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Enrico Chierici"Righe"Neos Edizioniwww.neosedizioni.itUn racconto on the road, un viaggio tra i parchi dell'Ovest, quattro passeggeri e la musica grunge Due giovani amici, una ragazza e un aspirante scrittore viaggiano a bordo di una vecchia Ford Escort, verso l'Ovest degli Stati Uniti.L'itinerario è approssimativo come le loro motivazioni. Ognuno è in fuga da qualcosa e alla ricerca di sé. Marcus ha compromesso il suo futuro con scelte inadeguate alle aspettative del padre. Ha combinato poco nella vita e teme di non combinare granché in futuro, vorrebbe fare qualcosa di rimarcabile, anche solo minimamente degno di nota e che resti nel tempo. Una svolta, scrivere una riga. Leonardo, segnato da un incidente che lo ha menomato, si unisce per sottrarsi allo sguardo pietoso della madre. Alicia dovrebbe portare un po' di allegria, ma anche lei sale a bordo con valigie colme di sensi di colpa e di un dolore non raccontato. Durante una tappa si aggiunge Tabby, scrittore impantanato in cerca di una storia. Il quinto passeggero è la musica grunge. I Grant Lee Buffalo e Chris Cornell sono la colonna sonora che accompagna pensieri e discorsi. L'atmosfera è sospesa; mentre l'autoradio suona e il paesaggio scorre, chilometro dopo chilometro la vita prende il sopravvento, scioglie sgomenti e dolori e apre nuovi sentieri. Il Texas, Albuquerque, Phoenix i parchi del Sud-Ovest, il Grand Canyon, la Death Valley, il Sequoia, Baja California e il golfo di Cortez. L'incontro con l'incommensurabile sarà risanante: l'immensità della natura metterà i protagonisti di fronte ai loro limiti, li inonderà di meraviglia e di forza vitale e svelerà loro la possibilità di nuovi orizzonti. Una riga verticale, come quelle incise da Lucio Fontana, sono un dolore provato. Qualcosa che si rompe, si squarcia. Ma se il verticale diventa orizzontale, gli squarci diventano righe. Non fanno più male. “Vedere le cose da un'altra angolazione cambia anche la sofferenza di chi la racconta. E mentre il verticale non lascia scampo, l'orizzontale consente di vedere come, tra una riga e l'altra, ci sia dell'altro, ci sia un gran bel pezzo di tela bianca”. Una storia di formazione ruvida e tortuosa; il lettore si cala con rivelazioni inattese e dialoghi intensi nell'anima spaesata dei quattro viaggiatori e poi risale alla luce con un percorso nel wild ricco di sfumature, la cui forza liberatoria nasce dalla bellezza e dalla sua condivisione.Enrico Chierici, nato a Genova nel 1972, chimico, vive a Torino insieme alla moglie e ai tre figli. Per anni è stato vicino ai ragazzi attraverso lo scoutismo, imparando l'importanza di capire e cercare di realizzare i propri sogni. E ha scoperto che scrivere è, per lui, uno di questi. Con Neos ha pubblicato i romanzi Barbon Style nel 2017, e Di che accordo sei? Storia di fango e di blues nel 2018, Senza copertura nel 2020, Sognami libero nel 2021 ed è stato curatore dell'antologia Chi vuol essere padre sia, 2020. IL POSTO DELLE PAROLEascoltare fa pensarewww.ilpostodelleparole.itDiventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.
Benvenuti nell'oscurità di "Infrarossi," il podcast del Paranormal Investigation Team (PIT), registrato totalmente al buio. In questo primo episodio, ci immergeremo nei misteri e nelle avventure horror provenienti dai luoghi più infestati del mondo. Ma non è tutto: avrete anche la possibilità di condividere le vostre esperienze paranormali, perché come si sa, nel buio, i segreti emergono.Le luci rosse si sono accese, segnando l'inizio di un'esperienza unica. Sì, perché questa è la prima volta che il PIT registra un podcast completamente nel buio, e viaggeremo insieme attraverso le storie spettrali che popolano il nostro mondo.Paolo e Debby, immersi nelle tenebre, si presentano e spiegano l'origine del podcast "Infrarossi," rivelando la loro passione per l'indagine paranormale e il desiderio di portare gli ascoltatori dentro le leggende più oscure.L'atmosfera cambia quando iniziano a narrare la storia affascinante e inquietante del Castello di Azzurrina, uno dei luoghi più famosi d'Italia. Svelano dettagli della vita della piccola Azzurrina, nata albina nel 1375, e delle credenze dell'epoca legate al paranormale.Il culmine dell'episodio arriva quando i membri del PIT raccontano della loro indagine notturna nel castello, sottolineando l'emozione e l'inquietudine di trovarsi al centro di una leggenda così celebre. Condividono i dettagli delle strumentazioni utilizzate, tra cui il Kinect e il famoso M1, mentre esplorano il castello alla ricerca di presenze paranormali.Durante la registrazione, sottolineano la particolarità del Castello di Azzurrina, dove i rumori strutturali sembrano quasi comunicare con chi li ascolta. Svelano anche il fenomeno degli Electronic Voice Phenomena (EVP), registrazioni audio agghiaccianti di voci paranormali, tra cui quella della stessa Azzurrina.L'episodio si conclude con un invito agli ascoltatori di "Infrarossi" di condividere le proprie esperienze paranormali, creando così una connessione diretta tra il PIT e la comunità degli appassionati di mistero.Sintonizzatevi per immergervi nelle ombre e vivere il mistero con "Infrarossi."
Il Natale viene vissuto in modo diverso da ognuno di noi, c'è chi ama follemente questo periodo e chi invece lo odia con ogni fibra del proprio corpo. L'atmosfera piace a molt3, saremmo delle ipocrite a dirvi che non ci piacciono le case addobbate, gli alberi di Natale, la musica, le tonnellate di cibo e i fiumi di alcol ma, è innegabile che la corsa ai regali ma soprattutto l'idea di dover essere costretti a stare a tavola con persone con cui non ti vedi mai e non condividi nulla dia spazio a tantissima ansia e stress. --- Send in a voice message: https://podcasters.spotify.com/pod/show/a-micia-dura/message
A cura di Daniele Biacchessi In ogni epoca, ad ogni longitudine e latitudine del pianeta, prendono forma e si affermano correnti negazioniste del pensiero umano. E' stato così con le scoperte più importanti in campo scientifico e sanitario. Anche nelle ultime settimane, con fenomeni di maltempo estremo in varie parti del nostro Paese, un robusto drappello di scrivani di provenienza culturale e politica trasversale, si cimenta nello sport preferito: la negazione del connubio tra clima ed eventi estremi. Secondo l'ultimo rapporto del Censis, Il 34,7% degli italiani è convinto che ci sia un allarmismo eccessivo sul cambiamento climatico e 16,2% sono negazionisti, convinti che non esista affatto. A loro risponde con chiarezza un rapporto pubblicato dal World Weather Attribution. Le differenze estreme che l'Italia ha sperimentato nelle ultime ore, dalla grandinate e nubifragi al nord sino alle temperature bollenti e i roghi del sud, per gli scienziati sono la faccia della stessa medaglia: gli eventi estremi intensificati dalla crisi del clima. Entrambi sono legati all'aumento di fenomeni estremi che è quello che noi ci aspettiamo dall'effetto sull'atmosfera da parte della crescita dei gas serra. Spiega Antonio Navarra, presidente del Cmcc (Centro EuroMediterraneo sui Cambiamenti Climatici) e fra i relatori italiani dell'Ipcc (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico). "L'atmosfera è molto complicata e l'effetto può manifestarsi in maniera diversa: sembra paradossale, ma temporali violenti e alte temperature sono strettamente connesse, esattamente come è appena accaduto". Secondo Antonello Pasini, Fisico del clima del Cnr, "quegli anticicloni che prima stavano stabilmente sul deserto del Sahara ora arrivano in Europa e permangono a lungo e poi appena cedono un attimo si verifica la possibilità che entrino correnti fresche da nord e dalle Alpi, come appena accaduto". Grandinate, supercelle, downburst. Ogni singolo fenomeno è ben spiegabile: il problema è che sta aumentando l'intensità e la frequenza con cui accadono e non siamo preparati per questo. La strada della corretta informazione è dunque ancora in salita.
L'atmosfera nelle banlieues parigine resta tesa dopo i violenti scontri e i tantissimi arresti dei giorni scorsi. Cerchiamo di andare all'origine della protesta dei giovani di seconda e terza generazione protagonisti di queste giornate per capire quale disagio manifestano e perchè dicono di non sentirsi francesi. Ne parliamo in apertura di programma. Poi facciamo nostre le parole della ministra Roccella che invita a non dare nomi umani ai propri cani e gatti, per proporre alcune riflessioni sul rapporto odierno uomo-animale.
Imola, 1° maggio 1994 - L'atmosfera in cui si corre quel Gran Premio è pesante. Una gara che forse doveva essere annullata, in rispetto degli eventi e i drammi dei giorni precedenti, con il violento incidente di Rubens Barrichello il venerdì e con la morte del pilota austriaco Roland Ratzenberger durante lo stesso weekend di prove. Ma il destino aveva ancora in serbo qualcosa… La gara inizia con un incidente alla partenza che provoca l'ingresso della Safety Car per favorire la rimozione dei detriti. Rimane in pista fino al quinto giro, ma è durante il settimo giro che Ayrton Senna perde il controllo alla curva del Tamburello uscendo di pista e impattando contro il muretto. Un impatto che risulterà fatale, privandoci per sempre di un grande campione di Formula 1. Ma di chi è davvero la responsabilità della morte di Ayrton Senna? Proviamo a scoprirlo assieme a Giuliano Terenzi: giornalista, commentatore sportivo, ma soprattutto autore della serie podcast intitolata “Sportcast”, edita da Radio Bullets. Iscriviti al gruppo Telegram per interagire con noi e per non perderti nessuna delle novità in anteprima e degli approfondimenti sulle puntate: https://t.me/LucePodcast
Burger King è sotto pressione. McDonald's sta sbalordendo la nazione con un nuovo modo di mangiare il pollo e Wendy's sta per raggiungere il secondo posto tra i fast-food. Messa alle strette, Burger King si prepara a reagire con una campagna pubblicitaria che attacca direttamente le rivali.L'atmosfera è infuocata. La guerra degli hamburger sta per farsi sporca. È una partita che si gioca in cucina. Resta solo da chiedersi chi getterà per primo la spugna.See Privacy Policy at https://art19.com/privacy and California Privacy Notice at https://art19.com/privacy#do-not-sell-my-info.
Mancano pochi giorni all'edizione 2023 di Cantine Aperte, l'evento atteso da appassionati e wine lover che si svolgerà nel fine settimana del 27 e 28 maggio. L'atmosfera quest'anno sarà ancora più gioiosa perché accanto alla scoperta di cantine, etichette e nuove esperienze in vigna, la kermesse sarà l'occasione per celebrare i 30 anni dalla fondazione del Movimento Turismo del Vino.Sono infatti trascorsi ben tre decenni da quando un gruppo di vignaioli comprese che in Italia bisognava dare una svolta alla comunicazione del vino, del mondo che rappresentava, della cultura di cui era espressione, andando, con una grande intuizione frutto anche della conoscenza e dell'esperienza vissuta sul campo in altri paesi, in una direzione esattamente contraria a quella che fino ad allora era stata intrapresa.
Nic e Samu alle prese con musica, analisi statistiche, algoritmi e tattica. Tutto fatto male.Sub twitch qui: https://www.twitch.tv/subs/zonafantatv (per accedere ai file su discord)FantaGOAT qui: https://app.fantagoat.it/registrazione
L'atmosfera natalizia ha pervaso anche noi di Punti vista in questa (forse) ultima puntata dell'anno 2022! Chiacchiere in libertà con Pasquale Gennarelli e Fabiano Esposito, partendo dalla finale dei Mondiali di calcio per arrivare poi ai consigli per gli acquisti last minute per le festività. Spazio anche all'approfondimento del tentato colpo di stato in Perù con Invisible news, a cura di Ludovica Iacovacci.
Durante il periodo più speciale dell'anno, l'inconfondibile accoglienza firmata Starhotels Collezione illumina la magia del Natale, con proposte gastronomiche per i palati più esigenti ed esperienze entusiasmanti a Firenze e Siena.A due passi dalle luminarie di via de' Tornabuoni l'Helvetia & Bristol Firenze – Starhotels Collezione offre un'esperienza da sogno in una storica dimora ottocentesca recentemente ristrutturata, dove si respira l'atmosfera elegante del Grand Tour.Per festeggiare con gusto, il Cibrèo Ristorante & Cocktail Bar ha pensato a due menu speciali per le feste in grado di soddisfare i palati più fini.
Questa volta è d'obbligo una recensione TV su una serie che ho apprezzato tantissimo e della quale non vedo l'ora di vedere la seconda stagione. Jeff Bridges e John Lithgow sono due giganti, a dispetto dell'età anagrafica e sono i protagonisti di una storia pazzesca, in perfetto equilibrio tra western, giallo e noir. Tra inseguimenti, intrighi, rimpianti e ricerca della verità, due uomini molto diversi fra loro sono costretti a fare i conti con il proprio torbido passato, costretti a sceglere fra senso del dovere e amore verso la famiglia. The Old Man è una serie che di televisivo ha ben poco, a mio parere. L'atmosfera, la colonna sonora e il metodo di narrazione hanno più l'impronta di un film che offre sorprese, ritmo, dialoghi serrati e numerose riflessioni. Una storia intensa, nella quale gli aggettivi buono o cattivo perdono di significato, a favore di una sempre presente e opprimente ambiguità. Lo trovate su Disney+, non perdetevelo!
I Sumeri erano nazisti? È l'inizio di questo podcast ma potrebbe rivelarsi anche la tanto agognata fine. Nel caso dovessero chiuderci, ringraziate Cosmo Gandi, valente giornalista d'inchiesta iscritto anche alla Centrale Planteria anti censura. Segue la grande inchiesta di Anna Maria Giotta, ricercatrice dello spirito, sul possibile massacro dei migranti a danno delle famiglie che li ospitano per motivi di lucro. È comunque più credibile di Quota 41. L'atmosfera si fa veramente rovente quando si decide di prendere in considerazione un trattato pervenuto all'indirizzo email assenellamanica@gmail.com. Shrek e Benito Mussolini sono la stessa persona? Le schiaccianti prove non sembrano lasciare dubbi. E ricordate, se vi state annoiando, potete sempre fare come Dario Baldi. Matchare su Tinder con il podcast de L'Asse nella Manica's Show. Anche perché voi, a differenza sua, non state partecipando alla realizzazione. --- Send in a voice message: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show/message Support this podcast: https://anchor.fm/lasse-nella-manicas-show/support
L'aperitivo all'italiana, una ritualità che nasce dal mondo dei bar, delle piazze italiane e che si vive durante più momenti della giornata, è diventato uno dei simboli della ricercatezza e dello stile italiano, riconosciuto e invidiato anche all'estero e dagli stessi turisti. Una volta arrivati nel nostro Paese, infatti, questi vengono interamente conquistati dal gusto, dalla compagnia ma anche dall'atmosfera suggestiva che li circonda.È quanto emerge da uno studio promosso da Sanbittèr condotto con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su un campione di 300 turisti attraverso un monitoraggio dei principali social network, forum, blog e community lifestyle internazionali.L'aperitivo italian style, tra gli stranieri, è un trend che non ha mai avuto battute d'arresto (68%) e tra i visitatori, i più grandi estimatori e ricercatori dell'aperitivo all'italiana sono i tedeschi (61%), i quali hanno superato americani (56%), francesi (45%), turisti dall'est (37%) e cinesi (32%)
Secondo episodio di "Just Mars It". Parliamo dell'atmosfera di Marte e del suo clima, unici nel loro genere.
TramaL'esistenza spensierata di alcuni giovani artisti bohémien nella Parigi del 1830, costituisce l'ambientazione dei diversi episodi in cui si snoda l'intera opera.QUADRO INella soffittaIl periodo è la vigilia di Natale. Marcello (un pittore) e Rodolfo (un poeta) tentano di scaldarsi davanti a un caminetto. Marcello sta dipingendo, mentre Rodolfo usa le pagine di un suo poema per ravvivare il fuoco.Si unisce a loro prima il filosofo Colline e in seguito il musicista Schaunard con un cesto di cibarie e la notizia di aver finalmente guadagnato qualche moneta. L'inaspettata visita di Benoît (il padrone di casa) smorza gli entusiasmi.Con uno stratagemma il padrone di casa viene allontanato e il gruppo di amici si reca al caffè Momus.Rodolfo rimane indietro, promettendo di raggiungerli non appena avesse finito di scrivere il suo articolo.Mimì, la giovane vicina di casa, bussa alla porta di Rodolfo per chiedergli una cortesia: il suo lume si è spento e vorrebbe una candela per riaccenderlo. La ragazza però ha un mancamento: è il primo sintomo della tisi.Quando alfine si accinge a tornare a casa, si rende conto di aver perso la chiave della sua stanza. Sia Rodolfo che Mimì si inginocchiano per cercarla; nella concitazione del momento, entrambi i lumi si sono spenti.Rodolfo, volendo trascorrere più tempo in compagnia di Mimì, nasconde in tasca la chiave appena ritrovata. I due conversano delle loro vite, mentre continuano a cercare la chiave al buio. Mimì racconta di vivere da sola e di essere una rcamatrice di fiori.L'intimità dei due viene interrotta dalle grida degli amici di Rodolfo, che reclamano la sua presenza al caffè; Mimì gli propone di accompagnarla, quindi entrambi si recano al caffè MomusQUADRO IIAl caffè MomusIl gruppetto di amici si ricongiunge al caffè Momus, dove Rodolfo presenta agli altri la giovane Mimì.Intanto giunge anche Musetta, una vecchia fiamma di Marcello, insieme al ricco e non più giovane Alcindoro. Lei aveva lasciato Marcello per tentare nuove avventure. Musetta fa di tutto per attirare l'attenzione di Marcello, arrivando a togliersi una scarpa e scoprire la caviglia, con la scusa di un dolore improvviso al piede.Marcello non può resisterle e si ricongiunge quindi alla giovane. La coppia di amanti ritrovati insieme al gruppo di amici, se ne va, lasciando ad Alcindoro la scarpetta e il conto.QUADRO IIILa Barriera d'EnferE' giunto ormai il mese di Febbraio e la neve ricopre qualunque cosa. Le due coppie di giovani amanti scoprono ben presto che la convivenza è impossibile. I litigi tra Marcello e Musetta scatenati dalla gelosia sono ormai la norma, così come le incomprensioni tra Rodolfo e Mimì. Lei viene incolpata di eccessiva leggerezza e infedeltà.Rodolfo ha intuito la malattia di lei, capisce anche che vivere in una soffitta potrebbe peggiorare le sue condizioni.Il ricordo dei bei momenti passati insieme ha però la meglio, e i due rinviano l'inevitabile addio all'ormai prossima primavera.Musetta e Marcello si separano dopo l'ennesima lite.QUADRO IVDi nuovo in soffittaMarcello e Rodolfo, separati ormai da Musetta e Mimì, parlano dell'amore e delle pene che porta con sè. L'atmosfera diventa più giocosa condo sopraggiungono anche Colline e Schaunard. I giochi e le battute, però, servono solo a mascherare la profonda disillusione che i quattro provano realmente.Arriva di corsa Musetta che avverte di aver visto Mimì sulle scale, sofferente.Musetta invia Marcello a vendere i suoi orecchini per comprare delle medicine per Mimì. Lei stessa parte alla ricerca di un manicotto per scaldare le mani di Mimì. Colline decide di contribuire, vendendo il suo amato cappotto.Nella soffitta del loro primo incontro, Rodolfo e Mimì ricordano con tenerezza i giorni del loro amore. Mimì si spegne così, dolcemente, circondata dai suoi amici. Mimì sembra assopita; il primo ad accorgersi della sua morte è Schaunard, che lo confida a Marcello.Rodolfo, una volta accortosi di quanto accaduto abbraccia piangendo la sua amata ripetendo straziato il suo nome.
Temas da quest'emissun: - L'atmosfera a Tavau suenter l'annullaziun da la Cuppa Spengler - Novitads - Da Vrin fin a Tschlin - Meteo
Ai microfoni di Fabiana Paolini e Claudio Chiari è intervenuto, nella mattinata di martedì 16 novembre, Tiziano Siviero, coordinatore della sicurezza del percorso di FORUM8 ACI Rally Monza, nonché ex pilota due volte campio0ne del mondo e una volta campione europeo. Con lui abbiamo parlato dell'avvicinamento all'ultima e decisiva tappa del mondiale di rally, di cui Radio Number One sarà media partner. L'atmosfera è elettrica, siamo agli ultimi preparativi prima che giovedì 18 novembre si parta con lo Shakedown in partenza dalla curva Alboreto dell'Autodromo Nazionale Monza. Nei tre giorni successivi con le sedici Prove Speciali distribuite tra il Tempio della Velocità e la provincia di Bergamo. Abbiamo poi parlato del fenomeno per cui tanti ex piloti Formula1 e MotoGP siano competitivi nel rally sfruttando al massimo la loro esperienza.
Ecco perché la 26a Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite rappresenta probabilmente il vertice globale più importante di questa fase storica, sia per gli investitori che per il clima. Tratto da “Le prospettive settimanali del CIO” a cura di Jonathan Bailey, Head of ESG Investing, e Sarah Peasey, Director of European ESG Investing, Neuberger Berman. Questi podcast includono commenti generali di mercato, contenuti formativi di carattere generale sugli investimenti e informazioni generali su Neuberger Berman. I podcast sono solo a scopo informativo e nulla qui presente costituisce una consulenza in materia di investimenti, legale, contabile o fiscale o una raccomandazione per l'acquisto, la vendita o la detenzione di un titolo. La presente comunicazione non è diretta a nessun investitore in particolare o categoria di investitori e non deve essere considerata come un consiglio di investimento o un suggerimento per intraprendere o astenersi da qualsiasi linea di condotta relativa agli investimenti. Le decisioni di investimento dovrebbero essere prese sulla base degli obiettivi e delle circostanze individuali di un investitore e in consulenza con i suoi consulenti. Le informazioni sono ottenute da fonti ritenute affidabili, ma non esiste alcuna dichiarazione o garanzia in merito alla loro accuratezza, completezza o affidabilità. Tutte le informazioni sono aggiornate alla data di registrazione dei podcast e sono soggette a modifiche senza preavviso. Eventuali opinioni o view qui espresse potrebbero non riflettere quelle della società nel suo complesso. Questo materiale può includere stime, prospettive, proiezioni e altre "dichiarazioni previsionali". A causa di una varietà di fattori, gli eventi effettivi o il comportamento del mercato possono differire in modo significativo dalle opinioni qui espresse. I prodotti e i servizi di Neuberger Berman potrebbero non essere disponibili in tutte le giurisdizioni o per tutti i tipi di clienti. La diversificazione non garantisce il profitto né protegge dalle perdite nei mercati in declino. Investire comporta dei rischi inclusa la possibile perdita del capitale. Gli investimenti in hedge fund e private equity sono speculativi, comportano un grado di rischio più elevato rispetto agli investimenti più tradizionali e sono destinati esclusivamente a investitori sofisticati. Gli indici non sono gestiti e non sono disponibili per l'investimento diretto. I rendimenti passati non sono un indicatore affidabile di rendimenti attuali o futuri. Le opinioni espresse nel presente documento possono includere quelle del team Multi Asset Class di Neuberger Berman (MAC) e del Comicato di Asset Allocation (AAC) di Neuberger Berman. Le opinioni del team MAC e dell'AAC potrebbero non riflettere le opinioni della società nel suo complesso. Gli advisor e i gestori di portafoglio di Neuberger Berman potrebbero assumere posizioni contrarie alle view o opinioni del team MAC. Il team MAC e le opinioni della CAA non costituiscono una previsione di eventi futuri o comportamenti futuri del mercato. Le discussioni su settori e aziende specifici sono solo a scopo informativo. Questo materiale non è inteso come un report di ricerca formale e non dovrebbe essere considerato come una base per prendere decisioni di investimento. La società, i suoi dipendenti e gli advisor possono detenere posizioni di qualsiasi società qui discussa. I titoli specifici identificati e descritti non rappresentano tutti i titoli acquistati, venduti o consigliati per i clienti nell'ambito dell'attività di consulenza. Non si deve presumere che gli investimenti in titoli, società, settori o mercati identificati e descritti siano stati o saranno redditizi. Qualsiasi discussione sui fattori e rating ambientali, sociali e di governance (ESG) è solo a scopo informativo e non deve essere considerata come base per prendere una decisione di investimento. I fattori ESG sono uno dei tanti fattori che possono essere considerati quando si prendono decisioni di investimento. Il presente materiale viene pubblicato, fatte salve le restrizioni giurisdizionali, tramite varie controllate e affiliate globali di Neuberger Berman Group LLC. Per informazioni sulle entità specifiche e sulle limitazioni e restrizioni a livello giurisdizionale visitate il sito www.nb.com/disclosure-global-communications. Il nome e il logo “Neuberger Berman” sono marchi di servizio registrati di Neuberger Berman Group LLC. © 2021 Neuberger Berman Group LLC. Tutti i diritti riservati.
Due turisti americani innamorati si trovano in un borgo tra le colline toscane. L'atmosfera è incantata e suggestiva, come fossero persi dentro una cartolina. Ma con il calare della sera appare una figura misteriosa e l'atmosfera diventa più cupa. Ascolta il racconto incontrando la tradizione toscana e riempi il momento con i “Pici al cinghiale alla moda maremmana”, e per completare l'atmosfera, sorseggia un calice di Centine Rosso. di Andrea Gamannossi
Robert Hansen ha agito indisturbato per anni, uccidendo un numero impressionante di donne. L'atmosfera rarefatta dell'Alaska e la tipologia di vittime lo ha aiutato a rimanere nell'ombra, lontano di radar della polizia finché una vittima non scappa e lo denuncia. Ma anche in questo caso, l'estrazione sociale della vittima gioca un ruolo fondamentale e Hansen rischia di cavarsela ancora una volta. --------- Patreon: https://www.patreon.com/crimeandcomedy Youtube: https://youtu.be/giKv0r94Xvs Tutti i Podcast: https://link.chtbl.com/CrimeandComedy Instagram: https://www.instagram.com/crimeandcomedy.podcast/ Telegram: https://t.me/crimeandcomedy Sito: https://www.crimeandcomedy.it Facebook: https://www.facebook.com/crimeandcomedy/ Youtube: https://www.youtube.com/c/CrimeComedy Instagram: Clara Campi: https://www.instagram.com/claracampicomedy/ Marco Champier: https://www.instagram.com/mrchreddy/ Caricature - Giorgio Brambilla: https://www.instagram.com/giorgio_brambilla_bookscomedy/ Capitoli: (00:00:00) | Intro (00:00:49) | Sigla (00:01:03) | Alaska: il terreno di caccia perfetto (00:02:18) | Robert Hansen: un bambino frustrato (00:17:36) | Il primo matrimonio e il primo arresto di Robert Hansen (00:20:35) | Robert Hansen si sposa ancora e si trasferisce in Alaska (00:27:34) | Robert Hansen: il cacciatore (00:32:25) | Le bugie e gli strani comportamenti di Robert Hansen (00:38:20) | Le prime vittime e una serie di arresti per Robert Hansen (00:53:10) | Robert Hansen compra un aereo, sparisce una ragazza e spuntano altri corpi (01:02:05) | Maxime Farrell sulle tracce di Robert Hansen e lui si libera della famiglia (01:12:00) | Cindy la vittime che fugge da Robert Hansen (01:16:59) | L'arresto di Robert Hansen (01:35:20) | Il Modus Operandi di Robert Hansen (01:42:20) | La condanna di Robert Hansen (01:49:21) | I nostri Patreon Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
Murray oggi sfida Hurkacz, in un match da non perdere. A Nur-Sultan solo Bublik da una gioia al pubblico Kazako. Oggi i quarti di finale. Ad Ostrawa Teitchmann non si ferma, ora le tocca la Kvitova. Oggi inizia la Laver Cup, con incontri che promettono scintille. Woznicki saluterà il tennis il 9 febbraio, giocando con la sua migliore amica Kerber. Spero vi piaccia :) Murray today challenges Hurkacz, in a match not to be missed. In Nur-Sultan only Bublik gives a joy to the Kazakh public. Quarter-finals today. At Ostrawa Teitchmann does not stop, now Kvitova is on her way. Today the Laver Cup begins, with matches that promise sparks. Woznicki will say goodbye to tennis on February 9, playing with her best friend Kerber. Hope you enjoy :)
L'atmosfera terrestre si sta riscaldando più velocemente del previsto: l'intervista a Sandro Fuzzi, coautore dello studio ONU sul clima. Gli investimenti nel "green" spesso non mantengono le promesse, l'analisi di Leonardo Becchetti, docente di economia politica. Nella rubrica sportiva il bilancio azzurro delle olimpiadi di Tokio.
Alice, Claudio Pustorino, Simone ed Emanuele discutono delle loro influenze nei Giochi di Ruolo e quale personaggio famoso vorrebbero avere al loro tavolo. L'atmosfera si fa seria con una domanda sul bullismo, ma si risolve tutto scoprendo i superpoteri IRL di ognuno di loro. Il tutto con un invitante sottofondo dalla cucina di Simone. Con: Alice Luidelli, Claudio Pustorino, Simone Bernardi ed Emanuele Segato
Alice, Claudio Pustorino, Simone ed Emanuele discutono delle loro influenze nei Giochi di Ruolo e quale personaggio famoso vorrebbero avere al loro tavolo. L'atmosfera si fa seria con una domanda sul bullismo, ma si risolve tutto scoprendo i superpoteri IRL di ognuno di loro. Il tutto con un invitante sottofondo dalla cucina di Simone.Con: Alice Luidelli, Claudio Pustorino, Simone Bernardi ed Emanuele Segato
Alice, Claudio Pustorino, Simone ed Emanuele discutono delle loro influenze nei Giochi di Ruolo e quale personaggio famoso vorrebbero avere al loro tavolo. L'atmosfera si fa seria con una domanda sul bullismo, ma si risolve tutto scoprendo i superpoteri IRL di ognuno di loro. Il tutto con un invitante sottofondo dalla cucina di Simone. Con: Alice Luidelli, Claudio Pustorino, Simone Bernardi ed Emanuele Segato
Oggi voglio parlarti di alcune abitudini che abbiamo qui in Italia, in vista del tuo prossimo viaggio. Nella tua ultima email mi hai domandato del bar, perciò oggi ti racconto qualcosa a proposito di questo luogo.
Ai microfoni delle nostre Donne al Volante, ossia Lilly & Katia, nel pomeriggio del 2 marzo, è stato ospite Luca Ammirati, autore del libro L'inizio di ogni cosa. Direttamente da Sanremo, in veste di responsabile interno della sala stampa del teatro Ariston, ci ha parlato dell'atmosfera strana presente in città, poiché questi giorni dell'anno, solitamente, non sono caratterizzati dalla tranquillità ma, nonostante ciò, si percepisce un piccolo segno di emozione. Inoltre, ci ha spiegato come sia difficile vedere in giro gli artisti date le misure anti COVID che loro e i lavoratori devono seguire.
A cura di Massimiliano SamsaCésar Franck (1822 - 1890) - Le chasseur maudit Poema sinfonico per orchestra da una ballata di G. Burger1.Andantino quasi allegretto2.Poco più animato3.Molto lento4.Più animato5.Allegro molto quasi prestoPrima esecuzione: Parigi, Société Nationale de Musique, 31 marzo 1883Philadelphia OrchestraRiccardo Muti, direttoreL'eredità franckiana andò divisa tra gli allievi, essendone toccata buona parte a d'Indy, nella rinascita di una certa spiritualità francese che ebbe nella Schola cantorum il centro dove il culto era reso soprattutto al Franck sacro di Rédemption e delle Béatitudes; al punto che il figlio del compositore sentì il dovere di precisare, nel 1901 e cioè undici anni dopo la morte del padre, che l'immagine pia dell'organista di Sainte-Clotilde non rappresentava interamente la personalità di Franck, e che si lasciavano in ombra le composizioni profane e strumentali di un musicista il quale «s'était rendu maìtre de toutes les formes de la composition». Gli ultimi settantanni hanno dato ragione più al figlio che agli allievi, poiché di Franck sono restate in circolazione proprio le opere strumentali e cameristiche, anche se resiste da un lato l'opinione di chi vuol vedere nel maestro un analogo di Bruckner, forse suggestionato dall'analogia fra il quadro di Rougier e la silhouette di Böhler in cui i due musicisti appaiono assisi ai rispettivi organi della chiesa parigina e del convento austriaco, e se d'altro lato è svanita la funzione alternativa a Wagner che la critica francese amava attribuire a Franck.Le chasseur maudit fu composto nel 1882, ed ebbe origine dalla curiosa abitudine di Franck, che sottoponeva al consiglio degli allievi la sua produzione; se Vincent d'Indy era il consigliere per le composizioni orchestrali, Duparc e d'Indy insieme fornirono al maestro l'indicazione letteraria, a cui è ispirato il poema sinfonico, con i loro poemi sinfonici, rispettivamente Lénore del 1875 e La forèt enchantée del 1878, in cui si faceva espresso riferimento alle ballate di Bürger e di Uhland. Appunto dal Cacciatore feroce di Bürger, Franck trasse il soggetto del poema sinfonico sul modello di Liszt, musicista con il quale ebbe un rapporto di credito e di debito non sufficientemente esplorato. Ma, per quanto riguarda questa composizione franckiana, nulla di meglio delle considerazioni di Debussy: «Chez C. Franck, c'est une dévotion constante a la musique, et c'est a prendre ou a laisser: mille puissance au monde ne pouvait lui commander d'interrompre une période qu'il croit juste et nécessaire; si longue soit-elle, il faut en passer par là».Testo tratto da: https://www.flaminioonline.it/Guide/Franck/Franck-Chasseur44.html--------------------------------------Claude Debussy (1862 - 1918) - La mer, tre schizzi sinfonici per orchestra, L 1111.De l'aube à midi sur la mer - Très lent (si minore)2.Jeux de vagues - Allegro (do diesis minore)3.Dialogue du vent et de la mer - Animé et tumultueux (do diesis minore)4.Prima esecuzione: Parigi, Concerts Lamoureux, 15 Ottobre 1905Cleveland Orchestra Vladimir Ashkenazy, direttoreLa mobilità, l'istantaneità, la novità del tempo musicale della Mer esigerebbero un'analisi non riassumibile in poche indicazioni. Il titolo De l'aube à midi sur la mer fa pensare a uno svolgimento ininterrotto a un procedere caratterizzato da una continua propulsione, attraverso il succedersi, sovrapporsi, addensarsi di motivi che si coagulano in più ampie strutture, stabiliscono un mobilissimo gioco di rapporti. Nell'arcana sezione introduttiva prendono forma gradualmente piccole cellule, per prima quel ritmo breve-lunga che già creava un senso di apertura spaziale in Sirènes. Emerge un lento disegno (corno inglese e trombe), un tema ciclico che si ritroverà nel terzo tempo; poi l'andamento si fa più animato, la nebulosa incertezza sembra dissolversi e si approda a una nuova sezione: su un accompagnamento «ondeggiante» degli archi si profila il celebre tema dei flauti e dei clarinetti subito seguito da un altro importante disegno dei corni. Nel libero fluire del pezzo, dopo l'introduzione, si possono riconoscere due sezioni (che chiameremo A e B) seguite da una coda. Nella mobilissima struttura della sezione A, oltre al tema principale già citato, altri elementi entrano in gioco: un arabesco dei flauti, un mesto disegno degli oboi limitato a tre note e sovrapposto a un canto del primo violino solo. La sezione A approda a un culmine di luminosità e complessità di sovrapposizioni ritmiche, poi si spegne. Un nuovo tema presentato da sedici violoncelli divisi apre la sezione B determinando un mutamento di clima espressivo. È l'elemento predominante fino al ritorno del tema «ciclico» apparso nell'introduzione. Un episodio statico stabilisce il collegamento con la coda conclusiva, aperta da un nuovo, solenne tema: essa approda a una luminosa perorazione, che esplode inattesa.Di concezione anche più radicalmente nuova è la forma di Jeux de vagues. Il titolo fa pensare a un significato musicale, alla massima frantumazione, a una mobilità priva di direzione: l'articolazione fluida e polverizzata è fondata sul nascere di un'invenzione sull'altra, sul loro intersecarsi e accumularsi che non offre all'ascoltatore neppure i punti di riferimento ancora in qualche modo presenti nella struttura del primo schizzo sinfonico. Il pezzo si presta a essere analizzato in modi diversi: qui ci limiteremo a qualche schematica indicazione, individuando le idee principali che si incontrano nel fluire mobilissimo, cangiante, dai profili spesso sfuggenti. L'inizio dell'introduzione elude ogni presenza tematica, ogni materiale dai ben definiti contorni. Solo poi si profila un disegno del corno inglese, un semplice frammento di scala ascendente che si dilata in arabeschi. Finita l'introduzione, appare luminoso e lieve il primo tema, che inizia con trilli dei violini. Un secondo tema dal profilo più cantabile è presentato dal corno inglese su un ritmo danzante, quasi di bolero. Nuove idee caratterizzano la sezione successiva, poi si ha una sorta di ripresa variata della seconda parte dell'introduzione, uno sviluppo del secondo tema, e quindi sviluppi in cui entrano in gioco diversi elementi di breve respiro per approdare a un momento culminante, quasi una luminosa iridescente visione, che si dissolve e a cui segue il ritorno del primo tema. Inattesa si profila quindi una nuova idea in tempo di valzer, seguita da sviluppi che conducono a un altro punto culminante. Nella coda i temi sembrano dissolversi in un clima sospeso (anche la tonalità è incerta); di grande trasparenza la conclusione.Un principio formale è annunciato nel titolo Dialogue du vent et de la mer: più che un semplice dialogo il pezzo propone il contrasto, la sovrapposizione, lo sviluppo parallelo di materiali diversi, non di due temi, ma di opposti campi di forza, in una mobilità di situazioni che conoscono anche momenti di parossismo drammatico. Di queste forze contrastanti la prima presenta una timbrica rude, violenta, configurandosi come un «movimento caotico» (Barraqué) dai ritmi frantumati; la seconda ricerca una sottolineata cantabilità di vasto respiro. L'originalità della concezione dell'ultimo tempo non impedisce di riconoscervi a grandi linee la disposizione formale di un rondò; da notare anche i collegamenti tematici con il primo tempo. Il tema «ciclico» appare nell'introduzione e diventa uno dei protagonisti del pezzo, dove il celebre tema principale, che ritorna come il refrain di un rondò, si caratterizza per un'intensa ampiezza di respiro. Il tema ciclico riappare invece nel corso del primo «episodio» del rondò, una pagina che conosce momenti di cupa concitazione. Ritorna il refrain in triplice presentazione; anche nel secondo episodio fra i materiali c'è il tema ciclico, che conosce nuovi sviluppi e trasformazioni ritmiche. Al terzo refrain segue una coda, che si chiude in un secco «fortissimo» e che propone, fra l'altro, nuove elaborazioni del tema «ciclico».Paolo PetazziTesto tratto da: https://www.flaminioonline.it/Guide/Debussy/Debussy-Mer.html--------------------------------------Ottorino Respighi (1879 - 1936) - Pini di Roma, P 141 Poema sinfonico1.I pini di villa Borghese - Allegretto vivace. Vivace2.I pini presso una catacomba – Lento3.I pini del Gianicolo – Lento4.I pini della Via Appia - Tempo di marciaPrima esecuzione: Roma, Augusteo, 14 dicembre 1924Orchestra sinfonica di Torino della RAISergiu Celibidache, direttore I pini di Villa Borghese"Giuocano i bimbi nella pineta di Villa Borghese: ballano a giro tondo, fingono marce soldatesche e battaglie, s'inebriano di strilli come rondini a sera, e sciamano via".Tutto il brano affidato ad una coloratissima orchestra, è un intrecciarsi di girotondi e di infantili fanfare militaresche. Dopo la rapida introduzione compare il tema principale (Oh quante belle figlie Madama Dorè) affidato al corno inglese, ai fagotti ed ai corni. Un improvviso cambio di ritmo caratterizza il secondo motivo che flauti, ottavino e pianoforte cantano su uno sfondo costituito dai trilli degli archi. Con il ritorno all'andamento iniziale ricompare il tema principale questa volta affidato agli oboi ed ai clarinetti. La parte successiva costruita sulla melodia di un nuovo girotondo sfocia in una fanfara di trombe. La successiva ricomparsa del girotondo viene ripresa ed intrecciata con squilli di marce, dall'intera orchestra che successivamente si avvia verso l'ultimo vorticoso crescendo.Pini presso una catacomba"Improvvisamente la scena si tramuta ed ecco l'ombra dei pini che coronano l'ingresso di una catacomba: sale dal profondo una salmodia accorata, si diffonde solenne come un inno e dilegua misteriosa".L'atmosfera diventa improvvisamente cupa e ci porta nei pressi di una catacomba. Dal profondo emerge sommessa la voce degli archi intercalata da un mesto cantabile dei corni e dai rintocchi gravi di una campana quasi a ric
Music Fanfare for Space by Kevin MacLeodLink: https://incompetech.filmmusic.io/song/3736-fanfare-for-spaceLicense: https://filmmusic.io/standard-license
Abbiamo parlato di:>>> Mirtillo è tornato (e vede Ippogrifi) >>> Che cosa c'è in copertina? >>> Ma Squarta era bellino! >>> Harry sbrocca di brutto >>> Stan Tiracorto è quasi peggio di Tassofrasso >>> Lo fareste mai un giro sul Nottetempo? >>> L'atmosfera un po' sudicia un po' carina del Paiolo Magico >>> Grattastinchi è più Hermione di Hermione >>> L'unico libro che Norberta non vorrebbe mai >>> Più ippogrifi per tutti! >>> Lupin in hangover sul treno >>> Una teoria su Silente e Flamel >>> Ditto, il Pokémon mutaforma >>> Ha senso che il Molliccio di Harry sia un Dissennatore? >>> One chocolate a day keeps Dementors away >>> Cooman/Trelawney. Fantastica. >>> Gazza hippie >>> Hermione esaurita >>> Harry è troppo tonto per falsificare una firma - - - - - - Teste di Potter su facebook: @testedipotterpodcast - su Instagram: @testedipotter_podcast - email: testedipotter@gmail.com
Tre meravigliose poesie tratte dai "Sussurri dall'Eternità" di Paramhansa Yogananda, lette da Vivek Riccardo Sardonè, con il sottofondo musicale dei Canti Cosmici di Yogananda, eseguiti da Musica InArmonia.Sono stato creato per te - Lo zingaro divino - Tu e io siamo Uno.Dove acquistare il cd:https://www.anandaedizioni.it/shop/cd-e-dvd/cd/audiolibri-meditazioni-guidate/fai-volare-la-tua-anima/Dove ascoltarlo in streaming:https://www.audible.it/pd/Fai-volare-la-tua-anima-Audiolibri/B084G98HM5?qid=1593892053&sr=1-12&ref=a_search_c3_lProduct_1_12&pf_rd_p=67f8f22b-aed1-45a6-a456-d09beff03315&pf_rd_r=XGMHQB2HG7EWZ0DANYGAhttps://www.storytel.com/it/it/books/1468881-Fai-volare-la-tua-anima-Poesie-mistiche-di-Yogananda-Interpretate-da-voci-ispirate-di-attori-italianiLa poesia mistica è un'arte divina tocca le corde più profonde dentro di noi, le corde dell'anima, soprattutto quando viene recitata con un forte sentimento, con passione e devozione.In questo CD, quattro attori conosciuti – Laura Marinoni, Riccardo Vivek Sardonè, Riccardo Serventi Longhi, Candida Di Bonaventura, tutti sinceri ricercatori spirituali – recitano le poesie altamente suggestive del grande maestro Paramhansa Yogananda. L'atmosfera che si crea è incantevole, come una musica celeste che ci trasporta verso il cielo, e le ispiranti immagini poetiche vengono accompagnate dalle sublimi melodie dei Canti cosmici di Yogananda, che vibrano di una coscienza elevata, pura, luminosa.Come “corda” più ricca, Swami Kriyananda, discepolo diretto di Yogananda, legge la poesia Samadhi, che trasmette l'esperienza dell'estasi divina.Questo CD è un vero dono per l'anima e dice a tutti noi: «Vola in alto,figlio della luce e trova la bellezza e la libertà del tuo stesso Sé».Buon ascolto!
TESTO DELL'ARTICOLO ➜http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=5950CARLO MAGNO FU INCORONATO IMPERATORE NEL NATALE DELL'800 di Roberto de MatteiSe c'è un momento di grazia e di conversione del cuore, questo è il Santo Natale, il giorno della Natività del Signore, il giorno da cui si contano gli anni del mondo. L'atmosfera familiare del giorno di Natale intenerisce i cuori più duri. [...]Ma la festa del Santo Natale non ha solo un significato individuale e familiare: ha anche, e ha avuto nella storia, un significato sociale. Il grande abate di Solesmes Dom Prosper Guéranger (1805-1875), nel suo Année liturgique, ci ricorda tre momenti del Santo Natale legati alla storia d'Europa, alle sue più profonde radici cristiane.IL BATTESIMO DI CLODOVEO, RE DEI FRANCHIIl primo di questi momenti è il battesimo di Clodoveo, avvenuto, secondo la tradizione, il 25 dicembre del 496.Clodoveo era il re dei Franchi, un popolo ancora pagano, mentre il Cristianesimo si andava diffondendo in un'Europa in preda al caos e all'anarchia, dopo la caduta dell'Impero romano di Occidente, avvenuta venti anni prima. Egli aveva sposato una principessa cattolica del popolo dei Burgundi, Clotilde. Fu lei, con l'aiuto del santo vescovo di Reims, Remigio, a portare Clodoveo alla religione cattolica, conquistandone il cuore. Clodoveo si fece battezzare, nella notte di Natale del 496.Lo storico dei Franchi Gregorio di Tours scrive che Clodoveo «si avvicinò al lavacro come un nuovo Costantino, per essere liberato dalla lebbra antica, per sciogliere in acqua fresca macchie luride createsi lontano nel tempo. E quando Clodoveo fu entrato nel Battistero, il santo di Dio così disse con parole solenni: 'Piega quieto il tuo capo, o si cauto; adora quello che hai bruciato, brucia quello che hai adorato'».Il battesimo di Clodoveo fu quello di un popolo che, con lui, entrava nella storia: i Franchi. E secondo dom Guéranger il supremo Signore degli eventi volle che il regno dei Franchi nascesse il giorno di Natale per incidere più profondamente l'importanza di un giorno così santo nella memoria dei popoli cristiani dell'Europa. Clodoveo, il fiero barbaro, divenuto mite come l'agnello, fu immerso da san Remigio nel fonte battesimale della salvezza, dal quale uscì purificato per inaugurare la prima monarchia cattolica fra le monarchie nuove, quel regno di Francia, il più bello - è stato detto - dopo quello dei cieli. LA CONVERSIONE DELL'INGHILTERRAPassarono cento anni dalla conversione di Clodoveo. Salì sul trono pontificio un grande Papa, san Gregorio Magno. Nel 596, secondo quanto si ricorda, Papa Gregorio restò commosso nel vedere un gruppo di giovani biondi e belli come angeli, sul mercato degli schiavi di Roma. Chiese chi fossero. Gli fu risposto: Angli.«Non Angli, ma Angeli», replicò il Papa, che a partire da quel momento decise di affidare ai monaci benedettini l'evangelizzazione dell'Inghilterra. Un gruppo di quaranta monaci, guidato da Agostino, poi detto di Canterbury, partì per l'isola degli Angli per propagare il Vangelo.Agostino, dopo aver convertito al vero Dio il re Eteiredo, si diresse verso la città, già romana, di York, vi fece risuonare la Parola di vita, e un intero popolo si unì al proprio re per chiedere il Battesimo. Così allora accadeva: il battesimo del Re era quello di un popolo intero, legato al suo sovrano da vincoli di indissolubile fedeltà. Fu fissato il giorno di Natale per la rigenerazione di quei nuovi discepoli di Cristo; e il fiume che scorreva sotto le mura della città venne scelto per servire da fonte battesimale a un'armata di diecimila di catecumeni, non contando le donne e i bambini. Il rigore della stagione non arrestò i nuovi e ferventi discepoli del Bambino di Betlemme che scesero nelle acque per purificare le loro anime. «Dalle acque gelide - scrive dom Guéranger - uscì piena di gaudio e risplendente d'innocenza tutta un'armata di neofiti; e nel giorno stesso della sua nascita, Cristo contò una nazione di più sotto il suo impero». Sant'Agostino di Canterbury fu l'evangelizzatore della Britannia. Dall'Inghilterra e dall'Irlanda partirono poi, al seguito un altro grande missionario, san Bonifacio, i monaci che evangelizzarono la Germania. L'INCORONAZIONE DI CARLO MAGNOUn altro illustre evento doveva ancora abbellire l'anniversario del Natale.Nella solennità di Natale dell'800, con l'incoronazione di Carlo Magno, a Roma, nacque il Sacro Romano Impero al quale era riservata la missione di propagare il regno di Cristo nelle regioni barbare del Nord, e di mantenere l'unità europea, sotto la direzione del Romano Pontefice.Correva l'anno 800. Era il giorno di Natale. A Roma, nella Basilica di San Pietro, entrò un uomo maestoso, quasi sessantenne, la cui statura quasi da gigante esprimeva la forza indomabile del guerriero, mentre i bianchi capelli e la barba rivelavano una dolcezza straordinaria. Non era un uomo qualsiasi, si vedeva immediatamente. Quest'uomo era Carlo Magno, re dei Franchi, il popolo di Clodoveo, chiamato a Roma dal Papa perché mettesse la sua spada al servizio della Croce, contro i Longobardi.Il re dei Franchi nell'anno Ottocento dopo Cristo ha già sottomesso gli aquitani e i longobardi; ha attraversato i Pirenei per domare in Spagna il potere minaccioso degli arabi; ha represso l'insurrezione dei sassoni e dei bavari; e sta in piena lotta con gli avari. Egli non è solo un guerriero. Sotto il suo influsso, le arti e le scienze fioriscono in tutta Europa. Amato moltissimo dai suoi sudditi, venerato dai suoi guerrieri, estende nelle terre che conquista la benefica influenza della Religione cattolica.Ed ora, Carlo Magno, l'erede di Clodoveo, entra nella Basilica di San Pietro, in una notte di Natale, fredda per i rigori dell'inverno, ma calda per l'atmosfera di entusiasmo che regna nella Basilica. Il re dei Franchi si inginocchia, abbassa il capo, adorando Dio fatto uomo e implorando misericordia per i suoi peccati. Si batte il petto e ricorre all'intercessione della Vergine Maria, senza accorgersi che qualcuno gli si avvicina in silenzio rispettoso. Non è un semplice sacerdote o vescovo, è un Papa, un Papa santo. Le cronache raccontano che «nel momento in cui il re si levava dall'orazione, durante la Messa, dinanzi all'altare della confessione di San Pietro Apostolo, il Papa Leone III gli giunse vicino e pose sulla sua fronte scoperta una corona. Una corona nuova, non di Re ma di Imperatore».Il Papa, san Leone III poneva la corona imperiale sul capo di Carlo Magno; e la terra attonita rivedeva un Cesare, un Augusto, non più successore dei Cesari e degli Augusti della Roma pagana, ma investito di quei titoli gloriosi dal Vicario di Colui che viene definito della Scrittura, il Re dei re, il Signore dei signori. Il popolo romano lo acclamò con queste parole: «a Carlo Augusto, coronato da Dio grande e pacifico imperatore dei Romani, vita e vittoria», mentre i franchi, battendo le lance sulle spade, levavano il grido «Natale, Natale», un grido che, dai tempi di Clodoveo, ricordava l'entrata del loro popolo nella storia.Due giorni prima dell'incoronazione un monaco di San Saba e un monaco del Monte degli Olivi a Gerusalemme avevano offerto al re dei Franchi, da parte del Patriarca, «le chiavi del Santo Sepolcro e del Calvario e quelle della città e del monte Sion con una bandiera». Era un omaggio simbolico, una nuova aureola di santità cinta alla fronte del re che aveva steso la sua protezione oltre i mari, che doveva proteggere i cristiani di Palestina, di Siria, di Egitto, di Tunisia.IL SACRO ROMANO IMPEROIn quel Natale, nella Cattedrale del Vicario di Cristo, nacque l'Impero Cattolico d'Occidente, pilastro della Civiltà cristiana medioevale - come 800 anni prima, nello stesso giorno, era nato in una mangiatoia il Bambino Gesù.Fondando la Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, Gesù Cristo aveva posto in essa, in seme, tutte le potenzialità per generare una grande civiltà. Con l'espansione della Chiesa, con la conversione dei popoli lungo otto secoli, il seme si sviluppò, divenne una possibilità concreta, sbocciò, infine, nell'anno 800, nell'impero di Carlo Magno, benedetto e ratificato dalle mani di un santo successore di Pietro. Si aprì un'epoca in cui, come insegna Leone XIII nella enciclica Immortale Dei, «il sacerdozio e l'impero erano legati tra di loro da una felice concordia e dallo scambio amichevole di servigi» e «organizzata in tal modo, la società civile diede frutti superiori ad ogni aspettativa».Un altro Papa, Giovanni Paolo II, nel 1200esimo anniversario dell'incoronazione di Carlo Magno, ha ricordato che «la grande figura storica dell'imperatore Carlo Magno rievoca le radici cristiane dell'Europa, riportando quanti la studiano ad un'epoca che, nonostante i limiti umani sempre presenti, fu caratterizzata da un'imponente fioritura culturale in quasi tutti i campi dell'esperienza. Alla ricerca della sua identità, l'Europa non può prescindere da un energico sforzo di recupero del patrimonio culturale lasciato da Carlo Magno e conservato lungo più di un millennio».Carlo Magno fu grande non solo per le sue guerre vittoriose da un estremo all'altro d'Europa, ma soprattutto per la sua opera di restaurazione giuridica, culturale ed artistica, ispirata ai principi del Vangelo. In un'epoca di decadenza e di disordine, egli può essere considerato come il fondatore dell'Europa cristiana. Con il primo imperatore cristiano l'Occidente per la prima volta acquista coscienza di sé e si presenta sulla scena della storia consapevole della propria unità cristiana e romana.L'incoronazione di Carlo Magno è inoltre un atto pubblico e simbolico di importanza universale, destinato a esprimere, per più di un millennio, la concezione della sovranità cristiana. La fonte dell'autorità è il rappresentante di Dio in terra, perché - in terra - non esiste autorità che non provenga da Dio. In questo senso l'incoronazione di Carlo Magno può essere considerata come il Natale della Cristianità.
"Stiamo cerando una location vista mare, con un grande giardino, un po' di bosco e belle sale interne, non troppo pomposa ma neanche troppo semplice, né troppo rustica"... a volte le aspettative degli sposi sono un po' troppo alte e quando si confrontano con la realtà, più che un confronto è uno scontro. Come scegliere quindi la location giusta, visto che quella perfetta difficilmente esiste? Mixando 3 elementi importantissimi:1. Le caratteristiche tecniche, troppo spesso trascurate. Come capire se una location è adatta alle vostre esigenze? Facendo le 10 domande che ti elenco in questo podcast2. L'atmosfera che si respira. Certo è importantissima, non si può scegliere solo in base a questa ma dovete sentire di essere nel posto giusto3. Le persone che la gestiscono. A volte la location potenzialmente perfetta è gestita male, da persone rigide, poco disponibili. Anche questo è un elemento fondamentale da valutare con estrema cura! Le 10 domande ti aiuteranno anche a capire l'atteggiamento generale dei gestori, e non ti accontentare di risposte approssimative.Fammi sapere se questo podcast ti è stato utile! Alla prossima settimana!