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Roberto Casiraghi"The Phair"thephair.com/VI edizione della fiera dedicata alla fotografiada venerdì 9 a domenica 11 maggio 202550 gallerie e il nuovo Talks Program – The Phair OGR Torino(Corso Castelfidardo, 22 - Torino) Torna The Phair | Photo Art Fair, la prestigiosa fiera internazionale dedicata alla fotografia, a Torino per la VI edizione da venerdì 9 a domenica 11 maggio 2025. L'evento si svolgerà nuovamente alle OGR Torino, centro di cultura e innovazione unico in Europa, e riunirà gallerie d'arte e fotografia internazionali, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva tra esposizioni di artisti affermati e talenti emergenti. Ad arricchire il programma di questa edizione arriva il nuovo Talks Program – The Phair, un ciclo di incontri focalizzati sul tema del collezionismo, per cercare un confronto diretto con gli esperti del settore. Per promuovere il patrimonio fotografico nazionale e rafforzare i rapporti con le realtà museali torinesi, The Phair ha avviato una collaborazione con la GAM – Galleria Civica di Arte Moderna e Contemporanea scegliendo di utilizzare come immagine guida di questa edizione Torino, giostra Zeppelin in movimento (1934) di Mario Gabinio, custodita dall'Archivio Fotografico dei Musei Civici. Talks Program – The PhairPer la sua VI edizione, The Phair arricchisce il programma con un ciclo di incontri e approfondimenti dedicati al collezionismo, offrendo al pubblico un'occasione unica di confronto con collezionisti, art advisor, direttori di musei e fondazioni. Da venerdì 9 a domenica 11 maggio, infatti, prenderà vita il Talks Program – The Phair, un percorso che approfondisce il collezionismo privato, corporate e istituzionale. Venerdì 9 maggio Durante il primo giorno di The Phair, alle ore 12:30 si terrà l'incontro Truth in Photography con uno dei più rispettati ed eclettici studiosi di fotografia al mondo Joan Fontcuberta e Denis Curti, direttore artistico di Le Stanze della Fotografia e fondatore della galleria STIL. Alle ore 15:30 si terrà l'incontro The role of Italian photography in the wider, global context. Protagonisti saranno Lucia Bonanni, fondatrice del progetto BDC – Bonanni Del Rio Catalog, l'artista Silvio Wolf, e Carrie Scott, curatrice d'arte e consulente. A moderare sarà Francesca Filippino Pinto, curatrice d'arte e consulente.Alle ore 17:00 si terrà A conversation between an artist and a collector che vedrà protagonisti il fotografo Olivo Barbieri e Antonio Carloni, vicedirettore delle Gallerie d'Italia e curatore del Cortona Photography Festival, e a moderare Denis Curti. Chiuderà la giornata Building a Legacy Collection alle ore 18:30, con Marie-Laure de Clermont-Tonnerre, fondatrice di Spirit Now London, e Sebastian Lux, CEO e curatore della Collezione / Fondazione FC Gundlach, che parleranno insieme con Christian House, giornalista del Financial Times. Sabato 10 maggio Sabato 10 maggio alle ore 12:30 si terrà Building and Supporting a Museum Collection, con Massimo Prelz Oltramonti, collezionista d'arte e mecenate, Marta Weiss, curatrice di fotografia al Victoria and Albert Museum, Luigi Cerutti, Segretario Generale della Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, e a moderare Christian House. Alle ore 16:00 si proseguirà con Corporate Photography Collections, che vedrà intervenire Katarzyna Piskorz della Collezione ING in Polonia e l'architetto e collezionista Mario Cucinella. A moderare sarà Simen Yöruk, fondatore di Elipsis Projects e Exhibition Director del Qatar Museum. La giornata si concluderà alle ore 18:00 con il talk Art Photography and the Commercial Market, con il fotografo Bastiaan Woudt, Matthias Harder, direttore e curatore della Helmut Newton Foundation, Tommy Rönngren, Executive Director Hoyningen Huene Estate Archive, e a moderare la consulente d'arte Caterina Mestrovich. Domenica 11 maggio L'ultimo giorno di The Phair vedrà alle ore 12:30, l'incontro Curating a Photography Collection and Prize con la partecipazione di Isabelle von Ribbentrop, direttore esecutivo del Prix Pictet, Ettore Molinario, economista e storico dell'arte, e a moderare Simen Yöruk. Il programma si chiuderà alle ore 16:00 con Private Collections, un confronto tra i collezionisti Robert Popper, Emilio Bordoli, Giorgio Fasol e Clemente Zorzetto, moderati da Brandei Estes, specialista in fotografie, curatrice e consulente. Le gallerie presenti a The Phair 2025Durante i tre giorni di fiera, saranno 50 le gallerie di arte contemporanea e di fotografia presenti, selezionate per garantire un elevato livello qualitativo e una proposta organica, provenienti dall'Italia ma anche da Belgio, Germania, Gran Bretagna e Svizzera. Ogni galleria presenterà progetti artistici incentrati sull'idea di immagine, per rendere Torino un polo di riferimento e di confronto sul tema. Tra le tante, Alberto Damian Gallery parteciperà proponendo un dialogo tra le fotografe Lori Sammartino e Marialba Russo che, pur avendo operato in periodi diversi, condividono affinità stilistiche. A The Phair la selezione delle opere di Lori Sammartino sarà curata personalmente da Marialba Russo che cercherà così un confronto artistico con la Sammartino. A.MORE Gallery parteciperà con un percorso espositivo in cui si intrecciano le visioni di Aldo Salucci e Gianni Melotti, dando vita a un dialogo tra memoria, immaginazione e natura.La galleria Erica Ravenna porterà un percorso espositivo di quattro artisti di diverse generazioni, uniti dall'uso innovativo della fotografia per indagare la natura e i suoi significati profondi: Vincenzo Agnetti, Tomaso Binga, Dominique Lacloche, Begoña Zubero.Alla scoperta di un altro mondo sarà dedicato il progetto espositivo della Galerie P, Un'altra realtà / Another Reality, incentrato sulla fotografia scenografica, tramite le visioni di tre artisti internazionali: Julia Fullerton-Batten, Frédéric Fontenoy e Bart Ramakers. Presente anche la galleria Jaeger Art con le opere di tre artisti di rilievo internazionale, ognuno con un approccio unico alla fotografia: Gregor Törzs, Bastiaan Woudt, George Hoyningen-Huene. Sarà presente anche la galleria Kuckei + Kuckei con opere di Barbara Probst, Miguel Rothschild e Lilly Lulay, tre artisti che esplorano il linguaggio fotografico con approcci inediti. Fake Reality è il titolo del progetto di MC2 Gallery, che metterà in dialogo le pratiche post-fotografiche di Dune Varela e Pietro Catarinella, due artisti uniti dalla volontà di oltrepassare i confini dell'immagine. Persons Projects dedicherà il proprio spazio alla fotografia concettuale della Helsinki School, il movimento nato a fine anni ‘90 presso l'Università di Aalto, esponendo le opere di tre protagonisti: Santeri Tuori, Mikko Rikala e Milja Laurila. La galleria Tallulah Studio Art presenterà un progetto espositivo che mette in dialogo quattro artisti internazionali – Glen Wexler, Phillip Toledano, Keila Guilarte e Donatella Izzo – ognuno dei quali esplora, attraverso la fotografia, le molteplici sfumature della realtà e della percezioneLa galleria Tucci Russo - Studio per l'Arte Contemporanea porterà una selezione di opere di Jan Vercruysse appartenenti al ciclo Camera Oscura (2001-2002). Poeta fino agli anni '70, Vercruysse ha poi dedicato la sua ricerca all'arte visiva, esplorando il ruolo dell'artista e il significato stesso della rappresentazione. Focus Giovani Artisti The Phair, insieme con l'artista torinese Eva Frapiccini, inaugura un progetto speciale dedicato agli artisti under 40, sia italiani che internazionali. L'iniziativa si propone di individuare e valorizzare 10 voci emergenti più rilevanti della scena contemporanea, esplorando linguaggi innovativi e traiettorie artistiche in evoluzione.I premi di The Phair 2025The Phair incrementa la presenza di premi per artisti e gallerie grazie alla collaborazione con aziende e partner: Premio Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, Premio in collaborazione con Just The Woman I Am, Residenza d'Artista Mario Cucinella Architects e Residenza Artistica “Scisti e Vinisti”. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Dal 1990 è fotografo professionista, giornalista, pubblicista e docente di fotografia a Milano.Per sette anni ha partecipato alle edizioni della rivista Sports Illustrated. Collabora con il Corriere della Sera, per il quale cura anche il blog Photobackstage. Ha partecipato a tre edizioni di Italia's Next Top Model.Nel 2010 ha ideato la mostra "Martina_invisibile", curata da Denis Curti alla Fondazione Forma di Milano, con autoscatti di Martina Colombari.Nel 2013 è stato direttore artistico del festival di fotografia Fotoincontri di San Felice sul Panaro, dove porta dodici fotografi per contribuire alla ricostruzione post terremoto. Ha documentato il lavoro di due ONLUS: Christian Blind Mission in Uganda e la Fondazione Francesca Rava ad Haiti.Fa parte del direttivo della TAU Visual. Con il patrocinio dell'AFIP, di cui è socio onorario, ha tenuto nel 2013 presso la Triennale di Milano una Lectio Magistralis dal titolo "Come diventare un grande fotografo senza esserlo".Nel 2016 la Galleria Leica di Milano ha esposto la sua mostra ES_SENZA, in cui, per celebrare l'anniversario della morte del padre, ha preso vecchie fotografie di famiglia e le ha modificate rimuovendolo.Nel 2016 ha viaggiato da Milano a Imperia a piedi e senza soldi, barattando fotografie in cambio di cibo e alloggio, con l'obiettivo di capire se la fotografia abbia ancora un valore.Nel 2018 nasce da una sua idea il progetto "Ricordi Stampati", uno studio itinerante in cui Benedusi, coadiuvato da altri fotografi di altissimo livello, fotografa e stampa ritratti di famiglia.
Guido Harari"Quando le immagini diventano musicali"Il 2023 è per Guido Harari, fotografo e giornalista musicale, albese di adozione, l'anno delle celebrazioni per i 50 anni di attività professionale.Anche Alba gli rende omaggio con una conversazione con due amici: il cantautore Shel Shapiro, che un giovanissimo Harari intervistò a soli 12 anni, e il giornalista e scrittore Piero Negri Scaglione, esperto di musica e autore, tra gli altri, di Rock! (Einaudi 2008).L'incontro si terrà venerdì 24 novembre, alle ore 21, all'Auditorium della Fondazione Ferrero in strada di Mezzo 44 ad Alba. Durante la sua carriera, Harari ha conosciuto e fotografato i più grandi miti della musica, da Fabrizio De André a Bob Dylan, Bob Marley, Vasco Rossi e Frank Zappa, fino all'affermazione di un lavoro che nel tempo è rimbalzato da un genere all'altro - editoria, pubblicità, moda, reportage - privilegiando sempre il ritratto come racconto intimo degli incontri con le maggiori personalità del suo tempo.Lou Reed ha detto di lui: “Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento. Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi. E poi un certo genere di immagini è possibile solo con una persona amica, non con un estraneo. Io considero Guido un amico, non un fotografo, ed è per questo che riesce a cogliere immagini come le sue”.L'attività di Guido Harari è già stata festeggiata quest'anno con la mostra Remain in Light, a cura di Denis Curti, allestita nelle sale della Mole Vanvitelliana di Ancona, con l'esposizione Guido Harari. Incontri al Palazzo dei Diamanti di Ferrara e con la mostra Guido Harari. Incontri 50 Anni di fotografie e racconti attualmente in corso a Milano, alla Fabbrica del Vapore, fino al 1° aprile 2024.Nel 2011 Guido Harari e Cristina Pelissero hanno inaugurato ad Alba, la Wall Of Sound Gallery, galleria fotografica diventata meta obbligata e luogo ideale per gli appassionati di musica e di fotografia, per collezionisti abituali e per chi vuole muovere i primi passi in questo ambito. Alla galleria si è presto aggiunta Wall of Sound Editions, casa editrice di cataloghi e libri in tiratura limitata.Credit: Il primo piano di Guido Harari è stato realizzato da Riccardo PiccirilloIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Oggi ogni due minuti vengono scattate più immagini di quante ne abbia prodotte tutto il diciannovesimo secolo. Non si tratta però di documenti, dato che la fotografia non ha nulla a che vedere con la verità e ogni immagine è sempre un preciso punto di vista di chi l’ha scattata - commenta Denis Curti, curatore del libro "100 foto che sconvolsero il mondo" (24 ORE Cultura, 208 p., € 70,00). Un volume che raccoglie cento fotografie che vanno da ‘Veduta dalla finestra’ realizzata da Niépce nel 1826 alle immagini del Covid e della guerra in Ucraina.RECENSIONI“L’occhio del fotografo“ di John Szarkovski(5 Continents Editions, 156 p., € 25,00)“Robert Doisneau” - Catalogo della mostra a cura di Gabriel Bauret (Silvana editoriale, 176 p., € 28,00)“Le cinque vite di Lisetta Carmi” di Giovanna Calvenzi(Contrasto, 184 p., € 22,90)“Tiziano 1508. Agli esordi di una luminosa carriera” - Catalogo della mostra a cura di Roberta Battaglia, Sarah Ferrari e Antonio Mazzotta (Marsilio Arte)“Tiziano. Il canto del cigno“ di Philippe Beaussant(Cierre edizioni, 136 p., € 14,00)“Enigma Tiziano” di Chiara Montani(Garzanti, 372 p., € 17.90)“Lorenzo Lotto. Un genio in fuga” di Mario Dal Bello(Graphofeel, 160 p., € 16,00)IL CONFETTINO“Turchina” di Elena Triolo(Bao Publishing, 176 p., € 23.00)
Denis Curti"Jacques Henri Lartigue. L'invenzione della felicità"Fondazione Ferrero, Alba (Cuneo)https://fondazioneferrero.itLa Fondazione Ferrero di Alba presenta fino a giovedì 30 marzo 2023 un nuovo progetto espositivo, dedicato al grande fotografo Jacques Henri Lartigue (1894 - 1986): “L'invenzione della felicità” - The Invention of Happiness.Dopo il grande successo veneziano alla “Casa dei Tre Oci” e la successiva tournée presso alcune delle più prestigiose sedi espositive italiane, come il Museo Diocesano di Milano e il WeGil di Roma, la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia all'opera del geniale fotografo della Belle Époque approda ad Alba nel cuore delle Langhe, con uno speciale display pensato appositamente per gli spazi della Fondazione Ferrero che include un nucleo fotografico inedito dedicata alle frequentazioni piemontesi del fotografo e di sua moglie Florette Ormea, concesso in esclusiva per questa mostra dalla Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi.Il percorso espositivo presenta 120 immagini, tra album di famiglia e scatti iconici che Lartigue ha collezionato nel corso della sua esistenza, e abbraccia un arco temporale che va dagli inizi amatoriali, fino alla consacrazione artistica avvenuta nel 1963, quando quasi settantenne il MOMA di New York decide di dedicargli un'importante personale, curata da John Szarkowski.Alle origini del concepimento di questo progetto espositivo si trova il preciso intento di raccontare per la prima volta il legame tra l'autore francese e il territorio piemontese, offrendo così un punto di vista più intimo e familiare sulla sua produzione. Proprio alla famiglia e all'amore per la terza moglie e musa Florette Ormea Lartigue (1921 – 2000), di origini italiane ma francese d'adozione, si deve la costruzione di questa relazione profonda con le Langhe e la nascita di un insieme di scatti ambientati a Piozzo che vengono presentati finalmente al pubblico in questo contesto.Lartigue e Florette risiedevano tra la Costa Azzurra e l'Italia e hanno trascorso diverse estati a Piozzo, un piccolo borgo situato nella valle del fiume Tanaro, città natale della stessa Florette. Negli interminabili soggiorni vacanzieri presso la Casa del Suffragio di Piozzo, Lartigue, ormai fotografo affermato, scrive, respira la realtà di paese, si dedica alla pittura e all'ampliamento del suo corpus lavorativo con fotogrammi cittadini e amorevoli immagini del figlio Dany.Denis Curti è direttore e fondatore di STILL, galleria fotografica di base a Milano, direttore artistico della Casa dei TRE OCI di Venezia, del Festival di Fotografia di Capri, del Festival di fotografia a Montefano: Premio Ghergo e direttore della testata on line Black Camera www.blackcamera.it. Denis Curti è course leader del Master in Photography in Raffles School, consulente della Fondazione di Venezia per la gestione del patrimonio fotografico. Negli anni 2002-2003 curatore delle prime aste fotografiche di Sotheby's a Milano. Dal 1995 al 2002 direttore della Fondazione Italiana per la Fotografia. Dal 2005 al 2014 Curti è il direttore di Contrasto – Milano e vicepresidente della Fondazione Forma a Milano, è inoltre direttore artistico di progetti corporate per: Altagamma, Ambrosi, Polli, F2i, Ernst & Young, A2A, American Express, DHL, Tiffany, Alcantara. Ha curato diverse mostre, tra cui le personali di Elliott Erwitt, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Fulvio Roiter, Andrè Kertesz, Robert Capa, Werner Bishof, Sebastiao Salgado, Helmut Newton, Henri Cartier Bresson, Giovanni Gastel, David Lachapelle, Jacques Henri Lartigue, la mostra dedicata a Magnum America – “A due Minuti dal mondo” (con magnum Photos) e le mostre itineranti Capri Trend. Tra gli '90 e 2000 direttore artistico della Biennale Internazionale di Fotografia di Torino. Per oltre 15 anni Denis Curti ha lavorato come giornalista e critico fotografico per le pagine di Vivimilano e Corriere della Sera. Esperto del mercato del collezionismo legato alla fotografia, Denis Curti è autore di diversi libri sulla fotografia, come “Collezionare fotografia”, 2010 (con nuova edizione del 2013) per le edizioni Contrasto e “Capire la fotografia contemporanea. Guida pratica all'arte del futuro”, Marsilio Editori, 2020, “Il mosaico del Mondo. La vita messa a fuoco. La biografia di Maurizio Galimberti” Marsilio Editori, 2022.IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.itQuesto show fa parte del network Spreaker Prime. Se sei interessato a fare pubblicità in questo podcast, contattaci su https://www.spreaker.com/show/1487855/advertisement
Armando Besio"Zelbio Cult"Torna Zelbio Cult e festeggia la sua quindicesima edizione con la sua formula ben riuscita: sul palcoscenico salgono protagonisti del teatro, della letteratura, dell'arte, del giornalismo, tutti invitati a dialogare con il curatore e con il pubblico nel teatro comunale di Zelbio, un suggestivo paese di 200 abitanti a 800 metri di altezza tra i monti e i boschi che guardano il lago di Como.Armando Besio, con gli amici del Comitato cultura di Zelbio, e con il sostegno della Pro Loco e della Biblioteca comunale, ha costruito un vivace calendario per l'edizione in arrivo. L'apertura di quest'anno è sabato 9 luglio con lo spettacolo - reading: “Dora pro nobis”: tratto dal libro Malamore di Concita De Gregorio, Federica Fracassi (voce) e Lamberto Curtoni (violoncello, autore delle musiche) duettano sulla tumultuosa relazione tra Dora Maar, grande fotografa esponente del Surrealismo, e Picasso. A lei – sua musa ispiratrice - si deve tutta la documentazione fotografica sulla realizzazione del quadro Guernica: la loro travagliata relazione durò 10 anni, e Dora ne uscì devastata, pagando un prezzo altissimo con la reclusione in una clinica per la salute mentale. Protagonista di primo piano della scena teatrale italiana, Federica Fracassi interpreta Dora con grande intensità e sensibilità, accompagnata dal violoncello di Lamberto Curtoni, con cui dà voce a Picasso. Venerdì 15 luglio si continua con la lectio magistralis di Flavio Caroli in cui racconta le sette rivoluzioni che hanno segnato l'arte del secondo dopoguerra, partendo dall'ultimo saggio “I sette pilastri dell'arte di oggi. Da Pollock alle bufere del nuovo millennio” (Mondadori). Dopo averci fatto innamorare delle opere d'arte del passato, il noto storico dell'arte torna a Zelbio per raccontare il suo “colpo di fulmine con il genio del Duemila”, di cui individua le fondamenta da cui partire per apprezzare l'arte di oggi. All'origine dei tanti linguaggi dell'arte contemporanea, Caroli identifica sette rivoluzioni maturate a partire dagli anni della Seconda guerra mondiale. L'avventura non può che cominciare con l'Action Painting e le tele di Jackson Pollock per arrivare a Marina Abramovic e a Kapoor, passando per la Pop Art e l'Arte concettuale. Una serata che mescola l'arte con i ricordi personali e gli aneddoti del professor Caroli, accompagnati dalle immagini dei capolavori degli ultimi settant'anni. Si parla di fumetti sabato 23 luglio con Michele Masiero, direttore editoriale della Sergio Bonelli, “mitica” casa editrice che pubblica TEX e che quest'anno compie 80 anni. L'eroe più popolare del West e il più conosciuto di sempre per gli appassionati di fumetti western è stato creato da Giovanni Luigi Bonelli nel 1948 e ha appassionato intere generazioni. Ancora oggi l'unica definizione per Tex Willer è “una leggenda”, anche perché è il più longevo personaggio del fumetto italiano e – insieme a Superman e Batman – uno dei più duraturi del fumetto mondiale. Avventure, aneddoti e segreti del personaggio che ancora oggi ha centinaia di migliaia di affezionati lettori. Domenica 24 luglio si conferma l'appuntamento con la musica classica in collaborazione con il Festival di Bellagio e del Lago di Como con il concertoBellagio Festival Orchestra, il solista Raffaele Trevisani (flauto) e con musiche di Luigi Boccherini, Gaetano Donizetti e Saverio Mercadante (questo appuntamento è alle ore 17.00 nella Chiesa di San Paolo Converso).Si passa poi al tema “Lo sport, che passione” nell'incontro di venerdì 29 luglio con Giorgio Teruzzi: giornalista sportivo e scrittore di fama, autore di testi per il teatro e per il cinema, ha cominciato a lavorare con Beppe Viola presso l'agenzia Magazine. Da allora, ha seguito e raccontato il mondo dello sport. Una serata con una carrellata di storie e personaggi che hanno toccato il cuore raccontati da un campione del giornalismo italiano. Sabato 6 agosto al centro della scena c'è Fëdor Dostoevskij: nel 2021 cadeva il duecentesimo anno dalla sua nascita e le sue opere sono state celebrate ovunque con convegni, incontri e pubblicazioni ad hoc. Quest'anno la figura del più grande scrittore russo è rimasta impigliata nella polemica relativa al conflitto Russia-Ucraina. Parlare di Dostoevskij adesso significa quindi gettare uno sguardo sugli angeli e sui demoni russi, e a farlo è Fausto Malcovati, uno dei più autorevoli slavisti italiani, docente di Lingua e Letteratura russa proprio dell'Università statale di Milano, autore del recente saggio “Un'idea di Dostoevskij” (Cuepress). I romanzi di Dostoevskij sono popolati da personaggi potenti: in taluni casi per la loro straordinaria forza interiore e profonda spiritualità, in altri per la loro arroganza, la perversione, la violenza. Il conflitto tra il bene e il male, tra volontà di superare le proprie contraddizioni e la fragilità con cui ci si abbandona ai propri vizi è costante in tutti i romanzi. È faticoso il cammino della rettitudine, è faticoso assumersi fino in fondo la responsabilità dei propri atti: ma questo è il cammino che deve intraprendere chi vuole raggiungere la maturità, la saggezza. C'è dunque il cammino degli angeli e quello dei demoni: siamo dotati di libero arbitrio, ci dice Dostoevskij, sta a noi scegliere. Sabato 13 agosto si parla di “Un mondo unico al mondo” (Cinquesensi editore), ovvero del lago di Como: a raccontare la realtà lacustre meno evidente e scontata, il particolare più identificante tra immagini e aneddoti, uniti dal filo rosso dell'amicizia che li lega da anni, sono il fotografo Carlo Borlenghi, lo scrittore Andrea Vitali e l'editrice Sara Vitali. Le immagini di Borlenghi, firma della fotografia internazionale e noto per gli scatti della vela a livello internazionale, immortalano una terra – la sua – che si identifica con l'acqua. Dopo aver girato il mondo seguendo regate e coppe veliche, si è fermato a casa – forzatamente negli anni della pandemia – e ha scelto di raccontare il Lario come una narrazione d'impressioni sulla potente natura di questa terra che suscita ammirazione, spesso sorpresa, talvolta emozionata riflessione. A chiudere, venerdì 19 agosto la serata che unisce le immagini e i racconti di Pietro Del Re, inviato per le pagine degli Esteri di Repubblica, specialista del continente africano e sempre in viaggio con la Leica. Titolo dell'incontro: “Mille Afriche. Dal Sahara allo Zimbawe, dal Mali al Mozambico” e ha come punto di partenza il suo ultimo libro, intitolato “Un po' più a Sud. Racconti africani” (Edizioni Iod), composto da immagini scattate in Africa nel corso di reportage realizzati per Repubblica. Il libro contiene 40 fotografie, tutte accompagnate da brevi racconti che descrivono conflitti, pestilenze e disastri ambientali, ma anche scene di vita quotidiana. Il libro contiene anche testi di Lucio Caracciolo e Denis Curti. Nella serata verrà anche presentata la onlus milanese Okapia, attiva in Rwanda e nella Repubblica Democratica del Congo. Il curatore della manifestazione Armando Besio: Genovese di nascita, giornalista, si è laureato in Storia dell'Arte con il professor Corrado Maltese presso l'Università di Genova, è stato cronista del Secolo XIX, inviato speciale del Lavoro, caposervizio del Venerdì di Repubblica e delle pagine culturali milanesi di Repubblica. Collabora con Il Venerdì di Repubblica, la Milanesiana di Elisabetta Sgarbi e il Circolo dei Lettori di Milano diretto da Laura Lepri. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
È una leggenda della fotografia e della cultura pop. Le sue immagini sono note anche a chi non conosce il suo nome, perché appaiono da decenni su riviste e cartelloni pubblicitari. È regista di videoclip, amico delle più grandi star. David Lachapelle è alMudec di Milano fino all'11 settembre con "David Lachapelle - I believe in miracles". Ci ha accompagnato a visitare la mostra il curatore, Denis Curti. E abbiamo incontrato proprio Lachapelle, che ci ha raccontato la sua arte, la sua vita, i suoi desideri.
26 aprile 2022 - Denis Curti
Ferdinando Scianna"Viaggio. Racconto. Memoria"Mostra fotografica a Palazzo Reale di Milano.Al Piano Nobile di Palazzo Reale a Milano, la grande mostra antologica dedicata a Ferdinando Scianna che si arricchisce per l'occasione di due importanti sezioni inedite, una dedicata a Leonardo Sciascia e l'altra, la “Bibliografia”, che presenta una selezione dei libri di Scianna, dal primo, “Feste Religiose in Sicilia”, divenuto raro e prezioso nel tempo, fino alle ultimissime pubblicazioni.I due furono amici per tutta la vita come testimoniano più di un migliaio di fotografie, per lo più inedite, scattate nelle estati a Racalmuto e nei numerosi viaggi insiemeUn album di famiglia che ritrae Sciascia in una dimensione privata perché "finché non mi ha fatto l'offesa terribile di morire, è rimasto il mio angelo paterno". Fu un rapporto fondamentale nella vita di Ferdinando Scianna che scrive: "l'amicizia è come uno scambio delle chiavi delle rispettive cittadelle individuali, è l'acquisizione del reciproco diritto di utilizzare ciascuno dell'altro, gli occhi, la mente, il cuore".Una piccola parte di queste foto sono diventate un libro: "Scianna fotografa Sciascia" (1989) che lo scrittore riuscì a vedere poco prima di morire.“Scrittura e fotografia non si escludono. Io nasco fotografo e mi sento fotografo, però ho fatto il giornalista per venticinque anni, scrivendo anche. Mi ricordo che Sciascia, mettendomi in guardia, mi disse ‘stai attento che te ne può venire una schizofrenia'. Ma io questa cosa l'ho sempre esorcizzata considerandomi un fotografo che scrive”.Per Ferdinando Scianna, il libro è da sempre la forma prediletta di comunicazione. Da una parte la presenza di testi di grandi scrittori all'interno dei suoi libri fotografici, dall'altra la pubblicazione di riflessioni sulla fotografia e sui fotografi (come “Etica e fotogiornalismo”, “Obiettivo ambiguo” e “Il viaggio di Veronica”).Col passare del tempo, la necessità del fotografo siciliano di affiancare alle immagini i propri testi si è fatta sempre più urgente e “Quelli di Bagheria” (2002) segna un passo ulteriore nella ricerca di un rapporto di reciproca integrazione anche grafica fra parola e immagine, raggiunta grazie alla collaborazione con l'art director Alberto Bianda.Con oltre 200 fotografie in bianco e nero stampate in diversi formati, la rassegna attraversa l'intera carriera del grande fotografo siciliano e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo, costruito su diversi capitoli e varie modalità di allestimento.Ferdinando Scianna è uno dei maestri della fotografia non solo italiana. Ha iniziato ad appassionarsi a questo linguaggio negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d'origine, la Sicilia. Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematiche – l'attualità, la guerra, il viaggio, la religiosità popolare - tutte legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. In oltre 50 anni di racconti non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle Ande boliviane, dalle feste religiose - esordio della sua carriera - all'esperienza nel mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e Marpessa. Poi i reportage (è il primo italiano a far parte dal 1982 della famosa agenzia foto giornalistica Magnum), i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi, gli animali, le cose. Infine i ritratti dei suoi grandi amici, maestri del mondo dell'arte e della cultura come Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges e in particolare Leonardo Sciascia, a cui è appunto riservata una intera e inedita sezione della mostra che, con la “Bibliografia”, dedicata ai suoi numerosi libri, arricchisce e completa nella sede milanese di Palazzo Reale un impianto espositivo concepito già prima della pandemia.“Una grande mostra antologica come questa di Milano è per un fotografo come me un complesso, affascinante e forse anche arbitrario viaggio nei sessant'anni del proprio lavoro e nella memoria. Ecco già due parole chiave di questa mostra e del libro che l'accompagna: Memoria e Viaggio. La terza, fondamentale, è Racconto. Oltre 200 fotografie divise in tre grandi corpi, articolati a loro volta in ventuno sezioni tematiche. Questo tenta di essere questa mostra, un Racconto e un Viaggio nella Memoria. La storia di un fotografo in oltre mezzo secolo di fotografia”, dichiara Ferdinando Scianna.In questo Viaggio Racconto Memoria, oltre alla presenza di alcuni dei suoi libri più importanti sfogliabili su monitor, il visitatore è accompagnato nelle diverse sezioni da un'audioguida (disponibile in italiano e in inglese, inclusa nel biglietto di ingresso), in cui Ferdinando Scianna racconta in prima persona il suo modo di intendere la fotografia, storie e aneddoti della sua carriera di fotografo e della sua vita. Un vero e proprio racconto parallelo, per conoscere da vicino il suo percorso artistico e umano.a cura di Paola Bergna, Denis Curti, Alberto Bianda - Art Directorcatalogo di Marsilio EditoreIL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarehttps://ilpostodelleparole.it/
In occasione della conferenza stampa per la mostra dedicata a Mario De Biasi, uno dei più straordinari interpreti del Novecento, siamo stati a Casa dei Tre Oci alla Giudecca dove abbiamo intervistato il direttore artistico Denis Curti e la curatrice Enrica Viganò.
- Diventiamo gialli, ma per ora a Milano i musei non riaprono: sentiamo l'assessore Del Corno..- La Casa dei Tre Oci è in vendita. Venezia perde un altro pezzo? Approfondiamo col direttore Denis Curti e col presidente di Fondazione Venezia..- Da tempo la giornata della Memoria e dintorni: torniamo su mostre e appuntamenti a Milano, a Firenze, Racconigi e sul Memoriale della Shoah con l'architetto Guido Morpurgo..- A Milano il sito del comune ha una nuova pagina con un vademecum:..- “ARTE NEGLI SPAZI PUBBLICI”: la direttrice ci spiega di cosa si tratta
- Diventiamo gialli, ma per ora a Milano i musei non riaprono: sentiamo l'assessore Del Corno..- La Casa dei Tre Oci è in vendita. Venezia perde un altro pezzo? Approfondiamo col direttore Denis Curti e col presidente di Fondazione Venezia..- Da tempo la giornata della Memoria e dintorni: torniamo su mostre e appuntamenti a Milano, a Firenze, Racconigi e sul Memoriale della Shoah con l'architetto Guido Morpurgo..- A Milano il sito del comune ha una nuova pagina con un vademecum:..- “ARTE NEGLI SPAZI PUBBLICI”: la direttrice ci spiega di cosa si tratta
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Carlo Carletti (18/03/1966), premiato fotografo di matrimoni internazionale. Docente presso Leica Akademie Italia. Vive in Toscana. 2020: Pubblica il libro fotografico “Di quel giorno” con Contrasto editore (partner italiano di Magnum Photos). Importante riconoscimento artistico, unico in Italia, alla sua carriera di fotografo di matrimoni. 2018: mostra fotografica personale “Framing Stories” presso Leica Galerie di Milano. La mostra presenta un'ampia selezione delle foto di matrimonio più belle e significative della sua carriera. 2016: Mostra fotografica “La fotografia di matrimonio di Carlo Carletti” presso il Museo Spazio Tadini di Milano. La curatrice Federicapaola Capecchi presenta al pubblico del Museo 29 fotografie in bianco e nero tra le più rappresentative della sua produzione. 2015: Leica lo nomina "Leica Ambassador". 2014: Mostra fotografica “Scene da un matrimonio / Scenes from a Marriage” insieme a Francesco Cito presso Still Gallery, Milano. Lo spettacolo è stato curato da Denis Curti. Nel dicembre dello stesso anno una delle foto del matrimonio di Carletti fu venduta durante un'asta indetta da Christie's alla Galleria d'Arte Moderna di Milano. 2013: Pubblica per Marsilio Editori il libro fotografico “Fotografie di Matrimonio” a cura di Denis Curti. Il libro contiene una selezione dei migliori scatti della sua carriera di fotografo di matrimoni in Italia e all'estero. 2012: catalogo Primavera-Estate 2013 per Malo. Lo stesso incarico in passato è stato affidato a fotografi come Michel Compte e Peter Lindbergh. 2010: Tra i primi 5 fotografi di matrimonio al mondo secondo la rivista internazionale “JM Just Married Magazine”. Riceve dalla “Best of Wedding Photography Association” l'onorificenza “Lens & Light Honor”. Mostra fotografica “Ascolta il Palio” alla Galleria Zak, Siena. 2009: Fotografo dell'anno dall'americana “WPJA” (Wedding Photojournalist Association). Carletti è il primo fotografo al mondo ad aver vinto due volte il prestigioso titolo, avendolo già vinto in precedenza in. 2006: Viene selezionato dall'editore De Agostini come unico riferimento per una pubblicazione monografica in DVD sulla Cerimonia per il corso di Fotografia Digitale. Il DVD contiene una lunga intervista esclusiva sul suo lavoro e un'ampia galleria delle sue immagini. 2008: Intervista per KODAK Pro Magazine (edizione USA) 2006: Finalista del Concorso “Images of the Year” per la rivista americana “American Photo”. Fotografo dell'anno per "WPJA" (Wedding Photojournalist Association). 2005: Tra i "Top 4 Wedding Photographers in the World" secondo la rivista "KULT". 2003: Mostra fotografica personale “Maremma”. Palazzo Patrizi, Siena. 2001: pubblica per Ed. Betti il libro fotografico “Vicini Paesaggi, fotografie della Toscana senese”. 1996: “Terra di Francigena”. Mostra fotografica personale per l'Assessorato alla Cultura della Regione Toscana. 1995: Laurea in Giurisprudenza. Mostre fotografiche dell'Università di Siena. 1994: Mostra fotografica personale “Quei ragazzi di S.Regina”. La vita della Comunità di Santa Regina a Siena. Comune di Siena. #carletti #fotografodimatrimonio #leica
- MUSEI e MOSTRE sono chiusi da ieri al pubblico, ma non si vogliono allontanare dai visitatori e allora come nel precendente lockdown aprono nuovi spazi e dimensioni virtuali..- Sui Social e su una nuova piattaforma la Pinacoteca di Brera..invita a seguire le varie iniziative e a godere della bellezza che custodisce e in cantiere c'è un progetto sperimentale: PERFORMING..RAFFAELLO, un documentario molto speciale..- STASI FRENETICA: con un titolo molto significativo ha preso il via ARTISSIMA, in versione online fino a lunedì 9..- E nella puntata di oggi dedichiamo uno spazio speciale alla Fotografia:..“CAPIRE LA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA, guida pratica all'arte del futuro. Ne parliamo con l'autore del libro, Denis Curti
- MUSEI e MOSTRE sono chiusi da ieri al pubblico, ma non si vogliono allontanare dai visitatori e allora come nel precendente lockdown aprono nuovi spazi e dimensioni virtuali..- Sui Social e su una nuova piattaforma la Pinacoteca di Brera..invita a seguire le varie iniziative e a godere della bellezza che custodisce e in cantiere c'è un progetto sperimentale: PERFORMING..RAFFAELLO, un documentario molto speciale..- STASI FRENETICA: con un titolo molto significativo ha preso il via ARTISSIMA, in versione online fino a lunedì 9..- E nella puntata di oggi dedichiamo uno spazio speciale alla Fotografia:..“CAPIRE LA FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA, guida pratica all'arte del futuro. Ne parliamo con l'autore del libro, Denis Curti
Un mosaico costituito da 190 scatti in formato Polaroid che fissano Piazza San Marco in una sequenza senza soluzione di continuità. Lo ha realizzato Maurizio Galimberti nel 2010 e su quest'opera fotografica si concentra l'approfondimento di Denis Curti, curatore dei Fondi fotografici della Fondazione di Venezia.
È la Venezia vista attraverso l'obiettivo di Olivo Barbieri quella raccontata da Denis Curti, curatore dei Fondi fotografici della Fondazione di Venezia. L'approfondimento si sofferma su due vedute aeree di Piazza San Marco di poco discostanti, fissate da Barbieri nel 2009 all'interno di un progetto iniziato nel 2003 e non ancora concluso. Le immagini, di altissima qualità, trasferiscono l'idea di una città in miniatura in cui l'autore gioca attraverso l'incrocio fra negativo e positivo.
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Aspiranti Fotografi oggi ho il piacere di poter parlare con Denis Curti.Fondatore della galleria d'arte STILL Fotografia, direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia e del SI FEST, giornalista, curatore e critico fotografico, esperto del mercato e del collezionismo legato alla fotografia.Oggi parleremo del ruolo della fotografia nella società odierna, di come sia cambiato nel tempo e di come può ancora avere un impatto sul futuro.Sito: https://www.stillfotografia.itInstagram: https://www.instagram.com/curti_still/#denis #curti #intervista
DENIS CURTI ArteConcasTalks Live on Tesla Oggi vi presento l’esperto di fotografia Denis Curti! Denis Curti è fondatore della galleria d’arte STILL Fotografia, direttore artistico della Casa dei Tre Oci di Venezia e del SI FEST, nonché curatore e critico fotografico, esperto del mercato e del collezionismo legato alla fotografia. Abbiamo parlato di […] L'articolo DENIS CURTI – Intervista – ArteConcasTALKS Live on Tesla / ArteCONCAS proviene da Andrea Concas - Il mondo dell’arte che nessuno ti ha mai raccontato.
L'articolo DENIS CURTI – Intervista – ArteConcasTALKS Live on Tesla / ArteCONCAS proviene da Andrea Concas - Il mondo dell’arte che nessuno ti ha mai raccontato.
Una nuova mostra apre i battenti alla Casa dei Tre Oci. Si tratta di una grande edantologica retrospettiva dedicata a Letizia Battaglia (Palermo, 1935), una delle protagoniste piùsignificative della fotografia italiana, che ne ripercorre l’intera carriera. In occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra noi di Radio Ca' Foscari abbiamo avuto la possibilità di porgere alla fotografa alcune domande, precedute in questo podcast dagli interventi di Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci, di Francesca Alfano Miglietti, curatrice del percorso espositivo, e della stessa Letizia Battaglia.
Una nuova mostra apre i battenti alla Casa dei Tre Oci. Si tratta di una grande edantologica retrospettiva dedicata a Letizia Battaglia (Palermo, 1935), una delle protagoniste piùsignificative della fotografia italiana, che ne ripercorre l’intera carriera. In occasione della conferenza stampa di presentazione della mostra noi di Radio Ca' Foscari abbiamo avuto la possibilità di porgere alla fotografa alcune domande, precedute in questo podcast dagli interventi di Denis Curti, direttore artistico della Casa dei Tre Oci, di Francesca Alfano Miglietti, curatrice del percorso espositivo, e della stessa Letizia Battaglia.
Sabato 22 dicembre 2018 apre al pubblico L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore, prima mostra temporanea di M9. Organizzata da Casa dei Tre Oci – Civita Tre Venezie, l'esposizione è ospitata al terzo piano del Museo fino al 16 giugno 2019.A cura di Denis Curti, la mostra propone oltre 230 immagini di formati diversi, a colori e in bianco e nero, scattate da 24 grandi fotografi italiani che raccontano così il Paese nel corso del ’900, in una sorta di ideale continuazione con la narrazione multimediale della mostra permanente sul XX secolo e sulle sue trasformazioni ospitata nei primi due piani del Museo M9.I fotografi presenti con un loro specifico progetto sono: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati, Luca Campigotto, Lisetta Carmi, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Mario De Biasi, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Arturo Ghergo, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Nino Migliori, Riccardo Moncalvo, Ugo Mulas, Fulvio Roiter, Ferdinando Scianna, Tazio Secchiaroli, e Massimo Vitali.L’esposizione è completata da un vasto archivio documentario dedicato agli autori, formato da una selezione di circa 100 libri in libera consultazione e da un ricco palinsesto di video-interviste e documentari.
Sabato 22 dicembre 2018 apre al pubblico L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore, prima mostra temporanea di M9. Organizzata da Casa dei Tre Oci – Civita Tre Venezie, l'esposizione è ospitata al terzo piano del Museo fino al 16 giugno 2019.A cura di Denis Curti, la mostra propone oltre 230 immagini di formati diversi, a colori e in bianco e nero, scattate da 24 grandi fotografi italiani che raccontano così il Paese nel corso del ’900, in una sorta di ideale continuazione con la narrazione multimediale della mostra permanente sul XX secolo e sulle sue trasformazioni ospitata nei primi due piani del Museo M9.I fotografi presenti con un loro specifico progetto sono: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Letizia Battaglia, Gianni Berengo Gardin, Carla Cerati, Luca Campigotto, Lisetta Carmi, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Mario De Biasi, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Arturo Ghergo, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Nino Migliori, Riccardo Moncalvo, Ugo Mulas, Fulvio Roiter, Ferdinando Scianna, Tazio Secchiaroli, e Massimo Vitali.L’esposizione è completata da un vasto archivio documentario dedicato agli autori, formato da una selezione di circa 100 libri in libera consultazione e da un ricco palinsesto di video-interviste e documentari.
Dal 26 agosto 2016 all'8 gennaio 2017 saranno in esposizione alla Casa dei Tre Oci di Venezia le fotografie di René Burri e Ferdinando Scianna. Si tratta di due progetti espositivi autonomi che presentano, da un lato, 100 immagini di René Burri dedicate all'architettura e ai suoi protagonisti, dall'altro, 50 scatti inediti di Ferdinando Scianna in occasione dei 500 anni dalla fondazione del Ghetto ebraico a Venezia. In questo podcast potrete ascoltare una breve presentazione dei due progetti a cura di Denis Curti e una più ampia intervista a Ferdinando Scianna.
La puntata natalizia del Podcast regala ai nostri ascoltatori un Fotobar interessantissimo e due interviste d’eccezione: Denis Curti, direttore dell’agenzia Contrasto e il grande fotografo inglese Michael Freeman!