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- Con il pastore riformato di Lugano, Daniele Campoli, ci avviciniamo alla Pasqua, con un commento al racconto biblico del dialogo fra Pilato e Gesù, come è narrato nell'evangelo secondo Giovanni. Appare come un “dialogo tra sordi”: Pilato è radicato e fermo nel suo potere fondato sulla forza e sulla violenza, mentre Gesù guarda al Regno, indica, con le sue parole, la prospettiva di Dio e non quella del potere terreno.- Una iniziativa semplice, ma carica di cura e attenzione all'altro e all'altra: la chiesa riformata di Muralto organizza il “Tavolo della gentilezza”, per promuovere lo scambio gratuito di abiti usati. Con questa azione si intende dare un segnale chiaro contro lo spreco e offrire un'attenzione gentile verso il prossimo. “Ogni gesto, anche il più semplice – spiega l'organizzatrice, Daniela Cassano -, quando alimenta uno spirito di attenzione all'altro, è un modo per dire che siamo una comunità radicata nello spirito di condivisione e di gentilezza che Cristo ci ha insegnato”.
SIMONA RUFFINO - NON TUTTO E' COME APPARE - presentato da Massimo Alberti
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
Gesù in molti modi e costantemente manifestava la sua grandezza e l’autenticità della sua missione, anche con la forza della Parola. Ancora dodicenne aveva stupito i dottori nel tempio per la sua sapienza. La gente semplice avvertiva che “Egli insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi”. Aveva interrogato i suoi sulla via di Damasco: “Chi dice la gente che io sia?”. La risposta degli apostoli è sostanzialmente identica a quella che leggiamo nel vangelo di oggi: “Alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea?”. Era però dominante in molti lo stupore e l’ammirazione. Per questo l’ordine di arrestarlo non viene eseguito dalle guardie: “Nessuno mise le mani su di lui”. Danno anche la motivazione: «Mai un uomo ha parlato così!». Appare poi la figura di Nicodemo, difensore solitario di Gesù; egli si appella a un principio di giustizia: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Se facessimo un’indagine, anche limitata al nostro mondo così detto cristiano cattolico, anche ai nostri giorni sentiremmo le stesse alterne risposte. Sicuramente sappiamo che, come allora, non mancano propositi di violenza e reali persecuzioni. Si sta ancora puntualmente avverando quanto lo stesso Gesù aveva predetto: “Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”. Anche a noi però non manca la forza dello Spirito Santo e la certezza della parola: “Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi”. Così la Chiesa, i credenti di oggi e di sempre sperimentano dove viene la sua vera ricchezza e la sua perenne vitalità: “Il sangue dei martiri, diceva Tertulliano, genera seme di nuovi cristiani”. Questa verità sgorga dalla croce, dal martirio di Gesù ed è sempre vera anche a livello personale; la nostra croce rende feconda la nostra vita. I sacrifici di oggi uniscili al sacrificio della Croce.
【第302回】ごちそうさまメルフォ→https://www.secure-cloud.jp/sf/1490894550QkHACedq曲→https://open.spotify.com/intl-ja/track/3gDAzvLJjL4LxpJpap69Ek?si=900fbd6a793a418fEND Music→SOUNDRAW(https://soundraw.io/ja/)ハッシュタグ→ #SSステディ#Appare #BEATSTATION福岡 #Appare!玉ねぎごちそうさま!ツアー #福岡公演 #がむファン #文化放送 #火曜深夜26時半から #藍井すず★☆ステディProduce ポッドキャスト☆★・「日めくりナンタラ」(https://open.spotify.com/show/6qKafIZnCN5eeXoWGmiznq?si=ed20355dfba84246)
It's now the year 2025, so what better way to kick off a new year… Than to release an episode that we meant to record and release in 2023! If it helps, it's about an anime that came out in 2020 that not enough people watched at the time. Including us! But we have now rectified that problem. As we have watched it, enjoyed it, and now are releasing a podcast it all about so you can hopefully enjoy it too!And that anime is Appare-Ranman! It's a wild crazy racing romp across the United States of America, brought to you by the studio at P.A. Works and directed by Masakazu Hashimoto. We also get into the anime version of I'm in Love with the Villainess, the tabletop role-playing game Fabula Ultima, as well as the video game hit sensation Balatro.OSMnotesLike we mentioned on the podcast you can both watch the anime on Crunchyroll, as well buy it on Blu-ray (Amazon | Crunchyroll Store)! And without futher ado, have some Time Cues:We start the OSMcast!ing – 00:00General Gabbing – 00:36OSMplugs (Discord, Patreon, TeePublic) – 01:49Moments of OSM – 03:42I'm in Love with the Villainess – 04:04Fabula Ultima TTRPG – 07:54Balatro – 11:21Appare-Ranman!Appare-Ranman!, Sans Spoilers (Mostly) – 21:31Appare-Ranman!, Full of Spoilers – 50:08Questions from Listeners Like You about Appare-Ranman! – 1:04:11OSMs Out of OSM and Final Thoughts – 1:26:34We also have YouTube Channels! Both for OSMcast proper and The Carbuncle Chronicle! Please subscribe, hit the bell, and share amongst your friends.And as always, feel free to leave us a review on Apple Podcasts! Oh, and if you still use Spotify, go ahead and get on that mobile device and throw us some five stars there too. Tell your friends! As well, just like we mentioned when we do the OSMplugs, you can also join the Discord and support us on Patreon! PS If you have ever wanted some OSMmerch, feel free to check out our TeePublic page! PPS We appreciate you.
ROMA (ITALPRESS) - "Viviamo un'epoca di grande incertezza sul fronte internazionale. Il mondo, uscito stremato dalla pandemia non ha imboccato la strada della collaborazione. Appare, al contrario, segnato dal proliferare di conflitti, da una corsa alla frammentazione, anche economica. Le istituzioni multilaterali faticano ad agire in modo efficace". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla Farnesina agli Stati Generali della Diplomazia, la Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d'Italia nel mondo.sat/ads/gtr(Fonte video: Quirinale)
Liturgia della Settimana - Il Commento e il Vangelo del giorno
"La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore". Così leggiamo nella lettera agli Ebrei. La parola di Dio è viva, efficace, tagliente e penetrante. Occorre quindi avere ben chiaro in mente queste prerogative quando ci accingiamo a leggerla in modo sapienziale. Deve calarsi dentro di noi e prendere stabile dimora in noi. La parola ci informa e ci conforma a Colui che ce l'ha donata. Deve però trovare un cuore puro ed un animo accogliente. Deve esserci di guida la ferma convinzione che il Signore ci sta parlando personalmente come se quelle parole uscissero per la prima volta dalla sua bocca ed elusivamente per ciascuno di noi nel momento in cui l'accogliamo. Gesù così fa la sua "lectio divina" nella sinagoga di Nàzaret. Legge dal capitolo sesto del Profeta Isaia e dice: "Oggi si è adempiuta questa scrittura". Davvero lo Spirito del Signore si è posato sul Cristo, è stato concepito nel seno verginale di Maria per opera dello stesso Spirito. Egli è l'inviato del Padre. Deve adempiere una missione speciale, deve liberarci dai mali che ci affliggono ed operare la redenzione. Appare evidente il contrasto con chi non sa leggere la scrittura. Per questi Gesù è il figlio del falegname! Alle parola di grazia seguono le chiacchiere insulse. Deve allora il Signore scandire un meritato rimprovero: i segni della grazia giungono soltanto a coloro che li sanno accogliere con fede. Il rifiuto del Cristo e addirittura l'avversione contro Lui spesso passa attraverso il non-ascolto della sua Parola. Quanto è importante per ogni cristiano stabilire una vera, intima comunione con il Signore, non solo mediante il sacramento della santa Eucaristia, ma anche per mezzo della Parola.
A cura di Ferruccio Bovio Sale il livello di attenzione sui 1.200 militari italiani schierati, nel Sud del Libano, per garantire la pace. Per ora, la missione del nostro numeroso contingente è destinata a proseguire, anche se il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riconosce di vivere momenti di alta tensione: quanto è successo sabato pomeriggio - quando cioè, dodici ragazzini hanno perso la loro vita in un campetto di calcio colpito da un missile probabilmente lanciato da Hezbollah - ha indubbiamente avvicinato la possibilità di una drammatica escalation al confine tra Israele e Libano. In queste ore, c'è senz'altro un forte impegno diplomatico americano, teso ad evitare l' ulteriore estensione di un conflitto che già sembra divenuto interminabile nella Striscia di Gaza. Si spera a Washington di riuscire a convincere lo Stato ebraico ad adottare un atteggiamento prudenziale: un po' sulla falsa riga di quello che assunse quando, dopo la massiccia offensiva di droni e missili provenienti dall'Iran, scelse di limitare al minimo indispensabile la portata della sua risposta militare. Appare, comunque, difficile che Israele si spinga a bombardare centri abitati libanesi ed anche da parte del fronte sciita, guidato dall'Iran, la presa di posizione che emerge sembra essere, più che altro, quella del cane che abbaia, ma non morde...Tuttavia, la situazione resta altamente infiammabile e, pertanto, tutto può succedere da un minuto all'altro. Ecco perché Crosetto non fa mistero del fatto che, viste le acque agitate in cui sta navigando la missione di pace dell'Unifil, la tempistica di un'eventuale evacuazione dei nostri soldati da quella zona critica è stata ridotta da cinque a due giorni. Da ormai diversi mesi, l'Italia insiste con i vertici delle Nazioni Unite, affinché si proceda ad un'analisi attenta e realistica dei risultati raggiunti dalla Missione Unifil e si ragioni anche sulla necessità di cambiare le regole di ingaggio in modo tale da consentire davvero ai 10.031 militari provenienti da 49 Paesi diversi, di far rispettare puntualmente la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Risoluzione che – ricordiamo – prevede la formazione di una fascia demilitarizzata tra la Linea Blu (che è quella, lunga 120 chilometri, che divide Israele dal Libano) ed il fiume Litani: una fascia in cui la sola presenza di armi autorizzate sia, dunque, quella dell'Unifil e dell'esercito regolare libanese. Uno stato di cose che però, purtroppo non si è mai realizzato concretamente e che quindi, giunti a questo punto, sarebbe sul serio da irresponsabili ostinarsi ad ignorare. Di conseguenza, visto che il contingente italiano rischia adesso di trovarsi coinvolto – magari anche accidentalmente - negli scontri a fuoco tra le due parti avverse, il ministero della Difesa chiede che vengano urgentemente cambiate le regole di ingaggio, in maniera tale che le forze Unifil possano realmente operare in sicurezza. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Ferruccio Bovio Sale il livello di attenzione sui 1.200 militari italiani schierati, nel Sud del Libano, per garantire la pace. Per ora, la missione del nostro numeroso contingente è destinata a proseguire, anche se il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riconosce di vivere momenti di alta tensione: quanto è successo sabato pomeriggio - quando cioè, dodici ragazzini hanno perso la loro vita in un campetto di calcio colpito da un missile probabilmente lanciato da Hezbollah - ha indubbiamente avvicinato la possibilità di una drammatica escalation al confine tra Israele e Libano. In queste ore, c'è senz'altro un forte impegno diplomatico americano, teso ad evitare l' ulteriore estensione di un conflitto che già sembra divenuto interminabile nella Striscia di Gaza. Si spera a Washington di riuscire a convincere lo Stato ebraico ad adottare un atteggiamento prudenziale: un po' sulla falsa riga di quello che assunse quando, dopo la massiccia offensiva di droni e missili provenienti dall'Iran, scelse di limitare al minimo indispensabile la portata della sua risposta militare. Appare, comunque, difficile che Israele si spinga a bombardare centri abitati libanesi ed anche da parte del fronte sciita, guidato dall'Iran, la presa di posizione che emerge sembra essere, più che altro, quella del cane che abbaia, ma non morde...Tuttavia, la situazione resta altamente infiammabile e, pertanto, tutto può succedere da un minuto all'altro. Ecco perché Crosetto non fa mistero del fatto che, viste le acque agitate in cui sta navigando la missione di pace dell'Unifil, la tempistica di un'eventuale evacuazione dei nostri soldati da quella zona critica è stata ridotta da cinque a due giorni. Da ormai diversi mesi, l'Italia insiste con i vertici delle Nazioni Unite, affinché si proceda ad un'analisi attenta e realistica dei risultati raggiunti dalla Missione Unifil e si ragioni anche sulla necessità di cambiare le regole di ingaggio in modo tale da consentire davvero ai 10.031 militari provenienti da 49 Paesi diversi, di far rispettare puntualmente la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza. Risoluzione che – ricordiamo – prevede la formazione di una fascia demilitarizzata tra la Linea Blu (che è quella, lunga 120 chilometri, che divide Israele dal Libano) ed il fiume Litani: una fascia in cui la sola presenza di armi autorizzate sia, dunque, quella dell'Unifil e dell'esercito regolare libanese. Uno stato di cose che però, purtroppo non si è mai realizzato concretamente e che quindi, giunti a questo punto, sarebbe sul serio da irresponsabili ostinarsi ad ignorare. Di conseguenza, visto che il contingente italiano rischia adesso di trovarsi coinvolto – magari anche accidentalmente - negli scontri a fuoco tra le due parti avverse, il ministero della Difesa chiede che vengano urgentemente cambiate le regole di ingaggio, in maniera tale che le forze Unifil possano realmente operare in sicurezza. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
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L'aria pesante che tira si può annusare ripercorrendo il 2 giugno di ieri, festa della Repubblica, in cui per la prima volta un governo ha pensato bene di sferrare l'attacco diretto al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il primo è stato il senatore Claudio Borghi, spesso usato nella Lega come uomo d'avanscoperta per provare a lanciare il sasso e vedere l'effetto che fa. Scrive Borghi: “È il 2 giugno, è la Festa della Repubblica Italiana. Oggi si consacra la Sovranità della nostra Nazione. Se il Presidente pensa davvero che la Sovranità sia dell'Unione Europea invece dell'Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso”. Più Italia e meno Europa è il motto della campagna elettorale della Lega, l'ultima probabilmente con Salvini in sella, che rischia di essere politicamente seppellito sotto il risultato che arriverà. Forse proprio la paura di perdere il ruolo da segretario ha spinto Salvini ha accodarsi al suo senatore. Dice Salvini: “Penso all'Europa come un insieme di Stati sovrani, autonomi e liberi che mettono in comune alcune energie, alcune forze, però la sovranità nazionale è assolutamente fondamentale”. Appare perfino inutile precisare che Mattarella non volesse mettere in discussione la sovranità nazionale e appare perfino inutile aggiungere che i meccanismi dell'Unione europea sono ben distanti dall'idea che ne hanno Salvini e Borghi. Il punto politico è un altro: un vice presidente del Consiglio attacca il Quirinale durante il 2 giugno. Sono le prove tecniche del premierato che sognano, quello delle mani libere senza intoppi. #LaSveglia per La NotiziaDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/la-sveglia-di-giulio-cavalli--3269492/support.
Guido Boella“L'Intelligenza Artificiale è più di quello che appare”www.magia.newsVenerdì 17 maggio 2024, alle ore 18 presso l'OGR Torino, si svolge in diretta streaming il lancio ufficiale del Magazine Intelligenza Artificiale MagIA, un sito di approfondimento sull'impatto dell'IA nella società. MagIA è realizzato dall'Università di Torino in collaborazione con la Società Italiana per l'Etica dell'Intelligenza Artificiale (SIpEIA) ed è presentato da Marinella Belluati (Dipartimento Culture, politica e società, Università di Torino), Guido Boella (Dipartimento di Informatica, Università di Torino) e dalla Redazione di MagIA. Tra gli ospiti è presente il sociologo australiano Anthony Elliott (Hawke EU Jean Monnet Centre of Excellence, University of South Australia), che presenta il suo libro “Algorithmic Intimacy: The Digital Revolution in Personal Relationships”, e la Prof.ssa Francesca Comunello (Dipartimento di Comunicazione, Università la Sapienza, Roma) come discussant. Modera Fabio de Ponte (Giornalista RAI, fondatore del gruppo informale sull'uso dell'IA nel giornalismo Rai Media Lab). Sguardo sul mondo futuro che è già qui tra noiManifesto per un nuovo modo di leggere il mondo IA L'Intelligenza Artificiale (IA) sta rivoluzionando il nostro modo di vivere e lavorare, introducendo cambiamenti significativi e sfide complesse. Il fatto che le macchine siano in grado di procedere a fare per proprio conto, e presto, in alcuni ambiti, meglio di noi, attività un tempo riservate unicamente all'umano, è un fattore che sta generando un impatto globale e ancora sconosciuto su economia, politica, società e cultura. Tuttavia, la velocità del progresso tecnologico, la molteplicità delle innovazioni e la frammentarietà dell'informazione rendono difficile comprendere pienamente le linee di sviluppo di questo fenomeno e le implicazioni dei cambiamenti in corso. Il Magazine di Intelligenza Artificiale MagIA si colloca all'interno delle iniziative di public engagement dell'Università di Torino inaugurato dal progetto AI Aware e poi proseguito da AI Debating, e nasce dalla consapevolezza che il dibattito sull'IA è spesso frammentato e limitato a specifiche aree di competenza, con scarsa comunicazione tra di esse. La necessità di un quadro più ampio e inclusivo è evidente, soprattutto in un contesto in cui i grandi attori dell'IA stanno guidando il discorso pubblico, imponendo determinate narrazioni e influenzando i policymaker. È fondamentale offrire una risorsa innovativa che, gratuita e slegata da interessi commerciali diretti, monitori, analizzi e fornisca una visione coordinata dell'impatto dell'IA, contribuendo a un dibattito pubblico informato e critico, perchè l'Intelligenza Artificiale è più di quello che appare.ObiettiviPiattaforma interdisciplinare: Fornire una risorsa che raccolga e analizzi informazioni sull'IA da diverse discipline, offrendo una prospettiva completa e coordinata.2. Dibattito pubblico inclusivo: Ampliare la discussione sull'IA, superando la frammentarietà attuale e favorendo la partecipazione di un pubblico ampio, includendo accademici, policymaker, giornalisti, imprenditori e dirigenti, e cittadini interessati.3. Copertura tempestiva: Fornire una copertura continua e tempestiva sulle tematiche emergenti nel campo dell'IA, mantenendo il pubblico informato sugli sviluppi in atto.4. Condivisione del sapere e giustizia: Promuovere la condivisione del sapere e l'accesso equo alle informazioni sull'IA, contribuendo a una società più giusta e consapevole. StrutturaMagIA è organizzato in modo da offrire:● Suggerimenti di lettura: Una rassegna stampa giornaliera di notizie e analisi, sia nazionali che internazionali, classificate in modo tematico.● Articoli e recensioni: Una sezione dedicata ad articoli che esplorano le varie dimensioni dell'IA, dalle implicazioni sociali alle questioni legali e culturali, includendo recensioni di libri e riviste specializzate, di progetti e organizzazioni che si occupano dell'impatto dell'IA, e un glossario dei termini dell'IA.● Approfondimenti tematici: I Punti di Vista di esperti di diversi settori che forniscono una panoramica critica e coordinata delle varie dimensioni dell'impatto dell'IA sulla società.● Pop AI ed Extra: una raccolta di contenuti di natura varia che ruotano intorno al tema dell'IA come letteratura, fumettistica, cinema e serie tv, gaming, musica, eventi e ne restituiscono la complessa multidimensionalità narrativa. Ruoli di MagIA L'esperienza fatta col progetto AI Aware e che continua con AI Debating ci porta a proporre una prospettiva allargata che consenta di conseguire uno “sguardo sul mondo futuro che è già qui tra noi”: MagIA funge sia da Punto di vedetta che da Orientamento nel campo dell'IA. Come Punto di vedetta, la Redazione di MagIA monitora costantemente il flusso informativo, fornendo una panoramica completa e critica del settore. Come Orientamento, l'ampia rete di collaboratori di MagIA offre una guida interpretativa per comprendere e navigare tra le varie tematiche dell'IA, fornendo indicazioni chiare e affidabili per il dibattito pubblico. Questo è particolarmente importante in un contesto in cui la situazione dell'IA assomiglia a una grande frana, che scende impetuosa senza ancora mostrare canali di trazione o linee di scorrimento privilegiate. Per contrastare la sensazione di spaesamento e incertezza, legata all'IA, MagIA mira a fungere da faro che illumina la strada verso un futuro in cui l'IA possa essere compresa e utilizzata in modo responsabile e sostenibile. Questo approccio bilanciato, che coniuga la vigilanza del Punto di vedetta con la guida del Faro, mira a contribuire a un dibattito informato e a una società più giusta e consapevole.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Oggi, nel podcast del Corriere del Ticino, andremo a scoprire le varie fasi della vendemmia. Per noi ha aperto le porte la cantina Matasci, una storica azienda vitivinicola di Tenero che ha spento da poco le candeline dei 102 anni di vita. La pioggia guasta la festa della vendemmia, ma basta qualche ora di sole per far riprendere l'attività in modo frenetico alla cantina Matasci di Tenero, storica azienda vitivinicola a conduzione familiare nel distretto di Locarno fondata nel 1921, da qualche anno in mano alla quarta generazione, rappresentata da Elia Maran, 35 anni. Appare sicuro mentre ci racconta una giornata tipica della sua azienda. Ha i capelli castano scuro scompigliati, la barba apparentemente incolta e gli occhi vispi. Il suo abbigliamento riflette il pensiero di vita della sua ditta, con la scelta di indossare una maglietta verde di un popolare marchio conosciuto come eccellenza nel settore dell'abbigliamento da lavoro, non per caso a conduzione familiare, appunto come la cantina Matasci. Dietro di lui, alcune cassette piene d'uva appena colta sono scaricate in un grande contenitore metallico. È un via vai di rumori, di persone, di mezzi che si alternano, ma soprattutto di forza lavoro intenta a creare quel miracolo che porterà sulle tavole quel vino motivo di vanto ed eccellenza del Ticino.Il reportage, completo di video, dati e infografica, è stato pubblicato sul sito internet e potete consultarlo all'indirizzo cdtlink.ch/vendemmia.
ROMA (ITALPRESS) - Solo il 43% dei giovani usa regolarmente il preservativo, un dato in calo rispetto al 57% del 2019. Tra i motivi non volere interrompere il momento (per il 28% dei giovani) e la difficoltà di dialogo (21%). Appare ormai radicata tra i giovani una cultura del sesso basata sull'importanza della performance personale a discapito del valore di un momento, fatto di responsabilità e rispetto reciproco. Questa la fotografia scattata dall'annuale Osservatorio “Giovani e sessualità”, realizzato da Durex su un campione di 15.000 ragazzi tra gli 11 e i 24 anni.sat/gsl
ROMA (ITALPRESS) - Solo il 43% dei giovani usa regolarmente il preservativo, un dato in calo rispetto al 57% del 2019. Tra i motivi non volere interrompere il momento (per il 28% dei giovani) e la difficoltà di dialogo (21%). Appare ormai radicata tra i giovani una cultura del sesso basata sull'importanza della performance personale a discapito del valore di un momento, fatto di responsabilità e rispetto reciproco. Questa la fotografia scattata dall'annuale Osservatorio “Giovani e sessualità”, realizzato da Durex su un campione di 15.000 ragazzi tra gli 11 e i 24 anni.sat/gsl
Appare!のプロデューサー、カノウリョウさんに今のオタクの扱いについてヒアリングしたオタクのツイートがバズってました。https://x.com/katasechan777/status/1742842287229636964?s=46&t=YKZPyMxY7Vs-V6gRx7jyxg そのツイートによると、ライブアイドル的な沸き方をするオタクは2000人で、そこを相手にしてると2024年中に解散するらしいです。まじか。
Per questo cenone, il menù de L'Asse si compone di: Entré, uno scoppiettante Papà de L'Asse ci dona le sue piccanti opinioni sul mondo e sulle donne. Con una seconda mandata di antipastini interpretata dalla signora Rina la Sensitiva, che ci canta in aramaico il linguaggio angelico, ottimo per eliminare i demoni. La portata principale inizia con la controcopertina del nostro esperto di alieni brindisino preferito, Piero De Pascalis, che si lancia con sprezzo del pericolo verso una complessissima metafora che riguarda BlackRock ma come castello. Il ritorno di Evangelist Elia, che paragona i ladri agli omosessuali. Appare anche anche Caolo Pannazza, per una breve ma pregnante comparsata, utile per dei consigli sulla salute. Infine, frutta e dessert. Franco, contadino da Udine è mezzo nazista, il restante mezzo lo deciderete voi. Buon ascolto, buon Natale e Buone Feste! --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/lasse-nella-manicas-show/message Support this podcast: https://podcasters.spotify.com/pod/show/lasse-nella-manicas-show/support
A cura di Daniele Biacchessi Nel 1969, la attivista femminista americana Carol Hanish aveva coniato in un saggio la frase "il personale è politico". Per Hanish, ogni fatto personale si trasforma in una azione politica. La scrittrice era diventata famosa anche per la protesta di Miss America del 1968: è stata una delle quattro donne che avevano appeso uno stendardo di liberazione femminile sul balcone del concorso di Miss America, interrompendo la cerimonia. Storie di altri tempi, dirà qualcuno, ma c'è anche molto di "personale politico" nella scelta di Giorgia Meloni di affrontare in pubblico la sua separazione dal compagno Andrea Giambruno dopo le frasi sessiste diffuse dal programma "Striscia la notizia" e di non andare alla festa di Fratelli d'Italia a Roma, perché intende difendere l'immagine della figlia. "A me in questo momento interessa solo difendere Ginevra, una bambina di sette anni, è a lei che penso, la persona più fragile e l'unica da proteggere in questa storia", dice ai suoi familiari la premier. Giorgia Meloni preferisce rinunciare alla festa di partito al teatro Brancaccio di Roma, dopo la trasferta al Cairo di ieri e dopo la burrascosa vicenda personale che l'ha portata alla separazione dal compagno Andrea Giambruno. Appare solo in un video da remoto. "Non so a che ora tornerò in Italia, non sono certa di riuscire a essere fisicamente con voi. Anche io sono un essere umano e se c'è qualcuno a cui posso chiedere comprensione sono i simpatizzanti, i rappresentanti, i militanti e i dirigenti di FI". Meloni vorrebbe cancellare anche gran parte degli impegni istituzionali, ma non è sempre possibile. A palazzo Chigi c'è l'incontro col presidente finlandese Sauli Niinistö. Poi c'è il Consiglio dei ministri. Martedì salterà, salvo sorprese, l'appuntamento dell'Anci a Genova. Mercoledì è prevista la full immersion parlamentare che la porterà in poche ore alla Camera e al Senato per illustrare obiettivi e strategia italiana in vista del Consiglio europeo di Bruxelles, al quale parteciperà poi giovedì e venerdì. E' il senso di scelte personali che però diventano politiche e pubbliche. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
A cura di Daniele Biacchessi Nel 1969, la attivista femminista americana Carol Hanish aveva coniato in un saggio la frase "il personale è politico". Per Hanish, ogni fatto personale si trasforma in una azione politica. La scrittrice era diventata famosa anche per la protesta di Miss America del 1968: è stata una delle quattro donne che avevano appeso uno stendardo di liberazione femminile sul balcone del concorso di Miss America, interrompendo la cerimonia. Storie di altri tempi, dirà qualcuno, ma c'è anche molto di "personale politico" nella scelta di Giorgia Meloni di affrontare in pubblico la sua separazione dal compagno Andrea Giambruno dopo le frasi sessiste diffuse dal programma "Striscia la notizia" e di non andare alla festa di Fratelli d'Italia a Roma, perché intende difendere l'immagine della figlia. "A me in questo momento interessa solo difendere Ginevra, una bambina di sette anni, è a lei che penso, la persona più fragile e l'unica da proteggere in questa storia", dice ai suoi familiari la premier. Giorgia Meloni preferisce rinunciare alla festa di partito al teatro Brancaccio di Roma, dopo la trasferta al Cairo di ieri e dopo la burrascosa vicenda personale che l'ha portata alla separazione dal compagno Andrea Giambruno. Appare solo in un video da remoto. "Non so a che ora tornerò in Italia, non sono certa di riuscire a essere fisicamente con voi. Anche io sono un essere umano e se c'è qualcuno a cui posso chiedere comprensione sono i simpatizzanti, i rappresentanti, i militanti e i dirigenti di FI". Meloni vorrebbe cancellare anche gran parte degli impegni istituzionali, ma non è sempre possibile. A palazzo Chigi c'è l'incontro col presidente finlandese Sauli Niinistö. Poi c'è il Consiglio dei ministri. Martedì salterà, salvo sorprese, l'appuntamento dell'Anci a Genova. Mercoledì è prevista la full immersion parlamentare che la porterà in poche ore alla Camera e al Senato per illustrare obiettivi e strategia italiana in vista del Consiglio europeo di Bruxelles, al quale parteciperà poi giovedì e venerdì. E' il senso di scelte personali che però diventano politiche e pubbliche. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
AI Unraveled: Latest AI News & Trends, Master GPT, Gemini, Generative AI, LLMs, Prompting, GPT Store
AI Bridges Communication Between Humans and Animals | The 'Reversal Curse' in LLMs | DeepMind on Language ModelingVideo: https://youtu.be/T5469eJ1Wx0In today's episode, we'll cover AI revolutionizing our understanding of animal communication, translating languages and decoding animal vocalizations, how neural networks aid conservation efforts and assess animal emotions, the challenges of understanding meaning and validating conclusions in animal communication, flaws in logical generalization capabilities of AI models, the effectiveness of large language models in data compression, and a recommendation for the book "AI Unraveled" by Etienne Noumen.So, imagine this: a New Caledonian Crow meticulously crafting a tool to fish out a tasty grub from a tree crevice. Fascinating, right? Turns out, animals have some incredible communication skills that we've only just begun to understand. Take Christian Rutz, a behavioral ecologist who has spent his career studying the New Caledonian Crow. He noticed that these birds live in complex social groups and actually pass on toolmaking techniques to their offspring. But here's the kicker – different crow groups have their own unique vocalizations. Rutz wondered if these dialects could explain the cultural differences in toolmaking among the groups. That's where artificial intelligence (AI) comes in. With recent advancements, we're on the brink of major breakthroughs in understanding animal communication. AI can help us decipher animal vocalizations, like the calls of crows. A group called the Earth Species Project is using machine learning models to analyze data collected from various species. And the Project Cetacean Translation Initiative is specifically focused on understanding the vocalizations of sperm whales. Decoding these vocalizations not only aids conservation and welfare efforts, but it also has a profound impact on us. It's like when the telescope was invented – we realized Earth wasn't the center of the universe. AI has the potential to reshape our understanding of animals and our place in the world. Scientists like Shane Gero are already using AI to decode the complex vocalizations of sperm whales. By analyzing patterns of sound, called codas, Gero and his team have identified individual whales with 99 percent accuracy. And now they're aiming to train a computer to speak whale by recording the vocalizations of Dominica's resident whales around the clock. AI is opening up a whole new world of possibilities for understanding animal communication, and it's truly mind-blowing. These tools are changing the way we see ourselves in relation to everything around us.Full transcript at: https://djamgaai.web.appAre you eager to expand your understanding of artificial intelligence? Look no further than the essential book "AI Unraveled: Demystifying Frequently Asked Questions on Artificial Intelligence," available at Apple, Google, or Amazon today!This podcast is generated using the Wondercraft AI platform (https://www.wondercraft.ai/?via=etienne), a tool that makes it super easy to start your own podcast, by enabling you to use hyper-realistic AI voices as your host. Like mine!
A cura di Ferruccio Bovio Recentemente, commentando la XVI edizione del Rapporto sulla Libertà religiosa nel mondo, Giorgia Meloni ha detto che è “profondamente sbagliato pensare che per accogliere l'altro si debba negare la propria identità, compresa l'identità religiosa”. Parole che la nostra premier ha pronunciato praticamente nelle stesse ore in cui la Francia veniva sconvolta da un'ondata di violente sommosse che, questa volta, non scaturivano più dalle tradizionali contrapposizioni economiche – come, tanto per chiarire meglio, era avvenuto, la scorsa primavera, sul fronte delle pensioni - ma rappresentavano, invece, il divampare (neanche tanto improvviso) di un fuoco che ardeva già da anni nelle pieghe della società transalpina. E stiamo parlando delle difficoltà che il Paese incontra nel tentativo di armonizzare la contestuale presenza, sul suo territorio, di identità etniche che non si parlano (e spesso non si sopportano) tra di loro. Appare, dunque, in tutta evidenza, la crisi del modello di integrazione sociale francese, fondato essenzialmente su valori laici, nei quali però, una massa crescente di cittadini – francesi di nazionalità, ma non di origine – rifiuta oggi di riconoscersi. Si tratta di un problema che, al momento, coinvolge soprattutto le nazioni che hanno avuto importanti trascorsi coloniali (come, appunto, la Francia o il Belgio), ma che, in prospettiva, è destinato a riguardarci tutti da vicino: da qui discende la inderogabile necessità di procedere ad approfondite riflessioni sulla validità delle politiche di accoglienza ed integrazione finora realizzate dagli Stati europei. Serve a qualcosa, ad esempio, mandare nel dimenticatoio – come spesso abbiamo fatto noi in Italia - comportamenti e simboli tradizionali religiosi per non turbare la sensibilità culturale di chi non li condivide? Può essere veramente utile, al fine di facilitare i rapporti tra bambini di origini diverse, bandire l'usanza di preparare un presepio nelle scuole? Davvero basta mostrarsi più amiconi e arrendevoli per scongiurare il ripetersi di episodi come quelli di Nanterre e di altre città d'Oltralpe? Cerchiamo, innanzitutto, di non perdere di vista il fatto che il conflitto, che sta creando enormi problemi di ordine pubblico al presidente Macron, non si basa più sulle storiche contrapposizioni di classe (che assumono in questa circostanza una dimensione di sostanziale contorno), ma affonda, invece, le sue radici in un gravissimo disagio esistenziale dovuto alla quasi impossibilità di conciliare modelli culturali che, forse, sono addirittura incompatibili. I giovani delle banlieus rivendicano per se stessi il rispetto identitario e pretendono, di conseguenza, trattamenti ritagliati su misura per le proprie esigenze: ed in uno scenario di questo tipo, lo strumento più spontaneo ed immediato di cui essi dispongono per proclamare il proprio antagonismo sociale è quello rappresentato dalla religione. Ma se la contrapposizione si manifesta a livello religioso, allora dobbiamo ammettere che le nostre democrazie partono svantaggiate, poiché le società laiche europee, da molto tempo, hanno cessato di fornire, alle proprie popolazioni, delle forti motivazioni di adesione ideologica. Le religioni sono, invece, molto più unificanti ed offrono ai loro fedeli un ideale mistico su cui modellare la propria vita: e purtroppo, la storia insegna che chi sposa sul serio un determinato credo, ben difficilmente è disposto a riconoscere pari dignità a discipline come scienza e filosofia che si occupano, invece, prevalentemente della sfera umana.
A cura di Ferruccio Bovio Recentemente, commentando la XVI edizione del Rapporto sulla Libertà religiosa nel mondo, Giorgia Meloni ha detto che è “profondamente sbagliato pensare che per accogliere l'altro si debba negare la propria identità, compresa l'identità religiosa”. Parole che la nostra premier ha pronunciato praticamente nelle stesse ore in cui la Francia veniva sconvolta da un'ondata di violente sommosse che, questa volta, non scaturivano più dalle tradizionali contrapposizioni economiche – come, tanto per chiarire meglio, era avvenuto, la scorsa primavera, sul fronte delle pensioni - ma rappresentavano, invece, il divampare (neanche tanto improvviso) di un fuoco che ardeva già da anni nelle pieghe della società transalpina. E stiamo parlando delle difficoltà che il Paese incontra nel tentativo di armonizzare la contestuale presenza, sul suo territorio, di identità etniche che non si parlano (e spesso non si sopportano) tra di loro. Appare, dunque, in tutta evidenza, la crisi del modello di integrazione sociale francese, fondato essenzialmente su valori laici, nei quali però, una massa crescente di cittadini – francesi di nazionalità, ma non di origine – rifiuta oggi di riconoscersi. Si tratta di un problema che, al momento, coinvolge soprattutto le nazioni che hanno avuto importanti trascorsi coloniali (come, appunto, la Francia o il Belgio), ma che, in prospettiva, è destinato a riguardarci tutti da vicino: da qui discende la inderogabile necessità di procedere ad approfondite riflessioni sulla validità delle politiche di accoglienza ed integrazione finora realizzate dagli Stati europei. Serve a qualcosa, ad esempio, mandare nel dimenticatoio – come spesso abbiamo fatto noi in Italia - comportamenti e simboli tradizionali religiosi per non turbare la sensibilità culturale di chi non li condivide? Può essere veramente utile, al fine di facilitare i rapporti tra bambini di origini diverse, bandire l'usanza di preparare un presepio nelle scuole? Davvero basta mostrarsi più amiconi e arrendevoli per scongiurare il ripetersi di episodi come quelli di Nanterre e di altre città d'Oltralpe? Cerchiamo, innanzitutto, di non perdere di vista il fatto che il conflitto, che sta creando enormi problemi di ordine pubblico al presidente Macron, non si basa più sulle storiche contrapposizioni di classe (che assumono in questa circostanza una dimensione di sostanziale contorno), ma affonda, invece, le sue radici in un gravissimo disagio esistenziale dovuto alla quasi impossibilità di conciliare modelli culturali che, forse, sono addirittura incompatibili. I giovani delle banlieus rivendicano per se stessi il rispetto identitario e pretendono, di conseguenza, trattamenti ritagliati su misura per le proprie esigenze: ed in uno scenario di questo tipo, lo strumento più spontaneo ed immediato di cui essi dispongono per proclamare il proprio antagonismo sociale è quello rappresentato dalla religione. Ma se la contrapposizione si manifesta a livello religioso, allora dobbiamo ammettere che le nostre democrazie partono svantaggiate, poiché le società laiche europee, da molto tempo, hanno cessato di fornire, alle proprie popolazioni, delle forti motivazioni di adesione ideologica. Le religioni sono, invece, molto più unificanti ed offrono ai loro fedeli un ideale mistico su cui modellare la propria vita: e purtroppo, la storia insegna che chi sposa sul serio un determinato credo, ben difficilmente è disposto a riconoscere pari dignità a discipline come scienza e filosofia che si occupano, invece, prevalentemente della sfera umana.
La sede Wagner è pienamente operativa. Shoigu visita le truppe, Prigozhin resta sotto inchiesta.
Relatore: Ferdinando Casoni (Guru Carana dasa) Questa conferenza è tratta dai libri e insegnamenti di A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Visita ora la nostra pagina www.prabhupadadesh.com/libri/ e scopri i libri che puoi avere con una libera donazione, direttamente a casa Tua. Spediamo ovunque Tu desideri. Tutte le domeniche dell'anno, a partire dalle ore 17:00, la comunità Hare Krishna di Albettone apre le porte ai visitatori con una gioiosa festa che prevede incontri culturali che affrontano tematiche di attualità tenendo presente i millenari insegnamenti della cultura dei Veda, i più antichi testi sapienziali conosciuti dal genere umano. In un'atmosfera intrisa di cordialità e devozione, gli ospiti possono apprendere gli insegnamenti del bhakti-yoga che include lo studio della filosofia e della spiritualità dell'India classica, la meditazione, la musica sacra e l'arte della cucina vegetariana. Ogni serata si conclude con l'offerta di gustose preparazioni vegetariane! L'ingresso è libero. Per informazioni visitate il nostro sito http://www.prabhupadadesh.com
Troppo bravo. Appare troppo bravo. Sembra troppo bravo. Piu' di noi. E lo ascoltiamo, lo interroghiamo ma per farci dire cosa e' meglio per lui.E lo diventa per noi.Siamo pronti a ChatGPT ? Si', con piccole precauzioni.Nel frattempo guardiamo il mondo del lavoro come sostiuisce i lavoratori con ChatGPT4.Vi semplifico anche come viene personalizzato e rivenduto, un tema molto interessante.Vi aspetto su caffe20.it/membri per la prova gratuita !
A cura di Ferruccio Bovio In questi giorni, autorevoli esponenti dell'economia europea – tra gli altri, anche gli italiani Paolo Gentiloni e Giancarlo Giorgetti – si sono esposti, senza esitazioni, nel rassicurare cittadini ed istituzioni circa la saldezza del sistema creditizio continentale. Il senso del loro messaggio è stato, quindi, quello di chiarire a tutti che le ansie che si stavano diffondendo sulla “tenuta” delle banche europee, erano del tutto ingiustificate. Infatti, in generale, i nostri istituti di credito – che, ricordiamo, sono sottoposti alla vigilanza della BCE - risultano spesso essere ben più affidabili rispetto a quelli statunitensi: soprattutto grazie ad un sistema di regole (quello conosciuto come “Basilea 3”) che, sebbene sia stato sovente criticato perché giudicato eccessivamente rigido, rivela però – proprio in circostanze come quelle che stiamo vivendo – una sua notevole efficacia nell' assicurare, al nostro sistema bancario, quella stabilità che è assolutamente indispensabile per fronteggiare, con una certa serenità, anche le situazioni più difficili. E ci stiamo riferendo, nello specifico, a quei poteri di intervento della Vigilanza che, per quanto considerati talvolta fastidiosamente invasivi, sono tuttavia tali da costituire una sorta di vaccino molto efficace nei confronti di possibili minacce di “contagio”, provenienti da altri sistemi bancari meno prudenti. A tal fine, il fattore che risulta essere maggiormente decisivo e tranquillizzante è quello rappresentato dalla fissazione di elevati livelli per quanto concerne i requisiti patrimoniali delle banche europee: livelli in grado di garantire che le riserve di capitale siano sempre tali da impedire ogni turbativa alla stabilità della banca, anche quando questa si dovesse trovare sotto pressione. Più in particolare, l'applicazione di Basilea 3 stabilisce che il rapporto tra patrimonio totale e attività a rischio non possa mai risultare inferiore all'8% e che la copertura della liquidità temporanea sia pari almeno al 100%. Copertura che poi, nel caso degli istituti italiani, arriva fino al 160%. Appare, dunque, evidente come simili misure prudenziali dovrebbero consentire, all' Eurozona, di evitare ogni eventuale contagio, senza che nessuno si faccia trascinare emotivamente da un panico che, a questo punto, parrebbe davvero immotivato.
A cura di Ferruccio Bovio In questi giorni, autorevoli esponenti dell'economia europea – tra gli altri, anche gli italiani Paolo Gentiloni e Giancarlo Giorgetti – si sono esposti, senza esitazioni, nel rassicurare cittadini ed istituzioni circa la saldezza del sistema creditizio continentale. Il senso del loro messaggio è stato, quindi, quello di chiarire a tutti che le ansie che si stavano diffondendo sulla “tenuta” delle banche europee, erano del tutto ingiustificate. Infatti, in generale, i nostri istituti di credito – che, ricordiamo, sono sottoposti alla vigilanza della BCE - risultano spesso essere ben più affidabili rispetto a quelli statunitensi: soprattutto grazie ad un sistema di regole (quello conosciuto come “Basilea 3”) che, sebbene sia stato sovente criticato perché giudicato eccessivamente rigido, rivela però – proprio in circostanze come quelle che stiamo vivendo – una sua notevole efficacia nell' assicurare, al nostro sistema bancario, quella stabilità che è assolutamente indispensabile per fronteggiare, con una certa serenità, anche le situazioni più difficili. E ci stiamo riferendo, nello specifico, a quei poteri di intervento della Vigilanza che, per quanto considerati talvolta fastidiosamente invasivi, sono tuttavia tali da costituire una sorta di vaccino molto efficace nei confronti di possibili minacce di “contagio”, provenienti da altri sistemi bancari meno prudenti. A tal fine, il fattore che risulta essere maggiormente decisivo e tranquillizzante è quello rappresentato dalla fissazione di elevati livelli per quanto concerne i requisiti patrimoniali delle banche europee: livelli in grado di garantire che le riserve di capitale siano sempre tali da impedire ogni turbativa alla stabilità della banca, anche quando questa si dovesse trovare sotto pressione. Più in particolare, l'applicazione di Basilea 3 stabilisce che il rapporto tra patrimonio totale e attività a rischio non possa mai risultare inferiore all'8% e che la copertura della liquidità temporanea sia pari almeno al 100%. Copertura che poi, nel caso degli istituti italiani, arriva fino al 160%. Appare, dunque, evidente come simili misure prudenziali dovrebbero consentire, all' Eurozona, di evitare ogni eventuale contagio, senza che nessuno si faccia trascinare emotivamente da un panico che, a questo punto, parrebbe davvero immotivato.
Uscita anticipata con Quota 103, nel mix 62 anni d'età e 41 di contributi, e bonus Maroni del 10% per chi la rinvia congelando però l'assegno. Proroga di Opzione donna limitata alle caregiver e alle invalidi civili con 60 anni e 35 di contributi e sconto anagrafico di un anno (59) per le lavoratrici con un figlio, che raddoppia (58 anni) per quelle con almeno due figli e che, in questo caso, viene esteso anche alle «licenziate». Prolungamento di un anno di Ape sociale nell'attuale versione. Nuovo meccanismo di rivalutazione su sei fasce con perequazione piena per i trattamenti fino a 4 volte il minimo (circa 2.100 euro) e tagli progressivi per quelli di importi superiori, che garantiranno 2,1 miliardi di minore spesa nel 2023. Indicizzazione maggiorata degli assegni pensionistici minimi e di quelli più bassi, che saliranno ad almeno 570 euro il prossimo anno e a circa 580 quello successivo. Appare ormai definita la fisionomia del pacchetto pensioni della manovra che si accinge ad arrivare in Parlamento per ottenere il via libera entro il 31 dicembre ed evitare così il rischio di esercizio provvisorio. Facciamo il punto con Marco Rogari del Sole 24 Ore. Disastro Ischia Ad Ischia sono circa 600 le case abusive colpite da ordinanza definitiva di abbattimento ed arriva a 27mila, invece, il numero delle pratiche di condono presentate in occasione delle tre leggi nazionali: di queste risultano negli uffici tecnici di Forio 8.530 istanze, 3.506 a Casamicciola e 1.910 a Lacco Ameno. Sono i dati forniti da Legambiente, secondo cui, dopo il Decreto Genova del 2018, contenente un condono per la ricostruzione post terremoto di Ischia, il numero di fabbricati danneggiati che hanno fatto richiesta di sanatoria sono ad oggi circa mille.
Con Dpen Crimini torniamo sul Caso che ha iniziato il podcast. L'ossessione di Palla per questo caso è giustificata dall'immensità di teorie che spiegherebbero le ricostruzioni dell'omicidio di Meredith Kercher DPEN non si ferma qui! Restiamo in contatto:
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=473LA VERITA' SULLA CASA DI MARIAFurono gli angeli a trasportare la Santa Casa da Nazaret a Loreto: abbiamo la conferma sia da prove storiche, documentali e archeologiche, sia da Papi e misticiA Loreto, nelle Marche, si trova da secoli la Santa Casa, cioè la casa dove Maria è nata, ha vissuto e dove ha ricevuto la visita dell'Arcangelo Gabriele che le ha annunciato il concepimento verginale di Gesù.Come disse San Giovanni Paolo lI: "La Santa Casa di Loreto è il primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e vero cuore mariano della cristianità".La Santa Casa si trova a Loreto da quando poco prima del 1300 fu trasportata in volo dagli angeli. Questa traslazione angelica - confermata sia da prove storiche, documentali e archeologiche, sia da Papi e mistici -, è stata da sempre tramandata.DA NAZARET A LORETOEsistono molti documenti e perfino testimoni oculari delle traslazioni miracolose compiute dalla Santa Casa. Fino al 9 maggio 1291 essa si trovava a Nazareth. Durante la notte fra il 9 e il 10 maggio 1291 essa percorse circa 3000 km e arrivò a Tersatto, in Dalmazia, nell'odierna città di Fiume. Le fonti raccontano che Nicolò Frangipane, l'allora signore di Tersatto, mandò personalmente una delegazione a Nazareth, per constatare se davvero la Casa fosse scomparsa dal luogo originario. Recatisi là, trovarono non solo che era davvero scomparsa ma che vi erano ancora presenti le fondamenta dalle quali le pareti erano state sradicate. Esse, infatti, appaiono tutt'oggi - a Loreto - prive di fondamenta, semplicemente appoggiate in terra. Le misure del perimetro, inoltre, combaciano perfettamente con quelle delle fondamenta rimaste in Palestina.POSATORA DI ANCONANella notte tra il 9-10 dicembre 1294, la Santa Casa scomparve anche da Tersatto e apparendo in Italia, "in vari luoghi", si posò innanzitutto sopra una collina prospiciente il Porto di Ancona, nelle Marche, dove rimase per nove mesi. A quella collina di Ancona fu perciò dato il nome di "Posatora", dal latino "posat et ora", e vi fu edificata una chiesa, per ricordare che là la Santa Casa aveva pregato per la città ed era stata pregata dalla città. Di tale traslazione a Posatora di Ancona esiste lo scritto di un certo don Matteo, contemporaneo dei fatti accaduti e quindi probabilmente testimone oculare. La sosta della Casa a Posatora è comprovata anche da due lapidi commemorative, una antichissima, coeva ai fatti e scritta in latino volgare antico e una risalente al XVI secolo che ne è probabilmente una copia tradotta nella lingua corrente. Dell'esistenza della lapide più antica, smarrita durante dei lavori di ristrutturazione della chiesa di Posatora, se ne ricordano molto bene vari testimoni, sacerdoti e fedeli, alcuni ancor oggi viventi, i quali l'avevano letta prima che venisse smarrita.LA SELVA DI LORETANella lapide più antica di Posatora si trovava la definizione di "Madona de Loreta"; questo perché la Santa Casa, dopo la sosta dei nove mesi a Posatora nell'anno 1295, si era nuovamente spostata presso la città di Recanati, e si era posata all'interno di una selva appartenente ad una signora di nome Loreta. In tale selva rimase per otto mesi, tra la fine del 1295 e il 1296. Dal nome della signora Loreta nascerà in seguito il nome al maschile della città di Loreto, venutasi a formare proprio intorno a questa reliquia, via via che la gente vi si stanziava nei decenni successivi.Dalla selva della signora Loreto, ancora la Santa Casa fu trasportata miracolosamente dagli angeli sul campo di due fratelli, sul Monte Prodo, ove rimase solo quattro mesi, perché questi due fratelli, di cognome Antici, iniziarono a litigare violentemente tra loro, per rivendicare l'appropriazione delle offerte dei pellegrini.La Santa Casa, perciò, andò a posarsi infine sulla pubblica strada adiacente al campo dei due fratelli e che conduceva da Recanati ad Ancona, situata in cima al Monte Prodo, dove tutt'oggi la Santa Casa si trova.LE ATTESTAZIONI STORICHE E ARCHEOLOGICHEMoltissimi altri fatti attestano la veridicità storica delle traslazioni miracolose della Santa Casa. Innanzitutto la costruzione di tre chiese ad Ancona, di cui due ancora esistenti, in onore e a ricordo dell'avvistamento da parte di testimoni oculari dell'arrivo della Santa Casa "in volo" presso Ancona e della sosta a Posatora. Addirittura esiste una Basilica intitolata a "Santa Maria di Loreto" in onore delle miracolose traslazioni, anche a Forìo, nell'Isola di Ischia. I pescatori di quell'isola commerciavano con Ancona e riportarono nel 1295, quindi in epoca contemporanea ai fatti, la notizia di ciò che accadeva nelle Marche, edificando subito questo Santuario. Essi avevano certamente visto con i propri occhi la Santa Casa.Sono elementi di credibilità storica anche l'approvazione del culto delle miracolose traslazioni da parte dei Vescovi anconitani e le approvazioni ufficiali della veridicità storica e della miracolosa traslazione rinnovate per secoli e secoli dai Sommi Pontefici. Ad esempio, in proposito, scriveva il Beato Pio IX nella Bolla Inter Omnia del 26 agosto 1852: "Fra tutti i Santuari consacrati alla Madre di Dio, l'Immacolata Vergine, uno si trova al primo posto e brilla di incomparabile fulgore: la veneranda ed augustissima Casa di Loreto. Consacrata dai divini misteri, illustrata dai miracoli senza numero, onorata dal concorso e dall'affluenza dei popoli, stende ampiamente per la Chiesa Universale la gloria del suo nome, e forma ben giustamente l'oggetto di culto per tutte le nazioni e per tutte le razze umane. (...) A Loreto, infatti, si venera quella Casa di Nazareth, tanto cara al Cuore di Dio, e che, fabbricata nella Galilea, fu più tardi divelta dalle fondamenta e, per la potenza divina, fu trasportata oltre i mari, prima in Dalmazia e poi in Italia. Proprio in quella Casa la Santissima Vergine, per eterna divina disposizione rimasta perfettamente esente dalla colpa originale, è stata concepita, è nata, è cresciuta, e il celeste messaggero l'ha salutata piena di grazia e benedetta fra le donne. Proprio in quella Casa ella, ripiena di Dio e sotto l'opera feconda dello Spirito Santo, senza nulla perdere della sua inviolabile verginità, è diventata la Madre del Figlio Unigenito di Dio".Molto importante poi ricordare la consacrazione liturgica della Festa della Traslazione, al 10 dicembre di ogni anno, che mette in rilievo ed esalta il carattere miracoloso.Infine tutto ciò è confermato dalle rivelazioni mistiche di molti santi, la maggior parte dei quali descriveva nel dettaglio la Santa Casa e ciò che avveniva di essa senza essersi mai recati a Loreto.L'IMPOSSIBILITA' DEL TRASPORTO UMANOPurtroppo, recentemente, per venire incontro alla mentalità materialista e con l'obiettivo di apparire più moderni, alcuni studiosi hanno dato credito a un documento che farebbe apparire sorpassato l'intervento angelico. Secondo questa nuova falsa interpretazione la Santa Casa, al tempo della conquista musulmana della Terra Santa, su commissione della famiglia principesca dell'Epiro di nome "Angeli", sarebbe stata trasportata dai Crociati, i quali l'avrebbero smontata, trasportata per mare e poi ricomposta a Loreto. Ma anche un bambino può capire che tale trasporto e conseguente rimontaggio, sarebbe ancora più miracoloso del trasporto aereo.Infatti, anche da un punto di vista architettonico, la Santa Casa risulta essere stata trasportata tutta intera in quanto le pietre che la costituiscono sono murate con una malta della Palestina, dei dintorni di Nazareth, inesistente nelle Marche e in tutta Italia. Inoltre, se fosse stata smontata e rimontata più volte, avendo precedentemente appurato che la Santa Casa è stata presente in più luoghi, non è comprensibile come sia stato possibile non alterare in alcun modo la sua perfetta geometria, perfettamente combaciante con le dimensioni delle fondamenta rimaste a Nazareth e con la grotta antistante.Inoltre, sarebbe stato impossibile a degli uomini smontarla e rimontarla in poche ore, senza che nessuno se ne accorgesse e dicesse nulla, dato che fino al giorno prima era in un luogo e il giorno dopo era in un altro.Ulteriore stranezza è che essa nella sua collocazione finale sul Monte Prodo sia stata posta senza fare fondamenta e con parte delle mura sul vuoto di un fosso, in più nel mezzo della pubblica strada, nonostante sia storicamente accertato che a quell'epoca il Comune di Recanati aveva proibito di costruire edifici su strade pubbliche, ordinando anche di abbattere qualsiasi costruzione avesse occupato strade pubbliche.Infine, è anche molto difficile capire con quali mezzi degli uomini abbiano potuto trasportare la Santa Casa. Un trasporto via nave, attraverso il Mediterraneo, sarebbe dovuto durare diverso tempo e sarebbe dovuto riuscire a conservare integre le pareti anche in mezzo alle tempeste.UN FALSO STORICOOltre a tutti i problemi già citati, che mostrano l'impossibilità di un trasporto umano, in un approfondito recente studio del Prof. Andrea Nicolotti, dell'Università degli Studi Storici di Torino, ha dimostrato che il "Chartularium Culisanense" da cui è stata tratta l'interpretazione del trasporto umano è addirittura un "falso storico". Inoltre, nell'unica riga di quel documento in cui si parla della Santa Casa è scritto testualmente: "Le Sante Pietre portate via dalla Santa Casa della Nostra Signora Vergine Madre di Dio". Appare evidente che non si parla di tutta la Casa, ma solo di alcune pietre di essa. Avendo poi la Madonna abitato anche in altre case (a casa di Giovanni subito dopo la crocifissione di Gesù e infine ad Efeso), è ragionevole pensare che tale documento - se pur fosse vero - non si riferisca neppure alla casa di Nazareth.
Ok essere #NoMax ma è dalla presentazione di iPhone 12 mini che l'idea di un iPhone compatto mi stuzzica.In questo episodio vi racconto sette giorni in compagnia di un prodotto che mi ha soddisfatto appieno. Marketing Espresso: https://anchor.fm/marketing-espresso/episodes/La-guerra-vista-dal-mondo-digital-e-social-cosa-sta-accadendo-e1f2007Dimmi la tua su Twitter http://twitter.com/JakeReale o mandami una mail jacoporeale@yahoo.it Leggi i miei articoli su: https://www.caffeconilbrotini.it/category/articoli/Scopri dove ascoltare il podcast: https://www.spreaker.com/show/ioetechAscolta anche An iPad guy: https://www.spreaker.com/show/anipadguyLascia una recensione su Apple Podcast o Spotify.Sostieni i miei progetti su PayPal: http://goo.gl/sMfNLIQuesto podcast è postprodotto grazie a Podcleaner Pro: https://ulti.media/podcleaner-pro-audio-cleaning/
PODCASTER SENIOR: Prof.ssa Daniela PeraniPODCASTER JUNIOR Dott. Andrea PlutinoRAZIONALEnel 2018 i criteri di ricerca NIA-AA hanno per la prima volta spostato il paradigma della malattia di Alzheimer da un'entità esclusivamente o prevalentemente clinica ad una prettamente biologica spostando il focus sui biomarcatori in vivo di fisiopatologia alzheimeriana cioè le proteine misfolded tau e beta-amiloide. I due metodi attualmente disponibili per tali indagini sono l'analisi del liquido cefalorachidiano o l'utilizzo della PET con marcatori specifici. Inoltre altre malattie degenerative condividono l'accumulo di proteina tau come la demenza fronto-temporale, la degenerazione cortico-basale e la paralisi sovranucleare progressiva. Appare chiaro quindi il ruolo che riveste la possibilità di ricercare in vivo questi biomarcatori
Rassegna stampa del 25 02 22 | Nella notte si è intensificata l'attività bellica della Russia contro la capitale ucraina. Appare chiaro il disegno di Putin teso a rovesciare il governo democraticamente eletto per mettere un oligarca alleato che renda l'Ucraina una zona cuscinetto.Mentre si consuma il conflitto sono già 137 i civili morti in Ucraina e tante le infrastrutture civili colpite. Oggi vertice della Nato che dovrebbe decidere aiuti militari e logistici all'esercito ucraino.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=6830OMELIA VII DOM. T. ORDINARIO - ANNO C (Lc 6,27-38)L'uomo che ha creduto all'annuncio, a quello che Dio ha fatto in Gesù (kérigma), spontaneamente si chiede: Ora che cosa devo fare? Come devo vivere?La risposta è questa: ci deve essere corrispondenza tra ciò che Dio ha fatto e ciò che l'uomo deve fare. Ora la vicenda di Gesù è l'espressione storico-concreta dell'atto di amore totalmente gratuito ed universale (mentre eravamo peccatori egli, per primo, ci ha amati) con cui Dio si dona all'umanità e in cui rivela quello che è.Il cristiano perciò deve amare di un amore gratuito ed universale, «perché» Dio in Cristo ci ha amati così.La stessa capacità di amare ci è data dal fatto che prima siamo Stati oggetto di amore. Appare chiaro che il principio della vita morale del cristiano, l'amore gratuito e universale, o carità, non può essere compreso al di fuori del Vangelo.Luca, nel vangelo di questa domenica, non enuncia questo principio in forma astratta, ma in forma concreta, raccogliendo una serie di detti di Gesù.Tutti questi precetti sono delle indicazioni presentateci sotto forma drammatica per il riferimento a delle situazioni di fatto, circa la qualità e la direzione dell'agire umano in vista della sua conformazione all'agire divino («Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro». Lc 6,36). Le espressioni di Gesù fanno paura per la radicalità e l'esigenza.Noi dobbiamo ricordare che la qualità può essere presente anche in uno stadio piuttosto iniziale di realizzazione. La direzione può essere discernibile nell'atto anche quando la mèta si trova piuttosto lontana. Ma l'esigenza che la nostra azione abbia nelle situazioni concrete della vita questa direzione e questa qualità (amore gratuito ed universale) è categorica.Quanto Gesù dice nei detti raccolti in questo discorso non è un ordinamento completo della vita dei discepoli, né mira ad esserlo; quanto vi si dice è una serie di sintomi, segni, esempi di ciò che avviene quando il regno di Dio erompe in questo mondo ancora dominato dal peccato e dalla morte.SEGNI DEL REGNO DI DIOGesù dice in certo modo: voglio mostrarvi con alcuni esempi come è la vita nuova; e ciò che io vi mostro in tal modo voi dovrete trasformarlo in tutti i settori della vita. Voi stessi dovete essere segni del venturo regno di Dio, segni posti ad indicare che qualcosa è accaduto.Deve apparire agli occhi del mondo dalla vostra vita e da tutti i settori di essa che il regno di Dio è iniziato (seconda lettura).Se è vero che siamo solidali con l'uomo che è in noi e la cui dinamica è il peccato e la morte, è anche vero che per l'adesione al Vangelo diveniamo solidali con Cristo e con la sua dinamica di amore, vita e risurrezione.COME INTERROMPERE LA PROLIFERAZIONE DELLA VIOLENZAUno dei problemi più gravi oggi è la violenza. C'è un nuovo modo «magico» di considerare la realtà, di deresponsabilizzare la persona, dicendo che la causa di tutti i mali è fuori della persona, nella società, nelle strutture, nella ereditarietà, nell'inconscio collettivo.Questo è verità, ma non è tutta la verità. L'uomo resta, nonostante tutto, libero. Il male è entrato ed entra nel mondo per un atto di libertà dell'uomo. Non è vero che la persona è innocente dentro e che il male viene tutto da fuori di lui. E se è vero che non dovremo mai cessare di impegnarci per rendere le condizioni esterne di vita umanizzanti e non disumanizzanti, è anche vero che non dovremo mai cessare dal fare appello alla coscienza della persona, alla sua libertà. L'uomo è insieme vittima e assassino.La violenza, come ogni male, ha una logica, crea una catena, mette in moto una «proliferazione». Ci vuole qualcuno che spezzi l'anello, che interrompa la proliferazione, che ami per primo, che accetti di essere vittima senza essere assassino, che ami nonostante tutto, che ami senza essere amato.Cristo è la vittima innocente che ha interrotto la catena.Il cristiano, trasformato nell'intimo da Cristo, reso nuovo, inizia una nuova logica con un atto d'amore gratuito ed universale.
In questa nuova puntata della rubrica 'Momenti Spirituali' padre Rana riprende il discorso sulla Chiesa.
La teoria del “corto muso” promossa da Massimiliano Allegri non funziona sempre nel migliore dei modi. La conferma è arrivato nel corso della decima giornata di Serie A che ha visto la Juventus capitolare al Sassuolo di Alessio Dionisi complice un goal di Maxime Lopez al '95. Appare quindi sempre più lontana la vetta condivisa fra Napoli e Milan che non accennano di frenare la propria corsa da record con nove successi e un pareggio.
Il Messaggio di Oggi: "DIO APPARE NEI SOGNI"• 1 Re 3:5• Cantico Dei Cantici 5:2• 1 Re 3:2-3• Giovanni 4:23• 1 Re 3:4• 1 Re 3:9• Giacomo 1:5• 1 Timoteo 4:12• 1 Re 3:10-11• Giacomo 4:3• 1 Re 3:12 (13-14)• Deuteronomio 5:33• 1 Re 3:15• 1 Re 8:65-66• 1 Re 9:1 (2-4)--Guarda Canale 245 | Tivùsat 454 | Sky 854Scopri di più su www.paroledivita.org/linkinbio
Sermone predicato nella Chiesa Cristiana Evangelica -Sola Grazia- di Caltanissetta il 03-10-2021-Testo biblico- Giovanni 20-11-18-Predicatore- Jos- Isabelle--Segui i nostri culti in diretta ogni domenica dalle ore 10.30- http---youtube.com-channel-UCzjnf8U86xLSIpk-4BZC0Sg-live--Ascolta altri sermoni nella nostra pagina dedicata- https---www.sermoni.solagrazia.it-
Cada cinco años se celebra la carrera de autos más grande y peligrosa del universo; JP piensa participar, pero deberá enfrentar a la mafia, al Gobierno y al amor.¿Quieres ser parte del Podcast en vivo? Siguenos en https://www.twitch.tv/animelmackRecuerda que puedes apoyarnos con donaciones al Podcast / To support our Podcasts: https://bit.ly/BDAPodcastSupportSi deseas publicitar tu marca en nuestros episodios, escríbenos a: info@frikitimes.comSuscribete a nuestra playlist con las canciones favoritas que vamos descubriendo en cada episodio de nuestro podcast: https://bit.ly/BastardosPlaylist
L'emicrania è un affascinante mistero perché rappresenta una malattia esclusivamente umana, altamente conservata nel corso dell'evoluzione della specie. Un'inutile iperfunzione del cervello che ha tormentato le mente eccelse di tanti personaggi geniali della storia, da Fryderyk Chopin a Virginia Wolf, da Immanuel Kant a Sigmund Freud. Appare come il prezzo pagato da un cervello troppo veloce per sopravvivere a se stesso. Ma dove arriva? In quanti ne soffrono? Come si fa a trattarla? Comprenderla per rispettarla e superarne il disagio sono gli scopi di “Emicrania, storia di un personaggio in cerca di autore”, il libro del prof. Piero Barbanti, ospite di questa puntata di Books24.“Emicrania” è acquistabile online all'indirizzo http://s24ore.it/emicrania-amazonQuesto podcast è a cura di Massimo Brugnone del Digital marketing del Sole 24 Ore.
L'emicrania è un affascinante mistero perché rappresenta una malattia esclusivamente umana, altamente conservata nel corso dell'evoluzione della specie. Un'inutile iperfunzione del cervello che ha tormentato le mente eccelse di tanti personaggi geniali della storia, da Fryderyk Chopin a Virginia Wolf, da Immanuel Kant a Sigmund Freud. Appare come il prezzo pagato da un cervello troppo veloce per sopravvivere a se stesso. Ma dove arriva? In quanti ne soffrono? Come si fa a trattarla? Comprenderla per rispettarla e superarne il disagio sono gli scopi di “Emicrania, storia di un personaggio in cerca di autore”, il libro del prof. Piero Barbanti, ospite di questa puntata di Books24.“Emicrania” è acquistabile online all'indirizzo http://s24ore.it/emicrania-amazonQuesto podcast è a cura di Massimo Brugnone del Digital marketing del Sole 24 Ore.
Appare fondamentale valutare misure di semplificazione per le liste
Andiamo al punto, ci sono infinite problematiche Dato che i moderni veicoli hanno milioni e milioni di informazioni “scritte” al loro interno, diventa sempre più complicato (e costoso) andare a riparare il punto preciso, in caso di guasti o malfunzionamenti. Secondo gli esperti il software rappresenterà il 90% delle future innovazioni nell'auto. Appare evidente che in questi termini i problemi con il codice diventeranno sempre più frequenti e richiederanno interventi degli specialisti del settore che avranno bisogno di aiuti esterni, magari dalla casa madre. Questo significa che all'aumentare di tecnologie che si sovrappongono, senza adeguati sistemi di controllo i problemi dovuti all'eccesso di elettronica cominceranno a lievitare fortemente. --------------------------------------------------------------------------------------------------- "Just smile" by LiQWYD https://soundcloud.com/liqwyd Creative Commons — Attribution 3.0 Unported — CC BY 3.0 Download / Stream: https://hypeddit.com/link/xxtopb ---------------------------------------------------------------------------------------------------
L'ansia è una condizione psicologica molto familiare. Chi non l'ha sperimentata? Esistono però forme d'ansia patologiche, che si manifestano con forte tensione somatica. In questi casi, l'ansia è intensa, eccessiva, non proporzionata alla situazione. Appare in momenti non appropriati e può durare anche molto a lungo. Nella stanza dell'ansia, ascolteremo l'esperienza di chi ne ha sofferto.
La giustizia della sorveglianza. Appare così la giustizia esercitata “in nome del popolo italiano” dalle parti delle procure di Trapani e di Locri. Sorvegliati. E' questa la condizione degli oltre quaranta giornalisti finiti nella rete delle intercettazioni delle procure di Trapani, dove indagano le Ong e le loro operazioni di salvataggio nel Mediterraneo; e di Locri, dove sotto inchiesta (ora sotto processo, da quasi due anni) c'è finito il sistema dell'accoglienza dei migranti costruito dall'ex sindaco di Riace Mimmo Lucano. Salvataggi e accoglienza! E un pezzo dell'informazione che li ha raccontati. Ora hanno scoperto tutti di essere stati ascoltati per mesi. Conversazioni, si legge negli articoli che le hanno rivelate, che riguardano anche la vita privata delle persone. Il sistema della sorveglianza ha squadernato in pubblico un catalogo di conoscenze riservate, private, professionali, numeri, indirizzi. Tutti ora consultabili on demand da parte di magistrati, avvocati della difesa e delle parti civili. L'ascolto attraverso le intercettazioni, oltre che pratica invasiva e a volte l'unica ad esempio per le indagini di mafia, è anche una pratica oggettivamente dissuasiva. Potrebbe indurre ad una silenziosa discrezione su temi fondamentali, immigrazione e accoglienza. Memos oggi ha ospitato uno dei giornalisti che ha rivelato sul proprio giornale le intercettazioni di Trapani, si tratta di Andrea Pellegrino (Domani). Ospite anche l'avvocata Caterina Malavenda, esperta di diritto dell'informazione.
Dialogo con Rosanna Rossi. Maestra e artista della bellezza. Interviste Possibili. In un mondo rovesciato dove appare difficile scegliere
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