diritti: l'assistenza ospedaliera, la reversibilità delle pensione. Lo scontro di questi giorni è invece sulla possibilità di adottare il figlio del partner. Ora, se si guarda a questa discussione con un po' di distacco, l'Italia di oggi (il ceto politico dell'Italia di oggi) sembra più vecchio – più conservatore – di quanto non fosse quarant'anni fa. Siamo lontani dall'Italia degli anni '70, quando si approvavano leggi fondamentali per l'affermazione dei diritti civili come la legge sul divorzio, sull'interruzione volontaria di gravidanza, la riforma del diritto di famiglia, la legge Basaglia. Allora si misero le mani su questioni laceranti: l'indissolubilità del matrimonio, gli aborti clandenstini, i rapporti familiari tra coniugi, la logica della costrizione nell'affrontare la malattia e il disagio mentale. Perchè negli anni '70 si “cambiava verso” sui diritti civili e oggi, invece, sembra che si faccia un po' di fatica, per usare un eufemismo? Inizia da questo interrogativo la puntata di oggi di Memos con Vittoria Franco, studiosa di filosofia, senatrice nelle passate legislature prima dei Ds e poi del Pd; e con Adriano Prosperi, storico, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

Memos
Unioni civili, perchè manca il coraggio delle riforme? Intervista a Vittoria Franco e Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 13, 2016 30:03


La discussione di questi giorni sul progetto di legge sulle Unioni civili fa capire quanto coraggio manchi al ceto politico maggioritario in Italia. Coraggio che servirebbe ad affermare e allargare la sfera dei diritti. Il progetto sulle Unioni civili rischia, infatti, di arenarsi a pochi giorni dall'inizio delle votazioni, previste per il 26 gennaio in Senato. La causa: l'opposizione dei settori più conservatori della maggioranza: Ncd e cattolici del Pd. E' un progetto, come è noto, che non prevede i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma dà solo la possibilità alle coppie omosessuali di dichiarare la loro unione all'ufficiale dello stato civile. Ne conseguono alcuni diritti: l'assistenza ospedaliera, la reversibilità delle pensione. Lo scontro di questi giorni è invece sulla possibilità di adottare il figlio del partner. Ora, se si guarda a questa discussione con un po' di distacco, l'Italia di oggi (il ceto politico dell'Italia di oggi) sembra più vecchio – più conservatore – di quanto non fosse quarant'anni fa. Siamo lontani dall'Italia degli anni '70, quando si approvavano leggi fondamentali per l'affermazione dei diritti civili come la legge sul divorzio, sull'interruzione volontaria di gravidanza, la riforma del diritto di famiglia, la legge Basaglia. Allora si misero le mani su questioni laceranti: l'indissolubilità del matrimonio, gli aborti clandenstini, i rapporti familiari tra coniugi, la logica della costrizione nell'affrontare la malattia e il disagio mentale. Perchè negli anni '70 si “cambiava verso” sui diritti civili e oggi, invece, sembra che si faccia un po' di fatica, per usare un eufemismo? Inizia da questo interrogativo la puntata di oggi di Memos con Vittoria Franco, studiosa di filosofia, senatrice nelle passate legislature prima dei Ds e poi del Pd; e con Adriano Prosperi, storico, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

Memos
Unioni civili, perchè manca il coraggio delle riforme? Intervista a Vittoria Franco e Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Jan 13, 2016 30:03


La discussione di questi giorni sul progetto di legge sulle Unioni civili fa capire quanto coraggio manchi al ceto politico maggioritario in Italia. Coraggio che servirebbe ad affermare e allargare la sfera dei diritti. Il progetto sulle Unioni civili rischia, infatti, di arenarsi a pochi giorni dall'inizio delle votazioni, previste per il 26 gennaio in Senato. La causa: l'opposizione dei settori più conservatori della maggioranza: Ncd e cattolici del Pd. E' un progetto, come è noto, che non prevede i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma dà solo la possibilità alle coppie omosessuali di dichiarare la loro unione all'ufficiale dello stato civile. Ne conseguono alcuni diritti: l'assistenza ospedaliera, la reversibilità delle pensione. Lo scontro di questi giorni è invece sulla possibilità di adottare il figlio del partner. Ora, se si guarda a questa discussione con un po' di distacco, l'Italia di oggi (il ceto politico dell'Italia di oggi) sembra più vecchio – più conservatore – di quanto non fosse quarant'anni fa. Siamo lontani dall'Italia degli anni '70, quando si approvavano leggi fondamentali per l'affermazione dei diritti civili come la legge sul divorzio, sull'interruzione volontaria di gravidanza, la riforma del diritto di famiglia, la legge Basaglia. Allora si misero le mani su questioni laceranti: l'indissolubilità del matrimonio, gli aborti clandenstini, i rapporti familiari tra coniugi, la logica della costrizione nell'affrontare la malattia e il disagio mentale. Perchè negli anni '70 si “cambiava verso” sui diritti civili e oggi, invece, sembra che si faccia un po' di fatica, per usare un eufemismo? Inizia da questo interrogativo la puntata di oggi di Memos con Vittoria Franco, studiosa di filosofia, senatrice nelle passate legislature prima dei Ds e poi del Pd; e con Adriano Prosperi, storico, professore emerito di storia moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa.

Memos
Parigi, l'eclissi della ragione. Intervista con Adriano Prosperi e Alessandro Politi.

Memos

Play Episode Listen Later Nov 16, 2015 37:46


Tre giorni dopo la strage di Parigi. Oggi a Memos sono stati ospiti Adriano Prosperi, storico alla Scuola Normale Superiore di Pisa e Alessandro Politi, analista strategico. Due punti di vista su quella strage, le sue cause, le sue implicazioni. «Mi è sembrata – ha raccontato il professor Prosperi - una discesa di un gradino molto alto nella cupezza di questi tempi, nello smarrimento per tutti. Una sensazione di freddo e di cupezza spaventosa». Politi indaga le ragioni della tempistica di quella strage. «Una delle ipotesi che è andata per la maggiore – dice - è quella del tentativo di impedire la visita del presidente iraniano Rohani in Francia e in Italia. E' possibile, ma allo stesso tempo direi che è chiedere troppo ad un attentato terroristico».

Memos
Parigi, l'eclissi della ragione. Intervista con Adriano Prosperi e Alessandro Politi.

Memos

Play Episode Listen Later Nov 15, 2015 37:46


Tre giorni dopo la strage di Parigi. Oggi a Memos sono stati ospiti Adriano Prosperi, storico alla Scuola Normale Superiore di Pisa e Alessandro Politi, analista strategico. Due punti di vista su quella strage, le sue cause, le sue implicazioni. «Mi è sembrata – ha raccontato il professor Prosperi - una discesa di un gradino molto alto nella cupezza di questi tempi, nello smarrimento per tutti. Una sensazione di freddo e di cupezza spaventosa». Politi indaga le ragioni della tempistica di quella strage. «Una delle ipotesi che è andata per la maggiore – dice - è quella del tentativo di impedire la visita del presidente iraniano Rohani in Francia e in Italia. E' possibile, ma allo stesso tempo direi che è chiedere troppo ad un attentato terroristico».

Memos
Parigi, l'eclissi della ragione. Intervista con Adriano Prosperi e Alessandro Politi.

Memos

Play Episode Listen Later Nov 15, 2015 37:46


Tre giorni dopo la strage di Parigi. Oggi a Memos sono stati ospiti Adriano Prosperi, storico alla Scuola Normale Superiore di Pisa e Alessandro Politi, analista strategico. Due punti di vista su quella strage, le sue cause, le sue implicazioni. «Mi è sembrata – ha raccontato il professor Prosperi - una discesa di un gradino molto alto nella cupezza di questi tempi, nello smarrimento per tutti. Una sensazione di freddo e di cupezza spaventosa». Politi indaga le ragioni della tempistica di quella strage. «Una delle ipotesi che è andata per la maggiore – dice - è quella del tentativo di impedire la visita del presidente iraniano Rohani in Francia e in Italia. E' possibile, ma allo stesso tempo direi che è chiedere troppo ad un attentato terroristico».

Memos
Un promemoria storico per Charlie Hebdo, ad un mese dagli attentati di Parigi. Intervista con Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 11, 2015 28:18


E' passato un mese dalla manifestazione di Parigi dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo e nel supermercato ebraico di Porte de Vincennes. Sono state centinaia di migliaia le persone che sono scese in piazza contro la violenza terroristica, per ricordare le 17 vittime e per affermare i valori repubblicani di libertà. Nessun bavaglio alla satira, la libertà di critica non può essere limitata. Memos oggi ha ospitato Adriano Prosperi, storico alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Prosperi – che ha appena pubblicato un articolo sul magazine online Eutopia – ha raccontato le radici storiche di quella che definisce “la pratica dell'irrisione deliberata concentrata sull'immagine di Maometto”. Ripercorre gli anni della propaganda religiosa di matrice cristiana, nel XVI secolo, con lo scontro a colpi di immagini dissacranti tra la chiesa romana e quella riformata. E prima ancora la propaganda della chiesa medievale contro gli ebrei con “l'odio antigiudaico che si diffuse in Spagna fino all'espulsione degli ebrei del 1492”. Contemporaneamente la Costantinopoli islamica del sultano era terra di cultura e di tolleranza religiosa, dove si rifugiavano cristiani ed ebrei perseguitati. Una situazione che cambia radicalmente – secondo il ragionamento di Prosperi – col passare dei secoli, fino all'apparizione sulla scena di quel volto violento dell'islamismo. “Chi cerca i responsabili della versione violenta e terroristica del Jihad – scrive Prosperi - deve guardare non al testo del Corano, ma all'imperialismo francese e inglese del Settecento e dell'Ottocento e a quello americano del Novecento”.

Memos
Un promemoria storico per Charlie Hebdo, ad un mese dagli attentati di Parigi. Intervista con Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 10, 2015 28:18


E' passato un mese dalla manifestazione di Parigi dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo e nel supermercato ebraico di Porte de Vincennes. Sono state centinaia di migliaia le persone che sono scese in piazza contro la violenza terroristica, per ricordare le 17 vittime e per affermare i valori repubblicani di libertà. Nessun bavaglio alla satira, la libertà di critica non può essere limitata. Memos oggi ha ospitato Adriano Prosperi, storico alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Prosperi – che ha appena pubblicato un articolo sul magazine online Eutopia – ha raccontato le radici storiche di quella che definisce “la pratica dell'irrisione deliberata concentrata sull'immagine di Maometto”. Ripercorre gli anni della propaganda religiosa di matrice cristiana, nel XVI secolo, con lo scontro a colpi di immagini dissacranti tra la chiesa romana e quella riformata. E prima ancora la propaganda della chiesa medievale contro gli ebrei con “l'odio antigiudaico che si diffuse in Spagna fino all'espulsione degli ebrei del 1492”. Contemporaneamente la Costantinopoli islamica del sultano era terra di cultura e di tolleranza religiosa, dove si rifugiavano cristiani ed ebrei perseguitati. Una situazione che cambia radicalmente – secondo il ragionamento di Prosperi – col passare dei secoli, fino all'apparizione sulla scena di quel volto violento dell'islamismo. “Chi cerca i responsabili della versione violenta e terroristica del Jihad – scrive Prosperi - deve guardare non al testo del Corano, ma all'imperialismo francese e inglese del Settecento e dell'Ottocento e a quello americano del Novecento”.

Memos
Un promemoria storico per Charlie Hebdo, ad un mese dagli attentati di Parigi. Intervista con Adriano Prosperi.

Memos

Play Episode Listen Later Feb 10, 2015 28:18


E' passato un mese dalla manifestazione di Parigi dopo la strage nella redazione di Charlie Hebdo e nel supermercato ebraico di Porte de Vincennes. Sono state centinaia di migliaia le persone che sono scese in piazza contro la violenza terroristica, per ricordare le 17 vittime e per affermare i valori repubblicani di libertà. Nessun bavaglio alla satira, la libertà di critica non può essere limitata. Memos oggi ha ospitato Adriano Prosperi, storico alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Prosperi – che ha appena pubblicato un articolo sul magazine online Eutopia – ha raccontato le radici storiche di quella che definisce “la pratica dell'irrisione deliberata concentrata sull'immagine di Maometto”. Ripercorre gli anni della propaganda religiosa di matrice cristiana, nel XVI secolo, con lo scontro a colpi di immagini dissacranti tra la chiesa romana e quella riformata. E prima ancora la propaganda della chiesa medievale contro gli ebrei con “l'odio antigiudaico che si diffuse in Spagna fino all'espulsione degli ebrei del 1492”. Contemporaneamente la Costantinopoli islamica del sultano era terra di cultura e di tolleranza religiosa, dove si rifugiavano cristiani ed ebrei perseguitati. Una situazione che cambia radicalmente – secondo il ragionamento di Prosperi – col passare dei secoli, fino all'apparizione sulla scena di quel volto violento dell'islamismo. “Chi cerca i responsabili della versione violenta e terroristica del Jihad – scrive Prosperi - deve guardare non al testo del Corano, ma all'imperialismo francese e inglese del Settecento e dell'Ottocento e a quello americano del Novecento”.

Festival della Mente
Adriano Prosperi - L'alterità umana: il selvaggio, l'eretico, l'ebreo - Festival Della Mente 2009

Festival della Mente

Play Episode Listen Later Feb 21, 2009 78:51


La cultura dell'Europa moderna è segnata dalle grandi scoperte geografiche, dalle conquiste coloniali e dalla frattura dell'unità religiosa. La scoperta dell'America arricchì l'immaginario europeo di una umanità radicalmente diversa, quella del selvaggio, nel frattempo il conflitto luterano dava consistenza alla figura dell'eretico, e la minaccia dell'avanzata turca nel Mediterraneo si incarnava nella figura dell'infedele. La risposta furono strategie di eliminazione del “diverso”, attraverso la conversione o la guerra. Si accese un dibattito che ebbe conseguenze molto importanti sul diritto di conquista, sulla guerra giusta, sulla conversione e sulla tolleranza.

Historycast
13-La Santa Inquisizione

Historycast

Play Episode Listen Later May 10, 2007 30:00