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ROMA (ITALPRESS) - Il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi, in occasione delle festività, ha rivolto un messaggio ai prefetti e a tutte le donne e gli uomini dell'Amministrazione civile, della Polizia di Stato e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco.sat/gsl (Fonte video: Viminale)
A cura di Daniele Biacchessi Sembra di essere tornati in un clima di totale guerra fredda. Roma è stata spiata dall'alto dalla Corea del Nord. Il satellite militare da ricognizione nordcoreano ha scattato foto della Capitale oltre che della Casa Bianca, del Pentagono e delle portaerei nucleari attraccate in una base navale statunitense. E' accaduto dal 25 al 28 novembre. Il satellite ha anche scattato foto della base aeronautica di Anderson a Guam nel Pacifico, della stazione navale di Norfolk, del cantiere navale di Newport News e di un aeroporto della Virginia, negli Stati Uniti. Immortalate anche quattro portaerei nucleari della Marina americana e una britannica. Il leader Kim Jong-un ha visionato le foto e ha ricevuto un rapporto sulle operazioni dal Centro di controllo generale dell'Amministrazione nazionale per la tecnologia aerospaziale. Lo scorso 21 novembre Pyongyang aveva lanciato un satellite da ricognizione. In risposta la Corea del Sud aveva annunciato una parziale sospensione dell'accordo militare con il Nord, che a sua volta ha affermato che non rispetterà più l'intero accordo e riprenderà le azioni vietate dal documento. Si teme dunque che il leader nordcoreano, con tutto quel materiale segreto e sensibile, possa avviare a breve una strategia militare basata sul mero ricatto, destabilizzando l'intera aerea. "Il Corsivo" a cura di Daniele Biacchessi non è un editoriale, ma un approfondimento sui fatti di maggiore interesse che i quotidiani spesso non raccontano. Un servizio in punta di penna che analizza con un occhio esperto quell'angolo nascosto delle notizie di politica, economia e cronaca. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it
La sintesi della discussione avvenuta durante la riunione di venerdì 27 ottobre del Consiglio comunale di Aosta, sulla mozione dell'ex sindaco Bruno Giordano che chiedeva, di "mantenere le specie autoctone che si sono sviluppate nelle aiuole cittadine, provvedendo così a stralciare dai costi a carico dell'Amministrazione l'irrigazione e la piantumazione di altre specie non spontanee, il tutto al fine di ottenere un verde florido e rigoglioso nella nostra città", mozione che, ironicamente, ha evidenziato la situazione della costruenda pista ciclabile nel capoluogo regionale, con le risposte dell'assessore comunale ai lavori pubblici Corrado Cometto.
Il prossimo 13 ottobre alle Scuderie del Quirinale di Roma verrà inaugurata la mostra "Favoloso Calvino". Sarà esposta anche un'opera chiesta in prestito alla Biblioteca Civica Tommaso de Ocheda di Tortona. Una delegazione dell'Amministrazione, con Cinzia Rescia e Manuela Marini, volerà nella Capitale per un'evento dedicato ai prestatori, il 12 ottobre. Ne parliamo con Cinzia Rescia.
“Un Pizza Village straordinario, in una grande location, una grande comunità che poi si arricchisce di tanta musica, ovviamente delle grandi competenze dei pizzaioli, e con tante famiglie che riscoprono anche la Mostra d'Oltremare come un luogo di socialità. È un modo per passare una serata nella natura, nel verde, nell'aria buona, e quindi credo che questo sia l'inizio di un percorso molto importante per questo evento alla Mostra d'Oltremare”.Il commento del Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in visita ieri sera con l'assessore alle Attività Produttive e al Turismo Teresa Armato al Pizza Village, sottolinea e conferma la scelta dell'Amministrazione comunale di spostare l'evento dal Lungomare negli spazi open air della Mostra d'Oltremare. Resta però l'evidente l'assenza dei turisti che, negli anni passati, affollavano la manifestazione ormai diventata punto di riferimento per il turismo nazionale ed internazionale tanto da essere inserita nei pacchetti viaggio dei tour operator.
L'attacco globale dell'amministrazione Biden a vita e famiglia«Non nominare il nome di Dio invano» è il secondo Comandamento. Come specifica il Catechismo di san Pio X, esso proibisce «di nominare il nome di Dio senza rispetto», concetto ripreso sostanzialmente identico anche nel vigente Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2142, dove si precisa come il nome del Signore sia «santo». Ed ancora, al n. 2146, il nuovo Catechismo entra ancor più nello specifico, precisando come il secondo Comandamento proibisca «l'abuso del nome di Dio, cioè ogni uso sconveniente del nome di Dio, di Gesù Cristo, della Vergine Maria e di tutti i santi».
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7410LE DIOCESI FANNO A GARA PER ESSERE GAY FRIENDLY di Ermes DovicoPrima notizia: la Diocesi di Bolzano-Bressanone ha una commissione per la parità di genere; e temiamo che non sia un caso isolato nell'odierno contesto ecclesiale. Seconda notizia: d'ora in poi, la stessa diocesi garantirà ai peccatori (e alle peccatrici) del suo territorio una straordinaria risorsa per la salvezza: il linguaggio inclusivo. Quale salvezza? Dagli stereotipi, ovviamente. Una risorsa a cui non avevano pensato i più grandi santi in duemila anni di storia della Chiesa (forse troppo ancorati al patriarcato e ad altri concetti preistorico-medievali), ma di cui curiosamente potranno godere oggi i fedeli (e le fedeli) immersi nel mondo più secolarizzato di sempre. I lettori (e le lettrici) ci perdoneranno per questa appesantita introduzione, ma che servirà per prendere confidenza con le linee guida pubblicate dalla diocesi altoatesina, intitolate «Linguaggio sensibile al genere».Si tratta di un documento di 28 pagine, con l'introduzione del presidente della Commissione diocesana per la parità di genere, il vicario generale Eugen Runggaldier. Un documento che, come si legge nella stessa introduzione, «si basa sulle "Direttive per il rispetto del genere nei testi dell'Amministrazione provinciale altoatesina", che sono state adattate alle esigenze della Diocesi di Bolzano-Bressanone in collaborazione con l'Ufficio Questioni linguistiche della stessa Provincia». Il vicario spiega che lo scopo della nuova prassi linguistica è quello di sottolineare «l'apporto comune di donne e uomini alla vita della Diocesi», evitando «espressioni potenzialmente svantaggiose e discriminanti» e perciò «usando il rispettivo genere grammaticale» non solo, com'è ovvio, quando ci si rivolge a gruppi di sole donne o di soli uomini, ma anche se ci si riferisce «a gruppi misti». Dov'è possibile, aggiunge la Curia, vanno usate formulazioni neutre o estese anziché soli termini maschili, singolari o plurali.«Le linee guida vanno attuate soprattutto per i nuovi testi da creare», precisa Runggaldier, ma non si esclude di adattare i testi esistenti, «laddove vengono tuttora utilizzati frequentemente».Il documento si dilunga con gli esempi, presentando una serie di regole generali. Si inizia con la forma sdoppiata (semplice o estesa), con l'avvertimento che «si può scegliere se nominare prima il termine femminile e poi quello maschile o viceversa». Anziché dire «collaboratori», va usata la forma «collaboratori e collaboratrici»; anziché «i volontari», meglio «il volontario o la volontaria». Indicano ancora le linee guida: si scriva «il ministrante o la ministrante porta la croce in processione», «il presidente o la presidente indice la seduta», «il costo del servizio è a carico del o della contribuente». Eccetera, eccetera. E meno male che nell'introduzione si indicava di cercare di «non compromettere la scorrevolezza e la leggibilità di un testo». Stiamo freschi, se queste sono le nuove regole nelle terre care a san Vigilio. E tutto questo complicare il pane, in luogo di semplicissime convenzioni linguistiche, servirebbe per superare «quelle barriere» e «quegli stereotipi che ancora caratterizzano il quotidiano di molte persone» e a «dare visibilità al genere femminile»?Ma il colmo lo si raggiunge verso la fine del documento, alla voce «Opuscoli e pubblicazioni». Rendendosi conto che l'osservanza precisa delle nuove regole comporterebbe in certi tipi di testi effetti da crisi di nervi, gli stessi estensori delle linee guida suggeriscono in sostanza di sorvolare, ma «solo in rarissimi casi!» (scrivono con tanto di punto esclamativo) e premettendo un'annotazione al testo, come questa: «Nel presente opuscolo abbiamo cercato di rivolgerci ai nostri lettori e lettrici nel rispetto dell'identità di genere. Al tempo stesso però ci premeva proporre alla cittadinanza un testo quanto più leggibile e chiaro possibile. Per questa ragione ci siamo visti costretti ad adottare la sola variante maschile nei periodi caratterizzati da elencazioni di titoli e qualifiche professionali, dove non erano possibili formulazioni alternative. Teniamo a sottolineare che i contenuti del testo sono diretti in ogni caso anche al pubblico femminile. Ci scusiamo con le nostre lettrici per questa scelta obbligata e confidiamo nella loro comprensione». Roba da Scherzi a parte.Qualche nota a margine. Intanto, l'espressione «identità di genere», che ricorre più volte nel documento, è un concetto ambiguo e mutuato dall'ideologia Lgbt, che si pone in diretto contrasto con il magistero costante della Chiesa (dove, piuttosto, si parla di complementarità e identità sessuale, il che è ben diverso). Usare dunque il termine «identità di genere» con il pretesto di dare visibilità alla presenza femminile è, volenti o nolenti, un assist alle istanze arcobaleno e in particolare transessualiste, che negano tanto il maschile quanto il femminile.Fa tristezza questa tendenza a copiare strutture e linguaggi del mondo, che è indice di una Chiesa che rinuncia a dire qualcosa di veramente suo, fondamentalmente perché rinuncia sempre di più ad annunciare Cristo, annacquandone il messaggio. È una Chiesa - certamente non tutta ma una sua buona parte - che si appiattisce sempre più sulle posizioni di Cesare e in qualunque campo (come abbiamo visto anche con la narrazione pandemica), dimenticando che prima di tutto deve dare a Dio quel che è di Dio, l'unico modo per guidare gli uomini alla Salvezza, con la S maiuscola.Nessuna Chiara d'Assisi, Caterina da Siena, Francesca Romana, Rita da Cascia, Angela Merici, Veronica Giuliani, Gianna Beretta Molla e via dicendo - tutte donne che in diversi stati di vita hanno espresso in pienezza la loro femminilità - penserebbe che la Chiesa debba spendere tempo e risorse per superare le presunte "barriere" linguistiche di cui parla il documento della Diocesi di Bolzano. Rivendicazioni sterili, che si inseriscono in una logica di contrapposizione neomarxista applicata al genere, piuttosto che in un'autentica prospettiva cristiana, dove «ciascuno dei due sessi, con eguale dignità, anche se in modo differente, è immagine della potenza e della tenerezza di Dio» (Catechismo della Chiesa Cattolica, 2335). Preferiamo dunque la stessa diocesi altoatesina quando insiste sulla riscoperta del senso più pieno della domenica libera, piuttosto che per un simile appiattimento al pensiero del mondo.Nelle sante, nelle Sacre Scritture e nel magistero della Chiesa - come nella splendida Mulieris Dignitatem di san Giovanni Paolo II - ci sono già tutti gli esempi necessari per valorizzare veramente la vocazione della donna. A partire da Colei a cui il mese di maggio è consacrato e le cui virtù dovrebbero essere proposte continuamente all'imitazione di tutti i fedeli, senza distinzione.Nota di BastaBugie: l'autore del precedente articolo, Ermes Dovico, nell'articolo seguente dal titolo "Il verbo Lgbt nella diocesi di Bari. Il vescovo lascia fare" parla della veglia in una parrocchia di Bari per il superamento dell'omobitransfobia. Del resto in un incontro con 150 scout un prete ha sostenuto che la Bibbia non condanni gli atti omosessuali. E il vescovo non fa nulla, ma anzi permette che lo scandalo continui.Ecco l'articolo completo pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana il 13 maggio 2023:Si avvicina il 17 maggio, data scelta dai gruppi Lgbt per celebrare la cosiddetta «Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia». Pure quest'anno ci saranno una serie di iniziative che coinvolgeranno, a macchia di leopardo, anche alcune parrocchie e diocesi cattoliche.Tra queste, un caso particolare è rappresentato dall'arcidiocesi di Bari-Bitonto, dove da mesi si registra un susseguirsi di eventi a tema arcobaleno, promossi da gruppi di pressione con l'appoggio di qualche sacerdote. Il tutto avviene senza che il vescovo intervenga, nonostante fedeli laici e associazioni di ispirazione cristiana - con in testa la sezione locale di Pro Vita & Famiglia - lo abbiano esortato più volte a fermare questo tipo di scandali.Il prossimo scandalo è in programma questa domenica, 14 maggio, con una «Veglia per il superamento dell'omobitransfobia» prevista alle 20 nella parrocchia barese di San Sabino. In contemporanea, ci sarà una veglia gemella nella diocesi di Lecce (parrocchia di San Giovanni Battista). I due appuntamenti sono organizzati dall'associazione La Tenda di Gionata e da una sua costola, Zaccheo Puglia, che al di là di certi paraventi della neolingua (come lo stesso termine "omofobia") puntano a sovvertire l'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità e la transessualità.La Nuova Bussola ha inviato un'email sia al vescovo di Bari, monsignor Giuseppe Satriano, sia a quello di Lecce, mons. Michele Seccia, chiedendo un commento rispetto a queste due veglie nel lo
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Relatore: Giuseppe Giangrande – Avvocato in Roma e Professore presso l'Università LUISS Guido CarliProgramma:» Introduzione;» La potestà amministrativa (sui tributi);» Il limite tra discrezionalità e vincolatezza;» L'attività di riscossione;» Gli strumenti deflattivi del contenzioso;» Casi pratici.
A cura di Ferruccio Bovio Donald Trump l'ha sempre sbeffeggiato chiamandolo ”Sleepy Joe”, vale a dire “Joe l'addormentato”. Ma forse è proprio questa sua tendenza a mostrarsi sovente distratto ed a cadere in clamorose “gaffe” - che a noi Italiani possono ricordare quelle di Mike Bongiorno - a fare del presidente Biden un personaggio umanamente piuttosto gradevole. I suoi avversari politici, più di una volta, hanno avanzato dei dubbi circa la sua lucidità mentale e bisogna riconoscere che l'attuale inquilino della Casa Bianca, ogni tanto, non manca di offrire alle loro insinuazioni degli autentici assist, degni del miglior Gianni Rivera. Ad esempio, pochi giorni fa, intervenendo ad una conferenza sulla sicurezza alimentare, si è stupito di non vedere tra i presenti una parlamentare deceduta lo scorso agosto in un incidente automobilistico. Eppure, il presidente avrebbe dovuto essere perfettamente al corrente dell'impossibilità a partecipare all'evento da parte di una persona, in merito alla cui, scomparsa si era già pubblicamente definito “scioccato e rattristato”. Ma lasciando, comunque, da parte questi divertenti autogoal che Biden è solito farsi in casa, di ben altro spessore possono rivelarsi alcune “uscite” che, ogni tanto, l'uomo più potente del mondo si concede anche in campo internazionale. Ed a questo proposito, stiamo pensando alla frase che ha pronunciato, l'altro ieri, nel corso di una manifestazione del Partito Democratico, quando rivolgendosi ai suoi elettori, ha chiesto loro se avessero visto cosa era appena accaduto nelle elezioni italiane, aggiungendo di non potersi affatto sentire ottimista, osservando cosa stia succedendo oggi nel mondo. Il significato delle sue parole era inequivocabile: così come a Roma ha vinto un partito che mette a rischio la democrazia, la stessa cosa può avvenire in ogni altro Paese, compresi gli USA dove i trumpiani, secondo i sondaggi, sono avvantaggiati per le prossime consultazioni di mid – term (che si svolgeranno il prossimo 8 novembre) e dove, in prospettiva, lo stesso Trump potrebbe candidarsi per la presidenza degli Stati Uniti. Immaginiamo l'imbarazzo che queste affermazioni devono aver creato ai piani alti dell'Amministrazione americana che, soprattutto attraverso il messaggio ufficiale del Segretario di Stato, Antony Blinken, aveva appena fatto sapere all'Italia che Washington avrebbe continuato a lavorare con il nuovo Governo di Roma in perfetta armonia. E' proprio il caso di dire che, ancora una volta, “la parola (quella di Joe Biden) ha tradito il pensiero, scompaginando i piani dei suoi più stretti collaboratori, che adesso, in qualche modo, si daranno da fare per rimediare ai guasti prodotti dal loro capo. A questo punto però, al di là delle rettifiche, delle smentite e dei tentativi di aggiustamento che certamente le arriveranno da Oltreoceano, Giorgia Meloni ha avuto modo di capire quale sia l'effettiva valutazione che la Casa Bianca esprime sul 25 settembre e sull'esecutivo che ne potrà scaturire. Ci aspettiamo, quindi, che per recuperare credibilità, la nostra futura premier accentui le sue posizioni filo atlantiche ed attenui, invece, quelle meno benevole nei confronti dell'Unione Europea. Ed in uno scenario di questo tipo, la presenza, nel suo governo, di un partito che ha firmato un patto di mutua collaborazione con la putiniana Russia Unita, le risulterà sempre più ingombrante. Credits: Agenzia Fotogramma
A cura di Ferruccio Bovio Donald Trump l'ha sempre sbeffeggiato chiamandolo ”Sleepy Joe”, vale a dire “Joe l'addormentato”. Ma forse è proprio questa sua tendenza a mostrarsi sovente distratto ed a cadere in clamorose “gaffe” - che a noi Italiani possono ricordare quelle di Mike Bongiorno - a fare del presidente Biden un personaggio umanamente piuttosto gradevole. I suoi avversari politici, più di una volta, hanno avanzato dei dubbi circa la sua lucidità mentale e bisogna riconoscere che l'attuale inquilino della Casa Bianca, ogni tanto, non manca di offrire alle loro insinuazioni degli autentici assist, degni del miglior Gianni Rivera. Ad esempio, pochi giorni fa, intervenendo ad una conferenza sulla sicurezza alimentare, si è stupito di non vedere tra i presenti una parlamentare deceduta lo scorso agosto in un incidente automobilistico. Eppure, il presidente avrebbe dovuto essere perfettamente al corrente dell'impossibilità a partecipare all'evento da parte di una persona, in merito alla cui, scomparsa si era già pubblicamente definito “scioccato e rattristato”. Ma lasciando, comunque, da parte questi divertenti autogoal che Biden è solito farsi in casa, di ben altro spessore possono rivelarsi alcune “uscite” che, ogni tanto, l'uomo più potente del mondo si concede anche in campo internazionale. Ed a questo proposito, stiamo pensando alla frase che ha pronunciato, l'altro ieri, nel corso di una manifestazione del Partito Democratico, quando rivolgendosi ai suoi elettori, ha chiesto loro se avessero visto cosa era appena accaduto nelle elezioni italiane, aggiungendo di non potersi affatto sentire ottimista, osservando cosa stia succedendo oggi nel mondo. Il significato delle sue parole era inequivocabile: così come a Roma ha vinto un partito che mette a rischio la democrazia, la stessa cosa può avvenire in ogni altro Paese, compresi gli USA dove i trumpiani, secondo i sondaggi, sono avvantaggiati per le prossime consultazioni di mid – term (che si svolgeranno il prossimo 8 novembre) e dove, in prospettiva, lo stesso Trump potrebbe candidarsi per la presidenza degli Stati Uniti. Immaginiamo l'imbarazzo che queste affermazioni devono aver creato ai piani alti dell'Amministrazione americana che, soprattutto attraverso il messaggio ufficiale del Segretario di Stato, Antony Blinken, aveva appena fatto sapere all'Italia che Washington avrebbe continuato a lavorare con il nuovo Governo di Roma in perfetta armonia. E' proprio il caso di dire che, ancora una volta, “la parola (quella di Joe Biden) ha tradito il pensiero, scompaginando i piani dei suoi più stretti collaboratori, che adesso, in qualche modo, si daranno da fare per rimediare ai guasti prodotti dal loro capo. A questo punto però, al di là delle rettifiche, delle smentite e dei tentativi di aggiustamento che certamente le arriveranno da Oltreoceano, Giorgia Meloni ha avuto modo di capire quale sia l'effettiva valutazione che la Casa Bianca esprime sul 25 settembre e sull'esecutivo che ne potrà scaturire. Ci aspettiamo, quindi, che per recuperare credibilità, la nostra futura premier accentui le sue posizioni filo atlantiche ed attenui, invece, quelle meno benevole nei confronti dell'Unione Europea. Ed in uno scenario di questo tipo, la presenza, nel suo governo, di un partito che ha firmato un patto di mutua collaborazione con la putiniana Russia Unita, le risulterà sempre più ingombrante. Credits: Agenzia Fotogramma
È stato inaugurato a Santena, in provincia di Torino, il primo polo formativo territoriale della Scuola Nazionale dell'Amministrazione. A svelare la targa sono stati il ministro Renato Brunetta, e la presidente della Sna, Paola Severino. fsc/gtr
In questa edizione:- Scuola nazionale dell'Amministrazione, nasce il primo polo formativo- Un piano per la transizione sostenibile degli atenei- Alla Sapienza il primo Corso di laurea in Gender studies e mediafsc/abr/gsl
Ubah Cristina Ali Farah"Babel Festival"https://www.babelfestival.com/Trovare le paroleInvitiamo chi vive in Ticino e sta imparando l'italiano come seconda lingua a una serie di incontri con la scrittrice somala e italiana Ubah Cristina Ali Farah.Gli appuntamenti de l'altralingua intendono creare un ambiente in cui possiate conoscervi, condividere le vostre esperienze e sviluppare i mezzi per comunicare in modo più completo e soddisfacente sulla pagina e nella vita quotidiana.Gli incontri con Ubah si concentrano in particolare su come trovare le parole più adatte per raccontare le proprie storie, che si tratti di dirle a voce o di scriverle in prosa o in poesia.Con: Ubah Cristina Ali FarahQuando: mercoledì 14 settembre ore 14-17 | giovedì 15 settembre ore 10-13Dove: Biblioteca BiblioBaobab | via Magoria 10, BellinzonaPartecipazione: gratuitaIscrizioni e maggiori informazioni: biblio@cooperativabaobab.ch, tel. 0918354426Dopo il primo incontro di giugno, Ubah torna a BiblioBaobab il 14 e 15 settembre. Un terzo appuntamento è previsto per dicembre.Ubah Cristina Ali Farah"Le stazioni della luna"66thand2ndhttps://www.66thand2nd.com/«Le storie di Ali Farah travolgono perché parlano di un mondo insieme vicino e lontano» - Irene BignardiOrfana di madre, Ebla cresce nell'entroterra somalo. L'anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le insegna l'arte interdetta alle donne di leggere le stelle, i pianeti e i segni del cielo. Per sfuggire a un matrimonio combinato si ritroverà nella Mogadiscio degli anni Trenta, complice il poeta e camionista Gacaliye. Insieme metteranno su un piccolo e proficuo commercio e avranno due bambini, Kaahiye e Sagal. La storia di Ebla si intreccia con quella di Clara, sua figlia di latte, nata da genitori italiani residenti a Mogadiscio. Costretta, appena adolescente, a lasciare il paese con la madre e il fratello Enrico a bordo di una delle famose «navi bianche», Clara farà ritorno nella città natale solo all'inizio degli anni Cinquanta in veste di giovane maestra, agli esordi dell'Amministrazione fiduciaria italiana. Attraverso lo stretto rapporto con Ebla, i suoi figli Kaahiye e Sagal e l'amica Mirella, Clara si ritroverà coinvolta in prima persona nelle lotte per l'indipendenza del paese in un periodo storico tormentato, quando l'Italia torna in Somalia con il compito di accompagnarla nel processo verso l'indipendenza.IL POSTO DELLE PAROLEAscoltare fa Pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La discussione, avvenuta nel corso della riunione di mercoledì 27 luglio del Consiglio comunale di Aosta tra la consigliera Sylvie Spirli e l'assessora comunale alle pari opportunità Clotilde Forcellati, sul supporto dell'Amministrazione comunale all'Aosta Pride.
La sintesi della discussione, avvenuta in apertura della riunione del Consiglio comunale di Aosta di mercoledì 25 maggio, sul nuovo regolamento per l'utilizzo degli impianti sportivi di proprietà dell'Amministrazione comunale, presentato dal consigliere Roberto Favre, con gli interventi di Bruno Giordano e di Paolo Laurencet e dell'assessora allo sport Alina Sapinet. --- Support this podcast: https://anchor.fm/aostapodcast/support
La sintesi delle comunicazioni del sindaco di Aosta, Gianni Nuti, che in apertura della riunione del Consiglio comunale del capoluogo di mercoledì 6 aprile, ha aggiornato i consiglieri sull'attività dell'Amministrazione del capoluogo. --- Support this podcast: https://anchor.fm/aostapodcast/support
L'attualità della Valle d'Aosta dal 21 al 25 febbraio. In questo appuntamento tracciamo il bilancio della Nazionale alle Olimpiadi invernali di Pechino, con l'analisi delle tre medaglie valdostane ed il commento di Jean-Pierre Guichardaz, assessore regionale al turismo, sport e beni culturali. Parliamo poi del concorso "Luci e colori di Natale 2021" del Comune di Aosta, con le valutazioni di Alina Sapinet, assessora allo sviluppo economico e promozione turistica, e di Alberto Ragni, presidente dell'Associazione artisti valdostani e quindi delle cinque opere di artigianato di tradizione alle quali sono stati assegnati i premi-acquisto, con il discorso sulla "Foire" di Luigi Bertschy, assessore regionale allo sviluppo economico. Raccontiamo quindi le procedure di vendita del Castello di Introd, con la discussione in Consiglio Valle tra la consigliera regionale Chiara Minelli ed il presidente della Regione Erik Lavevaz, e poi analizziamo i costi per il teleriscaldamento da parte dell'Amministrazione regionale negli anni 2020 e 2021, tema di un'interrogazione, in Consiglio Valle, di Mauro Baccega, alla quale ha risposto Carlo Marzi, assessore regionale alle finanze, opere pubbliche e territorio. --- Support this podcast: https://anchor.fm/aostapodcast/support
Se il rischio Default appare scongiurato per i prossimi due mesi, l'amministrazione americana si trova oggi a giocare un'altra partita cruciale, quella dell'intelligence, messa in crisi dalla progressiva perdita della rete di agenti segreti. Ma un'altra battaglia è in corso, contro la legge del Texas che da maggio vieta il diritto all'aborto dalla sesta settimana di gravidanza.
Contenuto extra della docuserie "9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani".L'azione internazionale degli Stati Uniti nel periodo successivo all'11 settembre è stata largamente definita dalla decisione dell'Amministrazione di George W. Bush di impegnare l'America in una Guerra Globale al Terrore e in un ambizioso programma di esportazione della democrazia. La rilevanza storica dell'Amministrazione è ravvisabile nel fatto che la politica estera delle amministrazioni successive sia stata infine un tentativo continuo di districarsi da maglie tessute da Bush e il suo entourage nei primi anni 2000. Il ritiro delle truppe USA dall'Afghanistan ordinato dal Presidente Joe Biden segna il passaggio tra l'era della Guerra Globale al Terrore e quella dominata dalla competizione globale con la Cina, ma le conseguenze della politica di Bush continueranno a farsi sentire ancora per anni.Riccardo Alcaro (Coordinatore delle ricerche e Responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali).https://storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Contenuto extra della docuserie "9/11. Il ricordo di chi lo raccontò agli italiani".L'azione internazionale degli Stati Uniti nel periodo successivo all'11 settembre è stata largamente definita dalla decisione dell'Amministrazione di George W. Bush di impegnare l'America in una Guerra Globale al Terrore e in un ambizioso programma di esportazione della democrazia. La rilevanza storica dell'Amministrazione è ravvisabile nel fatto che la politica estera delle amministrazioni successive sia stata infine un tentativo continuo di districarsi da maglie tessute da Bush e il suo entourage nei primi anni 2000. Il ritiro delle truppe USA dall'Afghanistan ordinato dal Presidente Joe Biden segna il passaggio tra l'era della Guerra Globale al Terrore e quella dominata dalla competizione globale con la Cina, ma le conseguenze della politica di Bush continueranno a farsi sentire ancora per anni.Riccardo Alcaro (Coordinatore delle ricerche e Responsabile del programma "Attori globali" dell'Istituto Affari Internazionali).https://storiainpodcast.focus.it - Canale DocuserieA cura di Francesco De Leo. Montaggio di Silvio Farina.------------Storia in Podcast di Focus si può ascoltare anche su Spotify http://bit.ly/VoceDellaStoria ed Apple Podcasts https://podcasts.apple.com/it/podcast/la-voce-della-storia/id1511551427.Siamo in tutte le edicole... ma anche qui:- Facebook: https://www.facebook.com/FocusStoria/- Gruppo Facebook Focus Storia Wars: https://www.facebook.com/groups/FocuStoriaWars/ (per appassionati di storia militare)- Youtube: https://www.youtube.com/user/focusitvideo- Twitter: https://twitter.com/focusstoria- Sito: https://www.focus.it/cultura
Guido Melis"Storia dell'amministrazione italiana"Edizioni Il Mulinohttps://www.mulino.it/L'ascesa dell'Italia tra le potenze mondiali nel secondo dopoguerra sembra essere avvenuta, per molti versi, fuori e indipendentemente dallo Stato. Deriva forse da qui la marginalità delle istituzioni statali, la loro incomunicabilità con la pubblica amministrazione?E come si riforma un sistema amministrativo e una classe dirigente capace di affrontare le nuove sfide poste dagli obiettivi di ripresa e di resilienza?Les institutions sont la garantie du gouvernement d'un peuple libre contre la corruption des mœurs, et la garantie du peuple et du citoyen contre la corruption du gouvernement.Louis Antoine de Saint-JustLa storia dell'amministrazione come capitolo centrale della storia d'Italia dal 1861 a oggi. Utilizzando gli archivi ma anche le leggi, le circolari e gli atti ufficiali, le memorie e gli epistolari e persino, più di recente, le interviste in video dei capi di gabinetto, il volume propone un affresco delle poche virtù e dei molti vizi dell'apparato burocratico italiano nella sua ultrasecolare evoluzione. Lo Stato stampella dello sviluppo, la meridionalizzazione del personale con Giolitti e dopo, i tentativi di riforma e la loro sconfitta, la vita materiale degli impiegati e la loro speciale cultura, i grandi funzionari, il fascismo, lo Stato imprenditore, la Repubblica, gli enti pubblici, le Regioni: il libro ripercorre il lungo e contrastato cammino della pubblica amministrazione che dall'Unità arriva alla crisi attuale.Guido Melis ha insegnato Storia dell'amministrazione pubblica e Storia delle istituzioni politiche nelle Università di Sassari, Siena, Roma «La Sapienza» e nella Scuola superiore dell'amministrazione. Con il Mulino ha pubblicato anche «Burocrazia e socialismo nell'Italia liberale» (1980), «Fare lo Stato per fare gli italiani» (2014), «La burocrazia» (nuova ed. 2015), «La macchina imperfetta» (2018; Premio Viareggio). La prima edizione di questo libro ha vinto il Premio Acqui Storia e il Premio Sissco.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
La presentazione dell'adesione dell'Amministrazione comunale di Aosta all'applicazione "Municipium", con Gianni Nuti, sindaco del capoluogo regionale, Roberto Gens, responsabile comunale della transizione al digitale, Amedeo Garelli, project manager della società Inva, e Francesco Mileto, responsabile della comunicazione del Comune di Aosta.
La sintesi della presentazione delle modifiche alla disciplina delle "Ztl - Zone a traffico limitato" ad Aosta, che si è tenuta in videoconferenza giovedì 25 marzo, con Francesco Mileto, l'addetto stampa dell'Amministrazione del capoluogo regionale, Gianni Nuti, sindaco di Aosta, Loris Sartore, assessore comunale all'ambiente, pianificazione territoriale e mobilità, Antonio Franco, presidente della "Aps - Azienda pubblici servizi" e Fabio Fiore, comandante della Polizia locale di Aosta.
Manca ancora piu' di un mese all'insediamento di Joe Biden alla Presidenza degli Stati Uniti, ma i venti degli scandali gia' infuriano. Il figlio Hunter, ha ammesso di essere sotto indagine per una evasione fiscale legata agli affari condotti in Cina con un fondo di private equity legato al governo di Pechino.La faccenda e' politicamente esplosiva perche' l'influenza della Cina sulle istituzioni e sull'economia americana da alcuni giorni e' stata messa in una luce sinistra da inchieste giornalistiche che coinvolgono il vertice del Partito Democratico.Difficile per il Presidente eletto continuare ad insistere di non sapere alcunché degli affari del figlio Hunter (fonte costante di imbarazzo per il padre tra droghe e donnine allegre). E ancora piu' difficile negare che nelle posizioni chiave dell'Amministrazione entrante sono stati nominati personalita' notoriamente filocinesi.Lunedì scorso, John Ratcliffe il direttore della National Intelligence degli USA (la rete di contro spinaggio) aveva affermato, in un'intervista a Tucker Carlson Tonight su Fox News, che sebbene la Cina non abbia ancora raggiunto gli Stati Uniti come la più grande superpotenza del mondo, i politici devono preoccuparsi dell'incombente minaccia che l'Impero di Mezzo rappresenta.
L'AD di Alia Spa, Alessia Scappini è intervenuta questa mattina presentando "Firenze città circolare": "Firenze ambisce e c'è una grande volontà dell'Amministrazione per diventare un modello, superando stereotipi, chiedendo un senso di responsabilità verso la raccolta differenziata. Lo scopo principe, come ha detto il Sindaco, è quello di trarre da Firenze un motore da Firenze lo sviluppo economico di quelle che sono le fabbriche del riciclo". E sul cassonetto "intelligente": Il vantaggio del porta a porta, guida l'utente ad aver consapevolezza verso i rifiuti guardando direttamente dentro al bidoncino. Questi saranno taggati e l'utente potrà consultare il comportamento da tenere. Anche nell'altro caso, il cittadino potrà verificare i propri comportamenti e l'azienda potrà capire se ci sono interventi da fare" E sul rifiuto industriale: "Tutte le imprese avranno dei servizi dedicati, oggi già nel centro storico ci sono servizi dedicati alle utenze commerciali. Per l'industria e gli scarti di produzione stiamo lavorando per realizzare quelle filiere di rifiuti speciali". E sull'inceneritore di San Donnino: "Sì, lì dentro alla stazione ecologica esiste ancora l'edificio dell'ex inceneritore. Un edificio mantenuto ma senza utilizzarlo. C'è una progettazione ad eliminare quel fabbricato, ma dall'altra parte trasformando quell'area, dandogli un valore ed una funzione diversa anche tecnologicamente parlando".
Il Comune di Trieste a seguito della sdemanializzazione è diventato proprietario dell'intero Porto Vecchio, la cui area è entrata nella piena disponibilità dell'Amministrazione comunale nel giugno 2017. L'intera area, con una superficie complessiva di 630 mila mq con 40 magazzini, è oggetto di un processo di radicale riqualificazione. In questo quadro il Comune di Trieste ha individuato la possibilità di realizzare anche un Centro Congressi. Con la collaborazione di una cordata di operatori economici e con lo strumento del project financing sì è colta l'opportunità offerta da ESOF 2020 per avviare la realizzazione del Centro Congressi, che si integra con quella in corso (viabilità, rotatoria, sottoservizi, Museo del Mare) finanziata con i 50 milioni di euro di contributo del Mibact. Al taglio del nastro del Trieste Convention Center e alla conseguente apertura della nuova viabilità e delle infrastrutture della zona sono intervenuti oggi, 31 Agosto, il sindaco di Trieste con gli assessori comunali ai Lavori pubblici e alle Attività economiche, il governatore del Friuli Venezia Giulia, il presidente di TCC Paolo Marchesi e l'arcivescovo di Trieste mons. Giampaolo Crepaldi che ha benedetto il nuovo Centro congressi. Nell'occasione l'Amministrazione comunale di Trieste ha voluto ringraziare anche tutte quelle realtà e imprese che hanno lavorato per la realizzazione della moderna e funzionale struttura, il cui valore supera i 13 milioni di euro e che, come noto, si sviluppa su una superficie complessiva di 9.000 mq con una auditorium principale di quasi 2000 posti (che, come ha ricordato il sindaco, sarà dedicato alla memoria dell'ing. Pierpaolo Ferrante) nonché delle diverse opere di viabilità e urbanizzazione, del valore di 5 milioni di euro, che sono state ultimate nella zona. Il progetto ha visto la riqualificazione dei Magazzini 27 e 28 e la realizzazione di un Centro Congressi in ampliamento del Magazzino 28 con la creazione di una struttura polifunzionale e polivalente, collocandosi così nel quadro delle iniziative tese al rilancio del Porto Vecchio che il Comune di Trieste, nel suo ruolo di proprietario, intende promuovere. I due edifici di proprietà del Comune, situati nell'area di Porto Vecchio, sono stati ristrutturati e uno (Magazzino 28) è stato ampliato tramite una nuova edificazione. Il Magazzino 27 è un capannone industriale a un piano, addossato e continuo alla storica facciata del magazzino 27 (ex magazzino Ford). Il Magazzino 28 è un capannone industriale risalente agli anni 1970/80 realizzato in pannelli prefabbricati di cemento. Il capannone ha una superficie di oltre 3000 mq e una copertura piana; è di nessun pregio architettonico e non presenta motivi di interesse né storico né architettonico. Anch'esso è stato sottoposto a lavori riguardanti il cambio di destinazione d'uso e opportune modifiche richieste per legge. Le sue funzioni saranno di spazi di esposizione, conferenze, catering. Adiacente all'area centrale (zona riservata all'esposizione) è stata realizzata una sala polifunzionale da 500 posti così da poter essere utilizzata sia per esposizioni che per conferenze. Il Magazzino 28 è stato ampliato tramite la realizzazione del nuovo edificio denominato “Magazzino 28/1” che occupa una superficie di circa 3380 mq su un livello. Le funzioni al suo interno saranno di salone principale che occuperà una superficie di 1640 mq, foyer, magazzini e impianti. Complessivamente il Centro Congressi si estende su una superficie di oltre 9000 mq comprendenti le aree dei magazzini 27, 28 e 28/1, - messi in comunicazione attraverso un ponte di collegamento esterno lungo 30 metri. Esternamente è stata realizzata un'area di parcheggio di circa 4.500 mq con 200 posti auto a servizio del Centro Congressi. La realizzazione dell'intervento è stata inizialmente stimata in 15 mesi. Una volta consegnati i magazzini al concessionario, i lavori del lotto 0 (opere preliminari di demolizione e accantieramenti) sono inizi...
Ben tornati oggi vorrei parlarvi della denuncia di successione in caso di presenza di una cassetta di sicurezza presso una Banca.A seguito del decesso di un soggetto, titolare di una cassetta di sicurezza o di un armadio blindato, locato presso un Istituto di Credito, dovrà essere disposto l'inventario e la valutazione del contenuto al fine di procedere alla dichiarazione di successione.Secondo l'Articolo 48, sesto comma, secondo periodo D.Lgs 31 ottobre 1990 n. 346, le cassette di sicurezza, dopo la morte del concessionario, o uno dei concessionari, possono essere aperte solo alla presenza di un funzionario dell'Amministrazione finanziaria o di un Notaio che, avvalendosi della consulenza di un perito esperto, redige l'inventario del contenuto, previa comunicazione del concedente all'Ufficio del registro, nella cui circoscrizione deve essere redatto l'inventario, del giorno e dell'ora dell'apertura.Per la stima dei beni, contenuti nella cassetta di sicurezza, il Notaio qualora non provveda personalmente, nominerà un perito estimatore che dovrà prestare giuramento secondo la formula dei consulenti tecnici:“Giuro di bene e fedelmente adempiere all'incarico affidatomi al solo scopo di far conoscere la verità” e provvedere alla valorizzazione dei beni rinvenuti".Ultimato l'inventario, i beni dovranno essere nuovamente posti in cassetta di sicurezza sino alla presentazione della relativa dichiarazione di successione. Successivamente la banca, dietro presentazione del modello 240 rilasciato dall'Ufficio del registro, acconsentirà all'apertura e alla eventuale chiusura della locazione.GoldCare Italy mette a disposizione il servizio di custodia del tuo Oro presso il deposito Assicurato privato Fidelitas spa a Bergamo( no istituto di credito). Il caveau Fidelitas spa è un deposito di massima sicurezza sorvegliato e controllato h24 con spazi custoditi e protetti essendo un deposito privato, è fuori dal circuito bancario.Per controllare e gestire il modo autonomo il tuo Oro lasciato in deposito avrai accesso al servizio-online attraverso un ‘area riservata con password ed ID personali.L'Oro in deposito presso Fidelitas spa è assicurato al 100% al valore di rimpiazzo con polizza di Lloyd's di Milano.Vi ricordo il nostro blog (https://www.goldcareoro.it/) dove troverete informazioni e news legate al mondo dell'oro nonché approfondimenti dei nostri esperti in metalli preziosi.Grazie.A presto.#GoldCareOro #ChiediloAGoldCareSegui #GoldCareOro✨GoldCare Italy: https://www.goldcare.it/✨GoldCare Italy Blog: https://www.goldcareoro.it/✨Instagram: https://www.instagram.com/goldcareoro/✨Iscriviti al nostro canale YouTube: http://bit.ly/GoldCareOro✨Ascolta i nostri Podcast: https://www.spreaker.com/user/goldcareitaly✨Facebook: https://www.facebook.com/goldcareitaly/✨LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/goldcare-italy✨Whatsapp - Consulenza gratuita: +39 379 1774894 - https://wa.me/393791774894✨Lavora con GoldCare Italy: https://www.goldcare.it/collabora/collaborazione.html
La sintesi della discussione della mozione presentata mercoledì 27 maggio, in Consiglio comunale ad Aosta, dal consigliere Etienne Andrione sui crediti di dubbia esigibilità da parte dell'Amministrazione del capoluogo regionale con le risposte dell'assessora alle finanze Cristina Galassi, del sindaco Fulvio Centoz, e dell'assessore all'ambiente, con delega all'acquedotto, Delio Donzel.
La sintesi della parte "sanitaria" della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla situazione dell'emergenza sanitaria da "covid-19", che si è tenuta alle ore 11 di sabato 16 maggio, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, in modalità streaming, con il presidente della Regione, Renzo Testolin, Luca Montagnani, coordinatore regionale dell'emergenza e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della parte "sanitaria" della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla situazione dell'emergenza sanitaria da "covid-19", che si è tenuta alle ore 18.10 di martedì 12 maggio, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, in modalità streaming, con il dottor Luca Montagnani, coordinatore regionale dell'emergenza, Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta e Renzo Testolin, presidente della Regione.
La sintesi della parte "politica" della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla situazione dell'emergenza sanitaria da "covid-19", che si è tenuta alle ore 18.10 di martedì 12 maggio, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, in modalità streaming, con il presidente della Regione, Renzo Testolin, e gli assessori regionali Luigi Bertschy e Chantal Certan.
Il 3 Febbraio 2016 viene ritrovato un corpo nelle vicinanze di una prigione dei servizi segreti egiziani al Cairo, in un fosso lungo l'autostrada che collega la capitale egiziana ad Alessandria, sotto il cavalcavia Hazem Hassan. Il corpo è nudo e presenta evidenti segni di tortura: contusioni e abrasioni in tutto il corpo come quelli che si sviluppano dopo un lungo pestaggio. Lividi estesi compatibili con lesioni da calci e pugni. Anche da un bastone. Nonostante il corpo sia in queste condizioni e non vengano trovati documenti di alcun tipo, le autorità egiziane non hanno alcun dubbio: il corpo è quello di un ragazzo italiano che era stato rapito qualche giorno prima, il 25 Gennaio. Aveva 28 anni e si chiamava Giulio Regeni. Il giorno successivo viene confermato che il corpo è quello di Giulio Regeni. Il direttore dell'Amministrazione generale delle indagini di Giza dice che le indagini preliminari parlano di un incidente stradale, nonostante il corpo presenti evidenti segni di tortura che vengono rilevate anche dal procuratore egiziano. Il 9 Febbraio dal Cairo cominciano i depistaggi: per allontanare un coinvolgimento del governo, dopo l'ipotesi dell'incidente stradale, il regime di Al-Sisi fa pubblicare sui media amici le ipotesi più disparate: si parla di un omicidio maturato nel mondo della droga, quando invece l'autopsia ha stabilito che Giulio non ha mai fatto uso di sostanze stupefacenti. Si parla di una rapina, si allude alle frequentazioni di Giulio. Voci che però vengono immediatamente messe a tacere con i fatti, in Italia. L'attivista per i diritti umani Mona Seif scrive che l'agente investigativo in Egitto a cui è stato affidato il caso di Regeni è Khaled Shalabi, condannato dal tribunale penale di Alessandria nel 2003 per aver falsificato un rapporto di polizia e aver torturato a morte un uomo. Il 24 Marzo 2016 il ministero dell'Interno egiziano annuncia che sono stati uccisi cinque sequestratori legati alla morte di Regeni. Nell'abitazione della sorella del capobanda sarebbe stata trovata una borsa con all'interno i documenti di identità e gli effetti personali del ricercatore italiano. Il ministro dell'Interno egiziano pubblica sui social la notizia e le foto dei documenti di Giulio e di altri oggetti ben disposti su un vassoio di argento (tra questi degli occhiali femminili e un pezzo di hashish). Si scoprirà poi che le cinque persone uccise erano innocenti ed erano state utilizzate per realizzare un depistaggio raffazzonato e molto poco credibile. Visto che l'Egitto non risponde alle richieste di invio di documentazioni, non collabora con gli investigatori italiani inviati al Cairo per le indagini e realizza depistaggi invece di aiutare la ricerca della verità, l'8 Aprile 2016 l'Italia ritira l'Ambasciatore dall'Egitto. L'episodio di oggi di Se un ribelle spento è un modo semplice per chiedere ancora, a gran voce, Verità per Giulio Regeni.
La terza parte della sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla presentazione della cosiddetta "fase 2" dell'emergenza sanitaria da "covid-19", che si è tenuta alle ore 11.30 di domenica 3 maggio, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, in modalità streaming, con Luca Montagnani, coordinatore regionale dell'emergenza, Pio Porretta, capo della Protezione civile e Renzo Testolin, presidente della Regione.
La seconda parte della sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla presentazione della cosiddetta "fase 2" dell'emergenza sanitaria da "covid-19", che si è tenuta alle ore 11.30 di domenica 3 maggio, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, in modalità streaming, con gli assessori regionali Chantal Certan, Albert Chatrian, Luigi Bertschy e Mauro Baccega.
La prima parte della sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla presentazione della cosiddetta "fase 2" dell'emergenza sanitaria da "covid-19", che si è tenuta alle ore 11.30 di domenica 3 maggio, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, in modalità streaming, con il presidente della Regione, Renzo Testolin, che spiega la sua ordinanza numero 192, firmata nella mattinata di domenica.
La sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 17.15 di mercoledì 22 aprile, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, coordinatore sanitario dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta, e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
Torniamo a parlare di Teatro, oggi su Palcoscenico c'è Felice Della Corte, presidente di UTR, "nessun segnale dell'Amministrazione del Comune di Roma". Articolo completo ► https://www.senzabarcode.it/2020/04/16/utr-chiama-campidoglio/
La sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18.15 di mercoledì 15 aprile, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, coordinatore sanitario dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta, e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 17 di venerdì 10 aprile, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, coordinatore sanitario dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta e con la partecipazione di "Dolche", Maura Susanna, Davide Mancini e Philippe Milleret.
La sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 17.15 di martedì 7 aprile, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, con Renzo Testolin, presidente della Regione, di Ivo Morelli, questore di Aosta, Luca Montagnani, coordinatore sanitario dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale sulla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 17 di venerdì 3 aprile, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, coordinatore sanitario dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta, e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 17 di lunedì 30 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, coordinatore dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta, e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 17 di giovedì 26 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, coordinatore dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta, e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 17 di martedì 24 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, sempre senza giornalisti, e con i relatori con indosso le mascherine di sicurezza, dopo tre giorni di silenzio da parte delle autorità regionali, con Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta e coordinatore dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta, Renzo Testolin, presidente della Regione e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di venerdì 20 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, sempre senza giornalisti, e con i relatori con indosso le mascherine di sicurezza, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta e coordinatore dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta, Pier Eugenio Nebiolo, direttore sanitario dell'Usl valdostana e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di giovedì 19 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, sempre senza giornalisti, e con i relatori con indosso le mascherine di sicurezza, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Pier Eugenio Nebiolo, direttore sanitario dell'Usl valdostana, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Chantal Certan, assessore regionale all'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di martedì 17 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, sempre senza la presenza dei giornalisti, e con tutti i relatori con indosso le mascherine, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Pier Eugenio Nebiolo, direttore sanitario dell'Usl valdostana, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta e Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta e coordinatore dell'emergenza "coronavirus" in Valle d'Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di martedì 17 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, sempre senza la presenza dei giornalisti, e con tutti i relatori con indosso le mascherine, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta e coordinatore regionale dell'emergenza "coronavirus", Pier Eugenio Nebiolo, direttore sanitario dell'Usl valdostana, Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta e Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali e con l'intervento "esterno" del dottor Domenico Pone.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di lunedì 16 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, sempre senza la presenza dei giornalisti, e con tutti i relatori con indosso le mascherine, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta, Pier Eugenio Nebiolo, direttore sanitario dell'Usl valdostana, Massimo Di Benedetto, responsabile della struttura delle analisi cliniche, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di domenica 15 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, senza la presenza dei giornalisti, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta, Massimo Di Benedetto, responsabile della struttura delle analisi cliniche e Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 19 di venerdì 13 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, senza la presenza dei giornalisti, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta e Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali.
La consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di giovedì 12 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, solo in modalità streaming, senza la presenza dei giornalisti, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta e Luigi Bertschy, assessore regionale agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti.
La consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 13 di mercoledì 11 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali e di Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di martedì 10 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali e Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta.
La sintesi della consueta conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di lunedì 9 marzo, nel salone "Viglino" di Palazzo regionale, ad Aosta, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Franco Manes, presidente del Consorzio degli Enti locali della Valle d'Aosta, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Luigi Bertschy, assessore regionale agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, Chantal Certan, assessore regionale all'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che da questa data viene annunciata come un appuntamento quotidiano e che si è tenuta alle ore 19.30 di domenica 8 marzo, nella sala riunioni della Protezione civile, all'aeroporto regionale "Corrado Gex" di Saint-Christophe, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta, Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta, Luigi Bertschy, assessore regionale agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, Chantal Certan, assessore regionale all'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili ed Albert Chatrian, assessore regionale all'ambiente, risorse naturali e Corpo forestale.
La conferenza stampa integrale dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 17 di venerdì 6 marzo, nella sala riunioni della Protezione civile, all'aeroporto regionale "Corrado Gex" di Saint-Christophe, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali, Angelo Pescarmona, commissario dell'Azienda Usl della Valle d'Aosta, Pier Eugenio Nebiolo, direttore sanitario dell'Usl valdostana, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta e Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta.
La conferenza stampa integrale dell'Amministrazione regionale in merito alla psicosi "coronavirus" che si è tenuta alle ore 18 di mercoledì 4 marzo, nella sala Giunta di Palazzo regionale, ad Aosta, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Chantal Certan, assessore regionale all'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili, e Luigi Bertschy, assessore regionale agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti.
La sintesi della conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla problematica del "covid-19" che si è tenuta giovedì 27 febbraio alle ore 18.30, nella sala Giunta di Palazzo regionale, ad Aosta, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luigi Bertschy, assessore regionale agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali e Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta.
La sintesi delle due conferenze stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla problematica del "covid-19" che si sono tenute martedì 25 febbraio alle ore 13 ed alle 19, nella sala riunioni della Protezione civile, all'aeroporto regionale "Corrado Gex" di Saint-Christophe, con Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta, Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta e Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali.
İmralı è una piccola isola turca nel Mar di Marmara. Sarebbe un paradiso se non ci fosse una prigione. Un'area di 25 chilometri quadrati presidiata da 5000 soldati, che contiene un solo prigioniero: Abdullah Öcalan. Arrestato nel 2009, vive un isolamento devastante: una piccola cella, non può aprire la finestra; due ore d'aria al giorno, rinchiuso in un piccolo cortile e con una rete a escludere il cielo. Dal 2011 al 2019 gli sono anche state vietate le visite dei suoi legali, che erano l'ultimo legame che aveva con il mondo. Abdullah Öcalan nasce a Ömerli nel 1948. Un piccolo liceo di provincia, poi l'Università ad Ankara, dove però il colpo di stato militare lo porta presto ad abbandonare gli studi. Proprio il suo ritorno a Diyarbakır comincia la sua lotta per promuovere i diritti del popolo curdo. Nel 1977 fonda il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK), un'organizzazione che lotterà per oltre 40 anni per dare ai curdi i diritti che gli sono sempre stati negati. Il PKK sceglie anche di abbracciare la lotta armata, e per questo viene classificato come organizzazione terrorista dalla maggioranza degli stati occidentali, compresi USA e Unione Europea. Nel 1980 Öcalan è costretto a fuggire in Siria, e dopo qualche anno in Russia. Cerca disperatamente uno stato che gli conceda asilo politico, ma non lo trova. Viene arrestato in Kenya, a Nairobi, e poi portato a İmralı, dove viene condannato all'ergastolo. È proprio in quella piccola cella che nasce il progetto più ambizioso per il popolo curdo: il confederalismo democratico. Teorizzato proprio dal prigioniero di İmralı, troverà la sua realizzazione nella rivoluzione del Rojava e nella nascita dell'Amministrazione autonoma della Siria del Nord-est. Se un ribelle spento passa il testimone, siamo pronti a prenderlo?
La sintesi delle due conferenze stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla problematica del "covid-19" che si sono tenute lunedì 24 febbraio alle ore 13 ed alle 18 nella sala riunioni della Protezione civile, all'aeroporto regionale "Corrado Gex" di Saint-Christophe, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta, Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali e Luigi Bertschy, assessore regionale agli affari europei, politiche del lavoro, inclusione sociale e trasporti.
La sintesi della prima conferenza stampa dell'Amministrazione regionale in merito alla problematica del "covid-19", che si è tenuta nella serata di domenica 23 febbraio nella sala Giunta di Palazzo regionale, ad Aosta, con Renzo Testolin, presidente della Regione, Pio Porretta, capo della Protezione civile della Valle d'Aosta, Luca Montagnani, direttore del dipartimento di emergenza dell'ospedale "Parini" di Aosta, Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali e Chantal Certan, assessore regionale all'istruzione, università, ricerca e politiche giovanili.
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5773LGBT MINACCIANO PRETE ANTI GAY PRIDE: ''TUA MADRE DOVEVA ABORTIRTI, TI ABORTIREMO NOI'' di Matteo OrlandoUn gruppo gay, che si è identificato con la sigla "Riscossa Arcobaleno", ha minacciato un prete-giornalista che si era opposto ad un recente Pride.Il fatto è accaduto a Reggio Calabria dove don Davide Imeneo, direttore del giornale arcidiocesano L'Avvenire di Calabria, ha trovato nella cassetta della posta un foglio con la scritta: "Tua madre doveva abortirti, ti abortiremo noi prete di m...".Il sacerdote reggino nei giorni scorsi si era opposto al Gay Pride che si era tenuto nella città dello stretto dove meno di 500 persone, provenienti da tutta Italia, hanno organizzato l'evento Lgbt. In particolare don Imeneo era entrato in conflitto con il Sindaco Pd di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.Il primo cittadino del Partito Democratico - colpito nei giorni scorsi dalla notizia dell'indagine per "disponibilità ad assecondare uno 'Ndranghetista" a carico del cognato Demetrio Naccari Carlizzi, ex vice presidente del Consiglio regionale e assessore regionale, uomo forte dell'area renziana calabrese - era finito nella bufera per avere sostenuto il Pride 2019, sfilando con i gay, le lesbiche, i transgender e altri manifestanti.Mentre nelle scorse settimane molti vescovi italiani hanno preferito soprassedere alle iniziative dei Pride, organizzati in tutto il mese di Giugno nelle loro diocesi, o al massimo hanno rilasciato dichiarazioni ambigue ma si sono rifiutati di appoggiare le preghiere di riparazione portate avanti da diversi gruppi cattolici, la Curia reggina non ha avuto paura ad attaccare Giuseppe Falcomatà.Attraverso un pezzo dello stesso direttore e consigliere nazionale della Federazione italiana dei Settimanali cattolici don Imeneo, Falcomatà è stato accusato di avere usato a sproposito, commentando la sua partecipazione al Pride sui social, uno slogan di un noto prete reggino ("nessuno escluso, mai", riferito dal sacerdote ai "pazzi" che, negli anni '80, liberò dai manicomi).Don Imeneo ha accusato Falcomatà di avere "una doppia morale sui diritti" (rilevando che il Sindaco di Reggio Calabria aveva attaccato l'iniziativa pro famiglia naturale portata avanti attraverso il cosiddetto "Bus della Famiglia") e lo ha sfidato a rispondere a due domande.La prima verteva sulle intenzioni politiche del Sindaco: "può dirci pubblicamente se sostiene anche le posizioni più progressive dei soggetti promotori che sfilavano accanto a lei, quali l'adozione e l'affido dei figli alle coppie omosessuali?" .Rilevando che lo stesso sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali, ripetutamente, si sono dichiarati cattolici, la seconda domanda chiedeva perché i diritti non hanno lo stesso peso. Don Imeneo, infatti, ha accusato il sindaco reggino di avere fatto sua l'agenda Lgbt e di avere escluso dalle priorità dell'Amministrazione reggina le vere emergenze, come la fuga dei giovani dalla città, che sta provocando una emorragia demografica, la situazione sociale dei papà divorziati, i genitori costretti a emigrare dalla Calabria per potere fare studiare i figli, il disagio abitativo che molte famiglie reggine vivono e la mancanza di aiuti alle famiglie numerose, dimenticati dall'amministrazione Pd.Sentito da Il Giornale, il portavoce dell'arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova don Imeneo ha spiegato che l'intento dell'Arcidiocesi era quello di "smascherare la doppia morale della politica, che strumentalizza i Pride ma che, alla prova dei fatti, è carente sul fronte dei diritti, di tutti i diritti. Ovviamente L'Avvenire di Calabria proseguirà indisturbato le proprie inchieste, la prepotenza non può spegnere la voce di chi è chiamato a raccontare la verità". Don Imeneo si è lamentato anche della manipolazione del richiamo al Sindaco operata dal portale Gaynews.it. "Oltre a omettere alcune parti dell'articolo, ha voluto attaccarmi direttamente", scatenando "commenti recanti gravi offese personali nei miei confronti".Intanto, il Vice Presidente (Gianluca Orefice) e tre Consiglieri del Comitato Arcigay "I Due Mari" (Giorgia Garreffa, Silvio Nocera, Valeria Cucèi) di Reggio Calabria, non riconoscendosi più nella linea politica che ha imboccato il comitato, e non condividendone più strategie e metodi, si sono dimessi dai loro incarichi.Nota di BastaBugie: ecco altre notizie dal "gaio" mondo gay (sempre meno gaio).BABY TRANS E MEDICI SOTTO RICATTOMarcus Evans, ex direttore del Tavistock and Portman NHS Foundation Trust, clinica inglese che si occupa di disforia di genere sui minori, ha affermato che molti suoi colleghi sono costretti ad intraprendere per i bambini e ragazzi il percorso di rettificazione sessuale a base di ormoni per non passare per transfobici.Evans ha dichiarato: "Credo che l'agenda politica pro-trans abbia invaso l'ambiente clinico e sia penetrato all'interno del Gender Identity Development Service (GIDS) [il dipartimento del Tavistock che si occupa di disforia di genere]. I giovani hanno bisogno di un servizio clinico indipendente che abbia a cuore gli interessi a lungo termine del paziente. In una certa misura, ciò richiede la capacità di resistere alla pressione proveniente da vari ambienti: dai giovani stessi, dalla loro famiglia, [...] dai social network e dai gruppi pro-trans altamente politicizzati".Inoltre Evans ha messo in evidenza che il "cambiamento di sesso" pare l'unica soluzione ai disturbi legati all'identità sessuale psicologica offerta da questa clinica: "Tutti i genitori hanno espresso preoccupazione per il fatto che, dopo che i loro figli hanno improvvisamente annunciato di pensare di vivere nel sesso sbagliato, gli operatori hanno immediatamente appoggiato la tesi che questa fosse la causa dell'angoscia del bambino, piuttosto che offrire tempo per esplorare dal punto di vista psicologico lo sviluppo del problema".Il numero di bambini che è passato al GIDS è cresciuto enormemente negli ultimi anni. Da 468 nel 2013 a 2.519 nel 2018. Da aggiungere che, oltre al fatto che il "cambiamento di sesso" non è eticamente accettabile, nella quasi totalità dei casi i problemi legati alla disforia di genere nell'età prepuberale o puberale si risolvono da sé. Negli altri casi è sufficiente l'accompagnamento psicologico perché sia la mente ad armonizzarsi al dato corporeo e non viceversa.(Gender Watch News, 29 luglio 2019)DUE MASCHI IN TESTA ALLA CLASSIFICA DELLE RAGAZZELe cose più incredibili stanno accadendo, ci scorrono sopra e nessuno che le chiami col loro nome: ingiuste follie. Due corridori maschi provenienti dal Connecticut continuano a dominare le classifiche nella competizione per le ragazze delle scuole superiori degli Stati americani. Avete letto bene, due maschi sono in testa alla classifica delle ragazze!Terry Miller e Andraya Yearwood sono juniores delle superiori, entrambi sono maschi biologici che si identificano come femmine transgender. E, secondo un rapporto dell'Associated Press, hanno conquistato il primo e il secondo posto nei recenti campionati open track indoor delle scuole del Connecticut tenutosi il 16 febbraio. Una delle concorrenti femmine, la liceale Selina Soule, ha fatto dichiarazioni di fuoco sull'accaduto, dicendo che non è giusto che le femmine debbano competere contro i maschi nella stessa gara. La Soule ha saltato le qualifiche per le gare regionali del New England solo per avere perso due punti nella classifica finale. «Conosciamo tutti l'esito della gara prima ancora che inizi; è demoralizzante», ha dichiarato la Soule, che non vuole discriminarli, ma «l'atletica ha sempre avuto regole per mantenere la competizione giusta».Miller è attualmente classificato come il terzo miglior corridore del Paese nelle gare cronometro dei 55 metri delle ragazze, invece Yearwood avrebbe il settimo miglior tempo nazionale. Miller ha sostenuto in una recente intervista che le ragazze femmine dovrebbero semplicemente scegliere di lavorare di più, piuttosto che lamentarsi dell'ingiustizia, quando devono affrontare la competizione contro atleti di sesso maschile che si identificano come transgender. Identica l'opinione dell'altro atleta maschio dichiaratosi femmina, secondo il quale i suoi sono "vantaggi" che altri atleti «potrebbero avere dal perfezionare la propria forma o fare sessioni di allenamento extra». Il Connecticut è uno dei 17 Stati che consentono agli atleti transgender di competere senza restrizioni nelle gare femminili.Altri Stati non hanno alcuna politica ufficiale o gestiscono tali problemi caso per caso. Nei giorni scorsi l'ex regina del tennis mondiale, Martina Navratilova, è stata oggetto di attacchi da parte dei gruppi Lgbt per aver scritto sul Sunday Times che è da folli, un «imbroglio», questa pratica e tipo di competizioni aperte ai trans nel campo femminile. Condividiamo, ancora in Italia non c'è una grande spinta per la promozione del transgenderismo, come invece in Uk, Usa, Canada, ma nessuno pensi che ci sia Paese immune a questa idea per la quale, anche nello sport, vedremo le femmine umiliate e bistrattate. Sogno un festa della donna nella quale si difendano le donne dalla ideologia gender e trans-gender, che qualcuno faccia un passo pubblico per difendere la biologia e il prezioso dono della umana femminilità.(Luca Volontè, Notizie Provita, 10/03/2019)MIO MINI PONY DIVENTA GAYSi chiama "My Little Pony - L'amicizia è magica" ed è una serie di cartoon basata sui Mini Pony, i celebri giocattoli di Hasbro. Gli ideatori di questa serie hanno pensato bene di inserire due personaggi omosessuali, la zia Holiday e zia Lofty che hanno fatto la loro comparsa sugli schermi italiani il 21 maggio scorso, precisamente sul canale Cartoonito.