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Dall'accordo agricolo tra Italia e Congo al megaprogetto ferroviario del Corridoio di Lobito, il Piano Mattei entra nel vivo tra cooperazione e nuove logiche neocoloniali. In Myanmar arriva una tregua umanitaria dopo il terremoto. In Wisconsin, Musk perde la battaglia per la Corte Suprema contro la giudice Crawford. Intanto, Oslo continua a guidare la transizione verde urbana e l'Europa lancia nuovi strumenti per monitorare inquinamento e CO₂.INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:45 - Italia-Africa fra aiuti, neocolonialismo e mire geopolitiche00:10:02 - Come puoi aiutare INMR a crescere00:11:17 - Tregua in Myanmar per consentire gli aiuti00:13:18 - L'elezione di un giudice in Wisconsin e il - forse - declino di Musk00:18:19 - I dazi di Trump00:18:47 - 20 anni di comuni virtuosi00:20:21 - Altre notizie importantiFonti: https://www.italiachecambia.org/podcast/piano-mattei-geopolitica-globale/Iscriviti alla newsletter: https://bit.ly/3ZcEw
ROMA (ITALPRESS) - "L'acqua a livello globale è una delle grandi sfide, in questo momento è uno dei principali fattori di instabilità e conflitto in tantissime aree del mondo. L'accesso all'acqua è fonte di vita e se non viene affrontato in maniera seria e con visione dalla comunità internazionale, le persone continueranno a morire a causa di conflitti generati dall'acqua, la pressione migratoria continuerà ad essere forte. Bene ha fatto la presidente del Consiglio nell'inserire l'acqua all'interno del Piano Mattei". Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in occasione del convegno internazionale "ACQUA: cura della risorsa e accesso universale". "Noi dobbiamo fare la nostra parte non avendo alibi a livello territoriale perché le risorse idriche nel nostro territorio ci sono, ma vanno utilizzate meglio e meglio preservate. Questo a poco servirà per il benessere globale perché l'acqua è un tema che ci rende tutti connessi", aggiunge.xb1/pc/mca1
ROMA (ITALPRESS) - "L'acqua a livello globale è una delle grandi sfide, in questo momento è uno dei principali fattori di instabilità e conflitto in tantissime aree del mondo. L'accesso all'acqua è fonte di vita e se non viene affrontato in maniera seria e con visione dalla comunità internazionale, le persone continueranno a morire a causa di conflitti generati dall'acqua, la pressione migratoria continuerà ad essere forte. Bene ha fatto la presidente del Consiglio nell'inserire l'acqua all'interno del Piano Mattei". Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in occasione del convegno internazionale "ACQUA: cura della risorsa e accesso universale". "Noi dobbiamo fare la nostra parte non avendo alibi a livello territoriale perché le risorse idriche nel nostro territorio ci sono, ma vanno utilizzate meglio e meglio preservate. Questo a poco servirà per il benessere globale perché l'acqua è un tema che ci rende tutti connessi", aggiunge.xb1/pc/mca1
ROMA (ITALPRESS) - Nella terza puntata di "Diplomacy Magazine - Il racconto della geopolitica", il nuovo format tv dell'Italpress dedicato alla geopolitica, Claudio Brachino intervista Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, e Armando Barucco, ambasciatore della Repubblica Italiana in Marocco. In studio anche l'ambasciatore Ettore Sequi, che analizza il Libro Bianco europeo sulla Difesa. Nella rubrica "Realpolitik" l'ambasciatore Giampiero Massolo parla di Ucraina e delle ipotesi di tregua dopo l'attesa telefonata Trump-Putin.sat/mrv
ROMA (ITALPRESS) - Nella terza puntata di "Diplomacy Magazine - Il racconto della geopolitica", il nuovo format tv dell'Italpress dedicato alla geopolitica, Claudio Brachino intervista Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, e Armando Barucco, ambasciatore della Repubblica Italiana in Marocco. In studio anche l'ambasciatore Ettore Sequi, che analizza il Libro Bianco europeo sulla Difesa. Nella rubrica "Realpolitik" l'ambasciatore Giampiero Massolo parla di Ucraina e delle ipotesi di tregua dopo l'attesa telefonata Trump-Putin.sat/mrv
Un mercato europeo dell auto in calo del 2,1% rispetto a Gennaio 2024, con volumi che restano del 18,8% inferiori ai livelli pre-Covid. I dati diffusi dall'Acea (Associazione dei Costruttori Europei di Automobili) confermano un avvio d'anno debole per il settore. Un calo in numeri assoluti di 995.271 unità. «Il mercato europeo inizia il 2025 con il freno a mano tirato, segnando cali generalizzati nei principali Paesi, con la sola eccezione della Spagna» rileva il Centro Studi Promotor. Nel mese, Francia (-6,2%), Germania (-2,8%) e Italia (-5,8%) hanno registrato un calo delle immatricolazioni, mentre la Spagna ha chiuso con un +5,3%. In Regno Unito, nonostante gli incentivi alle elettriche, il mercato ha segnato un -2,5%. Ne parliamo con: Gian Primo Quagliano, direttore generale Centro Studi Promotor.Asse tra Italia ed Emirati: conclusi 40 accordiSi rinsalda la collaborazione commerciale tra gli Emirati arabi e l Italia. Al Forum imprenditoriale di Roma di ieri fra il nostro Paese e la federazione, la premier Giorgia Meloni ha annunciato 40 accordi distribuiti in settori che Abu Dhabi riverserà investimenti per 40 miliardi di dollari sul Paese che vanno dall'energia alle telecomunicazioni. Fra gli orizzonti più rilevanti c è quello africano, complice la leva del cosiddetto Piano Mattei: la strategia improntata dall'esecutivo per rilanciare i rapporti con il Continente. Su questo è intervenuto Giovanni Bozzetti, tra i principali esperti di strategie di internazionalizzazione verso gli Emirati.Ucraina: Divulga, con guerra +21% i costi per le aziende agricoleLa guerra in corso tra Russia e Ucraina ha avuto un profondo impatto sulle dinamiche produttive dei paesi coinvolti dal conflitto. L Ucraina, che fino a qualche anno fa rivestiva un ruolo strategico per gli approvvigionamenti agricoli per alcuni dei principali prodotti su scala mondiale (in particolare, semi di girasole, mais, grano e cereali) ha dovuto fare i conti con evidenti difficoltà sul fronte produttivo. Le operazioni di guerra hanno interessato molte aree agricole, dove un agricoltore su tre è stato costretto ad interrompere la propria attività nelle zone maggiormente interessate dal conflitto . In particolare, le regioni del fronte russo-ucraino sono anche le più importanti dal punto di vista agricolo, localizzandosi in queste aree la maggior parte delle produzioni cerealicole e di semi oleosi del paese.Le zone occupate dall esercito russo ed interessate dalle ostilità, infatti, rappresentano circa il 60% del potenziale produttivo nazionale per il girasole, il 51% per il grano nazionale ed oltre il 18% per il mais. Nel 2024 la produzione agricola di mais e di grano ha subito una contrazione rispetto al 2022, rispettivamente del -23% e del -30%. Le previsioni del 2025, tuttavia, rilevano variazione percentuale negativa rispetto al 2022 per tutte e tre le produzioni analizzate. Il commento è di Riccardo Fargione, Coordinatore Centro Studi DivulgaNel lavoro le donne Italia sono ancora un passo indietroIn Italia il mercato del lavoro vive una delle sue fasi migliori in termini sia di occupazione sia di disoccupazione (con un tasso che a gennaio si è attestato ai minimi storici), ma leggendo tra le righe degli ultimi dati si riscontra un profondo divario di genere. Se infatti nel settore privato extra-agricolo, il valore medio delle retribuzioni orarie (per ora retribuita) nel 2022 è stata pari a 11,75 euro, puntando il focus sui soli stipendi femminili il dato risulta essere più basso. Lo si legge nel Report Istat "Occupazione, retribuzioni e costo del lavoro dei dipendenti privati", secondo il quale il dato della retribuzione oraria mediana femminile è pari a 11,25 euro, 0,90 euro in meno dell'equivalente maschile. Lo stipendio giornaliero di una lavoratrice nel nostro Paese è ad esempio inferiore a quello di un collega di pari livello e stessa anzianità di servizio del 23,7% nel commercio, del 32,1% nelle attività finanziarie e dei servizi alle imprese, del 16,3% nei servizi di alloggio e ristorazione. Ne parliamo con Paola Profeta Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità all'Università Bocconi e Professoressa Ordinaria di Scienza delle Finanze presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell Università Bocconi.
ROMA (ITALPRESS) - Gli Emirati Arabi Uniti "rappresentano una straordinaria opportunità di crescita anche per la nostra industria che ha una vocazione all'export, siamo la quarta potenza commerciale mondiale, siamo la seconda manifattura d'Europa, cresce fortemente l'esportazione in questo Paese ma c'è anche voglia da parte degli emiratini di investire in Italia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel punto stampa a margine dei lavori del Forum imprenditoriale Italia - Emirati Arabi Uniti. "Firmeremo una serie di memorandum, anche quello sulla collaborazione tra Italia ed Emirati nel Continente africano sulla base del Piano Mattei".xb1/mgg/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Gli Emirati Arabi Uniti "rappresentano una straordinaria opportunità di crescita anche per la nostra industria che ha una vocazione all'export, siamo la quarta potenza commerciale mondiale, siamo la seconda manifattura d'Europa, cresce fortemente l'esportazione in questo Paese ma c'è anche voglia da parte degli emiratini di investire in Italia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel punto stampa a margine dei lavori del Forum imprenditoriale Italia - Emirati Arabi Uniti. "Firmeremo una serie di memorandum, anche quello sulla collaborazione tra Italia ed Emirati nel Continente africano sulla base del Piano Mattei".xb1/mgg/gsl
TUNISI (ITALPRESS) - È stato inaugurato a Tunisi il nuovo Terna Innovation Zone, il primo hub di innovazione in Africa gestito dal gruppo italiano, che rafforza il partenariato strategico tra Italia e Tunisia. Il Terna Innovation Zone promuoverà l'innovazione tecnologica e favorirà lo sviluppo delle competenze nel settore energetico tunisino, rafforzando ulteriormente i legami tra i due Paesi e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Mattei per l'Africa. Il Terna Innovation Zone si propone di rafforzare l'ecosistema dell'innovazione a sostegno dell'imprenditorialità innovativa. Ospiterà programmi di open innovation e di accelerazione grazie ai quali le startup tunisine potranno accedere a risorse, competenze e opportunità derivanti dal network globale di collaborazioni di Terna in diversi ecosistemi internazionali dell'innovazione, e beneficiare del know-how tecnico messo a disposizione dal gruppo italiano. L'iniziativa è legata al grande progetto infrastrutturale Elmed, la prima interconnessione elettrica in corrente continua tra Europa e Africa.sat/gtr
TUNISI (ITALPRESS) - È stato inaugurato a Tunisi il nuovo Terna Innovation Zone, il primo hub di innovazione in Africa gestito dal gruppo italiano, che rafforza il partenariato strategico tra Italia e Tunisia. Il Terna Innovation Zone promuoverà l'innovazione tecnologica e favorirà lo sviluppo delle competenze nel settore energetico tunisino, rafforzando ulteriormente i legami tra i due Paesi e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Mattei per l'Africa. Il Terna Innovation Zone si propone di rafforzare l'ecosistema dell'innovazione a sostegno dell'imprenditorialità innovativa. Ospiterà programmi di open innovation e di accelerazione grazie ai quali le startup tunisine potranno accedere a risorse, competenze e opportunità derivanti dal network globale di collaborazioni di Terna in diversi ecosistemi internazionali dell'innovazione, e beneficiare del know-how tecnico messo a disposizione dal gruppo italiano. L'iniziativa è legata al grande progetto infrastrutturale Elmed, la prima interconnessione elettrica in corrente continua tra Europa e Africa.sat/gtr
TUNISI (ITALPRESS) - È stato inaugurato a Tunisi il nuovo Terna Innovation Zone, il primo hub di innovazione in Africa gestito dal gruppo italiano, che rafforza il partenariato strategico tra Italia e Tunisia. Il Terna Innovation Zone promuoverà l'innovazione tecnologica e favorirà lo sviluppo delle competenze nel settore energetico tunisino, rafforzando ulteriormente i legami tra i due Paesi e contribuendo al raggiungimento degli obiettivi del Piano Mattei per l'Africa. Il Terna Innovation Zone si propone di rafforzare l'ecosistema dell'innovazione a sostegno dell'imprenditorialità innovativa. Ospiterà programmi di open innovation e di accelerazione grazie ai quali le startup tunisine potranno accedere a risorse, competenze e opportunità derivanti dal network globale di collaborazioni di Terna in diversi ecosistemi internazionali dell'innovazione, e beneficiare del know-how tecnico messo a disposizione dal gruppo italiano. L'iniziativa è legata al grande progetto infrastrutturale Elmed, la prima interconnessione elettrica in corrente continua tra Europa e Africa.sat/gtr
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⬇⬇⬇APRIMI⬇⬇ Come sta l'economia italiana? La Conferenza di fine anno di MELONI Abbonati qui: https://www.youtube.com/economiaitalia/join https://www.patreon.com/join/EconomiaItalia? FONTI E SPUNTI: https://x.com/RiccardoTrezzi/status/1877288609943806268/photo/1 ttps://pagellapolitica.it/articoli/fact-checking-conferenza-stampa-fine-anno-meloni https://documenti.camera.it/leg19/dossier/pdf/ES0242.pdf#page=4 https://www.mase.gov.it/comunicati/nucleare-sostenibile-pichetto-non-restare-indietro-fine-anno-una-bozza-di-legge-delega 00:00 La Conferenza di fine anno di MELONI 00:50 L'occupazione italiana cresce per merito di Meloni? 05:00 I salari italiani non crescono 08:30 La drammatica demografia italiana 10:00 L'occupazione giovanile cala durante il governo Meloni 10:50 Come va il Piano Mattei? 13:00 Il giornalismo italiano perde contro Giorgia Meloni 14:30 Il governo è in ritardo sul nucleare 16:30 Come sta l'economia italiana nel 2024? Qui per segnalare temi: https://tellonym.me/dr.elegantia Podcast (su tutte le piattaforme): https://www.spreaker.com/show/dr-elegantia-podcast COME SOSTENERCI: Il nostro nuovo libro sull'economia: Guida Terrestre per Autoeconomisti https://www.aristodemicaedizioni.com/product-page/economiaitalia-guida-terrestre-per-autoeconomisti Acquistando le nostre T-shirt dedicate ai dati stampate in Serigrafia Artigianale con passione e orgoglio dai detenuti del Carcere Lorusso e Cutugno di Torino https://fairenough.it/prodotto/t-shirt-show-me-the-fkn-data/ Guida al VOTO 2024: https://amzn.to/3RGRMO9 DonazionI Paypal: https://paypal.me/appuntiUAB Vuoi sostenermi ma non sborsare nemmeno un euro? Usa questo link per per il tuo prossimo acquisto su Amazon: https://amzn.to/2JGRyGT Qui trovi i libri che consiglio per iniziare a capirne di più sull'economia: https://www.youtube.com/watch?v=uEaIk8wQ3z8 Dove ci trovi: https://www.umbertobertonelli.it/info/ https://linktr.ee/economiaitalia La mia postazione: Logitech streamcam https://amzn.to/3HR6xq0 Luci https://amzn.to/3n6qtgP Shure MV7https://amzn.to/3HRh7k1 Asta https://amzn.to/3HSRvzY #economiaitalia #drelegantia #economiaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/dr-elegantia-podcast--5692498/support.
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ROMA (ITALPRESS) - "Concepire il Mediterraneo come uno spazio globale diventa una straordinaria occasione per tutti anche dal punto di vista energetico: abbiamo già candidato l'Italia a diventare lo snodo principale per collegare i flussi energetici tra Africa ed Europa, le connessioni energetiche sono uno dei pilastri del Piano Mattei con cui puntiamo a diventare la porta europea per gas e idrogeno mediterranei”. Lo afferma il presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante la decima edizione dei Rome Med Dialogues.sat/gsl (Fonte video: Presidenza del Consiglio
ROMA (ITALPRESS) - “Nel corso del 2024 abbiamo realizzato iniziative per 1,2 miliardi, questo si riflette in un impatto sia per l'Italia sul Pil generato che nei Paesi in cui questi investimenti sono realizzati perché producono occupazione”. Così Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace, in occasione della presentazione del programma "Africa Champion Program".Il nuovo approccio di Sace per l'Africa, infatti, ha visto una crescente esposizione verso il continente dove Sace è già presente con una sede a Johannesburg, una al Cairo, la partecipazione in una multilaterale basata a Nairobi e a dicembre inaugurerà la nuova sede di Rabat in Marocco.xb1/sat/gtr
ROMA (ITALPRESS) - “Nel corso del 2024 abbiamo realizzato iniziative per 1,2 miliardi, questo si riflette in un impatto sia per l'Italia sul Pil generato che nei Paesi in cui questi investimenti sono realizzati perché producono occupazione”. Così Alessandra Ricci, amministratore delegato di Sace, in occasione della presentazione del programma "Africa Champion Program".Il nuovo approccio di Sace per l'Africa, infatti, ha visto una crescente esposizione verso il continente dove Sace è già presente con una sede a Johannesburg, una al Cairo, la partecipazione in una multilaterale basata a Nairobi e a dicembre inaugurerà la nuova sede di Rabat in Marocco.xb1/sat/gtr
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “La commissaria al Mediterraneo Dubravka Suica ha dato grandi rassicurazioni sul fatto che anche l'Unione europea sosterrà il Piano Mattei, questa grande idea voluta dalla premier Meloni, che rappresenta e rappresenterà un punto fermo per lo sviluppo dell'area”. Lo ha detto l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Alberico Gambino, a margine dell'audizione della commissaria designata per il Mediterraneo Dubravka Suica.xf4/sat/gtr
BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - “La commissaria al Mediterraneo Dubravka Suica ha dato grandi rassicurazioni sul fatto che anche l'Unione europea sosterrà il Piano Mattei, questa grande idea voluta dalla premier Meloni, che rappresenta e rappresenterà un punto fermo per lo sviluppo dell'area”. Lo ha detto l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Alberico Gambino, a margine dell'audizione della commissaria designata per il Mediterraneo Dubravka Suica.xf4/sat/gtr
Al recente Economic Forum Italia - Libia, Meloni è tornata sul Piano Mattei. Facciamo il punto con Mario Giro, Comunità di Sant'Egidio e già viceministro degli Esteri, autore del Saggio "Piano Mattei - Come l'Italia torna in Africa", Guerini e Associati. Acque agitate nel Corno d'Africa Ghana al voto, democrazia alla prova Israele - Africa, relazioni a rischio Il direttore, Giuseppe Cavallini, su alcuni argomenti del numero di novembre di Nigrizia
TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS) - "L'Italia è per la Libia la porta privilegiata di accesso a uno dei più grandi mercati energetici del mondo, quello europeo, fatto da 500 milioni di consumatori. Questo ci offre una doppia opportunità: lavorare per diventare uno snodo per i flussi energetici tra l'Italia, l'Africa e l'Europa, un vero e proprio hub di produzione e distribuzione, ed essere perno di congiunzione e collegamento di nuove interconnessioni, che devono essere infrastrutturali ed economiche, a cui stiamo dando voce anche attraverso il Piano Mattei per l'Africa". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del Business Forum Italia-Libia a Tripoli. sat/gsl (Fonte video: Presidenza del Consiglio)
TRIPOLI (LIBIA) (ITALPRESS) - "L'Italia è per la Libia la porta privilegiata di accesso a uno dei più grandi mercati energetici del mondo, quello europeo, fatto da 500 milioni di consumatori. Questo ci offre una doppia opportunità: lavorare per diventare uno snodo per i flussi energetici tra l'Italia, l'Africa e l'Europa, un vero e proprio hub di produzione e distribuzione, ed essere perno di congiunzione e collegamento di nuove interconnessioni, che devono essere infrastrutturali ed economiche, a cui stiamo dando voce anche attraverso il Piano Mattei per l'Africa". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso del Business Forum Italia-Libia a Tripoli. sat/gsl (Fonte video: Presidenza del Consiglio)
Confindustria giovani: "Il Mediterraneo è centrale per la crescita del Paese"Da oggi 11 ottobre e fino a domani 12 Ottobre a Capri presso il Grand Hotel Quisisana si tiene il 39mo Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Il titolo quest'anno è: "Orizzonti. Impresa e Sviluppo nel Mediterraneo" Il Mare Nostrum. Al centro del confronto cui parteciperanno ministri, imprenditori, banchieri, c'è l'importanza di riscoprire i valori e le opportunità che ci legano al Mar Mediterraneo. Mediterraneo e Africa giocano infatti un ruolo strategico nel futuro economico, politico e sociale del nostro Paese. L'Italia anche grazie al Piano Mattei potrà giocare un ruolo da protagonista. Ne parliamo con Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.
ROMA (ITALPRESS) - "Vi ringrazio per aver scelto di dedicare il 39mo convegno nazionale di Capri al contributo che il settore privato può dare al Piano Mattei per l'Africa. Io penso sia una conferma ulteriore di come il nostro tessuto economico e produttivo capisca l'importanza di questa sfida e sia sempre più consapevole di quanto questo piano sia un'iniziativa strategica di respiro nazionale, spero anche capace di travalicare i singoli governi e diventare un'iniziativa strategica dell'Italia sul lungo periodo". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio inviato in occasione dell'appuntamento dei giovani imprenditori di Confindustria a Capri. Il Piano Mattei "è un progetto che questo Governo ha lanciato ma che appartiene all'Italia nel suo complesso, perché è un progetto nel nostro interesse nazionale, un nuovo modello di sviluppo che sia un modello di partenariato, di crescita condivisa, un modello da pari a pari", ha sottolineato.sat/gsl (Fonte video: Presidenza del Consiglio)
Il ceo di BlackRock ha incontrato a porte chiuse Giorgia Meloni per discutere di affari. In ballo c'è un piano di privatizzazioni in cui il fondo speculativo americano potrebbe giocare un ruolo centrale, ma c'entrano anche il Piano Mattei, il debito pubblico e i finanziamenti per la ricostruzione dell'Ucraina. Parliamo anche di una intervista della nostra Tiziana Barillà a Patrick Zaki e di come Vienna è una delle città più attrezzate contro le alluvioni grazie a un'opera degli anni Sessanta. INDICE:00:00:00 - Sommario00:00:43 - BlackRock compra l'Italia?00:10:36 - Abbiamo intervistato Patrick Zaki!00:15:58 - Come Vienna ha evitato le inondazioniFonti e articoliIscriviti alla newsletter
ROMA (ITALPRESS) - In questa edizione:- L'inflazione rallenta ancora a settembre- Turismo open air, 32 milioni per le aree di sosta- Fiera del Levante hub strategico per il piano Matteisat/abr/mrv
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Dobbiamo pensare in modo nuovo la cooperazione tra le nazioni. L'Italia lo ha fatto per esempio con il Piano Mattei, un piano di investimenti pensato per cooperare con le nazioni africane attraverso un approccio che non è né paternalistico né caritatevole né predatorio ma basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di competere ad armi pari. E' la nostra ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato, per costruirne la stabilità e garantire un diritto che fino ad oggi è stato negato a troppi giovani: il diritto a non dover emigrare". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Summit of the Future nell'ambito dei lavori della 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite.x09/sat/gtr(Fonte video: Nazioni Unite. Coperture di Stefano Vaccara)
NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) - "Dobbiamo pensare in modo nuovo la cooperazione tra le nazioni. L'Italia lo ha fatto per esempio con il Piano Mattei, un piano di investimenti pensato per cooperare con le nazioni africane attraverso un approccio che non è né paternalistico né caritatevole né predatorio ma basato sul rispetto e sul diritto per ciascuno di competere ad armi pari. E' la nostra ricetta per promuovere lo sviluppo di un continente troppo spesso sottovalutato, per costruirne la stabilità e garantire un diritto che fino ad oggi è stato negato a troppi giovani: il diritto a non dover emigrare". Lo ha detto il premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Summit of the Future nell'ambito dei lavori della 79ª Assemblea Generale delle Nazioni Unite.x09/sat/gtr(Fonte video: Nazioni Unite. Coperture di Stefano Vaccara)
MILANO (ITALPRESS) - “L'aerospazio è uno dei settori del futuro per il made in Italy. Da qui al 2026 abbiamo messo in campo 7,2 miliardi, tra progetti dell'agenzia spaziale europea e dell'agenzia spaziale italiana, fondi nazionali e fondi del Pnrr. Una massa di risorse significative per far diventare il nostro Paese leader nella space economy”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell'apertura dei lavori degli Stati Generali della Space Economy a Palazzo Lombardia.xh7/sat/gtr
MILANO (ITALPRESS) - “L'aerospazio è uno dei settori del futuro per il made in Italy. Da qui al 2026 abbiamo messo in campo 7,2 miliardi, tra progetti dell'agenzia spaziale europea e dell'agenzia spaziale italiana, fondi nazionali e fondi del Pnrr. Una massa di risorse significative per far diventare il nostro Paese leader nella space economy”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine dell'apertura dei lavori degli Stati Generali della Space Economy a Palazzo Lombardia.xh7/sat/gtr
RIMINI (ITALPRESS) - "Il Mediterraneo ha una centralità dal punto di vista anche geo-energetico. L'Italia è al centro di questo processo, Enel ha una presenza importantissima nel Paese, lavora per le reti di distribuzione, per la decarbonizzazione del sistema elettrico". Lo ha detto all'Italpress Fabrizio Iaccarino, responsabile Affari istituzionali Italia di Enel, a margine del Meeting di Rimini.xb1/sat
RIMINI (ITALPRESS) - "Il Mediterraneo ha una centralità dal punto di vista anche geo-energetico. L'Italia è al centro di questo processo, Enel ha una presenza importantissima nel Paese, lavora per le reti di distribuzione, per la decarbonizzazione del sistema elettrico". Lo ha detto all'Italpress Fabrizio Iaccarino, responsabile Affari istituzionali Italia di Enel, a margine del Meeting di Rimini.xb1/sat
In questa puntata di Start, l'uccisione del numero uno di Hamas, che rischia di portare a un'escalation del conflitto in Medio Oriente; l'arrivo in Libano della Brigata Sassari; infine, il Piano Mattei per l'Africa e la grave posizione debitoria dei Paesi africani.
In questa puntata di Start, l'uccisione del numero uno di Hamas, che rischia di portare a un'escalation del conflitto in Medio Oriente; l'arrivo in Libano della Brigata Sassari; infine, il Piano Mattei per l'Africa e la grave posizione debitoria dei Paesi africani.
L'Istat rivede al ribasso stime inflazione di aprile. Nel mese scorso si stima che l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +1,2% del mese precedente); la stima preliminare era +0,9%. Ad aprile l inflazione torna a dunque scendere, riportandosi allo stesso livello di gennaio e febbraio (+0,8%). La lieve decelerazione risente perlopiù della dinamica tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-13,9% da -10,3% di marzo) e dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7% da +4,5%). In leggero rallentamento risultano anche i prezzi dei Beni alimentari (+2,4% da +2,7%). Di contro, i prezzi dei Beni energetici regolamentati, nonostante il sensibile calo su base congiunturale (-10,1%), mostrano un profilo tendenziale in netta risalita (-1,3% da -13,8%). Continua a scendere, anche ad aprile, il ritmo di crescita su base annua dei prezzi del carrello della spesa (+2,3% da +2,6%), mentre l inflazione di fondo si attesta al +2,1% (da +2,3%). L'inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l indice generale e a +1,6% per la componente di fondo. Intanto sempre l'Istat ieri ha ricordato che tra il 2014 e il 2023, la spesa equivalente delle famiglie è cresciuta in termini nominali del 14% ma se si depura dalla crescita dei prezzi è diminuita del 5,8%. Lo rileva l'Istat nel suo Rapporto annuale sottolineando che l'impoverimento è stato generalizzato ma, che "il calo è stato più forte per le famiglie dei ceti bassi e medio-bassi, appartenenti al primo e al secondo quinto della distribuzione" con una riduzione rispettivamente del volume degli acquisti dell'8,8% e dell'8,1%. Le famiglie del ceto medio e medio-alto, appartenenti al terzo e quarto quinto, hanno diminuito le loro spese reali in maniera più significativa rispetto alla media nazionale (-6,3% il terzo e -7,3% il quarto) mentre le famiglie più abbienti, appartenenti all'ultimo quinto, hanno contenuto le proprie perdite con un -3,2%. Sempre l'istituto ricorda che l'occupazione cresce, soprattutto nella componente a tempo indeterminato. Ma, purtroppo, è in salita anche il lavoro povero; le retribuzioni perdono terreno; e la produttività del lavoro continua a ristagnare. È questa in sintesi la fotografia sul lavoro scattata dall Istat, ieri, nel suo rapporto annuale. Partiamo dagli occupati. Nel biennio 2022-2023 il loro numero è cresciuto a ritmi sostenuti: +1,8 per cento in entrambi gli anni (a fronte di una crescita del Pil molto più contenuta). A trainare sono i servizi e le costruzioni, spinte, queste ultime, dai generosi bonus edilizi introdotti (in questo settore, l occupazione è aumentata del 16,2%, contribuendo per un punto percentuale alla crescita complessiva). Il tasso di occupazione nel 2023 si è attestato al 61,5%, guadagnando due punti rispetto al 2019 (in Germania siamo però 15,9 punti in più); l incidenza del lavoro a termine (sul totale dei dipendenti) è diminuita di 0,9 punti (sul 2019), mentre è salita la quota di occupati part-time (17,6% del totale). Per le donne l incidenza del part-time è quattro volte superiore a quella degli uomini (rispettivamente 31,4 e 7,4%). Larga parte del lavoro part-time è involontario: il 54,8% dei lavoratori a tempo parziale infatti vorrebbe lavorare di più.Complice anche l impennata inflattiva, emerge la questione salariale. Nel 2022 erano 4,4 milioni i dipendenti privati che si collocavano nella fascia a bassa retribuzione annuale (sotto la soglia del 60% del valore mediano): giovani, donne e stranieri sono i più penalizzati. Non solo. Tra il 2013 e il 2023 il potere d acquisto delle retribuzioni lorde in Italia è diminuito del 4,5% mentre nelle altre maggiori economie dell Ue27 è cresciuto a tassi compresi tra l 1,1% della Francia e il 5,7% della Germania. Secondo i dati dell Indagine sul reddito e le condizioni di vita (Eu-Silc) nel 2022 la quota di occupati a rischio di povertà in Italia è all 11,5% mentre nell Ue27 è l 8,5% del totale. Nel 2023 l incidenza di povertà assoluta in Italia è pari all 8,5% tra le famiglie e al 9,8% tra gli individui. Si raggiungono livelli mai toccati negli ultimi 10 anni, per un totale di 2 milioni 235mila famiglie e di 5 milioni 752mila individui in povertà. E il reddito da lavoro rischia di non essere più un argine al disagio economico: nei 10 anni infatti l incidenza di povertà individuale tra gli occupati ha avuto un incremento di 2,7 punti, passando dal 4,9% nel 2014, al 5,3% nel 2019 fino al 7,6% nel 2023. Su occupazione (e crescita) pesa poi sempre la produttività del lavoro che rimane stagnante. In volume, il Pil per ora lavorata in Italia è cresciuto di solo l 1,3% tra 2007 e 2023, contro il 3,6% in Francia, il 10,5% in Germania e il 15,2% in Spagna.Ne parliamo con Francesco Seghezzi, direttore fondazione ADAPT, centro studi su lavoro e occupazione fondato da Marco Biagi e Massimo Baldini, docente di Scienza delle Finanze presso l'Università di Modena e Reggio Emilia.Alluvione in Romagna, un anno dopo. Il 42,5% delle imprese è ripartito senza ristoriTra il 3 e il 17 maggio 2023, l'alluvione in Romagna ha causato l'esondazione di 23 fiumi, l'innesco di 80mila frane, con 17 vittime, 36mila persone evacuate, migliaia di case e fabbriche allagate e 8,5 miliardi di euro di danni certificati dall'Ue (5 nel pubblico, 3,5 nel privato). L'86% delle industrie romagnole ha già ripreso a lavorare a pieno regime; solo un 3% fatica a rialzarsi. E gli imprenditori sono ripartiti da soli, in parte supportati dagli indennizzi assicurativi, per chi era coperto da polizze (il 58%), ma quasi la metà delle aziende colpite (42,5%) non ha ricevuto alcun tipo di ristoro. E chi ha ottenuto aiuti è riuscito in media a coprire solo il 36% del danno subìto.I dati emergono dall'indagine diffusa ieri dal Centro studi di Confindustria Romagna e condotta nei primi dieci giorni di maggio tra le imprese associate nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, colpite dalle due ondate alluvionali di 12 mesi fa, da allora sotto stretta osservazione. «Parliamo di una sessantina di aziende - spiega il presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi - cui abbiamo fornito sostegno nell'emergenza, mettendole in contatto con chi poteva fornire macchinari e spazi, poi abbiamo riconosciuto uno sconto sulla quota associativa tra il 65% e il 100% e oggi proseguiamo nell'attività di monitoraggio e affiancamento», in particolare per presentare le domande di ristoro, tutt'altro che semplici, come denunciano a gran voce gli imprenditori alle prese con la piattaforma Sfinge. Tornando allo studio, i numeri confermano che l'industria romagnola è tornata alla quasi normalità (solo il 3% del campione ha recuperato meno del 20% dei livelli pre-alluvione) e l'81% degli intervistati non prevede di attivare ammortizzatori sociali nei prossimi tre mesi.Ne parliamo con Roberto Bozzi, Presidente Confindustria Romagna.Il turno di Eni, il governo continua nella sua campagna di privatizzazioniArriva a sorpresa nella serata di ieri la nuova mossa del Governo sulle privatizzazioni. Questa volta tocca a Eni, il gioiello della corona del Tesoro, centrale anche nelle strategie governative sulla transizione energetica. Sul mercato, in un operazione gestita con Goldman Sachs, Jefferies e Ubs finisce il 2,8% del capitale del Cane a sei zampe, cioè poco meno di sei decimi della quota complessiva in capo al Mef: si tratta di quasi 92 milioni di azioni, per un valore poco sotto gli 1,4 miliardi di euro in base alle quotazioni di Borsa di ieri (mentre il giornale va in stampa l operazione non è ancora conclusa). Nei suoi connotati essenziali la scelta su Eni segue la strategia delineata nei mesi scorsi dal Governo su Poste, che potrebbe rappresentare il prossimo passaggio sulla strada delle privatizzazioni. Le azioni messe sul mercato infatti mantengono in mano pubblica una quota vicina al 30%, grazie al 28,5% di Eni nel portafoglio di Cassa depositi e prestiti. L obiettivo rimane in pratica quello di fare cassa sulle dismissioni senza però creare tensioni sul controllo, nel caso di Eni, garantito comunque dallo statuto anche sotto la soglia psicologica del 30 per cento. Il punto è essenziale per un asset come la prima società energetica del Paese, al centro di un complesso risiko di interventi in chiave domestica ma anche sul panorama internazionale, a partire dal Piano Mattei. Senza contare che proprio la rete di relazioni oltreconfine del gruppo guidato da Claudio Descalzi ha avuto un ruolo cruciale nel rapido cambio d orizzonte vissuto dalle forniture energetiche del Paese dopo l addio agli acquisti dalla Russia per l invasione dell Ucraina. La vendita di ieri arriva a valle dell annullamento operato da Eni su parte delle azioni oggetto del programma di buyback avviata nei mesi, che ha consentito a Cdp-Tesoro di salire di un altro 0,9% aumentando quindi la potenza di fuoco dell operazione. E segue a stretto giro la doppia cessione operata nei mesi scorsi su Monte dei Paschi, che ha fruttato in due tranche poco meno di 1,6 miliardi di euro. In pratica, quindi, il dossier Eni permette a Via XX Settembre di raddoppiare il consuntivo realizzato fin qui con le privatizzazioni, nell attesa della cessione più consistente che dovrebbe riguardare Poste. In questo caso ci sono infatti in gioco fino a 4,4 miliardi di euro, valore a cui si potrebbe arrivare attraverso la vendita dell intera quota in capo al Tesoro oggi pari al 29,26 per cento; anche qui il controllo pubblico resterebbe realizzato per il tramite di Cassa depositi e prestiti, titolare del 35% della società guidata da Matteo Del Fante. Le cifre che si muovono sono insomma consistenti, anche se restano lontane dall 1 per cento del Pil (circa 21 miliardi) previsto dal programma ufficiale di finanza pubblica fra 2023 e 2027. Il filone delle privatizzazioni è cruciale oggi soprattutto per evitare di spingere troppo in alto la linea del rapporto fra debito e Pil, vista in crescita anche nel Def 2024 a causa delle ricadute in termini di fabbisogno prodotte dai crediti d imposta nell edilizia.Ne parliamo con Gianni Trovati, de Il Sole 24 Ore.
Sarà Yulia Navalnaya a raccogliere l'eredità politica di Alexei Navalny? Cosa prevede la missione Aspides? E quali risultati aspettarsi dal Piano Mattei? Lo abbiamo chiesto ad Antonio Tajani, ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.
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Oggi parliamo di dove arrivino i soldi del piano Mattei, della disputa tra Landini e Calenda su Stellantis e dell'economia spagnola che va a gonfie vele. ... Qui il link per iscriversi al canale Whatsapp di Notizie a colazione: https://whatsapp.com/channel/0029Va7X7C4DjiOmdBGtOL3z Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://milanofinanza.it/podcast Musica https://www.bensound.com. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
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Il mondo non si accorge del piano Mattei
Piano Mattei, l'Italia investe i primi 5 miliardi in Africa.
L'Italia fa una "scelta di politica estera precisa, che porterà a riservare all'Africa un posto d'onore nell'agenda della nostra presidenza del G7", ha detto la premier Giorgia Meloni, nel suo intervento al vertice Italia-Africa in Senato. Ne parliamo con Alberto Magnani, giornalista del Sole 24Ore, esperto d’Africa, e con Giampaolo Silvestri, segretario Generale Fondazione AVSI.
Una dotazione iniziale di 5,5 miliardi di euro e cinque pilastri fondativi: istruzione, salute, agricoltura, acqua e energia, con «progetti pilota» che vanno dai centri universitari di eccellenza in Marocco alla produzione di biocarburanti in Kenya. L ambizione, sullo sfondo, è di trasformare l Italia in un «hub» per l approvvigionamento energetico fra Africa e Ue. È l ossatura del cosiddetto Piano Mattei per l'Africa, il piano del governo Meloni sui «nuovi rapporti» con il Continente africano svelato al vertice ItaliAfrica in corso a Roma: uno dei primi eventi della presidenza italiana del G7 e uno snodo chiave nella politica estera del governo di Giorgia Meloni, popolato dalle delegazioni di 46 Paesi, con 15 capi di Stato e 8 capi di governo dal Continente. Fra i leader di maggior peso il premier etiope Abiy Ahmed, il presidente del Kenya William Ruto e il suo omologo tunisino Kais Saied. Il Piano Mattei è "un piano di interventi con cui vogliamo dare il nostro contributo a liberare le energie africane anche per garantire alle giovani generazioni un diritto che finora è stato negato: qui in Europa abbiamo parlato spesso del diritto a emigrare ma quasi mai di come garantire il diritto a non dover essere costretti a migrare, a non dover così recidere le proprie radici in cerca di una vita migliore, sempre più difficile da raggiungere in Europa". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aprendo i lavori del vertice Italia-Africa in Aula al Senato. Ne parliamo con Alberto Magnani, Il Sole 24 Ore.Evergrande va in liquidazione, non c'è accordo sul piano di salvataggioEvergrande, il gigante del mattone cinese zavorrato da oltre 300 miliardi di debiti, ha gettato la spugna. Nonostante gli ultimi disperati tentativi a ridosso del weekend non c'è stato accordo sul piano di ristrutturazione con i creditori e Linda Chan, giudice del tribunale di Hong Kong, ha dovuto prendere atto della situazione: unica via possibile, la liquidazione della società, ormai passata alla storia come l'immobiliare più indebitata al mondo. A Hong Kong Evergrande è stata sospesa dalle contrattazioni quando perdeva il 20,87%, toccando il nuovo minimo storico di 0,16 dollari di Hk. Potrà presentare ricorso contro l'ordinanza. I mercati asiatici hanno reagito al colpo della liquidazione di Evergrande grazie all'annuncio delle autorità cinesi sull'adozione di misure specifiche per sostenere i mercati azionari già in bilico da tempo. A partire da oggi la Cina sospenderà le vendite allo scoperto delle azioni vincolate, una mossa che non si vedeva dal 2015, anno del crollo delle borse cinesi. Lo stop alle negoziazioni del titolo Evergrande è stato deciso anche per le azioni delle due controllate del gruppo di Shenzhen, attive rispettivamente nelle auto elettriche e nella gestione dei servizi immobiliari: Evergrande NEV (-18,21% a 0,23 dollari di Hk) e Evergrande Services (-2,50% a 0,39 dollari di Hk). Non così per gli altri protagonisti del mattone: Country Garden, il primo player privato in default dallo scorso anno, è salito del 2,86%. Sunac del 4,84% e Kwg del 5,05%. Anche Longfor in rialzo del 2,12%. Poi i listini cinesi hanno cambiato rotta cedendo terreno dopo l'ordine dell'Alta corte di Hong Kong: l'indice Composite di Shanghai cedeva lo 0,31%, a 2.901,10 punti, mentre quello di Shenzhen perdeva ben l'1,61%, a quota 1.651,04. La chiusura è stata, alla fine, in positivo. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, direttore Newsmondo.it.Confindustria lancia nuovo indice Real time turnover, a dicembre crescita +0,8%Il Centro Studi di Confindustria lancia un nuovo indicatore per l economia italiana, Rtt (Real time turnover), un indice elaborato con Teamsystem che già collabora con i Giovani Imprenditori di via dell Astronomia. Si basa sul sistema di fatturazione elettronica gestito da TeamSystem: 400 milioni di fatture elettroniche l anno per 900 miliardi di valore facciale. È in grado - viene spiegato - di stimare la dinamica dell attività economica, in tempo reale, a partire dal fatturato di 200 mila imprese, con focus dedicati a macro settori, territori e dimensioni d impresa. Il nuovo indice accompagnerà l indagine rapida Csc sull attività delle grandi imprese industriali. Come evidenzia Alessandro Fontana, il direttore del centro studi di via dell'Astronomia, il nuovo indice «anticipa gli altri indicatori congiunturali su fatturato, produzione, Pil, di almeno un mese, ha una elevata capacità previsionale», è «l unico dato quantitativo disponibile sull attività economica» entro un mese (altri indicatori, come per fiducia e Pmi, sono solo qualitativi): si punta così ad una maggiore efficacia «nel capire la dinamica del Pil» ma anche ad un monitoraggio in tempo reale settore per settore con focus su servizi, costruzioni e industria. Il calo nell'industria segnalato da Rtt «è coerente con i risultati dell Indagine rapida del Centro studi di Confindustria sull attività delle grandi imprese industriali, che segnala come a dicembre sia maggiore la quota di imprese che si aspettava una riduzione della produzione, rispetto a quelle che ne prevedevano un aumento». A gennaio 2024 «quasi la metà del campione di grandi imprese industriali associate a Confindustria si attende un livello di produzione stabile rispetto a dicembre (47,1% dal 33,4% nel mese precedente). Le attese sulla domanda e sugli ordini migliorano a gennaio e saranno il principale fattore di traino nei prossimi mesi. Mentre è negativa la percezione su aumento dei costi di produzione, condizioni finanziarie, disponibilità di materiali, impianti e manodopera». Ne parliamo con Alessandro Fontana, direttore del Centro studi di Confindustria.
Oggi il vertice Italia-Africa sul Piano Mattei. A seguirlo c’è Alberto Magnani del Sole 24 Ore. Prosegue la protesta degli agricoltori italiani. Con noi Pino Convertini, referente pugliese C.R.A. (Comitati riuniti agricoli). Ci avviciniamo a Sanremo 2024 con l’intervista di Marta Cagnola a Fiorella Mannoia.
Vertice Italia-Africa, con al centro il Piano Mattei. Sentiamo Marco Di Liddo, direttore del Centro Studi Internazionali.La Consulta albanese dà il via libera al patto sui migranti. Con noi Luca Barana, ricercatore dello IAI, esperto sulle politiche migratorie dell’Unione Europea.Inizia il processo di Ilaria Salis. Ci colleghiamo con Eugenio Losco, legale della giovane insegnante. Addio a Sandra Milo. Ripercorriamo alcune tappe della sua carriera con Maurizio Porro, critico cinematografico del Corriere della Sera.
Ieri si sono aperti i dialoghi per il Piano Mattei, in Medioriente la situazione diventa sempre più tesa e Sinner è un campione. Questo e molto altro nella puntata di oggi, buon lunedì!
L'accusa di Maignan per i cori razzisti: “Tutti complici, anche l'Udinese”
I fatti più interessanti della settimana, secondo il vostro Titolare. In questa puntata:Bce, termine o pausa?Giorgia e la diversione vittimista;Blocco navale, Piano Mattei, disastro Tunisia;L'Antitrust e il cartello competitivo;Un lavoro povero di ore;Argentina, la no tax area elettorale;Un Labour in cerca di manifesto;Questo show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/4672101/advertisement
Oggi parliamo di cos'è il "piano Mattei" che Giorgia Meloni cita per l'Africa, dell'inaugurazione in Finlandia del più grande reattore nucleare d'Europa e dei professori in fuga dalla scuola italiana. ... Qui gli altri podcast di Class Editori: https://linktr.ee/podclasseditori Per iscriverti al canale Telegram: https://t.me/notizieacolazione Musica https://www.bensound.com
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ribadisce l'esistenza di un "Piano Mattei" per l'Africa. Oggi, in conferenza stampa con il ministro degli Esteri tunisino Nabil Ammar, Tajani ha parlato di un progetto condiviso per la formazione di lavoratori tunisini destinati al mondo del lavoro italiano. Ne abbiamo parlato con Alberto Magnani del Sole 24Ore, Luca Puddu, insegna Storia e Istituzioni dell'Africa all'Università di Palermo, e con Yusra Nemslaghi, giornalista tunisina di Kapitalis.