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Esercizi spirituali Quaresima 2025 - Luca Moscatelli presso la Parrocchia di S. Anselmo da Baggio in Milano - 2 aprile 2025
Esercizi spirituali Quaresima 2025 - Luca Moscatelli presso la Parrocchia di S. Anselmo da Baggio in Milano - 3 aprile 2025
Esercizi spirituali Quaresima 2025 - Luca Moscatelli presso la Parrocchia di S. Anselmo da Baggio in Milano - 1 aprile 2025 - Abramo (e Sara). Portare benedizione
E' un paese pronto a riabbracciare quella socialità e quello spirito di comunità a servizio tanto auspicato quella che stasera, sabato 16 novembre dalle 19.30, celebrerà l'opening del patronato come luogo per giovani e giovanissimi di Cogollo del Cengio.
C'è tanta gioia ed un pizzico di orgoglio nella parole di Don Simone Stocco, il parroco di Villaverla pronto ad inaugurare domani il nuovo bar oratorio completamente ristrutturato e pronto a diventare punto di riferimento per la comunità di fedeli, ma non solo. Spazi che ritornano alla gente, assieme ad una sala per le feste attrezzata di tutto punto.
XXX Domenica del T.O.: omelia della Santa Messa celebrata presso la Parrocchia di Oriolo
XXV Domenica del T.O.: omelia di Mons. Marini presso la Parrocchia di Cambiò (frazione di Gambarana - PV)
Don Letterio Festa parroco della Parrocchia di San Girolamo di Cittanova e autore del libro "La Chiesa , la Confraternita di Maria SS del Rosario in Casalnuovo - Cittanova dalle origini (XVII secolo) al 1953
Nella notte fra il 18 e 19 giugno alcuni vandali hanno aperto il cancello che protegge la scultura mariana al centro della scalinata che porta al Santuario di Santa Libera, distruggendo l'opera donata alla Parrocchia. La polizia locale sta vagliando le telecamere di videosorveglianza
Vediamo insieme gli appuntamenti del 16 - 17 maggio 2024Il teatro, con i debutti nazionali delle nuove produzioni per ragazzi, creatività e arti circensi si uniscono nella programmazione di giovedì 16 e venerdì 17 maggio a Bari, Molfetta, Monopoli e Ruvo per il Maggio all'infanzia, festival di teatro per le nuove generazioni giunto alla sua XXVII edizione.Gli appuntamenti del 16 maggioAl Teatro Kismet di Bari al via gli spettacoli di una delle novità della XXVII edizione del festival di teatro per le nuove generazioni: il Circo Madera, che ‘prende casa' nello chapiteau installato per l'occasione nel piazzale interno dell'Opificio per le arti. Ad aprire gli appuntamenti di teatro circense per tutte le età, che proseguiranno fino al 26 maggio, è lo spettacolo Hesperus. Isaac Valle, Nicola Bertazzoni, Silvia Laniado, Roberto Sblattero, Donatella Zaccagnino e Luca Costanzo, diretti da Silvia Laniado, in un'esplosione di vitalità che unisce musica dal vivo, acrobatica, comicità e non-sense. Repliche il 16 e 17 maggio alle ore 21, il 19 maggio alle ore 18 e 21. Sempre a Bari proseguono anche gli appuntamenti teatrali con il debutto regionale di The Barnard loop, in programma al Kismet alle ore 9. Una traversata onirica di stati fisici e mentali dove ripetizioni, ubiquità e memoria ci conducono un'illusione senza fine. Consigliato a un pubblico a partire da 6 anni. Alle ore 19.30 il debutto nazionale di Ballata per la Kater I Rades, con la regia di Tonio De Nitto: le storie di due “bambini del 1997” si rincorrono e si intrecciano nelle voci di Elvis e Lindita, partiti dal Sud dell'Albania per mettersi in salvo dall'impazzimento di un Paese in preda alla guerra civile e dal rapido precipitare degli eventi.Sempre il 16 maggio a Ruvo sono in programma spettacoli e i Manifestini del maggio. Con un atteso debutto nazionale: alle 11 al Teatro comunale Jack, il ragazzino che sorvolò l'oceano, seconda parte della trilogia de La luna nel letto dedicata al piccolo protagonista del racconto inglese ‘Jack e il fagiolo magico'. Dalle 12 alle 14 nella stessa location gli studenti delle scuole primarie realizzeranno i colorati Manifestini che addobberanno gli spazi del festival, per poi passare alle 12.15 al debutto regionale de L'Europa non cade dal cielo, un racconto a due voci di Teatro delle Albe che ha come nucleo centrale l'Unione Europea a partire proprio dalla sua nascita fino ad arrivare ai giorni nostri. Alle 15 ci spostiamo nell'ex convento dei Domenicani con un manifesto sull'essere se stessi in una società che ci vuole omologare: Freevola, scritto e interpretato da Lucia Raffaella Mariani. Chiude gli appuntamenti di giornata al Teatro Comunale un altro debutto nazionale: Le tragicomiche, vita da eroi, coproduzione Crest e I nuovi scalzi, dove quattro guitti, fliaci, muovono emozioni e buffonerie, ripercorrendo i momenti salienti delle famose gesta eroiche del Pelide Achille e della sua ira funesta, testimone di una storia di guerra e di potere.Gli appuntamenti del 17 maggioIl 17 maggio si inaugura il secondo chapiteau in programma nell'ambito del festival, quello di Circo Paniko, che viene installato nel Parco urbano Baden Powell di Molfetta. Alle ore 20 facciamo la conoscenza di Agostina la pagliaccia, spettacolo gratuito che anticipa i saluti istituzionali con l'amministrazione comunale di Molfetta. Segue alle ore 21 Apocalippo, la performance di circo e musica dal vivo.È Monopoli a ospitare venerdì un ampio panorama di spettacoli, a partire dal debutto nazionale alle ore 9, al Teatro Radar, de L'arrago. Storia di una baby gang, la nuova produzione Teatri di Bari con la regia di Gianpiero Borgia, nella quale si vive, attraverso i racconti dei ragazzi di strada, una Bari cruda, contemporanea, alterata. Una città qualsiasi, che come tante altre, potrebbe facilmente fare da sfondo a episodi come quelli delle tragiche cronache più recenti. Alle 10.15 nella Parrocchia del Sacro cuore il pubblico più giovane scopre invece Il mio giardino di e con Letizia Fata, un luogo dell'anima in cui avviene il miracolo del germoglio della prima fogliolina e della creazione della vita. Altro debutto nazionale di una produzione Teatri di Bari, insieme a Compagnia del Sole, alle 11.15 al Teatro Mariella è Quando le stelle caddero nel fiume. Spettacolo che ripercorre l'episodio avvenuto tra il 21 e il 29 maggio 1937, le truppe coloniali italiane al comando del generale Pietro Maletti, condussero in Etiopia un'azione destinata a divenire una pagina riprovevole della storia d'Italia: il massacro di Debra Libanòs, il più grande eccidio di cristiani copti avvenuto in Africa. Alle 16 uno spettacolo filosofico alla Parrocchia del Sacro cuore: Los Socrates e il mistero della caverna, di e con Ànnika Sctruum Strøhm e Saba Salvemini, mentre alle 17.45 il Teatro Mariella si fa palcoscenico per il debutto nazionale de Nella pancia del lupo, spettacolo di Kuziba che racconta la parte più oscura della favola di Cappuccetto rosso. Alle 19.15 al Teatro Radar entriamo poi nel magico negozio di giocattoli de La burla con i suoi tre anziani proprietari – tra comiche scenette e teatro circense - mentre chiude gli spettacoli a Monopoli alle 20.30 nel Roof garden del Teatro Radar Revolution, di e con Sara Bevilacqua, una miscela di emozioni, ricordi e storie di vita vissuta a Brindisi negli anni del Boom economico.Tornano anche gli eventi in musica realizzati in collaborazione con il Conservatorio Nino Rota di Monopoli: alle 18.45 la piazzetta del Teatro Radar vedrà esibirsi il quintetto d'archi del Conservatorio in Walt Disney Fantasy, concerto gratuito con le sigle dei più bei cartoni animati della nostra infanzia.Il programma completo con il botteghino è disponibile sul sito www.maggioallinfanzia.it Il Festival è organizzato da Fondazione SAT Spettacolo Arte Territorio, con la direzione artistica di Teresa Ludovico, il progetto a cura di Cecilia Cangelli e la consulenza pedagogica di Giorgio Testa. Con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Puglia, dei Comuni di Bari, Martina Franca, Molfetta, Monopoli e Ruvo di Puglia, e della Camera di Commercio Bari, Teatro Pubblico Pugliese, Istituto Culturale Coreano in Italia e Kofice (Fondazione Coreana per lo scambio culturale internazionale). Con il patrocinio e il sostegno del Garante dei diritti del minore e del Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Puglia. In collaborazione con il Teatro stabile d'innovazione ragazzi Le Nuvole di Napoli e con Casa dello spettatore di Roma, Casa del contemporaneo, TRIC Teatri di Bari, Cooperativa Kismet, Assitej Italia (Associazione internazionale di teatro per bambini e giovani), TRAC rete delle residenze teatrali pugliesi, ARPA Puglia, Conservatorio di Musica ‘Nino Rota' di Monopoli, Pro loco di Martina Franca. Il festival rientra nella rete di Italiafestival ed EFA European Festivals Association (nell'ambito del progetto Effe Label).
Radio Vaticana con Voi! Ogni mattina, dopo il gr delle 8, due ore di diretta con i vostri messaggi di testo e vocali da inviare al numero 335.1243722! Ospiti, rassegna stampa, musica e molto altro ancora per iniziare insieme la giornata! Conduce Andrea De Angelis con Stefania Ferretti. Oggi con noi: Paolo Di Giannantonio, anche in radiovisione cliccando qui! Giornalista, conduttore, presenta oggi lo spettacolo "Il viaggio dei Bronzi di Riace", in scena al Teatro Manzoni di Roma il prossimo 19 aprile; Maria Pia Bariggi, Assessore alla Cultura del comune di Fidenza e al progetto “Via Francigena", nel giorno in cui ha inizio la quarta edizione del “Francigena Fidenza Festival”, organizzato dal comune di Fidenza in collaborazione con l'Associazione Europea Vie Francigene; Alberto Hermanin, moderatore dell'incontro "Cure palliative, un diritto per tutti compreso da pochi", in programma il prossimo 19 aprile presso la sala teatro della Parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, a Roma; Giorgia Gambini, Presidente di Interlife, presenta il progetto "Una bici per la scuola", con cui verranno donate biciclette alle bambine indiane per garantire loro la possibilità di raggiungere la scuola in sicurezza e in modo più veloce; Gianluca Biccini, collega de L'Osservatore Romano, che presenta l'inserto quotidiano del giornale della Santa Sede; Gianmarco Murroni, collega di Radio Vaticana - Vatican News, inviato a Grado per il 44.mo convegno delle Caritas diocesane; Pierluigi Morelli, collega della redazione Musicali di Radio Vaticana - Vatican News.
Esercizi Spirituali di dom Ildebrando Scicolone, predicati presso la Parrocchia del SS. Crocifisso di Pachino. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/esercizi-spirituali/message
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MILANO (ITALPRESS) - Una competizione per alimentare i sogni dei ragazzi. Tutto tramite il calcio e col motto Keep Racism Out sempre ben in mente. Presentata a Milano, presso la Parrocchia di San Protaso, l'11ª edizione della Junior TIM Cup, il torneo giovanile di calcio a 7 promosso da Lega Serie A, TIM e Centro Sportivo Italiano. La Junior TIM Cup, dalla sua nascita nel 2013 fino al 2023, ha coinvolto oltre 90.000 giovani, più di 6.650 oratori e fatto disputare circa 35.000 partite. Negli ultimi due anni la Junior TIM Cup ha sposato la campagna di Lega Serie A “Keep Racism Out” e anche quest'anno coinvolgerà gli oratori del CSI su tutto il territorio nazionale in incontri di riflessione e attività educative.pia/gm/gtr
Le prime pagine dei principali quotidiani nazionali commentate in rassegna stampa da Davide Giacalone. Record di occupati, la lotta all'evasione anche sui social, il caso Ilaria Salis. Nello spazio Donna Moderna, abbiamo parlato di una professione molto particolare: il reputation manager, con Myriam Defilippi, di Donna Moderna. Jannik Sinner: ieri, oggi e domani. In conferenza stampa, ieri a Roma, la conferma che non andrà a Sanremo. Diretta con Stefano Meloccaro, collega di Sky Sport, grande appassionato ed esperto di Tennis. Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità Exodus, regala ogni giorno un pensiero, un suggerimento, una frase agli ascoltatori di RTL 102.5 In provincia di Perugia, a Città di Castello, nella parrocchia di Nuvole, c'è un parroco che ha fatto notizia per la scelta di benedire i cellulari dei propri fedeli. Con Don Giorgio Mariotti, sacerdote della Parrocchia di Nuvole. La notizia di un microchip impiantato nel cervello annunciata da Elon Musk nelle scorse ore ha fatto molto discutere. Ne abbiamo parlato con Luca Berdondini, scienziato dell'Istituto Italiano di Tecnologia. L'attualità commentata dal direttore editoriale di Libero, Daniele Capezzone. All'interno di Non Stop News, con Massimo Lo Nigro, Enrico Galletti e Giusi Legrenzi.
Finalmente tutti voi potrete assistere alla lunga “confessione” a cuore aperto di don Salvo Collura rispetto alla sua idea di fede… il piccolo spoiler è che le sue idee “pazzerelle” distanti dalla chiesa ufficiale lo hanno portato ad essere un prete in panchina che non dice messa… Unitevi alla preghiera di EGOriferiti #EGOriferiti #podcast #VassillySortino #DonSalvoCollura --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/giuseppe-cardinale/message
Prosegue sabato 4 novembre alla Parrocchia di San Miche la terza edizione di MusiCanta, a cura dell'associazione di volontariato Vita Buona. Ne abbiamo parlato con la referente Lorella Giordano.
Una parrocchia (o un'associazione, un ordine religioso) può fare una diretta streaming? Certo che sì. Ecco come: dalle soluzioni più semplici alle più avanzate!
Mons. Marini ha presieduto i Vespri presso la Parrocchia di Torriglia. Qui la riflessione dopo la lettura breve.
⛪ Una parrocchia, un'istituzione o un'associazione religiosa può usare le newsletter?
Google Search Console: uno strumento che ci aiuta a migliorare il posizionamento del nostro sito web dentro il più grande motore di ricerca della rete. Ecco perché usarlo.
Perché una parrocchia dovrebbe avere un canale Youtube? Cosa può fare una parrocchia su Youtube? Come si apre un canale Youtube parrocchiale? I consigli del nuovo #tutorialweca
Catechesi tenuta da Don Luigi Maria Epicoco presso la Chiesa Cristo Re in Villa delle Favare (Biancavilla CT)
Le parrocchie e le istituzioni religiose di tutta Italia hanno un bisogno: tornare – seppur nel rispetto delle norme – a vivere anche in presenza la dimensione della comunità. Ecco cinque consigli "social" per promuovere eventi in parrocchia.
XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO. L'omelia della Messa celebrata da Mons. Guido Marini preso la Parrocchia di Fabbrica Curone.
Oggi mons. Guido Marini ha celebrato l'Eucaristia presso la Parrocchia di Santa Maria della Salute in Voghera, in occasione della Festa di Sant'Antonio Maria Zaccaria. Ecco le immagini.
Catechesi di don Luigi Maria Epicoco per la "Scuola della Parola" presso la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano all'Aquila.
Le cose importantiQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/5496778/advertisement
Notizie e appuntamenti della Parrocchia sant'Anselmo da Baggio in Milano
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7115COSA FARE SE NON SI TROVA LA PARROCCHIA ADATTA di Miria CiucciOrmai da diversi anni ci definiamo cattolici erranti, come pecore senza pastore in cerca di scampoli di Chiesa viva e vera. E dobbiamo essere grati al Signore che, in questa landa spesso desolata, non ci ha lasciati mai troppo tempo senza incontrare qualche luce e qualche piccola oasi che rinfranchi il cuore. Occorre tener desto il desiderio e investire tempo e spesso macinare parecchi chilometri. E così quattro anni fa, si direbbe quasi per caso, ma piuttosto direi per una di quelle che una nostra amica monaca chiama "Dio-incidenze", siamo approdati a un corso di esercizi spirituali guidati da un sacerdote mai sentito nominare. Ma il tema degli esercizi, "I Novissimi", ormai completamente sparito da omelie, catechesi e meditazioni, faceva sperare di poter trovare un pastore ancora degno di tale nome. Nello spazio di condivisione finale mio marito disse: "Faccio volentieri trecento chilometri per incontrare un prete normale". Già, un prete normale, ed è lui stesso a dire, a chi lo definisce speciale, che non fa altro che proporre quello che la Chiesa ha sempre indicato, ma che purtroppo non propone più, se non in qualche oasi sperduta, come appunto Staggia Senese. Mai sentita nominare prima di questa circostanza questa località che non è neanche un comune, ma una frazione di poco più di duemila abitanti. Ma questo è il metodo del Signore, che sceglie sempre ciò che non è degno di nota, anche in luoghi come Betlemme e Nazaret, per manifestare la Sua gloria.E cosa è mai accaduto in questo luogo? È arrivato un sacerdote che, iniziando col riunire un gruppo di quattro giovani, si ritrova oggi a guidare una comunità viva dove sono presenti anche giovani famiglie che non hanno paura di mettere al mondo dei figli e, udite udite, nascono anche vocazioni alla vita consacrata. Il segreto di tutto questo non sembra essere qualche sbalorditiva trovata pastorale, ma sano nutrimento con la Parola di Dio ed il Catechismo della Chiesa cattolica, con conferenze per conoscere le nostri radici cristiane e mettere in guardia dalle derive che oggi infestano la nostra realtà, con una scuola parentale per proteggere i più piccoli dall'azione di indottrinamento che ormai è lo scopo principale della scuola di Stato. Aria da respirare a pieni polmoni, per cui da tutta Italia molti partecipano agli esercizi spirituali proposti e accompagnano i loro figli al campo-scuola estivo.UN SACERDOTE CHE CREDE VERAMENTEFinalmente quest'anno siamo riusciti anche noi a far partecipare nostra figlia al campo-scuola guidato da don Stefano, anche forzando un po' la mano perché a tredici anni ormai le proposte dei genitori si accolgono con reticenza, per non parlare della fede che si cerca di trasmettere e che a quell'età viene messa in discussione. Ormai da tempo la nostra piccola, che a cinque-sei anni, con entusiasmo, partecipava al rosario in parrocchia, guidando anche la recita di una posta, andava a messa malvolentieri e rifiutava la proposta di approfondire il catechismo con me per supplire a quello piuttosto banale proposto dalla parrocchia, incentrato sui temi più disparati come amicizia, adolescenza, solidarietà e molto poco su Gesù Cristo e la Sua Chiesa, e ci giudicava strani, quando non pazzi e comunque sempre esagerati. L'abbiamo accompagnata in questo luogo meraviglioso in mezzo al bosco, lasciandola, imbronciata e diffidente, tra una quarantina di ragazzini e ragazzine che non conosceva, con la promessa che se non le fosse piaciuto non ci sarebbe tornata più. In una chiesa di un paesino poco distante ho acceso una candela davanti alla statua della Madonna affidando a Lei questa esperienza. Da una parte eravamo certi che il suo cuore potesse essere raggiunto, ma dall'altra la sua resistenza sembrava così forte da non lasciare spazio a troppe certezze sull'esito.L'esito, devo dire, è stato migliore di ogni più rosea aspettativa. D'altronde come in tutte le cose che fa il Signore. Se all'andata non vedeva l'ora di venir via, quando è arrivato il momento di ripartire non è stato facile convincerla a salutare e andare. Come non ricordare le parole del salmo 125? "Nell'andare, se ne va e piange, portando la semente da gettare, ma nel tornare, viene con giubilo, portando i suoi covoni". Se le opere si giudicano dai frutti, come giustamente ci indica Gesù, questa è inequivocabilmente opera Sua. Don Stefano è uno strumento, come tutti gli animatori ed aiutanti che mettono a disposizione il loro tempo per supportarlo. L'impressione che ho avuto riprendendo mia figlia e sentendola raccontare questa esperienza è quella di uno sconvolgimento, un mutamento soprattutto di giudizio, dato dall'incontro con qualcosa di nuovo e affascinante che non aveva messo in conto. Il sentimento più evidente che ha manifestato è la meraviglia. "Mamma, tutta un'altra cosa". Che cosa? "Praticamente tutto". "Don Stefano è un sacerdote che crede veramente": evidentemente quelli incontrati sulla sua strada finora non le avevano trasmesso questa certezza della fede. "Quanto è bello stare tra cristiani": evidentemente non aveva fatto mai esperienza di comunità cristiana. E a noi genitori, prima scartati come pazzi, si è aperta la possibilità di una revisione del giudizio, perché forse l'esperienza che più l'ha toccata è stata quella di sentirsi a casa, di non sentirsi strana.DOVE FIORISCE LA CHIESA SI INCONTRA GESÙLa nostra società ormai è talmente scristianizzata che chi prova a proporre davvero la fede si sente un extraterrestre. Normale, visto che Gesù stesso ci ha detto "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia" (Gv 15,18-19). Il problema è che questo accade anche dentro le realtà ecclesiali, spesso pervase e corrotte dal pensiero del mondo, in nome dell'inclusione e della misericordia che si traduce nel non distinguere più il bene dal male per non offendere la sensibilità di qualcuno. È la Chiesa liquida, figlia della società liquida dalla quale non vuole sentirsi odiata. Questo processo però mi fa ricordare un passo della Scrittura: "Come pecore sono avviate agli Inferi, sarà loro pastore la morte" (Salmo 49). Se non si distingue il bene dal male, l'uomo, naturalmente inclinato al male, si farà trascinare inevitabilmente verso il basso.Il campo-scuola, una full immersion di soli cinque giorni, ma evidentemente intensi, ha aiutato nostra figlia a maturare un giudizio sulla sostanza delle cose, o meglio, a distinguere ciò che ha sostanza da ciò che non ne ha, ciò che ha sapore da ciò che non ne ha. Inaspettatamente al ritorno è stata disponibile a riprendere l'approfondimento del catechismo, non come un peso, come gli appariva le poche volte che ero riuscita a proporglielo, ma con interesse e partecipazione. E non è stata l'esperienza giocosa che molti possono immaginare ad entusiasmarla. Ci ha raccontato la giornata: due ore di gruppo studio la mattina e due ore il pomeriggio. Ragazzini dagli undici ai tredici anni. Se quanto proposto non fosse stato ricco di sostanza sarebbero fuggiti a gambe levate. E poi mi ha colpito un'altra cosa del suo racconto: "Nel tempo libero Don Stefano era spesso presente e potevamo fargli delle domande o parlare", per cui anche il tempo libero che poteva essere dedicato al gioco veniva magari impiegato ad approfondire qualcosa. E, meraviglia delle meraviglie, il momento più bello? Quello del silenzio. Mezz'ora di silenzio per la riflessione personale ogni giorno. Ce li vedete i ragazzini undici-tredici anni? No, perché nessuno li prende sul serio e nessuno gli propone qualcosa di interessante. È il segno della vittoria sul mondo della nostra fede.Allora io ho un suggerimento per le alte cariche della Chiesa: smettete di inventare strategie pastorali (ho visto addirittura che sono proposti dei master di pastorale!) e di rincorrere il mondo per allargare le fila dei fedeli che puntualmente invece si riducono. Dice sempre mio marito che qualunque azienda con un minimo di spirito di sopravvivenza di fronte agli evidenti risultati fallimentari di questo metodo avrebbe cambiato strategia. Guardate dove crescono i frutti e proponete Gesù, la Sua Parola e la dottrina di sempre della Sua Chiesa e la vedrete fiorire come a Staggia, dove non è stato seminato altro che questo, e da tutta Italia ce ne andiamo a nutrire. E dove fiorisce la Chiesa si incontra Gesù e il nostro cuore e quello di ogni uomo della terra, che ricerca Lui, in Lui trova pace.
Ospiti: Stefano Bandecchi:" Per crescere un club deve avere delle strutture. Ora le riflessioni sono del comune e spero che venga trovate la quadrata. La Ternana si allena in campi della parrocchia questo dice tutto. Noi costruiremo il nostro centro sportivo." e Luca Bargellini Maracanà con Marco Piccari e Alessandro Sticozzi
... con Danny Endiu in collegamento con la Casa di accoglienza San Raffaele di Mira (VE)http://www.patriarcatovenezia.it/caritas/servizi-3/comunita-residenziali/---Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati (Papa Francesco, n.d.r.)«Non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura» (Eb 13,14).Cari fratelli e sorelle!Il senso ultimo del nostro “viaggio” in questo mondo è la ricerca della vera patria, il Regno di Dio inaugurato da Gesù Cristo, che troverà la sua piena realizzazione quando Lui tornerà nella gloria. Il suo Regno non è ancora compiuto, ma è già presente in coloro che hanno accolto la salvezza. «Il Regno di Dio è in noi. Benché sia ancora escatologico, sia il futuro del mondo, dell'umanità, allo stesso tempo si trova in noi». [1]La città futura è una «città dalle salde fondamenta, il cui architetto e costruttore è Dio stesso» (Eb 11,10). Il suo progetto prevede un'intensa opera di costruzione nella quale tutti dobbiamo sentirci coinvolti in prima persona. Si tratta di un meticoloso lavoro di conversione personale e di trasformazione della realtà, per corrispondere sempre di più al piano divino. I drammi della storia ci ricordano quanto sia ancora lontano il raggiungimento della nostra meta, la Nuova Gerusalemme, «dimora di Dio con gli uomini» (Ap 21,3). Ma non per questo dobbiamo perderci d'animo. Alla luce di quanto abbiamo appreso nelle tribolazioni degli ultimi tempi, siamo chiamati a rinnovare il nostro impegno per l'edificazione di un futuro più rispondente al progetto di Dio, di un mondo dove tutti possano vivere in pace e dignità.«Noi aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali avrà stabile dimora la giustizia» (2 Pt 3,13). La giustizia è uno degli elementi costitutivi del Regno di Dio. Nella ricerca quotidiana della sua volontà, essa va edificata con pazienza, sacrificio e determinazione, affinché tutti coloro che ne hanno fame e sete siano saziati (cfr Mt 5,6). La giustizia del Regno va compresa come la realizzazione dell'ordine divino, del suo armonioso disegno, dove, in Cristo morto e risorto, tutto il creato torna ad essere “cosa buona” e l'umanità “cosa molto buona” (cfr Gen 1,1-31). Ma perché regni questa meravigliosa armonia, bisogna accogliere la salvezza di Cristo, il suo Vangelo d'amore, perché siano eliminate le disuguaglianze e le discriminazioni del mondo presente.Nessuno dev'essere escluso. Il suo progetto è essenzialmente inclusivo e mette al centro gli abitanti delle periferie esistenziali. Tra questi ci sono molti migranti e rifugiati, sfollati e vittime della tratta. La costruzione del Regno di Dio è con loro, perché senza di loro non sarebbe il Regno che Dio vuole. L'inclusione delle persone più vulnerabili è condizione necessaria per ottenervi piena cittadinanza. Dice infatti il Signore: «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi» (Mt 25, 34-36).Costruire il futuro con i migranti e i rifugiati significa anche riconoscere e valorizzare quanto ciascuno di loro può apportare al processo di costruzione. Mi piace cogliere questo approccio al fenomeno migratorio in una visione profetica di Isaia, nella quale gli stranieri non figurano come invasori e distruttori, ma come lavoratori volenterosi che ricostruiscono le mura della nuova Gerusalemme, la Gerusalemme aperta a tutte le genti (cfr Is 60,10-11).Nella medesima profezia l'arrivo degli stranieri è presentato come fonte di arricchimento: «Le ricchezze del mare si riverseranno su di te, verranno a te i beni dei popoli» (60,5). In effetti, la storia ci insegna che il contributo dei migranti e dei rifugiati è stato fondamentale per la crescita sociale ed economica delle nostre società. E lo è anche oggi. Il loro lavoro, la loro capacità di sacrificio, la loro giovinezza e il loro entusiasmo arricchiscono le comunità che li accolgono Ma questo contributo potrebbe essere assai più grande se valorizzato e sostenuto attraverso programmi mirati. Si tratta di un potenziale enorme, pronto ad esprimersi, se solo gliene viene offerta la possibilità.Gli abitanti della nuova Gerusalemme – profetizza ancora Isaia – mantengono sempre spalancate le porte della città, perché possano entrare i forestieri con i loro doni: «Le tue porte saranno sempre aperte, non si chiuderanno né di giorno né di notte, per lasciar introdurre da te le ricchezze dei popoli» (60,11). La presenza di migranti e rifugiati rappresenta una grande sfida ma anche un'opportunità di crescita culturale e spirituale per tutti. Grazie a loro abbiamo la possibilità di conoscere meglio il mondo e la bellezza della sua diversità. Possiamo maturare in umanità e costruire insieme un “noi” più grande. Nella disponibilità reciproca si generano spazi di fecondo confronto tra visioni e tradizioni diverse, che aprono la mente a prospettive nuove. Scopriamo anche la ricchezza contenuta in religioni e spiritualità a noi sconosciute, e questo ci stimola ad approfondire le nostre proprie convinzioni.Nella Gerusalemme delle genti il tempio del Signore è reso più bello dalle offerte che giungono da terre straniere: «Tutti i greggi di Kedàr si raduneranno da te, i montoni dei Nabatei saranno a tuo servizio, saliranno come offerta gradita sul mio altare; renderò splendido il tempio della mia gloria.» (60,7). In questa prospettiva, l'arrivo di migranti e rifugiati cattolici offre energia nuova alla vita ecclesiale delle comunità che li accolgono. Essi sono spesso portatori di dinamiche rivitalizzanti e animatori di celebrazioni vibranti. La condivisione di espressioni di fede e devozioni diverse rappresenta un'occasione privilegiata per vivere più pienamente la cattolicità del Popolo di Dio.Cari fratelli e sorelle, e specialmente voi, giovani! Se vogliamo cooperare con il nostro Padre celeste nel costruire il futuro, facciamolo insieme con i nostri fratelli e le nostre sorelle migranti e rifugiati. Costruiamolo oggi! Perché il futuro comincia oggi e comincia da ciascuno di noi. Non possiamo lasciare alle prossime generazioni la responsabilità di decisioni che è necessario prendere adesso, perché il progetto di Dio sul mondo possa realizzarsi e venga il suo Regno di giustizia, di fraternità e di pace.PreghieraSignore, rendici portatori di speranza,perché dove c'è oscurità regni la tua luce,e dove c'è rassegnazione rinasca la fiducia nel futuro.Signore, rendici strumenti della tua giustizia,perché dove c'è esclusione fiorisca la fraternità,e dove c'è ingordigia prosperi la condivisione.Signore, rendici costruttori del tuo RegnoInsieme con i migranti e i rifugiatie con tutti gli abitanti delle periferie.Signore, fa' che impariamo com'è bellovivere tutti da fratelli e sorelle. Amen.Roma, San Giovanni in Laterano, 9 maggio 2022FRANCESCO[1] S. Giovanni Paolo II, Discorso nella visita alla Parrocchia romana dei SS. Francesco d'Assisi e Caterina da SienaPatroni d'Italia, 26 novembre 1989.
domenica 27 a Novi, Parrocchia di San Pietro appuntamento con Chiese Aperte!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6837OMELIA IV DOM. DI QUAR. - ANNO C (Lc 15,1-3.11-32)La parabola del figliuol prodigo è una delle più belle pagine della Sacra Scrittura, che ci parla della Misericordia di Dio per noi peccatori. Il padre è Dio e il figlio è l'uomo. Per quanto grande possa essere il peccato dell'uomo, molto più grande, infinitamente più grande, è la Misericordia di Dio. Giuda ha commesso due peccati molto grandi: il primo è stato quello di tradire il Signore; il secondo quello di disperarsi, di non credere alla Misericordia di Dio. Di certo, molto più grande è stato il peccato di disperazione. Se avesse confidato in Dio, nella sua Bontà, e avesse chiesto perdono, certamente Dio lo avrebbe perdonato.Un giorno san Luigi Orione fu invitato in una parrocchia a predicare. Il tema della predicazione era quello della Misericordia di Dio. Volendo dare un esempio della Bontà di Dio, sempre pronto al perdono, ad un certo punto gli venne in mente di dire che, se anche uno avesse ucciso la propria madre mettendo del veleno nel piatto dove mangiava, se veramente pentito di questo enorme peccato, Dio lo perdonerebbe. Al termine della funzione, lasciò quella parrocchia e andò alla stazione ferroviaria per tornarsene a casa. Alla stazione fu raggiunto da una persona sconvolta. Quell'uomo gli disse: «Lei, padre, certamente mi conosce!». «No – rispose –, non l'ho mai vista!». «Eppure lei mi deve conoscere – continuò l'uomo – perché ha parlato proprio di me nella predica: io sono quell'uomo che ha avvelenato la propria madre. Ma veramente Dio mi può perdonare?». L'uomo spiegò che vent'anni prima aveva compiuto quell'orribile peccato e che dopo si era amaramente pentito, ma non credeva di poter essere perdonato. Aveva trascorso vent'anni di disperazione, ma finalmente quel giorno scoprì, come il figliuol prodigo, l'immensa Misericordia di Dio. Si confessò, lì alla stazione, da san Luigi Orione, e ritrovò finalmente la pace.Nel brano del Vangelo che abbiamo letto ci sono dei particolari da cui possiamo ricavare dei preziosi insegnamenti.Lontano da casa e sperperati tutti i suoi averi, il figliuol prodigo fu costretto «a pascolare i porci» (Lc 15,15). Desiderava sfamarsi con le carrube, ma nessuno gliene dava. Il peccato ci priva del bene più grande che è la grazia di Dio e noi diventiamo le creature più miserabili. Inoltre, il peccato, a volte, porta anche alla miseria materiale. Dove c'è miseria, sovente ci sono dei peccati alla base, propri o altrui. La povertà è una virtù evangelica; la miseria è una piaga da combattere e si combatte eliminando prima di tutto i peccati, in modo particolare la bestemmia, le profanazioni delle feste e i peccati contro la vita.Allora il figliuol prodigo rientrò in se stesso e disse: «Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio» (Lc 15,18). Dio visita i nostri cuori con i rimorsi di coscienza: dobbiamo essere solleciti a levarci, a rialzarci dopo la caduta, ad andarci subito a confessare. Se brutto è il peccato, più brutto è lo scoraggiamento che ci impedisce di tornare a Dio.«Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò» (Lc 15,20). La Misericordia di Dio ci insegue fino al letto di morte e aspetta il momento del nostro pentimento. La sua grazia previene e accompagna sempre il nostro ritorno a Lui.Una volta tornato a casa il figlio, il padre disse ai servi: «Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi» (Lc 15,22). Non è il padre a rivestire il figlio, ma sono i servi. E così Dio si serve dei suoi servi, dei sacerdoti, per rivestire i peccatori, per ridare loro la veste nuova della grazia. Ecco dunque la Confessione. Dio ci perdona subito dopo il nostro pentimento, ma dobbiamo andare dal sacerdote per essere rivestiti, per essere assolti con il sacramento della Riconciliazione, e solo dopo aver fatto questo possiamo prendere parte al banchetto dell'Eucaristia.Il testo del Vangelo continua dicendo che il figlio maggiore, udite la musica e le danze, «si indignò, e non voleva entrare» (Lc 15,28). È questo un peccato di invidia, un peccato contro lo Spirito Santo. Quante volte anche noi, senza pensarci, invidiamo la grazia altrui e ci rattristiamo per i benefici che Dio largisce al nostro prossimo. Se grande è stato il peccato del figliuol prodigo, ancor più grande è stato il peccato del figlio maggiore.
Presentato per il nuovo percorso tematico “La Divina Gemona: 700 passi con Dante” promosso dall'assessorato alla Cultura del Comune di Gemona del Friuli. Dopo il nuovo sito visitgemona.com presentato lo scorso novembre, Gemona del Friuli continua nell'intento di valorizzare il territorio e le sue peculiarità in chiave culturale e turistica. In quest'ottica è stato ideato un progetto a partire dalla preziosa campana fusa a Gemona nel 1423 per commemorare il primo centenario della morte di Dante e custodita all'interno del Duomo di Santa Maria Assunta. La campana, che reca l'incisione a caratteri araldici della prima terzina del Canto XXXIII del Paradiso con la preghiera di San Bartolomeo alla Vergine, rivela un legame sia territoriale che di intenti tra le genti toscane e friulane nel Medioevo che sarà oggetto di studio. Ospite ai nostri microfoni l'Assessore alla Cultura di Gemona Flavia Virilli, qui l'intervista completa: Incipit del progetto complessivo, che si svilupperà tra il 2021 e il 2022, è “La Divina Gemona: 700 passi con Dante”: il percorso attraversa la città e trova nelle tre tappe principali - Santa Maria delle Grazie, Duomo, Castello - uguali per numero alle tre Cantiche dantesche, un'ideale vicinanza all'opera: sono entrambi viaggi ideali verso la salvezza. Nella Commedia la redenzione spirituale di Dante si snoda tra Inferno, Purgatorio e Paradiso; nel percorso gemonese si va dalla distruzione compiuta dal terremoto alla rinascita della città, che ha trovato nella ricostruzione la propria dimensione di salvezza. Le assonanze tra l'opera di Dante con la storia di Gemona degli ultimi 50 anni - concetto nuovo ed originale! - sono state rese in maniera coinvolgente con installazioni diffuse e immagini create ad hoc dall'illustratore friulano di nascita e internazionale di fama e di formazione, Emanuele Barison, con le letture dell'attore, autore e regista teatrale Massimo Somaglino. Caffecorretto ha ideato e curato gli allestimenti diffusi nella città. All'inaugurazione del suggestivo percorso in centro storico, seguirà nella primavera 2022 un convegno in Duomo in sinergia con la parrocchia di Santa Maria Assunta e curato dalla professoressa Miriam Davide dell'Università di Trieste. Del progetto "La campana del Paradiso: sulle tracce di Dante e delle genti toscane nel Medioevo gemonese e friulano” fanno parte anche il restauro della statua di Dante completato nel settembre 2021 e alcuni eventi che hanno avuto luogo durante l'estate, oltre ad altri che saranno realizzati nel 2022, tra i quali spicca proprio il Convegno di approfondimento sulla presenza dei Toscani a Gemona, nel resto della Regione e in Istria. Il progetto vede la collaborazione con Università ed Istituzioni culturali regionali ed internazionali, quali Trieste, Udine, Verona, Fiume, Rovigno, Wroclaw (Polonia), Praga, Bologna, ed è stato realizzato dal Comune di Gemona del Friuli, con la collaborazione della Regione Friuli Venezia Giulia, la Parrocchia, l'ufficio Iat, Sportland e PromoTurismoFVG.
Quando alcuni ti chiedono "cosa fai questa stasera?" e tu rispondi "Ho un incontro di preghiera" oppure "ho una riunione in Parrocchia", vedi nei loro occhi un misto di stupore e sbigottimento. Non c'è oggi sfida più impegnativa e affascinante che quella di vivere coerentemente, ogni giorno, la propria fede. Testimoniare fedelmente Gesù è spesso motivo di scherno e di disprezzo. Eppure, come cristiani, siamo chiamati a farlo. Ad annunciare in ogni momento della nostra vita il Vangelo. Ci è mai capitato di trovarci di fronte a una persona che aveva perso la fede, ma dopo averci incontrato, l'ha ritrovata? Il ritornello di una canzone di Francesco Gabbani dice: "Il Pescatore chi è? Il Pescatore sei te". Ed è proprio così che dev'essere: Gesù oggi ci ricorda che siamo stati chiamati ad essere agnelli in mezzo ai lupi, ad essere pescatori di uomini in un mondo molto agitato. Non possiamo tirarci indietro e sperare che qualcun'altro lo faccia al posto nostro: la Chiesa ha sempre più bisogno di testimoni credibili, di cristiani «coerenti» che «vivono la loro vita sul serio». Oggi penso a una persona distante dalla fede e la affido nella preghiera a Maria. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/vangelo/message
"La passione educativa della Chiesa" Intervista a Don Luca Peyron, wizard di Aurora, direttore della pastorale universitaria e coordinatore del servizio per l'Apostolato Digitale dell'Arcidiocesi di Torino.
Notizie e appuntamenti della Parrocchia sant'Anselmo da Baggio in Milano
Si può andare controcorrente per ottenere un obiettivo. Simona Pantalone, presidente di Waterpolo Ability, associazione sportiva di pallanuoto per disabili, racconta le conquiste sin qui raggiunte e i sogni ancora da realizzare nell'immediato futuro. Davide De Palma, amministratore delegato di HRCoffee, ci spiega come aiuti le piccole e medie imprese a cambiare il tradizionale rapporto con i dipendenti, per raggiungere nuovi e più alti obiettivi. Don Fabio Castagnoli, parroco della Parrocchia di San Pietro in Trento, frazione del comune di Ravenna, ci espone la propria singolare abilità di parlare al contrario: scoperta in giovane età e coltivata fino a portarlo nel mondo dello spettacolo. Tutto prima che decidesse di prendere i voti. Basterebbe rallentare di un 10% la velocità del proprio veicolo per velocizzare la riduzione delle emissioni di CO2: è questa la petizione promossa da Walter Navarrini, ex docente di chimica al Politecnico di Milano. Antonio Manfredi, direttore del CAM – Casoria Contemporary Art Musem dell’omonimo comune in Campania, 9 anni fa ha compiuto un gesto estremo come quello di bruciare alcune opere d’arte con lo scopo di ottenere maggior considerazione nei confronti dei beni culturali da parte delle istituzioni: sarà riuscito nel suo intento?
L'amministrazione comunale con approvazione unanime del Consiglio mette a bilancio 290 mila euro per contribuire alla ristrutturazione dello storico edificio in decadenza. I lavori partiranno a fine 2021 e restituiranno uno spazio sociale alla comunità entro due anni. Soddisfazione da parte di don Fabio per la parte religiosa e del sindaco Marco Guzzonato per il Comune.
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Podcast della Chiesa Cristiana Evangelica Battista di Pordenone
Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani Giorno 3: Formare un solo corpo: "Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi" Meditazione a cura di don Luca Basaldella, viceparroco della Parrocchia di San Lorenzo e direttore della Corale Ecumenica