Podcasts about la brexit

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Modem
Riavvicinamento post-Brexit

Modem

Play Episode Listen Later May 21, 2025 30:17


La Brexit non si tocca e da quel “divorzio” non si torna indietro, ma per Londra e Bruxelles è tempo di riavvicinarsi non solo in materia di sicurezza. Lo scorso lunedì, Unione Europea e Regno Unito hanno annunciato un pacchetto di intese con cui dare vita a una nuova partnership strategica. Le misure interessano commercio, norme alimentari, energia, pesca, scambi di studenti e ricercatori. Per ora si limitano a una dichiarazione d'intenti, ma da più parti si sottolinea come costituiscano la prima concreta inversione di rotta nelle relazioni reciproche a 9 anni dal referendum che sancì l'addio dell'isola all'Unione e a 5 anni dalla separazione effettiva. Come viene percepito questo “nuovo capitolo” a Londra e a Bruxelles? Quale significato dargli in un continente europeo alle prese con la guerra in Ucraina e l'allontanamento dell'“amico” americano? Partecipano alla discussione:·        Andrea Ostinelli, corrispondente RSI a Bruxelles·        Piers Ludlow, professore di storia internazionale alla London School of Economics·        Federico Fabbrini, professore di diritto europeo alla Dublin City University

Effetto Mondo
La Brexit infinita e il ritorno di Johnson

Effetto Mondo

Play Episode Listen Later May 20, 2025 9:35


La Brexit infinita e il ritorno di Johnson

Corriere Daily
La telefonata Trump-Putin. Ue e GB oltre la Brexit. Governo contro Trentino

Corriere Daily

Play Episode Listen Later May 19, 2025 19:10


Viviana Mazza racconta che cosa si sono detti il presidente degli Stati Uniti e quello russo nelle due ore di colloquio sull'Ucraina. Luigi Ippolito spiega su quali punti il vertice tra Bruxelles e Londra ha prodotto risultati e su quali (come la mobilità dei giovani lavoratori) invece no. Valentina Santarpia parla della decisione del governo di impugnare la legge approvata dalla Provincia, che introduce il terzo mandato per il suo presidente.I link di corriere.it:La telefonata Trump-Putin: oltre due ore di colloquio sull'UcrainaUe-Regno Unito, mini «reset» sulla Brexit: intesa su difesa e pesca, nulla di fatto sulla mobilità giovanileTerzo mandato, il Consiglio dei ministri impugna la legge della Provincia di Trento

Reportage
Starmer l'europeista riluttante. La Brexit deve funzionare - di Giorgia Scaturro

Reportage

Play Episode Listen Later Apr 5, 2025


Cinque anni fa diventava operativa la Brexit, che arriva al suo anniversario con un consuntivo luci e ombre.L'europeista moderato Keir Starmer, premier laburista britannico, ha promesso un "reset" delle relazioni tra il regno unito ed il resto dell'Europa. Tutti si chiedono che cosa intenda veramente. Ci si avvicina così alla data fatidica del 19 maggio quando UK e EU si rincontreranno per appianare i problemi e ritrovare la rotta tra burocrazie doganali, visti di ingresso alle frontiere e limiti alla mobilità dei giovani che stanno minando le opportunità per tutti ai due lati della manica.Una cosa è -quasi- certa: da Brexit non si torna indietro, adesso però è ora di farla funzionare.

Agenda
Jak bude vypadat svět bez řidičů. Šéfka ICOM Transport připomněla brexit

Agenda

Play Episode Listen Later Oct 22, 2024 17:12


ICOM Transport je firma spojená nejenom s autobusovou dopravou, ale i s dopravou nákladní. Ve své flotile má 800 autobusů a 250 kamionů.Největším problémem je podle šéfky společnosti Kateřiny Kratochvílové nedostatek řidičů.„Co já pamatuji, tak dostek řidičů byl naposledy v devadesátých letech. Tam to skončilo a od té doby je řidičů málo a bude jich ještě míň. Podle statistik je totiž 20 procent řidičů už teď v důchodovém věku a dalších 30 procent v předdůchodovém věku,“ říká Kratochvílová.Jak může na Česko takový problém už brzy dopadnout, ukazuje podle Kratochvílové příklad Velké Británie poté, co vystoupila z Evropské Unie. „Najednou měla nedostatek řidičů, protože tam nemohli pracovat ti ze zahraniční. Chybělo jídlo v obchodech, řidiči nemohli tankovat, protože nebyly zásobovány čerpací stanice… Přesně takhle to vypadá, když je nedostatek řidičů,“ dodává s tím, že právě kvůli nedostatku stále roste průměrná mzda řidičů.Agenda. Rozhovory s top lídry českého byznysu, zakladateli firem, odborníky. Čtvrthodinka o byznysu z první ruky.Každý všední den na SZ Byznys a ve všech podcastových aplikacích.Odebírejte na Podcasty.cz, Apple Podcasts nebo Spotify.

Focus Europa
Focus Europa - Commissione europea - In che fase sono i rapporti Ue - Uk? Quali possibili cambiamenti dopo la Brexit? - Puntata del 20/08/2024

Focus Europa

Play Episode Listen Later Aug 20, 2024 10:21


Smettere di lavorare
La BREXIT ha funzionato?

Smettere di lavorare

Play Episode Listen Later Aug 9, 2024 10:15


Tienimi Parigi
La Brexit della mensa

Tienimi Parigi

Play Episode Listen Later Jul 28, 2024 25:50


Oggi su Tienimi Parigi: le appassionanti gare di kayak slalom, la per niente esagerata stampa francese, la squadra britannica fa la schizzinosa sul cibo e gli atleti si scambiano spillette, come funziona il rugby a 7 e il ritorno della rubrica Se non ora quando. Tienimi Parigi è un podcast del Post condotto da Matteo Bordone, possibile grazie alle persone abbonate al Post: se vuoi puoi farlo anche tu su abbonati.ilpost.it Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

oggi mensa la brexit matteo bordone
Il meglio di Anna Pettinelli e Sergio Friscia
I prezzi alle stelle per l'olio dopo la Brexit e le curiosità su Baby Reindeer: ultime da Londra

Il meglio di Anna Pettinelli e Sergio Friscia

Play Episode Listen Later May 20, 2024 6:17


Rassegna di geopolitica
Rassegna di Geopolitica. La 'Gran Bretagna Globale' dopo la Brexit è fallita - Puntata del 6/03/2024

Rassegna di geopolitica

Play Episode Listen Later Mar 6, 2024 12:18


Daily Cogito
Il complotto della Brexit? Guerra Fredda, Propaganda e Unione Europea - con Costantino De Blasi

Daily Cogito

Play Episode Listen Later Jul 5, 2023 89:48


La Brexit, 7 anni dopo, è sempre più oscura: tutti ne sono stati danneggiati, a parte i nemici dell'Unione Europea. L'uscita della Gran Bretagna Dall'UE nel 2016 fu un atto di guerra fredda? Ne parliamo con Costantino De Blasi! Tutti gli eventi dell'estate ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Scopri PsicoStoici ➤➤➤ https://psinel.com/psicostoici-sp/ ⬇⬇⬇SOTTO TROVI INFORMAZIONI IMPORTANTI⬇⬇ LE FONTI DI OGGI: 1) https://www.ilriformista.it/uk-farage-i-miei-conti-bancari-chiusi-per-vendetta-per-la-brexit-ma-ce-il-sospetto-che-abbia-ricevuto-denaro-dalla-russia-366141/ - 2) https://www.ilpost.it/2023/05/16/brexit-fallimento-farage/ - 3) https://www.thetimes.co.uk/article/sorry-nigel-theres-always-politics-in-banking-x8d63slwj - 4) https://www.thetimes.co.uk/article/the-times-view-on-nigel-farages-banking-issues-no-accountability-b5llr2z8z Abbonati al canale da 0,99 al mese ➤➤➤ https://bit.ly/memberdufer I prossimi eventi dal vivo ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/eventi Impara ad argomentare bene ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/video-corso/ Il mio ultimo libro per Feltrinelli ➤➤➤ https://amzn.to/3jmCYpQ Entra nella Community ➤➤➤ https://www.patreon.com/rickdufer La newsletter gratuita ➤➤➤ http://eepurl.com/c-LKfz Daily Cogito su Spotify ➤➤➤ http://bit.ly/DailySpoty Canale Discord (chat per abbonati) ➤➤➤ https://discord.gg/pSVdzMB Tutti i miei libri ➤➤➤ https://www.dailycogito.com/libri/ Il negozio (felpe, tazze, maglie e altro) ➤➤➤ https://www.dailycogito.org/ #brexit #unioneeuropea #geopolítica INSTAGRAM: https://instagram.com/rickdufer INSTAGRAM di Daily Cogito: https://instagram.com/dailycogito TELEGRAM: http://bit.ly/DuFerTelegram FACEBOOK: http://bit.ly/duferfb LINKEDIN: https://www.linkedin.com/pub/riccardo-dal-ferro/31/845/b14 -------------------------------------------------------------------------------------------- Chi sono io: https://www.dailycogito.com/rick-dufer/ -------------------------------------------------------------------------------------------- La sigla è stata prodotta da Freaknchic: https://www.freaknchic.it/ La voce è della divina Romina Falconi, la produzione del divino Immanuel Casto. A cura di Stefano Maggiore. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Re Carlo
2. Re Carlo III, la Brexit e il rapporto con l'Europa

Re Carlo

Play Episode Listen Later May 6, 2023


Il periodo storico in cui Re Carlo si trova a governare non è semplice. La guerra in Ucraina, gli equilibri precari internazionali, i reami (forse un po' anacronistici) del Commonwealth e la Brexit rendono il suo ruolo di sovrano molto delicato e fragile. Sul fronte interno, da quando si è insediato, ha già stretto la mano a tre primi ministri. Che sovrano è Carlo per il suo popolo? Seguirà la linea già tracciata dalla Regina Elisabetta oppure vorrà lasciare un segno personale? Lo chiediamo a Vittorio Sabadin, autore del libro "Carlo III. La lunga attesa di un re".

Cosa c'entra?
La spilla da balia e la Brexit

Cosa c'entra?

Play Episode Listen Later Apr 10, 2023 9:07


Cosa c'entra è un podcast del post condotto da Chiara Alessi. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia

A tre anni dall'uscita politica dell'Inghilterra dall'Unione europea e a due anni dalla firma dell'accordo di scambio e cooperazione, il Trade & Cooperation Agreement, quali sono le questioni tuttora pendenti e quali le prospettive dell'economia britannica? Ne parliamo con Lucia Iannuzzi, co-fondatrice delle società di consulenza doganali C-TRADE e Overy.

Dr.Elegantia podcast
La Brexit costa 100 MILIARDI di sterline al Regno Unito

Dr.Elegantia podcast

Play Episode Listen Later Mar 10, 2023 4:52


⬇⬇⬇APRIMI⬇⬇ Abbonati qui: https://www.youtube.com/economiaitalia/join https://www.patreon.com/join/EconomiaItalia? La Brexit costa 100 miliardi di sterline al Regno Unito Qui per segnalare temi: https://tellonym.me/dr.elegantia Podcast (su tutte le piattaforme): https://www.spreaker.com/show/dr-elegantia-podcast COME SOSTENERCI: Il nostro nuovo libro sull'economia: Guida Terrestre per Autoeconomisti https://www.poliniani.com/product-page/guida-terrestre link acquisto Amazon: https://amzn.to/36XTXs8 Acquistando le nostre T-shirt dedicate ai dati stampate in Serigrafia Artigianale con passione e orgoglio dai detenuti del Carcere Lorusso e Cutugno di Torino https://bit.ly/3zNsdkd e HTTPS://urly.it/3nga1 Guida al VOTO 2022: https://amzn.to/3KflXHd DonazionI Paypal: https://paypal.me/appuntiUAB Vuoi sostenermi ma non sborsare nemmeno un euro? Usa questo link per per il tuo prossimo acquisto su Amazon: https://amzn.to/2JGRyGT Qui trovi i libri che consiglio per iniziare a capirne di più sull'economia: https://www.youtube.com/watch?v=uEaIk8wQ3z8 È tornata l'offerta di Buddybank. 25€ per ogni conto aperto. Io ho un conto buddybank da oltre un anno. Devo dire super top. Zero commissioni sui bonifici. No canone. Inserisci il codice E7B9B0 in fase di richiesta di apertura conto corrente buddybank. Scarica l'app qui: https://app.adjust.com/qpkbnd2 Dove ci trovi: https://www.umbertobertonelli.it/info/ https://linktr.ee/economiaitalia La mia postazione: Logitech streamcam https://amzn.to/3HR6xq0 Luci https://amzn.to/3n6qtgP Shure MV7https://amzn.to/3HRh7k1 Asta https://amzn.to/3HSRvzY #economiaitalia #drelegantia #economiaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dr-elegantia-podcast--5692498/support.

La Miniera
La Brexit costa 100 MILIARDI di sterline al Regno Unito

La Miniera

Play Episode Listen Later Mar 10, 2023 4:52


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News dal pianeta Terra
L'ultimo accordo dopo la Brexit

News dal pianeta Terra

Play Episode Listen Later Feb 28, 2023 9:23


Il Regno Unito e l'Europa hanno trovato un accordo post-Brexit sul fragile confine tra Irlanda – tutt'ora parte della Unione europea – e l'Irlanda del Nord, evitando in questo modo di ricreare un confine rigido che rischiava di alimentare conflitti degli anni passati.Alessandro Sahebi, esperto di disuguaglianze, ci racconta di uno dei lati più discussi del reddito di cittadinanza, ossia non essere in grado di risolvere alla base il problema della povertà.Puoi scriverci alla mail podcast@lifegate.it e trovare tutti gli approfondimenti sul sito di LifeGate.

Daily Five
I conti di Sanremo. Il pallone spia recuperato. La Brexit si può cancellare? I (tanti) soldi pubblici ai giornali.

Daily Five

Play Episode Listen Later Feb 8, 2023 22:33


Quanto ci costa Sanremo? Il pallone spia cinese recuperato. In Turchia e Siria si scava tra le macerie, ma Assad ostacola i soccorsi. Ecco come il Regno Unito potrebbe rientrare nell'Unione Europea. I tanti, tantissimi soldi pubblici ai giornali italiani.Per scriverci: dailyfive@cncmedia.itSeguici su Instagram:@emiliomola1@cnc_mediaDaily Five, ogni giorno dal lunedì al venerdì alle 17:00 con Emilio Mola.Una produzione CNC MediaDirezione creativa e post produzione Likeabee Creative CompanyMusica Giovanni Ursoleo

WSI: La Notizia Del Giorno
Gran Bretagna, Ecco Quanto è Costata La Brexit

WSI: La Notizia Del Giorno

Play Episode Listen Later Feb 1, 2023 2:19


100 miliardi di sterline all'anno, sarebbe questo il danno economico che sta causando la Brexit al Regno Unito. Gli effetti e le conseguenze vanno dagli investimenti delle imprese alla capacità delle aziende di assumere lavoratori. Una recente analisi di Bloomberg Economics, mostra un quadro preoccupante del costo della Brexit per l'economia inglese.Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4869332/advertisement

The Essential
Il Regno Unito alle prese con evasioni fiscali eccellenti. La Brexit è stata una buona scelta?

The Essential

Play Episode Listen Later Jan 30, 2023 6:46


Il Regno Unito e il partito conservatore alle prese con evasioni fiscali eccellenti. Piccolo bilancio della Brexit: è stata una buona scelta? Ascolta gli altri podcast di Will Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Notizie a colazione
Ven 13 gen | Senza denuncia delle vittime viene meno il reato per alcuni mafiosi; Il generational pay gap; Il sindaco di Londra contro la Brexit

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Jan 13, 2023 8:49


RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita
Lettera #55 La borsa francese supera quella inglese. La Brexit? Una cavolata pazzesca

RadioBorsa - La tua guida controcorrente per investire bene nella Borsa e nella Vita

Play Episode Listen Later Nov 23, 2022 8:17


Uno che nonostante i suoi 92 anni suonati non sembra preoccuparsi del futuro e di tutte queste carte degli imprevisti è Warren Buffett. La settimana scorsa è emerso che il guru di Omaha con la sua conglomerata Berkshire Hathaway ha acquistato un pacchetto dal valore di 4 miliardi di dollari del più grande produttore al mondo di chip, la TSMC.Sì, proprio la Taiwan Semiconductor Manufacturing Company con sede a Taiwan dove la Cina sembra volersi allargare prima o poi a leggere diverse dichiarazioni poco tranquillizzanti del leader cinese Xi Jinping anche all'ultimo Congresso del Partito Comunista Cinese.Ma Buffett è un investitore tenace ed è coerente con quello che scrisse nel 2008 in un bellissimo contributo pubblicato sul New York Times (che vale la pena rileggere soprattutto quando i mercati e i soldi in Borsa sembrano “persi”) dove la sua frase più famosa è: “Nel XX secolo, gli Stati Uniti hanno sopportato due guerre mondiali e altri conflitti militari traumatici e costosi; la Depressione; una dozzina circa di recessioni e panico finanziario; shock petroliferi; un'epidemia di influenza; e le dimissioni di un presidente caduto in disgrazia. Eppure il Dow è salito da 66 a 11.497”. E oggi 14 anni dopo vale circa 33.700 a conferma che il nomignolo di saggio di Omaha se l'è proprio meritato.Intanto, nel Vecchio Continente, la scorsa settimana abbiamo assistito al sorpasso della Borsa francese su quella inglese che conquista così il primato come maggiore capitalizzazione borsistica. Secondo i francesi, una conseguenza della Brexit, ma anche un riflesso del dinamismo dei campioni della borsa francese, a cominciare dal settore del lusso, principale driver del CAC 40, l'indice francese più importante.Per rendersi conto del sorpasso zona Manica, basti evidenziare come la Borsa di Parigi ha raggiunto una capitalizzazione di 2,823 miliardi di dollari, contro i 2,821 miliardi di quella di Londra. Ma se i due maggiori centri finanziari d'Europa appaiono oggi quasi testa a testa, il declino di Londra e l'ascesa di Parigi sono in realtà trend di lungo periodo: a giugno 2014 la Borsa di Londra pesava più di 4.000 miliardi di dollari, contro i 2.234 di Parigi.Se vi domandate la capitalizzazione di Milano, ovvero il valore di tutte le società quotate alla Borsa italiana, è di 613,7 miliardi di euro o dollari (visto il cambio quasi 1 a 1) a fine ottobre e ho detto tutto.

La finanza amichevole
Come sta andando la situazione in Regno Unito dopo la Brexit?

La finanza amichevole

Play Episode Listen Later Sep 5, 2022 5:17


Con il referendum del 23 giugno 2016, lo Stato della Regina il 29 marzo del 2017 ha notificato all'Unione europea l'intenzione di uscire. "Non possiamo voltare le spalle all'Europa. Facciamo parte dell'Europa". Boris Johnson Sigla di Eric Buffat Per chi vuole acquistare i libri, il cui ricavato andrà totalmente a favore dell'associazione Dravet Italia: https://www.amazon.it/kindle-dbs/entity/author/B08FF1ZFV9 Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

BASTA BUGIE - Politica
La caduta di Johnson, il leader che ha sprecato il trionfo della Brexit

BASTA BUGIE - Politica

Play Episode Listen Later Jul 20, 2022 8:14


TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7083LA CADUTA DI JOHNSON, IL LEADER CHE HA SPRECATO IL TRIONFO DELLA BREXIT di Stefano MagniSulla caduta di Boris Johnson si sono già scritti fiumi di inchiostro. Quasi tutti articoli di giubilo, considerando che era il più inviso fra i leader europei, accusato di aver promosso e poi portato a termine personalmente l'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. È stato considerato un "clown" (copertina dell'Economist, il giorno delle sue dimissioni), un "premier che ha rovinato l'immagine del Regno Unito".Più che le sue politiche sono stati gli scandali personali a rovinarlo. Johnson aveva infatti vinto tutte le sue battaglie, contro ogni previsione, dimostrando un talento politico non comune. Aveva scommesso sulla Brexit contro la leadership del partito e ha vinto. Aveva ereditato il partito in pieno marasma post-Brexit dopo le sconfitte incassate da Theresa May e ha vinto le elezioni con la più ampia maggioranza dal 1987. Tutti davano per spacciato il negoziato con l'Ue e si preparavano ad un'uscita "disordinata" dall'Unione, ma Johnson ha portato a casa anche un accordo che tuttora regge, nonostante le difficoltà sull'Irlanda. Durante la pandemia, nonostante il linciaggio mediatico a cui è stato sottoposto e la decisione di imporre un duro lockdown (che non piace ai conservatori), è stato il primo a condurre una campagna vaccinale di successo, pur senza imporre obblighi e "metodi persuasivi" alla cinese. Ed è stato uno dei primi in Europa a riaprire tutto, rispettando le date promesse.Quali mai scandali possono aver provocato la sua caduta, dopo un'ascesa così costante? L'ultimo è quello che riguarda Chris Pincher, "deputy chief whip" (responsabile dell'ordine del gruppo alla Camera dei Comuni) che da ubriaco ha molestato due uomini, di cui uno parlamentare. Johnson aveva dichiarato di non avere idea della cattiva condotta di Pincher, poi sono emerse le prove che ne fosse al corrente, ma non avesse agito. L'immagine del premier era stata incrinata dal Partygate: mentre tutto il Paese era chiuso nel lockdown (da lui stesso ordinato) lui aveva festeggiato con ospiti e senza mascherina nella sede del governo, il 10 di Downing Street. Anche in quel caso, prima aveva negato, poi sono emerse le prove che lo hanno incastrato. Già era sopravvissuto al voto di fiducia, all'interno del suo partito, ora, dopo il secondo scandalo, non ha potuto reggere alla raffica di dimissioni dei membri dell'esecutivo. Johnson ha gettato la spugna dopo che oltre cinquanta membri del suo governo (ministri, sottosegretari, funzionari e tecnici) avevano rassegnato le dimissioni come segno di sfiducia.LA BREXIT NON È MAI STATA MESSA IN DISCUSSIONEGli scandali sono il culmine di un malessere che si accumulava da tempo nei suoi confronti. Ma non bisogna farsi confondere troppo dalle analisi dei mass media italiani, o di quelli più "europeizzanti" nello stesso Regno Unito. La Brexit, infatti, non è mai stata messa in discussione, in tutte le polemiche che hanno riguardato direttamente Johnson. Fuorviante anche la reazione di giubilo della Russia, dell'ex presidente Medvedev in particolare: Johnson non è stato punito per il suo aperto sostegno all'Ucraina e all'ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Su questi temi c'è infatti un ampio consenso bipartisan nel Regno Unito, anche fra i laburisti (salvo la corrente ormai minoritaria di Corbyn).Quella contro Johnson è stata soprattutto una rivolta dei conservatori contro un premier che era riconosciuto, ormai, come un fattore di debolezza in un momento difficile. Prima di tutto, per la sua reputazione personale, incrinata dagli scandali: un elettorato che soffre per l'inflazione e per i problemi economici che tutti noi stiamo vivendo, può tollerare ancora meno un leader sorpreso a mentire e a coprire una cattiva condotta personale. Il Partygate è stato un atto di arroganza, nel momento in cui il paese intero soffriva chiuso in casa. Sul piano più prettamente politico, gli osservatori più attenti accusano Johnson di non essersi dotato di una squadra funzionante. Il voler fare tutto da solo, come tipico dei leader di rottura, è stato inizialmente il segreto del suo successo, ma alla lunga non ha pagato. Dopo un po' di scommesse vinte, è arrivato il momento in cui la mancanza di riflessione e di lavoro di gruppo si è fatta sentire.La vera debolezza di Johnson, però, è stata nella mancanza di coerenza. Ed è ancora più grave, considerando l'enorme importanza del processo di uscita del Regno Unito dall'Unione Europea che lui stesso aveva avviato. Come spiega Allister Heath, editorialista conservatore: "La sua mancanza di un'ideologia di guida, oltre all'ambizione personale e all'interesse personale, non gli permise di comprendere perché così tanti fra i suoi sostenitori si sentissero ideologicamente traditi dal suo programma fatto di più tasse e più spese. È diventato evidente ben più dell'anno scorso che non avremmo mai vissuto una lunga era Johnsoniana, come credevo possibile all'indomani delle elezioni. Non c'è stato alcun nuovo modello economico e sociale a lui ispirato, nessun grande progetto per rimodellare la Gran Bretagna in stile Thatcher."ALLINEATO AL MAINSTREAMNelle battaglie culturali Johnson si è ben presto allineato al mainstream, sui programmi ecologisti ha promesso auto elettriche, riduzione delle emissioni, adesione ai parametri degli accordi di Parigi. Sulle grandi questioni etiche non ha perso occasione per mostrarsi allineato alla sinistra culturale. Solo per fare tre esempi nell'ultimo mese: ha mandato un messaggio di sostegno ed incoraggiamento al gay pride, accogliendo anche leader della comunità Lgbt a Downing Street. Ha contestato la sentenza della Corte Suprema degli Usa sull'aborto, giudicandola un "passo indietro". Nell'ultimo vertice G7 ha adottato uno dei più triti e ritriti luoghi comuni femministi affermando che se Putin fosse una donna, oggi non farebbe la guerra. Qualche storico gli ha ricordato che la Crimea, l'ultima volta, venne conquistata dall'imperatrice Caterina la Grande.In economia, forse cercando maggiori consensi nel vasto pubblico, ha promosso politiche di sinistra che non sono affatto piaciute ai conservatori. Sotto il suo governo, specialmente durante il Covid, la spesa pubblica è aumentata fino a costituire il 42,3% del Pil, il deficit è stato in media del 6% del Pil negli ultimi tre anni e il debito puublico ha superato la soglia del 100% del Pil, arrivando al 103,7%. La fiducia nella sua leadership si è ancora più indebolita nel momento in cui ha proposto una nuova finanziaria con ulteriori aumenti di tasse.Così ha sprecato un patrimonio che si era costruito nel tempo, un misto di alta cultura (Johnson, ex giornalista, è un latinista ed esperto di storia romana) e idee dirompenti portate avanti con tenacia e coraggio. Come constata Heath: "Probabilmente il suo fallimento che lascia più perplessi è quello di non aver compreso lo scopo della Brexit, la scelta politica che lo caratterizzerà per sempre. Invece di adottare un tradizionale programma euroscettico pro-crescita, ha scelto di scimmiottare il modello economico europeo, quello contro il quale abbiamo lottato così duramente per sfuggirvi".

Altalex News
La Brexit e il diritto di voto del britannico nello Stato membro di residenza

Altalex News

Play Episode Listen Later Jun 30, 2022 3:56


Effetti a cascata per il recesso del Regno Unito dagli accordi internazionali di creazione e partecipazione all'Unione europea. Infatti, i cittadini britannici già residenti in un altro Stato membro, con la Brexit hanno perso il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nel luogo di residenza, quale effetto della perdita della cittadinanza europea. Lo ha chiarito la Sezione Grande della Corte di Giustizia.>> Leggi anche l'articolo: https://bit.ly/3zWLly6>> Scopri tutti i podcast di Altalex: https://bit.ly/2NpEc3w

Stati di tensione
Ep.4: Regno Unito - Irlanda del Nord

Stati di tensione

Play Episode Listen Later Jun 14, 2022 25:48


L'isola d'Irlanda è composta dalla Repubblica d'Irlanda (Eire), con capitale Dublino e dall'Irlanda del Nord, con capitale Belfast, un fazzoletto di terra abitato da meno di due milioni di persone che appartiene ancora al Regno Unito. Ciò che resta dell'aspirazione imperiale inglese ha nell'Irlanda del Nord la sua parte più controversa, ancora oggi contesa tra unionisti e repubblicani, tra protestanti e cattolici. La Brexit, gli interessi americani, la demografia, il regime fiscale dell'Irlanda del Nord e un patto che nessun capo del governo inglese potrebbe accettare rendono questa zona di mondo pronta a esplodere nei prossimi anni, trasformando uno stato di tensione in uno stato di guerra. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

Zuppa di Porro
“La ricottina costa di più”: i radical chic accusano la Brexit

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later May 22, 2022


Repubblica contro i negoziati, l'allarme Ue sul deficit e il silenzio assordante sul referendum. Questo e altro nella #zuppadiporro del 22 maggio 2022

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La Brexit scricchiola dopo la vittoria del Sinn Féin in Irlanda del Nord | 09/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 9, 2022 2:30


A cura di Daniele Biacchessi Non l'ha presa bene Boris Johnson la vittoria del Sinn Féin in Irlanda del Nord. È successo quello che era previsto, ma non in questo modo netto, marcato. Sinn Féin ottiene per la prima volta la maggioranza relativa e potrà esprimere il primo ministro. Alliance, una formazione liberale, fa un balzo di più di 5 punti percentuali e quasi raddoppia i propri seggi. I grandi sconfitti sono i partiti unionisti che si rubano i voti a vicenda: cresce il Tuv, portavoce dell'unionismo più oltranzista a scapito del Dup, il vero sconfitto di queste elezioni dopo quindici anni di dominio incontrastato. Il segreto sta nella forza di due donne: Michelle O'Neill, responsabile di Sinn Féin per l'Irlanda del Nord, e Naomi Long, segretaria di Alliance. Loro hanno fatto la vera differenza. Il successo di Naomi Long, già sindaca di Belfast nel 2009, parlamentare in Irlanda ed Europa, poi ministra della giustizia dal 2020, è un fenomeno riconducibile alla sua capacità di vedere ben oltre le mere divisioni. Michelle O'Neill ha spostato l'asse della discussione dai temi tradizionali e tradizionalmente divisivi, come la questione costituzionale, a prospettive più vicine ai bisogni primari della popolazione: la disoccupazione, le case popolari, i diritti delle donne, e il riconoscimento dell'identità linguistica irlandese. La Brexit di Boris Johnson ora scricchiola, perché la vittoria storica dei nazionalisti repubblicani apre nuovi scenari geopolitici, come quello di una possibile riunificazione con Dublino. Ora però si temono un pericoloso pantano politico, nuove tensioni: il protocollo d'intesa tra Ue e Uk, secondo cui l'isola tutta è rimasta all'interno del mercato europeo, prevedendo, dopo la Brexit, un confine doganale tra Irlanda e Inghilterra. Su questo nuovo grave scontro tra Regno Unito ed Unione Europea, Johnson si giocherà il futuro della sua leadership. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La Brexit scricchiola dopo la vittoria del Sinn Féin in Irlanda del Nord | 09/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 9, 2022 2:30


A cura di Daniele Biacchessi Non l'ha presa bene Boris Johnson la vittoria del Sinn Féin in Irlanda del Nord. È successo quello che era previsto, ma non in questo modo netto, marcato. Sinn Féin ottiene per la prima volta la maggioranza relativa e potrà esprimere il primo ministro. Alliance, una formazione liberale, fa un balzo di più di 5 punti percentuali e quasi raddoppia i propri seggi. I grandi sconfitti sono i partiti unionisti che si rubano i voti a vicenda: cresce il Tuv, portavoce dell'unionismo più oltranzista a scapito del Dup, il vero sconfitto di queste elezioni dopo quindici anni di dominio incontrastato. Il segreto sta nella forza di due donne: Michelle O'Neill, responsabile di Sinn Féin per l'Irlanda del Nord, e Naomi Long, segretaria di Alliance. Loro hanno fatto la vera differenza. Il successo di Naomi Long, già sindaca di Belfast nel 2009, parlamentare in Irlanda ed Europa, poi ministra della giustizia dal 2020, è un fenomeno riconducibile alla sua capacità di vedere ben oltre le mere divisioni. Michelle O'Neill ha spostato l'asse della discussione dai temi tradizionali e tradizionalmente divisivi, come la questione costituzionale, a prospettive più vicine ai bisogni primari della popolazione: la disoccupazione, le case popolari, i diritti delle donne, e il riconoscimento dell'identità linguistica irlandese. La Brexit di Boris Johnson ora scricchiola, perché la vittoria storica dei nazionalisti repubblicani apre nuovi scenari geopolitici, come quello di una possibile riunificazione con Dublino. Ora però si temono un pericoloso pantano politico, nuove tensioni: il protocollo d'intesa tra Ue e Uk, secondo cui l'isola tutta è rimasta all'interno del mercato europeo, prevedendo, dopo la Brexit, un confine doganale tra Irlanda e Inghilterra. Su questo nuovo grave scontro tra Regno Unito ed Unione Europea, Johnson si giocherà il futuro della sua leadership. Credits: Agenzia Fotogramma

Il Corsivo di Daniele Biacchessi
La Brexit scricchiola dopo la vittoria del Sinn Féin in Irlanda del Nord | 09/05/2022 | Il Corsivo

Il Corsivo di Daniele Biacchessi

Play Episode Listen Later May 9, 2022 2:30


A cura di Daniele Biacchessi Non l'ha presa bene Boris Johnson la vittoria del Sinn Féin in Irlanda del Nord. È successo quello che era previsto, ma non in questo modo netto, marcato. Sinn Féin ottiene per la prima volta la maggioranza relativa e potrà esprimere il primo ministro. Alliance, una formazione liberale, fa un balzo di più di 5 punti percentuali e quasi raddoppia i propri seggi. I grandi sconfitti sono i partiti unionisti che si rubano i voti a vicenda: cresce il Tuv, portavoce dell'unionismo più oltranzista a scapito del Dup, il vero sconfitto di queste elezioni dopo quindici anni di dominio incontrastato. Il segreto sta nella forza di due donne: Michelle O'Neill, responsabile di Sinn Féin per l'Irlanda del Nord, e Naomi Long, segretaria di Alliance. Loro hanno fatto la vera differenza. Il successo di Naomi Long, già sindaca di Belfast nel 2009, parlamentare in Irlanda ed Europa, poi ministra della giustizia dal 2020, è un fenomeno riconducibile alla sua capacità di vedere ben oltre le mere divisioni. Michelle O'Neill ha spostato l'asse della discussione dai temi tradizionali e tradizionalmente divisivi, come la questione costituzionale, a prospettive più vicine ai bisogni primari della popolazione: la disoccupazione, le case popolari, i diritti delle donne, e il riconoscimento dell'identità linguistica irlandese. La Brexit di Boris Johnson ora scricchiola, perché la vittoria storica dei nazionalisti repubblicani apre nuovi scenari geopolitici, come quello di una possibile riunificazione con Dublino. Ora però si temono un pericoloso pantano politico, nuove tensioni: il protocollo d'intesa tra Ue e Uk, secondo cui l'isola tutta è rimasta all'interno del mercato europeo, prevedendo, dopo la Brexit, un confine doganale tra Irlanda e Inghilterra. Su questo nuovo grave scontro tra Regno Unito ed Unione Europea, Johnson si giocherà il futuro della sua leadership. Credits: Agenzia Fotogramma

A conti fatti. La storia e la memoria dell'economia

A un anno dall'effettiva entrata in vigore del divorzio tra Regno Unito e Unione europea, più di 6 elettori britannici su 10 ritengono che la Brexit sia andata male o peggio di quanto avessero previsto. Tra gli elettori che al contrario si sono espressi per restare nella Ue, l'86% ritiene che l'evoluzione della Brexit sia andata decisamente male o peggio del previsto. Solo il 14% di tutto l'elettorato ritiene che la Brexit sia andata meglio di quanto ci si attendesse. Facciamo un bilancio del lungo e travagliato divorzio tra il Regno Unito e l'Unione europea con Federico Fabbrini, direttore del Brexit Institute dell'Università di Berlino.

Corriere Daily
Dopo la Brexit avremo la Polexit? Lo scontro Varsavia-Ue

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Oct 18, 2021 13:31


Nella sessione plenaria del Parlamento di Strasburgo, e poi al vertice dei leader dell'Unione di giovedì e venerdì, si discuterà della sentenza della Corte suprema polacca per la quale la legge nazionale prevale su quella comunitaria: una decisione che intacca in fondamenti stessi dell'Ue e che potrebbe avere conseguenze molto forti sui 27 Paesi, già molto divisi fra loro, come spiegano la corrispondente da Bruxelles Francesca Basso e Marta Serafini.Per altri approfondimenti:- Polonia, strappo con l'Europa: per la Corte suprema “prevale la legge nazionale” https://bit.ly/3nb1JDs- L'Ue e gli scettici: “ultra vires”, al di là dei poteri https://bit.ly/3AWjvim- Che cosa può fare l'Unione europea per fermare Varsavia? https://bit.ly/3ASyaes

TRAPPIST
138: Dalla pandemia alla crisi dell'energia: la Brexit è stata una scommessa persa

TRAPPIST

Play Episode Listen Later Oct 8, 2021 63:46


L'economia del Regno Unito si prepara a una tempesta perfetta, mentre sempre più aziende non trovano dipendenti disposti a lavorare per i bassi salari che offronoIl discorso di Boris Johnson alla convention del Partito conservatore britannico è stato tutto quello che ci si potrebbe aspettare un discorso di Boris Johnson, tra riferimenti a Thatcher e racconti di quando sarebbe “quasi morto” di Covid–19 il Primo ministro ha presentato un disegno per il futuro del paese che è riuscito a scontentare tutti, ricevendo critiche da laburisti, SNP, e persino dagli ambienti del conservatorismo più convinto. Il premier ha deciso di fare anche in questa occasione ciò che sa fare meglio — divertire e parlare alla pancia del suo elettorato — ma non è sembrato granché padrone della situazione nel proprio paese.Il Regno Unito infatti è in una crisi economica, lavorativa e sociale molto più profonda rispetto ai paesi dell'Ue che ha abbandonato con la Brexit: in particolare stanno aumentando vertiginosamente i prezzi dei beni di consumo fondamentali e delle risorse come la benzina e il gas. E il paese è attanagliato da una grave mancanza di manodopera — ben esemplificata dal tentativo disperato di trovare camionisti, la cui scarsità è complice della crisi della benzina di pochi giorni fa, per cercare di salvare i consumi natalizi.La mancanza di manodopera è dovuta a una combinazione degli effetti della Brexit, che ha reso il Regno Unito meno attrattivo per i lavoratori stranieri, e della pandemia, che ha spinto tutto l'Occidente a rivedere il proprio rapporto con il lavoro. Una crisi che dimostra quanto il modello di sviluppo adottato finora si regga sullo sfruttamento dei lavoratori autoctoni e migranti, ugualmente necessari all'arricchimento di chi detiene il potere, sia nel Regno Unito che in Italia.Show notes Boris Johnson's conference speech: what he said and what he meant | Boris Johnson | The Guardian (222) 'Insulate them snuggly in prison' - Boris Johnson's best gags from Tory Party Conference speech - YouTube Uproar at proposal to lower student loan repayment threshold | Varsity Co-op warns of price rises as staff and stock shortages dent profits | Supply chain crisis | The Guardian EU lorry drivers will not help Britain ease its fuel crisis, union says | Supply chain crisis | The Guardian The good news about labor shortages – POLITICO Russia says it could boost supplies to ease Europe gas costs - ABC News One in ten firms passing on higher prices as BoE chief economist says inflation spike is worse than expected | Business News | Sky News ‘Significant' price rises will continue and more energy firms will collapse, Ofgem warns | The Independent ‘Significant' energy price rises will continue and more firms will collapse, Ofgem warnsSostieni l'informazione indipendente di the Submarine: abbonati a Hello, World! La prima settimana è gratisin copertina, foto via Twitter

Corriere Daily
Prima la Brexit, poi il Covid: Londra in crisi, senza benzina né camerieri

Corriere Daily

Play Episode Listen Later Oct 4, 2021 10:44


Distributori presi d'assalto, supermercati senza beni primari (come l'acqua minerale), ristoranti e bar senza personale: il corrispondente da Londra Luigi Ippolito racconta che cosa succede quando la pandemia del Coronavirus si somma alle conseguenze della Brexit. Per altri approfondimenti:- Perché manca la benzina in Gran Bretagna (e come si può risolvere) https://bit.ly/3AacYQL- Niente benzina, negozi in difficoltà: e la Gran Bretagna post Brexit ora in campo l'esercito https://bit.ly/3l8DdTt- Ronaldo, manca la benzina per la sua Bentley: le guardie del corpo attendono per 7 ore (senza risultati) https://bit.ly/3Ab6Sjh

Reportage
Maltornati a casa: italiani d'Inghilterra nel dopo Brexit - di Giorgia Scaturro

Reportage

Play Episode Listen Later Oct 2, 2021


La Brexit da' il maltornato agli italiani che vivono e lavorano in Gran Bretagna. Il sistema post-Brexit implementato dal primo ministro Boris Johnson non ha tenuta. Dalle carenze e rincari di cibo nei supermercati, agli ostacoli all'immigrazione ed il panico dei britannici davanti ai distributori di benzina e diesel, a secco. La Brexit fa acqua da tutte le parti e il paese comincia a rimpiangere la forza lavoro europea.Per buona pace dei nostri connazionali che sono rimasti sull'isola.

Tutti pazzi per Bruxelles!
Aiuto, la Brexit!

Tutti pazzi per Bruxelles!

Play Episode Listen Later Sep 29, 2021 16:21


Nell'episodio 25:1) A Londra il premier Boris Johnson è costretto a reclutare i militari come autisti di cisterne per rifonrire le pompe di benzina. Dalla carenza di manodopera al crollo dell'export, dalla burocrazia per i controlli delle merci alle frontiere alle università senza gli studenti europei, tutti i nodi del post-Brexit.2) Copenaghen costruisce la prima scuola "green": sui tetti, serre dove gli scolari potranno coltivare frutta e vardura per il proprio consumo.3) I ricercatori mettono a punto un nuovo metodo per scoprire i vini falsi o adulterati.

Nessun luogo è lontano
Regno Unito, la Brexit senza benzina, e il lungo inverno britannico

Nessun luogo è lontano

Play Episode Listen Later Sep 28, 2021


Siamo andati in Egitto, dove si è tenuta una nuova udienza del processo a Patrick Zaki: ne abbiamo parlato con Laura Cappon (giornalista e arabista, inviata di Mezz'ora in più RAI3)e con Lobna Darwish (Gender e Human Rights officer di EIPR). Subito dopo siamo andati nel Regno Unito, dove la scarsità di carburante sta paralizzando il traffico e una parte dell'opinione pubblica incolpa Brexit: ne abbiamo parlato con Giorgia Scaturro (giornalista e producer, collaboratrice di Radio24).

Notizie a colazione
Giov. 24 giu | Ddl Zan, Draghi: Il nostro è uno Stato laico; 5 anni dopo la Brexit; Hong Kong, l'ultima pagina di Apple Daily

Notizie a colazione

Play Episode Listen Later Jun 24, 2021 16:32


Ddl Zan, Draghi: I l nostro è uno Stato laico; 5 anni dopo la Brexit; Hong Kong, l'ultima pagina di Apple Daily: le Notizie a colazione di giovedì 24 giugno 2021.--Fonti: www.notizieacolazione.itMusica: https://www.bensound.comIllustrazione: Gianpaolo Frascella

A Very British Podcast - Politica e notizie dal Regno Unito
Episodio 21 (28/4/2021): Irlanda del Nord tra vecchi e nuovi troubles - Dialogo con Riccardo Michelucci

A Very British Podcast - Politica e notizie dal Regno Unito

Play Episode Listen Later Apr 28, 2021 52:01


La Brexit ha riacceso gli animi in Irlanda del Nord che ultimamente è tornata a vivere anni di violenza e incertezza che si pensava fossero alle spalle. Abbiamo parlato dell'attualità e della storia dello scontro anglo-irlandese con Riccardo Michelucci, curatore di “Bobby Sands, scritti dal Carcere”, Paginauno, 2020 e giornalista esperto della questione irlandese.✏️ Bobby Sands, Scritti dal Carcere, a cura di Enrico Terrinoni e Riccardo Michelucci: http://www.edizionipaginauno.it/Scritti-dal-carcere-Bobby-Sands.php➡️ Il sito di Riccardo Michelucci: http://www.riccardomichelucci.it

Voci dallo IAI
Il Regno Unito oltre la Brexit

Voci dallo IAI

Play Episode Listen Later Apr 20, 2021 63:31


In questo podcast vi proponiamo il webinar "Il Regno Unito oltre la Brexit", organizzato dall'Istituto Affari Internazionali in collaborazione con British Embassy Rome. Nel corso dell'evento l'ambasciatore del Regno Unito in Italia Jill Morris ha dialogato con il direttore dello IAI Nathalie Tocci. Hanno partecipato Stefano Polli, vice direttore dell'ANSA, e Danilo Taino, editorialista del Corriere della Sera. Ha moderato l'incontro Francesco De Leo, Direttore di AffarInternazionali.Il dibattito si è concentrato sulla Integrated Review (IR), il documento che delinea il nuovo posizionamento geopolitico del Regno Unito da qui al 2030 presentato dal primo ministro Boris Johnson in Parlamento il mese scorso. La IR racchiude in sé, per la prima volta in un documento unico, le linee guida di politica estera, di difesa e di cooperazione del governo britannico e offre l'opportunità di riflettere sulle prospettive di collaborazione tra il Regno Unito e i principali partner internazionali, fra i quali l'Italia.Podcast a cura di Alice Palombarani

The Essential
L'accordo per la Brexit sotto l'alberto di Natale. Guai per Alibaba. La variante sudafricana

The Essential

Play Episode Listen Later Dec 25, 2020 5:36


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Zuppa di Porro
Il bacio Boschi-Salvini che scandalizza Il Fatto

Zuppa di Porro

Play Episode Listen Later Jan 17, 2019 9:41


00:00 La Brexit fa ancora discutere. Il vero casino è come gestire i confini con l'Irlanda. Fare un muro? Ottima l'analisi di Danilo Taino sul Corriere sulla democrazia diretta. 03:28 […]

Esteri
Esteri di martedì 04/12/2018

Esteri

Play Episode Listen Later Dec 4, 2018 26:32


1-Moratoria di sei mesi sulla carbon tax: Macron tenta di spegnere la protesta dei Gillet Gialli...Ma le misure annunciate oggi rischiano di essere superate da nuove rivendicazioni. (Francesco Giorgini) ..2- Cop 24 . La Polonia pone il problema del costo della transizione energetica difendendo i posti di lavoro dei suoi minatori. ..3-La Brexit non è irreversibile. Londra ha la possibilità di revocarla in modo unilaterale fino alla data di conclusione dell'accordo di divorzio secondo le conclusioni dell'avvocato generale della Corte Ue. ( Maria Maggiore) ..4-L'unione Europea si spacca tra est e ovest sulla riforma dell'autotrasporto..( Alessandro Principe) ..5-Stati Uniti: Bernie Sanders lancia la sfida a Donald Trump. ( Roberto Festa) ..6-Land Grabbing: In Sierra Leone l'alta corte ordina la restituzione di più di 41.000 ettari di terreni ai contadini. ..( Marta Gatti)

donald trump cops macron europea londra marted esteri moratoria la brexit la polonia maria maggiore alessandro principe roberto festa francesco giorgini marta gatti gillet gialli
Esteri
Esteri di giovedì 30/11/2017

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 30, 2017 26:30


1-Unione Europea e Unione Africana daranno supporto all'evacuazione dei migranti bloccati nei campi libici. La maggior parte verrà rimpatriata nei paesi d'origine. Sulla carta una buona notizia, ma l'Europa può e deve fare molto di più (Judith Sunderland, Human Rights Watch).2-La Brexit e il confine irlandese. A Bruxelles, Belfast e Dublino temono un ritorno al passato e un pesante danno economico. È tutto nelle mani di Theresa May (Daniele Fisichella e Stephen O'Brien, Sunday Times Dublino).3-A Ginevra i negoziati sulla Siria. Ancora nessun incontro diretto governo-opposizione. Sul campo la guerra va avanti. L'ultimo disastro umanitario si sta consumando nella Ghouta Orientale, alle porte di Damasco.4-World Music. Il grande successo di Ladilikan, l'album nato dall'incontro di una trio maliano con un quartetto di San Francisco (Marcello Lorrai)

Esteri
Esteri di giovedì 16/11/2017

Esteri

Play Episode Listen Later Nov 16, 2017 25:32


1-Aria irrespirabile. Vivere a New Delhi, la capitale più inquinata del mondo. E dove il governo ha abbandonato le autorità locali (Matteo Miavaldi, Il Manifesto New Delhi).2-Prima di Beirut Parigi. Nel fine-settimana il premier libanese Hariri potrebbe arrivare nella capitale francese. Macron deve mantenere l'attivismo per difendere gli interessi economici in Medio Oriente (Francesco Giorgini).3-Perennemente in bilico. Theresa May sempre più in crisi. Alle pressioni europee si aggiungono quelle del suo stesso partito. La Brexit non è più cosa certa (Daniele Fisichella).4-Il default più breve della storia. Il Venezuela si salva, per ora, grazie all'intervento di Russia e Cina (Alfredo Somoza)...5-World Music. Pop Makossa, dal Camerun (Marcello Lorrai)

Esteri
Esteri di venerdì 28/10/2016

Esteri

Play Episode Listen Later Oct 28, 2016 27:11


1-La guerra infinita. I ribelli lanciano la loro più grande offensiva per rompere l'assedio di Aleppo. Difficilmente ci riusciranno.2-I pirati al potere. Potrebbe succedere domani in Islanda. Il partito anti-sistema ha un programma ambizioso, ma niente radicalismo (Paul Fontaine, The Reykjavik Grapevine).3-I tanti NO all'Europa. Dalla Brexit al CETA. Bruxelles sempre più lontana dai cittadini (Alfredo Somoza)...4-Scozia. L'indipendenza arriva da lontano. La Brexit sta facendo riemergere gli antichi legami con l'Europa. L'intervista allo storico scozzese Tom Devine. Prima parte (Tom Devine, storico scozzese).5-Neri con le pistole. I 50 anni delle pantere nere. Quinta puntata (Marcello Lorrai)

Memos
Austerità, la Brexit non cambia verso all'Europa. Intervista con Yves Meny e Adriano Prosperi

Memos

Play Episode Listen Later Jun 28, 2016 29:15


“Superare l'austerità”. Esponenti storici del riformismo in Europa, come Romano Prodi e il teorico della Terza Via Anthony Giddens, sono ormai d'accordo. Ma il nuovo direttorio europeo Merkel-Hollande-Renzi li ignora. Nemmeno la Brexit, per ora, scalfisce la dottrina dell'austerità. A Memos oggi il politologo Yves Meny e lo storico Adriano Prosperi.

Memos
Brexit, una scossa per l'intera Europa. Intervista con Colin Crouch e Massimo D'Antoni

Memos

Play Episode Listen Later Jun 27, 2016 28:44


La Brexit ha scosso l'intera Europa. Colpita anche l'ortodossia dell'austerità, in Gran Bretagna e nel resto del continente. Chi gestirà il passaggio storico dell'uscita della Gran Bretagna dalla Ue? A Londra, ci saranno i conservatori o i laburisti? A Bruxelles, Merkel e Draghi o il direttorio italo-franco-tedesco? Memos oggi ha ospitato il sociologo inglese Colin Crouch e l'economista Massimo D'Antoni.

Esteri
Esteri di giovedì 23/06/2016

Esteri

Play Episode Listen Later Jun 23, 2016 29:39


1-Gran Bretagna 23 giugno. Il giorno della Brexit. ..Dentro o fuori l'unione europea. ..Aggiornamenti e rassegna stampa. ( Simona Saccaro )..2-Bruxelles ha preparato lo scenario di un lungo divorzio da Londra. Svizzera e Norvegia i modelli sul tavolo...( Maria Maggiore ) ..3-” il referendum è il frutto di problemi mai risolti all'interno dell'Inghilterra ”..( intervista a Heather Grabbe - Open Society Foundations) ..4-La Brexit vista dall'Ungheria. .. Massimo Congiu - Osservatorio sociale Mittleuropeo) ..5-Francia. Decima giornata di mobilitazione contro la riforma del lavoro. La manifestazione di Parigi blindata dalla polizia. ( Francesco Giorgini ) ..6-World Music: Da Cabo Verde i suoni urbani Afro. ( Marcello Lorrai ) ..6-Romanzo a fumetti: “ jones e altri sogni “ di Franco Matticchio. ( Maurizio Principato )